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Rai Radiotelevisione Italiana
Presenta
Una coproduzione
Rai Fiction Lux Vide S.p.A.
KirchMedia
Nessuna guerra
può chiamarsi Santa
Prima tv domenica 14 e lunedi 15
ottobre alle ore 21 su Raiuno
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CAST ARTISTICO
Pietro
Alessandro Gassman
Riccardo
Johannes Brandrup
Andrea
Thure Riefenstein
Rachele
Barbora Bobulova
Maria
Karin Proia
Massoud
Antonino Iuorio
Corrado
Uwe Ochsenknecht
Principe Rolando
Thomas Heinze
Bartolomeo
Flavio Insinna
Barone Guglielmo
Dieter Kirchlechner
Bastiano
Rodolfo Corsato
Yarl
Slobodan Ninkovic
Arnolfo
Nebojsa Milovanovic
Roberto di Flanders
Slobodan Custic
Antonio
Dubravko Jovanovic
Eloisa
Elizabeta Djorevska
Iftikar
Renzo Stacchi
e con la partecipazione straordinaria di
Franco Nero nel ruolo di Ibn Azul
e Armin Mueller-Stahl (Alessio)
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CAST TECNICO
Regia di
Dominique Othenin Girard
Prodotto da
Alessandro Jacchia
Consulenza
Franco Cardini
Organizzatore generale
Roberto Giussani
Produttore Rai
Roberta Cadringher
Produttore KirchMedia
Sabine Tettenborn
Soggetto e sceneggiatura
Andrea Porporati
Story Editor
Luca Manzi
Direttore della fotografia
Federico Masiero
Scenografia
Paolo Biagetti
Arredamento
Titus Vossenberg
Costumi
Francesca Sartori
Trucco
Rosario Prestopino
Casting
Chiara Meloni (U.I.C.), Dubravka
Lakic, Cornelia Von Braun
Montaggio
Musiche originali composte da
Alessandro Lucidi, Claudio Cutry,
Harald Kloser
CROCIATI è una coproduzione Rai Fiction - Lux Vide - KirchMedia, a cura di
Luca Bernabei.
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Il progetto
Crociati è prima di tutto la grande avventura di tre uomini e una donna: una
storia di coraggio ed eroismo, forti passioni e grandi conflitti, storie d’amore
drammatiche e appassionanti. Ma è anche un modo per proporre al pubblico
televisivo, motivi di riflessione sulla sfida dell’integrazione tra etnie diverse e sulle
enormi possibilità di arricchimento civile e umano che l’incontro con una cultura
“altra” ci offre.
Crociati nasce dall’idea di rappresentare l’origine degli scontri culturali e
religiosi, attraverso il racconto avvincente di un momento importantissimo della
storia europea: la crociata, la guerra santa. Un tema di forte attualità, in quanto la
guerra di religione continua ad essere un male della società contemporanea, dalle
tensioni israelo-palestinesi alle mille intolleranze più o meno manifeste, nei paesi
arabi, asiatici e nella stessa Italia, dove sono generate dalla penetrazione massiccia
di culture e religioni diverse.
Un tema, quello dell’incontro-scontro tra le culture occidentale e
musulmana, diventato argomento prioritario culturale oltre che politico dal giorno
degli attentati terroristici in America dell’11 settembre scorso . Crociati vuole
essere oggi un contributo, in termini di narrazione televisiva, a questo dibattito. Il
film presenta una denuncia forte contro ogni tipo di guerra, vista come il più
grande e tragico errore umano.
Racconta anche un capitolo della nostra storia in cui l’Europa, pur divisa in
tanti staterelli, si ritrovò unita, nel bene e nel male, in vista di un obiettivo comune:
l’argomento anche esso di grande attualità, alla vigilia di nuovi passi dell’Unione
Europea.
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Per questo, la miniserie
Crociati si inserisce organicamente nel progetto
editoriale Lux Vide: produrre fiction di successo, che coniughino un forte impatto
spettacolare e di appeal sul grande pubblico con contenuti culturali.
Quanto al tema, Crociati si inserisce in un nuovo filone di riscoperta delle
storie sulle imprese cristiane in Terra Santa. Nella scorsa stagione cinematografica
infatti, due lavori sono usciti quasi contemporaneamente nelle sale: I cavalieri che
fecero l’impresa di Pupi Avati e Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi. A
confronto con questi film d’autore, Crociati si propone come miniserie televisiva
di altrettanto alto livello.
La sceneggiatura è firmata da Andrea Porporati, che ha scritto per il
cinema con Gianni Amelio Lamerica e per la fiction televisiva La Piovra 8 e La
Piovra 9 di Giacomo Battiato e L’Elefante bianco di Gianfranco Albano). La regia
è stata affidata a Dominique Othenin Girard, che ha una consolidata esperienza
nella realizzazione di film per la tv e che presto girerà per la Lux Vide e per la Rai
la miniserie su Giovanni XXIII.
Il cast affianca giovani astri emergenti del cinema e della fiction europea
come Alessandro Gassman, Thure Riefenstein, Johannes Brandrup, Karin
Proia, Barbora Bobulova e Flavio Insinna ad attori tedeschi e italiani molto
popolari come Armin Mueller Stahl, Franco Nero e Dieter Kirchlechner
Le riprese si sono svolte a partire dall’ottobre al dicembre 2000 in Marocco,
a Ouarzazate e a Essauira .
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La storia
Ad Aurocastro, piccolo e tranquillo villaggio sulle coste pugliesi, vive Pietro
(Alessandro Gassman), un bel ragazzo di origini arabe, frutto dell’amore
impossibile tra una cristiana e un saraceno. Alessio (Armin Mueller Stahl), il
fabbro fonditore di campane del paese, gli ha fatto da padre adottivo,
insegnandogli il suo mestiere. Pietro s’innamora di Maria (Karin Proia), sorella
del suo migliore amico, Andrea (Thure Reifenstein). I genitori della ragazza
vogliono però che la figlia sposi il soldato Bastiano (Rodolfo Corsato), un ragazzo
tracotante ma che sarebbe per lei un ottimo partito.
Il destino di Pietro s’incrocia con quello di Andrea e di Riccardo (Johannes
Brandrup), figlio di Guglielmo(Dieter Kirchlechner), signore di Aurocastro.
Quest’ultimo, di ritorno dalle crociate, vuole cedere il suo regno al figlio, che
preferirebbe, invece, partire per Gerusalemmme. Anche Pietro vorrebbe andarsene
da lì, dove tutti lo considerano “il bastardo”. Infine Andrea, pur essendo un umile
servo della gleba, sogna, a sua volta, di fare il cavaliere in Terra Santa.
Un evento tragico e inaspettato cambia profondamente le vite dei tre ragazzi.
Corrado (Uwe Ochsenknecht), fratello di Guglielmo, ordisce un’imboscata ai
danni di quest’ultimo, per usurparne il regno. Andrea e Pietro si schierano dalla
parte di Guglielmo e Riccardo. Ma il signore di Aurocastro viene ucciso e
Riccardo, spinto dal desiderio di vendetta, trafigge Giovanni (Milos Timotijevic),
suo cugino.
Intanto Alessio si lascia uccidere per salvare Pietro dalle grinfie degli uomini di
Corrado. A questo punto Pietro decide di partire: porterà con sé il bastone di
palma, simbolo dei pellegrini in Terra Santa, in ricordo di Alessio che era un uomo
di pace. Si uniscono Riccardo, in fuga dai terribili ricordi legati ad Aurocastro, e
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Andrea che, affrancatosi dal padrone, finalmente realizzerà il suo sogno: diventare
crociato.
Nel corso del loro viaggio apprenderanno l’orrore della guerra, capace di rendere i
soldati volgari ladri ed assassini, come lo Yarl (Slobodan Ninkovic), un guerriero
vichingo che addestra i giovani crociati ad Otranto. Ma conosceranno anche
persone di religione diversa dalla loro, in grado di arricchirli molto: è il caso
dell’ebrea Rachele, bella e coraggiosa, di cui sia Pietro che Andrea
s’innamoreranno, e del saggio musulmano Ibn Azul.
Le strade dei tre amici si separeranno proprio alle soglie della Città Santa: Andrea
continuerà a combattere a fianco delle truppe del principe normanno Rolando
(Thomas Heinze) e del duca Roberto di Fiandra (Slobodan Custic); Pietro si
recherà con Rachele dal saggio Ibn Azul, dove potrà anche recuperare il suo
passato, le sue origini; Riccardo seguirà un percorso volto al recupero della sua
fede, smarrita dopo l’omicidio del cugino. La guerra costringerà, infine, Andrea e
Pietro a combattere l’uno contro l’altro, a Gerusalemme, anche se riusciranno a
fermarsi in tempo.
In seguito a questi avvenimenti, Pietro e Riccardo decidono di tornare ad
Aurocastro, Rachele di rimanere al fianco di Andrea: ma proprio alle porte di
Aurocastro, Riccardo, stremato dalle ferite e dal viaggio, muore. Pietro, invece,
dopo aver sepolto sotto la cattedrale Riccardo, deponendo accanto al corpo il
bastone di palma del pellegrino, incontra Maria e scopre che la ragazza non si è più
sposata, ma lo ha atteso con ansia per tutto il tempo.
10 anni dopo […]
Pietro vive a Otranto con la moglie Maria e suo figlio. Ha una bottega e fonde
campane. Un giorno si reca da lui un cavaliere che gli porta un messaggio: dopo la
morte di Corrado, Aurocastro ha un nuovo signore.
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Costui vuole che Mastro Pietro costruisca una campana per la cattedrale del paese.
Dopo qualche resistenza, il fabbro fonditore accetta l’incarico, memore di quanto
aveva promesso ad Alessio: fondere la più bella campana che si fosse mai vista
proprio per quella chiesa.
Così, dopo qualche tempo, Maria e Pietro arrivano ad Aurocastro, con la campana
appena forgiata, trasportata dai loro aiutanti di bottega. Scopriranno, con loro
grande gioia, che il nuovo signore di Aurocastro è Andrea, affiancato da Rachele.
In seguito, Andrea conduce Pietro e Maria nella cattedrale, dove vi è una nuova
reliquia: un sarcofago in cui giace un pellegrino. Dal bastone di palma che
impugna, Pietro capisce che si tratta di Riccardo. La sua fede alla fine ha trionfato.
Intanto il suono della nuova campana fende l’aria con i suoi gioiosi rintocchi che
annunciano la pace.
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I personaggi
Pietro (Alessandro Gassmann)
Pietro è nato dall’amore tra una donna cristiana ed un saraceno. Viene affidato alle
cure di mastro Alessio, il saggio fabbro di Aurocastro, che gli insegna l’arte della
fusione dei metalli insieme a l’amore per la cultura.
Crescendo, Pietro diventa un ragazzo pieno di curiosità intellettuali e di grande
ingegno. S’innamora di Maria, compagna d’infanzia, perché sorella di Andrea, il
suo più caro amico; ma le origini saracene del giovane rendono impossibile questo
amore. Quando alla delusione amorosa si aggiunge la perdita del padre adottivo
Alessio, Pietro decide di andare via da Aurocastro e partire per la Terra Santa,
insieme ad Andrea e Riccardo.
Gli orrori della guerra lo scuoteranno profondamente. Il viaggio verso
Gerusalemme e l’incontro con Rachele ed il saggio Ibn Azul, porteranno Pietro alla
riscoperta delle sue origini, del suo passato. Alla fine deciderà di tornare ad
Aurocastro e comprenderà che lo scopo della sua vita è di essere un uomo di pace.
Lì ritrova se stesso e […] l’amore di Maria. Come aveva promesso ad Alessio in
punto di morte, diventerà mastro fonditore e costruirà una campana per la
cattedrale di Aurocastro, dal suono dolce e gioioso.
Andrea (Thure Riefenstein)
Andrea è un umile servo della gleba, che aspira a diventare cavaliere.
Infiammato dai discorsi ispirati di Guglielmo, signore di Aurocastro, decide di
diventare crociato in Terra Santa. Riuscirà ad affrancarsi dal suo padrone e, con
coraggio e determinazione, diventerà un fiero condottiero e sarà a capo di un
esercito cristiano a Gerusalemme.
Con grande delusione, però, il giovane scoprirà che la guerra non rende gli uomini
più eroici, anzi spesso li trasforma in ladri ed assassini. I tragici eventi in Terra
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Santa lo porteranno ad un notevole cambiamento. La separazione dagli amici
Riccardo e Pietro (che rifiutano quella guerra inutile prima di lui) e l’amore per
l’ebrea
Rachele,
metteranno
in
crisi
il
suo
rigido
sistema
di valori.
Alla fine anche Andrea converrà sulla profonda ingiustizia delle guerre.
Riccardo (Johannes Brandrup)
Riccardo è il figlio del barone Guglielmo. Il giovane nobile sente un forte richiamo
verso Gerusalemme, ma è trattenuto da suo padre che lo vorrebbe al suo fianco nel
governo dei suoi possedimenti. Un tragico evento cambia la sua esistenza.
Il perfido zio Corrado, per usurpare il potere, tende un imboscata al fratello ed al
nipote. Guglielmo viene ucciso. Mosso dal desiderio di vendetta, Riccardo trafigge
suo cugino Giovanni, figlio di Corrado. Il dolore e il rimorso per l’omicidio gli
provocano un grande smarrimento interiore.
Così Riccardo parte con Andrea e Pietro alla volta di Gerusalemme, lasciandosi
alle spalle i terribili ricordi che lo legano ad Aurocastro. Il suo viaggio verso la
Città Santa diventa un tormentato percorso alla ricerca della vera fede. Riccardo si
scopre un pellegrino, un uomo di pace, e rifiuta di combattere ancora una
guerra ingiusta e sanguinosa.
Non riuscirà, però, a tornare vivo nel paese natio: morirà, infatti, proprio alla fine
del viaggio, sulla spiaggia di Aurocastro; il suo corpo, sepolto da Pietro sotto la
cattedrale, verrà infine posto in un sarcofago nel reliquiario della Cattedrale.
Maria (Karin Proia)
Maria è la bella fanciulla di Aurocastro di cui è innamorato Pietro. I suoi genitori,
però, Antonio ed Eloisa, vogliono farla sposare con il soldato Bastiano, perché
sarebbe per lei, bella ma povera, un ottimo partito.
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La ragazza detesta il suo promesso sposo e ricambia, invece, i sentimenti di Pietro.
Quando, però, Pietro deciderà di partire per Gerusalemme, Maria gli dirà che sta
per sposare Bastiano. In realtà, mentirà per permettere all’uomo che ama di seguire
il suo destino, senza impedimenti. Solo al ritorno da Gerusalemme Pietro scoprirà
che Maria non si è mai sposata e ha atteso con pazienza il suo ritorno.
Rachele (Barbora Bobulova)
Rachele è una coraggiosa e bellissima ragazza ebrea.
Riccardo, Andrea e Pietro la incontrano in una tragica circostanza: il massacro
nella yeshivà, la scuola ebraica, voluto dallo Yarl. Qui Rachele si era travestita da
uomo per potere seguire gli insegnamenti del rabbino.
La ragazza possiede un talento straordinario per le scienze, soprattutto per la
matematica e l’algebra in particolare, grazie al quale riesce addirittura a risolvere
un problema difficilissimo per il saggio Ibn Azul. Difende la sacra Torah
affidatagli dal Rabbi a costo della vita.
Diventerà compagna di viaggio di Riccardo, Pietro ed Andrea. Nel corso di questa
esperienza, sarà divisa tra l’affetto rassicurante di Pietro con il quale ha molto in
comune, e l’irrazionale, ma grandissimo amore per Andrea.
A lungo Rachele combatterà contro questo sentimento per un uomo che proviene
da un mondo diverso dal suo. Ma alla fine la sua razionalità dovrà capitolare di
fronte all’intensità dei sentimenti.
Alessio (Armin Mueller-Sthal)
Alessio, il fabbro di Aurocastro, decide di fare da padre al figlio dell’amore nato
tra esponenti di due mondi in lotta. Così cresce Pietro con dedizione,
trasmettendogli tutte le sue conoscenze. Da uomo di pace qual è, cerca di far capire
al figlio adottivo che l’unica missione possibile in Terra Santa non è quella del
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soldato, ma quella del pellegrino. Per convincerlo, gli dona il bastone di palma che
ha riportato da quei luoghi, caratteristica distintiva dei pellegrini.
Arriverà a sacrificare la sua vita per metterlo in salvo dagli uomini di Corrado.
Pietro non dimenticherà mai i suoi insegnamenti ed alla fine costruirà anche in suo
ricordo la campana della cattedrale di Aurocastro.
Il barone Guglielmo (Dieter Kirchlechner)
Guglielmo, signore di Aurocastro, torna nel suo regno dopo essere stato in Terra
Santa. In guerra si è battuto con valore ed ha persino perso un braccio. Nonostante
ciò, l’ardore ed il coraggio non gli sono venuti meno. Egli esorta gli uomini di
Aurocastro a partire per Gerusalemme: c’è bisogno di difendere la Città Santa.
Questo signore nobile e giusto, però, verrà ucciso dal suo perfido fratello Corrado.
Corrado (Uwe Ochsenknecht)
Corrado ha retto il regno, mentre suo fratello Guglielmo combatteva a
Gerusalemme. Il ritorno di quest’ultimo dalla Terra Santa non gli fa certo piacere,
perché dovrà rinunciare a tutti i privilegi acquisiti.
Così, la sua perfidia lo spinge ad organizzare un’imboscata ai danni del fratello e
del nipote, nella quale Guglielmo muore. Ma Corrado paga a caro prezzo il
tradimento perpetrato: Riccardo, accecato dall’ira, uccide suo figlio Giovanni.
Bastiano (Rodolfo Corsato)
Bastiano è il soldato al quale Antonio ed Eloisa vogliono dare in moglie la figlia
Maria, sperando così di migliorare le loro condizioni di vita.
Ma la volgarità e la prepotenza di questa guardia del barone, contrastano con la
delicatezza e la gentilezza di Maria. Inoltre, quando Bastiano si accorgerà
dell’amore che lega Maria a Pietro, la sua ira avrà ripercussioni notevoli sul
giovane fabbro.
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Principe Rolando (Thomas Heinze)
Il principe Rolando, un nobile normanno, è a capo di un drappello di crociati.
Lungo il suo cammino incontra Andrea e i suoi amici, con i loro soldati. Convinto
dall’entusiasmo degli uomini, dirigerà i crociati verso la città santa. Pur essendo un
guerriero, Rolando è anche un uomo giusto e profondamente cristiano. Di fronte
alla tragedia dell’incendio alla moschea di El Aqsa, comprenderà l’inutile atrocità
della guerra che sta combattendo.
Ibn Azul (Franco Nero)
Ibn Azul è un uomo di cultura e di pace, che vive a Gerusalemme. Sarà lui a
rivelare a Pietro che il suo vero padre si chiamava Omar Ben Aran, ed era stato una
nobile guida per il suo popolo. Rachele e Pietro ne diventano discepoli e protetti.
Inoltre egli dispensa saggi consigli al governatore Iftikar e al visir Massoud,
cercando in qualche modo di contenerne violenza. Cerca anche di usare la sua
influenza per proteggere Riccardo, che viene scambiato per una spia dai
mussulmani.
Riccardo, Pietro e Rachele, però, perderanno questo loro mentore nell’incendio
della moschea di El Aqsa, ad opera dei crociati.
Visir Massoud (Antonino Iuorio)
Arcigno, sospettoso e aggressivo, il visir Massoud ha come unico obiettivo quello
di annientare i cristiani, spazzarli via da Gerusalemme. Per questo desidera
ardentemente che qualcuno metta a punto la macchina da guerra detta “fuoco
greco”. Quando Pietro offrirà un libro che insegna a costruire la macchina da
guerra, in cambio della vita di Riccardo, il perfido Massoud coglierà la palla al
balzo per realizzare il suo desiderio. Così prometterà di lasciare vivo Riccardo solo
se Pietro costruirà quella macchina con le sue stesse mani.
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Bartolomeo (Flavio Insinna)
Bartolomeo è un soldato al seguito dei crociati di Rolando, ma, a differenza degli
altri, è vestito come un eremita, ha gli abiti laceri, i capelli scarmigliati, gli occhi in
fiamme. È in preda ad una crisi mistica e ha avuto delle visioni in cui il Santo gli
ha parlato. Nei suoi confronti i crociati sono mossi da sentimenti contrastanti:
alcuni lo ritengono un santo, altri un impostore o un indemoniato. Alla fine dovrà
affrontare una prova di fede estrema e disumana: passare attraverso le fiamme.
Morirà da martire e la sua vicenda toccherà il cuore di Riccardo.
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I protagonisti
ALESSANDRO GASSMAN (PIETRO)
Alessandro Gassman è senza dubbio uno degli attori italiani della nuova leva più
promettenti e conosciuti in Europa; la sua filmografia affianca successi italiani ed
europei, nonché importanti ruoli in produzioni televisive.
Per quanto riguarda la sua esperienza cinematografica, ha esordito sul grande
schermo verso la fine degli anni ’80, con film come La Monaca di Monza di
Luciano Odorisio (1986), I soliti ignoti vent’anni dopo di Amanzio Todini
(1987). In seguito ha preso parte a film come Quando eravamo repressi di Pino
Quartullo (1992); Ostinato destino di Gianfranco Albano, con Monica Bellucci
e Lauretta Masiero (1992); Huevos de oro di Bigas Luna (1993); Uomini senza
donne di Angelo Longoni (1996); Lovest di Giulio Base (1997); Il bagno turco di
Ferzan Ozpetek (1997); Facciamo fiesta di Angelo Longoni (1997); I miei più
cari amici di Alessandro Benvenuti (1998); La bomba di Giulio Base (1999); A
babbo morto (2000) e Teste di cocco (2001) di Ugo Fabrizio Giordani.
Notevole è poi la sua presenza nella fiction televisiva europea. Ha cominciato ad
imporsi sul piccolo schermo già alla fine degli anni ’80 in molti film tv e miniserie,
tra cui ricordiamo Casa Ricordi di Mauro Bolognini (1987) e Un bambino di
nome Gesù di Franco Rossi. Nel 1996 ha preso parte a Sansone e Dalila di
Nicolas Roeg, un film del Progetto Bibbia della Lux Vide. In seguito è stato tra gli
interpreti principali del film tv Nuda proprietà vendesi di Enrico Oldoini, con
Lino Banfi e Annie Girandot (1997), delle miniserie Nessuno escluso (1997) e
Game over (1999) di Massimo Spano; Lourdes di Lodovico Gasparini, al fianco
di Stefania Rocca; Piccolo mondo antico di Cinzia Th. Torrini, con Claudia
Pandolfi e Virna Lisi (2001). Attualmente sta lavorando alla miniserie tv La
guerra è finita per la regia di Lodovico Gasparini.
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JOHANNES BRANDRUP (RICCARDO)
Giovane attore tedesco, popolare soprattutto per le sue interpretazioni televisive,
Johannes Brandrup si è imposto negli anni ’90 e ha lavorato finora quasi
esclusivamente per il cinema e la televisione tedesca. E’ stato, con successo, il
recente protagonista di San Paolo, la miniserie del progetto Bibbia della Lux Vide.
Dopo aver esordito nel film Wilde Jahre di Burkhard Steger (1994), è stato fra gli
interpreti di serie televisive come Air Albatros di Hans Liechti (1994); Clan der
Anna Voss di Herbert Ballman (1995); Alarm für Cobra 11 - Die
Autobahnpolizei, diretta da Arend Aghte, Peter Ariel e altri (1996).
Tra i film tv, invece, ricordiamo: Die Versuchung - Der Priester und das Mädchen
di Udo Witte (1995); Ausweglos di Sigi Rothemund (1995); Tatort - Der kalte
Tod di Nina Grosse (1996); Sünde einer Nacht di Michael Keusch (1996); Namen
der Liebe di Bodo Fürneisen (1997); Die letzte Rettung di Sigi Rothemund
(1997); Gigolo - Bei Anruf Liebe di Micheal Rowitz (1998); 36 Stunden Angst di
Jörg Grünler (1998); Tatort - Ein Hauch von Hollywood di Urs Odermatt
(1998); Terror im Höllischen Nachbarn di Maria Theresia Wagner (1998);
Rosamunde Pilcher - Klippen der Liebe di Dieter Kehler (1999); Tatort - Offene
Rechnung di Connie Walter (1999); Zimmer mit Frühstück di Michael
Verhoeven (1999); Wie angelt man sich seinen Chef? di Ute Wieland; infine
Laila di Peter Ily Heumer (2000).
THURE RIEFENSTEIN (ANDREA)
Thure Riefenstein è un attore tedesco molto popolare per le sue interpretazioni in
serie televisive e film tv europei e statunitensi come: Das Alibi di Heide Pils
(1995); Der rote Tod di Rainer Bär (1996); Kommissar Schimanski di Stefan
Bartmann (1997); Best of the Best 4: Without Warning di Phillip Ree (1998); Das
Finale di Sigi Rothemund (1998); Sylvia -Eine Klasse für sich di Erwin Keusch e
Heidi Kranz (1998); Il cuore e la spada di Fabrizio Costa (1998); Jets di
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Michael Kennedy e Stefan Klisch (1999); Maria Maddalena (del progetto Gli
Amici di Gesù) di Raffaele Mertes, con Maria Grazia Cucinotta (2000);
Rosamund Pilcher - Im Licht des Feuers (2000).
Nel 2001 per il cinema è stato tra gli interpreti del film Dark Blue World di Jan
Sverák e ha preso parte al film tv The Wandering Soul Murder di Bard Turner.
BARBORA BOBULOVA (RACHELE)
Affascinante attrice di origine slovacca, è diventata nota al grande pubblico con Il
Principe di Homburg (1997), per la regia di Marco Bellocchio. In seguito è stata
diretta da Gabriele Muccino in Ecco fatto (1998), e più di recente da Rachid
Benhadj in Mirka e da Claudia Florio in Regina degli scacchi.
Nel 2000 è stata fra le protagoniste di due importanti nuove produzioni della Lux
Vide, le miniserie Padre Pio-Tra cielo e terra, per la regia di Giulio Base, con
Michele Placido, e San Paolo per la regia di Roger Young. Nel 2001 è Maria
Josè, la regina d’Italia cui Carlo Lizzani ha dedicato un film per la tv. Tra le sue
esperienze precedenti nel cinema cecoslovacco ricordiamo Nesmrtehateta di
Zdenek Zelenka (1993) e Eine Kleine Jazzmusik di Zuzana Zemanova (1996).
KARIN PROIA (MARIA)
La giovane e promettente attrice Karin Proia ha già una considerevole esperienza
in campo teatrale, cinematografico e televisivo.
Negli ultimi tre anni ha lavorato, anche da protagonista , in alcune fiction della Lux
Vide: nella prima serie di Don Matteo di Enrico Oldoini e Lui & Lei 2 di Luciano
Manuzzi ed Elisabetta Lodoli, e nel film tv Vola Sciusciù, per la regia di Joseph
Sargent (2000). Il suo esordio nella fiction è di qualche anno fa con L’avvocato
Porta con Gigi Proietti per la regia di Franco Giraldi e con la serie Amico mio 2
per la regia di Paolo Poeti, andati in onda su Canale 5 nel 1997. Più di recente ha
lavorato anche nella serie La vita che verrà di Pasquale Pozzessere (1998.
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Per il teatro ha lavorato con Michele Placido in Uno sguardo dal ponte di Arthur
Miller per la regia di Teodoro Cassano nel 1995, ed ha recitato con Anna
Mazzamauro e Fiorenza Marchegiani in Fiori d’acciaio di Robert Harling per
la regia di Teodoro Cassano nel 1997.
Per il cinema, ha lavorato in Cinque giorni di tempesta di Francesco Calogero del
1996 (premiato sia alla LIV Mostra del Cinema di Venezia che al XV Festival di
Annecy) e più di recente in TerraBruciata con Giancarlo Giannini e Michele
Placido, per la regia di Fabio Segatori (1998).
ARMIN MUELLER-STAHL (ALESSIO)
Nato a Tilsit in Germania (ora Sovotesk in Russia), Armin Mueller Stahl ha
all’attivo circa 100 film, tra cinema e tv. Ha lavorato con Rainer Weiner
Fassbinder in Lola (1981) e Veronica Voss (1982). Tra le altre sue più importanti
interpretazioni si possono citare Il colonello Redl di Istzvan Szabo (1984); Music
Box di Costa Gravas (1990); La casa degli spiriti di Bille August (1993). È stato
Adolf Hitler in Conversazioni con la bestia (1996) da lui anche diretto, e il padre
del pianista David, il protagonista di Shine di Scott Hicks (1996). È stato poi tra
gli interpreti di The Game di David Fincher, con Michael Douglas (1997); The
Peacemaker di Mimi Leder, con George Clooney e Nicole Kidman (1997) e X
Files: il film di Rob Bowman (1998). Nel 2000 ha preso parte a Mission to Mars
di Brian De Palma e The Long Run di Jean Steward. Sempre nello stesso anno
per la televisione è stato tra i principali interpreti della fiction evento internazionale
Jesus per la regia di Roger Young, con Jeremy Sisto e Jacqueline Bisset,
capitolo del Progetto Bibbia della Lux Vide. Infine interpreta il ruolo di Thomas
Mann nel film tv tedesco Die Manns di Heinrich Breloer (2001).
FRANCO NERO (IBN AZUL)
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Francesco Sparanero, in arte Franco Nero, esordisce nel nostro cinema negli anni
’60 con La ragazza in prestito di Alfredo Giannetti, con Rossano Brazzi e Annie
Girardot (1964). Viene poi diretto da Carlo Lizzani in La Celestina P.R (1964);
da Sergio Corbucci in Django (1966); da Antonio Pietrangeli in Io la conoscevo
bene (1966). In quel periodo cominica a girare anche all’estero. Prende parte al
kolossal di John Huston La Bibbia (1966). Memorabile è poi la sua
interpretazione nel Il Giorno della civetta di Damiano Damiani (1968). Negli anni
’70 diventa uno dei volti più popolari del poliziesco all’italiana, del cinema di
denuncia e dello spaghetti-western. Fra le sue innumerevoli pellicole di quel
periodo ricordiamo: L'istruttoria è chiusa: dimentichi di Damiano Damiani
(1971); Viva la muerte... tuya! di Duccio Tessari (1972); Zanna Bianca (1972) e Il
Ritorno di Zanna Bianca (1974) di Lucio Fulci; I Guappi di Pasquale Squitieri
(1973), Delitto Matteotti di Florestano Vancini (1973), Mussolini: ultimo atto di
Carlo Lizzani (1974), Gente di rispetto di Luigi Zampa (1975). Negli anni ’80 e
’90 partecipa a film come: Il pentito di Pasquale Squitieri (1985), Django 2: il
grande ritorno di Ted Archer (1987), Il giovane Toscanini di Franco Zeffirelli
(1988); Diceria dell'untore di Beppe Cino (1990), Fratelli e sorelle di Pupi Avati
(1991), Jonathan degli orsi di Enzo G. Castellari, di cui è anche coautore e
produttore (1993), The Versace Murder di Mehamen Golan (1998). Più di recente
ha preso parte a Briganti di Pasquale Squitieri (1999); White Lies di Michael
Adams (1999); La voce del sangue di Alessandro di Robilant (1999); Mirka di
Rachid Benhadj (1999); L’escluso, diretto da suo figlio Carlo Gabriel Nero
(2000) e Maestrale di Sandro Cecca (2000).
Franco Nero ha lavorato molto anche per la televisione. Fra le sue tante
interpretazioni ricordiamo: la miniserie Le rose di Danzica di Alberto Bevilacqua
(1979); Wagner di Tony Palmer, con Richard Burton (1983), Gli ultimi giorni
di Pompei di Peter H. Hunt (1984), la miniserie I promessi sposi di Salvatore
Nocita (1988); Oggi ho vinto anch'io di Lodovico Gasparini (1989), la miniserie
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Desideria di Lamberto Bava (1994), la miniserie Il ritorno di Sandokan di Enzo G.
Castellari (1996); la miniserie Deserto di fuoco di Enzo G. Castellari (1997); il
film tv del Progetto Bibbia Davide, diretto da Robert Markowitz (1997); la
miniserie Nessuno escluso di Massimo Spano (1997); la miniserie San Paolo per
la regia di Roger Young (2001).
ANTONINO IUORIO (VISIR MASSOUD)
Bravo interprete, Antonino Iuorio ha esordito alla fine degli anni ’80 nel nostro
cinema con il film Se lo scopre Gargiulo di Elvio Porta, con Giuliana De Sio ed
Enzo Cannavale (1988). In seguito ha preso parte a Hudson Hawk di Michael
Lehmann, con Bruce Willis (1991); Morte di un matematico napoletano di Mario
Martone (1992); Nel continente nero di Marco Risi, con Diego Abatantuono
(1993); Il verificatore di Stefano Incerri, con Renato Carpentieri (1995); Ivo il
tardivo di Alessandro Benvenuti (1995); Ilona arriva con la pioggia di Sergio
Cabrera (1996); Bambola di Bigas Luna (1996); Senza movente di Luciano
Odorisio, con Ennio Fantastichini (1999). E’ anche uno degli apprezzati
protagonisti del film di Antonio Capuano, in concorso alla 58/ma Mostra del
cinema di Venezia, Luna Rossa. Per la televisione, ha preso parte alla serie tv
Squadra mobile scomparsi di Claudio Bonivento, con Claudio Amendola ed
Elena Sofia Ricci (1999) e al film tv Vola Sciusciù per la regia di Joseph Sargent
(2000).
UWE OCHSENKNECHT (CORRADO)
Nato a Mannheim in Germania nel 1956, Uwe Ochsenknecht ha lavorato
moltissimo per la tv tedesca a partire dagli anni ’70. A parte le sue apparizioni
nelle popolari serie Derrick (1974) e Siska (1998), tra i suoi innumerevoli lavori
ricordiamo la miniserie Das Ding di Ulrich Edel (1978); la miniserie Das Boot di
Wolfgang Petersen (1981); Tator - Blindflug di Sylvia Hopffmann (1987);
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Bismarck di Tom Toelle (1990); Tatort – Der Mörder und der Prinz di Kaspar
Heidelbach (1992); Bodyguard - Dein Leben in meiner Hand di Wilhelm
Engelhardt (1999) e infine la miniserie fantascientifica di coproduzione
internazionale Dune di John Harrison, con William Hurt e Giancarlo Giannini
(2000). Dei suoi lavori per il cinema tedesco, invece, citiamo, tra gli altri Forget
Mozart di Miloslav Luther, con Armin Mueller Stahl (1985); Operation Dead
End di Nikolai Müllerschön; (1986); Feur, Eis & Dynamit di Willy Bogner, con
Roger Moore (1990); Die Gang (1997); Der tote Taucher im Wald di Markus
Rosenmüller (2000); Der Fall Vera Brühne di Hark Bohm (2001).
THOMAS HEINZE (ROLANDO)
Nato a Berlino il 30 marzo 1964, questo affascinante e giovane attore può vantare
una consistente esperienza nella televisione e nel cinema tedesco dalla fine degli
anni ’80 . Tra le sue interpretazioni cinematografiche ricordiamo Homo Faber di
Max Frisch, con Sam Shepard (1991); Justiz di Hans W. Geissendörfe, con
Maximilian Shell (1993); Mr Bluesman di Sönke Wortman, con Marianne
Sägebrecht (1993); Sara Amerika di Rolando Suso Richter (1999); Apokalypse
99 - Anatomie eines Amokläufers di Dmitri Astrakhan (2000). Per la fiction
televisiva, tra i suoi lavori, ricordiamo, la miniserie Wilder Westen, inclusive di
Dieter Wedel (1988); Eine Wahnsinnsehe di Sönke Wortmann (1990); Kalte
Küsse di Carl Schenkel (1997); Latin Lover di Oskar Röhler (1999) e Laila Unsterblich verliebt di Peter Ily Heumer (2000)
FLAVIO INSINNA (BARTOLOMEO)
Allievo di recitazione di Gigi Proietti, Flavio Insinna, negli ultimi dieci anni, ha
calcato le scene dei maggiori teatri italiani. E’ tra i giovani attori più richiesti sia
per il grande sia per il piccolo schermo. Al cinema è stato tra i protagonisti di Figli
di Annibale di Davide Ferrario, con Diego Abatantuono e Silvio Orlando
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(1998); Un bugiardo in Paradiso di Enrico Oldoini (1998); Metronotte, per la
regia di Francesco Calogero, al fianco di Diego Abatantuono (1999); Guardami
di Davide Ferrario, presentato alla Mostra del cinema di Venezia del 1999. In tv è
accanto a Terence Hill nelle due serie della Lux Vide Don Matteo (la seconda
andrà in onda su Raiuno dal 20 ottobre 2001). Ed è già apparso tra l’altro nelle
serie Uno di noi di Fabrizio Costa (1996), Dio vede e provvede 2 di Enrico
Oldoini (1998) prodotte dalle Lux Vide e nelle miniserie Il mastino per la regia di
Ugo Fabrizio Giordani, al fianco di Eros Pagni e Athina Cenci (1997); Padre
Pio di Carlo Carlei, con Sergio Castellitto (2000) e La crociera di Enrico
Oldoini, con Anna Galiena (2001).
DIETER KIRCHLECHNER (IL BARONE GUGLIELMO)
Nato nel gennaio del 1932 in Germania, questo attore è un veterano del cinema e
soprattutto della televisione tedesca ed europea. La sua esperienza televisiva
comincia verso la fine degli anni ’50 con film tv come Der Kaukasische
Kreidekreis, tratto da un’opera di Bertolt Brecht (1958) e Hamlet (1960) di Franz
Peter Wirth. Da allora fino ad oggi ha lavorato ininterrottamente in film tv e
miniserie tedesche, ricordiamo, tra le tante: Tatort - Strandgut di Wolfgang
Petersen (1972); la miniserie Wallenstein di Franz Peter Wirth (1978); Jeans di
Hartmut Greysmar (1981); Tatort - Automord di Wilm Ten Haaf (1986); Der
Kameramann di Nikolai Karo (1990); le miniserie in coproduzione europea
L’ombra abitata di Massimo Mazucco con Michael York (1995) e Terre indigo
di Jean Sagols (1995); i film tv Bella Block – Geldgier di Erwin Keusch (1997);
Der Coup di Susanne Lauke (1997); la serie franco-tedesca Les pédiatres di
Hartmut Griesmayr e Daniel Losset (1998). Infine i film tv Tatort - Mauer des
Schweigens di Sylvia Hoffmann e Doppelter Einsatz - Das Alibi di Thorsten
Näter (2000).
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Per il cinema, invece, ha preso parte, tra gli altri, a film come Alle Sünden dieser
Erde di Fritz Umgelter (1957); I Deal in Danger di Walter Grauman (1966);
Always Afternoon di David Stevens (1987); Homo Faber di Max Frisch, con Sam
Shepard (1991); K di Alexandre Arcady, con Isabella Ferrari (1997).
RODOLFO CORSATO (BASTIANO)
Questo attore ha cominciato ad imporsi nella fiction italiana nel film tv Una
questione privata di Alberto Negrin (1991). Nel 1995 è stato tra gli interpreti di
Giuseppe di Roger Young, film tv del Progetto Bibbia. In seguito ha preso parte
al film tv A due passi dal cielo di Sergio Martino (1997), alla prima serie di Lui &
Lei di Luciano Manuzzi (1998) e al film tv Cristallo di rocca, per la regia di
Maurizio Zaccaro, con Tobias Moretti e Virna Lisi (1999). Per il cinema, dopo
Un altro giorno ancora di Tonino Zangardi (1995), ha lavorato nel film francoitalo armeno Passeur de rêves di Hiner Saleem (2000).
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IL REGISTA – DOMINIQUE OTHENIN GIRARD
Domenique Othenin Girard ha fatto il suo esordio cinematografico negli anni
’80, dirigendo con Sergio Guerraz il film drammatico After Darkness, con Julian
Sands e Victoria Abril (1985). In seguito ha diretto il quinto capitolo della saga di
John Carpenter con Halloween 5 (1989). Ha continuato lo stesso filone firmando
la regia dell’horror Night Angel (1994). Infine ha diretto il film sentimentale
Private Lessons: Another Story (1994) ed il thriller Beyond Desire (1995). Ad ogni
modo Othenin si è imposto nel panorama europeo soprattutto come regista di tv
movie, in prevalenza di genere horror o thriller. Tra i suoi lavori nella fiction
televisiva europea ricordiamo: Piège à flics (1985); Omen IV: The Awakening
(1991); Sandra c’est la vie, con Valeria Bruni Tedeschi (1992); Mörderische
Zwillinge (1995); Der Venusmörder (1996); Adrenalin (1996); Die Heilige Hure
(1998); Die Fremde in meiner Brust (1998); Florian – Liebe aus ganzem Herzen
(1999); Liebe ist stärker als der Tod (1999). Attualmente sta preparando per la Lux
Vide e per la Rai la miniserie su Giovanni XXIII.
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IL PRODUTTORE - ALESSANDRO JACCHIA
Di doppia nazionalità, italiana e messicana, Alessandro Jacchia, nato il 4 settembre
1960, ha maturato sino ad oggi un’importante esperienza produttiva internazionale
negli Stati Uniti, in Inghilterra ed in Messico dove, tra l’altro, ha prodotto molte
telenovelas del prime-time per il Gruppo Televisa, gigante dei media nel mondo
ibero-americano. Lavora alla Lux Vide S.p.A. sin dalla fondazione della società.
Per questa società ha realizzato i tv movies Una bambina di troppo (1993) per la
regia di Damiano Damiani, con Massimo Dapporto; Nuda proprietà (1998) per
la regia di Enrico Oldoini con Lino Banfi, Annie Girandot e Alessandro
Gassmann; la fiaba natalizia Cristallo di rocca (1999) per la regia di Maurizio
Zaccaro, con Tobias Moretti, Virna Lisi e Omero Antonutti; Vola Sciusciù
(2000) per la regia di Joseph Sargent con Lino Banfi. Ha inoltre realizzato
miniserie di argomento storico con patner europei come Carlo Magno (1994) per
la regia di Clive Donner e Fatima (1997), diretta da Fabrizio Costa. Si è inoltre
cimentato con successo nella serie all’italiana di 90 minuti con: Uno di noi (1996)
per la regia di Fabrizio Costa, con Gioele Dix; Dio vede e provvede di Enrico
Oldoini, con Angela Finocchiaro e Athina Cenci, che ha vinto il TELEGATTO nel
1997; Lui & Lei (1998) diretta da Luciano Manuzzi, con Enrico Mutti e Vittoria
Belvedere; Lui & Lei 2 (1999), diretta da Luciano Manuzzi ed Elisabetta Lodoli,
con Enrico Mutti e Vittoria Belvedere, Karin Proia, la serie Angelo il custode
(8x100’) diretta da Gian Francesco Lazotti, con Giovanna Ralli, Lino Banfi e
Giuliano Gemma. Ha poi sperimentato il formato di serie da 50’ con Dio vede e
provvede 2 (1998), per la regia di Enrico Oldoini e di Paolo Costella, sempre con
Angela Finocchiaro e Marisa Laurito, e più di recente, con grande successo in
termini di audience, la serie Don Matteo (16x50’) per la regia di E. Oldoini con
Terence Hill e Nino Frassica, la miniserie La crociera (2x90) con Anna Galiena
scritta e diretta da Enrico Oldoini. Infine, oltre alla miniserie Crociati (2x100’),
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sono sue produzioni per la Lux Vide Don Matteo 2 per la regia di Leone Pompucci
e di Andrea Barzini, sempre con Terence Hill e Nino Frassica e il film tv Sindone 36 ore, 14 ostaggi, per la regia di Lodovico Gasparini, con Ricky Memphis.
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LUX VIDE S.p.A.
La Lux Vide è una S.p.A. che produce programmi di qualità per la televisione.
A guidarla, dopo averla fondata nel 1991, è Ettore Bernabei assieme alla figlia
Matilde.
In pochi anni è diventata, per fatturato e prestigio, l’azienda leader nell’editoria
televisiva in Italia e tra le maggiori in Europa.
Il marchio della Lux Vide è legato al Progetto Bibbia, la più grande produzione
televisiva internazionale mai realizzata (con un budget di oltre 250 miliardi di lire).
Prodotto con il gruppo tedesco Kirch, il Progetto Bibbia ha coinvolto, tra gli altri,
la Rai Radiotelevisione Italiana, la TNT di Ted Turner, la CBS, il gruppo
Murdoch.
I 21 episodi della Bibbia sono stati trasmessi dalle più importanti reti televisive
europee, negli Stati Uniti e nell’America Latina, con grande e costante successo di
pubblico e di critica. Tra i numerosi premi ricevuti, l’Emmy, l’oscar della tv
americana, assegnato a Giuseppe quale miglior miniserie televisiva. Un premio che
ha anche un valore simbolico: per la prima volta, infatti, un prodotto italiano per la
televisione si è imposto non solo sul pubblico americano, ottenendo altissimi indici
d’ascolto, ma anche tra i critici e gli addetti ai lavori.
La realizzazione della Bibbia ha favorito la creazione di una struttura produttiva
efficiente, agile, estremamente flessibile. Una struttura attenta ai contenuti,
meticolosa nel curare ogni fase della lavorazione, duttile nell’adeguarsi alle diverse
esigenze del mercato, senza però rinunciare alla propria linea editoriale. Un’idea è
alla base di ogni produzione della Lux Vide: si può fare televisione di successo
senza volgarità e comunicando valori positivi. Queste caratteristiche aziendali
rendono la Lux Vide capace di realizzare sia grandi produzioni internazionali
(dopo la Bibbia è stata avviata la realizzazione del progetto Ventesimo Secolo, che
attraverso la vita di 30 protagonisti racconterà il secolo appena trascorso) sia
fiction destinate al mercato italiano. Ne sono esempi film tv e miniserie trasmessi
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da Rai e da Mediaset (Uno di noi, Don Matteo, Nuda proprietà, Gli amici di Gesù,
Vola Sciusciù).
Dopo 10 anni al servizio della fiction di qualità, la Lux Vide, a partire da
quest’anno distribuisce cartoni animati nelle sale cinematografiche. Sono stati
distribuiti in questa stagione Cani Miliardari e Scimmie come noi: entrambi i
prodotti non sono stati realizzati con tecnologie ultrasofisticate, ma trasmettono
quei medesimi valori che sono un po’ il marchio di fabbrica della società.
Inoltre, la Lux Vide è tra le uniche case di produzione televisive in Italia ad avere
una struttura editoriale stabile, redazione permanente destinata ad ideare,
progettare e poi realizzare con coerenza ciascun singolo prodotto.
Per ogni ulteriore informazione invitiamo a visitare il nuovo sito internet
della società all’indirizzo web: www.luxvide.it
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