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Liguria cronaca il Giornale 쏋 Giovedì 31 gennaio 2008 47 Aria di divorzio tra compagni del Pd sulle unioni di fatto della sindaco 왘 SEGUE DA PAGINA 45 (...) l’uomo forte di quella della fu Margherita. Le sue parole? Somigliano tanto a quelle che gli stessi avversari pronunciano per sintetizzare l’attività della Vincenzi: «Sparate» a scopo «ideologico». Non ci sono margini la- sancito dalle leggi dello Stato e dalla sciati all’interpretazione. «Quelle del costituzione. L’unica coppia che si Comune, pur nel rispetto delle opinio- può chiamare famiglia con i relativi ni - ha detto Costa - sono sparate che diritti e doveri è quindi quella fondata rischiano di avere solo un sapore ideo- sul matrimonio». Parole che lui stesso logico, senza alcun vantaggio reale non accettava di sentirsi dire qualche per i cittadini». È vero che mese fa dai consiglieri di opCosta è il braccio destro di posizione in Regione quando Claudio Burlando e che con si trattava di negare il Gonfala Vincenzi l’idillio è scoppialone al Family day (al quale to solo in conferenza stampa peraltro il Costa di lotta e di e finito un attimo dopo sul governo ha partecipato), e condimento da usare per i che comunque oggi lo indubianchetti. Ma l’ex capo cono ad ammettere che «le scout si spinge oltre e spiega priorità del Paese sono ben che «il riconoscimento giuridiverse da quelle proposte dico della coppia è quello Marta Vincenzi sulle coppie di fatto dibattu- 쎲 Se il centrosinistra di divide, l’opposizione non ha esitazioni a contestare l’idea del Comune di istituire il registro delle coppie di fatto. Pierluigi Vinai, responsabile regionale «no profit» di Forza Italia, quasi non ci crede: «Ma se una settimana fa la sindaco incontrava il Forum delle famiglie e si diceva pronta a sostenere le loro esigenze? Ma allora prende in giro le persone con cui parla - affonda subito -. La realtà è che qui occorre essere chiari. Se, come si giustifica la Vincenzi, si tratta di applicare una legge del- mento mediante modello F24, compensando il debito con crediti Irpef. Ma il competente ufficio comunale, interpellato per sicurezza, non solo ignorava la possibilità di compensare il debito, che quindi non risultava ancora saldato, ma ha poi richiesto un versamento aggiuntivo, perché lo schema di calcolo che appare in internet non è esatto! Ogni commento sembra superfluo. A.S. Milano Berlusconi incarichi meno ministri Premesso che Berlusconi non ha certo bisogno dei miei consigli! Ma se nella sua campagna elettorale mettesse anche, come ha fatto il presidente francese, la diminuzione dei ministri (noi normali cittadini lo gradiremmo molto). Ugo De Rocchi I motivi di Bernabò non ci appartengono In relazione a quanto esposto nella conferenza stampa di presentazione da parte del consigliere comunale Gianni Bernabò Brea e dai portavoce de «la Destra», come circolo di area del centrodestra genovese e sito a carattere nazionale, ci permettiamo segnalare quanto segue: 1) «Una scelta su cui meditavo da tempo, molto sofferta ma inevitabile» ha dichiarato Bernabò... fatta di corsa sosteniamo noi, visto che il 23 novembre giurava fedeltà a Fini e giovedì prossimo il suo nome figura ancora tra i pro- avere il ruolo istituzionale per farlo. E sono anche curioso di sapere adesso cosa faranno e come si schiereranno i don Gallo, i don Balletto». Inevitabile però che Costa si becchi anche qualche insulto dai suoi alleati. Tirreno Bianchi, ad esempio, capogruppo dei Comunisti itate nel Comune di Genova». liani, definisce «sacrosanta la deciCosta non è certo solo, in questa bat- sione del nostro Comune di creare il taglia dall’interno del centrosinistra. registro per le coppie di fatto». CoAnzi, semmai è clamorosa la sua pre- sta invece «si conferma il fervente sa di posizione. «È la prima volta che papista quale è. Il suo giudizio è in finalmente batte un colpo per difende- perfetta sintonia con i vertici più re i valori cattolici - fa notare oscurantisti del clero italiail teologo Peppino Orlando -. no»,- incalza Bianchi. Mi fa piacere. Piuttosto non La sinistra Arcobaleno al riesco proprio a capire cogran completo relega la me possa il Comune di Ge«scomunica di Costa» nel nova pretendere di creare modo di pensare «di una una figura giuridica che varepubblica islamica piuttoda a modificare il soggetto sto che di una regione laica famiglia così come inteso e e moderna come la Ligututelato dalla Costituzione. ria». Il sindaco offre diritti senza Massimiliano Costa Diego Pistacchi Massimiliano Costa accusa la Vincenzi di fare solo «sparate ideologiche». Terremoto a sinistra. Il Pdci: «È un oscurantista clericale» «Solo una settimana fa, tante promesse alle famiglie» Opposizione compatta: «È una scusa per arrivare al matrimonio e all’adozione per i gay» lo Stato, non siamo certo noi a fare i sovversivi. Ma qui non c’entrano nulla i diritti individuali che vengono riconosciuti a prescindere dal registro. I caso che vengono sempre citati dei ricoveri in ospedale, dei testamenti non corrispondono alla realtà, già certi diritti vengono riconosciuti alle singole persone. Se invece si tratta di equiparare le coppie di fatto e le convivenze alle fa- miglie fondate sul matrimonio (e poi arrivare al reale obiettivo che è il sì alle coppie gay e all’adozione dei figli), qui occorre dire che è in ballo la costituzione e, come direbbe Oscar Luigi Scalfaro, la difenderemo a ogni costo, con una resistenza da guerra civile». Forza Italia intanto ha presentato un ordine del giorno con Paolo Bianchini e Raffael- la Della Bianca in Provincia. Gianni Plinio, capogruppo di An in Regione, legge la vicenda come un «clamoroso cedimento della sindaca Vincenzi all’ennesimo ricatto ideologico della sinistra radicale», sottolineando piuttosto come «assai più serio fu il sindaco di Roma Walter Veltroni, che nel dicembre dell’anno scorso, ha impedito un analogo registro delle coppie di fatto». Anche Plinio è convinto che la mossa «nasconda solo il reale obiettivo che è il riconoscimento delle coppie gay». Nicola Abbundo, capogruppo dell’Udc, ricorda l’incontro con ke famiglie. «Ogni amministratore pubblico - sottolinea - ha il dovere di produrre provvedimenti e leggi a reale sostegno della famiglia, soggetto fondante della società. E certo era questo lo spiri- to con cui il Forum delle famiglie si è rivolto al sindaco chiedendo anche l'istituzione di una Consulta. Ora, di tutte le cose concrete che si potevano fare subito per aiutare le famiglie sempre più tartassate e in difficoltà ad arrivare alla fine del mese, la Vincenzi propone di istituire questa anagrafe dal valore assai relativo. Ben venga, allora, la proposta del giovane consi- motori dell’invito al Convegno con Gasparri con simbolo di An. Altro «che sconcerto per il cambiamento di rotta di Fini» ...se andavano d’accordo fino a... giovedì prossimo... un po’ di decoro suvvia. 2) Basta raccontare palle sul presunto numero di iscritti che fino a due settimane fa era a Genova di 25 iscritti (di cui la metà on line, iscritti direttamente a Roma), altro che 700. Essendo stata costituita una federazione a Chiavari, i confini di quella prov. vanno fino a Camogli e gli iscritti non superano certo la cinquantina a tutt’oggi. 3) «Abbiamo rigettato l’iscrizione di un consigliere regionale» (e si fa capire che sia Saso di An). Se così fosse c’è una spiegazione che sanno tutti: il voto di Jacobucci di Imperia che non vuole concorrenti alle prossime Regionali e che ha aderito prima... 4) Bernabò dichiara che uno degli elementi scatenanti della sua decisione è stato vedere Fini a Genova fermarsi a parlare con alcuni immigrati e solo con due commercianti... Riteniamo che si tratti di una vergognosa dichiarazione (e detto da noi che non siamo certo vicini a Fini) di carattere razzista estranea al nostro mondo e alla nostra cultura. Un conto è auspicare una severa regolamentazione dei flussi migratori, un conto è «schifarsi» a dare la mano o parlare con un negro: chi lo ha detto non è degno di sedere in un Consiglio comunale a rappresentare una destra sociale e popolare e il nostro circolo si meraviglia che Storace accetti tra le sue fila personaggi di questo genere. Quanto al «noi non siamo arrivisti» meglio lasciare perdere... basta vedere il curriculum di certi soggetti per ca- pire che siamo di fronte al «festival dei trombati» in cerca di collocazione. Il mondo della Destra genovese merita molto di più... Con stima con una regia esterna allo stesso? Vi sono molti particolari che mi fanno propendere per la seconda soluzione. All' interno della Cdl il ruolo recitato da Pierfurby sarebbe sempre stato subalterno al ruolo degli altri leaders. Per sperare di realizzare l'utopia, bisogna sacrificare il «vitello grasso» e per farlo bisogna che prima, viva e ingrassi nel recinto sicuro delle sale di Montecitorio. Ecco quindi giustificate le ultime mosse fatte da Pierfurby e Follini, spalleggiate dal buon Mastella che si guarda bene dal fare la parte della vittima sacrificale. Tutto è pronto, si aspetta solo la nascita. Nascita, che per ragioni logistiche potrà avvenire solo dopo la tornata amministrativa di maggio e si spera in tempo per le prossime elezioni Europee. Sono troppe le tessere del mosaico che combaciano perfettamente in questo puzzle di politica nazionale. E, poi il Grande Vecchio è a conoscenza di tutto, se no come si spiegherebbe il voto contrario in politica estera che ha fatto cadere Prodi? Intruppare Follini senza bruciarlo era il vero scopo. Questo scrivevo il 31 Marzo 2007. Facciamo un po’ di cronaca odierna per riprendere il filo del discorso. Il progetto si sta avverando, solo che ha ricevuto una brusca accelerata in una direzione imprevista e imprevedibile. La regia ha sancito la scomunica ufficiale dell'area dossettiana (le parole di Bagnasco ne sono la riprova). La Margherita non esiste più e i profughi stanno cercando collocazione in schieramenti amici. Il vitello grasso è stato sacrificato e la mano è stata quella prevista. La Cosa Bianca vede la luce come alleata di Silvio Berlusconi, unico leaders possibile allo stato attuale. La scelta ha avuto la benedizione anche del Grande Vecchio. Quindi, riassumendo, così hanno deciso: Elezioni subito alleati con la ex Cdl. Cinque anni per riformare la legge elettorale sul modello tedesco. Cinque anni per trovare un leaders, da contrapporre poi, a Silvio Berlusconi. Nessuno si poteva permettere di andare oltre, visto gli ultimi accadimenti. A Silvio Berlusconi dico: Lo scopo della caduta di Prodi è stato raggiunto. Se vuole può governare per cinque anni. I problemi non saranno quelli di Prodi, ma quelli della scorsa legislatura. vissimi, questi amministratori della cosa pubblica ligure, così nobili, così umani... Sette più! Con cordiali Saluti Riccardo Fucile Destra di Popolo Il mito infinito della balena bianca Carissimi, il mito della «balena bianca» è duro a morire, anzi, vive e vegeta nei cuori e nella testa di tutti gli ex Dc, ampliato dall'immobilità parlamentare scaturita da due fattori concomitanti, che sono: la legge elettorale di Calderoli e la spaccatura a metà degli elettori, tra Unione e Cdl. Questo ha indebolito il bipolarismo, dando forza a chi mai si era rassegnato a ciò e sognava nemmeno troppo velatamente di dar vita al tripolarismo che non è altro che la versione aggiornata della vecchia «balena bianca». Oggi la semplificazione del problema potrebbe essere un'arma a doppio taglio nelle mani di quelle forze, Ds e Forza Italia, che del bipolarismo hanno fatto una ragione d'essere con scelte politiche che se, non inquadrate in tale sistema, rischierebbero la loro emarginazione dal panorama politico. Una discussione attualissima, vista la situazione venutasi a creare all'interno della Cdl, con l'uscita dal partito dell'Udc di Marco Follini prima, la creazione poi dell'Italia di mezzo, il passaggio a pieno titolo della stessa nelle fila dell'Unione e ora con il voto favorevole esiziale all'Unione, da parte dell'Udc di Pierfurby, sul rifinanziamento della missione in Afghanistan. Scaltri calcolatori questi ex Dc o portatori di un progetto di più ampio respiro Andrea Cevasco Coppie di fatto per.. l’ospedale Il Comune di Genova (Sindaco Marta Vincenzi, ex comunista) istituirà il registro delle cosiddette «coppie di fatto», scopiazzando dal suo pari-grado di Padova. Una decisione «super» che riempie di gioia le anime nobili, o belle che dir si voglia. Ma che bravi questi liguri di sinistra! Perdono il tempo per stabilire che un tale, che dorme con una tal’altra, oppure un tale, che fa lo stesso con un tal altro, oppure una tale che fa lo stesso con una talaltra, potrà andare a trovare il suo, o la sua «partner» (ma che bella parola, direbbe Luciano Rispoli...) se ricoverati in ospedale. Meno male, guarda caso finora non era possibile, i piantoni dei reparti ove sono ricoverati gli umani che dichiarano di convivere senza essere sposati, baionetta in pugno, respingono, pena la morte per sbudellamento, il o la convivente... Bravi, bra- Luigi Fassone - Camogli Meglio la tradizione dei pacs al pesto Non mi sorprendeche la Sindaco abbia in mente persino una sorta di “Pacs alla genovese”: in questi quasi nove mesi la sua amministrazione ha raggiunto il limite del credibile già più volte, in ogni ambito nel quale sia andata ad operare. È quindi quasi naturale che sia giunta a proporre un’iniziativa che, se moralmente ed eticamente può essere discutibile, e per Forza Italia lo è, non trova neppure una legittimazione politica. Non molti mesi fa il Parlamento nazionale ha discusso e dibattuto di un riconoscimento delle coppie di fatto, omosessuali e non, per poi vedere il progetto arenarsi contro gli scogli rappresentati anche da quei parlamentari di centrosinistra che, fortunatamente, non si sono sentiti di sfidare i secoli di cultura ed etica che fondano l’essenza della nostra Repubblica, né la natura e le sue leggi non scritte. Credo sia scontato il no di Forza Italia ad una simile proposta: noi crediamo, da laici, nella naturalità della famiglia e quindi della coppia. Un uomo ed una donna, per stare insieme, non hanno certo bisogno del timbro della Sindaco, per loro esiste il matrimonio. E le persone dello stesso sesso che decidono di condividere un percorso di vita comune, e di convivere sotto lo stesso tetto, possono continuare a farlo, in tutta serenità, come fino ad oggi è stato. Ognuno in gliere di Municipio Maurizio Casalegno, che suggerisce di istituire una "Tessera Bebè" dedicata alle donne in gravidanza e della durata di un anno dopo la data del parto. Con questa tessera le neomamme potrebbero usufruire di agevolazioni quali: parcheggio gratuito nelle Aree Blu, sconti sull'acquisto dei biglietti dell'Autobus o della Metro e sgravi sulla Tia e l'Ici». Infine Aldo Praticò, capogruppo di An in Comune: «Quella della Vincenzi è una boutade per distogliere l’attenzione da altri gravi problemi». casa propria faccia ciò che preferisce, ma non offendiamo la ragione, non solo quella dei cattolici, ma anche quella dei laici, con provvedimenti inutili. Il bene comune è, prima di tutto, il bene delle famiglia, quella vera, perno insostituibile della nostra società, sancito nella nostra Costituzione come unione tra un uomo ed una donna. L’auspicio è che per il futuro l’Amministrazione comunale di Genova si occupi dei già molti problemi delle famiglie genovesi. Roberto Cassinelli coordinatore cittadino di Forza Italia Manca la politica per la famiglia Più che guardare con interesse alle coppie di fatto sarebbe bene che il Comune si impegnasse per fare delle politiche per la famiglia ad oggi vera emergenza sociale, secondo anche quanto dichiarato di recente dalla Banca d'Italia. Parlare di altre forme di unione fa sì che si distolga l'attenzione sulla famiglia. Bisogna investire seriamente sulla famiglia in quanto nucleo fondante la nostra società. Principio affermato peraltro dalla Costituzione Italiana, che fino a prova contraria è un documento laico, quindi non si capisce il motivo per cui si tiri in ballo sempre la laicità. Quando non si hanno motivazioni serie e si viene meno alle proprie responsabilità istituzionali è facile aggrapparsi a tutto. Cordiali saluti. Luca Mazzolino capogruppo Udc Municipio II Genova Centro Ovest