La relazione d`aiuto e la richiesta di donazione
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La relazione d`aiuto e la richiesta di donazione
IL PERCORSO DELLA DONAZIONE D’ORGANI A. O. S. GIOVANNI ADDOLORATA Sala Folchi Roma, 7 dicembre 2012 La RELAZIONE d’AIUTO e la RICHIESTA di DONAZIONE Dott.ssa Francesca Alfonsi La relazione di aiuto BASE DELLA RELAZIONE DI CURA Si ha la relazione d’aiuto quando vi è un INCONTRO TRA DUE PERSONE di cui una è in serie difficoltà dinanzi ad un problema che deve gestire e l’atra ad un livello superiore di competenza e abilità rispetto allo stesso problema Francesca Alfonsi 2 La relazione di aiuto Presupposti fondanti della relazione di aiuto sono: Rispetto profondo per l’altra persona Essere LIBERAMENTE E PROFONDAMENTE SE STESSI nell’ambito della relazione Capacità di COMPRENSIONE EMPATICA, la capacità di immedesimarsi nell’interlocutore per comprendere il suo punto di vista, senza assumerlo come proprio Capacità di ACCETTAZIONE POSITIVA ED INCONDIZIONATA, astenersi da esprimere valutazioni, approvazioni o disapprovazioni o correzioni. La persona viene apprezzata senza cadere nel giudizio selettivo Francesca Alfonsi 3 La relazione di aiuto Non si tratta solamente di dare una brutta notizia, ma anche di ENTRARE IN RELAZIONE CON L’ALTRO Francesca Alfonsi 4 La relazione di aiuto Ciò che definisce la qualità della relazione non è legato a ciò che si dice, ma al modo in cui lo si dice, agli atteggiamenti che si assumono, ai gesti che si compiono Francesca Alfonsi 5 La relazione di aiuto REAZIONI ALLA COMUNICAZIONE Ogni reazione è “NORMALE” di fronte ad un evento patologico come la morte improvvisa Francesca Alfonsi 6 La relazione di aiuto Reazioni alla Comunicazione Rifiuto della realtà perché è la realtà stessa che grida forte l‘assenza della persona amata. Rabbia e senso di colpa per non essere riusciti, magari in modo del tutto soprannaturale, ad impedire la morte del congiunto. Effetto terrorizzante dell’impotenza Francesca Alfonsi 7 La relazione di aiuto Reazioni alla Comunicazione Non contrastare le reazioni emotive Aiutando ad esprimere il loro dolore, cosi come lo sentono e riescono a manifestarlo Francesca Alfonsi 8 La relazione di aiuto Reazioni alla Comunicazione Non sono solamente le parole che contano ..... La capacità di ascoltare e riuscire a dare una risposta, cercando di vivere, rispettare ed utilizzare anche il SILENZIO Francesca Alfonsi 9 Relazione di Aiuto Relazione con i Famigliari Luogo adeguato Tempo adeguato alle necessità della Famiglia Curarsi di sentimenti e emozioni Ascolto partecipe Francesca Alfonsi 10 Comunicazione ai familiari Far comprendere la realtà della morte Conoscenza approfondita del quadro clinico Linguaggio semplice e corretto Risposta alle domande più frequenti Instaurare una relazione di aiuto Comunicazione non verbale Non accennare mai alla donazione di organi prima di aver comunicato la diagnosi di morte Francesca Alfonsi 11 Il lutto e il cordoglio Il LUTTO è l’insieme dei comportamenti individuali e sociali relativi alla perdita di una persona cara e comprende anche le manifestazioni rituali che accompagnano e segnano il decesso Il CORDIGLIO fa parte del lutto: è il dolore, più o meno intenso, che rappresenta sia l’espressione personale della sofferenza, sia la partecipazione emotiva di altre persone ad essa, è qualche cosa di intimo, personale, interno. Francesca Alfonsi 12 Reazioni al lutto Confusione, sorpresa, incredulità Preoccupazione Parlare al presente del defunto Sensazione della presenza del defunto Allucinazioni Francesca Alfonsi 13 Reazioni al lutto Negazione Stordimento Tristezza, insicurezza, rabbia Ipersensibilità Disperazione comprese le idee suicide Colpa, rimproverarsi per “le occasioni perdute” nella relazione Desolazione, pianto, ricerca della persona defunta Sollievo Francesca Alfonsi 14 Fattori che influiscono sul lutto Relazione con il defunto Risorse personali Cause e circostanze della morte Rete sociale di supporto Francesca Alfonsi 15 Fasi del lutto NEGAZIONE IRA PATTEGGIAMENTO DEPRESSIONE ACCETTAZIONE Francesca Alfonsi 16 Obiettivi processo di lutto ACCETTARE LA PERDITA 1 INVESTIRE IN NUOVE RELAZIONI 4 2 DARE ESPRESSIONE AI SENTIMENTI 3 ADATTATARSI A UNA NUOVA VITA Francesca Alfonsi 17 La relazione con le persone in lutto Significa prendersi cura di sentimenti e delle persone che invadono le famiglie, per poter esprimere il dolore che stanno provando, contenere le loro reazioni con atteggiamento rispettoso e non giudicante ed offrire la disponibilità ad un ascolto partecipe. Francesca Alfonsi 18 Richiesta di donazione DECIDERE IN MERITO ALLA DONAZIONE DEI PROPRI ORGANI E TESSUTI IMPLICA DOVER RIFLETTERE SU COSA SARA’ DI NOI QUANDO NOI NON SAREMO PIU In mancanza di una espressione di volontà in vita la decisione deve essere presa dai familiari Francesca Alfonsi 19 Proposta di donazione Si aggiunge al contesto relazionale instaurato con la famiglia in lutto Francesca Alfonsi 20 Comunicazione ai familiari INSTAURARE UNA RELAZIONE DI AIUTO Comunicazione non verbale Non accennare mai alla donazione di organi prima di aver comunicato la diagnosi di morte Francesca Alfonsi 21 Lutto e donazione Fattori influenti Culturali Religiosi Informazione sanitaria Conoscenza della volontà del defunto Francesca Alfonsi 22 Espressione di volontà Il soggetto ha espresso in vita la volontà di donare I familiari non possono opporsi Il soggetto ha espresso in vita la volontà di non donare Non c’è prelievo di organi E/o tessuti Il soggetto non si è espresso Il prelievo è consentito se i familiari non si oppongono Francesca Alfonsi 23 Lutto e donazione Il soggetto ha espresso in vita la volontà di donare Il soggetto ha espresso in vita la volontà di non donare HA DECISO IL SOGGETTO : Decide in merito alla donazione dei propri organi e/o tessuti implica dover riflettere su cosa sarà di noi quando non ci saremo più Francesca Alfonsi 24 Lutto e donazione Decidono i familiari: Decisione difficile Il soggetto non si è espresso da parte delle persone sbagliate nel momento peggiore della loro vita Francesca Alfonsi 25 Comunicazione ai familiari FAR COMPRENDERE LA REALTA’ DELLA MORTE Conoscenza approfondita del quadro clinico Linguaggio semplice e corretto Risposte alle domande più frequenti Quando il termine “morte” viene sostituito con “morte cerebrale” il consenso alla donazione diminuisce del 20% Le famiglie che acconsentono alla donazione dimostrano una migliore comprensione della diagnosi di morte Prog.transplant2007 Mar Francesca Alfonsi 26 FATTORI CHE INFLUENZANO LA DECISIONE CONOSCENZA DELLA VOLONTA’ DEL DEFUNTO E’ più probabile che il soggetto accetti di donare i propri organi piuttosto che consentire al prelievo degli organi di un proprio caro BMC Health Serv res 008 Feb 80% autorizza il prelievo degli organi di un propri caro che ha espresso in vita la volontà di donare. Solo 1/3 se la volontà non fosse nota. Clin Transplant 2005 Feb Francesca Alfonsi 27 Reazioni Processi cognitivi Processi emotivi ATTEGGIAMENTI pensieri emozioni comportamenti Francesca Alfonsi 28 Dinamiche familiari Necessità di un confronto, di discutere e di condividere la decisione. Necessità di un supporto emotivo e sociale durante e dopo la decisione. Psychosom Med. 1998 Mar-Apr Francesca Alfonsi 29 Gestione delle emozioni Dolore Solitudine Incredulità Angoscia Rabbia Vuoto Amarezza Vergogna Paura Tristezza Francesca Alfonsi 30 Gestione delle emozioni Cosa fare Riconoscere, favorire l’espressione e accogliere le manifestazioni emotive Non risuonare Non minimizzare Stare in silenzio Affidarsi al linguaggio del corpo, NON VERBALE Francesca Alfonsi 31 Guida dei familiari nel processo decisionale Certezze che deve avere chi si relazione con i familiari Sto fornendo un aiuto alla famiglia Sto offrendo loro un’opportunità Ho gli strumenti per aiutare la famiglia a prendere una decisione consapevole Ho chiaro il mio atteggiamento rispetto alla donazione Francesca Alfonsi 32 “Le persone sono come le vetrate. Scintillano e brillano quando c’è il sole, Ma quando cala l’oscurità Rivelano la loro bellezza Solo se c’è una luce dentro” Elisabeth Kùbler Ross Francesca Alfonsi 33