Caino - Associazione "Angioletto Castiglioni"
Transcript
Caino - Associazione "Angioletto Castiglioni"
Caino Su questo vecchio tram una ridda di lingue del mondo Babele del terzo millennio. Quali drammi quali angosce nascondete o volti stranieri? Oppressi affamati esiliati... Ogni terra abbandonata è luogo di sofferenza. Chi mai vorrebbe lasciare il proprio paese se vi fosse amato? Vedo in voi vite segnate dalla povertà dalla solitudine dal dolore dall’esproprio dal terrore della crudele sopraffazione del simile sul simile. Non è diverso l’oppresso dall’oppressore che forse domani - a sua volta oppresso diverrà per il colore della pelle o la fede, o il credo politico o il pensiero, - o solo per essere il figlio del figlio del figlio dell’ebreo. Hitler o Stalin, Khmer rossi o talebani, tiranni africani o sudamericani, membri di Al Aqsa o fanatici d’Al Qaeda, truppe di regimi assoluti o fazioni terroristiche come ricordarvi tutti? Pazzi abietti crudeli con molotov e napalm con mine e bombe con mitra e nitroglicerina con terrore e torture nel nome di Dei superni o terreni distruggete i popoli inermi. Ai vostri piedi il mondo, grande scacchiera abusata con sei miliardi di pedine. Perché l’uomo brama il possesso di danaro menti e potere? Perché non tollera il diverso? l’altro da sé? Odia schiaccia mutila perseguita uccide distrugge incarcera e tortura. Se ieri sul rogo bruciavano l’eretico osannando Gesù oggi al grido d’Allah farneticanti guerrieri si schiantano contro i simboli superbi dell’odiato occidente. Sessanta nazioni ne piangono i morti. Non è solo l’infedele che brucia nella nuova Gheenna di kerosene e si getta nel vuoto abbracciato allo sconosciuto amico dell’ultimo minuto. Tutti noi moriamo con lui. Dall’ultimo piano -centodieci sono tanti quattrocentocinquanta metri allo schiantoil film della vita ci passa accanto volando dal monte d’acciaio e ci si chiede perché. Ognuno è un Icaro senz’ali. Il suo grido si perde nel preludio d’inferno fra fiamme e nubi maleodoranti coriandoli di carte e brandelli d’uomini volanti. Per consolarmi pensavo forse non sono morti invano ... forse i loro assassini sono solo prede ignoranti d’Imam e Mullah ripetono versetti del Corano ossessivamente declamato e spesso mal interpretato. Nutriti d’un solo pane della mente questi fanatici avulsi dalla realtà han così studiato la morte intelligente. Esplodendo s’illudono d’esser martiri per aver le vergini promesse nel paradiso dell’aldilà. In questo mondo il paradiso non c’è. Si sa. Qui c’è l’inferno dell’odio insensato. Deve dire mea culpa anche chi frugandosi nelle tasche con insofferenza ha gettato al misero affamato la più piccola moneta scelta fra mille banconote o ha donato al bimbo senza casa senza scuola e senz’amore una Bic da cento lire! Siamo sprofondati nell’abisso dell’impotenza globale quando son collassati i mostri di cristallo, inghiottiti nel baratro del nulla. Ma quante Notti dei Cristalli vedranno ancora i nostri occhi? Quale Dio potrebbe volere il male recondito che l’uomo da secoli giustifica nel Suo nome? Mai sulla terra apparve un essere più crudele. Da Caino in poi il nostro destino fu segnato dall’umana violenza. Non esiste riscatto. L’Io perverso non accetta tolleranza. Anche il pacifista grida pace ma si getta nella lotta e agisce con violenza. Chi pensa e pesa ogni fatto tace disilluso e rassegnato Accetta passivo il fato. Che fare di fronte a occhi di bimbi divorati dalle mosche e dalla fame? Ogni giorno - in televisione il mondo globale ci nutre di morte. Volti disperati rigati di pianto corpi scheletriti e mutilati gole tagliate e donne lapidate mutilate frustate oppresse avvilite ridotte in schiavitù prostituite e violentate usate per procreare figli che patiranno la fame e non conosceranno libertà. Quali terre dalla Siberia al Sud Africa, non sono intrise di sangue fraterno? Guerre tra poveri e poveri, per traffico d’armi droga e brillanti dove petrolio e fertili zolle potevano creare ricchezze se non felicità. File di profughi in aride lande deserti di sassi e di sabbie senz’acqua dove da sempre la morte sovrasta. Potenti del cielo e del pianeta, -tutti insieme dei e semidei religiosi e politicantivoi siete il male della terra! A testa china ascolto la Babele di lingue sul tram. I miei occhi hanno pianto sui vostri amari destini o volti stranieri. Se nulla cambia nei nostri e vostri cuori nel futuro non vedo speranza. Su tutti incombe l’umana follia di Caino. dopo l’undici settembre 2001 Anna Maria Hábermann