DAVANTI O DIETRO LA LAVAGNA Tra i banchi di scuola
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DAVANTI O DIETRO LA LAVAGNA Tra i banchi di scuola
DAVANTI O DIETRO LA LAVAGNA Tra i banchi di scuola per crescere, ribellarsi, conoscere il mondo di Fabrizio Colamartino L’aula scolastica è uno dei luoghi cinematografici per eccellenza, un microcosmo autonomo che vede confluire al suo interno, ogni giorno, individui con temperamenti e attitudini disparati, di estrazione sociale molto diversa, obbligati a convivere diverse ore del proprio tempo per lavorare insieme più o meno proficuamente. Luogo di formazione, di ribellione, di scoperta dei primi amori e di nascita delle amicizie per la vita, la scuola è lo spazio in cui si forgiano gli ideali etici che guidano le scelte di vita dei giovani protagonisti, influenzati, positivamente o meno, dalla guida degli insegnanti. La classe, dunque, è molto più di una semplice ambientazione, è un luogo simbolico che, sotto ogni latitudine, si fa metafora della crescita non solo dei singoli individui ma di intere generazioni, riunite sotto il medesimo bagaglio di insegnamenti, esperienze, memorie. Come ogni altro prodotto culturale, ma forse ancor di più, il film sulla scuola si fa, quindi, lastra sensibile, capace di riflettere attraverso il tessuto dei microeventi narrati, il benessere di una società, la sua struttura, soprattutto la natura del rapporto tra generazioni diverse. È in questa direzione che si orientano i film più significativi fra i tantissimi sull’universo scolastico, ovvero nel delineare la relazione mai facile tra chi sta al di qua e coloro che si trovano al di là della cattedra, proprio come accade in La classe di Laurent Cantet, un film dal quale emergono non solo le questioni portate all’interno della scuola dalla complessità del presente (i problemi dell’integrazione, la divergenza dei linguaggi, la differenza tra autorevolezza e autorità, eccetera) ma anche, forse, una proposta di soluzione o, se non altro, un tentativo in questa direzione. La classe è la dimostrazione di come, attraverso metodi innovativi e un po’ di buona volontà, sia possibile non solo illustrare, ma mettere in pratica, proprio attraverso la realizzazione di un film, tutti quei buoni propositi su integrazione, comprensione reciproca tra alunni e insegnanti, trasformazione dell’autorità in autorevolezza che, troppo spesso, restano lettera morta. Questo forse perché il film riesce ad abbattere quella barriera, apparentemente insormontabile, tra insegnamento teorico e valore dell’esperienza che spesso divide docenti e allievi e, più in generale, mondo adulto e universo adolescente. Non è un caso che sia proprio il cinema francese il più attento a tali istanze (come avviene, in forme diversissime, che vanno dalla finzione al documentario, anche in altri film recenti come La Recreation, Essere e avere, La schivata, Stella). Se, infatti, il cinema hollywoodiano ha fatto della scuola il baricentro privilegiato di un particolare genere cinematografico – il college movie nelle sue varie declinazioni, dalla commedia più o meno demenziale come Amiche cattive, al thriller come Killing Mrs. Tingle, all’horror come The Faculty – concepito ad uso e consumo degli adolescenti di tutto il mondo, è ancora la Nouvelle Vague francese a scegliere verso la fine degli anni Cinquanta l’aula di una scuola media come ambientazione da cui partire con la sua opera di rinnovamento del linguaggio cinematografico (la prima sequenza de I quattrocento colpi di François Truffaut mostra alcuni alunni che si passano di mano in mano, di nascosto dai professori, la foto di una pin-up). In Italia la rappresentazione dell’aula scolastica e delle sue dinamiche è stata più spesso il pretesto per mettere in scena commedie di costume (da Maddalena zero in condotta fino a Caterina va in città) o per nostalgiche rievocazioni di un’adolescenza più o meno perduta (Come te nessuno mai, Notte prima degli esami) e, solo raramente, nei periodi in cui la contestazione verso la società si faceva forte, una vera e propria riflessione sul presente (Diario di un maestro, Chiedo asilo, A scuola, quest’ultimo avvicinabile, più per le buone intenzioni che per l’esito finale, a La classe). Più in generale, parecchi film-simbolo della ribellione giovanile descrivono, in maniera spietatamente divertita, rivolte nate all’interno di edifici scolastici, contro insegnanti visti come i rappresentanti di istituzioni coercitive (ancora una volta un francese come Zero in condotta, ma anche l’inglese Se… e l’italiano Nel nome del padre). Altre pellicole confermano, con minore o maggiore retorica, come la figura del professore possa ancora ricoprire un ruolo positivo nella società (L’attimo fuggente di Peter Weir, Del perduto amore, Ricomincia da oggi, Mery per sempre, Il figlio di Luc e Jean-Pierre Dardenne solo per citarne alcune). In alcuni casi, invece, il conflitto non è tra le due sponde della cattedra ma interno al “corpo discente”, sottoforma di atti di bullismo più o meno implicito e strisciante (Fucking Ämal) o più esplicito e tradizionale (La mia guardia del corpo, Evil Il ribelle). Spesso le aule scolastiche sembrano il terreno di battaglia di due diverse e contrapposte esigenze adolescenziali: da una parte la voglia di crescere ed entrare a far parte del mondo degli adulti, con le responsabilità, gli oneri e i privilegi che ne conseguono (Rushmore, Election); dall’altra ribellarsi alle regole imposte dai “grandi”, sia per conoscere meglio se stessi (La frattura del miocardio, Dov’è la casa del mio amico?, School of Rock), sia per cancellare le ingiustizie sociali spesso vissute sulla propria pelle (notevoli le eccezioni statunitensi come Schegge di follia, Generazione perfetta e Breakfast Club, interessante l’argentino Machuca). In entrambi i casi è il desiderio di migliorare le proprie condizioni di vita a guidare le parabole di questi adolescenti, sia che facciano tutto da soli, sia che seguano l’esempio illuminato di qualche docente, sia che si ribellino al sistema, sia che accettino le regole (“limitandosi” a trasgredirle). Tuttavia meglio non crogiolarsi in facili catalogazioni: basta guardare a Elephant di Gus Van Sant – film che descrive l’eccidio senza perché perpetrato da due adolescenti in un liceo americano – per rimettere tutto in discussione, convinzioni, certezze, teorie. E per tenere sotto osservazione un luogo filmico così importante per studiare l’evoluzione dell’età adolescenziale, le sue problematiche, le sue risorse e non solo. “Capitano, mio capitano” Quando il docente riesce ad essere un punto di riferimento importante nella crescita di bambini e ragazzi. • • • • • • 1. Gli anni in tasca di François Truffaut, Francia, 1976* 2. L’attimo fuggente di Peter Weir, USA, 1989* 3. Chiedo asilo di Marco Ferreri, Italia/Francia, 1979* 4. Del perduto amore di Michele Placido, Italia, 1998* 5. La forza della volontà di Ramon Menéndez, USA, 1987 6. Goodbye Mr. Holland di Stephen Herek, USA, 1995 7. Mery per sempre di Marco Risi, Italia, 1989* 8. La musica del cuore di Wes Craven, USA, 1999* 9. Piccole meraviglie di Alan Miller, USA, 1995 10. Il seme della violenza di Richard Brooks, USA, 1955* 11. Les Choristes - I ragazzi del coro di Christophe Barratier, Francia / Svizzera /Germania 2004* 12. La strada verso casa di Zhang Yimou, Cina, 2000* 13. Il figlio di Luc e Jean-Pierre Dardenne, Belgio/Francia, 2002* Cattivi maestri Se i maestri/professori diventano esempi negativi di comportamento o se rinunciano alla loro funzione educativa. • • • • • • • 1. Addio Mr. Harris di Anthony Asquith, Gran Bretagna, 1951 2. Amarcord di Federico Fellini, Francia/Italia, 1973* 3. Breakfast Club di John Hughes, USA, 1985* 4. Non uno di meno di Zhang Yimou, Cina, 1999* 5. I quattrocento colpi di François Truffaut, Francia, 1959* 6. Spasimo di Alf Sjöberg, Svezia, 1944 7. Killing Mrs. Tingle di Kevin Williamson, USA, 1999* A scuola per diventare grandi Il mondo della scuola come luogo di crescita, di amicizia, di esperienza relazionale . • 1. Arrivederci ragazzi di Louis Malle, Francia/Germania occidentale, 1987* • 2. Come te nessuno mai di Gabriele Muccino, Italia, 1999* • 3. Matilda 6 mitica di Danny De Vito, USA, 1997* • 4. Rushmore di Wes Anderson, USA, 1998* • 5. Stella di Sylvie Verheyde, Francia 2008 • 6. Dov'è la casa del mio amico? Di Abbas Kiarostami, Iran 1987 7. La schivata di Abdellatif Kechiche, Francia 2004 * 8. La guerra dei bottoni di Yves Robert, Francia, 1962* 9. Machuca di Andrés Wood, Cile / Spagna /Gran Bretagna/Francia, 2004* 10. Harry Potter e la pietra filosofale di Chris Columbus, USA, 2001* .Ribelli tra i banchi Le aule scolastiche come occasione per sovvertire le regole, ribellarsi, cambiare il sistema • • • • • 1. Carrie – lo sguardo di Satana Brian De Palma, USA, 1976* 2. Nel nome del padre di Marco Bellocchio, Italia, 1972* 3. Se... di Lindsay Anderson, Gran Bretagna, 1968* 4. Zero in condotta di Jean Vigo, Francia, 1933* 5. Maddalena zero in condotta di Vittorio De Sica, Italia, 1941 * 6. Generazione perfetta di David Nutter, USA/Australia, 1998 * 7. School of Rock di Richard Linklater, USA, 2003 * 8. La frattura del miocardio di Jacques Fansten, Francia, 1990* 9. Fucking Ämal di Lukas Moodisson, Svezia 1999* La scuola teatro di guerra Il mondo scolastico come campo di battaglia, luogo dove prevaricare, discriminare, sfogare la propria violenza (fisica o psicologica) sugli altri. • • • • 1. American History X di Tony Kaye, USA, 1998* 2. Elephant di Gus Van Sant, USA, 2003* 3. Fuga dalla scuola media di Todd Solondz, USA, 1995* 4. La mia guardia del corpo di Tony Bill, USA, 1980* • • • • 5. Schegge di follia di Michael Lehmann, USA, 1989* 6. La scuola della violenza di James Clavell, Gran Bretagna, 1967* 7. Thirteen – Tredici anni di Catherine Hardwicke, USA, 2003* 8. Caterina va in città di Paolo Virzì, Italia, 2003 * 9. Amiche cattive di Darren Stein, USA, 1999* 10. Election di Alexander Payne, USA, 1999* 11. Evil – Il ribelle di Mikael Håfström, Svezia, 2003* 12. The Faculty di Robert Rodriguez, USA, 1998 La scuola...in diretta I documentari girati nelle classi o i film sulla scuola che sono nati dall’incontro del cinema con la realtà scolastica. • 1. Diario di un maestro di Vittorio De Seta, Italia, 1972 2. Essere e avere di Nicolas Philibert, Francia, 2002* 3. Ricomincia da oggi di Bertrand Tavernier, Francia, 1998* 4. A scuola di Leonardo Di Costanzo, Italia, 2003 5. La Recreation di Claire Simon, Francia, 1998 6. La classe di Laurent Cantet, Francia, 2008 7. High School di Frederick Wiseman,USA, 1968 8. High School II di Frederick Wiseman,USA, 1994 9. L'apprenti di Samuel Collardey, Francia 2008