Perché in Venezuela - vittoriorobiati.eu
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Perché in Venezuela La mia prima associazione con il Venezuela viene da flash geografici di quella gigantesca baia che è il lago di Maracaibo e la distesa infinita di tralicci in acciaio che rappresentano altrettanti pozzi petroliferi, oltre ai giganteschi e lunghissimi ponti. Un’altra associazione viene da un amico elettricista, Sig Triches che lavorava in Zambia negli stessi cantieri dove lavoravo io. Un giorno mi disse che sarebbe partito, non per andare in ferie, ma bensì per andare in Venezuela. Ma che era questo Venezuela che attraeva questo mio amico! Scoprii che questo paese era divenuto una meta molto ghiotta di molti italiani che erano vi erano andati come emigrati in cerca di un lavoro che poi misero in piedi attività commerciali ed industriali. Anni dopo, al mio paesino conobbi una di queste famiglie che erano rientrate e che avevano aperto attività imprenditoriali in Italia, la famiglia Saraullo con le bellissime figlie Cristina e Annalisa. Un'altra associazione venne quando un collega che aveva lavorato con me molti anni fa, l’Ing. Rocco Nenna e sua moglie Daniela che erano andati a lavorare con l’Impresa Astaldi di Roma e si erano trasferiti in Venezuela dove Rocco divenne responsabile di tutta l’area con i lavori di questo paese e anche del Sud e Centro America. In Questi paesi stavano realizzando dei giganteschi lavori ferroviari, autostrade, dighe e molto altro. Un’altra cosa ancora porta la mia mente a Caracas. Negli anni 80 due imprese italiane, la Codelfa e la Cogefar vinsero l’appalto per la costruzione del metrò di questa città. Fu realizzato un tronco con alcune stazioni. Da quella data non ne fu più realizzato un metro. Mi ricordo un episodio del lavoro che mi raccontavano colleghi che avevano transitato in questo progetto, il fatto che quando la fresa che era stata utilizzata per lo scavo della galleria spingeva, vi era la tendenza dei conci prefabbricati usati per il rivestimento a fessurarsi. Ciò richiese un grosso lavoro di analisi ed una modifica dell’armatura dei conci in grado di prendere le spinte della fresa. L’ing. Paolo Cassano che se ben ricordo lavorava su questo progetto vive ancora oggi a Caracas. Ancora il tema di questo paese emerse prepotentemente quando andò al potere prima Betancourt che fu l’artefice della nazionalizzazione dell’industria petrolifera e recentemente di Chavez che ha dato al paese un impronta anticapitalista. Create PDF with GO2PDF for free, if you wish to remove this line, click here to buy Virtual PDF Printer Diversi eventi hanno portato alla ribalta il Venezuela. Il primo è stato l’attacco da parte di truppe speciali Colombiane in Equador dove vi era un campo della Farc, il tristemente famoso gruppo guerrigliero Colombiano che da decenni continua a sequestrare ostaggi di cui è nota la recente storia della liberazione della Betancourt. In quell’attacco fu ucciso il numero due della Farc. Questo causò un enorme problema diplomatico fa Colombia, Equador e Venezuela quando Chavez ordinò la mobilitazione di alcuni battaglioni inviati al confine con la Colombia. Il secondo quando un aereo della compagnia venezuelana Transaven, un aeroplano Ceco Tet 410 che trasportava otto turisti italiani, precipitò cento chilometri dopo essere decollato dall’arcipelago di Los Roques. L’aereo apparentemente non fu mai trovato. I l terzo deriva dalle spese militari del Venezuela con l’acquisto dalla Russia di numerosi armamenti fra cui sommergibili, caccia bombardieri e missili. Questo sta provocando una corsa agli armamenti con il Brasile che ha firmato un grosso accordo con la Francia per l’acquisto di sommergibili ed altri armamenti di nuova tecnologia. Nei cantieri Venezuelani dell’Astaldi si può contare molto personale italiano di ottimo livello ma mi ha colpito sapere che l’Ing. Marco Moggioli operava come direttore di uno dei lotti ferroviari. Io conoscevo bene il padre Manlio Moggioli che fu colui che mi tirò fuori da una galleria in costruzione nell’Africa del Sud Ovest quando un palanchino mi colpì alla testa ferendomi gravemente. Chi mi ha portato invece fisicamente a fare una visita in questo grandissimo paese è stato l’Ing. Marco Marchetti, un caro collega ed amico che si è sposato con Miriely Coromoto Dominguez, una bellissima ragazza venezuelana che Marco ha conosciuto quando operava in un cantiere ferroviario che l’Impresa Astaldi per la quale egli lavorava stava costruendo. Egli fu poi trasferito in Costa Rica dove era in corso la costruzione della diga del Pirris per potersi costruire un’esperienza in questo tipo di progetto. Il cuore però non ha resistito al richiamo dell’amore e così decise di unirsi in matrimonio, la cui partecipazione mi ha portato in questi lidi. Il primo impatto arrivando in Venezuela viene dal suo titolo “Repubblica Bolivariana del Venezuela”. Parleremo estensivamente della storia di questo paese nell’apposito capitolo per capire quale effetto ha avuto il paese dall’azione di Simon Bolivar, questo fondatore di nazioni. Vi parlerò anche delle bellezze geografiche di questo paese. Create PDF with GO2PDF for free, if you wish to remove this line, click here to buy Virtual PDF Printer Caracas Si atterra in questa pista ricavata dal mare con sulla destra una catena montagnosa. La capitale Caracas con i suoi nove milioni di abitanti, quasi il terzo di tutto il Venezuela si trova in una conca e le sue propaggini salgono arrampicandosi sulle creste delle montagne che la contornano. Il centro storico con i suoi imponenti edifici e superstrade mette anche in rilievo le zone povere (qui le favelas le chiamano Barrios) con le una altissima popolazione di persone abbiette ed il canale a cielo aperto che raccoglie le fogne della città non è un grande spettacolo da vedere che con i capitali raccolti dalla vendita del petrolio andrebbe incubato e portato ad ingoianti di trattamento. Il traffico nelle ore di punta è allucinante ed è comprendibile quando per fare un pieno vi vogliono da uno a due Dollari. La valuta è il Bolivar. Ce ne vogliono 2000 per un dollaro USA - posto fuori legge - se acquistati in banca e circa 5000 se acquistati sul mercato nero che è assai fiorente. Come dicevo innanzi, come in tutto il mondo esiste qui una classe borghese benestante e tanti poveri. C’è una terribile malavita con continui omicidi e non si può uscire di notte senza rischiare la pelle. Una coppia di stranieri che ho conosciuto mi ha raccontato che il taxi che pi portava dall’aeroporto si è fermato in una stazione di servizio dove sono saliti due malviventi che sotto la minaccia della pistola li hanno completamente ripuliti. Li hanno anche tenuti ben tre ore scaricando completamente le loro carte di credito. Ha fatto bene Marco a mandare a prendermi dal taxi dell’Albergo Tamanaco. Qui ho trovato Lui, la sua famiglia venuta appositamente dalle Marche per il suo matrimonio. Del matrimonio parlo nell’apposito capitolo. Girando in macchina ho potuto vedere la città, la parte bella e quella brutta, quella ricca e quella povera, ho potuto fare delle belle foto della città di notte dal belvedere, ho potuto visitare il bellissimo giardino botanico di cui vi parlo in altro capitolo, ho potuto ascoltare i sermoni chilometrici del presidente Chavez in televisione e ho potuto poi anche andare a visitare l’arcipelago di Los Roques di cui vi parlo separatamente. Per me, che vivo in un paesino di 3000 anime, stare in una città gigantesca come Caracas mi fa venire la nostalgia della mia quiete e dei miei amici. Create PDF with GO2PDF for free, if you wish to remove this line, click here to buy Virtual PDF Printer Andammo con i genitori di Marco a pranzare in un ristorante brasiliano dove servivano carni di tutti i tipi. I camerieri passavano e se vedevano un cilindro che si trova sul tavolo con il verde rivolto verso l’alto tagliavano una fetta di carne e la servono ma se invece il cilindro verso l’alto era rosso proseguivano per altri tavoli. Così, non ti rendi conto di quanto si sta mangiando fino alla totale saturazione. L’albergo Tamanaco dove alloggiavamo nell’area di Mercedes era di ottima qualità con tutti i confort che si possono trovare. Caracas ha un clima straordinario, ne troppo caldo o freddo, si sta proprio bene. L’unico dramma è l’aria inquinata dalla massa di macchine in circolazione e un canale a cielo aperto dove corre parte dello scarico delle fogne della città. Los Roques Los Roques è un arcipelago di isole del Venezuela situato nel Mar Dei Caraibi a circa 170 chilometri a Nord di Caracas. Per la sua bellezza e importanza ecologica è stato dichiarato Parco Nazionale. Si può raggiungere con dei piccoli aerei che atterrano su una cortissima pista o con delle barche abbastanza grandi. L’Unica isola abitata è quella di Gran Roques dove abitano circa mille abitanti con dei piccoli alloggi chiamate “Posada”. L’acqua viene ricavata da un desalinizzatore e l’Energia elettrica prodotta da una stazione con generatori diesel. I colori del mare che vanno dal turchese al blu scuro, l’acqua trasparente e cristallina, la sabbia bianca, i fondali ricchi di pesce, lo spettacolo dei Pelicani che si tuffano in continuazione a mo di freccia per nutrirsi, il sole sferzante che ti cuoce, i tramonti incredibili, il riso dei bambini che si tuffano dai moli, l’andirivieni dei motoscafi che ti portano sulle isole, la musica ritmica tipica di questo paese, le gustosissime, prelibate e saporite cene a base di un saporitissimo pesce ed il sorriso di Angelo, della sua famiglia e del suo personale, quello gentile di Mimmo, la bellezza dell’artistica “Posada Acuarela” non possono che lasciarti un bellissimo ricordo. Create PDF with GO2PDF for free, if you wish to remove this line, click here to buy Virtual PDF Printer Angelo e Mimmo La Posada Acuarela La Repubblica Bolivariana del Venezuela é certamente un paese da visitare con le sue bellezze, con le sue ande, con le sue spiagge, con i suoi fiumi, con la sua foresta amazzonica, i suoi indios, le sue nevi, la sua fauna e la sua flora. Vi lascio ora alle foto ed agli altri racconti che troverete in questo capitolo per apprezzare quanto è stato detto qui sopra. Create PDF with GO2PDF for free, if you wish to remove this line, click here to buy Virtual PDF Printer