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© La riproduzione e la utilizzazione degli articoli e degli altri materiali pubblicati nel presente giornale sono espressamente riservate tecnologia Lunedì 18 Novembre 2013 PAGINA11 tuttele innovazionia portatadimano Luci a led e navigatore, la giacca diventa un’app Presentato lo smartphone con lo schermo curvo ... ... La tecnologia indossabile, che passa dall’orologio smart interfacciato con il cellulare, agli occhiali dotati di webcam incorporata, arriva anche sui vestiti. L'australiana Wearable Experiments ha prodotto una giacca abbinata ad un’applicazione per smartphone. Il capo di abbigliamento è dotato di luci a led posizionate sulle maniche che danno le indicazioni al guidatore su quando e in quale direzione girare, grazie al gps incorporato e collegato al cellulare. In questo progetto l'Italia potrebbe rappresentare uno dei primi Paesi pronti a testarne l’efficacia; l’azienda infatti ha partecipato al Decoded Fashion di Milano, forum internazionale per favorire l’incontro tra la moda, i mezzi digitali e le start-up. Si chiama G Flex ed è il primo smartphone Android della LG dotato di schermo curvo. Adotta uno display oled da 6 pollici curvato sull’asse orizzontale e non verticale come sul modello lanciato dalla rivale Samsung. Il cuore tecnologico è rappresentato dal processore Qualcomm Snapdragon 800, presente ormai su tutti i nuovi dispositivi hi tech, l’uni- co attualmente adattabile alla tecnologia 4k. Il cellulare G Flex è dotato di fotocamera da 13 megapixel in grado di scattare ottime foto in ogni condizione di luce. Ricca la dotazione di bordo con NFC, GPS, WiFi e Bluetooth 4.0. Viene fornito con una batteria da 3500 milliampere, non rimovibile, che dovrebbe offrire una buona autonomia d’utilizzo. Superiori per fluidità di movimento, immagini realistiche, definizione e dettagli allo stato puro. Una risoluzione quattro volte superiore rispetto al «full» Televisione, arriva l’ultra Hd Caratteristiche da cinema in casa Un «4k» da 50 pollici costa fra i 1.500 e i tremila euro. I prezzi ancora elevati hanno permesso di raggiungere solo adesso il mercato domestico. Richiesti i videoproiettori Carlo Lo Nardo, responsabile del reparto Hi-Fi del negozio Pick Up Hi-fidelity di Palermo, accanto al nuovo televisore «4 k» della Sony Osvaldo Esposito PALERMO F luidità del movimento, immagini di un realismo impressionante, definizione e dettagli allo stato puro, sono gli elementi che stanno caratterizzando la ricerca in ambito fotovideo negli ultimi mesi. Tutti i maggiori produttori mondiali sono incentrati sullo sviluppo del nuovo standard 4k Ultra HD, sigla che indica una risoluzione quattro volte superiore rispetto al Full HD. Se fino ad ora la definizione dei televisori più avanzati arrivava a 1920x1080 pixel, adesso si parla di 4096x3112. Uno standard in uso da un paio di anni in ambito cinematografico, ma che per problematiche dovute ai costi ancora elevati, ha raggiunto solo adesso il mercato domestico. I primi televisori 4k, all’inizio di quest’anno avevano costi proibitivi, oggi invece sono disponibili in commercio modelli da 50 pollici e risoluzione del pannello di 3840x2160 pixel anche a 1.500 euro, come quelli proposti da Hisense, azienda da poco presente in Italia, ma per i più esigenti i modelli Sony, LG, Panasonic, Samsung, e Toshiba partono da 3.000 euro. Attualmente però è difficile riuscire a beneficiare di tutte le caratteristiche di alta definizione dell’Ultra HD, in quan- to i contenuti disponibili sono pressoché inesistenti. Ma alcuni apparecchi digitali, come le diffusissime videocamere indossabili Go Pro Hero, permettono già di avere filmati casalinghi 4k. Tutto questo mentre la ricerca promette di portare lo standard a 7.680x4.320 pixel, ma non prima del 2020. La tendenza resta quella di godersi la tv in casa come al cinema e mentre si aspettano gli sviluppi dei primi schermi oled, caratterizzati da una eccellente qualità ed uno spessore di pochi millimetri, il mercato fa man bassa di display led dal design elegante. Ne sa qualcosa Vincenzo Cefalù, titolare di Pick Up Hi-Fidelity, negozio specializzato di via Catania a Palermo. «Negli ultimi tempi la multimedialità casalinga è aumentata e la televisione è diventata il focolare di casa. Molti ci richiedono soluzioni di home cinema, ovvero grandi schermi accompagnati da un impianto dolby surround. Tutto è nato qualche anno fa quando sono stati immessi sul mercato i modelli a schermo piatto che hanno contribuito a rendere la tv un elemento d’arredo. Oggi le richieste partono da televisori di 55 pollici, ma tanti invece preferiscono un buon videoproiettore, dal costo variabile tra 1.500 e 3.000 euro, che garantisce una qualità davvero cinematografica e spesso diventa pretesto per incontrarsi con gli amici». l’oled Seildisplay èpureflessibile ivantaggi aumentano ... L’oled è un diodo organico capace di produrre luce propria, senza necessità di illuminazione separata, come avviene attualmente con gli schermi lcd. Questa caratteristica permette di ottenere display sottilissimi, praticamente come dei fogli di plastica trasparente, flessibili, addirittura arrotolabili e gli sviluppi futuri porteranno vere e proprie rivoluzioni in diversi ambiti. Immaginate un tablet cilindrico che una volta aperto diventa grande come un tabloid, o un televisore che chiuso potrebbe stare in una borsa, o cellulari ultrasottili, leggerissimi e resistenti alle cadute. Tutto questo arriverà a breve. Nel frattempo le grandi aziende stanno lavorando su tv di grande formato con schermi curvi, come quello presentato da LG, da 55 pollici. «Si tratta di un prodotto rivoluzionario - afferma Emidio Frattaroli, direttore responsabile della testata di riferimento AV Magazine -, non tanto per il fatto che sia leggermente curvo, fattore importante molto più come estetica che come reale vantaggio per la visione, ma per le caratteristiche della tecnologia che si possono riassumere in tre punti: rapporto di contrasto infinito, spessore estremamente ridotto e velocità di riposta. Ma al momento i prezzi sono elevati e risulta più vantaggioso acquistare uno schermo al plasma, con caratteristiche simili». O. ES.