MUTUI ALL`.... INGROSSO...... Roma, 25 gennaio 2011

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MUTUI ALL`.... INGROSSO...... Roma, 25 gennaio 2011
Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?
…........Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?
Fino a quando dunque, Catilina abuserai della nostra pazienza? …......Fino a che punto si spingerà la
tua sfrenata audacia?
MUTUI ALL'.... INGROSSO......
Nel precedente comunicato del 31/12/10,abbiamo dato una nostra valutazione generale del progetto/ prodotto “mutuo
3,99%”, sottolineando l'inadeguatezza Aziendale per quanto attiene alla pianificazione, alla valutazione e alla gestione
dei reali carichi di lavoro di un progetto tanto ambizioso.
Come è noto, tutto il Pac, ha subito un notevole (sotto)dimensionamento dell'organico, basato su un sistema dei centri di
costo che passa sostanzialmente attraverso la contrazione della forza lavoro, ispirato ad un controllo di tipo budgetario
focalizzato sulla produttività, che ha generato un progressivo disinteresse da parte dell'Azienda, nei confronti delle
strutture erogatrici di servizi (non commerciali), di cui ne è testimonianza l'ennesima esclusione del Pac dal sistema
incentivante.
L'assoluta mancanza di programmazione, di valutazione della conseguente ricaduta sulla struttura affiancato a soluzioni
personalistiche ed estemporanee ha generato una sofferenza strutturale nella capacità di gestione e smaltimento delle
pratiche pervenute presso la nostra Area Territoriale.
Nello specifico:
L' Apac Crediti Mutui Fondiari Individuals dell'Area Territoriale Lazio, è passato dalle 48 risorse del 2008 alle 28 risorse
del 2010.
Con il lancio sul mercato del mutuo al tasso del 3,99% le pratiche pervenute sono passate da una media di circa 42 al
giorno ad una media di circa 200. Tenendo conto che per ogni pratica sono necessari vari passaggi “istruttoria
tecnico/legale; appuntamento per la stipula; conteggi di erogazione; compilazione ed invio al notaio delle minute dell'atto;
stipula e infine, svincolo delle somme” era facile intuire che le 28 risorse impiegate (già in sofferenza in una situazione di
normalità), non potessero far fronte ad un carico di lavoro di questa portata, che va inoltre a gravare in maniera
consistente anche sulle due (e dico DUE!!!) risorse che fanno capo alla Assistenza Commerciale, incaricata di verificare
e standardizzare le numerose pratiche incomplete o con problematiche, pervenute dalla rete.
In questa situazione, ribadiamo, prevedibile, ci si sarebbe aspettati, da parte della “Responsabile Organizzazione della
Produzione” un comportamento consono al ruolo ricoperto, ovvero la capacità, appunto, di “organizzare la
produzione”, attivando tutte le iniziative nei confronti della Direzione Pac al fine di individuare in tempi utili risorse da
formare ed inserire nella unità produttiva, cosa che avrebbe sicuramente reso più fluide le operazioni quotidiane di cui
sopra. Ci si sarebbe aspettato insomma, una operazione che in gergo tecnico si definisce pianificazione operativa.
Quello a cui si è fatto ricorso invece è stato il solito carosello di colleghi “pescati” di volta in volta da altre unità produttive
o altre filiere, molti dei quali assolutamente all'oscuro delle procedure lavorative, buttati nella mischia avendo l'assurda
pretesa di poter anche, contestualmente, far loro formazione; oppure, udite udite, l'attivazione quotidiana di lavoro
straordinario fin dal mese di settembre, ivi compresi i sabati per i quali sono state pretese pianificazioni (per questo sì!!!)
fino alla fine di febbraio, esercitando costanti pressioni sul personale al fine di ottenerne l'adesione.
E naturalmente, ultimo ma non ultimo, il significativo apporto del braccio armato (di watch - book "crono – libro"....) del
taylorismo aziendale, gli “specialisti in metodologia dell'efficientamento”, che come Bianconiglio ricordano costantemente
che, “siamo in ritardo, dobbiamo fare presto!!!”.
Se tutto ciò non ricadesse drammaticamente sulle spalle dei lavoratori, ci sarebbe da ridere.
Se per tutto ciò i lavoratori non pagassero un prezzo così alto in termini di malessere lavorativo, di stress lavoro
correlato, si potrebbe vedere il lato comico della cosa, invece, di fronte a tanti disastri generati dalla totale incapacità
gestionale di coloro i quali dovrebbero, responsabilmente, esercitare un ruolo di manager del quale hanno
evidentemente colto il solo vantaggio personale, “Non ci resta che piangere”.
E A BREVE PARTIREMO CON ENASARCO PRATICHE STIMATE CIRCA 7.000 IN 3 ANNI.
Quanta pazienza ancora Catilina?
RSA AREA TERRITOTIALI LAZIO
DIRCREDITO - FABI - FIBA CISL - FISAC CGIL - SINFUB UILCA
Roma, 25 gennaio 2011