Piscina Mirabile, Bacoli

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Piscina Mirabile, Bacoli
La Piscina Mirabilis, terminale grandioso dell'acquedotto del Serino fu costruita per rispondere alle
esigenze di rifornimento d'acqua della flotta imperiale. Scavata nel tufo lunga 70 metri per 25 per 15
di altezza con un volume di 12000 metri cubi d'acqua, è la più maestosa cisterna romana mai
portata alla luce. La volta a botte, ora in molte parti crepata creando spettacolari giochi di luce,
poggia su 48 pilastri cruciformi disposti su 4 file. Vi si poteva accedere grazie a due scalinate
impostate su archi disposte agli angoli (oggi si accede da una di esse). Al centro lungo la navata
breve era la piscina limaria, una vasca di decantazione e scarico profonda m.1,10, che serviva
durante il periodico svuotamento e pulizia della cisterna. Le pareti e i pilastri, in opera reticolata e
ricorsi in laterizio, impermeabilizzati con malta idraulica, mostrano ancora lo spesso strato di calcare
posato dall'acqua. Alla base dei pilastri e delle pareti si riconosce il cordolo creato per smussare gli
angoli e prevenire infiltrazioni. E' ancora visibile il condotto di immissione delle acque, vicino
l'ingresso, mentre l'assenza di bocche di emissione fa pensare che l'acqua venisse estratta dall'alto
grazie a imponenti macchine idrauliche. Dal punto di vista strutturale la Piscina Mirabile presenta
analogie con la Piscina Cardito a Pozzuoli avendo in comune la stessa tipologia costruttiva, volta a
botte sorretta da pilastri, tipica delle grandi opere d'età augustea.
Fonte: Gruppo Archeologico Napoletano
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