Luoghi straordinari dove vivere emozioni

Transcript

Luoghi straordinari dove vivere emozioni
emozioni indimenticabili
Historical
ITINERARI
Fashion
Hotels
10 cose da vedere sull’Altopiano del Renon
Q
ualcuno lo chiama la Riviera delle Dolomiti. Il clima è
mite tutto l’anno. Boschi e alpeggi che più verdi non
si può. E poi loro, le Regine delle Alpi, a disegnare il
panorama screziato dai colori dell’Enrosadira.
Siete curiosi di scoprire l’Altopiano del Renon? Per prima cosa,
vi sveliamo un posto segreto. Su un’altura soleggiata, appena
sopra Collalbo, sorge una dimora antica di almeno ottocento
anni. Oggi si chiama Hotel Ansitz Kematen ed è tutto da
scoprire, a iniziare dalle sue suite con vista panoramica sulle
Dolomiti…
Passeggiate e leggende. Trenini e funivie. Masi e piramidi di
terra. Sul Renon c’è tutto, tranne la noia. Iniziamo a scoprire
insieme l’altopiano?
Collalbo
All’Hotel Bemelmans soggiornò per più estati Sigmund
Freud. Al suo illustre ospite, Collalbo ha dedicato la FreudPromenade, una passeggiata facile, e ombreggiata, che si
snoda fino a Soprabolzano.
Nel centro di Collalbo spicca la chiesetta di Sant’Antonio,
eretta nel secondo Seicento. Alle porte del paese, la stazione
capolinea della Rittnerbahn, la ferrovia del Renon. Se amate
i belvedere, godetevi quelli della passeggiata Fenn, tre
chilometri con viste magnifiche sulle Dolomiti.
Corno del Renon
Questa è la meta giusta per godervi lo spettacolo delle Alpi; c’è
chi dice che sia uno dei luoghi con la miglior vista panoramica
dell’Alto Adige. Volgete lo sguardo verso sud per incontrare lo
Sciliar, il Latemar e il Catinaccio. Sul fronte opposto spuntano
i picchi delle Alpi Sarentine e delle Alpi Ötztal. Per conquistare
i 2.260 metri del Corno del Renon potete aiutarvi con la
cabinovia che da Pemmern sale fino alla Cima Lago Nero.
Dalla stazione a monte parte un’escursione di un’ora che vi
porterà fin in vetta.
In inverno, l’area del Corno del Renon è il posto migliore per
gli sport invernali: sci alpino e nordico, snowboard e snowkite,
ciaspolate e slittino. Non manca nulla.
Piramidi di terra
Alti pinnacoli di terra sovrastati da un masso. Piogge, venti e
nevi li hanno fatti così, in migliaia di anni. I fenomeni naturali
più sorprendenti del Renon sono loro, queste alte piramidi
che spuntano dai boschi dell’altipiano. Potete osservare le
piramidi di terra in tre luoghi diversi: nella Finsterbachtal, fra
Longomoso e Maria Saal, nella Katzenbachtal, appena sotto
Soprabolzano, e nella valle del Rio Castro, ad Auna di Sotto.
Trenino del Renon
Nel primo Novecento la cremagliera saliva da Piazza Walther,
nel centro di Bolzano, fino alla stazioncina di Collalbo. Oggi, da
Bolzano a Soprabolzano ci si sale in dodici minuti, in funivia.
Ma il trenino del Renon è sempre lì. I chilometri di strada ferrata
sono solo sette, eppure salire sui vagoncini rossi e godersi la
meraviglia del Renon dai finestrini è un’esperienza che merita,
soprattutto se siete in vacanza con i vostri bimbi.
© 2015 Dimore D'Epoca | C.trà Riale, 13/a - 36100 Vicenza - Italia
Tel. +39 0444 32 45 25 | E-mail [email protected] | P.IVA e C.F. 02309200349
emozioni indimenticabili
Historical
ITINERARI
Fashion
Hotels
10 cose da vedere sull’Altopiano del Renon
Bagno termale Bad Siess
Lago di Costalovara
Bad Siess. Sapete cosa significa? Bad, in tedesco, è “bagno”.
Siess sta per “dolce”. Potete raggiungere Bad Siess con
la passeggiata che da Collalbo punta alla Tann. Le virtù
benefiche di quest’acqua ferruginosa, chiara e trasparente,
furono riscoperte nel 1870: così ebbero inizio i bagni regolari.
Usata sia per cure in forma di bevanda che bagni, l’acqua di
Bad Siess è ottima per la pelle e per i reumatismi.
Secondo Legambiente, il lago di Costalovara, insieme a quello
di Braies, è uno dei più puliti d’Italia. Ha origini naturali ma è
alimentato in modo artificiale, specie nei periodi di secche, per
azionare i mulini e le segherie dei dintorni. Per raggiungerlo,
vi basta seguire la strada che da Collalbo conduce a
Soprabolzano.
Il lago è balneabile: nei mesi estivi non esiste miglior refrigerio
– la temperatura media dell’acqua varia fra i 22 e i 24 gradi.
In inverno, il lago ghiaccia e diventa una suggestiva pista da
pattinaggio, incastonata nello scenario dei picchi innevati
delle Dolomiti.
Maso Plattner e Museo dell’apicoltura
Salite sul trenino del Renon fino alla fermata di Costalovara.
Bastano cinque minuti a piedi per raggiungere Maso Plattner.
Si tratta di uno dei masi più antichi dell’Alto Adige – ha almeno
cinquecento anni; dal 1991 ospita il Museo dell’apicoltura.
Superate i “pascoli delle api” e lo steccato di legno e iniziate
a curiosare nel museo: le stanze di una volta dei contadini, la
cucina incrostata dalla fuliggine di grasso e fumo del focolare
aperto, la tipica stube tirolese, la stanza da letto gotica. Nel
fienile, nella cantina e nella stalla è esposta una collezione
di attrezzi per l’apicoltura. Fuori, nel verde smagliante del
giardino, l’orto contadino e il campo di grano – da questo
grano nasce il pane cotto nel forno di casa. Intorno alla collina,
appena dietro il maso, spuntano le tipiche casette di legno
usate dagli apicoltori dell’Alto Adige.
Commenda di Longomoso
Longomoso è una minuscola frazione di Collalbo sulla strada
per Longostagno. Nel paesino, una chiesetta del Duecento e
un laghetto. Ma la vera attrazione è la Commenda dell’Ordine
Teutonico. Fu eretta nel XIII secolo per offrire rifugio e ristoro
ai viandanti che dalla via Keiserweg salivano sul Renon.
Andateci fra fine luglio e metà agosto: in queste serate, la
Commenda ospita il teatro all’aperto, con le rappresentazioni
di drammi da camera a cura della filodrammatica locale –
spettacoli in lingua tedesca e dialetto sudtirolese.
Funivia
Per scendere dall’altipiano a Bolzano il mezzo più veloce è la
funivia del Renon. In dodici minuti, da Soprabolzano sarete nel
centro città. A Bolzano avrete solo l’imbarazzo della scelta, dai
portici a Piazza Walther, il mercato di Piazza delle Erbe – ogni
giorno, domenica esclusa – e il Museo Archeologico dell’Alto
Adige, dimora di Ötzi, l’uomo venuto dai ghiacci del Similaun.
Enrosadira
L’abbiamo lasciata per ultima, ma è pur sempre il nostro
spettacolo preferito. Avete presente quando le Dolomiti si
colorano di rosa? Il fenomeno, tipico dell’alba e del tramonto,
si chiama proprio così, Enrosadira – il meglio di sé lo offre
nelle belle sere d’estate. Non esiste finale di giornata migliore
di questo. Parola di viaggiatori.
Pian delle Streghe
In tedesco è Hexenbödele. Leggenda vuole che nella radura
circondata dai boschi, sopra la località di Longostagno, si
dessero appuntamento le streghe per i loro sabba. Sempre
la leggenda racconta che un giovane del luogo, per troppa
curiosità, perì per mano delle arpie; fu così che l’impronta del
suo viso restò impressa nella terra.
Cercate qualche altro indizio? Allora avvicinatevi al grande
larice che sorge al centro della piana. Sul suo tronco, a mezza
altezza, vedrete fare capolino un ciuffo a forma di scopa. Ora
credete alle streghe?
© 2015 Dimore D'Epoca | C.trà Riale, 13/a - 36100 Vicenza - Italia
Tel. +39 0444 32 45 25 | E-mail [email protected] | P.IVA e C.F. 02309200349