Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile
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Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile
Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2006 - Gruppo Brembo Brembo nel mondo Brembo Scandinavia AB Brembo North America Inc. Brembo Deutschland GmbH Brembo Spolka Zo.o. Brembo Poland Spolka Zo.o. Ap Racing Ltd. Brembo UK Ltd. Fuji Co. Brembo Japan Co. Ltd. International Sport Automobile S.a.r.l. Corporacion Upwards 98 S.A. Brembo China Brake Systems Co. Ltd. Nanjing Yuejin Automotive Brake System Co. Ltd. Brembo Rassini S.A. de C.V. Fundimak S.A. de C.V. KBX Motorbike Products Private Ltd. Brembo do Brasil Ltda. Brembo S.p.A. Marchesini S.p.A. Softia S.r.l. Brembo Ceramic Brake Systems S.p.A. Brembo Performance S.p.A. Petroceramics S.r.l. Insediamento produttivo Sito commerciale brembo s.p.a. curno 100% - italia Ap Racing LTD. 100% marchesini s.P.A. jerago con orago - italia coventry - regno unito 100% BREMBO DEUTSCHLAND GMB 100% BREMBO PERFORMANCE s.P.A. curno - italia leinfelden-echterdingen germania 60% BREMBO CHINA BRAKE SYSTEMS Co. Ltd. 50% beijing - cina 50% KBX Motorbike products Private Ltd. stezzano - italia 100% Brembo International s.a. Nanjing Yuejin Automotive Brake System Co. Ltd. 100% Brembo Spolka Zo.o. czestochowa - polonia 100% Brembo Poland Spolka Zo.o. dabrowa g. - polonia 100% Brembo Scandinavia A.B. göteborg - svezia 100% Brembo UK Ltd. london - regno unito 100% america 100% Brembo North America Inc. costa mesa - usa 99,99% brembo do brasil ltda. betim - brasile 76% softia s.r.l. erbusco - italia 20% nanjing - cina europa 40% luxembourg - lussemburgo pune - india 27,75% Brembo Ceramic Brake Systems s.P.A. PETROCERAMICS S.R.L. milano - italia asia 100% Brembo Japan Co. Ltd. tokyo - giappone 1,20% Fuji Co. tokyo - giappone Brembo Rassini S.A. de C.V. puebla - messico 5,80% Fundimak S.A. de C.V. mexico city - messico brembo participations b.v. amsterdam - olanda 68% Corporacion Upwards 98 S.A. zaragoza - spagna 10% International Sport Automobile S.a.r.l. levallois perret - francia 28 Questo schema adempie agli obblighi informativi al pubblico ex art. 125 Delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2006 I freni Brembo danno molti vantaggi. Prima di tutto una frenata silenziosa. Indice Lettera del presidente agli stakeholders 6 Cariche sociali 9 Brembo in sintesi Una storia di eccellenza Missione e valori guida Codice Etico Corporate Governance Valore economico di Brembo Sintesi dei risultati del Gruppo Contesto macroeconomico e mercati valutari Attività dell’azienda e mercato di riferimento Ricavi per applicazione e per area geografica Investimenti Risultati consolidati di Brembo Andamento del titolo di Brembo S.p.A. Valore ambientale di Brembo Politica dell’ambiente e principi di comportamento Gestione sicurezza e ambiente Impatto ambientale delle attività di Brembo Azioni per il miglioramento della gestione ambientale Indicatori ambientali delle attività di Brembo Principali obiettivi 2007 Valore intangibile di Brembo Modalità di misurazione dell’intangibile Capitale Relazionale Capitale Strutturale Capitale Umano Quadro riassuntivo degli indicatori del valore intangibile Palmares 2006 11 12 17 19 21 27 28 30 31 34 35 37 43 47 48 50 53 55 61 64 67 68 73 79 86 93 95 Lettera del presidente agli stakeholders Gentili Signori, con questo Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2006, che affianca ed integra il Bilancio d’esercizio, abbiamo voluto mettere a disposizione vostra e di tutti gli interlocutori di Brembo uno strumento di valutazione agile e sintetico di queste tre dimensioni aziendali, presentate in modo integrato, con un ampio supporto di dati e informazioni. Negli ultimi anni Brembo ha sviluppato una significativa evoluzione nella comunicazione delle proprie performance economiche e non economiche al fine di agevolare la comprensione del valore generato, per la cui valutazione non è più sufficiente una rendicontazione puramente finanziaria, ma è sempre più necessaria la misurazione di aspetti “intangibili”. Infatti, nel giudizio degli investitori, il valore di un’azienda dipende in larga misura dalle sue potenzialità di crescita futura: una crescita che resta certamente legata alla redditività e solidità patrimoniale, ma che si fonda anche sulla capacità innovativa e sulla corretta gestione dei rischi presenti nelle dimensioni economica, sociale ed ambientale. A questo si aggiunge la diffusa sensibilità del mercato e dell’opinione pubblica ad una gestione aziendale responsabile e ambientalmente compatibile, che trova concreta espressione anche nelle direttive e nell’attenzione normativa da parte dei legislatori nazionali e internazionali. Per questo è importante parlare di sostenibilità e per questo Brembo ha sempre praticato l’orientamento alla crescita sostenibile, declinando il principio di sostenibilità nelle strategie, nelle politiche aziendali e nei rapporti con tutti i portatori di interesse. Sotto il profilo economico, Brembo ha chiuso il 2006 con risultati in deciso incremento rispetto all’esercizio precedente: i ricavi sono stati pari a 806 milioni di euro, in aumento del 13,3%, con un utile netto di 42,9 milioni, in crescita del 6%, avendo sostenuto investimenti per circa 80 milioni di euro. Questi risultati confermano la correttezza delle strategie attuate negli ultimi anni, coerentemente agli indirizzi del Piano Industriale 2004-2006, che hanno portato: all’aumento della capacità produttiva, grazie alla nuova fonderia di ghisa inaugurata nel febbraio 2006 a Dabrowa, in Polonia, nei pressi del già esistente stabilimento di lavorazione dischi; alla concentrazione della produzione europea in Italia, Spagna e Polonia; allo sviluppo di nuove attività produttive sullo scenario mondiale, che sono andate ad aggiungersi a quelle già da tempo esistenti in Cina Giappone, Messico e Brasile. Il 2006 ha visto, in particolare, l’avvio operativo di due joint venture, costituite rispettivamente in India e in Cina, attraverso le quali intendiamo consolidare la nostra presenza produttiva e commerciale in Estremo Oriente. Sotto il profilo ambientale Brembo presta da sempre grande attenzione al rigoroso rispetto delle normative vigenti ed è volontariamente impegnata in programmi e iniziative di costante miglioramento delle performance in tutti i siti aziendali, al fine di ottenere risparmi energetici e di materiali e di ridurre il più possibile qualsiasi impatto sull’ambiente. In quest’ottica, nel 2006 Brembo ha proseguito il programma di integrazione dei sistemi di gestione sicurezza e ambiente, secondo i più rigorosi standard internazionali, portando a dieci i siti a regime sul totale di tredici siti operativi nel mondo. Per quanto riguarda il valore intangibile di Brembo, esso si esprime primariamente attraverso la creatività e la capacità di innovazione che contraddistinguono questa azienda e tutti quanti vi lavorano. La crescita della nostra presenza produttiva e commerciale a livello internazionale ha sempre avuto come corollario un uguale impegno verso la ricerca e l’innovazione tecnologica, fattori sui quali Brembo ha costruito il suo successo negli anni e che rappresentano una solida garanzia anche per il proprio futuro. Nuove idee e nuovi concetti sono costantemente allo studio da parte dei nostri tecnici. Nuovi brevetti vengono registrati ogni anno a protezione delle nostre invenzioni. Il marchio Brembo è sempre più riconosciuto nel mondo come sinonimo di eccellenza nel suo settore. Essere avanti agli altri nel nostro mercato è sempre stato il nostro obiettivo e questo stesso obiettivo intendiamo continuare a perseguire. Nei primi mesi del 2007 verrà completato il trasferimento del quartier generale del nostro Gruppo presso il Parco Scientifico Tecnologico “Kilometro Rosso” di Stezzano, nei pressi di Bergamo, dove già si è trasferito nel 2006 il nostro Centro di Ricerca e Sviluppo e dove ha sede la joint venture costituita con DaimlerChrysler per la produzione degli avanzatissimi dischi freno in ceramica, montati dai più esclusivi modelli di auto sportive. Il trasferimento di queste unità in un contesto fortemente stimolante, dove la presenza di centri di ricerca di altre aziende faciliterà ulteriormente il “contagio” delle idee, è un altro traguardo raggiunto da Brembo e, nello stesso tempo, un nuovo punto di partenza da cui guardare con fiducia a un futuro di ulteriore crescita e sviluppo. Il Presidente Alberto Bombassei Cariche sociali Consiglio di Amministrazione Presidente Amministratore Delegato Consiglieri Alberto Bombassei (1) (6) Stefano Monetini (2) (6) Paolo Biancardi (3) Cristina Bombassei (4) (6) Giovanni Cavallini (3) Giancarlo Dallera (3) Giovanna Dossena (3) Andrea Gibellini (3) Umberto Nicodano (5) Giuseppe Roma (3) Matteo Tiraboschi (4) (6) Collegio Sindacale Presidente Sindaci effettivi Sindaci supplenti Società di Revisione Comitati Comitato per il Controllo Interno Presidente Comitato per la Remunerazione Presidente Organismo di Vigilanza Presidente Sergio Mazzoleni Enrico Cervellera Andrea Puppo Mario Tagliaferri Giuseppe Marangi PricewaterhouseCoopers S.p.A. Giuseppe Roma Giovanna Dossena Andrea Gibellini Umberto Nicodano Paolo Biancardi Giancarlo Dallera Giovanna Dossena Giuseppe Roma Umberto Simonelli Al Presidente spetta la rappresentanza legale della società; gli sono altresì attribuiti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, salvo le limitazioni di legge e di statuto. Lo stesso riveste anche la carica di Vice-Presidente in una società del Gruppo. (2) Amministratore Delegato, al quale sono attribuiti alcuni poteri di ordinaria amministrazione in Brembo S.p.A. Lo stesso riveste anche la carica di Consigliere in una società del Gruppo. (3) Corporate Governance – Amministratori non esecutivi e indipendenti – come da Regolamento Borsa Italiana per Segmento STAR – Art. 2.2.3, gli stessi rispettano altresì i requisiti di indipendenza del Manuale di Corporate Governance Brembo S.p.A. (4) Il Consigliere indicato riveste anche cariche in società del Gruppo. (5) Amministratori non esecutivi. (6) Amministratori esecutivi. (1) BREMBO S.p.A. Sede sociale: CURNO (BG) - Via Brembo 25 Capitale Sociale: € 34.727.914,00 - Registro delle imprese di Bergamo - Codice fiscale (part. IVA) n. 00222620163 L’assenza di vibrazioni in frenata è un altro aspetto del comfort Brembo. SEMPRE PIù VICINO ALLA PERFEZIONE. Brembo in sintesi Una storia di eccellenza Brembo è leader mondiale nella progettazione e produzione di sistemi frenanti per auto e moto ad elevate prestazioni e per veicoli commerciali. L’azienda, nata nel 1961 a Paladina (Bergamo), opera oggi in 12 paesi del mondo, contando sul contributo di oltre 4.700 collaboratori, di cui oltre il 40% attivo presso le sedi e le società estere. L’attività del Gruppo si articola su 23 siti produttivi e commerciali presenti in 3 continenti. La produzione, oltre che in Italia, si realizza nelle società situate in Spagna (Zaragoza), Polonia (Czestochowa e Dabrowa), Inghilterra (Coventry), Messico (Puebla), Brasile (Betim), Cina (Nanjing e Pechino) e India (Pune), mentre altre società, in Inghilterra (Londra), Svezia (Göteborg), USA (Costa Mesa – California) e Giappone (Tokyo), svolgono attività di distribuzione e vendita. L’organizzazione è strutturata in 5 Business Unit – Auto, Veicoli Commerciali, Moto, Racing, After Market – più la Divisione Industriale, supportate da 8 Direzioni Centrali: Business Development, Marketing, Acquisti, Qualità e Ambiente, ICT, Tecnologie e Sistemi, Società Estere, Advanced R&D. I prodotti Brembo sono venduti in 70 paesi del mondo e si indirizzano sia al mercato del primo equipaggiamento sia a quello del ricambio, avendo come principali clienti i maggiori costruttori mondiali di autovetture, di motociclette, di veicoli commerciali, oltre che di vetture e moto da competizione. Tratti distintivi di Brembo sono una forte capacità innovativa e l’integrazione verticale del processo produttivo, che abbraccia tutte le fasi della lavorazione. L’azienda ha infatti integrato nel processo industriale le proprie fonderie, ampliando con un’approfondita conoscenza della metallurgia il know-how progettuale relativo ai componenti degli impianti frenanti e generando così una sinergia che ottimizza il ciclo di produzione. Nel 2006 è entrata in funzione a Dabrowa, in Polonia, nei pressi del già esistente stabilimento di lavorazione dischi, una nuova fonderia di ghisa, che è andata ad aggiungersi alle due fonderie da anni operanti rispettivamente in Italia, a Mapello (Bergamo), e in Messico, a Puebla. In Cina e in India hanno inoltre iniziato l’attività operativa due nuove joint venture, attraverso le quali Brembo intende rafforzare la propria presenza industriale e commerciale sui mercati dell’Estremo Oriente. 12 STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL GRUPPO BREMBO Risorse Umane e Organizzazione Legale e Societario Mercato e Innovazione Sviluppi Immobiliari Comunicazione e Relazioni Istituzionali Finance Presidente Amministratore Delegato Direttore Generale Business Development Acquisti Advanced R&D Tecnologie Sistemi I.C.T. Qualità e Ambiente Società Estere Marketing Divisione Industriale BU Auto BU Veicoli commerciali BU Moto Performance Group BU After Market Cura lo sviluppo e la gestione del mercato interno attraverso il presidio del processo logistico-industriale del disco e dei prodotti di fonderia. Sviluppa e produce componenti e moduli per auto destinati al mercato mondiale. Sviluppa e produce componenti per sistemi frenanti per veicoli industriali da 3.5 a 10.0 p.t.t. e dischi freno per veicoli fino a 40 t. Sviluppa e produce componenti per sistemi frenanti per moto, scooter, motoslitte e ATV (All Terrain Vehicles). Prodotti Dischi freno Pinze freno Freni di stazionamento D.I.H. Prodotti Dischi freno Pinze freno Pompe freno Ruote in lega ABS Fornisce sistemi frenanti, impianti frizione e cerchi ruota a team di successo partecipanti ai principali campionati mondiali Racing: Formula 1 GT/WSC Indy Nascar World Rally Motomondiale Superbike Enduro Cross Commercializza dischi freno per il mercato del ricambio auto, con copertura quasi totale del parco circolante automobilistico europeo. Prodotti Dischi freno Prodotti Dischi freno Pinze ad elevate prestazioni Moduli freno completi Prodotti Dischi freno 13 Le tappe dell’eccellenza di Brembo 1961 Emilio Bombassei, padre dell’attuale presidente di Brembo, fonda a Paladina, a pochi chilometri da Bergamo, un’officina meccanica che ben presto, grazie alle esperienze maturate nei settori meccanico e metallurgico, comincia a lavorare per clienti come Alfa Romeo. 1964 Brembo inizia a produrre i primi dischi freno italiani diretti al mercato del ricambio; fino ad allora i dischi venivano importati dal Regno Unito. Alla produzione di dischi freno si affianca successivamente la produzione di altri componenti del sistema frenante. A fine 1965 l’azienda conta 28 dipendenti, compresi i quattro soci fondatori. 1972 Con una fornitura per la Moto Guzzi, il marchio Brembo compare sulle gloriose motociclette prodotte in Italia. In breve Brembo raggiunge la leadership nel segmento dei sistemi frenanti per le due ruote. 1975 Enzo Ferrari, patron di Maranello, affida alle cure di Brembo la “rossa” più prestigiosa della Formula 1. Per Brembo è una “consacrazione” tecnologica e qualitativa e l’avvio di una collaborazione che dura tutt’ora. A fine anno l’azienda conta 146 dipendenti, con un fatturato di 2,8 miliardi di lire. 1980 Alla gamma di prodotti Brembo si aggiunge una pinza freno per autovetture assai innovativa nel disegno e nel materiale: l’alluminio. Le nuove pinze in alluminio vengono adottate in fasi successive dai produttori di automobili ad alte prestazioni quali Porsche (ancora oggi fornita al 100% da Brembo), Mercedes, Lancia, BMW, Nissan, Chrysler. 1983 In un’ottica di crescente internazionalizzazione, Brembo concorda l’ingresso nel capitale sociale di Kelsey-Hayes, gruppo multinazionale statunitense attivo nella produzione di sistemi frenanti. 1985 Brembo sceglie di competere anche nel segmento dei freni a disco per veicoli industriali e in breve diventa fornitore strategico per Iveco, Renault Veicoli Industriali e Mercedes. A fine anno l’azienda conta 335 dipendenti, con un fatturato di 51 miliardi di lire. 1993 Alberto Bombassei, figlio del fondatore Emilio e a sua volta cofondatore dell’azienda, riacquista insieme ai manager di Brembo la quota azionaria ceduta 10 anni prima a Kelsey-Hayes. Una scelta che punta sul sistema Italia e che fa leva sulle risorse di management e sulle capacità tecnologiche di Brembo. 1995 Brembo viene quotata alla Borsa Valori di Milano. Prima certificazione di qualità ISO 9001, per i siti produttivi di Curno e S. Giovanni Bianco (Bergamo). A fine anno l’azienda conta 1.115 dipendenti, con un fatturato di 331 miliardi di lire. 1999 Brembo realizza per la prima volta il Bilancio dell’Intangibile, utilizzato prevalentemente a fini gestionali e parzialmente reso pubblico all’interno del Bilancio d’esercizio. È il primo Bilancio dell’Intangibile realizzato in Italia e il primo nel mondo nel settore automotive. Nello stesso anno Brembo si classifica tra le prime 20 aziende nel mondo, unica italiana, nelle graduatoria di Forbes delle 300 migliori aziende di medie dimensioni. 14 2000 Brembo sigla importanti accordi sulla strada dell’internazionalizzazione e si assicura una presenza diretta sia produttiva sia commerciale, con società proprie o in joint venture, in Sud Africa, in Cina e nel Regno Unito, dove acquisisce AP Racing, importante produttore di componenti del sistema frenante e di frizioni per auto e moto da competizione. In Italia acquisisce il 70% della società Marchesini (oggi controllata al 100%), specializzata nella realizzazione di ruote in magnesio per moto da competizione. Prima certificazione ambientale ISO 14001, per il sito produttivo di Curno. 2001 Brembo si aggiudica l’Oscar del Bilancio e della Comunicazione Finanziaria per le società quotate. Riceve inoltre il “Ferrari Innovation Award” per aver contribuito, con costante e tenace innovazione del proprio prodotto, all’eccellenza delle prestazioni delle monoposto Formula 1 e delle vetture Gran Turismo Ferrari e Maserati. AT Kearney assegna a Brembo, per lo stabilimento di Curno, il “GEO Award” (Global Excellence in Operation), prestigioso riconoscimento che premia i migliori stabilimenti in Europa e nel mondo. A fine anno l’azienda conta 3.366 dipendenti, con un fatturato di 531 milioni di Euro. 2002 Brembo vara il Codice Etico per dipendenti e collaboratori e il Codice di Autodisciplina, che recepisce integralmente il Codice Preda. Il gruppo giapponese Fuji Heavy Industries Ltd. conferisce a Brembo il “Production Award” per l’eccellenza nella cooperazione e il supporto nella produzione del modello 2002 della Subaru Impreza. Prima azienda in Italia e fra le prime in Europa, Brembo ottiene la certificazione del proprio Sistema di Gestione per la Qualità secondo la Norma ISO/TS 16949:2002, punto di riferimento per il settore automotive. 2003 Grazie all’introduzione dei dischi freno in materiale ceramico composito (CCM), Brembo vince il “Pace Award”, prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno da Automotive News e da Cap Gemini Ernts & Young al prodotto più innovativo del mondo nel settore della componentistica auto. Per lo stesso prodotto Brembo riceve un ulteriore Premio al Motortec di Madrid. Prima certificazione di sicurezza OHSAS 18001, per il sito produttivo di Curno. 2004 Nel Parco Scientifico Tecnologico “Kilometro Rosso” di Stezzano (Bergamo) viene inaugurato il nuovo stabilimento di Brembo Ceramic Brake Systems S.p.A., joint venture con Daimler-Chrysler dedicata alla produzione degli avanzatissimi dischi freno in materiale ceramico composito, forniti a Ferrari e Mercedes. Per questo prodotto Brembo riceve il Compasso d’Oro dalla Fondazione ADI per il Design Italiano. Viene inoltre premiata come “Best Innovator” nel settore “Product Lifecycle Management” a seguito di un’indagine effettuata da A.T. Kearney, in collaborazione con Il Sole 24 Ore. 2005 Nell’ambito del Premio Nazionale per la Responsabilità Sociale, patrocinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Brembo riceve il primo premio per la categoria “grandi imprese”. 2006 A Dabrowa Gornicza, in Polonia, entra in funzione la terza fonderia del Gruppo che, integrandosi allo stabilimento esistente, dà vita a uno dei più avanzati poli tecnologici del disco in Europa. In Cina e in India parte l’attività in due nuovi insediamenti produttivi, realizzati attraverso joint venture e destinati a servire i costruttori europei e asiatici presenti nell’area. A fine anno il Gruppo conta 4.703 dipendenti, con un fatturato di 806 milioni di Euro. 15 Missione e valori guida Brembo intende la propria missione aziendale come un costante impegno ugualmente rivolto a: Ideare e fornire al mercato soluzioni innovative per il controllo dinamico del veicolo Creare valore e benessere per i clienti, i collaboratori, gli azionisti, i fornitori e la collettività In Brembo l’agire dell’azienda e di ogni singolo dipendente o collaboratore è improntato al rispetto di Valori Guida che sono frutto di un processo di elaborazione e condivisione interna, che ha coinvolto a vari livelli ampie fasce del personale. In tali valori si riassume il comune sentire di una comunità aziendale impegnata ad operare in modo eticamente e socialmente responsabile, secondo principi di rispetto delle regole, responsabilità e trasparenza, che sono alla base del prezioso patrimonio di credibilità, affidabilità e reputazione in cui si identifica il marchio Brembo. Il 2006 ha visto l’avvio di un nuovo processo interno di analisi e definizione dei valori chiave su cui ciascuno basa i propri comportamenti in azienda. Tale processo sfocerà entro il 2007 nell’adozione e divulgazione di una Carta dei Valori condivisa a livello di Gruppo. 17 I Valori Guida di Brembo Appartenenza. L’azienda, i suoi collaboratori, i clienti e i suoi fornitori, formano un’unica grande squadra, orgogliosi di essere Brembo: ognuno è importante e prezioso per l’azienda. Ascolto. Dare piena soddisfazione al cliente, prestando attenzione alla sue esigenze, anche inespresse. Etica. Impostare i rapporti tra persona, azienda e collettività sulla base di comportamenti leali, onesti e ispirati a principi etici diffusi e condivisi; fondare lo sviluppo aziendale sul rispetto dell’uomo e dell’ambiente; agire con trasparenza nei confronti di tutti gli interlocutori; rispettare le norme e i regolamenti esistenti nei vari contesti in cui Brembo opera. Impegno. È il patto fondamentale dell’individuo con l’azienda che nasce dal fare le cose con passione, condividendo la visione aziendale e gli obiettivi della propria area di attività. Partnership. Essere propositivi, condividere obiettivi e piani soddisfacendo le reciproche necessità. Proattività. Anticipare i cambiamenti come sfida continua per il successo; agire in tempo reale, promuovere soluzioni innovative superando le attese. Qualità. Dedicare se stessi alla massima soddisfazione del proprio cliente; perseguire l’eccellenza, migliorando e innovando le proprie competenze per il successo aziendale e personale; far bene sin dalla prima volta. Responsabilità. Vivere il proprio ruolo da protagonisti, portare soluzioni e prendere decisioni tempestive con determinazione, professionalità e proattività. Valorizzazione. È il patto fondamentale dell’azienda con l’individuo: l’impegno a scoprire, sviluppare e promuovere le competenze delle persone. 18 Codice Etico Brembo ha come principio imprescindibile il rispetto delle leggi, dei regolamenti e di ogni altra disposizione normativa vigente nei paesi in cui opera direttamente o con proprie società controllate o partecipate. Dal 2003 l’azienda si è dotata di un Codice Etico, distribuito a tutti i dipendenti, con il quale sono stati formalizzati all’interno dell’organizzazione gli orientamenti di base, ispirati ai Valori Guida, che devono informare sia le scelte imprenditoriali sia la condotta dei singoli collaboratori. Le disposizioni contenute nel Codice Etico mirano a raccomandare, promuovere o vietare specifici comportamenti, in forma complementare e aggiuntiva a quanto previsto dalle disposizioni di legge vigenti nei paesi in cui operano le società del Gruppo. Nel corso del 2006 è proseguito, nell’ambito dell’attività di Internal Audit, lo svolgimento di audit nell’ambito di società del Gruppo in Italia e all’estero, al fine di assicurare l’effettiva applicazione delle norme aziendali di comportamento recepite nel Codice Etico. 19 Corporate Governance La Corporate Governance è il sistema di controllo che deve tutelare i diritti degli stakeholder, garantendo trasparenza informativa, correttezza gestionale, efficacia ed efficienza ed è universalmente considerata lo strumento-caposaldo di una moderna realtà industriale, frutto della mutata sensibilità sociale e dello stesso legislatore per le relazioni fra etica e impresa. Principi In Brembo il termine Corporate Governance assume non solo il significato di insieme di regole e procedure che governano i processi decisionali, di controllo e di monitoraggio della vita aziendale, ma anche di affermazione di valori ispirati a principi etici riconosciuti e condivisi, che sono alla base del rapporto di stima e fiducia che deve permeare ogni singolo aspetto della vita lavorativa. In quest’ottica, Brembo ha implementato e costantemente migliorato il proprio modello di Corporate Governance allineandolo al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A., approfondendo e sviluppando le tematiche dell’etica e aderendo in maniera volontaria ai principi della responsabilità sociale d’impresa. La Relazione sulla Corporate Governance è disponibile nel sito Internet di Brembo (www.brembo.com – sezione Investor Relations & Informazioni Finanziarie). Manuale di Corporate Governance Il modello di Corporate Governance Brembo trova statuizione in uno specifico Manuale di Corporate Governance (già adottato nel maggio 2005 quale evoluzione di un precedente Codice di Autodisciplina), che recepisce le indicazioni della più recente normativa italiana ed europea sul “market abuse”. Costituiscono parte integrante del Manuale di Corporate Governance i seguenti documenti nelle loro versioni più aggiornate: • Statuto Sociale • Istruzioni per la gestione del Consiglio di Amministrazione Brembo S.p.A. • Regolamento del Comitato per la Remunerazione • Regolamento del Comitato per il Controllo Interno • Istruzioni per la gestione delle operazioni significative e delle operazioni in conflitto di interesse • Istruzioni per la gestione dell’Assemblea Brembo S.p.A. • Regolamento assembleare • Nomina dell’Investor Relator • Trattamento delle informazioni rilevanti e comunicazione all’esterno di documenti e informazioni • Istruzioni per la gestione del Collegio Sindacale Brembo S.p.A. 21 Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Conformemente a quanto previsto dal Decreto Legislativo 231/2001 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni) e nel rispetto delle linee guida di Confindustria, Brembo ha predisposto un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo che definisce regole, strumenti e comportamenti da osservare in ambito aziendale al fine di prevenire eventuali reati e responsabilità connesse alle disposizioni di cui allo stesso Decreto Legislativo 231/2001 e al successivo Decreto Legislativo 61/2002 (Disciplina degli illeciti penali e amministrativi riguardanti le società commerciali). I dipendenti sono informati della possibilità di segnalare eventuali irregolarità e/o violazioni al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (come pure al Codice Etico) attraverso invio di e-mail ad un’apposita casella postale, i cui contenuti vengono inoltrati secondo competenza all’Organismo di Vigilanza o al Comitato per il Controllo Interno. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI BREMBO Reati contro P.A. / Reati Societari / Market Abuse CO Organismo di vigilanza CONTRO DI Sistema sanzionatorio MA CO ETI Procedure speciali SISTE DICE Attività sensibili LLO INTERNO Decreti Legislativi 231/01 E 61/02 Sistema di Controllo Interno In Brembo vige un Sistema di Controllo Interno che è conforme ai principi contenuti nel Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana e che, attraverso l’implementazione di un processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi (Internal Audit), garantisce il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Le attività che rientrano in questo ambito fanno capo al Comitato per il Controllo Interno, composto da Consiglieri non esecutivi ed indipendenti. 22 Corporate Governance Nel corso del 2006 il Comitato ha analizzato in particolare l’attività svolta dalla funzione di Internal Audit ed ha ampiamente monitorato la correttezza delle procedure, l’efficienza delle operazioni aziendali, l’affidabilità dell’informazione finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti e le iniziative a salvaguardia dei beni aziendali. Durante l’anno sono state organizzate teleconferenze formative con le consociate estere, finalizzate alla condivisione dell’attività di Internal Audit e alla creazione di un canale comunicativo istituzionale con le singole società, presso le quali è stato nominato un referente per l’attività di controllo. L’attività di Internal Audit si è orientata, come previsto dal Sistema di Controllo Interno, nelle due direzioni della prevenzione dei rischi e degli interventi diretti ad accertare ed eliminare eventuali anomalie ed irregolarità. Tutte le problematiche emerse sono state affrontate, risolte o avviate a soluzione dai diretti responsabili e nessuna violazione di norme che comporti le sanzioni previste dal D.Lgs. 231/2001 è stata rilevata nel corso dell’esercizio. sistema di controllo interno CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE AMMINISTRATORE DELEGATO DIRETTORE GENERALE Comitato di Analisi e Prevenzione Rischi Comitato per il Controllo Interno Preposto al Controllo Interno Organismo di Vigilanza Collegio Sindacale Internal Auditors e Auditors ad Hoc* Società di Revisione Dipendenti * Soggetti selezionati di volta in volta per capacità professionali in base alle problematiche 23 Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A., nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2005 e in carica sino all’Assemblea di approvazione del Bilancio d’Esercizio 2007, è composto (alla data del 31 dicembre 2006) da undici Amministratori, dei quali quattro esecutivi, tre non esecutivi ed indipendenti e quattro non esecutivi. Tutti gli Amministratori non esecutivi e quelli che possono qualificarsi indipendenti hanno i requisiti previsti dal Manuale di Corporate Governance Brembo, nonché quelli richiesti dall’Art. 148, comma 3 del D.Lgs. 58/98. Tutti gli Amministratori sono in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità e rispettabilità richiesti dalle disposizioni di legge e di regolamento. Il Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2006 ha confermato Alberto Bombassei quale Presidente di Brembo S.p.A. ed ha altresì nominato quale Amministratore Delegato Stefano Monetini. Segretario del Consiglio di Amministrazione è Bruno Saita. Incarichi dei singoli consiglieri Non esecutivo Indipendente Esecutivo N. altri incarichi x 8 x 5 Alberto Bombassei Presidente Paolo Biancardi x Cristina Bombassei x x 3 Giancarlo Dallera x x 3 Giovanna Dossena x x 3 Andrea Gibellini x x 1 x 1 Umberto Nicodano x 8 Giuseppe Roma x 3 x Matteo Tiraboschi 24 3 Giovanni Cavallini Stefano Monetini x x 7 Corporate Governance Sistema delle Deleghe Al Presidente Alberto Bombassei il Consiglio di Amministrazione ha attribuito ampi poteri relativi all’indirizzo strategico, alla elaborazione e proposta delle linee guida di sviluppo internazionale, delle politiche finanziarie e di riorganizzazione del Gruppo, oltre ad alcuni poteri di straordinaria amministrazione. All’Amministratore Delegato Stefano Monetini, che mantiene anche la carica di Direttore Generale, è stata attribuita la responsabilità dell’attuazione delle linee guida promosse dal Presidente e della gestione delle stesse sulle Business Unit, sulla Divisione industriale, su tutte le società e sulle funzioni di staff a supporto delle operations. Alla competenza del Consiglio sono riservate, tra l’altro, le decisioni in merito alla compravendita di partecipazioni in altre società (attività di M&A), il rilascio di garanzie a terzi da parte di Brembo S.p.A., nonché la competenza in materia di budget annuali e di piani strategici. Al Direttore Generale, ai Direttori di Business Unit e ad altri Direttori Centrali sono stati conferiti limitati poteri di ordinaria amministrazione connessi all’espletamento delle rispettive funzioni, regolarmente iscritti nel Registro delle Imprese di Bergamo. Collegio Sindacale Il Collegio Sindacale è stato nominato dall’ dall’Assemblea del 29 aprile 2005 ed è composto da Sergio Mazzoleni (presidente), Enrico Cervellera e Andrea Puppo (sindaci effettivi), Giuseppe Marangi e Mario Tagliaferri (sindaci supplenti). Altri organismi di governance Partecipano inoltre alla governance aziendale, contribuendo a garantire rispetto delle norme e correttezza di comportamenti: • il Comitato per il Controllo Interno, composto da Giuseppe Roma (presidente), Giovanna Dossena e Andrea Gibellini; • il Comitato per la Remunerazione, composto da Umberto Nicodano (presidente), Paolo Biancardi e Giancarlo Dallera; • l’Organismo di Vigilanza, composto da Giovanna Dossena (presidente), Giuseppe Roma e Umberto Simonelli. Il Bilancio d’Esercizio di Brembo S.p.A. ed il Bilancio Consolidato del Gruppo 2006 sono stati oggetto di revisione e certificazione da parte della società PricewaterhouseCoopers S.p.A. per il terzo esercizio consecutivo. 25 Il comfort è uno dei valori alla base dell’identità di Brembo. Un valore intangibile che si può toccare. Valore economico di Brembo Sintesi dei risultati del Gruppo Ricavi delle vendite e delle prestazioni (in milioni di euro) 900 MARGINE OPERATIVO LORDO (in milioni di euro) 119,0 120 806,0 800 110,9 111,8 110 711,6 700 100 678,2 600 90 500 80 400 70 300 2004 2005 2006 R.O.I. 60 2004 2005 2006 PERSONALE A FINE PERIODO (in milioni di euro) (numero) 20 5000 4.703 18,9% 4.354 18 4000 15,9% 16 3.973 16,2% 3000 14 2000 12 10 28 2004 2005 2006 1000 2004 2005 2006 Sia il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2006 sia il Bilancio separato di Brembo S.p.A. sono stati redatti sulla base dei Principi Contabili Internazionali (IFRS), come stabilito dal Regolamento Europeo n. 1606/2002. I dati relativi al Bilancio Consolidato sono già stati esposti nell’esercizio precedente conformemente a tali principi, mentre fino al 31 dicembre 2005 il Bilancio separato di Brembo S.p.A. è stato redatto in base ai criteri della normativa italiana. RISULTATI ECONOMICI (in migliaia di euro) 31.12.2006 31.12.2005 31.12.2004 Variazione % 2006/2005 Ricavi delle vendite e delle prestazioni 805.986 711.615 678.180 +13,3% Margine operativo lordo 118.969 111.782 110.893 + 6,4% % sui ricavi 14,8% 15,7% 16,4% Margine operativo netto 79.543 73.375 70.001 % sui ricavi Utile prima delle imposte % sui ricavi Utile netto % sui ricavi 9,9% 10,3% 10,3% 70.409 66.741 64.895 8,7% 9,4% 9,6% 42.945 40.511 39.554 5,3% 5,7% 5,8% + 8,4% + 5,5% + 6,0% RISULTATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) Capitale netto investito 492.517 462.289 369.616 + 6,5% Patrimonio Netto 270.564 242.063 202.122 + 11,8% Indebitamento finanziario netto 193.290 193.075 142.804 + 0,1% 4.354 3.973 + 8,0% PERSONALE ED INVESTIMENTI Personale a fine periodo (n° unità) Fatturato per dipendente (in migliaia di euro) Investiment i (in migliaia di euro) 4.703 171,4 163,4 170,7 + 4,9% 84.147 95.821 92.255 –12,2% PRINCIPALI INDICATORI Margine operativo lordo / Ricavi 14,8% 15,7% 16,4% Margine operativo netto / Ricavi 9,9% 10,3% 10,3% 8,7% 9,4% 9,6% Investimenti / Ricavi 10,4% 13,5% 13,6% Indebitamento finanziario netto / Patrimonio Netto 71,4% 79,8% 70,7% 1,2% 0,9% 0,6% Risultato prima delle imposte / Ricavi Oneri finanziari / Ricavi Oneri finanziari / Margine operativo netto 11,8% 8,6% 6,3% ROI 16,2% 15,9% 18,9% ROE 16,3% 17,3% 20,1% Cash flow (utile netto + amm.ti) (in migliaia di euro) 82.371 78.918 80.445 Indice di copertura Capitalizzazione (in migliaia di euro) Enterprise Value / EBITDA 12,7% 17,7% 25,3% 617.000 427.000 387.000 6,8 5,8 5,2 +4,4% 29 Contesto macroeconomico e mercati valutari L’economia mondiale nel corso dell’anno ha continuato a crescere al di sopra delle attese, anche se in decelerazione rispetto al picco ciclico di espansione raggiunto nel 2005. Il rallentamento è stato meno intenso di quanto inizialmente previsto, grazie soprattutto a sorprese positive in Europa, Giappone e Asia. Cina ed India hanno mantenuto forti ritmi di crescita, trainando anche lo sviluppo di economie minori dell’area. Il 2006 è stato quindi caratterizzato più da un riequilibrio della crescita che da un vero rallentamento. Il peso relativo degli Stati Uniti nell’economia globale sembra essersi attenuato e, dopo un inizio 2006 esplosivo, la dinamica del PIL ha registrato una decelerazione fino al quarto trimestre, chiudendo comunque con un tasso di crescita annuale del 3,3%. In Giappone, dove il PIL è aumentato del 2,2%, si è confermato un trend di crescita in grado di portare l’economia nipponica fuori dalla deflazione. L’Italia ha chiuso il 2006 con un incremento del PIL che si è assestato sul 2,0%: il più alto degli ultimi cinque anni. Un risultato positivo, anche se inferiore a quello registrato dalla media dell’area euro (2,7%). Ciò contribuisce ad allargare il divario fra il sentiero di crescita del nostro Paese rispetto a quello dei vicini europei. Lo shock petrolifero iniziato tre anni fa si è stabilizzato a partire dall’autunno e nell’ultimo trimestre il prezzo del grezzo è rimasto molto alto ma stabile, attorno ai 60 dollari al barile. Il 2006 ci consegna un dollaro ai minimi pluriennali rispetto all’euro e alla sterlina: l’andamento del cambio euro/dollaro nel quarto trimestre ha infatti confermato l’apprezzamento della moneta europea registrato durante tutto l’anno, raggiungendo quota 1,32 (+ 9,1% rispetto alle quotazioni di inizio anno). Con il superamento della quota 1,30 sono tornati i timori che un eccessivo apprezzamento dell’euro possa avere effetti negativi sulla crescita del vecchio continente, ma una domanda interna più dinamica è la conferma delle migliori condizioni in cui oggi si trova l’area euro. Per quanto riguarda le valute dei principali mercati in cui Brembo opera a livello industriale e commerciale, lo zloty polacco è tornato sui valori di inizio 2006 chiudendo a 3,85. Il real brasiliano è rimasto sostanzialmente stabile, così come la sterlina che, pur con qualche oscillazione, si è mantenuta allineata al cambio d’inizio anno. Sono state invece disattese le previsioni riguardo allo yen giapponese, che ha subito un costante deprezzamento rispetto all’euro (–11,5%). La rupia indiana, dopo una relativa stabilità nei primi mesi dell’anno, si è indebolita progressivamente rispetto all’euro, chiudendo a –8,8%, così come il peso messicano che ha chiuso a –12%. Il renmimbi cinese ha seguito l’andamento lievemente oscillante del dollaro. 30 Attività dell’azienda e mercato di riferimento L’impegno costante in termini di sviluppo tecnologico e di processo, fattori da sempre alla base della filosofia Brembo, ha ulteriormente consolidato la leadership del Gruppo nello studio, progettazione e produzione di sistemi frenanti a disco ad alte prestazioni per una vasta gamma di veicoli. L’attività di Brembo riguarda sia il mercato del primo equipaggiamento, privilegiando la fornitura di impianti frenanti di alte prestazioni, sia il mercato del ricambio e si rivolge ai principali costruttori mondiali di autovetture, di motociclette, di veicoli commerciali e ai produttori di vetture e moto da competizione. Relativamente ai settori auto e veicoli commerciali, la gamma di prodotti comprende il disco freno, la pinza freno, il modulo lato ruota e, in modo progressivo, il sistema frenante completo, comprensivo dei servizi di ingegneria integrata che accompagnano lo sviluppo dei nuovi modelli dei clienti. Ai produttori di motociclette vengono fornite, oltre a dischi e pinze freno, anche pompe freno, ruote in leghe leggere e sistemi frenanti completi. Nel mercato del ricambio auto, l’offerta si concentra in particolare sui dischi freno: oltre milletrecento codici prodotto consentono una copertura quasi totale del parco circolante automobilistico europeo. Nel corso dell’esercizio 2006 Brembo ha proseguito il trend di crescita dei ricavi netti consolidati, che sono stati pari a € 805.986 migliaia, il 13,3% in più rispetto a € 711.615 migliaia realizzati nell’esercizio precedente. Applicazioni per autovetture I volumi di vendita di veicoli a livello mondiale hanno registrato nel 2006 un aumento del 3,4% rispetto al 2005, grazie soprattutto ad una crescente domanda nei mercati emergenti. Negli Stati Uniti le immatricolazioni hanno subito una flessione del 2,6% e in particolare sono diminuite le vendite nel segmento dei Large Pick-up (–10%). In Europa Occidentale si è registrata una situazione di sostanziale stabilità (+0,7%) rispetto all’anno precedente. Fra i maggiori mercati sono risultati in aumento quello italiano (+4%) e quello tedesco (+3,7%); in calo il mercato francese (–3,3%) ed il mercato inglese (–4,1%). Nell’Est Europa si è riconfermato il trend positivo registrato negli ultimi anni, con un aumento delle immatricolazioni dell’8%. In Sud America le vendite sono aumentate del 13,3% confermando, anche in questo caso, il trend positivo del 2004 e del 2005. Per quanto riguarda l’area del Far East, la Cina ha sorpassato il Giappone (in calo del 2,5% rispetto al 2005) nella graduatoria dei maggiori mercati automobilistici mondiali, segnando nel 2006 un balzo nelle vendite di veicoli del 28% ed avvicinandosi a quota 6 milioni: quello cinese è divenuto quindi il secondo mercato mondiale dell’auto, dopo quello statunitense, in termini di volumi di vendita. In crescita del 3,2% anche il mercato coreano. 31 Nel 2006 Brembo ha realizzato vendite di applicazioni per autovetture (sistemi frenanti e dischi freno) pari a € 534.703 migliaia, con un’incidenza del 65,2% sui ricavi consolidati e in incremento del 14% rispetto al 2005. Applicazioni per veicoli commerciali e industriali I dati relativi al trasporto su gomma non accennano a rallentare e nel 2006 il mercato dei veicoli commerciali in Europa ha segnato un ulteriore incremento, consolidando l’andamento positivo degli ultimi anni. Per i veicoli fino a 3,5 tonnellate la percentuale complessiva di crescita è stata del 5,6%, superando quota 2 milioni di immatricolazioni, con risultati soddisfacenti in tutti i principali mercati di riferimento. L’accelerazione delle nuove immatricolazioni si è verificata prevalentemente nell’ultimo trimestre dell’anno, con un incremento che ha toccato il 10%. Positivo, nel complesso, anche l’andamento delle immatricolazioni di veicoli oltre le 3,5 tonnellate, in aumento del 3,1% in Europa. Nello specifico, sono cresciute Germania (+10,2%) e Spagna (+2,3%), mentre sono risultati in flessione Francia (–4,2%) e Regno Unito (–5,6%). Il mercato italiano è rimasto stabile rispetto all‘anno precedente. Stabile anche il mercato europeo degli autobus superiori alle 3,5 tonnellate. Nell’area di business dei veicoli commerciali ed industriali, Brembo ha incremento il fatturato del 16% rispetto al 2005, con ricavi consolidati pari a € 124.612 migliaia. Applicazioni per motocicli Ormai da diversi anni Europa, Stati Uniti e Giappone sono i tre più importanti mercati di Brembo nel settore dei motocicli. In Europa le immatricolazioni 2006 di moto e scooter sono aumentate complessivamente di circa il 9% rispetto al 2005: tra le moto la crescita ha riguardato soprattutto il segmento delle naked e, in generale, la fascia di cilindrata 500-750cc. In Italia, mercato sempre più di riferimento fra i paesi europei, di cui rappresenta circa un terzo del totale, il 2006 ha chiuso a 447 mila veicoli immatricolati, con un incremento del 5,8% sull’anno precedente. Per quanto riguarda la tipologia delle immatricolazioni, gli scooter sono rimasti sostanzialmente stabili, mentre le moto hanno segnato un nuovo record assoluto con 164 mila registrazioni nell’anno (+9,1%). Negli Stati Uniti, nonostante la lieve inversione di tendenza dell’ultimo trimestre rispetto al trend positivo dei primi nove mesi, le immatricolazioni di moto oltre i 650cc hanno registrato complessivamente un aumento del 4,9% rispetto al 2005. Il mercato giapponese è rimasto invece nel complesso stabile: sono aumentate del 7,2% le immatricolazioni di moto di grossa cilindrata (sopra i 250cc), mentre sono diminuite del 6,7% quelle sotto i 250cc. I risultati 2006 di Brembo in questo settore hanno superato del 5,8% quelli conseguiti nel 2005, con ricavi pari a € 90.338 migliaia e un’incidenza sul fatturato totale dell’11%. 32 Attività dell’azienda e mercato di riferimento Applicazioni per le competizioni I principali team sportivi, che operano nei diversi campionati, sono oggi realtà sempre più complesse, in grado di gestire al proprio interno progetti di ricerca e di sviluppo: vere e proprie aziende capaci di occuparsi a tutto tondo di competizioni, al punto di divenire fornitrici per i team minori. Nel settore delle competizioni Brembo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing, impianti frenanti per auto e moto da competizione; AP Racing, impianti frenanti e frizioni per auto da competizione; Marchesini, ruote in magnesio ed alluminio per motociclette da corsa. In quest’area di business il 2006 si è chiuso per Brembo con ricavi lordi consolidati pari a € 60.724 migliaia, in crescita del 18% rispetto al risultato dell’esercizio precedente. 33 Ricavi per applicazione e per area geografica Le due tavole che seguono riportano il dettaglio dei ricavi lordi suddivisi, rispettivamente, per settore e per area geografica di destinazione (1). Ricavi lordi per applicazione (in migliaia di euro) Auto Moto 31.12.2006 % 31.12.2005 % 2006/2005 % 534.703 65,2% 469.243 65,0% 65.460 14,0% 90.338 11,0% 85.397 11,8% 4.941 5,8% 124.612 15,2% 107.434 14,9% 17.178 16,0% Corse 60.724 7,4% 51.470 7,1% 9.254 18,0% Varie 9.283 1,2% 8.860 1,2% 423 4,8% Totale 819.660 100,0% 722.404 100,0% 97.256 13,5% 31.12.2005 % 2006/2005 % Veicoli Commerciali Ricavi lordi per area geografica (in migliaia di euro) % Italia 196.581 24,0% 175.371 24,3% 21.210 12,1% Germania 213.272 26,0% 177.305 24,5% 35.967 20,3% 49.110 6,0% 48.743 6,7% 367 0,8% Francia Regno Unito 61.612 7,5% 57.343 7,9% 4.269 7,4% Altri paesi UE 128.895 15,7% 109.161 15,1% 19.734 18,1% 13,3% Paesi Nafta 97.421 11,9% 85.976 11,9% 11.445 Asia 28.760 3,5% 30.694 4,3% (1.934) –6,3% Brasile 26.230 3,2% 19.143 2,7% 7.087 37,0% Altri paesi 17.779 2,2% 18.668 2,6% (889) –4,8% 819.660 100,0% 722.404 100,0% 97.256 13,5% Totale (1) 31.12.2006 In linea con la comunicazione Consob n. 980804143 del 27 ottobre 1998 e secondo quanto indicato dal principio contabile internazionale IAS 14, nelle Note al Bilancio Consolidato vengono fornite le informazioni per settore (“segment reporting”) secondo i criteri previsti dallo stesso principio IAS 14. Ricavi per applicazione Ricavi per area geografica (in percentuale) (in percentuale) Moto 11,0 Auto 65,2 Veicoli commerciali 15,2 Italia 24,0 Germania 26,0 Altri paesi 2,2 Francia 6,0 Corse 7,4 Brasile 3,2 Asia 3,5 Paesi Nafta 11,9 Varie 1,1 34 Altri paesi UE 15,7 Regno Unito 7,5 Investimenti Nel 2006 sono stati effettuati investimenti in partecipazioni per € 7.164 migliaia. Tali investimenti hanno riguardato principalmente il versamento di capitale sociale, per un ammontare complessivo di € 6.664 migliaia (sino alla concorrenza del 50% di partecipazione), nella società indiana KBX Motorbike Products Pvt. Ltd., costituita in joint venture tra Brembo e Bosch Chassis Systems India Ltd. La società è destinata alla produzione e vendita di sistemi frenanti per motocicli, inizialmente per il solo mercato indiano mentre verranno successivamente valutate le potenzialità di esportazione. Nel novembre 2006 è stato acquisito il 20% del capitale sociale, tramite sottoscrizione di un aumento di capitale per € 500 migliaia, nella società Petroceramics S.r.l., attiva nella ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di materiali ceramici tecnici e avanzati. Nel corso dell’esercizio altri investimenti hanno interessato le società già consolidate, che hanno garantito la crescita dei ricavi. Sono stati impegnati € 84.147 migliaia presso tutte le unità operative, di cui € 69.732 migliaia in immobilizzazioni materiali e € 14.415 migliaia in immobilizzazioni immateriali. Gli investimenti in immobilizzazioni materiali hanno riguardato, in particolare, operazioni effettuate dalla società capogruppo Brembo S.p.A. per un importo complessivo di € 41.495 migliaia, finalizzate principalmente alla costruzione di un nuovo capannone industriale nel sito di Mapello (Bergamo), nel quale saranno riallocate alcune attività produttive del settore dischi. Un accordo per la costruzione e la successiva locazione finanziaria di questi immobili è stato siglato con Intesa Leasing S.p.A. Altri investimenti hanno riguardato l’acquisto di macchinari e la realizzazione di attrezzature per potenziare la produzione del settore auto e, più in generale, il rinnovamento e potenziamento degli impianti produttivi. Ulteriori significativi investimenti sono stati effettuati dalla società controllata Brembo Poland Sp. Zo.o., che ha completato la costruzione di una nuova fonderia di ghisa nel sito di Dabrowa Gòrnicza, per la produzione di dischi per il mercato sia del ricambio sia del primo equipaggiamento, ed ha potenziato gli impianti di lavorazione meccanica dei dischi. La fonderia è entrata in piena attività nel luglio 2006. Sempre in Polonia, negli stabilimenti di Czestochowa, sono stati effettuati investimenti finalizzati all’incremento della capacità produttiva. A fine dicembre 2006, in base all’accordo definito nel dicembre 2005 per la costruzione e successiva locazione da parte di Brembo del complesso immobiliare di Stezzano (Bergamo), dove ha sede il nuovo polo tecnologico e dove Brembo S.p.A. ha eseguito i lavori per conto del proprietario, sono stati riaddebitati e incassati i costi sostenuti. Tra gli investimenti in immobilizzazioni immateriali si segnala che, in conformità con quanto previsto dallo IAS 38, il Gruppo ha capitalizzato costi di sviluppo relativi a progetti in essere per € 11.344 migliaia. Investimenti in Immobilizzazioni (in migliaia di euro) 2006 2005 2004 Variaz. % 2006 / 2005 Immateriali 14.415 13.796 9.868 + 39,8% Materiali 69.732 82.025 75.888 + 8,1% 7.164 0 6.500 – 91.311 95.821 92.256 + 3,9% Finanziarie – Partecipazioni Totale 35 Risultati consolidati di Brembo Nel seguito si riportano i principali risultati economici, patrimoniali e finanziari consolidati di Brembo. Risultato economico 31.12.2006 31.12.2005 Variazione % 805.986 711.615 94.371 13,3% Costo del venduto, costi operativi e altri oneri/Proventi netti (1) (530.410) (459.449) (70.961) 15,4% Costi per il personale (156.607) (140.384) (16.223) 11,6% MARGINE OPERATIVO LORDO % sui ricavi delle vendite 118.969 14,8% 111.782 15,7% 7.187 6,4% Ammortamenti e svalutazioni (39.426) (38.407) (1.019) 2,7% MARGINE OPERATIVO NETTO % sui ricavi delle vendite 79.543 9,9% 73.375 10,3% 6.168 8,4% Proventi (oneri) finanziari netti (9.360) (6.325) (3.035) 48,0% 226 (309) 535 – 173,1% 70.409 8,7% 66.741 9,4% 3.668 5,5% (26.210) (24.852) (1.358) 5,5% 44.199 5,5% 41.889 5,9% 2.310 5,5% (1.254) (1.378) 124 –9,0% 42.945 5,3% 40.511 5,7% 2.434 6,0% 0,64 0,61 (in migliaia di euro) Ricavi delle vendite e delle prestazioni Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE % sui ricavi delle vendite Imposte UTILE PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI % sui ricavi delle vendite Interessi di terzi UTILE NETTO % su ricavi delle vendite Utile netto per azione (in euro) (1) La voce è data dalla somma delle seguenti voci del conto economico secondo lo schema IAS: “Altri ricavi e proventi”, “Costi per progetti interni capitalizzati”, “Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci” e “Altri costi operativi”. I ricavi netti realizzati nel 2006 ammontano a € 805.986 migliaia e risultano in crescita del 13,3% rispetto all’esercizio precedente. I dati sono omogenei nei due anni, poiché le variazioni intervenute nell’area di consolidamento non hanno avuto effetto sui ricavi. I settori che hanno contribuito maggiormente alla crescita delle vendite sono stati i veicoli commerciali e le applicazioni per auto; positivi anche i settori dei motoveicoli e delle competizioni. Lo sviluppo si è concentrato soprattutto in Europa, segnatamente in Germania e in Italia, oltre che nei paesi dell’area Nafta. 37 La quota di fatturato consolidato realizzata all’estero è del 76%, con i mercati tedesco e italiano che insieme rappresentano il 50% dei ricavi totali. È proseguito lo sviluppo del Brasile (+37%), mentre l’area asiatica ha registrato una flessione, anche se nell’ultimo trimestre dell’esercizio si è registrata una ripresa grazie al positivo andamento delle applicazioni per auto fornite a clienti giapponesi ed all’avvio dell’attività in Cina. In crescita i ricavi dell’area Nafta. Il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 530.410 migliaia, con un’incidenza del 65,8% sulle vendite, a fronte del 64,6% dell’anno precedente. La maggiore incidenza è dovuta a diversi fattori: un mix di vendita penalizzante nel confronto con il 2005; una fase, ormai superata, di assestamento produttivo della fonderia polacca; altri costi straordinari legati alla chiusura di stabilimenti italiani e all’avvio di quello cinese. I costi di sviluppo capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a € 11.344 migliaia e si confrontano con € 10.625 migliaia del 2005. I costi per il personale (4.703 dipendenti al 31 dicembre 2006 contro 4.354 a fine 2005) sono stati pari a € 156.607 migliaia con un’incidenza del 19,4% sui ricavi, in leggera diminuzione rispetto all’esercizio precedente. L’effetto positivo deriva dai piani di miglioramento, in termini di efficienza, attuati da Brembo e tradottisi in maggiori volumi di produzione e vendita da parte delle società del Gruppo. Il margine operativo lordo è pari a € 118.969 migliaia (14,8% dei ricavi) a fronte di € 111.782 migliaia del 2005 (15,7% dei ricavi). Il margine operativo netto è pari a € 79.543 migliaia, rispetto a € 73.375 migliaia nel 2005, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 39.426 migliaia, contro ammortamenti nel 2005 pari a € 38.407 migliaia. A fronte del progressivo esaurimento della quota di ammortamento su alcune spese ad utilità pluriennale si registrano maggiori ammortamenti di costi di sviluppo capitalizzati e maggiori ammortamenti sugli investimenti realizzati in macchinari e impianti. Utile netto Fatturato per dipendente (in milioni di euro) (in migliaia di euro) 50 45 39,6 40,5 42,9 180 40 160 35 140 30 120 25 100 20 80 15 60 10 40 5 20 0 38 200 2004 2005 2006 0 170,7 2004 163,4 2005 171,4 2006 Risultati consolidati di Brembo L’ammontare degli oneri finanziari netti è pari a € 9.360 migliaia (€ 6.325 migliaia nel 2005). Gli interessi sull’indebitamento sono risultati in aumento rispetto al 2005 per effetto dell’incremento del debito medio e dei tassi di interesse. Il risultato prima delle imposte chiude a € 70.409 migliaia, pari all’8,7% dei ricavi, rispetto a € 66.741 migliaia del 2005 (9,4% dei ricavi). La stima delle imposte, calcolata sulla base delle aliquote previste per l’esercizio dalla normativa vigente, ammonta a € 26.210 migliaia (€ 24.852 migliaia nel 2005). L’incidenza sul reddito è pari al 37,2% incluse le imposte anticipate e differite e risulta allineata a quella del 2005. L’utile netto complessivo è pari a € 42.945 migliaia, dedotti interessi di terzi per € 1.254 migliaia, e corrisponde al 5,3% in termini di incidenza sui ricavi netti. Rispetto al 2005, segna un incremento del 6% per le ragioni sopra commentate. Situazione patrimoniale e finanziaria (in migliaia di euro) A 31.12.2006 B 31.12.2005 A-B Variazione 295.142 274.503 20.639 Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali 47.230 39.157 8.073 Attività finanziarie nette 19.245 20.299 (1.054) (a)Capitale immobilizzato 361.617 333.959 27.658 8,3% Rimanenze 146.618 142.818 3.800 Crediti commerciali 182.647 153.083 29.564 Altri crediti e attività correnti 32.116 39.557 (7.441) Passività correnti 205.383 187.931 17.452 Fondi per rischi e oneri/imposte differite 25.098 19.197 5.901 (b)Capitale di esercizio netto 130.900 128.330 2.570 2,0% (c)CAPITALE NETTO INVESTITO (a)+(b) 492.517 462.289 30.228 6,5% (d) Patrimonio Netto (e)T.F.R. e altri fondi per il personale Indebitamento finanziario netto a m/l termine Indebitamento finanziario netto a breve termine 270.564 242.063 28.501 28.663 27.151 1.512 103.026 109.310 (6.284) 90.264 83.765 6.499 (f) Indebitamento finanziario netto 193.290 193.075 215 0,1% (g)COPERTURA (d)+(e)+(f) 492.517 462.289 30.228 6,5% 39 Il Capitale Netto Investito a fine periodo è di € 492.517 migliaia, a fronte di € 462.289 migliaia al 31 dicembre 2005, con un aumento di € 30.228 migliaia. I principali investimenti del Gruppo sono stati effettuati prevalentemente in Italia, per adeguare la capacità produttiva al livello della domanda, e nelle controllate polacche, come già commentato nella sezione “Investimenti”. Nel corso dell’esercizio inoltre si è proceduto al versamento della terza e della quarta ed ultima tranche relativa all’investimento nella società di nuova costituzione Brembo China Brake Systems Co. Ltd. L’indebitamento netto rimane pressoché costante e passa da € 193.075 migliaia al 31 dicembre 2005 a € 193.290 migliaia al 31 dicembre 2006, nonostante l’elevato livello di investimenti dell’esercizio. Capitale netto investito Indebitamento finanziario netto (in milioni di euro) 550 462,3 500 (in milioni di euro) 492,5 200 40 369,6 160 350 140 300 120 250 100 200 80 150 60 100 40 50 20 0 193,1 193,3 2005 2006 180 450 400 220 2004 2005 2006 0 142,8 2004 Risultati consolidati di Brembo Flussi finanziari (in migliaia di euro) 31.12.2006 31.12.2005 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all’inizio del periodo (55.087) (50.145) Capitale circolante netto generato dalla gestione reddituale 115.945 109.974 (16.447) (20.092) (4.962) (2.672) (Aumento) diminuzione delle attività a breve (19.868) (51.882) Aumento (diminuzione) delle passività a breve 12.552 15.018 Variazione cambi sul circolante (2.164) 5.545 85.056 55.891 Imposte correnti pagate Utilizzi di fondi relativi al personale Flusso monetario netto da (per) attività operativa Investimenti in immobilizzazioni: Immateriali (14.415) (13.796) Materiali (69.732) (82.025) Finanziarie – partecipazioni (7.164) 0 Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni 16.875 3.811 Flusso monetario netto da (per) attività di investimento (74.436) (92.010) (14.025) (12.021) Dividendi pagati nel periodo Affrancamento riserva per pagamento imposta sostitutiva 0 (540) Altre variazioni 0 24 Variazione Patrimonio Netto di terzi 0 (44) Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori Rimborso di mutui a lungo termine 9.239 71.559 (22.535) (27.801) Flusso monetario netto generato/assorbito da attività di finanziamento (27.321) 31.177 Flusso monetario complessivo (16.701) (4.942) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo (71.788) (55.087) 41 Andamento del titolo di Brembo S.p.A. Brembo performance relative a MIB General Index 40.000 12,0 38.000 11,0 36.000 10,0 34.000 9,0 32.000 8,0 30.000 28.000 7,0 Brembo MIB General Index 6,0 26.000 24.000 5,0 22.000 07-06 08-06 Source Thomson Financial: Datastream 09-06 10-06 11-06 12-06 01-07 02-07 dati al 26-02-2007 L’andamento borsistico del titolo Brembo nel corso del 2006 è stato caratterizzato da due fasi distinte. Una prima fase, da inizio anno a metà maggio, in cui sia il titolo sia l’indice della componentistica europea sono saliti del 30%, sovraperformando l’indice generale italiano Mibtel salito nello stesso periodo del 12%. Durante la correzione al ribasso dei mercati mondiali, verificatasi da metà maggio a metà giugno, Brembo ha mantenuto rispetto a inizio anno un rialzo del 5% circa, mentre prima l’indice Mibtel (a metà giugno) e poi l’indice della componentistica europea (a metà luglio) azzeravano i guadagni conseguiti da inizio anno. Una seconda fase si è verificata da metà giugno in poi, quando Brembo ha iniziato a sovraperformare sia l’indice Mibtel che l’indice della componentistica europea, concludendo l’anno con un rialzo del 45%, a fronte di un +35% segnato al 31 dicembre dall’indice della componentistica europea e di un ancor più blando +19% segnato dall’indice Mibtel. 43 Di seguito si riportano i principali dati relativi alle azioni di Brembo S.p.A. confrontati con quelli dell’esercizio precedente. 31.12.2006 31.12.2005 (**) Capitale sociale (euro) 34.727.914 34.727.914 N. azioni ordinarie 66.784.450 66.784.450 154.032.648 145.808.984 20.247.788 15.518.820 0,303 0,232 Minimo 6,12 5,74 Massimo 9,27 6,70 Fine esercizio 9,25 6,40 Minimo 407 383 Massimo 626 447 Fine esercizio 617 427 Dividendo lordo unitario 0,24 0,21 Patrimonio Netto (senza utile del periodo) (euro) Utile netto del periodo (euro) Utile netto per azione (euro) Prezzo di Borsa (euro) Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro) (*) (*) Da deliberare nell’Assemblea degli Azionisti convocata per il 27 aprile 2007 (**) I dati dell’esercizio 2005 si riferiscono al Bilancio separato di Brembo S.p.A. redatto secondo gli IFRS. I quattro maggiori azionisti di Brembo S.p.A. al 16 marzo 2007 sono: % di possesso Nuova FourB S.r.l. 56,52% Threadneedle Asset Management HLD Limited 2,06% Powe Capital Management LLP 2,05% JP Morgan Asset Management UK Limited 2,01% Per ulteriori informazioni ed aggiornamenti sull’andamento del titolo e per le informazioni aziendali recenti, si invita a visitare il sito Internet Brembo: www.brembo.com – sezione: Investor Relations & Informazioni Finanziarie 44 Andamento del titolo di Brembo S.p.A. Relazioni con gli Investitori Le relazioni con gli investitori e la comunicazione delle informazioni privilegiate (o price-sensitive) sono regolate da un’apposita sezione del Manuale di Corporate Governance Brembo, che recepisce i principi contenuti nella Guida per l’informazione al Mercato pubblicata da Borsa Italiana. In particolare, nel rispetto della procedura per il trattamento delle informazioni riservate e price-sensitive, la società si impegna a dare corso ad un’informativa verso la comunità finanziaria caratterizzata da tempestività, continuità e costanza, nel rispetto dei criteri di correttezza, chiarezza e parità di accesso all’informazione. Tutte le informazioni di natura economico-finanziaria vengono tempestivamente diffuse anche attraverso il sito Internet della società (www.brembo.com, Sezione “Investor Relations & Informazioni Finanziarie”). Nel corso del 2006 la società ha effettuato oltre 150 incontri con investitori istituzionali ed analisti finanziari, partecipando a dieci Roadshow su piazze estere a Londra, Parigi, Francoforte, Zurigo, Ginevra, Stoccolma e Copenaghen. Particolare attenzione è rivolta anche agli azionisti privati, ai quali è dedicata una newsletter che viene loro inviata trimestralmente e che riporta gli ultimi risultati periodici approvati ed un aggiornamento sull’andamento della società. Dall’inizio del 2003 Brembo si è dotata di un Codice di Comportamento in materia di Internal Dealing, che disciplina le operazioni di acquisto e vendita degli strumenti finanziari emessi da Brembo stessa da parte di coloro che, all’interno dell’azienda e in virtù del ruolo ricoperto, hanno regolare accesso ad informazioni privilegiate. Ai sensi di tale Codice, nel corso del 2006 sono state effettuate otto comunicazioni da parte di persone rilevanti, reperibili sul sito della società. L’attività di Investor Relations è affidata alla responsabilità di Corrado Orsi (tel. +39 035 605 884; indirizzo e-mail: [email protected]), Chief Financial Officer di Brembo S.p.A., che opera in stretto collegamento con il Presidente. 45 Brembo produce i migliori freni al mondo per le auto e le moto da racing. Chi può dare più sicurezza? Valore ambientale di Brembo Politica dell’ambiente e principi di comportamento Brembo considera l’ambiente patrimonio primario della collettività e agisce conseguentemente per ridurre al minimo l’impatto della propria attività, sia attraverso una scrupolosa osservanza della normativa vigente, sia ponendo in essere una politica aziendale finalizzata al raggiungimento dei migliori risultati in termini di compatibilità ambientale. È un preciso intendimento dell’azienda mantenere, consolidare e migliorare ulteriormente la posizione di leadership conquistata nel proprio settore, sia continuando a proporre innovazione nel prodotto e nel servizio, sia prestando la massima attenzione alla sicurezza, alla salute individuale e collettiva, al rispetto e alla tutela dell’ambiente. In coerenza con questo approccio, Brembo declina il proprio impegno al rispetto dell’ambiente in ogni ambito della propria attività e considera tale impegno parte della costante ricerca di qualità ed eccellenza che riguarda sia i prodotti sia i comportamenti aziendali. Nei documenti interni che definiscono la politica di Brembo in merito a qualità, sicurezza e ambiente si legge: “…noi intendiamo la Qualità nel senso più ampio. Qualità è sicuramente soddisfazione del cliente per un prodotto sicuro, affidabile, adatto all’uso; ma è anche e soprattutto un adeguato supporto tecnico-commerciale-logistico, pre e post-vendita, che anticipi le aspettative più esigenti. Qualità è una sfida verso il “rischio zero” nei prodotti, nei processi, nei materiali utilizzati e nell’ambiente. Vogliamo realizzare un sistema che tenda a “zero difetti” in tutti i settori aziendali. Questo può essere raggiunto solo se ogni dipendente si sente coinvolto e responsabilizzato nella soddisfazione del cliente interno ed esterno, nella prevenzione e nel miglioramento di ogni processo”. Dai medesimi documenti si ricava che “….la nostra strategia privilegia azioni preventive ed è basata sulla conformità alle leggi e sul rispetto dei regolamenti applicabili, compresi i requisiti non legislativi liberamente sottoscritti dall’azienda; si prefigge il miglioramento continuo delle prestazioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e nell’ambiente. I punti fondamentali sono l’attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale e dei rischi residui nello studio di ogni prodotto e processo, l’applicazione di tecnologie ecocompatibili, l’attenzione a prevenire ogni forma di inquinamento e ogni possibile incidente nelle attività quotidiane. Questo è realizzabile condividendo con l’intera organizzazione aziendale le responsabilità per l’implementazione e il mantenimento del Sistema di Gestione: ciascuno secondo le proprie attribuzioni e competenze”. La realizzazione di questa strategia è un obiettivo primario, che Brembo è impegnata a sostenere con ogni mezzo. In particolare, con il coinvolgimento di tutte le persone che operano e collaborano con l’azienda e attraverso una diffusa e costante attività di formazione. La politica enunciata è coerente con la “visione” aziendale ed esprime la volontà di essere riconosciuta come partner di fiducia da tutti i clienti e come soggetto che persegue uno sviluppo industriale equilibrato e apprezzato dall'intera collettività. 48 Principi Brembo per la Sicurezza e l’Ambiente 1. Brembo persegue lo sviluppo sostenibile attraverso una pianificazione integrata delle fasi di sviluppo di ogni singolo processo e/o ampliamento che abbia come obiettivo la minimizzazione di ogni significativo impatto ambientale e di ogni rischio per i lavoratori. 2. La progettazione dell’intero ciclo di vita dei prodotti Brembo deve poter favorire il recupero e/o il riciclo di tutti i materiali impiegati. 3. La prevenzione dell’inquinamento e dei rischi per i lavoratori si attua attraverso una gestione appropriata di sostanze e processi abbinati a una corretta conduzione, manutenzione e controllo degli impianti. 4. La formazione e l’informazione costituiscono gli strumenti principali per trasmettere e comunicare ai collaboratori i principi, le linee guida e le modalità di attuazione del Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente. 5. La propensione di Brembo a ridurre l’impatto ambientale e i rischi residui delle proprie attività si esplica anche attraverso la comunicazione aperta ed efficace con le persone e gli enti esterni. 6. Occorre coinvolgere fornitori e contrattisti nel Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente per ridurre l’impatto ambientale e i rischi delle attività lavorative svolte all’interno dei siti industriali. 7. Nella valutazione dei fornitori, Brembo considera con attenzione coloro che sono dotati di un Sistema di Gestione Ambientale certificato. 8. La salute, la sicurezza individuale e collettiva e il rispetto ambientale sono un requisito inalienabile: a cui sono orientate le decisioni aziendali e i comportamenti individuali. 9. Il coinvolgimento più ampio e diffuso di tutti i dipendenti è il requisito fondamentale per il continuo miglioramento dei processi e dei servizi per gli aspetti di Sicurezza e Ambiente. 10.Ogni responsabile ha il compito di far convergere il contributo dei propri collaboratori verso il continuo miglioramento delle prestazioni di Sicurezza e Ambiente. 49 Gestione sicurezza e ambiente In Brembo la gestione delle attività con un potenziale impatto ambientale avviene tramite una doppia programmazione di interventi, perfettamente integrati, che si traduce in due diversi documenti di pianificazione, elaborati e aggiornati ogni anno: • Piano Qualità e Ambiente relativo a tutte le società e le sedi Brembo nel mondo che include uno specifico capitolo dedicato alla programmazione strategica delle attività relative a Sicurezza e Ambiente, ivi compresi gli obiettivi “macro” dell’organizzazione quali certificazioni, standard e prestazioni di Gruppo; il Piano viene predisposto dalla sede centrale, a cui spetta anche il compito di svolgere audit ambientali e di sicurezza all’interno del Gruppo e di definire le linee guida e le procedure in un’ottica di coordinamento e supporto strategico ai singoli siti. • Piano di Gestione Sicurezza e Ambiente di Stabilimento gestito dai singoli siti, che hanno la responsabilità di pianificare e concretizzare operativamente il percorso di miglioramento ambientale programmato. Si tratta di uno strumento operativo di gestione e monitoraggio che riassume obiettivi e traguardi dell’unità organizzativa locale per Sicurezza e Ambiente. È previsto a livello di ogni singolo sito, è concordato tra Direzione locale, Responsabile Sicurezza e Ambiente di Stabilimento, Responsabile Sicurezza e Ambiente di Gruppo, ed è formalizzato dai Responsabili Sicurezza e Ambiente di Stabilimento, sulla base di certificazioni, analisi ambientali e valutazione dei rischi, audit, consumi energetici e indicatori, revisioni del Sistema di Gestione, attività di miglioramento, prestazioni dell’anno precedente, con il coinvolgimento di tutti gli enti di stabilimento interessati. Gli obiettivi generali perseguono il mantenimento della conformità normativa e il miglioramento continuo delle prestazioni di attività, processi e servizi mediante interventi, traguardi, risorse, responsabilità e tempistiche definiti specificatamente per il raggiungimento del corrispondente obiettivo. A seguito di eventuali nuovi sviluppi, attività, prodotti e servizi, il Piano di Gestione Sicurezza e Ambiente può essere revisionato anche prima della sua scadenza annuale. Riferimenti comuni alla doppia programmazione sopra citata sono le politiche aziendali e quella di sito e, soprattutto, il Sistema di Gestione Integrato Sicurezza e Ambiente, che ha come principale obiettivo il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, oltre che di sicurezza e igiene del lavoro, di tutti i siti Brembo in Italia e nel mondo. L’azienda riesamina e valuta periodicamente il suo Sistema di Gestione con lo scopo di individuare le opportunità di miglioramento e renderle operative. I vari elementi sono collegati secondo la metodologia “Plan-Do-Check-Act” (PianificareAttuare-Verificare-Agire) che si propone di: • stabilire obiettivi e processi necessari per fornire risultati coerenti con la politica Sicurezza e Ambiente (Plan); • attuare tali processi (Do); • sorvegliare e misurare i processi, riportandone i risultati rispetto alla politica, agli obiettivi, alle prescrizioni legali e ad altre prescrizioni (Check); • intraprendere azioni per migliorare di continuo la prestazione del sistema Sicurezza e Ambiente (Act). 50 metodologia "plan-do-check-act" Politica di Sicurezza e Ambiente Attività/Azioni correttive Riesame della Direzione Act Miglioramento continuo Rapporto Sicurezza e Ambiente Verifiche Ispettive e Controlli Plan Check Analisi Conformità Iniziale Registro Aspetti Ambientali e Valutazione del Rischio Do Piano di Gestione Sicurezza e Ambiente Attuazione e funzionamento Il Sistema di Gestione Integrato Sicurezza e Ambiente è finalizzato alla minimizzazione dei rischi potenziali per l'ambiente e per i dipendenti che considera come “patrimonio” fondamentale da consultare, coinvolgere e responsabilizzare. A tale scopo, Brembo mantiene attivo un sistema di comunicazione e diffusione degli obiettivi ambientali e di sicurezza sul lavoro a tutti i livelli della struttura aziendale. La Direzione Risorse Umane valuta periodicamente il livello di soddisfazione del personale di cui promuove la formazione stimolando lo sviluppo del senso d’appartenenza all’azienda. Non solo i dipendenti, ma tutti coloro che lavorano per Brembo, compresi gli appaltatori operanti presso gli stabilimenti, vengono informati e coinvolti nelle politiche ambientali e di sicurezza. La comunicazione può presentarsi in forme alternative e semplificate rispetto al documento di politica stessa (procedure, istruzioni operative, direttive ecc.) e anche comprendere solo specifiche sezioni, pertinenti al ruolo ed ai compiti dei destinatari. 51 La tabella che segue indica la diffusione dei sistemi di gestione, certificati secondo le norme internazionali di riferimento, presso i 13 siti produttivi del Gruppo. Va precisato che nella maggior parte di quelli non certificati è comunque pienamente operativo il Sistema di Gestione, anche se in alcuni casi non è ancora stato sottoposto a verifica da parte di enti terzi accreditati. Diffusione dei Sistemi di Gestione Sicurezza e Ambiente 52 2006 2005 2004 Certificazione ambientale (ISO 14001:2004) 6 6 4 Certificazione Sicurezza (OHSAS 18001:1999) 3 3 1 Certificazione Qualità (ISO/TS 16949:2002) 12 12 11 Implementazione completa del Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente 10 7 5 Impatto ambientale delle attività di Brembo Per comprendere e valutare il tipo di impatto ambientale generato da Brembo è necessario aver presente quali sono i principali temi di rilevanza ambientale connessi alle attività del Gruppo, identificabili come di seguito descritto. Consumi energetici • consumo di energia elettrica per funzioni produttive (funzionamento dei forni fusori delle fonderie, funzionamento degli impianti di lavorazione e trattamento dischi e pinze, funzionamento dei banchi prova ecc.); • consumo di energia elettrica per funzioni accessorie alle attività di produzione (illuminazione interna ed esterna ecc.); • consumo di gas metano per il funzionamento delle fonderie di ghisa e per i trattamenti termici della fonderia d’alluminio; • consumo di gas metano per funzioni accessorie alle attività di produzione (riscaldamento ecc.). Consumi idrici • consumo di acqua per funzioni produttive (raffreddamento dei forni fusori delle fonderie di ghisa, utenze dei vari impianti di abbattimento delle fonderie, alimentazione bagni di ossidazione); • consumo di acqua per uso sanitario ed accessorio (docce, servizi, mense, impianti d’irrigazione ecc.). Produzione rifiuti • rifiuti derivanti dal processo produttivo vero e proprio (scarti di lavorazione da ghisa ed alluminio ecc.); • rifiuti derivanti dal disimballo dei materiali, da lavori di manutenzione, dagli uffici (carta, cartucce di stampanti ecc.) e dalle varie aree caffè. Emissioni in atmosfera • emissioni a seguito di processi di fusione e di trattamento (ossidazione e verniciatura); • emissioni da mezzi di trasporto per movimentazioni interaziendali di pinze, dischi e ruote per le successive lavorazioni. Emissioni sonore • derivanti dal funzionamento dei vari impianti. Lo schema che segue riassume i principali elementi e flussi di input e output ambientali che riguardano l’attività di Brembo. input e output ambientale in brembo Utilizzo di risorse naturali (input) Fasi del processo produttivo Emissioni ambientali (output) n Gas metano n Fusione n Emissioni in atmosfera n Materie prime ferrose n Lavorazione n Materie prime non ferrose n Trattamento n Produzione rifiuti diretti della produzione n Acqua da pozzo n Montaggio n Produzione rifiuti da materiale accessorio alla produzione n Acqua da acquedotto n Testing di vario tipo n Scarichi idrici civili n Materiali ausiliari n Scarichi industriali n Energia n Rumore n Emissioni mezzi trasporto 53 Azioni per il miglioramento della gestione ambientale Il programma di miglioramento definito attraverso il Sistema di Gestione Ambientale ha previsto per il 2006 il perseguimento di specifici obiettivi, raggiunti nel corso dell’esercizio. I passaggi attraverso i quali esso è stato attuato possono essere così riassunti: • pronto aggiornamento delle modalità gestionali in caso di variazione di impatti ambientali significativi in conseguenza di modifiche tecniche od organizzative; • diffusione delle migliori tecniche grazie alla progressiva standardizzazione gestionale e operativa indotta dalla condivisione del Sistema; • miglioramento e graduale standardizzazione delle modalità per il controllo degli impatti ambientali presenti nelle attività e nei servizi svolti dai fornitori; • ulteriore informazione e sensibilizzazione in materia ambientale, in particolare con la formazione dei fornitori. Nel 2006 Brembo ha fra l’altro ottenuto per la fonderia di ghisa di Mapello (Bergamo), primo fra i siti produttivi del Gruppo, il rilascio da parte della Regione Lombardia dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, che sancisce che l’azienda sviluppa e realizza il suo processo produttivo tramite l’applicazione di Best Available Technologies, ossia delle migliori tecnologie sostenibili e compatibili dal punto di vista ambientale. Il dettaglio degli obiettivi 2006 e dei relativi interventi è sintetizzato in tabella. 55 Obiettivi 2006 (a progetto)Azioni svolte nel 2006 (a consuntivo) Energia e gas Riduzione consumi di energia elettrica • Sviluppo del sistema di monitoraggio dei consumi di energia elettrica (avviato nel 2005) che consente di differenziarli, di disporre periodicamente di report dettagliati sui consumi dei vari reparti/uffici, di identificare sia eventuali sprechi che opportunità di risparmi • Implementazione principio del free cooling (raffreddamento senza costi)* • Acquisto di frigoriferi dotati di inverter* • Autospegnimento delle macchine utensili dopo 30 minuti di stand-by • Gestione degli stacchi dell’alimentazione dei forni elettrici a fronte di picchi di richiesta di potenza assorbita Acqua Riduzione consumi di gas metano • Recupero di calore dai fumi dei forni di fusione della ghisa* Riduzione consumi di acqua • Riduzione dell’acqua utilizzata presso l’impianto di ossidazione anodica di Curno • Costruzione vasche di prima pioggia per separazione e trattamento acque eventualmente contaminate provenienti da tetti e piazzali • Utilizzo di nuove macchine lavatrici a basso consumo d’acqua* Rifiuti Riduzione rifiuti prodotti (derivanti sia dalla produzione che da attività accessorie) • Riduzione dei quantitativi di sabbie esauste derivanti dal processo produttivo della fonderia di ghisa* • Riduzione delle scorie e della sabbia esausta prodotta* • Riduzione del quantitativo di olio emulsionabile utilizzato per disco prodotto* • Riduzione imballaggi (soprattutto verso clienti continuativi) • Riduzione utilizzo spondine in legno per imballo dischi freno • Riduzione utilizzo bobine di carta per pulizie* Emissioni Riduzione emissioni prodotte da mezzi di trasporto interaziendali • Trasferimento del sito di lavorazione dei dischi freno vicino alla fonderia di ghisa di Mapello, con conseguente riduzione dei trasporti interaziendali e delle relative emissioni in atmosfera* Sistema di gestione Miglioramento generale prestazioni e risultati • Piena implementazione del Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente in 10 siti produttivi, con un aumento di 3 unità rispetto all’anno precedente • Conferma miglioramenti attraverso audit di sistema * Per un approfondimento di queste attività si veda il testo che segue. Di seguito sono illustrati più in dettaglio alcuni esempi concreti della costante attenzione di Brembo alla tutela dell’ambiente, alla ricerca di soluzioni innovative per il risparmio delle fonti, alla maggiore efficienza della produzione e alla salvaguardia della salute e dell’ambiente naturale. Le esemplificazioni riguardano gli ultimi due anni di attività del Gruppo e sono suddivise per ambito di intervento. 56 Azioni per il miglioramento della gestione ambientale Progettazione “ambientale” Miglioramento impatto ambientale del disco freno. Anche nella fase di progettazione dei prodotti, Brembo ha concorso (e concorre) in modo sostanziale alla tutela dell'ambiente. Ne è un esempio il disco freno in ghisa, che è stato oggetto di una serie di studi mirati a migliorarne l’impatto ambientale sia in fase di fusione, sia nell’utilizzo sulle autovetture. Questo è stato possibile lavorando sui due principali parametri di un disco: il peso e il materiale. La riduzione del 10-20% del peso del disco ha prodotto i seguenti vantaggi in termini ambientali: • minore energia impiegata durante la fase di fusione; • minor consumo di carburante, grazie al sistema frenante più leggero e, quindi, al minor peso totale dell’autovettura; • maggiore durata del disco freno e dei vari componenti del sistema frenante (pastiglie, pistoni ecc.), unita a prestazioni più efficaci, con conseguente allungamento dei tempi di sostituzione/eliminazione dei materiali. Riduzione consumi di energia e gas Raffreddamento senza costi (free cooling). Utilizzato da Brembo in alcuni siti del Gruppo, il free-cooling è un efficace sistema per conseguire notevoli risparmi di energia elettrica e consiste nello sfruttare, soprattutto nelle stagioni intermedie, la bassa temperatura dell’aria esterna per il raffreddamento totale o parziale dell’acqua delle utenze produttive, normalmente ottenuto tramite frigoriferi. Tale applicazione è utile in tutti gli impianti in cui è richiesta la produzione di acqua refrigerata durante tutto l’anno (sia per impianti di processo che per applicazioni civili). Il risparmio energetico ed economico che ne consegue permette di ottenere un rapido ritorno dell’investimento. Risparmio energetico nella produzione del freddo. Dal 2006 tutti i frigoriferi acquistati da Brembo sono dotati di inverter, ossia di un dispositivo elettronico che permette un risparmio di circa il 30% di energia elettrica nella produzione del freddo. Recupero calore per riscaldamento. Nell’ambito della progettazione e costruzione del nuovo sito produttivo di Mapello (Bergamo), entrato in funzione nel 2007, è stata prevista una particolare modalità di riscaldamento dell’immobile, basata sull'impiego del calore prodotto dal vicino impianto di fusione della ghisa: infatti uno scambiatore di calore recupera energia termica dal processo di fusione e provvede a riscaldare acqua calda per le utenze del capannone. Grazie a questo progetto Brembo otterrà un risparmio energetico di circa 570 TEP all’anno, corrispondenti a circa 700.000 metri cubi di gas. Notevoli anche i benefici ambientali, relativamente alla riduzione delle emissioni in atmosfera: 1.530 tonnellate di CO2 (pari alle emissioni prodotte da circa 400 automobili euro 3, che percorrono 20.000 km/anno) e 1 tonnellata di NO2 (circa 280 automobili euro 3, che percorrono 20.000 km/anno) in meno ogni anno. Per questo progetto Brembo ha richiesto i cosiddetti “certificati bianchi”, che costituiscono i titoli di efficienza a testimonianza del recupero energetico i certificati bianchi sono emessi dal Gestore del mercato elettrico su richiesta dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas al termine di un processo di controllo finalizzato a verificare che i progetti siano stati effettivamente realizzati in conformità con le disposizioni dei decreti e delle regole definite dalla stessa Autorità. 57 Riscaldamento a basso dispendio termico ed energetico. La realizzazione di un sistema di riscaldamento a pavimento ha consentito un risparmio energetico nell’ordine del 15%. Il riscaldamento è garantito dall’acqua che circola a soli 40° C e permette di riscaldare con un dispendio termico molto inferiore a quello di un tradizionale riscaldatore ad aria calda (aerotermo) posto a diversi metri d’altezza. Impianto elettrico a risparmio energetico. Una miglioria realizzata nel 2006 all’impianto elettrico del reparto officina del sito di Curno (BG) consente la regolazione automatica della luce artificiale, tramite sensori di luminosità, con conseguente minor consumo di energia, anche grazie all’utilizzo di lampade a maggiore efficienza energetica. Riduzione consumi di acqua Lavatrici a pressione. Dal dicembre 2005 sono state introdotte in azienda macchine lavatrici che, anziché utilizzare detersivi e acqua ad alta temperatura, sfruttano la pressione. Come risultato, il ricambio dell’acqua per un totale di 700 litri, che prima veniva effettuato ogni settimana, avviene ora effettuato ogni 2 mesi, con un risparmio di oltre 30.000 litri di acqua all’anno. Riduzione rifiuti e recupero/riutilizzo materiali Imballaggi riutilizzabili. A partire dal 2005 elementi del sistema frenante quali pastiglie e cuscinetti, arrivano alle linee di montaggio direttamente dai fornitori in grandi contenitori di plastica riutilizzabili (definiti “cassette odette”), che evitano lo spreco di contenitori intermedi destinati al solo imballo a perdere. Save the oil. Dal 2006 è stato introdotto nelle lavorazioni meccaniche della BU Racing un nuovo tipo di olio lubrorefrigerante dotato di migliori caratteristiche tra cui una maggiore resa e durata. Le quali hanno comportato anche un beneficio in termini ambientali in quanto hanno consentito di diminuire la quantità di olio utilizzato e smaltito, passando da 20.000 a circa 2.750 litri annui smaltiti, con una riduzione superiore all’ 86,25%. Recupero e riutilizzo sabbie di deposito. Nelle vasche di raffreddamento dell’impianto di trattamento termico della fonderia di alluminio, si deposita sabbia da anime contenuta nei getti fusi che, fino al 2005, veniva aspirata e smaltita come rifiuto da un’azienda esterna. Dal 2006 è stata introdotto un sistema di estrazione automatico, che consente di recuperare questa sabbia dalle vasche, cedendola successivamente allo stesso fornitore del prodotto per un suo completo recupero e riutilizzo. Riduzione smaltimento batterie. Sul parco carrelli dell’azienda è in atto la sostituzione delle batterie, passando da quelle tradizionali (che comportano problemi di sicurezza nella fase di carica, e ambientali nella fase di smaltimento) a una nuova serie al gel che garantiscono, a parità di prestazioni, una maggiore longevità (e quindi minor necessità di dismissione/smaltimento), oltre che minori rischi durante la ricarica. Disco verde (recupero dischi freno usati). Brembo ha in atto da anni un programma di recupero dei dischi freno che hanno esaurito il loro ciclo di vita sulle autovetture. Un accordo con officine convenzionate prevede che essi vengano re- 58 Azioni per il miglioramento della gestione ambientale stituiti, affinché possano essere riutilizati nel ciclo produttivo attraverso la rifusione. L’operazione ne consente il recupero di circa 15.000 all’anno. Riduzione consumi di carta. A parziale sostituzione delle bobine di carta utilizzate per la pulizia, sia personale che di attrezzature, è stato introdotto in via sperimentale presso la fonderia di alluminio di Mapello (Bergamo) l’uso di panni a noleggio con servizio di lavaggio. L’intervento ha portato a una riduzione di 20 bobine al mese a partire dal 2° trimestre 2006, ma il numero è destinato ad aumentare, data la positività dell’azione intrapresa. Riduzione emissioni Smaltimento polveri. Durante le varie fasi di produzione del disco in ghisa si generano effusioni polverulente (sabbie esauste), che vengono captate da sistemi di aspirazione, conferite in silos di stoccaggio e quindi smaltite sotto forma di rifiuto. Mentre prima le sabbie esauste, una volta stoccate, venivano smaltite in camion aperti posti sotto i silos con potenziale produzione di emissioni polverose diffuse, ora il conferimento avviene utilizzando camion con cassoni richiudibili: tramite sistema telescopico, dai silos si abbassa un tubo a proboscide che si collega direttamente ai mezzi scaricando la polvere al loro interno. Con questo nuovo sistema si evita la potenziale diffusione di emissioni polverulente anche durante la fase di trasporto su strada. Inoltre si è ridotta di circa 2.160 tonnellate annue la quantità di rifiuto smaltita ed è diminuito da 10 a 4 il numero dei carichi settimanali. Ruote antirumore. Il trasporto di getti dalle varie isole in fonderia, tramite trenino, comportava un rumore pari a 94 decibel, a causa della deformazione e dell’attrito delle ruote dei vagoncini. L’utilizzo di un diverso tipo di ruote ha permesso di ridurre il rumore sino a una soglia di 86 decibel. Questo progetto è stato premiato come migliore idea di sicurezza 2006. Treno elettrico ecologico. Con la realizzazione del nuovo sito di lavorazione dischi a Mapello (BG) si è ottenuta una sensibile riduzione del trasporto su gomma, precedentemente stimato in circa 1.100 viaggi annui, dovuti alla spedizione di dischi grezzi da Mapello a San Giovanni Bianco. Ora il trasporto è totalmente gestito con un trenino elettrico, che movimenta i dischi grezzi dalla fonderia all’adiacente stabilimento di lavorazione, con conseguente forte riduzione dell’impatto ambientale (inquinamento atmosferico, rumore, traffico). Mobilità sostenibile. In occasione dello spostamento del sito lavorazione dischi da S. Giovanni Bianco a Mapello (BG), conclusosi nel settembre 2006, è stato predisposto per i dipendenti un servizio di trasporto collettivo con autobus. Il servizio viene utilizzato da circa 190 dei 300 dipendenti, riducendo sensibilmente l’impatto che l’utilizzo di automezzi individuali avrebbe provocato sull’intera area, sotto forma di inquinamento atmosferico, rumore e traffico. Infatti se i 190 dipendenti utilizzassero la propria auto, percorrerebbero in totale oltre 3.000.000 di chilometri nell’arco di un anno. Il beneficio ambientale può essere stimato in una mancata emissione di 640 tonnellate di CO2 e di 600 chilogrammi di NO2. Collinetta ecologica antirumore. Intorno al sito di Mapello (BG) è stata realizzata un’opera d’architettura paesaggistica antirumore a protezione della comunità circostante. L’intervento, consistente in una collinetta piantumata, ha anche la funzione di “corridoio ecologico” per lo stazionamento dell’avifauna e di altre specie animali. 59 Indicatori ambientali delle attività di Brembo La tipologia di manufatti realizzati da Brembo comporta un certo impatto ambientale, quale diretta conseguenza dell’attività produttiva. È importante sottolineare come il Gruppo abbia saputo sviluppare una gestione ambientale volta a minimizzare i rischi di esternalità negative e a cogliere tutte le opportunità di riduzione degli sprechi e delle inefficienze, ottenendone anche benefici economici. I dati che seguono rappresentano una fotografia, al 31 dicembre di ogni anno dell’ultimo triennio, delle principali performance ambientali di Brembo. I dati sono talvolta poco confrontabili fra loro perchè il Gruppo, a fronte di una continua crescita, ha via via internalizzato fasi del processo produttivo prima svolte da fornitori esterni: a titolo di esempio si possono citare le attività di fusione dei dischi freno (per le quali è stata realizzata una nuova fonderia) e di ossidazione anodica delle pinze. Le mutate esigenze dei clienti hanno richiesto anche l’installazione di diversi impianti di verniciatura, di cui negli anni scorsi non si ravvedeva grande necessità. Le tabelle sottostanti riassumono alcuni indicatori relativi all'evoluzione delle installazioni produttive di Brembo nell’ultimo triennio, nonché i principali indicatori di performance ambientale, che vanno quindi letti alla luce dell’aumentata verticalizzazione e capacità produttiva del Gruppo. Indicatore di performance Unità di misura 2006 TOTALE 2005 2004 Attività e installazioni produttive Numero di dischi prodotti dalle fonderie di ghisa facenti parte del Gruppo N° Numero di impianti di ossidazione anodica installati N° 2 1 1 Numero di impianti di verniciatura installati N° 8 8 3 Numero fonderie di alluminio e ghisa interne al Gruppo N° 3 2 2 174,2 (1) 121,7 (1) 100 (1) Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno considerato 61 Indicatore di performance Unità di misura Energia e gas Consumo energia elettrica kwh 2006 TOTALE 2005 2004 147.808.905 104.334.876 66.929.318 Consumo metano m 6.730.233 5.768.111 5.598.944 Consumo carbone ton 8.013 7.888 8.002 Consumo gasolio ton 295 223 181 Consumo benzine ton 148 140 136 Consumo olio combustibile ton 0 0 0 Consumo GPL ton 15.048 19.072 2.042 3 Rifiuti Rifiuti prodotti kg 79.705.492 66.863.733 63.663.981 Rifiuti avviati a recupero kg 51.716.282 53.161.207 53.730.240 Rifiuti prodotti in Italia kg 51.596.579 53.209.946 55.893.973 Rifiuti avviati a recupero in Italia kg 44.357.632 45.853.836 48.108.124 Di cui (per l’Italia): • carta e cartone kg 429.240 344.580 355.755 • ferro kg 772.995 638.155 434.468 • sfridi di ghisa / alluminio kg 15.231.520 18.105.690 22.674.820 • legno kg 519.710 530.530 454.750 • plastica kg 189.200 198.855 213.800 Acqua Volumi acqua prelevata da pozzo m3 288.221 197.108 168.814 Volumi acqua prelevata da acquedotto m3 212.086 147.278 101.923 Volumi acqua industriale scaricata m 149.835 105.117 60.443 3 Sistema di gestione 62 N° giorni dedicati ad audit gg/anno 287 275 217 N° ore formazione gg/anno 9.009 8.472 4.563 Indicatori ambientali delle attività di Brembo Si riportano infine alcuni indicatori di prestazione relativi ai singoli siti, da cui emerge come, a fronte dei termini assoluti riportati nella tabella sovrastante, l’attenzione posta negli anni alla gestione delle tematiche ambientali abbia determinato un progressivo miglioramento delle performance ambientali del singolo sito o processo produttivo. Indicatore di performance TOTALE 2006 2005 2004 Sito di Saragozza (Spagna) Energia elettrica utilizzata per produrre un disco kwh/disco 1,58 1,91 — 29,0 29,6 42,9 — 6,37 7,20 7,20 Lavorazione Dischi (Mapello, Italia) Energia elettrica utilizzata per produrre un disco kwh/disco 1,97 2,09 1,73 BU Moto (Curno, Italia) % rifiuti recuperati rispetto ai rifiuti prodotti % 57,8 59,9 52,8 Sito di Dabrowa (Polonia) % di scoria prodotta rispetto ai rifiuti prodotti % 11,4 13,6 na Sito di Betim (Brasile) Energia elettrica utilizzata per produrre un disco kwh/disco 1,04 1,16 1,26 Fonderia Ghisa (Mapello, Italia) Energia utilizzata per ottenere una tonnellata di ghisa fusa tep/ton 0,23 0,24 0,30 Fonderia Alluminio (Mapello, Italia) Scoria prodotta per tonnellata di alluminio fuso Sito di Puebla (Messico) Olio emulsionabile utilizzato per disco prodotto BU Auto (Curno, Italia) Acqua prelevata per pezzo prodotto Unità di misura kg/ton gr/disco lt/pezzo 19,0 21,2 63 Principali obiettivi 2007 Di seguito si riportano per sintesi gli obiettivi di miglioramento del Sistema di Gestione Ambiente e sicurezza identificati per il 2007 e previsti dal Piano Qualità ed Ambiente: • riformulazione indicatori di prestazione; • standardizzazione della gestione delle situazioni a rischio elevato attraverso la definizione del “Brembo Safety & Environmental Management”; • formazione specifica dei responsabili ambiente e sicurezza e dei responsabili dei diversi settori /enti aziendali; • rendicontazione annua ambientale. Da questi obiettivi di carattere generale i siti produttivi hanno ricavato quelli specifici di miglioramento espressi nei diversi Piani di Gestione Sicurezza e Ambiente 2007 e di seguito precisati. Business Unit Auto-Moto-Racing e fonderia alluminio di Mapello (Italia) L’obiettivo è interdivisionale, in quanto accomuna la fonderia di alluminio di Mapello e la Business Unit di Curno, e prevede il recupero del truciolo d’alluminio derivante dalle lavorazioni meccaniche delle pinze grezze (getti), per essere rifuso come materia prima all’interno di un forno posto in fonderia. Questo accorgimento permetterebbe di utilizzare come materia prima presso la fonderia d’alluminio un materiale attualmente gestito e smaltito come rifiuto, generando un beneficio in termini di minor costo sia per l’acquisto di materia prima sia per lo smaltimento dei rifiuti. L’obiettivo consiste, dal momento in cui tale sistema verrà implementato, nel recupero di 10 Ton/giorno di truciolo. Lavorazione dischi e fonderia di ghisa di Mapello (Italia) Altro obiettivo interdivisionale, che prevede l’installazione presso la fonderia di ghisa di Mapello di un impianto di bricchettatura, ossia di un macchinario in grado di pressare i trucioli sfusi e trasformarli in un cilindro compatto permettendone così l’utilizzo per l’impianto fusorio, impossibile con il truciolo sfuso a causa delle dimensioni troppo ridotte. Tale impianto potrebbe recuperare circa 40 ton-giorno di sfrido di ghisa derivante dalla lavorazione meccanica dei dischi. Attualmente il residuo della tornitura viene inviato come rifiuto a uno smaltitore, che ne effettua il recupero. Sito di Stezzano (Italia) Il sistema d’illuminazione e di riscaldamento del polo di Stezzano verrà dotato di sensori di luminosità e di temperatura in grado di garantire automaticamente la regolazione della luce artificiale, del riscaldamento invernale e del condizionamento estivo, con conseguente minor consumo di energia, anche grazie all’utilizzo di lampade a maggiore efficienza energetica. Verrà inoltre installato un sistema di monitoraggio dei consumi energetici che permetterà, con una misurazione in linea continua, un migliore utilizzo dell’energia e l’eliminazione di eventuali sprechi. Sito di Dabrowa (Polonia) Nel sito di Dabrowa le emulsioni lubrorefrigeranti di ogni singola macchina (derivanti dalla lavorazione dei dischi) verranno filtrate e trattate con idoneo macchinario, con frequenza mensile, durante la pulizia della vasca di raccolta. L’obiettivo che il sito si è posto prevede che il 40% del materiale trattato (oggi smaltito come rifiuto) venga riutilizzato nel ciclo produttivo. 64 Sito di Czestochowa (Polonia) In questo sito sono in fase di studio preventivo gli aspetti di sicurezza e ambiente per la realizzazione di un nuovo impianto di zincatura. La stretta collaborazione con il fornitore, fin dalla fase di progettazione, permetterà l’applicazione delle BAT (Best Available Technologies) garantendo performance ambientali e di sicurezza in linea con i migliori standard internazionali. L’utilizzo del nuovo impianto consentirà, tra l’altro, di eliminare il trasporto di materiali tra il sito Brembo e il terzista che attualmente fornisce il servizio, per una percorrenza annua di 340.000 chilometri: il vantaggio in termini di mancata emissione di CO2 sarà pari a circa 3.000 tonnellate. Sito di Betim (Brasile) Per l’imballaggio di un particolare disco nel sito di Betim viene attualmente utilizzato cartone a perdere per 38,5 ton annue. L’obiettivo è sostituire tale imballaggio con un imballaggio riutilizzabile, risparmiando l’intera quantità di cartone sopra citata, per la cui produzione occorrerebbe tagliare circa 116 alberi dell’altezza di 20 metri. Sito di Puebla (Messico) Con una campagna di ulteriore sensibilizzazione a una corretta gestione dei rifiuti (campagna denominata 4 R: Respingere, Ridurre, Riutilizzare, Riciclare) il sito messicano punta a una riduzione del 25% dei rifiuti non pericolosi attualmente prodotti (vetro, alluminio, carta, cartone ecc.). 65 Nel reparto Ricerche & Sviluppo di Brembo lavorano circa 500 tecnici e ingegneri. Un buon motivo per frenare tranquilli. Valore intangibile di Brembo Modalità di misurazione dell’intangibile Secondo la dottrina e la prassi che si va consolidando, per misurare esaurientemente il valore rappresentato da un’azienda non basta considerare il suo valore contabile, ma occorre andare oltre, analizzando e misurando il suo capitale intellettuale per esprimere più compiutamente il suo valore intangibile. Con questo termine si intende l’insieme di uomini, relazioni e organizzazione che può essere messo a frutto dall’azienda per creare ricchezza. Componenti del capitale intellettuale Conformemente alle più autorevoli fonti internazionali, le componenti fondamentali del capitale intellettuale che contribuiscono a creare il valore intangibile di un’azienda sono: • capitale relazionale, che rappresenta l’insieme di relazioni che l’azienda ha instaurato con il mercato e di cui costituiscono parte integrante elementi quali i rapporti con i clienti, il grado di soddisfazione di questi ultimi nei confronti dell’azienda, l’arricchimento dell’immagine aziendale, la conoscenza e la diffusione del marchio; • capitale strutturale, che rappresenta la capacità di innovazione dell’azienda riferita allo sviluppo del know-how tecnico e delle relative metodologie di gestione, all’efficienza operativa dei suoi processi produttivi, alla sua struttura organizzativa, alla solidità e coerenza degli aspetti di cultura aziendale; • capitale umano, che rappresenta l’insieme dei comportamenti, delle competenze e delle attitudini del management aziendale e di tutti i collaboratori. Finalità del Bilancio del Valore Intangibile La misurazione del valore intangibile di un’azienda si può tradurre nella redazione di un vero e proprio Bilancio, atto a rispondere a una duplice finalità: • reporting interno, quale importante fonte di informazione per la gestione aziendale, che permette al management di considerare attentamente il valore generato dagli intangibili e può essere utilizzato come un innovativo tableau de bord per la gestione strategica e l’indirizzo delle politiche aziendali. Il processo di rendicontazione del valore intangibile prevede anche un sistema di avvertimento sull’andamento delle performance al fine di identificare le priorità di intervento; • reporting esterno, in quanto consente di offrire a tutti gli stakeholder, a complemento dei dati contenuti nel tradizionale Bilancio d’Esercizio, informazioni in merito al capitale intellettuale dell’organizzazione, attraverso indicatori di natura non economico-finanziaria che costituiscono importanti elementi di valutazione della capacità competitiva futura dell’azienda e delle sue potenzialità di crescita. Brembo ha iniziato a realizzare un Bilancio del Valore Intangibile sin dal 1999, avendo dapprima come principale obiettivo quello di reporting interno, ma valorizzando gradualmente negli anni anche la funzione di reporting esterno nei confronti di tutti i suoi stakeholder. 68 Modello di riferimento Nella elaborazione del proprio Bilancio del Valore Intangibile Brembo utilizza un modello di riferimento basato sulle indicazioni IFAC (International Federation of Accountants) e sulla metodologia ICV® (Intellectual Capital Value® System) sviluppata dalla società di consulenza Summit, che dal 1999 al 2003 ha svolto un ruolo di affiancamento all’azienda in questo processo. La struttura di tale Bilancio, si è andata affinando nel tempo, sia per adeguarsi all’evolvere della dottrina e della prassi internazionale, sia per rispondere in modo sempre più puntuale alla realtà e alle esigenze del Gruppo. struttura del bilancio del valore intangibile di brembo Capitale Intellettuale Capitale Relazionale Capitale Finanziario Capitale Umano Capitale Strutturale Rapporti contrattuali Organizzazione Competenze Sinergie Cultura aziendale Atteggiamenti mentali Valori condivisi Innovazione Vivacità intellettuale 69 Processo di rendicontazione Il processo di rendicontazione interessa tutte le realtà del Gruppo a livello internazionale e poggia su un ampio coinvolgimento del management, dei dipendenti e dei clienti ed è gestito da un apposito team di progetto, di cui fanno parte i responsabili delle principali funzioni aziendali. PROCESSO DI RENDICONTAZIONE DEL VALORE INTANGIBILE DI BREMBO Dialogo con la comunità finanziaria e gli stakeholder Valutazione e individuazione obiettivi Comunicazione esterna del documento Pianificazione e avvio del processo Sponsorship Presidente e Direttore Generale Supervisione Elaborazione indicatori e redazione del documento interno Early warning sulle performance economiche Presentazione ai Comitati di Direzione Generale Attestazione di conformità 70 Br em bo P Gruppo di Progetto Qualità R&D Pianificazione e controllo Risorse umane Comunicazione Marketing Business development Direzione finanziaria Revisione metodologia Raccolta dati e miglioramento del processo m ste roduction Sy Controllo Analisi interna dei dati Modalità di misurazione dell’intangibile I vari indicatori sono frutto di analisi sistematicamente condotte utilizzando una rigorosa metodologia e, in alcuni casi, affidate a società di rilevazione esterne. In totale, ne vengono qui proposti 28, che rappresentano una ragionata selezione di tutti quelli rilevati, in quanto taluni sono da considerare particolarmente “sensibili” a problematiche di concorrenza e, quindi, non comunicabili all’esterno. Essi si riferiscono di norma all’intero Gruppo Brembo (o a Brembo S.p.A. dove così precisato) e in alcuni casi riportano il dettaglio per singola Business Unit aziendale: Auto, Veicoli Commerciali, Moto, Racing, After Market, Divisione Industriale. Al fine di evidenziare i trend in atto, i dati sono riportati, ove disponibili, nel loro andamento storico degli ultimi tre anni. 71 Capitale Relazionale L’insieme degli indici riferiti al Capitale Relazionale conferma una tendenza complessivamente positiva per Brembo. Le quote di mercato risultano stabili o in crescita per tutti i principali segmenti produttivi. In progressivo aumento anche la capacità dell’azienda di sviluppare le proprie relazioni commerciali con i clienti più importanti. L’indice di Customer Satisfaction risulta in aumento rispetto allo scorso anno e l’immagine dell’azienda, rilevata presso circa 500 clienti nel mondo, conferma una diffusa e crescente percezione di Brembo quale azienda prestigiosa, internazionale e innovativa. Ciò pur in presenza di una flessione della percentuale di fatturato investita in marketing e comunicazione esterna, in relazione alle nuove politiche di comunicazione attuate dal Gruppo. Quota di mercato La presenza di Brembo sul mercato risulta ben consolidata e in crescita nei principali segmenti produttivi in cui l’azienda opera: nel 2006 si registrano significativi aumenti delle quote di mercato dei segmenti “auto” e “veicoli commerciali”, sia nei sistemi frenanti che nei dischi. La BU Moto è rimasta stabile nell’ultimo triennio mentre sono in lieve flessione le BU Racing e After Market. I dati per ciascuna BU sono stati calcolati facendo riferimento ai mercati di sbocco dove Brembo è attiva e a tipologie di prodotto di fascia analoga. La quota di mercato a livello di Gruppo non viene calcolata perché priva di significato, in quanto i mercati/business in cui operano le diverse BU sono molto diversi e non comparabili. BU 2006 (1) 2005 (1) 2004 Sistemi = 112 Dischi = 113 Sistemi = 103 Dischi = 100 Sistemi = 100 Dischi = 100 VECO Sistemi = 107 Dischi = 119 Sistemi = 100 Dischi = 106 Sistemi = 100 Dischi = 100 MOTO 100 100 100 RACING 97 100 100 AM 81 84 100 GRUPPO ND ND ND AUTO (1) Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno considerato Customer Satisfaction Il livello di soddisfazione dei clienti nei confronti di Brembo e dei suoi prodotti si è attestato da alcuni anni, per tutte le BU e l’azienda nel suo complesso, in una fascia di valutazione compresa fra “discreto” e “buono”, ma con punte di eccellenza. Nel 2006 si è registrato un significativo aumento per le BU Auto, Moto e After Market. In leggera crescita anche la BU Racing. La Bu Veicoli Commerciali risulta in decremento rispetto al 2005, anno in cui la sua performance era risultata molto al di sopra della media aziendale, e si riposiziona in linea con i risultati precedenti. Nel complesso, però, il Gruppo è in miglioramento rispetto all'anno scorso. 73 L’indagine di customer satisfaction viene condotta annualmente da una società esterna su un campione di circa 500 aziende clienti, rappresentativo dell’intero portafoglio clienti di Brembo per dimensioni aziendali, fatturato, settore di attività, area geografica e BU di competenza. Gli aspetti sui quali è richiesta la valutazione riguardano: qualità dei prodotti, logistica e modalità di consegna, politica commerciale e forza vendita, promozione e supporto alle vendite, amministrazione e fatturazione, servizio sviluppo prodotti, comunicazione delle caratteristiche tecniche dei prodotti, controllo qualità, efficacia della comunicazione aziendale. BU 2006 2005 2004 AUTO 4,4 4,1 4,1 VECO 4,6 5,2 4,5 MOTO 4,7 4,4 4,6 RACING 5,2 5,1 5,1 AM 4,9 4,6 4,5 GRUPPO 4,6 4,5 4,3 Scala da 1 a 6 (1= scadente, 2= mediocre, 3= sufficiente, 4= discreto, 5= buono, 6= ottimo) Corporate image clienti L’immagine complessiva del Gruppo presso la clientela italiana ed estera registra nel 2006 un apprezzamento maggiore rispetto all’anno precedente, collocandosi nella fascia alta dell’intervallo compreso fra “discreto” e “buono”. Nel dettaglio, Brembo viene vista dai suoi clienti soprattutto come un’azienda prestigiosa, internazionale, innovativa, capace di sviluppare prodotti unici, ad alte prestazioni e con forte contenuto di design. Gli incrementi più significativi rispetto al 2005 hanno riguardato la percezione delle caratteristiche e delle capacità del Gruppo legate a innovazione e design. GRUPPO Scala da 1 a 6 (1=scadente, 2= mediocre, 3= sufficiente, 4= discreto, 5= buono, 6= ottimo) 74 2006 2005 2004 4,8 4,7 4,5 Capitale Relazionale brembo vista dai suoi clienti 5,3 Prestigiosa 5,3 5,2 Internazionale 5,1 5,1 specializzata nello sviluppo di prodotti ad alta prestazione 5,0 Innovativa capace di fare prodotti unici e distintivi (diversi dai concorrenti) 4,8 Fa prodotti con forte contenuto di design 4,8 4,8 4,6 4,5 dinamica, reattiva, attenta alle esigenze del mercato 4,3 4,3 efficiente 4,2 4,1 snella semplice 2006 2005 5,0 4,7 4,1 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 [1 = scadente; 2 = mediocre; 3 = sufficiente; 4 = discreto; 5 = buono; 6 = ottimo] 75 Indice di concentrazione fatturato Questo indice esprime la quota del fatturato di Brembo verso i dieci maggiori clienti rispetto al fatturato totale dell’azienda e si attesta al 51%, in lieve flessione rispetto al dato degli ultimi due anni. Nessuno dei primi cinque clienti supera da solo il 10% dei ricavi totali. L’indice va letto in base alle caratteristiche del mercato dei prodotti Brembo, rappresentato dai produttori di automotoveicoli: un mercato caratterizzato sulla scena mondiale da un ridotto numero di operatori e nel quale è in atto da tempo un fenomeno di progressiva concentrazione. 2006 2005 2004 BREMBO S.p.A. 51% 53% 53% Indice di penetrazione most relevant customer L’indice di penetrazione dei prodotti Brembo presso i principali clienti sul mercato mondiale esprime la capacità dell’azienda di sviluppare le proprie relazioni commerciali. Rispetto all’anno precedente, gli indici relativi alle diverse BU e alle varie tipologie di prodotti hanno registrato nella quasi totalità dei casi crescite significative. Nella BU Auto risulta in lieve rafforzamento la capacità di penetrazione dei “sistemi frenanti”, a fronte di una situazione stabile riguardo ai “dischi”. La BU Veicoli Commerciali segna un incremento per entrambe le tipologie di prodotti. Nella BU Moto l’aumento degli indici è particolarmente significativo sia per il segmento “ruote” che per il segmento “freni e comando frizioni”. Sostanzialmente stabile quello della BU Racing, in forte crescita quello della BU After Market. L’indice di penetrazione è stato calcolato sui primi cinque clienti di ciascun mercato di riferimento. Quello a livello di Gruppo, non è valutabile come media degli indici di penetrazione delle singole BU, in quanto i primi cinque clienti di Brembo appartengono alle BU Auto e Veicoli Commerciali. BU 2006 2005 2004 Sistemi 64% Dischi 36% Sistemi 62% Dischi 36% Sistemi 60% Dischi 38% VECO Sistemi 38% Dischi 53% Sistemi 37% Dischi 50% Sistemi 36% Dischi 48% MOTO Freni+Comando Frizione 91% Ruote 82% Freni+Comando Frizione 84,2% Ruote 76,2% Freni+Comando Frizione 84,4% Ruote 68,7% RACING (1) 98,2% 98,5% 95,3% AM 92,6% 81,6% 83,9% AUTO (1) L’indice di penetrazione Racing a differenza delle altre BU è calcolato sul fatturato e non sul volume. 76 Capitale Relazionale Percentuale di fatturato investita in marketing e comunicazione esterna La percentuale di fatturato investita da Brembo in marketing e comunicazione esterna nel 2006 ha subito una significativa flessione a seguito delle nuove politiche di comunicazione attuate dall’azienda. Gli investimenti si sono concentrati in due direzioni: rafforzamento del valore del brand sul mercato, supporto nei confronti delle singole Business Unit per le loro attività tecnico commerciali. Secondo la politica adottata negli ultimi anni, la quota principale continua ad essere destinata alle sponsorizzazioni sportive, anche al fine di utilizzare il canale del racing come moltiplicatore di percezione da parte del pubblico. Gli investimenti in advertising classico sono stati azzerati per puntare su una strategia di direct marketing. Brembo utilizza inoltre in modo esteso la leva dei rapporti con i media, con positive ricadute sui target di riferimento. GRUPPO 2006 2005 2004 0,67% 0,79% 0,80% 77 Capitale Strutturale Il Sistema Industriale Brembo conferma anche nel 2006 la propria solidità attraverso un consolidamento generalizzato dei principali indicatori di performance. Quelli legati alla qualità, pur con talune discontinuità, si confermano all’interno di un perimetro di assoluta eccellenza. Per quanto riguarda il Sistema di Gestione per la Qualità, sono state confermate tutte le Certificazioni di Sistema in essere nei vari stabilimenti, rispondenti ai massimi standard richiesti dal mercato ed è stata estesa la certificazione ISO/TS 16949:2002, specifica del settore automotive, alla fonderia di alluminio e al sito polacco integrato di Dabrowa (fonderia e lavorazione). Nel 2007 la certificazione ISO/TS 16949:2002 del sito di Mapello (lavorazione meccanica dischi) interesserà anche la fonderia di ghisa (sito integrato fonderia e lavorazione) e il Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente sarà applicato anche ai siti esteri, in primo luogo Dabrowa. Gli indicatori legati alle performance produttive sono migliori rispetto all’anno precedente, nonostante l’impatto del Piano Industriale per gli stabilimenti dischi coinvolti in ristrutturazioni. Nel 2007 proseguirà l’estensione del BPS (Brembo Production System) a tutti i siti del Gruppo, puntando a un ulteriore miglioramento della produttività globale. A supporto di tale attività anche per il 2007 è confermata l’iniziativa del Brembo Excellence Award, mirata a premiare lo stabilimento che più avrà migliorato i propri risultati attraverso l’applicazione del BPS. La riorganizzazione aziendale di inizio 2006 ha aumentato l’organico tecnico di tutte le BU allocando risorse centrali della Direzione Tecnica al loro interno. Il numero di delibere tecniche a livello di Gruppo è aumentato di circa il 5% rispetto al 2005 e il rapporto fra delibere tecniche e organico della Direzione Tecnica e R&D è in linea con quello degli anni precedenti. L’attività di R&D (Advanced R&D) si è focalizzata sui sistemi di stazionamento elettrici per auto e veicoli commerciali e sullo sviluppo di un nuovo concetto di pompa moto GP, che sarà utilizzato in gara nel 2007. Numero di brevetti attivi e in produzione / Numero di brevetti depositati e attivi L’utilizzo dei concetti brevettati nelle produzioni di serie, sul totale dei brevetti attivi, è passato dal 36% nel 2005 al 41% nel 2006, a conferma della forte spinta di Brembo verso l’innovazione e dell’elevata capacità dell’azienda di trasferire alla produzione i risultati delle proprie attività di R&D. Il numero di brevetti depositati e attivi risulta in continua crescita nell’ultimo triennio e nel 2006 ha raggiunto il numero di 168 a fronte dei 160 dell’anno precedente. Sempre nel 2006 è stata ottenuta la registrazione di 18 brevetti e sono state depositate 12 nuove domande di brevetto, che coprono le innovazioni nelle varie BU dell’azienda, a partire dal disco freno per arrivare a sistemi frenanti più complessi. I nuovi brevetti depositati sono il risultato dello sforzo innovativo di Brembo, mirato a mantenere l’unicità dei prodotti già conosciuti e a guidare il mercato con l'introduzione di nuovi concetti e soluzioni. GRUPPO 2006 2005 2004 69 / 168 = 41% 58 / 160 = 36% 61 / 153 = 40% 79 Delibere Tecniche / Organico Direzione Tecnica Questo indicatore esprime la “produttività” della Direzione Tecnica e R&D, valutando il numero di delibere tecniche nell’anno in rapporto all’organico della direzione stessa. Nell’ultimo triennio risulta sostanzialmente stabile e nel 2006 si è assestato su una media di 2,3 delibere tecniche per persona. Nel corso dell’anno sono state rilasciate in totale 551 delibere tecniche, a fronte delle 527 dell’anno precedente. In relazione alla riorganizzazione della Direzione Tecnica e R&D il numero degli persone impegnate all’interno della struttura è passato da 218 a 240 unità, con l’inserimento di nuove figure professionali. GRUPPO 2006 2005 2004 551 / 240 = 2,3 527 / 218 = 2,4 456 / 199 = 2,3 Numero di progetti innovativi trasferiti allo sviluppo applicativo / Organico Innovazione L’indicatore esprime il numero di progetti innovativi passati allo sviluppo applicativo in rapporto al numero di persone dedicate (Organico Innovazione) ed evidenzia nel 2006 un dato sostanzialmente allineato a quello dell’anno precedente. In seguito alle modifiche organizzative aziendali attuate nel 2006 il numero di persone dedicate all’innovazione sistemi si è ridotto da 23 a 19 unità, pur in presenza di 4 nuove assunzioni a fine anno in area Advanced R&D. GRUPPO 2006 2005 2004 2 / 19 = 0,1 2 / 23 = 0,09 8 / 20 = 0,40 Percentuale di fatturato investita in R&D Il calcolo di questo indicatore può essere effettuato prendendo come riferimento per le attività di R&D due diversi perimetri di costi. Considerando un perimetro costi allargato, comprensivo dei costi di sviluppo prodotto (Direzione Tecnica), di sviluppo processo (industrializzazione) e di realizzazione dei prototipi utilizzati per le prove, l’indicatore risulta in flessione e si attesta sul 5,2%. La flessione è determinata dal fatto che solo i costi di sviluppo aumentano in misura proporzionale al fatturato, mentre 80 Capitale Strutturale quelli di ricerca “pura”, una volta raggiunta la massa critica rimangono costanti. Conseguentemente, la crescita dei costi di R&D, riferiti al perimetro allargato, risulta proporzionalmente inferiore all’incremento di fatturato. Perimetro costi allargato GRUPPO 2006 2005 2004 5,2% 5,9% 6,5% Se si considera un perimetro più ristretto, che include solo i costi di sviluppo prodotto, l’indicatore risulta invece in crescita, passando dal 3,24% del 2005 al 3,41% del 2006. In termini assoluti, gli investimenti per il solo sviluppo prodotto sono aumentati del 19,0%, passando da 23,1 milioni di euro nel 2005 a 27,5 milioni di euro nel 2006. Perimetro costi ristretto GRUPPO 2006 2005 2004 3,41% 3,24% 3,03% Customer satisfaction area tecnica L’indice di Customer Satisfaction nell’area tecnica a livello di Gruppo registra nel 2006 un deciso incremento rispetto ai due anni precedenti, attestandosi su un valore di 4,6 (fra “discreto” e “buono”), anche a seguito di uno specifico piano di recupero attuato dall’azienda per il miglioramento delle proprie performance. Nel dettaglio, le BU Auto e Racing hanno ottenuto una valutazione rispettivamente superiore e pari a “buono”, mentre le altre si collocano nella fascia compresa fra “discreto” e “buono”. L’indicatore è il risultato di un’indagine condotta annualmente da una società esterna su un campione di oltre 500 aziende clienti. GRUPPO 2006 2005 2004 4,4 4,1 4,1 Scala da 1 a 6 (1=scadente, 2= mediocre, 3= sufficiente, 4= discreto, 5= buono, 6= ottimo). Produttività globale L’indice di Produttività Globale registra nel 2006 forti incrementi nelle BU Auto e Moto, mentre risulta in flessione per la BU Veicoli Commerciali e per la Divisione Industriale. Nel primo caso la flessione è dovuta a un notevole aumento dei volumi e all’introduzione di nuovi prodotti che hanno richiesto un incremento non previsto di personale di produzione, per il quale si è reso necessario un periodo di inserimento. La Divisione Industriale ha invece principalmente sofferto a causa di disagi conseguenti al completamento del Piano Industriale, che ha implicato ristrutturazioni e trasferimenti di siti produttivi. 81 A livello di Gruppo la Produttività Globale è aumentata del 3% rispetto all’anno precedente e obiettivo 2007 è di accrescere ulteriormente la performance produttiva grazie a specifici e focalizzati piani di miglioramento. Dal 2004 tutti gli stabilimenti in Italia e all’estero sono sottoposti a monitoraggio. La BU Racing non partecipa al calcolo della Produttività Globale e, per la particolarità del processo produttivo che la caratterizza, utilizza altri indicatori di efficienza. BU 2006 (1) 2005 (1) 2004 AUTO 111,8 102,7 100 VECO 94,4 105,9 100 MOTO 104,4 99,4 100 RACING DIVISIONE INDUSTRIALE ND ND ND 93,2 100,5 100 (1) Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno considerato. Indice di Gravità Infortuni L’Indice di Gravità Infortuni indica il numero di giorni totali di assenze per infortunio rapportato al numero totale dei dipendenti. L’andamento storico mostra come, da almeno otto anni, la situazione sia andata costantemente migliorando su tutti i siti raggiungendo, a tutto il 2006, livelli di prestazione in linea con i migliori indici del settore industriale. L’andamento globale (che comprende tutti i siti italiani ed esteri) è stato nel 2006 particolarmente positivo grazie al fatto che i singoli obiettivi di stabilimento sono stati centrati da 12 stabilimenti su 15. Il sistema di gestione e le tecnologie applicate in azienda hanno consentito di raggiungere questi buoni risultati. 2006 2005 2004 (1) GRUPPO 0,79 0,96 0,95 (1) = Stabilimenti in Italia. Indice di non conformità cliente a km 0 Questo indicatore esprime il livello qualitativo della produzione e precisa il numero di pezzi giudicati non conformi alle specifiche di fornitura per ogni milione di pezzi forniti al cliente. La valutazione di conformità o non conformità viene effettuata dallo stesso a km 0, cioè prima che i veicoli vengano immessi sul mercato. Ciò è particolarmente importante trattandosi di prodotti che attengono alla sicurezza del veicolo e, quindi, delle persone. Nel 2006 l’indicatore, già attestatosi negli anni su livelli di consolidata eccellenza, registra un notevole miglioramento del dato sia di Gruppo sia delle singole Business Unit. Anche il dato relativo alla BU Veicoli Commerciali è da considerare molto 82 Capitale Strutturale basso e in linea con le migliori aspettative del cliente, benché abbia subito un aumento dovuto all’introduzione di nuovi prodotti. BU 2006 (1) 2005 (1) 2004 AUTO 90 97 100 VECO 87 61 100 MOTO 98 176 100 ND ND ND RACING DIVISIONE INDUSTRIALE 88 103 100 GRUPPO 90 113 100 (2) (1) Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno considerato. (2) Considerati esclusivamente gli stabilimenti di lavorazione dischi. Raggiungimento obiettivi Top-Middle Management La percentuale di raggiungimento degli obiettivi da parte del Top e Middle Management ha registrato nel 2006 un notevole balzo in avanti rispetto all’anno precedente. L’analisi riguarda circa 350 manager che partecipano al processo di gestione per obiettivi (MBO) a livello internazionale. L’incremento del dato globale di Gruppo è coerente con i risultati di business raggiunti. Il dato registrato è tuttavia piuttosto disomogeneo se si confrontano i risultati dei manager operanti in Italia con quelli ottenuti dai manager operanti nelle altre Direzioni Paese. Le valutazioni connesse a questo indicatore sono prevalentemente quantitative e circa la metà di ciascun MBO è legata a obiettivi comuni di Gruppo (per le Direzioni Centrali) o di Business Unit. Il positivo andamento del mercato e i buoni risultati del Gruppo hanno contribuito al forte miglioramento dell’indice registrato quest’anno. GRUPPO 2006 2005 2004 108,05% 80,11% 81,94% 83 Conformità Audit interni La conformità dei processi produttivi di Brembo ai più rigorosi parametri qualitativi internazionali viene costantemente monitorata attraverso Audit interni, per i quali viene utilizzato come riferimento lo standard ISO TS 16949, particolarmente severo nel processo di misurazione. L’indicatore a livello di Gruppo risulta in diminuzione nel 2006, anche in ragione del fatto che sono state utilizzate negli Audit interni modalità di valutazione ancora più severe rispetto a quelle degli anni precedenti. Le prestazioni delle singole Business Unit si attestano fra l’83% e l’87%. GRUPPO 2006 2005 2004 83,1% 86,9% 85,6% Nel corso dell’anno sono stati inoltre effettuati 53 Audit da parte di clienti, che così hanno potuto verificare la rispondenza dei processi Brembo ai loro requisiti. In un solo caso il cliente ha chiesto azioni di miglioramento, che si sono prontamente concluse con piena soddisfazione dello stesso. Corporate image dipendenti Questo indicatore valuta la percezione che i dipendenti hanno di Brembo rispetto a un elenco di fattori predefinito. Il punteggio globale (scala da 1 a 4) rappresenta la media delle valutazioni associate ad ogni singolo fattore, il cui dettaglio è ricavabile dal relativo grafico. Pur con una lieve flessione rispetto ai livelli precedenti, Brembo è fortemente percepita dai propri dipendenti come azienda prestigiosa, grande, attenta al cliente, che consegue risultati, competitiva, affidabile, innovativa. Le connotazioni meno rilevate riguardano l’essere attenta ai dipendenti, organizzata, unita. I dati sono il risultato di un’indagine condotta ogni due anni da una società esterna, che coinvolge il personale di tutte le sedi e i siti del Gruppo. L’indagine 2003/2004 è stata effettuata nel gennaio 2004 e quella 2005/2006 nella primavera 2006. La redemption è stata in entrambi i casi vicina al 50%. Dati e commenti qui riportati sono analoghi a quelli presentati nel report 2005 in quanto i risultati 2005/2006 erano già disponibili al momento della sua pubblicazione. GRUPPO Scala da 1 a 4 (1 = valutazione minima, 4 = valutazione massima). 84 2005/2006 2003/2004 2.95 3,11 Capitale Strutturale brembo vista dai suoi dipendenti 3,4 3,5 Prestigiosa 3,2 3,2 3,2 3,4 3,1 3,3 3,1 3,3 3,1 3,3 3,1 3,2 3,0 3,2 grande attenta al cliente consegue risultati competitiva affidabile innovativa in crescita 2,9 indipendente 2,9 efficiente 2,5 unita 2,5 organizzata 2005/2006 2003/2004 3,1 2,7 2,8 2,3 2,4 attenta ai dipendenti 3,0 0 1 2 3 4 [1 = per niente; 4 = molto] 85 Capitale Umano Per il terzo anno consecutivo i dati relativi al Capitale Umano sono stati rilevati presso tutte le sedi Brembo nel mondo, grazie al consolidamento di un Sistema Integrato di Gestione delle risorse umane, che rende ugualmente partecipe alla vita dell’azienda tutto il personale operante in 11 paesi di 3 Continenti. Il numero di dipendenti è aumentato nell’anno da 4.354 a 4.703 unità, di cui 2.723 fanno direttamente capo a Brembo S.p.A. e i restanti alle altre società del Gruppo in Italia e all’estero. Dagli indicatori 2006 emerge la fotografia di un’azienda nella quale il livello di scolarità dei dipendenti si conferma piuttosto elevato (mediamente prossimo al diploma di scuola media superiore), dotata di un management decisamente giovane (età media 41anni e mezzo) ma con un’anzianità aziendale in crescita, così come in crescita è la presenza femminile fra quadri e dirigenti. Segni di una precisa scelta di Brembo volta all’inserimento di personale qualificato, alla valorizzazione dei giovani manager e delle competenze del personale femminile, nonché alla promozione delle risorse interne. Per quanto riguarda la mobilità del lavoro si registra un turnover sostanzialmente confermato su tutte le figure aziendali con la novità di un certo aumento nel turnover del management. L’indice di ricopertura interna è in una sostanziale diminuzione, soprattutto perché, ferma restando la volontà di favorire la crescita del personale interno, non è sempre possibile rintracciare le risorse idonee a ricoprire le posizioni liberate, data la forte ricopertura degli anni precedenti (in particolare presso i siti esteri). Livello medio di leadership del management L’indicatore esprime il livello di leadership attribuito al management dai dipendenti ed emerge da un’indagine condotta ogni due anni da una società esterna, coinvolgendo tutti i lavoratori del Gruppo, in Italia e all’estero (in relazione al periodo di effettuazione dell’ultima indagine, dati e commenti di seguito riportati sono analoghi a quelli presentati nel report 2005). Il 69% dei dipendenti esprime una valutazione positiva del management, con un indicatore di apprezzamento globale che risulta tuttavia in lieve flessione rispetto all’indagine precedente. In un set di valutazione che prende in esame diverse caratteristiche (prestigio, capacità di guardare al futuro, attenzione per l’azienda, competenza, efficienza, correttezza, innovazione, fedeltà), il livello di leadership risulta al primo posto fra le doti riconosciute al management Brembo, unitamente al livello di competenza, capacità di guardare al futuro, interesse per l’azienda. GRUPPO Scala da 1 a 4 (1=valutazione minima, 4= valutazione massima). 86 2005/2006 2003/2004 2,78 2,84 Età media del management Quale risultato della rilevazione dell’età anagrafica, effettuata in Italia su dirigenti e quadri e all’estero su livelli parificabili, Brembo si conferma come azienda dotata di un management decisamente giovane, con un’età media di 41anni e mezzo. Per quanto riguarda l'Italia, l’età media rilevata nel 2006 risulta pari a 41,3 anni, lievemente inferiore alla media del Gruppo e in diminuzione rispetto al dato del 2005 (42,6 anni). Fra le sedi estere di Brembo, il management più “giovane” si trova in Messico, alla Brembo Rassini S.A., dove l’età media è di 36,8 anni, mentre il più “anziano” è in Spagna, con un’età media di 47,2 anni. In generale i valori dei vari paesi risultano pressoché invariati rispetto all’anno precedente. 2006 2005 2004 GRUPPO 41,5 41,7 40,8 Indice sintetico di scolarità dipendenti L’indice sintetico di scolarità rappresenta in forma numerica il grado di educazione scolastica delle risorse umane operanti in azienda, attribuendo un valore decrescente da 4 a 1 ai dipendenti rispettivamente in possesso di laurea, diploma di scuola media superiore, diploma di scuola media inferiore, licenza elementare. In generale, il dato dice che il livello medio si attesta in prossimità del diploma di scuola media superiore (o titolo equivalente negli altri paesi), registrando una lieve flessione rispetto al valore rilevato lo scorso anno. Da segnalare un arresto del trend di crescita in Italia, costante fin dalle prime rilevazioni del 1999. Le rilevazioni effettuate (solo in Italia) nel periodo 1999-2001 evidenziano che il tasso di scolarizzazione in azienda è sempre stato in aumento, soprattutto grazie al massiccio inserimento di neolaureati nonché alla maggiore scolarizzazione dei neoassunti in genere. Per quanto riguarda gli altri paesi, i dati sono molto simili al 2005, con lievi variazioni sia in crescita sia in diminuzione. In particolare, l’indicatore di scolarità è diminuito leggermente in Polonia (Dabrowa) e in Brasile, dove la flessione è probabilmente da attribuire a una più attenta analisi nella modalità di calcolo usata per la rilevazione. Gli indici registrano, invece, variazioni positive in tutte le altre sedi, l’aumento più significativo riguarda la in Spagna (+6,8%). 2006 2005 2004 (2) GRUPPO (1) 2,61 2,75 2,72 (1) Scala da 1 a 4 (1 = licenza elementare, 4 = laurea). (2) Il dato è stato corretto rispetto a quello pubblicato nel Bilancio 2004 in seguito a nuove indagini svolte nel corso dell’anno. 87 Percentuale di ricopertura con crescita interna L’indicatore esprime la percentuale di posizioni aziendali ricoperte con promozioni o spostamenti interni di personale rispetto al totale dell’anno. La rilevazione viene effettuata annualmente (per la prima volta nel 2004 a livello mondiale) con riferimento a tutte le posizioni aperte per quadri, impiegati e operai non direttamente dedicati alla produzione. A livello di Gruppo, il dato risulta in decremento negli ultimi due anni, dopo aver registrato una percentuale altissima di ricoperture nel 2004. In Italia l’indice di ricopertura 2006 (pari a 29,54%) è notevolmente superiore a quello medio, ma registra ugualmente una flessione rispetto al 2005 (49,15%), a causa di un numero di posizioni aperte in numero sostanzialmente doppio rispetto all’anno precedente e, quindi, più difficilmente ricopribile con spostamenti interni. In ambito internazionale, la flessione dell’indicatore è essenzialmente da ricondurre alle esigenze di gestione delle risorse umane in Polonia (sede di Dabrowa), Brasile e Messico dove, dopo un periodo di elevata ricopertura interna, si è fisiologicamente registrato un maggior ricorso ad assunzioni esterne. L’inserimento di nuove risorse si è reso necessario soprattutto nelle sedi polacche, la cui costante e forte espansione genera un numero elevato di nuove posizioni da ricoprire. GRUPPO 2006 2005 2004 20,93% 37,16% 73,0% Indice di policompetenza Si intende per policompetenza un processo continuo di formazione dell’operatore allo svolgimento della propria mansione, al set-up e alla manutenzione di primo livello. È policompetente colui che ottiene valutazione massima in tutte le tre funzioni. L’indicatore esprime un elemento di flessibilità, segnalando in quale misura gli operatori di produzione possiedono competenze che vanno oltre la normale conoscenza della postazione di lavoro e sappiano svolgere attività che richiedono specifiche esperienze e conoscenze. L’indicatore mostra anche nel 2006 un decremento, dovuto sia alla mancata rilevazione in alcune Business Unit per motivi di carattere tecnico e informatico, sia all’inserimento di nuovo personale in alcuni stabilimenti del Gruppo (in particolare a Czestochowa, in Polonia). GRUPPO 88 2006 2005 2004 42,80% 50,6% 54,7% Capitale Umano Indice di polivalenza Si definisce polivalente un operatore in grado di operare su almeno 2 diverse postazioni di lavoro; la valutazione avviene attraverso 4 fasi successive, superate le quali l’operatore viene giudicato polivalente. Il 2006 ha registrato una forte flessione rispetto al dato rilevato nel biennio precedente, soprattutto a causa della modifica del perimetro di calcolo dell’indice. Va inoltre rilevato che l’alto turnover negli stabilimenti polacchi ha incrementato le difficoltà di formazione degli operatori e, conseguentemente, la loro polivalenza. GRUPPO 2006 2005 2004 46,19% 63,04% 63,4% Percentuale di fatturato investita in formazione La formazione del personale è sempre stata ed è tuttora uno dei punti di forza di Brembo. Non deve quindi ingannare la flessione che si registra nel 2006 nella percentuale di fatturato investita in questo settore. Il dato è fortemente inferiore a quello dei due anni precedenti solo in quanto in Italia sono stati privilegiati corsi con docenza interna, mentre all’estero si è iniziato a fare ricorso alla formazione finanziata da Fondi Nazionali o Europei. A livello delle sedi straniere il tasso più elevato si registra in Messico (0,20%), il più basso in Brasile (0,03%). In Giappone durante il 2006 si è proseguito con l’investimento in formazione iniziato per la prima volta lo scorso anno (0,13%). Le iniziative formative attuate nel 2006 sono state 458 per un totale di circa 20.000 ore e hanno interessato oltre 3.900 partecipanti. GRUPPO 2006 2005 2004 0,09% 0,21% 0,21% 89 Formazione e valorizzazione delle Risorse Umane in Brembo In continuità con i programmi di sviluppo e formazione delle risorse umane dello scorso anno, le attività formative 2006 sono state indirizzate alla valorizzazione dei talenti personali e al rafforzamento delle competenze tecniche, professionali, gestionali e manageriali. Si è data ulteriore rilevanza allo sviluppo di specifici applicativi, con l’obiettivo sia di facilitare il coordinamento di processi periodici di gestione e lo scambio di informazione tra differenti aree aziendali, sia di agevolare la raccolta diretta di informazioni dal mercato del lavoro. Parallelamente, sulla base delle esigenze formative rilevate, i programmi di formazione interna su tematiche gestionali trasversali hanno coinvolto un cospicuo numero di persone, affiancandosi a interventi mirati di alta formazione esterna individuale, in particolare su temi di Ricerca e Sviluppo, Innovazione, Qualità, Sicurezza e Ambiente. Al fine di rispondere sempre meglio alle esigenze dei mercati e degli interlocutori globali di Brembo, sono stati ampliati gli interventi in campo linguistico rivolti a tutti gli impiegati, sia nelle direzioni centrali che nelle funzioni più vicine al business. Per quanto concerne la formazione rivolta al Management e al Top Management, è stato completato il percorso formativo avviato negli ultimi anni con l’obiettivo di sviluppare e rafforzare le competenze manageriali, con un focus ulteriore sui temi della comunicazione interculturale e dell’integrazione all’interno delle varie aree aziendali. Si sono inoltre conclusi con successo i percorsi formativi integrati nella Brembo Production Academy – finalizzata all’accrescimento di competenze specifiche per figure di diversa responsabilità in ambito produttivo e Design to Cost – che hanno visto coinvolti specialisti e manager provenienti da differenti settori aziendali, tutti in contatto diretto con i processi di Ricerca e Sviluppo. In ambito di sicurezza e ambiente, è proseguita la realizzazione di numerosi interventi relativi a problematiche antinfortunistiche, in particolare su temi di interesse prioritario per le risorse di stabilimento, cui si sono aggiunti interventi specifici sul ruolo di responsabilità, in materia di sicurezza, dei Datori di Lavoro e dei Responsabili di Reparto. Secondo la direttiva europea sul Market Abuse, recepita in Italia, è stato realizzato un intervento formativo indirizzato a Direttori e Responsabili, con l’obiettivo di fornire istruzioni, strumenti e indicazioni per prevenire i reati di abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato. Con il duplice scopo di promuovere maggiormente la cultura della formazione continua e assicurare all’azienda un ruolo di rilievo nel quadro dei network impresa-università, si sono consolidate partnership tra Brembo e il Master Executive in Gestione della Manutenzione Industriale dell’Università di Bergamo e del MIP – Politecnico di Milano, nonché con il Master in Management dell’Innovazione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e con l’Università “Politecnico” di Tlaxcala, in Messico. 90 Capitale Umano Indice di soddisfazione dipendenti L’indicatore, frutto dell’ultima indagine biennale condotta da una società esterna nella primavera 2006, denota una lieve flessione rispetto al biennio precedente, scontando effetti riconducibili al Piano Industriale attuato in Italia nel 2005, che ha portato alla chiusura di due siti. Per quanto riguarda gli altri paesi, il più elevato livello di soddisfazione si registra in Messico (3,09), i più bassi in Spagna e Polonia. In generale, le punte di maggiore soddisfazione vengono rilevate fra i neo assunti e fra quanti lavorano in Brembo da oltre 16 anni. L’analisi del dato delinea inoltre un andamento fortemente correlato al ruolo ricoperto in azienda, con un grado di soddisfazione tanto più elevato quanto maggiore è il livello di inquadramento. Dati e commenti qui riportati sono analoghi a quelli presentati nel report 2005 in quanto i risultati dell’indagine 2005/2006 erano già disponibili al momento della sua pubblicazione GRUPPO 2005/2006 2003/2004 2,77 2,88 Scala: da 1 a 4 (1 = valutazione minima, 4 = valutazione massima). Percentuale di presenza femminile nel management L’indicatore 2006 relativo alla presenza femminile nel management di Brembo, pur in aumento rispetto ai due anni precedenti, fotografa ancora un’azienda fortemente ancorata a una tradizione di management maschile, secondo una connotazione abbastanza tipica del settore di appartenenza e dell’area geografica in cui sono maggiormente concentrate le attività. Su un totale di 230 quadri e dirigenti operanti nell’ambito del Gruppo, la presenza di donne nel 2006 è stata pari a 20, con un incremento di 4 unità rispetto al 2005. L’incremento ha riguardato esclusivamente l’Italia, non essendosi verificati mutamenti in questo senso nelle sedi estere. GRUPPO 2006 2005 2004 8,7% 7,3% 7,6% Turnover dipendenti L’indicatore esprime la percentuale di dipendenti che hanno lasciato l’azienda nell’arco dell’anno rapportata al totale di dirigenti, quadri, impiegati e operai in Italia e all’estero. Nella lettura di questi dati va tenuto conto del fatto che il turnover dei vari paesi è fortemente collegato alle abitudini culturali e alla mobilità del mercato interno del lavoro e che il numero di dipendenti Brembo presso le sedi estere è spesso molto limitato, quindi percentualmente più sensibile a eventuali variazioni. 91 Il turnover relativo a quadri e dirigenti a livello di Gruppo segna un aumento di circa 1,5 punti percentuali, passando dal 3,67% al 5,15%, dopo la flessione registrata nel 2005. Considerando la sola Italia, dove si concentra circa il 70% del management, l’incremento è stato meno pronunciato: dall’1,95% del 2005 al 3,51% del 2006. La punta massima è stata toccata in Polonia, con un dato di turnover pari al 17%, sia in relazione ad alcune scelte gestionali interne, sia per la particolare situazione del Paese che sta rendendo assai critico il processo di retention delle risorse medio-alte. In molte sedi estere il turnover dei manager è stato invece pari a 0 anche nel 2006, come già nell’anno precedente. Fra gli impiegati, a livello di Gruppo, il turnover 2006 è stato del 7,63%, sostanzialmente allineato a quello del 2005 (7,35%). Il dato appare piuttosto omogeneo nei vari paesi in cui Brembo è presente, inclusa l’Italia. Unica eccezione gli Stati Uniti, dove è risultato più elevato ma in diminuzione rispetto all’anno precedente. Il turnover degli operai ha registrato, a livello di Gruppo, un lieve incremento: 12,49% nel 2006 a fronte dell’11,91% nel 2005. In Italia il dato 2006 si assesta sul 10,37%, sostanzialmente allineato a quello 2005. Le sedi polacche registrano percentuali molto elevate di turnover (Dabrowa 17,88%) per due ordini di ragioni: un elevato tasso di impiego è sempre correlato ad un alto tasso di turnover iniziale, inoltre molti polacchi si stanno trasferendo in Inghilterra, Scozia e Irlanda, paesi che dal 2005 hanno aperto il mercato del lavoro alla Polonia. Il turnover maggiore resta quello riferito alla sede spagnola (44,95%) rispetto al 33,77% del 2005. GRUPPO 2006 2005 2004 DIRIGENTI E QUADRI 5,15% 3,67% 4,49% IMPIEGATI 7,63% 7,35% 9,78% 12,49% 11,91% 7,71% OPERAI Anzianità aziendale media dei dipendenti Considerando tutto il personale di Brembo, a livello di Gruppo, l’anzianità aziendale media si attesta, per il secondo anno consecutivo, poco sopra i 6 anni e continua a mostrare un’azienda in crescita, che richiama nuove risorse umane. In Italia, l’anzianità media registrata nel 2006 è di 8,5 anni, in aumento di circa 1 anno rispetto al 2005. Nelle altre sedi, escluso il Messico (8 anni), i dati sono molto inferiori: dai 3,4 anni della sede brasiliana a 1,6 anni nel sito polacco di Dabrowa, il cui impianto è attivo dal 2003 e dove l’anzianità aziendale è fortemente influenzata dalle molte assunzioni fatte per l’avvio della nuova fonderia, entrata in funzione nel 2006. Nel caso di quadri e dirigenti l’anzianità aziendale supera i 9 anni, con un incremento di circa 1 anno rispetto al dato 2005, confermando un trend di basso turnover e di consolidamento del management già in atto da alcuni anni, soprattutto in Italia. 92 GRUPPO 2006 2005 2004 TOTALE DIPENDENTI 6,16 6,33 4,50 DIRIGENTI E QUADRI 9,15 8,34 6,94 Quadro riassuntivo degli indicatori del valore intangibile La tabella elenca i 28 indicatori nella successione in cui sono presentati nel rapporto e precisa per ciascuno di essi l’area di appartenenza (Capitale Relazionale, Capitale Strutturale, Capitale Umano), la modalità di rilevazione (interna o a cura di società esterne) e la frequenza di rilevazione dei dati (trimestrale, semestrale, annuale, biennale). Per una facile e veloce consultazione, essa riporta inoltre il numero di pagina in cui ogni singolo indicatore viene presentato in dettaglio. Area CAPITALE RELAZIONALE CAPITALE STRUTTURALE CAPITALE UMANO Modalità di rilevazione Frequenza di rilevazione Pagina interna semestrale 73 Customer Satisfaction società esterna annuale 73 Corporate image clienti società esterna annuale 74 Indice di concentrazione fatturato interna annuale 76 Indice di penetrazione most relevant customer interna semestrale 76 Percentuale di fatturato investita in marketing e comunicazione esterna interna annuale 77 Numero di brevetti attivi in produzione / Numero di brevetti depositati e attivi interna trimestrale 79 Delibere Tecniche / Organico Direzione Tecnica interna trimestrale 80 Numero di progetti innovativi trasferiti allo sviluppo applicativo / Organico Innovazione interna trimestrale 80 Percentuale di fatturato investita in R&D interna annuale 80 Customer satisfaction area tecnica interna annuale 81 Produttività globale interna trimestrale 81 Indice di Gravità Infortuni interna trimestrale 82 Indice di non conformità cliente a km 0 interna trimestrale 82 Raggiungimento obiettivi Top-Middle Management interna annuale 83 Conformità Audit interni interna trimestrale 84 Corporate image dipendenti società esterna biennale 84 Livello medio di leadership del management società esterna annuale 86 Età media del management interna annuale 87 Indice sintetico di scolarità dipendenti interna annuale 87 Percentuale di ricopertura con crescita interna interna annuale 88 Indice di policompetenza interna trimestrale 88 Indice di polivalenza interna trimestrale 89 Indicatore Quota di mercato Percentuale di fatturato investita in formazione interna annuale 89 società esterna biennale 91 Percentuale di presenza femminile nel management interna annuale 91 Turnover dipendenti interna trimestrale 91 Anzianità aziendale media dei dipendenti interna annuale 92 Indice di soddisfazione dipendenti 93 Palmares 2006 2006 1° posto Palmares Auto Brembo ■ Sistemi frenanti ■ Campionato GP2 Lewis Hamilton - ART Grand Prix ■ Renault World Series Alx Denilsson - Comtec ■ American Le Mans Series LMP1 GT1 GT2 Capello & McNish - Audi Sport North America R-10 Beretta & Gavin - Corvette Racing C6-R Risi Competizione - Ferrari 430 Team Championship ■ Le Mans Endurance Series LMP2 GT1 GT2 Vergers & Barazi - Team Barazi Epsilon - Courage C65 AER Lamy & Gardel & Vosse - Larbre Competition - Aston Martin DB9-R Camathias & Lieb - Autorlando Sport - Porsche 996 GT3 RSR ■ 24 Hours of Le Mans LMP1 LMP2 Biela, Pirro & Werner - Audi Team Joest R-10 Erdos, Newton & Wallace - Ray Mallock MG/Lola ■ FIA GT GT1 GT2 GT3 Bertolini & Bartels - Team Vitaphone - Maserati MC12 Bobbi & Melo - AF Corse - Ferrari 430 Edwards - Tech 9 Motorsport - Porsche 997 Cup ■ GT OPEN GT Bartyan - Play Team Sara Free - Ferrari 430 ■ Italian GT GT1 GT2 GT3 Vilander & Giannoccaro - Play Team Sara Free - Maserati MC12 Caffi & Zardo - Villorba Corse - Ferrari 430 Linoss & Piccini - Mik Corse - Lamborghini Gallardo ■ Speed World Challenge Touring Car Pierre Kleinubing - RealTime Racing - Acura TSX ■ Champ Car World Series Sebastien Bourdais - Newman/Haas Racing Ford-Cosworth/Lola ■ International Race of Champions (IROC) Tony Stewart ■ NASCAR Nextel Cup Jimmie Johnson - Hendricks Motorsports Chevrolet ■ NASCAR Busch Series Kevin Harvick - Richard Childress Racing Chevrolet ■ NASCAR Craftsman Truck Series Todd Bodine - Germain Racing Toyota ■ ARCA RE/MAX Series Frank Kimmel - Clement Racing Ford 1° posto ap racing ■ Sistemi frenanti e frizioni Freno Frizione Alonso - Renault - Renault R27 µ Bourdais - Newman Hass Racing Hornish Jr - Penske Racing Hamilton - Art Grand Prix Team France - France µ Conway - Double R Racing Di Resta - ASM Formula 3 µ µ µ µ µ µ µ ■ Single Seater Formula Formula 1 Champcar IRL GP 2 A1 GP Formula 3 British Formula 3 European ■ Nascar Nextel Cup (Short Tracks&Road Course) Busch Series Craftsman Truck (Short Truck) Nascar Midwest Series (Late Model) Sunbelt Series, FL (Late Model) PASS South Series (Late Model) Track Champion, Illiana, IL (Late Model) Johnson - Hendrick Motorsport Harvick - Richard Childress Racing Bodine - Germain Racing Schendel - Chevrolet Scofield - Chevrolet Rowe - Chevrolet Kelly - Chevrolet µ µ µ µ µ µ µ ■ GT Le Mans 24Hr GT1 Class Le Mans 24Hr GT2 Class IMSA LMP2 Class IMSA GT1 Class IMSA GT2 Class Grand AM GT Class Grand AM Daytona Prototype Class Japanese Super GT 500 Class Japanese Super GT 300 Class Magnasson - Gavin & Beretta - Corvette C6R Kimber-Smith - Dean & Tomlinson - Team LNT, Panoz Esperante Maassen & Lohr - Penske Racing Porsche Gavin & Beretta - Pratt & Miller - Corvette C6R Bergmeister - Petersen Racing - Porsche GT3RS Lally - TGR Pontiac GTO Bergmeister - Krohn Racing - Riley DP Wakisaka & Lotterer - TOM’S Toyota SC430 Yamano & Liri - Re-Ameniya Racing Mazda RX-7 µ µ µ µ µ µ µ µ µ µ µ µ ■ Touring Car British DMT WTC Australian V8 Supercars Neal - Team Halfords Honda Civic Schnieder - AMG Mercedes Priaulx - BMW Motorsport Kelly - Toll HSV Dealer Team µ µ µ µ µ µ µ µ ■ Rally WRC P-WRC British Grp N Loeb - Xsara WRC Al Attiyah - STi Subaru Impreza µ Higgins - STi Subaru Impreza µ ■ Motorcycle Spanish Superbike De Gea - Honda CBR1000RR µ µ 2006 1° posto Palmares MOTO Brembo ■ Sistemi frenanti ■ Mondiale MotoGp Nicky Hayden - Honda ■ Mondiale 250cc Jorge Lorenzo - Aprilia ■ Mondiale 125cc Alvaro Bautista - Aprilia ■ Mondiale SBK Troy Bayliss - Ducati ■ SBK Americano (AMA) Ben Spies - Suzuki ■ SBK UK Ryuichi Kiyonari - Honda ■ Mondiale Motocross MX1 Stefan Everts - Yamaha ■ Mondiale Motocross MX3 Yves De Maria - Ktm ■ Mondiale Enduro E1 Ivan Cervantes - Ktm ■ Mondiale Enduro E2 Samuli Aro - Ktm ■ Mondiale Enduro E3 David Knight - Ktm ■ Mondiale Supermotard S1 Hiemer Bernd - Ktm ■ Mondiale Supermotard S2 Thierry Van Den Bosh - Aprilia 1° posto marchesini ■ Ruote ■ Mondiale SBK Troy Bayliss - Ducati ■ Mondiale 250cc Jorge Lorenzo - Aprilia ■ Mondiale 125cc Alvaro Bautista - Aprilia ■ SBK Italia Marco Borciani - Ducati ■ SBK UK Ryuichi Kiyonari - Honda ■ Mondiale Endurance Philippe/Kitagawa/Lagrive - Suzuki ■ 8 Hours di Suzuka Tsujimura/Ito - Honda ■ 24 Hours Le Mans Protat/Four/Ribalta - Honda ■ Bol d’Or Philippe/Kitagawa/Lagrive - Suzuki ■ Europeo 250cc Alvaro Molina - Aprilia ■ SBK AMA Jeff Ward - Honda BREMBO S.p.A. 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