UA 5 - Fabbri Editori

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Guida Progetti
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EDUCAZIONE
alla cittadinanza
Presentazione
Portare gli alunni a essere cittadini e cittadine del mondo è una delle finalità della scuola italiana inserita nel contesto europeo e nella realtà del “villaggio globale”. La costruzione del concetto di cittadinanza parte dalla conoscenza del sé come identità personale
e sociale nel confronto con gli altri e con le istituzioni. È infatti fondamentale per il
PECUP far maturare il concetto di co/esistenza, di condivisione e di corresponsabilità al
fine di costruire una prima idea di appartenenza sociale. In questa ottica il progetto ideato si propone di far nascere negli alunni la curiosità a conoscersi, a capire con chi si condividono le esperienze e a quali regole sociali si appartiene.
Sviluppo del progetto
Il progetto è strutturato su cinque Unità di Apprendimento (U.A.) costruite per far
prendere consapevolezza della propria identità personale e sociale, avere coscienza
del proprio ruolo all’interno dei gruppi sociali di appartenenza (famiglia-scuola),
cogliere il significato di essere cittadini di una comunità in modo solidale.
La prima Unità chiarisce chi si è e con quali soggetti si condividono le esperienze
sociali (la scuola ne è un esempio).
Nella seconda Unità ci si avvicina al
concetto di amicizia per comprendere che cosa significhi vivere in
Storia di sfondo: L’ape Tea. Viaggio alla scogruppo. Nella terza Unità si approperta di sé e degli altri.
fondiscono alcuni ruoli sociali e il
Sviluppo percorso: 5 Unità di Apprendimento.
concetto di cittadino.
Laboratori: 2 di attività espressive, 1 di attività
La solidarietà, tema fondamentale deldi progettazione, 1 di attività di lingue (inglese).
l’educazione alla cittadinanza e quindi
Uscite proposte: visita a una fattoria.
di questo progetto, viene affrontata con
Schede: 11 operative, 2 verifiche, 2 Portfolio.
la quarta Unità come idea centrale di
Verifiche: I comportamenti sociali nel gioco.
questa educazione. Nella quinta Unità
Riordino della storia.
si propongono attività centrate sull’iPortfolio: Il soggetto nel gruppo classe. Le readentità nazionale, europea e mondiale
zioni individuali nel rapporto con compagni
come primo avvio alla consapevolezza
nuovi.
di sé in quanto cittadini nel mondo.
INGREDIENTI
espandi il tuo progetto
www.fabbriscuola.it
ampliamenti – bibliografia
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OBIETTIVI
PERCORSO
OLOGRAMMA
BIBLIOGRAFIA
COMPETENZE ATTESE
PER IL PECUP
◆
Prendere
consapevolezza
della propria
identità personale
e sociale
◆
Avere coscienza
del proprio ruolo
all’interno
dei gruppi sociali
di appartenenza
(famiglia, scuola…)
◆
Cogliere
il significato di
essere cittadini
di una comunità
in modo solidale
OBIETTIVI SPECIFICI
DI APPRENDIMENTO
◆
Incontrare e
accogliere l’altro
come persona
diversa da sé
◆
Conoscere
semplici
organizzazioni
sociali
◆
Comprendere
l’importanza
della solidarietà
e della pace
◆
Esprimere pareri,
idee, confrontarsi
con altri
◆
Prendere
coscienza
del gioco come
un momento di
condivisione
delle esperienze
◆
Capire
il significato
di essere cittadini
di una comunità
◆
Conoscere
le diverse
cittadinanze
◆
Saper ascoltare
esigenze
e messaggi
◆
Partecipare
a iniziative
che favoriscano
la conoscenza
di culture
ed esperienze
diverse
◆
Individuare
ruoli e servizi
nel contesto
socio-ambientale
di appartenenza
◆
Impegnarsi per
azioni solidali
verso gli altri
OBIETTIVI
FORMATIVI
◆
Riflettere sulla
necessità di
compiti e regole
per star bene con
sé e con gli altri
◆
Manifestare
le proprie esigenze
e il proprio punto
di vista
◆
Saper interagire
e/o collaborare
con persone
conosciute
◆
Motivare
le proprie
opinioni
◆
◆
Dimostrare
autonomia,
fiducia in sé e
autocontrollo
Partecipare a un
gioco, svolgere
un’attività di
gruppo con
obiettivi comuni
◆
Eseguire compiti
e ricoprire
incarichi
◆
Accettare,
rispettare,
aiutare gli altri
◆
◆
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LABORATORI
Valutare
comportamenti
corretti
e scorretti
Collaborare
alla stesura
e al rispetto
di regolamenti
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OBIETTIVI
◆
Raccontare
brevi esperienze
vissute seguendo
un ordine
temporale
◆
Ascoltare
e leggere
sequenze
narrative
di una storia
◆
Comprendere,
ricordare
e riferire
i contenuti
essenziali
di un testo
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OLOGRAMMA
PERCORSO
BIBLIOGRAFIA
LABORATORI
◆
◆
◆
Presentarsi
e chiedere
il nome
Rilevare
la successione
di sequenze
Descrivere
verbalmente,
utilizzando
indicatori
topologici,
gli spostamenti
propri e di altri
elementi dello
spazio vissuto
◆
STORIA
INGLESE
GEOGRAFIA
ITALIANO
Raccogliere
dati e saperli
organizzare con
rappresentazioni
ordinate
MATEMATICA
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
SCIENZE
◆
◆
Elencare le
caratteristiche
fisiche dei
personaggi
e le parti che li
compongono
Raggruppare
per somiglianze
(animali)
TECNOLOGIA
E
INFORMATICA
◆
Analizzare
strumenti
utilizzati
dall’uomo
SCIENZE
MOTORIE E
SPORTIVE
ARTE E
IMMAGINE
MUSICA
◆
◆
Discriminare
suoni, voci,
rumori
del paesaggio
sonoro
Utilizzare la
voce e il corpo
in giochi,
situazioni,
storie e attività
per espressioni
parlate, recitate
e cantate
◆
Riconoscere
nella realtà
e nella
rappresentazione
rapporti
spaziali
◆
Rappresentare
figure umane
con uno schema
corporeo
strutturato
◆
Utilizzare
il colore
per differenziare
e conoscere
◆
Riconoscere e
denominare le
varie parti del
corpo
◆
Partecipare al
gioco collettivo
rispettando
indicazioni e
regole
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OBIETTIVI
OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
Il percorso
U.A. 1 L’ape Tea e i suoi amici
Conoscersi
Essere amici nella diversità
U.A. 2 L’alveare
Vita in gruppo
U.A. 3 Il mondo delle api
Avere un ruolo nella società
U.A. 4 Un’avventura
La diversità
U.A. 5 Tea diventa grande
Essere cittadini del mondo
La consapevolezza di sé
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OBIETTIVI FORMATIVI
SCHEDE
• Dimostrare autonomia, fiducia in
sé e autocontrollo
• Saper interagire e/o collaborare
con persone conosciute
• Valutare comportamenti corretti
e scorretti
Operative n. 1, 2, 3, 4
Portfolio n. 1
OBIETTIVI FORMATIVI
SCHEDE
• Eseguire compiti e ricoprire incarichi
Operativa n. 5
OBIETTIVI FORMATIVI
SCHEDE
• Individuare ruoli e servizi
nel contesto socio–ambientale
di appartenenza
• Partecipare a un gioco, svolgere
un’attività di gruppo con obiettivi
comuni
Operative n. 6, 7
Verifica n. 1
OBIETTIVI FORMATIVI
SCHEDE
• Impegnarsi per azioni solidali
verso terzi
• Accettare, rispettare, aiutare
gli altri
Operative n. 8, 9
OBIETTIVI FORMATIVI
SCHEDE
• Partecipare a iniziative
che favoriscono la conoscenza
di culture ed esperienze diverse
• Saper ascoltare esigenze
e messaggi
Operative n. 10, 11
Verifica n. 2
Portfolio n. 2
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PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
L’ape Tea.
Un viaggio alla scoperta di sé e degli altri
L’ape Tea e i suoi amici
Nel prato di Millefiori, ronzava beata l’ape Tea.
Tea aveva il corpo tutto ricoperto di allegre righe rosse e
gialle e sulla sua testa sbucavano due antenne nere come
stringhe di liquirizia. Quando volava, gli abitanti del prato
subito la riconoscevano, ma, ahimè, dovevano stare attenti a spostarsi, ora di qua, ora di là, perché Tea era così veloce che non faceva mai in tempo a rallentare e, ogni volta,
atterrava in picchiata addosso a qualcuno. Come quella
volta che capitò su Nerone, calabrone musone, che si rovesciò a zampe per aria, tanto che ci vollero dieci formiche e
tre cavallette per raddrizzarlo: Nerone ebbe il mal di schiena per una settimana!
Che dire poi di quella volta che finì come una freccia addosso a Mina, la farfalla perfettina, che esclamò: – Oh, povere le mie ali appena uscite dalla sartoria!
Nonostante ciò, tutti gli abitanti del prato Millefiori volevano bene a Tea perché
lei era davvero buffa e giocherellona, sorrideva sempre e non era mai triste.
Tea era anche una golosona perché non succhiava il nettare dei fiori ma preferiva il succo delle more e ogni volta che le trovava ne beveva a volontà, tanto che
la sua pancia si gonfiava come un palloncino e lei non riusciva più a volare.
Un giorno, per gioco fece assaggiare quei frutti al suo migliore amico, il
bruco Leo; pazzo di gioia dopo aver gustato il delizioso
succo, Leo iniziò a ballare la tarantella in coppia con
Lia, la lumaca. Tea chiamò gli altri animaletti del
prato e tutti si riunirono in cerchio battendo il
ritmo in un allegro girotondo. Anche la formica Nina, sempre occupata a raccogliere
semini e a portarli nella sua tana, non
poté resistere a quella danza e incominciò a ballare dondolandosi
sulla foglia di una margherita.
Tea, guardando quella festa
nel prato, pensò: – Che
bello, avere tanti amici
attorno a me!
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L’alveare
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Il mondo delle api
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PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
Un giorno, mentre Tea ronzava libera nel prato, vide uno strano insetto che un
po’ le assomigliava. – E tu chi sei? – chiese Tea. – Io sono Gaia, l’ape operaia!
– Anch’io sono un’ape, mi chiamo Tea.
Gaia allora esclamò: – Ma tu non sei un’ape… non ho mai visto finora api fatte
come te. Noi abbiamo le righe gialle e nere.
Tea incuriosita si avvicinò a Gaia e guardandola si rese conto che… sì, loro due
erano proprio diverse. – Seguimi! – disse Gaia – Ti porterò al mio alveare.
Arrivate là, Tea rimase meravigliata vedendo quella casa abitata da uno sciame
di api tutte indaffarate. – Altolà! – disse l’ape portinaia. – Tu non sei come noi,
non puoi entrare!
A quelle parole, Tea si spaventò e diventò per la prima volta triste. Gaia, però,
le disse: – Non preoccuparti dell’ape portinaia perché con me puoi venire a
conoscere la nostra casa.
Insieme entrarono e Tea vide un mondo completamente nuovo: l’alveare era proprio grande e le api ronzavano agitate intorno a tante piccole cellette. Al centro,
stava un’ape più grossa delle altre che, vedendo Tea, le disse: – Io sono… Melania,
l’ape regina e questo che vedi è il mio regno. Tutte queste api lavorano per me.
– Io sono Tea! Vengo dal prato Millefiori e non ho mai visto un alveare prima
d’ora. È veramente una bella sorpresa! Mi piacerebbe vivere qui con voi.
L’ape regina allora decise di accontentarla e la accolse nella loro casa dicendole: – Le tue righe rosse non sono affatto un problema, porteranno allegria tra noi.
Con Gaia, Tea imparò a vivere nell’alveare. Le sue righe rosse si vedevano così
bene che l’ape regina decise di affidarle l’incarico di guidare la danza delle api;
Tea, golosona com’era, diventò una buongustaia nell’assaggiare i pollini dei
fiori. Imparò inoltre a fabbricare il miele e a produrre la cera.
Lei si divertiva molto a vivere nel mondo delle api. Aveva tante amiche e con
loro trovava anche il tempo di giocare a nascondino tra i fiori e i ciuffi d’erba.
Ogni volta che usciva dall’alveare, tornava a salutare gli amici del prato
Millefiori raccontando all’amico Leo com’era bello vivere da vera ape e
avere finalmente un compito da svolgere.
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LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
Un’avventura
Un giorno, Tea e Gaia decisero di andare alla ricerca di nuovi prati.
Volando volando, si spinsero fino a un grande stagno. Attratte da quel luogo,
cominciarono a ronzare lì attorno scoprendo cose mai viste: una famiglia di anatre in fila indiana che sguazzavano contente, la libellula che volava specchiandosi nell’acqua, le rane che gracidavano sulla riva, la lucertolina che dormiva al sole.
Gaia disse: – Ma quanti animali vivono qui! Pensi che troveremo nuovi amici?
– Sicuro! – rispose Tea. – Andiamo a conoscerli!
– Ma io sono un’ape, le mie amiche sono uguali a me… non ho mai avuto altri
animali come amici!
Tea la rassicurò: – Non avere timore, anch’io sono un’ape e ho vissuto molto
tempo nel prato Millefiori dove animali diversi da me erano amici miei.
Insieme si avviarono avvicinandosi allo stagno, quando all’improvviso Tea sentì
un grido – Aiuto! Aiuto! – Gaia era caduta in una ragnatela. Tea volò subito
verso l’amica e le disse: – Non piangere, vedrai che ti libererò!
Tea prese la rincorsa e, in picchiata, come sapeva fare, si gettò sulla ragnatela
per cercare di romperla, ma… anche lei cadde prigioniera mentre il ragno lì
vicino guardava soddisfatto le sue prede. In quel momento le anatre, sentendo
le grida d’aiuto, si precipitarono e con il becco spezzarono la ragnatela. Tea e
Gaia furono salve e ringraziarono le nuove amiche dicendo: – Che strana cosa
essere salvate da una famiglia di anatre!
Loro risposero – Il pericolo è passato, siate benvenute allo stagno!
Tea diventa grande
Passato lo spavento, Tea e Gaia seguirono le anatre verso l’acqua dello stagno e lì,
tra un zzz e un qua qua, diventarono amiche e insieme si divertirono un mondo!
Giunta l’ora di rincasare, si salutarono con la promessa di rivedersi ancora; Tea non
vedeva l’ora di raccontare alle altre api e all’amico Leo la nuova esperienza vissuta.
Tea imparò che esistono tanti mondi diversi, dentro e fuori di sé; capì che essere cittadina dell’alveare vuol dire rispettare tutti, condividere esperienze, impegnarsi nella vita di tutti i giorni, collaborando per star bene con sé e con gli altri.
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PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
Sviluppo del progetto
L’ascolto della storia, letta o narrata dall’insegnante, vuole costituire la situazione motivante e lo sfondo sul quale compiere esperienze e attività significative. Si ritiene centrale la partecipazione attiva dell’alunno che sarà sollecitato mediante domande stimolo a entrare nel vivo della storia, a fare ipotesi su quello che accadrà in seguito, a
identificarsi con alcuni personaggi o situazioni.
Come ambientazione, si può realizzare nell’aula un angolo dedicato a Tea con l’immagine dell’ape, il prato, l’alveare, lo stagno per indicare il percorso didattico da svolgere.
Unità di Apprendimento 1 - L’ape Tea e i suoi amici
Conoscersi
Il primo episodio della storia vuole avviare l’alunno alla conoscenza di sé e alla presa di
coscienza dei suoi aspetti distintivi, come presupposto essenziale per incontrare ed accogliere gli altri. L’insegnante darà ampio spazio agli interventi liberi degli alunni perché
esprimano le loro impressioni sulla storia e cercherà di farli riflettere sui temi trattati.
Nella scheda operativa n. 1 l’ape Tea si presenta mettendo in evidenza le sue caratteristiche. Prima di far completare la scheda, l’insegnante chiede ai bambini di
descrivere il personaggio guardando il disegno che la rappresenta e ricordando
quanto hanno ascoltato e suggerendo alcune domande riguardanti l’aspetto fisico, i
movimenti, il carattere di Tea.
L’insegnante può prendere spunto per un’attività di approfondimento scientifico sull’insetto ape. Si propone la ricerca di immagini o foto ingrandite delle api da far
osservare ai bambini invitandoli a elencare le caratteristiche fisiche più evidenti di
questo insetto.
Su un grande cartellone verrà disegnata l’ape con le parti che compongono il suo
corpo: capo, torace, addome; si farà notare la presenza delle antenne, del pungiglione,
delle ali, delle zampe. Infine si dirà ai bambini che l’ape possiede anche ghiandole per
produrre la cera e una lingua pelosa per trattenere il nettare succhiato dai fiori.
Per arricchire l’attività l’insegnante può leggere la filastrocca “L’ape Tea”:
Son carina e son piccina: e sono Tea, l’apina.
Ho righe rosse e gialle sul mio corpo
sono un’ape speciale, non vi do torto!
Veloce volo sul prato Millefiori
e ne combino di tutti i colori.
Ho molti amici e con loro, stai certo
gioco, danzo, canto… e mi diverto.
Ma con il tempo imparerò che sono un’ape e un compito ce l’ho.
All’uomo dono miele e cera e di questo sono fiera.
E con la mia storia vi voglio insegnare
come cittadini diventare.
Dopo aver dato da completare il primo esercizio della scheda operativa n. 2, l’insegnante può proporre il seguente gioco: “Disegnare il viso e il corpo”.
Su un cartellone posato a terra si disegna una sagoma del viso e del corpo vuote. Gli
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PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
alunni sono seduti in cerchio in modo da poter eseguire tutti contemporaneamente
l’attività. Si parte con il viso: un alunno a turno detta la parte da disegnare, un altro
disegna con un pennarello. La regola è utilizzare la nomenclatura esatta: chi si esprime in modo poco preciso torna al posto. Terminato il primo disegno, gli alunni che
non sono stati chiamati colorano. Il gioco si ripete per disegnare il corpo. Durante l’attività l’insegnante ripete i nomi delle parti meno conosciute. Si può proporre di disegnare anche la parte posteriore. Terminato il gioco, si passa a far completare la scheda e all’osservazione di proprie foto. A ogni alunno si propone di disegnare il proprio
viso e il proprio corpo. Tutti i disegni possono essere raccolti in due cartelloni a fianco
di quelli usati nel gioco precedente. Dato che Tea si è presentata con una filastrocca,
si può chiedere ai bambini di presentarsi in breve, componendo e recitando una filastrocca in rima che metta in evidenza la loro più importante caratteristica.
Con la scheda operativa n. 3, è il momento di conoscere gli altri personaggi che Essere amici
vivono nel prato. L’attività inizia con una discussione. Ogni bambino può scegliere nella
l’animale con cui si identifica, o quello che gli piace di più motivando il perché della diversità
sua scelta. Si può arricchire l’attività facendo il confronto tra gli animali della storia
(somiglianze, differenze) prendendo spunto per un approfondimento scientifico
chiedendo ai bambini che cosa sanno sui fiori e sugli animali del prato. L’insegnante
fa osservare ai bambini che gli animali a Millefiori sono tra loro amici. Si chiude l’attività con una danza, accompagnata da un brano musicale a scelta, durante la quale
i bambini possono mimare con il corpo e la voce i diversi animali del prato.
Si può introdurre il concetto dell’amicizia, affrontato nella scheda operativa n. 4, con
una conversazione chiedendo a ogni bambino di scegliere una frase per spiegare cos’è
l’amicizia per lui. Le frasi vengono scritte e riunite in un cartellone. L’insegnante pone
l’attenzione sul valore dell’amicizia e sulle regole per essere buoni amici. Non è sempre facile essere amici: incomprensioni, liti, conflitti, disaccordi sono sempre possibili, l’importante è risolverli in modo positivo collaborando insieme. L’insegnante può
chiedere ai bambini di raccontare momenti in cui si sono sentiti abbandonati, delusi
o arrabbiati con un/a amico/a. Al termine della discussione, si può fissare quanto emerso su un cartellone, con disegni e frasi realizzati dai bambini.
L’attività si richiama alla scheda di portfolio n. 1 nella quale l’alunno è chiamato a riflettere sul litigio nel gioco.
Unità di Apprendimento 2 - L’alveare
Per rendere semplice e accessibile al bambino un concetto complesso com’è quello di Vita
cittadinanza, è utile farlo riflettere su alcuni aspetti della realtà di appartenenza e sul in gruppo
fatto che per parteciparvi attivamente occorre conoscere le regole che consentono il
suo funzionamento.
Nella scheda operativa n. 5 l’ape vuole entrare nell’alveare, ma si scopre diversa dalle altre
api che comunque la accolgono e la introducono nel loro mondo insegnandole a vivere da
vera ape. L’insegnante può arricchire la scheda con un approfondimento scientifico sul
mondo delle api cercando di spiegare agli alunni l’utilità di questo insetto per la vita dell’uomo: il miele, la cera. Si può pensare (se c’è la possibilità) ad una visita ad una fattoria
o, in alternativa, a un filmato-documentario per mostrare la vita delle api e l’apicoltura.
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PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
Unità di Apprendimento 3 - Il mondo delle api
Avere
Per entrare nel vivo, si propone il laboratorio di attività espressive “Siamo come api”.
un ruolo
I bambini vengono suddivisi in gruppi e travestiti secondo i ruoli delle api nell’alveare.
nella società In alternativa, si propone il gioco “Indovina chi è?”. Un alunno va alla lavagna e dise-
gna un compagno o una compagna. Per aiutare i compagni, può dire due caratteristiche sul carattere o comportamento di chi ha raffigurato. Gli altri devono indovinare chi
è e devono indicare quale particolare li ha aiutati. Chi indovina, continua il gioco.
Il primo incontro del bambino con l’organizzazione sociale di una comunità avviene
nella scuola, pur avendo già sperimentato alcune norme nella famiglia. Si può approfondire la scheda operativa n. 6 che affronta questo argomento, con una conversazione sulle regole scolastiche per decidere con i bambini il Regolamento di classe. Si
conclude con il gioco seguente: “Indaga come un detective”. L’insegnante conduce i
bambini in giro per i corridoi della scuola, durante le lezioni, e li invita ad ascoltare
attentamente voci, suoni, rumori e a ricordarli. Una volta ritornati in classe, si verbalizzeranno le osservazioni registrate. Una possibile variante può essere quella di osservare come si comportano alcune persone che svolgono nella scuola ruoli diversi. Per
approfondire l’idea di gruppo si può fare una ricerca sui gruppi presenti nel proprio
paese, quartiere, facendo scoprire ai bambini il loro ruolo sociale.
La scheda operativa n. 7 permette al bambino di individuare le attività di un gruppo.
Si richiama all’attività della scheda di verifica n. 1 che impegna l’alunno a riflettere
su un gruppo particolare: la classe.
Per sperimentare concretamente il gruppo, si suggerisce un’indagine, da svolgersi collettivamente, sui gruppi frequentati dagli alunni nella/e classe/i, con raccolta dei dati e
loro tabulazione. Si conclude con un gioco a squadre in palestra (per esempio il gioco
del fazzoletto).
Unità di Apprendimento 4 - Un’avventura
La diversità
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Essere cittadini nel mondo significa scoprire che ci sono persone provenienti da
altri Paesi che condividono i nostri stessi luoghi e frequentano i nostri stessi
ambienti. La scuola è la sede nella quale si può cercare di prevenire l’intolleranza
ed insegnare che accogliere, avvicinare queste persone può essere fonte di nuove
esperienze. L’importante è far riflettere i bambini sulle molteplici caratteristiche
che ognuno di noi ha. Caratteristiche che ci rendono tutti diversi e nello stesso
tempo tutti uguali. La scheda operativa n. 8 sollecita l’alunno a riflettere sul tema
della particolarità e diversità di ognuno. L’insegnante avvia la discussione e sulla
base di quanto emerso propone un lavoro a piccoli gruppi. Ogni gruppo si occupa di
un aspetto particolare di se stesso (aspetto fisico e caratteriale) e lo rappresenta con
varie modalità (raccolta foto, disegno, collage...). L’insegnante guida il lavoro di gruppo e aiuta a fare sintesi.
L’attività può iniziare anche con una conversazione guidata sull’argomento prendendo spunto dalla scheda operativa n. 9 che illustra come l’ape Tea e l’amica Gaia
sperimentano nel pericolo l’aiuto e la solidarietà. Si può pensare, d’accordo con i
genitori, a invitare a scuola un rappresentante di un’associazione locale che si occupa
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PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
di iniziative di solidarietà all’interno del paese. L’insegnante sollecita una conversazione lasciando la parola ai bambini, per domande o interventi spontanei. Per sperimentare nel concreto cosa significa solidarietà, si potrebbe promuovere una raccolta
di indumenti usati o altro da devolvere a tale associazione. I bambini saranno direttamente impegnati a preparare i sacchetti con un breve pensiero di accompagnamento.
Unità di Apprendimento 5 - Tea diventa grande
Le esperienze vissute e il percorso didattico svolto, consentono a ogni bambino un Essere
momento conclusivo di riflessione e di rielaborazione personale: il significato di cit- cittadini
tadinanza si esplicita nella collaborazione e nel rispetto del prossimo, alfine di stare del mondo
bene con se stessi e con gli altri. Attraverso la scheda operativa n.10, che presenta
il disegno del mondo, è possibile far localizzare agli alunni l’Europa, l’Italia e i continenti. Dopo il completamento della scheda, l’insegnante può arricchire l’attività
con l’ascolto di musiche e la lettura di storie, la presentazione di foto o disegni che
riguardano varie parti del mondo. Le informazioni si possono raccogliere, in modo
semplificato e sintetico per argomenti (case, vestiti, cucina, ambiente) su un cartellone murale dal titolo: “Il mondo, diverse cittadinanze”. L’argomento è richiamato
nella scheda di portfolio n. 2.
L’insegnante riflette sulla diffusione della lingua inglese nel mondo contemporaneo
e sull’importanza che essa riveste per la comunicazione globale. Come laboratorio
di attività di lingue (inglese) si può organizzare una festa multietnica durante la
quale creare un contesto comunicativo.
L’attività può avere rappresentazione grafica in una semplice scheda da dare ai bambini, dal titolo “Salutiamo nel mondo”, con indicazione della parola “ciao” nelle diverse lingue. Come completamento di questa Unità l’insegnante darà da completare la
scheda operativa n. 11 e farà ascoltare l’inno nazionale d’Italia e quello europeo.
Si propone inoltre il seguente laboratorio di attività espressive: realizzazione della
bandierina d’Italia e d’Europa.
La scheda di verifica n. 2 consente al bambino di comprendere le fasi più importan- La consapevolezza
ti della storia dell’ape Tea e di riordinarne la sequenza.
Come ulteriore approfondimento di queste schede l’insegnante può proporre alla di sé
classe la seguente attività “Una mappa per la storia”. Alcuni alunni scelti raccontano
la storia, gli altri possono intervenire per precisazioni o suggerimenti; su un cartellone murale l’insegnante fissa mediante una mappa concettuale (o schema) i personaggi, i fatti, gli ambienti della storia di Tea evidenziando i nessi logici esistenti con
frecce colorate. Una copia della mappa si può dare ad ogni bambino.
In relazione a tale proposta, si suggerisce la realizzazione di un laboratorio di attività di progettazione: “Il libro di Tea”.
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OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
I laboratori
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Laboratorio di Attività espressive
Siamo come api
I bambini vengono suddivisi in gruppi e travestiti secondo i ruoli delle api nell’alveare (api operaie, esploratrici, api sentinelle). Per la realizzazione del vestito si possono usare materiali riciclati: pezzi di stoffa o carta e colorarli. I bambini devono
mimare con i gesti, la voce, i movimenti del corpo, le api che impersonificano.
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Laboratorio di Attività di Lingue (inglese)
Salutiamoci nel mondo
Gli alunni si ritrovano in palestra o in aula magna tutti insieme. Si può pensare alla
creazione di un contesto comunicativo (per esempio una festa multietnica) all’interno del quale ogni alunno sia invitato a presentarsi e a salutare in lingua inglese. Se
all’interno della classe o della scuola sono presenti alunni di diverse nazionalità, si
può pensare di proporre anche il saluto nella loro lingua. Gli alunni saranno seduti
in cerchio, a uno di loro verrà consegnato un palloncino che lancerà a un compagno.
Chi lancia il palloncino deve presentarsi e salutare nella propria lingua, chi lo riceve
deve presentarsi e salutare in inglese “Hallo! I am…”. Il gioco continua fino a che
tutti si sono presentati. L’attività può essere rappresentata in un cartellone (o anche
con una semplice scheda da fornire ai bambini) dal titolo “Salutiamoci nel mondo”,
con indicazione della parola “ciao” nelle diverse lingue.
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Laboratorio di Attività espressive
Le bandierine d’Italia e d’Europa
Occorrono bastoncini di legno lunghi 30 cm circa, un foglio di carta bianca A4, carta
lucida da collage nei colori giallo, bianco, verde, rosso, azzurro-turchese, forbici e colla.
Si prende il foglio bianco e si ritagliano nella carta lucida turchese due forme della stessa misura. Si prepara la sagoma delle stelline e la si ricalca sulla carta lucida gialla.
Ogni bambino dovrà incollare la carta turchese su entrambi i lati del foglio bianco,
lasciando libera un’estremità da un lato, quella che andrà poi fissata al bastoncino.
Quindi ritaglierà le stelline e le incollerà in cerchio come nella bandiera europea. Per
la bandiera italiana si faranno ritagliare ai bambini sei rettangoli, due per colore, nella
carta lucida verde, bianca, rossa e le incolleranno su entrambi i lati del foglio bianco,
in ordine come nella bandiera italiana. Anche in questo caso, un’estremità della carta
lucida vicino al bastoncino andrà lasciata libera dalla colla. Per fissare la bandierina al
bastoncino occorre incollare le due estremità.
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Laboratorio di Attività di progettazione
Il libro di Tea
La storia di Tea può diventare un libro - a forma d’ape - da tenere in classe con raccolta
documentazione di materiali significativi relativi alle esperienze di apprendimento svol-
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Guida Progetti
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OBIETTIVI
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OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
te collettivamente o in gruppo, nell’ambito del Progetto. Occorrono cartoncini colorati
per le pagine interne e un cartone più spesso per la pagina iniziale sulla quale incollare
strisce di stoffa o carta dei colori del corpo di Tea. Le ali possono essere realizzate in filo
metallico e carta velina e applicate successivamente alla copertina. Il libro può essere
realizzato in corso di progetto e nel contempo come laboratorio alla fine del percorso.
Bibliografia
AA.VV. , Una scuola, uno sfondo, Nicola Milano 1998
Chiarapuri M., Ballando e cantando, spettacolo per la festa della pace, Ed. Paoline 1993
Completa e colora i Paesi del mondo, Giunti 2002
Demetrio D., Favaro G., Bambini stranieri a scuola. Accoglienza e didattica interculturale nella scuola dell’infanzia e nella scuola elementare, La Nuova Italia 1997
Gasparini S., Giuliano P., Simionato P., Spazio e tempo intorno a me, Nicola Milano
Editore 1990
Matteoli S., Un anno insieme ai bambini di 3-4-5 anni. Guida didattica per la Scuola
dell’Infanzia, Europa Libri 1998
Ministero della Pubblica Istruzione, Il sapere dei bambini. Per conoscere, fare, vivere
insieme, Tecnodid 2000
Orsi D., Incontri colorati, Edizioni Junior, 1999
Progetto CETEM, diretto da Magon S., Scienze, classe prima, 1994
Progetto CETEM, diretto da Magon S., Storia-Studi Sociali, classe prima, 1994
“Scuola Italiana Moderna”, n. 13/1994, Fiorin I., La strategia dello sfondo integratore
Scoprire. Quaderno operativo 2, Raffaello Editrice 1997
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