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ARTIGn12nov10 04/11/10 11.34 Pagina A Anno LXI N. 12 Novembre 2010 TAB. B - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento contiene I.R. e I.P. MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO - CONFARTIGIANATO Su il sipario! Via alla riqualificazione dell’area ex-Cederna Associazione Focus sulla formazione 2010 Sistema Artigianato I vincitori del Premio Lavoro in Sicurezza ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina B ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 1 sommario RIVISTA MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO ADERENTE A CONFARTIGIANATO ANNO LXI N. 12 NOVEMBRE 2010 Il rendering di quello che sarà dell’area ex-Cederna Editoriale …ex-Cederna, inizia il primo atto… (Roberto De Laurentis) 3 Direttore responsabile Stefano Frigo Comitato di redazione Paolo Aldi, Flavia Angeli, Giancarlo Berardi, Alberto Dalla Pellegrina, Guido Radoani Impaginazione e stampa Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana Primo piano RIQUALIFICAZIONE Su il sipario! (Stefano Frigo e Paolo Montagni) 4 Associazione Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 20 del 19.7.1949 RICORDI Succedeva un anno fa… (Stefano Frigo) 6 Iscrizione all’ex Registro Nazionale della Stampa/ROC n. 5534 CONSORZI Il Consorzio Produttori Trentini di Salumi (Giorgio Dellagiacoma) 7 AREA LEGALE Legge 136/2010 (Marzia Albasini) 9 Tiratura 13.250 copie LEGISLAZIONE Le incertezze sulle nuove disposizioni antimafia (tratto da www.anaepa.it) 12 FORMAZIONE 2010 Abbigliamento, energia, trasporto e legno 13 Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento Via Brennero, 182 - 38121 Trento tel. 0461.803800 - fax 0461.824315 GRUPPO DONNE Donne piccole imprenditrici (tratto da il “Corriere della Sera” - 15 ottobre) 17 INNOVAZIONE La forza del nostro sistema (Veronica Costa) 18 AREA APPALTI 10 domande per me… (Marzia Albasini) 19 Posta elettronica [email protected] EVENTI Chris Culy all’Atelier Foto Paolo Aldi 21 Sito internet AREA LAVORO La detassazione per i dipendenti 22 INTERVISTA Una vita in agricoltura (Stefano Frigo) 23 COMMENTO La forza dei valori (Flavia Angeli) 24 ASSICURAZIONI Polizze: il costo per ripararsi dai pericoli (Walter Tamanini) 25 CATEGORIE 27 Chiusura in redazione 4 novembre 2010 www.artigiani.tn.it Sistema Artigianato COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA CEII TRENTINO TRENTINO CAF IMPRESE La carta utilizzata per questa pubblicazione proviene da foreste ambientalmente amministrate ed è stampata da Publistampa Arti Grafiche 36 38 42 Rubriche AVVISI 44 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 2 Ho contributi sufficienti per andare in pensione? Come devo fare per presentare la domanda? Quale sarà l’importo che mi spetta? Se subisco un infortunio cosa devo fare? IL PATRONATO DEGLI ARTIGIANI Il Patronato INAPA una risposta a tutte le tue domande inapa Il Patronato INAPA mette a tua disposizione la consulenza di medici ed avvocati Sono andato in pensione ma lavoro ancora. Pago sempre gli stessi contributi? Qualcuno mi ha parlato di un supplemento di pensione. Di cosa si tratta? Che cos’è il Pacchetto Famiglia? A chi posso rivolgermi per avere informazioni 2 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 3 editoriale …ex-Cederna, inizia il primo atto… di Roberto De Laurentis D Roberto De Laurentis Presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. a tempo vado ripetendo, un po’ a tutti, che penso sia necessario rivedere il ruolo affidato oggi alla nostra Associazione. Non certo per un banale adeguamento ai tempi o per una malintesa ricerca di novità ma, innanzitutto, per semplice buonsenso. Abbiamo davanti agli occhi un mondo del lavoro che cambia con velocità sempre maggiori. Modelli di organizzazione aziendale già vecchi nel momento stesso in cui vanno a regime. Certezze di mercato che si sgretolano dalla sera alla mattina. A fronte di una concorrenza sempre più serrata, sempre più orientata alla quantità, sempre più portata al valutare qualcosa solo in funzione del prezzo, non della qualità. E se questa è la direzione – quantità elevata, qualità scadente, prezzo commisurato alla qualità – è evidente che il nostro mondo artigiano va in sofferenza. E, se il nostro mondo artigiano va in sofferenza, è altrettanto evidente che l’Associazione non può più limitarsi alla sola rappresentanza sindacale ma deve percorrere altre strade. Così abbiamo necessità di una Associazione sempre più casa comune, sempre più efficiente fornitore di buoni e nuovi servizi, sempre più attrezzata a dare risposte immediate, certe, efficaci alle domande delle nostre realtà lavorative. Io credo che oggi l’Associazione debba impegnarsi anche a pensare, progettare, creare delle opportunità di lavoro per le nostre aziende. Sulla base di queste considerazioni, nell’ultimo anno, abbiamo dato svolta e nuovo impulso al progetto ex-Cederna. Provo a spiegare di cosa si tratta. A fine 2003 l’Associazione Artigiani, la Cooperativa Artigiana di Garanzia, la Cassa Rurale e il Comune davano vita alla Pergine Sviluppo SpA con l’obiettivo di riqualificare l’area industriale a destinazione tessile ex-Cederna realizzando un insediamento per le attività artigianali. Allora non c’era nessuna crisi economica all’orizzonte, fioccavano le richieste di laboratori artigiani, la Cassa Rurale doveva impiegare la sua grande liquidità, il Comune voleva dare buona soluzione urbanistica a un’area dismessa e vicina al centro. Tuttavia, con i soli laboratori artigiani, il progetto non stava in piedi. Veniva quindi aggiunta una porzione commerciale, integrata poi con una porzione residenziale. È questo il progetto, oggi esecutivo, che vedete in copertina della rivista. Un progetto che tra riflessioni, disegni, licenze ha visto correre via sei anni. Un anno fa, poiché era l’Associazione a guidare Pergine Sviluppo, abbiamo fatto due conti veloci: acquisto e bonifica del terreno sono costati circa 5 milioni di euro e ogni anno si spendono oltre 260 mila euro in interessi passivi. Ogni ritardo nella costruzione quindi brucia sempre più risorse e produce risultati sempre peggiori. E poi… quattro diverse teste, ancorché pensanti, sono decisamente troppe per un progetto solo. Da qui la scelta dell’Associazione di rilevare le quote di Cooperativa e Cassa Rurale – condizione necessaria in base ai patti parasociali di Pergine Sviluppo all’acquisire il controllo della società – per procedere poi ad appaltare i lavori. Ma, dal momento che tanto l’Associazione quanto il Comune di Pergine non fanno i costruttori, serviva un partner-costruttore serio, robusto, affidabile, nostro associato. Individuato nel CST (Consorzio Stabile Trentino) dove lavorano insieme, in rappresentanza di quasi tutto il territorio provinciale, sedici importanti aziende dell’edilizia. A chi ha avuto la pazienza di leggermi fino qui desidero dare qualche riferimento. Una opportunità di lavoro per il CST da 50 milioni di euro. Una opportunità di lavoro per 250 persone lunga trentasei mesi. Una opportunità di lavoro per le aziende (impiantistica, pittura, etc.) del comprensorio C.4. Una opportunità per l’Associazione di portare a casa mille metri di sede comprensoriale in proprietà. Una opportunità di dare alle nostre aziende fatti concreti e non parole vuote. Dimenticavo l’inizio del primo atto… a presto, entro novembre. Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 3 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 4 primo piano riqualificazione Su il sipario! Entro pochi giorni partiranno i lavori di riqualificazione del complesso “ex-Cederna” di Pergine Valsugana. Un’importante operazione immobiliare condotta e fortemente voluta dai vertici provinciali dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese. di Stefano Frigo e Paolo Montagni M ancano ormai poche settimane, forse giorni e all’area Cederna a Pergine Valsugana dovrebbero partire i lavori. «Si tratta di un’operazione immobiliare vincente, un esempio da portare anche in altri territori della nostra comunità» è il commento del presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, Roberto De Laurentis. Vi lavoreranno otto imprese del Consorzio stabile Trentino (CST) composto da 16 realtà imprenditoriali: 8 facenti capo al mondo industriale e 8 di tipo artgianale. Operai, gru e betoniere termineranno le loro fatiche entro i prossimi tre anni, ma andiamo a vedere nello specifico cosa prevede il progetto a firma dell’ingegnere Paolo Montagni. L’intervento di riqualificazione del complesso “ex-Cederna” origina dalla scelta di intervenire su un’ampia area a destinazione produttiva ormai in fase di dismissione, dove nel passato trovava sede la Manifattura di Pergine. OBIETTIVI PROGETTUALI PERSEGUITI Sono diversi gli obiettivi che si è deciso di raggiungere in fase di stesura del progetto. Innanzitutto la creazione di nuovi spazi per poter fare fronte alle numerose richieste da parte di piccoli artigiani di un luo- 4 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 go di lavoro idoneo e su misura per le loro attività. In generale dovrebbe trattarsi di lavori non impattanti come, ad esempio, la lavorazione del vetro e ceramiche, legatoria, tipografia, panificio. In secondo luogo cercare di ricucire il territorio eliminando la separazione esistente tra la zona produttiva e quella residenziale, per fare in modo che gli abitanti del nuovo quartiere e delle zone limitrofe si possano riappropriare degli spazi della città, che non sono più chiusi e di utilizzo limitato. Altro scopo è quello di migliorare la dislocazione e gli spazi di alcuni servizi per il cittadino e creare nuove possibilità per negozi, rendendoli, inoltre, più accessibili e di facile fruibilità. Non ci si è dimenticati ovviamente di valorizzare la “vivibilità” del nuovo quartiere in formazione, attraverso percorsi ciclo-pedonali e con la creazione di spazi verdi aperti e accessibili. E proprio per raggiungere una migliore qualità del costruito, la progettazione punta su edifici e abitazioni eco-sostenibili, in cui venga privilegiato il comfort abitativo in termini di qualità dei materiali e delle finiture, di risparmio energetico, di traspirabilità e inerzia degli involucri, di attenzione al contesto e di vivibilità complessiva degli spazi privati e pubblici. Il sistema del verde rappresenta uno dei temi fondamentali dell’intervento in esame. Una particolarità progettuale infatti riguarda le coperture dell’ambito produttivo. Proprio le coperture degli edifici “bassi”, visibili da quelli circo- ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 5 primo piano stanti, non sono fruibili e il loro inverdimento ha come fini principali la regimazione delle acque meteoriche e il miglioramento microclimatico. L’inverdimento estensivo su queste coperture viene realizzato con criteri di elevata biodiversità: l’uso di ghiaia e sabbia locale con granulometrie diversificate, l’applicazione di spessori di substrato variabili e l’impiego di vegetazione idonea offrono valide superfici di compensazione all’attività edificatoria, ispirandosi al vicino corso del fiume Fersina con ricostruzione del letto fluviale. DESCRIZIONE SPECIFICA AMBITI PRINCIPALI Interrato È prevista la realizzazione di un’autorimessa per un totale complessivo di 470 posti macchina (differenziati in posti macchina aperti e box chiusi, poster camper aperti e box camper chiusi) sviluppati su tre livelli. Per accedere all’autorimessa sono previste tre rampe, la prima circolare con accesso da via Bellini, la seconda lineare con accesso sia da via Bellini che da viale dell’Industria e la terza in parte lineare e in parte con curvatura di ampio raggio con accesso da viale dell’Industria. La progettazione punta su edifici e abitazioni eco-sostenibili, in cui venga privilegiato il comfort abitativo in termini di qualità dei materiali e delle finiture, di risparmio energetico, di traspirabilità e inerzia degli involucri, di attenzione al contesto e di vivibilità complessiva degli spazi privati e pubblici. riqualificazione Produttivo L’intero complesso è composto da 4 comparti e occupa un sedime di circa 7 mila metri quadrati. I fabbricati si articolano attorno ad una corte centrale e sono organizzati su distinti livelli. La superficie totale lorda di queste attività è di circa 15.500 metri quadrati, la volumetria totale lorda è pari a circa 80 mila metri cubi. Terziario L’edificio, destinato ad uso commerciale-direzionale, occupa un sedime di forma trapezoidale di circa 2.900 metri quadrati a quota strada mentre ai piani superiori l’edificio si sviluppa su tre piani, su una superficie di circa 940 metri quadrati per piano a forma aperta a “L”. Al suo interno trovano collocazione circa 4.500 metri quadrati da destinarsi ad attività commerciali, pubblici esercizi ed uffici. La volumetria totale lorda è pari a circa 20 mila metri cubi. Residenziale L’ambito in questione è composto da otto edifici, suddivisi in due gruppi rispettivamente di cinque e tre edifici separati dal prolungamento di via Monte Cristallo: ogni edificio si sviluppa su quattro piani fuori terra. Nello specifico il piano terra è destinato ad attività commerciali mentre i piani superiori sono destinati a uffici e residenza. Gli edifici sono tra loro collegati a due a due dai vani scala-vani ascensore. Tutte le coperture sono state realizzate a verde pensile. La superficie totale è di circa 8.100 metri quadrati. La volumetria totale lorda è pari a circa 23 mila metri cubi. Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 5 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 6 associazione ricordi Succedeva un anno fa… Iniziamo da questo numero una nuova rubrica. Faremo mente locale per ricordare, commentare e analizzare eventuali sviluppi di fatti accaduti dodici mesi fa. di Stefano Frigo P er dare il via ufficialmente a questo nuovo “spazio” permetteteci di essere un pochino autoreferenziali. Proprio un anno fa infatti s’insediava il nuovo comitato di redazione (cdr). Nel corso dei mesi successivi, e più precisamente da gennaio, l’ex direttore Gianni Benedetti è stato sostituito (solo alla guida della rivista s’intende) da chi vi scrive, mentre due elementi del cdr hanno abbandonato. Giorgio Leonardelli per motivi “politici”, Samanta Turri per incompatibilità con i propri impegni professionali. Siamo quindi rimasti in sei. Oltre al direttore: Paolo Aldi, Flavia Angeli, Giancarlo Berardi, Guido Radoani e Alberto Dalla Pellegrina. L’ordine è assolutamente casuale e anzi permettetemi, si tratta della prima volta che lo faccio, di ringraziare tutti i membri del comitato che mi hanno permesso di approfondire la conoscenza di una realtà vasta e impegnativa come quella dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese, con grande pazienza e disponibilità. Con tutti loro, e fra di loro, si è instaurato da subito un rapporto di grande stima e rispetto, un rap- 6 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 porto costruttivo che ci ha permesso di crescere sotto tutti i punti di vista. Certamente non sono mancati i momenti di confronto, magari anche accesi e spigolosi, quelle classiche situazioni fisiologiche che alla fine però si rivelano estremamente sane. Abbiamo cercato di avviare un cambiamento sostanziale al nostro mensile partendo da ciò che colpisce immediatamente il lettore, ovvero la parte grafica. Grazie alla preziosa collaborazione della tipografia Publistampa di Pergine Valsugana “l’Artigianato” si è vestito di nuovo, una veste che speriamo abbia trovato il vostro gradimento. D’altra parte voi lettori siete il nostro unico giudice: il più importante e anche il più severo, in ogni caso quello a cui teniamo di più e l’unico a cui siamo davvero tenuti a rispondere. Anche le tematiche trattate nell’organo ufficiale dell’Associazione sono un po’ cambiate rispetto al passato. Si è deciso di offrirvi una visione forse più giornalistica e meno tecnica, andando ad approfondire tematiche di estrema attualità come le problematiche che seguono l’uso e l’abuso di droghe e alcool, sono stati intervistati alcuni tra i rappresentanti politici più importanti della nostra realtà provinciale. Questo solo per fare alcuni esempi. Noi continueremo su questa strada, miglioramenti da fare ce ne sono tanti e di certo noi ci proveremo, quello che vi chiedo è di farci sapere (scrivendo una mail a [email protected]) ciò che trova il vostro gradimento e quello che invece davvero non sopportate, quello che di nuovo vorreste e ciò che vorreste vedere cancellato. Poi ovviamente sarà il comitato di redazione a prendere la decisione finale ma senza la vostra collaborazione crescere sarà senz’altro impresa molto più ardua. ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 7 associazione consorzi Il Consorzio Produttori Trentini di Salumi di Giorgio Dellagiacoma Responsabile Area Reti di Impresa Consorzio Produttori Trentini di Salumi Nome Consorzio Produttori Trentini di Salumi Nato 2003 Locazione 38121 Trento, Via Brennero 182 Categoria Alimentazione Consorziati 27 Il Consorzio Produttori Trentini di Salumi, denominato Trentinosalumi®, è nato nel 2003 dalla volontà di 38 aziende di dare rappresentanza ad un settore tanto importante per il territorio e per consentire la presentazione di istanze alla Comunità Europea a tutela dei prodotti simbolo della salumeria trentina come “la Carne Salada del Trentino”, “la Luganega del Trentino”, “la Mortandela affumicata della Val di Non” e “lo Speck del Trentino”. Oggi, dopo sette anni di attività, Trentinosalumi® è una realtà che dialoga con le istituzioni, sia a livello locale che nazionale, e che collabora attivamente con le categorie economiche del territorio. Sempre attento agli stimoli che provengono dall’esterno, il Consorzio Trentinosalumi® negli anni ha saputo al contempo rimanere fe- dele ai propri principi e ridefinire le proprie attività. Eletto Presidente nel marzo 2009, Loris Largher è l’amministratore del salumificio di Casa Largher, azienda artigiana di Cembra, e da quest’anno ha assunto anche l’incarico di Presidente della categoria Alimentaristi della Federazione Alimentazione presso l’Associazione. Coadiuvato da un team molto affiatato formato da Franco Anselmi di Croviana, vicepresidente e responsabile degli aspetti amministrativi, e Enzo Sighel di Piné che si occupa dei progetti speciali, presiede un CdA molto giovane con un’età media inferiore ai quaranta anni. Le richieste di IGP per i quattro prodotti iniziali sono ancora in iter, ma sono solo una delle varie progettualità I prodotti Principali prodotti • Carne Salada del Trentino • Luganega del Trentino • Mortandela affumicata della Val di Non • Speck del Trentino Altri prodotti • • • • • • • • • • • • • Luganega di cavallo Carne Salada di capra Ciuìga Lardo Pancetta affumicata del Trentino Cacciatore (luganega) Carne Fumada Barbusto Brusti o Baldonazzi Figadét Frìtole o Sìzole Salsiccia Cotechino Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 7 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 8 associazione consorzi che sono in cantiere. Infatti come sostiene il presidente Loris Largher «da qualche anno, nella veste di quasi pionieri, abbiamo cominciato un percorso di certificazione volontaria di prodotto che, attraverso la stesura di disciplinari e la verifica dell’applicazione degli stessi a cura di un ente terzo, ci permette di avere oggi tutto il know-how necessario per affrontare la nuova avventura del marchio di qualità con indicazione di origine Qualità Trentino affidato dalla Provincia Autonoma di Trento solo a produzioni di qualità riconosciuta e certificata. Altra iniziativa molto importante è il progetto Macelleria Tipica Trentina che l’Assessorato al Turismo ci ha affidato e che abbiamo sviluppato per salvaguardare e valorizzare i piccoli punti vendita impegnati sulla strada dell’eccellenza e del massimo rispetto del prodotto e del territorio. La Macelleria Tipica Trentina è stata recentemente oggetto d’interesse dei ragazzi dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che, attraverso una visita locale didattica, hanno potuto apprezzare questa iniziativa consortile. mercato le sole imprese maggiormente motivate nel perseverare in questa appassionante attività». Ad oggi il Consorzio Produttori Trentini di Salumi conta 27 soci, sparsi su gran parte del territorio provinciale, e con lo spirito che fin dall’inizio lo ha contraddistinto è aperto a nuovi pro- Elenco cariche sociali Consiglio Direttivo • • • • • • • • LORIS LARGHER, presidente FRANCO ANSELMI e MASSIMO CIS, vicepresidenti FRANCESCA ABRAM, consigliere GILBERTO BELLI, consigliere GINO FERRARI, consigliere FABIO BOMÈ, consigliere MASSIMO CORRÀ, consigliere ENZO SIGHEL, consigliere Collegio Revisori dei Conti • DOTT. DISMA PIZZINI, presidente • MANUEL FURLANI, revisore effettivo • ROBERTO PARISI, revisore effettivo Nel breve termine – prosegue il presidente – il nostro impegno si rivolgerà verso iniziative formative in quanto riteniamo sia di fondamentale importanza che chi utilizza professionalmente i nostri prodotti e chi li consuma abbiano a disposizione tutte le informazioni necessarie per valutare e riconoscere un prodotto adeguato alle loro necessità. Per Trentinosalumi® la strada per la tutela dei prodotti passa in primis attraverso la tutela del consumatore. Come altri settori legati ad attività artigianali tradizionali – conclude il presidente – anche la produzione di salumi soffre il cambio generazionale. Il lavoro del macellaio-salumaio è un lavoro che impone orari impegnativi e richiede sacrificio, impegno e fatica fisica, e non sempre la remunerazione risulta adeguata se confrontata con lavori meno pesanti. Per questi motivi il numero delle nostre aziende da anni ormai si sta contraendo lasciando sul Sito web www.trentinosalumi.it Dislocazione territoriale dei consorziati 8 l’Artigianato duttori che intendano entrare a farne parte. Pertanto, chi fosse intenzionato ad approfondire l’argomento e avesse la giusta motivazione per portare anche nuove iniziative può contattare lo 0461 420300 oppure inviare una mail all’indirizzo: direzione@trenti nosalumi.it. Anno LXI N. 12 Novembre 2010 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 9 associazione area legale Legge 136/2010 La tracciabilità dei flussi finanziari tra dubbi e certezze Il dibattito sulla tracciabilità dei flussi finanziari introdotto con la Legge 136 dd. 13.08.2010 continua, tra le poche certezze e i molti dubbi lasciati aperti dalla legge, in attesa del decreto legge rinviato ormai da molte settimane e in fase di imminente approvazione. di Marzia Albasini La normativa S ono circolate molte bozze, delle linee guida dell’Autorità di Vigilanza dei contratti pubblici ed anche del Decreto del Consiglio dei Ministri; pendono attualmente alla Camera dei Deputati anche un’interrogazione del PdL e una risoluzione del PD, che si fanno portavoce delle molte preoccupazioni espresse in questo periodo anche dal mondo delle imprese; ma, nel momento in cui si sta scrivendo, ancora nessuna risposta ufficiale. Il nuovo decreto, che ricalca in gran parte le indicazioni che l’Autorità di Vigilanza dei contratti pubblici aveva predisposto sin dall’entrata in vigore della legge – ma bloccate dal Governo, intenzionato a emanare un decreto legge – non si limiterebbe a sospendere l’obbligo di tracciabilità in attesa di nuove indicazioni operative (come era stato da più parti richiesto), ma rappresenterebbe una linea guida con le indicazioni più urgenti. Nella bozza del Decreto legge circolata nei giorni scorsi emergono alcune indicazioni, che possiamo anticipare al fine di tentare di fare un minimo di chiarezza. Gli obblighi si applicano agli appaltatori, nei rapporti con la Stazione appaltante ed anche nei rapporti con i subappaltatori e con i tutti gli operatori economici che partecipano all’esecuzione dell’appalto. E valgono anche per i concessionari di finanziamenti pubblici. La legge è in vigore dal 7 settembre e si applica a tutti i contratti e subcontratti siglati dopo tale data. La normativa, finalizzata a contrastare le infiltrazioni criminali negli appalti pubblici, vieta il ricorso alla modalità di pagamento per contanti e prevede l’utilizzo di uno o più conti correnti bancari o postali, dedicati, anche non in via esclusiva, alle commesse pubbliche. Sul conto corrente dedicato potranno, quindi, transitare operazioni inerenti a più commesse, sia pubbliche che private, ma nessuna operazione in contanti (nemmeno relativa ai cantieri privati). È necessario comunicare alla Stazione appaltante, entro 7 giorni dall’apertura, gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati, nonché le generalità e il codice fiscale delle persone delegate a operare su di essi. Ai sensi dell’art. 6, l’omessa, tardiva o incompleta comunicazione dei suddetti elementi informativi comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 a 3.000,00 euro. In tutti i contratti relativi a lavori, servizi e forniture sottoscritti con gli appaltatori ed anche nei contratti con i subappaltatori e i subcontraenti, deve essere inserita, a pena di nullità assoluta, un’apposita clausola con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari. Il contratto deve essere munito, altresì, della clausola risolutiva espressa, da attivarsi in tutti i casi in cui le transazioni sono state eseguite senza avvalersi di banche o della società Poste italiane Spa. È inoltre previsto che l’appaltatore, il subappaltatore o il subcontraente che hanno notizia dell’ina- Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 9 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 10 associazione area legale In particolare, la norma prevede: Tipologia di pagamenti Destinati a dipendenti, consulenti e fornitori di beni e servizi rientranti tra le spese generali Modalità Devono essere eseguiti tramite conto corrente dedicato, per il totale dovuto, anche se non riferibile in via esclusiva alla realizzazione degli interventi pubblici Destinati all’acquisto di immobilizzazioni tecniche In favore di enti previdenziali, assicurativi e istituzionali In favore di gestori e fornitori di pubblici servizi Possono essere eseguiti anche con strumenti diversi dal bonifico bancario o postale, fermo restando l’obbligo di documentazione della spesa Riguardanti tributi Per le spese giornaliere di importo inferiore o uguale a euro 500 Possono essere utilizzati sistemi diversi dal bonifico bancario o postale, fermi restando il divieto di impiego del contante e l’obbligo di documentazione della spesa Ai sensi dell’art. 6, le sanzioni previste sono: Transazioni pubbliche effettuate senza avvalersi di banche o della società Poste Italiane S.p.A. Sanzione amministrativa pecuniaria dal 5% al 20% del valore della transazione stessa (fatta salva l’applicazione della clausola risolutiva espressa del contratto) Transazioni pubbliche effettuate su un conto corrente non dedicato o senza impiegare lo strumento del conto corrente bancario o postale Sanzione amministrativa pecuniaria dal 2% al 10% del valore della transazione stessa dempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria deve procedere all’immediata risoluzione del rapporto contrattuale, informandone contestualmente la Stazione appaltante e la Prefettura-Ufficio territoriale del Governo territorialmente competente. Tutti i movimenti finanziari (sia in entrata che in uscita) relativi a lavori, servizi e forniture pubblici, nonché alla gestione dei finanziamenti pubblici, devono essere registrati sui conti correnti dedicati ed effettuati esclusivamente tramite lo strumento del bonifico bancario o postale. Tra gli articoli rilevanti in materia di appalti introdotti dalla nuova normativa, si ricordano: • art. 4 - Controllo degli automezzi adibiti al trasporto dei materiali • art. 5 - Identificazione degli addetti nei cantieri (Tesserino di riconoscimento) • art. 9 che modifica la pena del reato di turbata libertà degli incanti • art. 10, che modifica il delitto di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente • art. 13 sulla Stazione unica appaltante. 10 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 Tale bonifico deve riportare, in relazione a ciascuna transazione, il codice unico di progetto (CUP) relativo all’investimento pubblico sottostante. Il CUP, ove non noto, deve essere richiesto alla Stazione appaltante. La norma precisa che, qualora per il pagamento di spese estranee ai lavori, ai servizi e alle forniture sia necessario il ricorso a somme provenienti da conti correnti dedicati, questi ultimi possono essere successivamente reintegrati mediante bonifico bancario o postale. Ai sensi dell’art. 6, il reintegro dei conti correnti effettuato con modalità diverse dal bonifico bancario o postale comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria dal 2% al 5% del valore di ciascun accredito. Le indiscrezioni emerse dalla bozza di decreto legge Per i contratti stipulati prima del 7 settembre 2010 – data di entrata in vigore della legge – sembra essere stato introdotto un periodo di sospensione di 6 mesi (decorrenti dalla data del 07.09.10). Pertanto, solamente i contratti che dovessero prolungarsi oltre tale periodo dovranno adeguarsi alla nuova normativa ed essere integrati con le clausole contrattuali inerenti agli obblighi di tracciabilità. Sembra che il decreto ammetterà altri mezzi di pagamento diversi dal bonifico bancario, per i paga- ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 11 associazione area appalti menti destinati a dipendenti, consulenti e fornitori, per l’acquisto di immobilizzazioni tecniche, nonché quelli rientranti tra le spese generali, purché siano «strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni». Con tale ampliamento sembrano essere consentiti sia gli assegni che le ricevute bancarie (Ri.ba), anche se non appare chiaro dove dovrà essere indicato il codice CUP (che rimane obbligatorio). I dubbi Il decreto dovrebbe opportunamente chiarire alcuni punti della normativa che stanno creando molti problemi in sede applicativa. Le preoccupazioni e i maggiori dubbi emergono in relazione ai rifornimenti di magazzino e al pagamento delle forniture che non sono comunque destinate ad uno specifico cantiere; ma anche in relazione ai pagamenti necessari per le spese generali; operazioni per le quali la nuova normativa sta creando una vera e propria paralisi di sistema. Sono inoltre opportuni maggiori ragguagli in riferimento alle indicazioni dei codici CUP (codice unico di progetto) o del CIG (codice identificativo della gara - da indicare per i casi in cui il CUP non è obbligatorio). Non è chiaro dove debbano essere indicati tali codici: essi vanno indicati nella causale del bonifico, ma quando sono più di uno l’operazione non è agevole. Inoltre, non si comprende dove debbano essere indicati tali codici per la Ri.ba e l’assegno. Sul nostro sito www.artigiani.tn.it, nella home page gli aggiornamenti della normativa. Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 11 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 12 associazione legislazione Le incertezze sulle nuove disposizioni antimafia In evidenza alcune disposizioni della nuova Legge in vigore n. 136 del 13 agosto 2010 di immediata applicazione che interessano soprattutto le imprese del settore edile. tratto da www.anaepa.it D al 7 settembre è in vigore la nuova Legge n. 136 del 13 agosto 2010, recante il “Piano straordinario contro le mafie, nonché la delega al Governo in materia di normativa antimafia”, approvata a inizio agosto e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 196 del 23 agosto 2010, al fine di contrastare infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nella fase di esecuzione del contratto, dai subappalti alle forniture. Tra le disposizioni in vigore, ne evidenziamo alcune di immediata applicazione che interessano, in particolare, le imprese del settore edile. Per promuovere la trasparenza negli appalti, la legge prevede (articolo 3) che «gli appaltatori, i subappaltatori e i subcontraenti della filiera delle imprese nonché i concessionari di finanziamenti pubblici anche europei a qualsiasi titolo interessati ai lavori, ai servizi e alle forniture pubblici devono utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali, accesi presso banche o presso la società Poste italiane Spa, dedicati, anche non in via esclusiva alle commesse pubbliche». Inoltre, «tutti i movimenti finanziari relativi ai lavori, ai servizi e alle forniture pubblici nonché alla gestione dei finanziamenti», devono essere registrati sui conti correnti dedicati ed effettuati esclusivamente tramite bonifico bancario o postale. Sono escluse dal pagamento mediante bonifico i paga- 12 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 menti in favore di enti previdenziali, assicurativi e istituzionali. Oltre l’obbligo di tracciabilità finanziaria, la legge prevede anche che nella bolla di consegna del materiale impiegato nei cantieri siano indicati numero di targa e nominativo del proprietario degli automezzi adibiti al trasporto del materiale per l’attività dei cantieri. Vengono, inoltre, introdotte misure volte a facilitare l’identificazione degli addetti nei cantieri: la tessera di riconoscimento in dotazione ai lavoratori dipendenti prevista dalla normativa in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro (rif. art. 18, comma 1, lettera u, del D.Lgs. 81/2008) dovrà contenere, oltre alla fotografia, le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro, anche la data di assunzione e, in caso di subappalto, la relativa autorizzazione. Tuttavia, alla vigilia dell’entrata in vigore della legge, rimangono molti dubbi interpretativi: in primo luogo resta da definire se il monitoraggio dei pagamenti sia esteso anche agli appalti in corso. Pertanto, ANAEPA-Confartigianato si sta attivando, di intesa e in collaborazione con la Confederazione, interloquendo con i ministeri competenti, per dirimere le principali criticità e individuare soluzioni semplificative per le micro e piccole imprese artigiane. Aggiornamento: in seguito alle difficoltà emerse nell’applicazione della legge antimafia, evidenziate fin da subito da ANAEPA-Confartigianato, Rete Imprese Italia (Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confesercenti, Confcommercio), si è rivolta al Governo chiedendo di intervenire quanto prima con gli strumenti più idonei (circolare o decreto legge) per risolvere i tanti dubbi sollevati dalle associazioni di categoria, a partire dalla sua applicazione per i contratti in essere. In sostanza si chiede la sospensione della norma in attesa di definire con precisione gli adempimenti previsti dalla legge. La situazione di incertezza che si è venuta a creare si è inoltre aggravata con il blocco dei pagamenti alle imprese da parte della Pubblica Amministrazione, anch’essa in attesa di chiarimenti dal Ministero degli Interni. ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 13 associazione formazione 2010 Abbigliamento, energia, trasporto e legno L’Ufficio Formazione dell’Associazione Artigiani – partendo dal rilancio della competitività (grande tema in tempo di crisi) e dalle sollecitazioni raccolte – ha sviluppato e sta realizzando sei proposte formative. I n tempo di crisi, il grande tema per le imprese che vogliono guardare oltre e valorizzare il patrimonio di competenze costruite nel tempo, è il rilancio della competitività. Rilancio che può essere sviluppato in vari modi: dal cogliere nuove tendenze del mercato e del contesto socioeconomico, al riqualificare le competenze dei collaboratori, all’ottimizzare processi e presidiare con maggior attenzione gli aspetti economico-finanziari, all’offrire prodotti o servizi innovativi, al valorizzare la propria offerta attraverso azioni di marketing e comunicazione, all’orientare la propria strategia verso nicchie di mercato ancora capaci di spesa, al costruire alleanze all’interno della propria filiera. L’Ufficio Formazione, partendo proprio da questi temi e dalle sollecitazioni raccolte grazie al confronto con imprenditori dei diversi settori, ha sviluppato e sta realizzando 6 proposte formative. Settore tessile abbigliamento Progettato in collaborazione con alcuni imprenditori artigiani del Consiglio direttivo del tessile-abbigliamento, con i quali abbiamo riflettuto su sfide e opportunità per il settore, è partito a settembre il corso “Il rilancio della competitività nel settore tessile-abbigliamento”. Strutturato nei quattro moduli Contesto e scenari evolutivi (20 ore), Marketing e comunicazione (32 ore), Gestione aziendale (32 ore), Total look e aggiornamenti per il settore (32 ore), si articola intorno ad alcune domande di fondo. • Quali sono le macro tendenze di consumo? Come possono essere colte ed interpretate nell’offerta di capi di abbigliamento? • Quali sono le opportunità sui mercati esteri, quali i servizi a supporto delle micro-imprese per promuoversi? • Quali i vantaggi di costruire alleanze tra imprese del settore e nella filiera? • Che strumenti e criteri si possono adottare per valorizzare e comunicare la propria immagine e i propri prodotti? • Quali informazioni si possono ottenere dall’analisi di bilancio? Come valutare costi e margini e costruire preventivi? Come monitorare l’andamento aziendale? • Quali i criteri per offrire consulenza d’immagine nella prospettiva di un servizio integrato e completo ai propri clienti? Alcune sono domande impegnative, rispetto alle quali non esistono risposte certe e univoche, ma piuttosto temi da esplorare, sensibilità da attivare, spunti da cogliere, sperimentazioni da mettere in campo. Con questo spirito il corso è stato impostato come un laboratorio di scoperta, in cui, concretamente e insieme ai partecipanti, si aprono riflessioni e si costruiscono stru- menti che possono aiutare ad affrontare le sfide poste da un mercato sempre più complesso, fram- Nella foto, da destra: Ivana Penasa (Sartoria Rivablanca, Cles); Elenora Weiss (GW Ghinè srl, Castello di Fiemme); Luisa de Concini (Neomoda Sartoria, Trento); Angela Rigoni (Sartoria Rigoni Angela, Mezzano); Moria Fantini (Moira Faitini, Borgo Vals.); Tina Tafuri (Sartoria Tafuri Tina, Mollaro di Taio). Partecipano inoltre all’iniziativa: Dino Cattoi (Tecnomade snc, Rovereto); Marta Sala (Marta Sala Studio Moda Sposa, Mezzocorona). Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 13 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 14 associazione formazione 2010 mentato e competitivo. Un esempio è la creazione di un label (etichetta che accompagna i capi di abbigliamento) personalizzato e capace di raccontare la storia del capo, la passione e la cura di chi lo ha realizzato, l’unicità del cliente cui è destinato. Nella fotografia alcune partecipanti che mostrano il label creato. Fiore all’occhiello del corso l’incontro con Silvia Bisconti, direttrice ar- tistica di Maliparmi e titolare di Raptus and Rose, esperta di moda che coniuga la capacità di interpretare le tendenze con la proposta di capi unici, espressione del sapere artigiano. Efficienza energetica ed edilizia sostenibile Efficienza energetica, sostenibilità e maggiore/migliore sfruttamento delle risorse per la produzione di energia: sono questi i temi che oggi occupano una posizione di primo piano nelle agende di tutti i Paesi, impegnati nella complessa sfida della coniugazione della sostenibilità ambientale con lo sviluppo economico. Tra tutti i settori, quello dell’edilizia civile, in tutta la sua filiera, è particolarmente sollecitato. I nuovi criteri di efficienza e sostenibilità richiedono infatti non solo nuove competenze specialistiche, ma anche una nuova cultura del costruire, una visione integrata dei fattori che concorrono a definire le prestazioni energetico-ambientali di un edificio, andando oltre il proprio ambito di specializzazione verso una concezione globale dell’intervento edile e lo sviluppo di una sempre SPECIALISTA NELL’USO EFFICIENTE DELL’ENERGIA (EDIZ. 2010) CREPAZ Massimo (Crepaz Massimo, TRANSACQUA), DALVIT Enrico (Elettrica Dalvit Snc, GRUMES), DEGASPERI Franco (Degasperi Franco Imp. Termosanitari, TRENTO), DELLANTONIO Andrea (Dellantonio Impianti Elettrici, MOENA), DELVAI Sandro (Idrosan Impianti Termosanitari Gas Pannelli Solari, TESERO), GASPERINI Manuel (Gasperini Manuel Termoidraulica, TRAMBILENO), GIRARDI Luca (Girardi Luca e Mirco Snc, FORNACE), GOTTARDI Ivo (Carpenterie Gottardi di Ruggero e Ivo, VEZZANO), LAVEZZARI Oscar (Lavezzari Snc di Oscar e Attilio, PINZOLO), MIANI Paolo (Battisti Rolando Snc di Battisti Patrizia e C. TRENTO), RIEDMILLER Andrea (Energia Verde, ROVERETO), SCRINZI Maurizio (Impresa Costruzioni Scrinzi Nello & C. Snc, ROVERETO), STABILI Adriano (Stabili Costruzioni Elettriche, TRENTO). maggior capacità di interazione con i vari soggetti. Rispetto a questi temi, l’Associazione Artigiani si è attivata su più fronti: sul piano istituzionale, partecipando e attivando sinergie con i soggetti protagonisti in tema di efficienza energetica e sostenibilità presenti sul HANNO PARTECIPATO AL PERCORSO E OTTENUTO LA VALIDAZIONE DELLE COMPETENZE DI “SPECIALISTA NELL’USO EFFICIENTE DELL’ENERGIA” COSTRUTTORI EDILI: BATTISTI Renato (Edilbattisti Snc, TRENTO), BONI Nicola (Ditta Edile Boni Enzo, DRO), CAZZANELLI Francesco (Cazzanelli Francesco, ALA), COVI Mario (Covi Costruzioni Srl, TAIO), FACCENDA Rudi (FA.SA.CO Snc di Faccenda Matteo e C., GIOVO), LORENZI Giorgio (Lorenzi Giorgio Sas, VILLA LAGARINA), MENESTRINA Massimo (Duemmecostruzioni, TRENTO), POVINELLI Alberto (Edilcasa Snc, CARISOLO). CARPENTIERI IN LEGNO: BAROZZI Stefano (Cav. Angeli Vittorio di Barozzi Stefano, MORI), DALLATINA Ezio (Carpenteria in legno-lattoneria, COREDO), MONFREDINI Beniamino (Edilegno di Monfredini Beniamino, BREGUZZO), VERONESI Marco (Veronesi Marco Falegnameria - Carpenteria, BRENTONICO). SERRAMENTISTI: FRIZZERA Lorenzo (Falegnameria Frizzera Lorenzo, TERLAGO), MARTINELLI Giancarlo (Martinelli Giancarlo & C. Snc, NOVALEDO), MATTAREI Roberto (Falegnameria Mattarei Snc, RABBI), MOSCHETTI Leonardo (Falegnameria 14 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 territorio (P.A.T., Distretto Tecnologico Trentino, Consorzio Habitech, Odatech, Green Building Council); sul piano dei servizi, realizzando una serie di iniziative formative per lo sviluppo e la crescita delle competenze professionali degli imprenditori – costruttori edili, carpentieri in legno, serramentisti, impiantisti elettrici e Moschetti L. Snc, STREMBO), PASSERINI Stefano (Falegnameria Passerini Stefano, BRENTONICO), POLO Tullio (Serramenti di Polo Tullio G. e Figli Snc, ZIANO DI FIEMME), SIGNORATI Giovanna (O.M.A.S. di Signorati A. e C. Snc, ROVERETO). IMPIANTISTI TERMOIDRAULICI: AGOSTINI Felice (Agostini Felice Impianti Termosanitari, LAVIS), BONI Enrico (Tecnoservice Sas, ISERA), MORATELLI Sergio (Moratelli Impiantistica Snc, TRENTO), QUERIO Paolo (Querio Paolo, CARISOLO), RAGONA Davide (Ragona Snc, TRENTO), RAMPANELLI Ezio (Impianti Termosanitari Rampanelli Ezio e C., SPORMAGGIORE), RAVELLI Livio (Termosanitaria Ravelli Livio, MEZZANA), ROSSI Domenico Termoidraulica Rossi Giovanni Snc, COMMEZZADURA). IMPIANTISTI ELETTRICI: BRUGNARA Armando (Brugnara Armando, LAVIS), GOTTARDI Enzo (Lomaelelettric, S. MICHELE ALL’ADIGE), REDOLFI Pierluigi (Impianti Elettrici Civili e Industriali di Redolfi Pierluigi, MEZZANA), RIGATTI Pier Paolo (R.P. Impianti Elettrici di Rigatti Pier Paolo, REVÒ), TOMASI Giuliano (F.lli Tomasi Srl, ALA), VITTI Marco (MTM Impianti Elettrici Tecnologici, LAVIS), ZENI Marco (ZENI MARCO Impianti Elettrici, ROVERETO). ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 15 associazione termoidraulici – riunite sotto l’etichetta di PROGETTO ENERGIA. Con le proposte 2010 di PROGETTO ENERGIA, sono 13 le edizioni del PERCORSO BASE realizzate (la tredicesima edizione è iniziata a settembre ed è ancora in fase di svolgimento). A settembre ha inoltre preso il via la III edizione del percorso di SPECIALISTA NELL’USO EFFICIENTE DELL’ENERGIA, un percorso di approfondimento che porta alla validazione delle competenze. 37 i partecipanti alle due precedenti edizioni che hanno sostenuto con esito positivo l’esame finale, 15 gli imprenditori artigiani che partecipano all’attuale edizione, giunta ora a circa metà del proprio cammino. Sono stati affrontati i temi di interesse comune per le diverse specializzazioni: il contesto normativo; i sistemi di certificazione energetica degli edifici (Itaca, CasaClima e Leed); l’integrazione tra involucro-impianti e avviate le prime giornate formative di approfondimento specialistico in sottogruppi (impiantisti elettrici, termoidraulici, costruttori edili, carpentieri in legno). Lo scorso 15 otto- formazione 2010 bre il gruppo ha affrontato la prima esperienza di laboratorio lavorando concretamente, suddivisi in squadre composte da imprenditori di tutte le specializzazioni, su un progetto reale (un asilo in Toscana) per individuare soluzioni tecnico-costruttive adeguate al raggiungimento di obiettivi di efficienza e risparmio energetico stabiliti dal progettista. Al termine della giornata, ciascun gruppo ha presentato e discusso le proprie soluzioni con il team di docenti (motivazioni, accorgimenti tecnici, dettagli operativi, ecc…). Progetto Enerbuild L’impegno dell’Associazione Artigiani sul tema dell’efficienza energetica è evidenziato anche dalla partecipazione al progetto transnazionale Enerbuild, di cui è partner il Servizio Pianificazione Energetica e Incentivi Agenzia Provinciale per l’Energia della Provincia Autonoma di Trento che ha affidato all’Associazione la realizzazione di un percorso formativo sperimentale in tema di efficienza energetica. Costruito grazie ad una progettazione congiunta con gli Ordini degli ingegneri e degli architetti, i Collegi dei geometri e dei periti, si tratta di un percorso che ha l’obiettivo di promuovere l’integrazione nella filiera verticale delle costruzioni ad alta efficienza energetica, costruendo linguaggi e pratiche in grado di orientare la progettazione e la programmazione dei lavori verso il raggiungimento ottimale degli obiettivi di consumo stabiliti dal committente. Ha preso così avvio, lo scorso 12 ottobre, il percorso “l’integrazione professionale e di ruolo nella progettazione e programmazione di edifici ad alta efficienza energetica” che riunisce, per la prima volta, nella stessa aula di formazione, progettisti e artigiani. Il Presidente De Laurentis, presente per un saluto iniziale, ha sottolineato come l’integrazione sia un passaggio fondamentale per valorizzare l’alta specializzazione e professionalità di cui molti artigiani e progettisti sono portatori e rinforzare ulteriormente l’immagine del Trentino come territorio del costruire efficiente e sostenibile. Nella stessa direzione gli interventi dell’arch. Carlino, Dirigente del Servizio Pianificazione Energetica ed Incentivi della P.A.T. e del perito ind. Giuliano Sadler, presidente del Comitato Interprofessionale degli Ordini e dei Collegi. Un plauso all’iniziativa, infine, da parte di Mario Zoccatelli, presidente di GBC Italia. Nell’avviare il suo intervento su “il processo di integrazione in LEED”, ha affermato che questa è in assolu- to, a livello nazionale e forse anche internazionale, la prima esperienza di formazione verso l’integrazione verticale e ha dichiarato l’intenzione di promuoverla come buona prassi. Il percorso formativo proseguirà fino a metà 2011 e vedrà momenti di formazione comune, momenti di formazione specialistica per progettisti e per artigiani, momenti di laboratorio in cui in vario modo i partecipanti collaboreranno alla progettazione e programmazione di un intervento edile reale (progettisti tra loro, progettisti e artigiani per specializzazione, artigiani tra loro, progettisti e artigiani in squadre che rappresentano l’intera filiera). Il GRUPPO PILOTA dei 20 partecipanti, pionieri dell’integrazione, è composto complessivamente da 10 progettisti e 10 artigiani. Già formati come “specialisti nell’uso efficiente dell’energia”, gli imprenditori artigiani che hanno deciso di cogliere quest’ulteriore, sfidante, opportunità sono: Boni Enrico, termoidraulico • Cazzanelli Francesco, costruttore edile • Dallatina Ezio, carpentiere in legno • Gottardi Enzo, elettricista • Menestrina Massimo, costruttore edile • Moschetti Leonardo, serramentisti • Querio Paolo, termoidraulico - manutentore • Rigatti Pier Paolo, elettricista • Signorati Giovanna, serramentisti • Veronesi Marco, carpentiere in legno I 10 progettisti che partecipano all’iniziativa sono: Per. Ind. Lorenzo Andreatti • Geom. Omar Caglierotti • Arch. Giuseppe Cavalieri • Ing. Massimiliano Coser • Ing. Piero Faes • Ing. Amedeo Frasnelli • Arch. Alessandro Filippi • Geom. Stefano Pilati • Per. Ind. Taravan Daniele • Ing. Andrea Zanetti Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 15 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 16 associazione formazione 2010 Autotrasporto merci Quali sono le competenze chiave, nel mondo dell’autotrasporto merci, per affrontare la crisi? Ha preso spunto da questa domanda, non a caso ripresa nel titolo, il progetto “Autotrasporto merci: competenze per affrontare la crisi”, progettata grazie alla collaborazione con imprenditori del direttivo autotrasporto che hanno offerto il loro punto di vista su criticità e bisogni del settore, obiettivi, contenuti e tempi della proposta formativa da costruire. È così partito a fine agosto un corso di formazione, destinati ad imprenditori e loro dipendenti, cui si vuole offrire un supporto per • sviluppare metodi e strumenti per fronteggiare la crisi in atto elabo- rando azioni di miglioramento, identificare e costruire vantaggi competitivi distintivi, sviluppare maggior valore nella filiera; • acquisire padronanza delle norme e degli strumenti che scandiscono il lavoro quotidiano dell’autotrasportatore e utilizzare queste conoscenze per valorizzare anche agli occhi del cliente la capacità di offrire servizi professionali, competenti, attenti al rispetto delle regole. Il corso è articolato in moduli, proposti anche in più edizioni: • STRUMENTI E DOCUMENTI: cronotachigrafo digitale, scheda trasporto, moduli assenze. • GUIDA CORRETTA E SICURA: nuovo codice della strada, cura e manutenzione ordinaria del mezzo. • SISTRI PER AUTOTRASPORTATORI COMPARTO AMBIENTE. • COSTI, MARGINI, PROVENTI e STRUMENTI INFORMATICI PER L’AUTOTRASPORTO . • STRATEGIE E SERVIZI PER ESSERE COMPETITIVI; COMUNICAZIONE EFFICACE CON IL CLIENTE. • NUOVI SERVIZI. Grande la risposta degli imprenditori del settore: in 56 hanno deciso di partecipare all’iniziativa e di coinvolgere 30 loro dipendenti. Dati i numeri, non è possibile, in questo articolo, nominarli tutti. Evidenziamo però che 12 imprenditori hanno scelto di comporre il loro percorso partecipando a tutti i moduli e di impegnarsi così in un progetto formativo di 160 ore (148 in gruppo, 12 di formazione individuale). Competenze tecnico-specialistiche per il settore legno: la programmazione di macchine a controllo numerico Infine, nella prospettiva di sviluppare e consolidare le competenze tecnicospecialistiche per il settore legno, i corsi di PROGRAMMAZIONE DI MACCHINE A CONTROLLO NUMERICO, corso BASE e corso AVANZATO. Il cor- CORSO BASE (100 ORE, 15 gennaio - 21 maggio 2011) CONTENUTI Assi cartesiani e costruzione di geometrie semplici / Programmazione linguaggio macchina / Attrezzaggi e gestione magazzini utensili / Spiegazione a bordo macchina delle funzioni operative principali / Utilizzo della macchina C.N.C. per effettuare i cicli di lavorazione / Fondamenti di fresatura su legno / Programmazione con software CAM / Programmazione parametrica di base. PER ACCEDERE Attestato di qualifica coerente o di diploma di qualifica professionale triennale di stato coerente o lavoratori del settore legno. Attestato di partecipazione corso propedeutico autocad 2D organizzato da Associazione Artigiani o qualifica professionale di “Addetto alle lavorazioni di falegnameria”, o diploma di geometra o equipollenti che certifichino l’apprendimento di AutoCad 2D. COSTO DEL CORSO: 100,00 € PER ULTERIORI INFORMAZIONI E MODULI DI ISCRIZIONI • ASSOCIAZIONE ARTIGIANI, Ufficio Formazione - tel. 0461.803725 • ISTITUTO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE “SANDRO PERTINI”, sezione legno tel. 335.8455134 TUTTE LE LEZIONI SI TERRANNO DI SABATO (orario 8.45-12.45 / 13.45-17.45) PRESSO L’ISTITUTO “PERTINI” di Villazzano 16 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 so avanzato, che partirà il prossimo 6 novembre, è già stato presentato nel numero precedente della rivista. CORSO DI AUTOCAD (Autocad 2010) (40 ORE, 19 novembre - 18 dicembre 2010) Per chi non conosce AUTOCAD, l’Ufficio Formazione ha organizzato un corso introduttivo sull’utilizzo del software: terminologia e comandi, aree dello schermo, creazione di archivi, primitive di disegno e relativi comandi, polilinee e quote. COSTO INDICATIVO DEL CORSO: 260,00 € (iva compresa) PER ULTERIORI INFORMAZIONI: ASSOCIAZIONE ARTIGIANI, Ufficio Formazione - tel. 0461.803724 Le lezioni si terranno al venerdì pomeriggio (13.45-17.45) e sabato (8.4512.45 / 13.45-17.45) presso l’Istituto “Pertini” di Villazzano. ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 17 associazione gruppo donne Donne piccole imprenditrici ITALIA DA RECORD IN EUROPA: secondo i numeri del rapporto dell’“Osservatorio Confartigianato donne imprese” in Italia sono quasi un milione e mezzo: più che in Germania e nel Regno Unito. tratto da il “Corriere della Sera” - 15 ottobre L a crisi economica non aiuta l’occupazione femminile. E l’Italia resta lontana sia dall’obiettivo di Lisbona 2010 sia dai nuovi target di Europa 2020. In particolare ad essere più penalizzate sono le giovani donne con un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, il 27,9%non lavora rispetto alla media europea che è del 20,4%. Negli ultimi anni il tasso di disoccupazione femminile scende (9,1% ovvero 1,2% più basso di quello delle donne europee, area euro) e ad agosto 2010 il tasso di occupazione registra un in- cremento rispetto a luglio attestandosi al 46,1%. Questo perché si tratta dell’indice che misura chi cerca lavoro o chi lo ha perso ed essendoci poche donne attive è evidente che la crisi ha avuto meno impatto. Nel secondo trimestre 2010, poi, pur continuando a diminuire il lavoro femminile tiene meglio rispetto a quello maschile; le donne occupate scendono dello 0,2% contro l’1,2% degli uomini mentre le lavoratrici autonome, le piccole imprenditrici, le artigiane aumentano dell’1,1% contro lo 0,8 degli uomini. Per numero di imprenditrici e di lavoratrici autonome il primato è italiano: sono un milione 482 mila contro il milione 340.900 della Germania e il milione 168.300 del Regno Unito. Sono questi alcuni tra i molti numeri del rapporto dell’“Osservatorio Confartigianato donne impresa”. «Il lavoro autonomo è più flessibile, ci si può organizzare meglio – spiega la presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, Federica Guidi. – Ecco perché molte donne provano a entrare nel mondo del lavoro attraverso questa porta». «Le italiane – continua Guidi – hanno una maggiore attitudine a mettere a frutto il titolo di studio, che spesso è più elevato rispetto a quello degli uomini. Poi però si presenta il nodo della famiglia, dell’assistenza ai bambini e agli anziani: l’Italia continua a soffrire di insufficienti politiche conciliative». I dati del primo trimestre 2010, dice il rapporto, ci raccontano anche di un Mezzogiorno dove l’occupazione femminile è ferma. Due donne su tre sono inattive contro la media nazionale che è di una su due. «Nel Mezzogiorno e tra le più giovani la crisi economica colpisce di più – è il commento di Linda Laura Sabbadini, direttrice dell’Istat. – Stando ai dati 2009, il lavoro delle donne ha tenuto meglio solo all’inizio della recessione, perché l’emorragia di posti di lavoro si è avuta nelle fabbriche dove maggiore era l’occupazione maschile». Un dato preoccupante, sottolineato anche nel rapporto, è che le donne italiane, pur con un tasso di natalità tra i più bassi d’Europa, sono le più inattive dopo le maltesi. Significa che non solo non hanno lavoro ma rinunciano a cercarlo. Siamo in ritardo di 22 anni rispetto all’Europa: il nostro tasso di inattività è fermo a quello europeo del 1987. «È su questo punto che si gioca lo sviluppo economico e la ripresa del nostro Paese – sottolinea la sociologa del lavoro Adriana Signorelli. – L’inattività femminile è un danno grave non solo per le donne ma per tutto il sistema Italia». Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 17 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 18 associazione innovazione La forza del nostro sistema Un’organizzazione moderna, per poter sostenere gli interessi e le attività dei propri associati, deve essere sempre al passo con il tempo, se non proiettata verso il futuro. Da questa filosofia l’Organizzazione ha tratto gli spunti per proporre una nuova concezione di servizio. di Veronica Costa P artendo dalla consapevolezza che ogni novità comporta un cambiamento, e che ogni cambiamento diventa opportunità di sviluppo, il 22 settembre è iniziato il primo ciclo di “culturizzazione” dell’organizzazione che ha visto impegnati in prima linea tutti i responsabili dei servizi rivolti all’associato. Sono stati invitati dalla Presidenza e dalla Direzione a un evento shock, in cui abbandonare tutti i pregiudizi verso il termine inflazionato di marketing, rivedere sotto nuova luce le proprie abitudini lavorative, e rivolgere lo sguardo verso ciò che oggi il cliente realmente richiede, verso le sue aspettative e i suoi bisogni. Con la regia di Mauro Baricca, che già da tempo svolge attività di formazione all’interno del Sistema Confartigianato e che ha sviluppato azioni e campagne di marketing/comunicazione con diverse sedi della Confartigianato presenti sul territorio nazionale, si è proceduto sul motto “Devi essere prima di poter fare, devi fare prima di poter avere”, ad una prima presa di coscienza della situazione attuale. Da tale fotografia avrà inizio un lavoro di gruppo focalizzato a individuare i punti di forza e i punti di debolezza nei linguaggi, modi, atteggiamenti, credenze e opinioni del personale dell’Organizzazione, identificando in contemporanea concrete azioni di miglioramento da attuare per fornire all’associato una risposta e una qualità di servizio omogenee e identificative. Altri quattro incontri sono già in programma entro la fine del 2010. Il 18 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 secondo momento di incontro dal titolo “PROMUOVITI IN MODO INNOVATIVO E COSTANTE” richiederà la capacità di andare oltre le convenzioni, e vedrà tutti coinvolti nell’arte di parlare con gli Artigiani: “Cosa vogliono i Clienti? Come intercettare le loro necessità e trasformarle in servizi utili al loro sviluppo e all’azienda?”. Il terzo momento di incontro dal titolo “DETERMINA IL TUO RISULTATO” si baserà sul concetto che non si può fare marketing se non esiste una radica ta cultura del servizio applicato al risultato. A questo primo ciclo di incontri seguiranno ulteriori iniziative che andranno a coinvolgere tutto il restante personale dell’Organizzazione, con l’obiettivo di migliorare e valorizzare la cultura di sistema e la qualità del servizio. Questa importante operazione di crescita del valore e della qualità dell’offerta poggia le proprie basi sul riconoscimento della forza del Sistema Artigianato Trentino, che mette a disposizione di tutti i propri associati una gamma di servizi integrati e d’alta qualità pensati per l’impresa artigiana. L’artigiano si può quindi affidare completamente all’Organizzazione nei servizi sindacali, nei servizi contabili, fiscali e specialistici. Tutto il personale dell’Organizzazione e tutti gli artigiani uniti per rafforzare la propria identità e sostenere l’economia: questo fa la nostra forza, questo è il nostro sistema. ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 19 associazione area appalti 10 domande per me… Le 10 domande più frequenti che vengono poste all’ufficio legale dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. L’impresa che non possiede la qualificazione S.O.A. può quindi partecipare ad appalti di lavori pubblici di importo pari od inferiore a euro 150.000, a condizione che sia in possesso dei requisiti di ordine generale, dell’iscrizione alla C.C.I.A.A. e dei requisiti ulteriori richiesti dal bando di gara. di Marzia Albasini Come vengono aggiudicati gli appalti? Quali sono i requisiti di partecipazione a una gara di appalto pubblica? I requisiti per la partecipazione a una gara di appalto sono dettagliati nel bando di gara (che è sempre legge speciale per ogni singolo appalto) e sono richiesti a pena di esclusione. In particolare, i requisiti di partecipazione si suddividono in: • Requisiti di ordine generale: riguardano l’affidabilità della persona dell’appaltatore e sono richiesti per la partecipazione a tutte le gare di lavori pubblici, servizi e forniture. Essi possono essere dichiarati dal concorrente, mediante autodichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/2000, e riguardano l’assenza di cause di esclusione dagli appalti pubblici (es.: assenza di fallimenti e/o analoghe procedure concorsuali; assenza di sentenze di condanna che incidono sulla moralità professionale; rispetto della normativa antimafia; ecc.). • Requisiti di ordine speciale: riguardano la potenzialità dell’impresa ad eseguire l’appalto. Essi sono, in particolare: - l’adeguata capacità economica e finanziaria; - l’adeguata idoneità tecnica e organizzativa; - l’adeguata dotazione di attrezzature tecniche; - l’adeguato organico medio annuo. Il possesso di tali ultimi requisiti, in riferimento alle imprese di lavori, è documentato attraverso l’attestazione S.O.A. L’aggiudicazione dell’appalto avviene secondo uno dei seguenti criteri: • Prezzo più basso, rispetto a quello indicato nel bando, determinato mediante ribasso percentuale unico sull’importo a base d’asta (al netto degli oneri della sicurezza) oppure con indicazione dell’importo dei lavori mediante indicazione dei prezzi unitari. • Offerta economicamente più vantaggiosa: il bando stabilisce i criteri di valutazione che possono essere il prezzo, la qualità, il pregio tecnico, le caratteristiche estetiche e funzionali, le caratteristiche ambientali, il servizio post-vendita, l’assistenza tecnica, il costo di utilizzazione e manutenzione, il termine di consegna, ecc. Sulla base di questi due criteri, può essere applicata e valutata la soglia di anomalia dell’offerta. Su quale importo va calcolato il ribasso di offerta? L’importo a base di appalto è dato dalla somma dell’importo dei lavori, servizi e forniture con l’importo degli oneri della sicurezza, che non sono soggetti a ribasso d’asta. Pertanto, la percentuale di ribasso offerta va calcolata in riferimento all’importo a base d’asta, ma al netto degli oneri della sicurezza. Qual è il limite per la partecipazione agli appalti senza attestazione S.O.A.? Se nell’offerta ho dimenticato di indicare la dichiarazione di subappalto, è possibile procedere al subappalto con una richiesta all’Ente? L’attestazione S.O.A. (Società Organismi di Attestazione) è un documento che certifica il possesso dei requisiti dell’impresa e la sua capacità di eseguire (direttamente o in subappalto) appalti di lavori pubblici di importo superiore a euro 150.000. No. Condizione indispensabile per procedere alla richiesta di subappalto in fase di esecuzione dei lavori è avere indicato in fase di offerta la dichiarazione di subappalto, mediante l’esatta indicazione delle lavorazioni che si intendono affidare in subappalto. Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 19 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 20 associazione area appalti Devono essere dichiarati tutti i precedenti penali o soltanto quelli più gravi? L’art. 38 del Codice, e in maniera analoga l’art. 35 della nostra L.P. 26/1993, vieta la partecipazione agli appalti pubblici ai concorrenti che abbiano subito condanne per «reati gravi incidenti sulla moralità professionale». La valutazione di tale gravità e l’incidenza sulla moralità professionale devono essere valutate dalla Stazione appaltante (e non dall’impresa concorrente). La questione è ancora dibattuta e aperta, ma l’orientamento prevalente in giurisprudenza è estremamente rigoroso. Si ritiene pertanto senz’altro consigliabile, per opportuna cautela in considerazione delle gravi conseguenze sulle dichiarazioni mendaci, che il concorrente dichiari tutte le condanne (sentenze passate in giudicato, sentenze di applicazione della pena su richiesta delle parti – patteggiamenti – decreti penali di condanna), siano esse, o meno, per reati gravi incidenti sulla moralità professionale. Se il Certificato del Casellario Giudiziale risulta NULLO è possibile dichiarare di non avere precedenti penali? Secondo il Testo unico che disciplina la materia, il Casellario Giudiziale comune richiesto dal privato non riporta tutti i precedenti penali, e in particolare non riporta (tra gli altri) né le sentenze di patteggiamento né i decreti penali di condanna, per i quali sia stata concessa la sospensione condizionale o la non menzione, né le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda. A differenza di tale certificato, invece, quello a richiesta della pubblica amministrazione contempla tutte le tipologie di condanna. Pertanto, anche qualora il Casellario Giudiziale risulti NULLO, ciò non rappresenta idonea sicurezza che a carico dei soggetti non sussistano precedenti penali. Si consiglia di verificare la reale esistenza di precedenti penali, richiedendo personalmente (muniti di carta di identità) all’Ufficio del Casellario Giudiziale presente presso il Tribunale, la Visura del Casellario Giudiziale (non il Certificato!), che riporta tutti i precedenti penali. Nei confronti di quali soggetti devono essere dichiarate le posizioni penali? La posizione penale deve essere dichiarata nei confronti dei seguenti soggetti: 1. i direttori tecnici; 2. in caso di ditta individuale: il titolare; in caso di Società in Nome Collettivo: tutti i soci; in caso di Società in Accomandita Semplice: i soci accomandatari; in caso di Società di Capitali: gli amministratori muniti di rappresentanza; 20 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 L’aggiudicazione dell’appalto avviene secondo il criterio del prezzo più basso, rispetto a quello indicato nel bando, oppure tramite l’offerta economicamente più vantaggiosa tra prezzo, qualità, pregio tecnico… 3. eventuali procuratori che rappresentino l’Impresa nella procedura di gara; 4. tutti i soggetti elencati ai punti precedenti che siano cessati dalla carica nel triennio antecedente. In quale modalità è consentito il versamento all’Autorità di Vigilanza? Il Contributo all’Autorità di Vigilanza Contratti pubblici, servizi e forniture è condizione per la partecipazione alle gare di appalto di appalto superiori a 150.000 euro e deve essere documentato all’atto della presentazione dell’offerta. A decorrere dal 1° maggio 2010, al fine di versare il contributo è necessario iscriversi on line al nuovo “servizio di riscossione” raggiungibile dalla home page sul sito web dell’Autorità (www.avcp.it), sezione “Contributi in sede di gara”. L’utente (Operatore economico) iscritto dovrà collegarsi al servizio con le credenziali da questo rilasciate, e inserire il codice C.I.G. (codice identificativo gara), per la ricerca della procedura di appalto alla quale l’operatore intende partecipare. Il sistema consente il pagamento diretto mediante carta di credito oppure la produzione di un modello stampabile da presentare a uno dei punti vendita Lottomatica Servizi, abilitati a ricevere il pagamento. Quanti giorni ci sono per fare ricorso in materia di appalti? Con il recepimento della Direttiva ricorsi, a decorrere dallo scorso 27 aprile sono state introdotte significative modifiche sia sul piano degli strumenti di tutela nella materia degli appalti pubblici, sia relativamente ad alcune disposizioni di carattere sostanziale previste dal Codice dei Contratti pubblici (sul tema il nostro articolo sulla rivista di luglio 2010). Tra le tante novità, si registra una notevole accelerazione dei termini processuali: viene meno la possibilità di utilizzare lo strumento del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (che aveva un termine lungo di 120 giorni), essendo possibile ora ricorrere unicamente al giudice amministrativo (T.A.R.), per il quale il nuovo termine è ridotto a 30 giorni (e non più 60). Tale termine decorre dalla ricezione della comunicazione dell’aggiudicazione definitiva o della stipulazione del contratto, ovvero dalla pubblicazione di bandi e avvisi autonomamente lesivi. ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 21 associazione eventi Chris Culy all’Atelier Foto Paolo Aldi Un appuntamento da non perdere, il 22 ottobre, all’Atelier Foto Paolo Aldi: Chris Culy, americano di nascita e giramondo per vocazione, si presenta al pubblico roveretano e nazionale con una sorprendente serie di opere dal titolo “Rivisualizzare il visuale”. O ltre trenta opere ricche di forme e colore, astratte ma nello stesso tempo fortemente collegate a dati reali di partenza; delle fotografie che rivisualizzate diventano segni e colori. L’artista ha creato appositi software con cui lavora partendo da una fotografia. Chris Culy applica para- L’inaugurazione della mostra è venerdì 22 ottobre alle ore 17.00 (ingresso libero) Apertura mostra: 23.10.2010 - 21.11.2010 Mar./Sab. 9.00/12.30 - 15.00/19.00 Dom. 10.00/12.30 - 15.00/19.00 Lunedì chiuso Atelier Foto Paolo Aldi www.fotopaoloaldi.it Via Rialto, 47 Rovereto (TN) Contatti: Lia Grigoletti - tel. 0464 439333 [email protected] Per info sull’artista: Paolo Aldi - tel. 0464.439333 [email protected] www.clfotonline.com/cc/ metri quali ad esempio angolazioni e saturazioni del colore. In base ai criteri impostati, il computer genera il risultato finale. L’uomo e il computer agiscono come uno stesso individuo nel progetto artistico di trasformazione dell’immagine, l’artista è la mente che comanda il processo creativo, la macchina è il braccio che concretizza la rielaborazione. Chris Culy definisce la sua arte digitale Human Assisted Computer Art, arte digitale integrata dalla mano dell’uomo. La mostra espone oltre 30 opere fotografiche suddivise in due gruppi. Nella parte “Trasformazionale” le relazioni fra i colori dei punti vicini sono visualizChris Culy zate dalle curve e dalle rotazioni; lo stesso artista decide dove e come curvare e ruotare. In “Colori in Forme” i colori dell’immagine originale sono trasformati in forme. Le proprietà dei colori mutano in proprietà delle forme quali larghezza, altezza, colore e trasparenza. Chris Culy applica nei lavori che presenta la sua poliedrica preparazione in scienze cognitive, linguistica e informatica. La sua formazione multidisciplinare si riflette nel suo concetto artistico: l’artista legge in ogni immagine le diverse facce che la caratterizzano e i diversi modi nei quali può essere percepita e, attraverso l’informatica, intende rendere visibili questi aspetti. Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 21 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 22 associazione area lavoro La detassazione per i dipendenti Le somme del 2009 e 2010 di lavoro straordinario e notturno potranno essere detassate applicando un’aliquota fissa del 10% a carico del dipendente, anziché del 23%. I n una recente interpretazione l’Agenzia delle Entrate, congiuntamente con il Ministero del Lavoro, ha fornito ulteriori precisazioni in merito alle somme che, per gli anni 2009 e 2010, potranno essere detassate per: • lavoro straordinario, supplementare e per clausole elastiche; • lavoro notturno (sia ordinario che per la maggiorazione del lavoro ordinario in turni) purché dette somme possano essere riconducibili a incrementi di produttività, innovazione, efficienza organizzativa o ad altri elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa. Nel caso in cui dette somme possano essere assoggettate ad imposta sostitutiva, ovvero detassate, sarà applicata l’aliquota fissa del 10% a carico del dipendente, anziché quella della tassazione ordinaria con un’aliquota di partenza del 23% a carico del lavoratore. Le prestazioni rese dai dipendenti potranno, però, essere detassate solo se il datore di lavoro ritiene che le stesse abbiano determinato un risultato utile per il conseguimento di elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa. La detassazione pertanto «è subordinata al perseguimento di un incremento di produttività che trovi riscontro in una dichiarazione dell’impresa». 22 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 Il datore di lavoro, quindi, assumendosene piena responsabilità, dovrà fornire una comunicazione scritta al lavoratore, nella quale attesti che la prestazione lavorativa ha effettivamente determinato un risultato utile per il conseguimento di elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa. Questo significa che il responsabile della detassazione del reddito di lavoro dipendente è il datore di lavoro, che è l’unico che può essere chiamato a fornire la prova che le somme siano state correttamente assoggettate a detassazione perché oggettivamente riconducibili a incrementi di produttività o di efficienza organizzativa. L’Agenzia delle Entrate ha inoltre chiarito che il recupero della detassazione, per le somme relative all’anno 2009, avverrà mediante esposizione sui modelli dichiarativi e certificativi da utilizzare nel 2011 (periodo d’imposta 2010), nei quali provvederà ad inserire appositi campi. Il datore di lavoro dovrà, invece, indicare nel CUD/2011 le somme erogate nell’anno 2009 che abbiano il requisito oggettivo, ovvero che hanno contribuito al conseguimento di elementi di produttività e di redditività e pertanto sono assoggettabili a imposta sostitutiva. ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 23 associazione Una vita in agricoltura In questo numero del mensile un’intervista esclusiva a Flavio Pezzi, da 24 anni presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori. Tra passato, presente e futuro un’analisi a 360 gradi dello stato dell’arte di un settore da sempre protagonista nell’economia trentina. di Stefano Frigo D a 24 anni è il presidente della Confederazione italiana agricoltori (Cia) del Trentino. Una vera e propria memoria storica di uno dei comparti centrali e nevralgici nell’ambito dell’economia provinciale. In questo numero del nostro mensile ospitiamo un’intervista a Flavio Pezzi, numero uno di un’organizzazione che conta 2.600 associati, ai quali offre tutti i servizi necessari, con sede in via Maccani 199 a Trento. La Cia è il secondo sindacato per ordine di grandezza presente nella nostra realtà. Presidente, data la sua lunga esperienza, mi sembra proprio il caso di chiederle come ha visto cambiare l’agricoltura in questi 24 anni? «Complessivamente in meglio. Innanzitutto le nuove generazioni che si affacciano e investono nel nostro mondo sono sicuramente più preparate, sia dal punto di vista scolastico che da quello tecnico, rispetto al passato. Allo stesso tempo notiamo una partecipazione femminile maggiore, senza considerare il fatto che sono molto numerosi i “nuovi imprenditori”. Con questo termine mi riferisco a coloro che non hanno una storia famigliare che si tramanda negli anni nel comparto agricolo ma decidono di iniziare da zero attirati dai prodotti biologici, dall’ambiente e più in generale dalla possibilità di vivere una vita all’aria aperta in contesti lontani da quelli dei grandi centri urbani. Devo sottolineare che Cooperazione ha fatto passi da giganti puntando ad accorciare le varie filiere produttive. Gli aspetti negativi riguardano, senza ombra di dubbio, i rapporti che intercorrono tra le tante, troppe (al momento sono cinque ndr) organizzazioni che caratterizzano il nostro comparto. Ognuno tende ad andare avanti per la propria strada senza intervista cercare invece di condividere progetti. Senza un’unità d’intenti più forte e salda difficilmente riusciremo a compiere dei passi in avanti di grande peso e soprattutto non saremo in grado di incidere profondamente sul tessuto produttivo in modo da ridurre i costi». Continuando a parlare di difficoltà: quali sono le criticità più evidenti nell’agricoltura trentina? «Le dimensioni aziendali sono ancora troppo ridotte e frammentate, per arrivare sul mercato globale in maniera competitiva è indispensabile aumentare la massa critica e migliorare l’offerta altrimenti la grande distribuzione ha gioco troppo facile nel dettare le regole. Credo che a tal proposito dovrebbe essere la politica a giocare un ruolo da protagonista puntando a un obiettivo che può sembrare semplice ma non lo è affatto: una gestione unitaria dei vari settori agricoli. La stessa politica che però merita secondo me un plauso per la strada intrapresa per quanto concerne la promozione sotto un unico marchio: territorio-turismo e prodotti agroalimentari tipici devono infatti andare avanti di pari passo. In questo senso anche la Camera di Commercio sta ricoprendo un ruolo fondamentale con la propria attività». Come giudica invece il rapporto tra agricoltura e artigianato? «Credo che tutti noi lavoriamo per il bene della comunità in cui viviamo. Prima che imprenditori siamo cittadini. Bene, partendo da questo assunto vi garantisco che i rapporti che abbiamo in tutte le valli del Trentino con gli artigiani sono improntati al masFlavio Pezzi simo rispetto e alla più sincera stima reciproca. Sono molti i vostri associati con i quali collaboriamo attivamente e proprio con loro continuiamo a ragionare e confrontarci. Tra l’altro insieme abbiamo il dovere, soprattutto verso le generazioni più giovani, di tutelare il territorio e lasciare in dote per il futuro un Trentino affascinante e unico come quello attuale». Per concludere, presidente: se la sente di dirci come vede i prossimi anni dell’agricoltura e quali strategie dovrebbero essere messe in campo? «La semplice qualità non è più sufficiente, è necessario puntare all’eccellenza. Un’eccellenza che accompagni le nostre produzioni attraverso tutta la filiera: dal momento della prima lavorazione sino alla clientela finale. Vi faccio un esempio personale: siedo nel Consiglio d’amministrazione di “Melinda” e vi posso garantire che attraverso un percorso che ha puntato ad ottenere tutte le certificazioni di qualità e su una promozione forte e mirata si è arrivati a far conoscere e apprezzare il nostro marchio praticamente in tutta Italia e nei paesi europei più importanti. Sarà fondamentale poi mantenere intatta la capacità produttiva delle nostre terre, questa è la prima e forse più importante garanzia di successo». Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 23 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 24 associazione commento La forza dei valori Analisi sui valori fondamentali che ci hanno portato fino ai nostri tempi, dalla comunità, alla famiglia, al lavoro. di Flavia Angeli [tratto da il “Trentino” del 20 ottobre] V iviamo in un mondo dove sempre più spesso viene messa in dubbio l’esistenza di quei valori fondamentali per l’esistenza della vita stessa. Infatti fra guerre, terrorismo, violenze di ogni genere ancora inflitte in special modo su donne e bambini, pedofilia, sfruttamenti, mafie, abusi, complotti e si potrebbe andare avanti ancora, ci si chiede, sempre con maggior frequenza, dove siano andati a finire quei valori fondamentali che ci hanno portato fino ai nostri tempi. È pur vero che guerre, violenze, terrorismo, sfruttamenti, ecc., sono da sempre esistiti, la storia ce lo insegna. Ma l’esistenza dei valori fondamentali nelle nostre comunità, sempre più spesso, segna il passaggio del tempo, con il superamento degli stessi per la vittoria sempre più evidente di egoismi, personalismi, tralasciando l’importanza di un linguaggio comune che ci indirizzi e porti a perseguire il bene comune. Le piccole comunità sono ancora salvaguardate da queste eccezioni, ma man mano che la città cresce, sempre di più si avverte la mancanza di questi importanti agganci e intrecci di quelle comunità che si sentono unite e che cercano di coinvolgere l’intera popolazione nelle azioni, anche quotidiane del buon vivere, delle belle relazioni, abbandonando gli individualismi fini a se stessi. Anche nelle famiglie si assiste, sempre con più frequenza, grazie anche a un cambio di crescita demografica (famiglie meno numerose) e alle relazioni che cambiano, a delle variazioni bene evidenti. Non più famiglie unite per tutta la vita, le separazioni sono nell’ordine di una coppia su 4 che si separa, con conseguenze evidenti anche sul nucleo famigliare stesso. Genitori separati, famiglie allargate e figli che spesso ne subiscono le conseguenze. Difficile in questi contesti, per la famiglia, trasmettere i valori integri, fermi e decisi. Così mentre in talune realtà esiste questo sano principio del fondamento della famiglia sui valori etici, sociali, morali, ci si ritrova con altre realtà dove 24 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 questi principi non esistono proprio. Ci sono figli che non sanno nemmeno cosa sono le regole, senza le quali risulta impossibile poter pensare di far valere i propri diritti da un lato e i doveri dall’altro, che non conoscono la risposta di un “no” fermo e deciso. Così ci si ritrova con ragazzi cresciuti nel principio dei valori, con altri che ignorano perfino il significato di tale termine. E allora tu sei il genitore denigrato che non permette al proprio figlio di portare il cellulare a scuola, per esempio, dato che presso questa importante e fondamentale istituzione i figli dovrebbero andare per imparare e studiare, socializzando con i propri compagni che, almeno in questo contesto, sono vivi e umani. Difficile far pensare questo sano principio, in un mondo dove ormai tutto passa attraverso il digitale e il virtuale, tanti si incontrano sui social network, e pure le emozioni si vivono online. Il bello di vivere, dell’aspettativa di una risposta che tarda ad arrivare non esiste più. Tutto subito e tutto risolto. Nel bene e nel male. E poi esiste l’impresa che spesso si riconosce nell’organizzazione del lavoro. Lavoro che se accompagnato da sani principi porta anch’esso al bene comune, pur sempre rispettando il principio di un sano guadagno. Ma anche qui c’è stata la crisi, intervenuta grazie a un lavoro scorretto delle grandi imprese finanziarie, che di certo non hanno operato secondo i principi dell’etica e del buon governo. Risultato evidente la crisi che permane ormai nella globalità delle aziende, anche quelle piccole spesso sul traguardo di un possibile fallimento. E così, mai come ora ci si ritrova ad errare per le strade nella ricerca di una risposta tangibile alle proprie esigenze. Leggiamo quanti sono ormai coinvolti nel gioco, gratta e vinci, slots machine, lotto, enalotto, innescando un meccanismo che spesso è del non ritorno. Si legge di qualche caso di suicidio collegato al grado di indebitamento innescato proprio dalla rincorsa della vincita mai arrivata. Sono questi dunque i valori della vita? E lo Stato è coinvolto in tutto questo dato che è proprio lo Stato che controlla questa realtà attraverso i monopoli di stato, assicurandosi un gettito tributario certo e in continua crescita. E i cittadini, ammalati di gioco e bisognosi di supporto psicologico, alla ricerca di una via d’uscita, sono in continuo aumento. Così, senza lavoro, senza valori, pure ammalati ci si ritrova ad errare per un paese che ha bisogno di risposte concrete, tangibili ma alla cui base bisogna lavorare a fondo per far sì che i valori fondamentali della vita, che partono dalla famiglia per camminare nella comunità e continuare nel lavoro, tornino ad essere le basi del nostro benessere e del nostro futuro. È come se dovessimo fare un passo indietro nel tempo, non troppo, ma per soffermarci un attimo a pensare al bene comune di tutti noi. ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 25 associazione assicurazioni Polizze: il costo per ripararsi dai pericoli Le ipotesi per tre profili di rischio diversi: coppia con figli, coppia senza figli con un solo reddito e single giovane. di Walter Tamanini A cquistare una polizza significa investire in sicurezza. L’abbiamo scritto spesso dalle colonne di questa rivista ma vale la pena ripeterlo perché non si esagera mai quando si consiglia il prodotto assicurativo giusto che è in grado di dare serenità alle persone e di non sconvolgere loro la vita quando l’imprevisto accade. Noi italiani per tradizione e per abitudine siamo un popolo di “assicurati auto”, cioè pensiamo all’assicurazione soprattutto quando c’è da rinnovare la polizza (obbligatoria) per la nostra autovettura e/o per la moto. Con investimenti spesso minimi potremmo però mettere al sicuro tanti aspetti della vita quotidiana, dal lavoro al tempo libero, dalla casa al viaggio, dal risparmio alla pensione. La possibilità di scelta è ampia su tutti i fronti, sia in termini di copertura che durata e termini contrattuali, anzi ormai i prodotti assicurativi sono così numerosi e variegati che spesso è difficile, per chi non è esperto, saper scegliere esattamente ciò di cui si ha bisogno. Una risposta a tutte le esigenze È per aiutare i clienti delle assicurazioni ad orientarsi che l’Irsa, l’Istituto di studi assicurativi, ha pubblicato qualche tempo fa una specie di prontuario che aiuta a scegliere il prodotto giusto. Combinando insieme elementi come la situazione lavorativa e familiare, l’età, i bisogni e i desideri ha individuato alcuni profili-tipo di assicurati e ha suggerito loro le coperture assicurative di cui potrebbero avere bisogno. Ne prendiamo in considerazione solo tre, i più comuni. Primo profilo: coppia con figli È chiaro che la tipologia di famiglie con genitori e con bambini presenta una molteplicità di casi e si- tuazioni che ci vorrebbe un libro per esemplificarli tutti. Per questo profilo l’Irsa ha rappresentato una situazione piuttosto comune: una coppia in cui l’uomo è un lavoratore autonomo di 45 anni, con una moglie impiegata e con due figli a carico. Il reddito personale netto del capofamiglia è ipotizzato in 2.300 euro al mese, quello familiare in 3.400. La famiglia ha acquistato una casa avvalendosi di un mutuo. Di cosa potrebbe avere bisogno dal punto di vista assicurativo? Prima di tutto di una polizza vita a puro rischio, meglio definita tecnicamente “Temporanea in caso di mort (cioè che copra solo il rischio morte), su due teste (marito e moglie) a garanzia del mutuo. Perché se malauguratamente al marito o alla moglie dovesse capitare una disgrazia, il coniuge non si trovi in difficoltà con due figli piccoli cui provvedere, a pagare le rate del mutuo. Poi, dal momento che il marito è un lavoratore autonomo, una polizza contro l’invalidità permanente da infortunio e Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 25 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 26 associazione assicurazioni malattia, sempre nell’eventualità, che si spera remota Terzo profilo: single giovane ma che purtroppo ogni tanto si verifica, che capiti un incidente che limiti le capacità lavorative del capofaQui la situazione cambia radicalmente perché non miglia. c’è più la famiglia e quindi non ci sono persone a caUn ulteriore consiglio dell’Irsa è che il capofamirico. L’ipotesi è che il single in questione abbia 35 glia stipuli una polizza sanitaria a copertura dei grananni, abbia un lavoro da dipendente e un reddito di interventi e che comprenda una diaria giornaliera personale netto di 2.500 euro al mese, con un mutuo per il ricovero in ospedale o casa di cura. da pagare. Contro i danni che possono provocare i figli (ma In questo caso l’Irsa consiglia: una polizza contro non solo) si potrebbe optare per una polizza di reinvalidità permanente da infortuni e malattia, una sponsabilità civile, la cosiddetta “polizza della famipolizza contro la perdita involontaria del posto di laglia”. Infine si potrebbe aggiungere una polizza di tuvoro, una polizza sanitaria completa compresa la diatela legale per l’attività esercitata con estensione alla ria da ricovero e infine una per la tutela legale. Come vita privata, in modo da non sostenere spese legali in nel primo profilo sarebbe necessaria anche una polizcaso di eventuali controversie. za incendio contro i danni che potrebbero verificarsi Non è prevista la polizza incendio perché si è iponell’abitazione di proprietà ma non viene presa in tizzato che fosse già prevista nel mutuo casa. considerazione perché si ritiene che sia già inserita Ma quanto costa tutto ciò? L’Irsa ha fatto tutti i nel mutuo. calcoli e ha individuato in circa 2.900 euro annui il Spesa complessiva per una copertura di questo ticosto complessivo delle varie polizze, compresa l’epo: 1.800 euro circa. stensione ai grandi interventi per la polizza sanitaria. Per concludere, ricordarsi di fare attenzione alle Certo, non è una cifra che una famiglia spende a condizioni che si sottoscrivono e verificare quali cuor leggero, anche perché nel conteggio non è calsiano le eventuali esclusioni previste, può evitare, al colato il costo per la polizza rc auto, però, se si parte momento della liquidazione del danno, di avere dal presupposto che sottoscrivendo polizze si acquisgradite sorprese. sta sicurezza, spendere poco meno di 3.000 euro all’anno per essere tutelati praticamente contro ogni L’Irsa, Istituto di studi assicurativi, ha pubblicato tipo di imprevisto non è una cifra qualche tempo fa un prontuario che aiuta a eccessivamente elevata. Secondo profilo: coppia senza figli con un solo reddito scegliere la polizza giusta. Combinando insieme elementi come la situazione lavorativa e familiare, l’età, i bisogni e i desideri ha individuato alcuni profili-tipo di assicurati e ha suggerito loro le coperture assicurative di cui potrebbero avere bisogno. L’ipotesi fatta dall’Irsa per il secondo profilo è quella di un uomo di 53 anni, sposato con una moglie casalinga, di professione lavoratore autonomo, con un reddito personale netto (che poi coincide con il reddito familiare) di 5.000 euro al mese. In questo caso, essendo la coppia sposata da diversi anni la spesa per l’acquisto della casa è già stata completata e non esistono mutui da pagare. Le polizze che l’Irsa suggerisce sono: una polizza vita che preservi un capitale per la moglie in caso di scomparsa del marito, una polizza contro invalidità permanente da infortuni e malattia, una polizza sanitaria che copra i grandi interventi e che comprenda anche la diaria da ricovero, la responsabilità civile del capofamiglia, la polizza di tutela legale e la polizza incendio per la casa di proprietà. Il totale della spesa, considerati ovviamente tutti i parametri che cambiano rispetto alla situazione precedente, prima fra tutti l’età che incide parecchio nelle polizze sanitarie, è di circa 5.500 euro, cifra considerevole e più alta di quella del profilo precedente e che peraltro la famiglia è in grado di sopportare più agevolmente dal momento che il reddito è maggiore, non ci sono figli cui provvedere e non c’è mutuo da pagare. 26 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 Per quanto riguarda il costo, quello indicato per singolo profilo è un premio medio che può variare in più o meno (anche considerevolmente) da Compagnia a Compagnia, dai capitali assicurati, dal sesso e dall’età e inoltre, da come decidiamo di “personalizzare” la polizza, integrando o meno l’assicurazione con garanzie che più si prestano alle nostre necessità. Si segnala l’offerta in vendita di un inventario proveniente da fallimento di società termoidraulica costituito da magazzino, attrezzatura e parco veicolare. Per elenco dettagliato, foto, visione articoli ed altre informazioni prego contattare l’ufficio della Curatela: tel. 0463.424490 e-mail [email protected] ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 27 AUTORIPARATORI associazione categorie Accordo di collaborazione per il settore GPL-metano Sottoscritto da Confartigianato Autoriparazione l’Accordo di collaborazione riguardante il settore GPL-metano che sarà strategico per il futuro delle imprese operanti nel comparto. di Confartigianato Autoriparazione n data 12 ottobre 2010, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, Confartigianato Autoriparazione ha sottoscritto un Accordo di collaborazione riguardante il settore GPL-metano, unitamente a Unione Servizi alla Comunità settore Autoriparazione di CNA, ad ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), a UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli esteri), a Consorzio ECOGAS, a Gestione Fondo Bombole Metano, a Consorzio NGV System Italia – Consorzio Italiano del Gas Naturale per i Trasporti – ed alle Associazioni delle Imprese distributrici di GNC e GPL per autotrazione (Assogasmetano, Federmetano, Unione Petrolifera, Assopetroli, Grandi Reti). Obiettivo dell’accordo quello di promuovere la progressiva diffusione dei veicoli alimentati a GPL-metano, offrendo al cliente massime garanzie, da parte di tutti i soggetti coinvolti nella filiera, sul piano della corretta informazione, della qualità del servizio e della sicurezza degli interventi tecnici per la manutenzione e la revisione dei veicoli stessi. Si tratta di una iniziativa di portata strategica e innovativa – sostenuta e favorita dal Ministero dello Sviluppo Economico – che persegue, attraverso la collaborazione e l’attività sinergica di tutti gli attori interessati, finalità di interesse generale per la platea degli utenti, conciliando riduzione dei consumi con la tutela della sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente. L’accordo, infatti, promuovendo l’utilizzo di combustibili alternativi (GNC e GPL), consentirà di apportare un contributo significativo alla riduzione delle emissioni inquinanti, a beneficio dell’intera collettività senza pregiudicare le esigenze di mobilità da parte degli utenti stessi. In quest’ottica, le officine specializzate del settore potranno svolgere, con la loro professionalità, un ruolo chiave, offrendo I un servizio altamente qualificato e, al tempo stesso, fruire di nuove prospettive di crescita e di maggiore competitività sul mercato per una effettiva rivitalizzazione del settore. Nel progetto, ovviamente, occupa un posto di primo piano la formazione, in quanto qualificazione e competenza di tutti i soggetti coinvolti sono i fattori determinanti alla base dell’iniziativa. In tal senso l’accordo prevede anche di stimolare la partecipazione delle officine specializzate ai corsi di formazione, svolti da organismi abilitati e riconosciuti ai sensi della normativa vigente. Particolare soddisfazione per l’iniziativa è stata manifestata da Claudio Piazza che ha sottoscritto l’accordo in qualità di Delegato di Confartigianato Autoriparazione per il settore e che ha operato in maniera efficace e determinata per il raggiungimento di tale obiettivo, anche nell’ambito del tavolo di lavoro appositamente costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Claudio Piazza ha fortemente voluto l’accordo nella convinzione che sarà determinante per la riqualificazione delle officine di installazione di impianti a GPL-metano, aprendo nuove opportunità di mercato, fondamentali nell’attuale contesto di crisi economica. «L’accordo – ha tenuto a sottolineare Claudio Piazza – è anche frutto e risultato tangibile dell’incisiva strategia perseguita da Confartigianato Autoriparazione da sempre orientata su iniziative concrete volte al miglioramento continuo della preparazione professionale degli operatori del settore, per fornire un servizio sempre più qualificato e per accrescere i livelli di sicurezza stradale, mettendo la professionalità degli autoriparatori al servizio della clientela, con particolare attenzione alla difesa dell’ambiente». Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 27 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 28 associazione AUTORIPARATORI categorie Tecnico riparatore di veicoli a motore Inaugurata, presso la sede dell’azienda Italscania S.p.a. di Spini di Gardolo, l’ottava edizione del IV anno di “Tecnico riparatore di veicoli a motore”, organizzato dal Centro di Formazione Professionale ENAIP di Villazzano. di Dario Pedrotti avvio del IV anno per il conseguimento del diploma provinciale di formazione professionale di “TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE” organizzato dal Centro di Formazione Professionale ENAIP di Villazzano, giunto all’ottava edizione, ha avuto luogo come consuetudine presso la sede di un’associazione o azienda partner del progetto. D’altronde un quarto anno basato su una metodologia formativa attiva dell’alternanza, dove si integrano, in forma sinergica, attività svolte presso il Centro di Formazione Professionale ed esperienze di formazione realizzate in azienda, non poteva iniziare diversamente. Quindi per questo anno formativo 2010-2011, il punto di accoglienza dei 17 allievi del corso è stata la sede dell’azienda ITALSCANIA S.p.a. di Spini di Gardolo. L’ 28 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 La novità a partire dall’anno in corso è rappresentata dal riconoscimento nazionale delle figure professionali secondo l’Accordo nazionale della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome del 25 febbraio 2010 e quindi la progettazione del percorso formativo è stata adeguata alle nuove competenze. È stato il nuovo Direttore del CFP di Villazzano dott. Diego Freo ad accogliere gli allievi e i referenti della partnership di progetto presenti Maria Cristina Poletto (Responsabile Education Confindustria di Trento) e Paolo Malesardi (Presidente degli Autoriparatori per l’Associazione Artigiani P.M.I. della provincia di Trento) evidenziando l’importanza di organizzare corsi con queste caratteristiche e peculiarità gradite alle aziende, ma che rappresentano soprattutto una vera opportunità per i giovani e per la loro oc- ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 29 AUTORIPARATORI associazione categorie La novità a partire dall’anno in corso è rappresentata dal riconoscimento nazionale delle figure professionali secondo l’Accordo nazionale della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome del 25 febbraio 2010 e quindi la progettazione del percorso formativo è stata adeguata alle nuove competenze. cupazione. Lo dimostrano i livelli di occupazione degli allievi degli anni precedenti che, visti i tempi di crisi occupazionale giovanile, non è da sottovalutare. È importante l’incontro tra il mondo della scuola e quello del lavoro con la formazione in azienda che diventa un’opportunità strategica per l’esperienza e gli stimoli che offre agli allievi. Oggi la scelta della formazione professionale non è più una scelta di ripiego, come veniva considerata un tempo, ma una grande opportunità, che i giovani affrontano con entusiasmo e soddisfazione. Il dott. Dino Cecconi Vice A.D. Italscania e Responsabile Amministrativo e del Personale, ha approfittato dell’occasione per presentare la mission e i numeri dell’azienda e ribadire nel contempo l’importanza della collaborazione di una rete di imprese e associazioni di categoria con il Centro di Formazione Professionale al fine di condividere un progetto teso ad assumere un approccio di cooperazione attiva, con definizione congiunta degli obiettivi, dei ruoli e delle responsabilità di ciascun partner. Ha preso la parola Franco Giuliani, Istruttore del Centro di Formazione dell’Italscania, per far presente ai ragazzi quanto sia importante il tipo di corso che frequentano per entrare nel mondo del lavoro preparati alle nuove tecnologie presenti al giorno d’oggi. Hanno continuato il discorso con gli allievi i Sig. Davide Agostini, Responsabile Ricambi e Paolo Majer, Ispettore Tecnico Rete Italscania, sulla necessità di affrontare la loro professione non solo come una mansione prettamente esecutiva, ma molto più articolata e con responsabilità delle singole fasi di lavoro e con una visione e gestione dell’intero processo del lavoro da parte del tecnico riparatore. È seguita poi da parte del Referente del corso Dario Pedrotti la presentazione del contratto formativo che l’allievo e il team di progetto si impegnano a sotto firmare nei prossimi giorni di scuola. • l’articolazione dell’intervento con i contenuti, la metodologia didattica adottata presso il Centro e presso le aziende; • i diritti alla formazione del corsista; • le modalità di monitoraggio e valutazione; • le funzioni dei tutor; • i compiti degli allievi e dei formatori; • gli impegni delle aziende; • la presa visione della correlazione delle competenze professionali e le unità formative di riferimento e i criteri che saranno adottati per la personalizzazione del percorso. È stata l’occasione per coinvolgere immediatamente gli allievi sui loro diritti e sulle responsabilità che dovranno assumersi durante tutta la durata di tale percorso costituito da 1066 ore di cui 640 presso il CFP e 426 in azienda. Si sono portate a conoscenza degli allievi le tipologie e le caratteristiche delle 24 aziende che hanno aderito all’iniziativa sottoscrivendo l’intesa C.F.P.-Impresa riguardante le modalità attuative della formazione in azienda, cioè disponibili ad ospitare gli allievi in formazione, rappresentate per l’occasione da un buon numero di responsabili del progetto. La mattinata è stata poi conclusa con una visita ai reparti dell’azienda Italscania e Scania Commerciale. Il contratto formativo prevede: • le fasi formative in alternanza nel CFP e in azienda; • gli obiettivi formativi; • le competenze di base e della figura professionale del programma formativo; Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 29 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 30 associazione categorie AUTOTRASPORTATORI Uniti per la crescita della categoria Sabato 23 ottobre gli Autotrasportatori di Trento e Bolzano si sono dati appuntamento presso la sede dell’Associazione Provinciale Artigiani (APA) a Bolzano per affrontare temi di interesse. di Guido Radoani olti imprenditori del trasporto si sono dati appuntamento sabato 23 ottobre a Bolzano, presso la sede dell’Associazione Provinciale Artigiani (APA) per affrontare una serie di temi di interesse oltre che per fare il punto della situazione sullo stato di salute del settore. M I temi all’ordine del giorno erano: • la situazione dell’autotrasporto in Italia nella regione Trentino-Alto Adige; • il decreto “Tirrenia” e il riassetto del settore; • le novità del nuovo codice della strada. L’Assemblea, moderata dal responsabile della comunicazione dell’Associazione di Trento Stefano Frigo, è stata aperta dal padrone di casa, il direttore dell’Associazione Artigiani di Bolzano Hans Peter Munther che ha sottolineato l’importanza di questi momenti unitari, che servono per rappresentare al meglio la forza delle categorie e per avvicinare le persone, i problemi e le soluzioni per risolverli. 30 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 La parola è passata quindi al presidente nazionale di Confartigianato Trasporti, Francesco Del Boca, che ha fatto una lunga disamina sui principali problemi aperti nel settore, evidenziando il fondamentale ruolo svolto dalle associazioni nazionali e dell’Unatras. In particolare Del Boca ha posto la sua attenzione sul tema dei controlli su strada, fondamentale snodo attraverso il quale passa la legalità del settore: «I controlli devono essere effettuati con rigore e serietà – ha commentato Del Boca – verso tutti, in particolare verso chi sfrutta il nostro paese per transitare e senza lasciare alcun reddito». Infine Del Boca ha riassunto i principali interventi a favore dell’autotrasporto che garantiscono mediamente dai 12.000 a 15.000 euro di vantaggi economici per impresa. Il presidente degli autotrasportatori di Bolzano, Fortunato Rizzo, ha sottolineato l’importanza dell’unitarietà delle relazioni. Trento e Bolzano devono lavorare assieme; devono saper fare sintesi delle problematiche; devono unire le forze nei momenti difficili. Rizzo poi ha lanciato un appello ai vertici di Confartigianato Trasporti chiedendo di dare sostegno alle imprese, con tutti i mezzi possibili, in quanto il settore si trova nel bel mezzo di una lunga crisi di cui non si vede la fine. L’aiuto deve passare anche attraverso l’eliminazione della burocrazia: «non è possibile – ha evidenziato Rizzo – che gli adempimenti in capo ai committenti, come la scheda di trasporto ad esempio, ricadano addosso a noi». Anche Rizzo, infine, ha rimarcato l’importanza dei controlli e la necessità di inseguire il modello eu- ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 31 AUTOTRASPORTATORI ropeo con la creazione di un organo di polizia unitario, efficiente, preparato e inflessibile. La parola è passata poi al presidente degli autotrasportatori di Trento, Aldo Berti, che ha posto l’accento sulla crescita del settore. La crescita del settore, ha evidenziato Berti, passa da alcuni aspetti fondamentali. Prima di tutto la conoscenza del settore. È necessario conoscere perfettamente la nostra impresa, i nostri punti di forza e i nostri punti di debolezza, le conseguenze delle nostre azioni e soprattutto dobbiamo saper leggere e interpretare i nostri bilanci. La crescita passa anche attraverso la formazione. A Trento stiamo puntando molto sulla formazione. L’Associazione ha messo in campo un importantissimo percorso formativo che vede coinvolto un gruppo di imprenditori entusiasti, motivati e con grande voglia di mettersi in gioco. La crescita passa soprattutto attraverso la capacità di collaborazione. Abbiamo creato consorzi, aggregazioni di vario genere, ma non basta. Collaborare seriamente nel nostro settore significa anche non affidare viaggi sotto costo al primo collega “disperato” che conosciamo, perché questo meccanismo, alla lunga, finirà per indebolire ulteriormente il settore. Dobbiamo avere il coraggio di rifiutare servizi non associazione categorie economicamente sostenibili pena la fine delle nostre aziende e per farlo dobbiamo diventare più imprenditori, accrescere la nostra autostima e credere in quello che facciamo. Collaborare significa costruire rapporti e relazioni; significa far fare ad altri quello che a noi non riesce bene. Significa rinunciare a qualcosa di antieconomico per costruire qualcosa di assolutamente economico. Anche Berti si è soffermato sul fondamentale ruolo dei controlli. A seguire le due relazioni tecniche della giornata. Il Segretario nazionale di Confartigianato Trasporti, Gianluigi Bassi, ha principalmente rivolto la sua attenzione alla spiegazione del “Decreto Tirrenia” sul riassetto del settore e sul fondo nazionale di garanzia. In particolare sono stati affrontati i temi della gestione pallets, dei tempi di carico e scarico, sui costi minimi per la sicurezza e sui meccanismi di corresponsabilità tra conducenti, vettori e committenti. L’ispettore della Polizia Stradale di Trento, Luca Berlanda, ha poi approfondito le tematiche relative alle modifiche del codice della strada, soffermandosi in particolare sugli aspetti salienti per il comparto dell’autotrasporto merci. BREVI DALLE CATEGORIE Aggiornamento questione SCF (Società Consortile Fonografici) di Guido Radoani Confartigianato ci comunica che da molte parti del territorio nazionale sono giunte segnalazioni relative ai continui solleciti effettuati da una società di recupero crediti e da uno studio legale per il pagamento a SCF dei presunti compensi dovuti per la diffusione di musica. In molti casi le aziende lamentano di essere state ripetutamente contattate telefonicamente con comunicazioni spesso al limite dell’intimidazione. Come già anticipato nei mesi scorsi sulla nostra rivista Confartigianato ha effettuato tutti i passaggi istituzionali possibili, compreso il ricorso presso il Tribunale di Milano e ad oggi non è possibile fare altro che aspettare l’esito del giudizio in corso. Tuttavia, poiché SCF aveva assicurato la disponibilità a far sospendere le azioni di sollecito in attesa della sentenza, Confartigianato si è rivolta direttamente a SCF perché prenda atto delle spiacevoli circostanze segnalate dalle nostre aziende. SCF si è resa disponibile ad effettuare un controllo sia sul merito delle richieste che sui metodi utilizzati. Vi invitiamo pertanto a segnalare casi di particolare “gravità” sia per quel che riguarda l’eventuale approccio dell’outsourcer che per quanto attiene alla specificità della richiesta. Poi sarà nostra cura inoltrare a Confartigianato le Vostre comunicazioni. Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 31 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 32 associazione categorie EDILI / BOSCAIOLI / LEGNO E ARREDO Assemblea provinciale: il futuro è nella filiera L’assemblea provinciale delle segherie e carpenterie in legno si è svolta lo scorso 14 marzo 2010 presso la sala riunioni di CTA di Trento. Il Presidente dell’Associazione Roberto De Laurentis ha ricordato l’importanza della filiera completa in Trentino. di Giuliano Caldera i è svolta lo scorso 14 marzo 2010 presso la sala riunioni del CTA di Trento, l’assemblea provinciale delle segherie e carpenterie in legno. Dopo il saluto il Presidente Roberto De Laurentis ha ricordato ai presenti l’importanza del comparto Legno che in Trentino riesce ad esprimere tutta la filiera: dal taglio boschi al prodotto finito. La serata, moderata dal responsabile dell’Area Categorie Guido Radoani, è iniziata con la relazione di Claudio Filippi, dell’Area Studi dell’Associazione, che ha relazionato sul Marchio Case in Legno Trentino e sulla sperimentazione in atto su alcune case in legno costruite da aziende artigiane, alla fine della quale si potrà avere un disciplinare che sarà poi il punto di riferimento per le aziende che costruiscono. Per favorire un utilizzo sempre maggiore di materiali e competenze trentine “di qualità” Filippi ha segnalato anche la necessità di investire, parallelamente alla creazione di questo Marchio, nella crescita cultura- S 32 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 le dei progettisti non tanto dal punto di vista architettonico quanto, più in generale, dal punto di vista statico e strutturale. In tal senso, ha proseguito, la nostra Associazione ha già avviato un tavolo di confronto con gli Ordini professionali con riscontri positivi che produrranno alcune iniziative concrete nell’ambito della prossima Triennale Internazionale del Legno prevista per ottobre 2011. La serata è poi continuata con l’intervento di Giovanni Giovannini del Servizio Foreste della PAT, che ha evidenziato come la Provincia abbia messo in campo dei sussidi importanti a sostegno della filiera foresta legno attraverso la LP 11/2007. Giovannini ha spiegato poi come sia determinante per il settore l’acquisto del legname e in questo momento vi sono spazi di miglioramento. Interessante sembra essere l’attivazione di contratti di fornitura con i proprietari forestali locali, come in Austria e Germania. Con l’utilizzo di tale formula l’azienda si assicura la for- ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 33 EDILI / BOSCAIOLI / LEGNO E ARREDO associazione categorie siano gestite in maniera sostenibile. La certificazione della catena di custodia, invece, è un sistema per tracciare il materiale certificato dalla foresta al prodotto finito, fornendo così la garanzia che il prodotto provenga a tutti gli effetti da una foresta certificata. La certificazione della catena di custodia permette di avere delle opportunità e vantaggi sul mercato. Infatti con essa c’è un migliore accesso ai mercati, dato che un numero sempre crescente di consumatori richiede specificatamente solo legno certificato; le aziende inoltre hanno una garanzia contro il legname proveniente da tagli illegali che normalmente vanno a finanziare gruppi terroristici. Franco Grasselli, dirigente dell’Associazione, è infine intervenuto brevemente aggiornando i presenti sulla Triennale Internazionale del Legno, sollecitando la partecipazione alla Triennale di aziende che producano case in legno. La serata si è conclusa poi con l’elezione del direttivo provinciale di categoria. Il momento elettivo è stato gestito da Giuliano Caldera, referente del settore Legno. Dopo breve ricognizione sono stati eletti per acclamazione Gottardi Ivo, Tomasini Roberto, Moser Walter, Zanella Matteo e Borghesi Agostino. Essi andranno a formare il direttivo delle Carpenterie in legno e a breve saranno convocati per eleggere il nitura di legname costante nel tempo. Giovannini ha quindi suggerito di stipulare contratti da più imprese con partner esteri visto che il legno trentino non è sufficiente per soddisfare le esigenze delle aziende. Per arginare i costi si dovrebbero fare anche degli accordi con imprese di logistica e pensare La reale sostenibilità nei confronti dell’ambiente a creare delle piattaforme logisti- dipende dal modo in cui sono gestite le foreste che per la gestione del legname. da cui proviene il legno utilizzato per realizzare i Successivamente è intervenuto prodotti legnosi. il relatore Antonio Brunori, Segretario Generale PEFC Italia, che ha relazionato sulle catene di custodie e sulla certificapresidente. Vista poi la poca presenza di segherie si è zione forestale. Negli ultimi anni è cresciuto notevoldeciso di creare un momento specifico per le aziende mente l’interesse nei confronti della tutela dell’amdi questo settore per eleggere il proprio direttivo. biente e in particolar modo del mondo forestale. Ma la reale sostenibilità nei confronti dell’ambiente dipende dal modo in cui sono gestite le foreste da cui proviene il legno utilizzato per realizzare i prodotti La certificazione PEFC legnosi. La foresta è gestita in maniera sostenibile quando: la quantità di legname tagliato non è mai Il PEFC è un’organizzazione non governativa, no-profit superiore alla quantità che cresce in foresta; dopo il indipendente, che promuove, a livello mondiale, la taglio, gli alberi vengono ripiantati o vengono aiutati gestione sostenibile delle foreste attraverso una a rinnovarsi naturalmente; viene incoraggiato lo svicertificazione rilasciata da un organismo di luppo locale perché da esso dipende il benessere e la certificazione esterno e totalmente indipendente sopravvivenza del bosco stesso. rispetto al PEFC, una certificazione che è riconosciuta a Esiste quindi la necessità da parte dei proprietari livello internazionale. PEFC è l’acronimo di Programme e dei gestori forestali di avere a disposizione uno for Endorsement of Forest Certification schemes strumento attendibile e credibile per dimostrare che che significa Programma per il Riconoscimento di il legno prodotto provenga da foreste gestite in moSchemi di Certificazione Forestale. do sostenibile. Questo strumento è rappresentato II PEFC è un organismo di normazione (quindi non è né dalla certificazione PEFC. Essa assicura che il legno un organismo di certificazione né di accreditamento) utilizzato per la realizzazione di prodotti in legno che fissa gli elementi comuni e i requisiti minimi che proviene da foreste gestite in modo sostenibile sia a devono essere rispettati dagli schemi nazionali che livello ambientale, che economico, che sociale. Esivogliono aderire al processo di mutuo riconoscimento. stono due tipi di certificazioni PEFC: la certificazioIn caso positivo, questi schemi nazionali potranno ne forestale sostenibile e la certificazione della catesuccessivamente fruire di un’etichettatura di mercato na di custodia. La prima dà garanzie che le foreste collettiva e di un marchio. Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 33 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 34 associazione TERMOIDRAULICI categorie I termoidraulici del C.4 incontrano Stet spa Artigiani termoidraulici dell’Alta Valsugana e Stet spa si sono incontrati lunedì 4 ottobre presso la sala del BIC di Pergine Valsugana; ordine del giorno: le procedure e i modelli per gli allacciamenti di acqua e gas e teleriscaldamento. di Paolo Beber L unedì 4 ottobre alle ore 20.00 presso la sala del BIC di Pergine Valsugana si è tenuto l’incontro tra Stet spa e gli artigiani termoidraulici dell’Alta Valsugana. L’incontro è stato promosso dal presidente della categoria dei termoidraulici Claudio Dalcolmo in accordo con il presidente di Stet spa Marco Osler. All’ordine del giorno erano previsti due argomenti particolarmente importanti; il primo, più sentito, riguardava le procedure e i modelli standard per gli allacciamenti dell’acqua e del gas e il secondo, più informativo, riguardava gli allacciamenti al teleriscaldamento. Durante l’introduzione del presidente Dalcolmo e del presidente Osler si è rimarcata l’importanza dei rapporti tra la società di gestione degli allacciamenti Spazzacamini in assemblea: parola d’ordine professionalità di Guido Radoani Lunedì 18 ottobre si sono riuniti in assemblea gli spazzacamini della provincia innanzitutto per eleggere il direttivo di categoria e il presidente provinciale. L’assemblea, moderata dal responsabile dell’area categorie Guido Radoani, è iniziata con il saluto del presidente dell’Associazione Roberto De Laurentis, che, ha evidenziato l’importanza di completare la rappresentanza in tutti i settori dell’artigianato e in particolare in quei settori riscoperti, sia dal punto di vista economico che sociale. L’assemblea è stata anche l’occasione per affrontare il tema della manutenzione delle 34 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 canne fumarie con la relazione di Marco Baccolo sulla nuova norma UNI 10683 ed in particolare sulla parte della norma riguardante gli interventi, le ispezioni e la corretta manutenzione in genere. Dalla relazione di Baccolo è emersa con forza la necessità di formazione per il settore, sia alla luce dell’esponenziale aumento negli ultimi anni degli impianti a biomassa di qualunque tipo e sia per la complessità tecnica di questi ultimi e delle loro diverse installazioni. Da un semplice calcolo, nei prossimi anni in Italia servirebbero almeno 10.000 spazzacamini in più, con grandi prospettive in termini occupazionali. Al termine dell’assemblea si è provveduto ad eleggere il nuovo direttivo di categoria nelle persone di: BEZZI LORENZO di Ossana; ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 35 TERMOIDRAULICI associazione categorie e gli operatori che effettuano gli impianti termoidraulici e la ferma volontà di collaborazione al fine di facilitare, nel rispetto della norma, il regolare svolgimento delle rispettive competenze, poi si è passati alle relazioni sull’ordine del giorno. Sul primo punto dell’ordine del giorno l’ingegnere Franco Baroni di Stet spa ha relazionato sulle procedure e moduli per gli allacciamenti di acqua e gas con dovizia di particolari sulla modulistica proiettata ma anche con molte informazioni tecniche e motivazioni sul perché gli allacciamenti devono essere fatti nel modo indicato dalla società di gestione. L’argomento ha suscitato grande interesse e molte sono state le richieste di informazioni e spiegazioni sia per la parte burocratica ma ancor più sulla parte operativa. Molti artigiani hanno lamentato le differenze e le non conformità tra le varie società di gestione che operano in Trentino e viene auspicata una standardizzazione sia della modulistica che del modus operandi negli allacciamenti. Sul secondo punto dell’ordine del giorno l’ingegnere Roberto Baldo di Stet spa ha relazionato sul teleriscaldamento che a Pergine è già operante. Sono state date molte informazioni tecniche e operative su questo sistema innovativo che prevede uno sviluppo nei prossimi anni anche alla luce della costruzione di una seconda centrale. Una trentina le imprese artigiane presenti che hanno trattenuto gli ospiti anche dopo il termine ufficiale dell’incontro per poter richiedere ulteriori informazioni e chiarimenti scambiandosi reciproci consigli. SALVADORI ENOS di Bondo; PIROLA DAVIS di Pergine; SALIJU MEDI di Cavalese; BERTAGNOLLI LEONHARD di Ronzone. Il consiglio ha poi provveduto all’elezione del presidente di categoria, nella persona del sig. Bezzi Lorenzo, che nel suo discorso di investitura ha sottolineato l’importanza della categoria degli spazzacamini, mestiere antico al servizio dei moderni impianti termici, sempre più caratterizzato da risvolti professionali complessi e tecnologicamente evoluti. Lo spazzacamino è un professionista fondamentale per la sicurezza degli impianti termici e con il rafforzamento della sua rappresentanza all’interno dell’Associazione si potranno porre in essere progetti di valorizzazione della categoria attraverso percorsi di formazione e di aggiornamento tecnico, anche con il percorso di maestro artigiano e la pubblicazione di guide specifiche per il settore. Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 35 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 36 sistema artigianato cooperativa artigiana di garanzia L’Euribor tocca l’1% Non succedeva da luglio ’09 Gli esperti rimangono però ottimisti: nessuna risalita repentina nel breve periodo. Apertura di credito in c/c max 75.000 e durata 18 mesi Rinnovabile Prestito/mutuo durata max 84 mesi Operazioni garantite Casse Rurali 3,25 Fido per accredito effetti sbf durata 18 mesi Rinnovabile 4,00 Unicredit Banca Anticipo su fatture durata 18 mesi Rinnovabile 3,00 Aggiornamento 3,00 1 ottobre 2010 1 ottobre 2010 Euribor 3M Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) Euribor 3M Banca di Trento e Bolzano 3,642 da 2,00 a 2,75 Banca Sella-Calderari 2,892 3,142 1 ottobre 2010 1 ottobre 2010 Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) Euribor 3M Euribor 3M Euribor 3M Euribor 3M da 2,25 a 2,75 da 2,50 a 3,00 da 1,75 a 2,25 da 2,00 a 2,50 1 ottobre 2010 Banca Popolare Alto Adige 2,25 2,75 1,80 1,80 1 ottobre 2010 Credito Valtellinese 3,25 2,630 1,880 1,880 1 ottobre 2010 2,10 2,80 1,90 1,90 1 ottobre 2010 Euribor 1M - - - 1 ottobre 2010 Cassa Risparmio Bolzano Banca Valsabbina Artigiancassa da 1,10 a 1,40 Banca Popolare del Trentino UNICREDIT BANCA Rating Tassi per nuove operazioni attivate dal 20 aprile 2009 Euribor 3 m/365 mmp + spread 1. Sicurezza massima 2. Sicurezza elevata 3. Sicurezza 4. Ampia solvibilità 5. Solvibilità regolare 6. Discreta solvibilità 7. Solvibilità sufficiente Mutuo durata < 5 n SPREAD Mutuo durata > 5 n SPREAD Fido di c/c SPREAD 1,70 1,75 1,90 2,10 2,35 2,85 3,55 1,85 1,90 2,05 2,25 2,50 3,00 3,70 2,50 2,50 3,00 3,00 3,50 3,50 4,00 Mutuo BANCA POPOLARE DEL TRENTINO Rating Tassi per nuove operazioni validi dal 23 marzo 2009 Euribor 3 m/365 mmp + spread Rating A Rating B Rating C BANCA SELLA - BOVIO CALDERARI Tassi per nuove operazioni validi dall’1 giugno 2009 Euribor 3 m/365 mmp + spread 36 l’Artigianato 1 ottobre 2010 Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) C/C S.B.F. ANT.FATT. MUTUI CHIROGRAFARI Anno LXI N. 12 Novembre 2010 Garanzia 50 % 1,60 1,80 2,00 Garanzia 80 % 1,60 1,80 2,00 RATING AAA-AA 1,60 0,65 0,70 3,75 Fido di c/c Garanzia Garanzia 50 % 80 % 4,00 2,50 4,00 2,50 4,00 2,50 RATING A - BBB 1,80 0,95 1,15 4,00 C/c smobil. cred. SPREAD 1,50 1,50 2,00 2,00 2,50 2,50 3,00 C/c smobilizzo crediti Garanzia Garanzia 50 % 80 % 2,35 1,25 2,35 1,25 2,35 1,25 RATING BB-B 2,50 1,80 2,00 4,20 FASCIA C 3,70 3,00 3,20 4,75 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 37 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 38 sistema artigianato CEii Trentino Grande successo per Artingegna 2010 Artingegna 2010 è andata in archivio con migliaia di visitatori fra gli stand. Lo scorso mese di settembre, da venerdì 10 a domenica 12, ha regalato tanta vivacità al centro storico di Rovereto e tutte le iniziative sono state apprezzate dal pubblico. di Silvia Gadotti l bilancio dell’edizione 2010 di Artingegna è più che positivo. Ho visto una Rovereto rinata e tantissima gente per le strade del centro storico, anche grazie all’apertura serale dei negozi. Non posso che ringraziare l’amministrazione comunale, che ha garantito un’ospitalità eccellente, e CEii Trentino e l’Associazione Artigiani che si sono occupati della parte organizzativa», ha commentato l’Assessore provinciale all’Industria, Artigianato e Commercio Alessandro Olivi al termine della manifestazione. Grande successo, quindi, per la più grande vetrina dedicata all’artigianato trentino che per tre giorni ha vivacizzato con gli stand degli artigiani e un programma ricco di iniziative il cuore storico di Rovereto. La Città della Quercia si è riempita di migliaia visitatori a tutte le ore, con un picco di presenze il sabato e la domenica. Sabato sera, poi, grande affluenza di pubblico al concerto gratuito di Simone Cristicchi, evento clou della manifestazione. Hanno registrato il tutto esaurito i laboratori per i bambini, così come quelli dedicati al gusto e ai prodotti del nostro territorio condotti dallo chef Cristian Bertol, grande protagonista del programma Rai “La Prova del Cuoco”. Anche le vie meno conosciute sono state animate grazie agli spettacoli musicali e di intrattenimento che rientrano nel più ampio contenitore di «I 38 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 “Strade d’Arte Strade d’Artingegna”, che ogni sera ha proposto installazioni, eventi, musica e danze all’insegna dell’originalità e naturalmente dell’energia, filo conduttore della manifestazione. Grande soddisfazione per la casa dimostrativa in legno, situata in Piazza delle Erbe, che è stata letteralmente invasa da 5.000 visitatori incuriositi da questo “prototipo” di casa sostenibile, frutto di un progetto di CEii Trentino, CNR Ivalsa e Habitech con la collaborazione di 13 aziende artigiane. Notevole interesse ha riscontrato lo stand all’aria aperta del Consorzio Artigiano del Porfido, posizionato in largo Vittima delle Foibe, all’incrocio con via Tartarotti. Per tre giorni gli artigiani del settore hanno dato prova delle proprie abilità con dimostrazioni dal vivo che hanno coinvolto anche gli alunni delle scuole e i visitatori più piccoli. Domenica più di 200 bambini con le loro famiglie si sono riversati per Rovereto per la caccia al tesoro alla ricerca delle botteghe artigianali. Tra i più “gettonati” anche gli spazi delle scuole (Centromoda Canossa di Trento, Istituto d’Arte Liceo Artistico Depero di Rovereto, Istituto Tecnico Fontana di Rovereto, Istituto Tecnico Industriale Marconi di Rovereto, il CFP A. Barelli e il CFP Veronesi di Rovereto). In Borgo Santa Caterina gli esperti del Museo Civico di ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 39 sistema artigianato CEii Trentino Il giusto premio Tatiana, Veronica e Nicole sono le studentesse dell’Istituto “Marie Curie” di Pergine che hanno vinto la terza edizione di “BIS - Business Idee per le Scuole - iniziativa di promozione dell’artigianato nella scuola”. Grazie a “La Giusta Atmosfera Snc”, un servizio di progettazione di arredi e di atmosfere a tema che rievocano le bellezze del territorio trentino, hanno convinto la giuria di esperti e si sono aggiudicate il primo premio: un viaggio studio in Inghilterra della durata di due settimane. Al loro rientro, a inizio settembre, ci hanno raccontato come è andata: «Abbiamo trascorso una vacanza bellissima a Brighton, migliorando il nostro approccio alla lingua grazie a un corso specifico. Dato che abbiamo incontrato persone da tutta Europa, abbiamo migliorato di molto il nostro livello – si è fatta portavoce Tatiana –. Non è mancata una tappa a Londra per visitare i luoghi simbolo come il Big Bang, la ruota panoramica London Eye e naturalmente il British Museum e la National Gallery». «La formula dell’ospitalità in famiglia ci ha permesso inoltre di entrare in contatto con nuove abitudini. I momenti trascorsi tra le mura domestiche, chiacchierando del più e del meno e discutendo in inglese di come era andata la nostra giornata, sono risultati davvero piacevoli e istruttivi» ha proseguito Veronica. «Nessuna di noi si aspettava di vincere il con- Rovereto hanno animato la tre giorni dell’artigianato con un ricco programma di dimostrazioni didattiche e di aperitivi musicali per tutte le età, un’occasione per soddisfare la curiosità di molti e al tempo stesso imparare divertendosi. In questa cornice ampio risalto è stato corso anche se sapevamo di averci messo molto impegno e di aver fatto un buon lavoro – ha aggiunto Nicole – è stata molto divertente la realizzazione del filmato conclusivo con Dennis Forti, in arte Dj Dennis, una formula che ha permesso di dare visibilità agli studenti che hanno partecipato al progetto». Business Idee per le Scuole superiori, nato nell’anno scolastico 2007/2008, è un progetto volto a stimolare l’interesse dei giovani nei confronti dell’artigianato trentino, presentandolo come possibile sbocco professionale, sia in termini di inserimento in aziende che sono alla ricerca di nuove competenze, sia come opportunità di autoimprenditorialità. Visto il successo delle precedenti edizioni, BIS prosegue anche quest’anno. Alla nuova edizione, la quarta in ordine di tempo, hanno presentato la manifestazione di interesse 9 istituti superiori della provincia di Trento (4 in più rispetto all’anno scorso) per un totale di 11 classi. dato alla categoria dei fotografi e videooperatori protagonisti di un concorso su video dedicati all’energia. Mai come quest’anno Artingegna è stata ricca di appuntamenti e di performance create direttamente dagli artigiani che hanno proposto lavorazioni, spettacoli, degustazioni, prove, assaggi, dimostrazioni pratiche da Borgo Santa Caterina a Santa Maria fino alla Sega di Trambileno dimostrando la ricchezza del patrimonio anche culturale dell’artigianato trentino. Gran finale durante la cerimonia conclusiva: l’amministrazione comunale di Rovereto ha ricevuto in dono un’opera in pietra naturale realizzata dal Consorzio Artigiano del Porfido. Simbolicamente è stata consegnata a Giuseppe Bertolini, Assessore comunale di Rovereto con competenze anche per l’artigianato, e al Sindaco Andrea Miorandi. Sono intervenuti anche l’Assessore all’Industria, Artigianato e Commercio Alessandro Olivi, Luigi Sartori Presidente di CEii Trentino, e Roberto De Laurentis, Presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della provincia di Trento. Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 39 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 40 sistema artigianato CEii Trentino I vincitori del Premio Lavoro in Sicurezza I vincitori dell’edizione 2009/2010 COSTRUZIONI ROSSARO S.r.l - Tione di Trento (Costruzioni edili) Ha applicato nella pratica operativa i principi ed i dettami del sistema di gestione per la sicurezza secondo la norma OHSAS 18001 in un comparto particolarmente complesso quale quello delle costruzioni edili. L’impresa si distingue anche negli investimenti in macchinari a basso impatto ambientale, nonché nel miglioramento delle condizioni di lavoro e nella socialità. a Costruzioni Rossaro di Tione, la Facchini Verdi di Trento e la Tosi Serramenti di Arco si sono aggiudicate l’edizione 2009/2010 del Premio Lavoro in Sicurezza, guadagnandosi un riconoscimento di 11.000 euro lordi e un diploma di merito. Sono state segnalate dalla giuria, ottenendo un attestato di merito, anche la Chiocchetti Luigi di Moena, la Mattivi Carlo di Baselga di Piné, e la Pedretti Graniti di Carisolo. Giovedì 21 ottobre in una affollata Sala Rosa della Regione, a Trento, si è svolta la cerimonia di premiazione, un’occasione per discutere di prevenzione e di cultura della sicurezza. Istituito nel 2001 dalla Provincia autonoma di Trento e gestito da CEii Trentino, il Premio Lavoro in Sicurezza vuole diffondere la cultura della sicurezza in azienda, come valore in sé e per le notevoli implicazioni nella vita delle imprese sia sotto il profilo della riduzione dei costi, derivanti da incidenti, infortuni e malattie professionali, sia per quello del miglioramento del benessere e della soddisfazione dei lavoratori, con conseguente avanzamento dell’efficienza produttiva e dell’immagine aziendale. Un concetto di “sicurezza” ad ampio raggio, quindi, il cui ambito di operatività è opportunamente esteso per coinvolgere non soltanto le aziende interessate all’adozione di specifici dispositivi di sicurezza, ma anche tante altre che dimostrano una spiccata attenzione per la conciliazione dei tempi di lavoro e famiglia, l’integrazione sociale, economica e ambientale dell’attività lavorativa. Concetti sui quali si è soffermato anche l’Assessore all’Industria, Artigianato e Commercio Alessandro Olivi: «La produttività di un’azienda ha molto a che fare con la sicurezza; la conciliazione tra il lavoro e la dimensione più ampia dei diritti è oggi un fattore di produttività, una prospettiva che il Trentino deve comprendere appieno. Noi dobbiamo costruire un mercato del lavo- L 40 l’Artigianato Anno LXI N. 12 Novembre 2010 FACCHINI VERDI società cooperativa - Trento (Attività di servizi - traslochi) L’impresa, già segnalata in una precedente edizione, ha ora dimostrato significativi miglioramenti nel proprio sistema organizzativo secondo il modello OHSAS 18001 caratterizzato da un forte coinvolgimento di tutti i soci e dei lavoratori. Risulta essere particolarmente apprezzabile l’impegno sociale attestato dal raggiungimento della certificazione etica SA 8000. TOSI SERRAMENTI di Tosi Flavio - Arco (Produzione di serramenti, porte e persiane) L’imprenditore ha saputo coniugare lo sviluppo aziendale con il miglioramento delle condizioni di sicurezza, coinvolgendo i propri collaboratori e rendendoli protagonisti attivi nelle scelte operative della prevenzione nei luoghi di lavoro. Si distingue per una particolare attenzione alla contrattazione aziendale ed a forme di gestione dell’orario di lavoro. I SEGNALATI E LE RISPETTIVE MOTIVAZIONI: CHIOCCHETTI LUIGI S.r.l. - Moena (ritiro, trasporto, smaltimento e recupero di rifiuti) L’impresa ha intrapreso percorsi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza in concomitanza con il cambio generazionale del management che ha portato al raggiungimento di significativi risultati tra cui la certificazione OHSAS 18001. MATTIVI CARLO S.r.l. - Baselga di Piné (estrazione e lavorazione del porfido) L’impresa ha raggiunto la certificazione OHSAS 18001 in un comparto particolarmente impegnativo per quanto riguarda l’applicazione della normativa in materia di sicurezza del lavoro con lo sviluppo di nuove tecnologie produttive. PEDRETTI GRANITI S.r.l - Carisolo (lavorazione e produzione pietre) L’impresa si è distinta nel garantire idonee condizioni di sicurezza in un contesto lavorativo particolarmente delicato dal punto di vista ambientale e potenzialmente pericoloso per la tipologia delle attività svolte. ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 41 sistema artigianato ro dove la sicurezza abbia una sua dimensione economica. Lo sforzo che stiamo facendo – ha poi aggiunto Olivi – è quello di dimostrare che è possibile, anche in Trentino, la coesistenza tra la presenza di una forte dimensione industriale e la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro, una sfida possibile a condizione che la CEii Trentino sicurezza non sia più considerata un limite o un vincolo ma uno stimolo per costruire una piattaforma economica più moderna. Il premio ha anche questo significato». Tema sempre attuale, quello della sicurezza, sul quale si sono ancora una volta confrontati, in occasione della consegna del premio ai vincitori di quest’anno, i vari attori del sistema economico e produttivo trentino, oggi rappresentati dai vertici dell’Associazione Artigiani, dell’Unione Commercio, della sezione edilizia di Confindustria Trento, dei sindacati confederali e dai molti imprenditori presenti in sala. Sono intervenuti alla cerimonia moderata dal giornalista trentino Enrico Franco, anche Roberto De Laurentis, presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, Mario Oss, Vicepresidente dell’Unione Commercio Turismo Servizi Professioni e Piccole Medie Imprese della Provincia di Trento e Roberto Oss Emer, Vicepresidente della Sezione Autonoma dell’Edilizia di Confindustria Trento, oltre a Ermanno Monari, segretario generale Uil e Lino Miori, in quanto presidente della giuria. L’evoluzione di “CasSa” Dai cassoni delle mele alla campagna con Levi’s: il modulo di Rustiklegno ha nuova collocazione sul mercato. Dai cassoni delle mele al modulo abitativo “CasSa”. Dal FuoriSalone di Milano al road show Levi’s che ha toccato alcune grandi città italiane come Torino, Milano, Napoli e Bari. Questa, in sintesi, l’evoluzione del modulo abitativo creato da Rustiklegno, azienda di Mollaro in Val di Non, che attraverso un processo di innovazione continua ha trovato una precisa collocazione sul mercato. «Grazie al progetto DEA - Design & Artigianato per il Trentino che è stato lanciato nel 2009 da CEii Trentino – spiega il titolare dell’azienda Massimo Zadra – ho adottato un nuovo approccio al design per lanciare il modulo abitativo CasSa (l’acronimo sta per Combinazioni Architettoniche su Sfondo Agricolo), componibile e velocemente assemblabile, originariamente ideato da Christian Menapace – Laboratorio Mpa. Grazie al progetto DEA insieme al designer Pieter Perbellini, con il quale il rapporto professionale continua in maniera soddisfacente, abbiamo studiato dei possibili scenari di collocazione di questo prodotto sul mercato. I buoni consensi ottenuti in occasione del FuoriSalone di Milano, dove CasSa ha avuto un momento di grande visibilità, hanno portato a nuovi contatti e a nuove collaborazioni». Ne spicca in particolare una, quella con il noto marchio di abbigliamento Levi’s. I moduli abitativi di Rustiklegno, grazie anche alle capacità di personalizzazione dell’azienda, sono stati infatti utilizzati per il road show finalizzato al lancio di un nuovo modello di jeans, una manifestazione a tappe che nel mese di settembre ha toccato importanti piazze italiane. «Ho dovuto adottare alcuni accorgimenti – ha spiegato Massimo Zadra. – Le dimensioni di ciascun modulo, per esempio, sono state portate a 3 metri per lato (anziché due metri e mezzo) e la struttura è stata rinforzata per supportare fino a 600 chilogrammi per metro quadrato in vista di nuovi e originali utilizzi. Abbiamo aggiunto anche un modulo adibito a spogliatoio e la struttura è stata perfettamente isolata per un uso esterno. I nuovi colori, poi, sono in linea con le tendenze più moderne ma lasciano pur sempre intravedere la tinta naturale del legno. In futuro mi piacerebbe che CasSa venisse utilizzata come show room per le sfilate di moda itineranti!». Anno LXI N. 12 Novembre 2010 l’Artigianato 41 ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 42 TRENTINO IMPRESE I MIGLIORI SERVIZI AI MIGLIORI PREZZI CONTABILITÀ DICHIARAZIONE DEI REDDITI CONSULENZA FISCALE 6 MESI DI CONTABILITÀ GRATIS SCONTO DEL 25% PER DUE ANNI PER I NUOVI CONTRATTI OFFERTA VALIDA FINO AL 31/12/2010 PER ESSERE CONTATTATI: ✂ RICHIESTA PREVENTIVO DEI NOSTRI SERVIZI (da restituire compilato presso gli uffici riportati sul retro o inviare fax al n. 0461.803987 o alla nostra e-mail: [email protected]) Denominazione …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Codice fiscale ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… C.A.P. 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Prov. 69, 8/b Zona Ind. SEDE TIONE ZUCLO - Loc. Tonello 5/A TRENTO Via Brennero, 182 STAFF DI DIREZIONE TRENTO AMMINISTRATORE Avanzo Giovanni 0461.753454 [email protected] Goss Piergiorgio 0462.341898 [email protected] Favaron Mario 0461.683780 [email protected] Recla Cristina 0463.421650 [email protected] Bertocco Stefano 0439.62393 [email protected] Leuzzi Alessandro 0463.901548 [email protected] Favaron Mario 0461.601485 [email protected] Vicentini Paola 0461.532477 [email protected] Goss Piergiorgio 0462.763133 [email protected] Turrini Michele 0462.501196 [email protected] Bortolameotti Marica 0464.552342 [email protected] Della Valentina Roberto 0464.437272 [email protected] Boeri Celeste 0465.686477 [email protected] Nicolli Marta 0465.338811 [email protected] Tomasi Luciano 0461.803840 [email protected] Poletti Roberto 0461.803899 [email protected] Tonina Alessandro 0461.803995 [email protected] TRENTINO CAF IMPRESE S.r.l. | TRENTO | Via Brennero, 182 | 38121 Trento | R.I. TN c.f. p.iva 01722340229 e-mail: [email protected] | web: www.artigiani.tn.it ARTIGn12nov10 04/11/10 11.35 Pagina 44 rubriche avvisi Affilatrice per lame a nastro wolmer e stradatrice per lame. Tel. 346 1089296 AFFITTO Locale 120 mq, altezza 3,70 m, fronte strada, termoautonomo, con servizi, attività artigianale o magazzino. Tel. 349 6360255 Locali al grezzo, destinazione commerciale per laboratori, negozi, uffici; parcheggio, zona centrale ad Andalo. Tel. 339 2881375 Capannone industriale seminuovo, 1.200 mq, ad Ala. Tel. 0464 672292 Capannone di 600 mq su due livelli, anche separati, da circa 300 mq cadauno. Tel. 333 3402281 Locale uso commerciale di 60 mq, in centro a Pellizzano, fronte strada con annesso garage. Tel. 348 5119924 Locale 120 mq, con ampia vetrata, uso magazzino-deposito-garage, Centro Ponte Regio a Pergine Valsugana. Tel. 335 5488567 Locali uso studio/ufficio 70 mq a Masi di Cavalese. Tel. 348 8272530 Piazzale recintato, zona industriale a Lavis. 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