PG. 02 Nozze d`argento per il prestigioso Premio Ernest Hemingway

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PG. 02 Nozze d`argento per il prestigioso Premio Ernest Hemingway
Quindicinale Turistico, edizione estiva - Anno 54° n. 2 - Domenica 28 giugno 2009
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% CNS UD
COPIA OMAGGIO
PERIODICO DI VITA BALNEARE
PG. 02 Nozze d’argento per il prestigioso
Premio Ernest Hemingway
PG. 04 Aperto il nuovo casello: stop alle code
di autovetture?
PG. 05 Dopo vent’anni inaugurato un nuovo albergo
di Enea Fabris
Massimo Ranieri si è esibito
in un classico del suo repertorio:
“Reginella”
Hanno gentilmente collaborato
a questo numero:
Renzo Ardito
Stefano Fabris
Enzo Fabrini
Sabino Angione
Enrico Leoncini
Vito Sutto
Elisabetta Feruglio
Daniele Passoni
Mariella Piutti
Giacomo d’Ambrogio
Luca Driusso
Marina Dalla Vedova
Mattia Serratore
Silvano Fabris
Nozze d’argento per
il prestigioso Premio
Ernest Hemingway
ella splendida cornice del Kursaal
di Riviera quest’anno la
manifestazione del Premio Ernest
Hemingway è stata aperta subito con la
premiazione della giornalista Lucia
Annunziata, alle prese con i tempi
strettissimi per la ripartenza per Roma.
Dopo “questo fuori programma” i due
conduttori della serata: Anna Migotto
e Giovanni Aversa, nonché il direttore
tecnico della giuria: Mauro Mazza, neo
direttore di Rai Uno, hanno fatto un
exursus sui 25 anni del Premio,
ricordando varie tappe e personaggi.
“Questo primo venticinquesimo - ha
detto Mazza - è nel segno del
pluralismo, di idee, proposte, cultura,
perché dare voce alle diversità è
ricchezza per il Paese”. Non sono
mancati i saluti del padrone di casa, il
sindaco Silvano Delzotto e quelli del vice
presidente della Regione Fvg, nonché
assessore alle attività produttive, Luca
Ciriani. Per il giornalismo radiotelevisivo,
come dicevamo, il premio è andato a
Lucia Annunziata, la quale rispondendo
ad alcune domande, tra l’altro ha detto:
“non sono molto popolare nel mondo del
business e dei padroni, perché i grandi
N
capitani d’industria sono contro ogni
trasparenza.” Per la carta stampata
il Premio è andato a Pietrangelo
Buttafuoco de “Il Foglio” di Giuliano
Ferrara. Per la narrativa è stato premiato
Gaetano Cappelli, raffinato scrittore di
successo, mentre quello per la saggistica
è andato ad Annamaria Bernardini De
Pace, avvocato civilista e specialista in
diritto di famiglia. Questo tradizionale
appuntamento di ampio respiro si è
caratterizzato anche quest'anno con
la scelta di due riconoscimenti speciali
destinati rispettivamente a
rappresentanti del mondo culturale,
politico, economico, dello spettacolo e
a personalità della cultura internazionale.
Due ex-equo “Città di Lignano” sono
stati assegnati rispettivamente a Eugenia
Maria Roccella per il suo impegno
politico all’insegna dei valori e a Pietro
Ichino, noto giornalista, esperto di diritto
del lavoro che, proprio per le sue
battaglie, da diversi anni vive sotto
scorta. Il Premio gli è stato consegnato
dal prefetto di Udine, Ivo Salemme.
Infine il Premio Hemingway Europa è
stato assegnato al vulcanico Massimo
Ranieri, il quale dopo il simpatico
PERIODICO DI VITA BALNEARE
scambio di battute con i conduttori,
si è esibito nella classica canzone
“Reginella”. La serata si è conclusa
con due riconoscimenti del Comune:
all’assessore Carlo Teghil, quale
fondatore del premio quando era
presidente dell’Azienda di soggiorno
e Luigi Mattei per i suoi 25 anni di
segretario del Premio. Un elegante
pubblico, molto partecipe, che gremiva
ogni ordine di posti, ha potuto ammirare
ed applaudire da vicino i principali
protagonisti di questo tradizionale
appuntamento alla memoria del grande
scrittore americano verso il quale la
località balneare friulana è molto legata.
Lignano non offre ai suoi ospiti soltanto
sole, mare, spiaggia, sport e
divertimenti, ma anche cultura, lo
dimostra tra l'altro questo premio che
nel panorama italiano è senza dubbio
uno degli appuntamenti più riconosciuti
ed apprezzati. Quest’anno nell'ambito di
questa venticinquesima edizione è stato
istituito il “Premio Hemingway Sparkasse” assegnato la sera precedente
allo scrittore sloveno Drago Jankar nel
corso di un’importante cerimonia sempre
al Kursaal di Riviera.
PG. 02 Nozze d’argento per il prestigioso
Premio Ernest Hemingway
PG. 04 Aperto il nuovo casello: stop alle code
di autovetture?
PG. 05 Dopo vent’anni inaugurato un nuovo 2009
albergo
Servizi fotografici a cura di
Maria Libardi Tamburlini
Editore
Associazione Culturale
Lignano Sabbia d’0ro
Direttore responsabile
Enea Fabris
Vice direttore
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Progetto grafico
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fare omaggio del periodico.
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saluto agli ospiti di
roseguendo nella tradizione di ospitare in ogni numero della nostra
rivista personaggi rappresentativi per rivolgere un saluto ai nostri
affezionati lettori, dopo la firma femminile del precedente numero, ora
è Renzo Ardito che di Lignano ne ha fatto la bandiera del turismo. Da circa un
trentennio è presidente della Società Lignano Pineta, che gestisce l’omonima
spiaggia e molte altre attività in loco. Un personaggio che vive quotidianamente
tutte le problematiche, locali e regionali, legate al turismo. È stato ed è tuttora
un imprenditore di larghe vedute e profondo conoscitore della nostra località.
Da alcuni anni sta passando “lo scettro” di guida al figlio Giorgio, peraltro già
molto ben inserito nell’attività dal padre.
P
Seppur schivo con i giornalisti, ho accolto con piacere l’invito di “Stralignano” per
rivolgere un saluto agli ospiti, anche e soprattutto perché il giornale di Lignano,
con i suoi 54 anni di vita, è sempre stato attento ai problemi locali, un organo
d’informazione ben accolto e apprezzato dai lignanesi, ma soprattutto dai turisti.
Ho cominciato a frequentare Lignano alla fine degli anni Cinquanta come titolare
della mia precedente attività nel campo delle pavimentazioni. Allora Lignano era in
grande fermento, tanto che alcuni anni dopo è esploso il boom edilizio e turistico.
Il lavoro che svolgevo allora mi ha permesso di vivere a contatto con i grandi
2
progettisti, tra questi: D’Olivo, Avon, Bernardis, Pascolo e diversi imprenditori e
operatori, non per ultimo il nucleo storico che fondò Lignano Pineta e sviluppò la
località: Carnelutti, Kechler, Bulfoni, Rodeano e altri.
Da questa esperienza ho avuto modo di sviluppare una visione turisticoimprenditoriale e di ereditare da queste persone l’amore particolare che avevano
per Lignano Pineta. Posso dire pertanto di aver visto nascere, crescere e
progredire tutta Lignano, in particolar modo Pineta. Lignano è una località di
vacanze stupenda e condivido pienamente la frase del giornalista friulano Sergio
Gervasutti quando dice: “... pagherei non so quanto per trovare una persona
che, venuta a Lignano, non ne abbia subito il suo fascino. Conoscerla e rimanere
incantati e tutt’uno, come la prima cotta dei ragazzi”.
Assieme con alcuni degli imprenditori pocanzi accennati, prima di dedicarmi
completamente all’attività turistica, abbiamo realizzato delle opere che sono
ancora di grande prestigio, mi riferisco tra gli altri alla trasformazione dell’albergo
Spiaggia di Sabbiadoro in residence e alle realizzazioni di grossi complessi a
Riviera. Improvvisamente, agli inizi del 1979 sono stato convocato da Guido
Carnelutti il quale mi ha proposto in maniera molto schietta la possibilità di
acquistare la società Lignano Pineta. Dopo alcune trattative abbiamo trovato il
punto d’incontro e da questo ne è nata poi Marina Uno, ovvero la trasformazione
del primo porto turistico privato in una moderna ed efficiente darsena. In quegli
anni ho sempre lavorato a contatto con l’amico e socio Renato Martin. Sono stati
trent’anni di grande amore per la località. Non sono mancate le idee e i progetti
per rendere sempre più bella ed attraente Lignano e malgrado tutte le difficoltà
del momento, credo ancora nella possibilità di migliorare ulteriormente quanto
realizzato dai predecessori.
Ora è il momento di preparare Lignano per le sfide future, adeguare l’offerta
turistica alle esigenze della clientela senza mai perdere di vista lo stile che
Lignano ha sempre avuto. Concludo rivolgendo un augurio di buon soggiorno ai
turisti che, frequentano la spiaggia friulana, sempre come prima scelta, vogliono
gratificarci con la loro presenza.
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Aperto il nuovo
casello: stop alle
code di autovetture?
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enerdì 12 giugno, ore
22,00, una data che
rimarrà nella storia
del centro balneare friulano:
il nuovo casello autostradale
di Ronchis è divenuto realtà.
Dopo due anni e otto mesi di
lavoro è giunto il momento più
atteso, quello dell’apertura al
traffico veicolare. Oltre alla
struttura del nuovo casello,
spostato verso est di circa un
chilometro, è stata riorganizzata
la viabilità circostante,
interventi questi che hanno
consentito di raggiungere due
obiettivi contemporaneamente:
un miglioramento dei flussi
di traffico in uscita che
si dirigono verso Lignano,
immettendosi direttamente
sulla regionale 354 a quattro
corsie e l’allontanamento dai
centri abitati dei principali assi
viari. Alla cerimonia ufficiale
sono intervenute le massime
autorità, tra queste: Il presidente
della Regione Renzo Tondo,
l’assessore viabilità e trasporti
Riccardo Riccardi, i vertici di
Autovie Venete, il governatore
della Carinzia Gerhard Doerfler,
il direttore operativo Enrico
Razzini, i sindaci dei comuni
interessati e molte altre autorità.
Il costo dell’opera è di circa 50
milioni di Euro di cui 38 messi
a disposizione dall’Anas, il resto
dalla Regione. Le dimensioni
complessive dell’intervento
mettono in evidenza che non
ci si trova di fronte ad un
semplice casello - ha sottolineato
Riccardi - ma ad un’autentica
V
opera d’arte sotto il profilo
architettonico ed ingegneristico.
Un percorso avviato alla fine
degli anni ’80 con le prime
ipotesi di ampliamento del
vecchio casello e contrassegnato
da molteplici conferenze dei
servizi con i diversi comuni
interessati. Nel progetto si è
tenuto conto di razionalizzare la
viabilità ordinaria sulla base delle
esigenze espresse dai comuni di
Ronchis, Latisana e Palazzolo
dello Stella.
Con lo spostamento del casello
i centri abitati di Ronchis e
Fraforeano sono praticamente
bypassati e, come previsto dal
piano urbanistico comunale
verranno finalmente razionalizzati
gli accessi alle aree artigianali
e commerciali. Dall’innesto
delle due provinciali prenderà
origine un nuovo asse viario di
collegamento tra Ronchis e San
Giorgio di Nogaro.
La struttura del casello richiama
un gabbiano in volo. Un pennone
di 42 metri, due “ali” di 130
metri d’apertura complessiva e
un tunnel sotterraneo di 100
metri per garantire un’agevole
manutenzione. La struttura è
dotata di 14 piste, 10 in uscita
e 4 in entrata rispetto alle attuali
6 e 3 che, di fatto, rappresenterà
la “Porta della Bassa Friulana”
Il progettato è dell’architetto
Giovanni Caprioglio (la parte
ingegneristica è stata curata
dall’ingegner Renato Vitaliani)
il nuovo casello dispone di
cabine di esazione collocate ai
lati di un corpo centrale, anziché
costruite tutte da un lato, com’è
la configurazione classica dei
caselli. Dotate di appositi rollbar (ai quali è collegata anche
tutta la fanaleria di segnalazione)
concepiti in modo da garantire
la massima protezione e
sicurezza a chi lavora, risultano
particolarmente funzionali.
La realizzazione ha rappresentato
una vera e propria sfida
ingegneristica, soprattutto per
quanto riguarda la resistenza
al vento. Una struttura strallata
di queste dimensioni, costruita
in una zona dove spesso il
vento soffia in modo costante
e raggiunge anche gli 80
chilometri all’ora, richiede una
cura particolare. Per garantire
stabilità e sicurezza sono stati
utilizzati a terra dei contrappesi
a molla in grado di contenere
l’oscillazione delle ali come
avviene negli impianti delle
funivie. La struttura è stata
montata in diverse fasi: le ali
sono state prima suddivise in
conci che sono stati montati a
terra, poi sollevati con un’autogru
e collocati in posizione definitiva
su sostegni provvisori, quindi
solidarizzati tra di loro ed alla
fine appesi agli stralli.
Il nuovo casello sarà collegato
all’autostrada da un raccordo a
due corsie più una d’emergenza,
che servirà anche come una sorta
di bacino di contenimento nei
momenti di maggior traffico.
Ora è necessario mettere in
sicurezza la SR 354 ovvero,
la Crosere Lignano, ma servono
8 milioni di euro.
Foto Vinicio
Nella foto a sinistra una veduta del casello che rappresenta un gabbiano in volo.
Nella foto a destra: al centro, mentre taglia il nastro, il governatore della nostra Regione Renzo Tondo, all’estrema
destra il sindaco di Ronchis Vanni Biasutti, all’estrema sinistra l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Riccardi.
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Si tratta del Green Village Resort - Aparthotel & Hotel
Dopo vent’anni inaugurato
un nuovo albergo
di Silvano Fabris
5
È nato in via Casabianca un modernissimo
villaggio turistico
iovedì 11 giugno è nata
G ufficialmente una nuova
stella per l’offerta turistica
di Lignano. Alla presenza di una
folta schiera di autorità e di un
elegante e raffinato pubblico, è
stato inaugurato il Green Village
Aparthotel & Hotel. Alla serata
inaugurale c’era molto afflusso di
gente e l’accoglienza era in perfetta
sintonia con tutti i confort che
offre la struttura ultramoderna,
per vivere una vacanza da sogno,
immersi in un’oasi di pace a
diretto contatto con una natura
pressoché incontaminata.
Dopo i saluti e i ringraziamenti
di rito, tra questi quelli del sindaco
Silvano Delzotto, gli ospiti hanno
potuto ammirare le bellezze di
questo meraviglioso complesso.
Si tratta di una struttura
modernissima, accogliente e assai
diversificata nel suo insieme.
Si estende su una superficie di
40 mila metri quadrati di macchia
mediterranea a nord di via
Casabianca, un’area confinante
con il prestigioso campo da golf.
Dista poco più di un chilometro
dal grande arenile che da
Sabbiadoro si estende per otto
chilometri fino a raggiungere la
foce del Tagliamento. Un villaggio
ultra moderno all’interno del
quale si contano numerosi servizi
e strutture per ogni esigenza del
turista in modo tale da rendere
all’ospite una vacanza piacevole
e divertente. La Club House si
affaccia sullo splendido complesso
piscine e sull’isola del benessere
dove l’ospite può trovare molti
servizi: dagli idromassaggi
alla sauna, dal bagno turco ai
trattamenti estetici personalizzati
ecc, insomma una pausa di
benessere e relax dallo stress della
vita moderna che promette di
rigenerare mente e fisico.
Questo angolo del villaggio consta
di 17 camere e suite, dotate di tutti
i comfort con vasca idromassaggio
nelle singole terrazze, rappresenta
il cuore del Resort. Al suo interno
si trovano pure la reception, il bar,
salottini relax, ristorante gourmet,
con possibilità di menù biologici,
una fornita cantina di vini delle
migliori aziende vitivinicole italiane
ed estere, unitamente a prodotti
tipici regionali. L’Aparthotel è
composto da 80 unità abitative
(44 bilocali e 36 trilocali) tutte
dotate di una moderna cucina,
salotto, una o due camere
matrimoniali con bagno privato,
ampi terrazzi, climatizzazione
separata, televisore e accesso
gratuito ad internet con sistema
wireless. All’esterno di ogni unità
abitativa a disposizione della
clientela, ci sono delle biciclette
per poter muoversi sia all’interno
del complesso, sia per andare alla
scoperta delle bellezze naturalistiche
di Lignano. C’è pure un percorso
vita di 6.000 mq. di parco riservato
all’animazione e ai giochi per i più
piccoli. Un servizio navetta da e
per i centri di Sabbiadoro e Pineta,
viene offerto gratuitamente a tutta
la clientela, completano l’offerta
di charme dove nulla è veramente
lasciato al caso. Il Green Village
Resort - Aparthotel & Hotel,
rappresenta un luogo ideale per
famiglie e per tutti coloro che sono
alla ricerca di un posto esclusivo
dove riposarsi senza rinunciare al
divertimento e ai servizi che una
località balneare, come Lignano
Sabbiadoro, deve poter offrire.
Per concludere possiamo dire
che si tratta di una struttura
d’avanguardia sotto ogni aspetto,
un insieme di costruzioni d’autore
per vacanze altrettanto d’autore.
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Foto a sinistra: al centro Franco
Basso, uno degli ideatori e
fondatori dell’opera con ai suoi
lati il consigliere comunale
Paolo Ciubej e Sergio Vacondio,
presidente della società d’Area.
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DOVE TROVARE STRALIGNANO
Stralignano, nella sua nuova veste grafica, dalla scorsa estate, lo potete trovare in omaggio presso le sotto elencate edicole di Lignano.
Sabbiadoro: Edicola centrale, via Udine 2 + Edicola Sica, via Tolmezzo, 13 + Edicola e tabacchi, via Miramare, 53
+ Edicola, via Porpetto, 39 (Complesso City Garden)
Pineta: Edicola e tabacchi, Lungomare Kechler, 4 + Libreria da Giovanna, Raggio dell’Ostro, 42
ALLE 20 BANDIERE BLU
ASSEGNATE A LIGNANO
ORA SI È AGGIUNTA ANCHE
QUELLA VERDE
Dopo le numerose “Bandiere
Blu” della Fee assegnate al
centro balneare friulano, ora
è arrivata anche la “Bandiera
Verde” come spiaggia e mare
ideali per famiglie con bambini.
Si tratta di un nuovo
riconoscimento assegnato dalla
“OK SALUTE” (Corriere della
Sera) che ha condotto un
sondaggio su circa 400 pediatri
sparsi in tutta Italia. Ne è venuta
fuori la top ten 2009 per l’estate
al mare delle famiglie. Al primo
posto si è piazzata Ostuni
(Puglia), seguita di stretta
misura da San Teodoro
(Sardegna), poi Cefalù (Sicilia)
e tra le spiagge a pari merito
al quarto posto figura anche
Lignano Sabbiadoro.
Successivamente, secondo il
parere dei genitori, sottoposti
un centinaio ad un apposito test
di verifica sulle località già scelte
dai medici, Lignano si è piazzata
al primo posto, seguita da
Riccione, mentre il terzo posto
è andato a Iesolo. Evidentemente
per le mamme e papà, la
presenza di opportunità
ricreative è più importante delle
caratteristiche ambientali.
Fino ad ora si è sempre parlato
di “Bandiere Blu” per il mare
pulito, ma poco di spiagge
perfette per bambini. Così per
il secondo anno consecutivo
“OK SALUTE” ha assegnato le
“Bandiere Verdi” alle località
italiane ideali per i piccoli ospiti.
Lo ha fatto raccogliendo il parere
dei medici che meglio conoscono
le esigenze dei bambini, ma lo
ha chiesto anche a mamme
e papà. L’idea di fondo di tale
iniziativa è quella di individuare
le località adatte per bambini e
adolescenti, ma piacevoli anche
per i genitori, comunque centri
con la presenza di attività
commerciali e culturali, elementi
graditi ai papà e alle mamme.
d’uomo, per godersi le bellezze
naturali della zona dall’alba al
tramonto. Se qualcuno la
scambiava per una pista da
corse, era sufficiente installare
dei limiti di velocità, se poi i
motivi sono altri, si abbia il
coraggio di dirli.
LA VITA DA SPIAGGIA È
IDEALE PER RINVIGORIRE
IL NOSTRO CORPO
A PALAZZO MORPURGO
DI UDINE MOSTRA DI
MARCELLO D’OLIVO
Dal 12 giugno al 18 ottobre è
aperta presso le Gallerie del
Progetto di Palazzo Morpurgo a
Udine, una interessante mostra
dell’architetto Marcello d’Olivo
ideatore, tra l’altro, della
famosissima spirale di Pineta,
apprezzata in tutta Europa e
molti altri progetti realizzati
sempre a Pineta. La rassegna
udinese, nata dalla
collaborazione tra la Galleria
d’Arte Moderna di Udine e il
festival dell’Architettura di
Parma e Reggio Emilia, intende
valorizzare due momenti tra i
più significativi delle sua poetica
architettura: Il Monumento al
Milite Ignoto di Baghdad
(commissionato da Saddam
Hussein) e i progetti per
Ecotown, città ecologica
immaginata e mai del tutto
realizzata. All’interno della
rassegna saranno organizzate
visite guidate e un convegno
dal titolo: “Marcello d’Olivo e le
immagini di una città possibile”,
che farà il punto sull’attualità
delle proposte progettuali del
grande architetto friulano.
TUTTO PRONTO PER IL VIA
ALLA NONA EDIZIONE DI
LIGNANO... IN MODA
Ricco anche quest’anno il
programma dell’affermata
manifestazione denominata
“Lignano in... Moda”. Così dopo
il grande successo ottenuto nel
corso delle precedenti edizioni,
lo staff dell’Agenzia “modashow.
it”, coordinato da Paola Rizzotti,
è al lavoro per mettere a punto
gli ultimi dettagli dell’edizione
2009. Si tratta di una prestigiosa
vetrina per i commercianti
lignanesi e non, al tempo stesso
uno tra i più attesi ed apprezzati
eventi che la località balneare
propone ai turisti. Tra le novità
di quest’anno, oltre
naturalmente ai tre
appuntamenti delle sfilate
(sabato 4 luglio Piazza Marcello
d’Olivo Pineta, domenica 5
Beach Village di Sabbiadoro e 7
agosto ancora a Pineta), ci sarà
pure un concorso per stilisti di
età compresa tra i 18 e i 40 anni.
Una iniziativa quest’ultima che
ha come scopo principale quello
di promuovere e valorizzare la
creatività e il talento di sarti e
stilisti emergenti. Coloro che
supereranno le prime due prove
verranno ammessi alla finale
che si terrà, come dicevamo,
venerdì 7 agosto in Piazza
Marcello d’Olivo a Pineta. In
palio un montepremi di 1.500,00
Euro.
STOP AGLI AUTOMOBILISTI
IN VIALE TAGLIAMENTO
L’arteria che fiancheggia il fiume
Tagliamento lo scorso anno è
stata chiusa al traffico veicolare,
trasformandola, a dire di
qualcuno, in una pista ciclabile.
Nulla da eccepire per i ciclisti,
ma ci potevano stare anche gli
automobilisti che non avrebbero
recato disturbo a nessuno.
Un vero peccato tale decisione in
quanto si tratta di una splendida
arteria panoramica dove a molti
turisti piaceva percorrerla in
macchina, seppur a passo
Durante il periodo di vacanza
al mare cosa c’è di meglio che
distendersi su un morbido
tappeto di sabbia dorata dove
anche i bambini possono giocare
liberamente e gli amanti della
vita all’aria aperta praticare
qualche sport, oppure sdraiarsi
al sole o leggere qualche libro
sotto l’ombrellone. Il mattino
invece si può praticare della
ginnastica in acqua che fa bene
a tutti, basta camminare nella
battigia, viene così praticato un
costante massaggio alle gambe
che favorisce l’eliminazione
dei liquidi con grande beneficio
alla circolazione corporea.
Se questo invece lo si fa quando
i raggi del sole sono alti è
indispensabile proteggersi
la pelle, perché l’acqua fa
da specchio e si può incorrere
in scottature. Insomma
camminando con i piedi
nell’acqua, si pratica un dolce
massaggio alle caviglie
alleviando quel senso di
pesantezza degli arti inferiori.
Se invece si vuole far lavorare
maggiormente i muscoli, ci si
immerge fino al bacino,
camminando a passo sostenuto,
questa è una ginnastica molto
salutare per ritemprare il
proprio fisico.
GLI ALBERI DELL’ASSE
COMMERCIALE DI
SABBIADORO
Con il nuovo arredo urbano sono
stati eliminati i “gloriosi” platani
che per moltissimi anni, con le
loro larghe foglie, hanno
ombreggiato l’asse commerciale
di Sabbiadoro e sostituiti con
degli esili frassini che stentano
a formare la loro chioma.
Forse dovranno trascorrere
ancora degli anni prima di
usufruire un po’ della loro
ombra. Recentemente alcuni
operai del Comune sono stati
incaricati di praticare, nell’area
adiacente all’asse della pianta,
dei fori per inserire sotto terra
delle specie di “supposte” che
dovrebbero rinvigorire l’albero.
Fori che sono stati praticati con
un trapano elettrico ad una
profondità di circa 25/30
centimetri e si guardi caso sono
finiti proprio sul sottostante
tubicino in plastica che serviva
per l’irrigazione notturna
danneggiandolo seriamente.
Alcuni giorni dopo gli stessi
operai, non più con il trapano
elettrico tra le mani, ma bensì
il badile, si sono visti scavare e
riparare i danni fatti pochi giorni
prima. Qualcuno si chiede: chi
ha ordinato tali fori, sapeva o
non sapeva che ad una certa
distanza dall’asse della pianta
sotto si trovava il tubicino
irrigatore?
E SEMPRE SUGLI STESSI
ALBERI RISCONTRIAMO...
In queste settimane si stanno
verificando delle cose strane,
le foglioline delle cime lasciano
cadere a terra delle goccioline
attaccaticce tanto da imbrattare
l’arredo, ma soprattutto le
panchine che quando si siede
qualcuno rischia di sentirsi
l’abito attaccato. Anche
camminando sopra tali
goccioline, in certi tratti si
attaccano le suole delle scarpe.
Secondo alcuni esperti di
botanica si tratta di alcuni tipi di
afidi, una specie d’insetto che si
attacca alle foglie producendo
degli escrementi appiccicosi che
7
news
poi con il caldo si staccano
dalle foglie e cadono a terra.
Un fenomeno normalmente,
dicono sempre gli esperti che si
manifesta durante i periodi caldi
(maggio agosto). Togliere di
mezzo tale sostanza appiccicosa
è indispensabile eliminare gli
afidi servendosi degli insetticidi,
ma questi si sa che uccidono
anche gli insetti benefici, oppure
intervenire in modo naturale
inserendo dei predatori, così
li definiscono gli esperti, tipo
cocciniglie o altri tipi. Altro
suggerimento che viene dato
sarebbe quello di irrigazioni o
nebulizzazioni di acqua con altre
sostanze appropriate.
Un problema comunque che
i responsabili non possono
sottovalutare, anche perché è
poco simpatico sedersi in una
banchina e trovarsi poco dopo
il vestito rovinato.
DENIS AMANTE DELLA
SPIAGGIA DI PINETA
Il ragazzino che presentiamo
nella foto è di Bolzano e si
chiama Denis Kaisermann, ma
oramai ha 15 anni e fin dalla sua
nascita frequenta con i genitori
la spiaggia di Pineta. Puntuale
anche quest’anno con i primi
di luglio giungerà nel centro
balneare friulano per ritemprarsi
dalle “fatiche” scolastiche.
La mamma Sonia ci ha scritto
che la sua camera da letto è
tappezzata di foto di Lignano
e di parecchie pagine dello
Stralignano. Il suo grande
desiderio sarebbe quello di
vedere una sua foto pubblicata
nella rivista lignanese.
Eccoti Denis accontentato e la
redazione augura a te e ai tuoi
genitori anche quest’anno una
felice vacanza nella nostra
spiaggia.
LIGNANO EXPRESS
“Lignano express”, ovvero il trenino della felicità si è presentato
quest’anno in una nuova veste, con tutto il suo bianco candore,
completamente rinnovato per la gioia, non solo dei piccoli ospiti,
ma pure di mamme, papà e soprattutto nonni che si divertono a
portare i nipotini. Un’attrazione pure per turisti desiderosi di fare un
giro panoramico della località. “La fermata” ovvero “la stazione” è in
viale Venezia antistante il Parco San Giovanni Bosco. Nelle calde e
afose serate estive, cos’è di meglio che prendere una boccata d’aria
a bordo del trenino e transitare sulla “Rambla lignanese” in mezzo
ad una folla di villeggianti. Nelle giornate di nuvolo e le domeniche,
il trenino lo si può trovare anche durante il giorno.
DIFFICILE IL PARCHEGGIO IN VIA DEI PINI
INTENSA L’ATTIVITÀ DEL CIRCOLO MUSICALE
LUIGI GARZONI
Manca però di una adeguata sede per le prove musicali
e la conservazione degli strumenti
“Musica in piazza”. Così viene chiamato il tradizionale programma
musicale, che la banda, o meglio il Circolo Musicale “Luigi Garzoni”
di Lignano, svolge sul piazzale antistante la chiesa di Sabbiadoro,
durante il periodo estivo. Il via alla stagione concertistica estiva 2009
è stato dato il 9 giugno e si protrarrà fino a settembre. Per la prima
volta quest’anno il Circolo si esibirà anche fuori dal territorio
cittadino, con due esibizioni nella vicina Bibione.
Ed ora il presidente Diego Ravanello ha voluto fare un succinto
rendiconto dell’annata 2008 che è stata ricca di avvenimenti,
musicali e dirigenziali.
Il nuovo consiglio direttivo inizialmente ha visto come presidente
Luca Chiminello e successivamente Diego Ravanello. Quest’ultimo
rivolge un particolare elogio a tutti i consiglieri e naturalmente M.o
Flaviano Martinello quale nuovo direttore della Banda. Interessanti
sono state alcune collaborazioni che il Circolo ha stretto con altre
associazioni - prosegue Ravanello - tra queste l'associazione
“Insieme per la Musica”, grazie alla quale alcuni ragazzi sono già
entrati a far parte della banda ed altri lo faranno al termine della
stagione estiva, la Stadtkapelle di Schorndorf (D), la banda tedesca
che soggiornò a Lignano per un ritiro musicale e che si è pure
esibita nel Duomo di Sabbiadoro, in occasione del “Festa della
Madonna”. Tra le due associazioni musicali si è creato un intenso
rapporto d'amicizia ed a tal proposito il Circolo Musicale vorrebbe,
nel giro di due anni, ricambiare la visita, raggiungendo la banda
tedesca nella città d’origine.
Considerato il successo ottenuto in occasione del 35° Anniversario
della nascita del Circolo, quando unitamente ai suonatori locali
hanno sfilato lungo l’asse centrale di Sabbiadoro, l'Associazione
Culturale Filarmonica “La Prime Lus 1812” di Bertiolo e il Corpo
Bandistico “M.o Nereo Pastorutti” di Manzano - prosegue Ravanello
- a partire da quest’anno è nostra intenzione organizzare a luglio
di nuovo una rassegna bandistica con la presenza di vari gruppi
musicali regionali e stranieri.
Il Circolo spera inoltre che l’Amministrazione comunale ci metta
a disposizione una adeguata sede stabile per continuare a svolgere
l’attività musicale. A tutt’oggi la banda si ritrova per le prove in un
locale sito sotto le gradinate dell’Arena Alpe Adria - dice ancora
Ravanello - ma tale luogo necessita di urgenti ristrutturazioni ed
inoltre a fine giugno il locale deve essere sgomberato per metterlo
a disposizioni di coloro che nel corso dell’estate organizzano le
manifestazioni presso tale struttura. Ciò comporta notevoli disagi conclude il presidente - in quanto non possiamo incontrarci durante
i mesi estivi per fare prove e logorando la strumentazione in
dotazione, non indispensabile per i concerti estivi ma necessaria in
ogni caso per altre esecuzioni, che deve essere accatastata in spazi
angusti.
Stefano Fabris
Un tratto di viale dei Pini, all’ingresso di Pineta e precisamente di
fronte al ber Chiaruttini, il Comune durante i mesi invernali ha fatto
dei lavori modificando pure l’assetto dell’illuminazione pubblica.
Tutto in perfetto ordine, unica lacuna sulla quale l’Amministrazione
comunale dovrebbe correre ai ripari quanto prima, è quella di
togliere di mezzo un palo dell’illuminazione pubblica installato
proprio su una delle strisce divisorie del parcheggio autovetture.
In poche settimane molti automobilisti hanno lasciato sull’asfalto
i fanalini posteriori, o belle ammaccature ai paraurti. Basterebbe
spostare (il buon senso sarebbe servito prima) il palo di poco più
di un metro ed installarlo sull’aiuola che tutto sarebbe andato nel
verso giusto, invece ancora una volta la peggio l’hanno avuta e
l’avranno in seguito se non si prendono provvedimenti, gli
automobilisti che parcheggiano per recarsi a fare la spesa nelle
attività commerciali antistanti.
8
di Sabino Angione
I dj incarnano i
musicanti, le ragazze
immagine le psicologhe
della pace, i ragazzi
fedeli frequentatori,
mentre i pr divulgatori
del verbo - divertirsi
La tecnologia moderna
avant-garde della notte
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Un salotto accogliente nel cuore di Lignano
vanguardia significa sopratutto
tecnologia, è questa la novità
che troveranno i “turisti della
notte”, quest’anno nella Lignano by
night, anche se pensiamo che la rete
gioca un ruolo sempre più vitale anche
nella distribuzione e nella fruizione dei
locali cult. Non dimentichiamo che ci
sono ragazzi che fanno anche 100
chilometri per vivere una notte nelle
disco lignanesi. Quello che crediamo è
che le tecnologie, in generale, e non solo
in ambito turistico musicale, svolgono
un ruolo fondamentale tra una
discoteca e un’altra. Le nostre
discoteche sono state le prime a
lanciare tecnologie della notte simili a
quelle delle fibre ottiche, attraverso la
musica computerizzata, frastagliata,
intervallata con colori, luci, immagini
per comunicare con i giovani leoni della
notte. A Lignano partecipano agli eventi
i migliori dj, gli art directors più
autorevoli, che preparano un calendario
di eventi estivi e le classifiche dei
personaggi più noti del mondo della
A
notte. A Lignano i giovani vengono
volentieri per vedere e conoscere un
settore all’avanguardia nelle tendenze,
nell’arte, nelle idee moda; perché oggi
evasione - finiti i tempi delle finte e
sterili trasgressioni - vuol dire anche
cultura; e nell’ottica del divertimento va
questa rubrica, dedicata al fenomeno
lounge, che dopo un freddo inverno
indica i modi e l’anima del divertimento.
Molte discoteche, sono state “rianimate”
con il minimalismo, un asettico
bianco-nero, l’ordine è colori olistici,
se un creativo è debole rischia di farsi
intaccare da queste idee. La disco è
un territorio opposto all’ordine di altri
ambienti, in disco deve regnare la
meraviglia, la teatralità, il caos ordinato,
un movimento. Pensate che in una notte
ci sono passaggi di circa 2-3mila ragazzi
in 4 - 5 ore. Creare emozioni al servizio
degli altri in uno strano incontro tra
ricerca, spettacolarità e pragmatismo.
La vera avanguardia è rappresentata
dall’estate che permette di mettere in
pratica le proprie idee. Un esempio:
recatevi una sera al tenda bar di Pineta,
al Mokambo del Kursaal, alle grandi
feste del Mirò, al Mr Charlie e altri noti
locali, e guardate tanta gente che
partecipa alle relazioni d’estate.
La notte come luogo di grandi incontri,
non solo per “trovare l’amore”, amici,
creatività, le similitudini sono molte,
il dj incarna il ruolo del musicante, le
ragazze immagine come psicologhe
della pace, i ragazzi i fedeli frequentatori
e i pr i divulgatori del verbo - divertirsi la
notte. Ma lo spettacolo dell’alba si basa
tutto sull’emozione, una struttura che
pur bella che sia, se non crea emozioni,
non può costruire rapporti duraturi, i
ragazzi come entrano così escono.
Ovviamente, essere emotivi non
significa essere stupidi; per esempio ci
sono tante belle ragazze e i ragazzi per
mettersi in mostra bevono tanto.
Quindi, si può, conoscere in media tre
o quattro nuove amicizie in una sera, è
una vittoria e una emozione personale
che crediamo sia una media piuttosto
normale per una notte... da ricordare.
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Grandi novità per la vita
notturna lignanese
estate 2009 ormai è scoppiata
anche a Lignano e sarà
contraddistinta quest’anno da
moltissimi eventi e iniziative legate al
divertimento che diversi locali
proporranno al pubblico della notte.
La maggior parte delle discoteche, luoghi
frequentati dai giovani, sono state
ristrutturate, o quantomeno rinnovate in
modo tale da offrire ai suoi ospiti sempre
qualcosa di nuovo e attraente.. Ma, come
risaputo, il clou della vita notturna si
svolge principalmente a Pineta e Riviera,
dove gli amanti della vita notturna
possono trovare oltre al Kursaal che
continua con il filone electro, ma che
da quest’anno vanta la collaborazione con
il “CasoMai” per il nuovo privè, al quale
si accede solo con il braccialetto di
identificazione. Ogni sabato infatti in
main room la musica sarà house con
grandi ospiti, Gucciardi e MC Gabrigo,
mentre nel privè si balla a 360 gradi, oltre
sulla terrazza che predilige uno stile
italiano. Ma il Kursaal è anche domenica,
L’
con l’immancabile Mokambo. Sempre a
Riviera ci si può trasferire al Mr Charlie,
che proprio quest’anno compie 35 anni
di vita. Il locale viene aperto al pubblico
fin dalle 21,30, dopo tale ora è
obbligatorio il biglietto. Al suo interno
si trova pure un servizio di ristorante.
In attesa di recarsi in discoteca non può
mancare una puntatina al Tenda Bar.
Spostandosi poi lungo la Litoranea
Veneta troviamo il Ca’ Margherita, locale
trasformato per ospitare i “vip” della
Lignano turistica grazie anche alla
collaborazione di diversi staff e alle
saltuarie visite di Lele Mora. A breve
distanza si trova il Mirò, la mega
discoteca con più sale e intrattenimenti.
Ma la protagonista dell’estate lignanese
2009 è senza alcun dubbio la spiaggia
perché nell’arco della stagione sono in
programma parecchi eventi. Oltre agli
storici beach party presso alcuni uffici
spiaggia, ci sarà prossimamente una
sorpresa di cui daremo notizia in seguito,
dove il programma prevede serate e
manifestazioni in grande stile,
caratterizzate da deejay set nazionali
e internazionali. Eventi capaci di
coinvolgere migliaia di persone.
Stanno già girando diverse indiscrezioni
nei nomi che si alterneranno sui vari
palchi, ma al momento nulla è ancora
confermato. Sembra proprio che la
“moda” estiva, ossia quella di organizzare
serate fronte mare sia finalmente giunta
anche nella nostra località.
Ci apprestiamo quindi ad assistere
ad un’estate veramente ricca di
appuntamenti mondani e mai come
quest’anno assisteremo ad un impegno
molto convincente da parte di tutti gli
addetti ai lavori del settore del
divertimento ed intrattenimento.
Si profila quindi anche per il centro
balneare friulano un ampio respiro
nei programmi della vita notturna.
Ovviamente immancabili saranno
anche le serate con i fotografi di
“LignanoLaNotte.it” presenti in tutti
i migliori locali e agli eventi più “In”.
9
Lignano di carta
Benemerito l’impegno della Biblioteca Comunale
e del FotoCineClub
di Enrico Leoncini
V i a M ag r i n i , 4 - T el . 0 4 3 1 .5 8 1 1 4 - 3 3 0 5 0 P REC EN IC C O (U D )
Fotografare Lignano
roseguendo la nostra ricerca
di Lignano sulla carta
stampata, sempre senza
pretesa di esaustività e pronti ad
emendare quanto andiamo
scrivendo, un capitolo a parte merita
quello dei libri fotografici, o
quantomeno delle pubblicazioni
che privilegiano l’immagine sul testo
scritto. E Lignano, come tutte le
belle donne, si presta molto bene
ad esprimere la sua bellezza e il suo
fascino in fotografia, in una parola
appare molto fotogenica. Ad aprire
la serie, tanto per l’epoca alla quale si
riferisce sia per l’autorevolezza degli
autori delle immagini, ecco “Sabbia
d’Oro. Lignano: fotografie
1900-1960”, il magnifico volume
da collezione dedicato alle foto in
bianco e nero di Attilio Brisighelli,
Aldo Paretti, Tino da Udine e con
quelle tratte dalle cartoline d’epoca,
realizzato grazie alle ricerche svolte
dalla Biblioteca Comunale e dal
FotoCineClub di Lignano.
Soprattutto fotografico, ma non
solo, “Dal fiume al Duemila”, con
fotografie di Ettore Mariotti e testi
di Roberto Bendetti e Mauro
Tretiach edito da Roberto Vattori,
che sviluppa invece il tema con
suggestive immagini d’oggi a colori
P
con particolare riguardo all’ambiente
naturale. Solo fotografico invece il
libro quasi tascabile “Ricordare
Lignano” con le bellissime e
magistrali fotografie di Gianfranco
Angelico Benvenuto, che ne è anche
editore, curato da Luigi De Minicis
e da Ivana Battaglia, che si
proponeva di rendere disponibile ad
un pubblico più vasto un bellissimo
ricordo di Lignano, con una
selezione di immagini tratte da
“Raccontare Lignano”, l’opera omnia
edita qualche anno prima e di cui
parleremo a suo tempo.
Un discorso a parte meritano due
iniziative, una del Comune di
Lignano e l’altra del FotoCineClub,
entrambe con la collaborazione della
Biblioteca Comunale, volte al
recupero delle immagini d’epoca,
ma entrambe purtroppo fuori
commercio. Nel 2003, in occasione
della ricorrenza dei cento anni da
quella che è riconosciuta come la
posa della prima pietra della località
balneare, l’amministrazione
Comunale volle fare dono alla
comunità lignanese del portfolio
“Omaggio a Lignano 1903-2003”,
un fascicolo di grandi dimensioni
in carta pregiata contenente la
riproduzione di alcune immagini
Piccola bibliografia
SABBIA D’ORO. LIGNANO. FOTOGRAFIE 1900-1960
A cura di Ivana Battaglia - testi di Fabio Amodeo, Paolo Nicoloso.
Edizioni Art& delle Arti Grafiche Friulane S.p.A. (Tavganacco) 1989-1999.
Italiano e tedesco.
DAL FIUME AL DUEMILA
Fotografie di Ettore Mariotti, testi di Roberto Benedetti e Mauro Tretiach.
Roberto Vattori Editore (Tricesimo) 1998.
RICORDARE LIGNANO
Fotografie di Gianfranco Angelico Benvenuto, a cura di Luigi De Minicis
e Ivana Battaglia.
Gianfranco Angelico Benvenuto Editore (Udine) 1993 - italiano e tedesco.
OMAGGIO A LIGNANO 1903-2003
A cura di Ivana Battaglia, Alvise Rampini e Mirella Vignando.
Arti Grafiche Friulane (Tavagnacco) 2003 - italiano e inglese.
Fuori commercio.
FRAMMENTI DI STORIA. UNO SGUARDO AL PASSATO. LIGNANO SABBIADORO,
UNA EMOZIONE LUGNA UN SECOLO 1903-2003
A cura del FotoCineClub di Lignano.
Agenzia Grafica Avenir (Lignano Sabbiadoro) 2003 - italiano e tedesco.
Fuori commercio.
d’epoca, tratte dagli archivi dei
Civici Musei di Udine, della
Biblioteca di Lignano, del
FotoCineClub, della Lignano Pineta
S.p.A. e della Collezione della
signora Eleonora Spada. Alcune di
queste immagini furono poi
riprodotte su grandi pannelli che
rimasero esposti per qualche anno
in alcuni punti di Lignano. Davvero
prezioso, poi, il fascicolo intitolato
“Frammenti di storia. Uno sguardo
al passato. Lignano Sabbiadoro, una
emozione lunga un secolo
1903-2003” edito dal sempre
benemerito FotoCineClub, come
detto per la stessa ricorrenza
centenaria di Lignano, che riunisce
la riproduzione di antiche cartoline
illustrare e foto d’epoca, dovute
soprattutto alle collezioni di
Maria-Laura Paolini, Alessandro
Rizzi, Eleonora Spada e Rino Tinelli.
Molto interessante è anche il pur
breve testo di cui è corredato, e che,
in italiano e in tedesco, ripercorre in
modo non banale le tappe storiche
della nascita della nostra località
balneare. Da sottolineare, infine,
che quest’ultima iniziativa fu tutta
lignanese in quanto anche la stampa
fu eseguita a Lignano presso la
Agenzia Grafica Avenir.
Punti vendita: Corso dei Continenti, 165
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10
C’era una volta...
Visto il successo e le numerose richieste di persone, le nostre interviste con i lignanesi di una certa età continuano.
I ricordi servono a porre le basi della storia del domani, quella storia che ha come interpreti principali le persone, i cui racconti di vita
costituiscono il vero vissuto di un Paese. Immortalare il passato quindi, significa rendere giustizia a chi ci ha preceduto, altrimenti la vita
stessa con la sua inesorabile routine tutto cancella. Se i fatti accaduti non fossero fissati nella memoria, sarebbe come se nulla fosse
accaduto. I ricordi svanirebbero nel nulla, inesorabilmente cancellati di giorno in giorno, oppure sarebbero ricordati da poche persone
fin che sono in vita, poi andrebbero nel dimenticatoio e le nuove generazioni ne rimarrebbero all’oscuro. Per questo Stralignano ha voluto
riaprire un dialogo con le persone di una certa età, “ovvero gli over 60/70”, riproponendo questa rubrica per lasciare ai giovani d’oggi una
testimonianza di vita vera di come un tempo hanno vissuto i nostri nonni e padri. Così per tutta l’estate riproponiamo ai lettori in ciascun
numero un personaggio della vecchia Lignano che sarà testimone di... “C’era una volta”.
Oltre quarant’anni amministratore
comunale. È stato consigliere,
assessore e sindaco.
Nel novembre 1958 Virgilio Sandri fu uno dei
fautori dell’apertura del ponte
di Enea Fabris
ppartiene ad una famiglia di vecchi
lignanesi che ha visto nascere la località
balneare e nello stesso tempo contribuito
alla sua crescita. Originari di Porpetto, i Sandri
cominciarono a frequentare Lignano per ragioni
di lavoro alla fine degli anni Quaranta per poi
trasferirsi definitivamente nel 1952. Il ceppo
famigliare Sandri è assai numeroso, oggi però
dialogheremo con l’architetto Virgilio, classe 1935.
Diplomatosi geometra all’Istituto Zanon di Udine,
si inserì per un certo periodo nell’impresa edile
del padre Giacomo e dello zio Riccardo, che già
operavano a Lignano. Tanto per inciso ricordiamo
che alcuni Sandri delle generazioni precedenti da
tempo lavoravano a Lignano. Virgilio venne
chiamato alle armi per il servizio militare che fece
come ufficiale dell’artiglieria contraerea, prima a
Sabaudia, poi a Verona, quindi dovette
abbandonare il lavoro nell’impresa di famiglia.
Concluso il servizio militare ritornò a Lignano e aprì
uno studio di geometra come libero professionista.
Era il 1957 e allora nel nostro Paese c’era un
grande fermento di partiti politici e Virgilio
simpatizzando per i socialdemocratici (allora PSDI)
venne subito eletto segretario della sezione locale,
facendosi conoscere ed apprezzare per il suo
A
HOTEL - RISTORANTE
GELSI
AI
impegno. La notte tra il 4 e il 5 novembre del 1958,
partecipò alla storica manifestazione di protesta
sul ponte di Bevazzana, volta ad ottenere
l’autonomia comunale, staccandosi da Latisana,
da cui Lignano dipendeva. Ma già nel 1948 era
nato a Lignano un apposito comitato cittadino
con il preciso intento di rendere Lignano Comune
autonomo e fin d’allora era stato intrapreso il
necessario iter burocratico. “Io come molti altri racconta Virgilio Sandri - mi trovavo sul posto, ma
nessuno aveva provveduto alle modalità di tagliare
le catene per aprire il ponte girevole, così io e
Bruno Zanatta (quest’ultimo non più tra noi) prosegue Virgilio - siamo saliti a bordo della mia
Fiat Seicento e siamo andati in uno dei cantieri
di famiglia dove abbiamo preso una cesoia.
Con tale attrezzo siamo ritornati sul posto,
abbiamo tagliato le catene ed aperto il ponte, poi
tutto il resto è già storia di Lignano. L’autonomia
del Comune avvenne poi il 21 luglio dell’anno
successivo 1959”.
Dopo un certo periodo di commissariamento
vennero indette le elezioni amministrative che
poi vennero ripetute, per fine mandato,
nell’autunno del 1964. In questa seconda tornata
amministrativa Sandri che aveva fatto le prime
esperienze politiche come segretario locale del
Psi, si presentò alle elezioni e venne eletto
consigliere. Su quei banchi del Comune rimase poi
quasi ininterrottamente per oltre 40 anni, fino alla
primavera del 2005. Nel 1962 si unì in matrimonio
con la gentile signorina Armanda Vecli, trentina,
ma che da alcuni anni lavorava come impiegata
all’Azienda di soggiorno. La coppia ha avuto poi
due figlie Elena (architetto come il padre) e che
collabora nello studio di famiglia, mentre la
secondogenita Barbara, ha intrapreso una
soddisfacente carriera di cantante lirica. Le figlie
hanno regalato ad Armanda e Virgilio tre splendidi
nipoti. Nelle elezioni amministrative del 1970 è
stato il più eletto dei consiglieri assumendo
l’incarico di consigliere anziano. Solo nel 1980 con
la giunta Meroi passò in maggioranza assumendo
la carica di assessore alle finanze, incarico che
seguì fino al 1982 quando decise di iscriversi alla
facoltà di architettura all’Università di Venezia.
Visto che lo studio e i viaggi a Venezia gli portavano
via parecchio tempo, si dimise da assessore
continuando a fare il consigliere. Alcuni anni dopo
raggiunse il traguardo della laurea in architettura.
Nelle elezioni del 1998 è stato eletto sindaco,
incarico che portò a termine per tutto il mandato.
Durante il suo periodo di primo cittadino lignanese
sul settore urbanistico ricorda, tra le altre cose
realizzate, la grande battaglia fatta per salvare il
grande polmone di verde di Riviera, un’area di 174
ettari meglio conosciuto come Riviera Nord.
È cosa risaputa che nel settore urbanistico edilizio ci sono sempre stati a Lignano grandi
interessi, pertanto risulta un campo “appetibile”,
per questo molto discusso e conteso. Oltre a
conoscere i problemi di Lignano per la lunga
militanza politica e in Comune, Sandri è pure
un valido professionista, quindi gli poniamo la
seguente domanda: Qual’ è il suo parere su piano
urbanistico - edilizio in atto a Lignano?
“Attualmente la variante 37 al piano regolatore
comunale ha permesso la costruzione di una
infinità di grattacieli molto discussi. Eravamo
d’accordo di rinnovare la vecchia edilizia - dice
Sandri - per offrire al turista una migliore qualità
residenziale. Per rendere però concretamente
attuabile questa decisione, avevamo proposto
con la variante 36 di offrire incentivi volumetrici
da attuarsi in altezza riferiti a singoli comparti.
Tale scelta, se confermata dalla 37, avrebbe dato,
indiscutibilmente migliori risultati riguardo
all’organizzazione estetica della residenza nel
comparto. Tutta la normativa del piano regolatore
- prosegue Sandri - da anni è all’attenzione della
attuale e precedente amministrazione, per una
necessaria e completa revisione dei contenuti,
ma fino ad ora si vedono pochi spiragli. Nei quattro
anni di sindaco - conclude Sandri - è stato un
periodo per me impegnativo, “un mestiere” molto
difficile, quindi posso capire certe difficoltà, ma
quando ci si accorge di certi errori, bisogna avere il
coraggio di correre ai ripari mettendo i giusti limiti.
Dopo decenni di politica - conclude Sandri - posso
dire che questo è stato l’ultimo gravoso impegno
pubblico, cui mi sono completamente dedicato”.
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11
01
02
03
04
05
01.Virgilio Sandri.
02.Virgilio Sandri nel 1956 durante un servizio come ufficiale di picchetto al campo estivo di Casal Borsetti a Pineta di Ravenna.
03. 1973 al centro l’allora sindaco Giulio Gnesutta con ai lati i consiglieri Virgilio Sandri e Mario Di Girolamo. All’estrema sinistra,
l’allora Segretario comunale Giuseppe Montrone.
04.Virgilio Sandri, al centro con la fascia tricolore di primo cittadino, con accanto alti ufficiali della Guardia di finanza nel corso
della festa del corpo tenutasi nel maggio 2001.
05.Al centro Giuseppe Saragat (allora ministro degli esteri), alla sua destra il dottor Luigi Nardini (allora assessore regionale alla sanità),
dietro seminascosto Virgilio Sandri e altri dirigenti del partito.
Grandi medici
della storia
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remio Nobel 1945 per la
scoperta della penicillina.
Nasce in una fattoria in una
zona rurale della Scozia, settimo di
otto figli avuti dal padre in due
matrimoni. La famiglia è povera e
inoltre il padre muore quando
Alexander ha appena sette anni.
Lavora come impiegato per
guadagnarsi gli studi finché
l’eredità di uno zio gli permette di
seguire le orme del fratello medico,
iscriversi all’Università di Londra e
cominciare a frequentare il St.
Mary’s Hospital, dove rimarrà per
oltre quarant’anni.
Si rivela fin da subito un
intraprendente ricercatore: studia
il secreto lacrimale e, costringendo
i collaboratori a piangere dietro
compenso di 3 pences, scopre il
lisozima - una sostanza
antibatterica, purtroppo efficace
solo nei confronti di ceppi patogeni
poco aggressivi. Si sposa con
un’infermiera irlandese da cui ha
un unico figlio maschio che
diventerà medico. La sua scoperta
P
dott.ssa Marina Dalla Vedova
La consegna del premio Nobel
ALEXANDER FLEMING
più importante avviene in modo
apparentemente fortuito sempre
al St. Mary’s Hospital, nel quartiere
di Paddington, Londra. L’ospedale
è storico e prestigioso, ma il
laboratorio di ricerca è angusto,
male illuminato, modestamente
attrezzato. Il tavolo è sempre
ingombro di “capsule di Petri”contenitori piatti riempiti di terreno
di coltura per i microorganismie in una di queste (ora esposta
al British Museum), contenente
stafilococchi, si è sviluppata una
brutta muffa. Ogni chimico sa che
basta una spora vagante nell’aria
perché una coltura si inquini e
normalmente non ci fa caso, ma il
dottore, appena rientrato da una
vacanza, una bella mattina di
settembre del 1928, prende in
mano la piastra e anziché cestinarla
meccanicamente per fare pulizia, la
osserva rigirandola tra le mani e
infine esclama sorpreso: “that’s
funny!” Dove c’è la muffa non ci
sono più gli stafilococchi: la muffa
contiene una sostanza che
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impedisce la crescita dei batteri!
Quella muffa appartiene al genere
Penicillium, avrà il nome di
penicillina e di lì a poco salverà
milioni di vite umane! Fleming
stesso dichiarerà: “se quel giorno
fossi stato di cattivo umore, avrei
buttato via quella coltura.” Da quel
momento fatidico inizia una lunga
trafila di inconvenienti perché la
sostanza è instabile e si inattiva
facilmente. I primi esperimenti sono
vani, tanto che la ricerca viene
persino interrotta per alcuni anni
e poi ripresa grazie all’incontro con
due scienziati di Oxford: Florey e
Chain. Gli studi sono difficoltosi a
causa del triste contesto storico
della II guerra mondiale e della
conseguente mancanza di fondi,
poi finalmente arriva un
finanziamento dall’americana
Rockefeller Foundation e si avvia
la prima produzione in larga scala
grazie all’utilizzo di grossi silos,
solitamente impiegati per la
fermentazione della birra, messi
a disposizione dal Ministero per
l’Agricoltura americano. La vicenda
diventa persino una spy-story: i
ricercatori di Oxford, consapevoli
che pochi grammi di penicillina
purificata valgono più di un’arma
segreta, devono proteggerla. Guai
se Hitler potesse impadronirsene!
Per nasconderla al nemico
impregnano i vestiti di liquido di
coltura così che, anche se uno solo
di loro riuscisse a sopravvivere,
avrebbe addosso abbastanza spore
da poter riprendere le ricerche.
A guerra finita, ottenuti
riconoscimento e fama, Fleming
rimane fedele alle sue umili origini:
non percepisce i diritti d’autore e
destina al suo ospedale i premi
monetari. Rimasto vedovo, si
risposa all’età di 72 anni con una
ricercatrice greca, sua compagna di
lavoro. Muore tre anni dopo, per un
attacco cardiaco. Gli si può rendere
omaggio a Londra, nella cripta della
St. Paul Cathedral, tra Nelson e il
Duca di Wellington, dove si trova un
sepolcro privo di retorica, che reca
due sole semplici iniziali: A.F.
Marzo
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a frequentare e studiare all’Università di Bologna Scienze Politiche e rapporti Internazionali.
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01
Il “club della mora” conta nomi illustri come vediamo nella foto fornitaci da Tino Sbuelz, alle prese sul tavolo da gioco con il governatore
dell Regione FVG Renzo Tondo. Gli altri che riconosciamo, da sinistra: Mario Blasoni, Umberto Gortan Cappellari, al centro seminascosto
Saule Caporale, in primo piano con i capelli bianchi Giovanni Spanghero e all'estrema destra Gianni Da Pozzo.
02
Lele Mora a Lignano.
03
Un veduta esterna del Bar Park Avenue di Viale Venezia, punto d’incontro di molti amici, il mattino per la tradizionale brioche fatta
in casa con caffè, e la sera per l’aperitivo.
04
Un angolo della sala staccata del Casinò di Venezia, dallo scorso anno funzionante a Lignano presso il Kursaal di Riviera.
05
Grande successo ha ottenuto Diego Della Palma, il famoso personaggio televisivi, al secondo appuntamento “l’autore e il vino”
al Tenda bar di Pineta.
LIBRI SOTTO
L’OMBRELLONE
i consigli
di Giovanna
di Vito Sutto
Terrazza a Mare aperta
al colore della creatività
ome vi avevamo
promesso, amici lettori,
eccoci alla seconda
puntata per descrivervi la bella
mostra di Terrazza a mare.
Scrivevamo che presentiamo gli
artisti cosi come sono stati a loro
volta presentati nella serata
inaugurale della manifestazione,
firmata dal Comune di Lignano.
Eccoci dunque giunti a Lucilla
Basso che ha presentato con un
disegno immediato e vivo, alcuni
oggetti della nostra era
contemporanea: tra questi un
mazzo di carte plastificate che
escono da una borsa, omaggio
al tempo storico della carte di
credito e delle carte punti.
Graziella Siega invece in una
densità materica che sembra
costituire una sfida tra sé e il
supporto sul quale opera, ci ha
proposto dei fiori, vivissimi, quasi
in rilievo. Un omaggio alla natura
e al suo mistero. Elda Bettin
celebra con questa mostra
C
trent'anni di attività: incline all'
astrazione, racconta il movimento
con un abbacinante mondo di
colori che circonda ogni angolo
della tela. Lavora di spatola, fa
brillare i gialli. Ivano Pagotto è
un cantore della natura, la sua
sensibilità lo vede prediligere
Lignano, la laguna, i paesaggi
che rappresentano questo
piccolo mondo di affetti, dove
trionfa l'acqua, il vero bene
dell'umanità. Evelina Furlan
predilige la figurazione realistica,
tra i suoi quadri ci ha emozionato
un cielo carico di nuvole, quasi
minacciose e inquietanti.
Una pittrice davvero immediata
e di una piacevolezza delicata.
Bruna Fava dal canto suo,
irrompe con un territorio di
bianchi e con la sua pittura ci
richiama ad un inverno lontano...
tra la neve... case sparse e alberi.
Gradevolissimo il modo in cui
tratta i bianchi. Ed ora dulcis in
fundo, Ugo Foschi che questa
mostra ha organizzato e
fortemente voluto, perché,
come è accaduto lo scorso anno.
Modo migliore non c'è per
cominciare la festa dell'estate.
Foschi ha portato in rassegna
alcuni punti di riferimento
inerenti alla sua preferenza
per i figurativi, che sono
un'esperienza che auspichiamo
non superata nella sua ricerca.
Naturalmente ampio spazio
Foschi ha riservato all'astrazione
con richiami a tematiche sociali
e politiche come il quadro
richiamo alla Striscia di Gaza,
mentre l’opera dal titolo
“il galeone ritrovato”, allude
a smarrimenti e rinascite,
a ritrovamenti improvvisi e
inaspettati. La denuncia delle
contraddizioni della
contemporaneità è una delle
conditio sine qua non della sua
pittura. Una bella mostra da
gustare alla vigilia di una lunga
estate colorata.
Alla Galleria ARTtime di via Arcobaleno, 24 a Sabbiadoro
Dall’1 al 15 luglio personali di: Dario Bruno, Pietro Obertino e Gabriele Guerra.
Collettiva di: Maria Teresa Pirillo, Roberta Avidano e Rossella Pappachini.
Art gallery - “la Saletta di viale Gorizia”
Dal 26 giugno al 3 luglio: mostra di arazzi dell’artista moldava Domnica Cervaciuc.
In sala anche i dipinti di Renè Padovani di Vicenza e di Silvana Alasia di Torino.
Dal 3 al 10 luglio: ritorna anche quest’anno la mostra delle opere finaliste del Premio Artistico Nazionale
“ACQUA DI MARE” giunto alla seconda edizione. Artisti da tutt’Italia si confrontano sul tema del mare.
Tutti i visitatori della sala d’arte vengono invitati a votare l’opera preferita decretando così i tre artisti
vincitori del Premio.
Erica Bauermeister
LA SCUOLA DEGLI INGREDIENTI SEGRETI
Garzanti
È lunedì, nel ristorante di Lillian
è giorno di chiusura, e come ogni
settimana si tengono le lezioni del
corso di cucina. Circondata dagli allievi
Lillian muove delicatamente le sue
mani, sta per aggiungere l’ultimo tocco,
l’ingrediente segreto, e poi la torta sarà
pronta. Nessuno meglio di lei conosce
la magia degli ingredienti, nessuno sa
meglio di lei che a volte basta una tazza
di cioccolata per cambiare un po’ la
vita. Era solo una bambina quando,
grazie ad una misteriosa ricetta
donatale dalla donna della bottega delle spezie, ha salvato sua
madre. Sono passati anni da allora, anni in cui ha combattuto,
sofferto e a volte ha perso ogni certezza, tranne una: la fiducia
nella magica alchimia del cibo. È per questo che il ristorante è
un luogo speciale, dove si ritrovano ricordi perduti, si stringono
promesse d’amore o nasce un’amicizia. Lo sanno bene gli allievi
del corso di cucina tutti alla ricerca dell’ingrediente segreto che
ancora manca alla loro vita. Per tutti loro Lillian ha la soluzione,
quello che non sa è la ricetta giusta per lei. Potrà trovarla solo
se accetta di mettersi alla prova almeno una volta.
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Brad Meltzer
L’ARMA DI CAINO
Garzanti
Il nuovo libro di Brad Meltzer si muove
tra sette segrete, fantasmi religiosi e
misteri arcani toccando uno dei più
grossi enigmi dell’umanità. Nel quarto
libro della Genesi Caino uccide Abele.
Si tratta del primo omicidio della storia,
ma anche uno dei primi grandi enigmi.
Che fine fece l’arma che usò?
Un mistero rimasto sepolto per secoli
Nel 1932, a Cleveland, Mitchell Seigel
viene ucciso durante un tentativo di
rapina. Come l’arma che uccise Abele,
anche quella usata per ammazzare
Seigel non viene mai trovata. A Fort
Laurenale, Cal Harper ritrova il padre sparito anni prima mentre
tentava di portare in salvo il “Libro delle menzogne”. Tutti lo
vogliono morto, compreso il killer tatuato con il marchio di Caino.
Cosa si cela dietro l’arma che colpì Abele? Che relazione c’è tra
Seigel ed il libro? Solo Cal potrà scoprirlo, lasua sarà una ricerca
difficile, una caccia al più grande segreto della storia, l’origine di
tutte le verità, ma anche di tutte le menzogne.
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Sabbiadoro con un ampio ventaglio di vini DOC. Il marchio di famiglia vanta quasi un secolo di vita. La vinificazione
e l’invecchiamento vengono fatti nella rinomata cantina di famiglia situata nel cuore di Latisana e che funge pure da
spaccio aziendale. Un tempo la maggior parte del prodotto veniva venduto sfuso, ora invece le esigenze del mercato
richiedono l’imbottigliamento. Le bottiglie sono ben riconducibili al grande allevamento ippico di trottatori che la
famiglia detiene, tanto che sulle etichette è raffigurato “Sharif di Jesolo”, campione internazionale di trotto.
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Nella foto in alto uno stralcio del
progetto della vecchia Colonia
Marina, ora GE.TUR.
Nella foto a destra una veduta dell’ex
Palace Hotel mentre in primo piano
il Bar Hollywood.
Passeggiata fra gli edifici
d’autore di Lignano Pineta
opo la puntata su
D Sabbiadoro ci trasferiamo
a Pineta con la sua grande
spirale, ovvero nella Lignano Pineta
dei grandi architetti. La storia della
spirale, ideata da Marcello d’Olivo
tra il 1952 e il 1956, è fin troppo
famosa ma forse non tutti sanno
che, tra i suoi principi ispiratori,
c’era anche quello di istituire un
rapporto armonico tra uomo e
natura. In questo senso non è un
caso che, nel progetto originale,
muovendosi per le strade della
località ci si trovasse sempre di
fronte la pineta e mai un edificio
imponente o troppo visibile.
Nella mente del grande architetto,
comunque, alcune costruzioni a
più piani affacciate sul mare erano
contemplate, anche se lo studio
accurato della loro posizione le
portava a non alterare il principio
di base del piano urbanistico.
Riprendendo forse questa idea,
nel 1960, Gianni Avon disegnò
i prospetti per la famosa Torre
Ariston, sita in arco della Vela, che
con i suoi sedici piani è ancora una
delle costruzioni più alte della zona.
Al piano terra, i negozi e le gelaterie
dovevano rappresentare
un’alternativa in scala ridotta ai
servizi offerti dal Treno e un punto
di aggregazione per la parte Est di
Pineta. Lo sviluppo in altezza,
invece, poteva offrire varie tipologie
di appartamenti, dal monolocale alle
abitazioni più ampie. Il desiderio di
mantenere una sensazione di
leggerezza e di ariosità era dato dal
taglio delle finestre d’angolo, dai
parapetti delle terrazze e dalle fasce
marcapiano leggermente sporgenti e
dipinte di bianco. Lasciando la Torre
Ariston alle spalle e procedendo
verso il mare, sulla destra troviamo
Arco del Bisato e poi, sulla sinistra,
Arco del Maestrale. Una volta,
questo arco era ombreggiato da
splendidi platani che creavano
un’atmosfera di luci e ombre molto
suggestiva. Adesso la strada è un po’
più esposta alla calura ma anche più
generosa a mostrare ai passanti le sue
splendide architetture. Parliamo, ad
esempio, di Villa Spezzotti, la
penultima sulla sinistra entrando
dall’Arco del Bisato. Qui siamo tra
il 1955 e il 1957 e stiamo
guardando una delle più belle ville
disegnate da Marcello d’Olivo e
anche l’ultima (purtroppo) per
quanto riguarda la località balneare.
La pianta dell’abitazione è una
maglia formata da anelli concentrici
generati da quattro punti principali.
A parte alcune pareti divisorie delle
stanze, tutti i muri sia interni che
esterni sono arrotondati e creano
scorci prospettici sempre nuovi e
dinamici, coinvolgendo in un gioco
continuo sia l’uomo che l’edificio.
La casa ha tre piani di cui l’ultimo
è una terrazza abitabile da cui fino
a pochi anni fa si poteva vedere il
mare. Villa Spezzotti è la sorella più
giovane di Villa Mainardis, che si
trova accanto e che risale al
1954-55. Più semplice, più lineare,
più piccola, questo edificio
rapresenta tutti gli elementi che poi
verranno ulteriormente sviluppati
nei progetti di d’Olivo. Restando
davanti a villa Mainardis, basta
voltarci di 180° per vedere la famosa
Casa albergo disegnata da Gianni
Avon (1957-1958) e adesso
convertita in appartamenti.
Tale tipologia di costruzione,
prevedeva delle abitazioni private
che però potevano usufruire di
servizi comuni come il ristorante
(ubicato una volta al piano terra)
o la lavanderia (che un tempo si
trovava sotto il piano di copertura).
Tocco di classe dell’edificio è la
soluzione del doppio solaio che,
da elemento utile alla ventilazione
e all’insonorizzazione, qui acquista
anche una valenza estetica molto
particolare. Semplice ma nel
contempo raffinato è l’abbinamento
del bianco dei solai con il caldo
colore del cotto. Ma è giunto ormai
il tempo di andare a vedere quello
che è il cuore di Lignano Pineta: il
Treno, primo lavoro di Marcello
d’Olivo a Pineta e costruito solo in
parte dal momento che il disegno
originale lo voleva molto più esteso
in lunghezza rispetto all’attuale.
L’idea di base? Sempre la stessa:
armonizzare uomo e natura, il grigio
del cemento con il verde dei pini.
E così è: l’edificio infatti è basso
e le sue forme leggere a curve di
ispirazione orientale si fondono
perfettamente con la dinamicità
del disegno urbanistico. Sotto negozi
e bar, sopra appartamenti e uffici.
Nella realizzazione originale, il
visitatore camminava sotto un ricco
pergolato ricoperto di verde che
dalle aiuole affiancate alla strada
correva fino alla base del primo
piano. Giunti in Piazza del Sole e
abituati all’armonia delle curve di
d’Olivo, il rigore geometrico del
Grand Hotel Pineta Palace
(1956-1958), disegnato da
Gianni Avon e ora trasformato
in appartamenti, è proprio
emozionante. Se guardiamo
attentamente l’opera di Avon,
infatti, questo progetto sembra
quasi essere l’antitesi del pensiero
di d’Olivo e vivere, invece che
sull’armonia delle linee curve, sul
rigore delle rette, sulla scansione
geometrica, sul gioco degli spigoli.
Il contrasto però non disturba ma
risulta vivo e dinamico, quasi un
gioco di seduzione e rigore.
Per bere qualcosa e riposarci
per qualche minuto all’ombra,
possiamo andare al Tenda Bar
che, anche se molti non lo sanno,
è anch’esso un progetto d’autore.
Aldo Bernardis e Paolo Pascolo,
infatti, lo disegnarono nel 1956.
All’edificio sollevato da terra a
cui si accede attraverso due rampe
simmetriche, i due architetti
avevano apposto un ulteriore
copertura con inclinazione diversa
sul prospetto, così da dargli
appunto l’aspetto di una tenda.
Questa parte dell’edificio ha subito
varie modifiche nel corso degli
anni, anche se tutte le soluzioni
proposte rimandavano all’idea
di partenza. Ci sarebbero ancora
molte cose ancora da vedere a
Pineta, ma noi finiremo il nostro
itinerario solo con un’ultima
indicazione: vale la pena fare due
passi e andare a vedere le Terme
(alias Centro Psammoterapico),
disegnate da Gino Valle e Daniele
Calabi tra il 1962-1963. L’edificio
negli anni ha subito numerose
modifiche ma lo stile e il gusto del
prestigioso architetto unito al flair
dell’architettura di quegli anni,
regala soluzioni e un risultato
complessivo davvero mozzafiato.
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olti sono stati gli attestati di benemerenza sulla rubrica d’immagini del passato che lo scorso anno
Stralignano ha voluto proporre ai suoi lettori, tanto che la riproponiamo. Una vetrina del passato che ha
fatto e farà piacere a molte persone. Si tratta di immagini della vecchia Lignano, oppure ricordi di famiglia
che mettono in luce... “come eravamo”. È giusto guardare avanti, senza però dimenticare il passato, ricordando il
famoso detto: “... per programmare il futuro è indispensabile conoscere il passato, capire il presente e prevedere il
domani”. Invitiamo pertanto i lettori a farci pervenire foto di famiglia, oppure immagini legate ad avvenimenti
della spiaggia friulana. Saremo felici di pubblicarle, citandone la fonte.
M
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01. Consiglio comunale autunno 1970 elezione del sindaco Michele Tedesco,
in piedi al centro con abito scuro e camicia bianca, alla sua sinistra i consiglieri Gianni Samassa e Sergio Rodeano, di spalle Lucio Giorgi, alla destra della foto l’allora segretario Giuseppe Garzoni e il consigliere Virgilio Sandri.
02. Un pool di amici fine anni ’70. Da sinistra: Mario Manera, Alfredo Moreal,
Paolo Ciubej, in tuta Virgilio Sandri, Gianni Mattei e l’allora sindaco Steno Meroi.
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di Giacomo D’Ambrogio
www.meteomin.it
Ruolo trainante a Lignano della nautica da diporto
ella sala convegni della
Turismo Fvg di Lignano si è
tenuta a battesimo la sezione
periferica di Assonautica -Udine.
Scopo principale dell’iniziativa è
quello di incrementare lo sviluppo
della nautica da diporto e di tutte
le attività economiche, produttive
e sociali ad essa connesse.
Il neocostituto ente territoriale
riunisce tutte le variegate realtà del
diportismo nautico locali. È cosa
risaputa che il diportismo nautico
in provincia di Udine è diventato
uno dei settori trainanti
dell’economia. Solo nel territorio
udinese sono presenti realtà
imprenditoriali di grande rilevanza,
basti pensare ai Marina e Porti
turistici di Lignano, Aprilia Marittima,
S. Giorgio di Nogaro, Marano,
N
Aquileia, ecc. Un pool di marine
che fanno di questo comprensorio
il concentramento della nautica da
diporto più grande del Mediterraneo.
Anche l’indotto crea un sistema
economico imponente che
abbisogna di adeguata attenzione,
onde consentire di affrontare le
problematiche della delicata
situazione macroeconomica e creare
i presupposti ottimali per poter
affrontare le sfide future.
Assonautica ha mosso subito i primi
passi con la recente assemblea,
dove sono state stilate le linee
programmatiche delle attività
ed elette le cariche sociali.
Nell’immediato è stata impostata
una consistente attività
promozionale con il determinante
supporto della Camera di commercio
di Udine ottimizzando la
partecipazione ad eventi e missioni
all’estero in occasione delle iniziative
in calendario. L’ulteriore impegno è
una mirata azione dei rapporti con le
Istituzioni, spesso in sovrapposizione
di competenze, sia nella
semplificazione delle procedure
autorizzative e burocratiche, ma
soprattutto nella sempre più
complessa questione dei fondali
che va affrontati con la tecnica dei
dragaggi per consentire la fruibilità
delle strutture. Per Lignano
Sabbiadoro una questione di vitale
importanza è il Canale di Porto
Lignano che consente l’accesso a
migliaia d’imbarcazioni presenti nei
Marina di Punta Faro, Porto Vecchio,
Porto Casoni, oltre ad Aprilia
Marittima e Marano, mentre il
canale posto alle foci del
Tagliamento dà accesso a Marina
Uno e Marina Punta Verde.
Nel corso di questi ultimi anni tali
passi hanno subito un rilevante
accumulo di materiale sul fondo
che ne possono compromettere
la navigabilità con le conseguenti
ricadute negative su tutto il sistema
economico relativo alla fruibilità
delle strutture, cui si è fatto
faticosamente fronte con
programmati e cadenzati interventi
di dragaggio e ripascimento, ovvero
recupero del materiale scavato a
beneficio dei tratti di arenile erosi.
Ulteriore attività di Assonautica nel
breve termine è la creazione della
“Banca dati del sistema nautica nella
provincia di Udine” al fine di
conoscere dettagliatamente ed avere
un quadro completo del settore e
degli operatori per affrontare al
meglio le necessità.
I grafici rappresentano la previsione
della marea astronomica calcolata
per la località di Lignano Sabbiadoro.
La previsione può essere influenzata
sia nel tempo, sia nell’ampiezza, da fattori
meteorologici quali soprattutto pressione
atmosferica e vento.
Data Ora Solare
Fase
Marea
Livello
cm
01/7
01/7
01/7
01/7
02/7
02/7
02/7
02/7
03/7
03/7
03/7
03/7
04/7
04/7
04/7
04/7
05/7
05/7
05/7
05/7
06/7
06/7
06/7
06/7
07/7
07/7
07/7
07/7
08/7
08/7
08/7
08/7
09/7
09/7
09/7
09/7
10/7
10/7
10/7
10/7
11/7
11/7
11/7
11/7
12/7
12/7
12/7
12/7
13/7
13/7
13/7
14/7
14/7
14/7
14/7
15/7
15/7
15/7
15/7
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
Massima
Minima
-21
-1
-18
38
-31
4
-13
40
-41
11
-10
42
-49
17
-9
44
-56
22
-8
45
-60
26
-7
45
-62
28
-7
44
-63
30
-7
42
-62
31
-7
38
-59
32
-6
34
-55
32
-6
27
-49
32
-6
19
-41
32
-7
9
-33
32
-10
0
-24
33
-19
00:08
05:29
10:28
17:39
01:02
07:06
11:45
18:26
01:43
08:08
12:49
19:06
02:18
08:53
13:40
19:41
02:50
09:31
14:22
20:13
03:20
10:05
14:59
20:43
03:48
10:35
15:33
21:12
04:15
11:04
16:07
21:40
04:42
11:32
16:40
22:09
05:08
12:02
17:17
22:40
05:36
12:33
18:00
23:13
06:05
13:08
18:52
23:52
06:37
13:50
20:02
00:41
07:14
14:41
21:41
02:03
08:02
15:44
23:25
Note: l’orario è espresso in “ora solare”; aggiungere un’ora per ottenere “l’ora legale”.
Gli orari di tramonto della luna, in alcuni casi, sono riferiti al giorno successivo.
Il Sole
La Luna
Fase Lunare
Sorge
(Ora solare)
Luna Piena
07/lug/09
20:17
Ultimo Quarto
15/lug/09
23:05
Luna Nuova
22/lug/09
04:50
Primo Quarto
28/lug/09
12:42
Tramonta
Sorge
Tramonta
04:08
04:25
04:32
04:39
04:46
20:00
12:56
20:06
22:26
VIVAI PIANTE D’ANDREIS
Comm. Remigio D’Andreis
Studio, consulenza e realizzazione di giardini - parchi - viali
Produzione e fornitura di piante ornamentali - sementi
(Ora solare)
19:55
19:49
19:43
33053 Latisana (Udine)
Via Crosere, 111
Tel. 0431/59348-59075
Fax 0431/520778
22
A tavola non si invecchia
di E.F.
(L’av vocato risponde... )
Rubrica
a cura
dell’avv. Luca Driusso
Anche questa settimana due sono
i quesiti che i nostri lettori hanno
posto.
CAFFÈ A PORTE CHIUSE
D. Gentile Avvocato, qualche
giorno fa, stavo bevendo il
caffè al bar. È entrato un losco
individuo e ha cominciato a
litigare con il gestore per
questioni loro. Dopo un po’
il gestore ha letteralmente
chiuso le porte del bar
trattenendo anche me,
all’interno del locale, per circa
dieci minuti. Non voleva
lasciarmi andare perché aveva
paura che aprendo la porta
uscisse anche l’individuo.
È sequestro di persona?
R. Gentile lettore,
pare che la condotta perpetrata
dal gestore del bar - così come
esposta nel quesito - possa
configurare il reato di sequestro
di persona, disciplinato dall’art. 605
del codice penale, punito con la
pena della reclusione da sei mesi
a otto anni. Ed invero, l’articolo in
parola è stata introdotta allo scopo
di tutelare la libertà personale,
ed in particolare la libertà di agire,
degli individui. Il bene giuridico
protetto dalla norma deve ritenersi
leso ogniqualvolta venga posta in
essere una qualsiasi condotta,
commissiva o omissiva, che
comporti una limitazione della
libertà fisica - intesa quale
possibilità di movimento nello
spazio secondo la libera
scelta di ciascuna - a nulla
rilevando la circostanza che la
vittima non faccia alcun tentativo
per recuperare la propria libertà di
movimento quando a tal fine deve
porre in essere mezzi straordinari
che comportino anche un rischio
presunto. In applicazione ai
suesposti principi, la Corte
Suprema di Cassazione ha più
volte statuito che, affinché possa
ritenersi sussistente la privazione
della libertà, non occorre sempre
una coercizione fisica impeditiva
della libertà di movimento, ma
può bastare anche una coazione
morale, attuata con minacce.
È stato peraltro ritenuto che,
per la configurabilità del reato
di sequestro di persona, sono
irrilevanti il grado di privazione
della libertà personale della
vittima, la sua durata ed i mezzi
usati per imporla.
Inviate i vostri quesiti a:
stralignano.avv.risponde@
hotmail.it
oppure scrivete a:
Stralignano Direzione e Redazione
V.le Venezia n. 41/A
33054 Lignano Sabbiadoro
NOTA DI REDAZIONE
Le risposte ai quesiti sono
indicative ed a titolo gratuito.
La rubrica si propone il mero
scopo di fornire al lettore un
servizio informativo di
carattere generale.
Chiedete “bisatel de acqua
dolce” al ristorante Isola d’Oro
Locale tranquillo in un’oasi
di pace con ampio terrazzo
nel cuore di Terramare
gnuno di noi quando
scegliamo un luogo di
vacanza abbiamo le nostre
personali esigenze: le persone di
una certa età cercano angoli
tranquilli per riposare, i giovani
invece amano il divertimento,
la musica, le discoteche, la vita
notturna e così via. In comune
però c’è sempre la passione per
buona cucina, perché, come recita
un vecchio detto... a tavola non
si invecchia mai. Partendo da
questo presupposto vorremmo
segnalare uno dei tanti ristoranti
presenti nella penisola, che
rispondono a queste
caratteristiche. Oggi abbiamo
scelto “l’Isola d’Oro”, sito
all’estremità nord est della
penisola in località Terramare
e precisamente in via Vittorio
Veneto. Un localino con ampio
terrazzo che dà sullo splendido
scenario di una delle più belle
darsene di Sabbiadoro, ventilato
da una leggera brezza, ideale
anche la sera per una cenetta
romantica a lume di candela.
Ad accogliervi sarà la signora
Fabiola, mentre in cucina come
cuoco, il marito Vincenzo
Morutto, insomma si tratta di
una conduzione familiare del
locale dove i coniugi Morutto
O
dal 1901
di MAINARDIS ITALO & C.
vi proporranno piatti da sogni.
Vincenzo nonostante la sua
giovane età (45 anni) ha una
lunga esperienza come chef tanto
che il prossimo mese di luglio
sarà ambasciatore del Comune
di Portogruaro a Marmande in
Francia per un gemellaggio sulla
gastronomia internazionale.
Ricordiamo per inciso che
Vincenzo, originario di
Lugugnana si è fatto le ossa come
cuoco in vari ristoranti, tra questi:
da Gino al Mattarello di San
Michele, da Bruno “alla
Colomba” di Pieve di Soligo,
altre esperienze in Valbadia,
Valgardena , non per ultimo
all’antico ristorante Spezzotti di
Portogruaro, qui ha avuto modo
di farsi apprezzare per i suoi piatti
ed ora rappresenterà il comune
veneto in Francia. All’Isola d’Oro
la cucina è molto varia, ma
prevalentemente veneto marinara
e pietanze tipiche del retroterra
friulano. Uno dei piatti forti per
il quale Vincenzo ha ottenuto vari
riconoscimenti, è il “bisatel de
acqua dolce con amoli”. Si tratta
di una vecchia ricetta creata dai
pescatori lungo il Livenza e il
Lemene - dice Vincenzo - i due
fiumi ovviamente di acqua dolce
e dove un tempo si potevano
pescare molte anguille, ovvero il
“bisatel”. Altro piatto proposto è
il “gambero reale” in fricassea di
carciofo, non manca di certo il
branzino dell’Alto Adriatico in
crosta di sale.
Queste sono soltanto alcune
ricette, ma parlando con
Vincenzo vi illustrerà una infinità
di piatti per soddisfare ogni
palato. Se queste raffinatezze
poi sono proposte in un ambiente
tranquillo, in un’oasi di pace a
poche centinaia di metri dal
centro di Sabbiadoro, dove si
può giungere a piedi, in macchina
e anche con il motoscafo,
certamente non si può dire di fare
un pranzo... mordi e fuggi, se poi
pensiamo che oltre alla gola,
anche gli occhi vogliono la loro
parte, il panorama che si può
ammirare dalla terrazza completa
l’insieme del pranzo, o cena che
dir si voglia. Ovviamente oltre
alle pietanze non manca di certo
l’abbinamento dei vini e la locale
cantina è molto ben servita.
Ricordiamo infine che Vincenzo
dopo essersi fatto conoscere a
Lignano come ottimo cuoco dal
1999 al 2004 ora è ritornato con
grande gioia della sua affezionata
clientela che per alcuni anni aveva
trovato le porte del locale chiuse.
33054 LIGNANO PINETA (Ud)
Corso degli Alisei, 1 - Tel. 0431/428376
33054 LIGNANO SABBIADORO (Ud)
Via Rosata, 9 - Tel. 0431/ 71396
RISTORANTE
La Maranese
di Armando Landello
Via degli Oleandri, 28 - 33054 LIGNANO SABBIADORO (UD)
cell. 340 5773049