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ARTIGn12nov10 04/11/10 11.34 Pagina A
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
TAB. B - Poste Italiane s.p.a.
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento
contiene I.R. e I.P.
MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE
DELLA PROVINCIA DI TRENTO - CONFARTIGIANATO
Su
il
sipario!
Via alla riqualificazione dell’area ex-Cederna
Associazione Focus sulla formazione 2010
Sistema Artigianato I vincitori del Premio Lavoro in Sicurezza
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sommario
RIVISTA MENSILE
DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI
E PICCOLE IMPRESE
DELLA PROVINCIA DI TRENTO
ADERENTE A CONFARTIGIANATO
ANNO LXI N. 12 NOVEMBRE 2010
Il rendering di quello che sarà
dell’area ex-Cederna
Editoriale
…ex-Cederna, inizia il primo atto… (Roberto De Laurentis)
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Direttore responsabile
Stefano Frigo
Comitato di redazione
Paolo Aldi, Flavia Angeli, Giancarlo Berardi,
Alberto Dalla Pellegrina, Guido Radoani
Impaginazione e stampa
Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana
Primo piano
RIQUALIFICAZIONE
Su il sipario! (Stefano Frigo e Paolo Montagni)
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Associazione
Autorizzazione del Tribunale di Trento
n. 20 del 19.7.1949
RICORDI
Succedeva un anno fa… (Stefano Frigo)
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Iscrizione all’ex Registro Nazionale
della Stampa/ROC n. 5534
CONSORZI
Il Consorzio Produttori Trentini di Salumi (Giorgio Dellagiacoma)
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AREA LEGALE
Legge 136/2010 (Marzia Albasini)
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Tiratura
13.250 copie
LEGISLAZIONE
Le incertezze sulle nuove disposizioni antimafia (tratto da www.anaepa.it)
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FORMAZIONE 2010
Abbigliamento, energia, trasporto e legno
13
Direzione, redazione,
amministrazione e pubblicità
Associazione Artigiani e Piccole Imprese
della Provincia di Trento
Via Brennero, 182 - 38121 Trento
tel. 0461.803800 - fax 0461.824315
GRUPPO DONNE
Donne piccole imprenditrici (tratto da il “Corriere della Sera” - 15 ottobre)
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INNOVAZIONE
La forza del nostro sistema (Veronica Costa)
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AREA APPALTI
10 domande per me… (Marzia Albasini)
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Posta elettronica
[email protected]
EVENTI
Chris Culy all’Atelier Foto Paolo Aldi
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Sito internet
AREA LAVORO
La detassazione per i dipendenti
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INTERVISTA
Una vita in agricoltura (Stefano Frigo)
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COMMENTO
La forza dei valori (Flavia Angeli)
24
ASSICURAZIONI
Polizze: il costo per ripararsi dai pericoli (Walter Tamanini)
25
CATEGORIE
27
Chiusura in redazione
4 novembre 2010
www.artigiani.tn.it
Sistema Artigianato
COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA
CEII TRENTINO
TRENTINO CAF IMPRESE
La carta utilizzata per questa pubblicazione
proviene da foreste ambientalmente amministrate
ed è stampata da Publistampa Arti Grafiche
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Rubriche
AVVISI
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Ho contributi sufficienti per andare in pensione?
Come devo fare per presentare la domanda?
Quale sarà l’importo che mi spetta?
Se subisco un infortunio
cosa devo fare?
IL PATRONATO DEGLI ARTIGIANI
Il Patronato INAPA
una risposta
a tutte
le tue domande
inapa
Il Patronato INAPA
mette a tua disposizione
la consulenza
di medici ed avvocati
Sono andato in pensione ma lavoro ancora.
Pago sempre gli stessi contributi?
Qualcuno mi ha parlato di un supplemento di pensione.
Di cosa si tratta?
Che cos’è il Pacchetto Famiglia?
A chi posso rivolgermi per avere informazioni
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l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
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editoriale
…ex-Cederna,
inizia il primo atto…
di Roberto De Laurentis
D
Roberto De Laurentis
Presidente dell’Associazione
Artigiani e Piccole Imprese della
Provincia di Trento.
a tempo vado ripetendo, un po’ a tutti, che penso sia necessario rivedere il ruolo
affidato oggi alla nostra Associazione. Non certo per un banale adeguamento ai tempi
o per una malintesa ricerca di novità ma, innanzitutto, per semplice buonsenso.
Abbiamo davanti agli occhi un mondo del lavoro che cambia con velocità sempre
maggiori. Modelli di organizzazione aziendale già vecchi nel momento stesso in cui
vanno a regime. Certezze di mercato che si sgretolano dalla sera alla mattina. A fronte
di una concorrenza sempre più serrata, sempre più orientata alla quantità, sempre più
portata al valutare qualcosa solo in funzione del prezzo, non della qualità. E se questa
è la direzione – quantità elevata, qualità scadente, prezzo commisurato alla qualità –
è evidente che il nostro mondo artigiano va in sofferenza. E, se il nostro mondo
artigiano va in sofferenza, è altrettanto evidente che l’Associazione non può più
limitarsi alla sola rappresentanza sindacale ma deve percorrere altre strade.
Così abbiamo necessità di una Associazione sempre più casa comune, sempre più
efficiente fornitore di buoni e nuovi servizi, sempre più attrezzata a dare risposte
immediate, certe, efficaci alle domande delle nostre realtà lavorative. Io credo che
oggi l’Associazione debba impegnarsi anche a pensare, progettare, creare delle
opportunità di lavoro per le nostre aziende.
Sulla base di queste considerazioni, nell’ultimo anno, abbiamo dato svolta e nuovo
impulso al progetto ex-Cederna. Provo a spiegare di cosa si tratta. A fine 2003
l’Associazione Artigiani, la Cooperativa Artigiana di Garanzia, la Cassa Rurale
e il Comune davano vita alla Pergine Sviluppo SpA con l’obiettivo di riqualificare
l’area industriale a destinazione tessile ex-Cederna realizzando un insediamento per
le attività artigianali. Allora non c’era nessuna crisi economica all’orizzonte,
fioccavano le richieste di laboratori artigiani, la Cassa Rurale doveva impiegare
la sua grande liquidità, il Comune voleva dare buona soluzione urbanistica a
un’area dismessa e vicina al centro. Tuttavia, con i soli laboratori artigiani,
il progetto non stava in piedi. Veniva quindi aggiunta una porzione commerciale,
integrata poi con una porzione residenziale. È questo il progetto, oggi esecutivo,
che vedete in copertina della rivista. Un progetto che tra riflessioni, disegni, licenze
ha visto correre via sei anni. Un anno fa, poiché era l’Associazione a guidare
Pergine Sviluppo, abbiamo fatto due conti veloci: acquisto e bonifica del terreno
sono costati circa 5 milioni di euro e ogni anno si spendono oltre 260 mila euro in
interessi passivi. Ogni ritardo nella costruzione quindi brucia sempre più risorse
e produce risultati sempre peggiori. E poi… quattro diverse teste, ancorché
pensanti, sono decisamente troppe per un progetto solo. Da qui la scelta
dell’Associazione di rilevare le quote di Cooperativa e Cassa Rurale – condizione
necessaria in base ai patti parasociali di Pergine Sviluppo all’acquisire il controllo
della società – per procedere poi ad appaltare i lavori. Ma, dal momento che tanto
l’Associazione quanto il Comune di Pergine non fanno i costruttori, serviva un
partner-costruttore serio, robusto, affidabile, nostro associato. Individuato nel CST
(Consorzio Stabile Trentino) dove lavorano insieme, in rappresentanza di quasi
tutto il territorio provinciale, sedici importanti aziende dell’edilizia.
A chi ha avuto la pazienza di leggermi fino qui desidero dare qualche riferimento.
Una opportunità di lavoro per il CST da 50 milioni di euro. Una opportunità di
lavoro per 250 persone lunga trentasei mesi. Una opportunità di lavoro per le
aziende (impiantistica, pittura, etc.) del comprensorio C.4. Una opportunità per
l’Associazione di portare a casa mille metri di sede comprensoriale in proprietà.
Una opportunità di dare alle nostre aziende fatti concreti e non parole vuote.
Dimenticavo l’inizio del primo atto… a presto, entro novembre. Anno LXI N. 12 Novembre 2010
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primo piano
riqualificazione
Su
il sipario!
Entro pochi giorni partiranno i lavori di riqualificazione del complesso
“ex-Cederna” di Pergine Valsugana. Un’importante operazione immobiliare
condotta e fortemente voluta dai vertici provinciali dell’Associazione Artigiani
e Piccole Imprese.
di Stefano Frigo e Paolo Montagni
M
ancano ormai poche settimane, forse giorni
e all’area Cederna a Pergine Valsugana dovrebbero partire i lavori. «Si tratta di un’operazione immobiliare vincente, un esempio da portare
anche in altri territori della nostra comunità» è il commento del presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, Roberto De Laurentis. Vi lavoreranno otto imprese del Consorzio
stabile Trentino (CST) composto da 16 realtà imprenditoriali: 8 facenti capo al mondo industriale e 8 di tipo
artgianale. Operai, gru e betoniere termineranno le loro fatiche entro i prossimi tre anni, ma andiamo a vedere nello specifico cosa prevede il progetto a firma dell’ingegnere Paolo Montagni.
L’intervento di riqualificazione del complesso
“ex-Cederna” origina dalla scelta di intervenire su
un’ampia area a destinazione produttiva ormai in fase di dismissione, dove nel passato trovava sede la
Manifattura di Pergine.
OBIETTIVI PROGETTUALI PERSEGUITI
Sono diversi gli obiettivi che si è deciso di raggiungere in fase di stesura del progetto. Innanzitutto la
creazione di nuovi spazi per poter fare fronte alle numerose richieste da parte di piccoli artigiani di un luo-
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l’Artigianato
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go di lavoro idoneo e su misura per le loro attività. In
generale dovrebbe trattarsi di lavori non impattanti
come, ad esempio, la lavorazione del vetro e ceramiche, legatoria, tipografia, panificio. In secondo luogo
cercare di ricucire il territorio eliminando la separazione esistente tra la zona produttiva e quella residenziale, per fare in modo che gli abitanti del nuovo quartiere e delle zone limitrofe si possano riappropriare degli
spazi della città, che non sono più chiusi e di utilizzo
limitato. Altro scopo è quello di migliorare la dislocazione e gli spazi di alcuni servizi per il cittadino e creare nuove possibilità per negozi, rendendoli, inoltre,
più accessibili e di facile fruibilità. Non ci si è dimenticati ovviamente di valorizzare la “vivibilità” del nuovo
quartiere in formazione, attraverso percorsi ciclo-pedonali e con la creazione di spazi verdi aperti e accessibili.
E proprio per raggiungere una migliore qualità del costruito, la progettazione punta su edifici e abitazioni
eco-sostenibili, in cui venga privilegiato il comfort abitativo in termini di qualità dei materiali e delle finiture, di risparmio energetico, di traspirabilità e inerzia
degli involucri, di attenzione al contesto e di vivibilità
complessiva degli spazi privati e pubblici. Il sistema del
verde rappresenta uno dei temi fondamentali dell’intervento in esame. Una particolarità progettuale infatti
riguarda le coperture dell’ambito produttivo. Proprio
le coperture degli edifici “bassi”, visibili da quelli circo-
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primo piano
stanti, non sono fruibili e il loro inverdimento ha come fini principali
la regimazione delle acque meteoriche e il miglioramento microclimatico. L’inverdimento estensivo su queste coperture viene realizzato con
criteri di elevata biodiversità: l’uso di
ghiaia e sabbia locale con granulometrie diversificate, l’applicazione di
spessori di substrato variabili e l’impiego di vegetazione idonea offrono
valide superfici di compensazione all’attività edificatoria, ispirandosi al vicino corso del fiume Fersina con ricostruzione del letto fluviale.
DESCRIZIONE SPECIFICA AMBITI PRINCIPALI
Interrato
È prevista la realizzazione di un’autorimessa per
un totale complessivo di 470 posti macchina (differenziati in posti macchina aperti e box chiusi, poster
camper aperti e box camper chiusi) sviluppati su tre
livelli. Per accedere all’autorimessa sono previste tre
rampe, la prima circolare con accesso da via Bellini,
la seconda lineare con accesso sia da via Bellini che
da viale dell’Industria e la terza in parte lineare e in
parte con curvatura di ampio raggio con accesso da
viale dell’Industria.
La progettazione punta su edifici e
abitazioni eco-sostenibili, in cui
venga privilegiato il comfort
abitativo in termini di qualità dei
materiali e delle finiture, di
risparmio energetico, di
traspirabilità e inerzia degli
involucri, di attenzione al contesto e
di vivibilità complessiva degli spazi
privati e pubblici.
riqualificazione
Produttivo
L’intero complesso è composto da 4 comparti e occupa un sedime di circa 7 mila metri quadrati. I fabbricati si articolano attorno ad una corte centrale e
sono organizzati su distinti livelli. La superficie totale lorda di queste attività è di circa 15.500 metri
quadrati, la volumetria totale lorda è pari a circa 80
mila metri cubi.
Terziario
L’edificio, destinato ad uso commerciale-direzionale, occupa un sedime di forma trapezoidale di circa
2.900 metri quadrati a quota strada mentre ai piani
superiori l’edificio si sviluppa su tre piani, su una superficie di circa 940 metri quadrati per piano a forma
aperta a “L”. Al suo interno trovano collocazione circa 4.500 metri quadrati da destinarsi ad attività commerciali, pubblici esercizi ed uffici. La volumetria totale lorda è pari a circa 20 mila metri cubi.
Residenziale
L’ambito in questione è composto da otto edifici,
suddivisi in due gruppi rispettivamente di cinque e tre
edifici separati dal prolungamento di via Monte Cristallo: ogni edificio si sviluppa su quattro piani fuori
terra. Nello specifico il piano terra è destinato ad attività commerciali mentre i piani superiori sono destinati a uffici e residenza. Gli edifici sono tra loro collegati
a due a due dai vani scala-vani ascensore. Tutte le coperture sono state realizzate a verde pensile. La superficie totale è di circa 8.100 metri quadrati. La volumetria
totale lorda è pari a circa 23 mila metri cubi. Anno LXI N. 12 Novembre 2010
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associazione
ricordi
Succedeva
un anno fa…
Iniziamo da questo numero una
nuova rubrica. Faremo mente locale
per ricordare, commentare e
analizzare eventuali sviluppi di
fatti accaduti dodici mesi fa.
di Stefano Frigo
P
er dare il via ufficialmente a questo nuovo
“spazio” permetteteci di essere un pochino
autoreferenziali. Proprio un anno fa infatti
s’insediava il nuovo comitato di redazione (cdr). Nel
corso dei mesi successivi, e più precisamente da gennaio, l’ex direttore Gianni Benedetti è stato sostituito (solo alla guida della rivista s’intende) da chi vi
scrive, mentre due elementi del cdr hanno abbandonato. Giorgio Leonardelli per motivi “politici”, Samanta Turri per incompatibilità con i propri impegni professionali. Siamo quindi rimasti in sei. Oltre
al direttore: Paolo Aldi, Flavia Angeli, Giancarlo
Berardi, Guido Radoani e Alberto Dalla Pellegrina.
L’ordine è assolutamente casuale e anzi permettetemi, si tratta della prima volta che lo faccio, di ringraziare tutti i membri del comitato che mi hanno permesso di approfondire la conoscenza di una realtà
vasta e impegnativa come quella dell’Associazione
Artigiani e Piccole Imprese, con grande pazienza e
disponibilità.
Con tutti loro, e fra di loro, si è instaurato da subito un rapporto di grande stima e rispetto, un rap-
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l’Artigianato
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porto costruttivo che ci ha permesso di crescere sotto
tutti i punti di vista. Certamente non sono mancati i
momenti di confronto, magari anche accesi e spigolosi, quelle classiche situazioni fisiologiche che alla
fine però si rivelano estremamente sane. Abbiamo
cercato di avviare un cambiamento sostanziale al nostro mensile partendo da ciò che colpisce immediatamente il lettore, ovvero la parte grafica.
Grazie alla preziosa collaborazione della tipografia
Publistampa di Pergine Valsugana “l’Artigianato” si è
vestito di nuovo, una veste che speriamo abbia trovato il vostro gradimento.
D’altra parte voi lettori siete il nostro unico giudice: il più importante e anche il più severo, in ogni caso quello a cui teniamo di più e l’unico a cui siamo
davvero tenuti a rispondere.
Anche le tematiche trattate nell’organo ufficiale
dell’Associazione sono un po’ cambiate rispetto al
passato. Si è deciso di offrirvi una visione forse più
giornalistica e meno tecnica, andando ad approfondire tematiche di estrema attualità come le problematiche che seguono l’uso e l’abuso di droghe e alcool, sono stati intervistati alcuni tra i rappresentanti
politici più importanti della nostra realtà provinciale. Questo solo per fare alcuni esempi.
Noi continueremo su questa strada, miglioramenti da fare ce ne sono tanti e di certo noi ci proveremo,
quello che vi chiedo è di farci sapere (scrivendo una
mail a [email protected]) ciò che trova il vostro
gradimento e quello che invece davvero non sopportate, quello che di nuovo vorreste e ciò che vorreste
vedere cancellato. Poi ovviamente sarà il comitato di
redazione a prendere la decisione finale ma senza la
vostra collaborazione crescere sarà senz’altro impresa
molto più ardua. ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 7
associazione
consorzi
Il Consorzio Produttori
Trentini di Salumi
di Giorgio Dellagiacoma Responsabile Area Reti di Impresa
Consorzio Produttori Trentini di Salumi
Nome Consorzio Produttori Trentini di Salumi
Nato 2003
Locazione 38121 Trento, Via Brennero 182
Categoria Alimentazione
Consorziati 27
Il Consorzio Produttori Trentini di
Salumi, denominato Trentinosalumi®,
è nato nel 2003 dalla volontà di 38
aziende di dare rappresentanza ad un
settore tanto importante per il territorio e per consentire la presentazione di
istanze alla Comunità Europea a tutela
dei prodotti simbolo della salumeria
trentina come “la Carne Salada del
Trentino”, “la Luganega del Trentino”,
“la Mortandela affumicata della Val di
Non” e “lo Speck del Trentino”.
Oggi, dopo sette anni di attività, Trentinosalumi® è una realtà che dialoga
con le istituzioni, sia a livello locale
che nazionale, e che collabora attivamente con le categorie economiche
del territorio. Sempre attento agli stimoli che provengono dall’esterno, il
Consorzio Trentinosalumi® negli anni
ha saputo al contempo rimanere fe-
dele ai propri principi e ridefinire le
proprie attività.
Eletto Presidente nel marzo 2009,
Loris Largher è l’amministratore del
salumificio di Casa Largher, azienda
artigiana di Cembra, e da quest’anno
ha assunto anche l’incarico di Presidente della categoria Alimentaristi
della Federazione Alimentazione presso l’Associazione. Coadiuvato da un
team molto affiatato formato da Franco Anselmi di Croviana, vicepresidente e responsabile degli aspetti amministrativi, e Enzo Sighel di Piné che si
occupa dei progetti speciali, presiede
un CdA molto giovane con un’età media inferiore ai quaranta anni.
Le richieste di IGP per i quattro prodotti iniziali sono ancora in iter, ma sono solo una delle varie progettualità
I prodotti
Principali prodotti
• Carne Salada del
Trentino
• Luganega del Trentino
• Mortandela affumicata
della Val di Non
• Speck del Trentino
Altri prodotti
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•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Luganega di cavallo
Carne Salada di capra
Ciuìga
Lardo
Pancetta affumicata del
Trentino
Cacciatore (luganega)
Carne Fumada
Barbusto
Brusti o Baldonazzi
Figadét
Frìtole o Sìzole
Salsiccia
Cotechino
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associazione
consorzi
che sono in cantiere. Infatti come sostiene il presidente Loris Largher «da
qualche anno, nella veste di quasi pionieri, abbiamo cominciato un percorso di certificazione volontaria di prodotto che, attraverso la stesura di
disciplinari e la verifica dell’applicazione degli stessi a cura di un ente terzo, ci permette di avere oggi tutto il
know-how necessario per affrontare
la nuova avventura del marchio di
qualità con indicazione di origine
Qualità Trentino affidato dalla Provincia Autonoma di Trento solo a produzioni di qualità riconosciuta e certificata. Altra iniziativa molto importante
è il progetto Macelleria Tipica Trentina che l’Assessorato al Turismo ci ha
affidato e che abbiamo sviluppato per
salvaguardare e valorizzare i piccoli
punti vendita impegnati sulla strada
dell’eccellenza e del massimo rispetto del prodotto e del territorio. La
Macelleria Tipica Trentina è stata recentemente oggetto d’interesse dei
ragazzi dell’Università di Scienze
Gastronomiche di Pollenzo che, attraverso una visita locale didattica,
hanno potuto apprezzare questa iniziativa consortile.
mercato le sole imprese maggiormente motivate nel perseverare in
questa appassionante attività».
Ad oggi il Consorzio Produttori Trentini di Salumi conta 27 soci, sparsi su
gran parte del territorio provinciale,
e con lo spirito che fin dall’inizio lo ha
contraddistinto è aperto a nuovi pro-
Elenco cariche sociali
Consiglio Direttivo
•
•
•
•
•
•
•
•
LORIS LARGHER, presidente
FRANCO ANSELMI e MASSIMO CIS, vicepresidenti
FRANCESCA ABRAM, consigliere
GILBERTO BELLI, consigliere
GINO FERRARI, consigliere
FABIO BOMÈ, consigliere
MASSIMO CORRÀ, consigliere
ENZO SIGHEL, consigliere
Collegio Revisori dei Conti
• DOTT. DISMA PIZZINI, presidente
• MANUEL FURLANI, revisore effettivo
• ROBERTO PARISI, revisore effettivo
Nel breve termine – prosegue il presidente – il nostro impegno si rivolgerà verso iniziative formative in
quanto riteniamo sia di fondamentale importanza che chi utilizza professionalmente i nostri prodotti e
chi li consuma abbiano a disposizione tutte le informazioni necessarie
per valutare e riconoscere un prodotto adeguato alle loro necessità. Per
Trentinosalumi® la strada per la tutela dei prodotti passa in primis attraverso la tutela del consumatore.
Come altri settori legati ad attività artigianali tradizionali – conclude il presidente – anche la produzione di salumi soffre il cambio generazionale. Il
lavoro del macellaio-salumaio è un lavoro che impone orari impegnativi e
richiede sacrificio, impegno e fatica fisica, e non sempre la remunerazione
risulta adeguata se confrontata con
lavori meno pesanti. Per questi motivi
il numero delle nostre aziende da anni
ormai si sta contraendo lasciando sul
Sito web
www.trentinosalumi.it
Dislocazione territoriale dei consorziati
8
l’Artigianato
duttori che intendano entrare a farne
parte.
Pertanto, chi fosse intenzionato ad
approfondire l’argomento e avesse la
giusta motivazione per portare anche nuove iniziative può contattare
lo 0461 420300 oppure inviare una
mail all’indirizzo: direzione@trenti
nosalumi.it.
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associazione
area legale
Legge 136/2010
La tracciabilità dei flussi finanziari
tra dubbi e certezze
Il dibattito sulla tracciabilità dei flussi finanziari introdotto con la Legge 136
dd. 13.08.2010 continua, tra le poche certezze e i molti dubbi lasciati aperti
dalla legge, in attesa del decreto legge rinviato ormai da molte settimane e in
fase di imminente approvazione.
di Marzia Albasini
La normativa
S
ono circolate molte bozze, delle linee guida
dell’Autorità di Vigilanza dei contratti pubblici ed anche del Decreto del Consiglio dei
Ministri; pendono attualmente alla Camera dei Deputati anche un’interrogazione del PdL e una risoluzione del PD, che si fanno portavoce delle molte
preoccupazioni espresse in questo periodo anche dal
mondo delle imprese; ma, nel momento in cui si sta
scrivendo, ancora nessuna risposta ufficiale.
Il nuovo decreto, che ricalca in gran parte le indicazioni che l’Autorità di Vigilanza dei contratti pubblici aveva predisposto sin dall’entrata in vigore della legge – ma bloccate dal Governo, intenzionato a
emanare un decreto legge – non si limiterebbe a sospendere l’obbligo di tracciabilità in attesa di nuove
indicazioni operative (come era stato da più parti richiesto), ma rappresenterebbe una linea guida con le
indicazioni più urgenti.
Nella bozza del Decreto legge circolata nei giorni
scorsi emergono alcune indicazioni, che possiamo
anticipare al fine di tentare di fare un minimo di
chiarezza.
Gli obblighi si applicano agli appaltatori, nei rapporti con la Stazione appaltante ed anche nei rapporti con i subappaltatori e con i tutti gli operatori
economici che partecipano all’esecuzione dell’appalto. E valgono anche per i concessionari di finanziamenti pubblici.
La legge è in vigore dal 7 settembre e si applica a
tutti i contratti e subcontratti siglati dopo tale data.
La normativa, finalizzata a contrastare le infiltrazioni criminali negli appalti pubblici, vieta il ricorso
alla modalità di pagamento per contanti e prevede
l’utilizzo di uno o più conti correnti bancari o postali, dedicati, anche non in via esclusiva, alle
commesse pubbliche. Sul conto corrente dedicato
potranno, quindi, transitare operazioni inerenti a più
commesse, sia pubbliche che private, ma nessuna
operazione in contanti (nemmeno relativa ai cantieri privati).
È necessario comunicare alla Stazione appaltante, entro 7 giorni dall’apertura, gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati, nonché le generalità e il codice fiscale delle persone delegate a
operare su di essi. Ai sensi dell’art. 6, l’omessa, tardiva o incompleta comunicazione dei suddetti elementi informativi comporta l’applicazione di una
sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 a
3.000,00 euro.
In tutti i contratti relativi a lavori, servizi e forniture sottoscritti con gli appaltatori ed anche nei contratti con i subappaltatori e i subcontraenti, deve essere inserita, a pena di nullità assoluta, un’apposita
clausola con la quale ciascuno di essi assume gli
obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari. Il
contratto deve essere munito, altresì, della clausola
risolutiva espressa, da attivarsi in tutti i casi in cui
le transazioni sono state eseguite senza avvalersi di
banche o della società Poste italiane Spa.
È inoltre previsto che l’appaltatore, il subappaltatore o il subcontraente che hanno notizia dell’ina-
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associazione
area legale
In particolare, la norma prevede:
Tipologia di pagamenti
Destinati a dipendenti, consulenti e fornitori di beni e servizi
rientranti tra le spese generali
Modalità
Devono essere eseguiti tramite conto corrente dedicato, per il
totale dovuto, anche se non riferibile in via esclusiva alla
realizzazione degli interventi pubblici
Destinati all’acquisto di immobilizzazioni tecniche
In favore di enti previdenziali, assicurativi e istituzionali
In favore di gestori e fornitori di pubblici servizi
Possono essere eseguiti anche con strumenti diversi dal
bonifico bancario o postale, fermo restando l’obbligo di
documentazione della spesa
Riguardanti tributi
Per le spese giornaliere di importo inferiore o uguale a euro
500
Possono essere utilizzati sistemi diversi dal bonifico bancario
o postale, fermi restando il divieto di impiego del contante e
l’obbligo di documentazione della spesa
Ai sensi dell’art. 6, le sanzioni previste sono:
Transazioni pubbliche effettuate senza avvalersi di banche o
della società Poste Italiane S.p.A.
Sanzione amministrativa pecuniaria dal 5% al 20% del valore
della transazione stessa
(fatta salva l’applicazione della clausola risolutiva espressa del
contratto)
Transazioni pubbliche effettuate su un conto corrente non
dedicato o senza impiegare lo strumento del conto corrente
bancario o postale
Sanzione amministrativa pecuniaria dal 2% al 10% del valore
della transazione stessa
dempimento della propria controparte agli obblighi
di tracciabilità finanziaria deve procedere all’immediata risoluzione del rapporto contrattuale, informandone contestualmente la Stazione appaltante e
la Prefettura-Ufficio territoriale del Governo territorialmente competente.
Tutti i movimenti finanziari (sia in entrata che in
uscita) relativi a lavori, servizi e forniture pubblici,
nonché alla gestione dei finanziamenti pubblici, devono essere registrati sui conti correnti dedicati ed
effettuati esclusivamente tramite lo strumento del
bonifico bancario o postale.
Tra gli articoli rilevanti in materia di appalti
introdotti dalla nuova normativa, si ricordano:
• art. 4 - Controllo degli automezzi adibiti
al trasporto dei materiali
• art. 5 - Identificazione degli addetti nei
cantieri (Tesserino di riconoscimento)
• art. 9 che modifica la pena del reato di
turbata libertà degli incanti
• art. 10, che modifica il delitto di turbata
libertà del procedimento di scelta del
contraente
• art. 13 sulla Stazione unica appaltante.
10 l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
Tale bonifico deve riportare, in relazione a ciascuna transazione, il codice unico di progetto (CUP)
relativo all’investimento pubblico sottostante. Il CUP,
ove non noto, deve essere richiesto alla Stazione appaltante.
La norma precisa che, qualora per il pagamento
di spese estranee ai lavori, ai servizi e alle forniture
sia necessario il ricorso a somme provenienti da conti correnti dedicati, questi ultimi possono essere successivamente reintegrati mediante bonifico bancario o postale.
Ai sensi dell’art. 6, il reintegro dei conti correnti
effettuato con modalità diverse dal bonifico bancario
o postale comporta l’applicazione di una sanzione
amministrativa pecuniaria dal 2% al 5% del valore di
ciascun accredito.
Le indiscrezioni emerse
dalla bozza di decreto legge
Per i contratti stipulati prima del 7 settembre
2010 – data di entrata in vigore della legge – sembra essere stato introdotto un periodo di sospensione di 6
mesi (decorrenti dalla data del 07.09.10). Pertanto, solamente i contratti che dovessero prolungarsi oltre tale
periodo dovranno adeguarsi alla nuova normativa ed
essere integrati con le clausole contrattuali inerenti agli
obblighi di tracciabilità.
Sembra che il decreto ammetterà altri mezzi di pagamento diversi dal bonifico bancario, per i paga-
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associazione
area appalti
menti destinati a dipendenti, consulenti e fornitori, per
l’acquisto di immobilizzazioni tecniche, nonché quelli
rientranti tra le spese generali, purché siano «strumenti di
pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle
operazioni». Con tale ampliamento sembrano essere consentiti sia gli assegni che le ricevute bancarie (Ri.ba),
anche se non appare chiaro dove dovrà essere indicato il
codice CUP (che rimane obbligatorio).
I dubbi
Il decreto dovrebbe opportunamente chiarire alcuni
punti della normativa che stanno creando molti problemi in sede applicativa.
Le preoccupazioni e i maggiori dubbi emergono in relazione ai rifornimenti di magazzino e al pagamento
delle forniture che non sono comunque destinate ad
uno specifico cantiere; ma anche in relazione ai pagamenti necessari per le spese generali; operazioni per le
quali la nuova normativa sta creando una vera e propria
paralisi di sistema.
Sono inoltre opportuni maggiori ragguagli in riferimento alle indicazioni dei codici CUP (codice unico di
progetto) o del CIG (codice identificativo della gara - da
indicare per i casi in cui il CUP non è obbligatorio). Non
è chiaro dove debbano essere indicati tali codici: essi
vanno indicati nella causale del bonifico, ma quando
sono più di uno l’operazione non è agevole. Inoltre,
non si comprende dove debbano essere indicati tali codici per la Ri.ba e l’assegno. Sul nostro sito www.artigiani.tn.it, nella home page
gli aggiornamenti della normativa.
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
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associazione
legislazione
Le incertezze sulle nuove
disposizioni antimafia
In evidenza alcune disposizioni della nuova Legge in vigore n. 136 del 13
agosto 2010 di immediata applicazione che interessano soprattutto le
imprese del settore edile.
tratto da www.anaepa.it
D
al 7 settembre è in vigore la nuova Legge
n. 136 del 13 agosto 2010, recante il “Piano
straordinario contro le mafie, nonché la delega al Governo in materia di normativa antimafia”,
approvata a inizio agosto e pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale n. 196 del 23 agosto 2010, al fine di contrastare infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nella fase di esecuzione del contratto, dai subappalti alle forniture.
Tra le disposizioni in vigore, ne evidenziamo alcune di immediata applicazione che interessano, in
particolare, le imprese del settore edile. Per promuovere la trasparenza negli appalti, la legge prevede (articolo 3) che «gli appaltatori, i subappaltatori e i subcontraenti della filiera delle imprese nonché i
concessionari di finanziamenti pubblici anche europei a qualsiasi titolo interessati ai lavori, ai servizi e
alle forniture pubblici devono utilizzare uno o più
conti correnti bancari o postali, accesi presso banche
o presso la società Poste italiane Spa, dedicati, anche
non in via esclusiva alle commesse pubbliche».
Inoltre, «tutti i movimenti finanziari relativi ai
lavori, ai servizi e alle forniture pubblici nonché alla gestione dei finanziamenti», devono essere registrati sui conti correnti dedicati ed effettuati esclusivamente tramite bonifico bancario o postale. Sono
escluse dal pagamento mediante bonifico i paga-
12 l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
menti in favore di enti previdenziali, assicurativi e
istituzionali.
Oltre l’obbligo di tracciabilità finanziaria, la legge
prevede anche che nella bolla di consegna del materiale impiegato nei cantieri siano indicati numero di targa
e nominativo del proprietario degli automezzi adibiti
al trasporto del materiale per l’attività dei cantieri.
Vengono, inoltre, introdotte misure volte a facilitare l’identificazione degli addetti nei cantieri: la tessera
di riconoscimento in dotazione ai lavoratori dipendenti prevista dalla normativa in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro (rif. art. 18, comma 1, lettera u, del D.Lgs. 81/2008) dovrà contenere, oltre alla
fotografia, le generalità del lavoratore e l’indicazione
del datore di lavoro, anche la data di assunzione e, in
caso di subappalto, la relativa autorizzazione.
Tuttavia, alla vigilia dell’entrata in vigore della legge, rimangono molti dubbi interpretativi: in primo
luogo resta da definire se il monitoraggio dei pagamenti sia esteso anche agli appalti in corso. Pertanto,
ANAEPA-Confartigianato si sta attivando, di intesa e
in collaborazione con la Confederazione, interloquendo con i ministeri competenti, per dirimere le principali criticità e individuare soluzioni semplificative per
le micro e piccole imprese artigiane.
Aggiornamento: in seguito alle difficoltà emerse
nell’applicazione della legge antimafia, evidenziate
fin da subito da ANAEPA-Confartigianato, Rete Imprese Italia (Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confesercenti, Confcommercio), si è rivolta al Governo
chiedendo di intervenire quanto prima con gli strumenti più idonei (circolare o decreto legge) per risolvere i tanti dubbi sollevati dalle associazioni di categoria, a partire dalla sua applicazione per i contratti in
essere. In sostanza si chiede la sospensione della norma in attesa di definire con precisione gli adempimenti previsti dalla legge. La situazione di incertezza
che si è venuta a creare si è inoltre aggravata con il
blocco dei pagamenti alle imprese da parte della Pubblica Amministrazione, anch’essa in attesa di chiarimenti dal Ministero degli Interni. ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 13
associazione
formazione 2010
Abbigliamento, energia,
trasporto e legno
L’Ufficio Formazione dell’Associazione Artigiani – partendo dal rilancio
della competitività (grande tema in tempo di crisi) e dalle sollecitazioni
raccolte – ha sviluppato e sta realizzando sei proposte formative.
I
n tempo di crisi, il grande tema per le imprese che
vogliono guardare oltre e valorizzare il patrimonio
di competenze costruite nel tempo, è il rilancio
della competitività.
Rilancio che può essere sviluppato in vari modi: dal cogliere nuove tendenze del mercato e del contesto socioeconomico, al riqualificare le competenze dei collaboratori, all’ottimizzare processi e presidiare con maggior
attenzione gli aspetti economico-finanziari, all’offrire
prodotti o servizi innovativi, al valorizzare la propria offerta attraverso azioni di marketing e comunicazione,
all’orientare la propria strategia verso nicchie di mercato ancora capaci di spesa, al costruire alleanze all’interno della propria filiera.
L’Ufficio Formazione, partendo proprio da questi temi e
dalle sollecitazioni raccolte grazie al confronto con imprenditori dei diversi settori, ha sviluppato e sta realizzando 6 proposte formative. Settore tessile abbigliamento
Progettato in collaborazione con alcuni imprenditori artigiani del Consiglio direttivo del tessile-abbigliamento, con i quali abbiamo riflettuto
su sfide e opportunità per il settore,
è partito a settembre il corso “Il rilancio della competitività nel settore
tessile-abbigliamento”.
Strutturato nei quattro moduli Contesto e scenari evolutivi (20 ore),
Marketing e comunicazione (32 ore),
Gestione aziendale (32 ore), Total
look e aggiornamenti per il settore
(32 ore), si articola intorno ad alcune
domande di fondo.
• Quali sono le macro tendenze di
consumo? Come possono essere
colte ed interpretate nell’offerta di
capi di abbigliamento?
• Quali sono le opportunità sui mercati esteri, quali i servizi a supporto delle micro-imprese per promuoversi?
• Quali i vantaggi di costruire alleanze tra imprese del settore e nella
filiera?
• Che strumenti e criteri si possono
adottare per valorizzare e comunicare la propria immagine e i propri
prodotti?
• Quali informazioni si possono ottenere dall’analisi di bilancio? Come
valutare costi e margini e costruire
preventivi? Come monitorare l’andamento aziendale?
• Quali i criteri per offrire consulenza d’immagine nella prospettiva di
un servizio integrato e completo ai
propri clienti?
Alcune sono domande impegnative,
rispetto alle quali non esistono risposte certe e univoche, ma piuttosto temi da esplorare, sensibilità da
attivare, spunti da cogliere, sperimentazioni da mettere in campo.
Con questo spirito il corso è stato
impostato come un laboratorio di
scoperta, in cui, concretamente e
insieme ai partecipanti, si aprono
riflessioni e si costruiscono stru-
menti che possono aiutare ad affrontare le sfide poste da un mercato sempre più complesso, fram-
Nella foto, da destra:
Ivana Penasa (Sartoria Rivablanca, Cles);
Elenora Weiss (GW Ghinè srl, Castello di
Fiemme); Luisa de Concini (Neomoda
Sartoria, Trento); Angela Rigoni (Sartoria
Rigoni Angela, Mezzano); Moria Fantini (Moira
Faitini, Borgo Vals.); Tina Tafuri (Sartoria
Tafuri Tina, Mollaro di Taio).
Partecipano inoltre all’iniziativa: Dino Cattoi
(Tecnomade snc, Rovereto); Marta Sala (Marta
Sala Studio Moda Sposa, Mezzocorona).
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associazione
formazione 2010
mentato e competitivo. Un esempio è la creazione di un label (etichetta che accompagna i capi di
abbigliamento) personalizzato e
capace di raccontare la storia del
capo, la passione e la cura di chi lo
ha realizzato, l’unicità del cliente
cui è destinato. Nella fotografia alcune partecipanti che mostrano il
label creato.
Fiore all’occhiello del corso l’incontro con Silvia Bisconti, direttrice ar-
tistica di Maliparmi e titolare di
Raptus and Rose, esperta di moda
che coniuga la capacità di interpretare le tendenze con la proposta di
capi unici, espressione del sapere
artigiano.
Efficienza energetica ed edilizia sostenibile
Efficienza energetica, sostenibilità e
maggiore/migliore sfruttamento
delle risorse per la produzione di
energia: sono questi i temi che oggi
occupano una posizione di primo
piano nelle agende di tutti i Paesi,
impegnati nella complessa sfida della coniugazione della sostenibilità
ambientale con lo sviluppo economico.
Tra tutti i settori, quello dell’edilizia
civile, in tutta la sua filiera, è particolarmente sollecitato.
I nuovi criteri di efficienza e sostenibilità richiedono infatti non solo
nuove competenze specialistiche,
ma anche una nuova cultura del costruire, una visione integrata dei fattori che concorrono a definire le prestazioni energetico-ambientali di un
edificio, andando oltre il proprio ambito di specializzazione verso una
concezione globale dell’intervento
edile e lo sviluppo di una sempre
SPECIALISTA NELL’USO EFFICIENTE DELL’ENERGIA (EDIZ. 2010)
CREPAZ Massimo (Crepaz Massimo, TRANSACQUA), DALVIT Enrico (Elettrica
Dalvit Snc, GRUMES), DEGASPERI Franco (Degasperi Franco Imp. Termosanitari,
TRENTO), DELLANTONIO Andrea (Dellantonio Impianti Elettrici, MOENA), DELVAI Sandro (Idrosan Impianti Termosanitari Gas Pannelli Solari, TESERO), GASPERINI Manuel (Gasperini Manuel Termoidraulica, TRAMBILENO), GIRARDI Luca (Girardi Luca e Mirco Snc, FORNACE), GOTTARDI Ivo (Carpenterie Gottardi di
Ruggero e Ivo, VEZZANO), LAVEZZARI Oscar (Lavezzari Snc di Oscar e Attilio,
PINZOLO), MIANI Paolo (Battisti Rolando Snc di Battisti Patrizia e C. TRENTO),
RIEDMILLER Andrea (Energia Verde, ROVERETO), SCRINZI Maurizio (Impresa
Costruzioni Scrinzi Nello & C. Snc, ROVERETO), STABILI Adriano (Stabili Costruzioni Elettriche, TRENTO).
maggior capacità di interazione con
i vari soggetti.
Rispetto a questi temi, l’Associazione Artigiani si è attivata su più fronti:
sul piano istituzionale, partecipando e attivando sinergie con i soggetti protagonisti in tema di efficienza
energetica e sostenibilità presenti sul
HANNO PARTECIPATO AL PERCORSO E OTTENUTO LA
VALIDAZIONE DELLE COMPETENZE DI “SPECIALISTA
NELL’USO EFFICIENTE DELL’ENERGIA”
COSTRUTTORI EDILI: BATTISTI Renato (Edilbattisti Snc, TRENTO), BONI Nicola (Ditta Edile Boni Enzo, DRO), CAZZANELLI
Francesco (Cazzanelli Francesco, ALA), COVI Mario (Covi Costruzioni Srl, TAIO), FACCENDA Rudi (FA.SA.CO Snc di Faccenda Matteo e C., GIOVO), LORENZI Giorgio (Lorenzi Giorgio Sas,
VILLA LAGARINA), MENESTRINA Massimo (Duemmecostruzioni, TRENTO), POVINELLI Alberto (Edilcasa Snc, CARISOLO).
CARPENTIERI IN LEGNO: BAROZZI Stefano (Cav. Angeli Vittorio di Barozzi Stefano, MORI), DALLATINA Ezio (Carpenteria in
legno-lattoneria, COREDO), MONFREDINI Beniamino (Edilegno di Monfredini Beniamino, BREGUZZO), VERONESI Marco
(Veronesi Marco Falegnameria - Carpenteria, BRENTONICO).
SERRAMENTISTI: FRIZZERA Lorenzo (Falegnameria Frizzera
Lorenzo, TERLAGO), MARTINELLI Giancarlo (Martinelli Giancarlo & C. Snc, NOVALEDO), MATTAREI Roberto (Falegnameria
Mattarei Snc, RABBI), MOSCHETTI Leonardo (Falegnameria
14 l’Artigianato
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territorio (P.A.T., Distretto Tecnologico Trentino, Consorzio Habitech,
Odatech, Green Building Council); sul
piano dei servizi, realizzando una
serie di iniziative formative per lo sviluppo e la crescita delle competenze
professionali degli imprenditori – costruttori edili, carpentieri in legno,
serramentisti, impiantisti elettrici e
Moschetti L. Snc, STREMBO), PASSERINI Stefano (Falegnameria Passerini Stefano, BRENTONICO), POLO Tullio (Serramenti
di Polo Tullio G. e Figli Snc, ZIANO DI FIEMME), SIGNORATI Giovanna (O.M.A.S. di Signorati A. e C. Snc, ROVERETO).
IMPIANTISTI TERMOIDRAULICI: AGOSTINI Felice (Agostini Felice
Impianti Termosanitari, LAVIS), BONI Enrico (Tecnoservice Sas,
ISERA), MORATELLI Sergio (Moratelli Impiantistica Snc, TRENTO),
QUERIO Paolo (Querio Paolo, CARISOLO), RAGONA Davide (Ragona Snc, TRENTO), RAMPANELLI Ezio (Impianti Termosanitari
Rampanelli Ezio e C., SPORMAGGIORE), RAVELLI Livio (Termosanitaria Ravelli Livio, MEZZANA), ROSSI Domenico Termoidraulica
Rossi Giovanni Snc, COMMEZZADURA).
IMPIANTISTI ELETTRICI: BRUGNARA Armando (Brugnara
Armando, LAVIS), GOTTARDI Enzo (Lomaelelettric, S. MICHELE
ALL’ADIGE), REDOLFI Pierluigi (Impianti Elettrici Civili e Industriali di Redolfi Pierluigi, MEZZANA), RIGATTI Pier Paolo (R.P.
Impianti Elettrici di Rigatti Pier Paolo, REVÒ), TOMASI Giuliano
(F.lli Tomasi Srl, ALA), VITTI Marco (MTM Impianti Elettrici Tecnologici, LAVIS), ZENI Marco (ZENI MARCO Impianti Elettrici,
ROVERETO).
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associazione
termoidraulici – riunite sotto l’etichetta di PROGETTO ENERGIA.
Con le proposte 2010 di PROGETTO
ENERGIA, sono 13 le edizioni del PERCORSO BASE realizzate (la tredicesima edizione è iniziata a settembre ed
è ancora in fase di svolgimento).
A settembre ha inoltre preso il via la III
edizione del percorso di SPECIALISTA NELL’USO EFFICIENTE DELL’ENERGIA, un percorso di approfondimento che porta alla validazione
delle competenze.
37 i partecipanti alle due precedenti
edizioni che hanno sostenuto con
esito positivo l’esame finale, 15 gli
imprenditori artigiani che partecipano all’attuale edizione, giunta ora a
circa metà del proprio cammino. Sono stati affrontati i temi di interesse
comune per le diverse specializzazioni: il contesto normativo; i sistemi
di certificazione energetica degli
edifici (Itaca, CasaClima e Leed);
l’integrazione tra involucro-impianti
e avviate le prime giornate formative di approfondimento specialistico
in sottogruppi (impiantisti elettrici,
termoidraulici, costruttori edili, carpentieri in legno). Lo scorso 15 otto-
formazione 2010
bre il gruppo ha affrontato la prima
esperienza di laboratorio lavorando
concretamente, suddivisi in squadre
composte da imprenditori di tutte le
specializzazioni, su un progetto reale (un asilo in Toscana) per individuare soluzioni tecnico-costruttive
adeguate al raggiungimento di obiettivi di efficienza e risparmio energetico stabiliti dal progettista. Al termine della giornata, ciascun gruppo ha
presentato e discusso le proprie soluzioni con il team di docenti (motivazioni, accorgimenti tecnici, dettagli operativi, ecc…).
Progetto Enerbuild
L’impegno dell’Associazione Artigiani sul tema dell’efficienza energetica
è evidenziato anche dalla partecipazione al progetto transnazionale
Enerbuild, di cui è partner il Servizio
Pianificazione Energetica e Incentivi Agenzia Provinciale per l’Energia della Provincia Autonoma di Trento che
ha affidato all’Associazione la realizzazione di un percorso formativo
sperimentale in tema di efficienza
energetica.
Costruito grazie ad una progettazione congiunta con gli Ordini degli ingegneri e degli architetti, i
Collegi dei geometri e dei periti, si
tratta di un percorso che ha l’obiettivo di promuovere l’integrazione
nella filiera verticale delle costruzioni ad alta efficienza energetica,
costruendo linguaggi e pratiche in
grado di orientare la progettazione
e la programmazione dei lavori verso il raggiungimento ottimale degli
obiettivi di consumo stabiliti dal
committente.
Ha preso così avvio, lo scorso 12 ottobre, il percorso “l’integrazione professionale e di ruolo nella progettazione
e programmazione di edifici ad alta
efficienza energetica” che riunisce,
per la prima volta, nella stessa aula di
formazione, progettisti e artigiani.
Il Presidente De Laurentis, presente
per un saluto iniziale, ha sottolineato
come l’integrazione sia un passaggio
fondamentale per valorizzare l’alta
specializzazione e professionalità di
cui molti artigiani e progettisti sono
portatori e rinforzare ulteriormente
l’immagine del Trentino come territorio del costruire efficiente e sostenibile. Nella stessa direzione gli interventi
dell’arch. Carlino, Dirigente del Servizio Pianificazione Energetica ed Incentivi della P.A.T. e del perito ind.
Giuliano Sadler, presidente del Comitato Interprofessionale degli Ordini e dei Collegi.
Un plauso all’iniziativa, infine, da
parte di Mario Zoccatelli, presidente di GBC Italia.
Nell’avviare il suo intervento su “il
processo di integrazione in LEED”,
ha affermato che questa è in assolu-
to, a livello nazionale e forse anche
internazionale, la prima esperienza
di formazione verso l’integrazione
verticale e ha dichiarato l’intenzione
di promuoverla come buona prassi.
Il percorso formativo proseguirà fino
a metà 2011 e vedrà momenti di formazione comune, momenti di formazione specialistica per progettisti
e per artigiani, momenti di laboratorio in cui in vario modo i partecipanti
collaboreranno alla progettazione e
programmazione di un intervento
edile reale (progettisti tra loro, progettisti e artigiani per specializzazione, artigiani tra loro, progettisti e artigiani in squadre che rappresentano
l’intera filiera).
Il GRUPPO PILOTA dei 20 partecipanti, pionieri dell’integrazione, è composto complessivamente da 10 progettisti e 10 artigiani.
Già formati come “specialisti nell’uso efficiente dell’energia”, gli imprenditori artigiani che hanno deciso di cogliere quest’ulteriore, sfidante, opportunità sono:
Boni Enrico, termoidraulico • Cazzanelli Francesco, costruttore edile • Dallatina
Ezio, carpentiere in legno • Gottardi Enzo, elettricista • Menestrina Massimo, costruttore edile • Moschetti Leonardo, serramentisti • Querio Paolo, termoidraulico
- manutentore • Rigatti Pier Paolo, elettricista • Signorati Giovanna, serramentisti
• Veronesi Marco, carpentiere in legno
I 10 progettisti che partecipano all’iniziativa sono:
Per. Ind. Lorenzo Andreatti • Geom. Omar Caglierotti • Arch. Giuseppe Cavalieri •
Ing. Massimiliano Coser • Ing. Piero Faes • Ing. Amedeo Frasnelli • Arch. Alessandro
Filippi • Geom. Stefano Pilati • Per. Ind. Taravan Daniele • Ing. Andrea Zanetti
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associazione
formazione 2010
Autotrasporto merci
Quali sono le competenze
chiave, nel mondo
dell’autotrasporto merci, per
affrontare la crisi?
Ha preso spunto da questa domanda,
non a caso ripresa nel titolo, il progetto “Autotrasporto merci: competenze per affrontare la crisi”, progettata
grazie alla collaborazione con imprenditori del direttivo autotrasporto che
hanno offerto il loro punto di vista su
criticità e bisogni del settore, obiettivi, contenuti e tempi della proposta formativa da costruire. È così
partito a fine agosto un corso di formazione, destinati ad imprenditori e
loro dipendenti, cui si vuole offrire
un supporto per
• sviluppare metodi e strumenti per
fronteggiare la crisi in atto elabo-
rando azioni di miglioramento,
identificare e costruire vantaggi
competitivi distintivi, sviluppare
maggior valore nella filiera;
• acquisire padronanza delle norme e
degli strumenti che scandiscono il
lavoro quotidiano dell’autotrasportatore e utilizzare queste conoscenze per valorizzare anche agli occhi
del cliente la capacità di offrire servizi professionali, competenti, attenti al rispetto delle regole.
Il corso è articolato in moduli, proposti anche in più edizioni:
• STRUMENTI E DOCUMENTI: cronotachigrafo digitale, scheda trasporto, moduli assenze.
• GUIDA CORRETTA E SICURA: nuovo codice della strada, cura e manutenzione ordinaria del mezzo.
• SISTRI PER AUTOTRASPORTATORI COMPARTO AMBIENTE.
• COSTI, MARGINI, PROVENTI e
STRUMENTI INFORMATICI PER
L’AUTOTRASPORTO .
• STRATEGIE E SERVIZI PER ESSERE
COMPETITIVI; COMUNICAZIONE
EFFICACE CON IL CLIENTE.
• NUOVI SERVIZI.
Grande la risposta degli imprenditori del settore: in 56 hanno deciso di
partecipare all’iniziativa e di coinvolgere 30 loro dipendenti. Dati i numeri, non è possibile, in questo articolo, nominarli tutti. Evidenziamo
però che 12 imprenditori hanno
scelto di comporre il loro percorso
partecipando a tutti i moduli e di impegnarsi così in un progetto formativo di 160 ore (148 in gruppo, 12 di
formazione individuale).
Competenze tecnico-specialistiche
per il settore legno: la programmazione
di macchine a controllo numerico
Infine, nella prospettiva di sviluppare
e consolidare le competenze tecnicospecialistiche per il settore legno, i
corsi di PROGRAMMAZIONE DI MACCHINE A CONTROLLO NUMERICO,
corso BASE e corso AVANZATO. Il cor-
CORSO BASE (100 ORE, 15 gennaio - 21 maggio 2011)
CONTENUTI Assi cartesiani e costruzione di geometrie semplici / Programmazione
linguaggio macchina / Attrezzaggi e gestione magazzini utensili / Spiegazione a bordo macchina delle funzioni operative principali / Utilizzo della macchina C.N.C. per
effettuare i cicli di lavorazione / Fondamenti di fresatura su legno / Programmazione
con software CAM / Programmazione parametrica di base.
PER ACCEDERE Attestato di qualifica coerente o di diploma di qualifica professionale triennale di stato coerente o lavoratori del settore legno. Attestato di partecipazione corso propedeutico autocad 2D organizzato da Associazione Artigiani o qualifica
professionale di “Addetto alle lavorazioni di falegnameria”, o diploma di geometra o
equipollenti che certifichino l’apprendimento di AutoCad 2D.
COSTO DEL CORSO: 100,00 €
PER ULTERIORI INFORMAZIONI E MODULI DI ISCRIZIONI
• ASSOCIAZIONE ARTIGIANI, Ufficio Formazione - tel. 0461.803725
• ISTITUTO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE “SANDRO PERTINI”, sezione legno tel. 335.8455134
TUTTE LE LEZIONI SI TERRANNO DI SABATO (orario 8.45-12.45 / 13.45-17.45)
PRESSO L’ISTITUTO “PERTINI” di Villazzano
16 l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
so avanzato, che partirà il prossimo
6 novembre, è già stato presentato
nel numero precedente della rivista.
CORSO DI AUTOCAD (Autocad 2010)
(40 ORE, 19 novembre - 18 dicembre 2010)
Per chi non conosce AUTOCAD, l’Ufficio Formazione ha organizzato un
corso introduttivo sull’utilizzo del
software: terminologia e comandi,
aree dello schermo, creazione di archivi, primitive di disegno e relativi
comandi, polilinee e quote.
COSTO INDICATIVO DEL CORSO:
260,00 € (iva compresa)
PER ULTERIORI INFORMAZIONI: ASSOCIAZIONE ARTIGIANI, Ufficio Formazione - tel. 0461.803724
Le lezioni si terranno al venerdì pomeriggio (13.45-17.45) e sabato (8.4512.45 / 13.45-17.45) presso l’Istituto “Pertini” di Villazzano.
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associazione
gruppo donne
Donne
piccole imprenditrici
ITALIA DA RECORD IN EUROPA:
secondo i numeri del rapporto
dell’“Osservatorio Confartigianato
donne imprese” in Italia sono quasi
un milione e mezzo: più che in
Germania e nel Regno Unito.
tratto da il “Corriere della Sera” - 15 ottobre
L
a crisi economica non aiuta l’occupazione
femminile. E l’Italia resta lontana sia dall’obiettivo di Lisbona 2010 sia dai nuovi target di
Europa 2020. In particolare ad essere più penalizzate
sono le giovani donne con un’età compresa tra i 15 e
i 24 anni, il 27,9%non lavora rispetto alla media europea che è del 20,4%. Negli ultimi anni il tasso di disoccupazione femminile scende (9,1% ovvero 1,2%
più basso di quello delle donne europee, area euro) e
ad agosto 2010 il tasso di occupazione registra un in-
cremento rispetto a luglio attestandosi al 46,1%. Questo perché si tratta dell’indice che misura chi cerca lavoro o chi lo ha perso ed essendoci poche donne attive è evidente che la crisi ha avuto meno impatto. Nel
secondo trimestre 2010, poi, pur continuando a diminuire il lavoro femminile tiene meglio rispetto a quello maschile; le donne occupate scendono dello 0,2%
contro l’1,2% degli uomini mentre le lavoratrici autonome, le piccole imprenditrici, le artigiane aumentano dell’1,1% contro lo 0,8 degli uomini. Per
numero di imprenditrici e di lavoratrici autonome
il primato è italiano: sono un milione 482 mila
contro il milione 340.900 della Germania e il milione 168.300 del Regno Unito. Sono questi alcuni
tra i molti numeri del rapporto dell’“Osservatorio
Confartigianato donne impresa”.
«Il lavoro autonomo è più flessibile, ci si può organizzare meglio – spiega la presidente dei Giovani
imprenditori di Confindustria, Federica Guidi. – Ecco perché molte donne provano a entrare nel mondo
del lavoro attraverso questa porta».
«Le italiane – continua Guidi – hanno una maggiore attitudine a mettere a frutto il titolo di studio,
che spesso è più elevato rispetto a quello degli uomini. Poi però si presenta il nodo della famiglia, dell’assistenza ai bambini e agli anziani: l’Italia continua a
soffrire di insufficienti politiche conciliative».
I dati del primo trimestre 2010, dice il rapporto, ci
raccontano anche di un Mezzogiorno dove l’occupazione femminile è ferma. Due donne su tre sono
inattive contro la media nazionale che è di una su
due. «Nel Mezzogiorno e tra le più giovani la crisi
economica colpisce di più – è il commento di Linda
Laura Sabbadini, direttrice dell’Istat. – Stando ai dati
2009, il lavoro delle donne ha tenuto meglio solo
all’inizio della recessione, perché l’emorragia di posti
di lavoro si è avuta nelle fabbriche dove maggiore era
l’occupazione maschile».
Un dato preoccupante, sottolineato anche nel rapporto, è che le donne italiane, pur con un tasso di natalità tra i più bassi d’Europa, sono le più inattive dopo
le maltesi. Significa che non solo non hanno lavoro
ma rinunciano a cercarlo. Siamo in ritardo di 22 anni
rispetto all’Europa: il nostro tasso di inattività è fermo
a quello europeo del 1987.
«È su questo punto che si gioca lo sviluppo economico e la ripresa del nostro Paese – sottolinea la sociologa del lavoro Adriana Signorelli. – L’inattività
femminile è un danno grave non solo per le donne
ma per tutto il sistema Italia». Anno LXI N. 12 Novembre 2010
l’Artigianato
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associazione
innovazione
La forza
del nostro sistema
Un’organizzazione moderna, per poter sostenere gli interessi e le attività dei
propri associati, deve essere sempre al passo con il tempo, se non proiettata
verso il futuro. Da questa filosofia l’Organizzazione ha tratto gli spunti per
proporre una nuova concezione di servizio.
di Veronica Costa
P
artendo dalla consapevolezza che ogni novità comporta
un cambiamento, e che ogni
cambiamento diventa opportunità
di sviluppo, il 22 settembre è iniziato
il primo ciclo di “culturizzazione”
dell’organizzazione che ha visto impegnati in prima linea tutti i responsabili dei servizi rivolti all’associato.
Sono stati invitati dalla Presidenza e
dalla Direzione a un evento shock, in
cui abbandonare tutti i pregiudizi verso il termine inflazionato di marketing, rivedere sotto nuova luce le proprie abitudini lavorative, e rivolgere
lo sguardo verso ciò che oggi il cliente realmente richiede, verso le sue
aspettative e i suoi bisogni.
Con la regia di Mauro Baricca, che
già da tempo svolge attività di formazione all’interno del Sistema Confartigianato e che ha sviluppato azioni e
campagne di marketing/comunicazione con diverse sedi della Confartigianato presenti sul territorio nazionale,
si è proceduto sul motto “Devi essere
prima di poter fare, devi fare prima di
poter avere”, ad una prima presa di
coscienza della situazione attuale. Da
tale fotografia avrà inizio un lavoro di
gruppo focalizzato a individuare i punti di forza e i punti di debolezza nei linguaggi, modi, atteggiamenti, credenze
e opinioni del personale dell’Organizzazione, identificando in contemporanea concrete azioni di miglioramento da attuare per fornire all’associato
una risposta e una qualità di servizio
omogenee e identificative.
Altri quattro incontri sono già in
programma entro la fine del 2010. Il
18 l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
secondo momento di incontro dal
titolo “PROMUOVITI IN MODO
INNOVATIVO E COSTANTE” richiederà la capacità di andare oltre
le convenzioni, e vedrà tutti coinvolti nell’arte di parlare con gli Artigiani: “Cosa vogliono i Clienti? Come intercettare le loro necessità e
trasformarle in servizi utili al loro
sviluppo e all’azienda?”. Il terzo momento di incontro dal titolo “DETERMINA IL TUO RISULTATO” si
baserà sul concetto che non si può
fare marketing se non esiste una radica ta cultura del servizio applicato
al risultato.
A questo primo ciclo di incontri
seguiranno ulteriori iniziative che
andranno a coinvolgere tutto il restante personale dell’Organizzazione, con l’obiettivo di migliorare e
valorizzare la cultura di sistema e la
qualità del servizio.
Questa importante operazione
di crescita del valore e della qualità
dell’offerta poggia le proprie basi
sul riconoscimento della forza del
Sistema Artigianato Trentino, che
mette a disposizione di tutti i propri associati una gamma di servizi
integrati e d’alta qualità pensati per
l’impresa artigiana. L’artigiano si
può quindi affidare completamente
all’Organizzazione nei servizi sindacali, nei servizi contabili, fiscali e
specialistici.
Tutto il personale dell’Organizzazione e tutti gli artigiani uniti per
rafforzare la propria identità e sostenere l’economia: questo fa la nostra
forza, questo è il nostro sistema. ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 19
associazione
area appalti
10 domande
per me…
Le 10 domande più frequenti che
vengono poste all’ufficio legale
dell’Associazione Artigiani e Piccole
Imprese della Provincia di Trento.
L’impresa che non possiede la qualificazione S.O.A.
può quindi partecipare ad appalti di lavori pubblici di
importo pari od inferiore a euro 150.000, a condizione
che sia in possesso dei requisiti di ordine generale,
dell’iscrizione alla C.C.I.A.A. e dei requisiti ulteriori richiesti dal bando di gara.
di Marzia Albasini
Come vengono aggiudicati gli appalti?
Quali sono i requisiti di partecipazione a una
gara di appalto pubblica?
I requisiti per la partecipazione a una gara di appalto sono dettagliati nel bando di gara (che è sempre legge speciale per ogni singolo appalto) e sono richiesti a pena di esclusione. In particolare, i requisiti
di partecipazione si suddividono in:
• Requisiti di ordine generale: riguardano l’affidabilità della persona dell’appaltatore e sono richiesti
per la partecipazione a tutte le gare di lavori pubblici, servizi e forniture.
Essi possono essere dichiarati dal concorrente, mediante autodichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/2000,
e riguardano l’assenza di cause di esclusione dagli appalti pubblici (es.: assenza di fallimenti e/o analoghe
procedure concorsuali; assenza di sentenze di condanna che incidono sulla moralità professionale; rispetto della normativa antimafia; ecc.).
• Requisiti di ordine speciale: riguardano la potenzialità dell’impresa ad eseguire l’appalto. Essi sono,
in particolare:
- l’adeguata capacità economica e finanziaria;
- l’adeguata idoneità tecnica e organizzativa;
- l’adeguata dotazione di attrezzature tecniche;
- l’adeguato organico medio annuo.
Il possesso di tali ultimi requisiti, in riferimento alle imprese di lavori, è documentato attraverso l’attestazione S.O.A.
L’aggiudicazione dell’appalto avviene secondo
uno dei seguenti criteri:
• Prezzo più basso, rispetto a quello indicato nel bando, determinato mediante ribasso percentuale unico
sull’importo a base d’asta (al netto degli oneri della
sicurezza) oppure con indicazione dell’importo dei
lavori mediante indicazione dei prezzi unitari.
• Offerta economicamente più vantaggiosa: il bando
stabilisce i criteri di valutazione che possono essere il
prezzo, la qualità, il pregio tecnico, le caratteristiche
estetiche e funzionali, le caratteristiche ambientali,
il servizio post-vendita, l’assistenza tecnica, il costo
di utilizzazione e manutenzione, il termine di consegna, ecc.
Sulla base di questi due criteri, può essere applicata e valutata la soglia di anomalia dell’offerta.
Su quale importo va calcolato il ribasso
di offerta?
L’importo a base di appalto è dato dalla somma
dell’importo dei lavori, servizi e forniture con l’importo degli oneri della sicurezza, che non sono soggetti a ribasso d’asta.
Pertanto, la percentuale di ribasso offerta va calcolata in riferimento all’importo a base d’asta, ma al
netto degli oneri della sicurezza.
Qual è il limite per la partecipazione agli appalti
senza attestazione S.O.A.?
Se nell’offerta ho dimenticato di indicare
la dichiarazione di subappalto, è possibile
procedere al subappalto con una richiesta
all’Ente?
L’attestazione S.O.A. (Società Organismi di Attestazione) è un documento che certifica il possesso dei
requisiti dell’impresa e la sua capacità di eseguire (direttamente o in subappalto) appalti di lavori pubblici
di importo superiore a euro 150.000.
No. Condizione indispensabile per procedere alla
richiesta di subappalto in fase di esecuzione dei lavori è avere indicato in fase di offerta la dichiarazione
di subappalto, mediante l’esatta indicazione delle lavorazioni che si intendono affidare in subappalto.
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
l’Artigianato 19
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associazione
area appalti
Devono essere dichiarati tutti i precedenti
penali o soltanto quelli più gravi?
L’art. 38 del Codice, e in maniera analoga l’art. 35
della nostra L.P. 26/1993, vieta la partecipazione agli
appalti pubblici ai concorrenti che abbiano subito condanne per «reati gravi incidenti sulla moralità professionale». La valutazione di tale gravità e l’incidenza sulla
moralità professionale devono essere valutate dalla Stazione appaltante (e non dall’impresa concorrente).
La questione è ancora dibattuta e aperta, ma l’orientamento prevalente in giurisprudenza è estremamente rigoroso. Si ritiene pertanto senz’altro consigliabile, per opportuna cautela in considerazione delle
gravi conseguenze sulle dichiarazioni mendaci, che il
concorrente dichiari tutte le condanne (sentenze passate in giudicato, sentenze di applicazione della pena
su richiesta delle parti – patteggiamenti – decreti penali di condanna), siano esse, o meno, per reati gravi incidenti sulla moralità professionale.
Se il Certificato del Casellario Giudiziale risulta
NULLO è possibile dichiarare di non avere
precedenti penali?
Secondo il Testo unico che disciplina la materia, il
Casellario Giudiziale comune richiesto dal privato
non riporta tutti i precedenti penali, e in particolare non riporta (tra gli altri) né le sentenze di patteggiamento né i decreti penali di condanna, per i quali
sia stata concessa la sospensione condizionale o la
non menzione, né le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda. A differenza
di tale certificato, invece, quello a richiesta della
pubblica amministrazione contempla tutte le tipologie di condanna.
Pertanto, anche qualora il Casellario Giudiziale risulti NULLO, ciò non rappresenta idonea sicurezza
che a carico dei soggetti non sussistano precedenti
penali. Si consiglia di verificare la reale esistenza di
precedenti penali, richiedendo personalmente (muniti di carta di identità) all’Ufficio del Casellario Giudiziale presente presso il Tribunale, la Visura del Casellario Giudiziale (non il Certificato!), che riporta
tutti i precedenti penali.
Nei confronti di quali soggetti devono essere
dichiarate le posizioni penali?
La posizione penale deve essere dichiarata nei confronti dei seguenti soggetti:
1. i direttori tecnici;
2. in caso di ditta individuale: il titolare;
in caso di Società in Nome Collettivo: tutti i soci;
in caso di Società in Accomandita Semplice: i soci accomandatari;
in caso di Società di Capitali: gli amministratori
muniti di rappresentanza;
20 l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
L’aggiudicazione dell’appalto
avviene secondo il criterio del prezzo
più basso, rispetto a quello indicato
nel bando, oppure tramite l’offerta
economicamente più vantaggiosa
tra prezzo, qualità, pregio tecnico…
3. eventuali procuratori che rappresentino l’Impresa nella procedura di gara;
4. tutti i soggetti elencati ai punti precedenti che siano cessati dalla carica nel triennio antecedente.
In quale modalità è consentito il versamento
all’Autorità di Vigilanza?
Il Contributo all’Autorità di Vigilanza Contratti
pubblici, servizi e forniture è condizione per la partecipazione alle gare di appalto di appalto superiori a
150.000 euro e deve essere documentato all’atto della presentazione dell’offerta.
A decorrere dal 1° maggio 2010, al fine di versare il
contributo è necessario iscriversi on line al nuovo “servizio di riscossione” raggiungibile dalla home page sul
sito web dell’Autorità (www.avcp.it), sezione “Contributi in sede di gara”.
L’utente (Operatore economico) iscritto dovrà collegarsi al servizio con le credenziali da questo rilasciate, e inserire il codice C.I.G. (codice identificativo gara), per la ricerca della procedura di appalto alla quale
l’operatore intende partecipare.
Il sistema consente il pagamento diretto mediante
carta di credito oppure la produzione di un modello
stampabile da presentare a uno dei punti vendita Lottomatica Servizi, abilitati a ricevere il pagamento.
Quanti giorni ci sono per fare ricorso in materia
di appalti?
Con il recepimento della Direttiva ricorsi, a decorrere dallo scorso 27 aprile sono state introdotte significative modifiche sia sul piano degli strumenti di
tutela nella materia degli appalti pubblici, sia relativamente ad alcune disposizioni di carattere sostanziale previste dal Codice dei Contratti pubblici (sul
tema il nostro articolo sulla rivista di luglio 2010).
Tra le tante novità, si registra una notevole accelerazione dei termini processuali: viene meno la possibilità di utilizzare lo strumento del ricorso straordinario
al Presidente della Repubblica (che aveva un termine
lungo di 120 giorni), essendo possibile ora ricorrere
unicamente al giudice amministrativo (T.A.R.), per il
quale il nuovo termine è ridotto a 30 giorni (e non
più 60). Tale termine decorre dalla ricezione della comunicazione dell’aggiudicazione definitiva o della stipulazione del contratto, ovvero dalla pubblicazione di
bandi e avvisi autonomamente lesivi. ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 21
associazione
eventi
Chris Culy all’Atelier
Foto Paolo Aldi
Un appuntamento da non perdere, il 22 ottobre, all’Atelier Foto Paolo Aldi:
Chris Culy, americano di nascita e giramondo per vocazione, si presenta al
pubblico roveretano e nazionale con una sorprendente serie di opere dal
titolo “Rivisualizzare il visuale”.
O
ltre trenta opere ricche di forme e colore,
astratte ma nello stesso tempo fortemente
collegate a dati reali di partenza; delle fotografie che rivisualizzate diventano segni e colori.
L’artista ha creato appositi software con cui lavora
partendo da una fotografia. Chris Culy applica para-
L’inaugurazione della mostra è venerdì
22 ottobre alle ore 17.00 (ingresso libero)
Apertura mostra: 23.10.2010 - 21.11.2010
Mar./Sab. 9.00/12.30 - 15.00/19.00
Dom. 10.00/12.30 - 15.00/19.00
Lunedì chiuso
Atelier Foto Paolo Aldi
www.fotopaoloaldi.it
Via Rialto, 47 Rovereto (TN)
Contatti: Lia Grigoletti - tel. 0464 439333
[email protected]
Per info sull’artista:
Paolo Aldi - tel. 0464.439333
[email protected]
www.clfotonline.com/cc/
metri quali ad esempio angolazioni e saturazioni del
colore. In base ai criteri impostati, il computer genera il risultato finale.
L’uomo e il computer agiscono come uno stesso
individuo nel progetto artistico di trasformazione dell’immagine, l’artista è la mente che comanda il processo creativo, la macchina è il
braccio che concretizza la rielaborazione. Chris Culy definisce
la sua arte digitale Human Assisted Computer Art, arte digitale
integrata dalla mano dell’uomo.
La mostra espone oltre 30
opere fotografiche suddivise in
due gruppi. Nella parte “Trasformazionale” le relazioni fra i colori dei punti vicini sono visualizChris Culy
zate dalle curve e dalle rotazioni;
lo stesso artista decide dove e come curvare e ruotare.
In “Colori in Forme” i colori dell’immagine originale sono trasformati in forme. Le proprietà dei colori
mutano in proprietà delle forme quali larghezza, altezza, colore e trasparenza. Chris Culy applica nei lavori che presenta la sua poliedrica preparazione in
scienze cognitive, linguistica e informatica. La sua
formazione multidisciplinare si riflette nel suo concetto artistico: l’artista legge in ogni immagine le diverse facce che la caratterizzano e i diversi modi nei
quali può essere percepita e, attraverso l’informatica,
intende rendere visibili questi aspetti. Anno LXI N. 12 Novembre 2010
l’Artigianato
21
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associazione
area lavoro
La detassazione
per i dipendenti
Le somme del 2009 e 2010 di lavoro straordinario e notturno potranno essere
detassate applicando un’aliquota fissa del 10% a carico del dipendente,
anziché del 23%.
I
n una recente interpretazione l’Agenzia delle
Entrate, congiuntamente con il Ministero del
Lavoro, ha fornito ulteriori precisazioni in merito alle somme che, per gli anni 2009 e 2010, potranno essere detassate per:
• lavoro straordinario, supplementare e per clausole
elastiche;
• lavoro notturno (sia ordinario che per la maggiorazione del lavoro ordinario in turni)
purché dette somme possano essere riconducibili a
incrementi di produttività, innovazione, efficienza organizzativa o ad altri elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa.
Nel caso in cui dette somme possano essere assoggettate ad imposta sostitutiva, ovvero detassate, sarà
applicata l’aliquota fissa del 10% a carico del dipendente, anziché quella della tassazione ordinaria con un’aliquota di partenza del 23% a carico del lavoratore.
Le prestazioni rese dai dipendenti potranno, però,
essere detassate solo se il datore di lavoro ritiene che
le stesse abbiano determinato un risultato utile per il
conseguimento di elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa.
La detassazione pertanto «è subordinata al perseguimento di un incremento di produttività che trovi riscontro
in una dichiarazione dell’impresa».
22 l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
Il datore di lavoro, quindi, assumendosene piena
responsabilità, dovrà fornire una comunicazione
scritta al lavoratore, nella quale attesti che la prestazione lavorativa ha effettivamente determinato un
risultato utile per il conseguimento di elementi di
competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa.
Questo significa che il responsabile della detassazione del reddito di lavoro dipendente è il datore di
lavoro, che è l’unico che può essere chiamato a fornire la prova che le somme siano state correttamente
assoggettate a detassazione perché oggettivamente riconducibili a incrementi di produttività o di efficienza organizzativa.
L’Agenzia delle Entrate ha inoltre chiarito che il
recupero della detassazione, per le somme relative all’anno 2009, avverrà mediante esposizione sui modelli dichiarativi e certificativi da utilizzare nel 2011
(periodo d’imposta 2010), nei quali provvederà ad
inserire appositi campi.
Il datore di lavoro dovrà, invece, indicare nel
CUD/2011 le somme erogate nell’anno 2009 che abbiano il requisito oggettivo, ovvero che hanno contribuito al conseguimento di elementi di produttività
e di redditività e pertanto sono assoggettabili a imposta sostitutiva. ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 23
associazione
Una vita
in agricoltura
In questo numero del mensile
un’intervista esclusiva a Flavio
Pezzi, da 24 anni presidente
provinciale della Confederazione
italiana agricoltori. Tra passato,
presente e futuro un’analisi a 360
gradi dello stato dell’arte di un
settore da sempre protagonista
nell’economia trentina.
di Stefano Frigo
D
a 24 anni è il presidente della Confederazione
italiana agricoltori (Cia) del Trentino. Una vera
e propria memoria storica di uno dei comparti
centrali e nevralgici nell’ambito dell’economia provinciale. In questo numero del nostro mensile ospitiamo
un’intervista a Flavio Pezzi, numero uno di un’organizzazione che conta 2.600 associati, ai quali offre tutti i
servizi necessari, con sede in via Maccani 199 a Trento.
La Cia è il secondo sindacato per ordine di grandezza
presente nella nostra realtà.
Presidente, data la sua lunga esperienza, mi
sembra proprio il caso di chiederle come ha
visto cambiare l’agricoltura in questi 24 anni?
«Complessivamente in meglio. Innanzitutto le nuove generazioni che si affacciano e investono nel nostro
mondo sono sicuramente più preparate, sia dal punto di
vista scolastico che da quello tecnico, rispetto al passato.
Allo stesso tempo notiamo una partecipazione femminile maggiore, senza considerare il fatto che sono molto
numerosi i “nuovi imprenditori”. Con questo termine
mi riferisco a coloro che non hanno una storia famigliare che si tramanda negli anni nel comparto agricolo ma
decidono di iniziare da zero attirati dai prodotti biologici, dall’ambiente e più in generale dalla possibilità di vivere una vita all’aria aperta in contesti lontani da quelli
dei grandi centri urbani. Devo sottolineare che Cooperazione ha fatto passi da giganti puntando ad accorciare
le varie filiere produttive. Gli aspetti negativi riguardano, senza ombra di dubbio, i rapporti che intercorrono
tra le tante, troppe (al momento sono cinque ndr) organizzazioni che caratterizzano il nostro comparto. Ognuno tende ad andare avanti per la propria strada senza
intervista
cercare invece di condividere progetti. Senza un’unità
d’intenti più forte e salda difficilmente riusciremo a
compiere dei passi in avanti di grande peso e soprattutto
non saremo in grado di incidere profondamente sul tessuto produttivo in modo da ridurre i costi».
Continuando a parlare di difficoltà: quali sono le
criticità più evidenti nell’agricoltura trentina?
«Le dimensioni aziendali sono ancora troppo ridotte e frammentate, per arrivare sul mercato globale in
maniera competitiva è indispensabile aumentare la
massa critica e migliorare l’offerta altrimenti la grande
distribuzione ha gioco troppo facile nel dettare le regole. Credo che a tal proposito dovrebbe essere la politica a giocare un ruolo da protagonista puntando a
un obiettivo che può sembrare semplice ma non lo è
affatto: una gestione unitaria dei vari settori agricoli.
La stessa politica che però merita secondo me un plauso per la strada intrapresa per quanto concerne la promozione sotto un unico marchio: territorio-turismo e
prodotti agroalimentari tipici devono infatti andare
avanti di pari passo. In questo senso anche la Camera
di Commercio sta ricoprendo un ruolo fondamentale
con la propria attività».
Come giudica invece il rapporto
tra agricoltura e artigianato?
«Credo che tutti noi lavoriamo per il bene della comunità in
cui viviamo. Prima che imprenditori siamo cittadini. Bene, partendo da questo assunto vi garantisco che i rapporti che abbiamo in
tutte le valli del Trentino con gli
artigiani
sono improntati al masFlavio Pezzi
simo rispetto e alla più sincera stima reciproca. Sono molti i vostri associati con i quali
collaboriamo attivamente e proprio con loro continuiamo a ragionare e confrontarci. Tra l’altro insieme abbiamo il dovere, soprattutto verso le generazioni più giovani, di tutelare il territorio e lasciare in dote per il futuro
un Trentino affascinante e unico come quello attuale».
Per concludere, presidente: se la sente di dirci
come vede i prossimi anni dell’agricoltura e quali
strategie dovrebbero essere messe in campo?
«La semplice qualità non è più sufficiente, è necessario puntare all’eccellenza. Un’eccellenza che accompagni le nostre produzioni attraverso tutta la filiera:
dal momento della prima lavorazione sino alla clientela finale. Vi faccio un esempio personale: siedo nel
Consiglio d’amministrazione di “Melinda” e vi posso
garantire che attraverso un percorso che ha puntato
ad ottenere tutte le certificazioni di qualità e su una
promozione forte e mirata si è arrivati a far conoscere
e apprezzare il nostro marchio praticamente in tutta
Italia e nei paesi europei più importanti. Sarà fondamentale poi mantenere intatta la capacità produttiva
delle nostre terre, questa è la prima e forse più importante garanzia di successo». Anno LXI N. 12 Novembre 2010
l’Artigianato 23
ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 24
associazione
commento
La forza
dei valori
Analisi sui valori fondamentali che ci
hanno portato fino ai nostri tempi,
dalla comunità, alla famiglia, al lavoro.
di Flavia Angeli [tratto da il “Trentino” del 20 ottobre]
V
iviamo in un mondo dove sempre più spesso
viene messa in dubbio l’esistenza di quei valori fondamentali per l’esistenza della vita
stessa. Infatti fra guerre, terrorismo, violenze di ogni
genere ancora inflitte in special modo su donne e
bambini, pedofilia, sfruttamenti, mafie, abusi, complotti e si potrebbe andare avanti ancora, ci si chiede,
sempre con maggior frequenza, dove siano andati a
finire quei valori fondamentali che ci hanno portato
fino ai nostri tempi. È pur vero che guerre, violenze,
terrorismo, sfruttamenti, ecc., sono da sempre esistiti, la storia ce lo insegna.
Ma l’esistenza dei valori fondamentali nelle nostre comunità, sempre più spesso, segna il passaggio del tempo, con il superamento degli stessi per
la vittoria sempre più evidente di egoismi, personalismi, tralasciando l’importanza di un linguaggio
comune che ci indirizzi e porti a perseguire il bene
comune.
Le piccole comunità sono ancora salvaguardate da
queste eccezioni, ma man mano che la città cresce,
sempre di più si avverte la mancanza di questi importanti agganci e intrecci di quelle comunità che si sentono unite e che cercano di coinvolgere l’intera popolazione nelle azioni, anche quotidiane del buon
vivere, delle belle relazioni, abbandonando gli individualismi fini a se stessi.
Anche nelle famiglie si assiste, sempre con più frequenza, grazie anche a un cambio di crescita demografica (famiglie meno numerose) e alle relazioni che
cambiano, a delle variazioni bene evidenti.
Non più famiglie unite per tutta la vita, le separazioni sono nell’ordine di una coppia su 4 che si separa, con conseguenze evidenti anche sul nucleo famigliare stesso. Genitori separati, famiglie allargate e
figli che spesso ne subiscono le conseguenze. Difficile in questi contesti, per la famiglia, trasmettere i valori integri, fermi e decisi.
Così mentre in talune realtà esiste questo sano
principio del fondamento della famiglia sui valori etici, sociali, morali, ci si ritrova con altre realtà dove
24 l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
questi principi non esistono proprio. Ci sono figli che
non sanno nemmeno cosa sono le regole, senza le
quali risulta impossibile poter pensare di far valere i
propri diritti da un lato e i doveri dall’altro, che non
conoscono la risposta di un “no” fermo e deciso. Così ci si ritrova con ragazzi cresciuti nel principio dei
valori, con altri che ignorano perfino il significato di
tale termine.
E allora tu sei il genitore denigrato che non permette al proprio figlio di portare il cellulare a scuola,
per esempio, dato che presso questa importante e
fondamentale istituzione i figli dovrebbero andare
per imparare e studiare, socializzando con i propri
compagni che, almeno in questo contesto, sono vivi
e umani.
Difficile far pensare questo sano principio, in un
mondo dove ormai tutto passa attraverso il digitale e
il virtuale, tanti si incontrano sui social network, e
pure le emozioni si vivono online. Il bello di vivere,
dell’aspettativa di una risposta che tarda ad arrivare
non esiste più. Tutto subito e tutto risolto. Nel bene
e nel male.
E poi esiste l’impresa che spesso si riconosce nell’organizzazione del lavoro. Lavoro che se accompagnato da sani principi porta anch’esso al bene comune, pur sempre rispettando il principio di un sano
guadagno. Ma anche qui c’è stata la crisi, intervenuta
grazie a un lavoro scorretto delle grandi imprese finanziarie, che di certo non hanno operato secondo i
principi dell’etica e del buon governo.
Risultato evidente la crisi che permane ormai nella globalità delle aziende, anche quelle piccole spesso
sul traguardo di un possibile fallimento.
E così, mai come ora ci si ritrova ad errare per le
strade nella ricerca di una risposta tangibile alle proprie esigenze. Leggiamo quanti sono ormai coinvolti
nel gioco, gratta e vinci, slots machine, lotto, enalotto, innescando un meccanismo che spesso è del non
ritorno.
Si legge di qualche caso di suicidio collegato al
grado di indebitamento innescato proprio dalla rincorsa della vincita mai arrivata.
Sono questi dunque i valori della vita? E lo Stato
è coinvolto in tutto questo dato che è proprio lo Stato che controlla questa realtà attraverso i monopoli
di stato, assicurandosi un gettito tributario certo e in
continua crescita.
E i cittadini, ammalati di gioco e bisognosi di supporto psicologico, alla ricerca di una via d’uscita, sono in continuo aumento. Così, senza lavoro, senza
valori, pure ammalati ci si ritrova ad errare per un
paese che ha bisogno di risposte concrete, tangibili
ma alla cui base bisogna lavorare a fondo per far sì
che i valori fondamentali della vita, che partono dalla famiglia per camminare nella comunità e continuare nel lavoro, tornino ad essere le basi del nostro
benessere e del nostro futuro.
È come se dovessimo fare un passo indietro nel
tempo, non troppo, ma per soffermarci un attimo a
pensare al bene comune di tutti noi. ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 25
associazione
assicurazioni
Polizze: il costo
per ripararsi dai pericoli
Le ipotesi per tre profili di rischio diversi: coppia con figli, coppia senza figli
con un solo reddito e single giovane.
di Walter Tamanini
A
cquistare una polizza significa investire in sicurezza. L’abbiamo scritto spesso dalle colonne di questa rivista ma vale la pena ripeterlo perché non si esagera mai quando si consiglia il
prodotto assicurativo giusto che è in grado di dare serenità alle persone e di non sconvolgere loro la vita
quando l’imprevisto accade.
Noi italiani per tradizione e per abitudine siamo
un popolo di “assicurati auto”, cioè pensiamo all’assicurazione soprattutto quando c’è da rinnovare la
polizza (obbligatoria) per la nostra autovettura e/o
per la moto.
Con investimenti spesso minimi potremmo però
mettere al sicuro tanti aspetti della vita quotidiana,
dal lavoro al tempo libero, dalla casa al viaggio, dal
risparmio alla pensione. La possibilità di scelta è ampia su tutti i fronti, sia in termini di copertura che
durata e termini contrattuali, anzi ormai i prodotti
assicurativi sono così numerosi e variegati che spesso
è difficile, per chi non è esperto, saper scegliere esattamente ciò di cui si ha bisogno.
Una risposta a tutte le esigenze
È per aiutare i clienti delle assicurazioni ad orientarsi che l’Irsa, l’Istituto di studi assicurativi, ha pubblicato qualche tempo fa una specie di prontuario
che aiuta a scegliere il prodotto giusto.
Combinando insieme elementi come la situazione lavorativa e familiare, l’età, i bisogni e i desideri
ha individuato alcuni profili-tipo di assicurati e ha
suggerito loro le coperture assicurative di cui potrebbero avere bisogno. Ne prendiamo in considerazione
solo tre, i più comuni.
Primo profilo: coppia con figli
È chiaro che la tipologia di famiglie con genitori e
con bambini presenta una molteplicità di casi e si-
tuazioni che ci vorrebbe un libro per esemplificarli
tutti.
Per questo profilo l’Irsa ha rappresentato una situazione piuttosto comune: una coppia in cui l’uomo è un
lavoratore autonomo di 45 anni, con una moglie impiegata e con due figli a carico. Il reddito personale netto del capofamiglia è ipotizzato in 2.300 euro al mese,
quello familiare in 3.400. La famiglia ha acquistato una
casa avvalendosi di un mutuo. Di cosa potrebbe avere
bisogno dal punto di vista assicurativo? Prima di tutto
di una polizza vita a puro rischio, meglio definita tecnicamente “Temporanea in caso di mort (cioè che copra solo il rischio morte), su due teste (marito e moglie)
a garanzia del mutuo. Perché se malauguratamente al
marito o alla moglie dovesse capitare una disgrazia, il
coniuge non si trovi in difficoltà con due figli piccoli
cui provvedere, a pagare le rate del mutuo. Poi, dal momento che il marito è un lavoratore autonomo, una
polizza contro l’invalidità permanente da infortunio e
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
l’Artigianato 25
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associazione
assicurazioni
malattia, sempre nell’eventualità, che si spera remota
Terzo profilo: single giovane
ma che purtroppo ogni tanto si verifica, che capiti un
incidente che limiti le capacità lavorative del capofaQui la situazione cambia radicalmente perché non
miglia.
c’è più la famiglia e quindi non ci sono persone a caUn ulteriore consiglio dell’Irsa è che il capofamirico. L’ipotesi è che il single in questione abbia 35
glia stipuli una polizza sanitaria a copertura dei grananni, abbia un lavoro da dipendente e un reddito
di interventi e che comprenda una diaria giornaliera
personale netto di 2.500 euro al mese, con un mutuo
per il ricovero in ospedale o casa di cura.
da pagare.
Contro i danni che possono provocare i figli (ma
In questo caso l’Irsa consiglia: una polizza contro
non solo) si potrebbe optare per una polizza di reinvalidità permanente da infortuni e malattia, una
sponsabilità civile, la cosiddetta “polizza della famipolizza contro la perdita involontaria del posto di laglia”. Infine si potrebbe aggiungere una polizza di tuvoro, una polizza sanitaria completa compresa la diatela legale per l’attività esercitata con estensione alla
ria da ricovero e infine una per la tutela legale. Come
vita privata, in modo da non sostenere spese legali in
nel primo profilo sarebbe necessaria anche una polizcaso di eventuali controversie.
za incendio contro i danni che potrebbero verificarsi
Non è prevista la polizza incendio perché si è iponell’abitazione di proprietà ma non viene presa in
tizzato che fosse già prevista nel mutuo casa.
considerazione perché si ritiene che sia già inserita
Ma quanto costa tutto ciò? L’Irsa ha fatto tutti i
nel mutuo.
calcoli e ha individuato in circa 2.900 euro annui il
Spesa complessiva per una copertura di questo ticosto complessivo delle varie polizze, compresa l’epo: 1.800 euro circa.
stensione ai grandi interventi per la polizza sanitaria.
Per concludere, ricordarsi di fare attenzione alle
Certo, non è una cifra che una famiglia spende a
condizioni che si sottoscrivono e verificare quali
cuor leggero, anche perché nel conteggio non è calsiano le eventuali esclusioni previste, può evitare, al
colato il costo per la polizza rc auto, però, se si parte
momento della liquidazione del danno, di avere
dal presupposto che sottoscrivendo polizze si acquisgradite sorprese.
sta sicurezza, spendere poco meno
di 3.000 euro all’anno per essere
tutelati praticamente contro ogni L’Irsa, Istituto di studi assicurativi, ha pubblicato
tipo di imprevisto non è una cifra
qualche tempo fa un prontuario che aiuta a
eccessivamente elevata.
Secondo profilo: coppia senza
figli con un solo reddito
scegliere la polizza giusta.
Combinando insieme elementi come la situazione
lavorativa e familiare, l’età, i bisogni e i desideri
ha individuato alcuni profili-tipo di assicurati
e ha suggerito loro le coperture assicurative di cui
potrebbero avere bisogno.
L’ipotesi fatta dall’Irsa per il secondo profilo è quella di un uomo
di 53 anni, sposato con una moglie
casalinga, di professione lavoratore
autonomo, con un reddito personale netto (che poi
coincide con il reddito familiare) di 5.000 euro al mese.
In questo caso, essendo la coppia sposata da diversi anni la spesa per l’acquisto della casa è già stata
completata e non esistono mutui da pagare. Le polizze che l’Irsa suggerisce sono: una polizza vita che preservi un capitale per la moglie in caso di scomparsa
del marito, una polizza contro invalidità permanente
da infortuni e malattia, una polizza sanitaria che copra i grandi interventi e che comprenda anche la diaria da ricovero, la responsabilità civile del capofamiglia, la polizza di tutela legale e la polizza incendio
per la casa di proprietà. Il totale della spesa, considerati ovviamente tutti i parametri che cambiano rispetto alla situazione precedente, prima fra tutti l’età
che incide parecchio nelle polizze sanitarie, è di circa
5.500 euro, cifra considerevole e più alta di quella del
profilo precedente e che peraltro la famiglia è in grado di sopportare più agevolmente dal momento che
il reddito è maggiore, non ci sono figli cui provvedere e non c’è mutuo da pagare.
26 l’Artigianato
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Per quanto riguarda il costo, quello indicato per singolo profilo è un premio medio che può variare in più
o meno (anche considerevolmente) da Compagnia a
Compagnia, dai capitali assicurati, dal sesso e dall’età e
inoltre, da come decidiamo di “personalizzare” la polizza, integrando o meno l’assicurazione con garanzie
che più si prestano alle nostre necessità. Si segnala l’offerta in vendita di un inventario proveniente da fallimento di società termoidraulica costituito da magazzino, attrezzatura e parco veicolare.
Per elenco dettagliato, foto, visione articoli ed altre informazioni prego contattare
l’ufficio della Curatela: tel. 0463.424490 e-mail [email protected]
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AUTORIPARATORI
associazione
categorie
Accordo di collaborazione
per il settore GPL-metano
Sottoscritto da Confartigianato
Autoriparazione l’Accordo di
collaborazione riguardante il
settore GPL-metano che sarà
strategico per il futuro delle
imprese operanti nel comparto.
di Confartigianato Autoriparazione
n data 12 ottobre 2010, presso il Ministero dello
Sviluppo Economico, Confartigianato Autoriparazione ha sottoscritto un Accordo di collaborazione riguardante il settore GPL-metano, unitamente
a Unione Servizi alla Comunità settore Autoriparazione di CNA, ad ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), a UNRAE (Unione
Nazionale Rappresentanti Autoveicoli esteri), a Consorzio ECOGAS, a Gestione Fondo Bombole Metano,
a Consorzio NGV System Italia – Consorzio Italiano
del Gas Naturale per i Trasporti – ed alle Associazioni
delle Imprese distributrici di GNC e GPL per autotrazione (Assogasmetano, Federmetano, Unione Petrolifera, Assopetroli, Grandi Reti).
Obiettivo dell’accordo quello di promuovere la
progressiva diffusione dei veicoli alimentati a
GPL-metano, offrendo al cliente massime garanzie, da parte di tutti i soggetti coinvolti nella filiera, sul piano della corretta informazione, della
qualità del servizio e della sicurezza degli interventi tecnici per la manutenzione e la revisione
dei veicoli stessi.
Si tratta di una iniziativa di portata strategica e innovativa – sostenuta e favorita dal Ministero dello Sviluppo Economico – che persegue, attraverso la collaborazione e l’attività sinergica di tutti gli attori
interessati, finalità di interesse generale per la platea
degli utenti, conciliando riduzione dei consumi con la
tutela della sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente.
L’accordo, infatti, promuovendo l’utilizzo di combustibili alternativi (GNC e GPL), consentirà di apportare un contributo significativo alla riduzione
delle emissioni inquinanti, a beneficio dell’intera
collettività senza pregiudicare le esigenze di mobilità
da parte degli utenti stessi. In quest’ottica, le officine specializzate del settore potranno svolgere, con
la loro professionalità, un ruolo chiave, offrendo
I
un servizio altamente qualificato e, al tempo stesso, fruire di nuove prospettive di crescita e di
maggiore competitività sul mercato per una effettiva rivitalizzazione del settore.
Nel progetto, ovviamente, occupa un posto di
primo piano la formazione, in quanto qualificazione e competenza di tutti i soggetti coinvolti sono i
fattori determinanti alla base dell’iniziativa. In tal
senso l’accordo prevede anche di stimolare la partecipazione delle officine specializzate ai corsi di formazione, svolti da organismi abilitati e riconosciuti
ai sensi della normativa vigente.
Particolare soddisfazione per l’iniziativa è stata
manifestata da Claudio Piazza che ha sottoscritto
l’accordo in qualità di Delegato di Confartigianato
Autoriparazione per il settore e che ha operato in
maniera efficace e determinata per il raggiungimento di tale obiettivo, anche nell’ambito del tavolo di
lavoro appositamente costituito presso il Ministero
dello Sviluppo Economico. Claudio Piazza ha fortemente voluto l’accordo nella convinzione che sarà
determinante per la riqualificazione delle officine
di installazione di impianti a GPL-metano, aprendo nuove opportunità di mercato, fondamentali
nell’attuale contesto di crisi economica. «L’accordo – ha tenuto a sottolineare Claudio Piazza – è anche frutto e risultato tangibile dell’incisiva strategia
perseguita da Confartigianato Autoriparazione da
sempre orientata su iniziative concrete volte al miglioramento continuo della preparazione professionale degli operatori del settore, per fornire un servizio sempre più qualificato e per accrescere i livelli di
sicurezza stradale, mettendo la professionalità degli
autoriparatori al servizio della clientela, con particolare attenzione alla difesa dell’ambiente». Anno LXI N. 12 Novembre 2010
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associazione
AUTORIPARATORI
categorie
Tecnico riparatore
di veicoli a motore
Inaugurata, presso la sede dell’azienda Italscania S.p.a. di Spini di Gardolo,
l’ottava edizione del IV anno di “Tecnico riparatore di veicoli a motore”,
organizzato dal Centro di Formazione Professionale ENAIP di Villazzano.
di Dario Pedrotti
avvio del IV anno per il conseguimento del
diploma provinciale di formazione professionale di “TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE” organizzato dal Centro di Formazione Professionale ENAIP di Villazzano, giunto
all’ottava edizione, ha avuto luogo come consuetudine presso la sede di un’associazione o azienda partner del progetto. D’altronde un quarto anno basato
su una metodologia formativa attiva dell’alternanza,
dove si integrano, in forma sinergica, attività svolte
presso il Centro di Formazione Professionale ed esperienze di formazione realizzate in azienda, non poteva iniziare diversamente.
Quindi per questo anno formativo 2010-2011, il
punto di accoglienza dei 17 allievi del corso è stata la
sede dell’azienda ITALSCANIA S.p.a. di Spini di Gardolo.
L’
28 l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
La novità a partire dall’anno in corso è rappresentata dal riconoscimento nazionale delle figure
professionali secondo l’Accordo nazionale della
Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome del 25 febbraio 2010 e quindi la progettazione del percorso formativo è stata adeguata alle
nuove competenze.
È stato il nuovo Direttore del CFP di Villazzano
dott. Diego Freo ad accogliere gli allievi e i referenti
della partnership di progetto presenti Maria Cristina
Poletto (Responsabile Education Confindustria di
Trento) e Paolo Malesardi (Presidente degli Autoriparatori per l’Associazione Artigiani P.M.I. della provincia di Trento) evidenziando l’importanza di organizzare corsi con queste caratteristiche e peculiarità
gradite alle aziende, ma che rappresentano soprattutto una vera opportunità per i giovani e per la loro oc-
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AUTORIPARATORI
associazione
categorie
La novità a partire dall’anno in corso
è rappresentata dal riconoscimento
nazionale delle figure professionali
secondo l’Accordo nazionale della
Conferenza delle Regioni e delle
Provincie Autonome del 25 febbraio
2010 e quindi la progettazione del
percorso formativo è stata
adeguata alle nuove competenze.
cupazione. Lo dimostrano i livelli di occupazione degli allievi degli anni precedenti che, visti i tempi di
crisi occupazionale giovanile, non è da sottovalutare.
È importante l’incontro tra il mondo della scuola e
quello del lavoro con la formazione in azienda che
diventa un’opportunità strategica per l’esperienza e
gli stimoli che offre agli allievi. Oggi la scelta della
formazione professionale non è più una scelta di ripiego, come veniva considerata un tempo, ma una
grande opportunità, che i giovani affrontano con entusiasmo e soddisfazione.
Il dott. Dino Cecconi Vice A.D. Italscania e Responsabile Amministrativo e del Personale, ha approfittato
dell’occasione per presentare la mission e i numeri dell’azienda e ribadire nel contempo l’importanza della
collaborazione di una rete di imprese e associazioni di
categoria con il Centro di Formazione Professionale al
fine di condividere un progetto teso ad assumere un
approccio di cooperazione attiva, con definizione congiunta degli obiettivi, dei ruoli e delle responsabilità di
ciascun partner.
Ha preso la parola Franco Giuliani, Istruttore del
Centro di Formazione dell’Italscania, per far presente
ai ragazzi quanto sia importante il tipo di corso che
frequentano per entrare nel mondo del lavoro preparati alle nuove tecnologie presenti al giorno d’oggi.
Hanno continuato il discorso con gli allievi i Sig.
Davide Agostini, Responsabile Ricambi e Paolo Majer,
Ispettore Tecnico Rete Italscania, sulla necessità di affrontare la loro professione non solo come una mansione prettamente esecutiva, ma molto più articolata e
con responsabilità delle singole fasi di lavoro e con
una visione e gestione dell’intero processo del lavoro
da parte del tecnico riparatore.
È seguita poi da parte del Referente del corso Dario
Pedrotti la presentazione del contratto formativo che
l’allievo e il team di progetto si impegnano a sotto firmare nei prossimi giorni di scuola.
• l’articolazione dell’intervento con i contenuti, la
metodologia didattica adottata presso il Centro e
presso le aziende;
• i diritti alla formazione del corsista;
• le modalità di monitoraggio e valutazione;
• le funzioni dei tutor;
• i compiti degli allievi e dei formatori;
• gli impegni delle aziende;
• la presa visione della correlazione delle competenze professionali e le unità formative di riferimento
e i criteri che saranno adottati per la personalizzazione del percorso.
È stata l’occasione per coinvolgere immediatamente gli allievi sui loro diritti e sulle responsabilità che
dovranno assumersi durante tutta la durata di tale percorso costituito da 1066 ore di cui 640 presso il CFP e
426 in azienda.
Si sono portate a conoscenza degli allievi le tipologie e le caratteristiche delle 24 aziende che hanno
aderito all’iniziativa sottoscrivendo l’intesa C.F.P.-Impresa riguardante le modalità attuative della formazione in azienda, cioè disponibili ad ospitare gli allievi in formazione, rappresentate per l’occasione da un
buon numero di responsabili del progetto.
La mattinata è stata poi conclusa con una visita
ai reparti dell’azienda Italscania e Scania Commerciale. Il contratto formativo prevede:
• le fasi formative in alternanza nel CFP e in azienda;
• gli obiettivi formativi;
• le competenze di base e della figura professionale
del programma formativo;
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associazione
categorie
AUTOTRASPORTATORI
Uniti per la crescita
della categoria
Sabato 23 ottobre gli
Autotrasportatori di Trento e
Bolzano si sono dati appuntamento
presso la sede dell’Associazione
Provinciale Artigiani (APA) a Bolzano
per affrontare temi di interesse.
di Guido Radoani
olti imprenditori del trasporto si sono dati
appuntamento sabato 23 ottobre a Bolzano,
presso la sede dell’Associazione Provinciale
Artigiani (APA) per affrontare una serie di temi di interesse oltre che per fare il punto della situazione sullo stato di salute del settore.
M
I temi all’ordine del giorno erano:
• la situazione dell’autotrasporto in Italia nella regione Trentino-Alto Adige;
• il decreto “Tirrenia” e il riassetto del settore;
• le novità del nuovo codice della strada.
L’Assemblea, moderata dal responsabile della comunicazione dell’Associazione di Trento Stefano Frigo, è
stata aperta dal padrone di casa, il direttore dell’Associazione Artigiani di Bolzano Hans Peter Munther che ha
sottolineato l’importanza di questi momenti unitari,
che servono per rappresentare al meglio la forza delle
categorie e per avvicinare le persone, i problemi e le soluzioni per risolverli.
30 l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
La parola è passata quindi al presidente nazionale di Confartigianato Trasporti, Francesco Del Boca, che ha fatto una lunga disamina sui principali
problemi aperti nel settore, evidenziando il fondamentale ruolo svolto dalle associazioni nazionali e
dell’Unatras. In particolare Del Boca ha posto la sua
attenzione sul tema dei controlli su strada, fondamentale snodo attraverso il quale passa la legalità
del settore: «I controlli devono essere effettuati
con rigore e serietà – ha commentato Del Boca –
verso tutti, in particolare verso chi sfrutta il nostro paese per transitare e senza lasciare alcun
reddito». Infine Del Boca ha riassunto i principali
interventi a favore dell’autotrasporto che garantiscono mediamente dai 12.000 a 15.000 euro di vantaggi economici per impresa.
Il presidente degli autotrasportatori di Bolzano,
Fortunato Rizzo, ha sottolineato l’importanza dell’unitarietà delle relazioni. Trento e Bolzano devono lavorare assieme; devono saper fare sintesi delle problematiche; devono unire le forze nei momenti difficili.
Rizzo poi ha lanciato un appello ai vertici di Confartigianato Trasporti chiedendo di dare sostegno alle
imprese, con tutti i mezzi possibili, in quanto il settore si trova nel bel mezzo di una lunga crisi di cui
non si vede la fine.
L’aiuto deve passare anche attraverso l’eliminazione della burocrazia: «non è possibile – ha evidenziato Rizzo – che gli adempimenti in capo ai committenti, come la scheda di trasporto ad esempio,
ricadano addosso a noi».
Anche Rizzo, infine, ha rimarcato l’importanza
dei controlli e la necessità di inseguire il modello eu-
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AUTOTRASPORTATORI
ropeo con la creazione di un organo di polizia unitario, efficiente, preparato e inflessibile.
La parola è passata poi al presidente degli autotrasportatori di Trento, Aldo Berti, che ha posto l’accento sulla crescita del settore.
La crescita del settore, ha evidenziato Berti, passa
da alcuni aspetti fondamentali.
Prima di tutto la conoscenza del settore. È necessario conoscere perfettamente la nostra impresa, i
nostri punti di forza e i nostri punti di debolezza, le
conseguenze delle nostre azioni e soprattutto dobbiamo saper leggere e interpretare i nostri bilanci.
La crescita passa anche attraverso la formazione.
A Trento stiamo puntando molto sulla formazione. L’Associazione ha messo in campo un importantissimo percorso formativo che vede coinvolto un
gruppo di imprenditori entusiasti, motivati e con
grande voglia di mettersi in gioco.
La crescita passa soprattutto attraverso la capacità
di collaborazione. Abbiamo creato consorzi, aggregazioni di vario genere, ma non basta. Collaborare seriamente nel nostro settore significa anche non affidare viaggi sotto costo al primo collega “disperato”
che conosciamo, perché questo meccanismo, alla
lunga, finirà per indebolire ulteriormente il settore.
Dobbiamo avere il coraggio di rifiutare servizi non
associazione
categorie
economicamente sostenibili pena la fine delle nostre
aziende e per farlo dobbiamo diventare più imprenditori, accrescere la nostra autostima e credere in
quello che facciamo.
Collaborare significa costruire rapporti e relazioni;
significa far fare ad altri quello che a noi non riesce bene. Significa rinunciare a qualcosa di antieconomico
per costruire qualcosa di assolutamente economico.
Anche Berti si è soffermato sul fondamentale ruolo dei controlli.
A seguire le due relazioni tecniche della giornata.
Il Segretario nazionale di Confartigianato Trasporti, Gianluigi Bassi, ha principalmente rivolto
la sua attenzione alla spiegazione del “Decreto Tirrenia” sul riassetto del settore e sul fondo nazionale
di garanzia. In particolare sono stati affrontati i temi della gestione pallets, dei tempi di carico e scarico, sui costi minimi per la sicurezza e sui meccanismi di corresponsabilità tra conducenti, vettori e
committenti.
L’ispettore della Polizia Stradale di Trento, Luca
Berlanda, ha poi approfondito le tematiche relative
alle modifiche del codice della strada, soffermandosi
in particolare sugli aspetti salienti per il comparto
dell’autotrasporto merci. BREVI DALLE CATEGORIE
Aggiornamento questione SCF
(Società Consortile Fonografici)
di Guido Radoani
Confartigianato ci comunica che da molte parti del
territorio nazionale sono giunte segnalazioni relative
ai continui solleciti effettuati da una società di
recupero crediti e da uno studio legale per il
pagamento a SCF dei presunti compensi dovuti per
la diffusione di musica.
In molti casi le aziende lamentano di essere state
ripetutamente contattate telefonicamente con
comunicazioni spesso al limite dell’intimidazione.
Come già anticipato nei mesi scorsi sulla nostra
rivista Confartigianato ha effettuato tutti i passaggi istituzionali possibili, compreso il ricorso presso il
Tribunale di Milano e ad oggi non è possibile fare altro che aspettare l’esito del giudizio in corso.
Tuttavia, poiché SCF aveva assicurato la disponibilità a far sospendere le azioni di sollecito in attesa della
sentenza, Confartigianato si è rivolta direttamente a SCF perché prenda atto delle spiacevoli circostanze
segnalate dalle nostre aziende. SCF si è resa disponibile ad effettuare un controllo sia sul merito delle
richieste che sui metodi utilizzati.
Vi invitiamo pertanto a segnalare casi di particolare “gravità” sia per quel che riguarda l’eventuale
approccio dell’outsourcer che per quanto attiene alla specificità della richiesta. Poi sarà nostra cura
inoltrare a Confartigianato le Vostre comunicazioni.
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l’Artigianato
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associazione
categorie
EDILI / BOSCAIOLI / LEGNO E ARREDO
Assemblea provinciale:
il futuro è nella filiera
L’assemblea provinciale delle segherie e carpenterie in legno si è svolta lo
scorso 14 marzo 2010 presso la sala riunioni di CTA di Trento. Il Presidente
dell’Associazione Roberto De Laurentis ha ricordato l’importanza della filiera
completa in Trentino.
di Giuliano Caldera
i è svolta lo scorso 14 marzo 2010 presso la
sala riunioni del CTA di Trento, l’assemblea
provinciale delle segherie e carpenterie in legno. Dopo il saluto il Presidente Roberto De Laurentis ha ricordato ai presenti l’importanza del comparto Legno che in Trentino riesce ad esprimere tutta la
filiera: dal taglio boschi al prodotto finito.
La serata, moderata dal responsabile dell’Area
Categorie Guido Radoani, è iniziata con la relazione
di Claudio Filippi, dell’Area Studi dell’Associazione,
che ha relazionato sul Marchio Case in Legno Trentino e sulla sperimentazione in atto su alcune case in
legno costruite da aziende artigiane, alla fine della
quale si potrà avere un disciplinare che sarà poi il
punto di riferimento per le aziende che costruiscono.
Per favorire un utilizzo sempre maggiore di materiali
e competenze trentine “di qualità” Filippi ha segnalato anche la necessità di investire, parallelamente alla creazione di questo Marchio, nella crescita cultura-
S
32 l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
le dei progettisti non tanto dal punto di vista architettonico quanto, più in generale, dal punto di vista
statico e strutturale. In tal senso, ha proseguito, la
nostra Associazione ha già avviato un tavolo di confronto con gli Ordini professionali con riscontri positivi che produrranno alcune iniziative concrete nell’ambito della prossima Triennale Internazionale del
Legno prevista per ottobre 2011.
La serata è poi continuata con l’intervento di
Giovanni Giovannini del Servizio Foreste della PAT,
che ha evidenziato come la Provincia abbia messo in
campo dei sussidi importanti a sostegno della filiera
foresta legno attraverso la LP 11/2007. Giovannini
ha spiegato poi come sia determinante per il settore
l’acquisto del legname e in questo momento vi sono
spazi di miglioramento. Interessante sembra essere
l’attivazione di contratti di fornitura con i proprietari forestali locali, come in Austria e Germania. Con
l’utilizzo di tale formula l’azienda si assicura la for-
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EDILI / BOSCAIOLI / LEGNO E ARREDO
associazione
categorie
siano gestite in maniera sostenibile. La certificazione
della catena di custodia, invece, è un sistema per
tracciare il materiale certificato dalla foresta al prodotto finito, fornendo così la garanzia che il prodotto provenga a tutti gli effetti da una foresta certificata. La certificazione della catena di custodia permette
di avere delle opportunità e vantaggi sul mercato. Infatti con essa c’è un migliore accesso ai mercati, dato
che un numero sempre crescente di consumatori richiede specificatamente solo legno certificato; le aziende inoltre hanno una garanzia contro il legname
proveniente da tagli illegali che normalmente vanno a finanziare gruppi terroristici.
Franco Grasselli, dirigente dell’Associazione, è
infine intervenuto brevemente aggiornando i presenti sulla Triennale Internazionale del Legno, sollecitando la partecipazione alla Triennale di aziende
che producano case in legno.
La serata si è conclusa poi con l’elezione del direttivo provinciale di categoria. Il momento elettivo è
stato gestito da Giuliano Caldera, referente del settore Legno. Dopo breve ricognizione sono stati eletti
per acclamazione Gottardi Ivo, Tomasini Roberto,
Moser Walter, Zanella Matteo e Borghesi Agostino.
Essi andranno a formare il direttivo delle Carpenterie
in legno e a breve saranno convocati per eleggere il
nitura di legname costante nel tempo. Giovannini
ha quindi suggerito di stipulare contratti da più imprese con partner esteri visto che il legno trentino
non è sufficiente per soddisfare le esigenze delle
aziende. Per arginare i costi si dovrebbero fare anche degli accordi
con imprese di logistica e pensare La reale sostenibilità nei confronti dell’ambiente
a creare delle piattaforme logisti- dipende dal modo in cui sono gestite le foreste
che per la gestione del legname.
da cui proviene il legno utilizzato per realizzare i
Successivamente è intervenuto
prodotti legnosi.
il relatore Antonio Brunori, Segretario Generale PEFC Italia, che ha
relazionato sulle catene di custodie e sulla certificapresidente. Vista poi la poca presenza di segherie si è
zione forestale. Negli ultimi anni è cresciuto notevoldeciso di creare un momento specifico per le aziende
mente l’interesse nei confronti della tutela dell’amdi questo settore per eleggere il proprio direttivo. biente e in particolar modo del mondo forestale. Ma
la reale sostenibilità nei confronti dell’ambiente dipende dal modo in cui sono gestite le foreste da cui
proviene il legno utilizzato per realizzare i prodotti
La certificazione PEFC
legnosi. La foresta è gestita in maniera sostenibile
quando: la quantità di legname tagliato non è mai
Il PEFC è un’organizzazione non governativa, no-profit
superiore alla quantità che cresce in foresta; dopo il
indipendente, che promuove, a livello mondiale, la
taglio, gli alberi vengono ripiantati o vengono aiutati
gestione sostenibile delle foreste attraverso una
a rinnovarsi naturalmente; viene incoraggiato lo svicertificazione rilasciata da un organismo di
luppo locale perché da esso dipende il benessere e la
certificazione esterno e totalmente indipendente
sopravvivenza del bosco stesso.
rispetto al PEFC, una certificazione che è riconosciuta a
Esiste quindi la necessità da parte dei proprietari
livello internazionale. PEFC è l’acronimo di Programme
e dei gestori forestali di avere a disposizione uno
for Endorsement of Forest Certification schemes
strumento attendibile e credibile per dimostrare che
che significa Programma per il Riconoscimento di
il legno prodotto provenga da foreste gestite in moSchemi di Certificazione Forestale.
do sostenibile. Questo strumento è rappresentato
II PEFC è un organismo di normazione (quindi non è né
dalla certificazione PEFC. Essa assicura che il legno
un organismo di certificazione né di accreditamento)
utilizzato per la realizzazione di prodotti in legno
che fissa gli elementi comuni e i requisiti minimi che
proviene da foreste gestite in modo sostenibile sia a
devono essere rispettati dagli schemi nazionali che
livello ambientale, che economico, che sociale. Esivogliono aderire al processo di mutuo riconoscimento.
stono due tipi di certificazioni PEFC: la certificazioIn caso positivo, questi schemi nazionali potranno
ne forestale sostenibile e la certificazione della catesuccessivamente fruire di un’etichettatura di mercato
na di custodia. La prima dà garanzie che le foreste
collettiva e di un marchio.
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l’Artigianato 33
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associazione
TERMOIDRAULICI
categorie
I termoidraulici del C.4
incontrano Stet spa
Artigiani termoidraulici dell’Alta Valsugana e Stet spa si sono incontrati
lunedì 4 ottobre presso la sala del BIC di Pergine Valsugana; ordine del
giorno: le procedure e i modelli per gli allacciamenti di acqua e gas e
teleriscaldamento.
di Paolo Beber
L
unedì 4 ottobre alle ore 20.00 presso la sala
del BIC di Pergine Valsugana si è tenuto l’incontro tra Stet spa e gli artigiani termoidraulici dell’Alta Valsugana.
L’incontro è stato promosso dal presidente della
categoria dei termoidraulici Claudio Dalcolmo in
accordo con il presidente di Stet spa Marco Osler.
All’ordine del giorno erano previsti due argomenti particolarmente importanti; il primo, più sentito,
riguardava le procedure e i modelli standard per gli
allacciamenti dell’acqua e del gas e il secondo, più
informativo, riguardava gli allacciamenti al teleriscaldamento.
Durante l’introduzione del presidente Dalcolmo e
del presidente Osler si è rimarcata l’importanza dei
rapporti tra la società di gestione degli allacciamenti
Spazzacamini in assemblea:
parola d’ordine professionalità
di Guido Radoani
Lunedì 18 ottobre si sono riuniti in assemblea gli
spazzacamini della provincia innanzitutto per
eleggere il direttivo di categoria e il presidente
provinciale.
L’assemblea, moderata dal responsabile dell’area
categorie Guido Radoani, è iniziata con il saluto del
presidente dell’Associazione Roberto De Laurentis,
che, ha evidenziato l’importanza di completare la
rappresentanza in tutti i settori dell’artigianato e
in particolare in quei settori riscoperti, sia dal
punto di vista economico che sociale.
L’assemblea è stata anche l’occasione per
affrontare il tema della manutenzione delle
34 l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
canne fumarie con la relazione di Marco Baccolo
sulla nuova norma UNI 10683 ed in particolare
sulla parte della norma riguardante gli
interventi, le ispezioni e la corretta
manutenzione in genere.
Dalla relazione di Baccolo è emersa con forza la
necessità di formazione per il settore, sia alla
luce dell’esponenziale aumento negli ultimi anni
degli impianti a biomassa di qualunque tipo e sia
per la complessità tecnica di questi ultimi e delle
loro diverse installazioni.
Da un semplice calcolo, nei prossimi anni in
Italia servirebbero almeno 10.000 spazzacamini
in più, con grandi prospettive in termini
occupazionali.
Al termine dell’assemblea si è provveduto ad
eleggere il nuovo direttivo di categoria nelle
persone di: BEZZI LORENZO di Ossana;
ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 35
TERMOIDRAULICI
associazione
categorie
e gli operatori che effettuano gli impianti termoidraulici e la ferma volontà di collaborazione al fine
di facilitare, nel rispetto della norma, il regolare svolgimento delle rispettive competenze, poi si è passati
alle relazioni sull’ordine del giorno.
Sul primo punto dell’ordine del giorno l’ingegnere Franco Baroni di Stet spa ha relazionato sulle procedure e moduli per gli allacciamenti di acqua e gas
con dovizia di particolari sulla modulistica proiettata
ma anche con molte informazioni tecniche e motivazioni sul perché gli allacciamenti devono essere
fatti nel modo indicato dalla società di gestione. L’argomento ha suscitato grande interesse e molte sono
state le richieste di informazioni e spiegazioni sia per
la parte burocratica ma ancor più sulla parte operativa. Molti artigiani hanno lamentato le differenze e le
non conformità tra le varie società di gestione che
operano in Trentino e viene auspicata una standardizzazione sia della modulistica che del modus operandi negli allacciamenti.
Sul secondo punto dell’ordine del giorno l’ingegnere Roberto Baldo di Stet spa ha relazionato sul teleriscaldamento che a Pergine è già operante. Sono
state date molte informazioni tecniche e operative su
questo sistema innovativo che prevede uno sviluppo
nei prossimi anni anche alla luce della costruzione di
una seconda centrale.
Una trentina le imprese artigiane presenti che
hanno trattenuto gli ospiti anche dopo il termine
ufficiale dell’incontro per poter richiedere ulteriori
informazioni e chiarimenti scambiandosi reciproci
consigli. SALVADORI ENOS di Bondo; PIROLA DAVIS di
Pergine; SALIJU MEDI di Cavalese;
BERTAGNOLLI LEONHARD di Ronzone.
Il consiglio ha poi provveduto all’elezione del
presidente di categoria, nella persona del sig.
Bezzi Lorenzo, che nel suo discorso di
investitura ha sottolineato l’importanza della
categoria degli spazzacamini, mestiere antico al
servizio dei moderni impianti termici, sempre
più caratterizzato da risvolti professionali
complessi e tecnologicamente evoluti.
Lo spazzacamino è un professionista
fondamentale per la sicurezza degli impianti
termici e con il rafforzamento della sua
rappresentanza all’interno dell’Associazione si
potranno porre in essere progetti di
valorizzazione della categoria attraverso
percorsi di formazione e di aggiornamento
tecnico, anche con il percorso di maestro
artigiano e la pubblicazione di guide specifiche
per il settore.
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
l’Artigianato 35
ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 36
sistema artigianato
cooperativa artigiana di garanzia
L’Euribor tocca l’1%
Non succedeva da luglio ’09
Gli esperti rimangono però ottimisti: nessuna risalita repentina nel breve periodo.
Apertura di credito
in c/c max 75.000 e
durata 18 mesi
Rinnovabile
Prestito/mutuo
durata max 84 mesi
Operazioni garantite
Casse Rurali
3,25
Fido per accredito
effetti sbf
durata 18 mesi
Rinnovabile
4,00
Unicredit Banca
Anticipo su fatture
durata 18 mesi
Rinnovabile
3,00
Aggiornamento
3,00
1 ottobre 2010
1 ottobre 2010
Euribor 3M Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella)
Euribor 3M
Banca di Trento e Bolzano
3,642
da 2,00 a 2,75
Banca Sella-Calderari
2,892
3,142
1 ottobre 2010
1 ottobre 2010
Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella)
Euribor 3M
Euribor 3M
Euribor 3M
Euribor 3M
da 2,25 a 2,75
da 2,50 a 3,00
da 1,75 a 2,25
da 2,00 a 2,50
1 ottobre 2010
Banca Popolare Alto Adige
2,25
2,75
1,80
1,80
1 ottobre 2010
Credito Valtellinese
3,25
2,630
1,880
1,880
1 ottobre 2010
2,10
2,80
1,90
1,90
1 ottobre 2010
Euribor 1M
-
-
-
1 ottobre 2010
Cassa Risparmio Bolzano
Banca Valsabbina
Artigiancassa
da 1,10 a 1,40
Banca Popolare del Trentino
UNICREDIT BANCA
Rating
Tassi per nuove operazioni
attivate dal 20 aprile 2009
Euribor 3 m/365 mmp + spread
1. Sicurezza massima
2. Sicurezza elevata
3. Sicurezza
4. Ampia solvibilità
5. Solvibilità regolare
6. Discreta solvibilità
7. Solvibilità sufficiente
Mutuo durata < 5 n
SPREAD
Mutuo durata > 5 n
SPREAD
Fido di c/c
SPREAD
1,70
1,75
1,90
2,10
2,35
2,85
3,55
1,85
1,90
2,05
2,25
2,50
3,00
3,70
2,50
2,50
3,00
3,00
3,50
3,50
4,00
Mutuo
BANCA POPOLARE
DEL TRENTINO
Rating
Tassi per nuove operazioni
validi dal 23 marzo 2009
Euribor 3 m/365 mmp + spread
Rating A
Rating B
Rating C
BANCA SELLA
- BOVIO CALDERARI
Tassi per nuove operazioni
validi dall’1 giugno 2009
Euribor 3 m/365 mmp + spread
36 l’Artigianato
1 ottobre 2010
Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella)
C/C
S.B.F.
ANT.FATT.
MUTUI CHIROGRAFARI
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
Garanzia
50 %
1,60
1,80
2,00
Garanzia
80 %
1,60
1,80
2,00
RATING
AAA-AA
1,60
0,65
0,70
3,75
Fido di c/c
Garanzia
Garanzia
50 %
80 %
4,00
2,50
4,00
2,50
4,00
2,50
RATING
A - BBB
1,80
0,95
1,15
4,00
C/c smobil. cred.
SPREAD
1,50
1,50
2,00
2,00
2,50
2,50
3,00
C/c smobilizzo crediti
Garanzia
Garanzia
50 %
80 %
2,35
1,25
2,35
1,25
2,35
1,25
RATING
BB-B
2,50
1,80
2,00
4,20
FASCIA C
3,70
3,00
3,20
4,75
ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 37
ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 38
sistema artigianato
CEii Trentino
Grande successo
per Artingegna 2010
Artingegna 2010 è andata in archivio con migliaia di visitatori fra gli stand. Lo
scorso mese di settembre, da venerdì 10 a domenica 12, ha regalato tanta
vivacità al centro storico di Rovereto e tutte le iniziative sono state
apprezzate dal pubblico.
di Silvia Gadotti
l bilancio dell’edizione 2010 di Artingegna è
più che positivo. Ho visto una Rovereto rinata
e tantissima gente per le strade del centro storico, anche grazie all’apertura serale dei negozi. Non
posso che ringraziare l’amministrazione comunale,
che ha garantito un’ospitalità eccellente, e CEii Trentino e l’Associazione Artigiani che si sono occupati della
parte organizzativa», ha commentato l’Assessore provinciale all’Industria, Artigianato e Commercio Alessandro Olivi al termine della manifestazione. Grande
successo, quindi, per la più grande vetrina dedicata
all’artigianato trentino che per tre giorni ha vivacizzato con gli stand degli artigiani e un programma ricco
di iniziative il cuore storico di Rovereto. La Città della
Quercia si è riempita di migliaia visitatori a tutte le ore,
con un picco di presenze il sabato e la domenica. Sabato sera, poi, grande affluenza di pubblico al concerto
gratuito di Simone Cristicchi, evento clou della manifestazione.
Hanno registrato il tutto esaurito i laboratori per i
bambini, così come quelli dedicati al gusto e ai prodotti del nostro territorio condotti dallo chef Cristian
Bertol, grande protagonista del programma Rai “La
Prova del Cuoco”. Anche le vie meno conosciute sono
state animate grazie agli spettacoli musicali e di intrattenimento che rientrano nel più ampio contenitore di
«I
38 l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
“Strade d’Arte Strade d’Artingegna”, che ogni sera
ha proposto installazioni, eventi, musica e danze all’insegna dell’originalità e naturalmente dell’energia,
filo conduttore della manifestazione.
Grande soddisfazione per la casa dimostrativa in legno, situata in Piazza delle Erbe, che è stata letteralmente invasa da 5.000 visitatori incuriositi da questo
“prototipo” di casa sostenibile, frutto di un progetto di
CEii Trentino, CNR Ivalsa e Habitech con la collaborazione di 13 aziende artigiane.
Notevole interesse ha riscontrato lo stand all’aria
aperta del Consorzio Artigiano del Porfido, posizionato in largo Vittima delle Foibe, all’incrocio con via
Tartarotti. Per tre giorni gli artigiani del settore hanno dato prova delle proprie abilità con dimostrazioni
dal vivo che hanno coinvolto anche gli alunni delle
scuole e i visitatori più piccoli. Domenica più di 200
bambini con le loro famiglie si sono riversati per Rovereto per la caccia al tesoro alla ricerca delle botteghe artigianali.
Tra i più “gettonati” anche gli spazi delle scuole
(Centromoda Canossa di Trento, Istituto d’Arte Liceo
Artistico Depero di Rovereto, Istituto Tecnico Fontana
di Rovereto, Istituto Tecnico Industriale Marconi di Rovereto, il CFP A. Barelli e il CFP Veronesi di Rovereto).
In Borgo Santa Caterina gli esperti del Museo Civico di
ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 39
sistema artigianato
CEii Trentino
Il giusto premio
Tatiana, Veronica e Nicole sono le studentesse
dell’Istituto “Marie Curie” di Pergine che hanno
vinto la terza edizione di “BIS - Business Idee per
le Scuole - iniziativa di promozione dell’artigianato nella scuola”.
Grazie a “La Giusta Atmosfera Snc”, un servizio di
progettazione di arredi e di atmosfere a tema che
rievocano le bellezze del territorio trentino, hanno
convinto la giuria di esperti e si sono aggiudicate il
primo premio: un viaggio studio in Inghilterra della
durata di due settimane. Al loro rientro, a inizio
settembre, ci hanno raccontato come è andata:
«Abbiamo trascorso una vacanza bellissima a Brighton, migliorando il nostro approccio alla lingua
grazie a un corso specifico. Dato che abbiamo incontrato persone da tutta Europa, abbiamo migliorato di molto il nostro livello – si è fatta portavoce Tatiana –. Non è mancata una tappa a Londra
per visitare i luoghi simbolo come il Big Bang, la
ruota panoramica London Eye e naturalmente il
British Museum e la National Gallery». «La formula dell’ospitalità in famiglia ci ha permesso inoltre
di entrare in contatto con nuove abitudini. I momenti trascorsi tra le mura domestiche, chiacchierando del più e del meno e discutendo in inglese di
come era andata la nostra giornata, sono risultati
davvero piacevoli e istruttivi» ha proseguito Veronica. «Nessuna di noi si aspettava di vincere il con-
Rovereto hanno animato la tre giorni dell’artigianato
con un ricco programma di dimostrazioni didattiche e
di aperitivi musicali per tutte le età, un’occasione per
soddisfare la curiosità di molti e al tempo stesso imparare divertendosi. In questa cornice ampio risalto è stato
corso anche se sapevamo di averci messo molto
impegno e di aver fatto un buon lavoro – ha aggiunto Nicole – è stata molto divertente la realizzazione del filmato conclusivo con Dennis Forti, in
arte Dj Dennis, una formula che ha permesso di
dare visibilità agli studenti che hanno partecipato
al progetto». Business Idee per le Scuole superiori, nato nell’anno scolastico 2007/2008, è un progetto volto a stimolare l’interesse dei giovani nei
confronti dell’artigianato trentino, presentandolo
come possibile sbocco professionale, sia in termini di inserimento in aziende che sono alla ricerca
di nuove competenze, sia come opportunità di autoimprenditorialità. Visto il successo delle precedenti edizioni, BIS prosegue anche quest’anno. Alla nuova edizione, la quarta in ordine di tempo,
hanno presentato la manifestazione di interesse
9 istituti superiori della provincia di Trento (4 in più
rispetto all’anno scorso) per un totale di 11 classi.
dato alla categoria dei fotografi e videooperatori protagonisti di un concorso su video dedicati all’energia.
Mai come quest’anno Artingegna è stata ricca di
appuntamenti e di performance create direttamente
dagli artigiani che hanno proposto lavorazioni, spettacoli, degustazioni, prove, assaggi, dimostrazioni pratiche da Borgo Santa Caterina a Santa Maria fino alla Sega di Trambileno dimostrando la ricchezza del
patrimonio anche culturale dell’artigianato trentino.
Gran finale durante la cerimonia conclusiva: l’amministrazione comunale di Rovereto ha ricevuto in dono
un’opera in pietra naturale realizzata dal Consorzio Artigiano del Porfido. Simbolicamente è stata consegnata a
Giuseppe Bertolini, Assessore comunale di Rovereto
con competenze anche per l’artigianato, e al Sindaco
Andrea Miorandi. Sono intervenuti anche l’Assessore
all’Industria, Artigianato e Commercio Alessandro Olivi, Luigi Sartori Presidente di CEii Trentino, e Roberto
De Laurentis, Presidente dell’Associazione Artigiani e
Piccole Imprese della provincia di Trento. Anno LXI N. 12 Novembre 2010
l’Artigianato 39
ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 40
sistema artigianato
CEii Trentino
I vincitori del Premio
Lavoro in Sicurezza
I vincitori dell’edizione
2009/2010
COSTRUZIONI ROSSARO S.r.l - Tione di Trento
(Costruzioni edili) Ha applicato nella pratica operativa i
principi ed i dettami del sistema di gestione per la sicurezza
secondo la norma OHSAS 18001 in un comparto
particolarmente complesso quale quello delle costruzioni
edili. L’impresa si distingue anche negli investimenti in
macchinari a basso impatto ambientale, nonché nel
miglioramento delle condizioni di lavoro e nella socialità.
a Costruzioni Rossaro di Tione, la Facchini
Verdi di Trento e la Tosi Serramenti di Arco si
sono aggiudicate l’edizione 2009/2010 del Premio Lavoro in Sicurezza, guadagnandosi un riconoscimento di 11.000 euro lordi e un diploma di merito.
Sono state segnalate dalla giuria, ottenendo un attestato di merito, anche la Chiocchetti Luigi di Moena, la
Mattivi Carlo di Baselga di Piné, e la Pedretti Graniti
di Carisolo. Giovedì 21 ottobre in una affollata Sala
Rosa della Regione, a Trento, si è svolta la cerimonia di
premiazione, un’occasione per discutere di prevenzione e di cultura della sicurezza.
Istituito nel 2001 dalla Provincia autonoma di
Trento e gestito da CEii Trentino, il Premio Lavoro in
Sicurezza vuole diffondere la cultura della sicurezza in
azienda, come valore in sé e per le notevoli implicazioni nella vita delle imprese sia sotto il profilo della riduzione dei costi, derivanti da incidenti, infortuni e malattie professionali, sia per quello del miglioramento
del benessere e della soddisfazione dei lavoratori, con
conseguente avanzamento dell’efficienza produttiva e
dell’immagine aziendale. Un concetto di “sicurezza”
ad ampio raggio, quindi, il cui ambito di operatività è
opportunamente esteso per coinvolgere non soltanto
le aziende interessate all’adozione di specifici dispositivi di sicurezza, ma anche tante altre che dimostrano
una spiccata attenzione per la conciliazione dei tempi
di lavoro e famiglia, l’integrazione sociale, economica
e ambientale dell’attività lavorativa.
Concetti sui quali si è soffermato anche l’Assessore
all’Industria, Artigianato e Commercio Alessandro Olivi: «La produttività di un’azienda ha molto a che fare
con la sicurezza; la conciliazione tra il lavoro e la dimensione più ampia dei diritti è oggi un fattore di produttività, una prospettiva che il Trentino deve comprendere
appieno. Noi dobbiamo costruire un mercato del lavo-
L
40 l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
FACCHINI VERDI società cooperativa - Trento
(Attività di servizi - traslochi) L’impresa, già segnalata
in una precedente edizione, ha ora dimostrato significativi
miglioramenti nel proprio sistema organizzativo secondo il
modello OHSAS 18001 caratterizzato da un forte
coinvolgimento di tutti i soci e dei lavoratori. Risulta essere
particolarmente apprezzabile l’impegno sociale attestato
dal raggiungimento della certificazione etica SA 8000.
TOSI SERRAMENTI di Tosi Flavio - Arco (Produzione
di serramenti, porte e persiane) L’imprenditore ha
saputo coniugare lo sviluppo aziendale con il miglioramento
delle condizioni di sicurezza, coinvolgendo i propri
collaboratori e rendendoli protagonisti attivi nelle scelte
operative della prevenzione nei luoghi di lavoro. Si distingue
per una particolare attenzione alla contrattazione aziendale
ed a forme di gestione dell’orario di lavoro.
I SEGNALATI E LE RISPETTIVE MOTIVAZIONI:
CHIOCCHETTI LUIGI S.r.l. - Moena (ritiro,
trasporto, smaltimento e recupero di rifiuti)
L’impresa ha intrapreso percorsi di miglioramento delle
condizioni di salute e sicurezza in concomitanza con il
cambio generazionale del management che ha portato al
raggiungimento di significativi risultati tra cui la
certificazione OHSAS 18001.
MATTIVI CARLO S.r.l. - Baselga di Piné (estrazione
e lavorazione del porfido) L’impresa ha raggiunto la
certificazione OHSAS 18001 in un comparto
particolarmente impegnativo per quanto riguarda
l’applicazione della normativa in materia di sicurezza del
lavoro con lo sviluppo di nuove tecnologie produttive.
PEDRETTI GRANITI S.r.l - Carisolo (lavorazione e
produzione pietre) L’impresa si è distinta nel garantire
idonee condizioni di sicurezza in un contesto lavorativo particolarmente delicato dal punto di vista ambientale e potenzialmente pericoloso per la tipologia delle attività svolte.
ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 41
sistema artigianato
ro dove la sicurezza abbia una sua dimensione economica. Lo sforzo che stiamo facendo – ha poi aggiunto
Olivi – è quello di dimostrare che è possibile, anche in
Trentino, la coesistenza tra la presenza di una forte dimensione industriale e la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro, una sfida possibile a condizione che la
CEii Trentino
sicurezza non sia più considerata un limite o un vincolo ma uno stimolo per costruire una piattaforma economica più moderna. Il premio ha anche questo significato».
Tema sempre attuale, quello della sicurezza, sul quale
si sono ancora una volta confrontati, in occasione della
consegna del premio ai vincitori di quest’anno, i vari attori del sistema economico e produttivo trentino, oggi
rappresentati dai vertici dell’Associazione Artigiani,
dell’Unione Commercio, della sezione edilizia di Confindustria Trento, dei sindacati confederali e dai molti
imprenditori presenti in sala. Sono intervenuti alla cerimonia moderata dal giornalista trentino Enrico Franco,
anche Roberto De Laurentis, presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento,
Mario Oss, Vicepresidente dell’Unione Commercio Turismo Servizi Professioni e Piccole Medie Imprese della
Provincia di Trento e Roberto Oss Emer, Vicepresidente
della Sezione Autonoma dell’Edilizia di Confindustria
Trento, oltre a Ermanno Monari, segretario generale Uil
e Lino Miori, in quanto presidente della giuria. L’evoluzione di “CasSa”
Dai cassoni delle mele alla campagna con Levi’s:
il modulo di Rustiklegno ha nuova collocazione
sul mercato.
Dai cassoni delle mele al modulo abitativo “CasSa”. Dal FuoriSalone di Milano al road show Levi’s
che ha toccato alcune grandi città italiane come
Torino, Milano, Napoli e Bari. Questa, in sintesi, l’evoluzione del modulo abitativo creato da Rustiklegno, azienda di Mollaro in Val di Non, che attraverso un processo di innovazione continua ha trovato
una precisa collocazione sul mercato.
«Grazie al progetto DEA - Design & Artigianato per
il Trentino che è stato lanciato nel 2009 da CEii
Trentino – spiega il titolare dell’azienda Massimo
Zadra – ho adottato un nuovo approccio al design
per lanciare il modulo abitativo CasSa (l’acronimo
sta per Combinazioni Architettoniche su Sfondo
Agricolo), componibile e velocemente assemblabile, originariamente ideato da Christian Menapace – Laboratorio Mpa. Grazie al progetto DEA insieme al designer Pieter Perbellini, con il quale il
rapporto professionale continua in maniera soddisfacente, abbiamo studiato dei possibili scenari di
collocazione di questo prodotto sul mercato.
I buoni consensi ottenuti in occasione del FuoriSalone di Milano, dove CasSa ha avuto un momento
di grande visibilità, hanno portato a nuovi contatti
e a nuove collaborazioni». Ne spicca in particolare
una, quella con il noto marchio di abbigliamento
Levi’s. I moduli abitativi di Rustiklegno, grazie anche alle capacità di personalizzazione dell’azienda, sono stati infatti utilizzati per il road show finalizzato al lancio di un nuovo modello di jeans, una
manifestazione a tappe che nel mese di settembre ha toccato importanti piazze italiane.
«Ho dovuto adottare alcuni accorgimenti – ha
spiegato Massimo Zadra. – Le dimensioni di ciascun modulo, per esempio, sono state portate a
3 metri per lato (anziché due metri e mezzo) e la
struttura è stata rinforzata per supportare fino a
600 chilogrammi per metro quadrato in vista di
nuovi e originali utilizzi. Abbiamo aggiunto anche
un modulo adibito a spogliatoio e la struttura è
stata perfettamente isolata per un uso esterno. I
nuovi colori, poi, sono in linea con le tendenze più
moderne ma lasciano pur sempre intravedere la
tinta naturale del legno. In futuro mi piacerebbe
che CasSa venisse utilizzata come show room
per le sfilate di moda itineranti!».
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
l’Artigianato 41
ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 42
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ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 43
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• tutela le imprese nei confronti del fisco (CAF)
• fa parte del gruppo Associazione Artigiani Trento
• leader di consulenza e contabilità per le piccole imprese
UFFICI DI TRENTINO IMPRESE
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Corso Vicenza, 47
CAVALESE
Via degli Artigiani, 13
CEMBRA
Via dei Rododendri, 1/2
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Piazza C. Battisti, 1/A
FIERA
Via A. Guadagnini, 21
MALÉ
Piazza Regina Elena, 10
MEZZOLOMBARDO
Via Trento, 117
PERGINE
Viale Dante Alighieri, 300
POZZA
Strada Dolomites, 151
PREDAZZO
Via Gabrielli, 1
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Via S. Nazzaro, 2/B
ROVERETO
Via del Garda, 44/G
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Str. Prov. 69, 8/b Zona Ind.
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STAFF DI DIREZIONE
TRENTO
AMMINISTRATORE
Avanzo Giovanni
0461.753454
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Goss Piergiorgio
0462.341898
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Favaron Mario
0461.683780
[email protected]
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0463.421650
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Goss Piergiorgio
0462.763133
[email protected]
Turrini Michele
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0461.803840
[email protected]
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0461.803899
[email protected]
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0461.803995
[email protected]
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ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 44
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Locale 120 mq, con ampia vetrata, uso magazzino-deposito-garage, Centro Ponte Regio a Pergine Valsugana. Tel. 335 5488567
Locali uso studio/ufficio 70 mq a Masi di Cavalese.
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Piazzale recintato, zona industriale a Lavis.
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Arredamento seminuovo da parrucchiera, prezzo interessante.
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45.000 km. Tel. 347 5882042
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utilizzare questo tagliando, compilandolo a macchina o in
stampatello e spedendolo a:
Redazione “l’Artigianato”
Associazione Artigiani e Piccole Imprese
della Provincia di Trento
Via Brennero, 182 - 38100 Trento
fax 0461 824315
Vi prego di pubblicare gratuitamente il seguente avviso:
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Terreno artigianale prossimità strada Trento-Rocchetta.
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44 l’Artigianato
Anno LXI N. 12 Novembre 2010
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