Grest 2008 – Giochi ad Acqua

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Grest 2008 – Giochi ad Acqua
Gruppo Animatori Salesiani
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Grest 2008 – Giochi ad Acqua
LA DANZA DELL’ACQUA
Sei diverse prove pensate per dare vita ad una giornata con i giochi ad acqua.
I giochi sono pensati in modo che i bambini non si infradicino, ma è comunque consigliato realizzarli in una
giornata con un bel sole caldo. Ogni prova può essere giocata da una squadra alla volta oppure due squadre
alla volta in stile di sfida.
Ambientazione
Il sole cocente che da giorni batte sugli accampamenti dei Munsee sta mettendo alla dura prova la bontà del
raccolto di questa annata. Il gran consiglio delle madri decide allora di rinnovare un rito che invochi
finalmente la pioggia, ma ci sarà bisogno di tutti gli indiani del villaggio. Il rito si articola in diverse prove da
affrontare, per dichiarare il valore di questo popolo e dimostrare che realmente merita il dono dell’acqua dal
cielo.
Le Prove
abilità in canoa
“dimostriamo le nostre capacità nell’andare per mare, guidando una canoa lungo la via corretta”
Utilizzando un telo di nylon si crea una piccola pozzanghera d’acqua. Il livello dell’acqua può essere anche
molto basso, l’importante è che ci sia acqua su tutta la superficie del telo. Vicino ad un lato si sistema una
boa fissa. Nel lato opposto del telo si posiziona una barchetta di carta, la quale dovrà essere spinta, con la
sola forza del soffio, fino alla boa facendole fare un giro attorno per poi ritornare indietro alla posizione
iniziale.
precisione nel tiro
“ogni abile indiano deve avere una mira perfetta per destreggiarsi con arco e frecce”
Un animatore tiene un secchio colmo d’acqua sulla testa, e i bambini devono lanciare una palla cercando di
farla rimanere nel secchio.
velocità nella corsa
“saper rincorrere il nemico oppure saper fuggire ai pericoli è una cosa fondamentale, anche tra ostacoli ed
impedimenti”
I bambini devono corre lungo un percorso a gincana tenendo sempre sotto il mento un gavettone.
unità e collaborazione
“un popolo saggio deve dimostrare di essere unito di fronte alle avversità”
I bambini sono disposti in fila. Ad un’estremità c’è un secchio pieno e all’estremità opposta un secchio vuoto.
Ogni bambino ha un bicchiere di plastica in mano, con il quale dovrà ricevere l’acqua dal bicchiere del
bambino precedente e versarla nel bicchiere del bambino successivo, tentando di riempire il secchio vuoto
con questa “catena d’acqua”.
scorte d’acqua #1
“l’acqua è il bene più prezioso che qualsiasi popolo possa avere. Riconosciamo il suo grande valore
raccogliendola e creando scorte”
A più riprese, un bambino immerge una spugna in un secchio pieno d’acqua, e la lancia poi ad un altro
bambino lontano qualche metro. Il secondo bambino dovrà strizzarla dentro un secchio vuoto e poi rilanciare
indietro la spugna per un nuovo rifornimento.
scorte d’acqua #2
“le difficoltà non possono fermare la raccolta d’acqua. Anche di fronte ad ostacoli occorre dimostrare tenacia
e coraggio”
Si deve cercare di riempire una bottiglia vuota strizzandovi sopra una spugna imbevuta d’acqua da un
secchio, senza utilizzare nessun imbuto. Si può eventualmente creare una specie di imbuto con le mani.
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