Relazione tenico-descrittiva
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Relazione tenico-descrittiva
PROGETTO ESECUTIVO Sostituzione di due tronconi della condotta forzata della centrale idroelettrica di Serso RELAZIONE TECNICO - DESCRITTIVA INDICE 1. PREMESSA E MOTIVAZIONI DELL'OPERA. .................................................................... 2 2. DATI DI PROGETTO E CRITERI DI PROGETTAZIONE.................................................. 2 3. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO .................................................................................... 3 4. INDIVIDUAZIONE DELLE INTERFERENZE E ACCESSO AL CANTIERE ................ 5 5. RIFERIMENTI URBANISTICI.................................................................................................. 5 6. INQUADRAMENTO GENERALE DI CARATTERE IDROGEOLOGICO E GEOTECNICO ...................................................................................................................................... 5 7. CARATTERISTICHE ARCHITETTONICHE ED AMBIENTALI...................................... 5 8. RIFERIMENTI NORMATIVI..................................................................................................... 6 9. PROCEDURE ESPROPRIATIVE ............................................................................................ 6 10. INDICAZIONE DELLE FASI SUCCESSIVE E DURATA DEI LAVORI ..................... 7 11. COMPUTO METRICO ESTIMATIVO ................................................................................ 7 1. Premessa e motivazioni dell'opera. La società committente Servizi Territoriali Est Trentino S.p.A. proprietaria della centrale idroelettrica di Serso ha recentemente fatto eseguire da un laboratorio specializzato un’analisi spessorimetrica per la valutazione dello stato di conservazione della condotta forzata. Tale studio ha individuato due tronconi aerei che presentano problematiche per riduzione dello spessore (meno di 6 mm per il tratto “A”) e per vaiolature esterne (Tratto “B”). Per questo motivo la STET ha deciso di programmare la sostituzione dei due tratti di condotta sopraddetti e a tale scopo ha elaborato un progetto preliminare a firma dell’ing. Roberto Baldo e datato 10 marzo 2015. 2. Dati di progetto e criteri di progettazione La centrale idroelettrica di Serso, realizzata per la prima volta nell’anno 1893, è posta quasi alla confluenza del Rio Negro nel torrente Fersina ad una quota di circa 516 m. L’acqua del rio è derivata a valle di uno sbarramento alla quota di circa 700 m e attraverso una condotta forzata in parte interrata ed in parte aerea giunge in centrale ad una turbina Pelton a due getti e successivamente viene rilasciata nel torrente stesso poco a valle. I dati di concessione per la derivazione idroelettrica sono di 69 l/s di portata nominale e 198 m di salto. L’attuale condotta forzata, di fabbricazione Dalmine SpA, è stata posata nel 1962. E’ in tubi di acciaio S.S. a tab. CT137511/A, ha un diametro esterno di 368 mm ed uno spessore nominale di 6,25 mm con quindi un diametro interno di 356 mm. La prima scelta da eseguirsi è quella della tubazione più adatta a sostituire l’attuale nei tratti definiti in premessa in relazione alla reperibilità dei materiali, costi, garanzie e certificati di qualità. Attualmente in commercio esistono delle tubazioni di tipo meccanico che presentano lo stesso diametro esterno e spessori leggermente maggiori. Tali elementi prodotti con laminazione a caldo per destinazione meccanica o strutturale (e non trasporto acqua) non danno alcuna garanzia sulla messa in pressione e non sono conformi alla norma UNI EN 10224. Inoltre tali profilati sono commercializzati senza alcun tipo di 2 rivestimento interno o esterno. Per i motivi sopradetti si è quindi escluso l’utilizzo di tali prodotti e si sono presi in considerazione invece tubi in acciaio per condotte acqua secondo le UNI EN 10224. Come già detto nel progetto preliminare una tubazione per trasporto acqua con diametro esterno 368 mm non corrisponde all’attuale standard UNI e non è quindi reperibile in commercio. In commercio sono invece reperibili tubazioni DN 350 (diametro esterno 355,6 mm) oppure DN 400 (diametro esterno 406,4 mm). La tubazione DN 350 con spessore 6,3 mm presenta un diametro interno di 343 mm e quindi rispetto alla tubazione attuale a cui dovrà essere collegata presenta un piccolo restringimento pari a 356 – 343= 13 mm sul diametro (6,5 mm sul raggio). Nel punto di collegamento tra la tubazione attuale e quella nuova dovrà quindi essere interposto un pezzo speciale a sezione tronco-conica di raccordo tra i due diametri. La piccola riduzione del diametro per la lunghezza dei due tratti sostituiti di circa 80 ml comporta teoricamente un aumento della velocità e quindi, a parità di scabrezza superficiale, un aumento delle perdite di carico continue quantificabili attraverso la nota formula di Gauckler-Strickler del moto uniforme in pochi centimetri di colonna d’acqua (per gli 80 m oggetto di sostituzione). In realtà considerando che la nuova tubazione, anche in virtù di un adeguato rivestimento interno, presenterà sicuramente scabrezze minori non si avrà alcuna riduzione di pressione. Il montaggio di una condotta DN 400 in virtù dei maggiori costi della condotta e della necessità di rifare le selle di appoggio comporterebbe maggiori costi per circa 5.000,00 €. 3. Descrizione dell’intervento Come detto nelle premesse il progetto prevede la sostituzione di due tronconi della condotta forzata. Il tratto più a monte denominato tratto “A” inizia alla progressiva 1236 a valle del blocco di ancoraggio n. 6, attraversa dopo 19 m il blocco n. 7 e termina dopo altri 51 m alla progressiva 1309 a valle di un muro in cls di sostegno alla strada comunale identificata dalla p.ed. 942. Il tratto terminale di circa 15 m è protetto da un canale di cemento che per la sostituzione del tubo dovrà essere aperto, ripulito in ogni sua parte e successivamente ripristinato. Dovrà inoltre essere riportata la massicciata stradale e la pavimentazione in conglomerato bituminoso tipo “E” in un unico strato da 5 cm. A valle dei blocchi di ancoraggio 6 e 7 sono presenti due giunti di dilatazione. Il tratto denominato “B” posto a monte dell’ultimo blocco di ancoraggio prima 3 dell’ingresso in centrale inizia alla progressiva 1410 circa e ha una lunghezza di circa 10 m. Si sviluppa prevalentemente a monte della casa identificata dalla p.ed. 91. L’intervento prevede il taglio e l’asportazione dei due tratti di tubazione A e B e la successiva messa in opera di una tubazione per condotta acqua secondo le EN UNI 10224 DN 350. La tubazione in acciaio S235JR di tipo saldato sarà rivestita internamente con resina epossidica. Esternamente è previsto un ciclo di verniciatura costituito da due mani di rivestimento epossipolianimminico-amidico ed una applicazione di una mano di finitura bicomponente poliuretanica acrilica. Sulla condotta attuale è posato un cavidotto in acciaio DN 40. Nei tratti oggetto dei lavori l’Impresa dovrà staccare dalla condotta principale il cavidotto e posarlo a terra proteggendolo per tutta la durata dei lavori. La rimessa in opera sarà a cura della stazione appaltante a fine lavori. Considerando la lieve differenza sul diametro si prevede l’inserimento nei 4 punti di raccordo con la vecchia tubazione (2 nel tratto “A” e 2 nel tratto “B”) di una riduzione concentrica in acciaio. Anche questi elementi, ricavati da una tubazione di medesime caratteristiche, saranno sottoposti al ciclo di verniciatura sopradetto. Nei due punti di giunzione a valle dei giunti di dilatazione non sarà invece necessario posare alcuna riduzione in quanto il dimetro interno del giunto dovrebbe coincidere con quello della nuova condotta Sempre per la variazione di diametro sarà necessario modificare leggermente le sei selle attuali sagomando sulla sella una lamiera circolare di spessore 6,5 mm in modo da far coincidere l’asse della nuova condotta ( De= 355,6 mm) con quella attuale (De= 368 mm). Si prevede infine sulle selle interessate dai lavori di eseguire lo stesso ciclo di verniciatura previsto per la condotta previa sabbiatura. In occasione di tali lavori di sostituzione della condotta si prevede anche la manutenzione straordinaria dei due giunti di dilatazione interessati e posti a valle dei blocchi n. 6 e n. 7. In particolare si prevede lo stacco del giunto dalla tubazione sulla flangia a valle dei blocchi, il trasporto in officina specializzata, la verifica di tutti gli elementi meccanici in termini di assialità ed assenza di difetti, la sostituzione della baderna in cotone grassato (“insegata”), la sostituzione di tutti i bulloni e dadi sia del premi stoppa che della flangia e il rimontaggio sul posto. E previsto inoltre lo stesso ciclo di verniciatura previsto per la condotta previa rimozione della ruggine e vernice esistente mediante sabbiatura. 4 4. Individuazione delle interferenze e accesso al cantiere La principale interferenza riguarda la necessità di mettere fuori esercizio la condotta e quindi sospendere la produzione in centrale. Per questo motivo l’impresa dovrà organizzare il lavoro in modo da contenere la durata del fuori servizio per non più di 15 giorni naturali consecutivi. Le opere di predisposizione del cantiere e le finiture potranno essere eseguite invece con la centrale in funzione. Per la conformazione orografica dei luoghi e le difficoltà di accesso anche in relazione all’insistenza del tracciato della condotta su suoli privati l’allontanamento della condotta esistente e la posa della nuova condotta dovrà essere eseguita con l’impiego di mezzi speciali quali autogrù o elicottero. Entrambe i tratti in oggetto presentano in questo senso delle difficoltà. Per l’accesso al cantiere della tratta “A” da via Caldonazzi (divieto a mezzi di peso superiore ai 15 qli) e per l’accesso al tratto “B” (divieto 25 qli) l’Impresa dovrà chiedere una deroga al comune di Pergine. 5. Riferimenti urbanistici Si tratta della sostituzione di due brevi tratti di una condotta forzata già esistente. L’opera risulta urbanisticamente compatibile. 6. Inquadramento generale di carattere idrogeologico e geotecnico Dalla carta di pericolosità idrogeologica si evince che i luoghi interessate dai lavori (tratta “A” e tratta “B”) ricadono su aree a moderata pericolosità geologica. 7. Caratteristiche architettoniche ed ambientali Con riferimento al contesto ambientale si evidenzia nuovamente che si tratta della sostituzione di due tratte di una infrastruttura lineare già esistente e che la stessa verrà finita e verniciata come l’attuale. 5 8. Riferimenti normativi Lavori pubblici: - decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, limitatamente alle disposizioni applicabili agli appalti nei settori speciali; - regolamento di attuazione del d.lgs. 163 del 2016, approvato con D.P.R. n. 207/2010, per le parti ancora vigenti ed applicabili agli appalti nei settori speciali Opere idrauliche - meccaniche: - UNI EN 10224; - UNI EN 10253/02; - UNI 6609/69; - UNI 6610/69 Strutture in c.a.: - L. 05.11.1971, n. 1086. Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica - L. 02.02.1974, n. 64. Provvedimenti per costruzioni con particolari prescrizioni per zone sismiche. - Norme Tecniche per le Costruzioni - D.M. 14.01.2008 (NTC 2008) Sicurezza nei cantieri edili: - D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81 e s.m. Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007 n.123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Terre e rocce da scavo: - Delibera della G.P. n°2173 del 29/08/2008 “Linee guida e indicazioni operative per l’utilizzo delle terre e rocce derivanti da operazioni di scavo”. 9. Procedure espropriative Non sono necessari espropri. 6 10. Indicazione delle fasi successive e durata dei lavori Il tempo previsto per la realizzazione è stimato in 40 giorni naturali consecutivi. 11. Computo metrico estimativo Il computo metrico estimativo è stato redatto utilizzando il Listino Prezzi Informativi della Provincia Autonoma di Trento del 2012 pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. Per alcune lavorazioni particolari non contemplate nel suddetto listino, i prezzi sono stati determinati sulla base dello stesso listino o da analisi di mercato. Per i prezzi leggermente modificati rispetto al prezziario PAT si è riportato il codice seguito al simbolo “*”, mentre per i nuovi prezzi si è riportato un nuovo codice del tipo “STZ.---“. Visto la L.P. 14 /12/2014 (“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2015 e pluriannuale 2015-2017 della Provincia Autonoma di Trento”) ed in particolare l’art. 43 “Contenimento del costo dei lavori pubblici” i prezzi stabiliti dal suddetto prezziario o valutati con analisi di mercato (ad esclusione degli oneri della sicurezza) e gli imprevisti sono ridotti del 8%. 7