2007 02 - Rotary Club Guastalla

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2007 02 - Rotary Club Guastalla
CLUB notizie
PROGRAMMA
di
ROTARY INTERNATIONAL
Distretto 2070 (ITALIA)
FEBBRAIO
Emilia Romagna-Rep. di S. Marino - Toscana
mese dedicato alla
Club di GUASTALLA
Ufficio di segreteria:
Via De Amicis, 5/1 -- 42016 GUASTALLA RE
tel. 335 1306017
e-mail: [email protected]
“intesa mondiale”
_____________________________________________________________________________________________________
Anno Rotariano 2006/2007 – 50° del Club
numero 8
Febbraio 2007
Martedì 13
Nord, e a est con il Mar Cinese
orientale, il Mar Cinese occidentale ed il Mar del Giappone,
a sud con il Vietnam, la Birmania,
il Laos, il Bhutan e il Nepal, a
Ovest con l’India, il Pakistan, il
Kazakistan, il Tagikistan e il
Kirghizistan.
febbraio
ore 20:15
Ristorante “Villa Montanarini”
VILLAROTTA
C
ome ben sapete il nostro
Socio Ing. FRATTESI Mauro si
trova, per lavoro, da diverso
tempo in Cina con l’incarico
di Menaging Director Asia
Pacific of Baxi Group.
Di Cina ne sentiamo e ne
sentiremo sempre più parlare.
Ma che cosa sappiamo sulle
differenze sociali e culturali fra
il nostro modo di sentire, di
interpretare e di vivere gli
affari, la famiglia e la società
moderna?
Abbiamo quindi chiesto a
Mauro, in uno dei suoi rientri in
Italia, e nel mese che il Rotary
International dedica all’intesa
mondiale, di intrattenerci in
merito.
Il tema della serata, che è
aperta ai familiari, ad amici
ed al Rotaract, sarà: “La Cina:
armonia di contrasti”.
Dare l’adesione al Prefetto,
Dott. Luigi CONTI, o segnalare
la propria impossibilità a
partecipare, entro venerdì 9
febbraio, a mezzo:
• Telefono 0522 824259
• cellulare–SMS: 338 1277044
• Em@il:
[email protected]
Dati Principali
Nome Completo:
Repubblica Popolare Cinese
11 aprile 1957
11 aprile 2007
Capitale:
Pechino (Beijing)
Superfice:
9.596.961 Km2 (No. 3 nel mondo)
5
anni di Rotary a
Guastalla
Cina
Repubblica popolare
cinese
La Cina (letteralmente “Paese di
Mezzo”) è uno stato dell’Asia
Orientale, il più popoloso del
mondo. Confina a nord con
Russia, Mongolia, Corea del
1
Popolazione:
1.306.313.813 ab. (2005) (No.1 nel
mondo)
Etnie:
cinesi Han (91,8%) e Mongoli,
Manciù, Miao, Tibetani, Uiguri,
Coreani, Yi, Hui e Zhuang
Lingue:
Mandarino (lingua ufficiale); 8
dialetti con numerose varianti; 55
minoranze nazionali con propria
lingua
Religione:
Taoista e Buddista 95%; Islamica
1,5%; Cristiana 3,5%
Ordinamento:
“repubblica socialista unitaria e
multinazionale” (22 province, 5
regioni “autonome”, 4 grandi
municipalità: Pechino, Shanghai,
Tianjin e Chongquing) e 2 regioni
speciali (Hong Kong e Macao);
Taiwan è considerata dalla Cina
come una provincia destinata a
ricongiungersi alla madre patria
Tipo di regime:
Democrazia popolare a partito
unico,
guidata
dal
Partito
comunista cinese
Moneta:
Renminbi (yuan) (1 yuan = 1
renminbi = 0,12 euro al 5.9.2002)
Fuso orario:
UTC + 8
Inno nazionale:
La marcia dei Volontari
anche a Guastalla
via Paul HARRIS
Rotariani
in
visita:
Fantuzzi
Luciano e Signora (RC Reggio
Emilia).
Giovedì 25 gennaio
Il Club ha ricevuto la visita del
Governatore Distrettuale Ing.
Paolo MARGARA, accompagnato dalla Signora Maria e
dall’Assistente Avv. Del Sante
Ferdinando.
Festa nazionale:
1 ottobre
Clima:
il clima cinese, vista l’estensione
e la varietà dei territori, è
estremamente
differente
da
luogo a luogo: varia dal clima
subartico del nord a quello
tropicale di Hong Kong: ci sono
deserti caldi, deserti freddi e
zone a clima continentale
nell’interno.
CHE COSA
ABBIAMO
FATTO
Giovedì 11 gennaio
Si è tenuta l’Assemblea del
Club (riunione congiunta del
Consiglio Direttivo e dei
Presidenti delle Commissioni).
Si è analizzato lo stato di
avanzamento dei progetti e si
è preparata la visita del
Governatore.
Ospiti del Club: Margara e
Signora, Del Sante e Signora,
Rotaract
(Alfieri
Francesca,
Altomani Chiara, Benatti Chiara,
Casari Alberto, Casari Elisa, De
Luca Giorgio, Soresina Anna).
Interessante quanto discusso
durante l’Assemblea di Club
e quanto detto dal Governatore al termine della
conviviale (rimandiamo alla
lettera del Presidente).
All’inizio della conviviale la
famiglia rotariana guastallese
si è allargata con l’ingresso
del nuovo socio Copelli
Marco del quale troverete
informazioni
nell’apposita
scheda.
Presenti: Alfieri Bruno e Signora,
Alfieri Lino, Alfieri Luciano, Bellodi
e Signora, Benaglia Francesco,
Benaglia Giorgio, Bonfanti, Bovi e
Signora,
Casari
e
Signora,
Cecere, Conti con mamma
Mirella, Copelli e Signora con
Ospite, Della Valle, Dodi e
Signora, Ferramola, Ferrari Mauro,
Gratteri e Signora, Masini Nicola,
Musi Manuele, Musi Pietro, Negri,
Pacchiarini, Palumbo, Rovesti e
Signora, Scaravelli e Signora,
Schipa e Signora, Serino e
Signora, Silvani, Spagna con
Giulia, Verona e Zubiani..
2
INFORMA
Gentili Rotariani e gentili
Rotariane,
sono Anna Soresina e sono
da poco entrata a far parte
del bellissimo gruppo dei
giovani del Rotaract di
Guastalla.
E' stato grazie al Vostro
attuale Presidente e mio
carissimo
amico
dottor
Andrea Spagna, che ho
avuto
l'opportunità
di
conoscere questa associazione.
Fin dai primi incontri ho avuto
la sensazione di essere tra
amici, in un clima accogliente
e
coinvolgente.
Ho intuito da subito come il
Rotaract di Guastalla è attivo,
frizzante, inserito nel contesto
distrettuale.
Ho partecipato alla distribuzione dei presepi di cioccolata per sostenere l'ANT e
trovo che siano lodevoli le
iniziative a scopo di beneficenza e il servizio di volontariato svolto in questi anni
dal Rotaract e dal Rotary e
credo che questo sia un
valore aggiunto alla nostra
associazione.
Sono entusiasta di essere
entrata a far parte del
Rotaract
compatibilmente
con gli impegni lavorativi,
pronta
a
dare
il
mio
contributo in tutte le prossime
iniziative.
Anna Soresina
LE PROSSIME
il nuovo Socio
CONVIVIALI
Annotatele nell’agenda, chi
crede nel Rotary fa di tutto
per partecipare alle iniziative
del club.
Martedì 6 marzo
Giovedì 22 marzo
p.i. Marco COPELLI
È nato a Guastalla il 2 ottobre 1958 e
risiede sempre a Guastalla.
Ha frequentato l’Istituto Tecnico
“Leopoldo Nobili” di Reggio Emilia, poi
un Master IFOA in tecniche di vendita.
Ha svolto attività lavorativa nel settore
dell’industria meccanica prima come
tecnico, poi come agente per
prodotti di utensileria meccanica
speciale. Dal 1994 al 2001 come libero
professionista è stato responsabile
area commerciale della Nuova BBO srl
di Reggio Emilia, continuando anche
a svolgere l’attività di Agente per la
stessa azienda. Nel 2001 ha costituito
la K-Tools srl concessionaria della
Sandvik-Coromat (azienda svedese n.
1 al mondo per prodotto) per la
commercializzazione e distribuzione sul
territorio di utensili per l’asportazione di
metalli; produce inoltre utensili speciali
per
lavorazioni
meccaniche
di
precisione. E’ stato presidente della
Società Canottieri Eridano dal 1980 al
1992. Dal 2003 è consigliere nel CdA
dell’Arix Viadana Rugby.
Ha praticato per molti anni il
canottaggio. Ora nel tempo libero va
in barca a vela e catamarano.
Ha una compagna Beatrice Maria
Papandrea e un figlio, Aureliano
Bernardo di 15 anni.
AUGURI
di
BUON
COMPLEANNO
Livio ZUBIANI
2 febbraio
Vittorio ALTOMANI
8 febbraio
Antonio BENATTI
18 febbraio
Carla DELLA VALLE
Francesco LISI
Graziano STOCCHI
26 febbraio
Giorgio BELLODI
27 febbraio
3
RICORDO DI UN
COLLEGA
Tonino Cabrini è stato uno degli
ultimi veri Notai nel senso più
nobile del Termine. Ma prima
ancora Egli è stato per me una
grande persona. Il mio ricordo è
quello di un uomo colto e
preparato, grande conoscitore
ed appassionato delle vicende
storiche e politiche italiane.
Come professionista lo ricordo
come un esempio eccezionale
per le future generazioni per la
sua
precisione,
attenzione,
conoscenza e per la rara
capacità
di
coniugare
la
quantità del lavoro con la
qualità della prestazione. Una tal
persona non poteva che essere
anche un ottimo rotariano,
realizzando perfettamente come
Notaio un chiaro esempio di
“eccellenza”
nella
sua
professione e come uomo un
altrettanto chiaro esempio di
persona di indiscutibili doti morali,
fortemente
inserito
ed
apprezzato nel tessuto sociale
della propria terra. Estremamente franco e sincero nei
rapporti personali, lo ho stimato
per la sua assoluta correttezza e
limpidità di comportamento nei
rapporti professionali ed in quelli
personali.
E’ stato un punto di riferimento
per me e per tanti altri
professionisti ed imprenditori che
con
Lui
hanno
a
lungo
collaborato nella sua longeva
carriera lavorativa, ma mi piace
sottolineare che è stato anche
un fortissimo punto di riferimento
per tutti i semplici cittadini
(“consumatori”, come va di gran
moda oggi appellarli) che
attraverso
il
Suo
impegno
quotidiano hanno imparato a
nutrire verso la figura del Notaio
la stima, il rispetto e la
considerazione che esso, nelle
sue più alte espressioni, ha diritto
a meritare.
Per
tutto
quanto
io
personalmente e l’intero Rotary Club
di Guastalla non potremo che
essere a Lui sempre profondamente grati.
Roberto Serino
il Presidente
1957 – 2007
50° Fondazione RC Guastalla
“Sempre fare e dare meglio”
proprio ritmo giornaliero
nel silenzio e nella distanza.
giorno e solo con l’offerta
di una persona.
L’indifferenza.
E’ proprio contro di essa
che il Governatore ha
puntato il dito l’altra sera
ricordandoci
che
per
“sempre fare e dare
meglio” occorre essere
semplici
e
concreti.
Coprirci di parole, frasi,
buoni
intenti
è
sì
encomiabile, ma certo non
sufficiente.
Non
porta
speditamente
e
direttamente a risultati visibili e
misurabili.
Sia chiaro: con questo
gesto
non
voglio
assolutamente essere né
metro né misura per tutti
voi!!!
Sono
giovane,
probabilmente vivo ancora nel
mondo degli ideali e delle
aspettative, ma spero di
non essere il solo a fare
questo passo. Vorrei essere
solo il primo di tanti.
E se da questo gesto
dovesse pervenirne come
riconoscimento una spilla
da Evanston, sarò ben lieto
di portarla perché nella
sua essenza ci saranno le
milletrecento
dosi
di
vaccino antipolio somministrate
ad
altrettanti
bambini.
“Ogni minuto nel mondo
quattro bambini al di sotto
dei cinque anni di età
muoiono di sete. Ogni
minuto nel mondo sedici
bambini al di sotto dei
cinque anni muoiono di
fame. Ogni minuto nel
mondo
dieci
bambini
diventano analfabeti”.
Come persona (in primis),
e come Presidente di un
sodalizio che fa del servire
lo strumento del proprio
operare (in secundis), non
posso non oppormi a
questo modo di vivere che
fonda il suo credo nel
chiudere gli occhi per
negare l’esistenza delle
necessità.
Con queste cifre è iniziato il
discorso del Governatore
Paolo
Margara
il
25
Gennaio scorso di fronte a
Voi, carissimi soci, socie e
relativi consorti. Numeri
che certamente hanno
colpito tutti i presenti.
Ecco dunque, cari soci e
socie, il mio intento di
donare alla Fondazione
Rotary un mio personale
contributo economico, per
cercare di arginare questo
mare di povertà e bisogni
sempre in crescita.
Come dicevo dal vivo,
viviamo sempre sommersi
dai nostri problemi e dalle
nostre preoccupazioni da
non ricordare che altre
persone hanno bisogni
basilari ed essenziali non
ancora soddisfatti.
Mille dollari.
Certamente non è molto,
solo
una
goccia
nel
bisogno, ma se penso che
con soli sessanta centesimi
di euro si può acquistare
una dose di antipolio orale,
se la matematica non è
un’opinione con questi
mille dollari riesco ad
aiutare milletrecento bambini a combattere la
poliomielite. Milletrecento.
Tre-quattro
bambini
al
Le parole del Governatore
hanno proposto in un
momento
di
serenità,
quale è una conviviale,
uno sguardo diretto su un
dramma che rivive il
4
Progetti e soci diceva il
Governatore.
Di questo punto non ho
intenzione di parlare in
questa lettera, ma lo farò
certamente “coram populo”
alla
prossima
assemblea dei soci che
invito ad essere numerosi e
partecipi per sentire quali
sono le indicazioni che
sono state date a me e al
consiglio direttivo.
25 Gennaio: Conversione
di San Paolo folgorato sulla
via di Damasco. Potessero
le parole del Governatore
aver folgorato le nostre
volontà!
Rotarianamente vostro.
Andrea SPAGNA
Presidente 2006-2007
AGENORE MARTIGNONI
(Presidente 1961-62 / 1962-63)
Ricordo della figlia Elda
Nasce il 24 Maggio del 1897 a Gonzaga da famiglia di contadini. Ha due sorelle ed un fratello.
Frequenta le scuole elementari raggiungendo la VIa. Per mancanza di mezzi economici è costretto a
sospendere gli studi. Il parroco, tuttavia, vedendo le capacità del giovane lo aiuta e cerca di fargli
intraprendere la vita religiosa in maniera da permettergli un futuro migliore. Ma lui non accetta. E'
uno degli ultimi ragazzi della sua età nativi di Gonzaga a partire per la Grande Guerra. Grazie al
fatto che possiede la patente viene inserito nel gruppo degli autieri e pertanto non viene mandato in
trincea come gli amici. E per questo è l’unico del suo gruppo a tornare vivo dal fronte. Nel
dopoguerra giunge a Guastalla dove, con il cugino Mellini Giusto, brevetta irrigatori e progetta
macchine agricole fondando la Mellini e Martignoni. All'età di 21 anni si sposa. Da quel matrimonio
nasce una figlia che purtroppo muore nel ‘26 all’età di 4 anni per meningite. A questo lutto segue
quello della moglie nel ‘36 per nefrite. Rimane a lungo vedovo per poi sposarsi nuovamente con una
donna di 14 anni più giovane. Da questo matrimonio nasce Elda. Nel ‘68 viene colpito da infarto.
Muore a 72 anni il 23 Febbraio 1969.
Quali hobby amava coltivare suo padre?
Gli piaceva moltissimo suonare il violino. Amava l’astronomia. Il giorno della morte sul comodino di fianco al letto era
posato proprio un manuale di questa scienza. In entrambi gli hobby mio padre era autodidatta così come anche nello
studio del latino.
Una passione particolare?
Frequentava con assiduità gli amici della “Pia Cantina”, una delle tante Confraternite laiche presenti nel territorio
guastallese dal tempo dei Gonzaga, simile alla più nota “Pia Confraternita degli Invaghiti”. Con questi amici affrontava
argomenti di cultura, arte, e politica, soprattutto con l’amico ingegner Paglia. Aveva inoltre una grande passione per le
macchine. In particolare ricordo la sua ultima, la Lancia “Flaminia”: quando venne portata via poco prima di morire
disse che con quell’atto si chiudeva anche la sua vita. E così è stato.
Cinema, teatro, ballo?
Al cinema eravamo soliti andare tutti i sabati, soprattutto in estate nel cinema all'aperto che si trovava allora davanti al
locale “Spirale”, nell'area ora occupata dalla villa del Dott. Bisi. Amava soprattutto i film del filone neo-realista, mentre
dei film americani (che cominciavano a circolare in Italia allora) non aveva una gran stima perché li trovava troppo
sguaiati. “Sgambettano troppo” soleva dire.
La domenica invece spesso si era in viaggio per musei, monumenti, città. Ed ogni volta si documentava in maniera
precisa prima di partire.
Ricorda un momento difficile?
Certamente i lutti hanno segnato la sua vita. In ordine di tempo quello del fratello morto in giovane età. Ma soprattutto
la morte della prima figlia lo ha segnato molto, causandogli un dolore profondo acuito successivamente dalla perdita
della prima moglie al punto da osservare un lungo periodo di vedovanza. Dopo essersi risposato e dopo la mia nascita,
mantenne comunque un legame stretto e particolare con quella famiglia di cui ebbe memoria fino alla morte.
Nel vestire osservava abitudini particolari?
Si vestiva esclusivamente con tessuti inglesi che sceglieva dall'amico sarto Pancera, a Mantova, cui poi procurava
l'esecuzione dell'abito rigorosamente su misura.
In famiglia come era?
E’ sempre stato molto rigido: non ho mai avuto il permesso di guardare la televisione fino alla maturità, in casa non
potevano girare giornali o riviste contenenti articoli o argomenti poco ortodossi. Era molto severo. Avendo dei
problemi di digestione mangiava sempre le stesse cose: pastina in brodo, lesso e verdure. Sempre per lo stesso motivo
soffriva di insonnia. Nonostante il benessere mantenne sempre un tenore di vita semplice e frugale.
5
E nel lavoro?
Lavorava moltissimo, spesso il sabato e a volte anche la domenica mattina, soprattutto all'inizio dell’attività. Ed in ogni
caso non rinunciava mai allo studio. Quando tornava dal lavoro, dopo aver pranzato, si ritirava spesso nel suo studio e
si immergeva nei libri che un amico ingegnere di Brescia gli faceva pervenire. Si trattava soprattutto di manuali di
meccanica, idraulica, irrigazione, chimica e fisica, tutti argomenti che gli permettevano di rimanere aggiornato e
concorrenziale nel suo settore. Nonostante questo non parlava mai di lavoro in casa.
Si interessava di politica?
Sì, certo. E’ sempre stato saragatiano. Da giovane ha lottato contro il fascismo, in due occasioni ha addirittura rischiato
l'arresto salvandosi in maniera funambolica. La prima volta nascondendosi sul fondo di un pozzo di campagna dove si
era calato con l'aiuto di una scala di legno, la seconda nascondendosi nello spazio residuo tra la parete e la libreria dello
studio dell'amico notaio Mazza di Mantova dove si era recato per tenere un piccolo comizio.
Aveva oggetti da cui non si separava mai?
Portava costantemente l'orologio nel taschino. Nello studio sul tavolo ha
sempre tenuto un piccolo bronzo raffigurante un setter che ha sempre
considerato come il suo portafortuna. Un legame particolare infine era quello
che lo legava alla patente perchè proprio grazie a quella era riuscito a tornare
vivo dalla guerra (“Quella patente mi ha salvato” diceva) a differenza degli amici di
cui non perse mai il ricordo e cui volle portare personalmente omaggio presso il
cimitero di Redipuglia.
Cosa pensava dei giovani?
Non ha mai avuto un’idea in particolare, non amava generalizzare. Era infatti
abituato a dire: “Non ci sono categorie, solo individui”.
Del Rotary cosa pensava, lui che del club guastallese è stato il terzo
Presidente?
Senza dubbio l’ideale di Rotary cui aspirava mio padre si configurava come
ideale di servizio. Questo senso del servire gli è certamente derivato dalle sue
origini. Lui nato da famiglia umile, dopo aver visto gli orrori della guerra ed
aver provato in prima persona cosa significava essere poveri, con le proprie
capacità era riuscito a diventato imprenditore. Ma nonostante ciò non si è mai
considerato ricco, ma solo benestante, ed ha sempre seguito il concetto per cui chi più ha più deve dare. Come Adam
Smith riteneva che il creare ricchezza fosse necessario per distribuire ricchezza, così mio padre era abituato a dire: “Non
bisogna pensare solo all'interesse personale, all'arricchimento, ma anche al beneficio che dalla propria attività può derivare alla comunità”.
Non voleva proprio accettare la carica di Presidente: nonostante fosse molto socievole non voleva mettersi in mostra,
preferiva stare sempre un poco defilato. Ma dopo aver accettato ha cercato sempre di impegnarsi per dare il meglio.
Prima delle conviviali si preparava scrupolosamente i discorsi. Curava personalmente la corrispondenza e le relazioni
con i club vicini cui ha fatto numerose visite. Una volta si recò a San Paolo del Brasile per lavoro portandosi con sé il
gagliardetto del Rotary Club di Guastalla che lasciò agli amici brasiliani. Che a loro volta ricambiarono la visita
mandando il loro presidente di lontane origini italiane.
Il Rotary costituiva anche un modo per far frequentare membri di una comunità che altrimenti difficilmente avevano
modo di incontrarsi per scambiarsi opinioni. Serviva per non lasciare ognuno per sé. Per questo si impegnò ad
organizzare momenti di affiatamento per i soci: ricordo una festa da ballo alla “Spirale” (lui che non aveva mai ballato)
con tutti i soci in smoking e farfallino presenti i presidenti dei Rotary Club vicini, oppure una gita all'inaugurazione del
tratto Bologna-Firenze dell'Autostrada del Sole, ognuno con i propri mezzi oppure ancora la gita nei luoghi di Solferino
e S. Martino a commemorare momenti della guerra d'indipendenza.
Per finire, come vuole ricordare suo padre?
Chi ha lavorato con lui e ancora mi ferma per la strada me lo dipinge come una persona corretta ed umana. Ma
soprattutto come una persona che nonostante la sua posizione non ha dimenticato le proprie origini. Uomo che ha
sofferto molto, ma ha anche avuto molto. E altrettanto ha dato agli altri.
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