Un passo avanti e due indietro

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Un passo avanti e due indietro
COMUNE DI BERGAMO
Assessorato alle Politiche Sociali
Servizi alla Persona e Migrazioni
La Consulta delle Politiche Familiari del Comune di Bergamo ha organizzato per giovedì 18 dicembre alle ore 17.00 presso il Centro Famiglia di Longuelo in via S.Martino della Pigrizia 52, un incontro sul tema: "Per una cittadinanza sostenibile, forme alternative di economia domestica: i G.A.S. (Gruppi Acquisto Solidale) e i Bilanci di Giustizia" (*) L'incontro sarà condotto dalla prof.ssa Francesca Forno (Università degli Studi di Bergamo, Dipartimento di Scienze dei Linguaggi, della Comunicazione e degli Studi Culturali) ), da Mauro Pacchiani ( G.A.S. Bassa Val Seriana) e da Simonetta Rinaldi (Bilanci di Giustizia). Nell'occasione Gianni Invernici (Associazione Nazionale Famiglie Numerose) presenterà i G.A.F. (Gruppi Acquisto Familiare). L'invito è steso a tutte le persone che si ritengono interessate a conoscere nuovi stili di consumo e risparmio. Si chiede cortesemente di estendere l'invito a tutti quelli che credete interessati all'argomento. Gli stili di consumo e risparmio socialmente orientati hanno
registrato nell'ultimo decennio una forte diffusione. Attorno
all'aumento dell'interesse e sensibilità dei cittadini verso temi quali
la sostenibilità ambientale e sociale si è consolidata negli anni una
realtà costituita da molteplici attori: organizzazioni, gruppi più o
meno formalizzati e vere e proprie imprese.
Anche a Bergamo sono ormai molte le esperienze di economia
solidale. Da più di un anno si è inoltre costituito il gruppo di studio
“Cittadinanza sostenibile”, iniziativa promossa dal Dip. di Scienza dei linguaggi, della comunicazione e degli
studi culturali – Università di Bergamo, BancaEtica, Slow Food-Bergamo, Coop. Amandola, Coop. IL SEME,
Banca del Tempo, Gas-Bergamo, Bilanci di Giustizia, Gruppo decrescita-Bergamo, CFL-Treviglio e Comunità
Ruah.
Per maggiori informazioni www.unibg.it/cittadinanzasostenibile
(*) Le “forme alternative di economia domestica” passano per una “rieducazione al consumo” che però non
viene proposta dell’alto, ma sono le famiglie stesse che incontrandosi e discutendo insieme rivedono il loro stile
di vita e di consumo, dopo aver annotato le proprie spese compilano un “bilancio” familiare. In genere dietro la
riduzione dei consumi-costi c’è anche un obiettivo più ampio di maggiore giustizia sociale e ambientale.