L`assenzadileadershipilguaiodelCremasco

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L`assenzadileadershipilguaiodelCremasco
La Provincia
www.laprovinciadicremona.it
SPAZIO APERTO
Aumento di ticket e rette/1.
Anche con giunte di sinistra
non possiamo restare indifferenti anche
a questa ennesima tassa! Facciamo
valere le nostre ragioni.
Un gruppo di genitori indignati
[email protected]
(Cremona)
Signor direttore,
Pd e Sel di Cremona cavalcano la tigre
della protesta sugli aumenti dei ticket e
sulle rette che la giunta Perri, si accinge
a varare col prossimo bilancio per i nidi
Festa d’Estate un successo
e le scuole materne. E’ stato sempre un
servizio gratuito la frequenza ai nidi,
grazie all’aiuto di molti
gridano i consiglieri della sinistra. E’
vero, è un retaggio della ‘vacche grasse’,
Signor direttore,
il tempo delle mammelle gonfie di latte,
la 1ª Festa d’Estate 2013 organizzata
dove tutti succhiavano e il
dalla CCSVI nella SM
deficit pubblico
Cremona-Lombardia, ha
s’ingrossava, dove tutti
avuto un grande successo
erano bravi a offrire servizi
grazie anche a chi come i
gratuiti tanto poi a pagare,
volontari Belloli, Pizzi,
avrebbero provveduto
Sivalli hanno
La parola ai lettori Carini,
tutti. (...) Pd e Sel
organizzato un evento di
mobilitano e portano in
un’intera giornata in poco
consiglio, un gruppo
più di 25 giorni e grazie alla
(pochini per la verità!) di
collaborazione dei
genitori, nonni e anche
volontari della Protezione
pargoletti alla mano, per
Civile Eridanus hanno
contestare la giunta, ma
fatto sì che l’intera
senza fornire soluzioni
giornata riuscisse al
alternative, per coprire le
meglio. Ringraziamo
spese. Viene istituito un
inoltre Valeria Anelli;
fondo per quelle famiglie
Mario Clerici; Mario
che non possono pagare e
Giordano; Antonietta
così facendo, si garantisce
Lottici; Luca Gerevini;
il servizio e l’occupazione
Achille Tinelli; Vicini
del personale impegnato
Michela; Aldo Biazzi;
nelle scuole. Pd e Sel,
Monfardini Marziana;
sanno molto bene, che
Salce Daniela; Dario
questo problema lo si trova
Sarnico; Gualtiero Beraldi,
papale papale in quasi
Elio Bodini.
tutti i comuni e che, in alcune realtà, i
Antonio Sivalli
servizi di questo tipo sono stati
(presidente sezione di Cremona CCSVI
addirittura soppressi, anche da giunte
nella SM)
comunali di sinistra (...).
[email protected]
Aumento di ticket e rette/2.
Macché guidati, indignati
Signor direttore,
vorremmo tramite il suo giornale
rivolgere un appello a tutti i genitori
delle scuole materne comunali per
protestare contro questa nuova furbata
della pseudo-giunta comunale di
Cremona. Di fatto la giunta succube del
signor Nolli che si dovrebbe vergognare
solo per aver proposto una tassa del
genere sulla scuola pubblica.
Promuoviamo una protesta forte e
continua (magari anche su Facebook
creando una pagina ad hoc) per dire no a
questa follia. La scuola pubblica deve
rimanere gratuita e garantita a tutti. Ne
va della nostra dignità di cittadini
italiani. Ma quale protesta
strumentalizzata? Ma che nonni
precettati? La protesta vera non ha
colore, caro signor Nolli. Ma cosa crede,
che chi ha votato questo sindaco sia
contento? Le piacerebbe eh? No, cari
genitori già super tartassati come noi,
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Io, zia di Adenilson chiedo
rispetto per il mio dolore
Gentile direttore,
Adenilson è morto nell’incidente
stradale del 28/06/07 insieme ai suoi
amici: Adam, Junior, Davide, avvenuto a
Castelvetro Piacentino. Guidava
Adenilson; nulla ha potuto
nell’invasione di corsia e conseguente
impatto a grande velocità, da parte di un
albanese ubriaco. Emilia e Rossano, i
genitori, avevano adottato Adenilson
dal Brasile all’età di due anni, anch’io,
senza figli, ho potuto amarlo più che una
zia. I familiari dei trasportati hanno
inviato ingiunzioni di pagamento, con
cifre da capogiro, alle assicurazioni ed ai
genitori di Adenilson. Nel dicembre
2009 moriva papà Rossano; nuove
ingiunzioni agli eredi, nelle persone
della mamma Emilia e della nonna
Eugenia (la famiglia di Junior si
asteneva, ne sono venuta a conoscenza
solo recentemente). Il 5 Novembre 2011
moriva improvvisamente anche mamma
Emilia (mia sorella), in quattro anni
sono morti tutti. Ho chiesto alle famiglie
L’INTERVENTO
dalla prima pagina
L’
aggregazione dei Comuni cremaschi si è parzialmente concretizzata attraverso la condivisione
di alcuni servizi (raccolta e smaltimento rifiuti, collettamento e depurazioni acque)
ma non ha abbattuto campanilismi e legittimi interessi di bottega, zavorra per progetti di sviluppo. La creazione di questi
servizi è stata quindi positiva, ma priva di
una visione politica ampia e tanto autorevole da permettere scelte strategiche strutturali e imporle. Scelte che definiscano la
vocazione del territorio, espressione felice, spesso utilizzata in convegni e in roboanti discorsi elettorali, ma dimenticata al
momento di trasformarla in decisioni e
azioni conseguenti. Soprattutto mai definita con precisione.
L’aggregazione sui servizi ha retto fino
a quando i partiti non hanno inteso le municipalizzate un pascolo di lusso dove spedire i propri cavalli di razza (o pseudo tali) in disarmo, ronzini bolsi e trombati eccellenti. Riserve esclusive a cinque stelle,
attrezzate per il riposo del guerriero o il risarcimento per la figuraccia patita, eufe-
VENERDÌ
28 GIUGNO 2013
IL CASO
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Indecente quella prof
sbracciata in classe
Egregio direttore,
sono la mamma di un ragazzino che
frequenta la scuola media di Grumello. Con l’arrivo della bella stagione i
professori cominciano a dire ai ragazzi di mantenere un certo abbigliamento consono, niente calzoncini corti,
che non devono andare né in spiaggia
né in piscina. Mi trovano perfettamente d’accordo, poiché ritengo che l’abbigliamento deve essere consono all’ambiente in cui si deve andare; come io
non vado a lavorare con lo stesso abbigliamento con cui vado in spiaggia,
pretendo che i miei figli vadano a scuola con vestiti adeguati. Lo stesso discorso però mi piacerebbe che i professori lo facessero a loro stessi, dato che
sono loro a dover dare l’esempio. La
professoressa di mio figlio, una donna
di quasi sessant’anni arrivata a inizio
anno scolastico, si presenta a scuola
con vestitini di colori che vanno dal
rosso, al giallo, all’azzurro, sbracciati,
sopra il ginocchio, spesso anche scollati. Ora, non voglio fare la madre bigotta, però ritengo che una donna non
più giovanissima tra l’altro anche piuttosto in carne debba avere un po’ più
di decenza quando si trova a dover andare in classe davanti a ragazzini di
12 anni, anche perché diciamocelo,
non ci sono temperature tropicali da
dei trasportati di sollevarci da questo
capestro pur continuando le loro
richieste alle assicurazioni, dopo sei
mesi una sola famiglia ha acconsentito,
inviandomi però una lettera molto
intimidatoria per non divulgare quanto
è successo ritenendo diffamatorio
rivelare lo svolgersi dei fatti. Inoltre,
visto la richiesta della novantenne
nonna Eugenia e della zia, di estumulo
della salma di Adenilson, sepolto
insieme all’amico Davide, per inumarla
con i genitori, già trasportati nel
cimitero di Casalmorano, i famigliari mi
hanno posto ogni forma di divieto:
«Parleranno gli avvocati», fu la risposta.
In questa tragedia non c’è stata alcuna
compassione né per i genitori né per la
nonna, di conseguenza neanche per
Adenilson che è totalmente incolpevole
come risulta dai verbali redatti dai
11
Colgo l’occasione per ringraziare di
cuore tutto il personale: educatrici,
cuochi, ausialiari (in paricolar modo
Nicoletta e Marianna, Silvia e Raffaella)
che hanno saputo infondere fiducia nei
genitori e allegria e benessere nei miei
figli. Esorto tutte le famiglie che si
avvicinano con titubanza all’asilo nido
(li capisco benissimo) a cercare di
superare le proprie paure ed ansie, ed
ad affidare con fiducia i loro piccoli agli
asili nido comunali. Un grazie enorme
avrete sempre un posto nel nostro cuore.
Francesca Serventi
(madre di Davide e Alessandra Ragazzi,
Cremona)
Lascio il nido ‘Sacchi’
Un grazie a tutte le mie tate
Il polo scolastico di Grumello
presentarsi in classe con abbigliamento da piscina. E’ facile voler educare
gli altri, ma prima di tutto bisogna imparare ad educare noi stessi.
lettera firmata
(Grumello Cremonese)
E
’ vero che il decoro è
fondamentale, ma da
quanto ci racconta, non sembra
di essere di fronte a un
‘attentato’ imperdonabile. Più
importante è che l’insegnante in
questione sia preparata e brava.
E questo lei non lo mette in
discussione.
Carabinieri. Trovo inutile sbandierare
ricordi e cordoglio nei confronti di
Adenilson e famiglia non corrispondenti
al reale comportamento e sono pronta a
difendere questa mia posizione anche in
trasmissioni tv adeguate. Rispetto il
dolore altrui, ma non tollero che non sia
rispettato il mio.
Zia Vanda Samarani
(Casalmorano)
Affidate i bambini con fiducia
all’asilo nido Navaroli
Egregio direttore,
sono madre di due bambini che in
periodi diversi hanno frequentato l’asilo
nido Navaroli, l’ultima Alessandra
terminerà il suo ciclo scolastico a breve.
Ciao direttore,
mi chiamo Anna, sono una bimba di tre
anni che, col tuo aiuto, vorrebbe fare
una sorpresa a tutte le mie tate dell’asilo
nido Sacchi. Venerdì 28/6 sarà l’ultimo
giorno al Sacchi (ormai sono grande e
l’anno prossimo andrò alla materna!) e
mi piacerebbe se in tale data il tuo
giornale trovasse una ‘quadratino’ ove
pubblicare questa mia letterina. Tanto
si è detto e tanto, mi si dice, si è scritto,
sui cambiamenti che ci sono stati nelle
scuole comunali (e purtroppo sia io che i
miei genitori ce ne siamo accorti), ma
oggi io, dopo 3 anni vissuti da mascotte
del nido Sacchi, essendo stata fruitrice
(questo parolone me l’ha suggerito
mami) del tempo anticipato nonché del
prolungato (sempre la prima a suonare il
campanello appena udito il rintocco
delle 7.30 delle campane di S. Pietro e
tra le ultime ad uscire), vorrei ricordare
e dire pubblicamente grazie a tutti gli
angeli custodi che con estrema
professionalità, passione, dedizione ed
entusiasmo si sono dedicate a noi bimbi
durante questi anni (supplendo anche,
con personale ingegno ed operosità, ai
tagli che le nostre istituzioni hanno
fatto). Grazie quindi alle mie maestre
della sezione ‘Orsetti’, Tiziana ed Elena
che mi hanno seguita (e inseguita) passo
passo insegnandomi le regole del vivere
insieme, sempre preziose consigliere di
mamma e papà. Grazie a tutte le altre
educatrici: Ida, Elisa, Sonia, Graziella,
Lalli ed Elena che nei vari anni mi
hanno accolto la mattina; grazie a
Cristina e Veronica che mi hanno fatto
compagnia nell’attesa del rientro a casa.
Grazie alla cuoca Pina, i cui pranzetti
rimarranno memorabili (papà adora la
tua pizza). Un grazie speciale anche alle
mie ‘tate del pulito’: Cristiana, Katia,
Meri, Ana e Maria Luisa, sempre
premurose, che ogni giorno mi hanno
fatto trovare un ambiente ordinato e
lindo. Rimarrete nel mio cuore.
Anna U.
(Cremona)
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L’assenza di leadership il guaio del Cremasco
misticamente definita sacrificio in nome
di non ben definiti ideali. Certo non tutti
gli amministratori di queste società erano
matusalemme, non tutti all’ultimo giro
della politica, non tutti martiri, ma questo
non è importante. Tanti sono stati e sono i
bravi. Sotto accusa non sono i nominati
nei consigli di amministrazione, ma il meccanismo adottato dai partiti per nominarli. Non è una critica agli uomini, ma al sistema. Scoperti i pascoli, i partiti li hanno
moltiplicati e trasformati in poltronifici,
neologismo che rende alla perfezione quello che è accaduto. L’America è durata il
tempo delle vacche grasse. Quando le
mammelle sono rinsecchite la struttura è
implosa.
Il fallimento parziale di queste esperienze non inficia i vantaggi dell’aggregazione di Comuni, soluzione che resta la più efficace per rilanciare il territorio, ma a una
condizione: che alla condivisione dei servizi si aggiunga anche la condivisione di de-
cisioni strategiche, in linea, appunto, con
la vocazione del territorio, obiettivo tanto
auspicato quanto disatteso.
La costituzione del Cic, intuizione lungimirante e all’avanguardia di politici attenti anche al bene comune oltre che alle
poltrone, non ha raccolto i frutti auspicati, ma non per questo è da rottamare, anche se è amaro constatare come un’opportunità, partorita quarantasei anni fa dai
conservatori democristiani della Prima
Repubblica, sia stata sprecata dai rinnovatori di ogni colore e credo della seconda.
Cosa non ha funzionato? Molteplici le
risposte. Nessuna di esse, da sola, esaustiva. Si va dalla difficoltà di tutti gli amministratori pubblici a uscire dal particulare
del proprio ambito, alla presunzione di realtà più consistenti e periferiche di sentirsi autonome e indipendenti dal resto del
territorio, alla voracità e alla miopia dei
partiti, interessati assai di più ai propri affari rispetto a quelli dei cittadini. Ma forse
il problema principale è da ricercare negli
uomini delegati a governare questa terra e
a quelli deputati a rappresentarla nelle
istituzioni regionali e nazionali. Se è vero
che le idee camminano con le gambe degli
uomini, allora la causa principe del mancato decollo del Cremasco è da ricercarsi
nell’assenza costante di una laedership
credibile, capace di traghettare il nostro
territorio dal passato al futuro. Futuro
che non sarà roseo per la mancata fusione
della dell’ospedale cittadino con quello di
Cremona o del mantenimento del tribunale, bensì per la forza di incidere su scelte
che interessano infrastrutture, finanziamenti, opportunità di lavoro, insediamenti industriali, salvaguardia ambientale,
cultura. Questo non significa che il territorio non abbia espresso alcune individualità con potenzialità da leader. Significa
che nessuno di costoro le ha esercitate.
Per paura? Per quieto vivere? Per interesse di partito? Per ordini superiori? Per la
stabilità della sedia sulla quale erano seduti? Per il classico tengo famiglia?
Infine non si può negare l’incapacità di
Crema a interpretare il ruolo di Comune
capo comprensorio. La città ha fallito:
non è stata coagulo, calamita, forza trainante. Ha osservato il proprio ombelico.
Si è persa in discussioni sterili e assurde: ridicola e umiliante la polemica sull’inaugurazione del sottopasso. Non ha coinvolto i
Comuni. Chiusa nella turris eburnea ha lasciato che il territorio traccheggiasse e
quando è intervenuta il tempo delle decisioni era già scaduto. Stefania Bonaldi, è
la prima donna al comando della città, sarà capace di raccogliere la sfida dell’aggregazione e essere anche il primo sindaco capace di integrare la città con i paesi? Forse è giunto il momento che l’idea di Filippo (Pippo per chi bazzicava la politica)
Rota, padre del Cic, trovi compimento. In
caso contrario, il declino della Repubblica
del Tortello continuerà e sarebbe avvilente dare ragione ai Sex Pistols che verso la
fine degli anni Settanta, profetici, cantavano No future. Ma ancora più frustrante
sarebbe convincersi che il futuro non rispecchierà le attese. Bene ha fatto Azzoni a
porre la questione.
Antonio Grassi