REGOLAMENTO DEI SERVIZI DI CARITA
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REGOLAMENTO DEI SERVIZI DI CARITA
REGOLAMENTO DEI SERVIZI DI CARITA’ E DEI MERITI DELLA FRATELLANZA ATTIVA PREMESSA Il presente Regolamento intende disciplinare tutti gli aspetti organizzativi generali per la gestione delle attività volontarie svolte dalla Fratellanza della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Livorno. Pertanto, tutti i Confratelli e le Consorelle iscritti nei Ruoli del servizio attivo sono tenuti ad operare, collaborare, osservare e far osservare agli altri quanto disciplinato nel presente documento. Lo svolgimento del servizio attivo di carità della Fratellanza è sottoposto al controllo del/dei Conservatore/i delegato/i dal Preposto a sovrintendere questo importante aspetto del volontariato dell’Arciconfraternita della Misericordia di Livorno. Art. 1 INSERIMENTO, CERTIFICAZIONE MEDICA, MANTENIMENTO NEL RUOLO La persona che si vuole iscrivere per effettuare servizio attivo dovrà essere indirizzata alla postazione di front office dove gli verrà consegnata la domanda di ammissione unitamente allo Statuto ed al Regolamento. Una volta compilata la consegnerà, con allegato certificato medico obbligatorio, alla postazione di front office. La modulistica potrà essere scaricata anche dal sito internet ed inviata per posta elettronica. Il Conservatore al ramo o suo delegato (coordinatore, commissione Promozioni del Collegio Capi Guardia Attivi) provvederà ad effettuare un incontro dove si accerterà la reale intenzione di prestare servizio. Viene effettuata quindi una preiscrizione in modo da procedere agli adempimenti assicurativi e consegnare alla persona una divisa. La persona diventa quindi aspirante al ruolo e ne viene data comunicazione in bacheca alla Fratellanza tutta. L’aspirante riceve quindi la formazione di base ed inizia a svolgere il periodo di prova. I soggetti che chiedono di svolgere servizio attivo nelle fasce di età poste tra i 16-18 anni e 70-75 anni, sono sottoposti a valutazione del Conservatore addetto, acquisito il parere vincolante del Coordinatore ai servizi e della commissione Promozioni del Collegio capi Guardia Attivi. Tutta la Fratellanza attiva di età superiore ai 70 anni deve presentare ogni 2 anni la certificazione medica di idoneità. I volontari che nell’arco di un anno sociale non abbiano conseguito almeno 800 meriti nel servizio di Pronto Soccorso, perdono il diritto di partecipare alle “CHIAME” ed il proprio cartellino nominativo verrà “girato”. Sono derogati da quanto sopra i confratelli che per causa di forza maggiore, come ad esempio gravidanza, trasferimento in altra città per motivi di lavoro etc…, sono impossibilitati a raggiungere tale quota. I Confratelli minorenni o di età superiore ai 65 anni sono esentati dalle 12 notti e dai 12 turni festivi. Per poter mantenere il diritto al servizio, anche se “girati”, i Confratelli devono conseguire almeno 500 meriti annui. Per il primo anno dall’approvazione del presente regolamento sarà preso in considerazione l’anno sociale precedente all’approvazione dello stesso. Se negli anni sociali a seguire non vengono raggiunti gli 800 meriti di Pronto Soccorso ed almeno 500 meriti per rimanere sul Ruolo, il cartellino nominativo verrà tolto dal Ruolo Generale, con la conseguente perdita dello stato di Confratello/Consorella attivo/a, delle relative coperture assicurative e dell’esenzione dal pagamento della quota sociale, nel caso di mancato raggiungimento della “Giubilazione”. Per il reinserimento nel Ruolo Generale è necessaria una apposita istanza, nel caso di accoglimento il Confratello sarà inserito in fondo al ruolo del grado di appartenenza. Art. 2 FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DELLA FRATELLANZA Il Magistrato, sentito il Conservatore delegato, promuove ed approva i corsi teorici-pratici per la Fratellanza attiva da svolgersi con periodicità programmata. Per la formazione morale e religiosa la competenza esclusiva è del Cappellano Maggiore dell’Istituzione. Gli iscritti al Ruolo Generale della Fratellanza hanno il diritto-dovere e l’impegno morale di partecipare periodicamente ai corsi di formazione ed aggiornamento, in particolare per l’espletamento del servizio sanitario secondo le normative vigenti. Art. 3 RUOLO GENERALE DELLA FRATELLANZA ATTIVA La Fratellanza attiva della Misericordia di Livorno è suddivisa in base al grado raggiunto dai vari confratelli/Consorelle sulla base dell’attività volontaria svolta. Accedono ai vari gradi ed alle relative promozioni del ruolo della Fratellanza gli iscritti che svolgono servizio attivo. Le attività di pronto soccorso sono regolate dalle normative vigenti. Nella sala della Fratellanza Attiva è pubblicato il Ruolo Generale, ove compare l’elenco dei volontari con il relativo grado ricoperto e la data di “giornata” del turno. Il Conservatore addetto, nel mese di Settembre di ogni anno, aggiorna il Ruolo Generale dei servizi di carità. Il Ruolo speciali dei Capiguardia Attivi ed Emeriti è aggiornato nello stesso mese dal segretario del Collegio dei Capiguardia Attivi. L’aggiornamento dei Ruoli deve essere approvato dal Magistrato. I gradi del Ruolo della Fratellanza non costituiscono “diritti”, ai sensi dell’art. 48 dello Statuto. Qualora la festa dell’Istituzione venga posticipata dal mese di Agosto ad altra data, l’aggiornamento di tutti i ruoli potrà avvenire solo dopo le cerimonie di consegna dei nuovi ”gradi”. I sotto indicati gradi della Fratellanza hanno rilevanza esclusivamente all’interno dell’Istituzione e valore puramente onorifico, in ossequio al tradizionale svolgimento dei Servizi di carità della Misericordia. I vari gradi riconosciuti della Fratellanza attiva, dal meno elevato al più alto, sono i seguenti: ASPIRANTI AL RUOLO I Loro nominativi si trovano nell’elenco pubblicato nei locali della Fratellanza, questi volontari sono avviati progressivamente alle varie attività volontarie della Misericordia. Il percorso di inserimento ha una durata da un minimo di tre mesi di servizio ad un massimo di sei mesi, durante i quali l’aspirante dovrà dimostrare particolare assiduità ed effettuare almeno cinquanta servizi ordinari. Non avranno diritto a meriti e non avranno obblighi di copertura turni, non sarà consentito Loro effettuare servizio di emergenza - urgenza se non ai partecipanti ai corsi di formazione organizzati dall’istituzione e comunque in presenza di tutor indicati dal gruppo formazione. Al termine del periodo di inserimento il Conservatore addetto, sentito il parere della commissione promozioni del Collegio dei Capi Guardia Attivi e del Cappellano Maggiore, propone al Magistrato l’inserimento del volontario nel Ruolo Generale della Fratellanza e, dal momento dell’approvazione della delibera, questi diventa Confratello/Consorella effettivo/a. FRATELLI E SORELLE ATTIVI ASPIRANTI ALLA MEDAGLIA Sono coloro che hanno superato il periodo di prova ma che non hanno ancora conseguito la medaglia grande di bronzo da appendere alla corona; vengono individuati nel Ruolo Generale con il cartellino rosso; il criterio di precedenza è sulla base della data di iscrizione all’Istituzione ed a parità di iscrizione sulla base della data di nascita dal più anziano al più giovane. In caso di identica età si segue l’ordine alfabetico. FRATELLI E SORELLE MEDAGLIATI Sono i volontari che, dopo aver trascorso un anno negli aspiranti alla Medaglia, hanno ricevuto la Medaglia grande di bronzo, e abbiano compiuto i 18 anni di età. Sono individuati nel Ruolo Generale con cartellino verde e seguono i criteri di precedenza secondo l’anno del conferimento di tale grado; a parità di anno, prevale il maggior numero di meriti raggiunti complessivamente, a parità di meriti vige il principio dell’anzianità anagrafica. VICE CAPO GUARDIA INFERMIERI Possono aspirare alla nomina i volontari che hanno raggiunto almeno 25 anni di età, che abbiano ricevuto la Medaglia grande di bronzo da almeno quatto anni e che abbiano conseguito 12.000 meriti complessivi dalla data di iscrizione. Nel Ruolo Generale sono identificati con il cartellino giallo. CAPO GUARDIA INFERMIERI Possono aspirare alla nomina i volontari che hanno raggiunto i 5 anni di permanenza ininterrotta nel grado precedente, che abbiano conseguito almeno 20.000 meriti complessivi dalla data di iscrizione. Nel Ruolo Generale sono identificati con il cartellino bianco. Non possono essere di numero complessivo superiore a 75. CAPO GUARDIA ATTIVI Possono aspirare alla nomina i capo guardia infermieri con almeno 5 anni di permanenza ininterrotta nel grado, che abbiano compiuto almeno 40 anni di età, che abbiano conseguito almeno 1000 meriti, ogni anno, nei 2 anni sociali precedenti (di cui almeno 800 nei servizi di pronto Soccorso e 100 nei servizi Religiosi per ogni anno) ed almeno 40.000 meriti dalla data di iscrizione. Sono identificati in un Ruolo speciale a Loro riservato. A lato del Loro nominativo nel Ruolo speciale, vi è esposto il cartellino con la data di “Giornata”. Possono divenire Capoguardia Attivi anche gli ex dipendenti in pensione o non aventi più rapporto di lavoro subordinato con l’Istituzione, purché abbiano maturato i suddetti titoli di merito. CAPO GUARDIA EMERITI Possono aspirare alla nomina i Capoguardia attivi che abbiano superato il 75° anno di età, salvo diverse deliberazioni del Magistrato, o che a prescindere dall’età, per gravi ed oggettivi motivi di salute, non siano più in grado di svolgere Servizio attivo, ma che vogliono comunque continuare a prendere parte alle attività dell’Arciconfraternita, partecipando con la Loro esperienza alle attività di promozione e valorizzazione umana e spirituale dei volontari. CAPI GUARDIA ONORARI Ne fanno parte quelle personalità che per qualunque motivo hanno dato modo di valorizzare, promuovere, incoraggiare, aiutare la Misericordia di Livorno, nello svolgere la propria opera di carità con contributo personale o con prestazioni di particolare efficacia morale e materiale. La Loro nomina è una prerogativa esclusiva del Magistrato che ne valuta la candidatura, a seguito di espressa richiesta di almeno dieci Confratelli iscritti alla Fratellanza Attiva o su segnalazione di uno dei componenti del Magistrato. CONSERVATORI Ne fanno parte i componenti del Magistrato (Capitani, Cancelliere Segretario, Tesoriere e Conservatore alle Finanze, Conservatori delegati alle varie attività) che svolgono la propria opera volontaria per lo sviluppo e la vita amministrativa dell’Istituzione. Cessano la qualità di confratelli attivi alla fine del mandato del Magistrato, qualora non prestino regolare servizio di volontariato con iscrizione nei ruoli della fratellanza attiva. Art. 4 I CAPO GUARDIA ATTIVI I Confratelli/Consorelle che rivestono il grado di Capoguardia Attivi, costituiscono un apposito Collegio, fino ad un massimo di 72 membri. Il Decano, il Segretario ed i sette Capo guardia Attivi che nell’anno sociale precedente hanno effettuato più presenze, formano la Commissione Promozioni che propone al Magistrato i nominativi dei Confratelli in possesso dei requisiti per il passaggio a Capo Guardia Attivo. La cerimonia di investitura dei CGA avviene in forma solenne, nel corso della celebrazione del Santo Patrono o in altra data stabilita dal Magistrato, per festeggiare tale ricorrenza. I nuovi CGA siedono nei posto loro riservati, accompagnati dal Decano del Collegio (o CGA delegato). Nel corso della cerimonia, il segretario da lettura dell’atto di nomina. Il Cappellano Maggiore benedice le medaglie di comando Loro assegnate che, consegnate al Decano (o suo sostituto), vengono poste al collo dei nuovi CGA, con il rituale abbraccio e la pronuncia della formula di rito. Per esercitare i diritti del CGA, è necessario che lo stesso sia stato formalmente e solennemente investito della carica. Il Capoguardia di giornata organizza, in concerto con il Coordinatore dei servizi, le squadre di soccorso in turno. I Capoguardia Attivi sono responsabili del comportamento dei frequentatori della sede dell’Istituzione, intesa come l’insieme di tutti i locali e le aree comuni, ivi compresa la Chiesa dell’Arciconfraternita, segnalando ogni utile notizia ai Conservatori. Devono vigilare sulla disciplina e l’ordine delle squadre, per questo motivo il Capoguardia di giornata può esentarsi dalle uscite rimanendo comunque in divisa completa. I Capiguardia Attivi di giornata che rilevano qualche indisciplina o mancanza da parte dei volontari, sono tenuti a richiamarli nei termini della correttezza e dell’educazione, al termine del servizio reso, facendo rilevare, non pubblicamente, l’errore o la mancanza commessa. In caso di persistente inosservanza delle regole comportamentali, il Confratello/Consorella dovrà essere convocato/a in privato e richiamato verbalmente dal Capoguardia, in presenza del Conservatore addetto. Nel caso di ulteriore reiterazione dei fatti e comunque, nei casi ritenuti di particolare gravità, dovrà essere redatta apposita segnalazione scritta. Art. 5 VESTE STORICA, DIVISA ED ABBIGLIAMENTO La veste storica è il simbolo del sacrificio, della preghiera e del servizio fatto nell’anonimato. Essa è costituita da una lunga veste nera, detta “cappa”, con “buffa” reclinata sulle spalle, stretta ai fianchi da un cordone nero con rosario nero e medaglia con il simbolo dell’Arciconfraternita. Questa può essere sostituita dalla medaglia grande, concessa ai fratelli medagliati. Per l’espletamento dei servizi sono previste, oltre alla veste storica, anche apposite divise predisposte con caratteristiche particolari, tese a garantire l’alta visibilità e l’adeguata protezione da agenti atmosferici. La Fratellanza attiva iscritta al Ruolo ha il diritto-dovere di indossare il vestiario che gli viene consegnato in dotazione per l’espletamento dei servizi. Il diritto ad indossare la veste storica si acquisisce al termine del periodo di prova. Con l’acquisizione del grado di fratello/sorella medagliato viene consegnata la divisa della Confederazione delle Misericordie. E’ consentito l’utilizzo esclusivamente dei materiali assegnati recanti stemmi ed insegne approvati dall’Istituzione ed esclusivamente nell’ambito dello svolgimento dei vari servizi. Ogni eventuale uso improprio non autorizzato dovrà essere segnalato al Conservatore addetto per l’adozione di provvedimenti disciplinari. Dal momento della consegna ogni volontario è responsabile del proprio vestiario con l’obbligo di mantenerlo pulito ed in buon ordine e di lasciarlo nel proprio stipetto nella sala della Fratellanza. Ogni volta che presta servizio, il volontario deve indossare la divisa della Misericordia; qualora sia sprovvisto della divisa o anche parte di essa, non ha diritto a partecipare ad alcun tipo di servizio di carità, salvo giustificato motivo. Per la fornitura del vestiario o sua sostituzione in caso di usura o danneggiamento, deve esser fatta espressa richiesta al Conservatore addetto che provvederà anche mediante proprio incaricato. Il confratello/consorella che non abbia effettuato in due anni un numero di servizi tali da raggiungere almeno 1000 meriti, senza giustificato motivo, perde il diritto alla divisa ed è tenuto a restituirla, con tutto il materiale avuto in dotazione, all’Istituzione. Il Magistrato potrà disporre l’eventuale richiesta di un deposito cauzionale al momento della consegna della divisa, da restituire al momento del rientro della stessa nei magazzini. Art. 6 I SERVIZI DI CARITA’ TIPOLOGIA DEI SERVIZI DI CARITA’ I servizi di carità espletati dalla Fratellanza attiva sono: a) partecipazione alle funzioni, celebrazioni e festività Religiose; b) trasporto dei malati e dei feriti sia nel pronto soccorso che nei trasferimenti; c) trasporto di salme di coloro che sono deceduti nelle pubbliche vie o fuori dalle proprie abitazionied all’accompagnamento in forma religiosa dei defunti al luogo di sepoltura; d) assistenza domiciliare ad infermi per casi particolari; e) protezione civile; f) autisti volontari; g) formatori; h) servizio sociale; i) le altre opere materiali di misericordia e carità cristiana meglio descritte nello Statuto dell’Istituzione, nonché tutte le altre tipologie di servizi richiesti all’Istituzione, denominati “servizi speciali”. E’ fatta consuetudine per tutta la Fratellanza indossare la veste storica nelle celebrazioni e festività religiose. Qualsiasi servizio venga svolto deve essere annotato nell’apposito registro, che farà fede per l’attribuzione dei relativi meriti. Annualmente dovrà essere predisposto, a cura degli Uffici amministrativi, un apposito registro cronologico, per i vari servizi svolti, nel quale i responsabili di ciascuna uscita o attività dovranno annotare il loro nome e quelli dei componenti la squadra che ha effettuato il servizio. Non sono considerati validi nomi aggiunti, se non controfirmati dal responsabile del servizio. Ogni iscritto deve assicurarsi che il suo nominativo sia stato inserito nell’apposito registro al termine del servizio. Eventuali reclami potranno essere Presentati entro il primo giorno feriale successivo, al Conservatore addetto. In caso di eventuali elargizioni o donazioni in denaro, da parte degli assistiti o loro congiunti, il responsabile della squadra dovrà consegnare la somma ricevuta agli uffici amministrativi, assicurandosi che venga rilasciata, analogamente alla riscossione dei servizi fuori convenzione, una regolare ricevuta. E’ fatto divieto trattenere denaro a titolo personale in qualsiasi situazione. SERVIZI RELIGIOSI Il servizio religioso è una specifica caratteristica dell’Arciconfraternita della Misericordia che la contraddistingue da altre associazioni di volontariato che operano nello stesso settore sociale. La frequente partecipazione ai servizi religiosi dell’Istituzione deve caratterizzare il senso di appartenenza della Fratellanza attiva alla Misericordia, Pia Istituzione laicale di ispirazione cristiana, cattolica romana. Il servizio religioso è primario su ogni altro servizio che la Fratellanza è tenuta a svolgere in osservanza ai principi di Carità Cristiana, per i quali viene svolta l’opera volontaria della Misericordia. La Fratellanza è invitata nel rispetto della Religione cattolica, dello Spirito cristiano e della tradizione ad indossare la veste storica nelle celebrazioni e festività. Le celebrazioni religiose sono di norma fatte dal Cappellano Maggiore; il Capoguardia di giornata coordina e programma la partecipazione della Fratellanza alla celebrazione tenendo conto delle necessità degli altri servizi. Spetta al Capoguardia Attivo, o al Confratello di grado più elevato di giornata presente in sede, stabilire chi, tra i richiedenti, ammettere alla celebrazione religiosa tra i fratelli e sorelle in servizio attivo al pronto soccorso, al fine di garantire l’espletamento degli altri servizi. Per le cerimonie religiose di particolare solennità, in accordo con il Cappellano Maggiore ed il Conservatore addetto, la direzione della partecipazione della Fratellanza è condotta dal Decano del Collegio dei Capiguardia Attivi. SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO E DI EMERGENZA Il servizio di pronto soccorso deve essere sempre espletato ispirandosi ai principi di Carità Cristiana, con spirito di solidarietà e di assistenza in favore della popolazione, senza discriminazioni di sesso, razza, lingua, età, religione, opinioni politiche, condizioni personali o sociali. L’organizzazione del servizio di Pronto soccorso e di emergenza è regolato da procedure contenute nel “Manuale dei Protocolli Operativi dei Servizi di Pronto Soccorso” redatto dal gruppo formatori. Il suddetto gruppo, anche su suggerimento della Fratellanza, può redigere altri manuali e protocolli operativi per altre tipologie di servizi, qualora ne ravvisasse la necessità. Le copie dei Manuali sono messe a disposizione della Fratellanza a cura dei Capiguardia Attivi e comunque alcune copie saranno depositate presso la segreteria, l’ufficio del coordinatore, il centralino e su siti web istituzionali. La fratellanza che intende svolgere abitualmente servizio sanitario deve attenersi alle normative vigenti. TRASPORTO DI SALME Il trasporto di salme di persone decedute lungo le pubbliche vie o al di fuori della propria abitazione, è da considerarsi facente parte a tutti gli effetti dei servizi di Pronto Soccorso ed Emergenza. In casi particolari, su richiesta del Cappellano Maggiore o del Cappellano del Camposanto, potranno essere effettuati servizi di accompagnamento in forma religiosa processionale, con la veste storica, i cui meriti saranno valutati come per i servizi religiosi. ASSISTENZA DOMICILIARE AD INFERMI Il Coordinatore ai servizi, su disposizione del Conservatore al ramo, predispone l’esecuzione del servizio di assistenza a domicilio mediante un avviso con apposito programma esposto in bacheca della Fratellanza. All’ora indicata, il Coordinatore, o in sua assenza, il Capo Guardia, o Confratello di grado più elevato in comando di giornata presente in sede, costituisce la squadra che deve recarsi ad effettuare il servizio a domicilio. Art. 7 PROTEZIONE CIVILE I servizi di protezione civile consistono nelle seguenti attività: -intervento in caso di calamità ed emergenza; - collaborazione a tutte le attività di protezione civile. Tutte le attività di protezione civile possono essere svolte in ogni località del territorio nazionale ed internazionale ove venga richiesta la presenza dell’Istituzione da parte del Dipartimento della Protezione Civile, dagli Organi che ne fanno capo o dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie. L’unità operativa di Protezione Civile svolge la sua opera adottando un apposito regolamento. In caso di emergenza verrà istituita l’Unità di Crisi, composta dal Preposto, dal Conservatore al Ramo, dal Coordinatore ai servizi e dall’Economo. L’ammissione e le Attività del gruppo sono disciplinate da apposito regolamento approvato dal Magistrato. AUTISTI VOLONTARI Appartengono al gruppo degli autisti volontari quei confratelli che si rendono disponibili alla guida dei mezzi dell’Istituzione. L’ammissione e le attività del gruppo sono disciplinate da apposito regolamento approvato dal Magistrato. SERVIZI SPECIALI Per Servizi Speciali si intendono tutte le attività di assistenza e soccorso in occasione di manifestazioni sportive, di spettacoli pubblici ed ogni altro servizio non previsto nei precedenti articoli del presente Regolamento. Per i suddetti servizi il Coordinatore, sentito il Conservatore addetto, espone nella bacheca della fratellanza l’avviso del servizio speciale da effettuare con l’indicazione del giorno, ora, luogo e numero dei volontari da impiegare. Gli interessati ad espletare il suddetto servizio annotano il proprio nome sull’avviso; qualora il numero dei volontari sia superiore alle necessità del servizio, alle ore 19,00 del giorno precedente, il Capo Guardia o Confratello di grado più elevato di giornata presente in sede, effettua la cosiddetta “chiama” , al fine di formare la squadra per il servizio. Al momento dell’effettuazione del servizio, in caso di assenze, il Responsabile del Servizio potrà ammettere altri volontari presenti, anche superiori a lui di grado, ma che non potranno assumere il comando. In ogni caso, dovrà valutare l’eventuale ammissione di volontari minorenni, in relazione all’eventuale rischio previsto per l’espletamento del servizio medesimo ART. 8 NORME RELATIVE ALLO SVOLGIMENTO DEI SERVIZI I CGE hanno la precedenza nei servizi religiosi e di rappresentanza. Il comando delle Squadre per i vari servizi dell’Istituzione spetta ai Capi Guardia Attivi. In assenza di un CGA il “comando” viene assunto dal confratello/consorella di grado più elevato. I volontari che intendono partecipare ai servizi devono dare la propria disponibilità al confratello in “comando” il quale scriverà i nomi dei disponibiliin una apposita lavagna e tenendo conto delle norme vigenti, del grado, dell’anzianità, del periodo di disponibilità forma le squadre che, a turno, dovranno effettuare ogni servizio. Al fine di garantire la copertura dei servizi, i volontari danno settimanalmente la loro disponibilità al coordinatore con l’indicazione del turno che intendono effettuare acquisendo la precedenza nelle uscite rispetto agli altri. Il coordinatore provvede alla stesura del programma dei turni di servizio esponendolo, per tempo, nell’apposita bacheca. I turni possono essere orari, festivi e notturni. Tutti coloro che si sono impegnati nel ricoprire i turni devono rispettare l’impegno preso. Qualora impossibilitati per sopravvenuti impegni non rinviabili, avranno cura di comunicarlo per tempo, collaborando con il coordinatore per la propria sostituzione, eventualmente effettuando dei cambi concordati. La mancata disponibilità per un servizio comporterà automaticamente la retrocessione in ultima posizione rispetto a tutti i presenti. Ogni squadra uscita, al rientro sarà posta in coda alle altre, seguendo il criterio della rotazione. I volontari presenti in sede non possono esimersi, in caso di necessità, dal partecipare ai servizi richiesti ed emergenti. Ai volontari può essere richiesto, con anticipo, l’effettuazione di servizi vari anche fuori Comune. Coloro che danno la propria disponibilità hanno il diritto di effettuare il servizio loro assegnato, ma anche il dovere di rispettare l’impegno assunto. L’eventuale improvvisa indisponibilità, qualora dovuta a causa di forza maggiore, dovrà essere tempestivamente comunicata per consentire al responsabile del servizio di provvedere alla sostituzione collaborando nella ricerca. Nel caso in cui un qualsiasi volontario riscontri difetti o negligenze nel corso dell’effettuazione dei servizi, non dovrà fare alcuna osservazione nel corso dello stesso, soprattutto alla presenza di terze persone. Le eventuali osservazioni o lamentele dovranno essere rappresentate verbalmente al Capo Squadra, al rientro in sede e, qualora non sia stato ottenuto il necessario chiarimento, in forma scritta al Conservatore o, se ritenuto del caso, direttamente al Preposto, per le decisioni di merito. Qualsiasi servizio svolto dall’Istituzione deve essere annotato nell’apposito registro, a cura del Capo guardia o Capo squadra, o, comunque, dal responsabile del singolo servizio, con l’indicazione dei nominativi dei partecipanti, come previsto all’art 11 del presente Regolamento. In ossequio alla vigente normativa regionale in materia di trasporti sanitari di emergenza/urgenza è individuata una nuova “figura” di Capo Squadra all’interno della Fratellanza, che costituisce esclusivamente una attribuzione di carattere operativo, senza modificare l’articolazione interna prevista dall’art. 45 dello Statuto; tale figura è individuata nei confratelli (di ogni ordine e grado) che a seguito di corsi formativi abbiano conseguito il brevetto di Soccorritore di Livello Avanzato ai sensi della L.R. Toscana n° 25 del 2001. SVOLGIMENTO DEI SERVIZI NOTTURNI Il confratello/consorella di grado più elevato, alle ore 24.00, effettua l’appello e redige apposito rapporto relativo al servizio notturno con l’indicazione dei nominativi presenti. Il responsabile è autorizzato ad accettare fratelli o sorelle non prenotati o giunti in ritardo annotando l’orario di arrivo sul foglio della notte, stessa cosa per i confratelli che lasciano anticipatamente il turno. Qualora il numero dei presenti sia sufficiente, potrà autorizzare l’allontanamento prima del termine del turno di volontari che rappresentino particolari esigenze personali . Al fine di favorire ulteriormente l’espletamento dei servizi notturni, potrà essereautorizzata, al di fuori della procedura sopra indicata, la presenza di gruppi omogenei di volontari, che ne facciano preventiva esplicita richiesta. Di norma il turno notturno termina alle ore 07,00. Il dormitorio dovrà, comunque, essere lasciato libero entro le ore 10,00 per consentire le pulizie. Il coordinatore o suo delegato provvederà, al termine delle pulizie, a verificare che il dormitorio sia a posto e chiude il locale depositando la chiave presso il centralino. Art. 9 REGOLE COMPORTAMENTALI E DISCIPLINA La presenza all’interno dei locali della sede è riservata solamente alla Fratellanza che intende espletare servizio attivo ed al personale dipendente. La Fratellanza che è presente in sede per motivi non legati al servizio dovrà trattenersi per il tempo strettamente necessario ad eventuali necessità. Qualora la sua permanenza si protragga senza giustificato motivo, sarà passibile di segnalazione disciplinare da parte dei Confratelli/Consorelle di grado più elevato presente La Fratellanza che si trova nella sede dell’Istituzione è tenuta ad avere una condotta consona all’ambiente, a non gridare, non usare linguaggio volgare o comunque offensivo verso il prossimo e la religione. La Fratellanza in attesa di uscire per i servizi deve indossare la propria divisa da custodire, in caso di fine turno, nel proprio stipetto chiuso a chiave. Ogni iscritto deve avere inoltre cura dei materiali comuni e di quelli in dotazione personale per l’espletamento dei vari servizi, mantenendolo in perfetta efficienza. La Fratellanza presente in sede deve dimostrarsi tollerante, diligente,rispettosa verso il prossimo, ubbidiente verso i superiori di grado e di ruolo, essere partecipe e collaborare alle attività dell’Istituzione, rendersi sempre disponibile in caso di necessità improvvise. Art. 10 DESTINAZIONE ED USO DEI LOCALI I locali utilizzabili dalla fratellanza sono i seguenti: -Chiesa - Sala dei Capi Guardia - Sale dei Fratelli e della Sorelle - Dormitorio - Centralino/Centrale Operativa - Uffici amministrativi Tutti i locali devono essere tenuti in ordine, puliti e con mobili e suppellettili sempre a posto. Eventuali guasti o rotture devono essere segnalati immediatamente ai responsabili (Conservatore e/o Uffici amministrativi) per il ripristino. In tutti i locali dell’Istituzione è fatto assoluto divieto di fumare, ai sensi delle vigenti disposizioni di Legge. L’accesso alla sala dei Capi Guardia Attivi è riservato esclusivamente ai medesimi. L’accesso agli altri è consentito solo su esplicita autorizzazione od invito, e sempre in presenza di un CGA. La sala della Fratellanza deve essere utilizzata per l’attesa dell’espletamento dei servizi richiesti all’Istituzione. Vi può rimanere solo chi manifesta la volontà di partecipare attivamente all’esecuzione dei servizi. Eventuali modifiche agli arredi e alle attrezzature possono essere autorizzate solo dal Conservatore addetto. Il dormitorio è riservato esclusivamente al personale che espleta servizio notturno. E’ fatto assoluto divieto a chiunque di accedere a tale locale in ore diurne. Il locale adibito a centrale radio telefonica è riservato esclusivamente al centralinista e, se del caso, al Capo Guardia in comando, per le necessità legate ai servizi svolti o da svolgere. L’accesso ai garage è, di norma, riservato al personale dipendente ed agli autisti volontari. Questi ultimi, nell’utilizzo dei mezzi dell’Istituzione, dovranno sempre coordinarsi con il personale dipendente in servizio, secondo le disposizioni impartite dal coordinatore o suo sostituto. Nelle sale dei CGA e della Fratellanza sono installati appositi stipetti per la conservazione delle divise e della cappa. Ai CGA lo stipetto viene concesso senza scadenza temporale. Il Decano dei CGA ha il compito di regolare l’assegnazione degli stipetti nella stanza del Collegio, prendendo atto delle eventuali rinunce. Ogni Confratello che necessita dello stipetto deve farne richiesta al Conservatore al ramo, impegnandosi a mantenerlo pulito ed ordinato. Al momento della consegna della chiave, una copia sarà trattenuta dal Conservatore. In caso di necessità, potrà darsi luogo ad assegnazione di uno stipetto ogni due persone. Chi perde il diritto alla divisa, ai sensi dell’art. 10 del presente Regolamento, perde anche il diritto allo stipetto, che sarà posto a disposizione di altri Confratelli. In tal caso, il materiale contenuto, ad eccezione di quellodi proprietà dell’Istituzione, sarà messo a disposizione del titolare per un periodo di mesi due, decorso il quale, senza che venga ritirato, sarà alienato nelle forme ritenute più idonee. Art. 11 COMMISSIONE MERITI Il Magistrato, su proposta del Conservatore ai servizi, nomina formalmente una apposita Commissione che, annualmente, procede al conteggio dei meriti di ciascun singolo volontario, redigendo appositi elenchi per l’attribuzione dei vari riconoscimenti, per la successiva trasmissione al Collegio dei CGA che propone al Magistrato le promozioni e le premiazioni annuali. La Commissione deve essere composta da almeno tre Confratelli/Consorelle, scelti tra coloro che danno la propria disponibilità a farne parte e dura in carica per tutta la durata del Magistrato. In caso di dimissioni di uno o più membri della stessa, il Magistrato, sempre su proposta del Conservatore ai servizi, procede alla nomina di nuovi membri in sostituzione. La Commissione è presieduta dal volontario di grado più elevato. Art. 12 PROMOZIONI E RICONOSCIMENTI L’anno sociale, per la valutazione dei servizi prestati, inizia il 1 luglio e termina il 30 giugno. Alla sua conclusione, il Conservatore ai Servizi predispone il conteggio delle presenze nelle attività svolte durante l’anno avvalendosi della Commissione Meriti, che deve redigere appositi elenchi nominativi, le proposte di riconoscimento annuale, di cui al presente articolo. In conformità allo Statuto, il Magistrato decide in ordine alle annuali promozioni e attribuzione di riconoscimenti. I volontari che nell’arco dell’anno sociale non abbiano conseguito almeno 12 turni nei servizi notturni e/o festivi, 100 meriti per servizio religioso, perdono in diritto di partecipare ai passaggi di grado ed a ricevere medaglie. Sono, comunque, esclusi dalle promozioni e dalle premiazioni coloro i quali, nel corso dell’anno, hanno ricevuto sanzioni disciplinari con l’esclusione del richiamo verbale o scritto. Il Magistrato è competente anche per decisioni relative alla attribuzione dei riconoscimenti previsti dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie, su domanda degli interessati. Il Magistrato può attribuire speciali riconoscimenti per particolari attività, svolte dai Confratelli e Consorelle, non previste dal presente Regolamento. L’attribuzione delle promozioni e dei premi avviene, di norma, in forma solenne durante la cerimonia religiosa in occasione dei festeggiamenti per il patrono dell’Istituzione. Annualmente, vengono attribuiti i seguenti riconoscimenti: - Medaglia grande di bronzo Una volta sola nella vita sociale - Medaglia grande d’argento Una ogni anno, una volta sola nella vita sociale - Giubilazione Una volta sola nella vita sociale - Medaglia d’oro per i servizi 5 ogni anno - Medaglia d’oro per servizi notturni 1 ogni anno - Medaglia d’argento per i servizi 7 ogni anno - Medaglia d’argento per i servizi notturni 1 ogni anno - Medaglia di bronzo per i servizi 10 ogni anno - Medaglia di bronzo per i servizi notturni 2 ogni anno A) La medaglia grande di bronzo, da appendere alla corona, è uno dei massimi riconoscimenti dell’Istituzione e da diritto alla qualifica di Fratello o Sorella medagliati. Viene assegnata una volta sola. B) La medaglia grande d’argento viene assegnata ad un solo confratello per ogni anno sociale.Viene assegnata, tra volontari già medagliati, al confratello che abbia raggiunto il massimo dei meriti tra la fratellanza attiva, con non meno di 5000 meriti ed una sola volta nella vita sociale. Qualora il primo meritevole sia già stato premiato con tale riconoscimento negli anni precedenti, la medaglia viene assegnata al 2° in graduatoria, od al successivo, a scalare, purché il premiato abbia raggiunto il numero minimo di meriti C) La Giubilazione è il massimo riconoscimento per i Volontari. Si consegue al raggiungimento di almeno 20.000 meriti nel corso della permanenza presso l’ Istituzione. Si acquisisce una sola volta e da diritto all’ esenzione a vita dal pagamento delle quote sociali. D) La medaglia d’ oro per i servizi è un riconoscimento annuale attribuito dal Magistrato ai volontari che, nel corso dell’ anno, hanno raggiunto il massimo numero di meriti, superandone almeno 5.000. Per ogni anno vengono attribuite, al massimo, 5 medaglie d’ oro. E) La medaglia d’ argento per i servizi è un riconoscimento annuale attribuito dal Magistrato ai volontari che, nel corso dell’ anno, hanno raggiunto il massimo numero di meriti, seguendo nell’ ordine i destinatari delle medaglie d’ oro, superando almeno 3.000 meriti. Per ogni anno vengano attribuite, al massimo, sette medaglie d’ argento. F) La medaglia di bronzo per i servizi è un riconoscimento annuale attribuito dal Magistrato ai volontari che, nel corso dell’ anno, hanno raggiunto il massimo numero di meriti, seguendo nell’ ordine i destinatari delle medaglie d’ argento superando almeno 2.000 meriti. Per ogni anno vengano attribuite, al massimo, dieci medaglie di bronzo. G) Le medaglie per i servizi notturni rispettivamente una d’ oro, una d’ argento e due di bronzo, vengano attribuite ai primi 4 volontari che nell’ anno raggiungono il maggior numero di presenze notturne. In caso di pari numero di presenze notturne, per l’ attribuzione del riconoscimento si terrà conto del totale dei meriti di pronto soccorso raggiunti da ciascun volontario nello stesso anno. Art. 13 REQUISITI PER I PASSAGGI DI GRADO a)fratelli e sorelle medagliati : sono i volontari che, non avendo ancora ricevuto la medaglia grande abbiano conseguito nel corso di un intero anno sociale almeno 1.300 meriti( di cui almeno 800 nei servizi di Pronto Soccorso e 100 nei servizi religiosi) ed almeno 12 turni nei servizi notturni e/o festivi nell’ ultimo anno e che abbiano compiuto i 18 anni di età. Condizione essenziale per il conseguimento della medaglia è il superamento del corso di Soccorritore Livello Base. Sono individuati nel ruolo generale con il cartellino verde e seguono i criteri di precedenza secondo l’ anno del conferimento di tale grado; a parità di anno, prevale il maggior numero di meriti raggiunti complessivamente, a parità di meriti vige il principio dell’ anzianità anagrafica. Hanno il dovere di indossare la veste storica in ogni festività e manifestazione ufficiale dichiarata dal Preposto o dal Magistrato. b) vicecapiguardia infermieri : possono aspirare alla nomina i volontari che hanno raggiunto almeno 25 anni di età, che siano già stati medagliati ai sensi del punto a) da almeno 4 anni e che abbiano conseguito almeno 1.000 meriti nei due anni sociali precedenti(di cui almeno 800 nei servizi di Pronto Soccorso e 100 nei servizi religiosi per ogni anno), 12.000 meriti complessivi alla data d’ iscrizione ed almeno 12 presenze nei turni di servizio volontario notturno e/o festivo nell’ ultimo anno; nel ruolo generale sono identificati con il cartellino giallo. c) capiguardia infermieri : possono aspirare alla nomina i volontari che hanno raggiunto i 5 anni di permanenza ininterrotta nel grado precedente, che abbiano conseguito almeno 1.000 meriti nei due anni sociali precedenti( di cui almeno 800 nei servizi di Pronto Soccorso e 100 nei servizi religiosi per ogni anno), e complessivi 20.000 meriti dalla data di iscrizione, con almeno 12 turni di servizi notturni e/o festivi dell’ ultimo anno. Nel ruolo generale sono identificati con il cartellino bianco. Non possono essere di numero complessivo superiore a 75. d) capoguardia attivi : possono aspirare alla nomina i capoguardia infermieri con almeno cinque anni di permanenza ininterrotta nel grado precedente che abbiano compiuto almeno 40 anni di età, abbiano conseguito almeno 1.000 meriti nei due anni sociali precedenti(di cui almeno 800 nei servizi di Pronto Soccorso e 100 nei servizi religiosi per ogni anno), almeno 40.000 meriti dalla data di iscrizione con almeno 12 turni di servizi notturni e/o festivi nell’ ultimo anno. Abbiano conseguito l’ abilitazione a Soccorritore di Livello Avanzato. Sono promossi dal Magistrato su proposta dalla commissione del collegio dei C.G.A tra i candidati aventi i requisiti. Sono identificati in un ruolo speciale a loro riservato. Art. 14 MERITI Vengono conteggiate come presenze : -per ogni servizio una presenza - per ogni turno festivo una presenza - per ogni turno notturno una presenza Vengono attribuiti punti di merito per ogni servizio come di seguito meglio indicato: -servizio religioso 25 - servizio di emergenza urgenza 06 - servizi ordinari nel comune 10 - servizi ordinari non urgenti fuori dal comune 14+3 merito ogni ora - servizio sociale 15 - presenza turno notturno 15 - presenza turno festivo diurno 10 - presenza turno diurno 12.00/15.00 10 - servizi speciali 15 Vengono attribuiti altresì ulteriori due meriti per Ogni ora o frazione eccedente le prime 4 ore -Trasporto contemporaneo di ammalati in casi particolari20 - Centralinisti (per un intero turno) 25(per ogni h4 Meriti) - al Confratello in comando. in più per ogni servizio 02 - al Confratello autista Volontario, in più per ogni servizio 03 - servizi di Protezione Civile In caso di calamità(per ogni giorno) 60 In caso di esercitazione(per ogni giorno) 30 In caso di attività diverse dal servizio di P.S saranno valutate dal Responsabile del Gruppo da 10 a 25 -Assistenza domiciliare 15 Attività gruppo formazione: x ogni lezione 10 in caso di attività diverse dal servizio di P.S( eventi, manifestazioni, etc) saranno valutate dal Responsabile del Gruppo da 10 a 25 -Addetto al vestiario300 meriti annui - Commissione meriti - Commissione disciplina - Commissione elettorale - Provibiri200 meriti* - Magistrato * Solo per la Giubilazione 300 meriti annui 200 meriti annui * 200 meriti* 500 meriti*