Nestlé - Home | Giovanni Ciraolo

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Nestlé - Home | Giovanni Ciraolo
NESTLE
Riassunto: Nestlé è uno dei grandi gruppi mondiali del cibo e delle bevande, il maggiore in termini
di utili e di fatturato. E’ basato in Svizzera ma diffuso in tutto il mondo in 197 paesi con una
distribuzione equilibrata tra i vari continenti. I concorrenti diretti di Nestlé sono Unilever e Danone,
che hanno rispettivamente la metà circa dei dipendenti di Nestlé e poco meno di un terzo: tuttavia,
se i ricavi dei concorrenti si distribuiscono grosso modo in linea con il numero dei dipendenti, la
redditività di Nestlé nel 2014 è risultata molto alta. Se i ricavi di Nestlé sono risultati piatti rispetto
al 2013 (e lo sono quasi anche nel 1° trimestre 2015), l’utile netto ha avuto un progresso di circa il
44%, pur beneficiando dell’alienazione di quote azionarie. Nestlé pratica una accorta politica di
dividendi, in moderata crescita annua anche previsionale del 2% circa, e molti analisti individuano
un target (obiettivo) del titolo borsistico intorno agli 80 franchi svizzeri (al 3/7/15 la quotazione era
intorno ai 68 CHF). Osservando il valore del titolo negli ultimi 5 anni, si nota una crescita regolare
pur interrotta negli ultimi 3 mesi dalle ben note tensioni che dominano i mercati azionari in tutto il
mondo. Gli analisti di un gruppo selezionato dal Financial Times (vedi la sezione Previsioni in
questa scheda) consigliano in maggioranza di detenere l’azione Nestlé, ma una minoranza ritiene
che l’azione farà meglio del mercato nei prossimi mesi. Rispetto ai suoi concorrenti, Nestlé ottiene i
suoi ricavi importanti da ogni area geografica del mondo, il che limita la crescita del fatturato
poiché di recente c’è stata stagnazione di mercato nei paesi avanzati: i concorrenti di Nestlé hanno
sviluppato un maggiore adattamento e una maggiore presenza nei paesi emergenti che
contribuiscono in misura più forte al progresso delle vendite alimentari mondiali anche in ragione
del ciclo di vita dei prodotti, alcuni dei quali sono saturati nel mondo sviluppato. Nestlé possiede
dei centri di ricerca all’avanguardia mondiale nel settore della nutrizione e registra una grande
reputazione sociale (è presente anche nel padiglione svizzero dell’Expo 2015): gli stessi concorrenti
di Nestlé hanno piani di sviluppo sociale ed ambientale (vedi tabella comparativa sui fattori di forza
competitiva) pur maggiormente legati al territorio e talvolta incrociati con la politica della rete di
acquisto/vendita delle materie prime alimentari.
Cenni sintetici, Cos’è Nestlé, dove opera e con chi
Nestle SA è una società holding del gruppo Nestle primariamente impegnata nella produzione di
cibo e bevande. L’attività di gruppo si esplica in 3 zone geografiche (Europa, Americhe ed Asia,
Oceania ed Africa) e con 3 segmenti: “Nestle Waters”, “Nestle Nutrition” e “Others”. Quest’ultimo
segmento include il business di “Nestle Professional”, “Nespresso”, “Nestle Health Science” e le
Joint Ventures alimentari e farmaceutiche. I prodotti del gruppo sono diversificati in 7 tipologie:
bevande liquide; Acque; Prodotti lattiferi e gelati; Nutrizione e Salute; Piatti confezionati e aiuti in
cucina; Confezioni e cibo per animali. Il Gruppo gestisce un ampio numero di marchi diversificati
associati a specifici gruppi di prodotti come i Baby foods, le acque in bottiglia, il caffé, le bevande
ed il servizio di cibo. Nel gennaio 2014 la società ha venduto i suoi marchi PowerBar and Musashi.
Il 37% circa delle vendite di Nestlé sono bevande e prodotti lattieri; circa il 14% sono piatti
confezionati e quasi altrettanto proviene dalla nutrizione scientifica; le acque minerali pesano per il
7%. Nestlé è una multinazionale di 339.000 dipendenti operante in 197 paesi dove gli Stati Uniti
rappresentano il 23,5% del fatturato e la Cina il 6,6% (Italia: 2,1%). Nel 2014 la società ha avuto
ricavi per CHF 91,6 mld (CHF sta per franco svizzero, “mld” sta per miliardi) ed un risultato
operativo di CHF 14,0 mld. L’utile netto si è fissato a CHF 14,5 mld con l’alienazione di una quota
azionaria in Oréal e la rivalutazione della partecipazione in Galderma: l’utile per azione ha
raggiunto CHF 4,54 con un incremento di oltre il 44% (dividendo a CHF 2,20). Nestlé figura tra i
primi tre produttori mondiali di cibo e bevande, è presente nei più avanzati programmi alimentari
per bambini e risulta inclusa nell’indice FTSE dell’investitore sociale responsabile: la società ha
considerevolmente migliorato il bilancio dei rifiuti della sua produzione (scarichi di acqua -52%,
consumi energetici -26%). Nel periodo 2013-2014 la capitalizzazione di mercato di Nestlé ha
superato CHF 230 mld ed il patrimonio ha raggiunto CHF 70 mld: si tratta di cifre paragonabili ad
una grande impresa petrolifera come Eni. L’ottica di business di Nestlé tende a programmi di lungo
termine nella parte di attività condivisa con istituzioni di carattere scientifico o benefico: la società è
stata fondata 150 anni fa da Henri Nestlé con un prodotto di farina lattea che salvò neonati alle
prese con allergie.
Grandi numeri del gruppo Nestlé: confronto con imprese simili
Una prima valutazione delle scelte strategiche di Nestlé e del loro impatto sul posizionamento
competitivo dell’impresa può essere fornita dagli indicatori che rilevano i flussi reddituali dei
progetti misurandoli con le fonti finanziarie che li hanno generati e scontandoli con il tasso medio di
indebitamento che determina gli oneri degli investimenti. Indici base di redditività sono il ritorno
del risultato operativo prodotto dagli investimenti (ROI), che è del 7,47%; vi è poi il rapporto tra
ricavi netti ed attivo (ROA), che misura la produttività della crescita dell’impresa (è del 5,44%) ed
il ritorno sul patrimonio netto (ROE) che per Nestlé è del 21,79%. Ulteriori considerazioni si
possono ricavare dall’Ebitda (per Nestlé: $ 16,3 mld) che misura la redditività di base dell’impresa
(ricavi al netto dei costi sostenuti per produrli e calcolati al lordo di interessi, tasse, svalutazioni e
ammortamenti). Possono anche essere considerati ulteriori elementi di analisi quali il valore
economico aggiunto (EVA) ed il tasso interno di rendimento (TIR) che rappresenta il tasso di
attualizzazione dei flussi di cassa delle operazioni dell’impresa che azzera questi ultimi al netto dei
costi sostenuti per finanziare gli investimenti. Se il tasso interno di rendimento degli investimenti è
maggiore del costo medio ponderato di acquisizione del capitale (di rischio e di debito) allora vi è
convenienza ad investire.
Nel caso di Nestlé il reddito operativo rappresenta il 15,3% del fatturato ed il valore aggiunto
economico (EVA, che rappresenta ciò che resta all’impresa del suo reddito operativo una volta
remunerati i suoi “stakeholders”: azionisti, creditori, dipendenti, soggetti ambientali e politicosociali) è di circa CHF 2 miliardi che corrisponde a quanto il reddito operativo normalizzato al netto
delle tasse superi la consistenza degli oneri che pesano sul capitale raccolto (tra capitale di rischio e
di debito) per finanziare gli impieghi.
Tra le tematiche prioritarie di Nestlé non figurano l’influenza di nuovi concorrenti o il
mantenimento di forti tassi di crescita poiché Nestlé è un gruppo alimentare globale che conta su
redditi stabili visto che alcuni dei suoi prodotti hanno una natura anticiclica (cioè fanno parte di una
regolare dieta quotidiana e non sono soggetti a taglio di consumi in situazioni di recessione). Al
contrario, le politiche di prezzo e di costo dell’offerta Nestlé rimangono in primo piano per il futuro
poiché alcuni mercati esigono cambiamenti della struttura organizzativa e distributiva del gruppo.
Una ulteriore indicazione che si può avanzare su Nestlé è la necessità di un potenziamento
dell’analisi della sua catena di offerta (“supply chain”) distinguendo meglio nei rapporti
organizzativi le attività principali da quelle di supporto ed individuando con più rigore i punti di
resistenza alle “pratiche esemplari” di riduzione dei costi aziendali. Allo stesso tempo, i ricavi di
Nestlé, come quelli di ogni multinazionale globale, vanno forse ulteriormente standardizzati (dato
anche il forte impatto del mercato dei cambi) in modo da poterli confrontare meglio con quelli
della concorrenza, superando anche i metodi della contabilità generale attraverso la pratica del
calcolo dei costi di ogni attività contributiva agli obiettivi chiave del gruppo (ABC: activity-based
costing).
Alcuni tra i più importanti fattori competitivi sui quali valutare imprese dello stesso settore di
appartenenza si possono ricavare da questa tabella:
Fattori principali di NESTLE
forza competitiva
UNILEVER
DANONE
Qualità/performance
del prodotto
Larga gamma di
prodotti, forte
portafoglio di
marchi
conosciutissimi
e che assicurano
ampia presenza
commerciale
(es. Nespresso)
Monopolio
di
prodotto in un
determinato
settore (vedi caso
Mars) e mezzo
utilizzato
per
proporlo
al
cliente
(es.
tecnica
di
conservazione o
associazione con
altri prodotti)
Specializzazio
ne di ogni
fabbrica
in
particolari
tipologie
di
prodotto,
valorizzazione
di punti di
forza
extratecnologici,
qualità
nutritiva dei
prodotti
e
specialmente
degli yoghurt
Reputazione/immagine Reputazione
dovuta
a
programmi di
alimentazione
specializzata
per
bambini,
anziani
e
animali
domestici; forte
sensibilità
ambientale e di
ricerca
Risparmi
ambientali (meno
emissioni
di
CO2), riciclaggio
energetico
con
materiali di scarto
(es.
gelati),
azione
conoscitiva
sul
clima globale del
pianeta
Reputazione
dei
marchi,
ricerca
di
produttori
responsabili,
aiuto
alla
conservazione
delle colture in
paesi
emergenti o
PVS
Capacità produttiva
“lean
Rilancio
production”,
prodotti
cioè
metodo successo,
di Chiusura
di
di impianti
in
vedi Europa causa
giapponese
caso Mars
anti-scarto,
riduzione
di
tempo, denaro e
risorse
impiegate nella
produzione
riduzione dei
consumi, oltre
il 60% della
produzione
situato
nei
paesi
emergenti
Abilità tecnologiche
Tecnologie di
prodotti
campionati in
molti modi e
facilmente
tastabili, ricerca
di cibi più
salutari
e
nutritivi
Sviluppo
della
salute orale, bandi
di concorso per la
ricerca,
problematiche
antitrust
da
affrontare
con
novità su gelati
industriali
Tecnologie
innovative
sviluppate con
IBM
nella
memorizzazio
ne di dati e
nell’uso delle
risorse
Rete di vendita
Forte
segmentazione
di mercato (ad
es. nei prodotti
culinari: scelta
tra ingredienti
freschi o uso
parziale
di
ricette o vasto
uso di aiuti
culinari
o
massima
riduzione
di
costi), rapporti
stretti
con
catering;
presenza
commerciale sia
con negozi di
angolo che con
supermercati
Promozione
di
prodotti
specialistici (es.
per
la
cura
dentale;
dentifricio
Zendium)
attraverso accordi
con associazioni
professionali
Forte attività
di promozione
per i clienti
(buoni sconto
in
punti
vendita)
Marche
di commerciali
di
di largo
consumo
(vedi continuamente
rinnovate,
vedi
Investimenti
annui per la
ricerca intorno
a
€
500
milioni,
Innovazione
prodotto
di Edizioni
speciali
prodotti
successo
KitKat);
prodotti
cremino e Algida
versatili,
(tra gli sponsors
di
Expo),
presenza
speciale tra i previsione
di
giovanissimi
raddoppiare
il
fatturato in 10
anni dimezzando
l’impatto
ambientale,
prodotti bucato
con
meno
consumo di acqua
valorizzazione
di
prodotti
Actimel
in
Italia, progetto
“Io, yoghurt”
Finanza e Progetti
20.000
nuovi
posti di lavoro
in Europa tra il
2014 ed il 2016;
attività chiave
indicate
nel
padiglione
svizzero
dell’Expo
attraverso
Nestle Research
Center (la più
grande struttura
di
ricerca
nutrizionale nel
mondo)
Programmi con
grandi università
per l’inserimento
di laureati prima
ancora
della
conclusione degli
studi (laurearsi in
Unilever)
Management
di comunità,
messa in opera
dei “cercles de
progression”
di
(circoli
progressione)
a livello del
territorio
locale
e
laboratori di
innovazione
sociale e di
marketing
digitale;
progetti
in
Africa
per
ridurre
gli
oneri
di
importazione
degli
agricoltori
Utile/Ricavi
2015
Utile
2014
CHF 14,5 mld
(€ 13,4 mld);
ricavi
2014
CHF 91,6 mld,
€ 84,8 mld;
ricavi
1°
trimestre 2015
CHF 20,9 mld
Utile 2014 GBP
3,66 mld (€ 5,01
mld, CHF 5,42
mld); ricavi 2014
GBP 34,3 mld
(CHF 50,8 mld, €
47 mld); ricavi 1°
trimestre 2015 a
Utile 2014 €
1,12
mld
(CHF
1,21
mld),
ricavi
2014 € 21,1
mld
(CHF
22,8
mld)
Ricavi
1°
trimestre 2015
2014-
(+0,5%)
12,8 mld (+12%)
€ 5,47 mld
(+4,8%
rettificato)
Al confronto con i principali concorrenti Nestlé dimostra una capacità di sviluppo di programmi e
prodotti specifici in linea con la migliore concorrenza. Questo dato permette di scontare un
miglioramento della capacità produttiva e redditività del gruppo. Tuttavia questi aspetti positivi
(con una distribuzione equilibrata di presenze in ogni area di prodotto/distribuzione) si sommano
con qualche ritardo di adattamento ai mercati più reattivi dei paesi emergenti. Il confronto operativo
di Nestlé con i principali competitors potrebbe concentrarsi su due altre imprese sovranazionali,
Unilever e Danone. Rispetto a queste società Nestlé ha ricavi molto superiori se valutati ai cambi
del 2/7/2015 (CHF 91,6 mld per Nestle; GBP 34,3 mld o CHF 50,8 mld per Unilever; € 21,14 mld o
CHF 22,8 mld per Danone) e l’utile netto riflette grossomodo le forti differenze di reddito operativo
(CHF 14,5 mld o € 13,4 mld per Nestle; GBP 3,66 mld o CHF 5,42 mld o € 5,01 mld per Unilever;
€ 1,12 mld o CHF 1,21 mld per Danone). Anche la capitalizzazione di mercato di Nestlé è in linea
(CHF 218,6 mld per Nestle; GBP 81,9 mld o CHF 121,2 per Unilever; € 38,8 mld o CHF 41,9 mld
per Danone). La diversa redditività/produttività dei 3 concorrenti si alimenta dei dati di fatturato per
dipendente: Nestlé ha 339.000 dipendenti mentre Unilever ne conta 172.000 e Danone circa
100.000. A livello del P/E (prezzo/utili dell’azione) registrato al 3/7/2015, Nestlé è più attraente
(15) rispetto ai competitors (P/E di 22 per Unilever e 31 per Danone) essendo soddisfacente il
rendimento sul dividendo versato agli azionisti (3,1%) e risultando basso (positivo per il cash-flow)
il rapporto tra debito e patrimonio.
Redditività operativa ed equilibrio gestionale
Il margine lordo evidenziato da Nestlé nel 2014 (CHF 10,9 mld) fornisce un utile netto consistente
(CHF 6,9 mld) e questo poiché la stagnazione dei ricavi (CHF 91,6 mld contro CHF 92,2 mld nel
2013) è stata bilanciata da un rilevante contenimento delle spese operative generali. Il rapporto tra
attivo circolante e passività a breve (1.03) cresce nel 2014 rispetto a dati precedenti inferiori
all’unità ed il cash-flow utilizzato per investimenti (CHF 3,1 mld) cresce rispetto al 2013. La
solidità patrimoniale di Nestle è elevata anche considerando che il patrimonio netto della società
vale rispetto all’attivo un 53% (valori superiori al 20% sono considerati buoni): del resto il margine
operativo è superiore alla posizione finanziaria netta (esposizione netta dell’azienda verso i suoi
creditori, pari a: capitale circolante netto + crediti a medio-lungo termine – debiti a medio-lungo
termine) e questo indica una salutare correlazione tra indebitamento, copertura degli oneri finanziari
e redditività.
Performance azionaria.
L’andamento dell’azione Nestlé ed un confronto tra quest’ultima ed alcuni indici di mercato significativi si
possono ricavare attraverso il collegamento con il Financial Times:
http://markets.ft.com/research/Markets/Tearsheets/Summary?s=NESN:VTX
Immediatamente sotto il titolo Nestlé si può leggere in ordine: il valore corrente dell’azione (“close
in Eur”), la percentuale immediata (ad 1 giorno) di cambiamento (“today’s change”), i volumi di
azioni trattate (“shares traded”), il cambiamento dell’azione ad 1 anno (“1 year change”), il
coefficiente beta (“beta”) che esprime la reattività dell’azione rispetto all’andamento del mercato
nel suo insieme.
Cliccando su “1M” nel grafico di sopra si avrà l’andamento dell’azione Nestlé nell’ultimo mese.
Sotto il grafico è indicata la parte “Summary” ed in essa sono calcolati la consistenza delle azioni
(“shares outstanding”), il flottante (“free float”), il rapporto prezzo/utili (“P/E”), la capitalizzazione
di mercato (“market cap”), gli utili per azione (“EPS”), il dividendo (“Annual div”) ed il suo
rendimento annuo (“Annual div yield”), la data di pagamento del dividendo (“Div pay-date”). In
fondo alla pagina c’è il confronto a 90 giorni tra azione Nestlé e indici di mercato.
Composizione azionaria di Nestlé
La composizione del capitale sociale di Nestlé (al 26 giugno 2015) comprende tra i suoi
maggiori azionisti istituzionali (che pesano complessivamente l’11,61% del capitale)
Norges Bank Investment Management, The Vanguard Group, Inc., UBS AG (Investment
Management), Massachusetts Financial Services Co., Credit Suisse AG, Capital
Research & Management Co. (World Investors), BlackRock Fund Advisors, Capital
Research & Management Co. (Global Investors), MFS International (UK) Ltd.,
BlackRock Advisors (UK) Ltd.
Governance
Il Consiglio di Amministrazione di Nestlé è composto come segue:
Peter Brabeck-Letmathe – Presidente del Consiglio di Amministrazione di Nestle SA dal 10 aprile
2008. E’ stato in precedenza CEO di Nestlé – ha raggiunto il gruppo nel 1968. Dal 1970 al 1980 è
stato Direttore commerciale e più tardi Direttore del Marketing alla Nestlé Cile. Nel 1981 è stato
nominato Direttore esecutivo di Nestlé Ecuador e nel 1983 è diventato Direttore esecutivo di Nestlé
Venezuela. Nel 1987 è stato trasferito alla sede internazionale della Nestlé a Vevey quale Vice
Presidente in carica della Divisione Prodotti culinari. Nel 1992 è diventato Vice Presidente
esecutivo di Nestlé S.A. con responsabilità mondiale per il Gruppo di Affari Strategico 2. Questo
Gruppo comprendeva Food, Buitoni, Chocolate and Confectionery, Ice Cream, Petfood, così come
Industrial Products (Aromas). Allo stesso tempo Brabeck-Letmathe assunse responsabilità mondiale
per il Marketing, Comunicazioni e Affari Pubblici. Nel giugno 1997 è diventato Membro del
Consiglio di Amministrazione e CEO di Nestle S.A. Nell’aprile 2001, il Consiglio di
Amministrazione di Nestle S.A. lo ha eletto Vice Presidente. Nell’aprile 2005 è stato eletto
Presidente. Ha studiato Economia alla Vienna University of World Trade (Università di Vienna del
Commercio Mondiale). E’ Vice Presidente di Oreal S.A., Presidente di Delta Topco, Vice
Presidente del CDA di Credit Suisse Group e Consigliere di Exxon Mobil Corporation. E’ anche
Presidente di Water Resources Group (WRG) e membro dell’European Round Table of
Industrialists oltre che membro del Foundation Board del World Economic Forum e membro del
comitato fondatore del Festival di Verbier.
Helmut Oswald Maucher – Presidente onorario di Nestle SA da maggio 2000. Apprendistato
commerciale alla fabbrica Nestlé di Eisenharz, in Germania, e successivamente trasferito alla Nestlé
di Francoforte. Laurea alla Università di Francoforte, dal 1964 al 1980 ricopre varie posizioni di
management nella Nestlé tedesca e dal 1975 è Presidente e CEO della Nestle-Gruppe Deutschland,
Frankfurt. Il 1 ottobre 1980 si trasferisce alla Nestlé svizzera quale Vice Presidente di Nestle S.A.,
Vevey, e membro del Comitato esecutivo. Nel novembre 1981 è stato nominato CEO di Nestle S.A.
e dal giugno 1990 al giugno 1997 sia Presidente che CEO. Dal giugno 1997 è rimasto solo
Presidente di Nestle S.A., Vevey, Svizzera. E’ stato insignito di onoreficenze e premi, inclusi Preis
Soziale Makrtwirtschaft 2004 del Konrad-Adenauer Stiftung e.V.
Paul Bulcke – CEO e membro del Consiglio di Amministrazione di Nestle SA dall’aprile 2008. E’
membro del Comitato Governance della società. E’ stato CEO dal settembre 2007 all’aprile 2008.
Laurea di ingegneria commerciale alla Università cattolica di Lovanio nel 1976. Dal 1977 al 1979 è
stato Analista finanziario presso Scott Graphics International. Ha raggiunto il Gruppo Nestlé nel
1979, e dal 1980 al 1996 ha ricoperto funzioni di vendita a Nestle Peru, Nestle Ecuador and Nestle
Chile, e dal 1998 al 2000 è stato Market Head a Nestlé Czech and Slovak Republic e dal 2000 al
2004 Market Head a Nestlé Germania. E’ membro del CDA di Roche Holding Ltd.
Rolf Haenggi – secondo Vice Presidente del CDA di Nestle SA dall’aprile 2005. Presidente del
Comitato Audit e membro del Comitato Governance. Laurea in Legge dall’Università di Basilea e
da Harvard Business School. Nel 1971 è stato in Union Bank of Switzerland. Nel 1976 ha raggiunto
la compagnia di assicurazioni Zurich e nel 1986 è diventato membro del Comitato esecutivo
societario e Capo della finanza mondiale. Vice CEO di Zurich nel 1988 e membro del CDA dal
1993 al 1997. In 1996 membro del CDA di Roche Holding Ltd, Switzerland, e Vice Presidente fino
al 2006. Dal 1994 all’aprile 2009 è stato Presidente di Rud, Blass & Cie AG, Bankers, Switzerland.
Andreas N. Koopmann – primo Vice Presidente del CDA di Nestlé SA da aprile 2005. Membro del
Comitato Governance. E’ stato membro del CDA da 2003 ad Aprile 2005. Ha un Master in
Business Administration all’IMEDE di Losanna ed un Master in ingegneria meccanica al Swiss
Federal Institute of Technology. Dal 1979 al 1980 è stato Assistente al Presidente e CEO di Bruno
Piatti AG. Dal 1982 al 1989 è stato Vice Presidente dell’Engineering e Manufacturing al Bobst
Group Inc. Dal 1989 al 2009 è stato Vice Presidente di Bobst e dal 1989 al 1991 membro del
Comitato esecutivo incaricato della Produzione e dal 1991 al 1994 quale Vice Presidente esecutivo
dal 1994 al 1995 e quale membro del CDA dal 1998 al 2002 e quale CEO dal 1995 al maggio 2009.
Attualmente è Presidente di Georg Fischer AG come membro del CDA di Credit Suisse Group.
Previsioni sull’azione Nestlé
A decorrere dal 26 giugno 2015 le opinioni di 32 analisti sul titolo Nestlé sono state raccolte dal
Financial Times; l’orientamento prevalente è verso l’opzione “hold” (detenere l’azione) prevedendo
una quotazione mediana intorno a € 75,00 e 2 estremi di intervallo pari a 87,00 e 61,50. Si prevede
per il 2015 un dividendo intorno a CHF 2,25 in crescita del 2,23 % con EPS nel 2004 di CHF 4,52
per azione.
Contatti
Nestle SA
Avenue Nestle 55
VEVEY1800
Switzerland
CHE
Phone+41 219241111 Fax+41 219244800
Website http://www.nestle.com