N O T I Z I E - comune di mesoraca

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N O T I Z I E - comune di mesoraca
N O T I Z I E
SPECIALE
150° UNITA’ D’ITALIA
Anno II Numero 2
Agosto 2011
Sommario
Editoriale
Studiare con serietà e costanza
Presenze
3
Informazioni utili
Numeri di pubblica utilità
4
5
Attività produttive
Strade interpoderali
Registrato presso il Tribunale di Crotone
n. 1 del 10/01/2011
In scena con l ’ O pera Sacra
21
XIX giornata mondiale del malato
22
San Giovanni Decollato
23
Scuola
6/7
Amministrazione
Ultimissime notizie...
20
Associaz. e Chiesa
Igiene e Associaz.
Mesoraca manda a casa l ’ Akros
Il dott. Colicchio va in pensione
Concluso il progetto PON
24
Con i bimbi nel fantastico mondo di Alice
25
8
Riflessioni
Salute e sanità
Guardia medica
Il ruolo politico della donna
26/27
9
Politica
Politiche sociali
Agosto mesorachese
Elezioni politiche a Lavena Ponte Tresa
28
10
Riflettori su...
Politiche giovanili
Il consigliere Francesco Mascagni
Salvatore Ferrazzo
Beni Culturali
Girovagando
La chiesa matrice dell ’ Annunziata
Potenziamento energia
12
Una nuova area di ristoro
13
Strade asfaltate
13
14/15
Cultura e Spettacolo
Il coraggio di amare
31
Il gioco di strada
Redazione :
CARMEN CARCEO
LUISA FONTANA
FRANCESCO MANFREDA
SALVATORE CUDA
ELOISA TESORIERE
PINO GIGLIOTTI
CATERINA POLLIZZI
Collaborazioni:
PETRONILLA ESPOSITO
FRANCESCO SPINELLI
ROSSELLA COLOSIMO
DON ERCOLE BONOFIGLIO
Realizzazione grafica e impaginazione:
ANTONIO AIELLO
Foto:
AUTORI VARI
Stampa:
DUE L s.a.s. Mesoraca
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PER INSERZIONI
Di tutto un po’...
Speciale
Festeggiamenti 150° anniversario Unità Italia
30/31
Sede redazionale:
Via XX Settembre 88838 Mesoraca (KR)
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tel 0962489439 fax 0962 45049
C’era una volta
Attualità
Convegno urbanistica
29
11
Direttore Responsabile:
GIUSEPPE PIPITA
16/19
Curiosità
34
La foto ricordo
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PUBBLICITARIE
SU QUESTO PERIODICO
RIVOLGERSI ALLA SEDE
REDAZIONALE
La redazione del giornale, rende noto a tutti i nostri concittadini emigrati imprenditori,
Di tutto un sul
po’...
che è possibile usufruire di uno spazio pubblicitario
periodico, conferendo un
contributo. Per qualsiasi informazione contattare
il
numero
telefonico 0962/489439 e
Ti riconosci?
30/31
chiedere dell’assessore Carmen Carceo o della consigliere Luisa Fontana.
editoriale
Studiare con serietà e costanza
«Cari alunni e alunne, cari maestri e professori, la scuola italia-
na sta attraversando un periodo storico di grandi cambiamenti
e di altrettante rivoluzioni. Un tempo la scuola pubblica era
avvertita dai docenti e dagli studenti come un’istituzione sacrale perchè consentiva a tutti di formarsi una coscienza civica
prima che una conoscenza enciclopedica. La scuola pubblica
italiana era libertà e partecipazione. Sia i giovani discenti che i
docenti portavano sempre nel cuore la consapevolezza che
l’istruzione pubblica è un diritto garantito e tutelato dalla nostra Costituzione della Repubblica, sancita come un vincolo
fondamentale dagli articoli 33 e 34 di quella carta per la quale,
in un tempo non molto lontano, i vostri nonni hanno combattuto e per la quale l’Italia intera ha stretto un patto di condivisione riassunto nella parola Democrazia. Questo ha garantito a
tutti voi, fino ad oggi, di ritrovarvi a iniziare, come ogni anno,
un percorso di apprendimento che non si limiterà solamente ai
testi scolastici e alle materie che studierete. Esso invece si formerà anche nelle esperienze umane che saprete costruire nel
rispetto reciproco di compagni e verso i vostri docenti. É inutile
nascondervi, cari alunni, che in questi ultimi anni e in questo in
particolare, la nostra scuola sta subendo un grande mutamento, necessario per molti versi ad aggiornare le nostre strutture
al nuovo millennio ma costruito su un principio monocratico
che non sta consentendo un confronto reale con una parte fondamentale del Paese: quella dei vostri docenti. Molti dei vostri
maestri e professori oggi scontano la difficoltà di dover sopportare sulle proprie spalle e su quelle delle proprie famiglie questo cambiamento, purtroppo non completamente orientato
sulle garanzie della nostra Costituzione. Per questo motivo voglio portarvi a riflettere anche su un’altra questione: l’anno
scolastico che inizierà, unitamente a quello già trascorso è, infatti, particolare. Il nostro Paese ha già iniziato da alcuni mesi i
festeggiamenti per l’Unità d’Italia ed essi si protrarranno ancora
a lungo. La parola “unità” rappresenta un concetto e una visione. Il concetto è quello dell’unione che porta alla costruzione
condivisa di un futuro migliore per le donne e gli uomini di ogni
tempo; la visione sta proprio nel futuro che si intende costruire.
I nostri Padri Costituenti avevano bene a mente queste due
Idee in Comune
parole quando hanno steso il testo della Costituzione della Repubblica Italiana e, in ogni articolo che in quella carta è scritto,
questi due concetti sono stati implicitamente o esplicitamente
ribaditi. Essi sono figli della storia d’Italia sin dalla sua unificazione e si scolpirono nelle menti dei nostri Padri Costituenti con
una visione comune di futuro per la nostra nazione. Anche negli
articoli che riguardano l’istruzione pubblica quelle due parole
sono state oggetto di un momento di riflessione fondamentale,
perchè attraverso quelle due parole è possibile sintetizzare i
concetti di uguaglianza, diritti, cittadinanza, libertà, lavoro, partecipazione e memoria. Chiedete ai vostri maestri e professori
di spiegarvene il senso e soffermatevi a meditarlo insieme a
loro e a leggerne l’applicazione possibile nell’Italia odierna. Non
scordate mai, inoltre, nel corso dell’anno che inizia, queste due
cose: la prima è che lo studio è un vostro diritto e un diritto dei
vostri docenti è l’insegnamento. Con questa consapevolezza,
uno studio serio e costante vi porterà, domani, ad essere buoni
cittadini e a saper costruire la vostra storia di uomini e donne,
contribuendo, ciascuno con la propria coscienza, a fondare il
benessere vostro e degli altri attorno a voi. Nutriate, infine,
stima e rispetto per i vostri docenti. É a loro e a ciò che sapranno insegnarvi che questo Paese ha affidato il futuro di se stesso
e il sogno di un Italia giusta, equa e democratica. Ecco perchè vi
invito a studiare con costanza e con vivacità. Il senso del vostro
essere alunni sta proprio nelle capacità che metterete nello
studio e nell’aspirazione ad essere voi stessi immagine della
democrazia italiana sancita secondo i dettami della nostra Costituzione della Repubblica e figlia del lungo percorso di Unità
Nazionale. Sono gli stessi motivi che spingeranno i vostri maestri e professori, anche quest’anno, ad adempiere con maggior
convinzione alla loro professione e vocazione. Con questo auspicio di unità, manifestando la mia personale vicinanza di docente a tutto il personale insegnante e amministrativo delle
scuole della Città di Mesoraca di cui mi onoro di essere Sindaco,
auguro a tutti voi un buon anno scolastico».
Il sindaco di Mesoraca
Armando Foresta
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Informazioni utili
APERTURA AL PUBBLICO DEGLI
UFFICI COMUNALI
Lunedì
dalle ore 10:00 alle ore 12:00
Martedì
dalle ore 10:00 alle ore 12:00
e dalle 16:00 alle 19:00
Mercoledì
dalle ore 10:00 alle ore 12:00
Giovedì
dalle ore 10:00 alle ore 12:00
e dalle ore 16:00 alle ore 19:00
Venerdì
dalle ore 10:00 alle ore 12:00
Ogni servizio si riserva in base alle proprie
esigenze interne di apportare modifiche
agli orari suindicati
NUMERI TELEFONICI DEGLI
UFFICI COMUNALI
Sindaco
0962.489821
Segretario
0962.489423
Assessori
0962.489439
Vigili Urbani
0962.489424
oppure
0962.489430
Servizi Sociali
0962.489425
Stato Civile
0962.489426
Servizi Demografici
0962.489427
Elettorale
0962.489428
Tributi
0962.489432
Personale
0962.489433
Ragioneria
0962.489434
Tecnico Manutentivo
0962.489435
Istruzione
0962.489436
Protocollo
0962.489437
Forestale
0962.489438
Lavori Pubblici
0962.489440
Urbanistica
0962.489431
Segreteria
0962.489450
ALTRI NUMERI TELEFONICI UTILI
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Carabinieri Comando Mesoraca
0962.45202
ASL Campizzi
0962.45663
Guardia Medica
0962.434801
Ambulanza CRI di Mesoraca
338.7342697
Farmacia Angellieri
0962.45210
Farmacia Franzè
0962.45312
Idee in Comune
Igiene e Associazioni
Il servizio di raccolta rifiuti è stato affidato
alla ditta Rocca di San Mauro Marchesato
Giuseppe Bubba
Questi ultimi mesi sono stati per me e per
l’intera Amministrazione molto faticosi,
in quanto agli innumerevoli problemi se
ne è aggiunto uno di primaria importanza,
per la quale ci siamo trovati costretti a
prendere una decisione definitiva. Dopo
altri Comuni della provincia di Crotone,
anche Mesoraca, nello scorso mese di
maggio, ha revocato alla società Akros
l’incarico di raccolta dei rifiuti solidi urbani, affidando momentaneamente il servizio per un quadrimestre alla ditta
“Rocca” di San Mauro Marchesato. La
decisione è stata difficile e discussa con
molta attenzione, siamo rimasti per molti
mesi nell’incertezza assoluta che spesso
non ci ha fatto dormire sonni tranquilli,
ma la situazione, soprattutto nelle ultime
settimane, era veramente diventata insostenibile: si è dovuta prendere una decisione definitiva per il bene della collettività. Si è giunti a questa drastica decisione dopo due anni di precarietà determinata dal discontinuo e non completo servizio dell’azienda per via della difficile
situazione economica della società Akros,
causata a sua volta dal mancato pagamento del servizio da parte di molti Comuni.
Mesoraca non è mai stato fra questi perché con molta responsabilità ha sempre
pagato nel corso degli anni, ma questo
aspetto, nonostante associato al mio personale impegno, non è stato sufficiente
per garantire ai cittadini mesorachesi un
servizio sicuro e degno di essere tale.
Questo, oltre che essere umiliante, ci ha
fatto sfiorare il rischio di cadere nella
trappola della sfiducia dei cittadini, che
scoraggiati e indispettiti sicuramente si
sarebbero alla fine rifiutati di pagare i
tributi dovuti. La nostra è stata una scelta
travagliata perché oltre tutto ci rendiamo
conto delle serie difficoltà dell’azienda e
non attribuiamo nessuna responsabilità ai
dirigenti, i quali si sono trovati spesso
impossibilitati ad intervenire, perché magari avevano i mezzi rotti, ma i nostri
cittadini vengono prima di tutto. Quindi il
passaggio è stato formalizzato con
l’ordinanza n.22 del 5 maggio 2011, nella
Idee in Comune
quale si sono messe in evidenza gli ultimi
avvenimenti e le motivazioni che hanno
determinato tale decisione. “L’Akros” si
spiega infatti nell’ordinanza, “non effettua il servizio con regolarità creando una
situazione di pericolo per la salute,
l’igiene pubblica ed il decoro urbano,
evento questo che il sindaco e l’intera
La nostra è stata una scelta difficile.
Al fine di evitare pericoli
per la salute, l’igiene e il decoro
urbano, il servizio di raccolta è stato
affidato ad una nuova ditta.
amministrazione non possono più tollerare nell’interesse generale. Nonostante i
continui inviti e diffide anche formali,
inoltrate alla società Akros nel corso degli ultimi mesi, ad oggi la società non ha
adottato alcun provvedimento per una
seria risoluzione del problema”. Di conseguenza quindi, il servizio è stato affidato alla ditta che ha offerto il prezzo più
vantaggioso, cioè la ditta “Rocca” di
S.Mauro per un importo di 23 mila euro
al mese, che rispetto a quanto si pagava
all’Akros (25.600 al mese), produrrà inoltre un guadagno per le casse comunali di
2.600 euro al mese. Punto indiscutibile da
parte del sindaco Foresta e di tutta
l’amministrazione, è stata la salvaguardia
del posto di lavoro dei tre operai Akros di
Mesoraca, ai quali è comunque stata garantita la continuità lavorativa. Di sicuro,
a distanza di tre mesi, posso sostenere
con fermezza che quella assunta è stata la
decisine migliore. Intanto sono lieto di
informare i concittadini che si sono avviati i lavori per rendere utilizzabile
l’isola ecologica di Vardaro, che sarà il
primo passo verso un percorso di spazzatura differenziata. Si spera infatti
nell’approvazione di un futuro bando da
parte della Regione Calabria (in quanto il
progetto passato preparato a suo tempo
dall’Akros era stato bocciato). Il mio impegno amministrativo inoltre, mi vede
occupato nel costante lavoro insieme alle
Associazioni del territorio. Aspetto questo, che mi sta dando numerose soddisfazioni e che mi stimola a proseguire in
questo percorso collaborativo, che molto
viene apprezzato dall’intera comunità.
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Agricoltura e attività produttive
Tutti conosciamo gli obblighi del Comune,
ma quali sono i doveri dei cittadini?
Carmen Carceo
Le strade rurali di Mesoraca versano in
stato di abbandono da anni. Interventi di
manutenzione minimi avrebbero consentito di mantenerle in buone condizioni di
esercizio, invece non sono stati mai eseguiti. Oggi il degrado le ha ridotte in condizioni tali che non è consigliabile percorrerle con un’autovettura. Molte strade
collegano aziende di allevamento dove i
titolari si recano tutti i giorni. Lavori di
manutenzione che in realtà non sono mai
stati correttamente e costantemente eseguiti. Eppure si sarebbe trattato di mantenere la funzionalità e lo stato di efficienza
della viabilità attraverso semplici norme
come la pulizia delle cunette, la realizzazione di tombini, pozzetti e scoli. Invece,
anni di abbandono e di mancate (o trascurate) manutenzioni hanno ridotto le strade
interpoderali di Mesoraca quasi ai limiti
della percorribilità. Se poi, a questo desolante scenario, aggiungiamo che siamo
reduci da due stagioni invernali che han-
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no pesantemente segnato il nostro territorio anche a livello regionale, allora si che
il quadro è completato! La situazione è
grave: un altro inverno piovoso potrebbe
davvero mettere in ginocchio l’intero
territorio calabrese. Personalmente, in
questi due anni mi sono fatta portavoce
delle lamentele e del malcontento degli
utenti: un numeroso gruppo di cittadini
che quotidianamente transitano in quelle
strade per raggiungere le loro proprietà.
Ogni giorno giungono lamentele circa lo
stato di abbandono e di pericolosità delle
strade rurali. Con forte rammarico, nonostante il grande impegno, non si è riusciti
a dare a questa fascia di cittadini un segnale importante che testimoniasse
l’impegno finalizzato al rilancio del nostro, importante, settore agricolo. Al momento del nostro insediamento, purtroppo, l’intera Mesoraca versava in uno stato
di degrado generale. Per tale motivo il
sindaco e l’intera amministrazione hanno
dato priorità a tutte quelle azioni necessarie a riportare il paese alla “civiltà” do-
Idee in Comune
Agricoltura e attività produttive
nando a tutti i cittadini l’orgoglio di vivere a Mesoraca. Tutto ciò ha richiesto molto impegno, non trascurando il fatto che
tutto si è realizzato in condizioni di vera
ristrettezza economica. Certo qualcuno
potrebbe trovare inutili o superflue alcune
scelte ma: “solo chi non opera non sbaglia”! Da una attenta ricognizione delle
strade interpoderali è emerso che per la
loro sistemazione non basterebbe impegnare l’intero bilancio comunale.
Ma questo non significa che
l’amministrazione non ha intenzione di
operare sulle strade interpoderali. Significa che, ahimè!, non siamo ancora dotati
della bacchetta magica. Le opportune
istanze,adeguatamente corredate dei relativi progetti, ad altri enti per ottenere contributi sono state scrupolosamente e tempestivamente inoltrate presso gli organi
preposti. Ma l’iter per ottenere questi
contributi siano essi regionali, nazionali o
comunitari non cambia: è sempre lungo,
macchinoso e terribilmente burocratico,
tanto da diventare, sovente, scoraggiante.Ormai è questione di pochi giorni e poi
inizieranno i lavori di manutenzione straordinaria della strada denominata Giula.
La gara per l’affidamento dei lavori si è
Idee in Comune
svolta giovedì 7 luglio presso la SUA
(stazione unica appaltante) della provincia. Ma non à un segreto per nessuno che
sono trascorsi ben tre anni da quando il
comune ha presentato questo progetto per
tramite della provincia di Crotone. E solo
ora, dopo vari contrasti e ripetuti interventi presso gli uffici e dirigenti di competenza questi lavori verranno finalmente
concretizzati. Si tratta di lavori di manutenzione straordinaria che verranno realizzati con fondi europei (PIAR Contesti
Rurali Crotonesi) per un ammontare di
euro 150.000,00. Questi lavori permetteranno ai nostri agricoltori di lavorare i
propri terreni e di raccogliere i propri
prodotti in condizioni migliori. Ovviamente, l’idea che il comune debba, da
solo, provvedere ad occuparsi o meglio
preoccuparsi di quanto finora espresso
dovrebbe abbandonare tutti coloro interessati a tale problematica e non solo. Si,
perché tutti conosciamo gli obblighi del
comune ma quali sono i doveri dei cittadini?Per un corretto smaltimento delle
acque superficiali, per esempio, tutti i
terreni confinanti con strade pubbliche
in genere devono essere provvisti, in
adiacenza alla strada, di fossi adeguata-
mente dimensionati, in grado di smaltire le acque piovane ed evitare che le
medesime invadano o permangano
sulla sede stradale. Tali fossi dovrebbero essere spurgati almeno una volta
all'anno dai proprietari frontisti, qualora se ne presenti la necessità, altresì
dovrebbe essere fatto obbligo ai suddetti proprietari, di spurgare i ponticelli di accesso ai terreni di loro proprietà,
in modo da garantire il regolare deflusso delle acque nei fossi laterali. Tutte
azioni queste che a Mesoraca non vengono attuate. Al contrario, cunette,
tombini, pozzetti, ponticelli etc. vengono spesso volutamente ricoperti di terreno allo scopo di aumentare la propria
superficie agricola. Inoltre, per una
corretta gestione di fossi, canali e pertinenze stradali i proprietari o i conduttori dovrebbero mantenere le ripe
dei fondi laterali alle strade in stato
tale da impedire lo scoscendimento del
terreno o l’ingombro del fosso o del
piano viabile (aratura dei campi troppo
vicina alla strada); dovrebbero mantenere sgombri i fossi dal terreno che vi
fosse eventualmente franato o da qualsiasi altro materiale, oltre che dalla
vegetazione in modo da garantire il
libero deflusso delle acque anche in
caso di piene; infine non dovrebbero
modificare, interrompere o alterare il
percorso e la dimensione dei fossi. I
proprietari dei terreni su cui defluiscono per via naturale acque di fondi superiori o acque derivanti da opere pubbliche, non possono impedire il libero
deflusso delle stesse con opere di qualsivoglia natura, né provocare un cambiamento di percorso tale da arrecare
danni ai fondi vicini o alle strade. E non
dovrebbe essere strano sentir dire che
chiunque , con qualsiasi mezzo, nel
transitare sulle strade comunali e vicinali o sugli altri luoghi pubblici, lascia
cadere letame, terra, fango, sabbia,
ghiaia o altri detriti o materiali provocandone l’imbrattamento, anche trasportati dalle ruote dei veicoli, in base
alle norme del vigente codice della
strada, è tenuto a provvedere immediatamente allo sgombero del materiale e
della pulizia dell’area interessata. Queste semplicissime norme regolarmente
adottate ci consentirebbero di ottenere
come risultato una corretta puliziae
adeguata manutenzione delle strade
delle strade oltre a rappresentare una
perfetta e necessaria forma di sinergia
con l’ente comune al fine di perseguire
gli stessi obiettivi.
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Amministrazione
Finanziamenti importanti dalla Regione Calabria
Antonio Carcello
È da soli pochi giorni che è giunta a Mesoraca la notizia definitiva di quanto si
era già vociferato da qualche settimana: il
nostro Comune sarà beneficiato dalla
Regione Calabria di ben tre milioni di
euro da destinarsi alla realizzazione e
al completamento della rete fognaria e
del suo successivo collettamento alla
linea di Foresta, frazione di Petilia Policastro. Il finanziamento rientra in un
programma di risorse per la nostra regione provenienti dai fondi Por Calabria Fesr
2007/2013. Questo straordinario traguardo è per l’Amministrazione Foresta motivo di orgoglio e soddisfazione, che va a
compensare tutti i sacrifici attuati per
questa causa, in questi primi due anni di
legislatura. L’iter burocratico è stato infatti molto lungo e complesso, ma la tenacia degli amministratori ha alla fine ottenuto il risultato prefisso. Se poi a tutto
questo andiamo ad aggiungere che a lavorare per questa causa è anche subentrato
un consigliere della minoranza, allora si
può certamente sostenere a voce alta che
Mesoraca ha fatto un vero “salto di qualità”, perché di sicuro collaborare e lavorare in sinergia, non può che fruttare buoni
risultati. Questo, seppur di fondamentale
importanza, non è l’unico finanziamento
predisposto dalla Regione Calabria. Infatti, è di poche settimane fa la conferma
definitiva del finanziamento ottenuto in
merito ad interventi urgenti sul patrimonio scolastico. Infatti, a seguito delle richieste e dell’iter burocratico da parte
degli Amministratori del Comune di Mesoraca, è rientrato un finanziamento di
500 mila euro per i “lavori di ripristino ed
adeguamento alle normative vigenti riferito alla scuola elementare Aldo Moro”.
Ovviamente c’è piena soddisfazione
nell’Amministrazione comunale, che vede aggiungersi un altro tassello a quelli
già in corso, n quanto, per quanto riguarda le scuole di Mesoraca, un altro recente
finanziamento è da rimarcare, che riguarda la scuola materna di Pietrapiana, per i
quali lavori sono stati stanziati dalla Regione 82 mila euro. “L’obiettivo
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dell’attuale Amministrazione” si legge in
un comunicato “per quanto riguarda le
strutture scolastiche presenti sul territorio,
è quello, nel corso della legislatura, di
poter riuscire a ripristinare ed ammodernare tutti i plessi, dando la priorità a quelli più disastrati che necessitano di urgenti
interventi”. A questo finanziamento, si
vanno inoltre ad aggiungere 360 mila
euro, stanziati sempre dalla Regione per
lavori di “realizzazione parcheggi”. Un
tema dolente quello dei parcheggi a Mesoraca, che necessita di un intervento
deciso e mirato perlomeno, se non a risolvere definitivamente il problema, ma almeno ad alleviarlo. Su questo punto però,
l’Amministrazione puntualizza che “è in
atto un serio problema che potrà incidere
sul dato di fatto di poterli spendere o meno questi soldi stanziati. Problema legato
a questioni burocratiche riguardanti il
“Patto di stabilità” che dovrà essere definito nelle prossime settimane”. È poi, di
poche settimane fa, la conferma da parte
della Regione Calabria dell’approvazione
del progetto per “la realizzazione di impianti solari fotovoltaici nelle strutture e
nelle componenti edilizie di proprietà
delle Amministrazioni comunali”, finanziato ai sensi del POR Calabria FESR
2007/2013. Il progetto ha come fine
quello di conseguire un significativo risparmio energetico da destinarsi alla
scuola media di S.Margherita dell’I.C.
Don Matteo Lamanna, mediante il ricorso
alla fonte energetica del Sole. Il finanziamento, concesso dal Dipartimento alle
Attività Produttive per un importo di 116
mila euro , riguarderà quindi la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto
del suddetto edificio scolastico. Responsabile del procedimento, l’architetto
Mimmo Fontana che ha seguito l’iter
insieme agli assessori Antonio Carcello
(delegato per le Energie Rinnovabili) e
Carmen Carceo (delegata alle Attività
Produttive). “Continuo a ripetere che ovviamente si stanno raccogliendo i frutti
dei primi due anni di amministrazione”
afferma il sindaco Foresta “anni che hanno visto gli amministratori impegnati
nella normale e quotidiana amministrazione, ma anche in progetti a lungo termine, di cui ora iniziamo a vederne gli spiragli nella concretezza”. Il sindaco inoltre
puntualizza che queste somme, permetteranno la realizzazione di un importante
programma di opere pubbliche, che si
andranno ad attuare senza intaccare il
bilancio comunale. ”. L’amministrazione,
guidata dal sindaco Armando Foresta,
ricorda ai cittadini “che ancora molti sono
i progetti presentati alla Regione Calabria, a seguito di regolari bandi e dei quali, si attende di conoscerne l’esito. Intanto” continua l’Amministrazione “si intende ringraziare il Presidente Scopelliti, che
si spera potrà onorare quanto prima la
nostra umile comunità con una sua visita,
l’intera Giunta regionale e tutti i Consiglieri che rappresentano la nostra Provincia e che, in seno al Consiglio regionale,
si sono spesi e continuano ad interessarsi
anche del nostro Comune. Tutto ciò rende
onore a chi continua a lavorare avendo a
cuore lo sviluppo generale del territorio e
della comunità, della nostra magnifica
Regione Calabria”.
Idee in Comune
Salute e sanità
Inaugurata la nuova sede in Piazza De Grazia
Luisa Fontana
A chi ha sostenuto che abbiamo “barattato”
la sede della Guardia Medica , rispondo
semplicemente che al “rumore delle parole
ho sempre preferito il silenzio delle azioni”
Questi due primi anni amministrativi
sono stati per me, che mi affaccio alla
vita politica per la prima volta, molto
faticosi sì, ma senza dubbio altrettanto
importanti e stimolanti. Ho constatato di
persona quello che significa sentire crescere dentro di sè una determinata passione in modo naturale e spontaneo, senza nessuna forzatura e senza riuscire più
a fermarsi per fare marcia indietro. Questa passione è senza dubbio guidata dalla
volontà di rendersi utile nei confronti di
una intera comunità e di poter contribuire, seppur in minima parte, alla crescita
di essa. Il timore delle prime settimane,
ha subito lasciato il posto all’entusiasmo
per la nuova esperienza, un entusiasmo
che mi fa giungere a sera stremata per i
mille impegni, ma che certo mi rende
orgogliosa e motivata ad andare avanti.
Con grande forza di volontà e un marcato
senso del dovere che mi ha sempre accompagnato in qualunque azione della
mia vita, ho affrontato con decisione ogni
compito che il sindaco mi ha affidato. La
mia primissima delega è stata quella delIdee in Comune
la Sanità e nonostante io nella vita faccia
tutt’altro, ho abbracciato da subito questa
causa e, anche con il prezioso supporto
del sindaco e del resto della maggioranza, ho affrontato il primo problema presentatosi già dalle primissime settimane:
trovare una nuova postazione di “Guardia
Medica”. I più aggiornati sapranno certamente le polemiche e le vicissitudini di
questa vicenda….tante sono state le parole spese , ma nonostante ciò, nello scorso
mese di aprile, alla presenza delle autorità civili e religiose e di numerosi concittadini, è stata inaugurata la nuova sede in
Piazza De Grazia che l’Amministrazione
di comune accordo, ha messo a disposizione dell’Azienda Sanitaria di Crotone.
La
prima
proposta
varata
dall’Amministrazione in proposito, era
stata di concentrare il servizio di guardia
medica a Filippa…. siamo andati avanti
un anno e mezzo, tra tira e molla e protocolli d’intesa già firmati e poi resi carta
straccia, per essere definitivamente congedati dalla direzione dell’Asp, con un
sonoro “no” alla sede di Filippa, in
quanto il locale valutato non idoneo. Certo a questo punto abbiamo cercato di
“salvare il salvabile”, per rispetto nei
confronti dei nostri concittadini, che altrimenti si sarebbero visti spostare i servizi oggetto di discussione, nella struttura
di Campizzi.
A chi ha sostenuto che abbiamo
“barattato” la sede di guardia medica,
rispondo semplicemente che al “rumore
delle parole ho sempre preferito il silenzio delle azioni”. Mi sento personalmente
in debito nei confronti dei cittadini della
frazione, ma ci sono ancora tre anni alla
fine del mandato e sono convinta che
quello che ho in mente, diventerà fattibile
nel prossimo futuro, soprattutto se sarò
ancora una volta supportata dal consigliere Fico, che molto ha contribuito nella
fattibilità della nuova sede di guardia
medica e degli ex uffici Saub nell’attuale
postazione. Il lavoro sinergico è alla base
di una buona riuscita in ogni campo e lo
stesso Direttore Generale dell’Asp, Prof.
Rocco Antonio Nostro, lo ha sottolineato
più volte. Mi auguro quindi che in futuro
questa collaborazione e sinergia possa
proseguire così com’ è partita, al fine di
poter rendere servizi migliori ai nostri
concittadini, in un futuro proiettato verso
l’efficienza e il sostentamento dei più
bisognosi.
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Politiche sociali
Nonostante le esigenze di bilancio, con inventiva
e collaborazione è stato organizzato
il programma delle feste.
Giuseppe Stirparo
Anche quest’anno è giunta l’estate e
fra i mille impegni in diversi settori,
mi sono occupato ancora una volta di
organizzare “L’agosto Mesorachese”.
Insieme al consigliere Giuseppe Bubba e con il contributo dell’intera Amministrazione, abbiamo cercato di programmare diverse serate ricreative per
intrattenere voi, nostri concittadini, e
soprattutto per darvi l’opportunità di
avere momenti di integrazione e di
spensieratezza. È da rimarcare con
forza che il nostro bilancio non ci ha
permesso di avere grandi risorse e che
anzi, i tagli effettuati dal Governo nella manovra finanziaria
ha ridotto
all’osso le nostre entrate. Ciò nonostante, con molta buona volontà e una
massiccia dose di inventiva ed originalità, siamo riusciti a garantire un corposo programma festivo. Ovviamente
ciò è stato possibile grazie al notevole
contributo delle diverse Associazioni,
che hanno con piacere dato la propria
disponibilità e si sono spese
nell’organizzazione di svariate e piacevoli iniziative. È doveroso inoltre
ringraziare i Carabinieri della stazione
locale, la Croce Rossa e la Protezione
Civile di Mesoraca e la Polizia Municipale per la preziosa collaborazione
dimostrata.
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Idee in Comune
Politiche giovanili e sport
Il più giovane tra i consiglieri comunali
con delega allo sport e alle politiche giovanili
Francesco Mascagni
Sono il consigliere più giovane del Consiglio Comunale e la mia esperienza amministrativa certamente mi sta dando molte
soddisfazioni. Da pochi mesi, mi è stata
affidata la delega allo Sport e da subito,
con la collaborazione dell’assessore Falbo che mi ha preceduto in questo settore,
ho lavorato affinché l’idea del bando per
la gestione dell’intero complesso sportivo
di Campizzi, si potesse concretizzare. A
distanza di diversi mesi, proprio nelle
scorse settimane, una società sportiva,a
seguito di un bando pubblico, si è aggiudicata la gara. Lo scopo di questa decisione ha al primo posto quello di valorizzare
l’ impianto sportivo di Campizzi, costituito da un campo di calcio e dai locali annessi adibiti a spogliatoio, dal campo di
calcetto in erba sintetica, dal campo da
tennis a dallo spazio verde attrezzato per
Idee in Comune
parco giochi, al fine di migliorare la qualità dei servizi della quale usufruirà
l’utenza. Contemporaneamente si ridurranno i costi che altrimenti graverebbero
sull’Amministrazione in caso di gestione
diretta dell’impianto. Alla gara hanno
partecipato diverse società/associazioni
sportive presenti sul territorio e alla fine
la società aggiudicataria è risultata la
ASD Pro Mesoraca. La durata
dell’affidamento sarà di un anno e al Comune toccheranno le opere di manutenzione straordinaria; inoltre contribuirà
alle spese di consumo del gas. È ovvio
che l’Amministrazione sarà “vigile” e
controllerà che la gestione venga attuata
come sottoscritto nel bando. La società
che gestirà l’impianto sportivo avrà il
principale scopo di promuovere le attività
sportive sul territorio e di occuparsi della
sua salvaguardia. È ovvio che questa iniziativa è un grande traguardo e fa registrare un modello differente per affrontare
e risolvere le diverse problematiche della
nostra comunità.
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Girovagando qua e la… notiamo
Soddisfatte le richieste di moltissimi cittadini
Salvatore Lucanto
Con grande soddisfazione del sindaco
Armando Foresta e dei suoi amministratori finalmente la zona S.Paolo e
molte altre della frazione di Filippa
sono state potenziate di maggior illuminazione esterna. È un traguardo
importante che si è concluso in questo
caso dopo molte insistenze e, a seguito di un iter burocratico per niente
semplice iniziato qualche mese fa, da
parte del sindaco Foresta e
dell’assessore delegato Antonio Carcello. Infatti molti erano stati i disagi
e le lamentele manifestate da parte di
alcuni cittadini delle zone interessate,
che nei mesi scorsi avevano più volte
“bussato” alla casa comunale per
chiedere un interessamento e un intervento da parte degli Amministratori.
A seguito di queste numerose richieste, gli amministratori e il Dirigente
dell’Ufficio Tecnico, si sono attivati
esprimendo la richiesta alla società
E.ON Energia S.p.a., l’attuale fornitore di energia elettrica del territorio di
Mesoraca, che ha provveduto a sua
volta, ad inoltrare la richiesta di esecuzione dei lavori alla sede Enel. Finalmente quindi, molte zone della
frazione hanno avuto un potenzia-
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mento di energia elettrica, ed inclusa
in queste zone c’è anche la località
periferica di S.Paolo. Intanto gli amministratori rendono noto che nelle
prossime settimane si attendono i tecnici per potenziare anche le zone di
S.Margherita, via Pietrarizzo e Campizzi, zona quest’ultima investita co-
me la zona S.Paolo da un notevole
sviluppo demografico che si è verificato nel corso degli ultimi anni. Considerato poi che proprio in questa zona è ubicata la sede sanitaria
dell’ASL, con annesso servizio di
118, l’esigenza è ancora più sentita.
Idee in Comune
Girovagando qua e la… notiamo
In località Campizzi
Certamente non è passata inosservata
la nuova area di ristoro fatta realizzare dall’Amministrazione in località
Campizzi. Sono stati gli operai forestali a completare i lavori iniziati nel
2002, realizzando così una zona che i
cittadini possono utilizzare per i loro
momenti ricreativi. Un lavoro e una
realizzazione che ha coinvolto più
persone, ad iniziare dalla famiglia
Fiumanò che ha donato il terreno, per
continuare alla ditta boschiva di Pietro Marrazzo che ha messo a disposizione il legname occorrente per la
recinzione e alla famiglia Lavigna che
invece ha contribuito con l’omaggio
di alcuni alberi. È opera di Giuseppe
Lavigna la realizzazione della fontana. È a quant i ci t at i , che
l’Amministrazione rivolge un particolare ringraziamento. La zona di ristoro è anche attrezzata di una griglia per
il barbecue e ovviamente di un tavolo
con panchine proprio per ospitare tutti
coloro che, complice il bel tempo
dell’estate, intendono trascorrere
qualche ora all’aperto in compagnia
di amici e gustando la prelibatezza
della carne o del pesce arrostito, accompagnati da un buon bicchiere di
vino.
Completati i lavori di asfaltatura di alcune
strade di Filippa e Mesoraca
Hanno avuto inizio nelle scorse settimane, i lavori di manutenzione che
hanno riguardato alcune strade principali di Filippa e di Mesoraca.
L’intervento, rientrato in bilancio comunale per un importo di circa 35
mila euro, si è realizzato asfaltando le
st r ade che per i l mo ment o
l’amministrazione ha ritenuto più urgenti. “Questo, non è il primo anno
che la nostra amministrazione si vede
impegnata nell’asfalto di alcune strade che abbiamo ritenuto essere necessariamente, oggetto di manutenzione”
sostiene l’assessore ai lavori pubblici
Salvatore Lucanto “come in passato,
abbiamo stilato un preciso programma da seguire, che stabilisce un criterio di priorità, tenendo conto della
viabilità interna di Mesoraca”. I lavori, ormai completati, hanno interessato a Filippa l’area della scuola elementare e della scuola materna, Via
Melissa più un tratto di una adiacente
traversa, un tratto di strada interna,
che si collega poi alla discesa Bellavi-
Idee in Comune
sta, anche questa interessata
dall’intervento manutentivo; mentre a
Mesoraca si sono attuati interventi ai
tratti di strada che dalla posta vanno
fino al piazzale di Via Pietrarizzo,
Via Ortobucco, una traversa di Via
Rena Rossa,, un tratto di Via Marconi
(vicino tipografia), la discesa dalla
postazione del rifornimento di benzi-
na alla zona Turra,, la via per la scuola materna di Pietrapiana fino a ex
pigne e la manutenzione con il ripristino delle buche esistenti sulla strada
via S.Angelo e sulla strada del Campo
Sportivo. Si sono effettuati inoltre
interventi su altri piccoli tratti di strada, sia della frazione che di Mesoraca.
13
Attualità
Tutela del paesaggio. Aspetti urbanistici
e salvaguardia dell’identità del territorio
Luisa Fontana
Interessata e massiccia partecipazione,
quella avuta al convegno che si è svolto
giovedì 16 giugno nella Sala Consiliare
di Mesoraca. Tema dell’incontro, “Tutela
del Paesaggio, Aspetti Urbanistici e Salvaguardia dell’Identità del Territorio”,
che già dalle prime battute ha suscitato
l’interesse e la curiosità di tutti i presenti.
La manifestazione, che è stata organizzata dall’Amministrazione comunale, si è
realizzata su iniziativa del consigliere
provinciale Francesco Matarise e
dell’assessore comunale Salvatore Lucanto, entrambi con delega
all’urbanistica, che da subito sono stati
appoggiati dal sindaco armando Foresta e
da tutta l’Amministrazione, oltre che da
altri amministratori politici sia provinciali che regionali. Si sono aperti i lavori
con un video, in onore della bandiera
italiana, dove scorrevano immagini del
territorio mesorachese.
Ha subito preso la parola il sindaco Foresta, che ha rivolto i saluti e il benvenuto a
tutti i cittadini e a tutte le autorità presenti. Fra essi il posto d’onore è toccato
all’assessore regionale all’urbanistica,
Piero Aiello.
Sono inoltre intervenuti l’assessore regionale con delega all’ambiente, Franco
Pugliano, il vicepresidente della Provincia Ubaldo Prati, il consigliere regionale
Salvatore Pacenza, il consigliere provinciale Francesco Matarise e l’assessore
comunale Salvatore Lucanto, che intervenendo dopo il sindaco, ha introdotto
l’argomento di discussione. “Abbiamo
ritenuto necessario promuovere questo
incontro per sollecitare da parte delle
Istituzioni e di tutta la cittadinanza , una
decisa presa di conoscenza che generi la
svolta giusta per rilanciare Mesoraca” ha
affermato Lucanto “la situazione generale del Paese, ci impone con forza di interrogarci tutti sul futuro del nostro territorio, che ha bisogno di una seria programmazione per avviare una profonda revisione dello strumento urbanistico. Intan-
14
to, informo i presenti che il nuovo PSC
comunale è in fase di ultimazione, dopo
un meticoloso lavoro da parte
dell’ingegnere Antonio Capobianco, supportato dal sottoscritto, dal personale
La Calabria è composta per la
maggiore da cittadini onesti ed è
nostro dovere rilanciare le nostre
risorse e fare in modo che la politica
possa coniugare tutte le esigenze.
dell’ufficio tecnico, in particolare
l’architetto Fontana e l’ingegnere Giordano, oltre che dalla Commissione comunale dove interagiscono anche tecnici del
territorio ”.
Anche il consigliere provinciale Matarise
ha sostenuto quanto affermato da Lucan-
to aggiungendo che “una seria programmazione deve essere lo strumento ormai
non più rinviabile per il nostro territorio,
con una visione molto ampia legata soprattutto allo sviluppo territoriale, ma
anche all’aspetto della tutela del paesaggio”. Matarise ha poi reso noto che la
Regione Calabria e in particolare
l’assessorato all’Urbanistica, seguito
dall’assessore Aiello, hanno dato un massiccio contributo per la stesura del
P.T.C.P. Ha quindi preso la parola il vicepresidente della Provincia, Ubaldo
Prati, che si è soffermato sulla necessità
della salvaguardia dell’ambiente
dell’intero territorio, entrando poi nello
specifico di alcuni interventi da effettuare. Anche l’onorevole Pacenza ha fatto
riferimento all’attenzione delle autorità
regionali nei confronti del comune di
Mesoraca, soffermandosi su alcuni interventi futuri destinati al centro storico. È
poi intervenuto l’assessore regionale Pugliano, che ha chiarito a tutti l’aspetto
riguardante il depuratore di Mesoraca,
sostenendo che “Mesoraca ha nella sua
programma
zione 11 anni di ritardo per il colletta
mento del depuratore”. Ha poi fatto riferimento all’interesse degli amministratori
locali per risolvere al meglio questa matassa, ammirando il fatto che sindaco e
un consigliere di opposizione stanno lavorando in sinergia per la stessa causa:
“questo significa che Mesoraca ha fatto
un salto di qualità e avrà la priorità nella
mia agenda, per rendere attivo il depuratore”. È toccato all’assessore Aiello concludere, che dopo essersi congratulato
per l’ottima organizzazione del convegno, ha salutato tutti i presenti, manifestando la propria soddisfazione. Facendo
un tuffo nel passato, Aiello ha ricordato
alcuni passaggi fondamentali della propria vita politica, sostenendo che già da
molto tempo, la Regione si preoccupa di
rispondere alle tante esigenze e richieste
della comunità calabrese in ambito am-
Idee in Comune
Attualità
bientale e urbanistico. “E’ però necessario collaborare tutti insieme” ha sostenuto “o fra qualche tempo non avremmo
più niente da offrire.
La Calabria è composta per la maggiore
da cittadini onesti, ed è nostro dovere
rilanciare le nostre risorse e fare in modo
che la politica possa coniugare tutte le
esigenze. Ma per far ciò” ha continuato
Aiello “c’è la necessità di formare sinergia in ambito istituzionale. Quello di questa sera è un esempio di sinergia che si è
avviata tra Comune, Provincia e Regione
e deve essere un vanto per la comunità
mesorachese, perché in questa occasione
posso garantire che dopo innumerevoli
richieste da parte del sindaco e degli amministratori, Mesoraca avrà ciò che le
spetta e ciò che merita”. Inoltre Aiello ha
sostenuto con forza che si deve necessariamente investire nella cultura e si deve
fare riferimento a modelli di regioni
“forti”.
Al termine, il consigliere provinciale
Matarise in segno di stima e ammirazione, ha omaggiato l’assessore Aiello con
Idee in Comune
una targa ricordo di questo primo convegno sull’urbanistica a Mesoraca. Erano
presenti fra gli altri, l’ing. Antonio Capobianco, l’assessore provinciale Giovanni
Lentini, il Commissario dell’ASP di Crotone Rocco Antonio Nostro e il responsa-
bile del distretto sanitario di Campizzi,
dott. Perri, l’intera Amministrazione comunale di Mesoraca, il consigliere
d’opposizione Giuseppe Fico, sindaci del
comprensorio, tecnici del territorio.
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SPECIALE UNITA’ D’ITALIA
Mesoraca e il 150° anniversario
dell’unità d’Italia
Il 15 e 17 Marzo abbiamo
festeggiato i 150 anni
dell’unità d’Italia
Giovedì 17 Marzo è stata la festa per i 150
anni dell’unità d’Italia. 1861-2011, la storia
dell’unità d’Italia ha festeggiato i suoi 150 anni.
Ci sono state varie polemiche sul fare o meno
la festa nazionale, polemiche fuori luogo perchè su questi argomenti non si dovrebbe nemmeno discutere. L’Italia è una nazione unita e
tale deve restare. Il 15 e il 17 Marzo ci sono
state molte attività e manifestazioni interessanti per tutti i cittadini ed è valsa la pena fermarsi un attimo, e staccarsi dalla routine quotidiana per riflettere su quanto siamo riusciti a
realizzare e mantenere, anche con fatica.
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Idee in Comune
Tutti insieme per sentirsi uniti
Grandi e sentiti festeggiamenti a Mesoraca in occasione del 150° anniversario
dell’Unità d’Italia che, per aprire gli
appuntamenti previsti dal Consiglio Comunale, si sono snodati in due giornate:
la prima, Istituzionale, martedì 15 marzo, mentre la seconda come in ogni parte d’Italia, il 17 marzo. Il 15 marzo, dopo
il ritrovo di tutte le scolaresche alla Villetta comunale Don Bernardo Grano
alle ore 9,30, che per l’occasione si è
trasformata in un tripudio di tricolore,
la cerimonia è iniziata con la S.Messa,
concelebrata dai tre parroci delle par-
rocchie di Mesoraca, don Ciccio, don
Ercole e don Antonio. Una Messa commovente nella quale si sono anche riuniti i tre cori delle tre parrocchie e alla
quale hanno partecipato numerosi cittadini. Presenti alla cerimonia, oltre al
sindaco
Armando
Foresta,
l’Amministrazione comunale, il segretario Raffaele Colicchio, i Carabinieri guidati dal maresciallo De Giorgi, la Polizia
municipale coordinata dal responsabile
Domenico Anania, la dott.ssa Rosalba
Scialla in rappresentanza della Prefettura di Crotone, il dott. Roberto Pellicone
in rappresentanza della Questura di
Idee in Comune
Crotone, una delegazione del Corpo
Forestale dello Stato del Comando di
Petilia Policastro, tra i quali Alfredo De
Marco, i consiglieri provinciali Francesco Matarise e Gianfranco Grano, i dirigenti scolastici Rosa Grimaldi e Elio Talarico, i docenti e gli alunni delle scuole
degli Istituti Comprensivi “Don Matteo
Lamanna” e “Aldo Moro” e una delegazione del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane di Mesoraca. Al termine della
S.Messa tutti, accompagnati dalle note
del “Va Pensiero” cantato dagli alunni di
classe 5° della scuola primaria “Aldo
Moro”, in corteo hanno raggiunto il
Monumento dei Caduti dove i Vigili Urbani hanno deposto una corona in memoria dei Caduti in tutte le guerre. È
seguito un picchetto d’onore da parte
dei Carabinieri in alta uniforme che subito sulle note del “Silenzio” hanno effettuato l’alzabandiera. Tutti i presenti
insieme, hanno poi cantato l’Inno di
Mameli. Sono seguiti i saluti e gli interventi da parte delle Autorità, iniziando
dal Presidente del Consiglio Michele
Antonio Londino che facendo gli onori
di casa, ha dato il benvenuto a tutti e si
è soffermato sul valore dell’Unità. A
seguire il sindaco Armando Foresta è
intervenuto per manifestare la propria
soddisfazione per la manifestazione,
ricordando ai giovandi mantenere alto
l’orgoglio italiano, soprattutto in questo
particolare momento di criticità nazionale. La dottoressa Scialla ha mostrato
molto compiacimento per aver trovato
la cittadina mesorachese “addobbata”
per l’occasione del 150° “Le bandiere
sui balconi delle abitazioni sono uno
spettacolo colorato che manifesta tutto
l’amore di voi cittadini per la propria
Nazione” ha infatti commentato, mentre il dottor Roberto Pellicone ha espresso i complimenti per la cerimonia
organizzata, “segno di amore e di convinzione per la Patria”. Sono seguiti poi
gli interventi degli alunni, che fra canzoni risorgimentali e patriottiche e, rappresentazioni di poesie oltre che di momenti particolari e significativi del Risor-
SPECIALE UNITA’ D’ITALIA
gimento, come la “Spedizione dei Mille”, hanno offerto ai presenti una testimonianza di serio lavoro e di amore e
slancio verso la nostra bella Italia. Anche i dirigenti scolastici hanno rivolto un
saluto e una riflessione ai presenti. Ha
terminato la carrellata di interventi la
splendida interpretazione da parte dei
ragazzi di classe seconda media
dell’I.C.”Don Matteo Lamanna”, della
canzone “Tre Colori” di Tricarico, che
accompagnati dalle note della chitarra
del professore Stumpo, fra bandierine
sventolanti hanno salutato i presenti.
Tra i festoni preparati dagli alunni, i
palloncini e le bandierine tricolore, ha
fatto bella mostra sul palco un quadro
donato per l’occasione al Comune di
Mesoraca da una giovane artista mesorachese, Bianca Fera, che ha rappresentato un’Italia tricolore avvolta in un nastro, in segno di Unità. Ovviamente,
come sempre in ogni occasione organizzata, presenti i volontari della Croce
Rossa e della Protezione Civile locale,
che hanno contribuito nello svolgimento della manifestazione. Il Consiglio Comunale ha dato poi l’appuntamento a
tutti per la manifestazione che si è svolta giovedì 17 marzo, giorno di festa nazionale. Buon Compleanno Italia!!!
17
SPECIALE UNITA’ D’ITALIA
Una bella festa di compleanno
Una bella festa di compleanno infatti,
che è iniziata dalle prime ore del mattino per terminare a tarda sera e che ha
coinvolto gran parte della popolazione.
ti. Un corteo festoso, che si è arricchito
durante il percorso di moltissimi cittadini e che ha visto protagonisti di ogni
età: dai bambini con il passeggino ac-
Infatti, oltre al Consiglio Comunale il
coinvolgimento nell’organizzazione è
stato generale: dalle associazioni, alle
parrocchie, dai docenti agli alunni. Il
ritrovo è stato fissato alla Villetta comunale Don Bernardo Grano alle ore
10,00 e infatti dopo pochi minuti, un
numeroso corteo con in prima fila il
primo cittadino e i consiglieri facenti
parte del Consiglio Comunale, scortato
dalla Polizia municipale, dalla Protezione civile e dai Carabinieri, ha iniziato il
percorso verso il campo sportivo di
Campizzi. Bellissima e festosa
l’atmosfera, “trainata” dagli alunni della scuola media che sono riusciti a coinvolgere gran parte dei partecipanti nei
canti patriottici accompagnati da numerose bandierine tricolore sventolan-
compagnati dai genitori, agli adulti convinti del valore di questa giornata, ai
ragazzini felici con le loro bandiere
sventolanti. Alle ore 12,00 l’arrivo al
campo sportivo è stato accolto da numerosi cittadini che con impazienza
aspettavano i concittadini festosi. È poi
seguita una breve, ma emozionante
cerimonia di apertura, che ha coinvolto
i ragazzi più piccoli della scuola di calcio
“Forza Ragazzi”. Insieme hanno intonato l’Inno di Mameli, seguito da alcune
riflessioni lette dalle alunne della scuola
media e ancora intervallate da canti
patriottici, per terminare con
l’interpretazione della canzone “Tre
Colori” di Tricarico eseguita ancora una
volta dalla classe 2°media dell’I.C.Don
Matteo Lamanna. Ovviamente non sarebbero potuti mancare i palloncini
tricolore che svolazzando in alto, hanno
riempito di orgoglio italiano anche il
cielo splendidamente azzurro, protagonista di una bellissima giornata soleggiata. Le ore a seguire sono state
un’ottima occasione di socializzazione e
di ricreazione collettiva, che per un
giorno ha fatto dimenticare i mille pro-
18
blemi che accompagnano quotidianamente la vita di ogni essere umano. I
più volenterosi hanno consumato insieme un pranzo a sacco, con il piacere di
stare insieme, gli altri si sono riaggregati nel primo pomeriggio per assistere
alle partite di calcio e alla gara di pallavolo della squadra femminile di Mesoraca. Un divertimento coinvolgente,
che ha attirato sul posto numerosissimi
mesorachesi, tutti concordi nel sostenere che “una bella giornata così non si
trascorreva da molto tempo”. Di certo
però non poteva terminare il tutto con
le gare degli atleti, infatti alle ore 20,00
il ritrovo nuovamente è stato alla Villetta comunale, dove con tanta musica la
serata è proseguita nello stesso clima
festoso e gioioso della giornata. Una
serata che oltre alla musica ha registrato anche i saluti e i ringraziamenti a
tutta la popolazione, da parte del sindaco Armando Foresta. Una serata che si
è conclusa con il “taglio della torta”,
rappresentante per l’occasione un mega 150 tricolore. “Abbiamo volutamente scindere le due cerimonie di questi
giorni” sostiene il Presidente del Consiglio Nino Londino “quella di giorno 15
doveva essere una giornata di riflessione e di ricordo, proprio per meglio apprezzare il sacrificio di tanti Italiani che
per onore della Patria sono anche morti. Al contrario la giornata del 17 doveva essere una festa popolare, gioiosa e
allegra, dove ognuno avrebbe potuto
manifestare il proprio orgoglio nazionale…..così è stato. Quindi che dire? Semplicemente GRAZIE ITALIA”.
Idee in Comune
Verso l’Unità d’Italia
...cenni storici
Dopo la caduta di
Napoleone, l’Italia si
presenta divisa in tanti
piccoli stati governati da
sovrani diversi
La Lombardia e il Veneto sono governati direttamente dall’Austria, il Regno
delle due Sicilie è governato dai Borboni, appoggiati dall’Austria. Indipendenti
dal dominio austriaco sono soltanto il
Regno di Sardegna, governato dai Savoia, e lo Stato Pontificio, governato dal
Papa. Gli italiani volevano una nazione
con un solo sovrano. Ma non potevano
esprimere liberamente le loro idee:
ecco perché, verso il 1820, sono nate in
tutta Italia le “società segrete”, la più
nota delle quali fu sicuramente la carboneria. Un’altra società segreta, fondata da Giuseppe Mazzini, è la Giovine
Italia, che si rivolgeva soprattutto ai
giovani. Mazzini fu un precursore
dell’unità europea fondando anche la
“Giovine Europa”. Nella prima parte del
XIX secolo, in parecchi stati d’Italia
scoppiarono rivolte chiamate “moti”
soprattutto in Piemonte, a Napoli,
nell’Italia centrale e a Milano. I conflitti
che portarono all’unificazione dell’Italia
furono le tre guerre di indipendenza. La
prima guerra d’indipendenza fu dichiarata all’Austria, il 23 marzo 1848, dal re
di Sardegna Carlo Alberto dopo
Idee in Comune
l’insurrezione di Venezia e le cinque
giornate di Milano. L’esercito piemontese, che ebbe l’appoggio di numerosi
volontari ottenne alcune vittorie iniziali
(Pastrengo), ma fu sconfitto da Radetzsky a Curtatone e Montanara, prima e a Custoza poi. Dopo l’armistizio
nel 1849 Carlo Alberto riprese le ostilità
ma fu sconfitto a Novara e lasciò il trono in favore di Vittorio Emanuele II che
firmò a Milano, la pace con l’Austria.
Cavour dopo aver stipulato a Plombieres un’alleanza con la Francia di Napoleone III, nel 1859 provocò l’Austria che
di conseguenza dichiarò guerra al Regno di Sardegna. Scoppiò così la seconda guerra d’indipendenza. Piemontesi e
francesi sconfissero gli austriaci a Ma-
SPECIALE UNITA’ D’ITALIA
genta, a Solferino e a San Martino e
occuparono tutta la Lombardia. Napoleone III firmò con l’imperatore austriaco Francesco Giuseppe l’armistizio di
Villafranca (11 luglio 1859). Dopo
l’armistizio Toscana, Parma e Modena,
attraverso plebisciti popolari, decretarono la propria annessione al Piemonte
iniziando il processo che porterà
all’Unità d’Italia. Il 5 maggio 1860 Giuseppe Garibaldi, contro il parere di Cavour, che temeva una reazione francese, salpò da Quarto, vicino aGenova,
con i suoi uomini dando l’avvio alla spedizione dei Mille. Garibaldi riuscì a conquistare il Regno delle due Sicilie , nel
famoso incontro di Teano, a Vittorio
Emanuele II. Al Regno d’Italia, proclamato il 17 marzo 1861, mancavano ancora alcuni territori che con la terza
guerra di indipendenza vennero annessi: il Veneto nel 1866 e Roma nel 1870.
Il Trentino e Trieste entrarono a far
parte dell’Italia dopo la Prima Guerra
Mondiale che di fatto segnò la conclusione del Risorgimento italiano.
L
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Presenze
La segreteria comunale è sede vacante
Luisa Fontana
Lo scorso 29 giugno nella Sala Consiliare
di Mesoraca, alla fine dei lavori di un
consiglio comunale convocato in seduta
straordinaria per trattare due importanti
punti all’ordine del giorno, il Presidente
del Consiglio Michele Antonio Londino e
il sindaco Armando Foresta, hanno rivolto un saluto al segretario comunale Raffaele Colicchio, per il suo collocamento in
pensione. Il sindaco Foresta, ha rivolto
dunque al segretario i personali e sentiti
ringraziamenti per aver collaborato pienamente, “con fedeltà, competenza e onestà
professionale, nello svolgimento delle
non facili funzioni istituzionali”. Alle
parole di apprezzamento del sindaco e del
presidente del consiglio, sono poi seguiti i
saluti e i ringraziamenti di ogni singolo
assessore e consigliere presente, incluso il
consigliere d’opposizione Annibale Parise (unico presente, in quanto gli altri assenti giustificati), i quali all’unanimità
hanno ringraziato vivamente il dott. Colicchio per l’opera svolta al servizio del
Comune di Mesoraca. Ognuno ha manifestato il proprio punto di vista, che in ogni
caso ha dato voce all’enorme professionalità ed esperienza tecnico giuridica, “che
gli hanno sempre consentito di risolvere
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con tempestività tanti problemi che quotidianamente ed inevitabilmente,
un’amministrazione comunale deve affrontare”. Ma non solo questo è emerso
dai singoli interventi, proprio perché
oltre alla stima e al rispetto professionale,
tutti ne hanno anche esaltato le spiccate
doti umane e morali, che gli hanno con-
“Questa esperienza lavorativa, al ser-
vizio di questa nobilissima cittadina
che amo e che mi ama e che porterò
sempre nel cuore, in quanto il destino
ha voluto che la mia vicenda lavorativa si concludesse proprio qui, mi ha
arricchito sia dal punto di vista umano che professionale”
sentito di prevenire ogni possibile contrasto, mettendosi al servizio dell’intera comunità. Il dott. Colicchio, visibilmente
emozionato, nel ringraziare tutti i presenti
ha messo in rilievo che “questa esperienza lavorativa, al servizio di questa nobilissima cittadina che amo e che mi ama e
che porterò sempre nel cuore, in quanto il
destino ha voluto che la mia vicenda lavorativa si concludesse proprio qui, mi ha
arricchito sia dal punto di vista umano
che professionale”, ha infatti sostenuto il
segretario. Di certo è, che il Comune di
Mesoraca difficilmente dimenticherà il
dott. Colicchio, in quanto è stato un dirigente realmente all’altezza dei suoi difficili compiti e funzioni e ha saputo realmente svolgere l’azione amministrativa
con efficienza. Il segretario, durante il
suo intervento, ha voluto rivolgere un
cordiale saluto e un vivo ringraziamento
al Vice Prefetto dott. Fabrizio Gallo della
Prefettura di Crotone, poichè “a chiamarmi segretario del Comune di Mesoraca,
era stato proprio lui durante la sua gestione commissariale in questo Comune, per
il quale ha realizzato importanti obiettivi,
anche grazie al mio supporto tecnicogiuridico”. Il dott. Colicchio ha rivolto
infine un singolo ringraziamento a tutti
gli amministratori e ai dirigenti Domenico Anania, Vincenzo Martino, Domenico
Nero, Mario Pollizzi, Mimmo Fontana,
Emilio Ierardi e alla sua collaboratrice
signora Adelina Saporito. Un pensiero
particolare lo ha rivolto al dirigente Nicola Bonaccio, “al quale mi lega una vecchia amicizia che dura da moltissimi anni”. Al termine degli interventi, il Consiglio Comunale ha omaggiato il segretario
Colicchio di una targa ricordo, a testimonianza della grande stima nei confronti di
un uomo che, col il suo modo di fare corretto e trasparente, ha sempre voluto dare
il buon esempio, “che lo ha spinto sul
posto di lavoro fino all’ultimo giorno”.
Anche i caposervizio e i dipendenti comunali hanno voluto omaggiarlo di un
pergamena ricordo, per manifestare il
pieno ringraziamento “soprattutto per i
consigli elargitici”. La serata si è conclusa con un “dolce” momento di aggregazione offerto dal sindaco, da tutti i consiglieri e da tutti i dipendenti.
Idee in Comune
Associazioni e Chiesa
Gruppo giovani parrocchia San Michele di Filippa
Eloisa Tesoriere
Dire che si è trattato di qualcosa di
surreale forse è limitativo, ma certamente non ci sono parole adatte per
esprimere la grande emozione che ha
suscitato l’Opera Sacra interpretata
in occasione della ricorrenza della
Santa Pasqua, dal Gruppo Giovani
della parrocchia S.Michele di Filippa,
che guidati con grande maestria dal
parroco don Antonio, sono riusciti a
creare un’atmosfera incantata e suggestiva. Splendido e perfetto era di
sicuro lo scenario, che per l’occasione
ha visto la realizzazione delle diverse
ambientazioni in aperta campagna, tra
piante di ulivi secolari. Ma certamente la scenografia non ha fatto altro che
contribuire a mettere in evidenza la
bravura degli interpreti, che ha visto
tra gli alti, anche la partecipazione di
molti bambini. Un plauso particolare
va agli interpreti di Gesù, che sono
stati più di uno nelle diverse ambientazioni. Seguono poi tutti gli altri come ad esempio Maria che ha commosso tutti con il suo pianto finale,
durante e dopo la crocifissione, oppure il calvario che è stato intervallato
dalle lacrime delle pie donne, Pilato
che circondato dai soldati, dopo la
scena della flagellazione cede alla
Idee in Comune
volontà della folla e decreta la morte
di Gesù, seguita poi in modo quasi
realistico dalla scena della sua resurrezione…..e poi ancora i dodici apostoli e fra essi un posto d’onore spetta
a Giuda il traditore. Inutile dire che
gli “spettatori” erano numerosissimi
ed entusiasti, oltre che commossi. Un
ringraziamento caloroso è stato fatto
da don Antonio al termine della rappresentazione a tutti coloro che, seppur in modi differenti, hanno collabo-
rato. Quindi ha ricordato in primis gli
“attori”, i coordinatori, il team tecnico, il sindaco e l’Amministrazione
comunale, la Provincia, i cittadini, la
ditta che si è occupata
dell’amplificazione, gli sponsor, i
proprietari dei terreni utilizzati per
allestire le scene, la Protezione Civile,
la Croce Rossa, i Carabinieri, i Vigili
Urbani e tutti quanti hanno collaborato. Infatti si è trattato di una iniziativa
che ha coinvolto non solo la parrocchia, ma l’intera popolazione della
frazione, oltre che l’Ente Comune,
che in modi diversi hanno contribuito
alla realizzazione dell’opera. Inoltre
molti materiali adoperati, a parte
quelli offerti dai cittadini, sono stati
recuperati presso “ l’istituto” di suor
Daniela. Per non parlare poi di tutti
coloro i quali hanno lavorato dietro le
quinte: sarte, falegnami, elettricisti e
molti altri, che durante la preparazione, andata avanti per diverse settimane, sono riusciti ad entusiasmarsi e a
coinvolgersi a vicenda l’un l’altro.
Quindi questo è un esempio di lavoro
faticoso di un gruppo di persone, reso
comunque possibile anche grazie allo
spirito collaborativo della cittadinanza e dei diversi enti .
21
Associazioni e Chiesa
Gruppo Caritas di Mesoraca al servizio
dei sofferenti e dei bisognosi
È stato durante la S.Messa del 13 febbraio 2011 che, don Ercole Bonofiglio,
parroco
della parrocchia
SS.Purificazione, ha ufficialmente presentato alla comunità i 12 componenti
del Gruppo Charitas. Infatti hanno fatto
il proprio “esordio” attraverso una bella
iniziativa che si è svolta presso la stessa parrocchia, per celebrare la XIX
Giornata Mondiale del Malato. Una
giornata quindi dedicata al malato, agli
ex malati e a tutti coloro che hanno vissuto o che vivono da vicino la malattia
condividendone ansie, preoccupazioni,
speranze….e che non a caso viene celebrata dal mondo cattolico, in sintonia
con la giornata della memoria della Beata Vergine di Lourdes (11 febbraio).
Come sappiamo, il luogo, la grotta dove
apparve la “Bella Signora”(come la descrisse Bernardette), è diventato luogo
di pellegrinaggio di milioni di fedeli, un
cammino che ormai è diventato simbolo
di speranza per tanti malati in cerca di
un miracolo di guarigione sia “fisico
che spirituale”. Dopo un primo momento dedicato ai canti rivolti a tutti i malati, è iniziata la S.Messa celebrata da don
Ercole. Una liturgia toccante e a tratti
emozionante che ha avuto tra i fedeli, la
partecipazione di una delegazione degli
anziani della Casa di Riposo “S.Rita”,
molti disabili e diversi cittadini che pur-
22
troppo si trovano nell’attuale situazione
di vivere la malattia. Molto sentito il
passaggio del parroco che, rivolgendosi
ai malati ha detto loro di “non doversi
considerare parte marginale della comunità, ma al contrario di avere un ruolo
determinante per la vita cristiana, perché portano attraverso le loro sofferenze
il vero messaggio di Cristo”. I malati
sono stati trasportati in chiesa grazie al
contributo dei componenti della Charitas che hanno trasportato alcuni anziani
con le proprie auto, oltre che del Comune che ha messo a disposizione uno
Caterina Pollizzi
scuolabus e ai volontari della Protezione
Civile, coordinati dal presidente Eugenio Londino, che hanno collaborato
nell’organizzazione. Durante la Messa, i
12 componenti del Gruppo Charitas
hanno recitato una preghiera e hanno
ringraziato la parrocchia, sostenendo “di
essere pronti a mettersi a disposizione
dell’intera comunità mesorachese”. Al
termine della S. Messa, hanno rivolto
un ringraziamento per la notevole iniziativa, anche il sindaco Armando Foresta e l’assessore Giuseppe Stirparo che,
insieme al consigliere Pino Bubba, hanno rappresentato l’Amministrazione
comunale. “Mi complimento con don
Ercole e il Gruppo Charitas per
l’organizzazione e per la sensibilità a
non trascurare una parte della nostra
comunità, al fine di portare solidarietà e
conforto, sentimenti questi che tanto
possono rincuorare chi soffre e spera
nella guarigione” ha sostenuto il sindaco Foresta. In conclusione don Ercole
ha consegnato a tutti i malati
un’immagine della Madonna, mentre i
bambini del catechismo hanno realizzato per loro, con l’aiuto delle catechiste,
un fiore ciascuno in segno di speranza. I
parrocchiani e i componenti del gruppo
Charitas, hanno poi organizzato un rinfresco per condividere ancora qualche
momento tutti insieme.
Idee in Comune
Associazioni e Chiesa
Commedia teatrale a cura del gruppo
giovani “Giuseppe Brizzi”
Pino Gigliotti
Grande consenso quello ottenuto sabato 7
maggio dai ragazzi del Gruppo Giovani
“Giuseppe Brizzi” che nella palestra comunale di via Pietrarizzo, si sono cimentati nella rappresentazione teatrale “San
Giovanni Decollato”. Consenso manifestato dai numerosi concittadini presenti
che, fra risate e stupore hanno assistito
alla commedia fino all’ultimo atto. Per i
circa 50 giovani del Gruppo, sapientemente guidati dal parroco don Ercole
Bonofiglio, la positiva esperienza è iniziata quando nel mese di marzo tutti insieme si sono recati nella gemellata Lavena Ponte Tresa per esibirsi nel lavoro
teatrale preparato. “Un’esperienza molto
positiva” commenta don Ercole “della
quale abbiamo voluto poi rendere testimonianza nella nostra cittadina”. La serata, presentata da Valeria Nero e Simone
Marrazzo, è iniziata con la consegna ai
componenti del Gruppo “Giuseppe Brizzi” di una “targa” da parte
dell’Amministrazione comunale per
l’impegno dimostrato in questi mesi. Momento questo curato dall’assessore GiuIdee in Comune
seppe Stirparo, presente insieme ad una
delegazione dell’Amministrazione. È poi
seguita la proiezione di due video: il primo dedicato da don Ercole e Pino Bubba
a tutti i ragazzi del Gruppo giovani di
Mesoraca e del Gruppo Giovani di Ponte
Tresa, è stata una testimonianza dei molti
momenti trascorsi nella cittadina lombarda a Marzo; nel secondo video invece,
sono stati i ragazzi di Ponte Tresa che
hanno dato un “in bocca al Lupo” ai componenti del Gruppo Giovani di Mesoraca.
Ha avuto quindi inizio la commedia di
Nino Martoglio che, divisa in tre atti, già
dalle prime battute ha divertito e intrattenuto i presenti in modo piacevole e spensierato. Gli attori che hanno partecipato,
tra protagonisti e non, erano: Davide Fico, nella parte di Don Agostino Miciacio;
Mariangela Fuoco Marrazzo, era Concetta moglie di Don Agostino, Bianca Fera,
nella parte di Serafina la loro figlia; francesco Parini, nella parte di Peppiniello,
fratello di Serafina; Antonio Elia, era lo
studente innamorato di Serafina; Francesco Aiello era Don Calogero, lo zio di
Michelino; Mariagrazia Spartano, interpretava Prudenzia, zia di Michelino e
moglie di Don Calogero; Domenico Gentile, ha vestito i panni di Don Peppino
Esposito, Malavitoso; Orlando Falbo, ha
interpretato Orazio Scavonetto, figlioccio
di Don Peppino e pretendente di Serafina;
Margherita Cariati e Mariassunta Gualtieri, erano le vicine di casa; Emanuele Pollizzi ha interpretato il sindaco; Carmine
Matarise era il calzolaio; Lorenzo Bianco
era il bandista; Isabella Grimaldi, Anna
Italia Londino ed Elisabetta Martino, erano Carmela, Nunziatina e Assunta, bambine del cortile. La regia è stata curata da
don Ercole e da Pino Bubba. Per quanto
riguarda i costumi e l’aiuto scena ha visto
impegnate Rosa Piane, Filomena Grimaldi e Valeria Nero. Ovviamente nei saluti
e ringraziamenti finali, don Ercole ha
rivolto una lode a tutti i componenti del
Gruppo Giovani, anche a quelli che non
hanno recitato e che si sono occupati invece di aiutare gli organizzatori lavorando “dietro le quinte” per allestire le scene,
vendere i biglietti ecc. Inoltre sempre una
parte dei ragazzi si sono impegnati durante la serata per vendere varie vivande,
negli intervalli dei tre atti. Un ringraziamento è poi stato rivolto da don Ercole al
sindaco
Armando
Foresta,
all’Amministrazione comunale e
all’assessore Stirparo per il riconoscimento ricevuto e per la collaborazione data
(dalla disponibilità della palestra, a quella
dei mezzi per trasportare il materiale),
oltre che al dirigente scolastico Elio Talarico per aver contribuito e aver messo a
disposizione diverso materiale (sedie) e a
tutti gli Sponsor, che hanno con il loro
contributo economico reso possibile questa esperienza. “Esperienze di questo genere sono molto costruttive per tutti, soprattutto per i più giovani” ha sostenuto
Pino Bubba “ci auguriamo di poter contare sempre sull’aiuto di tutti come in questo caso, per ripetere esperienze simili
anche in futuro”. Complimenti quindi a
don Ercole e ai “suoi Ragazzi” per
l’impegno sostenuto
23
Scuola
Concluso il progetto PON con una mirabile manifestazione
Petronilla Esposito
Bravi e simpatici gli alunni, gli insegnanti
e i genitori dell’Istituto Comprensivo Don
Matteo Lamanna, coinvolti nel Progetto
PON F1 2010/2011 e finanziato con i
Fondi Strutturali Europei 2007/2013. La
manifestazione conclusiva, che si è svolta
nei locali della Scuola Primaria di Filippa
venerdì 10 giugno, ha avuto inizio con
“l’entrata in scena” degli alunni con le
bandiere accompagnati dall’Inno Europeo, seguito poi dall’Inno d’Italia. È toccato
alla dirigente Rosa Grimaldi aprire la
manifestazione, infatti, ha introdotto la
programmazione svolta nel progetto e ha
ringraziato tutti i presenti, inclusi il sindaco Armando Foresta e il vicesindaco Pasquale Covelli accompagnati da una corposa delegazione dell’Amministrazione
comunale. Hanno iniziato “i lavori” i
docenti Antonio Aiello e Beniamino Capocchiano che sulle note del brano “Vieni
via con me”, hanno eseguito una significativa parodia con botta e risposta su ciò
che rende la scuola migliore o al contrario, peggiore. Sono quindi seguite le presentazioni, uno per volta, dei singoli moduli del progetto. Il primo ad essere presentato è stato il modulo “Buon Ambiente, miglior Salute”, attraverso il quale la
scuola ha elaborato un percorso su tematiche ambientali volto alla maturazione di
individui attenti ai rapidi processi di cambiamento tecnologico, sociale, ambientale
ed ai problemi ad essi correlati. La finalità prioritaria di questo modulo, è stata
quella di riuscire a sensibilizzare gli studenti su questioni cruciali del nostro tempo, come ad esempio l’importanza della
tutela dell’ambiente naturale e antropico.
Nella presentazione di questo modulo, gli
alunni si sono anche cimentati
nell’interpretazione della canzone “Il
ragazzo della via Gluk”, oltre che aver
testimoniato sull’esperienza svolta che ha
toccato diverse tematiche dell’ambiente:
Acqua, Aria, Energia, Rifiuti, Riciclaggio
e Alimentazione(strettamente legata alla
salute e all’ambiente). Il secondo modulo
presentato, dal titolo “La Storia siamo
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Noi: racconti di Vita”, ha coinvolto i ragazzi in un simpatico “TG PON”, attraverso il quale hanno relazionato sul lavoro svolto basato sulla ricerca delle proprie
radici e delle proprie trazioni, al fine di
capire le proprie origini e prendere coscienza di Sé come parte integrante di un
contesto culturale ben definito. Attraverso
questo percorso educativo, i ragazzi hanno ampliato il campo delle loro conoscenze tramite uscite sul territorio. Simpatico
il finale che ha visto gli alunni cimentarsi
in un testo “inventato” sulle note di una
famosa canzone, componendo il brano
dal titolo “Inno a Mesoraca”. È seguito il
modulo che ha visto coinvolti personalmente alcuni genitori degli alunni. Ancora una volta questo modulo è servito a
testimoniare come il dialogo tra la scuola
e la famiglia sia fondamentale per mirare
all’interesse comune della formazione dei
minori, ottimizzando i modi della comunicazione per meglio comprendere i propri figli. E “Figli” infatti, è stata la canzone interpretata da tutte le mamme, che
con emozione hanno comunque dato te-
stimonianza del loro interessante percorso
in questo progetto. L’ultimo modulo, dal
titolo “Dal Banco al Sipario”, ha rappresentato in questa manifestazione, una
parte comica che ha divertito tutti i presenti. Anche in questa occasione, attraverso il lavoro svolto in questo modulo, si
è avuta testimonianza che il teatro riesce
a “tirare fuori” le potenzialità di ogni
singolo alunno, anche di quelli che provengono da un’altra cultura, o di chi invece è diversamente abile. Infatti nella messa in scena della commedia “A Ciappina”, scritta appositamente per le scuole
dal commediografo e regista Nino Gemelli, gli alunni hanno giocato a fare teatro, cercando di organizzare una loro
commedia in una simpatica assunzione di
ruoli e responsabilità, mettendo in risalto
gli aspetti tipici della loro età. La cosa più
divertente e simpatica, è stata quella di
sentire i ragazzi interpretare questa commedia in dialetto. Risate a crepapelle
quindi, per terminare questa presentazione del progetto Pon, che nella realizzazione ha messo in gioco alunni, docenti e
genitori determinando una conclusione
degna di una scuola italiana che funziona.
Sono seguiti, da parte della dirigente Grimaldi, i dovuti ringraziamenti a tutti coloro che in qualche modo hanno collaborato
nella realizzazione del progetto e a tutti i
presenti. Il vicesindaco Covelli, a nome
di tutta l’Amministrazione, si è complimentato per il lavoro svolto, così come si
è complimentato il maresciallo De Giorgi, che ha sottolineato quanto sia importante educare i più piccoli verso tematiche cruciali, partendo già dalla più tenera
età. La serata si è conclusa con una mostra, a testimonianza del lavoro svolto nei
due moduli “Buon Ambiente, miglior
Salute” e “La storia siamo noi…”, costituita da foto, testimonianze, rappresentazioni di prodotti alimentari ecc. Tutti i
presenti si sono poi intrattenuti nel ricco
buffet ,offerto in parte dai genitori degli
alunni.
Idee in Comune
Scuola
Rappresentazione teatrale a cura del
plesso Santa Margherita dell’I.C. “Aldo Moro”
È bastato veramente poco per far
“catapultare” nel mondo dei sogni, tutti i
presenti al Musical “Alice nel Paese delle
Meraviglie”, organizzato dalla Compagnia teatrale “La Margherita” del plesso
S.Margherita dell’Istituto Comprensivo
Aldo Moro. Presentato per la priva volta
a S.Severina giorno 23 maggio, in occasio n e d el la ra s se g n a teat r ale
“CASTELFIABA”, il musical è poi stato
ripresentato presso l’auditorium del Liceo
Socio-Psico-pedagogico R.L.Satriani, il
giorno 24 maggio. Ad aprire i lavori la
responsabile del progetto, ins. Anna Gentile, che dopo i saluti di benvenuto e i
dovuti ringraziamenti ha relazionato sugli
obiettivi del progetto, spiegando che si
tratta della continuazione del lavoro già
iniziato lo scorso anno e che aveva fatto
portare a casa la vittoria di Castelfiaba.
Ha poi sottolineato che la realizzazione di
questo musical è stata possibile grazie ad
un proficuo lavoro d squadra degli insegnanti del plesso S.Margherita e nello
specifico, per la recitazione e i costumi :
Lisa Saffo, Franca Costa, Sabata Statti,
Sara Rizza; per la scenografia: Tonina
Marrazzo, Franca Costa, Giuseppe Marrazzo, Tonino Covelli, Lina Natale; per i
canti: Rosa Lombardo e Felice Vigliante;
stesura copione, coreografia e regia: Anna Gentile. La compagnia teatrale è composta da tutti i bambini del plesso e per
l’occasione i piccoli artisti sono stati acconciati dal parrucchiere Mario Bubba,
mentre gli splendidi costumi sono stati
realizzati dalla concittadina Franca Vetere, devolvendo poi il ricavato ad una
comunità di bambini orfani del Brasile.
L’insegnante Gentile ha spiegato di come
il lavoro teatrale realizzato, liberamente
ispirato alla celebre fiaba di “Alice nel
paese delle meraviglie” di Lewis Carrol,
sia stato il frutto di un’attenta analisi e
rielaborazione delle molte versioni sia
teatrali che cinematografiche realizzate
negli anni. Ovviamente, ci si deve complimentare per come il tutto sia stato abilmente adattato alle diverse esigenze e
capacità di drammatizzazione dei bambiIdee in Comune
ni che lo hanno portato in scena, raggiungendo appieno quello che era il vero obiettivo di questo lavoro: “mantenere
vivo dentro ognuno di noi, quel mondo
meraviglioso dove sono custoditi i sogni,
la fantasia, lo stupore” e certamente questi bambini, guidati sapientemente dalle
loro insegnanti, hanno saputo in
Un entusiasmante musical della
compagnia teatrale costituita nel
Plesso Santa Margherita.
Una rappresentazione “dolce”
che ha partecipato alla rassegna
teatrale di Castelfiaba 2011
quest’occasione, trasportare tutta la magia
delle fiabe nel cuore di ogni presente. Ma
ancora, un altro ingrediente fondamentale
è stato poi aggiunto e che, dosato nel modo giusto, ha evidenziato nel vero senso
della parola, che “la diversità, se conside-
Luisa Fontana
rata e letta come una importante valorizzazione, produce inevitabilmente un reciproco arricchimento per tutti”. Certamente, in questa esperienza più ricchi si saranno sentiti tutti i bambini, tutti i docenti, ma soprattutto più ricca lo sarà stata la
piccola Maria Concetta, la vera regina
della fiaba, che con le sue “ali svolazzanti” ha valorizzato e arricchito la vita di
tutti coloro che hanno partecipato a questa rappresentazione, ma soprattutto dei
bambini che l’hanno accolta fra loro con
naturalezza e disinvoltura, come solo i
bambini con la loro genuinità e spontaneità sanno fare. Anche il dirigente Elio
Talarico, nel suo intervento finale, si è
così espresso: “Abbiamo visto la regina
Rossa che è stata spodestata, la regina
Alice che è stata incoronata prendendo il
suo posto, ma la vera regina di questa
rappresentazione è stata Maria Concetta,
che da ora in poi sarà per noi tutti la regina del plesso S. Margherita”. Era ovvio
con una rappresentazione così bella, non
portare a casa un significativo premio
della rassegna di Castelfiaba. Complimenti e auguri!
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Riflessioni
Riflessioni sul ruolo politico della donna
Carmen Carceo
La politica si mobilita con le donne e per
le donne. Quando è necessario gli uomini
si uniscono alle colleghe nella protesta.
Parole, dibattiti, dichiarazioni d’intenti e
di principi. Spesso, di fronte ad avvenimenti di grande scalpore (vedi anche caso
Ruby) come effetto collaterale, si discute
della questione femminile. Di tanto in
tanto le cosiddette pari opportunità risalgono, con più o meno clamore, le posizioni dell’agenda politica. Le donne tornano
a essere centrali nel dibattito politico. Ma
non sembrano riuscire a superare quei
confini e diventare centrali anche nella
vita politica. Perché nei partiti le donne
restano una minoranza, lontane dalle posizioni apicali. Appaiono ancora quote,
tutt’al più, da iscrivere nelle liste elettorali. Ma le quote da sole non bastano: vanno combinate a fattori culturali e sociali,
lo spiegano anche molti studiosi. Ben
venga, allora, un dibattito sulla dignità
delle donne che riporti il tema al centro
dell'agenda politica. Ma forse, ancora una
volta, non basterà. Il sistema politico dei
partiti è ancora fortemente costruito intorno alla figura maschile; le leggi elettorali
non contengono norme idonee a superare
l’attuale divario di rappresentanza di
genere; le donne di fatto hanno difficoltà
ad accedere alla politica sia per un preconcetto culturale che per un sistema di
lavoro che non aiuta la conciliazione dei
tempi. Si impone la necessità di inserire
nell’agenda della politica azioni atte a
sollecitare l’eleggibilità delle donne e la
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Curiosità
A Mesoraca una donna siede, per
la prima volta, in un consiglio
comunale nel 1972. Si tratta della
signora Luisa Andali, eletta nelle
fila dell’allora partito comunista a
soli 19 anni. Una vera e propria
conquista per il mondo femminile.
Il sindaco di allora era Vincenzo
Tesoriere. L’evento si ripete solo
dopo tredici anni, nel 1985, con
l’elezione a consigliere comunale
della signora Ida Piane, sempre
P.C.I.. Alla stessa era stata affidata
la delega ai servizi sociali. Il sindaco era Francesco Spinelli. Correva
l’anno 1994 quando anche la ex DC
riesce a portare una rappresentante
del “gentil sesso” in un consiglio
comunale candidata, però, in una
lista civica con a capo Salvatore
Lonetto. Si tratta di Antonella Capocchiano. Dopo un silenzio durato 15 anni, giungiamo ai giorni
nostri: 07 giugno 2009 Luisa Fontana e Carmen Carceo sono le nuove
consigliere comunali di Mesoraca.
Era la sera del 25 giugno dello stesso anno quando il sindaco Armando Foresta nel primo consiglio
comunale nomina, per la prima
volta a Mesoraca, una donna assessore: Carmen Carceo.
crescita della cultura delle pari opportunità. Certamente la caduta di credibilità
della Politica è particolarmente presente
tra le donne che, per la loro innata sensibilità guardano alla sostanza delle cose e
rifuggono le manovre della politica che
per loro non trovano riscontro nella realtà
e problematicità quotidiana. E’ necessaria, quindi,un’azione per riattivare e stimolare un nuovo protagonismo politico
delle donne perché la storia insegna che
attraverso la loro opera è possibile far
avanzare la crescita della civiltà. Sono
anni che sociologi ed economisti dimostrano che in qualunque società evoluta le
donne che lavorano sono senza alcun
dubbio volano per la crescita culturale e
lo sviluppo economico. Sono valore aggiunto in qualunque settore professionale
grazie alla versatilità ed alla concretezza
che spesso le caratterizza. Non dimentichiamo che la maternità è funzione
sociale. Qualunque sia lo schieramento
politico, l’estrazione sociale e culturale
soldatesse, astronaute, scienziate, minatrici, bancarie, insegnanti, pilote, devono
fare fronte unico contro una mentalità
maschilista che sta pervadendo sempre di
più la società soprattutto nell’ ambiente
politico ed economico più elevato.
Da una recente ricerca emerge che i due
rami del parlamento raggiungono attualmente una percentuale di donne pari al
16,1%, inferiore alla media europea del
22%. Le statistiche mostrano percentuali
basse anche sulla presenza femminile
negli enti locali: le consigliere comunali
sono il 17,7%, gli assessori donna il
18,1%, ma solo il 9,6% dei sindaci è donna. E’ innegabile che l’Italia, attualmente,
non sia un paese per donne (secondo un
sondaggio realizzato per misurare il divario di opportunità tra uomini e donne
in 134 Paesi, l’Italia è al 74° posto nella
classifica generale, al 121° se si considera come riferimento la differenza di retribuzione per lo stesso tipo di lavoro svol-
Idee in Comune
Riflessioni
…” In politica se vuoi che qualcosa
venga detto, chiedi ad un uomo.
Se vuoi che qualcosa venga fatto,
chiedi ad una donna. “
(Margaret Tatcher)
to. Per non parlare dell’incidenza delle
donne sulla forza lavoro e delle opportunità loro concesse di fare carriera
all’interno delle aziende). Figuriamoci
Mesoraca!!! Un comune che nella sua
storia politica vanta una presenza femminile in seno ai propri consigli comunali di
“ben” cinque unità! Fatidico il 2009 anno
in cui le donne elette sono addirittura
due e che segna l’ingresso della donna
mesorachese, finalmente, anche
nell’esecutivo. Evviva! Anche a Mesoraca una donna diventa assessore! Come
mai questo scenario? Le donne incontrano difficoltà o non hanno alcun interesse
verso la politica? O è una forma di reticenza ad esporsi in prima persona, dovuta
probabilmente ad una mentalità maschilista che scoraggia le donne? Io credo che
le ragioni che fanno emergere queste oggettive difficoltà delle donne ad inserirsi
nei meandri della politica siano da annoverarsi in diversi fattori: la diffusa mentalità maschilista che porta a privilegiare
gli uomini nella formazione delle liste; da
non sottovalutare le difficoltà di conciliare la famiglia con gli impegni politici e
istituzionali; importante è anche la scarsa
fiducia nelle donne in genere, poca solidarietà tra le stesse donne; inoltre il grande disinteresse dei partiti a portare avanti
candidate donne. Le cose rispetto al passato sono andate migliorando, è vero. Ma
la strada è ancora lunga e faticosa. Anche
i dati a livello internazionale mostrano
che tanto ancora resta da fare. Soprattutto
se si pensa che una volta varcata la soglia,
lo sforzo della donna per poter competere
alla pari dell’uomo non è mai sufficiente!
La volontà dell’uomo è sempre più forte.
A volte anche al cospetto di alcune donne
ciò che sostiene un uomo ha sempre più
valore. Ciò che mi rincuora è che le donne non ci scoraggiamo facilmente! Non
perdiamo mai la forza per andare avanti,
nonostante tutto.
“Quella forza delle
donne che la psicologia non può spiegare”, affermava O. Wilde, “ma che invece esiste ed è presente in ognuna”. Una
Idee in Comune
forza costruita nel tempo e nella storia,
troppo spesso ad altissimo costo, lottando
contro la chiusura di un mondo costruito
dall’uomo per l’uomo.
Una forza messa a dura prova da una società che alla donna chiede di dimostrare
di più, per raggiungere quel traguardo che
gli uomini ( diciamocelo) conquistano più
facilmente. Una forza accumulata dalla
necessità di dare risposte a figli, casa,
marito, lavoro, nella straordinaria impresa
di conciliare tempi ed efficienza.
Le donne dovremmo essere ormai stanche
di sentire appelli alle pari opportunità,
alle quote rosa, alla lotta contro lo sfruttamento dell’immagine femminile che si
riducono a meri slogan propagandistici,
impoveriti di ogni contenuto effettivo.
Per troppo tempo siamo state tenute sotto
una teca, protette ma anche ostacolate
nella nostra crescita personale. Il diritto
alla tutela non deve degenerare in consuetudini protettive, che rafforzano solamente la discriminazione sessuale nella società e nel mondo del lavoro. Vorrei poter
pensare al mio Paese come un posto in
cui avere delle concrete possibilità per il
futuro; dove poter competere testa a testa
con gli altri ed avere i loro stessi diritti,
ma anche i loro stessi doveri ricordando
agli uomini che “sono figli delle donne
ma non sono come noi”.
27
Politica
Mesoraca ancora una volta rappresentata in seno
al consiglio comunale della cittadina lombarda
Antonio Aiello
Ancora una volta Mesoraca ha trionfato a
Lavena Ponte Tresa in occasione delle
elezioni amministrative del 15 e 16 maggio 2011. Infatti nella lista civica
“Insieme si può”, dove il candidato a sindaco era Pietro Vittorio Roncoroni
(sindaco uscente), un ottimo consenso lo
ha ottenuto il candidato Franco Esposito
di Mesoraca che con i suoi 129 voti, è
risultato terzo eletto dopo il candidato
Pietro Muraca, risultato primo eletto e
anche lui di origini per metà mesorachesi
(mamma di Mesoraca e papà del vicino
comune di Petronà), e il secondo eletto
Fierravanti. Quindi una lista vincente
quella di “Insieme si può” che con i suoi
1604 consensi ha ottenuto una netta vittoria sulle altre due liste: “Noi con Voi”
guidata dalla candidata a sindaco Mina
Grazia Donata e “Fai vincere il paese”
guidata dal candidato a sindaco Massimo
Mastromarino. In entrambe, la comunità
dei mesorachesi era rappresentata da uno
o più concittadini, proprio come in quella
risultata vincente. Questo ovviamente sta
a significare che non si sottovaluta
l’importante apporto e contributo dei mesorachesi nel comune lombardo e che da
tutti e tre i candidati a sindaco, c’è stata la
massima disponibilità in questo senso;
passaggio ammirevole che onora la comunità mesorachese e che è stato di rilevante importanza nel periodo di formazione delle liste, tanto da indurre il sindaco di Mesoraca, Armando Foresta
(accompagnato dall’assessore Antonio
Carcello)
ad
accettare
l’invito
dell’uscente sindaco Roncoroni a far visita nella gemellata cittadina lombarda.
Tutto ciò in una prospettiva di un futuro
che veda le due cittadine gemellate intrecciate in un rapporto non solo di amicizia e rispetto, ma anche di positiva e fattiva collaborazione.
Una collaborazione che riprenderà già da
subito con il sindaco Roncoroni, al suo
secondo mandato amministrativo, e con
la sua giunta, ma che certamente sarebbe
ripartita anche con gli altri due candidati
28
a sindaco. Intanto il concittadino Esposito
assapora questa vittoria che gli consentirà
di proseguire il proprio cammino
nell’amministrazione guidata da Roncoroni, come nei cinque anni appena conclusi, che lo aveva visto rivestire la carica
di Vice-Presidente della Comunità Montana. “Sono felice di questo risultato”
afferma infatti Esposito “e ringrazio tutti
coloro che hanno riposto la propria fiducia in me votandomi. Io, dal canto mio,
posso affermare che sicuramente ce la
metterò tutta per non deluderli. Inoltre
ringrazio tutti gli amici, parenti e conoscenti che sono a Mesoraca e che subito
hanno espresso le proprie congratulazioni
e mi hanno tempestato di messaggi e telefonate. Roncoroni è un ottimo sindaco e
questa riconferma significa che i cittadini
hanno apprezzato il lavoro svolto nei cinque anni trascorsi e io sono orgoglioso di
appartenere ancora una volta ad un gruppo guidato da lui”. Ovviamente il sindaco
Foresta appena venuto a conoscenza dei
risultati finali si è messo in contatto con il
sindaco Roncoroni per congratularsi della
vittoria. Dalle istituzioni mesorachesi e
da tutta la comunità, sono quindi giunti i
migliori auguri ai concittadini eletti, nella
speranza che la loro esperienza amministrativa possa essere da esempio e possa
mantenere alto non solo il nome di Mesoraca, ma l’identità della “nostra” Calabria
e del nostro Sud. Auguri e buon lavoro!!!
Idee in Comune
Riflettori su...
La tecnica e la passione nelle mani e nel cuore
di questo giovane orafo mesorachese
Luisa Fontana
Quello di Salvatore Ferrazzo è un talento
frutto di una grande passione che già
piccolissimo gli ha aperto la strada verso
un percorso ricco di soddisfazioni. Giovanissimo, con i suoi soli 23 anni, Salvatore può vantare un curriculum di tutto
rispetto, costituito da lavoro, passione e
….molti premi. Orafo con un grande
talento, ha completato i suoi studi
all’Istituto d’Arte Barlacchi di Crotone
nel 2005 e nello stesso anno ha vinto il
premio “speciale” Rita Levi Montalcini,
realizzando una splendida spilla. Ancora
prima, durante il suo percorso di studi,
ha partecipato a numerosi concorsi che
gli hanno fruttato prestigiosi premi. Fra
questi, nel 2003 vince il terzo posto ad
un concorso regionale per la realizzazione di una Croce Ottagonale, simbolo
dell’ordine di Malta e l’anno dopo, vince
il secondo posto in occasione della realizzazione della “Croce Pettorale” per il
25° anniversario di Pontificato di
S.S.Giovanni Paolo II. Nel 2006 si è
aggiudicato il primo premio sezione design al Concorso Premio Biennale Alfonso Frangipane per l’arte e il progetto.
Nel 2007 si diploma in Arte dei Metalli e
dell’Oreficeria e in seguito si trasferisce
per qualche mese ad Arezzo, dove lavora
presso un artigiano orafo. Tornato in
Calabria, si trasferisce per due anni nella
città di Crotone e continua la propria
formazione presso l’orafo Saverio Romeo. Decide quindi di tornare a Mesoraca e di mettersi in proprio aprendo un
laboratorio in via Nazionale. È qui che
dalle abili mani di Salvatore prendono
forma collane, orecchini e bracciali di
tutti i tipi. Ed è qui che Salvatore con
tutta la sua maestria e riservatezza si
dedica a questa passione con serietà,
creatività e originalità, regalando a chiunque ammiri il suo operato, la possibilità di sognare e captare il misterioso legame che ci lega alla nostra storia e alle
nostre tradizioni. La materia come per
magia prende forma, inducendoci a revoIdee in Comune
care la cultura che appartiene ad ognuno
di noi e alla nostra terra. Fra le realizzazioni di Salvatore ce n’è una che ricorre
spesso e che testimonia la sua passione e
la sua abilità nel creare diverse “Croci”.
Come quella che qualche mese fa ha
donato all’attuale Papa.
L’occasione si è presenta quando il segretario di Papa Benedetto XVI, Mons.
Gorge Gaenswein, si è recato a Perugia
per ritirare la Laurea in Honoris Causa in
“Sistemi di comunicazione nelle relazioni internazionali” assegnatagli
dall’Università per Stranieri della città
umbra. Attraverso il “gancio” del concittadino Antonello Lamanna, che vive a
Perugia ormai da moltissimi anni, la
splendida croce, che è stata realizzata in
filigrana, con rubini e piccole perle, è
quindi giunta nelle mani dell’alto prelato, il quale a sua volta ha fatto da tramite
con il Papa, che certamente avrà ammirato il dono del giovane Salvatore. Un
plauso quindi a questo giovane artistaartigiano, il quale oltre che rendere orgogliosi i propri genitori, rappresenta un
esempio di laboriosità che non può che
far gioire ogni singolo concittadino mesorachese, che con molta probabilità
vede in questo artista il riscatto rispetto a
quella componente di giovani che affronta il futuro con incertezza e confusione,
spesso senza riuscire a trovare la propria
strada.
29
Beni culturali e Territorio
La chiesa matrice dell’Annunziata
Francesco Spinelli
“Campanile costruito nella seconda
metà del settecento con molto materiale
lapideo proveniente dalla chiesa matrice
di S.Nicolò distrutta dal terremoto del
21 marzo 1744.”
Gagini
Materia : marmo bianco di Carrara
Misure massime : altezza 150 cm
Stato di conservazione : Buono
Condizione giuridica : pertinente alla
chiesa
La chiesa
La chiesa matrice dell’Annunziata, retta
da molti anni da don Francesco Cavarretta, sorge nella parte alta del centro storico, nel rione omonimo vicino all’antico
Castello. La Chiesa, intitolata ai santi
Pietro e Paolo Apostoli, nella forma attuale, risale molto probabilmente agli inizi
del XVIII secolo, quando vennero aggiunte le due navate laterali. Con la soppressione della parrocchia di San Nicola,
a causa del terremoto del 1744 che ne
provocò la distruzione, l'Annunziata diventò chiesa matrice. e nel 1797 con bolla
dell'arcivescovo di Santa Severina Pierfedele Grisolia di Mormanno, venne eretta
nella chiesa una comuneria di dodici cappellani elevata a 16 nel 1830 con bolla
del nuovo vescovo Mons. Fra Ludovico
Del Gallo. La chiesa venne gravemente
danneggiata dal terremoto dell'8 marzo
1832 e successivamente ricostruita.
Descrizione
architettonica
La chiesa presenta una facciata in stile
romanico detta a salienti e riprende la
ripartizione in tre navate dell’interno. È
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abbellita da tre portali in pietra arenaria a
tutto sesto e da due rosoni posti sopra le
porte laterali. Il portale centrale, sormontato da una nicchia nella quale è posta
una Madonna con Bambino che gli esperti attribuiscono alla scuola gaginesca,
presenta forme piuttosto massicce. È costituto da un’arcata a tutto sesto che si
scarica su due pilastri quadrangolari dotati di capitelli lisci e spigoli sagomati.
Quattro paraste doriche sottolineano lo
slancio verticale della zona centrale, che
culmina con un’ampia finestra rettangolare e un timpano.
La torre campanaria, che costituisce
l’elemento più notevole dell’organismo
architettonico, è a pianta pressoché quadrata di metri sei per lato e sorge sulla
destra della chiesa, raggiungendo
un’altezza di circa quindici metri.
La statua della MADONNA
COL
BAMBINO, in marmo bianco di Carrara,
decora la facciata della chiesa della
SS.Annunziata intitolata ai santi Pietro e
Paolo Apostoli, ed è posta in una nicchia
sopra il portale centrale. Misura 150 cm e
si avvicina per tipologia a sculture di
scuola gaginesca di epoca cinquecentesca. La Vergine, scolpita a tutto tondo,
presenta un volto giovane dai lineamenti
Statua della
madonna col
bambino
Epoca: XVI SECOLO
Collocazione: nicchia sopra il portale
principale
Autore : ignoto, seguace di Antonello
Idee in Comune
Beni culturali e Territorio
non molto delicati, lo sguardo basso, le
labbra serrate e i capelli ricci raccolti
sulla nuca. Indossa una tunica ed è avvolta in un mantello che le copre anche il
capo. Sorregge con la mano sinistra Gesù
Bambino in atto benedicente mentre con
la mano destra gli accarezza i piedini.
Come la Madonna anche il Bambino,
coperto nella parte inguinale da un panno
bianco, ha la chioma riccioluta e sostiene
con la mano sinistra un piccolo globo che
rappresenta il mondo. La composizione è
impostata su un basamento sul cui prospetto è raffigurata l’Annunciazione, ese-
guita a bassorilievo. È probabile che la
scultura sia stata acquistata e donata alla
chiesa dell’Annunziata agli inizi del Settecento dai duchi Altemps di Mesoraca,
come segno di devozione alla Madonna.
Cultura e Spettacolo
IL CORAGGIO DI AMARE
Un bellissimo e gratificante traguardo quello raggiunto da Leonardo Londino nostro concittadino che ha superato il casting per il
film “ il coraggio di amare” della
Regista Tania Romeo, che verrà
girato in Calabria a partire dal
mese di luglio, e che sarà proiettato nelle sale cinematografiche a
Idee in Comune
Natale di quest’anno. “ E’ stata
una grande emozione per me, afferma il nostro Leonardo, quando
mi è stato comunicato di essere
stato selezionato come attore, in
questo bellissimo lavoro cinematografico della bravissima regista
Tania Romeo, per me sarà un importante momento da vivere e
ricordare, nonché rappresenterà
un’opportunità per imparare e
migliorare”.
Il film, come ampiamente spiegato in diverse occasioni, è la storia
di tre diverse storie d’amore dove
i protagonisti, in un intreccio fatto
di passionalità, amore e sentimenti umani, maturano le loro storie
alla ricerca della felicità. L’intero
film si basa sulla morale di un
passo di William Shakespeare
tratto dai Sonetti, che recita:
“Amore non è amore che muta
quando scopre mutamenti o a
spararsi inclina quando altri si
separa”. In altre parole, amare è
dare senza pretendere. “Il coraggio d’amare” altro non è quindi,
DI ANTONIO AIELLO
che la capacità non solo di amare
la persona amata, chi ci sta vicino, chi vive quotidianamente al
nostro fianco, ma rappresenta secondo le intenzioni della regista,
anche l’amore per la nostra terra,
il coraggio di non abbandonarla,
anche a costo di enormi sacrifici.
Il film sarà girato come detto in
precedenza, interamente in Calabria e vedrà in scena oltre che
attori conosciuti e di esperienza,
anche un numerosissimo gruppo
di attori non professionisti come
Leonardo, ai quali è stata offerta
volutamente questa opportunità di
mettere in mostra il proprio talento.
31
C ’ era una volta
Quando giocare all’aperto
preparava alla vita
Antonio Aiello
Mi capita, considerata la professione che
esercito come maestro di scuola primaria
di stare ad osservare spesso i bambini
giocare. Giocano ad emulare qualsiasi
cosa, ma quelli che più mi attraggono e
mi rapiscono sono i giochi di strada che
facevo anch’io quand’ero bambino come
loro. In quei momenti, mi sembra di entrare magicamente in una macchina del
tempo. Mi succede perché per noi ormai
adulti cinquantenni ed oltre, il gioco di
strada ha il potere di catapultarti in una
dimensione lontana e in un tempo oramai
scomparso con la stessa forza che solo gli
odori hanno. Rapito mi fermo, cercando
di non abbandonarmi a ricordi melanconici e a banali considerazioni di come siano
cambiati i tempi e di come i bambini non
giochino più a pallone in strada dopo aver
delimitato il campo e segnato con il gesso
la porta su di un muro, di come adesso
frequentino le scuole calcio, e cercando
ancora di non riflettere su ciò che tutto
questo significa, a come gli appartamenti
siano diventati gabbie, e sforzandomi di
non interrogarmi su cosa voglia dire, cosa
significhi essere un adulto che non ha mai
giocato per strada, che non ha mai fatto
tardi al ritorno da scuola, che non ha mai
conosciuto i sentimenti forti della vittoria,
della sconfitta, della rivincita, o del solo
gioco per giocare, ma tutto a cielo aperto,
su un marciapiede, su uno spiazzo, su un
pezzo di mondo che è tuo, senza bisogno
di una porta chiusa a chiave, senza bisogno di una cameretta: per una partita, per
un torneo, per un gioco intero quello spazio è solo tuo, e dei tuoi amici, o dei tuoi
avversari. E che quello spazio sia una
strada, o una piazza, è una conquista,
perché giocare su un campo abbastanza
grande e pianeggiante, o su una spiaggia,
quello è normale, sembrano fatti apposta.
La strada può diventare un campo di calcio, ma anche molte altre cose. A volte
non serve neppure un attrezzo: non serve
a nascondino, e serve solo un fazzoletto a
far rubabandiera, e servono solo le dita
delle mani per giocare a mani e corrente,
32
e servivano solo gambe e riflessi per far
tanaliberatutti, e servivano solo le schiene piegate a fare mammana. Certo, sono
giochi che si possono fare anche in un
parco, o in un prato di montagna, ma non
è la stessa cosa: c’è la differenza che passa tra l’andarsene a cavallo in campagna
o girare in tondo in un maneggio. Per non
dire dei parchi giochi, belli e utili, se ben
tenuti: è uno spazio regalato e confinato,
non conquistato, sottratto, rubato alla
strada. Quando non esistevano i parco
giochi, inventavamo giochi, anche. Manici di scopa appuntiti che servivano a colpire un pezzo di manico più piccolo, facendolo librare nell’aria e colpendolo al
volo, per lanciarlo lontano. Lo chiamavamo – i nomi dei giochi devono avere un
fascino – pizza, pane e suzizza. Ma a volte ci limitavamo a sederci al bordo della
strada, e scommettevamo sulla marca
della prossima auto che sarebbe passata, o
le aspettavamo per rincorrerle, aggrappandoci ad esse facendoci trainare (certo,
le automobili erano di meno, ma il gioco
testimonia che non è stato solo il traffico
a far sparire i giochi di strada). E’ vero,
Mesoraca è un paese in cui nei rioni si
gioca ancora, sia pure di meno. Per il
resto mi pare che il gioco di strada sia
ormai, una cosa da spot pubblicitario, in
città ideali che non esistono. In realtà è
stata una paura generale della strada, un
rinchiudersi in se stessi, un timore dello
sconosciuto, e di orchi mannari che non
hanno più bisogno di regalar caramelle,
un ritorno ai propri confini, a uccidere il
gioco, non il solo traffico. E per questo
ogni volta che mi capita, in qualche posto
lontano o vicino che sia, resto rapito a
guardare un gioco che non conoscevo, e
meglio ancora se è un gioco fatto di niente, di una ruota che rotola, e mi perdo a
pensare a cosa è stata quella ruota, che
strade ha fatto e a cosa è servita, prima di
servire il più spensierato dei manovratori,
un bambino che la spinge verso nessun
posto, per il solo gusto di vederla mantenere un equilibrio. Se invece è il “mio”
gioco, una partita a pallone, lo stesso di
tanti bambini come me, succede che mi
faccia coinvolgere. Di tutte le foto ricordo
Idee in Comune
C ’ era una volta
che possiedo, quella che mi è più cara è
quella del piccolo spiazzo di vico La Rosa, strada in cui abito fin dalla nascita
che mi ritrae mentre poso come in una
vera formazione di calcio insieme ai miei
compagni di allora, tra tutte le foto è
quella che più di tutte sprizza polvere e
speranza. A quei tempi, il calcio era rigorosamente concepito solo se giocato per
strada (non c’era il campo sportivo). Le
porte, il più delle volte erano due pietre,
l’altezza della porta dipendeva dal portiere, veniva fisicamente stabilita facendogli
alzare le braccia: quello diventava il confine. Quando i giocatori erano pochi o in
numero dispari c’erano due soluzioni per
giocare lo stesso: o si ricorreva al
“portiere attaccante” o si giocava a “na
porta sula” che non era uno stravolgimento del gioco del calcio, ma una partita in
cui l’unica porta era difesa da un portiere
neutrale che si doveva girare di spalle
quando rimetteva la palla in gioco. Il pallone era prevalentemente di plastica
(Super Tele o Super Santos), si bucavano
facilmente se finivano su spigoli appuntiti, invece era una grande festa quando
qualcuno portava il famoso pallone di
cuoio numero 5, quando lo prendevi di
testa erano dolori!!! Ma non contava nulla era roba da grandi. A volte capitava
che si litigava e si rimproverava più del
dovuto il proprietario del pallone e ciò era
molto rischioso perché questi affermava
con tono minaccioso “… allora me ne
vado e porto via il pallone”. L’arbitro non
c’era, ci auto-regolavamo, il che implicava anche discussioni infinite tra le due
squadre per stabilire se un fallo si sarebbe
tradotto in rigore o meno. Questo era il
calcio a cui siamo stati abituati, dove la
dura legge della strada si traduceva anche
nel fatto che ci si auto-arbitrava. Giocare
per strada o in piazza… sicuramente un
ricordo per noi bambini di ieri ma spero
una realtà per i bambini di domani. Oggigiorno è difficile trovarsi la strada piacevolmente sbarrata da dei bambini che
giocano, le nostre strade sono invase da
automobili e motocicli, dunque è divenuto poco prudente giocare per strada, forse
direi che si è persa anche la fiducia verso
chi la frequenta. Una volta la strada era
maestra di vita...per la strada si giocava,
ci si sbucciava un ginocchio, si litigava, si
correva, si entrava a conoscenza di cose e
fatti che i genitori mai si sarebbero sognati di raccontarci, si prendevano le malattie
e le infezioni, si pativa il freddo ed il caldo, la strada ci fortificava e ci preparava
alla scena della vita...fino a quando il
richiamo amorevole del genitore scandiva
la fine della "lezione".... “Ricojjiate!!”
Sport & Società
ASD PRO MESORACA
NON SOLO CALCIO FRA LE PROPRIE FINALITÀ
di Francesco MASCAGNI
Complimenti alla neo-squadra che, nata da solo un anno (settembre 2010) ha subito centrato la promozione alla categoria superiore, distinguendosi inoltre per il Fair Play dimostrato dentro e fuori dal campo.
Questa associazione sportiva, che è nata per opera di alcuni ragazzi mesorachesi, ha il principale scopo di
far giocare a calcio i giovani di Mesoraca e di creare quindi l’occasione di avere diverse opportunità di
aggregazione; ma contemporaneamente ha anche l’intenzione di poter organizzare eventi socio-culturali a
favore dell’intera comunità mesorachese. Per la nuova stagione calcistica 2011/2012 gli obiettivi saranno
gli stessi della scorsa stagione: fare cioè un buon campionato, basato oltre che sulla competizione agonistica, anche sul rispetto delle regole e degli avversari. Congratulazioni vivissime quindi a tutti i componenti della squadra e della sua dirigenza: al presidente Francesco Cistaro, ai vicepresidenti Salvatore Narcise e Antonio Mantia, al cassiere Fabio Lamanna e agli atleti Nicola Pallone, Ma scagni Francesco, Francesco Londino, Santino Lavigna, Alessandro Barbera, Carmine Ruberto, Isidoro Ferrazzo, Salvatore Lavigna, Roberto Criniti, Domenico Carnevale, Giuseppe Siriani, Antonio Perri, Salvatore Cuda, Alessandro Covelli, Francesco Giglio, Elenio Londino, Emanuele Londino, Giuseppe Parise, Giuseppe Lombardo, Leonardo Brizzi (CAP.), Luciano Mazzei, Pasquale Brizzi, Fabio Vescio, Tommaso Pasquale.
Idee in Comune
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Di tutto un pò
C’è differenza tra esseri umani e scimmie?
Fate questo esperimento.
1) Mettete in una gabbia cinque scimmie.
Nella gabbia appendete una banana con uno spago e mettete una scala sotto di essa.
Non passerà molto tempo e una scimmia si avvicinerà alla scala per arrampicarsi verso la banana.
Appena tocca la scala, innaffiate tutte le scimmie con acqua gelata.
Dopo un po', un'altra scimmia farà un altro tentativo e scatenerà la stessa reazione: tutte le scimmie
saranno innaffiate d'acqua gelata. Questo andrà avanti per un certo numero di tentativi ulteriori. Ben
presto, se una scimmia cercherà di arrampicarsi, tutte le altre glielo impediranno.
2) Ora, estraete una scimmia dalla gabbia e sostituitela con una nuova. Questa vede la banana e cerca di arrampicarsi su per la scala. Con sua sorpresa, tutte le altre l'attaccheranno. Dopo un successivo tentativo e attacco, questa saprà che, se cerca di salire la scala, se le prende dalle compagne.
3) Nella fase successiva estraete un'altra delle cinque scimmie originali e sostituitela con una nuova.
Questa cerca di avvicinarsi alla scala ed è coperta di botte. La scimmia che è stata introdotta precedentemente prende parte al pestaggio con entusiasmo.
4) Ancora, rimpiazzate una terza scimmia del gruppo di origine con una nuova. Anch'essa fa per avvicinarsi alla scala e riceve la sua lezione. Due delle quatto scimmie che la menano non hanno idea del
perché non è permesso salire sulla scala o perché stanno partecipando alla zuffa contro l'ultima arrivata.
5) Dopo aver sostituito anche la quarta e la quinta scimmia, tutte le scimmie che erano state innaffiate d'acqua gelida non sono più nella gabbia. Nonostante ciò nessuna scimmia adesso presente in
essa o che sarà successivamente immessa si avvicinerà mai più alla scala. Perché?
Risposta: “Perché 'loro' hanno sempre fatto così e qui si è fatto così da sempre.”
Questo esperimento spiega come sono state istituite le regole sociali ...
Trovato nella rete
Oggi pomeriggio ho appreso da una anziana
signora l’emozionante storia del brigante Panegranu, che mi piacerebbe raccontarvi. Tanto tempo fa nella zona di "Pantane" abitava
un uomo di nome Vincenzo Scalise. Viveva in
una piccola casa con sua moglie Antonietta e
i suoi due figli. Si trattava di una famiglia molto povera: possedevano, infatti, soltanto un
piccolo orticello e due o tre pecorelle. Ogni
mattina Antonietta si alzava molto presto,metteva gli ortaggi prodotti dall'orticello in
un cesto, per poi venderli al mercato. La donna riusciva così a procurarsi i soldi bastanti a
sfamare la propria famiglia. Ma non fu sempre
così: capitò, infatti, che Antonietta non riuscì a
vendere niente, ritornando a casa insoddisfatta. Raccontato l’accaduto al marito, le fu consigliato di recarsi in località Badessa, dove
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avrebbe incontrato alcuni uomini guidati da un
Vallone. La donna seguì il consiglio del marito, anche se aveva molta paura. Giunta nel
luogo indicato, chiese al Vallone se poteva
mettere nella sua brocca un po’ di siero, ma
l’uomo, con fare arrogante, prese il contenitore e lo gettò via. Antonietta, provata
dall’accaduto, tornò a casa, dove raccontò
tutto al marito. Imbracciato il fucile, Vincenzo
decise così di andare incontro al Vallone per
ucciderlo. Compiuto l’atto, si unì a un gruppo
di briganti acquisendo il soprannome di
“Panegranu” e compiendo più di cento omicidi. La sua storia di delitti e sangue si concluse
con la cattura e la morte per decapitazione: il
suo cadavere venne appeso al ramo di un
olmo e lasciato lì per tre giorni e tre notti.
Idee in Comune
Di tutto un pò
La foto ricordo: ti riconosci?
Una bella domanda: se sei stato bambino negli anni ‘50 ‘60 ‘70. Come hai fatto a sopravvivere?
1.- Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza
né airbag...
2.- Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo.
3.- Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a
base di piombo.
4.- Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni
dei medicinali, nei bagni, alle porte.
5.- Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco.
6.- Bevevamo l'acqua dal tubo del giardino , invece che dalla bottiglia
dell'acqua minerale...
7.- Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni.Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Si, noi ci scontravamo con cespugli, non
con auto!
8.- Uscivamo a giocare con l'unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari...cosicché nessuno poteva rintracciarci.
Impensabile .
9.- La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo
con tutta la famiglia (sì, anche con il papà)
10.- Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente, e
nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di
nessuno, se non di noi stessi.
11.- Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane burro e marmella-
Idee in Comune
ta,bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare...a rompere le scatole
ai passeri...
12.- Condividevamo una bibita in quattro...dalla stessa bottiglia....
nessuno moriva per questo.
13.- Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi, televisione via cavo e digitale con 199 canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet... Avevamo
invece taaanti AMICI.
14.- Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa
dell'amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo
senza bussare e lui era lì aspettava e uscivamo a giocare.
15.- Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per
giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma.
16.- Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano
un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né di
iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva
l’anno.
17.Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità ... e imparavamo a gestirli.
La bella domanda allora è questa:
Come abbiamo fatto a sopravvivere a crescere e diventare grandi ? .
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CENTRO ESTETICO EPILAZIONE DEFINITIVA SOLARIUM
SAUNA RICOSTRUZIONE UNGHIE MAKE UP
E TANTI ALTRI SERVIZI