Percorso di sorveglianza materno-fetale

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Percorso di sorveglianza materno-fetale
 Percorso di sorveglianza materno-­‐fetale -­‐ Centro Medico Pignatelli Esami ecografici Cos’è l’ecografia ostetrica? L’ecografia ostetrica è un esame che consente di visualizzare, su di un monitor, il feto contenuto nell’utero materno attraverso l’utilizzo di una sonda che, appoggiata sull’addome della gestante, utilizza onde ultrasonore ad alta frequenza, innocue per la madre ed il feto, e non udibili dall’orecchio umano. Si tratta di un esame sicuro e non invasivo. A cosa serve l’ecografia ostetrica? Nel corso di una gravidanza fisiologica è necessario eseguire almeno tre ecografie, come da linee guida SIEOG (Società Italiana di Ecografia Ostetrico-­‐Ginecologica), di cui una nel primo trimestre , la seconda nel corso del secondo trimestre (preferibilmente tra 19 e 21 settimane) e la terza, nel corso del terzo trimestre, preferibilmente tra 30 e 34 settimane. Ciascun esame ecografico offerto in gravidanza ha una finalità specifica. Talvolta, se vi è indicazione, può essere necessario effettuare ulteriori controlli ecografici ,oltre quelli previsti dalle linee guida. E’ importante sottolineare come lo stato di forma fisica della gestante possa influire sull’esito dell’esame: il sovrappeso materno fino all’ obesità rappresentano un fattore limitante l’esame ecografico poiché il tessuto adiposo addominale in eccesso riduce la sensibilità dell’esame stesso. Come si svolge un’ecografia ostetrica? Nel corso di un’ecografia ostetrica la paziente è distesa supina e può vedere le immagini relative all’esame in corso, proiettate su di un monitor. Dopo aver applicato un gel specifico per l’esame, il medico farà scorrere la sonda sull’addome materno, consentendo la visualizzazione del feto sullo schermo. Qual è la durata di un’ecografia ostetrica? L’ecografia ostetrica non ha una durata standard: l’esame può essere più o meno lungo a seconda del caso studiato, della posizione fetale, del numero di feti e dello stato di forma fisica della gestante che vi si sottopone. E’ necessaria una preparazione specifica per l’ecografia ostetrica? Per l’esecuzione di un’ecografia ostetrica non è necessario essere a digiuno. Nei due giorni che precedono l’esame la futura mamma dovrà tuttavia evitare di applicare creme e/o olii sull’addome in quanto questo potrebbe rendere più difficoltosa la “lettura” dell’immagine da parte della sonda. Il giorno dell’esame è importante che la gestante porti con sé tutta la documentazione della gravidanza in corso o qualsiasi documentazione medica personale, familiare o relativa a precedenti gravidanze che possa ritenersi utile Esistono controindicazioni all’ecografia ostetrica? L’ecografia ostetrica non è pericolosa né per il feto né per la madre. Si tratta di un esame indolore. Presso in Nostro Centro è possibile eseguire esami ecografici di screening e su indicazione. Gli esami ecografici offerti per la sorveglianza materno-­‐fetale nel corso della gestazione sono eseguiti ad alti standard, secondo linee guida nazionali (SIEOG: Società Italiana di Ecografia Ostetrica e Ginecologica) e internazionali (Fetal Medicine Foundation, UK), e corredati da un counseling informativo per la discussione dei risultati emersi. Esame ecografico delle 6-­‐10 settimane Esame ecografico delle 6-­‐10 settimane Si tratta di un’ecografia eseguita solitamente per via transvaginale, con l’obiettivo di determinare la sede della gravidanza, il numero di embrioni presenti e la regolare evolutività della gravidanza stessa all’interno della cavità uterina. L’esame è indicato per la datazione della gravidanza, per le gestanti con dolore pelvico, sanguinamenti genitali in corso di gravidanza, anamnesi positiva per abortività o gravidanze ectopiche. Test combinato per lo screening delle anomalie cromosomiche del I° trimestre: Translucenza Nucale+ bitest Include esame ecografico (Translucenza nucale), prelievo ematico materno per il dosaggio sierico materno di free-­‐beta e PAPP-­‐A e counseling per la discussione del risultato emerso. Esame ecografico delle 11-­‐13 settimane (Translucenza Nucale) Questa ecografia viene eseguita solitamente per via transaddominale, sebbene in alcuni casi possa essere necessaria una valutazione per via transvaginale. Le finalità dell’esame includono: • un’accurata datazione della gravidanza; • la diagnosi di gravidanze multiple e la successiva determinazione della corionicità (numero di placente); • la valutazione dell’anatomia fetale precoce per l’esclusione delle anomalie fetali maggiori visualizzabili a quest’epoca gestazionale; • la diagnosi di aborto precoce; • il calcolo del rischio specifico di sindrome di Down ed altre anomalie cromosomiche . All’elaborazione del rischio seguirà un accurato counseling informativo circa i risultati emersi e le varie opzioni per eventuali successive indagini, come il test del DNA fetale su sangue materno e/o procedure invasive per la determinazione del cariotipo fetale (villocentesi, amniocentesi). Presso il Nostro Centro la misurazione della Translucenza Nucale ed il successivo calcolo del rischio cromosomico, viene eseguito da un operatore accreditato presso la Fetal Medicine Foundation di Londra (FMF), come richiesto da Linee Guida nazionali (SIEOG -­‐ Società Italiana di Ecografia Ostetrica e Ginecologica) ed internazionali. Ciò risulta di fondamentale importanza al fine di garantire una corretta misurazione della Translucenza Nucale ed un corretto calcolo del rischio cromosomico utilizzando il software, ufficialmente riconosciuto, fornito solo a coloro che sono ufficialmente accreditati presso la FMF. L’elenco aggiornato di tutti gli operatori italiani accreditati è disponibile e consultabile online presso il sito della FMF: https://courses.fetalmedicine.com/lists/web Esame di screening del II° trimestre delle malformazioni fetali maggiori Ecografia “morfologica” Si tratta di un esame ecografico dell’anatomia fetale da eseguire tra 19 e 21 settimane di gestazione. Nel corso dell’esame viene esaminata ogni parte del corpo fetale (cranio, encefalo, faccia, colonna vertebrale, cuore, addome, tratto gastroenterico ed urinario, estremità) determinata la posizione placentare, la quantità di liquido amniotico e le dimensioni fetali. Cervicometria Questo esame prevede un approccio transvaginale per la misurazione della lunghezza del canale cervicale e può essere eseguito in tutte le gestanti nel corso del II trimestre. Può essere particolarmente utile in gestanti con anamnesi positiva per un precedente parto pretermine, in gravidanze multiple, anomalie uterine congenite o in pazienti sottoposte a precedente chirurgia cervico-­‐uterina. Ecocardiografia fetale •
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Si tratta di un esame ecografico dettagliato del cuore fetale raccomandato: in gestanti con storia familiare di cardiopatia congenita, precedente gravidanza complicata da cardiopatia fetale, pazienti con diabete mellito pregestazionale o in corso di terapie farmacologiche di cui sia accertata la teratogenicità, infezioni materne. in feti con sospetta cardiopatia congenita, con translucenza nucale aumentata, in presenza di anomalie extracardiache riscontrate nel corso dell’esame di screening del II trimestre (morfologica). in gravidanze multiple monocoriali. Neurosonografia fetale •
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Si tratta di una valutazione ecografica dettagliata dell’encefalo fetale indicata: in feti con sospetta malformazione cerebrale all’esame di screening del II° trimestre (morfologica) in gestanti con anamnesi familiare, personale o ostetrica positiva per anomalie congenite cerebro-­‐spinali. L’esame neurosonografico fetale può richiedere un approccio ecografico combinato transaddominale e transvaginale, o richiedere tecniche di ausilio di imaging, come l’ecografia 3D o, in alcuni casi, la risonanza magnetica in utero. Velocimetria Doppler materno-­‐fetale La Doppler velocimetria materno-­‐fetale è un’ecografia che studia il flusso all’interno di un vaso sanguigno del distretto materno e fetale. La velocimetria Doppler materna studia il flusso all’interno delle arterie uterine, permettendo di selezionare le gravidanze ad elevato rischio di sviluppare patologie materne come l' ipertensione gestazionale, la pre-­‐
eclampsia (gestosi) e un ritardato accrescimento del feto. Può essere utilizzata come test di screening (specialmente in associazione ad altri parametri) nelle donne a basso rischio e risulta particolarmente utile nelle gestanti con fattori di rischio per ipertensione arteriosa e diabete. La velocimetria Doppler fetale è attualmente la tecnica diagnostica più importante per la valutazione dello stato di benessere intrauterino del feto. In particolare il suo utilizzo è indicato in gravidanze complicate da ipertensione materna, preeclampsia (gestosi), diabete e/o da ritardo di crescita fetale (Linee guida Società Italiana di Ecografia Ostetrica e Ginecologica 2010). Ecografia del III°trimestre •
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Questo esame ecografico viene usualmente eseguito tra la 30°-­‐34° settimana di gestazione. Le finalità di questo esame includono: la determinazione della crescita fetale; la valutazione della vitalità fetale attraverso la visualizzazione di movimenti attivi; •
la valutazione della posizione placentare e della quantità di liquido amniotico. Contatti Indirizzo: via Don Bosco, 45, 73100 -­‐ Lecce (nei pressi della Stazione Ferroviaria) Tel: 0832 24 26 41 Fax: 0832 16 92 936 Servizio di segreteria telefonica per informazioni e appuntamenti : dal lunedì al venerdì dalle h. 09.30-­‐12.00 / 16.30-­‐ 19.00 Per informazioni è possibile inviare una e-­‐mail all’indirizzo: [email protected]