Novembre 2012

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Novembre 2012
Periodico dell’Associazione nazionale per la lotta contro l’Aids
notIzIE
2| 2012
il Volto n
uoVo di a
nlaids
XXV Con
gresso n
azionale
e aids da
y
ieri, oggi e domani
In questo numero
Il volto nuovo dI hIv
L’epidemia dell’anno 2013
pagine 2 e 3
scIEnzA
Prevenzione usando la terapia
pagine 4 e 5
AIds dAy
Le iniziative dell’associazione
pagine 6 e 7
Finalmente il nuovo convegno Anlaids. Forse
in pochi se ne sono resi conto, ma
personalmente mi sono molto impegnata per
ottenere questo risultato dopo il
cambiamento del ruolo dell’associazione con
l’avvento di IcAR – Italian Conference on AIDS
and Retroviruses nel 2009.
Il 18 novembre 2010 ho voluto festeggiare a
Roma i 25 anni di Anlaids; il 19 novembre
2011 ho voluto una giornata a napoli per il
nuovo comitato territoriale. A novembre
2012, il 23 e 24, ci incontriamo a Milano con
rinnovata organizzazione del convegno
Anlaids, al quale auguro successo. Il primo
giorno ci saranno argomenti attuali e di
Editoriale di Fiore Crespi, presidente nazionale Anlaids
indiscusso interesse scientifico/sociale, il
secondo sarà una giornata dedicata alla
prevenzione, quindi al futuro. le date della
tradizione del convegno Anlaids sono così
riconfermate.
un principio importante per un’associazione è
evolversi, non asservirsi al profitto ma
prendersi cura almeno di alcune evidenze mai
sconfitte negli anni, particolarmente per
quanto riguarda l’Aids. un antico adagio
indiano ricorda “sei abbastanza dotto per
sapere se da ciò che covi sguscerà una
colomba o un cobra”.
segue a pagina 2
semestrale Anno XXII – n. 2 – 2012 – Poste Italiane spa – sped. in abb. postale–d. l. 353/2003 (conv. in l27/02/2001 n.16) Art.1 comma 1 dcB Roma
2
AnlaidsnotIzIE n. 2|2012
il Volto nuoVo dell’hiV
Un virUs,
miLLe voLti
Come Cambia L’ePidemia - intervista a Barbara suligoi, centro operativo Aids dell’Istituto superiore di sanità
Editoriale – continua da pag. 1
Ritengo che per diventare
amici, soci o appassionati
volontari di Anlaids non sia
una decisione epica o una
grande idea, è
semplicemente l’incontro
con un avvenimento
epocale “la pandemia
dell’Aids” che ha coinvolto
il mondo intero e riguarda
tutti noi.
In questo Hiv movie, “Ieri,
oggi e domani”, dove
purtroppo a volte è
mancata la regia di
vittorio de sica con la sua
umanità e cultura, mi
sento l’interprete di ieri ed
è proprio per questo che
necessito, perché attuale
Presidente, una promessa
dell’oggi, come Maria
cristina tognetti, una
giovane donna attivissima
in un effervescente spazio
d’Italia, la versilia; vicino a
me per il domani vorrei
individuare una
giovanissima promessa,
possibilmente un attor
giovane che sappia
interpretare
perfettamente il ruolo del
peer educator.
termino citando Italo
svevo, personaggio
complesso e destinato a
vivere sempre nell’altrove:
“Il passato è sempre
nuovo, come la vita esso
muta perché risalgono a
galla delle parti che
parevano sprofondate
nell’oblio, altre
scompaiono perché ormai
poco importanti. Il
presente dirige il passato
come un direttore
d’orchestra i suoi
suonatori”.
Per me il futuro è il
parallelo interno tra i
ricordi e i desideri di ciò
che vorrei per
un’associazione come
l’Anlaids.
Fiore cespi
u
n’infezione che non smette di colpire e che si è
diffusa in tutte le fasce della popolazione.
Questa è l’immagine che emerge dai dati
relativi alle nuove diagnosi di infezione da hiv, per la
prima volta disponibili per tutto il territorio
nazionale in riferimento sia all’anno 2010 che al
2011. “E finalmente abbiamo i dati dettagliati, non
solo i dati aggregati che le Regioni inviavano fino
all’anno scorso” annuncia barbara suligoi,
responsabile del centro operativo Aids dell’Istituto
superiore di sanità che ha il compito di elaborare e
divulgare i dati ufficiali per il Ministero della salute.
dottoressa suligoi, c’è qualche buona notizia?
difficile dirlo: sembra che ci sia una lenta e piccola
diminuzione dell’incidenza di hiv ma questo
potrebbe essere dovuto al fatto che i dati delle
Regioni che si sono aggiunte negli ultimi anni, quelle
considerate a bassa prevalenza, possono portare il
dato un po’ al ribasso. Per il resto la situazione è
drammaticamente stabile: l’infezione da hiv si
trasmette soprattutto nel rapporto sessuale non
protetto, tra un maschio e una femmina nel 45% dei
casi e tra due maschi per il 30%. E ancora molte
persone arrivano a scoprire di avere l’infezione tardi:
gli eterosessuali nel 35% dei casi, mentre gli
omosessuali tardivi sono il 20-25%.
Quale gruppo di popolazione sembra essere più
vulnerabile?
Il gruppo che mi sembra possa essere considerato più
“fragile” è quello costituito dagli stranieri:
rappresenta almeno un terzo dei 4.000 casi di persone
che ogni anno ricevono una nuova diagnosi di hiv ed è
una proporzione stabile negli ultimi cinque anni. Per la
maggior parte sono africani provenienti non
dall’Africa subsahariana o dal Magreb, territori dai
quali più facilmente riceviamo immigrazione, ma dalla
costa occidentale, nigeriani, camerunensi. E di certo
molti di loro hanno bisogno di cure, accessibilità a
centri hiv, materiali informativi in lingua: basta
pensare che almeno il 40% di loro arriva molto tardi
alla diagnosi, con un’immunodepressione avanzata. È
un segnale preoccupante di come abbiano ancora
paura di rivolgersi ai centri per la diagnosi e non
ricevano informazioni sui rischi dell’esposizione
all’infezione.
Quali regioni sono più colpite?
Il maggior numero complessivo di nuove diagnosi di
infezione da hiv si registra ancora nelle regioni del
nord e a Roma, mentre al centro e al sud l’incidenza
generale è più bassa. tuttavia la maggiore incidenza
di hiv tra gli stranieri è invece nelle regioni
meridionali e questo, dato l’alto numero di stranieri
che contrae l’infezione, sposta un po’ anche il quadro
generale.
non esistono più
gruppi a rischio,
l’infezione da hiv
si trasmette
col sesso,
sia etero
che omosessuale.
E colpisce anche
stranieri, giovani
e persino
gli anziani
tra le donne ci sono molte nuove diagnosi di
infezione?
la quota nelle donne è stabile in Italia e rappresenta
un quarto di quella negli uomini. nei dati del biennio
2010-2011 sono state diagnosticate circa 2.000
donne di cui almeno la metà aveva meno di 350 cd4
dunque con diagnosi in una fase avanzata di malattia.
Il dato non si discosta molto da quello maschile nel
complesso visto in percentuale: circa la metà delle
nuove infezioni arriva alla diagnosi in uno stadio di
malattia avanzato. Ma la cosa rilevante è che tra le
donne a cui è stata diagnosticata l’infezione da hiv in
fase avanzata, almeno il 12-13% ha potuto conoscere
il proprio stato sierologico in occasione del test
effettuato durante la gravidanza. E in questo gruppo
non c’è differenza tra italiane o straniere. Questo
conferma come lo screening per l’hiv effettuato di
prassi durante una gravidanza sia uno strumento
prezioso per diagnosticare l’infezione.
e che dire dei giovani?
I ragazzi tra i 15 e i 25 anni che ricevono la diagnosi sono
circa il 10% del totale: vuol dire che nel 2011 circa 400
ragazzi sono stati diagnosticati con l’hiv. È un dato
davvero preoccupante, su cui occorre fare ulteriori
approfondimenti per capire se c’è qualcosa che si può
fare: questi ragazzi dovranno fare i conti con la malattia
per moltissimi anni. si conferma comunque che la quota
maggiore di nuove diagnosi si registra ancora nella fascia
di età compresa tra i 30 e i 50 anni che rappresenta il
60% dei casi. un dato tuttavia in leggera diminuzione,
così come quello relativo alla fascia giovanile. tra gli
ultracinquantenni invece si registra un lieve aumento di
casi. Accanto alla fragilità delle fasce giovanili, quindi, c’è
anche quella degli ultracinquantenni, che sono anche il
gruppo che arriva più tardi alla diagnosi, almeno nel 70%
dei casi. Evidentemente anche da parte dei medici di
medicina generale, non viene data troppa rilevanza ai
sintomi che presentano perché li confondono con
malesseri tipici di un’età avanzata e non propongono
loro un test hiv per tempo.
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la Vulnerabilità di essere stranieri
Hiv e immigrazione - Intervista a Gaetano Mario Pasqualino, avvocato e attivista Anlaids e Asgi
La proporzione di
persone straniere che
vengono diagnosticate
con infezione da Hiv
aumenta ogni anno.
Quali meccanismi sono,
secondo lei, dietro
questo fenomeno?
Il migrante è un
soggetto debole
per definizione, in
quanto si trova in
un paese differente
dal proprio e molto
spesso in condizioni di disagio
economico. Inoltre
la
normativa
italiana
(dalla
Bossi-Fini in poi) in
tema di immigrazione si è fortemente irrigidita,
sanzionando l’irregolare presenza nel territorio
nazionale con pene severe e prevedendo la
detenzione amministrativa per un lunghissimo
periodo di tempo. Il permesso di soggiorno è
indispensabile per il migrante per poter esercitare le
attività fondamentali (lavorare, avere la residenza,
stipulare un contratto di affitto, ecc.). Recenti studi,
inoltre, testimoniano una
serie di deficit nelle modalità
di fruizione dei servizi
sanitari da parte di un certa
parte di popolazione
straniera. le disuguaglianze
esistenti con i cittadini
italiani risultano ancora più
evidenti in ordine al diritto
alle cure mediche per diversi
motivi (problemi culturali,
organizzativi, giuridici e di
informazione).
C’è chi pensa che le persone
straniere “portino” le malattie, compresa l’infezione
da Hiv, nel nostro paese e vorrebbero per questo
espellerli. il nostro sistema giuridico e sanitario sono
invece in grado di garantire il diritto alle cure della
persona straniera, anche senza documenti?
non condivido lo stereotipo dei migranti “portatori di
malattie”, anche perché nella gran parte dei casi questi
si ammalano nel nostro Paese. Anche lo straniero privo
foto: Ec
I
solati dal resto della società, poco raggiungibili dai
servizi sanitari, relegati in abitudini e lingue diverse.
Gli stranieri sono l’emblema della vulnerabilità su cui
l’hiv colpisce duro. I motivi? li spiega gaetano mario
Pasqualino, avvocato palermitano che lavora accanto
ad Anlaids sicilia e
all’Associazione per gli
studi Giuridici sull’Immigrazione per tutelare
gli stranieri alle prese
con la giustizia.
del permesso di soggiorno, inoltre, ha diritto alle cure
mediche essenziali ed urgenti, e non può essere
espulso se questo provoca lesioni alla sua integrità fisica
e mentale. Parliamo di un diritto fondamentale della
persona che deve essere garantito. la normativa
vigente, dunque, “consente il rilascio di uno speciale
permesso di soggiorno atipico temporaneo per cure
mediche a favore dello straniero bisognoso di cure
mediche
ma
entrato
irregolarmente nel territorio
nazionale”. un’altra possibilità sarebbe quella di
richiedere in favore del
migrante che necessita di
cure mediche indifferibili un
permesso di soggiorno per
motivi umanitari. In caso di
migranti sieropositivi il
trattamento anti-retrovirale
è indubbiamente indifferibile
ed urgente, in quanto
garantisce la sopravvivenza
degli stessi. Bisogna anche
valutare se il paese di
provenienza del migrante è
in grado di offrire uno standard di cure adeguato al
soggetto sieropositivo e comunque se almeno viene
garantito il trattamento anti-retrovirale. nonostante ci
siano numerosi precedenti giurisprudenziali,
purtroppo il diritto dello straniero a ricevere le cure
mediche non è sempre scontato e molto spesso
bisogna tutelare i suoi diritti in sede giudiziaria.
PiÙ Potere rosa Per Fermare il Virus
ePidemia tra Le donne - IntERvIstA Ad AntonEllA d’AMInIo MonFoRtE, osPEdAlE sAn PAolo dI MIlAno
“A
nche in Italia le donne soffrono della mancanza
di potere contrattuale all’interno della relazione
sessuale. sappiamo infatti che mentre il 70%
dei maschi eterosessuali contrae il virus attraverso un rapporto occasionale, secondo i dati della coorte IconA le
donne nel 75% dei casi lo prendono dal proprio compagno. E non sono poche quelle che si infettano pur essendo
a conoscenza dello stato di sieropositività del partner”.
Ad analizzare il quadro della infezione da hiv nella popolazione femminile è antonella d’arminio monforte, che
dirige il dipartimento di Malattie Infettive dell’ospedale
san Paolo di Milano.
anche le donne arrivano in ritardo alla diagnosi?
dai dati nazionali e internazionali emerge che le donne
scoprono prima degli uomini l’infezione; questo probabilmente è dovuto anche al forte impatto dello screening
in gravidanza che prevede la proposta attiva a tutte le
donne gravide del test per l’infezione da hiv.
e per la terapia, ci sono differenze tra donne e uomini?
l’efficacia dei trattamenti attualmente disponibili non è
diversa nei due sessi; tuttavia gli effetti che possono es-
sere determinati dalla tossicità di alcuni farmaci sono differenti. Bisogna considerare che tutti i farmaci antiretrovirali sono prescritti in dosi che non dipendono dal peso
della persona perciò nelle donne, che in media hanno una
massa corporea inferiore agli uomini, si hanno concentrazioni di farmaco più elevate. In secondo luogo, tutti gli
studi per l’approvazione dei farmaci coinvolgono prevalentemente soggetti di sesso maschile, nonostante da anni
si spinga per fare più ricerca tra le donne.
Quali possono essere le strategie per rafforzare le capacità delle donne di difendersi dall’infezione?
È sempre fondamentale partire da una educazione dei
giovani che sottolinei l’importanza della prevenzione e
quindi del corretto uso del preservativo nel rapporto sessuale. Per le donne credo che sia necessaria anche una
strategia di valorizzazione che punti a migliorare il loro
potere di autodeterminazione; credo che questo sia prioritario anche se potrà dare risultati solo a lungo termine.
Considerando la quota di donne che contraggono l’infezione dal partner di cui conoscono lo stato di sieropositività, crede che in questi casi si possa usare la terapia
per ridurre il rischio di
trasmissione?
ci sono due strategie,
molto discusse nei nostri convegni, che mirano alla prevenzione
ricorrendo alla terapia:
la prima prevede di
dare farmaci antiretrovirali alle persone sieronegative che si
espongono spesso al rischio di trasmissione e la seconda
è il trattamento precoce delle persone con hiv. la prima
strategia desta molti dubbi: personalmente trovo paradossale dare dei farmaci costosi e con un certo grado di
tossicità a persone sieronegative per permettere loro di
non usare il preservativo. Molto meglio, allora, cercare di
incoraggiare una diagnosi precoce e un precoce inizio della
terapia nelle persone che hanno contratto l’infezione;
questo ha dimostrato di abbattere la carica virale nel liquido seminale riducendo sensibilmente il rischio di trasmissione del virus. Attenzione, però: il rischio è ridotto,
non azzerato.
4
AnlaidsnotIzIE n. 2|2012
il Volto nuoVo della teraPia
Una nUova strategia Preventiva - di claudia Balotta, dipartimento di scienze cliniche e Biomediche, ospedale sacco, università di Milano
il Presente e il Futuro della
ProFilassi Pre-esPosizione
usare la terapia nelle persone sieronegative ad alto rischio di contrarre l’infezione.
una ipotesi indagata da diversi studi che pone ancora molti interrogativi
n
foto: ©iPrEx 2011
el maggio del 2011 i Centers for disease Control and Prevention (cdc) usA,
sulla base dei primi studi clinici controllati HtnP 052 e iPrex, avevano emanato linee guida provvisorie con l’obiettivo di circoscrivere l’uso della profilassi pre-esposizione (PrEP) con tenofovir ed emtricitabina (tdF/Ftc) ai soggetti maschi omosessuali a rischio elevato di contrarre l’infezione da hIv e di collocarlo in
contesto adeguato, ovvero un sistema integrato di prevenzione dell’infezione che
comprendesse un monitoraggio attento e regolare con screening sierologico periodico, valutazione dell’adesione, dei comportamenti a rischio e della sicurezza del paziente per ridurre il rischio di tossicità e per minimizzare il rischio di resistenze associate all’uso dei farmaci.
solo un anno dopo, lo scorso luglio, la Food and drug administration (FdA) ha approvato l’uso di tdF/Ftc per la profilassi pre-esposizione sulla base di una più larga
disponibilità di dati provenienti dagli studi CaPrisa 004, tdF-2, PiP, Fem-Prep e
voiCe (Mtn-003). due di questi studi hanno utilizzato un gel contenente l’1% di tdF
(cAPRIsA 004 e voIcE), quattro hanno utilizzato la combinazione di tdF e Ftc per
via orale (iPrEX, tdF2,
Partners in Prevention
[PIP], e Fem-PrEP),
mentre due hanno
usato solo tdF (voIcE
e PIP). I risultati di questi studi non sono stati
univoci: alcuni (cAPRIsA 004, iPrEx, tdF2
e PIP) hanno indicato
un ruolo preventivo per
la PrEP, altri (voIcE e
Fem-PrEP) sono stati interrotti per inefficacia.
efficacia sì, efficacia no
le discrepanze sono spiegabili sulla
base di numerosi fattori. differenze
chiave erano inerenti alle diverse
popolazioni studiate con differenti
modalità di trasmissione. Ad esempio, lo studio iPrEx ha valutato soggetti omosessuali per i quali la modalità di trasmissione è rappresentata da rapporti anali, meno frequenti per le donne e gli uomini
eterosessuali degli studi Fem-PrEP,
voIcE, tdF2 e PIP. È stato dimostrato, infatti, che esistono differenze sostanziali nelle concentrazioni degli antiretrovirali nei diversi
tessuti mucosali. dopo la somministrazione orale di tdF/Ftc le concentrazioni di tdF nel tessuto rettale sono 100 volte più alte rispetto
al tessuto cervico-vaginale. Inoltre,
per l’inibizione della replicazione
virale è richiesta l’attivazione intracellulare di tdF e Ftc; tdF attivato nel retto è 100 volte superiore
rispetto a cervice e vagina mentre
Ftc attivato è 10-15 volte superiore
in cervice e vagina rispetto al tessuto rettale. Anche se non è noto
eFFiCaCe se assUnta Correttamente
Il fattore chiave che questi studi hanno messo
in evidenza è l’adesione alla terapia. l’adesione
autoriportata o la conta delle pillole, utilizzata in
questi studi, può sovrastimare l’adesione. nel
trial iPrEx la profilassi pre-esposizione era superiore al 90% per coloro che assumevano stabilmente tdF/Ftc, come verificato dal dosaggio
del farmaco nel plasma. nello studio cAPRIsA
004, la protezione era del 54% nelle partecipanti
che hanno usato più dell’80% delle dosi di gel.
una minore adesione all’uso giornaliero di gel
contenente tdF all’1% dello studio voIcE può
averne compromesso l’efficacia rispetto allo studio cAPRIsA 004 dove l’uso del gel era associato
al rapporto sessuale. da ciò si potrebbe desumere che l’uso quotidiano rappresenti una difficoltà che riduce l’adesione.
Prima di condurre ulteriori studi, sarà necessario raccogliere evidenze sulle concentrazioni attive dei farmaci a livello tissutale e la loro cinetica, in modo da giustificare la plausibilità biologica dello studio stesso. Agenti antivirali potenti
ma limitati nella loro penetrazione tissutale, nel
metabolismo intracellulare e nell’emivita non
sono appropriati per la profilassi pre-esposizione.
Inoltre, l’adesione dovrà essere misurata attraverso il dosaggio dei farmaci nel plasma.
i PrinCiPaLi stUdi di Prevenzione deLLa trasmissione dovUta aLLa teraPia antiretroviraLe
CaPrisa
004
iPreX
tdF2
PiP
Fem-PreP
voiCe
(mtn-003)
HPtn 052
Popolazione studiata
889 donne eterosessuali tra i
18-40 anni, ad alto rischio di
infezione
2499 MsM ad alto rischio di
infezione; circa il 70% di etnia
mista; età media: 28 anni
(18-67 anni)
1200 adulti sessualmente
attivi; 55% maschi, 45%
donne; 94% non sposati; età:
21-29 anni nel 90%
4747 coppie eterosessuali
discordanti; 38% donne hIv-,
68% partner maschi hIv-; 98%
sposati; età media: 33 anni
1951 donne eterosessuali ad
alto rischio di infezione; età:
18-35 anni
5029 donne eterosessuali;
età: 18–45 anni
Luogo dello studio
sud Africa
modalità di
trasmissione
vaginale
tipo di intervento
nord e sud America,
tailandia, sud Africa
Rettale/
peniena
Gel con 1% di tFv (2 dosi 12
h prima e dopo il rapporto
sessuale)
1 dose orale al giorno di
tdF/Ftc
Botswana
vaginale/
peniena
1 dose orale al giorno di
tdF/Ftc
Botswana, Kenia, Ruanda, vaginale
sud Africa, tanzania,
uganda, zambia
1 dose orale al giorno di
tdF/Ftc o di tdF
Aree ad elevata preva- vaginale
lenza di uganda, sud
Africa, zimbabwe
1 dose orale al giorno di tdF o 1
dose orale al giorno di tdF/Ftc
o uso giornaliero topico di gel
con 1% di tFv
Kenia, sud Africa, tan- vaginale
zania
1763 coppie eterosessuali dis- Botswana, Kenia, Malawi, vaginale/
cordanti; 50% donne hIv-, 50% sud Africa, zimbabwe, peniena
partner maschi hIv-; 94% Brasile, India, tailandia
sposati; 61% di età 26-40 anni
1 dose orale al giorno di
tdF/Ftc
terapia precoce (cd4 350550/mm3)
o
ritardata
(cd4<350 mm3) con ARt del
partner sieropositivo
outcome
Commento
39% di protezione, 54% in chi l’alta concentrazione di tFv-dP
ha usato più dell’80% delle dosi nel tessuto vaginale e cervicale è
critica per l’efficacia
44% di protezione;
Elevate concentrazioni di
92% di protezione nei soggetti tFv-dP nel tessuto rettale è
con concentrazioni di farmaco critica per l’efficacia
misurabili
63% di protezione
Più del 30% non ha completato lo studio; conclusioni
definitive non possono
essere tratte
62% di protezione con tdF da le coppie discordanti possono
solo; 73% di protezione con essere una popolazione distinta
tdF/Ftc
con caratteristiche non comparabili ad altre categorie a rischio
trial interrotto per inefficacia la valutazione dell’adesione sui
nell’aprile 2011
campioni clinici mensili (concentrazioniplasmaticheditdF)incorso
Il gruppo su tdF è stato interrotto la concentrazione tissutale di
per inefficacia nel sett. 2011; il tdF può essere critica;
gruppo che usava il gel con 1% di l’analisi dell’adesione all’uso
tFv è stato interrotto nel nov. 2011; topico di gel con 1% di tFv è
continua il gruppo su tdF/Ftc
in corso
96% di protezione
la soppressione della viremia
dovuta alla terapia precoce e
monitorizzata routinariamente
comporta protezione
MsM=men who have sex with men. tdF=tenofovir disoproxil fumarate. tFv=tenofovir. tFv-dP=tenofovir diphosphate. Ftc=emtricitabine.
Modificata da Kashuba A d M et al., www.thelancet.com vol 379 June 30, 2012
AnlaidsnotIzIE n. 2|2012
5
Quando iniziare
sUbito È megLio? - di lucia Palmisano, Istituto superiore di sanità
la teraPia antiretroVirale
oggi il trattamento dell’infezione da hIv è semplice da assumere e generalmente
senza gravi tossicità. Per questo molti consigliano di cominciarlo al più presto
quali siano le concentrazioni attive per
prevenire l’infezione, queste differenze
possono essere cruciali per la prevenzione di hIv. nel trial voIcE, la mancata
protezione può essere spiegata dalle
basse concentrazioni tissutali del farmaco.
la protezione dimostrata nello studio PIP
è spiegabile se si assume, come è verosimile, che l’adesione al farmaco in una
coppia discordante sia migliore e che ciò
comporti concentrazioni critiche nei tessuti. le differenze degli studi cAPRIsA
004 e voIcE, basati sull’uso di gel contenente tdF all’1%, si spiegano invece sulla
base delle differenze nella somministrazione e della popolazione femminile in
studio.
verso una nuova prevenzione?
la prevenzione delle nuove infezioni richiede la combinazione di strategie biomediche e comportamentali. Queste devono essere sufficientemente flessibili da
coniugare interventi distinti per ciascuna
popolazione a cui sono rivolti, in particolare quelle più vulnerabili, e basati sulle
evidenze sperimentali. Per ottimizzare l’impatto di queste strategie sono decisivi studi
che comprendano l’offerta frequente e
semplificata del test, la presa in cura dei
soggetti che risultano positivi, il counselling adeguato alle diverse popolazioni.
l’efficacia in un trial clinico non si traduce
necessariamente in efficacia a livello della
popolazione e nuovi metodi devono essere stabiliti per valutare e monitorizzare
l’organizzazione dei piani di intervento e
il loro costo-beneficio.
la PrEP si è dimostrata efficace. tuttavia
esiste la possibilità, se non viene incentivato l’uso del profilattico, che emergano comportamenti a maggior rischio
che rappresenterebbero una compensazione negativa degli effetti della PrEP.
A breve termine i costi saranno la principale barriera all’uso della PrEP sia negli usA, sia in Europa. nei paesi a limitate risorse, dove si verifica la grande
maggioranza delle nuove infezioni ogni
anno (circa 2 milioni) la prevenzione rimane una priorità sanitaria urgente e globale. così come i trattamenti antiretrovirali sono passati da 100.000 nel 2003
a circa 6.2 milioni nel 2011, nuove sfide
e nuove iniziative dovranno essere sostenute per controllare la pandemia anche mediante la PrEP.
S
ono nell’incertezza più totale... CD4 sopra i 500 ma carica
virale a 220 mila... Tra un paio di settimane avrò i risultati
delle nuove analisi ed ho paura che la dottoressa stavolta
mi consigli di iniziare la terapia, per la quale, sinceramente, non
so se sono pronto. Malesseri al momento non ne ho, vorrei comunque sentire anche il parere di un altro immunologo…”
così si esprimeva qualche giorno fa una persona sieropositiva
in un forum. Quando iniziare la terapia antiretrovirale è da sempre un quesito di non facile soluzione, in quanto i farmaci possono avere effetti indesiderati sul fisico ma anche sull’atteggiamento psicologico e le abitudini di vita. A tutt’oggi, iniziare
la terapia per una persona infetta da hIv è un po’ come cominciare il trattamento con insulina per chi soffre di diabete:
rappresenta l’inizio di una fase diversa (spesso associato all’idea
di una progressione della malattia), la sensazione di irreversibilità, in quanto la terapia deve essere proseguita per sempre,
la paura degli effetti indesiderati. E anche per il medico è un
impegno aggiuntivo, non solo perché il paziente dovrà essere
seguito e monitorato con regolarità per controllare la risposta
del suo sistema immunitario e del suo virus ma anche perché
richiederà un’attenzione particolare a eventuali interazioni farmacologiche in caso di condizioni concomitanti e allo sviluppo
di alterazioni metaboliche.
Fortunatamente, però, non siamo più nelle condizioni di 10-15
anni fa quando la terapia antiretrovirale richiedeva uno sforzo
enorme: molte compresse da assumere ogni giorno, con modalità diverse (a digiuno o a stomaco pieno, a distanze fisse tra
loro, in formulazioni spesso scomode) e alta probabilità di sviluppare effetti indesiderati. I farmaci introdotti negli ultimi anni
associano una grande potenza, una notevole facilità di assunzione e una relativa sicurezza che permettono un approccio più
sereno e oggettivo al “quando iniziare il trattamento”. E seppure con qualche differenza di vedute tra un paese e l’altro, è
ormai convinzione comune degli esperti che “quanto prima,
tanto meglio”.
In Italia, le linee Guida nazionali che ogni anno vengono aggiornate da un ampio gruppo di esperti, concordano essenzialmente con quelle emanate dall’EAcs (European AIds clini-
cal society). una breve sintesi ci dice che:
• l’infezione acuta da hIv rappresenta una condizione di elevata contagiosità (circa 12 volte maggiore rispetto a pazienti nella fase cronica), tuttavia i molti studi condotti non
indicano un beneficio significativo legato all’inizio della terapia in questa fase. In soggetti con carica virale molto elevata si può comunque pensare al trattamento precoce, anche se un counselling adeguato sui comportamenti da adottare per evitare la trasmissione ad altre persone sembra
essere preferibile. Fa eccezione l’infezione acuta in una
donna in gravidanza o durante l’allattamento, che è associata ad un alto tasso di trasmissione verticale (nel primo
caso) o neonatale. In questa evenienza la terapia va iniziata e proseguita durante tutta la gravidanza. d’altra parte,
ogni donna gravida hIv positiva, indipendentemente dalle
condizioni del suo sistema immunitario e dalla sua carica
virale, è candidata al trattamento per la prevenzione della
trasmissione madre-figlio.
• Per quanto riguarda il trattamento dell’infezione cronica,
è del 2012 la dimostrazione che i pazienti che raggiungono
un valore di cellule cd4 maggiore di 500/microlitro hanno
un tasso di mortalità paragonabile a quello dei soggetti
non-infetti. Questo importante risultato, ottenuto nella cosiddetta multi-coorte cohERE su oltre 75.000 persone con
hIv in Europa, indica come sia importante raggiungere la
soglia dei 500 cd4, e conferma la validità dell’approccio
attuale, che prevede l’inizio della terapia antiretrovirale
quando i cd4 sono inferiori a questo valore.
• un inizio precoce del trattamento rappresenta un vantaggio per il singolo paziente ma anche per la comunità, perché riduce la trasmissione dell’hIv sia nell’ambito di coppie discordanti, nelle quali solo uno dei due partner è infetto, sia nella popolazione generale. E così trattamento si
traduce in prevenzione. da non dimenticare, poi, le situazioni in cui la conta dei cd4 è ininfluente ai fini della decisione, in quanto la terapia antiretrovirale è comunque consigliata: la gravidanza, già citata, ma anche la presenza di
condizioni concomitanti, infezioni da virus dell’epatite B o
c, nefropatia da hIv, disturbi cognitivi e altre gravi condizioni.
In una situazione di risorse economiche limitate come quella
che stiamo vivendo, la terapia antiretrovirale rappresenta un
costo notevole per il servizio sanitario nazionale e ai clinici si
richiede di dimostrare quotidianamente l’appropriatezza delle
proprie scelte terapeutiche. dal canto loro, i pazienti sono chiamati a collaborare all’efficacia delle cure, che in questo caso
significa “aderenza” completa alla corretta assunzione dei farmaci. se si considera che gli antiretrovirali sono effettivamente
dei salva-vita, in quanto le curve di mortalità e morbilità per
AIds sono crollate con una drammaticità che non si è mai vista in patologie importanti come i tumori, il diabete o le malattie cardiovascolari, è chiaro che la cosiddetta “alleanza medico-paziente” è un elemento chiave nell’ottimizzazione delle
risorse a disposizione della sanità pubblica.
nel contempo, l’industria farmaceutica deve fare la sua parte,
attuando ogni sforzo per ridurre il costo dei farmaci, senza però
sacrificare gli investimenti per la ricerca.
6
AnlaidsnotIzIE n. 2|2012
dureX, in FarmaCia e su FaCebook
Fino al 15 dicembre 2012, per ogni confezione di profilattici durex acquistata all’interno
di tutte le farmacie italiane aderenti, che per l’occasione esibiranno espositori da banco
dedicati facilmente riconoscibili, il brand donerà un condom ad Anlaids. l’iniziativa
prosegue anche su Facebook: per ogni utente che pubblicherà sulla propria bacheca
l’immagine dell’iniziativa designata da durex (http://www.facebook.com/durex.italy )
verrà devoluto un profilattico all’associazione.
anlaids awards
Pubblica Assistenza croce verde di camaiore (lu), premio per la postazione più creativa zona 3
u n PREMIo Al volontARIAto
I
n occasione del XXv convegno nazionale, Questi i vincitori della prima edizione:
Anlaids vuole dare il giusto risalto a tutti i Premio per la maggior raccolta fondi
volontari che consentono, ogni giorno, le zona 1 – croce Rossa Italiana di tirano (so)
attività dell’associazione. un riconoscimento zona 2 – Pubblica Assistenza croce verde di viparticolare spetta ai volontari delle associa- cenza
zioni che ogni anno collaborano con Anlaids zona 3 – Gruppo scout MAscI sassari 2 di sassari
per la raccolta fondi Bonsai Aid Aids, che si zona 4 – Associazione naz. Alpini – Gruppo M. Jasvolge nel fine settimana di Pasqua in migliaia cobucci di l’Aquila
di piazze italiane. Per loro sono stati istituiti vincitore nazionale: Associazione naz. Alpini –
quest’anno
Gruppo M. Jacobucci di
gli Anlaids
l’Aquila
Awards, un
Premio per il gruppo di
riconoscivolontari che ha distrimento nato
buito più piante per abicon lo scopo
tante
di far sentire
zona 1 – Polisportiva cetutti parte di
degolo di cedegolo (Bs)
un progetto
zona 2 – Ass. Primiero olcomune e
tre Mondo di Fiera di Prifar
conomiero (tn)
scere la fizona 3 – volontari del
gura del vosoccorso cRI di toffia (RI)
lontario e il
zona 4 – Pro loco di Mosuo operato
lina Aterno (AQ)
confraternita di Misericordia di salerno, premio per la postazione più creativa zona 4
al fine di esvincitore nazionale: Ass.
sere per tutti
Primiero oltre Mondo di
un esempio da seguire. Agli Anlaids Awards Fiera di Primiero (tn)
è dedicata anche una sezione speciale pre- Premio per la postazione più creativa
sente sul sito web www.anlaidsonlus.it.
zona 1 – Protezione civile AnA chiavenna (so)
si è voluto così premiare quei gruppi di vo- zona 2 – Avis comunale di Polverara (Pd)
lontari che si sono distinti sotto diversi punti zona 3 – Pubblica Assistenza croce verde di cadi vista, legati alla vendita e alla creatività maiore (lu)
della propria postazione con un premio in- zona 4 – confraternita di Misericordia di salerno
terregionale e un premio nazionale per ogni vincitore nazionale: Protezione civile AnA chiacategoria.
venna (so)
La Forza deLL’amore
l
a storia del piccolo daniele, morto di Aids a soli 15
anni nel 1999, ispira da anni iniziative contro l’Aids
nel lazio, grazie all’instancabile attività della sua
mamma adottiva Antonietta Parisi. oggi quella storia,
semplice e toccante, è diventata un libro scritto dall’autrice cerasella da Ros e pubblicato dalla casa editrice c’era una volta. nel volume, intitolato La forza dell’amore – In ricordo di Daniele, è raccolto il diario di vita
di mamma Antonietta che, dal primo momento in cui
ha avuto tra le braccia daniele e ha scoperto la sua malattia, ha scritto per farsi forza e per lasciare una testimonianza di quanto sia stato difficile affrontare la tra-
Avis comunale di Polverara (Pd), premio per la postazione più creativa zona 2
Protezione civile AnA chiavenna (so), premio nazionale per la postazione più creativa
gedia che stava vivendo. Allo stesso tempo, però, nelle parole
raccolte da cerasella da Ros c’è la dimostrazione di come la sua
mamma sia stata ripagata ed amata da quel bambino dagli occhi profondi capace di insegnarle l’importanza di dedicarsi agli
altri. “tra mamma Antonietta e il figlio – scrive l’autrice – nasce un legame unico, inscindibile. cominciano a lottare insieme
contro un grande mostro, l’Aids, e in questa lotta non sono soli:
c’è anche chi crede e spera che si possa trovare una soluzione”.
I diritti di autore del libro sono interamente devoluti ad Anlaids
lazio e ad oggi sono stati raccolti, anche grazie ad altri eventi,
oltre 22mila euro di cui una parte ha consentito la donazione
di un apparecchio sollevatore al reparto di rianimazione dell’ospedale santa Maria Goretti di latina. Per acquistare il libro
si può scrivere una email a [email protected] oppure telefonare al numero verde 800144999.
FioCCo rosso Per alitalia
daLLe sedi regionaLi
AnlaidsnotIzIE n. 2|2012
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In occasione della Giornata mondiale per la lotta contro l’Aids, Alitalia lancia una
iniziativa di appoggio ad Anlaids presentando sul portellone del nuovo aeromobile
“Alitalia E175” un red ribbon con il simbolo dell’associazione. Per l’occasione tutti gli
assistenti di volo indosseranno sulle divise Alitalia il fiocco rosso simbolo della solidarietà
con le persone che vivono con l’hiv. l’iniziativa sarà presentata nel corso di un evento
venerdì 30 novembre presso il corner della compagnia sito in Piazza di spagna a Roma.
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emiLia-romagna
C onCerto deL Coro gay
Il 1° dicembre 2012, Komos, il coro gay di Bologna, in collaborazione con Anlaids Emilia-Romagna e teatri di vita, propone l’incontro musicale di beneficenza Aids, controcanto. ospite d’eccezione sarà il basso Marco spotti. Il programma prevede musiche dal rinascimento al romanticismo. naturalmente
ampio spazio sarà dedicato ai brani
d’opera (Mozart, verdi, Ponchielli).
l’ingresso è libero. le offerte del pubblico presente in sala saranno devolute ad Anlaids Emilia-Romagna. Per
informazioni: teatri di vita 051 566330
FriULi-venezia giULia
i nsieme vinCiamo L’a ids
dal 1° all’8 dicembre si terrà a trieste la
manifestazione HIV + - = insieme vinciamo
l’AIDS 2012: nella sala umberto veruda di
Palazzo costanzi si terrà la mostra più o
meno positivi #2, insieme a incontri e approfondimenti, mentre il teatro Miela ospiterà eventi artistici, tra cui rappresentazioni di scrittura parlata, concerti e performance di artisti ospiti. l’informazione
sugli eventi verrà diffusa attraverso iniziative editoriali, installazioni di arte pubblica, incontri con gli studenti, eventi
sportivi di richiamo. la manifestazione è promossa dall’ Ass1 triestina con il
comune di trieste, i partner sono le cooperative duemilauno Agenzia sociale,
Reset, la collina, la Quercia, clu e le Associazioni Alt e Anlaids.
Lazio
a sCUoLa di saLUte
Il primo dicembre Anlaids lazio sarà presenti in due istituti scolastici di Roma
con esperti del settore in presenza degli studenti con l’obiettivo di trasmettere il concetto fondamentale del rispetto della propria salute, intesa come
bene prezioso da salvaguardare. durante l’incontro dibattito verrà distribuito
materiale informativo su hiv/Aids/Mst. Inoltre, dal 30 novembre al 2 dicembre all’interno dell’Istituto spallanzani sarà allestita una mostra di quadri dal
titolo la Luce.
marCHe
C onCerto tribUto ai P ink F Loyd
Anlaids Marche organizza un concerto tributo ai Pink
Floyd con il gruppo SLM 442 che si esibirà al teatro
sperimentale “lilio Arena” di Ancona il 1° dicembre.
SLM sta per Sul Livello del Mare, 442 è la quota metrica di staffolo (An), cittadina marchigiana in cui il
gruppo è nato circa 10 anni per iniziativa di alcuni amici
musicisti uniti dalla comune passione per il rock anni
70/80. la band è formata da 12 elementi, di età dai 25
ai 50 anni, che eseguono rigorosamente dal vivo alcuni dei migliori brani dei
Pink Floyd. Anlaids Marche fornirà inoltre appoggio logistico e scientifico alle
iniziative del comune di Ancona, sensibile a questa tematica e sempre attivo
in questa data in collaborazione con le emittenti radio locali.
Lombardia
1° diCembre CoL “trUCCo”
MAc è tradizionalmente sensibile ai bisogni delle persone hiv+ ed al lavoro di Anlaids
lombardia e per questo accoglierà un gruppo di signore per una seduta di trucco personalizzato e per ricevere i migliori consigli dei make-up assistant di MAc. un’iniziativa
che si inserisce nei progetti di Anlaids lombardia di lotta contro l’emarginazione e i vissuti di vergogna e di isolamento. Inoltre al Fidenza village outlet presso la boutique A
New Home for Convivio si terrà la manifestazione Shopping with the stars: personaggi
noti del mondo della musica e della cultura saranno disponibili per consigliare e dare il
personale aiuto ai clienti della boutique. Il 30 novembre, nell’ambito della iniziativa
“Easy test”, sarà possibile effettuare il test rapido salivare, in forma anonima e gratuita
presso il laboraf di via spallanzani (orario 12-18), di Piazza cadorna (12-17) e presso
l’Asl – centro Mts di viale Jenner 44 (9-15). Il 24 novembre per il terzo anno consecutivo, la band Queen Mania si esibisce per Anlaids sul palco dell’Alcatraz per un tributo a Freddie Mercury. Anlaids lombardia partecipa anche alle iniziative realizzate in
occasione della Giornata mondiale per la lotta contro l’Aids dalle associazioni studentesche cittadine: il 30 novembre sarà con PoliEdro, associazione contro ogni forma di
discriminazione del Politecnico di Milano che organizza un incontro con un’infettivologa ed un educatore dell’Asl di Milano, con volantinaggio e distribuzione di preservativi e materiale informativo; lo stesso giorno sarà allo stand di BESt – Bocconi Equal Students presso la facoltà e il 3 dicembre parteciperà alla iniziativa di BESt che prevede la
proiezione di un film sul tema dell’hiv.
veneto
neLLe sCUoLe e neLLe Piazze
negli istituti superiori di Mirano e dolo, alcuni volontari di Anlaids veneto incontreranno gli studenti per informazioni e distribuzione di materiale informativo. Il numeri
di studenti coinvolti nell’iniziativa è di 4.600. sempre il 1° dicembre, in campo san Bartolomeo a venezia, a legnago e a Rovigo dei volontari Anlaids saranno a disposizione
per informazioni e distribuzione di materiale informativo
dai Comitati ProvinCiaLi
genova – si terrà il 1° dicembre 2012 il 1° convegno Regionale di Anlaids liguria Alberto Terragna.
maCerata – l’unità Anlaids cittadina distribuirà materiale informativo e preservativi
presso i pub e i locali della città.
mantova – Anlaids insieme a unicef, Arci Gay, croce Rossa Italiana e Azienda ospedaliera “c.
Poma” terrà un banchetto per diffondere prevenzione e informazione. Inoltre in mattinata si
terrà il quarto congresso “tu sei il tuo futuro”, rivolto agli alunni delle classi secondarie.
treviso – tradizionale banchetto con omaggio floreale, distribuzione di materiale informativo
e profilattici.
versiLia – Il 1° dicembre, patrocinati dal comune di Pisa, i volontari di Anlaids versilia attiveranno una postazione sul corso Italia, con micro conferenze (sullo stile degli speakers di Hyde
Park) di sensibilizzazione alla prevenzione e distribuzione di materiale informativo e profilattici.
?
Anlaids risponde al numero verde gratuito
800 589 088
tutti i lunedì e giovedì dalle 16 alle 20
per chiarire ogni dubbio
su questioni legate all’hiv/Aids.
un infettivologo sarà a disposizione,
anche in lingua inglese e francese
8
AnlaidsnotIzIE n. 2|2012
il Volto nuoVo di anlaids
“bisogna Parlare ai gioVani”
nUova immagine Per L’assoCiazione - IntERvIstA A MAnuElA RonchI dI ActIon AGEncy
Internet e linguaggio semplice, senza rinunciare alla professionalità. Ecco
la strategia lanciata dagli esperti di comunicazione che lavorano con Anlaids
d
a qualche mese Anlaids ha trovato un nuovo partner che la
affianca nella comunicazione delle proprie attività. si chiama
Action Agency ed è guidata da manuela ronchiche spiega:
“oggi di hiv si parla troppo poco, dobbiamo realizzare iniziative ed
eventi che possano riportare alla ribalta il tema. E chiaramente un
occhio particolare si deve avere per i più giovani”.
Quale è il linguaggio che occorre usare per raggiungere i giovani?
chiaramente i canali tradizionali, per loro, non bastano più. le statistiche ci dicono che in tali fasce d’età l’utilizzo di televisione, giornali
e riviste è in deciso calo, a tutto vantaggio del web. Ed è proprio questo il terreno su cui lavorare maggiormente. Social networkcome Facebook e twitter concentrano gran parte della loro attenzione ed è
dunque lì che bisogna diffondere con maggior vigore i messaggi di
Anlaids per raggiungere il target con maggiore efficacia. Per lo stesso
motivo abbiamo voluto introdurre Elisa, una giovane ambasciatrice
che potesse comunicare al mondo dei giovani l’importanza della prevenzione e del divertirsi in maniera consapevole. l’idea è stata quella
di cercare una persona che avesse come missionquella di risvegliare
le coscienze, non imponendo comportamenti ma stimolando al senso
di rispetto per il proprio corpo e la propria vita. una It Icon che vive
sul web e ha il compito di portare messaggi di vitale importanza ai
giovani, un essere camaleontico capace di assumere diverse sembianze per interpretare il contenuto del messaggio da divulgare. Queste introduzioni vanno ad arricchire i messaggi e le intenzioni dell’associazione. I progetti nelle scuole tanto cari ad Anlaids sono iniziative
fondamentali che devono continuare e lo faranno anche per quest’anno (in collaborazione con durex) e negli anni a venire.
Quali sono i punti di forza della strategia comunicativa di anlaids
e dove occorre lavorare per superare i gap?
Quando Action Agency ha incontrato Anlaids ha trovato un’associazione che è riuscita a costruirsi e a mantenere un profilo comunicativo molto serio e istituzionale che le ha consentito di acquisire
credibilità ed affidabilità nei confronti del pubblico. sicuramente un
ottimo punto di partenza su cui lavorare. Pur mantenendo il taglio
istituzionale c’è stato il bisogno di introdurre un nuovo codice di comunicazione capace di parlare in modo più efficace con i giovani,
senza perder però di vista quello standard di autorevolezza che l’associazione si è guadagnata negli anni. Abbiamo così integrato le tipologie di comunicazione già esistenti cercando di iconizzare concetti e messaggi per renderli meglio fruibili ad un pubblico giovane
e non solo. un linguaggio più semplice e chiaro che, attraverso la
forza iconica dell’immagine, vuole colpire maggiormente l’attenzione del pubblico.
nella collaborazione tra anlaids e action agency, quali sono le
strategie su cui puntate?
continuare su questa strada, innanzitutto. ogni giorno nascono
nuovi mezzi e nuovi canali di comunicazione, dobbiamo tenerli d’occhio con costanza e attenzione, valutando cosa può essere utile all’associazione. È un divenire continuo di metodologie, trend, tecnologie e possibilità. dovremo essere bravi a cambiare e a migliorare le strategie di comunicazione in corsa, senza soluzione di continuità. solo seguendo gli spunti e i segnali che ci circondano possiamo fare un passo avanti, consentendo alla comunicazione di Anlaids di risultare sempre più forte ed efficace.
musiCa, tatuaggi e simPatia
G
Parla Elisa Provaso, modella e blogger ambasciatrice di Anlaids
iovane, bella e spigliata. È elisa Provaso, modella, blogger,
appassionata di musica (è apparsa nei video di musicista
come J-Ax, Marco Mengoni, luca dirisio e altri). Ecco la nuova
“ambasciatrice” di Anlaids o – nel linguaggio del web – It icon, cioè
l’interprete del messaggio dell’associazione sul web. ve la presentiamo a partire da una domanda piccante:
Che cos’è il sesso per te?
Be’, per me il sesso è molte cose. È un divertimento, una cosa che
va vissuta bene. Quello che vorrei trasmettere ai giovani è che ti
puoi divertire ma sempre in modo consapevole. Io sono una ragazza e so che succede il venerdì o il sabato sera quando hai bevuto qualcosa in più e capita un incontro; e non è che ci sia nulla di
male nell’incontrare o nel fare sesso occasionale purché lo si faccia
usando la testa. ti devi proteggere: se vuoi davvero che sia un divertimento devi usare sempre il preservativo.
ti abbiamo visto sul tuo blog su www.anlaidsonlus.it: hai un look
giovanile, una grande passione per i tatuaggi. in genere di Hiv parlano medici, personaggi in camice bianco e capelli grigi. allora mi
chiedo: come si può parlare di Hiv dal tuo punto di vista?
Il mio raggio d’azione sono i ragazzi della mia età – io ho venticinque anni – o anche più piccoli, perché la prevenzione dovremmo
farla dai tredici in su, quando capita che si arrivi ad avere il primo
rapporto sessuale. Mentre di fronte ad un medico, che può essere
preparato quanto vuoi ma è comunque di quaranta, cinquanta,
settanta anni, i ragazzi faticano a sentirsi dire come devono comportarsi, io posso dire “però dai, già che ci sei usa il preservativo” e
il mio messaggio viene recepito certamente in modo differente.
mi racconti quali sono state fino a questo punto le tue esperienze
come it icon di anlaids?
sono quattro mesi, forse cinque che lavoro con Anlaids. All’inizio
era solo un bellissimo progetto, poi pian piano siamo partiti aprendo
il mio blog, dove scrivo settimanalmente non parlando solo di Aids:
racconto cosa faccio nella mia giornata, i miei video musicali, la mia
vita da modella, in modo che la gente non dica “questa qui ci tira
due pizze, non la guardiamo più”. Poi abbiamo fatto la prima iniziativa pubblica, la AIDS Running in Music, una corsa non competitiva organizzata all’Autodromo nazionale di Monza in collaborazione con Radio deeJay. È stata
un successo perché c’erano più
di tremila persone, e in 1200
hanno partecipato alla corsa;
pensa che la manifestazione era
al sabato e al lunedì precedente
c’erano solo 300 iscritti, eravamo davvero preoccupati. Poi
invece sono arrivati in tantissimi
ed io ero al settimo cielo.
Hai un sogno nel cassetto
come it icon di anlaids?
la cosa che più mi piacerebbe
fare è andare nelle scuole, parlare con i ragazzi. Il sogno che
ho è che anche una sola persona si sia messa il preservativo
perché ci ha riflettuto, per me.
Come associarsi:
socio ordinario € 30 • socio sostenitore € 250
c/c postale: n°58032004
c/c bancario IBAn: It06F0335901600100000000321
intestati a Anlaids Onlus
È possibile anche associarsi online alla pagina:
http://www.anlaidsonlus.it/sostieni-anlaids/
AnlaidsnotIzIE
anno 22 numero 2|2012
Periodico semestrale edito dall’anlaids onlus
Associazione nazionale per la lotta contro l’Aids
via Barberini, 3 – 00187 Roma
tel. 064820999 fax 064821077
www.anlaidsonlus.it – [email protected]
direttore responsabile Giulio Maria corbelli
Comitato di redazione: claudia Balotta, Fiore crespi,
daniela lorenzetti, lucia Palmisano, olga Pohankova
redazione c/o Anlaids sede nazionale
via Barberini, 3 – 00187 Roma
tel. 064820999 fax 064821077
Progetto grafico Gamca
copertina: Antonella zacchini
stampa silea Grafiche, treviso
Aut. trib. di Roma n. 122/90 del 19 febbraio 1990
Poste Italiane spa sped. in Abb. Postale
d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n.46) art.1
comma 2–dcB–RoMA
Finito di stampare nel mese di novembre 2012
AnlaidsdovE
A
nlaids onlus è nata nel 1985 per volere di
un gruppo di medici, ricercatori e persone
della società civile impegnati sin dai primi anni a rispondere alla drammatica epidemia
di hiv. la sua attività si è da sempre centrata sul
campo della ricerca, della formazione, dell’informazione, della prevenzione e dell’assistenza ed è diversificata in base alle realtà locali.
sEzIonE ABRuzzo tel. 0871562224-358684 Fax:
0871358595 Email: [email protected] • cAMPAnIA comitato territoriale di napoli tel. 3488026326 fax
0814247713 Email: [email protected] • sEzIonE EMIlIA RoMAGnA tel. 0512812590 Fax.
051516801 Email: [email protected] • sEzIonE
FRIulI vEnEzIA GIulIA tel. 0434659314 Fax
0434659531 Email: [email protected] • sEzIonE lAzIo
tel. 064746031 Fax 0647848012 Email: [email protected] • sEzIonE lIGuRIA tel. 010555465861 Fax 0103537680 Email [email protected] •
sEzIonE loMBARdIA tel. 02.33608680 Fax
0233608685 Email: [email protected] • organo
Provinciale Anlaids Mantova “lucia serragli”: tel.
3485748977 Fax 0376363696 Email: [email protected] • organo Provinciale Anlaids lecco: tel.
03411941632 Email: [email protected] •
sEzIonE MARchE tel e fax 0715963488 Email: [email protected] • organo Provinciale Anlaids di Macerata: tel. 07332572262-2433-2429 Fax: 07332572247
Email: [email protected] • sEzIonE PIEMontE
tel. e Fax 0114365541 Email: [email protected]
• sEzIonE sIcIlIA tel. 3333207437 Email: [email protected] • organo Provinciale AnlAIds Palermo
“Felicia Impastato” tel. 3333207437 Email: [email protected] • organo Provinciale di catania:
tel. 3478601879 Email: [email protected] • organo
Provinciale di Ragusa: tel. 0932764141 • organo Provinciale di siracusa: tel. 0931724277 Email: [email protected] • toscAnA comitato territoriale Firenze tel. 055219588-2399328 Fax 0552398153 [email protected] • comitato territoriale versilia: tel. 3492973915 Email: [email protected]
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comitato territoriale di treviso tel. 0422322065
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anlaids onlus
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diritti PerCorribili
Un amiCo aL teLeFono
o Un teLeFono amiCo
le sedi Anlaids offrono anche un servizio di
assistenza e supporto telefonico:
nazionale il lunedì e il giovedì dalle 16 alle 20 al
numero verde 800 589088 risponde un medico
infettivologo anche in francese e in inglese
ancona dal lunedì al sabato ore 8-13
telefono amico tel. 0715963716
milano servizio di counselling tutti i giorni 918.30 (tranne il week end) tel. 0233608683.
“un amico al telefono” ore 9-19 tel. 3393145429
roma per informazioni tel. 064746031
mantova per informazioni tel. 3485748977
ForUm www.anlaidsonlus.it/forum
la dott.ssa Francesca cattelan risponde a
domande di carattere medico, l’avv. daniela
Mazzini a quesiti di carattere legale