Relazione tra empatia e capacità di attesa in bambini con ADHD
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Relazione tra empatia e capacità di attesa in bambini con ADHD
Relazione tra empatia e capacità di attesa in bambini con ADHD con o senza problemi emotivi Eleonora Maj & Gian Marco Marzocchi Dipartimento di Psicologia – Università di Milano Bicocca INTRODUZIONE sia nella Scala DSM IV: Hyperactive-Impulsive, che nella Scala Conners’ Global Index: Emotional Lability. L’Attention Deficit Hyperactivity Disorder ha come sintomi peculiari la Disattenzione e l’Iperattività/Impulsività e la maggior parte degli studi ha individuato la sua eziologia in un deficit del controllo inibitorio, (Barkley, 1997). Solamente di recente è stata ipotizzata l’esistenza della delay aversion, cioè di un particolare stile motivazionale, volto a ridurre i periodi di tempo dedicati all’attesa, (Sonuga-Barke, 1989; 1992), che renderebbe così funzionali i sintomi di questa patologia. Particolare rilievo riveste il modello a due vie sviluppato da Sonuga-Barke, (2000), che è in grado di comporre il paradigma motivazionale con quello ipotizzante un deficit delle funzioni esecutive. Gli aspetti emotivi caratteristici di questa sindrome sono stati spesso I bambini trascurati nonostante rivestano notevole importanza. ADHD presentano infatti difficoltà di auto-regolazione dell’attivazione affettivo-motivazionale, (Barkley, 1997b), e precisamente un calo dell’empatia, una maggior reattività emozionale a situazioni sgradevoli ed una riduzione della regolazione degli stati emotivi durante lo svolgimento di comportamenti finalizzati. Essi inoltre tendono ad esperire maggiormente gli affetti negativi ed a manifestarne gli indicatori comportamentali caratteristici, (Braaten e Rosen, 2000). ADHD N=16 (maschi=8) (1) (2) Controlli N=15 (maschi=12) (3) F Contrasti tra gruppi Media DS Media DS Media DS 8.06 0.96 8.56 1.75 9.29 0.78 Disattenzione 64.19 11.23 65.25 3.86 51.87 Iperattività 73.44 8.64 70.25 7.80 53.87 Emotività 50.31 6.53 69.50 3.87 48.33 6.87 Disattenzione 63.88 17.01 74.75 11.84 60.07 14.13 1.451 N.s. Iperattività 61.56 16.72 82.25 9.25 54.93 8.41 6.948** 2 > 1, 3 Emotività 58.13 19.96 87.25 15.24 49.53 8.28 9.423* 2 > 1, 3 Età 6.16 8.749* 1, 2 > 3 27.321*** 1, 2 > 3 4 17.455*** 2 > 1, 3 2 Controlli 8 6 F (2; 31) = 1,357; p < .05 F (2; 31) = 1,289; p < .05 F (2; 31) = 1,097; p < .05 0 Materiale Emotional Reactions to Contingencies (ERECS-C) Si tratta di un questionario per valutare l’intensità delle emozioni in circostanze connotate positivamente/negativamente. E’ formato da 20 item che esemplificano situazioni di premi o di punizioni in cui possono facilmente incorrere i soggetti dai 5 anni di età fino alla piena adolescenza. Ai partecipanti è chiesto di scegliere, tra le cinque opzioni proposte, quella che meglio descrive lo stato emotivo che li caratterizzerebbe se si trovassero nelle circostanze esemplificate dall’enunciato. Le alternative proposte sono: Davvero Male, Un Po’ Male, Resto Indifferente, Abbastanza Contento, Davvero Contento. E’ possibile calcolare tre punteggi differenti, ERECS-C Total, Positive e Negative a seconda che ci si riferisca alla valutazione della reattività emotiva generale o quella specifica delle situazioni connotate da premi, (i.e. “Ricevo il Premio di studente modello dalla mia scuola”), o punizioni, (i.e. “Sono stato rimproverato dal mio insegnante perché parlo in classe”). Index of Empathy for Children and Adolescents E’ un questionario da somministrare ai soggetti di età compresa tra i 6 anni e l’adolescenza, per la valutazione delle capacità di risposta empatica. Esso è formato da 22 item. Gli enunciati descrivono i possibili atteggiamenti o affetti elicitati nel bambino da ipotetiche circostanze che coinvolgono esseri viventi, (come maltrattamenti di bambini e di animali, difficoltà nel trovare un compagno di giochi, i.e. Mi rende triste vedere una bambina che non riesce a trovare nessuno con cui giocare), la manifestazione di affetti, (l’abbracciarsi in pubblico, i.e. “Le presone che si baciano e si abbracciano in pubblico sono sciocche”), e di stati emotivi, (il piangere di tristezza o di felicità, i.e. “I bambini che piangono di felicità sono sciocchi"), da parte di altre persone. Per la versione dedicata ai bambini delle classi elementari, la risposta è presentata in formato dicotomico SI/NO ed al soggetto è richiesto di esprimere il suo dis/accordo senza precisarne il grado. Osservazione dell’iperattività in situazione di attesa E’ stata condotta una seduta di osservazione in una situazione di attesa per verificare se l’iperattività motoria è più elevata nelle condizioni di attesa (come suggerisce Sonuga-Barke, 1992) e se tale iperattività è espressa in maggior misura dai bambini con ADHD+Emotività, rispetto ai bambini ADHD e di controllo, (come ipotizzato nella nostra ricerca). I bambini venivano posti in una situazione di scelta e dovevano aspettare 5 minuti per ottenere il premio di maggior valore, mentre solamente 30 sec. per avere la ricompensa minore. Nel frattempo lo sperimentatore osservava e registrava tutti i comportamenti messi in atto e li suddivideva nelle seguenti categorie: Movimenti arti, (superiori o inferiori), Alzarsi dalla sedia, Girare per l’aula, Verbalizzazioni, Richieste sulla quantità di tempo residuo, Comportamenti aventi per oggetto il proprio corpo o cose/persone circostanti, (Comportamenti manipolatori). RISULTATI Erecs-C ADHD 20 * 15 10 ADHD+Emotività Controlli F (2, 31) = 3,883; p < .05 5 0 ADHD+Emotività 10 6.07 Tabella 1. Dati demografici e clinici del campione. METODOLOGIA ADHD 12 1<3 Insegnanti L’intento di questo lavoro è quello di indagare il ruolo svolto dalle problematiche emotive dell’Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD). In particolare lo scopo principale è quello di verificare se tutti i bambini con ADHD o solo un sottogruppo di essi (ADHD con Problemi Emotivi) presentino una maggiore difficoltà di controllo delle risposte emotive ed inoltre se tali difficoltà siano mediate dall’incapacità di produrre risposte empatiche. Infine abbiamo ipotizzato che solo i bambini ADHD con problematiche emotive abbiano difficoltà di tollerare l’attesa secondo l’ipotesi di SonugaBarke, (1989; 1992). A partire da una popolazione di riferimento di 467 alunni di una scuola elementare di Desio (MI) tramite i questionari SDQ di Goodman (1997) per Insegnanti ed il Conners Parent/Teacher Rating Scale – Revised (L) di Keith Conners (1997) sono stati selezionati tre gruppi di bambini: Gruppo ADHD (N=16), Gruppo ADHD+Emotività (N=4) ed il Gruppo di Controllo (N=15). Ai 35 soggetti è stato poi somministrato l’ERECS-C (Braaten & Rosen, 1997) e l’Index of Empathy for Children and Adolescents (Bryant, 1982), ed è stato messo a punto un paradigma sperimentale per la valutazione dell’iperattività in una situazione di scelta connotata da un periodo di attesa. I risultati indicano che i soggetti ADHD con problematiche emotive presentano minor controllo emotivo e maggiori livelli di iperattività nelle condizioni caratterizzate dall’attesa. 14 5.975** Genitori SCOPI DI RICERCA Partecipanti Il campione considerato è stato tratto da una popolazione di riferimento di 467 bambini, (N = 467), di cui 235 maschi e 232 femmine, tra i 6 e i 12 anni, che frequentano le classi elementari dell’Istituto Comprensivo di Via Prati di Desio, (MI). Per individuare il campione ed il corrispettivo gruppo di soggetti di controllo, è stato somministrato agli insegnanti l’SDQ-Ita, ed è stato assunto come cutoff il valore 8 per la Scala dell’Iperattività, (corrispondente al 90° percentile). E’ stato quindi estratto un primo campione composto da 44 soggetti, 29 maschi e 15 femmine, che presentavano valori uguali o maggiori di 8. Successivamente è stata operata un’ulteriore suddivisione del campione, per rendere possibile l’analisi anche degli aspetti emotivi, ed è stato assunto come valore soglia il punteggio 6 per la Scala dell’Emotività, (corrispondente al 90° percentile). Dei 44 soggetti, 30 bambini, (19 maschi e 11 femmine), uguagliavano o superavano il cut-off solo nella Scala dell’Iperattività, mentre 14, (10 maschi e 4 femmine), lo oltrepassavano anche nella Scala dell’Emotività. Per quanto riguarda i criteri di scelta dei soggetti di controllo, sono stati selezionati i bambini al di sotto dell’80° percentile in ogni scala. A questo punto è stato somministrato il Conners’ Parent/Teacher Rating Scale sia ai genitori che agli insegnanti ed i 35 soggetti che hanno continuato a partecipare sono stati suddivisi in tre gruppi in base ai punteggi delle due scale considerate discriminanti ai fini della ricerca, la Conners’ Global Index: Emotional Lability e la DSM IV: Hyperactive-Impulsive. Il valore soglia per entrambe è stato fissato nel punto T65. Al Gruppo ADHD sono stati assegnati i soggetti i cui genitori hanno totalizzato un punteggio uguale o superiore al cut-off nella Scala DSM IV: Hyperactive-Impulsive, ed uno inferiore nella Scala Conners’ Global Index: Emotional Lability. Il Gruppo ADHD+Emotività è risultato costituito da coloro che avevano ottenuto un punteggio superiore al valore soglia sia nella Scala DSM IV: Hyperactive-Impulsive che nella Scala Conners’ Global Index: Emotional Lability. Al Gruppo di Controllo, infine, sono stati assegnati coloro che avevano punteggi inferiori al punto T65 ADHD+ Problematiche emotive N=4 (maschi=2) Index of Empathy ERECS-C Positive ERECS-C Negative I bambini ADHD con la presenza congiunta di difficoltà emotive si distinguono sia dai soggetti ADHD che dai controlli per una maggiore reattività emotiva nelle situazioni caratterizzate da fallimenti, (ERECS-C Negative). Non si riscontrano significative differenze di reattività emotiva per quanto riguarda le situazioni connotate da successi, (ERECS-C Positive). Empatia Totale Risposte Empatiche Risposte NONEmpatiche Non si riscontrano differenze significative inerenti la capacità di risposta empatica tra i tre gruppi. Osservazione dell’iperattività in situazione di attesa ADHD 30 ADHD+Emotività 25 20 15 Controlli * 10 5 F (2; 31) = 3,542; p < .05 0 Nonostante tutti i bambini abbiano atteso per 5 minuti il premio di maggior valore, i soggetti ADHD con difficoltà emotive mostrano livelli significativamente maggiori di iperattività rispetto ai soggetti di controllo. CONCLUSIONI I bambini ADHD con problematiche emotive: 1 - presentano maggior iperattività nelle situazioni di attesa; 2 - mostrano minor controllo emotivo nelle situazioni caratterizzate da fallimento; 3 - NON presentano minor controllo emotivo nelle situazioni caratterizzate dal successo; 4 - NON manifestano significative differenze nella capacità di risposta empatica. I bambini ADHD senza problematiche emotive: 1 - non manifestano maggior iperattività nelle situazioni di attesa; 2 - non mostrano difficoltà nella capacità di risposta empatica; 3 - non presentano problemi di controllo delle risposte emotive. In base ai dati ottenuti è possibile ipotizzare che il paradigma della delay aversion ipotizzato da Sonuga-Barke si adatti a quella porzione di soggetti affetti da ADHD che presenta anche difficoltà emotive. BIBLIOGRAFIA Barkley, R.A. (1997), ADHD AND THE NATURE OF SELFCONTROL. New York: The Gilford Press . Braaten, E.B. e Rosén, L.A. (2000). SELF-REGULATION OF AFFECT IN ATTENTION DEFICIT-HYPERACTIVITY DISORDER (ADHD) AND NON-ADHD BOYS: DIFFERENCES IN EMPATHIC RESPONDING. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 68, (2), 313-321. Bryant, B.K. (1982). AN INDEX OF EMPATHY FOR CHILDREN AND ADOLESCENTS. Child Development, 53, (2), 413-425. Conners, K. (1997). CONNERS’ PARENT/TEACHER RATING SCALE –REVISED. New York: Psychological Corp. Goodman, R. (1997). THE STRENGTHS AND DIFFICULTIES QUESTIONNAIRE. Journal of Child Psychology and Psychiatry, 38, 581-586. Sonuga-Barke, E.J.S., Taylor, E., Sembi, S. e Smith, J. (1992). HYPERACTIVITY AND DELAY AVERSION-I. THE EFFECT OF DELAY ON CHOICE. Journal of Child Psychology and Psychiatry, 33, (2), 387-398. Sonuga-Barke, E.J.S. (2002). PSYCHOLOGICAL HETEROGENEITY IN AD/HD - A DUAL PATHWAY MODEL OF BEHAVIOUR AND COGNITION. Behavioural and Brain Research, 130, 29-36.