Come creare una rete wireless tra utenti distanti chilometri. (WLAN)

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Come creare una rete wireless tra utenti distanti chilometri. (WLAN)
Come creare una rete wireless tra utenti distanti chilometri.
(WLAN)
premessa, questa guida serve a sviluppare questa nuova tecnologia dai aspetti molto interessanti,
può farci risparmiare molti soldi, ad esempio togliendo internet, ed aumentando le prestazioni di
traffico in modo vertiginoso, la rete che si potrà costruire avrà un traffico minimo di 100mb per
ogni utente e una volta istallata potrà far accedere a tutti a costo zero, e permettere cose ogni
impensabili su internet, ad esempio, ogni utente potrà essere un server e tenere dati di ogni genere,
si potranno fare conferenze video in tempo reale, senza nessuna attesa, giocare e scambiare dati,
basti pensare che un intero dvd con questo sistema viene inviato e ricevuto in appena 7 minuti.
Principalmente la rete wireless, meglio conosciuta come wlan per funzionare a bisogno
essenzialmente di tre cose, la prima, l’access point, la seconda di una antenna che mandi in giro il
segnale, il terzo, di una scheda di rete che colleghi l’access point al pc.
Questa spiegazione serve per collegare ogni singolo utente alla rete che andremo a creare, sulle
pagine successive spiegheremo come collegare più persone, magari dello stesso condominio in una
rete wireless, ancora più successivamente spiegheremo come collegare utenti distanti anche 10 o più
chilometri.
Ma vediamo in dettaglio.
Per incominciare l’access point deve rispondere a delle caratteristiche importanti.
La prima, deve resistere agli sbalzi di temperatura.
La seconda, deve resistere all’umidità.
La terza, deve avere l’antenna avvitabile.
La quarta, deve essere più veloce possibile nello scambiare i dati.
La quinta, deve essere multi point.
Perché queste caratteristiche? Perché quando lo monterete sul tetto della vostra abitazione
l’apparecchio deve resistere alle varie condizioni metereologiche, dovrete montare una antenna più
potente di quella originale, per raggiungere una maggior distanza di collegamento, dovrà scambiare
più dati possibili per aver una minore attesa e una maggior resa durante la sua vita, dovrà essere
multi point perché potrete collegare anche più utenti che sicuramente nasceranno in futuro.
Considerando tutte queste informazioni alla fine abbiamo scelto l’access point costruito dalla dlink.
Il modello in questione è il dwl2100ap, che vedete in foto.
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le sue caratteristiche le trovate sul sito del produttore alla voce www.dlink.it
Ma passiamo ora all’antenna che ci serve.
per incominciare, facciamo subito una piccola parentesi: principalmente di antenne ne esistono di
due tipi: la prima, direzionale, cioè che invia il segnale in una sola direzione, la seconda,
omnidirezionale, che invia il segnale in tutte le direzioni.
Chiusa questa piccola parentesi dobbiamo vedere quale antenna fa meglio al caso nostro.
Tenendo conto principalmente che il nostro access point (per comodità chiameremo ap) è multi
point (vale a dire collega più utenti) la nostra scelta cadrà su un'
antenna omnidirezionale.
Tale oggetto visto che dovrà alloggiare per tutta la sua vita vicino all’ap che si trova sul tetto, dovrà
avere le seguenti caratteristiche:
La prima, deve resistere alle condizioni atmosferiche.
La seconda, deve essere il più potente possibile.
La terza, deve lavorare alla stessa frequenza dell’ap
Perché tale caratteristiche? La prima è scontata a dirlo, la seconda, perché, più è potente l’antenna,
più si arriverà lontani e si potrà collegare anche utenti che distano anche 3km e più. La terza, perché
se non lavora alla stessa frequenza dell’ap (2,4ghz) entrambi non si capiranno.
Anche in questo caso la nostra scelta è caduta su una antenna che è costruita dalla dlink, il modello
in questione è: ant24-1500, che potete vedere in foto.
E’ stata scelta quest’antenna per vari motivi:
La prima, è costruita dalla stessa marca che fa l’ap, e quindi a ben chiaro il concetto che dobbiamo
sviluppare.
La seconda, la sua potenza, 15dpi è sufficiente e maggiore al nostro scopo, e ci permette di
collegare 4 utenti (nel nostro caso) che distano 1,5km da noi.
La terza, l’antenna è fornita con tutti gli accessori per montarla senza aver nessun problema.
Ora passiamo alla scheda di rete, tale accessorio dovrà essere dentro il pc per collegare l’ap al
computer e far sì a sua volta che il mondo esterno abbia un collegamento con noi.
Nelle caratteristiche della piastra dovete tenere solamente conto dello scambio dati che dovrà essere
uguale o superiore all’ap. Una scheda 10/100mb va benissimo.
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Una volta che avremmo tutti e tre gli accessori che ci servono, potremmo passare alla fase
successiva che è il montaggio.
Che cosa ci serve per fare il montaggio?
Doppiamo procurarci una scatola da elettricista per uso esterno, che non sia più piccola delle misure
di 30x20x10 cm, al suo interno dovremmo alloggiare l’ap e tutti i cavi.
Il cavo di rete che va dal computer alla scatola da elettricista, più i suoi gecchetti che servono al
collegamento fisico tra ap e computer.
Filo della corrente che arrivi dalla spina a muro fino all’ap, più spina maschio femmina per
collegare fisicamente l’apparecchio alla rete elettrica.
Fascette da elettricista per fissare la scatola elettrica al palo dell’antenna.
Silicone per non fare entrare acqua e non fare rovinare il nostro apparecchio.
Una volta che abbiamo tutto, possiamo procedere al montaggio, in linea di massima non abbiamo
particolari problemi, quei pochi che abbiamo sono tutti risolvibili con un pò di pazienza, come?
Per incominciare tenete presente che l’antenna è omnidirezionale (invia il segnale a 360°) quindi se
sta vicino a qualche parete di cemento o ferro (vedi: muri, parabole, camini, ecc. ecc) può influire
negativamente sulla resa finale, vi consiglio anche di metterla il più alto possibile sul palo che la
ospiterà, anche perché quel palo può dargli un minimo di fastidio. Se l’antenna non ha ostacoli,
lavorerà al massimo.
Posizionata l’antenna, dobbiamo montare la scatola elettrica che conterrà l’ap, la cosa molto
importante da tenere conto è la perdita di segnale che avviene dall’ap all’antenna per colpa del cavo,
è molto importante che il cavo di collegamento sia il più corto possibile, altrimenti rischiamo la
perdita di segnale, pochi centimetri possono fare la differenza.
Per montare la scatola elettrica, io ho usato il trapano per fare i buchi e delle fascette da elettricista
per fissare la scatola al palo, poi ho siliconato i fori che ho fatto per non far entrare l’acqua.
Lo stesso silicone l’ho anche usato per fissare l’ap dentro la scatola, facendo attenzione al suo
posizionamento, per il discorso dell’antenna.
Teniamo anche conto che il cavo di rete che collega l’ap alla scheda che si trova dentro il pc, non
dovrà essere più lunga di 100 metri, altrimenti, avremmo una perdita di segnale progressivo e non
riusciremo ad avere uno scambio con i due apparecchi. Se ciò avvenisse, ci sono in commercio dei
strumenti che aumentano la tensione e la gettata, vi consiglio di usarli.
Per finire, si consiglia di proteggere i cavi con delle guaine per uso esterno.
Molti di voi dopo tutto questo discorso incominceranno a dire, che l’antenna costa, non si trova ecc.
ecc. per ovviare a questo problema e far contenti anche i più smanettoni, vi spiego come si fa ad
costruirsi una antenna in casa.
Il progetto che vi presento e'l'
ultimo dei prototipi realizzati di quest'
antenna, dopo diverse prove sui
nostri access point.
Cosa serve per iniziare la costruzione, prendete 1,2m di cavo satellitare, un martello grosso, un tubo
di PVC da 20mm esterni (interno 16mm) lungo 1m, un connettore N maschio per cavo RG-213, una
pistola per colla a caldo, una cartuccia di colla, una piccola lima tonda, un paio di forbici, un
trapano, una punta per trapano da 3mm ed una da 11mm, tre pezzetti di gomma piuma, un piattello
di alluminio quadrato 10x10 cm, un connettore N femmina a flangia, 4 viti filettate da 3mm, 4
dadini da 3mm.
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Una volta che avete il tutto, inizia la nostra costruzione.
Iniziamo a levare il conduttore centrale del cavo satellite, rimuovendo sia la calza che l'
isolante
interno del centrale. Ci ritroveremo pertanto un filo di rame lungo circa 1,2m dello spessore di
1.5mm.
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Se avete la possibilità di recuperare del cavo satellite con conduttore centrale argentato va ancora
meglio, in quanto non dovrete poi verniciare il filo per proteggerlo dall'
ossidazione.
Cominciamo col saldare il filo sul pirulino del connettore N maschio per cavo RG-213.
Fate attenzione ad infilarlo poi bene fino in fondo, in caso contrario, se risulta troppo indietro, il
connettore non farà ben contatto, inoltre ricordatevi che all'
interno del connettore N non va inserito
nessun altro pezzo, solamente il dado stringi cavo grosso del connettore stesso.
Dall'
uscita del dado, misurate 2cm di filo ed iniziate ad avvolgere la prima spira.
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Per avvolgere la spira dovrete dotarvi di una punta da trapano di 11mm.
La prima spira inizia quindi a 20mm dal connettore, misurati dal punto in cui il filo esce dal
connettore fino all'
inizio della piegatura d'
inizio della spira.
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Attenzione e'molto importante, per evitare problemi sulla fase del segnale, avvolgere le spire tutte
nello stesso senso, la spira andrà poi spaziata per misurare 2cm, misurati dall'
inizio alla fine della
spira.
Nella figura sopra notate che ancora non e'stata spaziata.
Terminata la spira, misurate 78mm di filo ed avvolgete un'
altra spira come prima. In sostanza
dovrete avere alla fine 7 pezzi da 78mm ed un finale in punta invece da 80mm, ovviamente poi vi
ritroverete lungo l'
antenna 8 spire in tutto.
Ecco come alla fine nascerà l'
antenna.
Terminato di costruire tutte le sezioni dell'
antenna e dopo aver misurato 80mm dell'
ultimo elemento
in punta, tagliate il filo di rame in eccedenza, a questo punto riempite il connettore N di colla a
caldo, per evitare che il filo vada a toccare la massa.
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Ecco ora l'
antenna con le spire spaziate per avere 2cm fra inizio e fine di ogni spira.
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E'arrivato il momento di proteggere l'
antenna, per fare questo, utilizzeremo un comunissimo tubo
in PVC per impianti elettrici.
Attenzione: non tutti i tubi in PVC vanno bene per proteggere un'
antenna a 2.4GHz.
Per scoprire se il vostro tubo in PVC e'OK, tagliatene un pezzetto ed infilatelo dentro ad un
fornetto a microonde, che ha la stessa frequenza di funzionamento 2.4GHz. se il vostro tubo dopo
circa 5 minuti scalda, non importa anche se poco, significa che assorbe microonde a 2.4GHz,
pertanto non potrete utilizzarlo, fate quindi altre prove con altri tubi d'
altra marca.
Tagliate il tubo misurando la lunghezza, dal punto in cui finisce la ghiera filettata del connettore N
fino a 5 cm dopo la punta dell'
antenna. Dotatevi ora di una piccola lima tonda e limate l'
ingresso
interno di un lato del tubo, in modo da invitare il tubo e farlo entrare di 1mm sopra il dado grosso
del connettore.
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Procuratevi ora dei pezzetti di gomma piuma ed infilateli sull'
antenna, o spezzandoli e poggiandoli
o infilandoli direttamente come dal lato della punta, questo consentirà di bloccare l'
antenna
all'
interno del tubo in PVC ed evitare che in presenza di vento sbatta all'
interno.
Dopo aver appoggiato il tubo sul connettore ed averlo infilato per 1mm, dotatevi di un grosso
martello come quello in figura.
Poggiate ora il connettore per terra e dai dei colpi secchi sulla punta del tubo in PVC con il grosso
martello per far entrare a forza il tubo fino in fondo fino alla ghiera filettata del connettore N.
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Ecco finalmente pronta la parte irradiante della nostra antenna Wi-Fi.
Prepara ora il piano di massa.
Procuratevi il piattello d'
alluminio quadrato, 10x10 cm, e foratelo al centro per far passare il
connettore N a flangia.
Successivamente con una punta da trapano da 3mm, praticate i fori per le viti da 3mm.
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Una volta montato e fissato il connettore N a flangia siete pronti per avvitare l'
antenna.
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A questo punto potete fissare il piattello direttamente sul box stagno che conterrà il vostro access
point e saldare direttamente il cavetto dell'
apparecchio sul connettore del piattello, dalla parte
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interna del box stagno.
Utilizzate poi del nastro agglomerante ed adesivo per proteggere il connettore dell'
antenna.
Sulle viti esposte all'
esterno inoltre, spalmate del silicone in quantità adeguata.
Complimenti, avete realizzato la vostra antenna ad alto guadagno.
Secondo l'
autore del progetto originale dovrebbe guadagnare intorno ai 10-11dB.
Fate delle prove e vi renderete conto.
Ora passiamo alla creazione di una rete che abbia più utenti insieme.
È possibile durante tutto questo discorso che la guida che state leggendo capiti nelle mani di
qualche persona che vuole collegare la sua rete privata, o magari il palazzo dove abita alla rete
wireless, come possiamo fare per realizzarla senza mettere sopra il tetto un mare di antenne e di ap?
il problema è facilmente risolvibile, basta che al posto dell’ap dlink dwl2100ap lo sostituiate con
un altro modello che sia router access point e che abbia tutti i requisiti che abbiamo elencato nella
prima pagina.
Anche qui la scelta è caduta sull’apparecchio dlink modello di-624 che ha la possibilità di collegare
quattro pc insieme, lo vedete nella foto.
Esteticamente è molto simile all’altro, ma se lo guardiamo bene, noteremo dei numeri che indicano
i led per i collegamenti dei pc.
Il suo montaggio è uguale all’altro ap, con l’unica differenza che per farlo funzionare correttamente
dobbiamo tirare su sulla scatola elettrica quattro cavi di rete invece che uno e su ogni pc ci dovrà
essere la scheda di rete, altrimenti non tutti i computer potranno accedere alla rete wireless. Una
volta configurato sarà visibile tutto il palazzo o tutta la rete privata.
Per quanto riguarda l’antenna, non abbiamo nessun cambiamento, quella montata va benissimo,
ricordatevi sempre e comunque il suo metodo di montaggio per aver il massimo del segnale.
Può capitare anche in questo caso che la guida capiti nelle mani di una persona che dista dal centro
abitato molti chilometri, diciamo una decina e più. Come possiamo collegare queste persone con noi
senza creare cose assurde e spendere un mare di soldi?
Come abbiamo detto a pagina 2 di antenne ne esistono di due tipi, la direzionale e
l’omnidirezionale, prima abbiamo parlato della omnidirezionale, ora baseremo il nostro discorso
sulla antenna direttiva.
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Tanto per incominciare, diciamo subito, che l’antenna direttiva lavora solamente in una sola
direzione a rispetto dell’altra, e quindi può sfruttare tutta la sua potenza per guadagnare molti
chilometri, nelle pagine successive vedremo quello che ci serve e come si costruisce.
L’antenna direttiva per funzionare a dovere deve avere delle caratteristiche fondamentali che sono:
La prima, deve resistere alle condizioni atmosferiche.
La seconda, deve essere il più potente possibile, per coprire più chilometri possibili.
La terza, deve lavorare alla stessa frequenza dell’ap.
Perché tale caratteristiche? La prima è scontata a dirlo, la seconda, perché, più è potente l’antenna,
più si arriverà lontani e si potrà collegare anche utenti che distano 10km e più. La terza, perché se
non lavora alla stessa frequenza dell’ap (2,4ghz) entrambi non si capiranno.
Tenendo conto di queste caratteristiche abbiamo optato per la nostra scelta di una antenna della
netgear modello
tale prodotto stando al costruttore, può arrivare ad una portata di 15km e ha un guadagno di 18 dpi,
in più, ha nel suo imballaggio anche tutti gli accessori che ci servono per il montaggio, ma vediamo
come si monta questo tipo di antenna.
Per incominciare, l’antenna visto che è direttiva, va punta sull’ punto preciso dove ci vogliamo
collegare, in questo caso è l’ap del nostro amico, più saremo precisi nel suo posizionamento e più
avremo un segnale forte e stabile, vi dico gia da subito, che girando l’antenna di 1mm a distanza di
10km è più può dare un errore di puntamento anche di centinaghia di metri, quindi siate più precisi
possibili, tenete anche conto che alberi, case, colline, ecc. possono influire sull’ arrivo del segnale.
Il metodo di montaggio è uguale ad una parabola satellitare. Se avete la possibilità fatevi aiutare da
qualche amico che a un pò di esperienza, se non avete nessuno, dovete fare da soli con i programmi
che in genere si trovano dentro gli ap e che dicono la quantità di segnale che avete a disposizione,
più è alto il segnale e più sarete precisi.
Una cosa molto importante anche qui da tenere conto è la perdita di segnale che avviene dall’ap
all’antenna per colpa del cavo, è molto importante che il cavo di collegamento sia il più corto
possibile, altrimenti rischiamo la perdita di segnale, pochi centimetri possono fare anche qui la
differenza.
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Per il montaggio della scatola elettrica e dell’ap vi potete basare sulle spiegazioni di pagina 3.
Ma ora veniamo alla parte che piace ai smanettoni, come si costruisce una antenna direzionale?
L'
unica antenna che può darvi la garanzia di un funzionamento perfetto, senza incorrere in errori di
costruzione, e'la parabola.
Risulta chiaro che e'possibile costruire altri tipi di antenne o addirittura acquistarle, ma la parabola,
sia essa con fuoco centrale o di tipo off-set, di provenienza TV satellitare, ha il grande vantaggio di
poter essere sostituita facilmente con una di diametro superiore per ottenere diversi dB (decibel) in
piu'di guadagno sul segnale ricevuto e trasmesso.
Come potrete intuire a questa frequenza (2.4 GHz) risulta un po'critico mettere a punto antenne
completamente autocostruite, spesso per la mancanza di adeguati strumenti, che solo pochi fortunati
installatori di TV SAT o tecnici di laboratorio posseggono.
Per poter funzionare la parabola, deve essere dotata di un'
antenna posta nel fuoco della stessa,
potete individuare il fuoco nelle parabole off-set in quanto e'esattamente il punto dove poggia il
convertitore 12Ghz -> 1 GHz.
Per comodità, facile reperibilità e basso costo, nella nostra rete abbiamo utilizzato tutte parabole
off-set.
Come antenna da inserire nel fuoco e'possibile costruirne di diversi tipi, a dipolo, losanga (QUAD),
ma anche una denominata " a barattolo ".
Si tratta in sostanza di un dipolo inserito in un barattolo che sfrutta il funzionamento di una guida
d'
onda, come vedrete infatti le misure rispecchiano quelle di una guida d'
onda a 2.4GHz.
Come si costruisce l'
antenna a barattolo?
Qui c'
e'da fare una piccola premessa.
In rete si trovano diversi progetti di antenne a barattolo, con diametri, lunghezze del barattolo e
dell'
antennino notevolmente differenti, dopo diverse prove, costruzioni, test, e perché no anche
arrabbiature per i mancati collegamenti, ho notato che le misure migliori per la costruzione di
questo tipo d'
antenna risultano essere quelle indicate dal libro delle antenne di Nuova Elettronica.
Con queste formule realizzai con notevole successo un illuminatore per il meteosat (1.7 GHz), per
cui decisi di realizzare anche la versione per la banda wireless ottenendo risultati più che positivi,
anche perché dopo che avevamo fatto moltissime prove in esterno e gli scadenti risultati di antenne
tipo PRINGLES ecc, non rimaneva che appellarci a formule gia'provate e sperimentate.
L'
unico strumento di misura di cui disponevamo era lo strumento SWR della scheda PCMCIA della
D-Link DWL-650, che, opportunamente modificata, consentiva la lettura del ros di un'
antenna
esterna utilizzando il software WLAN EXPERT.
Con tale strumento si riesce a verificare perfettamente se l'
antenna risuona su un determinato canale
o al centro banda dei 13 canali, ma ovviamente non fornisce indicazioni circa il rendimento della
stessa, influenzato anche dal diametro e dalla lunghezza del barattolo.
La modifica per la scheda PCMCIA DWL-650 e'possibile reperirla al seguente indirizzo:
http://c0rtex.com/~will/antenna/
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Il software WLAN-EXPERT e'possibile reperirlo al seguente indirizzo:
http://www.allaboutjake.com/network/linksys/wlanexpert.html
Iniziamo la costruzione della nostra antenna.
Le formule per il diametro e la lunghezza del barattolo sono le seguenti:
DIAMETRO INTERNO = (28.800 : MHz ) x 0,7
LUNGHEZZA = (28.800 : MHz ) x 0,7
Nella nostra zona utilizziamo il canale 3, che corrisponde alla frequenza di 2422 Mhz.
Avremo pertanto:
DIAMETRO INTERNO E LUNGHEZZA DEL BARATTOLO (visto che le formule sono
identiche) = (28.800 : 2422 ) x 0.7 = 8,323 cm
Poiché non e'molto facile trovare barattoli di questo diametro, ma ancora più costoso e'farseli
costruire da un lattoniere, ci siamo indirizzati su barattoli di provenienza alimentare.
Tenete presente che e'consentita una tolleranza delle misure; potete utilizzare barattoli con
diametri compresi fra 75mm e 85mm, misure che garantiscono il massimo rendimento nella zona
dei 2.4GHz che ci interessa.
In commercio esistono le confezioni da 3 dei POMODORINI VALFRUTTA da 400g, che hanno
esattamente il diametro INTERNO di 81mm come pure la lunghezza, di 81mm, sono pertanto
perfetti per la nostra realizzazione, con poca spesa vi siete gia'procurati il barattolo.
Dopo averlo accuratamente aperto, lavato e staccato l'
etichetta dalla superficie, ecco come si
presenta:
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Vi accorgerete che dopo averlo aperto rimane un bordino interno, corrispondente al taglio
dell'
apertura.
Tale bordino andra'eliminato, bastera'semplicemente ripiegarlo verso l'
interno.
Vediamo come operare:
Procuratevi ora un paio di forbici decenti, vanno bene quelle per elettricisti, ed effettuate un taglio
in punto del bordino
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A questo punto, aiutandovi con una pinza cercate di piegare il bordino verso l'
interno per tutta la
circonferenza del barattolo
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Ecco di seguito il barattolo con tutto il bordino ripiegato all'
interno
Procurate ora dei chiodini con testa bombata da 25mm di lunghezza e 1,8mm di spessore, che
serviranno per effettuare i fori iniziali e per costruire l'
antennino
E'possibile trovarli in qualsiasi drogheria o ipermercato
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Vediamo ora le formule per la distanza del foro per il connettore dal fondo del barattolo e per la
lunghezza dell'
antennino
DISTANZA DEL FORO (misurata dal bordo interno del barattolo) = ( 28.800 : MHz ) x 0,26
LUNGHEZZA DELL'
ANTENNINO ( misurata dalla punta fino a dove inizia il teflon del
connettore) = ( 28.800 : MHz ) x 0,22
Avremo pertanto:
DISTANZA DEL FORO (misurata dal bordo interno del barattolo) = ( 28.800 : MHz ) x 0,26 =
3.09 (3.1cm)
LUNGHEZZA DELL'
ANTENNINO ( misurata dalla punta fino a dove inizia il teflon del
connettore) = ( 28.800 : MHz ) x 0,22 = 2.616 (2.62cm)
Iniziamo pertanto a praticare un piccolo foro, aiutandoci con un chiodino ed un martelletto alla
distanza di 3.1cm dal bordo interno del barattolo
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Prepariamo ora il connettore e l'
antennino
Come connettore procuratevi un connettore di tipo N da pannello a flangia (quello con i 4 fori di
fissaggio per intenderci)
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Per realizzare l'
antennino, inserite uno dei chiodini all'
interno del pirulino del connettore ed
effettuate una buona saldatura.
Come noterete la misura dell'
antennino, presa dalla testa bombata fino a dove inizia il teflon, e'
esattamente 2.62cm, proprio quella che serve a noi
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Praticate ora un foro da 11mm, con una punta da ferro ed un trapano, nel punto dove andra'fissato il
connettore (3.1cm dal fondo del barattolo)
Se la possedete potete anche fare il foro con una trancia fori
Se non avete una punta da 11mm, fate comunque un foro da 10mm e successivamente tramite
l'
ausilio di una limetta tonda lo porterete esattamente ad 11mm
Fate attenzione che il foro deve essere esattamente da 11mm, in modo che della parte metallica del
connettore N entri solo la prima svasatura (quella vicinissima al teflon), non importa se non poggia
bene sul pannello del barattolo, verra'tirato poi dalle viti, in quanto se lo fate entrare troppo,
l'
antennino all'
interno risultera'piu'lungo, con conseguente perdita di rendimento e
dissintonizzazione dell'
antenna.
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E'arrivato il momento di procurarci le viti filettate per fissare il connettore al barattolo, che
dovranno essere da 3mm di diametro e 10mm di lunghezza
Sono reperibili in qualsiasi drogheria o ipermercato
Poggiate ora il connettore sul barattolo e tramite l'
ausilio di un pennarello segnate i 4 punti per i fori
delle viti
Praticate i primi fori aiutandovi sempre con un chiodino ed un martelletto
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Successivamente con un trapano ed una punta per ferro da 3mm allargate i 4 fori alla giusta misura
Procuratevi ora una chiave a bussolotto, con bussolotto da 5.5mm, che vi servira'per stringere le
viti da 3mm
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Fissate adesso il connettore N con le viti filettate da 3mm, facendole passare dall'
interno verso
l'
esterno e montando i relativi dadini nella parte esterna
Stringete ora i dadini semplicemente avvitandoli con la chiave a bussolotto, non preoccupatevi se
non riuscite ad infilare un cacciavite dall'
interno per tenere le viti, fanno abbastanza forza, per cui vi
accorgerete che non sarà necessario, basterà mantenerle con un dito infilato nel barattolo.
Noterete, come vi ho detto prima, che ora magicamente il connettore N si poggera'perfettamente
sul barattolo, senza entrare ulteriormente all'
interno e disintonizzare l'
antennino variandone la
lunghezza.
Stringete bene le 4 viti, mi raccomando.
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Il lavoro di costruzione e'finalmente terminato ed ora e'arrivato il momento di proteggere il
barattolo dalla corrosione e fornirgli anche un aspetto migliore.
Per far ciò procuratevi in drogheria una bomboletta di vernice sintetica NERO LUCIDO e
verniciatelo completamente con diverse mani, anche all'
interno.
Prima di iniziare a verniciare, proteggete la parte filettata e la parte interna del connettore N con un
giro di nastro isolante
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Ecco il nostro barattolo finalmente terminato e verniciato.
Aiutandovi con un chiodino ed il solito martelletto, praticate ora un foro nello stesso asse del
connettore, vicino al fondo interno del barattolo, eviterà che nella stagione invernale si crei della
condensa per gli sbalzi termici, fra l'
interno e l'
esterno del barattolo.
Poiché deve rimanere all'
aperto e'necessario anche sigillare l'
interno del barattolo.
Questa operazione deve essere effettuata utilizzando del materiale plastico che non assorba
microonde a 2.4GHz.
Si presta molto bene la plastica di protezione dei CD VERGINI, che trovate in commercio.
Poggiatelo sul barattolo e tagliatelo in modo circolare un po'distante dal bordo, in modo che
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l'
eccedenza possa essere ripiegata all'
esterno del barattolo e fissata per tutta la circonferenza con del
nastro isolante nero.
Se volete potete anche utilizzare altri materiali, per sapere se vanno bene al nostro scopo metteteli
per circa 2 minuti all'
interno di un forno a microonde alla potenza di 500W, e se non scaldano
significa che non assorbono microonde a 2.4GHz (essendo i fornetti proprio su quella frequenza), in
caso contrario saranno da scartare immediatamente.
Proteggete poi il connettore N da infiltrazioni d'
acqua con del SILICONE, spalmandolo per tutto il
suo perimetro.
COMPLIMENTI, avete realizzato la vostra antenna a barattolo.
Ora e'pronta per essere poggiata sul fuoco di una parabola e collegata ad un apparecchio wireless
per incominciare ad effettuare i primi collegamenti.
SWR dell'
antenna a barattolo
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I vari grafici indicano l'
andamento del ROS al variare della lunghezza di solo 1mm.
Tabella GUADAGNO di una parabola a 2.4GHz in funzione del diametro
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DIAMETRO PARABOLA IN cm
50
70
90
100
120
130
150
160
180
200
230
250
280
300
GUADAGNO IN DECIBEL (dB)
19.9
22.8
25.0
26.0
27.5
28.2
29.4
30.1
30.7
32.0
33.2
33.9
34.9
35.5
fatto tutto non resta che augurarvi buon divertimento.
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