teatro in collina - Comunità Collinare del Friuli

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teatro in collina - Comunità Collinare del Friuli
TEATRO IN COLLINA
Stagione di Prosa 2002/2003
Teatro Ciconi – San Daniele del Friuli
Organizzazione e informazioni:
Città di San Daniele del Friuli – Biblioteca Guarneriana
Sezione Moderna tel. 0432.954934 – e-mail [email protected]
Tutti i giorni escluso il lunedì
Abbonamenti a 5 spettacoli
ingresso unico € 58
per gruppi aziendali (minimo 10 persone),
iscritti UTE ed anziani € 50
ridotto studenti (fino a 26 anni) € 40
costo del biglietto: interi € 14 – ridotti € 11
La campagna abbonamenti avrà inizio martedì 14 ottobre
Dal 14 al 26 ottobre saranno riservati al rinnovo degli abbonamenti della Stagione 2002-2003
Gli abbonamenti per gli altri posti disponibili verranno posti in vendita da martedì 29 ottobre.
Prevendita abbonamenti:
San Daniele del Friuli – Biblioteca Guarneriana – Sezione Moderna tel. 0432.954934
Fagagna – Associazione culturale “Sipario!” – Palazzo Pico – tel. 0432.801871 (dalle ore 17.00 alle 19.00)
Spilimbergo – Edit – Corso Roma 106 – tel. 0427.51230
Gli spettacoli avranno inizio alle ore 20.45
SAN DANIELE DEL FRIULI
Teatro Ciconi – ore 20.45
Info 0432.954934
Martedì 12 Novembre
A. Artisti Associati Compagnia di Prosa Gianrico Tedeschi
Il Medico per forza
farsa con musiche di Molière
traduzione originale di Cesare Garbali
con Gianrico Tedeschi
regia di Monica Conti
Nei tre atti della commedia – rappresentata per la prima volta nel 1666 – si
snoda piacevolmente la vicenda incredibile, ai limite dell’assurdo, di uno
Sganarello costretto suo malgrado a spacciarsi per medico e a farne le
funzioni. Martina, la moglie di Sganarello, ubriacone e manesco, reagisce
con astuzia mettendo in moto una burla ai danni del consorte. Avendo
saputo da due gentiluomini che la famiglia di una giovane molto amata
cerca un medico, indica loro proprio marito quale massimo uomo dotto di
scienza medica, purtroppo afflitto dalla curiosa fissazione di non voler
confessare a nessuno la propria qualifica professionale. Unico modo per
convincerlo a effettuare il suo taumaturgico intervento sulla ragazza è
quello di picchiarlo di santa ragione. Dopo l’energico trattamento
Sganarello non solo confessa di esssere un medico, ma, contrariamente a
ogni aspettativa, riesce a meraviglia nella sua parte. I suoi discorsi
incomprensibili, masticati in latino maccheronico, così simile a quello
illustre e oscuro dei “colleghi” gli guadagnano stima ed ammirazione.
Sganarello, in virtù della sua autorità, fa passare per farmacista il
fidanzato che il padre della ragazza rifiuta, e anzi lo convince a dare il suo
consenso al matrimonio. La malata, che in realtà soffriva di mali d’amore,
guarisce all’istante e le doti taumaturgiche di Sganarello rifulgono più
brillanti che mai!
“Il medico per forza” è un puro gioco teatrale, un copione per attori
attraversato da folgoranti battute comiche, di cui Molière impudicamente si
serve per condurre la sua indagine “scientifica” sull’uomo. Ora affrontiamo
questo piccolo gioiello scintillante di risate, colori e musiche, per riscoprire
e riassaporare il dialogo, il dinamismo e il gioco.
Venerdì 20 dicembre
Teatro Stabile di Calabria
Un marito ideale
di Oscar Wilde
traduzione di Masolino D’Amico
con Geppy Gleijeses, Debora Caprioglio, Manuela Kusterman
regia di Mario Missiroli
un Marito ideale è la storia del devoto donnaiolo e instancabile
frequentatore di feste, Arthur Goring, famoso in tutta Londra per
l’eleganza, la conversazione brillante e l’assoluto rifiuto di prendere le
cose sul serio. Quando viene convocato dal suo vecchio amico Sir Robert
per risolvere una faccenda insolitamente delicata, Arthur si dimostra
all’altezza della situazione. Sir Robert Chiltern è un uomo che ha tutto.
Brillante politico e perfetto gentiluomo, è il marito ideale per la sua
seducente Lady Chiltern. Ammirati da tutti, sembrano una coppia perfetta
fino a quando una scaltra avventuriera, la signora Cheveley minaccia di
rivelare alcuni oscuri segreti del suo passato. A questo punto, le
fondamenta della carriera polica e del matrimonio di Sir Robert sembrano
sul punto di crollare.
Messo alle strette, si rivolge ad Arthur. E così lo stesso Lord Goring si
trova prigioniero di una rete di bugie, tentazioni e convegni amorosi. Ma
pur essendo un esperto nel manipolare gli affari degli altri, quando si tratta
di se stesso l’impresa è molto ardua. Il fascino della sorella di Sir Robert e
l’insistenza del padre minacciano seriamente il celibato perfetto di Arthur.
Per ironia della sorte, il coinvolgimento di Lord Goring in questa trama di
inganni e falsità lo spinge a scendere a patti con la verità sull’amore e il
perdono. Forse un giorno, anche lui potrebbe diventare “un marito ideale”.
Ambientato nella Londra del 1890, Un marito ideale è una commedia
romantica sull’ambizione politica e gli intrighi sessuali, con un’evidente
valenza contemporanea.
Giovedì 9 gennaio
A.GI.DI
W l’Italia!
scritto da Paolo Hendel con Piero Metalli
con Paolo Hendel
Paolo Hendel torna in teatro con un nuovo monologo, come sempre
improntato ad una pungente satira della realtà sociale e politica del nostro
paese.
Tanti i temi affrontati, dalla pubblicità alla salute, al privato ma soprattutto
all’attualità politica: nessun aspetto della nostra quotidianità viene
risparmiato dalla sua ironia dissacrante. Centro dello spettacolo è il regno
di Berlusconia, abitato da Umberto Bossi e dall’incredibile Hulk, da Bruno
Vespa e da Nosferatu, da Bottiglione e dall’orso Yoghi, da Tremonti e dai
cartoni animati giapponesi. Non mancano i rappresentanti dell’opposizione
trasformati in maestri di bon ton, la nuova stagione dei girotondi e gli
intellettuali da talk-show. E i riferimenti pungenti alla situazione politica
internazionale, passando da Bush al Mullah Omar e alla guerra con le
ultime invenzioni belliche: bombe intelligenti che si rifiutano di scoppiare,
carri armati ecologici a motore elettrico per salvaguardare l’ambiente e
molto altro. Ovviamente non possono mancare le incursioni dell’ormai
noto industriale Carcarlo Pravettoni il quale, in qualità di consulente
economico del governo, si improvvisa produttore di sofisticate mine antiextracomunitario e anti-sindacalista. Con W l’Italia! Hendel, attraverso un
fuoco di fila di battute e di ritratti al vetriolo, porta a ridere e a riflettere
sulle contraddizioni e sulle mostruosità del nostro presente, cercando di
decifrare il nostro confuso quotidiano.
Martedì 11 febbraio
Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Adiuncta Entertainment
Otello
di William Shakespeare
traduzione di Agostino Lombardo
con Michele Placido
e con Sergio Romano, Pino Michienzi, Giorgio Lanza, Giancarlo Cortesi,
Rossana Mortara, Valentina Valsania
regia di Antonio Calenda
E’ un dramma d’amore e di morte, un dramma di passioni e diversità,
quello tratteggiato da William Shakespeare in Otello. A questo capolavoro
si dedica il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, che ne fa l’oggetto di
un importante impegno produttivo. Regia di Antonio Calenda, Michele
Placido nell’impegnativo ruolo del protagonista, l’allestimento dell’Otello
segnerà una nuova significativa tappa in quel percorso di riflessione sul
teatro elisabettiano che lo Stabile ha avviato fin dall’inizio del mandato di
Calenda, realiddando messinscene quali Riccardo III (1996) con Franco
Branciaroli, Amleto (1998) con Kim Rossi Stuart. Molto diverso da quello
dell’Amleto, il climax di questo spettacolo: le algide atmosfere nordiche
lasciano spazio ai colori tersi del mediterraneo, le mura di Elsinore al lusso
delle dimore veneziane e al calore di Cipro, dove la tragedia si conclude.
Al centro di tale cornice, ricca di suggestioni, un microcosmo di figure
genialmente tratteggiate da Shakespeare: dai comprimari (Cassio, Emilia,
Roderigo) dal gelido lago corrotto d’invidia ( che qui sarà interpretato con
giovane, ma sicuro talento da Sergio Romano), agli splendidi ritratti dei
protagonisti, la delicata e innocente Desdemona – una delle più
affascinanti e misteriose creature femminili della storia del teatro – e
soprattutto Otello, il coraggioso, l’impulsivo, il fragile Moro.
Travolto dall’abisso che divide inesorabilmente due razze, due civiltà:
raffinata l’una – ma anche sottile e ipocrita – come l’eloquio e la mente di
lago, vivida l’altra e “disarmata”, come l’animo primitivo e istintuale di
Otello…. Forte del talento, della sensibilità e della vis espressiva di
Michele Placido, Antonio Calenda potrà giocare – a livello di messinscena
– sui diversi piani di lettura puntando, come sempre sulla
“contemporaneità” di Shakespeare, sull’universalità dei conflitti da lui
rappresentati, tali da poter diventare metafora del mondo attuale e delle
sue laceranti contraddizioni. E i conflitti dell’Otello - radicati nell’animo
umano, nelle diverse appartenenze, nelle inevitabili differenze fra civiltà –
che Shakespeare intuì e descrisse nel Seicento, sono oggi – in una
società più decisamente multietnica – di dolorosa e lucidissima attualità.
Giovedì 6 marzo
Economist
Operetta, dolce seduzione!
con Bianca Van Ooijen, soprano, Angela Mattini, soprano, Giuseppe Botta, tenore,
Elisabetta Richter, soprano, Nicolai Pintar, basso, Francesco Paccorini, tenore
Wiener Ensamble
Direttore Antonio Kozina
conduttrici Sabina Antoni, Sabrina Vidon
La prima fase della serata richiede l’intervento di due artisti e precisamente un
soprano ed un tenore, unitamente ad una coreografia appropriata. La serata è
condotta da due presentatori, Sabina Antoni e Sabrina Vidon. Questa prima fase
viene avviata avvalendosi degli artisti Giuseppe Botta, tenore, che per anni ha
affrontato il repertorio dell’opera e operetta nei più grandi teatri nazionali e
internazionali e, al suo fianco, del soprano Elisabetta Richter. Gli artisti sono
accompagnati dai Wiener Ensamble, che dati i loro recenti successi ottenuti nel
panorama operettistico soprattutto attraverso collaborazioni prestigiose con i
maggiori Enti nazionali tra cui il Teatro Verdi di Trieste, concederanno il loro
operato includendo dei brani che eseguiranno anche da soli. La serata, infatti, si
apre con l’esecuzione di un celeberrimo valzer di F. Lehàr, “Gold und Silver”. La
seconda parte della serata costituisce il nucleo del concerto e vede avvicendarsi
sul palcoscenico tutti gli artisti accompagnati dal celebre quintetto d’archi.
Programma
Prima parte:
- Oro e argento
- Wien Wien (soprano)
- Se le donne vo’ baciar – Paganini (tenore)
- O fanciulla all’imbrunir – Frasquita (tenore)
- Canzone di Wilia – La vedova allegra (soprano)
- Pizzicato polk
- L’ora d’amor – La principessa della Czardas (duetto)
F. LEHÀR
R. SIECZYNSKI
F. LEHÀR
F. LEHÀR
F. LEHÀR
J. STRAUSS
E. KÀLMÀN
Seconda parte:
- Kaiser Walzer
J. STRAUSS
- Fròu fròu del Tiberin – La Gran Ducehssa del bar Tabarin (soprano)
L BARD
- Ich bin ver liebt – Clivia (tenore)
N. DOSTAL
- Kom Tzigan – La principessa della Czardas
E. KÀLMÀN
- Napoletana – Scugnizza (soprano)
COSTA
- Tu che m’hai preso il cuor – Il paese del sorriso (tenore)
F. LEHÀR
- Czardas
MONTI
- Tace il labbro – La vedova allegra
F. LEHÀR
Sabato 22 marzo
GAD Quindino Ronchi
Il Vier e il milus
di Alberto Luchini
regia di Giorgio Baldassi e Gianfranco Milillo
I° premio al 4° Concorso per Testi friulani indetto
dall’Associazione Teatrale Friulana
Spettacolo fuori abbonamento – ingresso unico € 6
E’ il racconto di un ritorno.
Un ritorno che si effettua nello spazio e nel tempo alla ricerca dei perché
esistenziali che ci hanno condotto dove siamo, e delle matrici culturali che
ci hanno fatto quello che siamo.
Il racconto si snoda quasi sottovoce senza tentennamenti verso gli
squallori dell’autocompiangimento e senza cadute nelle spirali della
nostaglia. Il qui e l’adesso si confrontano realisticamente e ironicamente
con quello che eravamo ieri in un qui che ormai è altrove.
COSEANO
La Galetiere – ore 20.45
Info 0432.861074
Sabato 26 ottobre
Gruppo Teatrale “Bassilla” di Aquileia
Amlét: une comedie cun vòt muars
commedia in lingua friulana scritta da Paolo Sartori
Amlét, di Paolo Sartori, tratto da l’Amleto di Shakespeare. Il principe che
vuole vendicare l’assassinio del padre, avvelenato dal proprio fratello.
Sembrava così poco attuale e invece…….
Sabato 16 novembre
Associazione Beldarola di Zoppola
Epur i tornares a inamorami
commedia musicale di e con Lindo Pagura
I teatranti della “Beldalora” non si smentiscono e non rinunciano alla
sperimentazione, proponendosi per la prima volta al pubblico con una
commedia musicale in lingua friulana, dove il dialetto viene utilizzato in
una forma decisamente innovativa per lo scenario del teatro dialettale
locale. Niente intreccio paesano tra “plevan, dotour e sotan”, nessun
riferimento a valori e tradizioni popolari. Ma allo stesso modo questo
lavoro teatrale è distante anni luce dalla commedia musicale americana e
altrettanto dalla tradizione dell’operetta italiana. Ma allora cos’è “Epur i
tornares a inamorami”? Probabilmente un’allucinazione notturna di un
uomo caparbiamente legato al grande motore della vita: l’amore, quello
con la A maiuscola, quello che non muore mai. Il tema dell’amore non
rappresenta certo una novità, anzi è stato nel tempo forse la maggior fonte
di ispirazione per i commediografi di tutti i tempi che hanno tratto dalla
fantasia eroi ed eroine immortali, capaci di farci soffrire, di farci fremere.
La novità in questo testo è rappresentata dal fatto che il protagonista della
storia non ha in sé niente di eroico, non fa niente per farsi ricordare, è il
signor Nessuno e per questo è come tutti noi. Il teatro si trasforma perciò
in uno specchio nel quale volendo ci si può guardare.
Sabato 18 gennaio
Teatro Incerto Centro Servizi Spettacoli di Udine
Maratona a New York
di Edoardo Erba
traduzione in lingua friulana di Paolo Patui
con Fabiano Fantini e Claudio Moretti
regia di Rita Maffei
Due amici di notte …… in corsa nella campagna. Si stanno allenando per
la gara amatoriale più famosa del mondo. Parole, ricordi e incomprensioni
comuni di due uomini che si ritrovano a fare i conti con il senso delle
proprie azioni e con piccoli particolari che non tornano. Mentre il sudore
scende più freddo e la milza comincia a far male, le immagini sfuocano
nella nebbia e nel buio, i punti di riferimento si perdono, presagi di una
tragedia da cogliere nelle frasi spezzate e nell’affanno del respiro.
Drammaturgia in tempo reale, agonismo formato scena, metafora di una
vita da vivere come competizione, rabbia da consumare in fretta.
…….troppo in fretta.
DIGNANO
Polifunzionale di Carpacco – ore 20.45
Info 0432.944911
Ingresso libero previa prenotazione fino ad
esaurimento posti
Venerdì 8 novembre
I Papu
Incompresi nel prezzo
Con Andrea Appi e Ramiro Besa
1° spettacolo
ore 20.30
2° spettacolo
ore 22.00
Fotografie di persone comuni che, con i loro caratteri e i loro tic, diventano
personaggi e quindi cliché rappresentativi dei tempi che corrono un po’ di
qua e un po’ di là. Situazioni reali e quotidiane che nascono da
un’osservazione attenta e ironica della realtà e che adeguatamente
caricate, fanno scattare sempre il meccanismo comico, i nervi del regista,
le molle delle poltroncine del teatro e qualche volta anche gli applausi del
pubblico.
Venerdì 22 novembre
Teatro Incerto Centro Servizi Spettacoli di Udine
Maratona di New York
di Edoardo Erba
traduzione in lingua friulana di Paolo Patui
con Fabiano Fantini e Claudio Moretti
regia di Rita Maffei
Due amici di notte …… in corsa nella campagna. Si stanno allenando per
la gara amatoriale più famosa del mondo. Parole, ricordi e incomprensioni
comuni di due uomini che si ritrovano a fare i conti con il senso delle
proprie azioni e con piccoli particolari che non tornano. Mentre il sudore
scende più freddo e la milza comincia a far male, le immagini sfuocano
nella nebbia e nel buio, i punti di riferimento si perdono, presagi di una
tragedia da cogliere nelle frasi spezzate e nell’affanno del respiro.
Drammaturgia in tempo reale, agonismo formato scena, metafora di una
vita da vivere come competizione, rabbia da consumare in fretta.
…….troppo in fretta.
MAJANO
Auditorium – ore 20.45
Info 0432.948455
Sabato 19 ottobre
Compagnia Teatrale Travesto Tuttoteatro
Maj cjalà lis aparincis
opera di Roberto Ongaro
regia di Andrea Chiappori
Non si può mai giudicare le cose a prima vista. Infatti Vigj, padre
ossessivo e geloso della figlia, paga le conseguenze di questo suo modo
di pensare. La commedia si svolge in un clima di mezze parole e di
malintesi, ma dimostra anche che tutto si può aggiustare ricredendosi dei
propri errori, e che l’amore è capace di far miracoli…. Anche di
mimetismo.
Sabato 23 novembre
Compagni Teatrale “Clar di lune” di Bertiolo
Menù: la guere dai cogos
tratto da The Kitchen (la cucina) di Arnold Wesker
Tutto succede in un giorno: il ristorante perfetto di Marango salta in aria fra
una portata e l’altra, fra il pranzo e la cena, fra le mani svelte dei cuochi e
le corse delle cameriere, fra i sogni di un lavapiatti che vuole fare l’attore e
che diventa il capro espiatorio di una situazione insostenibile.
….. Il menù può essere ghiotto, stuzzicante, pepano …. Ma anche dolceamaro. E se ogni cuoco lo condisce con le proprie vicissitudini gli originali
“contorni” di certo non mancheranno!
RIVE D’ARCANO
Sala Polifunzionale di Rodeano Basso – ore 20.45
Info 0432.809023
Sabato 30 novembre
Teatro Club di Udine
Nati in casa (ombelichi d’autore)
con Giuliana Musso
regia di Massimo Somaglino
Si nasceva in casa, una volta…. Nei paesi c’era una donna che faceva
partorire le donne, la “comare” la chiamavano, era la levatrice, l’ostetrica
insomma.
Questa è la storia di una di quelle donne di un paese di provincia di un
Friuli ancora rurale.
Racconti di straordinarie azioni compiute da uomini comuni, piccoli grandi
eroi che intrecciano la loro vita col destino di un paese.
Eventi straordinari di vita quotidiana. O eventi quotidiani di una vita
straordinaria. Come nascere: prima la testa, poi le spalle…. e sei nato.
“….. adesso ti faccio un ombelico bellissimo, vedrai…..”
Sabato 21 dicembre
Teatro Incerto Centro Servizi Spettacoli di Udine
Maratona di New York
di Edoardo Erba
traduzione in lingua friulana di Paolo Patui
con Fabiano Fantini e Claudio Moretti
Due amici di notte …… in corsa nella campagna. Si stanno allenando per
la gara amatoriale più famosa del mondo. Parole, ricordi e incomprensioni
comuni di due uomini che si ritrovano a fare i conti con il senso delle
proprie azioni e con piccoli particolari che non tornano. Mentre il sudore
scende più freddo e la milza comincia a far male, le immagini sfuocano
nella nebbia e nel buio, i punti di riferimento si perdono, presagi di una
tragedia da cogliere nelle frasi spezzate e nell’affanno del respiro.
Drammaturgia in tempo reale, agonismo formato scena, metafora di una
vita da vivere come competizione, rabbia da consumare in fretta.
…….troppo in fretta.
Sabato 11 gennaio
Compagni Teatrale “Clar di lune” di Bertiolo
Menù: la guere dai cogos
tratto da The Kitchen (la cucina) di Arnold Wesker
Tutto succede in un giorno: il ristorante perfetto di Marango salta in aria fra
una portata e l’altra, fra il pranzo e la cena, fra le mani svelte dei cuochi e
le corse delle cameriere, fra i sogni di un lavapiatti che vuole fare l’attore e
che diventa il capro espiatorio di una situazione insostenibile.
….. Il menù può essere ghiotto, stuzzicante, pepano …. Ma anche dolceamaro. E se ogni cuoco lo condisce con le proprie vicissitudini gli originali
“contorni” di certo non mancheranno!