Nestlé - Home | Giovanni Ciraolo
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NESTLE Riassunto: Nestlé è uno dei grandi gruppi mondiali del cibo e delle bevande, il maggiore in termini di utili e di fatturato. E’ basato in Svizzera ma diffuso in tutto il mondo in 197 paesi con una distribuzione equilibrata tra i vari continenti. I concorrenti diretti di Nestlé sono Unilever e Danone, che hanno rispettivamente la metà circa dei dipendenti di Nestlé e poco meno di un terzo: tuttavia, se i ricavi dei concorrenti si distribuiscono grosso modo in linea con il numero dei dipendenti, la redditività di Nestlé nel 2014 è risultata molto alta. Se i ricavi di Nestlé sono risultati piatti rispetto al 2013 (e lo sono quasi anche nel 1° trimestre 2015), l’utile netto ha avuto un progresso di circa il 44%, pur beneficiando dell’alienazione di quote azionarie. Nestlé pratica una accorta politica di dividendi, in moderata crescita annua anche previsionale del 2% circa, e molti analisti individuano un target (obiettivo) del titolo borsistico intorno agli 80 franchi svizzeri (al 3/7/15 la quotazione era intorno ai 68 CHF). Osservando il valore del titolo negli ultimi 5 anni, si nota una crescita regolare pur interrotta negli ultimi 3 mesi dalle ben note tensioni che dominano i mercati azionari in tutto il mondo. Gli analisti di un gruppo selezionato dal Financial Times (vedi la sezione Previsioni in questa scheda) consigliano in maggioranza di detenere l’azione Nestlé, ma una minoranza ritiene che l’azione farà meglio del mercato nei prossimi mesi. Rispetto ai suoi concorrenti, Nestlé ottiene i suoi ricavi importanti da ogni area geografica del mondo, il che limita la crescita del fatturato poiché di recente c’è stata stagnazione di mercato nei paesi avanzati: i concorrenti di Nestlé hanno sviluppato un maggiore adattamento e una maggiore presenza nei paesi emergenti che contribuiscono in misura più forte al progresso delle vendite alimentari mondiali anche in ragione del ciclo di vita dei prodotti, alcuni dei quali sono saturati nel mondo sviluppato. Nestlé possiede dei centri di ricerca all’avanguardia mondiale nel settore della nutrizione e registra una grande reputazione sociale (è presente anche nel padiglione svizzero dell’Expo 2015): gli stessi concorrenti di Nestlé hanno piani di sviluppo sociale ed ambientale (vedi tabella comparativa sui fattori di forza competitiva) pur maggiormente legati al territorio e talvolta incrociati con la politica della rete di acquisto/vendita delle materie prime alimentari. Cenni sintetici, Cos’è Nestlé, dove opera e con chi Nestle SA è una società holding del gruppo Nestle primariamente impegnata nella produzione di cibo e bevande. L’attività di gruppo si esplica in 3 zone geografiche (Europa, Americhe ed Asia, Oceania ed Africa) e con 3 segmenti: “Nestle Waters”, “Nestle Nutrition” e “Others”. Quest’ultimo segmento include il business di “Nestle Professional”, “Nespresso”, “Nestle Health Science” e le Joint Ventures alimentari e farmaceutiche. I prodotti del gruppo sono diversificati in 7 tipologie: bevande liquide; Acque; Prodotti lattiferi e gelati; Nutrizione e Salute; Piatti confezionati e aiuti in cucina; Confezioni e cibo per animali. Il Gruppo gestisce un ampio numero di marchi diversificati associati a specifici gruppi di prodotti come i Baby foods, le acque in bottiglia, il caffé, le bevande ed il servizio di cibo. Nel gennaio 2014 la società ha venduto i suoi marchi PowerBar and Musashi. Il 37% circa delle vendite di Nestlé sono bevande e prodotti lattieri; circa il 14% sono piatti confezionati e quasi altrettanto proviene dalla nutrizione scientifica; le acque minerali pesano per il 7%. Nestlé è una multinazionale di 339.000 dipendenti operante in 197 paesi dove gli Stati Uniti rappresentano il 23,5% del fatturato e la Cina il 6,6% (Italia: 2,1%). Nel 2014 la società ha avuto ricavi per CHF 91,6 mld (CHF sta per franco svizzero, “mld” sta per miliardi) ed un risultato operativo di CHF 14,0 mld. L’utile netto si è fissato a CHF 14,5 mld con l’alienazione di una quota azionaria in Oréal e la rivalutazione della partecipazione in Galderma: l’utile per azione ha raggiunto CHF 4,54 con un incremento di oltre il 44% (dividendo a CHF 2,20). Nestlé figura tra i primi tre produttori mondiali di cibo e bevande, è presente nei più avanzati programmi alimentari per bambini e risulta inclusa nell’indice FTSE dell’investitore sociale responsabile: la società ha considerevolmente migliorato il bilancio dei rifiuti della sua produzione (scarichi di acqua -52%, consumi energetici -26%). Nel periodo 2013-2014 la capitalizzazione di mercato di Nestlé ha superato CHF 230 mld ed il patrimonio ha raggiunto CHF 70 mld: si tratta di cifre paragonabili ad una grande impresa petrolifera come Eni. L’ottica di business di Nestlé tende a programmi di lungo termine nella parte di attività condivisa con istituzioni di carattere scientifico o benefico: la società è stata fondata 150 anni fa da Henri Nestlé con un prodotto di farina lattea che salvò neonati alle prese con allergie. Grandi numeri del gruppo Nestlé: confronto con imprese simili Una prima valutazione delle scelte strategiche di Nestlé e del loro impatto sul posizionamento competitivo dell’impresa può essere fornita dagli indicatori che rilevano i flussi reddituali dei progetti misurandoli con le fonti finanziarie che li hanno generati e scontandoli con il tasso medio di indebitamento che determina gli oneri degli investimenti. Indici base di redditività sono il ritorno del risultato operativo prodotto dagli investimenti (ROI), che è del 7,47%; vi è poi il rapporto tra ricavi netti ed attivo (ROA), che misura la produttività della crescita dell’impresa (è del 5,44%) ed il ritorno sul patrimonio netto (ROE) che per Nestlé è del 21,79%. Ulteriori considerazioni si possono ricavare dall’Ebitda (per Nestlé: $ 16,3 mld) che misura la redditività di base dell’impresa (ricavi al netto dei costi sostenuti per produrli e calcolati al lordo di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti). Possono anche essere considerati ulteriori elementi di analisi quali il valore economico aggiunto (EVA) ed il tasso interno di rendimento (TIR) che rappresenta il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa delle operazioni dell’impresa che azzera questi ultimi al netto dei costi sostenuti per finanziare gli investimenti. Se il tasso interno di rendimento degli investimenti è maggiore del costo medio ponderato di acquisizione del capitale (di rischio e di debito) allora vi è convenienza ad investire. Nel caso di Nestlé il reddito operativo rappresenta il 15,3% del fatturato ed il valore aggiunto economico (EVA, che rappresenta ciò che resta all’impresa del suo reddito operativo una volta remunerati i suoi “stakeholders”: azionisti, creditori, dipendenti, soggetti ambientali e politicosociali) è di circa CHF 2 miliardi che corrisponde a quanto il reddito operativo normalizzato al netto delle tasse superi la consistenza degli oneri che pesano sul capitale raccolto (tra capitale di rischio e di debito) per finanziare gli impieghi. Tra le tematiche prioritarie di Nestlé non figurano l’influenza di nuovi concorrenti o il mantenimento di forti tassi di crescita poiché Nestlé è un gruppo alimentare globale che conta su redditi stabili visto che alcuni dei suoi prodotti hanno una natura anticiclica (cioè fanno parte di una regolare dieta quotidiana e non sono soggetti a taglio di consumi in situazioni di recessione). Al contrario, le politiche di prezzo e di costo dell’offerta Nestlé rimangono in primo piano per il futuro poiché alcuni mercati esigono cambiamenti della struttura organizzativa e distributiva del gruppo. Una ulteriore indicazione che si può avanzare su Nestlé è la necessità di un potenziamento dell’analisi della sua catena di offerta (“supply chain”) distinguendo meglio nei rapporti organizzativi le attività principali da quelle di supporto ed individuando con più rigore i punti di resistenza alle “pratiche esemplari” di riduzione dei costi aziendali. Allo stesso tempo, i ricavi di Nestlé, come quelli di ogni multinazionale globale, vanno forse ulteriormente standardizzati (dato anche il forte impatto del mercato dei cambi) in modo da poterli confrontare meglio con quelli della concorrenza, superando anche i metodi della contabilità generale attraverso la pratica del calcolo dei costi di ogni attività contributiva agli obiettivi chiave del gruppo (ABC: activity-based costing). Alcuni tra i più importanti fattori competitivi sui quali valutare imprese dello stesso settore di appartenenza si possono ricavare da questa tabella: Fattori principali di NESTLE forza competitiva UNILEVER DANONE Qualità/performance del prodotto Larga gamma di prodotti, forte portafoglio di marchi conosciutissimi e che assicurano ampia presenza commerciale (es. Nespresso) Monopolio di prodotto in un determinato settore (vedi caso Mars) e mezzo utilizzato per proporlo al cliente (es. tecnica di conservazione o associazione con altri prodotti) Specializzazio ne di ogni fabbrica in particolari tipologie di prodotto, valorizzazione di punti di forza extratecnologici, qualità nutritiva dei prodotti e specialmente degli yoghurt Reputazione/immagine Reputazione dovuta a programmi di alimentazione specializzata per bambini, anziani e animali domestici; forte sensibilità ambientale e di ricerca Risparmi ambientali (meno emissioni di CO2), riciclaggio energetico con materiali di scarto (es. gelati), azione conoscitiva sul clima globale del pianeta Reputazione dei marchi, ricerca di produttori responsabili, aiuto alla conservazione delle colture in paesi emergenti o PVS Capacità produttiva “lean Rilancio production”, prodotti cioè metodo successo, di Chiusura di di impianti in vedi Europa causa giapponese caso Mars anti-scarto, riduzione di tempo, denaro e risorse impiegate nella produzione riduzione dei consumi, oltre il 60% della produzione situato nei paesi emergenti Abilità tecnologiche Tecnologie di prodotti campionati in molti modi e facilmente tastabili, ricerca di cibi più salutari e nutritivi Sviluppo della salute orale, bandi di concorso per la ricerca, problematiche antitrust da affrontare con novità su gelati industriali Tecnologie innovative sviluppate con IBM nella memorizzazio ne di dati e nell’uso delle risorse Rete di vendita Forte segmentazione di mercato (ad es. nei prodotti culinari: scelta tra ingredienti freschi o uso parziale di ricette o vasto uso di aiuti culinari o massima riduzione di costi), rapporti stretti con catering; presenza commerciale sia con negozi di angolo che con supermercati Promozione di prodotti specialistici (es. per la cura dentale; dentifricio Zendium) attraverso accordi con associazioni professionali Forte attività di promozione per i clienti (buoni sconto in punti vendita) Marche di commerciali di di largo consumo (vedi continuamente rinnovate, vedi Investimenti annui per la ricerca intorno a € 500 milioni, Innovazione prodotto di Edizioni speciali prodotti successo KitKat); prodotti cremino e Algida versatili, (tra gli sponsors di Expo), presenza speciale tra i previsione di giovanissimi raddoppiare il fatturato in 10 anni dimezzando l’impatto ambientale, prodotti bucato con meno consumo di acqua valorizzazione di prodotti Actimel in Italia, progetto “Io, yoghurt” Finanza e Progetti 20.000 nuovi posti di lavoro in Europa tra il 2014 ed il 2016; attività chiave indicate nel padiglione svizzero dell’Expo attraverso Nestle Research Center (la più grande struttura di ricerca nutrizionale nel mondo) Programmi con grandi università per l’inserimento di laureati prima ancora della conclusione degli studi (laurearsi in Unilever) Management di comunità, messa in opera dei “cercles de progression” di (circoli progressione) a livello del territorio locale e laboratori di innovazione sociale e di marketing digitale; progetti in Africa per ridurre gli oneri di importazione degli agricoltori Utile/Ricavi 2015 Utile 2014 CHF 14,5 mld (€ 13,4 mld); ricavi 2014 CHF 91,6 mld, € 84,8 mld; ricavi 1° trimestre 2015 CHF 20,9 mld Utile 2014 GBP 3,66 mld (€ 5,01 mld, CHF 5,42 mld); ricavi 2014 GBP 34,3 mld (CHF 50,8 mld, € 47 mld); ricavi 1° trimestre 2015 a Utile 2014 € 1,12 mld (CHF 1,21 mld), ricavi 2014 € 21,1 mld (CHF 22,8 mld) Ricavi 1° trimestre 2015 2014- (+0,5%) 12,8 mld (+12%) € 5,47 mld (+4,8% rettificato) Al confronto con i principali concorrenti Nestlé dimostra una capacità di sviluppo di programmi e prodotti specifici in linea con la migliore concorrenza. Questo dato permette di scontare un miglioramento della capacità produttiva e redditività del gruppo. Tuttavia questi aspetti positivi (con una distribuzione equilibrata di presenze in ogni area di prodotto/distribuzione) si sommano con qualche ritardo di adattamento ai mercati più reattivi dei paesi emergenti. Il confronto operativo di Nestlé con i principali competitors potrebbe concentrarsi su due altre imprese sovranazionali, Unilever e Danone. Rispetto a queste società Nestlé ha ricavi molto superiori se valutati ai cambi del 2/7/2015 (CHF 91,6 mld per Nestle; GBP 34,3 mld o CHF 50,8 mld per Unilever; € 21,14 mld o CHF 22,8 mld per Danone) e l’utile netto riflette grossomodo le forti differenze di reddito operativo (CHF 14,5 mld o € 13,4 mld per Nestle; GBP 3,66 mld o CHF 5,42 mld o € 5,01 mld per Unilever; € 1,12 mld o CHF 1,21 mld per Danone). Anche la capitalizzazione di mercato di Nestlé è in linea (CHF 218,6 mld per Nestle; GBP 81,9 mld o CHF 121,2 per Unilever; € 38,8 mld o CHF 41,9 mld per Danone). La diversa redditività/produttività dei 3 concorrenti si alimenta dei dati di fatturato per dipendente: Nestlé ha 339.000 dipendenti mentre Unilever ne conta 172.000 e Danone circa 100.000. A livello del P/E (prezzo/utili dell’azione) registrato al 3/7/2015, Nestlé è più attraente (15) rispetto ai competitors (P/E di 22 per Unilever e 31 per Danone) essendo soddisfacente il rendimento sul dividendo versato agli azionisti (3,1%) e risultando basso (positivo per il cash-flow) il rapporto tra debito e patrimonio. Redditività operativa ed equilibrio gestionale Il margine lordo evidenziato da Nestlé nel 2014 (CHF 10,9 mld) fornisce un utile netto consistente (CHF 6,9 mld) e questo poiché la stagnazione dei ricavi (CHF 91,6 mld contro CHF 92,2 mld nel 2013) è stata bilanciata da un rilevante contenimento delle spese operative generali. Il rapporto tra attivo circolante e passività a breve (1.03) cresce nel 2014 rispetto a dati precedenti inferiori all’unità ed il cash-flow utilizzato per investimenti (CHF 3,1 mld) cresce rispetto al 2013. La solidità patrimoniale di Nestle è elevata anche considerando che il patrimonio netto della società vale rispetto all’attivo un 53% (valori superiori al 20% sono considerati buoni): del resto il margine operativo è superiore alla posizione finanziaria netta (esposizione netta dell’azienda verso i suoi creditori, pari a: capitale circolante netto + crediti a medio-lungo termine – debiti a medio-lungo termine) e questo indica una salutare correlazione tra indebitamento, copertura degli oneri finanziari e redditività. Performance azionaria. L’andamento dell’azione Nestlé ed un confronto tra quest’ultima ed alcuni indici di mercato significativi si possono ricavare attraverso il collegamento con il Financial Times: http://markets.ft.com/research/Markets/Tearsheets/Summary?s=NESN:VTX Immediatamente sotto il titolo Nestlé si può leggere in ordine: il valore corrente dell’azione (“close in Eur”), la percentuale immediata (ad 1 giorno) di cambiamento (“today’s change”), i volumi di azioni trattate (“shares traded”), il cambiamento dell’azione ad 1 anno (“1 year change”), il coefficiente beta (“beta”) che esprime la reattività dell’azione rispetto all’andamento del mercato nel suo insieme. Cliccando su “1M” nel grafico di sopra si avrà l’andamento dell’azione Nestlé nell’ultimo mese. Sotto il grafico è indicata la parte “Summary” ed in essa sono calcolati la consistenza delle azioni (“shares outstanding”), il flottante (“free float”), il rapporto prezzo/utili (“P/E”), la capitalizzazione di mercato (“market cap”), gli utili per azione (“EPS”), il dividendo (“Annual div”) ed il suo rendimento annuo (“Annual div yield”), la data di pagamento del dividendo (“Div pay-date”). In fondo alla pagina c’è il confronto a 90 giorni tra azione Nestlé e indici di mercato. Composizione azionaria di Nestlé La composizione del capitale sociale di Nestlé (al 26 giugno 2015) comprende tra i suoi maggiori azionisti istituzionali (che pesano complessivamente l’11,61% del capitale) Norges Bank Investment Management, The Vanguard Group, Inc., UBS AG (Investment Management), Massachusetts Financial Services Co., Credit Suisse AG, Capital Research & Management Co. (World Investors), BlackRock Fund Advisors, Capital Research & Management Co. (Global Investors), MFS International (UK) Ltd., BlackRock Advisors (UK) Ltd. Governance Il Consiglio di Amministrazione di Nestlé è composto come segue: Peter Brabeck-Letmathe – Presidente del Consiglio di Amministrazione di Nestle SA dal 10 aprile 2008. E’ stato in precedenza CEO di Nestlé – ha raggiunto il gruppo nel 1968. Dal 1970 al 1980 è stato Direttore commerciale e più tardi Direttore del Marketing alla Nestlé Cile. Nel 1981 è stato nominato Direttore esecutivo di Nestlé Ecuador e nel 1983 è diventato Direttore esecutivo di Nestlé Venezuela. Nel 1987 è stato trasferito alla sede internazionale della Nestlé a Vevey quale Vice Presidente in carica della Divisione Prodotti culinari. Nel 1992 è diventato Vice Presidente esecutivo di Nestlé S.A. con responsabilità mondiale per il Gruppo di Affari Strategico 2. Questo Gruppo comprendeva Food, Buitoni, Chocolate and Confectionery, Ice Cream, Petfood, così come Industrial Products (Aromas). Allo stesso tempo Brabeck-Letmathe assunse responsabilità mondiale per il Marketing, Comunicazioni e Affari Pubblici. Nel giugno 1997 è diventato Membro del Consiglio di Amministrazione e CEO di Nestle S.A. Nell’aprile 2001, il Consiglio di Amministrazione di Nestle S.A. lo ha eletto Vice Presidente. Nell’aprile 2005 è stato eletto Presidente. Ha studiato Economia alla Vienna University of World Trade (Università di Vienna del Commercio Mondiale). E’ Vice Presidente di Oreal S.A., Presidente di Delta Topco, Vice Presidente del CDA di Credit Suisse Group e Consigliere di Exxon Mobil Corporation. E’ anche Presidente di Water Resources Group (WRG) e membro dell’European Round Table of Industrialists oltre che membro del Foundation Board del World Economic Forum e membro del comitato fondatore del Festival di Verbier. Helmut Oswald Maucher – Presidente onorario di Nestle SA da maggio 2000. Apprendistato commerciale alla fabbrica Nestlé di Eisenharz, in Germania, e successivamente trasferito alla Nestlé di Francoforte. Laurea alla Università di Francoforte, dal 1964 al 1980 ricopre varie posizioni di management nella Nestlé tedesca e dal 1975 è Presidente e CEO della Nestle-Gruppe Deutschland, Frankfurt. Il 1 ottobre 1980 si trasferisce alla Nestlé svizzera quale Vice Presidente di Nestle S.A., Vevey, e membro del Comitato esecutivo. Nel novembre 1981 è stato nominato CEO di Nestle S.A. e dal giugno 1990 al giugno 1997 sia Presidente che CEO. Dal giugno 1997 è rimasto solo Presidente di Nestle S.A., Vevey, Svizzera. E’ stato insignito di onoreficenze e premi, inclusi Preis Soziale Makrtwirtschaft 2004 del Konrad-Adenauer Stiftung e.V. Paul Bulcke – CEO e membro del Consiglio di Amministrazione di Nestle SA dall’aprile 2008. E’ membro del Comitato Governance della società. E’ stato CEO dal settembre 2007 all’aprile 2008. Laurea di ingegneria commerciale alla Università cattolica di Lovanio nel 1976. Dal 1977 al 1979 è stato Analista finanziario presso Scott Graphics International. Ha raggiunto il Gruppo Nestlé nel 1979, e dal 1980 al 1996 ha ricoperto funzioni di vendita a Nestle Peru, Nestle Ecuador and Nestle Chile, e dal 1998 al 2000 è stato Market Head a Nestlé Czech and Slovak Republic e dal 2000 al 2004 Market Head a Nestlé Germania. E’ membro del CDA di Roche Holding Ltd. Rolf Haenggi – secondo Vice Presidente del CDA di Nestle SA dall’aprile 2005. Presidente del Comitato Audit e membro del Comitato Governance. Laurea in Legge dall’Università di Basilea e da Harvard Business School. Nel 1971 è stato in Union Bank of Switzerland. Nel 1976 ha raggiunto la compagnia di assicurazioni Zurich e nel 1986 è diventato membro del Comitato esecutivo societario e Capo della finanza mondiale. Vice CEO di Zurich nel 1988 e membro del CDA dal 1993 al 1997. In 1996 membro del CDA di Roche Holding Ltd, Switzerland, e Vice Presidente fino al 2006. Dal 1994 all’aprile 2009 è stato Presidente di Rud, Blass & Cie AG, Bankers, Switzerland. Andreas N. Koopmann – primo Vice Presidente del CDA di Nestlé SA da aprile 2005. Membro del Comitato Governance. E’ stato membro del CDA da 2003 ad Aprile 2005. Ha un Master in Business Administration all’IMEDE di Losanna ed un Master in ingegneria meccanica al Swiss Federal Institute of Technology. Dal 1979 al 1980 è stato Assistente al Presidente e CEO di Bruno Piatti AG. Dal 1982 al 1989 è stato Vice Presidente dell’Engineering e Manufacturing al Bobst Group Inc. Dal 1989 al 2009 è stato Vice Presidente di Bobst e dal 1989 al 1991 membro del Comitato esecutivo incaricato della Produzione e dal 1991 al 1994 quale Vice Presidente esecutivo dal 1994 al 1995 e quale membro del CDA dal 1998 al 2002 e quale CEO dal 1995 al maggio 2009. Attualmente è Presidente di Georg Fischer AG come membro del CDA di Credit Suisse Group. Previsioni sull’azione Nestlé A decorrere dal 26 giugno 2015 le opinioni di 32 analisti sul titolo Nestlé sono state raccolte dal Financial Times; l’orientamento prevalente è verso l’opzione “hold” (detenere l’azione) prevedendo una quotazione mediana intorno a € 75,00 e 2 estremi di intervallo pari a 87,00 e 61,50. Si prevede per il 2015 un dividendo intorno a CHF 2,25 in crescita del 2,23 % con EPS nel 2004 di CHF 4,52 per azione. Contatti Nestle SA Avenue Nestle 55 VEVEY1800 Switzerland CHE Phone+41 219241111 Fax+41 219244800 Website http://www.nestle.com