I` TG C Cerboni
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I` TG C Cerboni
Giugno 2009 I’ TG C Cerboni Sommario Tesori del Cerboni a Montecristo pag 1 Così parlarono pag 1 Cronaca sportiva pag 2 Il re è nudo, noi no pag 3 Star bene a scuola: iragazzi danno i numeri pag 3 Incontro con lo psicologo pag.3 Racconto d’appendice pag.4 Anno 1, Numero 1 Tesori del Cerboni a Montecristo Lunedì 8 giugno le classi 1A P5 e 1 A Igea si sono recate all’isola di Montecristo per una gita d’istruzione. Il tempo era bellissimo, come del resto, l’isola, selvaggia e incontaminata. I ragazzi, accompagnati da due guardie forestali e dagli insegnanti, prof. Drago, prof.sse Mori, Scotto, Biagini, hanno effettuato una breve escursione su un sentiero. La salita è stata dura ma il panorama dall’alto ha regalato emozioni incancellabili. Apprezzabili anche gli sforzi atletici dei ragazzi e dei prof, che per una giornata, hanno abbandonato le polverose aule scolastiche preferendo una lezione “en plein air”. “ Gli Etruschi cominciarono a battere a Roma” 1 A P5 “Dove si trova il lago Trasimeno? In Val d’Aosta!” 1B Igea “La battaglia decisiva della prima guerra punica fu alle isole Ebeti” 1 A P5 “Chi erano i primi abitanti del Lazio? I Laziali!” 1 B Igea Star bene a scuola: i ragazzi danno i numeri I primi giorni di febbraio è stato consegnato un questionario, agli studenti della 1° A P 5 dell’ ITCG Cerboni, che riguardava la loro percezione dell’ambiente scolastico. Alla prima domanda, relativa ai posti in aula, il 59% degli alunni ha risposto che le classi sono in buone condizioni e che si sentono a loro agio. In un impeto di sincerità, nessuno pensa che le classi siano in condizioni inadeguate: spesso, infatti, è responsabilità degli alunni se queste sono sporche, con i banchi scritti o rovinati, come testimoniano i numerosi rapporti sul registro di classe, in cui vengono sottolineate le pessime condizioni delle aule. Notizia clamorosa: il 50% degli alunni afferma che il rapporto tra insegnanti e allievi è sereno! Potrebbe essere stata interpretata male la domanda? Il 17% dichiara che il rapporto tra i compagni è di contrasto, contro l’83% che invece si trova in armonia. Ancora un’auto valutazione onesta: l’87% dice che ci comportiamo in modo corretto, il 13% (forse i più severi!) invece rileva che il nostro atteggiamento è spesso fuori dalle righe. Ci ha sorpreso l’alta percentuale, 75%, delle persone che vengono molto volentieri a scuola, il 25% invece dice il contrario. La collaborazione tra i compagni non risulta problematica per l’ 83% degli intervistati, però il 17% non è d’accordo. Dai risultati di questo questionario si deduce che, in generale, i ragazzi hanno una visione positiva della scuola, e, più che altro, che ci vengono volentieri. Meno male che non c’erano domande sul rendimento scolastico, su quello, forse, è meglio sorvolare. Incontro con lo psicologo Lunedì 9 febbraio, nella classe 1^A p.5 si è tenuto il primo incontro con lo psicologo mandato dall’Usl. Come persona, ci è sembrata molto simpatica e soprattutto riusciva a capire i nostri problemi ed è stato capace di metterci a nostro agio, infatti ci ha fatto disporre in cerchio con le sedie, in modo da eliminare le distanze tra di noi e favorire la comunicazione all’interno del gruppo. Per i compagni era già una faccia conosciuta in quanto molte volte era venuto a parlare con noi alle medie. L’argomento, si basava sul sesso e su i nostri dubbi e curiosità riguardo ad esso, ci ha parlato dei contraccettivi, di come si usano , dei pro e dei contro che possono avere. Dopo si è soffermato a parlare della “famosa” prima volta e di come ci si sente; molto spesso infatti abbiamo paura e non ci sentiamo a proprio agio con il nostro corpo . Noi siamo intervenuti molto spesso, durante la discussione per capire meglio quando ci si possa sentire pronti ed essere così più consapevoli del perché lo vogliamo e se è la persona giusta. Io penso che sia un’ esperienza molto importante e, se la si vuol fare, dobbiamo prima capire se proviamo davvero un sentimento per il nostro partner e dobbiamo soprattutto stare attenti ad non combinare guai.!!! E.G. “Il re è nudo, noi no” giovani a confronto con il sociologo Quest’anno la scuola “ITCG Cerboni”, nell’ambito del progetto denominato “Il re è nudo, noi no” ha dato la possibilità ad alcuni studenti di partecipare ad incontri con il sociologo Loris Moroni. La finalità del progetto è quella di far sì che i giovani possano capire in prima persona i problemi che caratterizzano un’età in cui spesso si trovano a confronto con delle problematiche e con disagi che portano a conseguenze più grandi di loro. In particolare, con l’aiuto del sociologo, abbiamo deciso di affrontare il problema dell’uso di stupefacenti e alcool in minore età, soprattutto all’Isola d’Elba. Siamo solo ai primi incontri, ma questi hanno suscitato in noi il desiderio di coinvolgere tutto l’Istituto, o meglio di cercare di far capire che l’idea alla quale stiamo lavorando, interessa tutti quanti e siamo fiduciosi del fatto che se noi alunni scelti per il progetto, per primi, riusciamo a capire molti punti chiave dei problemi adolescenziali, probabilmente gli altri studenti riusciranno ad ascoltarci con maggiore interesse. Il sociologo si è soffermato in particolare su alcuni aspetti negativi della nostra realtà, per esempio il fatto di vivere in un’isola piccola come l’Elba. Parlando di questo argomento ci siamo resi conto che alla base di tutto il problema c’è l’insularità che ci taglia fuori dal resto del “continente”. Quindi da quelle esperienze che i nostri coetanei vivono quotidianamente: scambi di idee, confronti, opportunità di vario tipo, da quelle culturali a quelle sportive. Inoltre chi vive sull’isola è spesso condizionato da una mentalità chiusa e provinciale che non induce ad una esposizione e ad una messa in mostra dei propri pensieri. Un’altra problematica che risulta di grande spessore è spesso la rivalità che nasce tra gli otto comuni dell’isola, e che soprattutto in età giovanile è motivo di discussione e di battibecchi che vanno avanti da anni. Negli incontri successivi verrà proposto un questionario che sarà presentato in tutte le classi per capire cosa pensano gli alunni riguardo alle suddette problematiche. Odio e amo. Ma come, dirai. Non so, sento che avviene e che è la mia tortura Era un bel giorno di primavera, rondini che garrivano, sole che splendeva, un bel paese, Marciana Marina. Marco era là al bar "La locanda" mentre sorseggiava un bicchierino di rum insieme agli amici; parlavano di donne e dei loro amori. Tutti avevano avuto almeno un grande amore per una ragazza, a parte lui, Marco. "Giovanna era una ragazza molto alta e ricca,l'ho conosciuta in Svezia nel..." continuò Frank, raccontando con aria spavalda. Marco era un ragazzi di 28 anni, alto, capelli castani, occhi azzurri e molto, molto timido. Mentre ascoltava le storie dei suoi amici, una bellissima ragazza entrò nel bar, era alta, aveva capelli lunghi e lisci, biondi e lucenti come il sole. Lui era estasiato da quella figura, la vedeva come un angelo.. Marco fu incitato dai suoi amici per andare a conoscerla, purtroppo si vergognava, ma riuscirono a farlo alzare e dargli una piccola spinta verso la ragazza sulla quale sbatté contro, lievemente - Mi scusi Signorina!- esclamò lui -non si preoccupi, stia tranquillo". Si guardarono negli occhi, fino a quando lei ruppe il ghiaccio : -Mi presento : il mio nome è Jessica e vengo da Portoferraio- , -Mmm ,io invece mi chiamo Marco- disse lui timidamente. Gli amici guardarono divertiti la scena mentre i due non smettevano mai di guardarsi negli occhi -Bene Marco...oggi è la mia giornata di riposo, ti andrebbe di andare a cena insieme?- affermò lei molto sicura - Oh..non ci credo che me lo abbia chiesto, CERTO!- urlò lui. Così la ragazza dopo poco uscì per andare a prepararsi per la serata. Marco salutò gli amici e si avviò verso casa felice e pimpante. Alle 20.00 circa si ritrovarono al ristorante vestiti elegantemente e si misero a sedere. Ognuno narrava la propria vita, fino a quando Jessica si avvicinò a lui e lo baciò. Dopo un lungo bacio, si ricomposero, pagarono il conto e uscirono. Marco la accompagnò a casa e si avviò verso la sua. Si amavano, erano felicissimi entrambi. Il mattino dopo Marco andò al baretto come di consueto, ma si bloccò all'istante vedendo la sua Jessica al tavolino con un altro uomo. Marco rimase afflitto, così chiese a Cristina, la sua migliore amica,un favore. Lei lo accontentò. Marco volle usare la stessa tecnica di Jessica, la quale passando davanti al bar, vide Marco con Cristina, si ingelosì e se ne andò camminando speditamente. Un grande odio scoppiò tra i due che continuarono a frequentarsi facendo finta di non aver visto nulla entrambi. I due si vedevano spesso, la situazione ricordava qualcosa a Marco, un verso di Catullo : " Odio e amo. Ma come dirai. Non so, sento che avviene e che è la mia tortura”. Si amavano tantissimo, ma allo stesso tempo si odiavano,l odio era celato, nascosto, ma c'era. Un giorno la coppietta passeggiava per mano lungo "la passeggiata" di Marciana Marina, quando una persona incappucciata, su un motorino, andò contro di loro molto veloce. Si scostarono, ma quell'uomo, con un abile movimento di mano, afferrò la borsa di Jessica, ma Marco gli imprecò contro, perciò il mariuolo si fermò e scese dal veicolo, puntando un coltello verso Marco. Il ragazzo con un calcio lo prese in faccia, così il ladro, infuriato, lanciò il coltello verso Marco e lo prese, poi tirò fuori un revolver e lo uccise. Jessica corse verso di lui, mentre il delinquente scappava. La ragazza piangeva, piangeva, era disperata. Il giorno dopo fece un bel funerale al suo ex compagno, di seguito tornò a casa e presa dalla follia, si suicidò. Questa è una storia triste,ma significativa. N.L.