UA 5 - Fabbri Editori
Transcript
UA 5 - Fabbri Editori
Guida Progetti 4-01-2007 19:05 1 Pagina 11 EDUCAZIONE alla cittadinanza Presentazione Portare gli alunni a essere cittadini e cittadine del mondo è una delle finalità della scuola italiana inserita nel contesto europeo e nella realtà del “villaggio globale”. La costruzione del concetto di cittadinanza parte dalla conoscenza del sé come identità personale e sociale nel confronto con gli altri e con le istituzioni. È infatti fondamentale per il PECUP far maturare il concetto di co/esistenza, di condivisione e di corresponsabilità al fine di costruire una prima idea di appartenenza sociale. In questa ottica il progetto ideato si propone di far nascere negli alunni la curiosità a conoscersi, a capire con chi si condividono le esperienze e a quali regole sociali si appartiene. Sviluppo del progetto Il progetto è strutturato su cinque Unità di Apprendimento (U.A.) costruite per far prendere consapevolezza della propria identità personale e sociale, avere coscienza del proprio ruolo all’interno dei gruppi sociali di appartenenza (famiglia-scuola), cogliere il significato di essere cittadini di una comunità in modo solidale. La prima Unità chiarisce chi si è e con quali soggetti si condividono le esperienze sociali (la scuola ne è un esempio). Nella seconda Unità ci si avvicina al concetto di amicizia per comprendere che cosa significhi vivere in Storia di sfondo: L’ape Tea. Viaggio alla scogruppo. Nella terza Unità si approperta di sé e degli altri. fondiscono alcuni ruoli sociali e il Sviluppo percorso: 5 Unità di Apprendimento. concetto di cittadino. Laboratori: 2 di attività espressive, 1 di attività La solidarietà, tema fondamentale deldi progettazione, 1 di attività di lingue (inglese). l’educazione alla cittadinanza e quindi Uscite proposte: visita a una fattoria. di questo progetto, viene affrontata con Schede: 11 operative, 2 verifiche, 2 Portfolio. la quarta Unità come idea centrale di Verifiche: I comportamenti sociali nel gioco. questa educazione. Nella quinta Unità Riordino della storia. si propongono attività centrate sull’iPortfolio: Il soggetto nel gruppo classe. Le readentità nazionale, europea e mondiale zioni individuali nel rapporto con compagni come primo avvio alla consapevolezza nuovi. di sé in quanto cittadini nel mondo. INGREDIENTI espandi il tuo progetto www.fabbriscuola.it ampliamenti – bibliografia 11 Guida Progetti 4-01-2007 19:05 Pagina 12 OBIETTIVI PERCORSO OLOGRAMMA BIBLIOGRAFIA COMPETENZE ATTESE PER IL PECUP ◆ Prendere consapevolezza della propria identità personale e sociale ◆ Avere coscienza del proprio ruolo all’interno dei gruppi sociali di appartenenza (famiglia, scuola…) ◆ Cogliere il significato di essere cittadini di una comunità in modo solidale OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ◆ Incontrare e accogliere l’altro come persona diversa da sé ◆ Conoscere semplici organizzazioni sociali ◆ Comprendere l’importanza della solidarietà e della pace ◆ Esprimere pareri, idee, confrontarsi con altri ◆ Prendere coscienza del gioco come un momento di condivisione delle esperienze ◆ Capire il significato di essere cittadini di una comunità ◆ Conoscere le diverse cittadinanze ◆ Saper ascoltare esigenze e messaggi ◆ Partecipare a iniziative che favoriscano la conoscenza di culture ed esperienze diverse ◆ Individuare ruoli e servizi nel contesto socio-ambientale di appartenenza ◆ Impegnarsi per azioni solidali verso gli altri OBIETTIVI FORMATIVI ◆ Riflettere sulla necessità di compiti e regole per star bene con sé e con gli altri ◆ Manifestare le proprie esigenze e il proprio punto di vista ◆ Saper interagire e/o collaborare con persone conosciute ◆ Motivare le proprie opinioni ◆ ◆ Dimostrare autonomia, fiducia in sé e autocontrollo Partecipare a un gioco, svolgere un’attività di gruppo con obiettivi comuni ◆ Eseguire compiti e ricoprire incarichi ◆ Accettare, rispettare, aiutare gli altri ◆ ◆ 12 LABORATORI Valutare comportamenti corretti e scorretti Collaborare alla stesura e al rispetto di regolamenti Guida Progetti 4-01-2007 19:05 OBIETTIVI ◆ Raccontare brevi esperienze vissute seguendo un ordine temporale ◆ Ascoltare e leggere sequenze narrative di una storia ◆ Comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali di un testo Pagina 13 OLOGRAMMA PERCORSO BIBLIOGRAFIA LABORATORI ◆ ◆ ◆ Presentarsi e chiedere il nome Rilevare la successione di sequenze Descrivere verbalmente, utilizzando indicatori topologici, gli spostamenti propri e di altri elementi dello spazio vissuto ◆ STORIA INGLESE GEOGRAFIA ITALIANO Raccogliere dati e saperli organizzare con rappresentazioni ordinate MATEMATICA EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA SCIENZE ◆ ◆ Elencare le caratteristiche fisiche dei personaggi e le parti che li compongono Raggruppare per somiglianze (animali) TECNOLOGIA E INFORMATICA ◆ Analizzare strumenti utilizzati dall’uomo SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ARTE E IMMAGINE MUSICA ◆ ◆ Discriminare suoni, voci, rumori del paesaggio sonoro Utilizzare la voce e il corpo in giochi, situazioni, storie e attività per espressioni parlate, recitate e cantate ◆ Riconoscere nella realtà e nella rappresentazione rapporti spaziali ◆ Rappresentare figure umane con uno schema corporeo strutturato ◆ Utilizzare il colore per differenziare e conoscere ◆ Riconoscere e denominare le varie parti del corpo ◆ Partecipare al gioco collettivo rispettando indicazioni e regole 13 Guida Progetti 4-01-2007 19:05 Pagina 14 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA Il percorso U.A. 1 L’ape Tea e i suoi amici Conoscersi Essere amici nella diversità U.A. 2 L’alveare Vita in gruppo U.A. 3 Il mondo delle api Avere un ruolo nella società U.A. 4 Un’avventura La diversità U.A. 5 Tea diventa grande Essere cittadini del mondo La consapevolezza di sé 14 OBIETTIVI FORMATIVI SCHEDE • Dimostrare autonomia, fiducia in sé e autocontrollo • Saper interagire e/o collaborare con persone conosciute • Valutare comportamenti corretti e scorretti Operative n. 1, 2, 3, 4 Portfolio n. 1 OBIETTIVI FORMATIVI SCHEDE • Eseguire compiti e ricoprire incarichi Operativa n. 5 OBIETTIVI FORMATIVI SCHEDE • Individuare ruoli e servizi nel contesto socio–ambientale di appartenenza • Partecipare a un gioco, svolgere un’attività di gruppo con obiettivi comuni Operative n. 6, 7 Verifica n. 1 OBIETTIVI FORMATIVI SCHEDE • Impegnarsi per azioni solidali verso terzi • Accettare, rispettare, aiutare gli altri Operative n. 8, 9 OBIETTIVI FORMATIVI SCHEDE • Partecipare a iniziative che favoriscono la conoscenza di culture ed esperienze diverse • Saper ascoltare esigenze e messaggi Operative n. 10, 11 Verifica n. 2 Portfolio n. 2 Guida Progetti 4-01-2007 OBIETTIVI 19:05 Pagina 15 OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA L’ape Tea. Un viaggio alla scoperta di sé e degli altri L’ape Tea e i suoi amici Nel prato di Millefiori, ronzava beata l’ape Tea. Tea aveva il corpo tutto ricoperto di allegre righe rosse e gialle e sulla sua testa sbucavano due antenne nere come stringhe di liquirizia. Quando volava, gli abitanti del prato subito la riconoscevano, ma, ahimè, dovevano stare attenti a spostarsi, ora di qua, ora di là, perché Tea era così veloce che non faceva mai in tempo a rallentare e, ogni volta, atterrava in picchiata addosso a qualcuno. Come quella volta che capitò su Nerone, calabrone musone, che si rovesciò a zampe per aria, tanto che ci vollero dieci formiche e tre cavallette per raddrizzarlo: Nerone ebbe il mal di schiena per una settimana! Che dire poi di quella volta che finì come una freccia addosso a Mina, la farfalla perfettina, che esclamò: – Oh, povere le mie ali appena uscite dalla sartoria! Nonostante ciò, tutti gli abitanti del prato Millefiori volevano bene a Tea perché lei era davvero buffa e giocherellona, sorrideva sempre e non era mai triste. Tea era anche una golosona perché non succhiava il nettare dei fiori ma preferiva il succo delle more e ogni volta che le trovava ne beveva a volontà, tanto che la sua pancia si gonfiava come un palloncino e lei non riusciva più a volare. Un giorno, per gioco fece assaggiare quei frutti al suo migliore amico, il bruco Leo; pazzo di gioia dopo aver gustato il delizioso succo, Leo iniziò a ballare la tarantella in coppia con Lia, la lumaca. Tea chiamò gli altri animaletti del prato e tutti si riunirono in cerchio battendo il ritmo in un allegro girotondo. Anche la formica Nina, sempre occupata a raccogliere semini e a portarli nella sua tana, non poté resistere a quella danza e incominciò a ballare dondolandosi sulla foglia di una margherita. Tea, guardando quella festa nel prato, pensò: – Che bello, avere tanti amici attorno a me! U.A. 1 PAG. 18 15 Guida Progetti 4-01-2007 19:05 Pagina 16 OBIETTIVI 16 U.A. 2 PAG. 19 L’alveare U.A. 3 PAG. 20 Il mondo delle api OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA Un giorno, mentre Tea ronzava libera nel prato, vide uno strano insetto che un po’ le assomigliava. – E tu chi sei? – chiese Tea. – Io sono Gaia, l’ape operaia! – Anch’io sono un’ape, mi chiamo Tea. Gaia allora esclamò: – Ma tu non sei un’ape… non ho mai visto finora api fatte come te. Noi abbiamo le righe gialle e nere. Tea incuriosita si avvicinò a Gaia e guardandola si rese conto che… sì, loro due erano proprio diverse. – Seguimi! – disse Gaia – Ti porterò al mio alveare. Arrivate là, Tea rimase meravigliata vedendo quella casa abitata da uno sciame di api tutte indaffarate. – Altolà! – disse l’ape portinaia. – Tu non sei come noi, non puoi entrare! A quelle parole, Tea si spaventò e diventò per la prima volta triste. Gaia, però, le disse: – Non preoccuparti dell’ape portinaia perché con me puoi venire a conoscere la nostra casa. Insieme entrarono e Tea vide un mondo completamente nuovo: l’alveare era proprio grande e le api ronzavano agitate intorno a tante piccole cellette. Al centro, stava un’ape più grossa delle altre che, vedendo Tea, le disse: – Io sono… Melania, l’ape regina e questo che vedi è il mio regno. Tutte queste api lavorano per me. – Io sono Tea! Vengo dal prato Millefiori e non ho mai visto un alveare prima d’ora. È veramente una bella sorpresa! Mi piacerebbe vivere qui con voi. L’ape regina allora decise di accontentarla e la accolse nella loro casa dicendole: – Le tue righe rosse non sono affatto un problema, porteranno allegria tra noi. Con Gaia, Tea imparò a vivere nell’alveare. Le sue righe rosse si vedevano così bene che l’ape regina decise di affidarle l’incarico di guidare la danza delle api; Tea, golosona com’era, diventò una buongustaia nell’assaggiare i pollini dei fiori. Imparò inoltre a fabbricare il miele e a produrre la cera. Lei si divertiva molto a vivere nel mondo delle api. Aveva tante amiche e con loro trovava anche il tempo di giocare a nascondino tra i fiori e i ciuffi d’erba. Ogni volta che usciva dall’alveare, tornava a salutare gli amici del prato Millefiori raccontando all’amico Leo com’era bello vivere da vera ape e avere finalmente un compito da svolgere. Guida Progetti 4-01-2007 19:05 OBIETTIVI Pagina 17 OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA Un’avventura Un giorno, Tea e Gaia decisero di andare alla ricerca di nuovi prati. Volando volando, si spinsero fino a un grande stagno. Attratte da quel luogo, cominciarono a ronzare lì attorno scoprendo cose mai viste: una famiglia di anatre in fila indiana che sguazzavano contente, la libellula che volava specchiandosi nell’acqua, le rane che gracidavano sulla riva, la lucertolina che dormiva al sole. Gaia disse: – Ma quanti animali vivono qui! Pensi che troveremo nuovi amici? – Sicuro! – rispose Tea. – Andiamo a conoscerli! – Ma io sono un’ape, le mie amiche sono uguali a me… non ho mai avuto altri animali come amici! Tea la rassicurò: – Non avere timore, anch’io sono un’ape e ho vissuto molto tempo nel prato Millefiori dove animali diversi da me erano amici miei. Insieme si avviarono avvicinandosi allo stagno, quando all’improvviso Tea sentì un grido – Aiuto! Aiuto! – Gaia era caduta in una ragnatela. Tea volò subito verso l’amica e le disse: – Non piangere, vedrai che ti libererò! Tea prese la rincorsa e, in picchiata, come sapeva fare, si gettò sulla ragnatela per cercare di romperla, ma… anche lei cadde prigioniera mentre il ragno lì vicino guardava soddisfatto le sue prede. In quel momento le anatre, sentendo le grida d’aiuto, si precipitarono e con il becco spezzarono la ragnatela. Tea e Gaia furono salve e ringraziarono le nuove amiche dicendo: – Che strana cosa essere salvate da una famiglia di anatre! Loro risposero – Il pericolo è passato, siate benvenute allo stagno! Tea diventa grande Passato lo spavento, Tea e Gaia seguirono le anatre verso l’acqua dello stagno e lì, tra un zzz e un qua qua, diventarono amiche e insieme si divertirono un mondo! Giunta l’ora di rincasare, si salutarono con la promessa di rivedersi ancora; Tea non vedeva l’ora di raccontare alle altre api e all’amico Leo la nuova esperienza vissuta. Tea imparò che esistono tanti mondi diversi, dentro e fuori di sé; capì che essere cittadina dell’alveare vuol dire rispettare tutti, condividere esperienze, impegnarsi nella vita di tutti i giorni, collaborando per star bene con sé e con gli altri. U.A. 4 PAG. 20 U.A. 5 PAG. 21 17 Guida Progetti 4-01-2007 19:05 Pagina 18 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA Sviluppo del progetto L’ascolto della storia, letta o narrata dall’insegnante, vuole costituire la situazione motivante e lo sfondo sul quale compiere esperienze e attività significative. Si ritiene centrale la partecipazione attiva dell’alunno che sarà sollecitato mediante domande stimolo a entrare nel vivo della storia, a fare ipotesi su quello che accadrà in seguito, a identificarsi con alcuni personaggi o situazioni. Come ambientazione, si può realizzare nell’aula un angolo dedicato a Tea con l’immagine dell’ape, il prato, l’alveare, lo stagno per indicare il percorso didattico da svolgere. Unità di Apprendimento 1 - L’ape Tea e i suoi amici Conoscersi Il primo episodio della storia vuole avviare l’alunno alla conoscenza di sé e alla presa di coscienza dei suoi aspetti distintivi, come presupposto essenziale per incontrare ed accogliere gli altri. L’insegnante darà ampio spazio agli interventi liberi degli alunni perché esprimano le loro impressioni sulla storia e cercherà di farli riflettere sui temi trattati. Nella scheda operativa n. 1 l’ape Tea si presenta mettendo in evidenza le sue caratteristiche. Prima di far completare la scheda, l’insegnante chiede ai bambini di descrivere il personaggio guardando il disegno che la rappresenta e ricordando quanto hanno ascoltato e suggerendo alcune domande riguardanti l’aspetto fisico, i movimenti, il carattere di Tea. L’insegnante può prendere spunto per un’attività di approfondimento scientifico sull’insetto ape. Si propone la ricerca di immagini o foto ingrandite delle api da far osservare ai bambini invitandoli a elencare le caratteristiche fisiche più evidenti di questo insetto. Su un grande cartellone verrà disegnata l’ape con le parti che compongono il suo corpo: capo, torace, addome; si farà notare la presenza delle antenne, del pungiglione, delle ali, delle zampe. Infine si dirà ai bambini che l’ape possiede anche ghiandole per produrre la cera e una lingua pelosa per trattenere il nettare succhiato dai fiori. Per arricchire l’attività l’insegnante può leggere la filastrocca “L’ape Tea”: Son carina e son piccina: e sono Tea, l’apina. Ho righe rosse e gialle sul mio corpo sono un’ape speciale, non vi do torto! Veloce volo sul prato Millefiori e ne combino di tutti i colori. Ho molti amici e con loro, stai certo gioco, danzo, canto… e mi diverto. Ma con il tempo imparerò che sono un’ape e un compito ce l’ho. All’uomo dono miele e cera e di questo sono fiera. E con la mia storia vi voglio insegnare come cittadini diventare. Dopo aver dato da completare il primo esercizio della scheda operativa n. 2, l’insegnante può proporre il seguente gioco: “Disegnare il viso e il corpo”. Su un cartellone posato a terra si disegna una sagoma del viso e del corpo vuote. Gli 18 Guida Progetti 4-01-2007 OBIETTIVI 19:05 Pagina 19 OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA alunni sono seduti in cerchio in modo da poter eseguire tutti contemporaneamente l’attività. Si parte con il viso: un alunno a turno detta la parte da disegnare, un altro disegna con un pennarello. La regola è utilizzare la nomenclatura esatta: chi si esprime in modo poco preciso torna al posto. Terminato il primo disegno, gli alunni che non sono stati chiamati colorano. Il gioco si ripete per disegnare il corpo. Durante l’attività l’insegnante ripete i nomi delle parti meno conosciute. Si può proporre di disegnare anche la parte posteriore. Terminato il gioco, si passa a far completare la scheda e all’osservazione di proprie foto. A ogni alunno si propone di disegnare il proprio viso e il proprio corpo. Tutti i disegni possono essere raccolti in due cartelloni a fianco di quelli usati nel gioco precedente. Dato che Tea si è presentata con una filastrocca, si può chiedere ai bambini di presentarsi in breve, componendo e recitando una filastrocca in rima che metta in evidenza la loro più importante caratteristica. Con la scheda operativa n. 3, è il momento di conoscere gli altri personaggi che Essere amici vivono nel prato. L’attività inizia con una discussione. Ogni bambino può scegliere nella l’animale con cui si identifica, o quello che gli piace di più motivando il perché della diversità sua scelta. Si può arricchire l’attività facendo il confronto tra gli animali della storia (somiglianze, differenze) prendendo spunto per un approfondimento scientifico chiedendo ai bambini che cosa sanno sui fiori e sugli animali del prato. L’insegnante fa osservare ai bambini che gli animali a Millefiori sono tra loro amici. Si chiude l’attività con una danza, accompagnata da un brano musicale a scelta, durante la quale i bambini possono mimare con il corpo e la voce i diversi animali del prato. Si può introdurre il concetto dell’amicizia, affrontato nella scheda operativa n. 4, con una conversazione chiedendo a ogni bambino di scegliere una frase per spiegare cos’è l’amicizia per lui. Le frasi vengono scritte e riunite in un cartellone. L’insegnante pone l’attenzione sul valore dell’amicizia e sulle regole per essere buoni amici. Non è sempre facile essere amici: incomprensioni, liti, conflitti, disaccordi sono sempre possibili, l’importante è risolverli in modo positivo collaborando insieme. L’insegnante può chiedere ai bambini di raccontare momenti in cui si sono sentiti abbandonati, delusi o arrabbiati con un/a amico/a. Al termine della discussione, si può fissare quanto emerso su un cartellone, con disegni e frasi realizzati dai bambini. L’attività si richiama alla scheda di portfolio n. 1 nella quale l’alunno è chiamato a riflettere sul litigio nel gioco. Unità di Apprendimento 2 - L’alveare Per rendere semplice e accessibile al bambino un concetto complesso com’è quello di Vita cittadinanza, è utile farlo riflettere su alcuni aspetti della realtà di appartenenza e sul in gruppo fatto che per parteciparvi attivamente occorre conoscere le regole che consentono il suo funzionamento. Nella scheda operativa n. 5 l’ape vuole entrare nell’alveare, ma si scopre diversa dalle altre api che comunque la accolgono e la introducono nel loro mondo insegnandole a vivere da vera ape. L’insegnante può arricchire la scheda con un approfondimento scientifico sul mondo delle api cercando di spiegare agli alunni l’utilità di questo insetto per la vita dell’uomo: il miele, la cera. Si può pensare (se c’è la possibilità) ad una visita ad una fattoria o, in alternativa, a un filmato-documentario per mostrare la vita delle api e l’apicoltura. 19 Guida Progetti 4-01-2007 19:05 Pagina 20 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA Unità di Apprendimento 3 - Il mondo delle api Avere Per entrare nel vivo, si propone il laboratorio di attività espressive “Siamo come api”. un ruolo I bambini vengono suddivisi in gruppi e travestiti secondo i ruoli delle api nell’alveare. nella società In alternativa, si propone il gioco “Indovina chi è?”. Un alunno va alla lavagna e dise- gna un compagno o una compagna. Per aiutare i compagni, può dire due caratteristiche sul carattere o comportamento di chi ha raffigurato. Gli altri devono indovinare chi è e devono indicare quale particolare li ha aiutati. Chi indovina, continua il gioco. Il primo incontro del bambino con l’organizzazione sociale di una comunità avviene nella scuola, pur avendo già sperimentato alcune norme nella famiglia. Si può approfondire la scheda operativa n. 6 che affronta questo argomento, con una conversazione sulle regole scolastiche per decidere con i bambini il Regolamento di classe. Si conclude con il gioco seguente: “Indaga come un detective”. L’insegnante conduce i bambini in giro per i corridoi della scuola, durante le lezioni, e li invita ad ascoltare attentamente voci, suoni, rumori e a ricordarli. Una volta ritornati in classe, si verbalizzeranno le osservazioni registrate. Una possibile variante può essere quella di osservare come si comportano alcune persone che svolgono nella scuola ruoli diversi. Per approfondire l’idea di gruppo si può fare una ricerca sui gruppi presenti nel proprio paese, quartiere, facendo scoprire ai bambini il loro ruolo sociale. La scheda operativa n. 7 permette al bambino di individuare le attività di un gruppo. Si richiama all’attività della scheda di verifica n. 1 che impegna l’alunno a riflettere su un gruppo particolare: la classe. Per sperimentare concretamente il gruppo, si suggerisce un’indagine, da svolgersi collettivamente, sui gruppi frequentati dagli alunni nella/e classe/i, con raccolta dei dati e loro tabulazione. Si conclude con un gioco a squadre in palestra (per esempio il gioco del fazzoletto). Unità di Apprendimento 4 - Un’avventura La diversità 20 Essere cittadini nel mondo significa scoprire che ci sono persone provenienti da altri Paesi che condividono i nostri stessi luoghi e frequentano i nostri stessi ambienti. La scuola è la sede nella quale si può cercare di prevenire l’intolleranza ed insegnare che accogliere, avvicinare queste persone può essere fonte di nuove esperienze. L’importante è far riflettere i bambini sulle molteplici caratteristiche che ognuno di noi ha. Caratteristiche che ci rendono tutti diversi e nello stesso tempo tutti uguali. La scheda operativa n. 8 sollecita l’alunno a riflettere sul tema della particolarità e diversità di ognuno. L’insegnante avvia la discussione e sulla base di quanto emerso propone un lavoro a piccoli gruppi. Ogni gruppo si occupa di un aspetto particolare di se stesso (aspetto fisico e caratteriale) e lo rappresenta con varie modalità (raccolta foto, disegno, collage...). L’insegnante guida il lavoro di gruppo e aiuta a fare sintesi. L’attività può iniziare anche con una conversazione guidata sull’argomento prendendo spunto dalla scheda operativa n. 9 che illustra come l’ape Tea e l’amica Gaia sperimentano nel pericolo l’aiuto e la solidarietà. Si può pensare, d’accordo con i genitori, a invitare a scuola un rappresentante di un’associazione locale che si occupa Guida Progetti 4-01-2007 OBIETTIVI 19:05 Pagina 21 OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA di iniziative di solidarietà all’interno del paese. L’insegnante sollecita una conversazione lasciando la parola ai bambini, per domande o interventi spontanei. Per sperimentare nel concreto cosa significa solidarietà, si potrebbe promuovere una raccolta di indumenti usati o altro da devolvere a tale associazione. I bambini saranno direttamente impegnati a preparare i sacchetti con un breve pensiero di accompagnamento. Unità di Apprendimento 5 - Tea diventa grande Le esperienze vissute e il percorso didattico svolto, consentono a ogni bambino un Essere momento conclusivo di riflessione e di rielaborazione personale: il significato di cit- cittadini tadinanza si esplicita nella collaborazione e nel rispetto del prossimo, alfine di stare del mondo bene con se stessi e con gli altri. Attraverso la scheda operativa n.10, che presenta il disegno del mondo, è possibile far localizzare agli alunni l’Europa, l’Italia e i continenti. Dopo il completamento della scheda, l’insegnante può arricchire l’attività con l’ascolto di musiche e la lettura di storie, la presentazione di foto o disegni che riguardano varie parti del mondo. Le informazioni si possono raccogliere, in modo semplificato e sintetico per argomenti (case, vestiti, cucina, ambiente) su un cartellone murale dal titolo: “Il mondo, diverse cittadinanze”. L’argomento è richiamato nella scheda di portfolio n. 2. L’insegnante riflette sulla diffusione della lingua inglese nel mondo contemporaneo e sull’importanza che essa riveste per la comunicazione globale. Come laboratorio di attività di lingue (inglese) si può organizzare una festa multietnica durante la quale creare un contesto comunicativo. L’attività può avere rappresentazione grafica in una semplice scheda da dare ai bambini, dal titolo “Salutiamo nel mondo”, con indicazione della parola “ciao” nelle diverse lingue. Come completamento di questa Unità l’insegnante darà da completare la scheda operativa n. 11 e farà ascoltare l’inno nazionale d’Italia e quello europeo. Si propone inoltre il seguente laboratorio di attività espressive: realizzazione della bandierina d’Italia e d’Europa. La scheda di verifica n. 2 consente al bambino di comprendere le fasi più importan- La consapevolezza ti della storia dell’ape Tea e di riordinarne la sequenza. Come ulteriore approfondimento di queste schede l’insegnante può proporre alla di sé classe la seguente attività “Una mappa per la storia”. Alcuni alunni scelti raccontano la storia, gli altri possono intervenire per precisazioni o suggerimenti; su un cartellone murale l’insegnante fissa mediante una mappa concettuale (o schema) i personaggi, i fatti, gli ambienti della storia di Tea evidenziando i nessi logici esistenti con frecce colorate. Una copia della mappa si può dare ad ogni bambino. In relazione a tale proposta, si suggerisce la realizzazione di un laboratorio di attività di progettazione: “Il libro di Tea”. 21 Guida Progetti 4-01-2007 19:05 Pagina 22 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA I laboratori U.A. 3 PAG. 20 Laboratorio di Attività espressive Siamo come api I bambini vengono suddivisi in gruppi e travestiti secondo i ruoli delle api nell’alveare (api operaie, esploratrici, api sentinelle). Per la realizzazione del vestito si possono usare materiali riciclati: pezzi di stoffa o carta e colorarli. I bambini devono mimare con i gesti, la voce, i movimenti del corpo, le api che impersonificano. U.A. 5 PAG. 21 Laboratorio di Attività di Lingue (inglese) Salutiamoci nel mondo Gli alunni si ritrovano in palestra o in aula magna tutti insieme. Si può pensare alla creazione di un contesto comunicativo (per esempio una festa multietnica) all’interno del quale ogni alunno sia invitato a presentarsi e a salutare in lingua inglese. Se all’interno della classe o della scuola sono presenti alunni di diverse nazionalità, si può pensare di proporre anche il saluto nella loro lingua. Gli alunni saranno seduti in cerchio, a uno di loro verrà consegnato un palloncino che lancerà a un compagno. Chi lancia il palloncino deve presentarsi e salutare nella propria lingua, chi lo riceve deve presentarsi e salutare in inglese “Hallo! I am…”. Il gioco continua fino a che tutti si sono presentati. L’attività può essere rappresentata in un cartellone (o anche con una semplice scheda da fornire ai bambini) dal titolo “Salutiamoci nel mondo”, con indicazione della parola “ciao” nelle diverse lingue. U.A. 5 PAG. 21 Laboratorio di Attività espressive Le bandierine d’Italia e d’Europa Occorrono bastoncini di legno lunghi 30 cm circa, un foglio di carta bianca A4, carta lucida da collage nei colori giallo, bianco, verde, rosso, azzurro-turchese, forbici e colla. Si prende il foglio bianco e si ritagliano nella carta lucida turchese due forme della stessa misura. Si prepara la sagoma delle stelline e la si ricalca sulla carta lucida gialla. Ogni bambino dovrà incollare la carta turchese su entrambi i lati del foglio bianco, lasciando libera un’estremità da un lato, quella che andrà poi fissata al bastoncino. Quindi ritaglierà le stelline e le incollerà in cerchio come nella bandiera europea. Per la bandiera italiana si faranno ritagliare ai bambini sei rettangoli, due per colore, nella carta lucida verde, bianca, rossa e le incolleranno su entrambi i lati del foglio bianco, in ordine come nella bandiera italiana. Anche in questo caso, un’estremità della carta lucida vicino al bastoncino andrà lasciata libera dalla colla. Per fissare la bandierina al bastoncino occorre incollare le due estremità. U.A. 5 PAG. 21 Laboratorio di Attività di progettazione Il libro di Tea La storia di Tea può diventare un libro - a forma d’ape - da tenere in classe con raccolta documentazione di materiali significativi relativi alle esperienze di apprendimento svol- 22 Guida Progetti 4-01-2007 OBIETTIVI 19:05 Pagina 23 OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA te collettivamente o in gruppo, nell’ambito del Progetto. Occorrono cartoncini colorati per le pagine interne e un cartone più spesso per la pagina iniziale sulla quale incollare strisce di stoffa o carta dei colori del corpo di Tea. Le ali possono essere realizzate in filo metallico e carta velina e applicate successivamente alla copertina. Il libro può essere realizzato in corso di progetto e nel contempo come laboratorio alla fine del percorso. Bibliografia AA.VV. , Una scuola, uno sfondo, Nicola Milano 1998 Chiarapuri M., Ballando e cantando, spettacolo per la festa della pace, Ed. Paoline 1993 Completa e colora i Paesi del mondo, Giunti 2002 Demetrio D., Favaro G., Bambini stranieri a scuola. Accoglienza e didattica interculturale nella scuola dell’infanzia e nella scuola elementare, La Nuova Italia 1997 Gasparini S., Giuliano P., Simionato P., Spazio e tempo intorno a me, Nicola Milano Editore 1990 Matteoli S., Un anno insieme ai bambini di 3-4-5 anni. Guida didattica per la Scuola dell’Infanzia, Europa Libri 1998 Ministero della Pubblica Istruzione, Il sapere dei bambini. Per conoscere, fare, vivere insieme, Tecnodid 2000 Orsi D., Incontri colorati, Edizioni Junior, 1999 Progetto CETEM, diretto da Magon S., Scienze, classe prima, 1994 Progetto CETEM, diretto da Magon S., Storia-Studi Sociali, classe prima, 1994 “Scuola Italiana Moderna”, n. 13/1994, Fiorin I., La strategia dello sfondo integratore Scoprire. Quaderno operativo 2, Raffaello Editrice 1997 23 Guida Progetti 4-01-2007 19:06 Pagina 24 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… 24