HDTV vs HD Ready - Skylink Engineering

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Skylink Engineering Sas - Partita Iva: 02568530964
SETTORE ANTENNE
Sede Legale: Largo Esterle, 4 Monza (MI) - Magazzino e Uffici: Via XXIV Maggio, 2–20035 Lissone (MI)
Numeri telefonici: Tel. 039/2457492 – Fax 039/2457591
E-Mail: [email protected] - Sito WEB: www.skylinksas.com
HDTV vs HD Ready
Lo scorso 20 Marzo l’EICTA (l’European Information &
Communications Technology Industry Association) ha
introdotto un nuovo logo che presuppone una nuova
certificazione e quindi delle nuove specifiche da rispettare.
Stiamo parlando dell’HDTV .
Tutti sappiamo cos'è un HDTV (High Definition
Television), ma non tutti sanno che un HDTV per essere
considerato tale deve rispettare dei requisiti da oggi più
precisi e rigorosi. Infatti non poca è stata finora la
confusione che questo “appellativo” ha generato nella
testa dei consumatori meno esperti. Le case produttrici
dal canto loro non si sono poi tanto impegnate a chiarire
eventuali dubbi: anzi molto spesso sono state le principali
attrici in questo palcoscenico sovrastato dal caos totale.
In sostanza il mercato dell’HDTV era (ed ancora lo è!) diventato una selva “oscura” (per dirla alla Dante), con i
produttori che si davano battaglia a suon di “HD Ready e HDTV”.
Ci ha pensato l’EICTA lo scorso 19 Gennaio 2005 a fare un po' di chiarezza e a riportare un po di ordine, in un
mercato che ormai andava per conto suo a discapito del povero consumatore, introducendo il marchio HD
READY , fino ad allora abusato da produttori e commercianti.
L’associazione ha dapprima spiegato cosa si deve intendere per alta definizione e, successivamente, ha elencato
quelle che sono le caratteristiche minime che un display (Plasma, lcd, Retroproiettore e Videoproiettore) deve
avere per poter essere fregiato del logo HD READY.
Da allora le cose sono decisamente migliorare, ma – anche per colpa di qualche piccolo commerciante “furbo” –
il problema non è stato definitivamente risolto, e la confusione nella testa della gente resta ancora tanta.
Il tutto fino ad oggi (venerdi 24 Marzo 2006), quattro giorni dopo la presentazione della nuova certificazione
che si pone l’obiettivo di chiarire una volta per tutte la situazione. E’ decisamente presto per fare un bilancio
circa l’efficacia di questa nuova mossa e quindi in questo articolo ci preoccuperemo più che altro di presentarvi
ed analizzare le 2 certificazioni, con qualche esempio pratico giusto per chiarire le idee, magari riuscendo
laddove l’EICTA potrebbe fallire.
EICTA: European Information & Communications Technology Industry Association
La European Information & Communications Technology
Industry Association (EICTA) è stata costituita nel 1999.
Essa raggruppa 32 associazioni di imprese del
settore
ICT
(Information
and
Comunication
Technologies) di 24 paesi europei, oltre a 50 imprese
aderenti. La EICTA rappresenta più di 10.000 imprese
europee, più di 2 milioni di lavoratori e più di 200
miliardi di reddito. Il presidente dell’EICTA è Rudy
Provoost, provienente dalla Philips Consumer Electronics,
dove è Senior Vice President e Amministratore Delegato.
Le imprese che fanno parte dell’EICTA sono le seguenti:
ACCENTURE, ADOBE, AGILENT TECHNOLOGIES, ALCATEL,
APPLE, BANG & OLUFSEN, BENQ, BLAUPUNKT WERKE,
BROTHER INTERNATIONAL EUROPE LTD, BULL, CANON EUROPA, CISCO SYSTEMS, CORNING, DELL
COMPUTERS, EADS Defence and Security Systems, EPSON EUROPE, ERICSSON, FUJITSU, HEWLETT PACKARD,
HITACHI EUROPE LTD, IBM, INFINEON TECHNOLOGIES, INTEL, JVC, KENWOOD ELECTRONICS EUROPE, KODAK,
KONICA MINOLTA, LEXMARK INTERNATIONAL, LG ELECTRONICS, LOEWE OPTA, LUCENT TECHNOLOGIES,
MARCONI CORPORATION PLC, MICROSOFT, MOTOROLA, NEC EUROPE, NOKIA, NORTEL, OCE-TECHNOLOGIES
BV, PANASONIC EUROPE Ltd. , PHILIPS CONSUMER ELECTRONICS, PIONEER EUROPE, QUALCOMM EUROPE
INC, SAMSUNG EUROPE, SANYO, SAP, SHARP ELECTRONICS (EUROPE), SIEMENS, SONY, SUN
MICROSYSTEMS, SYMANTEC, TEXAS INSTRUMENTS, THALES, THOMSON, TOSHIBA INFORMATION SYSTEMS,
XEROX.
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Tra le associazioni nazionali partecipanti figurano (suddivise per nazioni):
Austria: FEEI; Belgium: AGORIA; Bulgaria: BAIT; Czech Republic: SPIS; Denmark: ITEK, ITB; Estonia:
ITL; Finland: SET, FFII; France: ALLIANCE TICS, SIMAVELEC; Germany: BITKOM, ZVEI; Greece: SEPE;
Hungary: IVSZ; Italy: ANIE, ASSINFORM; Ireland: ICT Ireland; Latvia: LITTA; Lithuania: INFOBALT;
Malta: ITTS; Netherlands: ICT-Office; Norway: ABELIA, IKT Norge; Poland: KIGEIT, PIIT; Slovakia: ITAS;
Slovenia: GZS; Spain: AETIC; Sweden: IT Företagen; Switzerland: SWICO, SWISSMEM; United Kingdom:
INTELLECT;Turkey: ECID, TESID.
I settori di interesse dell’EICTA invece sono: Digital Economy, Environment Policy, Technical and Regulatory e
Trade Policy. Per chi volesse maggiori informazioni può consultare il sito internet dell'associazione:
www.eicta.org. La sede legale dell’EICTA è situata a Bruxelles.
HD READY: “EICTA conditions for HD Labelling of Display Devices”
Come dicevamo prima, l'EICTA il 19 Gennaio 2005 ha
introdotto i requisiti per l’utilizzo dell’etichetta “HD READY”
da parte dei produttori per i propri display.
L’obiettivo di questa certificazione – ha specificato l’EICTA – è
quello di garantire ai consumatori, in fase d’acquisto, dei prerequisiti minimi sufficienti per poter usufruire dei contenuti in
alta definizione tramite il facile e immediato riconoscimento
del logo “HD ready” che accompagna il display.
Più nello specifico questa certificazione si pone l’obiettivo di
differenziare sin da subito display veramente “pronti” per l’alta
definizione da tutti gli altri, che tanto "pronti" non sono.
Un display – dice l’EICTA – per poter "mostrare" tale marchio
deve:
- supportare i segnali video ad alta definizione: 1.280*720 linee a scansione progressiva a 50hz e 60hz e
1.920*1.080 linee a scansione interfacciata a 50hz e 60hz;
- offrire la possibilità di collegare qualsiasi fonte HD tramite l’ingresso YPbPr analogico (il famoso video
component), e tramite i connettori digitali DVI e/o HDMI con supporto HDCP, ovvero il sistema di protezione
anti-copia richiesto dalle prossime sorgenti HD;
- essere in grado di visualizzare un minimo di 720 linee verticali progressive su uno schermo in formato 16:9,
quindi con risoluzione nativa di almeno 720 linee verticali (1024*768, 1280*720,1366*768,1920*1080)
HD READY: Marchio pubblicitario o Marchio di qualità?
Quanto scritto pocanzi è quello ci dice l’associazione a riguardo di tale
certificazione. Niente di difficile diciamo noi… Ma l’EICTA, cercando di
fare chiarezza, ha finito con il sollevare altri dubbi: essa ci ha detto
quali sono i requisiti che devono essere rispettati; nello specifico ci ha
detto che un display in grado di visualizzare almeno 720 linee
verticali progressive può essere considerato HD READY. Abbiamo
specificato linee verticali perché nelle note pubblicate dall’EICTA non
si fa alcuna menzione circa le linee orizzontali che la matrice nativa
del pannello deve avere.
L’EICTA da un lato ha dato un notevole contributo per una facile
differenziazione tra i display “veramente” HD da tutti quei display che
sono HD “Prepared” (marchio questo di recente introduzione di
Philips), che non fanno altro che supportare una risoluzione HD e
scalarla verso il basso. Dall’altro lato però l’EICTA non si preoccupa di
verificare la bontà intrinseca dei display, ne tantomeno si preoccupa del processamento (scaling) che tali
immagini dovranno sostenere qualora la risoluzione in entrata fosse diversa dalla risoluzione visualizzabile dal
display.
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HDTV: “licensing agreement for HDTV logo”
Il 20 Marzo 2006 l’EICTA ha voluto “regolarizzare” anche la
questione HDTV, tanto utilizzata oggigiorno, e molto spesso
anche impropriamente. Con questa nuova certificazione
vengono identificati infatti quelli che sono i requisiti minimi
che un'elettronica (ricevitori in primis) deve avere per poter
essere considerata (e quindi “certificata”) HDTV. La presenza
di tale logo sul televisore/ricevitore quindi – esattamente
come per l’HD READY – garantisce la presenza e
l’individuazione immediata di tali prerogative.
Quali sono allora queste prerogative tanto discusse?
Nella fattispecie queste specifiche sono intese per i costruttori
dei ricevitori che sono indispensabili per decodificare i segnali
televisivi trasmessi in alta definizione su canali via satellite,
cavo o mediante trasmettitori digitali terrestri.
Innanzitutto l’EICTA fa una distinzione piuttosto netta tra 3 tipologie di “ricevitori”: ricevitori interni, ricevitori
esterni e recorder.
Ricevitori esterni: “Without display”
Per ricevitore esterno si intende che la sorgente del segnale è fisicamente posizionata al di fuori del display.
Tale ricevitore per poter essere considerato HDTV deve rispettare i seguenti requisiti.
Per il video:
- uscita analogica Video Component e digitale HDMI o DVI. Se tale apparecchio poi nasce per essere utilizzato
con sorgenti che presentano protezioni, questo dovrà essere compatibile con il sistema di protezione HDCP.
- Deve essere in grado di ricevere ed inviare un segnale 1280*720p a 50hz e/o 1920*1080i a 50hz in formato
16:9 tramite le connessioni HD di pocanzi.
Per l'audio:
- uscita audio digitale ottica o elettrica (coassiale) in grado di inviare un segnale PCM stereo e, se fosse previsto
dall’emittente, un flusso audio AC3 (dolby digital).
- Uscita RCA, configurabile in stereo o in modo, oppure come downmix di un segnale AC3.
- tramite il connettore HDMI, questo deve essere in grado di trasportare un flusso PCM stereo e AC3.
Ricevitori interni: “With display”
Molto più veloce invece la pratica dei ricevitori alloggiati internamente ai display. Questi devono essere capaci di
ricevere e supportare un segnale in alta definizione e devono altresì prevedere una uscita digitale ottica o
elettrica per l'audio.
Ricevitori con funzioni di registrazione
Oltre a quanto già menzionato in precedenza, i ricevitori con funzioni di registrazione devono essere in grado di
registrare in alta definizione, e successivamente dovranno essere in grado di riprodurlo e inviarlo al display
sempre in alta definizione, mantenere lo stesso formato della registrazione. Infine esso deve essere in grado di
registrare e riprodurre anche la traccia audio trasmessa.
Poi va aggiunto che se si tratta di ricevitori HD satellitari questi devono essere compatibili con lo standard DVBS e DVB-S2. I ricevitori HD via cavo devono essere compatibile invece con il DVB-C, mentre i ricevitori terresti
con il DVB-T.
Tutti i ricevitori devono essere compatibile con il sistema MPEG-2 e MPEG-4.
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HD READY e HDTV: Ma allora…
Avete capito bene. Un marchio (HD Ready) si rivolge
prettamente ai dispositivi di visualizzazione quali plasma,
lcd e videoproiettori, l’altro (HDTV) è pensato prettamente
per le sorgenti che andremo ad affiancare ai precedenti
display.
Il problema potrebbe nascere nel caso di un display con
ricevitore interno che rispetti le specifiche HDTV ma non
quelle HD READY, dato che i requisiti per le 2 certificazioni
sono differenti. Potrebbe verificarsi infatti che un display
con risoluzione nativa 852*480 (in grado di ricevere
segnali 720p, 1080i e 1080p) rispetti le specifiche HDTV
(e quindi mostrare il suo bel logo) ma non le specifiche
HD READY. La presenza di tale logo HDTV potrebbe creare
confusione al consumatore ignaro, cosa questa che
l’EICTA vuole e deve evitare.
Cerchiamo di spiegare la cosa con un esempio. Partiamo dalle definizioni di HD READY e dalla recente
definizione di HDTV dell'EICTA. Per HD READY ricordiamo si intende un display in grado di visualizzare almeno
720linee verticali a scansione progressiva (1024*768, 1280*720, 1366*768, 1920*1080). Per quanto riguarda
i collegamenti, questo deve disporre oltre all'ingresso component, almeno un ingresso digitale (DVI o HDMI)
con HDCP versione almeno 1.1 (o superiore).
L'HDTV (nel caso dei display) invece è un qualcosa che superficialmente può sembrare la stessa cosa ma che in
realtà non lo è. L'EICTA ci lascia intuire che per HDTV si deve intendere un display in grado di supportare un
segnale di almeno 720 linee verticali a scansione progressiva (1024*768 , 1280*720 , 1366*768, 1920*1080).
In più deve disporre di un collegamento video component e un ingresso digitale (anche senza HDCP).
Ebbene, dove sta la differenza? La differenza sta tutta nei concetti di VISUALIZZARE e SUPPORTARE. Il solo
SUPPORTO significa che il display sarà in grado di ricevere in entrata una risoluzione HD, ma che processa
(scala) verso una risoluzione diversa. Se lo scaling trasforma il segnale in una risoluzione di almeno 720 linee
progressive (o superiore) si dice che il display è in grado di visualizzare l'alta definizione. Se invece scala ad
una risoluzione più bassa delle 720 linee, si dice che supporta l'alta defizione ma non la visualizza.
Prendiamo l'esempio del plasma di pocanzi. Esso vanta una matrice nativa di 852*480 punti (è sempre e solo
la risoluzione nativa che ci interessa). 852*480 non è una risoluzione HD (480<720). Ma su questo plasma si
potrebbe trovare il logo HDTV. Che significa? Se inviamo al plasma un segnale HD (720p,1080p,1080i) questo
lo accetta (supporta) ma lo scala verso il basso, a 852*480 punti. Per questo si può parlare di HDTV e non di
HD READY.
Prendiamo adesso un plasma 1024*768. Sulla confezione "rischieremo" di vedere 2 loghi: HDTV e HD READY.
HDTV perchè supporta un segnale 720p (che poi scala 768p); HD READY perchè alla 768 linee sono maggiori di
720 linee.
Per questo motivo sosteniamo che il logo HD READY ci mette al sicuro circa la “vera” alta definizione, il logo
HDTV potrebbe invece potrebbe distrarre l’ignaro acquirente circa i veri requisiti per l’alta definizione.
Specifichiamo infine che tale problema potrebbe porsi solo per i display, mentre ricordiamo che la certificazione
HDTV nasce principalmente per le sorgenti.
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Un esempio di display NON HD READY
Di seguito un esempio di un display NON HD Ready: si tratta del Plasma LG 42PX3RV
Video
Formato 16:9
Risoluzione 852x480
N.ro di colori 1,070 Mil
Luminosità 1500cd/m2
Rapporto di contrasto 9000:1 (Film Filter)
Temperatura colore Normale/Mite/Freddo/Utente
Angolo di visione 160°
Segnale in ingresso NTSC/PAL/SECAM/HD,VGA,SXGA
Filtro digitale a pettine 3D
XD engine
DCTi
APC (PMS) Dinamico/Standard/Mite/Utente
Audio
Potenza 15Wx2
AVL livellatore auto volume
EZ-sound SRS TXT/Flat/Music/Movie/Sports/Utente
Funzioni
PIP/twin picture si (2 tuner)
Split zoom
Controllo dell'immagine ISM,Orbiter,White Wash,Inversion
OSD GB/FR/DE/ES/IT/NL/GR/PT/RU/China/SE/DK/NO/PL
Orologio manuale/auto
Timer ON/OFF
Mute
Sicurezza bambini
Configurazione canali auto/manuale
Televideo 4000 pagine
Connessioni (side)
AV-IN 1
S-Video In 1
Connessioni (rear)
RGB in 1
Audio in 1 (Phone Type)
RS-232C 1 (Control,Download)
Scart 3
Component 1 (480i/480p/720p/1080i)
S-Video in 1
IR jack 1
AC input 100-240V,50/60Hz
Consumo 250W
Dimensioni 1252x653.5x93.5
Dimensioni con supporto 1252x705x285
Peso Kg 34.3
Sulla carta questo questo display sembra avere tutto in regola: i valori dichiarati sono da capogiro. Ma se
guardiamo attentamente notiamo che come risoluzione nativa è 852*480 punti. Decisamente pochi per essere
High Definition, anche se esso è in grado di supportare ogni tipologia di segnale HD.
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Un esempio di display HD READY
Di seguito, invece, potete "ammirare" la scheda tecnica di un display HD READY: si tratta del plasma Pioneer
PDP-436XDE.
Note importanti Tutte le caratteristiche sono soggette a
modifiche senza preavviso.
Scopri i dettagli. Scopri una qualità dell'immagine
superiore. Goditi la Tv digitale e la radio grazie al
ricevitore multimediale con sintonizzatore digitale.
Questo Televisore al plasma certificato 'HD ready',
riproduce segnali da una varietà di sorgenti ad alta
definizione. Le immagini sono di eccezionale brillantezza
e profondità. Tutto ciò è reso possibile dalla
straordinaria tecnologia di cui questo TV è dotato.
- La funzione PUREBLACK Crystal Layer porta ad un
livello superiore la riproduzione del colore nero.
- La funzione PURE Drive 2HD digital video processing
ottimizza la qualità dell'immagine da qualsiasi sorgente.
Risultato: Le immagini sono più limpide, luminose e naturali che mai. Scopri la differenza.
Diagonal Screen Size 43"
Contrast Ratio 3.000:1
HD ready
Digital Tuner
HDMI Input 2
ISF Calibration Ready
Ananogue Tuner Noise Reduction
Electronic Program Guide (NexTView)
PC Input
Multiscreen Options (PiP/PaP)
Immagine PDP-436XDE
XGA Panel
Rapporto larghezza/altezza 16:9
Numero di pixel 1024 (Hor) x 768 (Ver)
Luminosità 1.100 cd/m2
Segnali video PAL/SECAM/NTSC/HD/PC
Segnali PC VGA/SVGA/ XGA/Wide XGA
Dual Screen Display
Picture-in-Picture Display
Fermo immagine
Selezione AV (immagine programmata)
Regolazione della temperatura del colore
Colour Management
Audio PDP-436XDE
Potenza d'uscita audio 13 Watt + 13 Watt (1 kHz,
10%, 8 Ohm)
Controllo dei toni
Suono Surround (SRS), Audio Orientation (FOCUS),
Bass Boost (TruBass)
Subwoofer Out (Variable)
Sintonizzatore TV PDP-436XDE
Preselezione automatica del canale
Sistema di ricezione PAL BG/I/DK,
BG/DK/L/L'
Numero di canali preselezionati 99
Teletext Immagini e testo (dual screen)
SECAM
Controlli PDP-436XDE
Immagini a testo (dual screen) GB/D/F/NL/I/E/P/S/
FIN/GR/TR/RUS/NO/DK
Telecomando Preset (TV/VCR/STB/DVD/DVR)
Modalità di risparmio energetico (per AV e PC)
Gestione energetica (per PC)
Terminali di collegamento PDP-436XDE
HDMI Compatible 2
Component Video In 1
S-Video In (Front AV) 1
RCA AV In (Front AV) 1
Euro-SCART 3
Digital Optical Audio Out 1
RCA Audio Out 1
PC ( anteriore) 1
Headphone (Front) 1
Subwoofer Out 1
PC Card Slot 1
Common Interface Slot (CA Card) 1
Ingresso/uscita per controllo SR 2
i/o link.A Select 1
Antenna Terminal Digital Tuner 2
Antenna Terminal Analogue Tuner 1
Altro PDP-436XDE
Dimensioni Display (L x A x P) 1076 x 632 x 92 mm
Peso (Display) 25,8 kg
Peso (Sintonizzatore TV) 4,3 kg
Power Consumption Display 292 Watt / 0.4 Watt
Alimentazione AC 220 - 240 V, 50/60 Hz
Come si può notare questo display si differenzia dal precedente (aldilà delle performance non verificabili su
carta) principalmente per la risoluzione nativa di 1024*768 punti, che fa di questo un display HD READY.
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Televisori a Confronto
Pioneer PDP-5000EX
Diagonal Screen Size 50" / 127cm
HD Ready
Progressive Scan 720p, 1080i, 1080p
Resolution 1920 x 1080
Contrast Ratio 3000:1
Brightness 1000 cd/m2
Power Consumption (in use/standby) 420W / 0.4W
Dimensions (W x H x D) 1282 x 750 x 98 mm
Weight 39.8 kg
Immagine
Struttura Deep Waffle Rib : Permette di ottenere colori più vivi e
immagini più brillanti.
PUREBLACK Crystal Layer: il nero è più nero, i colori sono più
brillanti.
Filtro Direct Colour per un contrasto perfetto e la massima luminosità.
Dual Screen Mode (PaP)
Digital CTI
Video Processing
PURE Drive 2HD Signal Processing: Rumore ridotto al minimo,
contrasti marcati, immagini dai colori naturali.
i-CLEAR Drive: accurata riproduzione del colore- persino le più piccole
differenze di colore - e precisa scala di grigi.
ISF C3 Video Calibration System: permette di ottimizzare il plasma in
relazione all'ambiente in cui è inserito
Active
DRE
(Dynamic
Range
Expander):
aggiustamento
dell'immagine.
Advanced PURECinema permette di rendere il vostro disco DVD o la
registrazione dalla TV precisa come al cinema.
Colour Temperature Adjustment: 5 impostazioni che permettono di
regolare il colore in base alle tue preferenze.
Digital Noise e MPEG Noise Reduction: rumorosità ridotta al minimo.
Audio
Audio Audio Amplifier: 13 W + 13 W
(1 kHz, 10 %, 8 Ω)
Surround System: SRS/FOCUS/Trubass
Collegamenti
Collegamenti DVI (with HDCP)
2 x HDMI (with HDCP)
BNC (AV Component YPbPr or PC RGBHV)
S-VIDEO
COMPOSITE
L & R Audio In
Caratteristiche generali
Caratteristiche generali Power Requirements:
AC 110 - 240 V, 50/60 Hz
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Sharp LC-37GE1E
LCD-TV 37” (diagonale 94 cm) in formato 16:9, HD-READY
Pannello ad alta risoluzione (FULL HD 1920 x 1080)
Pannello tecnologia ASV (Advanced Super View) & Black TFT
Multisistema (PAL/SECAM) con compatibilità NTSC (AV-in)
Decoder Digitale Terrestre integrato (canali free)
2 Ingressi HDMI + Ingresso component e PC
Alta luminosità (450 cd/m²) e contrasto (1200:1)
Ampio angolo di visuale (176° orizzontale e verticale)
Tempo di risposta: 6 millisecondi
Funzione truD (ottimizzazione dell’immagine)
OPC (Optical picture control) per adattare la luminosità all'ambiente
Alta longevità (durata della lampada: 60.000 ore) e basso consumo
Montaggio a muro mediante staffa VESA opzionale
Sony VPLVW100
Contrasto 8000:1
Luminosità 800 ANSI LUMEN
Risoluzione Risoluzione Full HD 6,22 Mpixel;
1920 x 1080 x 3 pannelli
Silenziosità 23 dB
Formato 16:9
Angolo Proiezione(h/v)
Funzione Lens Shift per la massima flessibilità nel posizionamento
delproiettore che può ora essere collocato lateralmente rispetto al
margine dello schermo
Distanza di proiezione per schermo 100" 16:9: 3 - 5,4 m;
Ottica Sony con Zoom 1,8x
3 Pannelli Sony SXRD da 0,61"
Rumore Ventola Ridotto Si 23 dB
Sistema Colori Advanced Iris Control
Dimensioni (L x A x P) mm 500 x 170 x 590 mm
Colore Bianco
Peso circa 17 Kg
Lampada (W) Lampada Pure Xenon 400W
Connessione PC - Ingresso Pc: VGA (15 pin) RGB o Component
analogico
Compatibilita Video Connessione LAN Ethernet 10Base-T / 100BaseTX (RJ-45);
Connessione Remote (RS-232C);
Connessione Trigger (minijack)
Ingressi I/O Ingressi: Component / HDMI / Video Composito / SVideo / RGB (VGA 15pin)
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SETTORE ANTENNE
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Sony KDL40X2000AEP
Pollici 40"
Formato 16:9
Rapporto di contrasto 1300:1
Luminosità 450 cd/m2
Potenza Audio Tot. 2 x 11w
Angolo di visuale Orizz./Vert. 178°
Colore Silver
Risoluzione 1080 FULL HD
Dimensioni (LxAxP) senza supporto 1262x734x121 mm
Dimensioni con supporto 1262x796x322 mm
Peso (Kg) 34,1 Kg (supporto incluso)
39,1 Kg (supporto escluso)
Durata media del pannello (ore) Informazione non disponibile
Tecnologia schermo Tecnologia WEGA Engine
Pannello LCD a matrice attiva
Compatibile PC sì
Sintonizzatore Tuner digitale terrestre
Sintonia canali PAL / Secam
Stazioni memorizzabili Informazione non disponibile
Standard ricezione NTSC (Ingresso Video)
PAL / Secam
Presenza televideo Si
Funzioni video speciali Comb Filter PAL 3D
HD Ready
HDMI
Numero altoparlanti 2
Altre specifiche audio Amplificatore Audio Digitale S-Master
Surround Amplificatore Digitale con BBE Digital 2x 11W
Decoder incluso Tuner TV digitale terrestre per i canali in chiaro
Common interface Informazione non disponibile
Lettore dvd incluso No
Connessioni 2 HDMI, 2 Component, 3 Scart RGB, A/V, S-Video,
PC in
Numero prese scart 2
Prese A/V Si
Prese per cuffia uscita cuffie
Ingresso s-video Si
Ingresso DVI No
Ingresso RGB Si
Ingresso video component Ingresso Component
Ingresso VGA per PC No
Altri ingressi audio Dolby Virtual Prologic II
Altri ingressi video No
Funzioni aggiuntive Sensore luminosità, PAP
Contenuto confezione Telecomando, manuale utente, cavo di rete
e cavo coassiale
Tempo di risposta 8 m/sec
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Sede Legale: Largo Esterle, 4 Monza (MI) - Magazzino e Uffici: Via XXIV Maggio, 2–20035 Lissone (MI)
Numeri telefonici: Tel. 039/2457492 – Fax 039/2457591
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BLUE RAY DISC
Il Blu-ray Disc® (spesso abbreviato in BD) è il supporto ottico proposto dalla Sony agli
inizi del 2002 come evoluzione del DVD per la televisione ad alta definizione. Grazie
all'utilizzo di un laser a luce blu, riesce a contenere fino a 57 GB di dati, quasi 12
volte di più rispetto a un DVD Single Layer - Single Side (4,7 GB). Anche se questa
capacità sembra enorme un disco da 50 GB può contenere a malapena 2 ore di
filmato ad alta definizione anche utilizzando il sofisticato codec MPEG-4 al posto
del tradizionale MPEG-2.
Si è deciso di utilizzare il termine Blu al posto del corretto blue, in quanto questa
è una parola di uso comune e non sarebbe stato possibile registrare il marchio. Il
primo apparecchio che utilizzerà commercialmente questa tecnologia sarà la
PlayStation 3, dopo che il 12 agosto 2004 i produttori impegnati nel progetto Bluray hanno dichiarato di aver approvato la versione 1.0 delle specifiche per i dischi BDROM. La data di presentazione ufficiale del nuovo supporto disponibile per il cinema ad
alta definizione è fissata per il 23 maggio 2006 negli Stati Uniti.
La battaglia con il concorrente HD-DVD
Sia il BD che il concorrente formato HD-DVD, sono supportati da insiemi di aziende, che lottano per imporre il
proprio formato. Essendo basato su una tecnologia di costruzione differente da quella utilizzata per CD-ROM e
DVD, il BD sarà più costoso per l'utente finale dell'HD-DVD, che però ha una capacità di soli 15 GB per strato e
nella versione originale poteva contenere fino a 30 GB per lato (doppio strato), ma il 12 maggio 2005 al MediaTech Expo di Los Angeles ne è stata proposta un'evoluzione da 45 GB (utilizzando 3 strati) per competere più
efficacemente con il BD; la principale differenza, tra i due, è che mentre questa evoluzione del HD-DVD utilizza
3 layer da 15 GB, il BD ne usa 2 da 25 GB.
La tecnologia alla base di Blu-ray è più complessa e sofisticata, ma permette di raggiungere capacità teoriche
superiori ai 500 GB per singolo disco. Al contrario, HD-DVD punta meno sulla capacità massima di storage e più
sulla compatibilità con l'attuale tecnologia DVD a laser rosso. Uno dei motivi principali per cui lo standard BluRay consente capacità superiori rispetto al concorrente è rappresentato dallo spessore dello strato protettivo. I
dischi DVD e HD-DVD dispongono di un polimero trasparente di 0,6 mm che copre i substrati, mentre lo strato
del Blu-Ray è di solo 0,1 mm. Questo significa che il substrato è molto vicino alla superficie, e la diffusione del
laser è minore. Meno materiale il laser deve penetrare, maggiore sarà l'apertura numerica e minore sarà la
distanza tra due tracce e la lunghezza dei pit. In parole povere, questi cambiamenti permettono maggiore
densità di dati su un disco Blu-Ray anziché su un DVD o un HD-DVD.
Dischi capienti e prezzi bassi
Prototipo di un disco Blu-RayBlu-Ray attualmente offre tre differenti capacità di archiviazione, 23.3 GB, 25 GB
e 27 GB, solo leggermente differenti in quanto utilizzano i medesimi supporti ma variano la quantità di dati
immagazzinati grazie all'utilizzo di tre differenti lunghezze dei bit. È anche possibile diminuire ancora di più la
lunghezza dei bit, e incrementare la capacità di archiviazione per layer. In contrasto, HD-DVD utilizza una
lunghezza del pit fissa, quindi la capacità per layer è fissa a
15 GB.
Con i dischi Blu-ray da 25 GB già sul mercato, e con quelli da
50 GB sulla linea di partenza, Sony era già al lavoro sui
supporti da 200 GB: una capacità che sarebbe stata
raggiunta con l'adozione di 8 layer. Tale capacità è stata poi
raggiunta e presentata il 26 maggio 2005 da parte della Bluray Disc Association che ha dichiarato, inoltre, che ormai i
costi di produzione dei dischi BD-ROM con capacità da 25 e
50 GByte sono molto simili a quelli degli odierni DVD Dual
Layer. In questo periodo di lotta e mancato accordo per il
formato unico con il consorzio HD-DVD, il fatto che i costi di
produzione siano simili alla concorrenza (ma con risultati
migliori) segna un punto a favore per il Blu-Ray.
Protezione dei dati
Sul fronte della sicurezza dei dati contro la contraffazione Blu-Ray utilizza l'Advanced Ecncryption Standard
(AES) con chiavi a 128 bit che cambiano ogni 6 Kb di dati. In una conferenza del 2004, Sony ha mostrato come
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una singola chiave veniva utilizzata per decriptare un DVD Standard, mentre la chiave cambiava centinaia di
volte durante la riproduzione. Il protocollo di gestione dei contenuti digitali funzionerà in cooperazione con il
protocollo HDCP per impedire la riproduzione a dispositivi non abilitati.
Novità dal mondo Blu-Ray
La PlayStation 3, il primo apparecchio
commercialmente questa tecnologia.
che
utilizzerà
Il 19 aprile 2004 Sony ha presentato il prototipo di supporto
Blu-ray fatto di carta per mitigare l'impatto ambientale
derivante dallo smaltimento dei supporti ottici e migliorare
la sicurezza per il loro utilizzo. Il lavoro su questo nuovo
tipo di supporto era iniziato l'anno precedente. Il disco,
grazie alla carta che ne costituisce la componente principale
(il 51%), è biodegradabile e può essere facilmente distrutto
usando un semplice paio di forbici. I costi di produzione
dovrebbero essere anche più bassi di quelli dei normali
dischi, rendendo il nuovo supporto il prodotto perfetto per la
prossima generazione di supporti ottici. Purtroppo però la
particolarità di questo materiale, seppure si basi sullo
standard Blu-ray ne impedisce l'uso sui (pochi) lettori e
masterizzatori già in commercio, richiedendo hardware
aggiornato per il suo utilizzo.
A fine 2004 JVC invece ha annunciato la realizzazione del primo Blu-ray/DVD combo ROM disc, ovvero un disco
capace di immagazzinare fino a 33.5GByte di dati in maniera molto originale: riprendendo l'idea dei DVD a
singolo strato (layer) ma doppia faccia ha realizzato un supporto formato da un lato da un layer del Blu-ray disc
mentre dall'altro un DVD dual layer. In questo modo si potrebbero realizzare films in 2 formati diversi a diverse
risoluzioni e un utente potrebbe cominciare a vedere il film in formato DVD e poi al momento dell'acquisto di un
nuovo lettore compatibile Blu-ray poter fruire da subito delle potenzialtà del nuovo formato con una videoteca
già fornita. Teoricamente questo cosituirebbe un ottimo supporto di transizione, ma nella pratica emergono vari
dubbi sulla possibilità che questo possa mai diventare un prodotto commerciale, visti i risultati (scarsi) di
tentativi analoghi già sperimentati in passato unendo i DVD e i CD per ottenere un formato unico.
Il 20 maggio 2005 la TDK ha realizzato un prototipo di disco Blu-ray a doppio strato e doppia faccia in grado
non solo di raccogliere il doppio dei dati (cioè 100 GB) ma anche di poter essere letto/scritto a velocità
maggiore rispetto ai dischi standard realizzati finora. Il disco può registrare a 72 Mbps (bits per secondo), il
doppio rispetto ai 36 Mbps dei correnti Blu-ray Disc originali. TDK ha migliorato la velocità di scrittura usando
un laser molto più potente e approntando alcuni cambiamenti al materiale del disco stesso. All'inizio, lo
standard proposto si basava sulla velocità di 2x e questo ha costretto TDK a proporre il nuovo standard alla Bluray Disc Association, ma a fine giugno l'azienda è riuscita a raggiungere in laboratorio l'incredibile velocità di 6x
ovvero 216 Mbps stabili in scrittura. Secondo Sony dopo il lancio di tale supporto ci sarà il primo aumento di
velocità durante il 2007. È stata presentata inoltre l'evoluzione della tecnologia proprietaria Armor Plated,
chiamata commercialmente con il nome di Durabis, cioè uno stato protettivo antigraffio già applicato da TDK su
alcuni DVD nel 2004 e ora applicato anche ai supporti Blu-ray. A detta del produttore, i dischi trattati con
questa resina speciale possono resistere all'"attacco" di una spugna in lana di acciaio e respingere ogni tipo
d'inchiostro, anche indelebile. Questo strato protettivo consentirà la commercializzazione di dischi Blu-ray
"nudi" ovvero privi della cartuccia protettiva che era stata pensata inizialmente, risultando quindi in tutto simili
agli attuali CD e DVD.
Intanto la Philips si è concentrata maggiormente sull'hardware, ed ha in programma di immettere sul mercato
nella seconda metà del 2005 il primo drive ottico al mondo capace di leggere e scrivere Compact Discs (CD),
Digital Versatile Disc (DVD) and Blu-Ray Discs (BD). La sua utilità, ovvero l'uso di tre laser diversi, sarà però
dimostrata solo quando ci sarà una vera espansione dei supporti Blu-ray.
Sempre Philips a metà luglio 2005 ha effettuato i primi test di registrazione su supporti prodotti con rame e
silicio a velocità da 1x a 7x (quest'ultima equivalente alla velocità 10x per i DVD e 30x per i CD). I risultati
hanno indicato che il minor tempo di registrazione è tangibilmente praticabile ad una velocità di rotazione di
ben 10800 giri al minuto. All'atto pratico, 25 GB di dati possono essere, a velocità 7x, registrati in appena 14
minuti.
Il 31 luglio 2005 la Twentieth Century Fox ha annunciato la prossima commercializzazione di alcuni titoli nel
nuovo formato Blu-Ray ad alta definizione sui mercati asiatico, americano ed europeo. Tra questi si possono
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citare: le serie dei Simpsons, X-Files, le saghe di X-Men e di Alien, oltre a molti altri titoli fra cui film di successo
come Tutti pazzi per Mary e Io, Robot.
Il 22 ottobre 2005 La Warner Bros. ha annunciato l'intenzione di voler produrre contenuti anche su supporti
Blu-ray. La notizia risulta di particolare interesse, dal momento che Warner è comunque affiliata al gruppo a
favore del formato HD-DVD. La scelta di Warner segue quella di Paramount Home Entertainment. È a questo
punto molto probabile che, a breve, anche Universal Studios, attualmente dalla parte di HD-DVD, segua le orme
delle due major appena citate. Marsha King, executive vice president per lo sviluppo business di Warner Home
Video, ha dichiarato di voler rendere disponibili le proprie produzioni per il maggior numero di consumatori
possibili. Warner afferma che i sistemi anticopia previsti dallo standard Blu-ray soddisfano quelle che sono le
esigenze della compagnia stessa.
Il 31 ottobre 2005 HP, in accordo con le polemiche sollevate da Microsoft e Intel, a proposito dell'adozione di
due requisiti, ritenuti fondamentali, come il "mandatory managed copy" e l'"iHD interactive layer" che se non
verranno adottati porteranno la casa statunitense ad appoggiare il concorrente. Sembra che, dopo uno scambio
di pareri con Microsoft, HP abbia rivalutato la propria posizione dichiarando "La Blu-Ray Disc Association" deve
adottare il mandatory managed copy e l'iHD, due elementi che potrebbero aumentare le possibilità di
unificazione dei formati. Ovviamente, se questa deciderà di non cambiare da BD-J a iHD per le applicazioni
interattive, HP potrebbe supportare la tecnologia più conveniente, l'HD-DVD". HP non uscirà comunque dal
consorzio Blu-ray, supporterà entrambi i formati, ma con queste premesse, per il Blu Ray, la situazione non è
certo delle migliori.
Il 30 dicembre 2005 sono state confermate le voci secondo le quali i dischi Blu-Ray saranno dotati di Region
code come gli attuali DVD. Le regioni saranno però soltanto tre:
Regione 1: Americhe e Sud Est asiatico ((India, Giappone, Corea, Tailandia, Malesia, etc.)), Cina esclusa
Regione 2: Europa e Africa
Regione 3: Cina, Russia e altri
La novità risiede nella condivisione di codifica per Nord-America e Giappone, rendendo così possibile lo scambio
di materiale fra queste due zone di importanza cruciale per il mercato. Tale scelta infatti permetterà ad esempio
di utilizzare giochi per la futura Playstation3 già al momento del lancio non solo in Giappone ma anche negli
Stati Uniti, giusto per fare un esempio. Ignorati dunque i pareri di molti analisti del settore che indicavano nelle
limitazioni a zone più un problema per chi fruisce legalmente dei contenuti che per la pirateria.
Il 10 gennaio 2006 al CES di Las Vegas TDK ha mostrato alcuni supporti da 100 GB grazie all'adozione di 4
strati. Secondo il produttore possono essere scritti ad una velocità di 6x, quindi quasi 27 MB al secondo, vale a
dire circa un'ora per la masterizzaizone completa. È stato inoltre migliorato il supporto di protezione, ora
denominato DuraBis 2, in grado di proteggere maggiormente il supporto dai graffi. Indiscrezioni assolutamente
non confermate indicano in circa 50-70 euro il prezzo del supporto da 100 GB, mentre per le versioni da 50 GB
BD-E e BD-RE (riscrivibile) i prezzi sarebbero rispettivamente di 40 e 55 euro circa, ovviamente destinati a
scendere drasticamente col tempo.
Il 9 febbraio 2006 Sony ha comunicato i prezzi dei futuri film su supporto Blu-Ray. Tali prezzi oscilleranno tra i
29 $ ei 34 $, a seconda della popolarità dei film. In sostanza dovrebbero essere prezzi simili a quanto era
avvenuto nel 1997 con il passaggio da VHS a DVD.
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HD DVD
HD DVD (acronimo di High Density Digital Versatile Disc o High
Definition Digital Video Disc) è un formato ottico digitale che è stato
sviluppato al fine di diventare uno standard per i DVD di nuova
generazione adatti ai contenuti ad alta definizione, promosso da
Toshiba, NEC, e Sanyo, e supportato da quattro case di produzione
di Hollywood.
Il 19 novembre 2003, il DVD Forum ha deliberato per 8 voti contro
6, che l'HD-DVD sarà il successore del DVD per l'alta definizione. È
stato proprio durante questo incontro che è stato coniato il nome di
HD DVD, che in precedenza veniva chiamato "Advanced Optical
Disc" dagli addetti ai lavori. Il Blu-Ray invece non è mai stato
sottoposto al DVD Forum per l'approvazione.
Caratteristiche tecniche
HD-DVD è simile al concorrente Blu-ray Disc, che utilizza anch'esso
supporti della stessa dimensione, pari a quella dei CD (120 mm di
diametro) e un laser blu di 405 nanometri di lunghezza d'onda.
Capacità di memorizzazione
Un disco HD-DVD ha una capacità di 15 GB per ogni singolo layer, e al momento esiste in 3 versioni differenti:
15 GB (1 layer), 30 GB (2 layer) e recentemente, il 12 maggio 2005 al Media-Tech Expo di Los Angeles ne è
stata proposta un'evoluzione da 45 GB (3 layer). Non mancherà, in futuro, anche una quarta versione con
standard SD-DVD, che permetterà alle Major di masterizzare su entrambe le facciate, rendendo così disponibili
film in edizione speciale con singolo disco.
Dettagli costruttivi
Lo strato protettivo è spesso 0,6 mm, cioè lo stesso spessore utilizzato anche nei DVD ed è molto maggiore
rispetto a quello utilizzato per il Blu-Ray che è di soli 0,1 mm. L'Apertura numerica della testina ottica è 0,65,
simile a quella di 0,6 usata per i DVD. HD-DVD riutilizza anche tutta la struttura dei dati già esistente (frames,
settori, ECC blocks), gli algoritmi di correzione di errori e gli schemi di modulazione dello standard DVD. L'unica
vera differenza rispetto ad un DVD tradizionale è che un blocco HD-DVD ECC corrisponde a due blocchi DVD
ECC concatenati. Tutti questi fattori, messi insieme, determinano un minor costo di produzione dei supporti HDDVD rispetto ai dischi Blu-Ray concorrenti che richiedono di ricalibrare tutte le attuali linee di produzione dei
dischi DVD, ed inoltre gli attuali supporti DVD saranno tranquillamente riproducibili anche dai futuri lettori del
formato HD-DVD attraverso piccole modifiche alle unità ottiche.
Per contro però, proprio il maggiore spessore dello strato protettivo dei dischi HD-DVD ne causa la minore
capacità di memorizzazione dati di questo standard rispetto al concorrente, dove il substrato su cui vengono
scritti effettivamente i dati è molto vicino alla superfice, e la diffusione del laser è di conseguenza minore. Meno
materiale il laser deve penetrare, maggiore sarà l'apertura numerica e minore sarà la distanza tra due tracce e
la lunghezza dei pit. In parole povere, questi cambiamenti permettono maggiore densità di dati su un disco BluRay anziché su un DVD o un HD-DVD.
Come è fatto un disco HD-DVD double layer
Per poter realizzare un disco HD-DVD double layer è necessario ridurre lo spessore dello strato di argento
situato in prossimità della testina ottica, in modo che il raggio laser possa raggiungere più facilmente il secondo
strato (Layer 0). Lo strato di argento, oltre a riflettere il raggio laser, ha anche la funzione di dissipare il calore
generato dal laser stesso. Più lo strato di argento si assottiglia però, più debole diventa l'effetto di dissipazione
del calore e, per tale motivo, aumentano le interferenze di calore tra le tracce attigue registrate.
Toshiba è riuscita a risolvere questo problema inserendo un colorante organico ad elevata conducibilità termica.
Si tratta di un colorante con una polarità che aumenta man mano che si passa dallo strato inferiore a quello
superiore e in grado di incrementare la riflessione del raggio laser. Un processo produttivo 2P (fotopolimero) è
impiegato per la realizzazione dello strato intermedio.
Nei supporti double layer DVD-R degli stampi usa e getta di poliolefina sono utilizzati per trascrivere le
concavità e le convessità dello strato di registrazione sul fotopolimero. Toshiba impiega uno stampo di spessore
0,6 millimetri di policarbonato modellato per iniezione. Il risultato è che il policarbonato una volta utilizzato per
gli stampi può essere riutilizzato come substrato alternativo di ricambio.
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Formati di memorizzazione dei video
I lettori Blu-ray, includeranno probabilmente anch'essi la retrocompatibilità con gli attuali DVD, anche se questa
procedura richiederà alcuni sforzi di progettazione in più, con plausibile ricaduta sui prezzi finali dei lettori
stessi. I due formati impiegheranno entrambi le stesse tecniche di compressione video, e tra queste si possono
citare MPEG-2, Video Codec 1 (VC1, che è basato sul formato Windows Media 9) e H.264/MPEG-4 AVC. Grazie
alla compressione MPEG-4/AVC le tre taglie (15, 30 e 45 GB) potranno contenere rispettivamente 4, 8 e 12 ore
di filmato ad alta definizione. In pratica questo tipo di soluzione renderà l’ingombro dei contenuti audio-video
leggermente superiore all’attuale standard DVD 9.
Sistema di protezione dei contenuti
Nell'aprile 2005, è stato annunciato che l'HD-DVD utilizzerà l'Advanced Access Content System (AACS), una
versione avanzata del sistema CSS utilizzato per i DVD. AACS fornisce al dispositivo di riproduzione una chiave
a 128 bit. Le varie "Device Key" sono uniche per ogni dispositivo o condivise tra dispositivi diversi. Il Media Key
Block (MKB) è un set di chiavi creati dalla AACS License Association che permettono a ogni dispositivo di
sbloccare e visualizzare i contenuti. Se un set di Device Keys è compromesso, può essere creato un nuovo MBK.
Questo significa che se la chiave del lettore è compromessa, il DVD sarà inutilizzabile a meno che non sarà
possibile aggiornare il firmware. Lo standard AACS comprende una connessione di rete, la CRM o content rights
management. Il protocollo di gestione dei contenuti digitali funzionerà in cooperazione con il protocollo HDCP
per impedire la riproduzione a dispositivi non abilitati.
Proposta per un ulteriore nuova tecnologia di protezione
Al fine di limitare il fenomeno della pirateria cui il mercato del cinema è da sempre affetto, HD-DVD dovrebbe
incoroporare anche la tecnologia Watermark, attualmente al vaglio del DVD Forum.
Watermark, che tradotto letteralmente significa "filigrana", altro non sarebbe che un classico segno di
riconoscimento che verrà incluso nei contenuti digitali, ovviamente non visibili ad occhio nudo, anzi, non udibili.
Sarà proprio la traccia audio, e non quella video, ad ospitare quelle piccole variazioni che solo un lettore
studiato appositamente sarà in grado di riconoscere. In presenza di materiale contraffatto, il lettore si
spegnerà, rendendo impossibile la riproduzione dei contenuti. Il lettore dunque analizzerà in fase di
riproduzione la forma d'onda di una o più tracce audio, riconoscendo l'autenticità della copia e iniziandone la
riproduzione. Le versioni cinematografiche e destinate ad uso casalingo, inoltre, avranno contrassegni
differenti; non sarà possibile dunque filmare uno schermo e riprodurre il contenuto su un lettore compatibile
Watermark.
Stato delle Specifiche
Le attuali specifiche dell'HD-DVD-ROM (sola lettura) e HD-DVD-RW (ri-registrabile) sono
giunte alla versione 1.0, invece quelle dell'HD-DVD-R (registrabile) sono giunte solo alla
1.9. I primi lettori HD-DVD-ROM erano attesi per la fine del 2004 con produzione in volumi
per l'inizio del 2005, ma poi sono stati posticipati, prima alla fine del 2005 e
successivamente al secondo trimestre 2006.
Il termine "ri-registrabile" a proposito del formato HD-DVD-RW è stato utilizzato al posto
del più usuale "riscrivibile" in quanto, il 22 novembre 2005 sono stati presentati i nomi e
loghi con cui verranno commercializzati i supporti HD-DVD. I dischi riscrivibili, in
precedenza identificati come HD-DVD-Rewritable, sono stati battezzati HD-DVD-RAM; quelli
ri-registrabili, prima noti come HD DVD-Re-recordable, sbarcheranno sul mercato con il
nome di HD-DVD-RW. Al momento non sono ancora chiare le differenze tecniche tra l'uno e
l'altro formato HD-DVD riscrivibile: l'ipotesi è che il "-RAM" sarà indirizzato soprattutto alle
aziende, mentre l'"-RW" sarà più adatto al mercato di massa. L'HD-DVD rewritable (-RAM) è in larga parte
basato sulla vecchia specifica DVD-RAM e, a differenza del formato re-recordable (-RW), dovrebbe supportare
un solo layer di memorizzazione.
Novità dal mondo HD-DVD
Il 22 dicembre 2003 NEC ha presentato un prototipo di drive che sfrutta una sola lente per leggere e scrivere
sia l'attuale generazione di dischi DVD a laser rosso che la nuova generazione di dischi HD-DVD a laser blu. Il
produttore giapponese sostiene che questa caratteristica consente di costruire dispositivi HD-DVD più piccoli,
sottili e soprattutto economici. Il prototipo di NEC è attualmente in grado di leggere dischi ROM a singolo (15
GB) e doppio strato (30 GB) e di scrivere dischi RW da 20 GB.
Il 27 luglio 2004 Microsoft ha riferito che il sistema operativo di nuova generazione dell'azienda, "Vista", sarà
compatibile con la tecnologia HD-DVD. Un responsabile del gruppo giapponese del colosso americano ha riferito
che non è ancora stato stabilito se Vista, la nuova versione di Windows, supporterà la tecnologia rivale Blu-ray.
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Il 10 dicembre 2004 Toshiba ha presentato un nuovo supporto ibrido contenente 1 layer DVD e 1 layer HDDVD, compatibile quindi sia con i lettori DVD attuali sia con i futuri HD-DVD. Si tratta senza dubbio di un buon
tentativo per realizzare una transizione graduale al nuovo formato senza talgiare nettamente con il passato, ma
il successo di questa tecnologia è tutt'altro che scontato.
Nell'aprile 2005, la Apple ha aggiornato la sua versione del software DVD Studio Pro aggiungendo il supporto
alla produzione di contenuti in alta definizione. DVD Studio Pro consente inoltre la scrittura di supporti HD-DVD
(anche se non sono ancora disponibili i drive in grado di scrivere tali dischi).
Il 12 maggio 2005 al Media-Tech Expo di Los Angeles è stata proposta un'evoluzione del supporto HD-DVD da
45 GB (utilizzando 3 layer); quest'ultimo step è un chiaro tentativo di competere più ad armi pari con il
concorrente Blu-ray che già nella sua versione iniziale poteva contenere 50 GB utilizzando solo 2 strati da 25
GB l'uno.
Il 13 maggio 2005 Sony (principale promotore dello standard concorrente Blu-ray) ha dichiarato che nel 2006
metterà in commercio anche unità ottiche compatibili HD-DVD per il quale sono già pronti oltre 50 film.
Il 14 settembre 2005 Il DVD Forum ha approvato le specifiche del formato registrabile HD-DVD-R da 30 GB.
Toshiba spera di passare dall'attuale versione 1.9 a quella 2.0 entro la fine dell'anno. La realizzazione di dischi
30 GB è stata possibile utilizzando un nuovo die organico prodotto in collaborazione con gli sviluppatori.
Il 10 ottobre 2005, nel corso del "DVD japan Conference 2005" Toshiba ha dato ad intendere che tale standard
molto probabilmente non includerà un codice regionale, come accade invece con gli attuali DVD Video. La scelta
prende vita anche da diverse indagini di mercato, dalle quali è emersa una diffusa impopolarità per i codici
regionali da parte della quasi totalità del pubblico. Nato come strumento per arginare la pirateria e per
mantenere separati mercati ben distinti, tale limitazione ha di fatto reso impossibile riprodurre sui comuni DVD
da tavolo materiale acquistato legalmente in uno stato differente, a meno di non disporre di un lettore "Region
Free" o addentrandosi in complessi e limitati cambi di regione.
Il 22 novembre 2005 sono stati presentati i nomi e loghi con cui verranno commercializzati i supporti HD-DVD. I
dischi riscrivibili, in precedenza identificati come HD-DVD-Rewritable, sono stati battezzati HD-DVD-RAM; quelli
ri-registrabili, prima noti come HD DVD-Re-recordable, sbarcheranno sul mercato con il nome di HD-DVD-RW.
Il 31 marzo 2006 Toshiba ha lanciato in Giappone il suo primo lettore HD DVD da salotto al prezzo di circa 800
euro.
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Dati tecnici e differenze tra Blu-ray disc e HD-DVD
Parametri
Blu-Ray disc
HD-DVD
(1 layer)
25 GB
15 GB
(2 layer)
50 GB
30 GB
non disp.
45 GB
(4 layer)
100 GB
non disp.
(8 layer)
200 GB
non disp.
(1 layer)
25 GB
20 GB
(2 layer)
50 GB
32 GB
(1 layer)
25 GB
15 GB
(2 layer)
50 GB
non disp.
Processo produttivo
nuova tecnologia
nuova tecnologia
Lunghezza d'onda del laser
405 nm
405nm
Apertura numerica
0.85
0.65
Potenza assorbita in lettura
0.35 mW
0.50 mW
Strato protettivo
0.1 mm
0.6 mm
Rivestimento resistente
si
no
Dimensione della traccia
0.32ųm
0.40ųm
Dimensione minima del pit
149.0 nm
204.0 nm
Velocità di trasferimento dati
36 Mbps (1x)
36.5 Mbps
72 Mbps (2x)
54 Mbps (video BD-ROM)
Risoluzione video
1920 x 1080
1920 x 1080
ROM
MPEG-2
MPEG-4 AVC(H.264)
VC-1
MPEG-2
MPEG-4 AVC(H.264)
VC-1
RW/R
MPEG-2
MPEG-2
PCM
Dolby Digital
Dolby Digital Plus
DTS
DTS-HD
Dolby Lossless(MLP)
PCM
Dolby Digital
Dolby Digital Plus
DTS
DTS-HD
Dolby Lossless(MLP)
Capacità ROM (sola lettura) (3 layer)
Capacità RW (riscrivibile)
Capacità R (registrabile)
Compressione Video
Compressione audio
Trattative per il formato unico.
Il 25 marzo 2005 Ryoji Chubachi, uno dei capi di Sony, nel suo discorso sulla lotta per il "dopo DVD" tra il
consorzio Blu-Ray e quello HD-DVD. Chubachi ha dichiarato che una soluzione di compromesso con il consorzio
HD-DVD sarebbe la cosa migliore per tutti, dai consumatori ai produttori e questo ha fatto subito scattare una
serie di commenti, polemiche e speculazioni: alcuni pensano infatti, che questo segno di apertura non sia
dettato da un vero interesse per il "bene del consumatore" ma piuttosto dal fatto che il concorrente HD-DVD
essendo retrocompatibile con i lettori precedenti, comporta meno costi di produzione ed inoltre arriverà nei
negozi prima del Blu-Ray.
Il dubbio che rimane è che gli intenti di fusione siano spinti dal tentativo di far "cedere" l'altra parte. Del resto
l'unificazione degli standard sembrerebbe molto difficile almeno dal punto di vista hardware, il che significa che
per un tale proposito uno dei due contendenti dovrebbe in un certo senso "autoscartarsi".
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La posizione di Microsoft
Il 27 settembre 2005 Microsoft e Intel (binomio conosciuto anche con il nomignolo Wintel) hanno annunciato
apertamente di appoggiare lo standard HD-DVD apportando una serie di motivazioni che non hanno certo
lasciato in silienzio i sostenitori o meglio, gli sviluppatori del formato Blu-Ray. Secondo Microsoft queste
sarebbero le aree in cui Blu-Ray ha fallito:
Sembra che la possibilità per i consumatori di fare copie di un disco legalmente ottenuto sia estremamente
ridotta e Intel, che tiene molto al lancio della sua piattaforma Intel VIIV avvenuto agli inizi di settembre non
"digerisce" questa lacuna.
Sarebbe scarso anche il supporto per dischi ibridi che possono essere letti sia dai player DVD attuali che quelli
futuri. Microsoft ha dichiarato che questo era una funzionalità inizalmente promessa da entrambi gli standard,
ma che alla fine solo HD-DVD ha mantenuto, dato che il prototipo di Blu-Ray è ancora nei laboratori e lontano
dalla possibile commercializzazione.
Blu-Ray non sarebbe riuscito a mantenere bassi costi né per la produzione, né per la replicazione dei dischi.
Viene menzionata perfino la capacità di immagazzinamento, che sulla carta dovrebbe essere un punto
decisamente a favore di Blu-Ray, ma che all'atto pratico sembra che il supporto da 50 GB funzioni quasi
esclusivamente in laboratorio, quindi resterebbe quello da 25 GB a scontrarsi contro il disco da 30 GB di HDDVD. Infine è stata "denunciata" anche l'interattività degli standard.
Blu-Ray Disc Association
A tutto questo la Blu-Ray Disc Association, per voce di Dell e HP, ha risposto con le seguenti argomentazioni,
che per il momento, in realtà appaiono un po' deboli:
Quando Intel e MS affermano che l' HD-DVD è più capiente, mettono a confronto un dual layer (HD-DVD 30 GB)
con un single layer (BD 25 GB).
Dell e HP rispondono a Microsoft e Intel sul fatto che l' HD-DVD sia il solo formato che permetta agli utenti di
realizzare copie legali dei contenuti di un disco, affermando che questa è una parte del sistema di protezione
AACS, e AACS è solo una parte delle specifiche del BD.
Per la Blu Ray Disc Association il BD fornisce estensioni per i dischi ibridi, compatibilità con l'odierno DVD e
facilità di uso in PC notebook.
Blu-ray sarebbe un formato superiore. Offre il 67-150 % di capacità in più, alte velocità di trasferimento,
compatibilità con i notebook ultrasottili, connettività a banda larga e un collaudato layer interattivo con BDJava.
La posizione di Intel
Il 5 ottobre 2005 anche Intel ha rivelato direttamente la propria posizione, affermando che il problema
maggiore di Blu-Ray risiede in uno dei suoi sistemi di protezione che prende il nome di ROM Mark. Come detto
prima, sia HD-DVD che Blu-Ray dispongono di un sistema di protezione definito AACS (Advanced Access
Contest System), che permette di proteggere i contenuti dalla copia non autorizzata.
Blu-Ray aggiungerebbe a questo altri due livelli di protezione, BD+ (di cui non si sa molto allo stato attuale) e
proprio il sistema ROM Mark, molto complesso e articolato, che sembra veramente molto efficace. ROM Mark
dovrebbe rendere inutilizzabili i contenuti che risiedono su supporti non autorizzati e non creati da un ben
preciso masterizzatore, ad esempio, l'azienda che produce il supporto Blu-Ray con contenuti multimediali, per
esempio un film, posiziona un marcatore digitale in un punto estremamente preciso della traccia e ne
memorizza le coordinate fra i dati scritti sul supporto. Ogni masterizzatore differisce in maniera lieve da un
altro, e ciò costituisce di fatto una specie di "impronta digitale", una peculiarità di ogni masterizzatore.
L'estrema precisione delle coordinate del marcatore digitale permettono di rendere praticamente impossibile
copiare il contenuto del disco originale su un altro disco, senza che quest'ultimo non venga rilevato come pirata
e quindi di impossibile utilizzo. Il supporto scritto con un altro masterizzatore infatti avrà il marcatore in una
posizione differente da quanto indicato nei dati.
Il sistema, così come è concepito, risulta estremamente efficace dal punto di vista di Sony, che ha
nell'elettronica di consumo e nell'intrattenimento domestico il proprio mercato principale. Tale iniziativa inoltre
va in effetti a controbattere la pirateria, quella veramente dannosa, ovvero quella che mette in commercio
dischi identici in tutto e per tutto agli originali, che ha alle spalle delle vere e proprie associazioni a delinquere.
Secondo Intel però, che ha nell'informatica il proprio mercato principale, il concetto di Home Theatre PC ha
senso solo se si possono spostare contenuti da supporto DVD a disco rigido. HD-DVD, con il solo AACS permette
di farlo, allo stato attuale delle cose Blu-Ray no.
In ultima analisi, Intel si dichiara ben disposta ad appoggiare anche lo standard Blu-Ray, qualora però quella
che è vista come una limitazione all'espansione del proprio mercato fosse rimossa.
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Interlace and Progressive
Interlace
Interlace is a technique of improving the picture quality of a video transmission without consuming any extra
bandwidth. It was invented by RCA engineer Randall Ballard in the late 1920s [1]. It was ubiquitous in
television until the 1970s, when the needs of computer monitors resulted in the reintroduction of progressive
scan. While interlace can improve the resolution of still images, it can cause flicker and various kinds of
distortion. Interlace is still used for all standard definition TVs, and the 1080i HDTV broadcast standard, but not
for LCD, micromirror (DLP), or plasma displays. These devices require some form of deinterlacing which can
add to the cost of the set.
Description
With progressive scan, an image is captured, transmitted and displayed in a path similar to text on a page: line
by line, from top to bottom.
The interlaced scan pattern in a CRT (cathode ray tube) display would complete such a scan too, but only for
every second line and then the next set of video scan lines would be drawn within the gaps between the lines of
the previous scan.
Such scan of every second line is called a field. The afterglow of the phosphor of CRT tubes, in combination with
the persistence of vision results in two fields being perceived as a continuous image which allows the viewing of
full horizontal detail with half the bandwidth which would be required for a full progressive scan while
maintaining the necessary CRT refresh rate to prevent flicker.
Only CRTs can display interlaced video directly – other
display technologies require some form of deinterlacing.
Application
Interlacing is used by all the analogue TV broadcast
systems in current use:
PAL: 50 fields per second, 625 lines, odd field drawn first
SECAM: 50 fields per second, 625 lines
NTSC: 59.94 fields per second, 525 lines, even field
drawn first
Progressive
Progressive or non-interlaced scanning is any method for displaying, storing
or transmitting moving images in which the lines of each frame are drawn in
sequence. This is in contrast to the interlacing used in traditional television
systems.
Progressive scan is used for most CRT computer monitors. (Other CRT-type
displays, such as televisions, typically use interlacing.) It is also becoming
increasingly common in high-end television equipment, which is often
capable of performing deinterlacing so that interlaced video can still be
viewed.
Advantages of progressive scan include:
Subjectively increased vertical resolution. The perceived vertical resolution of an interlaced image is usually
equivalent to multiplying the active lines by about 1.6. This explains, for example, why HDTV standards such as
1080i (1920x1080, interlaced) in most cases deliver a quality equal to or slightly poorer than that of 720p
(1280x720, progressive), despite containing far more lines of resolution.
No flickering of narrow horizontal patterns, Simpler video processing equipment, Easier compression
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