Progetto europeo Comenius (Bassano marzo 2012)

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Progetto europeo Comenius (Bassano marzo 2012)
IL PROGETTO EUROPEO COMENIUS SCOPRE LE
BELLEZZE DI BASSANO DEL GRAPPA
BASSANO DEL GRAPPA HA AMMALIATO SIA GLI OSPITI
STRANIERI, SIA I VICINI DI CASA DELL’ISTITUTO
COMPRENSIVO DI FIESSO UMBERTIANO, GRAZIE AL SUO
FASCINO INDISCUSSO E AL CALOROSO BENVENUTO DA
PARTE DEI COLLEGHI E DEI RAGAZZI DURANTE IL
MEETING TENUTOSI DAL 12 AL 16 MARZO 2012.
Prosegue con grande entusiasmo il viaggio intrapreso dai ragazzi ed
insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Fiesso Umbertiano seguendo
l’itinerario proposto dal progetto europeo Comenius dal titolo:
“L’acqua un tesoro di cui tutti noi siamo responsabili.”
Questa volta la tappa è stata la ridente cittadina di Bassano del
Grappa, ai piedi del famoso monte da cui prende il nome, ricco di
dolorosi ricordi bellici della Prima Guerra Mondiale.
Il percorso del progetto sull’acqua ci ha portato nella Direzione
Didattica del III° Circolo dove il dirigente dott. Aladino Tognon e tutti
i suoi insegnanti ed alunni delle scuole di Bassano, Campese,
Sant’Eusebio e Campolongo ci hanno riservato un’accoglienza unica
ed estremamente sentita da farci sentire davvero ospiti graditissimi.
Il benvenuto è stato reso ancor più commovente dalla presenza della
rappresentanza locale dell’Associazione Nazione degli Alpini che si è
adoperata, come d’abitudine, affinché la nostra permanenza fosse del
tutto confortevole, piacevole e ci sentissimo proprio a nostro agio.
Il progetto sull’acqua, è rivolto principalmente ai ragazzi, poiché
cerca di educarli e sensibilizzarli ad un uso consapevole e rispettoso di
questo importante bene comune. Li abbiamo incontrati e abbiamo
ascoltato le loro coinvolgenti canzoni. Essi si sono dimostrati attenti,
spontanei e particolarmente festosi nei confronti di questo gruppo di
ospiti sconosciuti e venuti da lontano: la loro curiosità ed acutezza
hanno sbalordito un po’ tutti i presenti.
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Nelle giornate trascorse a Bassano del Grappa, le delegazioni straniere
rappresentanti la scuola “Holy Trinity” CE di Londra, la scuola
“Louis Bouchet” di Royan in Francia e la scuola “Valéria Koch” di
Pécs in Ungheria, hanno molto apprezzato il clima salubre delle
colline bassanesi, con i loro alberi di pesco e ciliegio in fiore; il silenzio
assoluto della vallata del Brenta, che amplifica il cinguettio
primaverile degli uccelli, gli allegri saluti delle persone che si
incontrano per strada e il fragore dell’acqua limpida e fresca nella sua
discesa impetuosa e veloce verso il mare.
E’ impossibile restare insensibili di fronte alla bellezza di questi luoghi
assolati, sovrastati da monti maestosi, dove la Natura è incontaminata
e sovrana, generosa e feconda. Le sono riverenti persino le centinaia di
migliaia di ciclisti che ogni anno sono obbligati a passare per questi
percorsi stretti ed impervi nella loro discesa dal centro Europa verso
Venezia lungo il corso del fiume Brenta.
“Così si affolla la vallata d’estate.” ci spiega il sindaco di Campolongo
Mauro Illesi, che ci mostra i favolosi tesori custoditi nella sua chiesa:
un battistero ligneo, policromo tutto intarsiato e decorato risalente al
1500 e tre statue lignee a dimensione naturale raffiguranti la Madonna
del Carmine con ai lati i SS. Filippo e Giacomo: veri capolavori d’arte.
Il gruppo di visitatori del progetto Comenius si è arricchito per due
giorni della presenza delle due classi terze della Scuola Secondaria di
I° di Castelguglielmo. Tutti insieme abbiamo visitato Vicenza. La
prima tappa è stata contrassegnata dalla tematica religiosa: il
Santuario della Madonna di Monte Berico, traboccante di fedeli in
preghiera, pur essendo mercoledì. Ma sorprendente è stata la vista
della pala raffigurante “L’ultima Cena” ad opera di Paolo Veronese.
E’ stato difficile togliere gli occhi da questo capolavoro.
Dopo aver visto la città dall’alto, siamo andati alla scoperta delle
meraviglie architettoniche del grande architetto Andrea Palladio.
Tutta la città testimonia il suo genio artistico e la sua lungimiranza. Il
Teatro Olimpico è la massima espressione della sua innovazione del
gusto estetico, che guardava tuttavia al passato, all’armonia e alla
proporzione delle forme tipica del mondo greco e romano.
Il suo teatro è ancora in perfetto stato nonostante risalga alla fine del
1500!.
La passeggiata tra i palazzi e le piazze è stata piacevolissima. Non ci
siamo fatti mancare un gustosissimo gelato: il primo della stagione.
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Ma la giornata che più rimarrà nei ricordi dei ragazzi in età adulta,
sarà certamente l’avventura sportiva del “Rafting” sul fiume Brenta.
Indossare una tuta aderente ed impermeabile richiede molto più
tempo di quello che si pensa ed inoltre salire su un gommone e
restarne ancorati, seduti sul bordo è altrettanto difficile. Scendere in
questo modo, un fiume impetuoso e ricco di rapide, pagaiando per
circa 8 km è certamente impegnativo e stancante ma la soddisfazione
finale è impagabile! Come pure il tuffo nel fiume, dove la temperatura
dell’acqua è intorno ai 9 gradi centigradi, come premio per la buona
riuscita della discesa!
Un altro luogo che resterà a lungo nella memoria di tutti, sarà la
passeggiata in barca dentro le grotte naturali per poter visitare le
sorgenti del fiume Oliero, che con i suoi 200m. di lunghezza ottiene il
primato di fiume più corto d’Europa, diventando subito affluente del
fiume Brenta.
Per i ragazzi della scuola Secondaria di I° di Castelgugliemo il
soggiorno a Bassano del Grappa si concludeva così.
Il resto del gruppo doveva terminare ancora la sessione di lavoro del
progetto e soprattutto doveva anche gustare le buonissime specialità
del luogo: il famoso asparago bianco, condito con il saporito e
profumato olio d’oliva delle colline circostanti.
Agli amanti dei sapori decisi non è mancato un bicchierino di grappa
Nardini, vero toccasana alla fine di un allegro convivio.
Il nostro soggiorno a Bassano del Grappa ci ha portato ad incontrare
il suo primo cittadino Stefano Cimatti, persona simpatica, estroversa
ed anche poliglotta che ha sbalordito tutti, nel suo discorso officiato
nella Sala Consiliare, indirizzandosi ad ogni delegazione usando la
loro lingua di provenienza. Egli ha accolto con i migliori onori la
rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Castelguglielmo
sempre attiva e pronta a sostenere le attività scolastiche.
Nel suo discorso di benvenuto il sindaco Cimatti ha sottolineato
l’importanza della tematica propria del nostro progetto e la necessità
di una stretta collaborazione tra Amministrazioni Locali e le scuole
europee nella formazione dei ragazzi, futuri gestori responsabili ed
attenti dei beni inviolabili dell’umanità, primo tra tutti l’acqua.
Il progetto Comenius approdato a Bassano del Grappa, si è
intrecciato con un’altra esemplare iniziativa di solidarietà avviata
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nello stesso Circolo dal vulcanico ed inesauribile direttore Aladino
Tognon dal titolo: “Il sogno di Nenette”.
Questo ambizioso progetto che mette in stretto contatto culture
diverse ed è volto verso la loro integrazione e convivenza, ha anche
promosso la costruzione di una scuola e di un ospedale nel villaggio di
Nenette a 450 km. da Dakar, in Senegal, per dare migliori condizioni
di vita alla comunità locale dal punto di vista educativo e sanitario.
Queste strutture verranno inaugurate il 26 aprile p.v. all’arrivo della
spedizione ciclistica capeggiata dal fiero direttore. Essa sta
affrontando una lunghissima cavalcata in bicicletta della durata di più
di un mese per rendere omaggio a questo coinvolgente progetto che
unisce idealmente ed indissolubilmente le due comunità, quella
bassanese e quella senegalese.
Il villaggio di Nenette diventa così una metafora, Nenette siamo noi
che vogliamo e dobbiamo sognare e soprattutto svegliarci per far sì
che il nostro sogno diventi realtà.
Nenette è il simbolo dell’Africa che deve alzarsi; Nenette è una bella
donna che non ha bisogno di trucco per affascinare, come si può ben
vedere dal logo che rappresenta il progetto.
E sul Ponte degli Alpini, tutti noi, insegnanti e studenti arrivati dal
vicino Fiesso Umbertiano e dai più lontani luoghi di Londra, Royan,
Pécs, abbiamo salutato ed incoraggiato il fiero e deciso gruppo di
ciclisti che si apprestava a partire per il lungo viaggio, insieme a
tantissima gente festosa ed alle autorità. E così, arricchiti di nuove
esperienze, memori di emozioni indimenticabili e resi più forti anche
da questa insolita iniziativa di solidarietà, ci siamo disposti in cerchio,
ci siamo dati la mano e abbiamo cantato la famosa canzone: “…sul
Ponte di Bassano, noi ci darem la mano…”
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