Scheda di lavoro: N° 2

Transcript

Scheda di lavoro: N° 2
UTI VALLI E DOLOMITI FRIULANE
PROGETTO “COMUNICARE LA PACE E LA GUERRA IERI E OGGI ”
percorsi multidisciplinari per parlare di guerra e pace attraverso le emozioni
Scheda di lavoro: N° 2
UN PERCORSO SULLA GUERRA, LA PACE E IL RACCONTO DI SE'
“IL DESERTO NEGLI OCCHI” Incontro con Ibrahim Kane Annour,
organizzato in collaborazione con l’Associazione l’ALTRAMETA’
di e con ELISA COZZARINI
PREMESSA:
Incontro con Ibrahim Kane Annour, autore, assieme a Elisa Cozzarini, de "Il deserto negli occhi"
(Portogruaro, Nuova Dimensione, 2013).
Nel libro l'uomo, tuareg del Niger e oggi cittadino italiano, racconta la sua storia vera, dall'infanzia nel
Sahara al lavoro di guida turistica specialmente con turisti italiani, alla fuga obbligata per salvarsi la vita
durante la guerriglia in Niger nel 2007, con l'arrivo in Italia, dove viene riconosciuto rifugiato politico.
A introdurre l'incontro, viene spiegato ai ragazzi come nasce e come funziona l'istituto dell'asilo politico, a
partire dalla Convenzione ONU di Ginevra del 1951.
MATERIALI:
 sala

Telo per proiettore


Video proiettore (completo di casse audio e cavi per pc)
Quaderno per appunti

Macchina fotografica + videocamera
PREPARAZIONE/BIBLIOGRAFIA:
Alleghiamo nella scheda i materiali preparatori all’incontro.
SVILUPPO DELL’INCONTRO:

PRESENTAZIONE dell’ASSOCIAZIONE ALTRAMETA’ e del PROGETTO DIALOGO CREATIVO

Come nasce e come funziona l'istituto dell'asilo politico, a partire dalla Convenzione ONU di Ginevra
del 1951.
In allegato un documento a cura dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e il Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca in collaborazione con il Comitato 3 ottobre.
ll rifugiato è colui “che temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità,
appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui
è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese;
oppure che, non avendo cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di
tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra".
[Articolo 1A della Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status dei rifugiati]
UTI VALLI E DOLOMITI FRIULANE
PROGETTO “COMUNICARE LA PACE E LA GUERRA IERI E OGGI ”
percorsi multidisciplinari per parlare di guerra e pace attraverso le emozioni
BIOGRAFIA
Ibrahim Kane Annour è un tuareg del Niger, vive a Pordenone dal 2007 ed è cittadino italiano dall'aprile del
2016. Nel suo paese, fino al momento in cui è stato costretto a scappare, faceva la guida turistica,
accompagnando i turisti (molti italiani) nel deserto del Sahara. È autore, assieme a Elisa Cozzarini, de "Il
deserto negli occhi" (Portogruaro, Nuova Dimensione, 2013). Nel libro l'uomo racconta la sua storia vera,
dall'infanzia nel Sahara al lavoro di guida turistica, alla fuga per salvarsi la vita durante la guerriglia in Niger
nel 2007, con l'arrivo in Italia, dove viene riconosciuto rifugiato politico.
Elisa Cozzarini, giornalista, scrittrice e videomaker, si laurea in Scienze Politiche all'Università di Trieste nel
2002, con una tesi sull'Islam nell'isola di Mauritius. È giornalista pubblicista dal 2006 e si occupa
principalmente di immigrazione e ambiente, collaborando con testate a diffusione nazionale e locale, tra cui
La Nuova Ecologia, Il Piccolo, Vita non profit. È autrice di diversi libri: oltre che de "Il deserto negli occhi"
(Portogruaro, Nuova Dimensione, 2013), anche di "Io non voglio fallire" (Portogruaro, Nuova Dimensione,
2015, con Serenella Antoniazzi), "Cuccioli. Storie di piccoli cresciuti e svezzati da noi umani" (Roma, Orme
editori, 2015) e "Acqua guerriera. Vite controcorrente sul Piave" (Portogruaro, Ediciclo Editore, 2016).
Nel 2013 ha realizzato il documentario “La Piave. Racconto di un fiume”, prodotto da Sunfilms e distribuito
con i quotidiani locali del Gruppo L’Espresso nelle province di Venezia, Treviso e Belluno. Nel 2014 ha
collaborato al progetto del progetto "Fortezza FVG. Dai paesaggi della Guerra Fredda alle aree militari
dismesse" di Legambiente del Friuli Venezia Giulia, realizzando 12 videointerviste dal titolo “Fortezza FVG.
Dal bunker alla pizzeria, esempi di recupero delle aree militari dismesse”.
Per questo lavoro ha ricevuto il primo premio Simona Cigana del Circolo della Stampa di Pordenone per il
giornalismo d'inchiesta in Friuli Venezia Giulia. Nel 2016 ha ottenuto una segnalazione sempre del premio
Cigana per le videointerviste dal titolo "Storie di nuova agricoltura", realizzate per Legambiente Pordenone
nell'ambito del progetto "Il cibo produce e trasforma i paesaggi".
A dicembre 2016 ha presentato a Gradisca d'Isonzo un videoreportage di 50 minuti con interviste ad alcuni
richiedenti asilo del Centro di accoglienza (CARA) e agli operatori impegnati nei progetti di accoglienza
nell'ambito del progetto ColOURs, in collaborazione con Legambiente FVG.
Dal 2013 è curatrice della rassegna culturale "Il dialogo creativo", realizzata dall'associazione L'Altrametà.
Ha partecipato come relatrice e moderatrice a numerosi dibattiti pubblici e festival quali Pordenonelegge.it,
Vicino/Lontano (Udine), Passaggi Festival della saggistica (Fano), Immagimondo (Lecco), La Fiera delle Parole
(Padova), il Festival dei Luoghi e delle Emozioni (Roncade, Treviso), il Festival Biblico (Vicenza).
TESTI/FILMATI E MATERIALE AUDIOVISIVO
“Il deserto negli occhi”
SVILUPPO DELL’INCONTRO:
 Introduzione
 Presentazione dell’Ospite
 Proiezione di Immagini e racconto
 SPAZIO APERTO alle domande da parte dei ragazzi / Potrebbero predisporre un’ intervista da
utilizzare nei workshop o da presentare nella giornata conclusiva
CONCLUSIONE:
Domande su cui riflettere: chi è il rifugiato politico? Cosa significa? Quali sentimenti, emozioni si provano a
scappare dal proprio paese? Tu scapperesti dal tuo paese? Cosa trova e come viene accolto un rifugiato
UTI VALLI E DOLOMITI FRIULANE
PROGETTO “COMUNICARE LA PACE E LA GUERRA IERI E OGGI ”
percorsi multidisciplinari per parlare di guerra e pace attraverso le emozioni
politico? In Italia e nel Mondo? Quali sono le difficoltà? Quali i lati positivi? Cosa pensa la gente di un paese
che ospita i rifugiati politici? Cosa significa accoglienza? Gli Italiani sono stati rifugiati politici in passato?
Potrebbe succedere anche a noi? Come dovremmo comportarci?
Chi si occupa dei rifugiati politici?
TEMPI: presentazione e discussione con i ragazzi 2 ore
NOTE
Si consiglia di fotografare e/o riprendere l’incontro per utilizzare il materiale nei workshop successivi e come
materiale didattico.
L'incontro può fornire lo spunto per il racconto di una storia personale di migrazione, trasformando
l'intervista in un testo narrativo in prima o terza persona.