Intervento Silvio Premoli - Università Cattolica del Sacro Cuore
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Intervento Silvio Premoli - Università Cattolica del Sacro Cuore
Lo sguardo che include Silvio Premoli Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano Immagine tratta da «L’altro Paolo» di Mandana Sadat PER UNA SCUOLA DELL’INFANZIA DI TUTTI E DI OGNUNO. Percorsi educativo-didattici per l’inclusione, realizzati nell’ambito delle attività di Tirocinio di Scienze della Formazione Primaria «Ognuno vede quello che sa» Bruno Munari Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (ONU, 1989) La CRC come bussola per la costruzione del futuro dei nostri bambini/e Non discriminazione (art.2) Il miglior interesse (art.3) Diritto alla vita, alla sopravvivenza, allo sviluppo (art.6) Ascolto e partecipazione (art.12) IN THE BEST INTEREST OF THE CHILD Una questione di cittadinanza Cittadinanza è bisogno di appartenenza e esigenza di diversità Nelle società plurali e multietniche si rende sempre più inevitabile individuare gli orizzonti condivisi su cui fondare la convivenza e le progettualità educative Vedere le bambine e i bambini «Chi è che rende questa persona viva? Chi è che lo vede? C’è qualcuno che lo vede?”. E c’è sempre qualcuno. Se non ci fosse nessuno, non esisterebbe, sarebbe già morto, non ci sarebbe più. Il bambino neonato, appena nasce, subito tutti gli stanno addosso, lo aiutano, fanno scene grandiose per la nascita e dicono “Ci sei, ci sei” tanto che dopo un po’ gli danno un nome. E lui dice: “Io sono Andrea”. Lui non è nessuno, gli hanno detto che è Andrea, lui non c’è. È stato qualcuno che lo ha reso vivo, lo ha reso Andrea, se no non ci sarebbe. E così andiamo avanti: uno vive sempre avendo delle persone intorno che lo rendono esistente» (Cecchin, 2008). Oso Essere disarmati: oltre la paura Coniugazioni plurali per l’inclusione Elaborare «coniugazioni» comuni di forme verbali che contraddistinguono il destino di tutti: abitare, vivere, giocare, respirare, attraversare, imparare. È possibile pensare a coniugazioni comuni e plurali che, partendo dal tempo presente, si amalgamano nel futuro in una cittadinanza condivisa, capace di integrare, rispettandole, le differenze. Prendersi cura delle/i bambine/i Ripensare il modello educativo dei servizi per l’infanzia nella logica del benessere dei bambini e della pluralità Promuovere una visione dialogica dei bisogni e dei diritti nel rapporto bambini-scuolafamiglie Affrontare le sfide L’approccio interculturale Il coinvolgimento della famiglia e la partnership servizi educativi/genitori L’ascolto e la partecipazione dei bambini e delle bambine La valorizzazione dei punti di forza e della bellezza dei bambini e delle bambine Il punto https://unicatt.academia.edu/SilvioPremoli