Con lo scooter contro il suv, muore uomo di Carbonate

[OLGIATE 19]
LA PROVINCIA
LUNEDÌ 4 APRILE 2011
[ LOCATE VARESINO ]
Con lo scooter contro il suv,
muore uomo di Carbonate
La vittima è Antonio Trombetta, 45 anni. L’incidente poco prima delle 20
BINAGO
Nella notte
il tetto
va a fuoco
BINAGO - Incendio ieri
notte in via Cadorna al
civico due. A bruciare è
stato il tetto di un’abitazione in parziale ristrutturazione. A lanciare
l’allarme sono stati gli
stessi proprietari, che
attorno alle 4 di ieri mattina hanno iniziato a
sentire il rumore di alcune tegole infrangersi al suolo. Colpa delle
fiamme che stavano distruggendo il tetto. Immediato l’intervento da
parte dei mezzi dei vigili del fuoco. I pompieri
sono stati costretti a lavorare per ben quattro
ore per avere la meglio
delle fiamme e per riportare la situazione alla normalità, facendo
piazza pulita di tutte le
tegole e delle parti di
tetto pericolanti. A causare il rogo sarebbe stata la canna fumaria di
una stufa.
sibilmente danneggiato nella
parte anteriore destra, a testimoniare un forte impatto. Lo
scooter T Max sul quale viaggiava Trombetta più avanti, a
pochi metri di distanza, a lato della carreggiata che porta
a Mozzate, quasi appoggiato
al muro di una abitazione
proprio sotto il cartello che
indica «paese natale di Filippo Comerio pittore».
LOCATE VARESINO Tragico
scontro ieri sera poco prima
delle 20 lungo la Varesina. Un
uomo di Carbonate, Antonio
Trombetta, 45 anni, è morto
praticamente sul colpo dopo
essersi scontrato con il suo
scooter contro un grosso fuoristrada mentre percorreva la
via Cesare Battisti, a poche
centinaia di metri dal confine con Tradate. Inutili tutti i
tentativi di salvargli la vita: il
motociclista è spirato subito
dopo l’incidente. Vano anche
il tentativo di inviare sul posto l’elisoccorso del 118 di
Como che solo pochi minuti
prima era decollato alla volta di Asso per soccorrere un
giovane caduto mentre percorreva in sella alla sua moto la strada che porta a Bellagio.
Tutta da chiarire la drammatica sequenza dell’incidente
mortale. All’arrivo dei soccorritori, un’ambulanza del Sos
di Mozzate, e dei carabinieri
della compagnia di Cantù
l’auto coinvolta nell’incidente, un Bmw X 1 di color bianco si trovava a cavallo della
linea di mezzeria della Varesina con il muso rivolto in direzione Mozzate. In posizione leggermente obliqua rispetto alla direzione di marcia. Il fuoristrada appariva vi-
Subito dopo l’incidente sulla Varesina si sono radunate
numerose persone, tra cui i
famigliari del povero motociclista che, a quanto risulta
dalle testimonianze raccolte
sul posto, era molto conosciuto a Locate dove aveva abitato per diversi anni prima di
trasferirsi nel vicino comune
di Carbonate.
Roberto Caimi
Rilievi sul luogo dell’incidente
[ BIZZARONE ]
La minoranza: «Più ripetitori,meno soldi»
Crugnola: «Aumentati i pali, diminuiti gli incassi». Bertocchi: «È un errore»
BIZZARONE Per la minoranza «piange
il telefonino»: il Comune avrebbe incassato 30 mila euro in meno dai canoni di locazione delle antenne di telefonia mobile.
Si tratterebbe invece di una valutazione
sbagliata, sulla base di quanto versato per
errore nel 2010 da un operatore, per il sindaco Guido Bertocchi.
«Se pur vero che il ripetitore di via Agnelli fa incassare al Comune 15mila euro annui - attacca il gruppo Progetto Bizzarone
sul proprio sito - in realtà per l’affitto degli
spazi predisposti per le antenne telefoniche nel 2010 l’antenna di via Santa Margherita, procurava da sola una entrata di
48331 euro, ma con l’aggiunta di un altro
palo in via Agnelli gli introiti totali scen-
dono a 33250 euro. Tra il gestore fuggitivo
e quello che ha avuto lo sconto sono andati in fumo oltre 30mila euro».
Il capogruppo di minoranza Paolo Crugnola spiega: «Si tratta di un dato emerso nel
Consiglio comunale in cui si è approvato
il bilancio preventivo 2011. Da esso risulta che gli introiti per il Comune dalla presenza delle antenne sul territorio sono passati da circa 38mila euro nel 2009 ai 48331
e 49 euro del 2010 per poi scendere ai
33mila e 250 euro del 2011. Ci troviamo
quindi nella situazione paradossale per cui
oggi con due piloni per la telefonia mobile ricaviamo meno di quando ne avevamo
solo uno. A oggi quindi ci troviamo due
piloni (brutti e che preoccupa chi ci abita
vicino) al prezzo di uno, anzi, meno».
«La minoranza - dichiara Bertocchi - è stata tratta in inganno dalla voce del 2010 che
ha ingigantito la somma, perché un operatore ha versato un canone in più che gli abbiamo restituito e di fatto abbiamo chiuso in pareggio. E ribadisco che quello perso alla fine lo abbiamo recuperato con Ericsson in via Agnelli. Se da una parte Vodafone se ne è andata, dall’altra abbiamo avuto 15 mila euro dal palo installato in via
Agnelli. Quando abbiamo fatto il bilancio è stato previsto Wind alla metà, poi però
con una rinegoziazione abbiamo recuperato 3930 euro che ci hanno consentito
d’introitare la stessa cifra del 2010».
Laura Tartaglione
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