Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile

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Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile
Bilancio del valore economico, ambientale
e intangibile 2006 - Gruppo Brembo
Brembo nel mondo
Brembo Scandinavia AB
Brembo North America Inc.
Brembo Deutschland GmbH
Brembo Spolka Zo.o.
Brembo Poland Spolka Zo.o.
Ap Racing Ltd.
Brembo UK Ltd.
Fuji Co.
Brembo Japan Co. Ltd.
International Sport
Automobile S.a.r.l.
Corporacion
Upwards 98 S.A.
Brembo China
Brake Systems Co. Ltd.
Nanjing Yuejin Automotive
Brake System Co. Ltd.
Brembo Rassini S.A. de C.V.
Fundimak S.A. de C.V.
KBX Motorbike Products
Private Ltd.
Brembo
do Brasil Ltda.
Brembo S.p.A.
Marchesini S.p.A.
Softia S.r.l.
Brembo Ceramic Brake
Systems S.p.A.
Brembo Performance S.p.A.
Petroceramics S.r.l.
Insediamento produttivo
Sito commerciale
brembo s.p.a.
curno
100%
- italia
Ap Racing LTD.
100% marchesini s.P.A.
jerago con orago - italia
coventry - regno unito
100%
BREMBO DEUTSCHLAND GMB
100% BREMBO PERFORMANCE s.P.A.
curno - italia
leinfelden-echterdingen germania
60%
BREMBO CHINA BRAKE SYSTEMS Co. Ltd.
50%
beijing - cina
50%
KBX Motorbike products
Private Ltd.
stezzano - italia
100%
Brembo International s.a.
Nanjing Yuejin Automotive Brake System Co. Ltd.
100% Brembo Spolka Zo.o.
czestochowa - polonia
100%
Brembo Poland
Spolka Zo.o.
dabrowa g. - polonia
100% Brembo Scandinavia A.B.
göteborg - svezia
100% Brembo UK Ltd.
london - regno unito
100%
america
100%
Brembo North America Inc.
costa mesa - usa
99,99% brembo do brasil ltda.
betim - brasile
76%
softia s.r.l.
erbusco - italia
20%
nanjing - cina
europa
40%
luxembourg - lussemburgo
pune - india
27,75%
Brembo Ceramic Brake Systems s.P.A.
PETROCERAMICS S.R.L.
milano - italia
asia
100% Brembo Japan Co. Ltd.
tokyo - giappone
1,20% Fuji Co.
tokyo - giappone
Brembo Rassini S.A. de C.V.
puebla - messico
5,80%
Fundimak S.A. de C.V.
mexico city - messico
brembo participations b.v.
amsterdam - olanda
68%
Corporacion Upwards 98 S.A.
zaragoza - spagna
10%
International Sport Automobile S.a.r.l.
levallois perret - francia
28
Questo schema adempie agli obblighi
informativi al pubblico ex art. 125 Delibera Consob n. 11971
del 14 maggio 1999.
Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2006
I freni Brembo danno molti vantaggi.
Prima di tutto una frenata silenziosa.
Indice
Lettera del presidente agli stakeholders
6
Cariche sociali 9
Brembo in sintesi
Una storia di eccellenza
Missione e valori guida
Codice Etico
Corporate Governance Valore economico di Brembo
Sintesi dei risultati del Gruppo
Contesto macroeconomico e mercati valutari
Attività dell’azienda e mercato di riferimento
Ricavi per applicazione e per area geografica
Investimenti
Risultati consolidati di Brembo
Andamento del titolo di Brembo S.p.A.
Valore ambientale di Brembo
Politica dell’ambiente e principi di comportamento
Gestione sicurezza e ambiente
Impatto ambientale delle attività di Brembo
Azioni per il miglioramento della gestione ambientale
Indicatori ambientali delle attività di Brembo
Principali obiettivi 2007
Valore intangibile di Brembo
Modalità di misurazione dell’intangibile
Capitale Relazionale
Capitale Strutturale
Capitale Umano
Quadro riassuntivo degli indicatori del valore intangibile
Palmares 2006
11
12
17
19
21
27
28
30
31
34
35
37
43
47
48
50
53
55
61
64
67
68
73
79
86
93
95
Lettera del presidente agli stakeholders
Gentili Signori,
con questo Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2006, che affianca ed integra il Bilancio
d’esercizio, abbiamo voluto mettere a disposizione vostra e di tutti gli interlocutori di Brembo uno strumento
di valutazione agile e sintetico di queste tre dimensioni aziendali, presentate in modo integrato, con un
ampio supporto di dati e informazioni.
Negli ultimi anni Brembo ha sviluppato una significativa evoluzione nella comunicazione delle proprie
performance economiche e non economiche al fine di agevolare la comprensione del valore generato, per la
cui valutazione non è più sufficiente una rendicontazione puramente finanziaria, ma è sempre più necessaria
la misurazione di aspetti “intangibili”.
Infatti, nel giudizio degli investitori, il valore di un’azienda dipende in larga misura dalle sue potenzialità di
crescita futura: una crescita che resta certamente legata alla redditività e solidità patrimoniale, ma che si
fonda anche sulla capacità innovativa e sulla corretta gestione dei rischi presenti nelle dimensioni economica,
sociale ed ambientale.
A questo si aggiunge la diffusa sensibilità del mercato e dell’opinione pubblica ad una gestione aziendale
responsabile e ambientalmente compatibile, che trova concreta espressione anche nelle direttive e
nell’attenzione normativa da parte dei legislatori nazionali e internazionali.
Per questo è importante parlare di sostenibilità e per questo Brembo ha sempre praticato l’orientamento
alla crescita sostenibile, declinando il principio di sostenibilità nelle strategie, nelle politiche aziendali e nei
rapporti con tutti i portatori di interesse.
Sotto il profilo economico, Brembo ha chiuso il 2006 con risultati in deciso incremento rispetto all’esercizio
precedente: i ricavi sono stati pari a 806 milioni di euro, in aumento del 13,3%, con un utile netto di
42,9 milioni, in crescita del 6%, avendo sostenuto investimenti per circa 80 milioni di euro. Questi risultati
confermano la correttezza delle strategie attuate negli ultimi anni, coerentemente agli indirizzi del Piano
Industriale 2004-2006, che hanno portato: all’aumento della capacità produttiva, grazie alla nuova fonderia
di ghisa inaugurata nel febbraio 2006 a Dabrowa, in Polonia, nei pressi del già esistente stabilimento di
lavorazione dischi; alla concentrazione della produzione europea in Italia, Spagna e Polonia; allo sviluppo
di nuove attività produttive sullo scenario mondiale, che sono andate ad aggiungersi a quelle già da tempo
esistenti in Cina Giappone, Messico e Brasile. Il 2006 ha visto, in particolare, l’avvio operativo di due joint
venture, costituite rispettivamente in India e in Cina, attraverso le quali intendiamo consolidare la nostra
presenza produttiva e commerciale in Estremo Oriente.
Sotto il profilo ambientale Brembo presta da sempre grande attenzione al rigoroso rispetto delle normative
vigenti ed è volontariamente impegnata in programmi e iniziative di costante miglioramento delle
performance in tutti i siti aziendali, al fine di ottenere risparmi energetici e di materiali e di ridurre il più
possibile qualsiasi impatto sull’ambiente. In quest’ottica, nel 2006 Brembo ha proseguito il programma di
integrazione dei sistemi di gestione sicurezza e ambiente, secondo i più rigorosi standard internazionali,
portando a dieci i siti a regime sul totale di tredici siti operativi nel mondo.
Per quanto riguarda il valore intangibile di Brembo, esso si esprime primariamente attraverso la creatività e
la capacità di innovazione che contraddistinguono questa azienda e tutti quanti vi lavorano. La crescita della
nostra presenza produttiva e commerciale a livello internazionale ha sempre avuto come corollario un uguale
impegno verso la ricerca e l’innovazione tecnologica, fattori sui quali Brembo ha costruito il suo successo
negli anni e che rappresentano una solida garanzia anche per il proprio futuro. Nuove idee e nuovi concetti
sono costantemente allo studio da parte dei nostri tecnici. Nuovi brevetti vengono registrati ogni anno a
protezione delle nostre invenzioni. Il marchio Brembo è sempre più riconosciuto nel mondo come sinonimo
di eccellenza nel suo settore. Essere avanti agli altri nel nostro mercato è sempre stato il nostro obiettivo e
questo stesso obiettivo intendiamo continuare a perseguire.
Nei primi mesi del 2007 verrà completato il trasferimento del quartier generale del nostro Gruppo presso il
Parco Scientifico Tecnologico “Kilometro Rosso” di Stezzano, nei pressi di Bergamo, dove già si è trasferito
nel 2006 il nostro Centro di Ricerca e Sviluppo e dove ha sede la joint venture costituita con DaimlerChrysler
per la produzione degli avanzatissimi dischi freno in ceramica, montati dai più esclusivi modelli di auto
sportive. Il trasferimento di queste unità in un contesto fortemente stimolante, dove la presenza di centri
di ricerca di altre aziende faciliterà ulteriormente il “contagio” delle idee, è un altro traguardo raggiunto
da Brembo e, nello stesso tempo, un nuovo punto di partenza da cui guardare con fiducia a un futuro di
ulteriore crescita e sviluppo.
Il Presidente
Alberto Bombassei
Cariche sociali
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Amministratore Delegato
Consiglieri
Alberto Bombassei (1) (6)
Stefano Monetini (2) (6)
Paolo Biancardi (3)
Cristina Bombassei (4) (6)
Giovanni Cavallini (3)
Giancarlo Dallera (3)
Giovanna Dossena (3)
Andrea Gibellini (3)
Umberto Nicodano (5)
Giuseppe Roma (3)
Matteo Tiraboschi (4) (6)
Collegio Sindacale
Presidente
Sindaci effettivi
Sindaci supplenti
Società di Revisione
Comitati Comitato per il Controllo Interno
Presidente
Comitato per la Remunerazione
Presidente
Organismo di Vigilanza
Presidente
Sergio Mazzoleni
Enrico Cervellera
Andrea Puppo
Mario Tagliaferri
Giuseppe Marangi
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Giuseppe Roma
Giovanna Dossena
Andrea Gibellini
Umberto Nicodano
Paolo Biancardi
Giancarlo Dallera
Giovanna Dossena
Giuseppe Roma
Umberto Simonelli
Al Presidente spetta la rappresentanza legale della società; gli sono altresì attribuiti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, salvo le limitazioni di legge
e di statuto. Lo stesso riveste anche la carica di Vice-Presidente in una società del Gruppo.
(2)
Amministratore Delegato, al quale sono attribuiti alcuni poteri di ordinaria amministrazione in Brembo S.p.A. Lo stesso riveste anche la carica di Consigliere in una
società del Gruppo.
(3)
Corporate Governance – Amministratori non esecutivi e indipendenti – come da Regolamento Borsa Italiana per Segmento STAR – Art. 2.2.3, gli stessi rispettano altresì
i requisiti di indipendenza del Manuale di Corporate Governance Brembo S.p.A.
(4)
Il Consigliere indicato riveste anche cariche in società del Gruppo.
(5)
Amministratori non esecutivi.
(6)
Amministratori esecutivi.
(1)
BREMBO S.p.A. Sede sociale: CURNO (BG) - Via Brembo 25
Capitale Sociale: € 34.727.914,00 - Registro delle imprese di Bergamo - Codice fiscale (part. IVA) n. 00222620163
L’assenza di vibrazioni in frenata
è un altro aspetto del comfort Brembo.
SEMPRE PIù VICINO ALLA PERFEZIONE.
Brembo in sintesi
Una storia di eccellenza
Brembo è leader mondiale nella progettazione e produzione di sistemi frenanti per auto e moto ad elevate prestazioni e
per veicoli commerciali. L’azienda, nata nel 1961 a Paladina (Bergamo), opera oggi in 12 paesi del mondo, contando sul
contributo di oltre 4.700 collaboratori, di cui oltre il 40% attivo presso le sedi e le società estere.
L’attività del Gruppo si articola su 23 siti produttivi e commerciali presenti in 3 continenti. La produzione, oltre che in Italia,
si realizza nelle società situate in Spagna (Zaragoza), Polonia (Czestochowa e Dabrowa), Inghilterra (Coventry), Messico
(Puebla), Brasile (Betim), Cina (Nanjing e Pechino) e India (Pune), mentre altre società, in Inghilterra (Londra), Svezia (Göteborg), USA (Costa Mesa – California) e Giappone (Tokyo), svolgono attività di distribuzione e vendita.
L’organizzazione è strutturata in 5 Business Unit – Auto, Veicoli Commerciali, Moto, Racing, After Market – più la Divisione
Industriale, supportate da 8 Direzioni Centrali: Business Development, Marketing, Acquisti, Qualità e Ambiente, ICT, Tecnologie e Sistemi, Società Estere, Advanced R&D.
I prodotti Brembo sono venduti in 70 paesi del mondo e si indirizzano sia al mercato del primo equipaggiamento sia a
quello del ricambio, avendo come principali clienti i maggiori costruttori mondiali di autovetture, di motociclette, di veicoli
commerciali, oltre che di vetture e moto da competizione.
Tratti distintivi di Brembo sono una forte capacità innovativa e l’integrazione verticale del processo produttivo, che abbraccia tutte le fasi della lavorazione. L’azienda ha infatti integrato nel processo industriale le proprie fonderie, ampliando con
un’approfondita conoscenza della metallurgia il know-how progettuale relativo ai componenti degli impianti frenanti e
generando così una sinergia che ottimizza il ciclo di produzione.
Nel 2006 è entrata in funzione a Dabrowa, in Polonia, nei pressi del già esistente stabilimento di lavorazione dischi, una
nuova fonderia di ghisa, che è andata ad aggiungersi alle due fonderie da anni operanti rispettivamente in Italia, a Mapello
(Bergamo), e in Messico, a Puebla. In Cina e in India hanno inoltre iniziato l’attività operativa due nuove joint venture, attraverso le quali Brembo intende rafforzare la propria presenza industriale e commerciale sui mercati dell’Estremo Oriente.
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STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL GRUPPO BREMBO
Risorse Umane e Organizzazione
Legale e Societario
Mercato e Innovazione
Sviluppi Immobiliari
Comunicazione
e Relazioni Istituzionali
Finance
Presidente
Amministratore Delegato
Direttore Generale
Business Development
Acquisti
Advanced R&D
Tecnologie Sistemi
I.C.T.
Qualità e Ambiente
Società Estere
Marketing
Divisione
Industriale
BU
Auto
BU
Veicoli commerciali
BU
Moto
Performance
Group
BU
After Market
Cura lo sviluppo e la
gestione del mercato
interno attraverso il
presidio del processo
logistico-industriale
del disco e dei
prodotti di fonderia.
Sviluppa e produce
componenti e moduli
per auto destinati
al mercato mondiale.
Sviluppa e produce
componenti per
sistemi frenanti per
veicoli industriali
da 3.5 a 10.0 p.t.t.
e dischi freno per
veicoli fino a 40 t.
Sviluppa e produce
componenti per
sistemi frenanti
per moto, scooter,
motoslitte
e ATV (All Terrain
Vehicles).
Prodotti
Dischi freno
Pinze freno
Freni di
stazionamento
D.I.H.
Prodotti
Dischi freno
Pinze freno
Pompe freno
Ruote in lega
ABS
Fornisce sistemi frenanti,
impianti frizione
e cerchi ruota a team
di successo partecipanti
ai principali campionati
mondiali Racing:
Formula 1
GT/WSC
Indy
Nascar
World Rally
Motomondiale
Superbike
Enduro
Cross
Commercializza
dischi freno
per il mercato
del ricambio auto,
con copertura quasi
totale del parco
circolante
automobilistico
europeo.
Prodotti
Dischi freno
Prodotti
Dischi freno
Pinze ad elevate
prestazioni
Moduli freno
completi
Prodotti
Dischi freno
13
Le tappe dell’eccellenza di Brembo
1961
Emilio Bombassei, padre dell’attuale presidente di Brembo, fonda a Paladina, a pochi chilometri da Bergamo, un’officina
meccanica che ben presto, grazie alle esperienze maturate nei settori meccanico e metallurgico, comincia a lavorare per
clienti come Alfa Romeo.
1964
Brembo inizia a produrre i primi dischi freno italiani diretti al mercato del ricambio; fino ad allora i dischi venivano importati
dal Regno Unito. Alla produzione di dischi freno si affianca successivamente la produzione di altri componenti del sistema
frenante. A fine 1965 l’azienda conta 28 dipendenti, compresi i quattro soci fondatori.
1972
Con una fornitura per la Moto Guzzi, il marchio Brembo compare sulle gloriose motociclette prodotte in Italia. In breve
Brembo raggiunge la leadership nel segmento dei sistemi frenanti per le due ruote.
1975
Enzo Ferrari, patron di Maranello, affida alle cure di Brembo la “rossa” più prestigiosa della Formula 1. Per Brembo è una
“consacrazione” tecnologica e qualitativa e l’avvio di una collaborazione che dura tutt’ora. A fine anno l’azienda conta 146
dipendenti, con un fatturato di 2,8 miliardi di lire.
1980
Alla gamma di prodotti Brembo si aggiunge una pinza freno per autovetture assai innovativa nel disegno e nel materiale:
l’alluminio. Le nuove pinze in alluminio vengono adottate in fasi successive dai produttori di automobili ad alte prestazioni
quali Porsche (ancora oggi fornita al 100% da Brembo), Mercedes, Lancia, BMW, Nissan, Chrysler.
1983
In un’ottica di crescente internazionalizzazione, Brembo concorda l’ingresso nel capitale sociale di Kelsey-Hayes, gruppo
multinazionale statunitense attivo nella produzione di sistemi frenanti.
1985
Brembo sceglie di competere anche nel segmento dei freni a disco per veicoli industriali e in breve diventa fornitore
strategico per Iveco, Renault Veicoli Industriali e Mercedes. A fine anno l’azienda conta 335 dipendenti, con un fatturato
di 51 miliardi di lire.
1993
Alberto Bombassei, figlio del fondatore Emilio e a sua volta cofondatore dell’azienda, riacquista insieme ai manager di
Brembo la quota azionaria ceduta 10 anni prima a Kelsey-Hayes. Una scelta che punta sul sistema Italia e che fa leva sulle
risorse di management e sulle capacità tecnologiche di Brembo. 1995
Brembo viene quotata alla Borsa Valori di Milano. Prima certificazione di qualità ISO 9001, per i siti produttivi di Curno e S.
Giovanni Bianco (Bergamo). A fine anno l’azienda conta 1.115 dipendenti, con un fatturato di 331 miliardi di lire.
1999
Brembo realizza per la prima volta il Bilancio dell’Intangibile, utilizzato prevalentemente a fini gestionali e parzialmente
reso pubblico all’interno del Bilancio d’esercizio. È il primo Bilancio dell’Intangibile realizzato in Italia e il primo nel mondo
nel settore automotive. Nello stesso anno Brembo si classifica tra le prime 20 aziende nel mondo, unica italiana, nelle
graduatoria di Forbes delle 300 migliori aziende di medie dimensioni.
14
2000
Brembo sigla importanti accordi sulla strada dell’internazionalizzazione e si assicura una presenza diretta sia produttiva sia
commerciale, con società proprie o in joint venture, in Sud Africa, in Cina e nel Regno Unito, dove acquisisce AP Racing,
importante produttore di componenti del sistema frenante e di frizioni per auto e moto da competizione. In Italia acquisisce
il 70% della società Marchesini (oggi controllata al 100%), specializzata nella realizzazione di ruote in magnesio per moto
da competizione. Prima certificazione ambientale ISO 14001, per il sito produttivo di Curno.
2001
Brembo si aggiudica l’Oscar del Bilancio e della Comunicazione Finanziaria per le società quotate. Riceve inoltre il “Ferrari
Innovation Award” per aver contribuito, con costante e tenace innovazione del proprio prodotto, all’eccellenza delle
prestazioni delle monoposto Formula 1 e delle vetture Gran Turismo Ferrari e Maserati.
AT Kearney assegna a Brembo, per lo stabilimento di Curno, il “GEO Award” (Global Excellence in Operation), prestigioso
riconoscimento che premia i migliori stabilimenti in Europa e nel mondo. A fine anno l’azienda conta 3.366 dipendenti,
con un fatturato di 531 milioni di Euro.
2002
Brembo vara il Codice Etico per dipendenti e collaboratori e il Codice di Autodisciplina, che recepisce integralmente il
Codice Preda. Il gruppo giapponese Fuji Heavy Industries Ltd. conferisce a Brembo il “Production Award” per l’eccellenza
nella cooperazione e il supporto nella produzione del modello 2002 della Subaru Impreza. Prima azienda in Italia e fra le
prime in Europa, Brembo ottiene la certificazione del proprio Sistema di Gestione per la Qualità secondo la Norma ISO/TS
16949:2002, punto di riferimento per il settore automotive.
2003
Grazie all’introduzione dei dischi freno in materiale ceramico composito (CCM), Brembo vince il “Pace Award”, prestigioso
riconoscimento assegnato ogni anno da Automotive News e da Cap Gemini Ernts & Young al prodotto più innovativo del
mondo nel settore della componentistica auto. Per lo stesso prodotto Brembo riceve un ulteriore Premio al Motortec di
Madrid. Prima certificazione di sicurezza OHSAS 18001, per il sito produttivo di Curno.
2004
Nel Parco Scientifico Tecnologico “Kilometro Rosso” di Stezzano (Bergamo) viene inaugurato il nuovo stabilimento di
Brembo Ceramic Brake Systems S.p.A., joint venture con Daimler-Chrysler dedicata alla produzione degli avanzatissimi
dischi freno in materiale ceramico composito, forniti a Ferrari e Mercedes. Per questo prodotto Brembo riceve il Compasso
d’Oro dalla Fondazione ADI per il Design Italiano. Viene inoltre premiata come “Best Innovator” nel settore “Product
Lifecycle Management” a seguito di un’indagine effettuata da A.T. Kearney, in collaborazione con Il Sole 24 Ore.
2005
Nell’ambito del Premio Nazionale per la Responsabilità Sociale, patrocinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,
Brembo riceve il primo premio per la categoria “grandi imprese”.
2006
A Dabrowa Gornicza, in Polonia, entra in funzione la terza fonderia del Gruppo che, integrandosi allo stabilimento esistente,
dà vita a uno dei più avanzati poli tecnologici del disco in Europa. In Cina e in India parte l’attività in due nuovi insediamenti
produttivi, realizzati attraverso joint venture e destinati a servire i costruttori europei e asiatici presenti nell’area.
A fine anno il Gruppo conta 4.703 dipendenti, con un fatturato di 806 milioni di Euro.
15
Missione e valori guida
Brembo intende la propria missione aziendale come un costante impegno ugualmente rivolto a:
Ideare e fornire al mercato soluzioni innovative
per il controllo dinamico del veicolo
Creare valore e benessere per i clienti,
i collaboratori, gli azionisti, i fornitori e la collettività
In Brembo l’agire dell’azienda e di ogni singolo dipendente o collaboratore è improntato al rispetto di Valori Guida che sono
frutto di un processo di elaborazione e condivisione interna, che ha coinvolto a vari livelli ampie fasce del personale.
In tali valori si riassume il comune sentire di una comunità aziendale impegnata ad operare in modo eticamente e socialmente responsabile, secondo principi di rispetto delle regole, responsabilità e trasparenza, che sono alla base del prezioso
patrimonio di credibilità, affidabilità e reputazione in cui si identifica il marchio Brembo.
Il 2006 ha visto l’avvio di un nuovo processo interno di analisi e definizione dei valori chiave su cui ciascuno basa i propri
comportamenti in azienda. Tale processo sfocerà entro il 2007 nell’adozione e divulgazione di una Carta dei Valori condivisa
a livello di Gruppo.
17
I Valori Guida di Brembo
Appartenenza.
L’azienda, i suoi collaboratori, i clienti e i suoi fornitori, formano un’unica grande squadra, orgogliosi di essere
Brembo: ognuno è importante e prezioso per l’azienda.
Ascolto. Dare piena soddisfazione al cliente, prestando attenzione alla sue esigenze, anche inespresse.
Etica. Impostare i rapporti tra persona, azienda e collettività sulla base di comportamenti leali, onesti e ispirati a principi
etici diffusi e condivisi; fondare lo sviluppo aziendale sul rispetto dell’uomo e dell’ambiente; agire con trasparenza
nei confronti di tutti gli interlocutori; rispettare le norme e i regolamenti esistenti nei vari contesti in cui Brembo
opera.
Impegno. È il patto fondamentale dell’individuo con l’azienda che nasce dal fare le cose con passione, condividendo la
visione aziendale e gli obiettivi della propria area di attività.
Partnership. Essere propositivi, condividere obiettivi e piani soddisfacendo le reciproche necessità.
Proattività. Anticipare i cambiamenti come sfida continua per il successo; agire in tempo reale, promuovere soluzioni innovative superando le attese.
Qualità. Dedicare se stessi alla massima soddisfazione del proprio cliente; perseguire l’eccellenza, migliorando e innovando
le proprie competenze per il successo aziendale e personale; far bene sin dalla prima volta.
Responsabilità. Vivere il proprio ruolo da protagonisti, portare soluzioni e prendere decisioni tempestive con determinazione,
professionalità e proattività.
Valorizzazione. È il patto fondamentale dell’azienda con l’individuo: l’impegno a scoprire, sviluppare e promuovere le competenze
delle persone.
18
Codice Etico
Brembo ha come principio imprescindibile il rispetto delle leggi, dei regolamenti e di ogni altra disposizione normativa
vigente nei paesi in cui opera direttamente o con proprie società controllate o partecipate.
Dal 2003 l’azienda si è dotata di un Codice Etico, distribuito a tutti i dipendenti, con il quale sono stati formalizzati all’interno dell’organizzazione gli orientamenti di base, ispirati ai Valori Guida, che devono informare sia le scelte imprenditoriali
sia la condotta dei singoli collaboratori.
Le disposizioni contenute nel Codice Etico mirano a raccomandare, promuovere o vietare specifici comportamenti, in forma
complementare e aggiuntiva a quanto previsto dalle disposizioni di legge vigenti nei paesi in cui operano le società del
Gruppo.
Nel corso del 2006 è proseguito, nell’ambito dell’attività di Internal Audit, lo svolgimento di audit nell’ambito di società del
Gruppo in Italia e all’estero, al fine di assicurare l’effettiva applicazione delle norme aziendali di comportamento recepite
nel Codice Etico.
19
Corporate Governance
La Corporate Governance è il sistema di controllo che deve tutelare i diritti degli stakeholder, garantendo trasparenza informativa, correttezza gestionale, efficacia ed efficienza ed è universalmente considerata lo strumento-caposaldo di una moderna realtà industriale, frutto della mutata sensibilità sociale e dello stesso legislatore per le relazioni fra etica e impresa.
Principi
In Brembo il termine Corporate Governance assume non solo il significato di insieme di regole e procedure che governano i
processi decisionali, di controllo e di monitoraggio della vita aziendale, ma anche di affermazione di valori ispirati a principi
etici riconosciuti e condivisi, che sono alla base del rapporto di stima e fiducia che deve permeare ogni singolo aspetto
della vita lavorativa.
In quest’ottica, Brembo ha implementato e costantemente migliorato il proprio modello di Corporate Governance allineandolo al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A., approfondendo e sviluppando le tematiche dell’etica e aderendo
in maniera volontaria ai principi della responsabilità sociale d’impresa.
La Relazione sulla Corporate Governance è disponibile nel sito Internet di Brembo (www.brembo.com – sezione Investor
Relations & Informazioni Finanziarie).
Manuale di Corporate Governance
Il modello di Corporate Governance Brembo trova statuizione in uno specifico Manuale di Corporate Governance (già
adottato nel maggio 2005 quale evoluzione di un precedente Codice di Autodisciplina), che recepisce le indicazioni della
più recente normativa italiana ed europea sul “market abuse”.
Costituiscono parte integrante del Manuale di Corporate Governance i seguenti documenti nelle loro versioni più aggiornate:
• Statuto Sociale
• Istruzioni per la gestione del Consiglio di Amministrazione Brembo S.p.A.
• Regolamento del Comitato per la Remunerazione
• Regolamento del Comitato per il Controllo Interno
• Istruzioni per la gestione delle operazioni significative e delle operazioni in conflitto di interesse
• Istruzioni per la gestione dell’Assemblea Brembo S.p.A.
• Regolamento assembleare
• Nomina dell’Investor Relator
• Trattamento delle informazioni rilevanti e comunicazione all’esterno di documenti e informazioni
• Istruzioni per la gestione del Collegio Sindacale Brembo S.p.A.
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Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo
Conformemente a quanto previsto dal Decreto Legislativo 231/2001 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle
persone giuridiche, delle società e delle associazioni) e nel rispetto delle linee guida di Confindustria, Brembo ha predisposto un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo che definisce regole, strumenti e comportamenti da osservare
in ambito aziendale al fine di prevenire eventuali reati e responsabilità connesse alle disposizioni di cui allo stesso Decreto
Legislativo 231/2001 e al successivo Decreto Legislativo 61/2002 (Disciplina degli illeciti penali e amministrativi riguardanti
le società commerciali).
I dipendenti sono informati della possibilità di segnalare eventuali irregolarità e/o violazioni al Modello di Organizzazione,
Gestione e Controllo (come pure al Codice Etico) attraverso invio di e-mail ad un’apposita casella postale, i cui contenuti
vengono inoltrati secondo competenza all’Organismo di Vigilanza o al Comitato per il Controllo Interno.
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI BREMBO
Reati contro P.A. / Reati Societari / Market Abuse
CO
Organismo di vigilanza
CONTRO
DI
Sistema sanzionatorio
MA
CO
ETI
Procedure speciali
SISTE
DICE
Attività sensibili
LLO
INTERNO
Decreti Legislativi 231/01 E 61/02
Sistema di Controllo Interno
In Brembo vige un Sistema di Controllo Interno che è conforme ai principi contenuti nel Codice di Autodisciplina di Borsa
Italiana e che, attraverso l’implementazione di un processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei
principali rischi (Internal Audit), garantisce il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Le attività che rientrano in questo ambito fanno capo al Comitato per il Controllo Interno, composto da Consiglieri non
esecutivi ed indipendenti.
22
Corporate Governance
Nel corso del 2006 il Comitato ha analizzato in particolare l’attività svolta dalla funzione di Internal Audit ed ha ampiamente
monitorato la correttezza delle procedure, l’efficienza delle operazioni aziendali, l’affidabilità dell’informazione finanziaria,
il rispetto di leggi e regolamenti e le iniziative a salvaguardia dei beni aziendali.
Durante l’anno sono state organizzate teleconferenze formative con le consociate estere, finalizzate alla condivisione dell’attività di Internal Audit e alla creazione di un canale comunicativo istituzionale con le singole società, presso le quali è
stato nominato un referente per l’attività di controllo. L’attività di Internal Audit si è orientata, come previsto dal Sistema di
Controllo Interno, nelle due direzioni della prevenzione dei rischi e degli interventi diretti ad accertare ed eliminare eventuali
anomalie ed irregolarità.
Tutte le problematiche emerse sono state affrontate, risolte o avviate a soluzione dai diretti responsabili e nessuna violazione
di norme che comporti le sanzioni previste dal D.Lgs. 231/2001 è stata rilevata nel corso dell’esercizio.
sistema di controllo interno
CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE
AMMINISTRATORE DELEGATO
DIRETTORE GENERALE
Comitato di Analisi
e Prevenzione Rischi
Comitato per il
Controllo Interno
Preposto
al Controllo Interno
Organismo
di Vigilanza
Collegio
Sindacale
Internal Auditors
e Auditors ad Hoc*
Società
di Revisione
Dipendenti
* Soggetti selezionati di volta in volta per capacità professionali in base alle problematiche
23
Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A., nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2005 e in carica sino all’Assemblea
di approvazione del Bilancio d’Esercizio 2007, è composto (alla data del 31 dicembre 2006) da undici Amministratori, dei
quali quattro esecutivi, tre non esecutivi ed indipendenti e quattro non esecutivi.
Tutti gli Amministratori non esecutivi e quelli che possono qualificarsi indipendenti hanno i requisiti previsti dal Manuale di
Corporate Governance Brembo, nonché quelli richiesti dall’Art. 148, comma 3 del D.Lgs. 58/98.
Tutti gli Amministratori sono in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità e rispettabilità richiesti dalle disposizioni
di legge e di regolamento.
Il Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2006 ha confermato Alberto Bombassei quale Presidente di Brembo S.p.A. ed
ha altresì nominato quale Amministratore Delegato Stefano Monetini.
Segretario del Consiglio di Amministrazione è Bruno Saita.
Incarichi dei singoli consiglieri
Non esecutivo
Indipendente
Esecutivo
N. altri incarichi
x
8
x
5
Alberto Bombassei Presidente
Paolo Biancardi x
Cristina Bombassei x
x
3
Giancarlo Dallera x
x
3
Giovanna Dossena x
x
3
Andrea Gibellini x
x
1
x
1
Umberto Nicodano x
8
Giuseppe Roma x
3
x
Matteo Tiraboschi 24
3
Giovanni Cavallini Stefano Monetini x
x
7
Corporate Governance
Sistema delle Deleghe
Al Presidente Alberto Bombassei il Consiglio di Amministrazione ha attribuito ampi poteri relativi all’indirizzo strategico,
alla elaborazione e proposta delle linee guida di sviluppo internazionale, delle politiche finanziarie e di riorganizzazione del
Gruppo, oltre ad alcuni poteri di straordinaria amministrazione.
All’Amministratore Delegato Stefano Monetini, che mantiene anche la carica di Direttore Generale, è stata attribuita la
responsabilità dell’attuazione delle linee guida promosse dal Presidente e della gestione delle stesse sulle Business Unit, sulla
Divisione industriale, su tutte le società e sulle funzioni di staff a supporto delle operations.
Alla competenza del Consiglio sono riservate, tra l’altro, le decisioni in merito alla compravendita di partecipazioni in altre
società (attività di M&A), il rilascio di garanzie a terzi da parte di Brembo S.p.A., nonché la competenza in materia di budget
annuali e di piani strategici.
Al Direttore Generale, ai Direttori di Business Unit e ad altri Direttori Centrali sono stati conferiti limitati poteri di ordinaria
amministrazione connessi all’espletamento delle rispettive funzioni, regolarmente iscritti nel Registro delle Imprese di Bergamo.
Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale è stato nominato dall’ dall’Assemblea del 29 aprile 2005 ed è composto da Sergio Mazzoleni (presidente), Enrico Cervellera e Andrea Puppo (sindaci effettivi), Giuseppe Marangi e Mario Tagliaferri (sindaci supplenti).
Altri organismi di governance
Partecipano inoltre alla governance aziendale, contribuendo a garantire rispetto delle norme e correttezza di comportamenti:
• il Comitato per il Controllo Interno, composto da Giuseppe Roma (presidente), Giovanna Dossena e Andrea Gibellini;
• il Comitato per la Remunerazione, composto da Umberto Nicodano (presidente), Paolo Biancardi e Giancarlo Dallera;
• l’Organismo di Vigilanza, composto da Giovanna Dossena (presidente), Giuseppe Roma e Umberto Simonelli.
Il Bilancio d’Esercizio di Brembo S.p.A. ed il Bilancio Consolidato del Gruppo 2006 sono stati oggetto di revisione e certificazione da parte della società PricewaterhouseCoopers S.p.A. per il terzo esercizio consecutivo.
25
Il comfort è uno dei valori alla base dell’identità di Brembo.
Un valore intangibile che si può toccare.
Valore economico di Brembo
Sintesi dei risultati del Gruppo
Ricavi delle vendite e delle prestazioni (in milioni di euro)
900
MARGINE OPERATIVO LORDO
(in milioni di euro)
119,0
120
806,0
800
110,9
111,8
110
711,6
700
100
678,2
600
90
500
80
400
70
300
2004
2005
2006
R.O.I.
60
2004
2005
2006
PERSONALE A FINE PERIODO
(in milioni di euro)
(numero)
20
5000
4.703
18,9%
4.354
18
4000
15,9%
16
3.973
16,2%
3000
14
2000
12
10
28
2004
2005
2006
1000
2004
2005
2006
Sia il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2006 sia il Bilancio separato di Brembo S.p.A. sono stati redatti sulla base dei
Principi Contabili Internazionali (IFRS), come stabilito dal Regolamento Europeo n. 1606/2002. I dati relativi al Bilancio Consolidato sono già stati esposti nell’esercizio precedente conformemente a tali principi, mentre fino al 31 dicembre 2005 il
Bilancio separato di Brembo S.p.A. è stato redatto in base ai criteri della normativa italiana.
RISULTATI ECONOMICI
(in migliaia di euro)
31.12.2006
31.12.2005
31.12.2004
Variazione
% 2006/2005
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
805.986
711.615
678.180
+13,3%
Margine operativo lordo
118.969
111.782
110.893
+ 6,4%
% sui ricavi
14,8%
15,7%
16,4%
Margine operativo netto
79.543
73.375
70.001
% sui ricavi
Utile prima delle imposte
% sui ricavi
Utile netto
%
sui ricavi
9,9%
10,3%
10,3%
70.409
66.741
64.895
8,7%
9,4%
9,6%
42.945
40.511
39.554
5,3%
5,7%
5,8%
+ 8,4%
+ 5,5%
+ 6,0%
RISULTATI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
Capitale netto investito
492.517
462.289
369.616
+ 6,5%
Patrimonio Netto
270.564
242.063
202.122
+ 11,8%
Indebitamento
finanziario netto
193.290
193.075
142.804
+ 0,1%
4.354
3.973
+ 8,0%
PERSONALE ED INVESTIMENTI
Personale a fine periodo (n° unità)
Fatturato per dipendente (in migliaia di euro)
Investiment
i (in migliaia di euro)
4.703
171,4
163,4
170,7
+ 4,9%
84.147
95.821
92.255
–12,2%
PRINCIPALI INDICATORI
Margine operativo lordo / Ricavi 14,8%
15,7%
16,4%
Margine operativo netto / Ricavi
9,9%
10,3%
10,3%
8,7%
9,4%
9,6%
Investimenti / Ricavi
10,4%
13,5%
13,6%
Indebitamento finanziario netto / Patrimonio Netto
71,4%
79,8%
70,7%
1,2%
0,9%
0,6%
Risultato prima delle imposte / Ricavi
Oneri finanziari / Ricavi
Oneri finanziari / Margine operativo netto
11,8%
8,6%
6,3%
ROI
16,2%
15,9%
18,9%
ROE
16,3%
17,3%
20,1%
Cash flow (utile netto + amm.ti) (in migliaia di euro)
82.371
78.918
80.445
Indice di copertura
Capitalizzazione (in migliaia di euro)
Enterprise Value / EBITDA
12,7%
17,7%
25,3%
617.000
427.000
387.000
6,8
5,8
5,2
+4,4%
29
Contesto macroeconomico e mercati valutari
L’economia mondiale nel corso dell’anno ha continuato a crescere al di sopra delle attese, anche se in decelerazione rispetto
al picco ciclico di espansione raggiunto nel 2005. Il rallentamento è stato meno intenso di quanto inizialmente previsto,
grazie soprattutto a sorprese positive in Europa, Giappone e Asia. Cina ed India hanno mantenuto forti ritmi di crescita,
trainando anche lo sviluppo di economie minori dell’area. Il 2006 è stato quindi caratterizzato più da un riequilibrio della
crescita che da un vero rallentamento.
Il peso relativo degli Stati Uniti nell’economia globale sembra essersi attenuato e, dopo un inizio 2006 esplosivo, la dinamica
del PIL ha registrato una decelerazione fino al quarto trimestre, chiudendo comunque con un tasso di crescita annuale del
3,3%.
In Giappone, dove il PIL è aumentato del 2,2%, si è confermato un trend di crescita in grado di portare l’economia nipponica fuori dalla deflazione.
L’Italia ha chiuso il 2006 con un incremento del PIL che si è assestato sul 2,0%: il più alto degli ultimi cinque anni. Un
risultato positivo, anche se inferiore a quello registrato dalla media dell’area euro (2,7%). Ciò contribuisce ad allargare il
divario fra il sentiero di crescita del nostro Paese rispetto a quello dei vicini europei.
Lo shock petrolifero iniziato tre anni fa si è stabilizzato a partire dall’autunno e nell’ultimo trimestre il prezzo del grezzo è
rimasto molto alto ma stabile, attorno ai 60 dollari al barile.
Il 2006 ci consegna un dollaro ai minimi pluriennali rispetto all’euro e alla sterlina: l’andamento del cambio euro/dollaro nel
quarto trimestre ha infatti confermato l’apprezzamento della moneta europea registrato durante tutto l’anno, raggiungendo quota 1,32 (+ 9,1% rispetto alle quotazioni di inizio anno). Con il superamento della quota 1,30 sono tornati i timori che
un eccessivo apprezzamento dell’euro possa avere effetti negativi sulla crescita del vecchio continente, ma una domanda
interna più dinamica è la conferma delle migliori condizioni in cui oggi si trova l’area euro.
Per quanto riguarda le valute dei principali mercati in cui Brembo opera a livello industriale e commerciale, lo zloty polacco
è tornato sui valori di inizio 2006 chiudendo a 3,85. Il real brasiliano è rimasto sostanzialmente stabile, così come la sterlina
che, pur con qualche oscillazione, si è mantenuta allineata al cambio d’inizio anno. Sono state invece disattese le previsioni
riguardo allo yen giapponese, che ha subito un costante deprezzamento rispetto all’euro (–11,5%).
La rupia indiana, dopo una relativa stabilità nei primi mesi dell’anno, si è indebolita progressivamente rispetto all’euro,
chiudendo a –8,8%, così come il peso messicano che ha chiuso a –12%. Il renmimbi cinese ha seguito l’andamento lievemente oscillante del dollaro.
30
Attività dell’azienda e mercato di riferimento
L’impegno costante in termini di sviluppo tecnologico e di processo, fattori da sempre alla base della filosofia Brembo, ha
ulteriormente consolidato la leadership del Gruppo nello studio, progettazione e produzione di sistemi frenanti a disco ad
alte prestazioni per una vasta gamma di veicoli.
L’attività di Brembo riguarda sia il mercato del primo equipaggiamento, privilegiando la fornitura di impianti frenanti di alte
prestazioni, sia il mercato del ricambio e si rivolge ai principali costruttori mondiali di autovetture, di motociclette, di veicoli
commerciali e ai produttori di vetture e moto da competizione.
Relativamente ai settori auto e veicoli commerciali, la gamma di prodotti comprende il disco freno, la pinza freno, il modulo lato ruota e, in modo progressivo, il sistema frenante completo, comprensivo dei servizi di ingegneria integrata che
accompagnano lo sviluppo dei nuovi modelli dei clienti.
Ai produttori di motociclette vengono fornite, oltre a dischi e pinze freno, anche pompe freno, ruote in leghe leggere e
sistemi frenanti completi.
Nel mercato del ricambio auto, l’offerta si concentra in particolare sui dischi freno: oltre milletrecento codici prodotto consentono una copertura quasi totale del parco circolante automobilistico europeo.
Nel corso dell’esercizio 2006 Brembo ha proseguito il trend di crescita dei ricavi netti consolidati, che sono stati pari a
€ 805.986 migliaia, il 13,3% in più rispetto a € 711.615 migliaia realizzati nell’esercizio precedente.
Applicazioni per autovetture
I volumi di vendita di veicoli a livello mondiale hanno registrato nel 2006 un aumento del 3,4% rispetto al 2005, grazie
soprattutto ad una crescente domanda nei mercati emergenti.
Negli Stati Uniti le immatricolazioni hanno subito una flessione del 2,6% e in particolare sono diminuite le vendite nel
segmento dei Large Pick-up (–10%).
In Europa Occidentale si è registrata una situazione di sostanziale stabilità (+0,7%) rispetto all’anno precedente. Fra i maggiori mercati sono risultati in aumento quello italiano (+4%) e quello tedesco (+3,7%); in calo il mercato francese (–3,3%)
ed il mercato inglese (–4,1%).
Nell’Est Europa si è riconfermato il trend positivo registrato negli ultimi anni, con un aumento delle immatricolazioni
dell’8%.
In Sud America le vendite sono aumentate del 13,3% confermando, anche in questo caso, il trend positivo del 2004 e del
2005.
Per quanto riguarda l’area del Far East, la Cina ha sorpassato il Giappone (in calo del 2,5% rispetto al 2005) nella graduatoria dei maggiori mercati automobilistici mondiali, segnando nel 2006 un balzo nelle vendite di veicoli del 28% ed avvicinandosi a quota 6 milioni: quello cinese è divenuto quindi il secondo mercato mondiale dell’auto, dopo quello statunitense,
in termini di volumi di vendita. In crescita del 3,2% anche il mercato coreano.
31
Nel 2006 Brembo ha realizzato vendite di applicazioni per autovetture (sistemi frenanti e dischi freno) pari a € 534.703
migliaia, con un’incidenza del 65,2% sui ricavi consolidati e in incremento del 14% rispetto al 2005.
Applicazioni per veicoli commerciali e industriali
I dati relativi al trasporto su gomma non accennano a rallentare e nel 2006 il mercato dei veicoli commerciali in Europa ha
segnato un ulteriore incremento, consolidando l’andamento positivo degli ultimi anni.
Per i veicoli fino a 3,5 tonnellate la percentuale complessiva di crescita è stata del 5,6%, superando quota 2 milioni di immatricolazioni, con risultati soddisfacenti in tutti i principali mercati di riferimento. L’accelerazione delle nuove immatricolazioni
si è verificata prevalentemente nell’ultimo trimestre dell’anno, con un incremento che ha toccato il 10%.
Positivo, nel complesso, anche l’andamento delle immatricolazioni di veicoli oltre le 3,5 tonnellate, in aumento del 3,1%
in Europa. Nello specifico, sono cresciute Germania (+10,2%) e Spagna (+2,3%), mentre sono risultati in flessione Francia
(–4,2%) e Regno Unito (–5,6%). Il mercato italiano è rimasto stabile rispetto all‘anno precedente. Stabile anche il mercato
europeo degli autobus superiori alle 3,5 tonnellate.
Nell’area di business dei veicoli commerciali ed industriali, Brembo ha incremento il fatturato del 16% rispetto al 2005, con
ricavi consolidati pari a € 124.612 migliaia.
Applicazioni per motocicli
Ormai da diversi anni Europa, Stati Uniti e Giappone sono i tre più importanti mercati di Brembo nel settore dei motocicli.
In Europa le immatricolazioni 2006 di moto e scooter sono aumentate complessivamente di circa il 9% rispetto al 2005: tra
le moto la crescita ha riguardato soprattutto il segmento delle naked e, in generale, la fascia di cilindrata 500-750cc.
In Italia, mercato sempre più di riferimento fra i paesi europei, di cui rappresenta circa un terzo del totale, il 2006 ha chiuso
a 447 mila veicoli immatricolati, con un incremento del 5,8% sull’anno precedente. Per quanto riguarda la tipologia delle
immatricolazioni, gli scooter sono rimasti sostanzialmente stabili, mentre le moto hanno segnato un nuovo record assoluto
con 164 mila registrazioni nell’anno (+9,1%).
Negli Stati Uniti, nonostante la lieve inversione di tendenza dell’ultimo trimestre rispetto al trend positivo dei primi nove mesi, le immatricolazioni di moto oltre i 650cc hanno registrato complessivamente un aumento del 4,9% rispetto al 2005.
Il mercato giapponese è rimasto invece nel complesso stabile: sono aumentate del 7,2% le immatricolazioni di moto di
grossa cilindrata (sopra i 250cc), mentre sono diminuite del 6,7% quelle sotto i 250cc.
I risultati 2006 di Brembo in questo settore hanno superato del 5,8% quelli conseguiti nel 2005, con ricavi pari a € 90.338
migliaia e un’incidenza sul fatturato totale dell’11%.
32
Attività dell’azienda e mercato di riferimento
Applicazioni per le competizioni
I principali team sportivi, che operano nei diversi campionati, sono oggi realtà sempre più complesse, in grado di gestire al
proprio interno progetti di ricerca e di sviluppo: vere e proprie aziende capaci di occuparsi a tutto tondo di competizioni,
al punto di divenire fornitrici per i team minori.
Nel settore delle competizioni Brembo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing, impianti frenanti per auto e moto
da competizione; AP Racing, impianti frenanti e frizioni per auto da competizione; Marchesini, ruote in magnesio ed alluminio per motociclette da corsa.
In quest’area di business il 2006 si è chiuso per Brembo con ricavi lordi consolidati pari a € 60.724 migliaia, in crescita del
18% rispetto al risultato dell’esercizio precedente.
33
Ricavi per applicazione e per area geografica
Le due tavole che seguono riportano il dettaglio dei ricavi lordi suddivisi, rispettivamente, per settore e per area geografica
di destinazione (1).
Ricavi lordi per applicazione
(in migliaia di euro)
Auto
Moto
31.12.2006
%
31.12.2005
%
2006/2005
%
534.703
65,2%
469.243
65,0%
65.460
14,0%
90.338
11,0%
85.397
11,8%
4.941
5,8%
124.612
15,2%
107.434
14,9%
17.178
16,0%
Corse
60.724
7,4%
51.470
7,1%
9.254
18,0%
Varie
9.283
1,2%
8.860
1,2%
423
4,8%
Totale
819.660
100,0%
722.404
100,0%
97.256
13,5%
31.12.2005
%
2006/2005
%
Veicoli Commerciali
Ricavi lordi per area geografica
(in migliaia di euro)
%
Italia
196.581
24,0%
175.371
24,3%
21.210
12,1%
Germania
213.272
26,0%
177.305
24,5%
35.967
20,3%
49.110
6,0%
48.743
6,7%
367
0,8%
Francia
Regno Unito
61.612
7,5%
57.343
7,9%
4.269
7,4%
Altri paesi UE
128.895
15,7%
109.161
15,1%
19.734
18,1%
13,3%
Paesi Nafta
97.421
11,9%
85.976
11,9%
11.445
Asia
28.760
3,5%
30.694
4,3%
(1.934)
–6,3%
Brasile
26.230
3,2%
19.143
2,7%
7.087
37,0%
Altri paesi
17.779
2,2%
18.668
2,6%
(889)
–4,8%
819.660
100,0%
722.404
100,0%
97.256
13,5%
Totale
(1)
31.12.2006
In linea con la comunicazione Consob n. 980804143 del 27 ottobre 1998 e secondo quanto indicato dal principio contabile internazionale IAS 14, nelle Note al Bilancio Consolidato
vengono fornite le informazioni per settore (“segment reporting”) secondo i criteri previsti dallo stesso principio IAS 14.
Ricavi per applicazione
Ricavi per area geografica
(in percentuale)
(in percentuale)
Moto 11,0
Auto 65,2
Veicoli
commerciali
15,2
Italia 24,0
Germania 26,0
Altri paesi 2,2
Francia 6,0
Corse 7,4
Brasile 3,2
Asia 3,5
Paesi Nafta 11,9
Varie 1,1
34
Altri paesi UE 15,7
Regno Unito
7,5
Investimenti
Nel 2006 sono stati effettuati investimenti in partecipazioni per € 7.164 migliaia. Tali investimenti hanno riguardato principalmente il versamento di capitale sociale, per un ammontare complessivo di € 6.664 migliaia (sino alla concorrenza del
50% di partecipazione), nella società indiana KBX Motorbike Products Pvt. Ltd., costituita in joint venture tra Brembo e Bosch Chassis Systems India Ltd. La società è destinata alla produzione e vendita di sistemi frenanti per motocicli, inizialmente
per il solo mercato indiano mentre verranno successivamente valutate le potenzialità di esportazione.
Nel novembre 2006 è stato acquisito il 20% del capitale sociale, tramite sottoscrizione di un aumento di capitale per
€ 500 migliaia, nella società Petroceramics S.r.l., attiva nella ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per la produzione
di materiali ceramici tecnici e avanzati.
Nel corso dell’esercizio altri investimenti hanno interessato le società già consolidate, che hanno garantito la crescita dei
ricavi. Sono stati impegnati € 84.147 migliaia presso tutte le unità operative, di cui € 69.732 migliaia in immobilizzazioni
materiali e € 14.415 migliaia in immobilizzazioni immateriali.
Gli investimenti in immobilizzazioni materiali hanno riguardato, in particolare, operazioni effettuate dalla società capogruppo Brembo S.p.A. per un importo complessivo di € 41.495 migliaia, finalizzate principalmente alla costruzione di un
nuovo capannone industriale nel sito di Mapello (Bergamo), nel quale saranno riallocate alcune attività produttive del settore dischi. Un accordo per la costruzione e la successiva locazione finanziaria di questi immobili è stato siglato con Intesa
Leasing S.p.A. Altri investimenti hanno riguardato l’acquisto di macchinari e la realizzazione di attrezzature per potenziare
la produzione del settore auto e, più in generale, il rinnovamento e potenziamento degli impianti produttivi.
Ulteriori significativi investimenti sono stati effettuati dalla società controllata Brembo Poland Sp. Zo.o., che ha completato
la costruzione di una nuova fonderia di ghisa nel sito di Dabrowa Gòrnicza, per la produzione di dischi per il mercato sia
del ricambio sia del primo equipaggiamento, ed ha potenziato gli impianti di lavorazione meccanica dei dischi. La fonderia
è entrata in piena attività nel luglio 2006. Sempre in Polonia, negli stabilimenti di Czestochowa, sono stati effettuati investimenti finalizzati all’incremento della capacità produttiva.
A fine dicembre 2006, in base all’accordo definito nel dicembre 2005 per la costruzione e successiva locazione da parte di
Brembo del complesso immobiliare di Stezzano (Bergamo), dove ha sede il nuovo polo tecnologico e dove Brembo S.p.A.
ha eseguito i lavori per conto del proprietario, sono stati riaddebitati e incassati i costi sostenuti.
Tra gli investimenti in immobilizzazioni immateriali si segnala che, in conformità con quanto previsto dallo IAS 38, il Gruppo
ha capitalizzato costi di sviluppo relativi a progetti in essere per € 11.344 migliaia.
Investimenti in Immobilizzazioni
(in migliaia di euro)
2006
2005
2004
Variaz. %
2006 / 2005
Immateriali
14.415
13.796
9.868
+ 39,8%
Materiali
69.732
82.025
75.888
+ 8,1%
7.164
0
6.500
–
91.311
95.821
92.256
+ 3,9%
Finanziarie – Partecipazioni
Totale
35
Risultati consolidati di Brembo
Nel seguito si riportano i principali risultati economici, patrimoniali e finanziari consolidati di Brembo.
Risultato economico
31.12.2006
31.12.2005
Variazione
%
805.986
711.615
94.371
13,3%
Costo del venduto, costi operativi
e altri oneri/Proventi netti (1)
(530.410)
(459.449)
(70.961)
15,4%
Costi per il personale
(156.607)
(140.384)
(16.223)
11,6%
MARGINE OPERATIVO LORDO
% sui ricavi delle vendite
118.969
14,8%
111.782
15,7%
7.187
6,4%
Ammortamenti e svalutazioni
(39.426)
(38.407)
(1.019)
2,7%
MARGINE OPERATIVO NETTO
% sui ricavi delle vendite
79.543
9,9%
73.375
10,3%
6.168
8,4%
Proventi (oneri) finanziari netti
(9.360)
(6.325)
(3.035)
48,0%
226
(309)
535
– 173,1%
70.409
8,7%
66.741
9,4%
3.668
5,5%
(26.210)
(24.852)
(1.358)
5,5%
44.199
5,5%
41.889
5,9%
2.310
5,5%
(1.254)
(1.378)
124
–9,0%
42.945
5,3%
40.511
5,7%
2.434
6,0%
0,64
0,61
(in migliaia di euro)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni
UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE
% sui ricavi delle vendite
Imposte
UTILE PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI
% sui ricavi delle vendite
Interessi di terzi
UTILE NETTO
% su ricavi delle vendite
Utile
netto per azione (in euro)
(1)
La voce è data dalla somma delle seguenti voci del conto economico secondo lo schema IAS: “Altri ricavi e proventi”, “Costi per progetti interni capitalizzati”, “Costo delle materie prime,
materiali di consumo e merci” e “Altri costi operativi”.
I ricavi netti realizzati nel 2006 ammontano a € 805.986 migliaia e risultano in crescita del 13,3% rispetto all’esercizio
precedente. I dati sono omogenei nei due anni, poiché le variazioni intervenute nell’area di consolidamento non hanno
avuto effetto sui ricavi.
I settori che hanno contribuito maggiormente alla crescita delle vendite sono stati i veicoli commerciali e le applicazioni
per auto; positivi anche i settori dei motoveicoli e delle competizioni. Lo sviluppo si è concentrato soprattutto in Europa,
segnatamente in Germania e in Italia, oltre che nei paesi dell’area Nafta.
37
La quota di fatturato consolidato realizzata all’estero è del 76%, con i mercati tedesco e italiano che insieme rappresentano
il 50% dei ricavi totali. È proseguito lo sviluppo del Brasile (+37%), mentre l’area asiatica ha registrato una flessione, anche
se nell’ultimo trimestre dell’esercizio si è registrata una ripresa grazie al positivo andamento delle applicazioni per auto
fornite a clienti giapponesi ed all’avvio dell’attività in Cina.
In crescita i ricavi dell’area Nafta.
Il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 530.410 migliaia, con un’incidenza del 65,8% sulle
vendite, a fronte del 64,6% dell’anno precedente. La maggiore incidenza è dovuta a diversi fattori: un mix di vendita penalizzante nel confronto con il 2005; una fase, ormai superata, di assestamento produttivo della fonderia polacca; altri costi
straordinari legati alla chiusura di stabilimenti italiani e all’avvio di quello cinese. I costi di sviluppo capitalizzati tra le attività
immateriali ammontano a € 11.344 migliaia e si confrontano con € 10.625 migliaia del 2005.
I costi per il personale (4.703 dipendenti al 31 dicembre 2006 contro 4.354 a fine 2005) sono stati pari a € 156.607
migliaia con un’incidenza del 19,4% sui ricavi, in leggera diminuzione rispetto all’esercizio precedente. L’effetto positivo
deriva dai piani di miglioramento, in termini di efficienza, attuati da Brembo e tradottisi in maggiori volumi di produzione
e vendita da parte delle società del Gruppo.
Il margine operativo lordo è pari a € 118.969 migliaia (14,8% dei ricavi) a fronte di € 111.782 migliaia del 2005 (15,7%
dei ricavi). Il margine operativo netto è pari a € 79.543 migliaia, rispetto a € 73.375 migliaia nel 2005, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 39.426 migliaia, contro ammortamenti nel 2005 pari a € 38.407 migliaia. A fronte del progressivo esaurimento della quota di ammortamento su alcune
spese ad utilità pluriennale si registrano maggiori ammortamenti di costi di sviluppo capitalizzati e maggiori ammortamenti
sugli investimenti realizzati in macchinari e impianti.
Utile netto
Fatturato per dipendente
(in milioni di euro)
(in migliaia di euro)
50
45
39,6
40,5
42,9
180
40
160
35
140
30
120
25
100
20
80
15
60
10
40
5
20
0
38
200
2004
2005
2006
0
170,7
2004
163,4
2005
171,4
2006
Risultati consolidati di Brembo
L’ammontare degli oneri finanziari netti è pari a € 9.360 migliaia (€ 6.325 migliaia nel 2005). Gli interessi sull’indebitamento sono risultati in aumento rispetto al 2005 per effetto dell’incremento del debito medio e dei tassi di interesse.
Il risultato prima delle imposte chiude a € 70.409 migliaia, pari all’8,7% dei ricavi, rispetto a € 66.741 migliaia del 2005
(9,4% dei ricavi).
La stima delle imposte, calcolata sulla base delle aliquote previste per l’esercizio dalla normativa vigente, ammonta a
€ 26.210 migliaia (€ 24.852 migliaia nel 2005). L’incidenza sul reddito è pari al 37,2% incluse le imposte anticipate e
differite e risulta allineata a quella del 2005.
L’utile netto complessivo è pari a € 42.945 migliaia, dedotti interessi di terzi per € 1.254 migliaia, e corrisponde al 5,3%
in termini di incidenza sui ricavi netti. Rispetto al 2005, segna un incremento del 6% per le ragioni sopra commentate.
Situazione patrimoniale e finanziaria
(in migliaia di euro)
A
31.12.2006
B
31.12.2005
A-B
Variazione
295.142
274.503
20.639
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
47.230
39.157
8.073
Attività finanziarie nette
19.245
20.299
(1.054)
(a)Capitale immobilizzato
361.617
333.959
27.658
8,3%
Rimanenze
146.618
142.818
3.800
Crediti commerciali
182.647
153.083
29.564
Altri crediti e attività correnti
32.116
39.557
(7.441)
Passività correnti
205.383
187.931
17.452
Fondi per rischi e oneri/imposte differite
25.098
19.197
5.901
(b)Capitale di esercizio netto
130.900
128.330
2.570
2,0%
(c)CAPITALE NETTO INVESTITO (a)+(b)
492.517
462.289
30.228
6,5%
(d) Patrimonio Netto
(e)T.F.R. e altri fondi per il personale
Indebitamento finanziario netto a m/l termine
Indebitamento finanziario netto a breve termine
270.564
242.063
28.501
28.663
27.151
1.512
103.026
109.310
(6.284)
90.264
83.765
6.499
(f) Indebitamento finanziario netto
193.290
193.075
215
0,1%
(g)COPERTURA (d)+(e)+(f)
492.517
462.289
30.228
6,5%
39
Il Capitale Netto Investito a fine periodo è di € 492.517 migliaia, a fronte di € 462.289 migliaia al 31 dicembre 2005, con
un aumento di € 30.228 migliaia.
I principali investimenti del Gruppo sono stati effettuati prevalentemente in Italia, per adeguare la capacità produttiva al
livello della domanda, e nelle controllate polacche, come già commentato nella sezione “Investimenti”. Nel corso dell’esercizio inoltre si è proceduto al versamento della terza e della quarta ed ultima tranche relativa all’investimento nella società
di nuova costituzione Brembo China Brake Systems Co. Ltd.
L’indebitamento netto rimane pressoché costante e passa da € 193.075 migliaia al 31 dicembre 2005 a € 193.290 migliaia
al 31 dicembre 2006, nonostante l’elevato livello di investimenti dell’esercizio.
Capitale netto investito
Indebitamento finanziario netto
(in milioni di euro)
550
462,3
500
(in milioni di euro)
492,5
200
40
369,6
160
350
140
300
120
250
100
200
80
150
60
100
40
50
20
0
193,1
193,3
2005
2006
180
450
400
220
2004
2005
2006
0
142,8
2004
Risultati consolidati di Brembo
Flussi finanziari
(in migliaia di euro)
31.12.2006
31.12.2005
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all’inizio del periodo
(55.087)
(50.145)
Capitale circolante netto generato dalla gestione reddituale
115.945
109.974
(16.447)
(20.092)
(4.962)
(2.672)
(Aumento) diminuzione delle attività a breve
(19.868)
(51.882)
Aumento (diminuzione) delle passività a breve
12.552
15.018
Variazione cambi sul circolante
(2.164)
5.545
85.056
55.891
Imposte correnti pagate
Utilizzi di fondi relativi al personale
Flusso monetario netto da (per) attività operativa
Investimenti in immobilizzazioni:
Immateriali
(14.415)
(13.796)
Materiali
(69.732)
(82.025)
Finanziarie – partecipazioni
(7.164)
0
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni
16.875
3.811
Flusso monetario netto da (per) attività di investimento
(74.436)
(92.010)
(14.025)
(12.021)
Dividendi pagati nel periodo
Affrancamento riserva per pagamento imposta sostitutiva
0
(540)
Altre variazioni
0
24
Variazione Patrimonio Netto di terzi
0
(44)
Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori
Rimborso di mutui a lungo termine
9.239
71.559
(22.535)
(27.801)
Flusso monetario netto generato/assorbito da attività di finanziamento
(27.321)
31.177
Flusso monetario complessivo
(16.701)
(4.942)
Disponibilità
liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo
(71.788)
(55.087)
41
Andamento del titolo di Brembo S.p.A.
Brembo performance relative a MIB General Index
40.000
12,0
38.000
11,0
36.000
10,0
34.000
9,0
32.000
8,0
30.000
28.000
7,0
Brembo
MIB General Index
6,0
26.000
24.000
5,0
22.000
07-06
08-06
Source Thomson Financial: Datastream
09-06
10-06
11-06
12-06
01-07
02-07
dati al 26-02-2007
L’andamento borsistico del titolo Brembo nel corso del 2006 è stato caratterizzato da due fasi distinte. Una prima fase, da
inizio anno a metà maggio, in cui sia il titolo sia l’indice della componentistica europea sono saliti del 30%, sovraperformando l’indice generale italiano Mibtel salito nello stesso periodo del 12%. Durante la correzione al ribasso dei mercati
mondiali, verificatasi da metà maggio a metà giugno, Brembo ha mantenuto rispetto a inizio anno un rialzo del 5% circa,
mentre prima l’indice Mibtel (a metà giugno) e poi l’indice della componentistica europea (a metà luglio) azzeravano i
guadagni conseguiti da inizio anno.
Una seconda fase si è verificata da metà giugno in poi, quando Brembo ha iniziato a sovraperformare sia l’indice Mibtel
che l’indice della componentistica europea, concludendo l’anno con un rialzo del 45%, a fronte di un +35% segnato al 31
dicembre dall’indice della componentistica europea e di un ancor più blando +19% segnato dall’indice Mibtel.
43
Di seguito si riportano i principali dati relativi alle azioni di Brembo S.p.A. confrontati con quelli dell’esercizio precedente.
31.12.2006
31.12.2005 (**)
Capitale sociale (euro)
34.727.914
34.727.914
N. azioni ordinarie
66.784.450
66.784.450
154.032.648
145.808.984
20.247.788
15.518.820
0,303
0,232
Minimo
6,12
5,74
Massimo
9,27
6,70
Fine esercizio
9,25
6,40
Minimo
407
383
Massimo
626
447
Fine esercizio
617
427
Dividendo lordo unitario
0,24 0,21
Patrimonio Netto (senza utile del periodo) (euro)
Utile netto del periodo (euro)
Utile netto per azione (euro)
Prezzo di Borsa (euro)
Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro)
(*)
(*)
Da deliberare nell’Assemblea degli Azionisti convocata per il 27 aprile 2007
(**)
I dati dell’esercizio 2005 si riferiscono al Bilancio separato di Brembo S.p.A. redatto secondo gli IFRS.
I quattro maggiori azionisti di Brembo S.p.A. al 16 marzo 2007 sono:
% di possesso
Nuova FourB S.r.l. 56,52%
Threadneedle Asset Management HLD Limited
2,06%
Powe Capital Management LLP 2,05%
JP Morgan Asset Management UK Limited 2,01%
Per ulteriori informazioni ed aggiornamenti sull’andamento del titolo e per le informazioni aziendali recenti, si invita a
visitare il sito Internet Brembo: www.brembo.com – sezione: Investor Relations & Informazioni Finanziarie
44
Andamento del titolo di Brembo S.p.A.
Relazioni con gli Investitori
Le relazioni con gli investitori e la comunicazione delle informazioni privilegiate (o price-sensitive) sono regolate da
un’apposita sezione del Manuale di Corporate Governance Brembo, che recepisce i principi contenuti nella Guida
per l’informazione al Mercato pubblicata da Borsa Italiana.
In particolare, nel rispetto della procedura per il trattamento delle informazioni riservate e price-sensitive, la società
si impegna a dare corso ad un’informativa verso la comunità finanziaria caratterizzata da tempestività, continuità e
costanza, nel rispetto dei criteri di correttezza, chiarezza e parità di accesso all’informazione.
Tutte le informazioni di natura economico-finanziaria vengono tempestivamente diffuse anche attraverso il sito
Internet della società (www.brembo.com, Sezione “Investor Relations & Informazioni Finanziarie”).
Nel corso del 2006 la società ha effettuato oltre 150 incontri con investitori istituzionali ed analisti finanziari,
partecipando a dieci Roadshow su piazze estere a Londra, Parigi, Francoforte, Zurigo, Ginevra, Stoccolma e Copenaghen.
Particolare attenzione è rivolta anche agli azionisti privati, ai quali è dedicata una newsletter che viene loro inviata
trimestralmente e che riporta gli ultimi risultati periodici approvati ed un aggiornamento sull’andamento della
società.
Dall’inizio del 2003 Brembo si è dotata di un Codice di Comportamento in materia di Internal Dealing, che disciplina le operazioni di acquisto e vendita degli strumenti finanziari emessi da Brembo stessa da parte di coloro che,
all’interno dell’azienda e in virtù del ruolo ricoperto, hanno regolare accesso ad informazioni privilegiate. Ai sensi
di tale Codice, nel corso del 2006 sono state effettuate otto comunicazioni da parte di persone rilevanti, reperibili
sul sito della società.
L’attività di Investor Relations è affidata alla responsabilità di Corrado Orsi (tel. +39 035 605 884; indirizzo e-mail:
[email protected]), Chief Financial Officer di Brembo S.p.A., che opera in stretto collegamento con il Presidente.
45
Brembo produce i migliori freni al mondo
per le auto e le moto da racing.
Chi può dare più sicurezza?
Valore ambientale di Brembo
Politica dell’ambiente e principi di comportamento
Brembo considera l’ambiente patrimonio primario della collettività e agisce conseguentemente per ridurre al minimo l’impatto della propria attività, sia attraverso una scrupolosa osservanza della normativa vigente, sia ponendo in essere una
politica aziendale finalizzata al raggiungimento dei migliori risultati in termini di compatibilità ambientale.
È un preciso intendimento dell’azienda mantenere, consolidare e migliorare ulteriormente la posizione di leadership conquistata nel proprio settore, sia continuando a proporre innovazione nel prodotto e nel servizio, sia prestando la massima
attenzione alla sicurezza, alla salute individuale e collettiva, al rispetto e alla tutela dell’ambiente.
In coerenza con questo approccio, Brembo declina il proprio impegno al rispetto dell’ambiente in ogni ambito della propria attività e considera tale impegno parte della costante ricerca di qualità ed eccellenza che riguarda sia i prodotti sia i
comportamenti aziendali.
Nei documenti interni che definiscono la politica di Brembo in merito a qualità, sicurezza e ambiente si legge: “…noi intendiamo la Qualità nel senso più ampio. Qualità è sicuramente soddisfazione del cliente per un prodotto sicuro, affidabile,
adatto all’uso; ma è anche e soprattutto un adeguato supporto tecnico-commerciale-logistico, pre e post-vendita, che
anticipi le aspettative più esigenti. Qualità è una sfida verso il “rischio zero” nei prodotti, nei processi, nei materiali utilizzati
e nell’ambiente. Vogliamo realizzare un sistema che tenda a “zero difetti” in tutti i settori aziendali. Questo può essere
raggiunto solo se ogni dipendente si sente coinvolto e responsabilizzato nella soddisfazione del cliente interno ed esterno,
nella prevenzione e nel miglioramento di ogni processo”.
Dai medesimi documenti si ricava che “….la nostra strategia privilegia azioni preventive ed è basata sulla conformità alle
leggi e sul rispetto dei regolamenti applicabili, compresi i requisiti non legislativi liberamente sottoscritti dall’azienda; si
prefigge il miglioramento continuo delle prestazioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e nell’ambiente. I punti fondamentali sono l’attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale e dei rischi residui nello studio di ogni prodotto e processo,
l’applicazione di tecnologie ecocompatibili, l’attenzione a prevenire ogni forma di inquinamento e ogni possibile incidente
nelle attività quotidiane. Questo è realizzabile condividendo con l’intera organizzazione aziendale le responsabilità per
l’implementazione e il mantenimento del Sistema di Gestione: ciascuno secondo le proprie attribuzioni e competenze”.
La realizzazione di questa strategia è un obiettivo primario, che Brembo è impegnata a sostenere con ogni mezzo. In
particolare, con il coinvolgimento di tutte le persone che operano e collaborano con l’azienda e attraverso una diffusa e
costante attività di formazione. La politica enunciata è coerente con la “visione” aziendale ed esprime la volontà di essere
riconosciuta come partner di fiducia da tutti i clienti e come soggetto che persegue uno sviluppo industriale equilibrato e
apprezzato dall'intera collettività.
48
Principi Brembo per la Sicurezza e l’Ambiente
1. Brembo persegue lo sviluppo sostenibile attraverso una pianificazione integrata delle fasi di sviluppo di ogni
singolo processo e/o ampliamento che abbia come obiettivo la minimizzazione di ogni significativo impatto
ambientale e di ogni rischio per i lavoratori.
2. La progettazione dell’intero ciclo di vita dei prodotti Brembo deve poter favorire il recupero e/o il riciclo di tutti
i materiali impiegati.
3. La prevenzione dell’inquinamento e dei rischi per i lavoratori si attua attraverso una gestione appropriata di
sostanze e processi abbinati a una corretta conduzione, manutenzione e controllo degli impianti.
4. La formazione e l’informazione costituiscono gli strumenti principali per trasmettere e comunicare ai collaboratori i principi, le linee guida e le modalità di attuazione del Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente.
5. La propensione di Brembo a ridurre l’impatto ambientale e i rischi residui delle proprie attività si esplica anche
attraverso la comunicazione aperta ed efficace con le persone e gli enti esterni.
6. Occorre coinvolgere fornitori e contrattisti nel Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente per ridurre l’impatto
ambientale e i rischi delle attività lavorative svolte all’interno dei siti industriali.
7. Nella valutazione dei fornitori, Brembo considera con attenzione coloro che sono dotati di un Sistema di Gestione Ambientale certificato.
8. La salute, la sicurezza individuale e collettiva e il rispetto ambientale sono un requisito inalienabile: a cui sono
orientate le decisioni aziendali e i comportamenti individuali.
9. Il coinvolgimento più ampio e diffuso di tutti i dipendenti è il requisito fondamentale per il continuo miglioramento dei processi e dei servizi per gli aspetti di Sicurezza e Ambiente.
10.Ogni responsabile ha il compito di far convergere il contributo dei propri collaboratori verso il continuo miglioramento delle prestazioni di Sicurezza e Ambiente.
49
Gestione sicurezza e ambiente
In Brembo la gestione delle attività con un potenziale impatto ambientale avviene tramite una doppia programmazione di
interventi, perfettamente integrati, che si traduce in due diversi documenti di pianificazione, elaborati e aggiornati ogni
anno:
• Piano Qualità e Ambiente relativo a tutte le società e le sedi Brembo nel mondo che include uno specifico capitolo
dedicato alla programmazione strategica delle attività relative a Sicurezza e Ambiente, ivi compresi gli obiettivi “macro”
dell’organizzazione quali certificazioni, standard e prestazioni di Gruppo; il Piano viene predisposto dalla sede centrale,
a cui spetta anche il compito di svolgere audit ambientali e di sicurezza all’interno del Gruppo e di definire le linee guida
e le procedure in un’ottica di coordinamento e supporto strategico ai singoli siti.
• Piano di Gestione Sicurezza e Ambiente di Stabilimento gestito dai singoli siti, che hanno la responsabilità di pianificare e concretizzare operativamente il percorso di miglioramento ambientale programmato. Si tratta di uno strumento
operativo di gestione e monitoraggio che riassume obiettivi e traguardi dell’unità organizzativa locale per Sicurezza e
Ambiente. È previsto a livello di ogni singolo sito, è concordato tra Direzione locale, Responsabile Sicurezza e Ambiente
di Stabilimento, Responsabile Sicurezza e Ambiente di Gruppo, ed è formalizzato dai Responsabili Sicurezza e Ambiente
di Stabilimento, sulla base di certificazioni, analisi ambientali e valutazione dei rischi, audit, consumi energetici e indicatori, revisioni del Sistema di Gestione, attività di miglioramento, prestazioni dell’anno precedente, con il coinvolgimento
di tutti gli enti di stabilimento interessati.
Gli obiettivi generali perseguono il mantenimento della conformità normativa e il miglioramento continuo delle prestazioni di attività, processi e servizi mediante interventi, traguardi, risorse, responsabilità e tempistiche definiti specificatamente per il raggiungimento del corrispondente obiettivo.
A seguito di eventuali nuovi sviluppi, attività, prodotti e servizi, il Piano di Gestione Sicurezza e Ambiente può essere
revisionato anche prima della sua scadenza annuale.
Riferimenti comuni alla doppia programmazione sopra citata sono le politiche aziendali e quella di sito e, soprattutto, il
Sistema di Gestione Integrato Sicurezza e Ambiente, che ha come principale obiettivo il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, oltre che di sicurezza e igiene del lavoro, di tutti i siti Brembo in Italia e nel mondo.
L’azienda riesamina e valuta periodicamente il suo Sistema di Gestione con lo scopo di individuare le opportunità di miglioramento e renderle operative. I vari elementi sono collegati secondo la metodologia “Plan-Do-Check-Act” (PianificareAttuare-Verificare-Agire) che si propone di:
• stabilire obiettivi e processi necessari per fornire risultati coerenti con la politica Sicurezza e Ambiente (Plan);
• attuare tali processi (Do);
• sorvegliare e misurare i processi, riportandone i risultati rispetto alla politica, agli obiettivi, alle prescrizioni legali e ad
altre prescrizioni (Check);
• intraprendere azioni per migliorare di continuo la prestazione del sistema Sicurezza e Ambiente (Act).
50
metodologia "plan-do-check-act"
Politica di Sicurezza e Ambiente
Attività/Azioni correttive
Riesame della Direzione
Act
Miglioramento
continuo
Rapporto Sicurezza e Ambiente
Verifiche Ispettive e Controlli
Plan
Check
Analisi Conformità Iniziale
Registro Aspetti Ambientali
e Valutazione del Rischio
Do
Piano di Gestione Sicurezza
e Ambiente
Attuazione e funzionamento
Il Sistema di Gestione Integrato Sicurezza e Ambiente è finalizzato alla minimizzazione dei rischi potenziali per l'ambiente e per i dipendenti che considera come “patrimonio” fondamentale da consultare, coinvolgere e responsabilizzare.
A tale scopo, Brembo mantiene attivo un sistema di comunicazione e diffusione degli obiettivi ambientali e di sicurezza sul
lavoro a tutti i livelli della struttura aziendale.
La Direzione Risorse Umane valuta periodicamente il livello di soddisfazione del personale di cui promuove la formazione
stimolando lo sviluppo del senso d’appartenenza all’azienda. Non solo i dipendenti, ma tutti coloro che lavorano per
Brembo, compresi gli appaltatori operanti presso gli stabilimenti, vengono informati e coinvolti nelle politiche ambientali e
di sicurezza. La comunicazione può presentarsi in forme alternative e semplificate rispetto al documento di politica stessa
(procedure, istruzioni operative, direttive ecc.) e anche comprendere solo specifiche sezioni, pertinenti al ruolo ed ai compiti
dei destinatari.
51
La tabella che segue indica la diffusione dei sistemi di gestione, certificati secondo le norme internazionali di riferimento,
presso i 13 siti produttivi del Gruppo. Va precisato che nella maggior parte di quelli non certificati è comunque pienamente operativo il Sistema di Gestione, anche se in alcuni casi non è ancora stato sottoposto a verifica da parte di enti terzi
accreditati.
Diffusione dei Sistemi di Gestione Sicurezza e Ambiente
52
2006
2005
2004
Certificazione ambientale (ISO 14001:2004)
6
6
4
Certificazione Sicurezza (OHSAS 18001:1999)
3
3
1
Certificazione Qualità (ISO/TS 16949:2002)
12
12
11
Implementazione completa del Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente
10
7
5
Impatto ambientale delle attività di Brembo
Per comprendere e valutare il tipo di impatto ambientale generato da Brembo è necessario aver presente quali sono i principali temi di rilevanza ambientale connessi alle attività del Gruppo, identificabili come di seguito descritto.
Consumi energetici
• consumo di energia elettrica per funzioni produttive (funzionamento dei forni fusori delle fonderie,
funzionamento degli impianti di lavorazione e trattamento dischi e pinze, funzionamento dei banchi
prova ecc.);
• consumo di energia elettrica per funzioni accessorie alle attività di produzione (illuminazione interna
ed esterna ecc.);
• consumo di gas metano per il funzionamento delle fonderie di ghisa e per i trattamenti termici della
fonderia d’alluminio;
• consumo di gas metano per funzioni accessorie alle attività di produzione (riscaldamento ecc.).
Consumi idrici
• consumo di acqua per funzioni produttive (raffreddamento dei forni fusori delle fonderie di ghisa,
utenze dei vari impianti di abbattimento delle fonderie, alimentazione bagni di ossidazione);
• consumo di acqua per uso sanitario ed accessorio (docce, servizi, mense, impianti d’irrigazione ecc.).
Produzione rifiuti
• rifiuti derivanti dal processo produttivo vero e proprio (scarti di lavorazione da ghisa ed alluminio ecc.);
• rifiuti derivanti dal disimballo dei materiali, da lavori di manutenzione, dagli uffici (carta, cartucce di
stampanti ecc.) e dalle varie aree caffè.
Emissioni in atmosfera
• emissioni a seguito di processi di fusione e di trattamento (ossidazione e verniciatura);
• emissioni da mezzi di trasporto per movimentazioni interaziendali di pinze, dischi e ruote per le successive lavorazioni.
Emissioni sonore
• derivanti dal funzionamento dei vari impianti.
Lo schema che segue riassume i principali elementi e flussi di input e output ambientali che riguardano l’attività di Brembo.
input e output ambientale in brembo
Utilizzo di risorse
naturali (input)
Fasi del processo
produttivo
Emissioni
ambientali (output)
n Gas metano
n Fusione
n Emissioni in atmosfera
n Materie prime ferrose
n Lavorazione
n Materie prime non ferrose
n Trattamento
n Produzione rifiuti diretti
della produzione
n Acqua da pozzo
n Montaggio
n Produzione rifiuti da materiale
accessorio alla produzione
n Acqua da acquedotto
n Testing di vario tipo
n Scarichi idrici civili
n Materiali ausiliari
n Scarichi industriali
n Energia
n Rumore
n Emissioni mezzi trasporto
53
Azioni per il miglioramento della gestione ambientale
Il programma di miglioramento definito attraverso il Sistema di Gestione Ambientale ha previsto per il 2006 il perseguimento di specifici obiettivi, raggiunti nel corso dell’esercizio.
I passaggi attraverso i quali esso è stato attuato possono essere così riassunti:
• pronto aggiornamento delle modalità gestionali in caso di variazione di impatti ambientali significativi in conseguenza
di modifiche tecniche od organizzative;
• diffusione delle migliori tecniche grazie alla progressiva standardizzazione gestionale e operativa indotta dalla condivisione del Sistema;
• miglioramento e graduale standardizzazione delle modalità per il controllo degli impatti ambientali presenti nelle attività
e nei servizi svolti dai fornitori;
• ulteriore informazione e sensibilizzazione in materia ambientale, in particolare con la formazione dei fornitori.
Nel 2006 Brembo ha fra l’altro ottenuto per la fonderia di ghisa di Mapello (Bergamo), primo fra i siti produttivi del Gruppo,
il rilascio da parte della Regione Lombardia dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, che sancisce che l’azienda sviluppa
e realizza il suo processo produttivo tramite l’applicazione di Best Available Technologies, ossia delle migliori tecnologie
sostenibili e compatibili dal punto di vista ambientale.
Il dettaglio degli obiettivi 2006 e dei relativi interventi è sintetizzato in tabella.
55
Obiettivi 2006 (a progetto)Azioni svolte nel 2006 (a consuntivo)
Energia e gas
Riduzione consumi di
energia elettrica
• Sviluppo del sistema di monitoraggio dei consumi di energia
elettrica (avviato nel 2005) che consente di differenziarli, di disporre
periodicamente di report dettagliati sui consumi dei vari reparti/uffici,
di identificare sia eventuali sprechi che opportunità di risparmi
• Implementazione principio del free cooling (raffreddamento senza costi)*
• Acquisto di frigoriferi dotati di inverter*
• Autospegnimento delle macchine utensili dopo 30 minuti di stand-by
• Gestione degli stacchi dell’alimentazione dei forni elettrici a fronte di
picchi di richiesta di potenza assorbita
Acqua
Riduzione consumi di gas
metano
• Recupero di calore dai fumi dei forni di fusione della ghisa*
Riduzione consumi di acqua
• Riduzione dell’acqua utilizzata presso l’impianto di ossidazione anodica
di Curno
• Costruzione vasche di prima pioggia per separazione e trattamento
acque eventualmente contaminate provenienti da tetti e piazzali
• Utilizzo di nuove macchine lavatrici a basso consumo d’acqua*
Rifiuti
Riduzione rifiuti prodotti
(derivanti sia dalla
produzione che da attività
accessorie)
• Riduzione dei quantitativi di sabbie esauste derivanti dal processo
produttivo della fonderia di ghisa*
• Riduzione delle scorie e della sabbia esausta prodotta*
• Riduzione del quantitativo di olio emulsionabile utilizzato per disco
prodotto*
• Riduzione imballaggi (soprattutto verso clienti continuativi)
• Riduzione utilizzo spondine in legno per imballo dischi freno
• Riduzione utilizzo bobine di carta per pulizie*
Emissioni
Riduzione emissioni
prodotte da mezzi di
trasporto interaziendali
• Trasferimento del sito di lavorazione dei dischi freno vicino alla
fonderia di ghisa di Mapello, con conseguente riduzione dei trasporti
interaziendali e delle relative emissioni in atmosfera*
Sistema
di gestione
Miglioramento generale
prestazioni e risultati
• Piena implementazione del Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente in
10 siti produttivi, con un aumento di 3 unità rispetto all’anno precedente
• Conferma miglioramenti attraverso audit di sistema
* Per un approfondimento di queste attività si veda il testo che segue.
Di seguito sono illustrati più in dettaglio alcuni esempi concreti della costante attenzione di Brembo alla tutela dell’ambiente, alla ricerca di soluzioni innovative per il risparmio delle fonti, alla maggiore efficienza della produzione e alla salvaguardia della salute e dell’ambiente naturale. Le esemplificazioni riguardano gli ultimi due anni di attività del Gruppo e sono
suddivise per ambito di intervento.
56
Azioni per il miglioramento della gestione ambientale
Progettazione “ambientale”
Miglioramento impatto ambientale del disco freno. Anche nella fase di progettazione dei prodotti, Brembo ha concorso (e concorre) in modo sostanziale alla tutela dell'ambiente. Ne è un esempio il disco freno in ghisa, che è stato oggetto di
una serie di studi mirati a migliorarne l’impatto ambientale sia in fase di fusione, sia nell’utilizzo sulle autovetture. Questo
è stato possibile lavorando sui due principali parametri di un disco: il peso e il materiale.
La riduzione del 10-20% del peso del disco ha prodotto i seguenti vantaggi in termini ambientali:
• minore energia impiegata durante la fase di fusione;
• minor consumo di carburante, grazie al sistema frenante più leggero e, quindi, al minor peso totale dell’autovettura;
• maggiore durata del disco freno e dei vari componenti del sistema frenante (pastiglie, pistoni ecc.), unita a prestazioni
più efficaci, con conseguente allungamento dei tempi di sostituzione/eliminazione dei materiali.
Riduzione consumi di energia e gas
Raffreddamento senza costi (free cooling). Utilizzato da Brembo in alcuni siti del Gruppo, il free-cooling è un efficace sistema per conseguire notevoli risparmi di energia elettrica e consiste nello sfruttare, soprattutto nelle stagioni intermedie, la
bassa temperatura dell’aria esterna per il raffreddamento totale o parziale dell’acqua delle utenze produttive, normalmente
ottenuto tramite frigoriferi. Tale applicazione è utile in tutti gli impianti in cui è richiesta la produzione di acqua refrigerata
durante tutto l’anno (sia per impianti di processo che per applicazioni civili). Il risparmio energetico ed economico che ne
consegue permette di ottenere un rapido ritorno dell’investimento.
Risparmio energetico nella produzione del freddo. Dal 2006 tutti i frigoriferi acquistati da Brembo sono dotati di
inverter, ossia di un dispositivo elettronico che permette un risparmio di circa il 30% di energia elettrica nella produzione
del freddo.
Recupero calore per riscaldamento. Nell’ambito della progettazione e costruzione del nuovo sito produttivo di Mapello
(Bergamo), entrato in funzione nel 2007, è stata prevista una particolare modalità di riscaldamento dell’immobile, basata
sull'impiego del calore prodotto dal vicino impianto di fusione della ghisa: infatti uno scambiatore di calore recupera
energia termica dal processo di fusione e provvede a riscaldare acqua calda per le utenze del capannone. Grazie a questo
progetto Brembo otterrà un risparmio energetico di circa 570 TEP all’anno, corrispondenti a circa 700.000 metri cubi di
gas. Notevoli anche i benefici ambientali, relativamente alla riduzione delle emissioni in atmosfera: 1.530 tonnellate di CO2
(pari alle emissioni prodotte da circa 400 automobili euro 3, che percorrono 20.000 km/anno) e 1 tonnellata di NO2 (circa
280 automobili euro 3, che percorrono 20.000 km/anno) in meno ogni anno.
Per questo progetto Brembo ha richiesto i cosiddetti “certificati bianchi”, che costituiscono i titoli di efficienza a testimonianza del recupero energetico i certificati bianchi sono emessi dal Gestore del mercato elettrico su richiesta dell’Autorità
per l’energia elettrica e il gas al termine di un processo di controllo finalizzato a verificare che i progetti siano stati effettivamente realizzati in conformità con le disposizioni dei decreti e delle regole definite dalla stessa Autorità.
57
Riscaldamento a basso dispendio termico ed energetico. La realizzazione di un sistema di riscaldamento a pavimento
ha consentito un risparmio energetico nell’ordine del 15%. Il riscaldamento è garantito dall’acqua che circola a soli 40° C
e permette di riscaldare con un dispendio termico molto inferiore a quello di un tradizionale riscaldatore ad aria calda
(aerotermo) posto a diversi metri d’altezza.
Impianto elettrico a risparmio energetico. Una miglioria realizzata nel 2006 all’impianto elettrico del reparto officina del
sito di Curno (BG) consente la regolazione automatica della luce artificiale, tramite sensori di luminosità, con conseguente
minor consumo di energia, anche grazie all’utilizzo di lampade a maggiore efficienza energetica.
Riduzione consumi di acqua
Lavatrici a pressione. Dal dicembre 2005 sono state introdotte in azienda macchine lavatrici che, anziché utilizzare detersivi e acqua ad alta temperatura, sfruttano la pressione. Come risultato, il ricambio dell’acqua per un totale di 700 litri,
che prima veniva effettuato ogni settimana, avviene ora effettuato ogni 2 mesi, con un risparmio di oltre 30.000 litri di
acqua all’anno.
Riduzione rifiuti e recupero/riutilizzo materiali
Imballaggi riutilizzabili. A partire dal 2005 elementi del sistema frenante quali pastiglie e cuscinetti, arrivano alle linee di
montaggio direttamente dai fornitori in grandi contenitori di plastica riutilizzabili (definiti “cassette odette”), che evitano
lo spreco di contenitori intermedi destinati al solo imballo a perdere.
Save the oil. Dal 2006 è stato introdotto nelle lavorazioni meccaniche della BU Racing un nuovo tipo di olio lubrorefrigerante dotato di migliori caratteristiche tra cui una maggiore resa e durata. Le quali hanno comportato anche un beneficio
in termini ambientali in quanto hanno consentito di diminuire la quantità di olio utilizzato e smaltito, passando da 20.000
a circa 2.750 litri annui smaltiti, con una riduzione superiore all’ 86,25%.
Recupero e riutilizzo sabbie di deposito. Nelle vasche di raffreddamento dell’impianto di trattamento termico della
fonderia di alluminio, si deposita sabbia da anime contenuta nei getti fusi che, fino al 2005, veniva aspirata e smaltita come
rifiuto da un’azienda esterna. Dal 2006 è stata introdotto un sistema di estrazione automatico, che consente di recuperare
questa sabbia dalle vasche, cedendola successivamente allo stesso fornitore del prodotto per un suo completo recupero e
riutilizzo.
Riduzione smaltimento batterie. Sul parco carrelli dell’azienda è in atto la sostituzione delle batterie, passando da quelle
tradizionali (che comportano problemi di sicurezza nella fase di carica, e ambientali nella fase di smaltimento) a una nuova
serie al gel che garantiscono, a parità di prestazioni, una maggiore longevità (e quindi minor necessità di dismissione/smaltimento), oltre che minori rischi durante la ricarica.
Disco verde (recupero dischi freno usati). Brembo ha in atto da anni un programma di recupero dei dischi freno che
hanno esaurito il loro ciclo di vita sulle autovetture. Un accordo con officine convenzionate prevede che essi vengano re-
58
Azioni per il miglioramento della gestione ambientale
stituiti, affinché possano essere riutilizati nel ciclo produttivo attraverso la rifusione. L’operazione ne consente il recupero
di circa 15.000 all’anno.
Riduzione consumi di carta. A parziale sostituzione delle bobine di carta utilizzate per la pulizia, sia personale che di
attrezzature, è stato introdotto in via sperimentale presso la fonderia di alluminio di Mapello (Bergamo) l’uso di panni a
noleggio con servizio di lavaggio. L’intervento ha portato a una riduzione di 20 bobine al mese a partire dal 2° trimestre
2006, ma il numero è destinato ad aumentare, data la positività dell’azione intrapresa.
Riduzione emissioni
Smaltimento polveri. Durante le varie fasi di produzione del disco in ghisa si generano effusioni polverulente (sabbie esauste), che vengono captate da sistemi di aspirazione, conferite in silos di stoccaggio e quindi smaltite sotto forma di rifiuto.
Mentre prima le sabbie esauste, una volta stoccate, venivano smaltite in camion aperti posti sotto i silos con potenziale
produzione di emissioni polverose diffuse, ora il conferimento avviene utilizzando camion con cassoni richiudibili: tramite
sistema telescopico, dai silos si abbassa un tubo a proboscide che si collega direttamente ai mezzi scaricando la polvere al
loro interno. Con questo nuovo sistema si evita la potenziale diffusione di emissioni polverulente anche durante la fase di
trasporto su strada. Inoltre si è ridotta di circa 2.160 tonnellate annue la quantità di rifiuto smaltita ed è diminuito da 10
a 4 il numero dei carichi settimanali.
Ruote antirumore. Il trasporto di getti dalle varie isole in fonderia, tramite trenino, comportava un rumore pari a 94 decibel, a causa della deformazione e dell’attrito delle ruote dei vagoncini. L’utilizzo di un diverso tipo di ruote ha permesso
di ridurre il rumore sino a una soglia di 86 decibel. Questo progetto è stato premiato come migliore idea di sicurezza
2006.
Treno elettrico ecologico. Con la realizzazione del nuovo sito di lavorazione dischi a Mapello (BG) si è ottenuta una
sensibile riduzione del trasporto su gomma, precedentemente stimato in circa 1.100 viaggi annui, dovuti alla spedizione di
dischi grezzi da Mapello a San Giovanni Bianco. Ora il trasporto è totalmente gestito con un trenino elettrico, che movimenta i dischi grezzi dalla fonderia all’adiacente stabilimento di lavorazione, con conseguente forte riduzione dell’impatto
ambientale (inquinamento atmosferico, rumore, traffico).
Mobilità sostenibile. In occasione dello spostamento del sito lavorazione dischi da S. Giovanni Bianco a Mapello (BG),
conclusosi nel settembre 2006, è stato predisposto per i dipendenti un servizio di trasporto collettivo con autobus. Il servizio
viene utilizzato da circa 190 dei 300 dipendenti, riducendo sensibilmente l’impatto che l’utilizzo di automezzi individuali
avrebbe provocato sull’intera area, sotto forma di inquinamento atmosferico, rumore e traffico.
Infatti se i 190 dipendenti utilizzassero la propria auto, percorrerebbero in totale oltre 3.000.000 di chilometri nell’arco di un
anno. Il beneficio ambientale può essere stimato in una mancata emissione di 640 tonnellate di CO2 e di 600 chilogrammi
di NO2.
Collinetta ecologica antirumore. Intorno al sito di Mapello (BG) è stata realizzata un’opera d’architettura paesaggistica
antirumore a protezione della comunità circostante. L’intervento, consistente in una collinetta piantumata, ha anche la
funzione di “corridoio ecologico” per lo stazionamento dell’avifauna e di altre specie animali.
59
Indicatori ambientali delle attività di Brembo
La tipologia di manufatti realizzati da Brembo comporta un certo impatto ambientale, quale diretta conseguenza dell’attività produttiva. È importante sottolineare come il Gruppo abbia saputo sviluppare una gestione ambientale volta a
minimizzare i rischi di esternalità negative e a cogliere tutte le opportunità di riduzione degli sprechi e delle inefficienze,
ottenendone anche benefici economici.
I dati che seguono rappresentano una fotografia, al 31 dicembre di ogni anno dell’ultimo triennio, delle principali performance ambientali di Brembo. I dati sono talvolta poco confrontabili fra loro perchè il Gruppo, a fronte di una continua
crescita, ha via via internalizzato fasi del processo produttivo prima svolte da fornitori esterni: a titolo di esempio si possono
citare le attività di fusione dei dischi freno (per le quali è stata realizzata una nuova fonderia) e di ossidazione anodica delle
pinze. Le mutate esigenze dei clienti hanno richiesto anche l’installazione di diversi impianti di verniciatura, di cui negli anni
scorsi non si ravvedeva grande necessità.
Le tabelle sottostanti riassumono alcuni indicatori relativi all'evoluzione delle installazioni produttive di Brembo nell’ultimo
triennio, nonché i principali indicatori di performance ambientale, che vanno quindi letti alla luce dell’aumentata verticalizzazione e capacità produttiva del Gruppo.
Indicatore di performance
Unità di misura
2006
TOTALE
2005
2004
Attività e installazioni produttive
Numero di dischi prodotti dalle fonderie
di ghisa facenti parte del Gruppo
N°
Numero di impianti di ossidazione anodica installati
N°
2
1
1
Numero di impianti di verniciatura installati
N°
8
8
3
Numero fonderie di alluminio e ghisa interne al Gruppo
N°
3
2
2
174,2 (1)
121,7 (1)
100
(1) Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno considerato
61
Indicatore di performance
Unità di misura
Energia e gas
Consumo energia elettrica kwh
2006
TOTALE
2005
2004
147.808.905
104.334.876
66.929.318
Consumo metano
m
6.730.233
5.768.111
5.598.944
Consumo carbone
ton
8.013
7.888
8.002
Consumo gasolio
ton
295
223
181
Consumo benzine
ton
148
140
136
Consumo olio combustibile
ton
0
0
0
Consumo GPL
ton
15.048
19.072
2.042
3
Rifiuti
Rifiuti prodotti
kg
79.705.492
66.863.733
63.663.981
Rifiuti avviati a recupero kg
51.716.282
53.161.207
53.730.240
Rifiuti prodotti in Italia
kg
51.596.579
53.209.946
55.893.973
Rifiuti avviati a recupero in Italia kg
44.357.632
45.853.836
48.108.124
Di cui (per l’Italia):
• carta e cartone
kg
429.240
344.580
355.755
• ferro
kg
772.995
638.155
434.468
• sfridi di ghisa / alluminio
kg
15.231.520
18.105.690
22.674.820
• legno
kg
519.710
530.530
454.750
• plastica
kg
189.200
198.855
213.800
Acqua
Volumi acqua prelevata da pozzo
m3
288.221
197.108
168.814
Volumi acqua prelevata da acquedotto m3
212.086
147.278
101.923
Volumi acqua industriale scaricata m
149.835
105.117
60.443
3
Sistema di gestione
62
N° giorni dedicati ad audit
gg/anno
287
275
217
N° ore formazione gg/anno
9.009
8.472
4.563
Indicatori ambientali delle attività di Brembo
Si riportano infine alcuni indicatori di prestazione relativi ai singoli siti, da cui emerge come, a fronte dei termini assoluti
riportati nella tabella sovrastante, l’attenzione posta negli anni alla gestione delle tematiche ambientali abbia determinato
un progressivo miglioramento delle performance ambientali del singolo sito o processo produttivo.
Indicatore di performance
TOTALE
2006
2005
2004
Sito di Saragozza (Spagna)
Energia elettrica utilizzata per produrre un disco
kwh/disco
1,58
1,91
—
29,0
29,6
42,9
—
6,37
7,20
7,20
Lavorazione Dischi (Mapello, Italia)
Energia elettrica utilizzata per produrre un disco
kwh/disco
1,97
2,09
1,73
BU Moto (Curno, Italia)
% rifiuti recuperati rispetto ai rifiuti prodotti
%
57,8
59,9
52,8
Sito di Dabrowa (Polonia)
% di scoria prodotta rispetto ai rifiuti prodotti
%
11,4
13,6
na
Sito di Betim (Brasile)
Energia elettrica utilizzata per produrre un disco
kwh/disco
1,04
1,16
1,26
Fonderia Ghisa (Mapello, Italia)
Energia utilizzata per ottenere una tonnellata di ghisa fusa
tep/ton
0,23
0,24
0,30
Fonderia Alluminio (Mapello, Italia)
Scoria prodotta per tonnellata di alluminio fuso
Sito di Puebla (Messico)
Olio emulsionabile utilizzato per disco prodotto
BU Auto (Curno, Italia)
Acqua prelevata per pezzo prodotto
Unità di misura
kg/ton
gr/disco
lt/pezzo
19,0
21,2
63
Principali obiettivi 2007
Di seguito si riportano per sintesi gli obiettivi di miglioramento del Sistema di Gestione Ambiente e sicurezza identificati per
il 2007 e previsti dal Piano Qualità ed Ambiente:
• riformulazione indicatori di prestazione;
• standardizzazione della gestione delle situazioni a rischio elevato attraverso la definizione del “Brembo Safety & Environmental Management”;
• formazione specifica dei responsabili ambiente e sicurezza e dei responsabili dei diversi settori /enti aziendali;
• rendicontazione annua ambientale.
Da questi obiettivi di carattere generale i siti produttivi hanno ricavato quelli specifici di miglioramento espressi nei diversi
Piani di Gestione Sicurezza e Ambiente 2007 e di seguito precisati.
Business Unit Auto-Moto-Racing e fonderia alluminio di Mapello (Italia)
L’obiettivo è interdivisionale, in quanto accomuna la fonderia di alluminio di Mapello e la Business Unit di Curno, e prevede
il recupero del truciolo d’alluminio derivante dalle lavorazioni meccaniche delle pinze grezze (getti), per essere rifuso come
materia prima all’interno di un forno posto in fonderia.
Questo accorgimento permetterebbe di utilizzare come materia prima presso la fonderia d’alluminio un materiale attualmente gestito e smaltito come rifiuto, generando un beneficio in termini di minor costo sia per l’acquisto di materia prima
sia per lo smaltimento dei rifiuti. L’obiettivo consiste, dal momento in cui tale sistema verrà implementato, nel recupero di
10 Ton/giorno di truciolo.
Lavorazione dischi e fonderia di ghisa di Mapello (Italia)
Altro obiettivo interdivisionale, che prevede l’installazione presso la fonderia di ghisa di Mapello di un impianto di bricchettatura, ossia di un macchinario in grado di pressare i trucioli sfusi e trasformarli in un cilindro compatto permettendone
così l’utilizzo per l’impianto fusorio, impossibile con il truciolo sfuso a causa delle dimensioni troppo ridotte. Tale impianto
potrebbe recuperare circa 40 ton-giorno di sfrido di ghisa derivante dalla lavorazione meccanica dei dischi. Attualmente il
residuo della tornitura viene inviato come rifiuto a uno smaltitore, che ne effettua il recupero.
Sito di Stezzano (Italia)
Il sistema d’illuminazione e di riscaldamento del polo di Stezzano verrà dotato di sensori di luminosità e di temperatura in
grado di garantire automaticamente la regolazione della luce artificiale, del riscaldamento invernale e del condizionamento
estivo, con conseguente minor consumo di energia, anche grazie all’utilizzo di lampade a maggiore efficienza energetica.
Verrà inoltre installato un sistema di monitoraggio dei consumi energetici che permetterà, con una misurazione in linea
continua, un migliore utilizzo dell’energia e l’eliminazione di eventuali sprechi.
Sito di Dabrowa (Polonia)
Nel sito di Dabrowa le emulsioni lubrorefrigeranti di ogni singola macchina (derivanti dalla lavorazione dei dischi) verranno
filtrate e trattate con idoneo macchinario, con frequenza mensile, durante la pulizia della vasca di raccolta. L’obiettivo che il
sito si è posto prevede che il 40% del materiale trattato (oggi smaltito come rifiuto) venga riutilizzato nel ciclo produttivo.
64
Sito di Czestochowa (Polonia)
In questo sito sono in fase di studio preventivo gli aspetti di sicurezza e ambiente per la realizzazione di un nuovo impianto
di zincatura. La stretta collaborazione con il fornitore, fin dalla fase di progettazione, permetterà l’applicazione delle BAT
(Best Available Technologies) garantendo performance ambientali e di sicurezza in linea con i migliori standard internazionali. L’utilizzo del nuovo impianto consentirà, tra l’altro, di eliminare il trasporto di materiali tra il sito Brembo e il terzista
che attualmente fornisce il servizio, per una percorrenza annua di 340.000 chilometri: il vantaggio in termini di mancata
emissione di CO2 sarà pari a circa 3.000 tonnellate.
Sito di Betim (Brasile)
Per l’imballaggio di un particolare disco nel sito di Betim viene attualmente utilizzato cartone a perdere per 38,5 ton annue.
L’obiettivo è sostituire tale imballaggio con un imballaggio riutilizzabile, risparmiando l’intera quantità di cartone sopra
citata, per la cui produzione occorrerebbe tagliare circa 116 alberi dell’altezza di 20 metri.
Sito di Puebla (Messico)
Con una campagna di ulteriore sensibilizzazione a una corretta gestione dei rifiuti (campagna denominata 4 R: Respingere,
Ridurre, Riutilizzare, Riciclare) il sito messicano punta a una riduzione del 25% dei rifiuti non pericolosi attualmente prodotti
(vetro, alluminio, carta, cartone ecc.).
65
Nel reparto Ricerche & Sviluppo di Brembo
lavorano circa 500 tecnici e ingegneri.
Un buon motivo per frenare tranquilli.
Valore intangibile di Brembo
Modalità di misurazione dell’intangibile
Secondo la dottrina e la prassi che si va consolidando, per misurare esaurientemente il valore rappresentato da un’azienda
non basta considerare il suo valore contabile, ma occorre andare oltre, analizzando e misurando il suo capitale intellettuale
per esprimere più compiutamente il suo valore intangibile. Con questo termine si intende l’insieme di uomini, relazioni e
organizzazione che può essere messo a frutto dall’azienda per creare ricchezza.
Componenti del capitale intellettuale
Conformemente alle più autorevoli fonti internazionali, le componenti fondamentali del capitale intellettuale che contribuiscono a creare il valore intangibile di un’azienda sono:
• capitale relazionale, che rappresenta l’insieme di relazioni che l’azienda ha instaurato con il mercato e di cui costituiscono parte integrante elementi quali i rapporti con i clienti, il grado di soddisfazione di questi ultimi nei confronti
dell’azienda, l’arricchimento dell’immagine aziendale, la conoscenza e la diffusione del marchio;
• capitale strutturale, che rappresenta la capacità di innovazione dell’azienda riferita allo sviluppo del know-how tecnico
e delle relative metodologie di gestione, all’efficienza operativa dei suoi processi produttivi, alla sua struttura organizzativa, alla solidità e coerenza degli aspetti di cultura aziendale;
• capitale umano, che rappresenta l’insieme dei comportamenti, delle competenze e delle attitudini del management
aziendale e di tutti i collaboratori.
Finalità del Bilancio del Valore Intangibile
La misurazione del valore intangibile di un’azienda si può tradurre nella redazione di un vero e proprio Bilancio, atto a
rispondere a una duplice finalità:
• reporting interno, quale importante fonte di informazione per la gestione aziendale, che permette al management di
considerare attentamente il valore generato dagli intangibili e può essere utilizzato come un innovativo tableau de bord
per la gestione strategica e l’indirizzo delle politiche aziendali. Il processo di rendicontazione del valore intangibile prevede anche un sistema di avvertimento sull’andamento delle performance al fine di identificare le priorità di intervento;
• reporting esterno, in quanto consente di offrire a tutti gli stakeholder, a complemento dei dati contenuti nel tradizionale Bilancio d’Esercizio, informazioni in merito al capitale intellettuale dell’organizzazione, attraverso indicatori di
natura non economico-finanziaria che costituiscono importanti elementi di valutazione della capacità competitiva futura
dell’azienda e delle sue potenzialità di crescita.
Brembo ha iniziato a realizzare un Bilancio del Valore Intangibile sin dal 1999, avendo dapprima come principale obiettivo
quello di reporting interno, ma valorizzando gradualmente negli anni anche la funzione di reporting esterno nei confronti
di tutti i suoi stakeholder.
68
Modello di riferimento
Nella elaborazione del proprio Bilancio del Valore Intangibile Brembo utilizza un modello di riferimento basato sulle indicazioni IFAC (International Federation of Accountants) e sulla metodologia ICV® (Intellectual Capital Value® System) sviluppata
dalla società di consulenza Summit, che dal 1999 al 2003 ha svolto un ruolo di affiancamento all’azienda in questo processo. La struttura di tale Bilancio, si è andata affinando nel tempo, sia per adeguarsi all’evolvere della dottrina e della prassi
internazionale, sia per rispondere in modo sempre più puntuale alla realtà e alle esigenze del Gruppo.
struttura del bilancio del valore intangibile di brembo
Capitale
Intellettuale
Capitale
Relazionale
Capitale
Finanziario
Capitale
Umano
Capitale
Strutturale
Rapporti
contrattuali
Organizzazione
Competenze
Sinergie
Cultura
aziendale
Atteggiamenti
mentali
Valori
condivisi
Innovazione
Vivacità
intellettuale
69
Processo di rendicontazione
Il processo di rendicontazione interessa tutte le realtà del Gruppo a livello internazionale e poggia su un ampio coinvolgimento del management, dei dipendenti e dei clienti ed è gestito da un apposito team di progetto, di cui fanno parte i
responsabili delle principali funzioni aziendali.
PROCESSO DI RENDICONTAZIONE DEL VALORE INTANGIBILE DI BREMBO
Dialogo con la comunità
finanziaria e gli stakeholder
Valutazione
e individuazione obiettivi
Comunicazione
esterna del
documento
Pianificazione
e avvio del
processo
Sponsorship
Presidente
e Direttore
Generale
Supervisione
Elaborazione
indicatori
e redazione del
documento
interno
Early warning sulle
performance economiche
Presentazione ai Comitati
di Direzione Generale
Attestazione
di conformità
70
Br
em
bo P
Gruppo di Progetto
Qualità
R&D
Pianificazione e controllo
Risorse umane
Comunicazione
Marketing
Business development
Direzione finanziaria
Revisione
metodologia
Raccolta dati
e miglioramento
del processo
m
ste
roduction Sy
Controllo
Analisi interna
dei dati
Modalità di misurazione dell’intangibile
I vari indicatori sono frutto di analisi sistematicamente condotte utilizzando una rigorosa metodologia e, in alcuni casi,
affidate a società di rilevazione esterne. In totale, ne vengono qui proposti 28, che rappresentano una ragionata selezione
di tutti quelli rilevati, in quanto taluni sono da considerare particolarmente “sensibili” a problematiche di concorrenza e,
quindi, non comunicabili all’esterno.
Essi si riferiscono di norma all’intero Gruppo Brembo (o a Brembo S.p.A. dove così precisato) e in alcuni casi riportano il
dettaglio per singola Business Unit aziendale: Auto, Veicoli Commerciali, Moto, Racing, After Market, Divisione Industriale.
Al fine di evidenziare i trend in atto, i dati sono riportati, ove disponibili, nel loro andamento storico degli ultimi tre anni.
71
Capitale Relazionale
L’insieme degli indici riferiti al Capitale Relazionale conferma una tendenza complessivamente positiva per Brembo. Le
quote di mercato risultano stabili o in crescita per tutti i principali segmenti produttivi. In progressivo aumento anche la
capacità dell’azienda di sviluppare le proprie relazioni commerciali con i clienti più importanti. L’indice di Customer Satisfaction risulta in aumento rispetto allo scorso anno e l’immagine dell’azienda, rilevata presso circa 500 clienti nel mondo,
conferma una diffusa e crescente percezione di Brembo quale azienda prestigiosa, internazionale e innovativa. Ciò pur in
presenza di una flessione della percentuale di fatturato investita in marketing e comunicazione esterna, in relazione alle
nuove politiche di comunicazione attuate dal Gruppo.
Quota di mercato
La presenza di Brembo sul mercato risulta ben consolidata e in crescita nei principali segmenti produttivi in cui l’azienda
opera: nel 2006 si registrano significativi aumenti delle quote di mercato dei segmenti “auto” e “veicoli commerciali”, sia
nei sistemi frenanti che nei dischi. La BU Moto è rimasta stabile nell’ultimo triennio mentre sono in lieve flessione le BU
Racing e After Market.
I dati per ciascuna BU sono stati calcolati facendo riferimento ai mercati di sbocco dove Brembo è attiva e a tipologie di
prodotto di fascia analoga. La quota di mercato a livello di Gruppo non viene calcolata perché priva di significato, in quanto
i mercati/business in cui operano le diverse BU sono molto diversi e non comparabili.
BU
2006 (1)
2005 (1)
2004
Sistemi = 112
Dischi = 113
Sistemi = 103
Dischi = 100
Sistemi = 100
Dischi = 100
VECO
Sistemi = 107
Dischi = 119
Sistemi = 100
Dischi = 106 Sistemi = 100
Dischi = 100
MOTO
100
100
100
RACING 97
100
100
AM
81
84
100
GRUPPO ND
ND
ND
AUTO
(1) Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno considerato
Customer Satisfaction
Il livello di soddisfazione dei clienti nei confronti di Brembo e dei suoi prodotti si è attestato da alcuni anni, per tutte le BU e
l’azienda nel suo complesso, in una fascia di valutazione compresa fra “discreto” e “buono”, ma con punte di eccellenza.
Nel 2006 si è registrato un significativo aumento per le BU Auto, Moto e After Market. In leggera crescita anche la BU
Racing. La Bu Veicoli Commerciali risulta in decremento rispetto al 2005, anno in cui la sua performance era risultata molto
al di sopra della media aziendale, e si riposiziona in linea con i risultati precedenti.
Nel complesso, però, il Gruppo è in miglioramento rispetto all'anno scorso.
73
L’indagine di customer satisfaction viene condotta annualmente da una società esterna su un campione di circa 500 aziende
clienti, rappresentativo dell’intero portafoglio clienti di Brembo per dimensioni aziendali, fatturato, settore di attività, area
geografica e BU di competenza. Gli aspetti sui quali è richiesta la valutazione riguardano: qualità dei prodotti, logistica e
modalità di consegna, politica commerciale e forza vendita, promozione e supporto alle vendite, amministrazione e fatturazione, servizio sviluppo prodotti, comunicazione delle caratteristiche tecniche dei prodotti, controllo qualità, efficacia
della comunicazione aziendale.
BU 2006
2005
2004
AUTO 4,4
4,1
4,1
VECO 4,6
5,2
4,5
MOTO 4,7
4,4
4,6
RACING 5,2
5,1
5,1
AM 4,9
4,6
4,5
GRUPPO 4,6
4,5
4,3
Scala da 1 a 6 (1= scadente, 2= mediocre, 3= sufficiente, 4= discreto, 5= buono, 6= ottimo)
Corporate image clienti
L’immagine complessiva del Gruppo presso la clientela italiana ed estera registra nel 2006 un apprezzamento maggiore
rispetto all’anno precedente, collocandosi nella fascia alta dell’intervallo compreso fra “discreto” e “buono”.
Nel dettaglio, Brembo viene vista dai suoi clienti soprattutto come un’azienda prestigiosa, internazionale, innovativa,
capace di sviluppare prodotti unici, ad alte prestazioni e con forte contenuto di design. Gli incrementi più significativi rispetto al 2005 hanno riguardato la percezione delle caratteristiche e delle capacità del Gruppo legate a innovazione
e design.
GRUPPO Scala da 1 a 6 (1=scadente, 2= mediocre, 3= sufficiente, 4= discreto, 5= buono, 6= ottimo)
74
2006
2005
2004
4,8
4,7
4,5
Capitale Relazionale
brembo vista dai suoi clienti
5,3
Prestigiosa
5,3
5,2
Internazionale
5,1
5,1
specializzata nello sviluppo
di prodotti ad alta prestazione
5,0
Innovativa
capace di fare prodotti unici
e distintivi (diversi dai concorrenti)
4,8
Fa prodotti con forte
contenuto di design
4,8
4,8
4,6
4,5
dinamica, reattiva, attenta
alle esigenze del mercato
4,3
4,3
efficiente
4,2
4,1
snella semplice
2006
2005
5,0
4,7
4,1
3
3,5
4
4,5
5
5,5
6
[1 = scadente; 2 = mediocre; 3 = sufficiente; 4 = discreto; 5 = buono; 6 = ottimo]
75
Indice di concentrazione fatturato
Questo indice esprime la quota del fatturato di Brembo verso i dieci maggiori clienti rispetto al fatturato totale dell’azienda
e si attesta al 51%, in lieve flessione rispetto al dato degli ultimi due anni. Nessuno dei primi cinque clienti supera da solo
il 10% dei ricavi totali.
L’indice va letto in base alle caratteristiche del mercato dei prodotti Brembo, rappresentato dai produttori di automotoveicoli: un mercato caratterizzato sulla scena mondiale da un ridotto numero di operatori e nel quale è in atto da tempo un
fenomeno di progressiva concentrazione.
2006
2005
2004
BREMBO S.p.A.
51%
53%
53%
Indice di penetrazione most relevant customer
L’indice di penetrazione dei prodotti Brembo presso i principali clienti sul mercato mondiale esprime la capacità dell’azienda di sviluppare le proprie relazioni commerciali. Rispetto all’anno precedente, gli indici relativi alle diverse BU e alle varie
tipologie di prodotti hanno registrato nella quasi totalità dei casi crescite significative.
Nella BU Auto risulta in lieve rafforzamento la capacità di penetrazione dei “sistemi frenanti”, a fronte di una situazione
stabile riguardo ai “dischi”. La BU Veicoli Commerciali segna un incremento per entrambe le tipologie di prodotti.
Nella BU Moto l’aumento degli indici è particolarmente significativo sia per il segmento “ruote” che per il segmento “freni
e comando frizioni”. Sostanzialmente stabile quello della BU Racing, in forte crescita quello della BU After Market.
L’indice di penetrazione è stato calcolato sui primi cinque clienti di ciascun mercato di riferimento. Quello a livello di Gruppo, non è valutabile come media degli indici di penetrazione delle singole BU, in quanto i primi cinque clienti di Brembo
appartengono alle BU Auto e Veicoli Commerciali.
BU
2006
2005
2004
Sistemi 64%
Dischi 36%
Sistemi 62%
Dischi 36%
Sistemi 60%
Dischi 38%
VECO
Sistemi 38% Dischi 53%
Sistemi 37%
Dischi 50%
Sistemi 36%
Dischi 48%
MOTO
Freni+Comando Frizione 91%
Ruote 82%
Freni+Comando
Frizione 84,2%
Ruote 76,2%
Freni+Comando
Frizione 84,4%
Ruote 68,7%
RACING (1)
98,2%
98,5%
95,3%
AM
92,6%
81,6%
83,9%
AUTO
(1) L’indice di penetrazione Racing a differenza delle altre BU è calcolato sul fatturato e non sul volume.
76
Capitale Relazionale
Percentuale di fatturato investita in marketing
e comunicazione esterna
La percentuale di fatturato investita da Brembo in marketing e comunicazione esterna nel 2006 ha subito una significativa
flessione a seguito delle nuove politiche di comunicazione attuate dall’azienda.
Gli investimenti si sono concentrati in due direzioni: rafforzamento del valore del brand sul mercato, supporto nei confronti
delle singole Business Unit per le loro attività tecnico commerciali.
Secondo la politica adottata negli ultimi anni, la quota principale continua ad essere destinata alle sponsorizzazioni sportive,
anche al fine di utilizzare il canale del racing come moltiplicatore di percezione da parte del pubblico. Gli investimenti in
advertising classico sono stati azzerati per puntare su una strategia di direct marketing. Brembo utilizza inoltre in modo
esteso la leva dei rapporti con i media, con positive ricadute sui target di riferimento.
GRUPPO
2006
2005
2004
0,67%
0,79%
0,80%
77
Capitale Strutturale
Il Sistema Industriale Brembo conferma anche nel 2006 la propria solidità attraverso un consolidamento generalizzato dei
principali indicatori di performance. Quelli legati alla qualità, pur con talune discontinuità, si confermano all’interno di un
perimetro di assoluta eccellenza. Per quanto riguarda il Sistema di Gestione per la Qualità, sono state confermate tutte le
Certificazioni di Sistema in essere nei vari stabilimenti, rispondenti ai massimi standard richiesti dal mercato ed è stata estesa
la certificazione ISO/TS 16949:2002, specifica del settore automotive, alla fonderia di alluminio e al sito polacco integrato di
Dabrowa (fonderia e lavorazione). Nel 2007 la certificazione ISO/TS 16949:2002 del sito di Mapello (lavorazione meccanica
dischi) interesserà anche la fonderia di ghisa (sito integrato fonderia e lavorazione) e il Sistema di Gestione Sicurezza e
Ambiente sarà applicato anche ai siti esteri, in primo luogo Dabrowa.
Gli indicatori legati alle performance produttive sono migliori rispetto all’anno precedente, nonostante l’impatto del Piano
Industriale per gli stabilimenti dischi coinvolti in ristrutturazioni. Nel 2007 proseguirà l’estensione del BPS (Brembo Production System) a tutti i siti del Gruppo, puntando a un ulteriore miglioramento della produttività globale. A supporto di tale
attività anche per il 2007 è confermata l’iniziativa del Brembo Excellence Award, mirata a premiare lo stabilimento che più
avrà migliorato i propri risultati attraverso l’applicazione del BPS.
La riorganizzazione aziendale di inizio 2006 ha aumentato l’organico tecnico di tutte le BU allocando risorse centrali della
Direzione Tecnica al loro interno. Il numero di delibere tecniche a livello di Gruppo è aumentato di circa il 5% rispetto al
2005 e il rapporto fra delibere tecniche e organico della Direzione Tecnica e R&D è in linea con quello degli anni precedenti.
L’attività di R&D (Advanced R&D) si è focalizzata sui sistemi di stazionamento elettrici per auto e veicoli commerciali e sullo
sviluppo di un nuovo concetto di pompa moto GP, che sarà utilizzato in gara nel 2007.
Numero di brevetti attivi e in produzione / Numero
di brevetti depositati e attivi
L’utilizzo dei concetti brevettati nelle produzioni di serie, sul totale dei brevetti attivi, è passato dal 36% nel 2005 al 41%
nel 2006, a conferma della forte spinta di Brembo verso l’innovazione e dell’elevata capacità dell’azienda di trasferire alla
produzione i risultati delle proprie attività di R&D.
Il numero di brevetti depositati e attivi risulta in continua crescita nell’ultimo triennio e nel 2006 ha raggiunto il numero di
168 a fronte dei 160 dell’anno precedente. Sempre nel 2006 è stata ottenuta la registrazione di 18 brevetti e sono state
depositate 12 nuove domande di brevetto, che coprono le innovazioni nelle varie BU dell’azienda, a partire dal disco freno
per arrivare a sistemi frenanti più complessi.
I nuovi brevetti depositati sono il risultato dello sforzo innovativo di Brembo, mirato a mantenere l’unicità dei prodotti già
conosciuti e a guidare il mercato con l'introduzione di nuovi concetti e soluzioni.
GRUPPO
2006
2005
2004
69 / 168 = 41%
58 / 160 = 36%
61 / 153 = 40%
79
Delibere Tecniche / Organico Direzione Tecnica
Questo indicatore esprime la “produttività” della Direzione Tecnica e R&D, valutando il numero di delibere tecniche nell’anno in rapporto all’organico della direzione stessa.
Nell’ultimo triennio risulta sostanzialmente stabile e nel 2006 si è assestato su una media di 2,3 delibere tecniche per
persona.
Nel corso dell’anno sono state rilasciate in totale 551 delibere tecniche, a fronte delle 527 dell’anno precedente. In relazione
alla riorganizzazione della Direzione Tecnica e R&D il numero degli persone impegnate all’interno della struttura è passato
da 218 a 240 unità, con l’inserimento di nuove figure professionali.
GRUPPO
2006
2005
2004
551 / 240 = 2,3
527 / 218 = 2,4
456 / 199 = 2,3
Numero di progetti innovativi trasferiti allo sviluppo
applicativo / Organico Innovazione
L’indicatore esprime il numero di progetti innovativi passati allo sviluppo applicativo in rapporto al numero di persone
dedicate (Organico Innovazione) ed evidenzia nel 2006 un dato sostanzialmente allineato a quello dell’anno precedente.
In seguito alle modifiche organizzative aziendali attuate nel 2006 il numero di persone dedicate all’innovazione sistemi si è
ridotto da 23 a 19 unità, pur in presenza di 4 nuove assunzioni a fine anno in area Advanced R&D.
GRUPPO
2006
2005
2004
2 / 19 = 0,1
2 / 23 = 0,09
8 / 20 = 0,40
Percentuale di fatturato investita in R&D
Il calcolo di questo indicatore può essere effettuato prendendo come riferimento per le attività di R&D due diversi perimetri
di costi.
Considerando un perimetro costi allargato, comprensivo dei costi di sviluppo prodotto (Direzione Tecnica), di sviluppo processo (industrializzazione) e di realizzazione dei prototipi utilizzati per le prove, l’indicatore risulta in flessione e si attesta
sul 5,2%.
La flessione è determinata dal fatto che solo i costi di sviluppo aumentano in misura proporzionale al fatturato, mentre
80
Capitale Strutturale
quelli di ricerca “pura”, una volta raggiunta la massa critica rimangono costanti. Conseguentemente, la crescita dei costi
di R&D, riferiti al perimetro allargato, risulta proporzionalmente inferiore all’incremento di fatturato.
Perimetro costi allargato
GRUPPO 2006
2005
2004
5,2%
5,9%
6,5%
Se si considera un perimetro più ristretto, che include solo i costi di sviluppo prodotto, l’indicatore risulta invece in crescita,
passando dal 3,24% del 2005 al 3,41% del 2006. In termini assoluti, gli investimenti per il solo sviluppo prodotto sono
aumentati del 19,0%, passando da 23,1 milioni di euro nel 2005 a 27,5 milioni di euro nel 2006.
Perimetro costi ristretto
GRUPPO 2006
2005
2004
3,41%
3,24%
3,03%
Customer satisfaction area tecnica
L’indice di Customer Satisfaction nell’area tecnica a livello di Gruppo registra nel 2006 un deciso incremento rispetto ai
due anni precedenti, attestandosi su un valore di 4,6 (fra “discreto” e “buono”), anche a seguito di uno specifico piano di
recupero attuato dall’azienda per il miglioramento delle proprie performance.
Nel dettaglio, le BU Auto e Racing hanno ottenuto una valutazione rispettivamente superiore e pari a “buono”, mentre le
altre si collocano nella fascia compresa fra “discreto” e “buono”.
L’indicatore è il risultato di un’indagine condotta annualmente da una società esterna su un campione di oltre 500 aziende
clienti.
GRUPPO 2006
2005
2004
4,4
4,1
4,1
Scala da 1 a 6 (1=scadente, 2= mediocre, 3= sufficiente, 4= discreto, 5= buono, 6= ottimo).
Produttività globale
L’indice di Produttività Globale registra nel 2006 forti incrementi nelle BU Auto e Moto, mentre risulta in flessione per
la BU Veicoli Commerciali e per la Divisione Industriale. Nel primo caso la flessione è dovuta a un notevole aumento dei
volumi e all’introduzione di nuovi prodotti che hanno richiesto un incremento non previsto di personale di produzione,
per il quale si è reso necessario un periodo di inserimento. La Divisione Industriale ha invece principalmente sofferto a
causa di disagi conseguenti al completamento del Piano Industriale, che ha implicato ristrutturazioni e trasferimenti di siti
produttivi.
81
A livello di Gruppo la Produttività Globale è aumentata del 3% rispetto all’anno precedente e obiettivo 2007 è di accrescere
ulteriormente la performance produttiva grazie a specifici e focalizzati piani di miglioramento. Dal 2004 tutti gli stabilimenti
in Italia e all’estero sono sottoposti a monitoraggio. La BU Racing non partecipa al calcolo della Produttività Globale e, per
la particolarità del processo produttivo che la caratterizza, utilizza altri indicatori di efficienza.
BU
2006 (1)
2005 (1)
2004
AUTO
111,8
102,7
100
VECO
94,4
105,9
100
MOTO
104,4
99,4
100
RACING
DIVISIONE INDUSTRIALE ND
ND
ND
93,2
100,5
100
(1) Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno considerato.
Indice di Gravità Infortuni
L’Indice di Gravità Infortuni indica il numero di giorni totali di assenze per infortunio rapportato al numero totale dei dipendenti. L’andamento storico mostra come, da almeno otto anni, la situazione sia andata costantemente migliorando su tutti
i siti raggiungendo, a tutto il 2006, livelli di prestazione in linea con i migliori indici del settore industriale.
L’andamento globale (che comprende tutti i siti italiani ed esteri) è stato nel 2006 particolarmente positivo grazie al fatto
che i singoli obiettivi di stabilimento sono stati centrati da 12 stabilimenti su 15. Il sistema di gestione e le tecnologie applicate in azienda hanno consentito di raggiungere questi buoni risultati.
2006
2005
2004 (1)
GRUPPO 0,79
0,96
0,95
(1) = Stabilimenti in Italia.
Indice di non conformità cliente a km 0
Questo indicatore esprime il livello qualitativo della produzione e precisa il numero di pezzi giudicati non conformi alle specifiche di fornitura per ogni milione di pezzi forniti al cliente. La valutazione di conformità o non conformità viene effettuata
dallo stesso a km 0, cioè prima che i veicoli vengano immessi sul mercato. Ciò è particolarmente importante trattandosi di
prodotti che attengono alla sicurezza del veicolo e, quindi, delle persone.
Nel 2006 l’indicatore, già attestatosi negli anni su livelli di consolidata eccellenza, registra un notevole miglioramento del
dato sia di Gruppo sia delle singole Business Unit. Anche il dato relativo alla BU Veicoli Commerciali è da considerare molto
82
Capitale Strutturale
basso e in linea con le migliori aspettative del cliente, benché abbia subito un aumento dovuto all’introduzione di nuovi
prodotti.
BU
2006 (1)
2005 (1)
2004
AUTO
90
97
100
VECO
87
61
100
MOTO
98
176
100
ND
ND
ND
RACING
DIVISIONE INDUSTRIALE 88
103
100
GRUPPO
90
113
100
(2)
(1) Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno considerato.
(2) Considerati esclusivamente gli stabilimenti di lavorazione dischi.
Raggiungimento obiettivi Top-Middle Management
La percentuale di raggiungimento degli obiettivi da parte del Top e Middle Management ha registrato nel 2006 un notevole
balzo in avanti rispetto all’anno precedente. L’analisi riguarda circa 350 manager che partecipano al processo di gestione
per obiettivi (MBO) a livello internazionale. L’incremento del dato globale di Gruppo è coerente con i risultati di business raggiunti. Il dato registrato è tuttavia piuttosto
disomogeneo se si confrontano i risultati dei manager operanti in Italia con quelli ottenuti dai manager operanti nelle altre
Direzioni Paese.
Le valutazioni connesse a questo indicatore sono prevalentemente quantitative e circa la metà di ciascun MBO è legata a
obiettivi comuni di Gruppo (per le Direzioni Centrali) o di Business Unit.
Il positivo andamento del mercato e i buoni risultati del Gruppo hanno contribuito al forte miglioramento dell’indice registrato quest’anno.
GRUPPO
2006
2005
2004
108,05%
80,11%
81,94%
83
Conformità Audit interni
La conformità dei processi produttivi di Brembo ai più rigorosi parametri qualitativi internazionali viene costantemente
monitorata attraverso Audit interni, per i quali viene utilizzato come riferimento lo standard ISO TS 16949, particolarmente
severo nel processo di misurazione.
L’indicatore a livello di Gruppo risulta in diminuzione nel 2006, anche in ragione del fatto che sono state utilizzate negli
Audit interni modalità di valutazione ancora più severe rispetto a quelle degli anni precedenti. Le prestazioni delle singole
Business Unit si attestano fra l’83% e l’87%.
GRUPPO 2006
2005
2004
83,1%
86,9%
85,6%
Nel corso dell’anno sono stati inoltre effettuati 53 Audit da parte di clienti, che così hanno potuto verificare la rispondenza
dei processi Brembo ai loro requisiti. In un solo caso il cliente ha chiesto azioni di miglioramento, che si sono prontamente
concluse con piena soddisfazione dello stesso.
Corporate image dipendenti
Questo indicatore valuta la percezione che i dipendenti hanno di Brembo rispetto a un elenco di fattori predefinito. Il
punteggio globale (scala da 1 a 4) rappresenta la media delle valutazioni associate ad ogni singolo fattore, il cui dettaglio
è ricavabile dal relativo grafico.
Pur con una lieve flessione rispetto ai livelli precedenti, Brembo è fortemente percepita dai propri dipendenti come azienda
prestigiosa, grande, attenta al cliente, che consegue risultati, competitiva, affidabile, innovativa. Le connotazioni
meno rilevate riguardano l’essere attenta ai dipendenti, organizzata, unita.
I dati sono il risultato di un’indagine condotta ogni due anni da una società esterna, che coinvolge il personale di tutte
le sedi e i siti del Gruppo. L’indagine 2003/2004 è stata effettuata nel gennaio 2004 e quella 2005/2006 nella primavera
2006. La redemption è stata in entrambi i casi vicina al 50%.
Dati e commenti qui riportati sono analoghi a quelli presentati nel report 2005 in quanto i risultati 2005/2006 erano già
disponibili al momento della sua pubblicazione.
GRUPPO Scala da 1 a 4 (1 = valutazione minima, 4 = valutazione massima).
84
2005/2006
2003/2004
2.95
3,11
Capitale Strutturale
brembo vista dai suoi dipendenti
3,4
3,5
Prestigiosa
3,2
3,2
3,2
3,4
3,1
3,3
3,1
3,3
3,1
3,3
3,1
3,2
3,0
3,2
grande
attenta al cliente
consegue risultati
competitiva
affidabile
innovativa
in crescita
2,9
indipendente
2,9
efficiente
2,5
unita
2,5
organizzata
2005/2006
2003/2004
3,1
2,7
2,8
2,3
2,4
attenta ai dipendenti
3,0
0
1
2
3
4
[1 = per niente; 4 = molto]
85
Capitale Umano
Per il terzo anno consecutivo i dati relativi al Capitale Umano sono stati rilevati presso tutte le sedi Brembo nel mondo,
grazie al consolidamento di un Sistema Integrato di Gestione delle risorse umane, che rende ugualmente partecipe alla
vita dell’azienda tutto il personale operante in 11 paesi di 3 Continenti. Il numero di dipendenti è aumentato nell’anno
da 4.354 a 4.703 unità, di cui 2.723 fanno direttamente capo a Brembo S.p.A. e i restanti alle altre società del Gruppo in
Italia e all’estero.
Dagli indicatori 2006 emerge la fotografia di un’azienda nella quale il livello di scolarità dei dipendenti si conferma piuttosto
elevato (mediamente prossimo al diploma di scuola media superiore), dotata di un management decisamente giovane (età
media 41anni e mezzo) ma con un’anzianità aziendale in crescita, così come in crescita è la presenza femminile fra quadri e
dirigenti. Segni di una precisa scelta di Brembo volta all’inserimento di personale qualificato, alla valorizzazione dei giovani
manager e delle competenze del personale femminile, nonché alla promozione delle risorse interne.
Per quanto riguarda la mobilità del lavoro si registra un turnover sostanzialmente confermato su tutte le figure aziendali
con la novità di un certo aumento nel turnover del management. L’indice di ricopertura interna è in una sostanziale diminuzione, soprattutto perché, ferma restando la volontà di favorire la crescita del personale interno, non è sempre possibile
rintracciare le risorse idonee a ricoprire le posizioni liberate, data la forte ricopertura degli anni precedenti (in particolare
presso i siti esteri).
Livello medio di leadership del management
L’indicatore esprime il livello di leadership attribuito al management dai dipendenti ed emerge da un’indagine condotta
ogni due anni da una società esterna, coinvolgendo tutti i lavoratori del Gruppo, in Italia e all’estero (in relazione al periodo di effettuazione dell’ultima indagine, dati e commenti di seguito riportati sono analoghi a quelli presentati nel report
2005).
Il 69% dei dipendenti esprime una valutazione positiva del management, con un indicatore di apprezzamento globale che
risulta tuttavia in lieve flessione rispetto all’indagine precedente.
In un set di valutazione che prende in esame diverse caratteristiche (prestigio, capacità di guardare al futuro, attenzione
per l’azienda, competenza, efficienza, correttezza, innovazione, fedeltà), il livello di leadership risulta al primo posto
fra le doti riconosciute al management Brembo, unitamente al livello di competenza, capacità di guardare al futuro,
interesse per l’azienda.
GRUPPO Scala da 1 a 4 (1=valutazione minima, 4= valutazione massima).
86
2005/2006
2003/2004
2,78
2,84
Età media del management
Quale risultato della rilevazione dell’età anagrafica, effettuata in Italia su dirigenti e quadri e all’estero su livelli parificabili,
Brembo si conferma come azienda dotata di un management decisamente giovane, con un’età media di 41anni e mezzo.
Per quanto riguarda l'Italia, l’età media rilevata nel 2006 risulta pari a 41,3 anni, lievemente inferiore alla media del Gruppo
e in diminuzione rispetto al dato del 2005 (42,6 anni).
Fra le sedi estere di Brembo, il management più “giovane” si trova in Messico, alla Brembo Rassini S.A., dove l’età media è
di 36,8 anni, mentre il più “anziano” è in Spagna, con un’età media di 47,2 anni. In generale i valori dei vari paesi risultano
pressoché invariati rispetto all’anno precedente.
2006
2005
2004
GRUPPO
41,5
41,7
40,8
Indice sintetico di scolarità dipendenti
L’indice sintetico di scolarità rappresenta in forma numerica il grado di educazione scolastica delle risorse umane operanti in
azienda, attribuendo un valore decrescente da 4 a 1 ai dipendenti rispettivamente in possesso di laurea, diploma di scuola
media superiore, diploma di scuola media inferiore, licenza elementare.
In generale, il dato dice che il livello medio si attesta in prossimità del diploma di scuola media superiore (o titolo equivalente
negli altri paesi), registrando una lieve flessione rispetto al valore rilevato lo scorso anno.
Da segnalare un arresto del trend di crescita in Italia, costante fin dalle prime rilevazioni del 1999. Le rilevazioni effettuate
(solo in Italia) nel periodo 1999-2001 evidenziano che il tasso di scolarizzazione in azienda è sempre stato in aumento,
soprattutto grazie al massiccio inserimento di neolaureati nonché alla maggiore scolarizzazione dei neoassunti in genere.
Per quanto riguarda gli altri paesi, i dati sono molto simili al 2005, con lievi variazioni sia in crescita sia in diminuzione. In
particolare, l’indicatore di scolarità è diminuito leggermente in Polonia (Dabrowa) e in Brasile, dove la flessione è probabilmente da attribuire a una più attenta analisi nella modalità di calcolo usata per la rilevazione. Gli indici registrano, invece,
variazioni positive in tutte le altre sedi, l’aumento più significativo riguarda la in Spagna (+6,8%).
2006
2005
2004 (2)
GRUPPO (1)
2,61
2,75
2,72
(1) Scala da 1 a 4 (1 = licenza elementare, 4 = laurea).
(2) Il dato è stato corretto rispetto a quello pubblicato nel Bilancio 2004 in seguito a nuove indagini svolte nel corso dell’anno.
87
Percentuale di ricopertura con crescita interna
L’indicatore esprime la percentuale di posizioni aziendali ricoperte con promozioni o spostamenti interni di personale rispetto al totale dell’anno. La rilevazione viene effettuata annualmente (per la prima volta nel 2004 a livello mondiale) con
riferimento a tutte le posizioni aperte per quadri, impiegati e operai non direttamente dedicati alla produzione.
A livello di Gruppo, il dato risulta in decremento negli ultimi due anni, dopo aver registrato una percentuale altissima di
ricoperture nel 2004. In Italia l’indice di ricopertura 2006 (pari a 29,54%) è notevolmente superiore a quello medio, ma
registra ugualmente una flessione rispetto al 2005 (49,15%), a causa di un numero di posizioni aperte in numero sostanzialmente doppio rispetto all’anno precedente e, quindi, più difficilmente ricopribile con spostamenti interni.
In ambito internazionale, la flessione dell’indicatore è essenzialmente da ricondurre alle esigenze di gestione delle risorse
umane in Polonia (sede di Dabrowa), Brasile e Messico dove, dopo un periodo di elevata ricopertura interna, si è fisiologicamente registrato un maggior ricorso ad assunzioni esterne. L’inserimento di nuove risorse si è reso necessario soprattutto
nelle sedi polacche, la cui costante e forte espansione genera un numero elevato di nuove posizioni da ricoprire.
GRUPPO 2006
2005
2004
20,93%
37,16%
73,0%
Indice di policompetenza
Si intende per policompetenza un processo continuo di formazione dell’operatore allo svolgimento della propria mansione, al set-up e alla manutenzione di primo livello. È policompetente colui che ottiene valutazione massima in tutte le tre
funzioni.
L’indicatore esprime un elemento di flessibilità, segnalando in quale misura gli operatori di produzione possiedono competenze che vanno oltre la normale conoscenza della postazione di lavoro e sappiano svolgere attività che richiedono
specifiche esperienze e conoscenze.
L’indicatore mostra anche nel 2006 un decremento, dovuto sia alla mancata rilevazione in alcune Business Unit per motivi
di carattere tecnico e informatico, sia all’inserimento di nuovo personale in alcuni stabilimenti del Gruppo (in particolare a
Czestochowa, in Polonia).
GRUPPO
88
2006
2005
2004
42,80%
50,6%
54,7%
Capitale Umano
Indice di polivalenza
Si definisce polivalente un operatore in grado di operare su almeno 2 diverse postazioni di lavoro; la valutazione avviene
attraverso 4 fasi successive, superate le quali l’operatore viene giudicato polivalente.
Il 2006 ha registrato una forte flessione rispetto al dato rilevato nel biennio precedente, soprattutto a causa della modifica
del perimetro di calcolo dell’indice. Va inoltre rilevato che l’alto turnover negli stabilimenti polacchi ha incrementato le
difficoltà di formazione degli operatori e, conseguentemente, la loro polivalenza.
GRUPPO
2006
2005
2004
46,19%
63,04%
63,4%
Percentuale di fatturato investita in formazione
La formazione del personale è sempre stata ed è tuttora uno dei punti di forza di Brembo. Non deve quindi ingannare la
flessione che si registra nel 2006 nella percentuale di fatturato investita in questo settore. Il dato è fortemente inferiore a
quello dei due anni precedenti solo in quanto in Italia sono stati privilegiati corsi con docenza interna, mentre all’estero si
è iniziato a fare ricorso alla formazione finanziata da Fondi Nazionali o Europei.
A livello delle sedi straniere il tasso più elevato si registra in Messico (0,20%), il più basso in Brasile (0,03%). In Giappone
durante il 2006 si è proseguito con l’investimento in formazione iniziato per la prima volta lo scorso anno (0,13%).
Le iniziative formative attuate nel 2006 sono state 458 per un totale di circa 20.000 ore e hanno interessato oltre 3.900
partecipanti.
GRUPPO
2006
2005
2004
0,09%
0,21%
0,21%
89
Formazione e valorizzazione delle Risorse Umane in Brembo
In continuità con i programmi di sviluppo e formazione delle risorse umane dello scorso anno, le attività formative
2006 sono state indirizzate alla valorizzazione dei talenti personali e al rafforzamento delle competenze tecniche,
professionali, gestionali e manageriali. Si è data ulteriore rilevanza allo sviluppo di specifici applicativi, con l’obiettivo
sia di facilitare il coordinamento di processi periodici di gestione e lo scambio di informazione tra differenti aree
aziendali, sia di agevolare la raccolta diretta di informazioni dal mercato del lavoro. Parallelamente, sulla base delle
esigenze formative rilevate, i programmi di formazione interna su tematiche gestionali trasversali hanno coinvolto
un cospicuo numero di persone, affiancandosi a interventi mirati di alta formazione esterna individuale, in particolare su temi di Ricerca e Sviluppo, Innovazione, Qualità, Sicurezza e Ambiente.
Al fine di rispondere sempre meglio alle esigenze dei mercati e degli interlocutori globali di Brembo, sono stati
ampliati gli interventi in campo linguistico rivolti a tutti gli impiegati, sia nelle direzioni centrali che nelle funzioni
più vicine al business. Per quanto concerne la formazione rivolta al Management e al Top Management, è stato
completato il percorso formativo avviato negli ultimi anni con l’obiettivo di sviluppare e rafforzare le competenze
manageriali, con un focus ulteriore sui temi della comunicazione interculturale e dell’integrazione all’interno delle
varie aree aziendali.
Si sono inoltre conclusi con successo i percorsi formativi integrati nella Brembo Production Academy – finalizzata
all’accrescimento di competenze specifiche per figure di diversa responsabilità in ambito produttivo e Design to Cost
– che hanno visto coinvolti specialisti e manager provenienti da differenti settori aziendali, tutti in contatto diretto
con i processi di Ricerca e Sviluppo.
In ambito di sicurezza e ambiente, è proseguita la realizzazione di numerosi interventi relativi a problematiche antinfortunistiche, in particolare su temi di interesse prioritario per le risorse di stabilimento, cui si sono aggiunti interventi specifici sul ruolo di responsabilità, in materia di sicurezza, dei Datori di Lavoro e dei Responsabili di Reparto.
Secondo la direttiva europea sul Market Abuse, recepita in Italia, è stato realizzato un intervento formativo indirizzato a Direttori e Responsabili, con l’obiettivo di fornire istruzioni, strumenti e indicazioni per prevenire i reati di
abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato.
Con il duplice scopo di promuovere maggiormente la cultura della formazione continua e assicurare all’azienda un
ruolo di rilievo nel quadro dei network impresa-università, si sono consolidate partnership tra Brembo e il Master
Executive in Gestione della Manutenzione Industriale dell’Università di Bergamo e del MIP – Politecnico di Milano,
nonché con il Master in Management dell’Innovazione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e con l’Università
“Politecnico” di Tlaxcala, in Messico.
90
Capitale Umano
Indice di soddisfazione dipendenti
L’indicatore, frutto dell’ultima indagine biennale condotta da una società esterna nella primavera 2006, denota una lieve
flessione rispetto al biennio precedente, scontando effetti riconducibili al Piano Industriale attuato in Italia nel 2005,
che ha portato alla chiusura di due siti.
Per quanto riguarda gli altri paesi, il più elevato livello di soddisfazione si registra in Messico (3,09), i più bassi in Spagna
e Polonia.
In generale, le punte di maggiore soddisfazione vengono rilevate fra i neo assunti e fra quanti lavorano in Brembo da oltre
16 anni. L’analisi del dato delinea inoltre un andamento fortemente correlato al ruolo ricoperto in azienda, con un grado
di soddisfazione tanto più elevato quanto maggiore è il livello di inquadramento.
Dati e commenti qui riportati sono analoghi a quelli presentati nel report 2005 in quanto i risultati dell’indagine 2005/2006
erano già disponibili al momento della sua pubblicazione
GRUPPO 2005/2006 2003/2004
2,77
2,88
Scala: da 1 a 4 (1 = valutazione minima, 4 = valutazione massima).
Percentuale di presenza femminile nel management
L’indicatore 2006 relativo alla presenza femminile nel management di Brembo, pur in aumento rispetto ai due anni
precedenti, fotografa ancora un’azienda fortemente ancorata a una tradizione di management maschile, secondo una
connotazione abbastanza tipica del settore di appartenenza e dell’area geografica in cui sono maggiormente concentrate
le attività.
Su un totale di 230 quadri e dirigenti operanti nell’ambito del Gruppo, la presenza di donne nel 2006 è stata pari a 20,
con un incremento di 4 unità rispetto al 2005. L’incremento ha riguardato esclusivamente l’Italia, non essendosi verificati
mutamenti in questo senso nelle sedi estere.
GRUPPO
2006
2005
2004
8,7%
7,3%
7,6%
Turnover dipendenti
L’indicatore esprime la percentuale di dipendenti che hanno lasciato l’azienda nell’arco dell’anno rapportata al totale di dirigenti, quadri, impiegati e operai in Italia e all’estero. Nella lettura di questi dati va tenuto conto del fatto che il turnover dei
vari paesi è fortemente collegato alle abitudini culturali e alla mobilità del mercato interno del lavoro e che il numero di dipendenti Brembo presso le sedi estere è spesso molto limitato, quindi percentualmente più sensibile a eventuali variazioni.
91
Il turnover relativo a quadri e dirigenti a livello di Gruppo segna un aumento di circa 1,5 punti percentuali, passando dal
3,67% al 5,15%, dopo la flessione registrata nel 2005.
Considerando la sola Italia, dove si concentra circa il 70% del management, l’incremento è stato meno pronunciato:
dall’1,95% del 2005 al 3,51% del 2006. La punta massima è stata toccata in Polonia, con un dato di turnover pari al 17%,
sia in relazione ad alcune scelte gestionali interne, sia per la particolare situazione del Paese che sta rendendo assai critico
il processo di retention delle risorse medio-alte. In molte sedi estere il turnover dei manager è stato invece pari a 0 anche
nel 2006, come già nell’anno precedente.
Fra gli impiegati, a livello di Gruppo, il turnover 2006 è stato del 7,63%, sostanzialmente allineato a quello del 2005
(7,35%). Il dato appare piuttosto omogeneo nei vari paesi in cui Brembo è presente, inclusa l’Italia. Unica eccezione gli Stati
Uniti, dove è risultato più elevato ma in diminuzione rispetto all’anno precedente.
Il turnover degli operai ha registrato, a livello di Gruppo, un lieve incremento: 12,49% nel 2006 a fronte dell’11,91%
nel 2005. In Italia il dato 2006 si assesta sul 10,37%, sostanzialmente allineato a quello 2005. Le sedi polacche registrano
percentuali molto elevate di turnover (Dabrowa 17,88%) per due ordini di ragioni: un elevato tasso di impiego è sempre
correlato ad un alto tasso di turnover iniziale, inoltre molti polacchi si stanno trasferendo in Inghilterra, Scozia e Irlanda,
paesi che dal 2005 hanno aperto il mercato del lavoro alla Polonia. Il turnover maggiore resta quello riferito alla sede spagnola (44,95%) rispetto al 33,77% del 2005.
GRUPPO
2006
2005
2004
DIRIGENTI E QUADRI
5,15%
3,67%
4,49%
IMPIEGATI
7,63%
7,35%
9,78%
12,49%
11,91%
7,71%
OPERAI
Anzianità aziendale media dei dipendenti
Considerando tutto il personale di Brembo, a livello di Gruppo, l’anzianità aziendale media si attesta, per il secondo anno
consecutivo, poco sopra i 6 anni e continua a mostrare un’azienda in crescita, che richiama nuove risorse umane.
In Italia, l’anzianità media registrata nel 2006 è di 8,5 anni, in aumento di circa 1 anno rispetto al 2005. Nelle altre sedi,
escluso il Messico (8 anni), i dati sono molto inferiori: dai 3,4 anni della sede brasiliana a 1,6 anni nel sito polacco di Dabrowa, il cui impianto è attivo dal 2003 e dove l’anzianità aziendale è fortemente influenzata dalle molte assunzioni fatte
per l’avvio della nuova fonderia, entrata in funzione nel 2006.
Nel caso di quadri e dirigenti l’anzianità aziendale supera i 9 anni, con un incremento di circa 1 anno rispetto al dato 2005,
confermando un trend di basso turnover e di consolidamento del management già in atto da alcuni anni, soprattutto in
Italia.
92
GRUPPO
2006
2005
2004
TOTALE DIPENDENTI
6,16
6,33
4,50
DIRIGENTI E QUADRI
9,15
8,34
6,94
Quadro riassuntivo degli indicatori del valore
intangibile
La tabella elenca i 28 indicatori nella successione in cui sono presentati nel rapporto e precisa per ciascuno di essi l’area di
appartenenza (Capitale Relazionale, Capitale Strutturale, Capitale Umano), la modalità di rilevazione (interna o a cura di
società esterne) e la frequenza di rilevazione dei dati (trimestrale, semestrale, annuale, biennale).
Per una facile e veloce consultazione, essa riporta inoltre il numero di pagina in cui ogni singolo indicatore viene presentato
in dettaglio.
Area
CAPITALE
RELAZIONALE
CAPITALE
STRUTTURALE
CAPITALE UMANO
Modalità
di rilevazione
Frequenza
di rilevazione
Pagina
interna
semestrale
73
Customer Satisfaction
società esterna
annuale
73
Corporate image clienti
società esterna
annuale
74
Indice di concentrazione fatturato
interna
annuale
76
Indice di penetrazione most relevant customer
interna
semestrale
76
Percentuale di fatturato investita in marketing
e comunicazione esterna
interna
annuale
77
Numero di brevetti attivi in produzione
/ Numero di brevetti depositati e attivi
interna
trimestrale
79
Delibere Tecniche / Organico Direzione Tecnica
interna
trimestrale
80
Numero di progetti innovativi trasferiti allo sviluppo
applicativo / Organico Innovazione
interna
trimestrale
80
Percentuale di fatturato investita in R&D
interna
annuale
80
Customer satisfaction area tecnica
interna
annuale
81
Produttività globale
interna
trimestrale
81
Indice di Gravità Infortuni
interna
trimestrale
82
Indice di non conformità cliente a km 0
interna
trimestrale
82
Raggiungimento obiettivi Top-Middle Management
interna
annuale
83
Conformità Audit interni
interna
trimestrale
84
Corporate image dipendenti
società esterna
biennale
84
Livello medio di leadership del management
società esterna
annuale
86
Età media del management
interna
annuale
87
Indice sintetico di scolarità dipendenti
interna
annuale
87
Percentuale di ricopertura con crescita interna
interna
annuale
88
Indice di policompetenza
interna
trimestrale
88
Indice di polivalenza
interna
trimestrale
89
Indicatore
Quota di mercato
Percentuale di fatturato investita in formazione
interna
annuale
89
società esterna
biennale
91
Percentuale di presenza femminile nel management
interna
annuale
91
Turnover dipendenti
interna
trimestrale
91
Anzianità aziendale media dei dipendenti
interna
annuale
92
Indice di soddisfazione dipendenti
93
Palmares 2006
2006
1° posto
Palmares
Auto
Brembo ■ Sistemi frenanti
■ Campionato GP2
Lewis Hamilton - ART Grand Prix
■ Renault World Series
Alx Denilsson - Comtec
■ American Le Mans Series
LMP1
GT1
GT2
Capello & McNish - Audi Sport North America R-10
Beretta & Gavin - Corvette Racing C6-R
Risi Competizione - Ferrari 430 Team Championship
■ Le Mans Endurance Series LMP2
GT1
GT2
Vergers & Barazi - Team Barazi Epsilon - Courage C65 AER
Lamy & Gardel & Vosse - Larbre Competition - Aston Martin DB9-R
Camathias & Lieb - Autorlando Sport - Porsche 996 GT3 RSR
■ 24 Hours of Le Mans
LMP1
LMP2
Biela, Pirro & Werner - Audi Team Joest R-10
Erdos, Newton & Wallace - Ray Mallock MG/Lola
■ FIA GT
GT1
GT2
GT3
Bertolini & Bartels - Team Vitaphone - Maserati MC12
Bobbi & Melo - AF Corse - Ferrari 430
Edwards - Tech 9 Motorsport - Porsche 997 Cup
■ GT OPEN
GT
Bartyan - Play Team Sara Free - Ferrari 430
■ Italian GT
GT1
GT2
GT3
Vilander & Giannoccaro - Play Team Sara Free - Maserati MC12
Caffi & Zardo - Villorba Corse - Ferrari 430
Linoss & Piccini - Mik Corse - Lamborghini Gallardo
■ Speed World Challenge
Touring Car
Pierre Kleinubing - RealTime Racing - Acura TSX
■ Champ Car World Series
Sebastien Bourdais - Newman/Haas Racing Ford-Cosworth/Lola
■ International Race of Champions (IROC)
Tony Stewart
■ NASCAR Nextel Cup
Jimmie Johnson - Hendricks Motorsports Chevrolet
■ NASCAR Busch Series
Kevin Harvick - Richard Childress Racing Chevrolet
■ NASCAR Craftsman Truck Series
Todd Bodine - Germain Racing Toyota
■ ARCA RE/MAX Series
Frank Kimmel - Clement Racing Ford
1° posto
ap racing ■ Sistemi frenanti e frizioni
Freno
Frizione
Alonso - Renault - Renault R27
µ
Bourdais - Newman Hass Racing Hornish Jr - Penske Racing
Hamilton - Art Grand Prix
Team France - France
µ
Conway - Double R Racing
Di Resta - ASM Formula 3
µ
µ
µ
µ
µ
µ
µ
■ Single Seater Formula
Formula 1
Champcar IRL
GP 2
A1 GP
Formula 3 British
Formula 3 European
■ Nascar
Nextel Cup (Short Tracks&Road Course)
Busch Series
Craftsman Truck (Short Truck)
Nascar Midwest Series (Late Model)
Sunbelt Series, FL (Late Model)
PASS South Series (Late Model)
Track Champion, Illiana, IL (Late Model)
Johnson - Hendrick Motorsport
Harvick - Richard Childress Racing Bodine - Germain Racing Schendel - Chevrolet
Scofield - Chevrolet
Rowe - Chevrolet
Kelly - Chevrolet
µ
µ
µ
µ
µ
µ
µ
■ GT
Le Mans 24Hr GT1 Class
Le Mans 24Hr GT2 Class
IMSA LMP2 Class
IMSA GT1 Class
IMSA GT2 Class
Grand AM GT Class
Grand AM Daytona Prototype Class
Japanese Super GT 500 Class
Japanese Super GT 300 Class
Magnasson - Gavin & Beretta - Corvette C6R
Kimber-Smith - Dean & Tomlinson -
Team LNT, Panoz Esperante
Maassen & Lohr - Penske Racing Porsche Gavin & Beretta - Pratt & Miller - Corvette C6R
Bergmeister - Petersen Racing - Porsche GT3RS
Lally - TGR Pontiac GTO
Bergmeister - Krohn Racing - Riley DP
Wakisaka & Lotterer - TOM’S Toyota SC430
Yamano & Liri - Re-Ameniya Racing Mazda RX-7
µ
µ
µ
µ
µ
µ
µ
µ
µ
µ
µ
µ
■ Touring Car
British
DMT
WTC
Australian V8 Supercars
Neal - Team Halfords Honda Civic
Schnieder - AMG Mercedes Priaulx - BMW Motorsport
Kelly - Toll HSV Dealer Team
µ
µ
µ
µ
µ
µ
µ
µ
■ Rally
WRC
P-WRC
British Grp N
Loeb - Xsara WRC Al Attiyah - STi Subaru Impreza
µ
Higgins - STi Subaru Impreza
µ
■ Motorcycle
Spanish Superbike
De Gea - Honda CBR1000RR
µ
µ
2006
1° posto
Palmares
MOTO
Brembo ■ Sistemi frenanti
■ Mondiale MotoGp
Nicky Hayden - Honda
■ Mondiale 250cc
Jorge Lorenzo - Aprilia
■ Mondiale 125cc
Alvaro Bautista - Aprilia
■ Mondiale SBK
Troy Bayliss - Ducati
■ SBK Americano (AMA)
Ben Spies - Suzuki
■ SBK UK Ryuichi Kiyonari - Honda
■ Mondiale Motocross MX1
Stefan Everts - Yamaha
■ Mondiale Motocross MX3
Yves De Maria - Ktm
■ Mondiale Enduro E1
Ivan Cervantes - Ktm
■ Mondiale Enduro E2
Samuli Aro - Ktm
■ Mondiale Enduro E3
David Knight - Ktm
■ Mondiale Supermotard S1
Hiemer Bernd - Ktm
■ Mondiale Supermotard S2
Thierry Van Den Bosh - Aprilia
1° posto
marchesini ■ Ruote
■ Mondiale SBK Troy Bayliss - Ducati
■ Mondiale 250cc
Jorge Lorenzo - Aprilia
■ Mondiale 125cc
Alvaro Bautista - Aprilia
■ SBK Italia
Marco Borciani - Ducati
■ SBK UK Ryuichi Kiyonari - Honda
■ Mondiale Endurance
Philippe/Kitagawa/Lagrive - Suzuki
■ 8 Hours di Suzuka
Tsujimura/Ito - Honda
■ 24 Hours Le Mans
Protat/Four/Ribalta - Honda
■ Bol d’Or
Philippe/Kitagawa/Lagrive - Suzuki
■ Europeo 250cc
Alvaro Molina - Aprilia
■ SBK AMA
Jeff Ward - Honda
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Pubblicazione a cura della Direzione Comunicazione
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Gianfranco De Marchi
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