gli ibridi di ara

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gli ibridi di ara
VIMAX MAGAZINE MAGGIO
UCCELLI
120
2012
di Gianni Ravazzi
GLI IBRIDI DI ARA
Hanno cominciato a diffondersi negli Stati Uniti,
dove alcuni allevatori hanno ottenuto una serie di soggetti di aspetto notevole.
E per saperne di più…
L’IBRIDO è il frutto dell’accoppiamento di due soggetti appartenenti a specie diverse, ma dotate di un’affinità tale da
permettere loro di dar luogo a prole. Questo ci offre la possibilità di fare chiarezza sul concetto di specie, fornendone
la definizione di Ernst Mayr: “La specie è quell’insieme di popolazioni naturali al cui interno esiste, in condizioni naturali,
una interfecondità attuale o potenziale”.
Due specie diverse che generano un ibrido, proprio per questa loro capacità di generare, si dicono omogenesiche.
Molto spesso gli ibridi risultano infecondi, oppure la loro fertilità è estremamente diminuita rispetto a quella dei soggetti
delle specie ibridate.
L’ibridazione di specie diverse per ottenere un soggetto intermedio con caratteri particolari di forma e colore, è da
sempre una pratica che gli allevatori di tutto il mondo hanno adottato per il gusto di creare qualcosa di mai visto
prima: dal punto di vista di chi scrive è assolutamente da preferire l’allevamento in purezza delle specie, tanto più
quando si parla di quelle a rischio di estinzione, scelta che fattivamente si adopera per la salvaguardia di forme di vita
per le quali si teme la scomparsa. Una corretta informazione, tuttavia, non può non tener conto dell’esistenza di questi
“nuovi soggetti”.
BELLEZZE DAGLI USA. Gli ibridi di ara hanno cominciato a diffondersi negli Stati Uniti, dove alcuni
allevatori hanno ottenuto una serie di soggetti di
aspetto indubbiamente notevole. La vicinanza
genetica tra specie di uno stesso genere ha permesso di ottenere ibridi che sono spesso in grado
di riprodursi, e quindi uccelli che possiedono un
patrimonio genetico derivante non solo da due
specie, ma addirittura da tre o quattro, perché
figli di soggetti già prole di genitori appartenenti
a specie diverse.
Dopo i primi successi nell’ibridazione tra Ara ararauna e Ara macao e tra Ara ararauna e Ara
chloroptera (ibrido definito Ara arlecchino), da
anni ormai si riproducono i “Flame”, dall’accoppiamento tra un ibrido di Ara ararauna x Ara
macao e un’Ara chloroptera. La “Catilina”, invece, è il frutto dell’accoppiamento tra un Ara arlecchino e un Ara chloroptera, mentre la “Ruby” è l’ibrido tra Ara macao e Ara chloroptera.
Tutti questi sono ibridi ormai abbastanza comuni,
quello che invece rappresenta ancora una rarità
è l’ibrido tra l’Ara giacinto (Anodorhynchus hyacinthinus) e altre ara. Qui di seguito mostreremo 3
soggetti nati dall’accoppiamento tra un maschio
di Ara giacinto e una femmina di Ara ali verdi,
dando prima alcune caratteristiche delle due
specie che possono poi essere ritrovate nei soggetti ibridi.
L’ARA GIACINTO. Anodorhynchus hyacinthinus
(Latham) è un’ara dal portamento fiero e nobile.
Si caratterizza per il piumaggio di un intenso blu