La mia scuola nel mio paese

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La mia scuola nel mio paese
COMUNE DI PIANORO
Assessorato Istruzione e Servizi Educativi,
Assessorato Cultura, Pari Opportunità, Associazionismo, Partecipazione, Pace e Diritti
Umani; Assessorato Ambiente; Politiche Giovanili.
La mia scuola
nel mio paese
Progetti territoriali
anno scolastico 2013/2014
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
DI RASTIGNANO
Scaricabile dal sito del Comune di Pianoro, sezione Scuola e Istruzione
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PIANO OFFERTA TERRITORIALE
PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI PIANORO
AMBIENTE E TERRITORIO………………………………………………………………....Pag.5
- Parco dei Gessi bolognesi e calanchi dell’Abbadessa (classi I – due progetti per classe)
- Museo Arti e Mestieri di Pianoro: Medicina popolare (classi I)
PACE E DIRITTI UMANI: …………………………………………………..…… ………....Pag. 35
- Settimana della Legalità: “Testimonianza” (classi III)
- Offerte dell’Istituto Storico Parri Emilia Romagna (classi III)
- Camminando a Monte Sole (classi III) – PRENOTARE ENTRO FINE NOVEMBRE
- Giornata della Memoria – Proiezione del film “L’uomo che verrà”, a cura del Museo di Arti e
Mestieri (classi III)
- “Parlez-vous global? Educare allo sviluppo tra migrazione e cittadinanza mondiale” a cura di
Cospe (classi II)…………………….
- Un mondo senza Aparthaid a cura di Associazione Diversamente (classi III)
- Partecipare alla vita democratica (tutte le classi) a Cura di Istituto Parri e Comune di Pianoro
(classi II)
EUROPA………………………………………………………………………………………..Pag.57
- Percorsi - formativi a tema Europa del Centro Europe Direct Emilia-Romagna (classi I e II)
DA PRENOTARE ENTRO IL 15 OTTOBRE
ORIENTAMENTO: …………………………………………………………………………...Pag. 63
- Incontri di orientamento ai servizi del territorio per i giovani pianoresi (classi III)
- Incontri con i genitori (classi II e III)
- Strumenti per gli insegnati (per gli insegnanti delle classi II e III, consegnati in apposito
quaderno)
BIBLIOTECHE: …………………………………………………………………………….Pag. 67
- “UNA BIBLIOTECA AMICA” – I SERVIZI ALLE SCUOLE
o La prima visita (una volta per classe nei tre anni)
o Le visite tematiche
o Il prestito
o I servizi multimediali
o Le bibliografie
- INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA
o Di che genere sei? (una classe III per ogni polo scolastico – vedi altre proposte)
DATE DA CONCORDARE ENTRO IL 25 SETTEMBRE
SALUTE E PREVENZIONE: …………………………………………………...………….Pag. 73
- Spazio giovani a cura di Consultorio Familiare e Spazio Giovani del Distretto di San Lazzaro
(classi III)
- Istituto Ramazzini : Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca
scientifica in campo oncologico e sui possibili interventi di prevenzione. (classi II)
- Corso di Primo Soccorso a cura di Pubblica assistenza di Pianoro & Lions Club Bologna Pianoro Degli Ariosto (classi II)
- Avis: donare il sangue è un gesto di solidarietà a cura di Avis Pianoro (classi II e III)
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PATCHWORK & KISMET……………………………………………...…………………….Pag. 83
CINEMA E TEATRO…………………………………………….……...…………………….Pag. 99
-
Laboratori di teatro a cura di Associazione Ca’ Rossa (tutte le classi)
Spettacolo teatrale a cura di Associazione Ca’ Rossa (tutte le classi)
Rassegne cinematografiche (tutte le classi)
o “Ragazzi, cinema ed emozioni” a cura dell’Ufficio Politiche Giovanili
o “La storia in pellicola” a cura delle Biblioteche di Pianoro e Rastignano
ALTRE PROPOSTE……………………………………………………..……………...…….Pag. 135
- Concorso “I giovani e la costituzione italiana” (classi III)
promosso da Ampi Pianoro (classi III)
- Gita scolastica presso Cascina Caccia (una classe III per polo scolastico)
- Biblioteca - Di che genere sei? (una classe III per polo scolastico)
ADESIONE ENTRO IL 25 SETTEMBRE
- Comprati la qualità della vita, vieni da noi!! Sostieni il commercio tradizionale (tutte le classi)
- Museo di Arti e Mestieri (tutte le classi)
- “Multimediamente” a cura di Associazione Civici Volontari di Ozzano (classi I)
- Concorso fotografico “Cambia……menti” (tutte le classi)
- Mostra fotografica “veramente” A cura del Comitato Provinciale Unicef di Bologna (tutte le
classi)
- “SenzAtomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari.” A
Cura del comitato Senzatomica.(tutte le classi)
TRASPORTI garantiti dal Comune di Pianoro per le proposte inserite nel POT…………….Pag. 163
Scheda di ADESIONE ai progetti POT…………………………………………….…….…Pag. 167
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AMBIENTE E TERRITORIO
 PARCO DEI GESSI BOLOGNESI E CALANCHI DELL’ABBADESSA (CLASSI I
– DUE PROGETTI PER CLASSE)
Il Comune mette a disposizione due uscite gratuite per classe. In
alcuni progetti del Parco dei Gessi (che superano i 105,00 euro di costo)
è prevista una quota a carico della classe. Al pagamento provvederà
direttamente l’Istituto Comprensivo al termine dell’anno scolastico in
un’ unica soluzione.
Per motivi tecnici legati ai trasporti, in accordo con il Parco, gli accessi
ai luoghi per le visite, sono concordati sul territorio del Comune di
Pianoro.
 MUSEO DI ARTI E MESTIERI: MEDICINA POPOLARE (CLASSI I)
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ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITÀ
EMILIA ORIENTALE
Sede legale: Piazza XX Settembre, 1 - 40043 Marzabotto
PARCO REGIONALE DEI
GESSI BOLOGNESI E
CALANCHI DELL’ABBADESSA
Pagine Verdi
2013/2014
Proposte di
Educazione
Ambientale
ed alla
Sostenibilità
PARCO REGIONALE DEI GESSI BOLOGNESI E CALANCHI DELL'ABBADESSA, Via Jussi 171, 40068, San Lazzaro di Savena (Bo)
Tel. 051 6254821 – Fax 051 6254521 - [email protected]
LE PAGINE VERDI ANNO SCOLASTICO 2013/14
Le Pagine Verdi raccolgono le proposte di informazione, didattica ed educazione ambientale e
alla sostenibilità per le Scuole del Comune di Pianoro.
Tocchiamo otto concetti esperienze chiave per la scuola secondaria di secondo grado. Ci sta a
cuore ascoltare e raccogliere, i vostri suggerimenti e proposte per il futuro. Vi chiederemo di
suggerirci modifiche, integrazione, sviluppi progettuali per voi interessanti, per far crescere
ancora la nostra collaborazione.
GESSI E
CARSISMO
ANIMALI, PIANTE,
ECOSISTEMI
CONCETTI ED
FATTORIE
DIDATTICHE
ESPERIENZE CHIAVE
IL TEMPO E
L’UOMO
ESPLORAZIONE E
MOVIMENTO
CALANCHI
E GEOLOGIA
ACQUE
IMPRONTA
ECOLOGICA
Che cosa offrono
Le Pagine Verdi illustrano i Progetti educativi e le Visite guidate su vari temi ambientali,
principalmente legati alle caratteristiche geologiche e naturalistiche dell’Area Protetta (i gessi, i
calanchi, le zone umide…), ma anche pratiche agricole sostenibili, rifiuti, impronta ecologica,
energia, …. I progetti si svolgono in parte o interamente a scuola o nei dintorni. I progetti sono
differenziati a seconda dell’età. Gli insegnanti che vogliono realizzare assieme al Parco un
proprio
progetto
originale
troveranno
nella
sezione
“FuoriClasse”
alcune
proposte
personalizzabili, come “La Vostra idea”, pensate per integrare i Moduli scelti. Ancora c’è
un’ampia scelta di visite guidate e laboratori. Sul sito del Parco sono inoltre disponibili i
depliant “Le grotte del Parco”, “Una giornata al Parco” e “Proposte verdi a Villa Torre”.
Inoltre con il Progetto Life + Gysum è possibile aderire gratuitamente a
specifici moduli didattici descritti nell’apposita sezione a pag. 23.
8
Come prenotare
La scheda di adesione dei progetti educazione ambientale è disponibile in formato cartaceo alla
fine
di
questa
sezione,
oppure
(www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi):
sul
va
sito
inviata
del
all’indirizzo
Parco
mail
[email protected] oppure via fax (051/6254521) entro e non oltre il 15
ottobre 2013.
Quanto costano
Per ogni proposta viene specificato il costo; sarà possibile usufruire dello sconto di 10 euro per
moduli che costano fino a 105 euro e di 20 euro per moduli che costano più di 105 euro, nel
caso l’attività venisse svolta tutta entro marzo 2014. Sconto di ulteriore 5 euro per classi
abbinate, le insegnanti dovranno programmare congiuntamente lo stesso modulo e svolgere le
attività nella stessa giornata.
Cosa succede dopo l’invio della scheda di adesione
Le richieste verranno accolte in ordine d’arrivo e realizzate fino ad esaurimento delle risorse
economiche disponibili. Dopo l’adesione, il Parco incaricherà un proprio Operatore di contattare
l’insegnante di riferimento, col quale verrà fissato al più presto possibile un incontro di
programmazione, per discutere e definire in dettaglio il percorso didattico, fissando le date
delle attività.
Come organizzarsi
Nel caso in cui si scelga di effettuare escursioni nel Parco, si raccomanda un abbigliamento
adatto (i nostri Operatori potranno consigliarvi al riguardo). Per precauzione tutti i bambini
dovranno avere con sé un k-way per la pioggia ed un cambio completo di vestiario (scarpe,
calzini, pantaloni lunghi e felpa). In caso di necessità di trasporto scolastico, si consiglia di
verificare la disponibilità con gli Uffici competenti prima dell’adesione al modulo. Si ricorda che
alcuni itinerari sono serviti da mezzi pubblici. Quando è possibile, vi consigliamo di scegliere il
mezzo pubblico, o nei dintorni delle scuole, gli spostamenti a piedi: scegliere come muoversi è
educazione ambientale.
Mostra concorso “Il Parco secondo voi”
Realizzando un lavoro di documentazione, che racconti o sviluppi il tema delle attività
realizzate col Parco, le classi potranno partecipare all'annuale mostra/concorso organizzata per
le scuole ed i genitori alla fine dell’anno scolastico. Richiedete la scheda di adesione oppure
scaricatela direttamente dal sito www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi nella pagina
dell’Educazione Ambientale. Questa Mostra è molto importante per far conoscere i lavori dei
ragazzi! Ci saranno premi/sconti per le classi partecipanti selezionate.
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Le guide del Parco
La gran parte delle attività vengono svolte da Guide del Parco che collaborano da anni con
l’Area Protetta.
INFO E CONTATTI
Per documentazione e/o informazioni: Centro Parco "Casa Fantini" via Jussi 171 – 40068
Farneto,
San
Lazzaro
di
Savena
(BO)
–
tel.
051
6254821,
fax
051
6254521
[email protected] - www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi
P ROGETTI DI EDUCAZI ONE AM BI ENTALE ED ALLA SOSTENI BI LI TA’ 2013/ 2014
PROGETTI FUORI-CLASSE
LA VOSTRA IDEA
FINO A 110 EURO
ANIMALI, PIANTE, ECOSISTEMI
LA BIODIVERSITÀ DEL PARCO
I LICHENI E LA QUALITÀ DELL’ARIA
C’È UN FUNGO IN OGNI STAGIONE
140 EURO
140 EURO
105 EURO
ACQUE
I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA
ECOSISTEMI ACQUATICI: AMBIENTI MINACCIATI
140 EURO
140 EURO
L’IMPRONTA ECOLOGICA
CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ?
MA QUALE SOSTENIBILITA’ ?
L’ORTO A SCUOLA
COME CAMBIA IL TERRITORIO
ENERGIZZABILE
90 EURO
130 EURO
140 EURO
105 EURO
105 EURO
CALANCHI E GEOLOGIA
I CALANCHI MINERALI E ROCCE
105 EURO
GESSI E CARSISMO
I GESSI DEL PARCO
LE GROTTE DEL PARCO
105 EURO
165 EURO
ESPLORAZIONE E MOVIMENTO
ORIENTEERING
UN GIORNO DA GUARDIAPARCO
90 EURO
105 EURO
IL TEMPO E L’UOMO
LA SELENITE NELLA STORIA
140 EURO
IN GITA NEL PARCO: MUOVERSI NATURALMENTE
LIFE + GYPSUM PROPOSTE DIDATTICHE
SCHEDA DI ADESIONE
10
10 EURO / BAMBINO
-
LUOGHI PER LE USCITE
PROGETTI FUORI-CLASSE PIANORO
DA
DECIDERE
LA VOSTRA IDEA
RASTIGNANO
IN
RELAZIONE DA
DECIDERE
IN
RELAZIONE
ALL’ATTIVITÀ SCELTA NEL TERRITORIO ALL’ATTIVITÀ SCELTA NEL TERRITORIO
DEL COMUNE DI PIANORO
DEL COMUNE DI PIANORO
ANIMALI, PIANTE,
ECOSISTEMI
LA BIODIVERSITÀ DEL PARCO
I LICHENI E LA QUALITÀ
DELL’ARIA
C’È UN FUNGO IN OGNI
STAGIONE
PIANORO
RASTIGNANO
SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA
- GAIBOLA
SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA
- GAIBOLA
SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA
- GAIBOLA
SCUOLA E/O DOLINA DELLA
SPIPOLA
SCUOLA E/O DOLINA DELLA
SPIPOLA
SCUOLA E/O DOLINA DELLA
SPIPOLA
ACQUE
I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA
ECOSISTEMI ACQUATICI
L’IMPRONTA ECOLOGICA
CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ?
MA QUALE SOSTENIBILITA’ ?
L’ORTO A SCUOLA
ENERGIZZABILE
PIANORO
TORRENTE SAVENA
TORRENTE SAVENA
PIANORO
STAZIONE ECOLOGICA
(PIAN DI MACINA)
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
RASTIGNANO
TORRENTE SAVENA
TORRENTE SAVENA
RASTIGNANO
STAZIONE ECOLOGICA
(PIAN DI MACINA)
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
CALANCHI E GEOLOGIA
PIANORO
RASTIGNANO
I CALANCHI: MINERALI E CALANCHI NEL TERRITORIO DEL CALANCHI NEL TERRITORIO DEL
ROCCE
COMUNE
DI
PIANORO
E COMUNE DI PIANORO E DINTORNI
DINTORNI (MONTE CALVO)
(MONTE CALVO)
GESSI E CARSISMO
PIANORO
I GESSI DEL PARCO
DOLINA DELLA SPIPOLA O DI GAIBOLA
LE GROTTE DEL PARCO GROTTA DELLA SPIPOLA O FARNETO
ESPLORAZIONE E MOVIMENTO
UN GIORNO DA GUARDIAPARCO
ORIENTEERING
PIANORO
SCUOLA O
GAIBOLA
SCUOLA
DOLINA
RASTIGNANO
DOLINA DELLA SPIPOLA
GROTTA DELLA SPIPOLA
RASTIGNANO
DI SCUOLA
O
DOLINA
SPIPOLA
SCUOLA O PALEOTTO
DELLA
IL TEMPO E L’UOMO
LA SELENITE NELLA STORIA
PIANORO
RASTIGNANO
BOLOGNA CON BUS DI LINEA E BOLOGNA CON BUS DI LINEA E
DOLINA DELLA SPIPOLA
DOLINA DELLA SPIPOLA
LI FE+ GYP SUM P ROP OSTE
DI DATTI CHE
FARNETO
DOLINA DELLA SPIPOLA
LUOGO VICINO ALLA SCUOLA
COMPATIBILE CON L’ATTIVITA
LUOGO VICINO ALLA SCUOLA
COMPATIBILE CON L’ATTIVITA
VISITE GUIDATE
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LA VOSTRA IDEA
TIPOLOGIA
AREA
Progetto didattico
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Progetti fuori-classe
I progetti sono differenziati a seconda dell’età. Questa proposta
nasce per venire incontro all’esigenza degli Insegnanti che
desiderano realizzare propri percorsi originali in cui serve il
TEMI TRATTATI
supporto di un Esperto o di un Operatore, ma che esulano dalle
proposte dei Moduli educativi del Parco o che vanno nella
direzione di più specifici approfondimenti. Giardino delle piante
aromatiche, alberi e stagioni, catene alimentari, animali della
notte, biodiversità domestica, rifiuti ed energia, mobilità e
sostenibilità, ne sono alcuni esempi. Ogni proposta verrà
valutata in base a criteri di coerenza e di compatibilità
economica e ambientale.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, fino a 4 ore di attività in classe o sul
territorio
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
Fino a un massimo di 110 euro
NOTE
12
LA BIODIVERSITA’ NEL PARCO
TIPOLOGIA
AREA
TEMI TRATTATI
Progetto didattico.
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Animali, piante ecosistemi
La Biodiversità è patrimonio di tutti, insostituibile e necessaria
alla qualità della vita e alla sopravvivenza dell’uomo. Durante
l’escursione i ragazzi scopriranno la ricchezza della vita nelle sue
varie forme, osservando gli habitat e gli adattamenti evolutivi
che si
esprimono nella diversità
biologica. Misureremo la
Biodiversità attraverso un censimento delle specie animali e
vegetali presenti in un’area naturale ed in un’area urbana,
mettendo a confronto gli indici ottenuti. Ricaveremo indicazioni
sui nostri ambienti di vita, sul funzionamento degli ecosistemi e
sulle strategie per fermare la perdita della Biodiversità.
ESPERTI
DURATA COMPLESSIVA
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio.
L’uscita sul territorio si può realizzare prima dell’incontro in
classe
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
140 euro, per classi abbinate 135 euro
COSTI
NOTE
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 20 euro
Possibilità di effettuare attività aggiuntive e di utilizzare i mezzi
pubblici
13
I LICHENI E LA QUALITA’ DELL’ARIA
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Animali piante ecosistemi
TEMI TRATTATI
I
bioindicatori
rappresentano
un
importante
strumento
a
disposizione del Naturalista. I ragazzi diventeranno ricercatori in
grado di comprendere lo stato di salute dell’ambiente. I
bioindicatori come apprendimento del metodo sperimentale,
dall’osservazione alla formulazione delle ipotesi, per favorire nei
ragazzi
la
competenza
di
analisi
sullo
stato
di
salute
dell’ambiente in cui viviamo e da cui dipendiamo. Confrontare gli
ambienti vicini alla scuola con altri che si trovano nel Parco e
misurarne la “qualità” può aiutarci a capire tante cose... i licheni
ci consentono di valutare attraverso il cosiddetto “Indice di
Purezza
Atmosferica”
la
qualità
dell’aria
che
respiriamo.
Attraverso incontri in classe e uscite di campionamento saremo
in grado di elaborare un documento sulla qualità dell’aria nei
luoghi scelti per il monitoraggio.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
140 euro, per classi abbinate 135 euro
COSTI
NOTE
14
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 20 euro
Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici
C’È UN FUNGO IN OGNI STAGIONE
TIPOLOGIA
Progetto didattico.
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Animali piante ecosistemi
TEMI TRATTATI
Che cosa sono, come sono fatti, di cosa si nutrono…a quante di
queste domande sappiamo davvero rispondere ? I funghi sono
organismi semplici, che si possono osservare in diversi tipi di
ambienti e nelle diverse stagioni, ma conoscerli e riconoscerli è
un lavoro da specialisti.
ESPERTI
DURATA COMPLESSIVA
Operatori del Parco
1 ora di programmazione, 5 ore in classe e/o sul territorio.
L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
105 euro, per classi abbinate 100 euro
COSTI
NOTE
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 10 euro
Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici
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I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA
TIPOLOGIA
Progetto didattico.
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Acque
TEMI TRATTATI
La libellula è un bioindicatore. Insieme ad altri
macroinvertebrati, e attraverso particolari metodiche (ad
esempio I.B.E.) che prevedono la loro raccolta e classificazione,
consentono di valutare la qualità degli ambienti fluviali. Dopo
aver appreso e simulato in classe la metodica ed averla
sperimentata durante l'uscita sul corso d'acqua prescelto, i
ragazzi potranno elaborare un documento sullo stato di salute
dell’ambiente scelto. Il Parco metterà a disposizione
l’attrezzatura necessaria.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora di programmazione, 7 ore in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
140 euro, per class abbinate 135 euro
COSTI
NOTE
16
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 20 euro
Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici
ECOSISTEMI ACQUATICI: AMBIENTI MINACCIATI
TIPOLOGIA
Modulo didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Acque
TEMI TRATTATI
Osservazione con i binocoli e ricerca su campo. Verranno
illustrati i diversi ecosistemi acquatici distinguendo le due grandi
categorie: lotico e lentico. Con l’aiuto delle cartine si ricercano le
diverse tipologie nel territorio del Parco, dalla grande zona umida
di Ca’ de Mandorli, alle piccole pozze fino ai torrenti. Dal
concetto
di
Biotopo
si
passa
al
concetto
di
Biocenosi:
osserveremo insetti, pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi che
sono legati all’acqua, in maniera più o meno stretta, cercando di
capire le diverse relazioni. Rifletteremo sulle fragilità di questi
ecosistemi, sempre più minacciati dalla diminuzione delle risorse
idriche e in balia dei cambiamenti climatici che si stanno
verificando negli ultimi anni.
ESPERTI
DURATA COMPLESSIVA
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio.
L’uscita sul territorio si può realizzare prima dell’incontro in
classe
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
NOTE
140 euro, per classi abbinate 135 euro
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 20 euro
Possibilità di utilizzare i mezzi pubblic
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CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ?
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
TEMI TRATTATI
Seguiamo il percorso dei diversi materiali che compongono i
nostri rifiuti, dai cassonetti ai luoghi di raccolta, smaltimento,
trasformazione e recupero. Tutte le caffettiere italiane sono in
alluminio riciclato, lo sapevi ? Ma quante plastiche ci sono ? Non
si ricicla tutto allo stesso modo! Problematiche sul recupero dei
materiali e proposte per ridurre i rifiuti.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e/o alla Stazione Ecologica
COSTI
NOTE
18
90 euro, per classi abbinate 85 euro
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 10 euro
Possibilità di realizzare attività aggiuntive
MA QUALE SOSTENIBILITA?
TIPOLOGIA
AREA
TEMI TRATTATI
Progetto didattico
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
Giochi di ruolo, simulazioni, riflessioni intorno ai nostri stili di
vita, per riuscire ad elaborare delle strategie concrete e delle
proposte che guardino al futuro con speranza. Una riflessione
curiosa sui nostri comportamenti e sulle conseguenze dei nostri
consumi, sia a livello individuale che a livello collettivo.Useremo
lo strumento dell’Impronta ecologica, che calcola quanta
superficie di terra usiamo con il nostro personale stile di vita.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 6 ore attività in classe e/o sul territorio
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
130 euro, per classi abbinate 125 euro
COSTI
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 20 euro
NOTE
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L’ORTO A SCUOLA
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
TEMI TRATTATI
Avete voglia di coinvolgervi come insegnanti o con l’aiuto di un
nonno o di un genitore? L’orto biologico è la vostra opportunità
per conoscere la botanica, creare con le mani un’ agricoltura
sinergica, fare i giovani contadini sperimentando cosa significa
questo per l’alimentazione e la salute, cosa comporta per
l’economia dei cibi (prodotti a chilometri zero, mercati contadini)
e per la sostenibilità (trasporti, chimica in agricoltura). Il
giardino scolastico è l’aula didattica a cielo aperto dove si
intrecciano tante differenti educazioni e dove i ragazzi imparano
la cura e il rispetto per la natura con gesti semplici ogni giorno di
scuola
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 6 ore attività in classe e/o in Fattoria
Didattica
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
140 euro, per classi abbinate 135 euro
NOTE
La fase del trapianto delle piantine dovrà essere seguita
dell’insegnante senza l’intervento dell’operatore.
20
COME CAMBIA IL TERRITORIO
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
TEMI TRATTATI
Ambiente vuol dire a scuola trasversalità del curricolo.Un viaggio
avvincente per imparare a leggere il nostro territorio vicino,
come si è formato e trasformato, e come è arrivato alla forma
che
presenta
oggi.
Il
viaggio
può
concentrasi
alla
contemporaneità, soffermandosi su paesaggi agricoli, acque,
colline, o partire dalla geologia e pedologia del territorio vicino,
godendo in questo caso dello splendido sentiero della finestra
tettonica del torrente Idice, in cui, in pochi passi, possiamo
ripercorrere 40.000 anni di storia del pianeta.
ESPERTI
DURATA COMPLESSIVA
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o e sul
territorio
L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola, Parco
COSTI
NOTE
105 euro, per classi abbinate 100 euro
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 10 euro
Possibilità di effettuare attività aggiuntive.
21
ENERGIZZABILE
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
TEMI TRATTATI
La nostra società si basa sul consumo di energie fossili, non
rinnovabili: ma quanto costerà alle prossime generazioni? Se
andiamo al supermercato troviamo le fragole tutto l’anno, ma da
dove arrivano? Faremo un’analisi energetica di questo processo,
analizzando quanto tempo si è speso, mezzi di trasporto,
carburanti e risorse. Cos’è e quanto fa risparmiare lo scooter
elettrico, il ricarica cellulare fotovoltaico, l’interruttore elimina
stand by di radio computer e stereo, e tante tecnologie
disponibili anche per i ragazzi e a portata di mano e portafoglio.
Possibilità di visita ad uno spazio pubblico che funziona con
energie rinnovabili (nel Parco o in città) e risparmio energetico.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
NOTE
22
90 euro, per classi abbinate 85 euro
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 10 euro
I CALANCHI: MINERALI E ROCCE
TIPOLOGIA
Modulo didattico
AREA
Educazione Ambientale
Concetti ed esperienze chiave: Calanchi e geologia
TEMI TRATTATI
Le rocce dei calanchi, le più antiche formazioni geologiche del
Parco, risalgono a 180 milioni di anni fa, arrivano dal lontano
bacino ligure - piemontese. Sono colline d’argilla in continua
evoluzione che nascondono minerali come pirite, gesso e barite.
La Ginestra odorosa, la Sulla e l’Astro Spillo d’oro, sono le piante
pioniere caratteristiche di quest’ambiente. Tra gli animali: i
rapaci diurni e notturni, i cinghiali, i caprioli e i coloratissimi
gruccioni che annunciano l’arrivo dell’estate. Non ci si può infine
scordare di rettili e anfibi che colonizzano le pozze alla base di
queste montagne di argilla.
ESPERTI
DURATA COMPLESSIVA
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio
L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
105 euro, per classi abbinate 100 euro
COSTI
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 10 euro
23
I GESSI DEL PARCO
TIPOLOGIA
Progetto didattico.
AREA
Educazione Ambientale
TEMI TRATTATI
Gli affioramenti gessosi sono imponenti depositi salini di origine
marina risalenti a oltre 5 milioni di anni fa’. La natura carsica di
questa roccia determina un particolare paesaggio fatto di grandi
e piccole doline, valli cieche e altopiani gessosi, candele e bolle
di scollamento ed infine, nel sottosuolo, centinaia di grotte.
Queste
forme
carsiche
creano
condizioni
microclimatiche
particolari che permettono la presenza di una grande diversità
biologica. L’uscita nel Parco sarà l’occasione per osservare
direttamente sia i fenomeni carsici, sia la tipica flora e fauna.
ESPERTI
DURATA COMPLESSIVA
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio
L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
105 euro, per classi abbinate 100 euro
COSTI
NOTE
24
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 10 euro
Integrazione con il progetto Life+ Gypsum
LE GROTTE DEL PARCO
TIPOLOGIA
Progetto didattico.
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Gessi e carsismo
TEMI TRATTATI
Non perdete la possibilità di visitare la Grotta del Farneto... ma
non dimenticate la "prestigiosa" Grotta della Spipola. Principale
emergenza del Parco sono gli affioramenti gessosi e i fenomeni
carsici caratteristici di un’area unica nel panorama regionale, con
oltre un centinaio di grotte, alcune anche molto estese. Origine e
caratteristiche dei gessi, l’ecosistema grotta, gli adattamenti
degli animali e delle piante al buio e all’elevata umidità, le
fragilissime e sorprendenti relazioni tra l’ambiente fisico e quello
vivente. L’uscita sarà l’occasione per osservare i fenomeni carsici
sotterranei e vivere emozioni uniche attraverso l’esperienza della
visita speleologica.
ESPERTI
DURATA COMPLESSIVA
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o al Parco
L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
NOTE
165 euro, per classi abbinate 160 euro
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 20 euro
Integrazione con il progetto Life+ Gypsum
25
ORIENTEERING
TIPOLOGIA
AREA
Progetto didattico
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Esplorazione e movimento
Il modulo prevede esercitazioni sull’uso della bussola e sulla
lettura delle carte, da svolgersi a scuola in preparazione
all’uscita, momento in cui i ragazzi a piccoli gruppi dovranno
seguire un percorso predefinito, con l’ausilio di una bussola e
della carta topografica. E’ un’attività all’aria aperta, piacevole,
TEMI TRATTATI
utile per conoscere e muoversi in autonomia in uno specifico
territorio,
nel
Parco
ma
anche
in
città.
Tecnica
affine
all'educazione motoria, consente anche di riflettere sulla mobilità
urbana. Per realizzare questo modulo è indispensabile che gli
alunni conoscano il concetto di “angolo” e sappiano come si
misura.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 7 ore attività in classe o in altre località
vicine da concordare
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
190 euro, per classi abbinate 185 euro
COSTI
NOTE
26
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 20 euro
UN GIORNO DA GUADIAPARCO
TIPOLOGIA
Modulo didattico
AREA
Educazione Ambientale
Concetti ed esperienze chiave: Calanchi e geologia
TEMI TRATTATI
Quante cose fa un guardaparco nel suo lavoro!
E quante competenze mette in gioco.
Proviamoci anche noi per un po’, scegliendo una tra le attività
del guardaparco quelle che più ci intrigano e ci consentono di
sperimentarci attivamente nel parco. Verificare la presenza degli
animali e lo stato delle piante. Conoscere un sentiero. Monitorare
un pezzo di territorio, come ad esempio la situazione morfologica
dei calanchi. Verificare la segnaletica. Queste ed altre proposte
per diventare un po’ giovane guardaparco.
ESPERTI
DURATA COMPLESSIVA
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio
L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
105 euro, per classi abbinate 100 euro
COSTI
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 10 euro
NOTE
27
LA SELENITE NELLA STORIA
TIPOLOGIA
AREA
TEMI TRATTATI
Progetto didattico
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Il tempo e l’uomo
Viaggio tra ambiente e cultura, tra storia e natura, alla scoperta
delle origini del gesso e del suo impiego nella città di Bologna,
dove la Selenite è stata protagonista sin dall’antichità.
Camminando per le strade del centro cittadino, tra le torri
medioevali, i capitelli di antiche chiese, le vecchie mura,
scopriremo il legame tra l’uomo e il territorio, il rapporto tra
Bologna ed i suoi gessi, la loro conservazione nei monumenti
cittadini e altro ancora… All'uscita in città seguirà un’escursione
al Parco per vedere la selenite in natura ed i luoghi da cui è stata
estratta.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio
PERIODO
Da Ottobre 2013 a Maggio 2014
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
NOTE
28
140 euro, per classi abbinate 135 euro
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2014: 20 euro
Integrazione con il progetto Life+ Gypsum
LIFE+ GYPSUM PROPOSTE DIDATTICHE
Nel 2010 ha preso avvio il progetto Life + 08NAT/IT/000369 “Gypsum:
tutela e gestione di habitat gessosi dell’Emilia- Romagna”, coordinata
dal Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa.
Gli affioramenti selenitici sono ricchi di biodiversità e storia naturale; si tratta
di ambienti piuttosto rari, vulnerabili e fragili su cui sono presenti diverse Aree
Protette della Rete Natura 2000: oltre al Parco dei Gessi Bolognesi, il Parco
Regionale della Vena dei Gessi Romagnola, il Parco Nazionale dell’Appennino
Tosco-Emiliano, la Riserva di Onferno e i Siti di importanza comunitaria di Zola
Predosa e di Albinea di Reggio Emilia.
In queste aree si riscontrano habitat e specie di grande interesse europeo: il
progetto si concentra sulla tutela di grotte e comunità vegetali associate agli
affioramenti gessosi, e sulle diverse specie di pipistrelli, proponendo interventi
ed azioni mirati ad una gestione di questi fragili ecosistemi.
Il progetto intende coinvolgere le scolaresche sul tema della conservazione
della Natura in una prospettiva europea, con visite guidate ai Siti Natura 2000
e specifiche attività didattiche.
I moduli didattici partendo dallo studio del contesto locale scelto
dall’Insegnante, sono volti a sviluppare l’idea che gli affioramenti gessosi sono
“collegati” da un punto di vista naturalistico, che i loro ambienti, animali e
piante sono singolari e minacciati e che questi aspri territori, poco produttivi da
un punto di vista agricolo, hanno una enorme importanza per la biodiversità.
I moduli sviluppano i seguenti temi:
- Gesso: un cristallo che viene dal mare;
- L’habitat delle grotte: non solo buio;
- Crescere e fiorire sul gesso: un lavoro da specialisti;
- Volare con le mani e dormire a testa in giù: si fa presto a dire
“pipistrello”.
I moduli, rivolti alle Scuole Secondarie, prevedono attività in classe e sul
territorio che saranno concordate direttamente con l’insegnante al momento di
programmazione.
Le visite guidate “Alla scoperta dei Gessi” sono iniziative di mezza
giornata che si svolgono sugli affioramenti gessosi delle Aree Protette.
L’adesione a queste iniziative è completamente gratuita e riservata a
scuole che hanno programmato con il Parco in questo anno scolastico
altre attività didattiche, dando priorità alle richieste che dimostrino
29
l’integrazione tra loro; il modulo verrà attribuito anche sulla base dell’ordine
di arrivo dell’adesione.
30
PARCO REGIONALE DEI
GESSI BOLOGNESI E
CALANCHI DELL’ABBADESSA
ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITÀ
EMILIA ORIENTALE
Sede legale: Piazza XX Settembre, 1 Marzabotto - BO
SCHEDA DI ADESIONE
Con l’invio questa scheda si formalizza l’impegno per l’Insegnante a realizzare il modulo scelto. I moduli richiesti
verranno attivati nei limiti delle risorse economiche a disposizione per l’anno scolastico, secondo l’ordine d’arrivo.
Da inviare al Parco tramite e-mail a [email protected] o per fax: 051/6254521
entro il 12 Novembre 2013
Gli insegnanti verranno in seguito contattati dagli Operatori del Parco
Scuola Secondaria di Primo Grado del Comune di Pianoro
LA CLASSE …………... DELLA SCUOLA…………………...…………………………… N° ALUNNI …….………
VIA ………………………………………………………….……………………...…..………………..N°……….
TEL. SCUOLA …………………………..………..…………FAX…...………………………..………….…………
MAIL INSEGNANTE…………………………………………………………………………………………………..
L’INSEGNANTE\I DELLA CLASSE (SCRIVERE IN STAMPATELLO):
……………………….…….…………………………….. altro rec.. telefonico (facoltativo) …………………..…
……………………….…….…………………………….. altro rec.. telefonico (facoltativo) …………………..…
chiede di aderire alla proposta dal TITOLO (max 2 moduli per classe):
………………………………………………………………………………………………………. COSTO EURO……………..
SCRIVERE IN STAMPATELLO IL NOME DEL MODULO SCELTO
NB: è necessario inviare un modulo per ogni classe aderente compilato correttamente.
DA SVOLGERE NEL PRIMO QUADRIMESTRE (SCONTO INFO PAG.3) SECONDO QUADRIMESTRE
PROPOSTE DIDATTICHE DEL PROGETTO LIFE + GYPSUM
 Gesso: un cristallo che viene dal mare
 Crescere e fiorire sul gesso
 Pipistrello
 Habitat delle Grotte
 Visita guidata “Alla scoperta dei Gessi”
CHIEDE INOLTRE DI ATTIVARE n°……… ATTIVITÀ DI 2 ORE AGGIUNTIVE PER IL MODULO/I
EDUCATIVO/I
……………………………………………………………….. al costo complessivo di …………….…. euro
La fattura per i pagamento della visita andrà intestata a:
…………………………………………………….………C. FISCALE…….….….……………..…………
(SOLO PER ISTITUTI SCOLASTICI)
VIA ……………………………………………………………………………………………… N°………………..
COMUNE …………..………………………………………………………… PROV. ……… CAP………………….
Eventuali rinunce vanno tempestivamente comunicate, telefonando al numero 051/6254821
Firma per accettazione l’insegnante di riferimento
…………………………………………………
31
32
MUSEO DI ARTI E MESTIERI “Pietro Lazzarini”
Via del Gualando, 2 - Pianoro (Bo)
MEDICINA POPOLARE
AMBITO TERRITORIALE
Valli Savena Setta Idice (collina).
AMBITO TEMATICO
• Dimensione magica del mondo contadino
• Ambiente e Risorse del territorio
MUSEO E SITI COINVOLTI
L’attività si svolgerà:
- al Museo di Arti e Mestieri di Pianoro.
- in classe
DESCRIZIONE
Il progetto/laboratorio si propone di far conoscere alcuni elementi della civiltà contadina, con
particolare riferimento all’utilizzo delle piante officinali e alle pratiche magiche che spesso vi si
accompagnavano (aspetto storico); di conoscere le caratteristiche di alcune piante officinali e
aromatiche a crescita spontanea nel territorio (aspetto scientifico); di mettere in contatto la
tradizione del passato con le moderne tecniche ecosostenibili.
Azioni e tempistica di realizzazione del laboratorio – Diagramma di Gantt
Attività
FASE A
FORMAZIONE IN CLASSE
Introduzione storica sulla vita dei contadini nella Valle del Savena
1 incontro con esperto di storia locale in classe*
“Il giardino dei semplici” simbolismo e proprietà delle piante
officinali.
1 incontro con naturopata in classe **
Raccolta e coltivazione delle piante officinali nei secoli
1 incontro con agronomo in classe**
Utilizzo delle piante officinali nella Valle del Savena e loro impiego
Anno
2013
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Anno 2014
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X
33
in rituali magici; visita all’erbario e ai cartelloni delle piante
aromatiche e officinali; proiezione del video “I sendà”.
1 incontro con esperto di storia locale, al museo*
FASE B
ATTIVITÀ DI RICERCA E USCITE DIDATTICHE “OPZIONALI”
Ricerca sull’uso delle piante medicinali nei secoli
Lezioni a cura dell’insegnante di classe.
Visita all’Orto Botanico (Bologna)
1 uscita di 4 ore a cura dell’insegnante di classe.
FASE C
VISITA ALL’ ORTO PRESSO IL MUSEO
1 uscita di 1,30 ore per osservare piante medicinali e aromatiche e
compiere piccoli interventi di manutenzione all’orto con agronomo
1 uscita di 1,00
partecipazione al “Laboratorio del gusto”***con naturopata
X X
X
X
X
Note:
* 1 incontro di 2 ore
** 1 incontro di 1,30 ore
*** Laboratorio del gusto: attività di sperimentazione, mediante l’uso dei sensi, e in particolare del
gusto, delle proprietà organolettiche di erbe officinali e aromatiche
DESTINATARI
1. Alunni scuola secondaria di primo grado: classi prime.
DURATA DELL’ATTIVITÀ
Il laboratorio si sviluppa in sei incontri.
I quattro incontri con gli esperti si possono svolgere uno/due alla settimana, preferibilmente nei
mesi invernali.
Le attività indicate nella Fase B sono a discrezione dell’insegnante di classe, nel diagramma il
tempo di realizzazione è puramente indicativo.
Informazioni: l’ingresso all’Orto Botanico è gratuito, ma occorre il trasporto con il pulmino (a
carico della scuola)
Le due visite presso il museo (trasporto a carico della scuola), indicate nella Fase C, si debbono
svolgere a maggio, periodo della fioritura.
NOTA
Il laboratorio tende ad approfondire e sviluppare le competenze storiche e scientifiche, per
ricostruire un quadro di civiltà.
L’insegnante dovrà prenotare un piano di interventi, modulato sullo sviluppo del laboratorio,
l’orario del museo e la disponibilità degli esperti.
ORARIO
Museo: Martedì – Mercoledì – Giovedì ( ore 9,00 – 13,00)
La naturopata è disponibile, negli interventi in classe, in qualsiasi giorno della settimana, se
programmato in anticipo, anche in orario pomeridiano.
L’ agronomo è disponibile, negli interventi in classe, in qualsiasi giorno della settimana, se
programmato in anticipo.
PRENOTAZIONE Cell. 338 7738701
34
PACE E DIRITTI UMANI
CLASSE
III
III
III
III
II
III
II
PROGETTO
SETTIMANA DELLA LEGALITÀ “TESTIMONIANZA”
OFFERTE DELL’ISTITUTO STORICO PARRI EMILIAROMAGNA
CAMMINANDO A MONTE SOLE
GIORNATA DELLA MEMORIA - PROIEZIONE DEL FILM
L’UOMO CHE VERRÀ
“PARLEZ-VOUS GLOBAL? EDUCARE ALLO SVILUPPO TRA
MIGRAZIONE E CITTADINANZA MONDIALE”
UN MONDO SENZA APARTHAID
PARTECIPARE ALLA VITA DEMOCRATICA
35
3
36
SETTIMANA DELLA LEGALITÀ
hhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Nell’ambito dei progetti di legalità che il Comune di Pianoro promuove in collaborazione con
l’Unione Montana Valli Savena – Idice (L/R 3/2011), in occasione della Settimana della Legalità,
proponiamo la realizzazione di diverse azioni diffuse sui territori dell’Unione Montana. La
Settimana della Legalità cade ogni anno nella settimana a partire dal 21 marzo, giorno in cui si
celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le
mafie.
Le attività proposte in particolare per le scuole sono le seguenti:
1. Il giorno 21 marzo nelle mense e sui tavoli di tutte le scuole di ogni ordine e grado del
Comune di Pianoro agli alunni verrà servito un pranzo basato sui “sapori di libera terra”, con
i prodotti tipici nati dai campi confiscati alla mafia e tornati ad essere liberi.
2. Verrà distribuito materiale informativo promozionale e verranno organizzati degli incontri
con le scuole attraverso testimonianze e iniziative di sensibilizzazione. Gli alunni delle
classi I delle scuole secondarie di I grado potranno incontrare i ragazzi e le ragazze del
territorio che, nell’estate 2012, avranno partecipato ad un campo di volontariato presso la
Cooperativa “Liberaterra di Puglia”.
Inoltre, in collaborazione con le associazioni del territorio, verranno organizzate iniziative di
sensibilizzazione rivolte all’intera cittadinanza, che potranno essere un’occasione di confronto, di
conoscenza e di diffusione della cultura della legalità.
37
TESTIMONIANZA
Nell’ambito del percorso di riflessione della “Settimana della Legalità”, proponiamo di
organizzare una giornata, in cui le classi potranno incontrare alcuni ragazzi del
territorio che, nell’estate 2012, hanno partecipato ad un campo di volontariato
presso la Cooperativa “Liberaterra di Puglia”.
Nel corso dell’incontro i volontari racconteranno l’esperienza svolta, presso la
cooperativa facente parte dell’Associazione Libera.
L’incontro, rivolto in particolare alle classi terze, avrà la durata di un’ora.
Nel corso della stessa mattinata potranno essere organizzati due incontri successivi l’uno
all’altro.
Ad ogni incontro potranno partecipare massimo due classi (questo per garantire la
partecipazione di tutti e favorire l’interazione con i volontari).
Saranno messi a disposizione degli insegnanti alcuni materiali per poter introdurre
l’argomento con le proprie classi.
L’incontro potrà svolgersi in novembre/dicembre o nei primi mesi del 2013
Le insegnanti interessate potranno contattare l’Ufficio Politiche Giovanili per definire le
date.
Ufficio Politiche Giovanili - Eurodesk
[email protected]
Tel. 051 626.57.13
Fax. 051 626.57.28
38
Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R
Sezione Didattica
Piano dell’Offerta Formativa
NOVECENTO E OLTRE
PERCORSI DI STORIA E MEMORIE
Il Settantesimo anniversario di date fondamentali per la storia italiana (1943-1945/2013-2015)
ricorre quest’anno nel momento in cui prende vita l’Istituto per la Storia e le Memorie del
Novecento Parri E-R, nato dalla confluenza di Cedost, ISREBO, LANDIS e Istituto Parri E-R.
Si tratta di un momento importante che convoglia le energie entro lo spazio di un’unica sezione
didattica che si impegna a raccogliere e rilanciare la ricchezza di esperienze consolidate nelle
diverse specificità.
Fortissima, e stimolata da questo nuovo percorso, rimane la volontà di offrire un piano formativo
composito - rivolto a docenti, discenti e cittadini - che sappia coniugare una forte consapevolezza
del presente ai temi della cittadinanza attiva quale prodotto della conoscenza storica e memoriale.
Non a caso tutte le nostre attività si snodano entro i flussi presente/passato/presente come
nella tradizione del laboratorio storico (didattica e apprendimento attivi) con un sempre
maggiore utilizzo delle tecnologie digitali. Itinerari che affiancano, rafforzandole, le iniziative
consuete su ricorrenze del calendario civile, con particolare riguardo al 27 gennaio (Giorno della
Memoria), 10 febbraio (Giorno del Ricordo), 25 aprile (Festa della Liberazione), 9 maggio
(Giorno della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi), 2 giugno (Festa della
Repubblica).
Le sfide non mancano: il Centenario della Prima Guerra Mondiale spinge a qualificare
orizzonti di senso, di analisi e di lavoro didattico capaci di esplicitare legami di
continuità/contiguità o cesure fra le due guerre del Novecento. Le celebrazioni per il
Settantesimo della Resistenza impongono un’analisi attenta degli sviluppi della ricerca
storiografica e del dibattito pubblico sulla storia. Educatori e giovani generazioni, inoltre, si
trovano impegnati sul fronte di una quotidianità complessa e in profondo mutamento che,
spesso, affrontano in solitudine. Da parte nostra rimane l’impegno a restare accanto al mondo
della scuola, pronti ad accogliere richieste e a suggerire ragionamenti. A tal fine segnaliamo la
presenza di un nuovo strumento di divulgazione storico-didattica, la rivista digitale Novecento.org,
alla cui redazione partecipa la Sezione Didattica e che potrà essere tramite per un dialogo costante
con gli insegnanti. Nell’occasione del Settantesimo si è, inoltre, rafforzata la collaborazione con i
Comuni della Provincia bolognese che ha dato vita ad un Tavolo di concertazione con lo scopo
di raccogliere - in un medesimo luogo che è stato identificato nell’Istituto per la Storia e le
Memorie del Novecento - le iniziative didattiche del territorio sulla Resistenza.
La vicenda resistenziale, specchio riflettente di molta delle Storia e delle Memorie del Novecento,
sarà l’asse attorno al quale si muoveranno le nostre proposte didattiche, in un percorso che
abbiamo immaginato triennale e che si svilupperà secondo tre concetti tematizzanti:
1943-2013 La Scelta
1944-2014 Il lungo inverno
1945-2015 La nascita della Repubblica , con particolare attenzione alle figure femminili che
hanno operato nella Costituente.
LA SEZIONE DIDATTICA
39
DELL’ISTITUTO PER LA STORIA
E LE MEMORIE
DEL NOVECENTO PARRI E-R
Nadia Baiesi, Lorena Mussini, Agnese Portincasa
Per ogni attività, alla fine della descrizione, sono riportati alcuni simboli che chiariscono gli
ambiti, gli ordini di scuola cui si indirizzano le proposte, i possibili utilizzi. Qui di seguito la
legenda.
Legenda
*
**
***
70°
LaScelta
NPD
CalC
100°
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di Primo Grado
Scuola Secondaria di Secondo Grado
Attività per il Settantesimo della Resistenza
Percorso didattico per il Settantesimo
Anniversario del 1943
Nuove proposte didattiche a.s. 2013/14
Attività didattiche adatte per il Calendario Civile
Attività per il Centesimo anniversario della
I Guerra Mondiale
Adotta un monumento
LABORATORI DI STORIA
PERCORSI NEL NOVECENTO
Attività laboratoriale di classe che prevede la scelta di un monumento o di un luogo di memoria
del proprio territorio connesso alla Resistenza o ad altri momenti che abbiano particolare legame
con temi sensibili della storia del XX secolo (ad esempio la Prima guerra mondiale, gli anni
Settanta – stragismo e terrorismo). Gli studenti, con percorsi differenziati a seconda dell’età,
saranno invitati a raccogliere e documentare informazioni sull’evento di cui il monumento si fa
testimonianza: sulle sue origini, sulla sua tipologia, sul permanere, nel presente, del suo significato
originario e sulle sue eventuali trasformazioni, nonché sull’uso che pubblicamente ne è stato fatto
nei diversi periodi storici.
*, **, ***, 70°, NPD, CalC.
Cinema e Shoah: Monsieur Batignole
•
•
Visione guidata del film Monsieur Batignole. La proiezione sarà introdotta e seguita da interventi
che mirano ad accompagnare gli studenti nella lettura di alcune possibili piste interpretative. Due
le proposte:
Politica, società e individuo: Batignole metafora di un mondo. Quanto gli atteggiamenti di qualunquismo,
rinuncia e disinteresse individuale hanno contato nella tragedia della Shoah?
*, **, ***, 70°, NPD, CalcC, LaScelta.
Il tema dell’infanzia. Infanzia reale e infanzia come regressione. Le differenze fra innocenza e
inconsapevolezza.
*, **, 70°, NPD, CalcC, LaScelta.
I piccoli maestri
Laboratorio didattico-educativo che affronta il tema della scelta di campo dopo l’8 settembre
1943 e getta uno sguardo sulla complessità del processo resistenziale, attraverso l’analisi di un
testo letterario e filmico I piccoli maestri (romanzo di Luigi Meneghello e omonima trasposizione
per il cinema)
**, ***, 70°, NPD, CalC, LaScelta.
40
Arpad Weisz. Una storia bolognese
L’importante mostra Lo sport europeo sotto il nazismo - prodotta dal Mémorial de la Shoah di Parigi e
giunta a Bologna lo scorso autunno grazie alla volontà dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna
- è stata visitata da molti studenti di tutte le età. Già in quell’occasione la sezione didattica aveva
approfondito il legame fra storia e sport anche occupandosi delle visite guidate. Ora
quell’esperienza si concretizza in un laboratorio didattico dedicato ad Arpad Weisz: innovatore
del calcio moderno, scopritore di talenti e grande allenatore dell’Inter e del Bologna. La sua fama
non bastò a risparmiare, a lui e alla sua famiglia, la deportazione e la morte.
*, **, ***, 70°, NPD, CalcC.
Gli Internati Militari Italiani (IMI) nella provincia di Bologna
Si tratta di un laboratorio didattico realizzato con l’utilizzo di fonti memoriali sui soldati italiani
fatti prigionieri e internati in Germania dopo l’8 settembre 1943. Più di 600.000 in tutto il
territorio nazionale, nella sola provincia di Bologna ne furono catturati e deportati oltre 9000: la
gran parte di loro rifiuta di arruolarsi nella Repubblica Sociale Italiana compiendo così un gesto di
Resistenza spesso dimenticato dalla storia insegnata ma anche dalla storiografia.
**, ***, 70°, NPD, LaScelta.
Dai banchi alle trincee
Ricerca-azione in occasione del Centesimo anniversario della Grande Guerra. Tale progetto parte
dalla constatazione che il Primo conflitto mondiale fu la prima guerra totale che coinvolse non
solo i militari, ma anche la società civile. Soprattutto le scuole furono impegnate nel divulgare le
regioni della guerra e nel coinvolgere a vario titolo e in diverse forme personale e allievi.
Attraverso la riscoperta e lo studio dei documenti dell’epoca conservati presso le scuole “più
antiche” della città è possibile mettere in luce come la scuola fu coinvolta, dalla propaganda, fino
alla mobilitazione sotto varie forme. Attività da sviluppare nel corso dell’intero anno scolastico
con la consulenza scientifica della sezione didattica dell’Istituto che accompagnerà l’intero
percorso.
**, ***, NPD, 100°.
La strage del 2 agosto 1980: una ferita nella città
Laboratorio di storia/educazione alla cittadinanza finalizzato alla ricostruzione di momenti
storici, anche attraverso l’analisi di documenti e fonti di vario tipo, e alla tematizzazione e
problematizzazione di rilevanze e snodi storiografici attraverso un approccio - i luoghi, gli oggetti
- che consente di evidenziare la connessione tra quotidianità-soggettività e dimensione pubblica.
**, NPD, CalC.
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
DEGLI INSEGNANTI
L’infanzia nelle guerre del Novecento
Corso per docenti di scuole di ordine e grado finalizzato alla progettazione di laboratori didattici
da sperimentare in classe. Il corso si avvale della presenza dello storico Bruno Maida
dell’Università di Torino, autore del volume La Shoah dei bambini. La persecuzione dell’infanzia ebraica
in Italia (1938-1945). Il corso, che prevede quattro incontri, si terrà fra dicembre 2013 e febbraio
2014.
70°, 100°. NPD.
Incontri con Vera Vigevani Iarach
Vera Vigevani Iarach, giornalista di origini italiane, una delle Madres Fundadores de Plaza de
Majo arriverà a Bologna nel mese di gennaio 2013, a ridosso della Giornata della Memoria. È
previsto un incontro per gli insegnanti ed uno con gli studenti.
CalC.
1929-1973-2008: tre crisi economiche per leggere il Novecento
In continuità con la Summer School INSMLI che si terrà nel settembre 2013 le docenti referenti
della Sezione Didattica (Lorena Mussini e Agnese Portincasa) proporranno percorsi di
approfondimento e proposte didattiche per insegnanti e formatori. Una possibilità che si offre ai
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docenti è quella di formare un gruppo di ricerca didattica che approfondisca alcuni temi che
abbiano al centro la costruzione di un’Europa politica e della cittadinanza europea.
NPD.
La Storia con La LIM
In collaborazione con Scienze della Formazione di Bologna, si tratta di un breve corso dedicato
all’utilizzo delle tecnologie digitali per l’insegnamento della storia.
NPD.
MOSTRE
L’educazione alla guerra in Italia fra il 1914-1945
Gli anni che vanno dal 1914 al 1945 furono caratterizzati da una “guerra civile europea” con
profonde e sconvolgenti conseguenze sulla vita dei suoi protagonisti, militari e civili, europei ed
extra-europei. La mostra intende portare all’attenzione del pubblico i principali elementi di
contesto, italiani ed europei, che costituirono lo sfondo di questo trentennio di guerra e di politica
di potenza, che dapprima in maniera contrastata poi, nella lettura del fascismo, in maniera netta e
perentoria, contribuirono a rafforzare in Italia l’idea che la guerra rappresentasse una condizione
inevitabile della vita nazionale e dei rapporti tra le nazioni. Verranno esposti documenti e
immagini tratte dal sistema educativo nazionale, sia quelli organizzativi, sia quelli relativi ai
contenuti didattico-educativo, che realizzarono la militarizzazione dell’infanzia (la mostra sarà
allestita presso la Sede dell’Istituto nei mesi di ottobre novembre). Sono previste visite guidate e
laboratori didattici.
**, ***, 70°, 100°, NPD.
Per un’utopia possibile: bandiere e simboli di pace, 1945-2002
Il progetto ha al suo centro l’idea di costruire un percorso che renda visibili le diverse matrici
delle filosofie pacifiste e nonviolente attraverso i simboli di volta in volta inventati e prescelti per
comunicare il senso e il significato dei messaggi. La mostra storico-documentaria prevede una
scansione cronologica incentrata sul periodo tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e la
diffusione, sulle finestre dei balconi di tante città italiane, della bandiera arcobaleno con la scritta
PACE. La mostra sarà allestita nella sala Mostre del Quartiere Santo Sefano (Complesso del
Baraccano) nell’aprile del 2014. Sono previste visite guidate e laboratori didattici.
*, **, ***, NPD, CalcC.
Io sono testimonianza
La mostra, disponibile sia in forma espositiva (12 pannelli) sia in formato elettronico, offre 8
ritratti di persone che sono rimaste ferite nella strage del 2 agosto del 1980 ed è corredata di
informazioni riguardo la strage e la vita quotidiana dei testimoni alle prese con la rielaborazione di
un evento drammatico. A ogni ritratto si affianca la fotografia di un oggetto, un documento, una
traccia di quel giorno.
**, ***, CalC.
VISITE GUIDATE
Bologna: la Seconda guerra mondiale giorno dopo giorno
Un percorso attraverso la vita quotidiana cittadina durante il conflitto: la ripartizione della società,
il ruolo delle donne, il tempo di guerra negli spazi scolastici, il problema della sussistenza, l'avvio
della disciplina alimentare di guerra, il razionamento e il mercato nero, l'organizzazione sanitaria e
i centri di svago e la vita che continua attraverso i momenti di socialità. Un itinerario che cerca di
fare comprendere il conflitto attraverso la scansione di una normalità fatta di emergenze ma
anche di esistenze concrete alle prese con la quotidianità della vita.
*, **, ***, 70°, NPD, CalcC.
Bologna in armi 1943-1945
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Un percorso che si sviluppa in dieci tappe, ognuna corrispondente a una data storica significativa
della Resistenza bolognese. Attraverso la localizzazione dei luoghi di combattimento, delle sedi di
controllo e delle basi partigiane segrete si illustrerà la possibilità reale di un'organizzazione civile
in contrapposizione al controllo dell' occupazione.
**, ***, 70°, NPD, LaScelta, CalcC.
MUSEO DELLA RESISTENZA
Il museo si trova nel complesso conventuale di San Mattia sede dell’Istituto per la Storia e le Memorie
del Novecento Parri E-R. Consente tre livelli di fruizione della documentazione esposta: il primo
può prevedere una visita autonomamente condotta dall’insegnante; il secondo consente
l’accompagnamento di personale esperto che potrà suggerire piste di approfondimento e di
lavoro in classe; il terzo si realizza attraverso una co-progettazione che definisce la scelta di un
tema, la messa a disposizione di fonti documentarie e la conduzione di un laboratorio specifico.
Fra le proposte della Sezione Didattica:
Città e Museo: un percorso nella Resistenza bolognese
Si tratta di una visita guidata al Museo della Resistenza in continuità con i luoghi della Resistenza
bolognese.
*, **, ***, 70°, NPD, LaScelta, CalcC.
La Resistenza bolognese: un percorso fra Museo e Archivio
Si tratta di una particolare visita guidata al Museo della Resistenza in cui sono previsti laboratori
con l’utilizzo di fonti dell’Archivio dell’Istituto.
**, ***, 70°, NPD, LaScelta, CalcC.
TEATRO PER LA STORIA
Si tratta di spettacoli teatrali che per temi e messa in scena si prestano a rappresentazioni nelle
scuole. In particolare i primi due saranno presentati in una serata agli insegnanti nell’ambito della
Festa della Storia (22 ottobre 2013).
Tutto scritto - Storia di un pezzo di carta
Pièce nata dalla collaborazione tra la Sezione didattica dell’Istituto e un gruppo di giovani attori
milanesi formato da Giulia Lombezzi, Davide Roberti, Claudia Scano e Silvia Tinti. Parte
dall’esigenza di spiegare come e perché è stata scritta la Costituzione Italiana. In un incontro tra
due generazioni diverse e lontane ma ancora in grado di dialogare e confrontarsi si tratterà di
razzismo, precariato, intolleranza, disoccupazione, con un messaggio finale di concordia e
ottimismo.
**, ***, CalC.
Desiderando la libertà
Da un progetto di Cristina Nughes in collaborazine con Art&TU. E' il 2 Giugno del '46 e l'estate
tarda ad arrivare. Una giornata importante per Elide che può votare per la prima volta e che lei
trascorre davanti alla radio ripercorrendo i momenti più significativi della sua vita, dall'infanzia
all'attività clandestina. Tutto quando ancora la Costituzione non esisteva.
*, **, ***, CalC, LaScelta.
IL DOCUMENTARIO A SCUOLA
La storia di Bologna attraverso i documentari
A partire dai tre documentari (Bologna nel lungo Ottocento, La città rossa nella Grande Guerra, Bologna La
nera) sulla storia di Bologna prodotti negli ultimi anni da ISREBO in collaborazione con il Museo
del Risorgimento di Bologna e realizzati dal regista Alessandro Cavazza, si propone un
laboratorio che affronta la storia del territorio bolognese a partire da stralci filmati che saranno lo
spunto per attività didattiche di vario tipo.
**, ***, 70°, 100°, CalcC, NPD.
43
*.
E-LEARNING
Nell’aprile 2013 un Convegno organizzato dal Dipartimento di Scienze dell’educazione G.M.
Bertin ha inaugurato le attività del progetto Storia- Educazione-Politica di cui sono partner
alcuni Istituti Storici della rete INSMLI in Emilia Romagna. Si tratta di un progetto innovativo
rivolto a studenti universitari e docenti che ha dato vita ad un sito dedicato in cui è possibile
reperire materiali, percorsi e prodotti didattici (http://educazione-politica.edu.unibo.it).
Già fruibili in rete tre attività su piattaforma Moodle che sono la trasposizione di alcuni laboratori
prodotti dalle sezioni didattiche degli Istituti storici bolognesi negli ultimi anni. Sempre attraverso
il sito è possibile accedere alle informazioni riguardanti i laboratori a distanza dal titolo I diritti dei
bambini, La Marcia su Roma, La strage alla stazione di Bologna.
CONTATTI:
Agnese Ponticasa
Email: [email protected]
tel: 051 33 00 25
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CAMMINANDO A MONTE SOLE
Alla liberazione di Monte Sole, avvenuta a seguito di un’accanita battaglia tra l’esercito tedesco e le
truppe Alleate, tra le quali un consistente contributo fu dato dalle truppe della 6a Divisione Sudafricana,
l 16 aprile 1945.
Durante il cammino, ricordate il sacrificio di queste persone, dei civili, dei partigiani, e osservate ciò che
a violenza della guerra ha lasciato. Immaginate i campi coltivati, le case abitate da famiglie numerose, il
bestiame nelle stalle. Molti dei sentieri che percorrerete saranno gli stessi un tempo utilizzati dagli
abitanti di Monte Sole e, durante la guerra, dai partigiani. Vari ruderi, testimonianze in pietra di quegli
eventi drammatici, emergeranno tra campi, alberi e cespugli, in località quasi tutte teatro d’eccidio,
come altre non direttamente toccate da questo itinerario.
A S. Martino, dove troverete i resti della chiesa e di un’abitazione, i nazisti infierirono con violenza il 30
settembre 1944. Vicino al cimitero un cippo ricorda i religiosi uccisi dai nazifascisti nel 1944.
Attualmente a S. Martino restano i ruderi della chiesa e dell’antico borgo; il cimitero è stato ricostruito
nel dopoguerra. Caprara di Sotto ci ricorda tempi antichi in cui la maggioranza della popolazione
abitava sulla montagna. I ruderi che potete intravedere sono quelli di una casa in sasso, che ospitò la
sede comunale fino al 1828.
Quelli di Caprara di Sopra riportano invece al massacro, il 29 settembre del ’44, di una cinquantina di
persone che si erano radunate nell’osteria-drogheria che qui sorgeva. Presso Casaglia sono visibili i
ruderi della Chiesa di S. Maria Assunta e il cimitero, dove vennero massacrate circa 80 persone e dove
ora riposa don Giuseppe Dossetti, fondatore della Comunità della Piccola Famiglia dell’Annunziata
ospitata dai due monasteri di Casetta e Podella. A Cerpiano il massacro durò due giorni, fu perpetrato
all’interno dell’oratorio di cui ora restano i ruderi. Altre località d’eccidio che potrete raggiungere sono
Dizzola e Brigadello, San Giovanni di Sotto, Prunaro di Sopra, Prunaro di Sotto, Aravecchia e Cadotto,
dove fu ucciso tra gli altri il comandante della Stella Rossa “Lupo”, Maccagnano, Termine, Creda,
Colulla di Sopra e Colulla di Sotto. A Pioppe di Salvaro merita di essere ricordata l’ex canapiera, nelle
cui vasche caddero molte vittime nazifasciste.
Molti di questi luoghi, come Brigadello, Prunaro di Sopra e Prunaro di Sotto furono, in momenti
diversi, sedi del comando o dei vari gruppi in cui era suddivisa la Brigata Stella Rossa.
Lungo tutto il percorso si incontrano cippi, targhe e croci, poste negli anni da soggetti pubblici e privati
per mantenere la memoria della strage.
Su Monte Sole troverete anfratti nella roccia che servirono da rifugio e riparo per chi combatté in questi
luoghi nel 1944-45, e trinceramenti costruiti dall’esercito tedesco durante l’ultima guerra, visibili anche
su Monte Caprara. Sulla vetta, un cippo in pietra a ricordo della Brigata Stella Rossa. Membri della
brigata erano prevalentemente giovani dei comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana e dei comuni
vicini, oltre ad alcuni partigiani provenienti dalla città di Bologna e dalla pianura circostante; inoltre
nella Stella Rossa combatterono alcuni soldati stranieri, soprattutto russi e cecoslovacchi, liberati dai
partigiani, e alcuni carabinieri. Più della metà dei partigiani aveva meno di 25 anni. Fecero parte della
Stella Rossa anche alcune donne che operarono soprattutto come staffette; inoltre aiutarono i partigiani
cucinando, curando i feriti e cucendo i vestiti. L’attività della brigata ebbe nella maggioranza dei casi
l’appoggio della popolazione del luogo, che forniva riparo, cibo, cure mediche, vestiario.
Il 29 settembre 1944, a fronte dei circa 400 - 500 uomini della Stella Rossa i nazisti schierarono circa
1500 soldati, perfettamente armati. Tra i caduti, 150 persone hanno avuto la qualifica di partigiano.
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La bellissima vista che si può godere dalla vetta riporta alle motivazioni di tipo strategico che spinsero i
nazisti a voler occupare quest’area, le cui cime permettono di dominare le vallate dei fiumi Setta e Reno
e le due linee stradali e ferroviarie che qui corrono. Pressati dall’esercito alleato che avanzava da Sud, i
nazisti vollero garantirsi la ritirata e il controllo di quest’area, che ottennero, forti della cultura dell’odio
e del terrore di cui il nazismo era impregnato, senza alcuna pietà per le persone che qui abitavano, per il
loro sesso o la loro età, considerandole tutte “banditi” o “collaboratori”. Di questi 216 erano bambini,
316 donne, 142 anziani. La popolazione venne braccata e sterminata nelle case, nelle aie, nei fienili, nelle
chiese, nei campi, lasciando sfogare la violenza in maniera spietata.
Altri 721 abitanti dei tre comuni morirono al fronte, nei campi di prigionia e di lavoro, a causa di
bombardamenti aerei, scoppio di mine o proiettili o per malattie legate allo stato di guerra.
Ora la natura ha, in buona parte, riconquistato ciò che l’uomo ha dovuto abbandonare. Subito dopo la
guerra, infatti, le strade erano difficilmente percorribili, le case distrutte, le mine disseminate ovunque e
i ricordi troppo dolorosi.
Vorremmo che la pace e il silenzio che incontrerete sul vostro cammino vi lascino un ricordo
positivo di questi luoghi, simbolo dell’orrore ma anche della forza della memoria.
(Tratto da sito internet Parco Storico di Montesole)
PROGRAMMA DELLA VISITA
08.00: Partenza da scuola
09.00: Percorso a piedi lungo sentieri e luoghi della memoria accompagnati da un testimone
della strage e della storia del luogo.
Ampio spazio a domande e riflessioni.
12.00: Pranzo al sacco
15.00: Rientro (arrivo previsto per le ore 16.00)
Il viaggio sarà reso possibile grazie al contributo di ANPI PIANORO.
DESTINATARI:
Rivolto alle classi III della scuola secondaria.
Sul sito del parco potete trovare numerosi strumenti didattici propedeutici alla visita
(www.parcostoricodimontesole.it percorso: visitare il parco – scuole - materiali utili)
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
rivolgersi a Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Pianoro
Laura Raitè o Alice Milano 0516265713 – 19
E-mail: [email protected]
46
GIORNATA DELLA MEMORIA
Proiezione del Film
In occasione della Giornata della Memoria proponiamo, in collaborazione con il Museo di Arti e
Mestieri Pietro Lazzarini di Pianoro, un percorso storico sulla tematica della memoria. La giornata
si articolerà in due momenti:
1. un primo momento consisterà nella proiezione del film “L’uomo che verrà” di Giorgio
Diritti, che racconta la strage di Monte Sole attraverso gli occhi di una bambina di otto anni.
2. in un secondo momento, gli alunni avranno la possibilità di avere un impatto diretto e reale
con quanto narrato nel film “L’uomo che verrà”, attraverso la visione di oggetti scenografici
realmente utilizzati nel film e prestati al set dal Museo di Arti e Mestieri, nonché sentire in
prima persona racconti e scene di backstage.
Per le scuole di Pianoro:
La proiezione del film “L’uomo che verrà” sarà organizzata presso il Centro Civico di Rastignano,
Via Andrea Costa, 66.
Alla proiezione parteciperanno operatori del “Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini” che
presenteranno alcuni degli oggetti di scena.
Le date verranno definite in accordo con le scuole indicativamente nella settimana compresa tra il
21 Gennaio 2014 e il 26 Gennaio 2014.
Destinatari: classi III
Modalità organizzative
Si invitano le insegnanti delle classi interessate a contattare l’Ufficio Politiche Giovanili del
Comune al fine di definire l’organizzazione delle proiezioni.
Tel: 051/6265713
051/6265719
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L’UOMO CHE VERRÁ
Regia: Giorgio Diritti
Anno: 2009
Durata: 117 minuti
Lingua: Dialetto Bolognese con sottotitoli in Italiano
SINOSSI
Nell'inverno 1943-1944 sull'appennino emiliano, la piccola Martina, di otto anni, vive con i genitori
e con la numerosa famiglia contadina, che fatica ogni giorno per sopravvivere. Dalla morte del
fratello più piccolo Martina ha smesso di parlare e questo la rende oggetto di scherno da parte dei
coetanei, tuttavia il suo sguardo sul mondo che la circonda è molto profondo.
Lena, la madre della bambina, resta nuovamente incinta e Martina segue con attenzione i nove mesi
della gestazione, mentre le complesse vicende della guerra si intersecano con la quotidianità della
vita contadina: il bucato, le ceste intrecciate nella stalla, la macellazione del maiale, gli
amoreggiamenti dei giovani.
Il fratellino di Martina nasce in casa, a fine settembre del 1944. Allo spuntar del giorno le SS,
appoggiati da reparti di soldati dell'esercito, arrivano nelle campagne bolognesi, mettendo in atto un
feroce rastrellamento, che verrà ricordato come strage di Marzabotto: vecchi, donne e bambini
vengono trucidati, dopo esser stati raccolti nei cimiteri, nelle chiese e nei casolari. Martina, che era
riuscita a fuggire, viene scoperta e rinchiusa in una piccola chiesa insieme a decine di altre persone
e, dopo avere chiuso le porte, attraverso le finestre i soldati lanciano all'interno delle granate che
fanno strage. La bambina resta miracolosamente illesa e torna a casa, trovando solo stanze vuote e
silenzio: prende la cesta con il fratellino e si rifugia nella canonica di don Fornasini, uno dei parroci
della zona, e, dopo che la strage si è compiuta, fa ritorno al casolare di famiglia, dove si prende cura
del fratellino intonando per lui una ninna nanna, riacquistando l'uso della parola.
LA STORIA DI MONTE SOLE CENNI STORICI
Sulla fine del 1943, dopo l’armistizio firmato dal re e Badoglio con gli alleati, l’Italia è divisa in
due, occupata a sud dall’esercito anglo-americano, al centro e al nord dai tedeschi, che hanno anche
liberato Mussolini e lo hanno posto a capo di uno stato fantoccio, la cosiddetta Repubblica di Salò.
È in questo periodo che nella zona di Monte Sole, compresa tra il torrente Setta e il fiume Reno, a
una trentina di chilometri a sud di Bologna, comincia spontaneamente a formarsi una brigata
partigiana, la Brigata Stella Rossa. I partigiani sono i figli e i fratelli dei contadini che abitano la
zona e lavorano la terra a mezzadria per conto dei proprietari terrieri, che in genere stanno in
pianura. Il territorio è boscoso, il terreno difficile da coltivare e i raccolti scarsi. Le famiglie, spesso
numerose, fanno sempre più fatica perché il fascismo prima e la guerra poi le hanno rese ancora più
povere di quanto non fossero già.
I partigiani incarnano un atteggiamento di ribellione diffuso e nei mesi successivi con le loro azioni
di guerriglia creano grossi problemi a tedeschi e fascisti, già incalzati dall’avanzata dell’esercito
anglo-americano. Il 29 settembre del 1944 le SS, mettono a ferro e fuoco il territorio di Monte Sole.
Circa 770 persone, per lo più bambini, donne e anziani, vengono massacrate: un eccidio immane
rimasto nella storia come “la strage di Marzabotto”, dal nome del comune a cui appartiene la
maggior parte del territorio.
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Nel 2006 ha avuto inizio il processo contro 17 imputati, tutti ufficiali e sottufficiali delle SS.
L'istruzione dei procedimenti ha avuto luogo grazie alla scoperta, avvenuta nel 1994, di 695
fascicoli di inchiesta presso la sede della Corte Militare d'Appello di Roma.
Questi fascicoli, segnati con il timbro della "archiviazione provvisoria”datata 1960 e conservati in
un armadio rivolto verso il muro, il cosiddetto "armadio della vergogna", rimasto chiuso fino alla
scoperta avvenuta nel 1994, contenevano i dati riferiti a numerosi ufficiali delle SS responsabili di
crimini di guerra dal 8 settembre 1943 al 25 aprile 1945.
Il 13 gennaio 2007 il Tribunale Militare della Spezia ha condannato all'ergastolo dieci imputati per
l'eccidio di Monte Sole, ritenuti colpevoli di violenza pluriaggravata e continuata con omicidio.
NOTE DI REGIA
Alcuni anni fa è iniziato un lungo lavoro di ricerca per realizzare un film che narrasse il dramma
della strage avvenuta sull’Appennino bolognese nelle borgate circostanti il Monte Sole, nei comuni
di Marzabotto, Vado-Monzuno e Grizzana-Morandi, conosciuta nella cultura comune e scolastica
come la strage di Marzabotto. Un eccidio cruento e di particolare ferocia in cui vennero annientate
circa 770 persone, per la maggior parte donne, bambini e anziani.
L’approccio ad un film di tale importanza storica non è stato semplice. A distanza di sessanta anni
da quei tragici eventi tutto appare sfocato dal tempo, si sente il peso della storia, si avvertono ancora
faziosità, differenti interpretazioni o strumentalizzazioni politiche. Il lavoro di ricerca sulla
bibliografia già esistente, unito ad una raccolta di testimonianze dirette, in collaborazione con
l’Istituto Storico per la Resistenza “Parri” di Bologna, ottenute con interviste ai sopravvissuti alla
strage e a partigiani, ha progressivamente messo in luce l’importanza di non dimenticare tale
sacrificio e soprattutto ha riportato ai nostri occhi volti, racconti, persone, famiglie.
“L’uomo che verrà” vuol essere un film sulla guerra vista dal basso, dalla parte di chi la subisce e si
trova suo malgrado coinvolto nei grandi eventi della storia che sembrano dimenticare le vite degli
uomini.
Nel film, nello scenario suggestivo dell’Appennino, si racconta di uomini, donne e bambini, del loro
vivere quotidiano, dove ad un certo punto le schermaglie del conflitto mondiale si inseriscono tra
borgate e casolari, come un fenomeno abnorme, inspiegabile. L’evolversi dei racconti è l’evolversi
di quei tempi, dove la grande “Storia”, quella che troviamo nei libri e negli studi accademici, entra
nelle case, sui sagrati, nelle chiese, ed uccide.
Dalla ricostruzione delle vicende emerge come protagonista una comunità che, al di là degli episodi
legati alle formazioni partigiane, oppone allo strapotere nazista una resistenza che, come cita don
Giuseppe Dossetti nell’introduzione bibliografica al libro “Le querce di Monte Sole” di Monsignor
Luciano Gherardi,
“… è innanzitutto un atteggiamento morale, una rivolta interiore contro ogni prevaricazione, ogni
violenza eretta a sistema, ogni sopruso, ogni ingiustizia, ogni ricatto. È tenace affermazione dei
diritti dell’uomo, di ogni uomo, volontà di pace nella libertà; testimonianza di solidarietà umana al
di sopra di ogni discriminazione; sfida dell’amore all’odio, della fede alla disperazione, della vita
alla morte”. Giorgio Diritti
COLLABORAZIONI E RICONOSCIMENTI
Il progetto, ancora in fase di scrittura, ha ottenuto una serie di patrocini importanti sia sul territorio
che a livello nazionale e internazionale, come quello della Robert F. Kennedy Foundation Europe.
Nel 2008 ha ottenuto un finanziamento da parte della Direzione Generale per il Cinema del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Essenziale, l'interesse per il film espresso dalla Toscana Film Commission e dalla Fondazione
Cassa di Risparmio in Bologna che hanno reso concreto il loro sostegno al progetto con un
finanziamento.
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Ma altrettanto rilevante per la riuscita del film, tutto realizzato a Bologna e dintorni, è stata la
partecipazione di alcune realtà locali che, fin dall'inizio, hanno compreso e condiviso l’importanza
del progetto, e ad esso hanno fattivamente collaborato: tra tutti si evidenzia il contributo della
Regione Emilia Romagna e quello della Cineteca di Bologna, nonché la collaborazione dei comuni
nei quali sono state realizzate le riprese come Monte San Pietro e Castel San Pietro Terme in
provincia di Bologna e Radicondoli e Casole d’Elsa su territorio toscano, le cui amministrazioni
hanno aderito con entusiasmo. Tra gli altri, anche il nostro comune ha avuto modo di collaborare
alla sua realizzazione attraverso il Museo di Arti e Mestieri che ha prestato diversi oggetti originali
dell’epoca e che sono stati usati sul set
TRA REALTA’ E FINZIONE
Il cast è composto sia da attori professionisti che da persone che abitano nel luogo difatti,
Nei titoli di coda si dichiara che i personaggi e le vicende del film sono frutto di finzione, mentre lo
sfondo storico (la strage di Marzabotto) è reale. Tuttavia alcuni personaggi del film sono realmente
esistiti:
-don Giovanni Fornasini, giovane parroco antifascista
-don Ubaldo Marchioni, che fu ucciso davanti all'altare della chiesa di Casaglia: la pisside che
teneva in mano al momento dell'uccisione si conserva ancora, con una pallottola incastrata
sul fianco
-il partigiano Lupo, della brigata Stella Rossa
-la donna storpia uccisa in chiesa, perché non aveva potuto ubbidire ai soldati tedeschi che le
avevano ordinato di uscire subito
-il gruppo di ottantaquattro persone che fu realmente ucciso con le mitragliatrici nel cimitero di
Casaglia
-il gruppo di una settantina di persone che fu realmente ucciso all'interno di una chiesa con il
lancio di bombe a mano
Anche la vita contadina di quegli anni è ripresa con realismo e ricchezza di dettagli
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“Parlez-vous global?
Educare allo sviluppo tra migrazione e cittadinanza mondiale”
Progetto di Educazione alla Cittadinanza Mondiale
per le scuole secondarie di 1° grado
Il progetto
Le attività proposte fanno parte del progetto Europeo “Parlez-vous global? Educare allo sviluppo tra
migrazione e cittadinanza mondiale” che mira a ad accrescere le competenze di insegnanti e studenti
della scuola secondaria in Europa in rapporto alle problematiche dello sviluppo globale, attraverso
l’integrazione delle tematiche della migrazione e della cittadinanza mondiale (Educazione alla
Cittadinanza Mondiale) nei curricola scolastici, per mezzo di metodologie partecipative e di scambio
tra paesi europei ed africani.
I paesi coinvolti nel progetto sono: Europa (Austria, Francia, Italia, Romania) e Africa (Burkina
Faso, Senegal e Benin)
La partecipazione al progetto per le scuole è completamente gratuita.
Chi può partecipare
Insegnanti e alunni della scuola secondaria di primo grado
Le attività
Il progetto propone le seguenti attività:
Attività rivolte ad insegnanti:
Elaborazione di unità di apprendimento sul tema della migrazione: gli insegnanti saranno aiutati
da formatori esperti a introdurre unità di apprendimento legate alla migrazione e all’ECM nella
propria offerta formativa e a sperimentarli in classe.
I piani di formazione potranno essere creati in due occasioni:
- In occasione di un corso di formazione per insegnanti: il corso della durata di 3 incontri
pomeridiani si svolgerà nel periodo di ottobre 2013 e sarà strutturato in moduli teorici di
introduzione all’Educazione alla cittadinanza mondiale (ECM) e pratici di accompagnamento
all’inserimento delle tematiche dell’ECM nei piani di offerta formativa.
- Con l'aiuto di operatori Cospe: gli insegnanti potranno avvalersi del supporto di operatori esperti
Cospe per creare piani formativi sui temi del progetto e sperimentarli con le proprie classi.
Attività rivolte alle classi::
Laboratorio della durata di 3 incontri per classe rivolto agli studenti: operatori esperti del Cospe
potranno realizzare in classe attività ludico-didattiche per facilitare la sperimentazione delle unità
di apprendimento progettate dagli insegnanti sui temi dell'Educazione alla Cittadinanza, della
migrazione, dello sviluppo globale e intercultura. Questa fase prevede, inoltre, l’utilizzo di
strumenti 2.0 per gli studenti, come socialnetworking, webjournalism, webinar,etc. (periodo
ottobre 2013/aprile 2014).
Altre risorse a disposizione:
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Implementazione di un sito per insegnanti: il sito mette a disposizione strumenti, materiali
approfondimento, video, testi e unità didattiche utili ad introdurre le tematiche della migrazione e
dello sviluppo con i propri studenti (disponibile da settembre 2013)
Diffusione di un kit didattico sui temi dello sviluppo e della migrazione (disponibile da marzo
2014)
Scambi pedagogici: gli scambi tra paesi europei ed africani saranno sia fisici sia virtuali grazie
all’utilizzo delle nuove tecnologie e al sito per insegnanti (periodo gennaio 2014/giugno 2015)
Seminario regionale: realizzato per favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche tra gli
insegnanti coinvolti a livello regionale (periodo maggio 2014)
Chi siamo
COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti) opera dal 1983 nel sud del mondo, in
Italia e in Europa per il dialogo interculturale, lo sviluppo equo e sostenibile, i diritti umani, la pace
e la giustizia tra i popoli. COSPE non interviene nell’emergenza ma sostiene nei paesi impoveriti
processi di sviluppo economico e sociale di lungo termine che prevedono un approccio
interdisciplinare e la partecipazione attiva dei partner locali e dei beneficiari. In Italia e in Europa
realizza programmi di Educazione alla Cittadinanza rivolti alle scuole, ai mass media e alla
istituzioni di governo per incidere sul cambiamento dei comportamenti e delle normative.
www.cospe.it
Organizzazione:
Samanta Musarò
[email protected]
349-6951683
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Un mondo senza Apartheid
Progetto dell’Associazione Diversa/mente
per le classi III delle scuole secondarie inferiori dei Comuni di Pianoro e
Rastignano
Anno scolastico 2013-2014
Referente: dott.ssa Agnese Stefanini
Cell. 349 7061984
Email [email protected]
Sito: www.associazionediversamente.org
Titolo del progetto Un mondo senza Apartheid
Promotore
Associazione Diversa/mente
Breve descrizione
del progetto
Il progetto, che si propone per tutte le classi III delle scuole
secondarie inferiori di Pianoro e Rastignano, si sviluppa
intorno alla tematica della discriminazione su base razziale
mostrando come questa, portata all’estremo, possa sfociare
in atteggiamenti di apartheid (in lingua Afrikaans
letteralmente “separazione”), di rifiuto di contatto e
scambio, in situazioni sociali anche diverse dal caso
sudafricano.
Gli incontri saranno 2 per classe (due classi assieme) e
strutturati nel modo seguente:
Un primo incontro dedicato ad attività di
sensibilizzazione degli studenti alla tematica in
questione. Sarà utilizzata una metodologia interattiva
a partire da materiali stimolo, come letture di brani,
momenti di brainstorming, immagini e articoli di
giornali e quotidiani (durata di 2 ore);
Un secondo incontro dedicato alla proiezione di un film
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che verrà presentato da un mediatore culturale
esperto di cinema transculturale, con successivo
momento di confronto e di dibattito (durata di 3 ore).
Infine, come spazio e momento di restituzione finale, si
terrà
la proiezione di un film presso luogo pubblico, aperta
alla cittadinanza, in occasione della Settimana contro
tutte le discriminazioni 2014 (Marzo).
In questo contesto l’idea è di dare voce ai ragazzi e agli
insegnanti che vorranno condividere quanto appreso
dall’esperienza in classe. I genitori saranno invitati
all’evento.
Obiettivi
Tempi e modalità
di svolgimento
Professionalità
coinvolte
Altre realtà
coinvolte
Organizzazione
54
Favorire nei ragazzi una riflessione e un pensiero critico
riguardo al tema trattato, alla sua attualità, e all’intreccio
dei fattori in gioco (politici, sociali, storici, culturali e
psicologici);
Coinvolgere il mondo della scuola e le famiglie;
Contribuire a promuovere nella comunità una cultura di
pace e di contrasto alla discriminazione in sinergia con il
Comune di Pianoro e altre associazioni del territorio;
Promuovere le attività dello Sportello Antidiscriminazione
di Rastignano.
Gli insegnanti coinvolti saranno contattati per definire le
date degli incontri e i dettagli dell’intervento (materiali e
scelta dei film).
Gli incontri si svolgeranno nei mesi di Gennaio e Febbraio
2014. Il percorso si concluderà con la serata finale a metà
Marzo 2014.
Psicologo, mediatore culturale
Centro Giovanile Pianoro Factory, Associazione Tavolo
della Pace
Contattare l'Ufficio Politiche Giovanili al numero 051 626
57 13 o [email protected]
PARTECIPARE ALLA VITA
DEMOCRATICA
a Cura di Istituto Parri e Comune di
Pianoro
“La partecipazione attiva dei giovani alle decisioni e alle attività a livello locale e regionale è
essenziale se si vogliono costruire delle società più democratiche, più solidali, e più prospere.
Partecipare alla vita democratica di una comunità, qualunque essa sia, non implica unicamente il
fatto di votare o di presentarsi a
delle elezioni, per quanto importanti siano tali elementi. Partecipare ed essere un cittadino attivo,
vuol dire avere il diritto, i mezzi, il luogo, la possibilità, e, se del caso, il necessario sostegno per
intervenire nelle decisioni, influenzarle ed impegnarsi in attività ed iniziative che possano
contribuire alla costruzione di
una società migliore.
Gli enti locali e regionali, che sono le autorità maggiormente vicine ai giovani, hanno un ruolo
rilevante da svolgere per stimolare la loro partecipazione. In tal modo, possono vigilare affinché
non ci si limiti ad informare i giovani sulla democrazia e sul significato della cittadinanza, ma
vengano offerte loro le possibilità di farne l’esperienza in modo concreto”
CARTA EUROPEA RIVEDUTA DELLA PARTECIPAZIONE DEI GIOVANI ALLA VITA
LOCALE E REGIONALE (21 maggio 2003) (Consiglio d’Europa)
Il progetto vuole essere un contributo nella direzione di aiutare i ragazzi a potersi percepire come
cittadini appartenenti a un territorio e ad una comunità.
Il progetto prevede due fasi:
Prima fase: Laboratorio “La Costituzione in gioco”
Promosso da Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R”
Laboratorio didattico-esperienziale articolato in due incontri sulla nascita della Costituzione Italiana.
Attraverso un gioco di ruolo gli studenti sono chiamati a interagire per comprendere i meccanismi
della democrazia partecipata.
Seconda fase: “Cose in Comune”
Incontro delle classi con gli amministratori del Comune di Pianoro (Sindaco, Assessori e
Consiglieri).
L’incontro avverrà nella sala dove abitualmente si svolge il consiglio comunale e gli amministratori
saranno a disposizione della classe per spiegare funzionamento degli organi democratici del
55
Comune, per rispondere a domande degli alunni precedentemente preparate (“interrogazioni 1” –
“question time 2”) o nate sul momento.
Destinatari: alunni della scuola secondaria di primo grado, classi II
Per informazioni:
Ufficio politiche giovanili
Tel. 051 626 57 13/19
[email protected]
[email protected]
1
Strumento legislativo a disposizione del consiglio Comunale volto a ottenere notizie sulla gestione
dell’attività comunale.
2
“Il termine inglese Question time viene utilizzato per definire una fase dei lavori di un'assemblea
parlamentare, nella quale vengono illustrate una serie di interrogazioni parlamentari già presentate, di solito
riguardanti argomenti di particolare urgenza, e a cui viene data risposta in aula dall'organo esecutivo. Il
question time può essere calendarizzato periodicamente nei lavori parlamentari, o deciso dalla conferenza
dei capigruppo per particolari argomenti. In Svizzera si utilizza il termine Ora delle domande.” Wikipedia
56
EUROPA
Classi I e II
Percorsi a tema EUROPA
A cura del Centro Europe Direct della Regione EmiliaRomagna
La rete Europe Direct (ED) è promossa e coordinata dalla Direzione Generale
Comunicazione della Commissione europea e conta circa 50 Centri in Italia e oltre 490
nell’Unione europea.
Essa agisce come intermediario tra l’Unione europea ed i cittadini a livello locale.
Il Centro Europe Direct Emilia-Romagna è ospitato dall’Assemblea legislativa della
Regione Emilia-Romagna e collabora con altri enti presenti sul territorio per diffondere
più efficacemente i servizi offerti dalla rete.
57
Il Centro Europe Direct e le scuole
Il rapporto costante con il mondo scolastico è prioritario per il Centro Europe Direct.
Il processo di integrazione europea potrà compiersi solo se chi vive in Europa avrà la
consapevolezza di cosa significa essere cittadini europei. L’Unione europea confida nelle
giovani generazioni per portare avanti e sviluppare questo processo.
Il Centro Europe Direct nel corso degli anni ha elaborato percorsi didattico-formativi
gratuiti sull’Europa e sui diritti umani, rivolti agli studenti delle scuole di ogni ordine e
grado della città di Bologna, dei territori della provincia di Bologna e della città di
Ferrara.
I percorsi possono essere svolti sia presso le scuole interessate, sia presso la sede
dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna (in quest'ultimo caso i costi di
trasporto sono a carico della classe). Gli insegnanti possono scegliere il percorso più
adatto alle proprie necessità concordando eventuali approfondimenti con gli operatori.
58
DIRITTI SI NASCE
Per indovinare le parole dei diritti!
COS’E’
PER CHI E’
“Diritti si nasce” è un laboratorio educativo per
ragazzi delle scuole primarie e secondarie di
primo grado, adatto ai ragazzi dai 9 ai 14 anni,
nato per veicolare i contenuti della Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione Europea.
L’attività ha lo scopo di educare al
riconoscimento dei diritti e doveri promovendo i
valori della tolleranza e del rispetto in chiave
europea. Durante il gioco, le squadre si sfidano
ad indovinare/disegnare/mimare le parole legate
ai diritti, riflettendo sui concetti di dignità,
libertà, uguaglianza, cittadinanza, solidarietà,
giustizia. Il laboratorio, gratuito, si basa
sull’utilizzo del kit didattico “Diritti si nasce”.
CHI PARTECIPA
Una classe, 1 insegnante/educatore, 2 operatori
del Centro Europe Direct.
COME SI SVOLGE
In presenza dell’insegnante gli operatori
dividono la classe in squadre. Ogni squadra
dovrà
indovinare,
grazie
al
disegno/mimo/spiegazione di ogni alunno, le
parole chiave del mondo dei diritti. Quando si
oltrepassano le caselle-impronta vengono
approfonditi alcuni temi con lo scopo di
riflettere insieme e conoscere gli articoli della
Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Il
laboratorio dà la possibilità ad ogni alunno di
esprimersi e mettere in gioco le proprie abilità
nello spirito di gruppo. Ogni squadra deve
riuscire a fare più punti possibili!
IN QUANTO
TEMPO
2 ore
OBIETTIVI
Educare al riconoscimento dei diritti e doveri
promuovendo una cultura di tolleranza e
rispetto; crescere il senso della cittadinanza
europea stimolando la riflessione e la creatività
dei ragazzi.
Il percorso è complementare alla conoscenza del
processo di integrazione europea proposto con
gli altri moduli.
59
L’EUROPA NELLE SCARPE
Per conoscere le tappe della costruzione europea con quiz e giochi
COS’E’ E
PER CHI E
CHI PARTECIPA
È un laboratorio dedicato agli alunni delle
scuole primarie e secondarie di primo grado che
ha lo scopo di trasmettere le nozioni
fondamentali sull’Unione europea e il percorso
dell’integrazione. Toccando le tappe di un
immaginario viaggio attraverso le città che
hanno fatto la storia dell’Unione europea,
cerchiamo di promuovere il senso della
cittadinanza europea stimolando la conoscenza
dell’Europa nei suoi elementi geografici, storici
e culturali. Il laboratorio è gratuito.
Una classe, 1 insegnante/educatore, 2 operatori
del Centro Europe Direct.
COME SI SVOLGE
Gli
operatori,
con
la
collaborazione
dell’insegnante, dividono la classe in squadre e
propongono ai ragazzi un gioco-quiz interattivo
che ha lo scopo di stimolare la curiosità e
introdurre le nozioni fondamentali sull’Unione
europea. Ad ogni giro di domande si fa tappa in
una città europea, utilizzando materiali e mappe
fornite gratuitamente dal Centro Europe Direct.
Il viaggio immaginario diventa occasione per
l’insegnante di osservare gli alunni nel gioco,
nell’interazione con gli altri. Il laboratorio è
gratuito.
IN QUANTO
TEMPO
2 ore
PER L’ORGANIZZAZIONE DEGLI INCONTRI:
Tutti i percorsi sono gratuiti.
Per richiedere gli interventi è necessario compilare integralmente e inviare via fax/ email la scheda
“richiesta di intervento” disponibile alla pagina http://www.assemblea.emr.it/europedirect/attivitae-servizi , entro il 15 ottobre 2013.
Nota bene
Gli operatori del centro Europe Direc sono disponibili per recarsi in classe nella giornata di martedì.
Si chiede agli insegnanti della stessa scuola di raggruppare in una gioranta due interventi: per
esempio la IV C dalle 09 alle 11 e la V C dalle 11 alle 13 dello stesso giorno.
E’ cura degli insegnanti avvisare preventivamente gli operatori in caso di problemi o annullamento
degli incontri.
60
Gli operatori effettuano gli interventi sempre in presenza di un’insegnante.
I NOSTRI MATERIALI
Gli insegnanti possono richiedere materiali editi dall’Unione europea per le loro classi,
telefonandoci o scrivendoci una mail.
KIT DIDATTICO DIRITTI SI NASCE
Per i ragazzi dai 9 ai 14 anni.
Il kit, progettato dal Centro Europe Direct e realizzato dalla casa editrice Carthusia, veicola i
contenuti della “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea” tramite un percorso di
conoscenza,
approfondimento
e
gioco.
Il kit può essere ordinato indipendentemente dall’intervento dei nostri operatori e viene inviato
gratuitamente agli insegnanti che ne facciano richiesta. E’ composto di: una guida per l’insegnante,
un opuscolo per la classe con gli articoli della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, una planciagioco per la classe con dado e segnalini, 21 libriccini con le storie ispirate ai diritti di Emanuela
Nava.
Per richieste: Francesca Mezzadri
[email protected],
tel: 0515275280
FUMETTI SULL’UE
Per le scuole secondarie di primo e secondo grado. I libri a fumetti riguardano la cooperazione
internazionale, l’ambiente e le istituzioni europee.
OPUSCOLI SULLE ISTITUZIONI EUROPEE
Per le scuole primarie e secondarie. Opuscoli sulle politiche (ambiente, diritti, consumatori,
agricoltura etc.) e le istituzioni dell’Ue.
CARTINE DELL’EUROPA
Per le scuole primarie e secondarie. Mappe politiche e/o con disegni.
Per richieste: Gianfranco Coda, [email protected],
tel: 0515275122.
CONTATTI
Centro Europe Direct Bologna,
Assemblea legislativa RER
Viale Aldo Moro 36, Bologna
Gianfranco Coda e Claudia Soffritti
tel o51 5 275 122 - o51 5 275 287
fax o51 5 275 123
Sito internet: http://www.assemblea.emr.it/europedirect
61
62
ORIENTAMENTO SCOLASTICO
PER LE CLASSI II E III
 INCONTRI


DI ORIENTAMENTO AI SERVIZI DEL TERRITORIO PER I GIOVANI
PIANORESI
INCONTRI CON I GENITORI
STRUMENTI PER GLI INSEGNATI – IN APPOSITO QUADERNO
63
Titolo
PERCORSO DI ORIENTAMENTO AI
SERVIZI per gli STUDENTI
Attività
Incontri di orientamento a rivolti agli alunni delle classi III
Presentazione delle opportunità offerte dal Comune e dal territorio di
Pianoro ai giovani
Destinatari
Alunni delle classi III
Descrizione intervento
Agli alunni verranno presentate le diverse opportunità che il Comune
di Pianoro e più in generale il territorio di Pianoro offre loro.
Alcuni di questi servizi possono interessare gli alunni da subito, altri
potranno invece essere loro utili in momenti successivi. Si ritiene
comunque opportuno presentare anche questi ultimi in quanto negli
alunni delle classi III del nostro territorio sono più difficilmente
raggiungibili negli anni successivi.
Durante l’incontro vengono presentati i servizi offerti da:
-Servizio CIOP (Centro di Informazione e Orientamento
Professionale)
-Sportello Eurodesk (servizio di orientamento alle opportunità di
mobilità europea: tirocini, volontariato, scambi giovanili, studio, ecc)
-Centro Culturale Giovanile (apertura, servizi e opportunità offerte)
-Opportunità nell’ambito Culturale e dello Sport
-Servizi offerti dalle Biblioteche
Al fine di aiutare i giovani a localizzare i servizi descritti si procede
alla loro visualizzazione attraverso l’applicazione informatica Google
Earth.
Vengono inoltre fornite a tutti i partecipanti all’incontro delle schede
descrittive dei servizi di cui si è parlato.
Realizzazione intervento
A cura delle operatrici dell’Ufficio Politiche giovanili del Comune di
Pianoro
Durata
L’intervento ha una durata di un ora per classe
E’ possibile organizzare una presentazione
contemporaneamente gli alunni di due classi
64
incontrando
Titolo
PERCORSI DI ORIENTAMENTO per i
GENITORI
Attività
Incontri di orientamento rivolti ai genitori volti ad offrire strumenti
per sostenere i propri figli nel passaggio scuole medie-scuole
superiori.
Destinatari
Genitori degli alunni delle classi III
Aperto anche ai genitori delle classi II
Descrizione intervento
Il Comune di Pianoro attraverso i propri servizi orientativi e in
collaborazione con professionisti esterni, metterà a disposizione delle
classi terze della scuola secondaria di primo grado, alcuni momenti
dedicati all’informazione e all’orientamento rivolti ad alunni e
genitori. In particolare:
Per i genitori degli alunni frequentanti le classi terze della
scuola secondaria di primo grado:
Gli incontri rivolti ai genitori di alunni che dovranno compiere la
scelta scolastica avranno la finalità di offrire agli stessi strumenti utili
a sostenere i propri figli nel passaggio scuole medie-scuole superiori.
In particolare, gli obiettivi prefigurati sono:
- informare i genitori sulle opportunità offerte dal territorio e sulle
caratteristiche dei canali esistenti per la prosecuzione degli studi e
sull'assolvimento dell’obbligo scolastico
- sensibilizzare e preparare i genitori a sostenere i propri figli nello
sviluppo di una propria progettualita' personale, nella preparazione
alla scelta; fornire alcune competenze adatte a monitorare il percorso
di transizione tra i cicli e prevenire il rischio di
insuccesso/abbandono scolastico
- sensibilizzare i genitori ad agire in sinergia con l'istituzione
scolastica in modo da facilitare il monitoraggio delle variabili chiave
per l'efficacia del percorso formativo e di studio
Realizzazione intervento
A cura di orientatori esperti incaricati e dell’Ufficio Ciop del Comune
di Pianoro
Durata
Due incontri della durata di due ore, indicativamente nel mese di
dicembre
65
STRUMENTI E RISORSE PER GLI INSEGNANTI
L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO
Classi II e III
Il materiale è stato consegnato in apposito quaderno con il POT 2010-2011.
E’ possibile richiederne copia.
MATERIALI TRATTI DA:
PORTALE DEL CENTRO RISORSE PER L’ORIENTAMENTO
C/O Istituzione G. F Minguzzi
Via S. Isaia n. 90
Tel 051 5288526
Orari:
Mercoledì 9.00-13.00 / 15.00 – 17.00
Venerdì 9.00-13.00
[email protected]
sito internent: www.portaleorientamento.provincia.bologna.it
L’Ufficio Formazione e Orientamento Professionale del Comune di Pianoro offre agli
insegnanti informazioni e consulenza al fine di favorire l’utilizzo degli strumenti contenuti nel
presente dossier.
Il Centro Risorse per l’Orientamento può offrire invece una consulenza più approfondita sulla
strutturazione dei percorsi e/o sull’analisi dei lavori realizzati in classe.
66
LE BIBLIOTECHE DEL
COMUNE DI PIANORO
“SILVIO MUCINI”
e
“DON LORENZO MILANI”
PRESENTANO ALLA
SCUOLA SECONDARIA
I LORO SERVIZI E I PROGETTI DI
PROMOZIONE ALLA LETTURA PER
L’ANNO SCOLASTICO 2013-14
67
- INDICE –
 “UNA BIBLIOTECA AMICA” – I SERVIZI ALLE SCUOLE
- La prima visita
- Le visite tematiche
- Il prestito
- I servizi multimediali
- Le bibliografie
Le attività si effettuano su prenotazione:
• il martedì e il mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 13.30 a
Rastignano
• il mercoledì e il giovedì dalle ore 9.00 alle ore 13.30 a Pianoro
• il martedì dalle ore 14.00 alle ore 16.00 in entrambe le sedi
Orari particolari di prestito sono concordati di volta in volta con le
bibliotecarie.
 INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE
DELLA LETTURA
-Di che genere sei ? (Vedi Altre proposte)
-La storia in pellicola (Vedi Rassegne Cinematografiche)
Dopo aver comunicato ai referenti POT del Comune l’adesione delle
classi, il calendario degli incontri sarà concordato direttamente tra le
insegnanti referenti POT di plesso e il servizio biblioteche
contattando :
per la sede di Rastignano Manuela Zocca 051-6260675
per la sede di Pianoro Silvia Cuppini 051-774654
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UNA BIBLIOTECA AMICA
- I servizi per conoscere la biblioteca “PRIMA VISITA GUIDATA”
È un primo contatto con la biblioteca e i suoi servizi: viene effettuata in ambedue le
sedi e una sola volta per classe durante tutti tre anni; vengono brevemente spiegati gli
scopi che si prefigge una biblioteca di pubblica lettura e i modi per usufruire dei
servizi che essa offre. Il livello esplicativo è adeguato all'età dei ragazzi, alle loro
capacità di attenzione e alle loro conoscenze.
Il tempo medio per una “prima visita” si aggira sulle due ore, durante le quali vengono
mostrati anche i servizi non strettamente bibliotecari: l’ascolto musica, il servizio
video e i servizi multimediali.
Al termine di ogni incontro si potranno prendere i libri a prestito.
“ VISITE TEMATICHE ”
a) è possibile richiedere incontri a tema condotti dalle bibliotecarie in cui
utilizzare particolari bibliografie o affrontare temi specifici.
b) si organizzano, inoltre, incontri specifici per guidare gli studenti all’utilizzo
degli strumenti di ricerca presenti in biblioteca come il catalogo OPAC, enciclopedie,
dizionari, cd rom, banche dati e altro materiale in consultazione.
Questi incontri dovranno essere concordati anticipatamente e potranno essere
effettuati solo in base alla disponibilità delle biblioteche, in relazione al numero delle
richieste.
“ PRESTITO “
I ragazzi, guidati dai bibliotecari e dagli insegnanti, possono scegliere i libri da
riportare in classe; salvo particolari eccezioni è consentito il prestito di un libro a
bambino, per le insegnanti non ci sono limiti.
Ricordiamo che il prestito è effettuato alla classe nel suo complesso e che gli
insegnanti stessi ne sono responsabili. Ciò significa che eventuali disguidi (come
smarrimenti o ritardi nelle restituzioni) dovranno essere risolti con i bibliotecari
dall'insegnante che ha accompagnato i ragazzi in biblioteca.
Le classi possono effettuare CAMBI LIBRO, come sempre su prenotazione; gli
insegnanti che vorranno effettuare personalmente le operazioni di prestito con la
consulenza specifica dei bibliotecari, dovranno concordare il servizio.
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“ SERVIZI MULTIMEDIALI“
VIDEO
Il patrimonio di videocassette e DVD comprende opere di divulgazione
(prevalentemente scientifica e storica), opere cinematografiche e cartoni animati.
I documenti attualmente posseduti sono:
2125 tra VHS e DVD nella Biblioteca S. Mucini di Pianoro e 735 tra VHS e DVD nella
Biblioteca Don Milani di Rastignano.
Per semplificare la consultazione di questo materiale è stato predisposto un elenco
facilitato disponibile presso le biblioteche.
Questo
catalogo
è
consultabile
anche
on-line
alla
pagina:
http://www.comune.pianoro.bo.it/servizi/cultura/Biblioteche_Comunali/pagina22.htlml
Il servizio viene effettuato :
nella saletta video della biblioteca di Pianoro, che dispone di circa 30 posti;
nella saletta video della biblioteca di Rastignano che dispone di circa 40 posti.
ASCOLTO MUSICA
La biblioteca “S. Mucini” dispone di un buon patrimonio musicale. Attualmente sono
disponibili 1700 compact disc di diversi generi musicali.
Il servizio nella biblioteca S. Mucini si svolge, a scelta, nella zona d'ascolto individuale
(che dispone di 6/12 posti d'ascolto) o nella sala video con 30 posti.
Nella sede di Rastignano sono disponibili 72 cd e il servizio si svolge nella sala video
con 40 posti.
AUDIOLIBRI E CD-ROM
Nelle biblioteche sono presenti Audiolibri, registrazioni su CD di libri per adulti e per
ragazzi letti ad alta voce.
È anche a disposizione una sezione di cd-rom (n°101 cd-rom a Pianoro e n°15 a
Rastignano) prevalentemente indirizzato ai bambini e ai ragazzi.
Tutto il patrimonio multimediale è disponibile al prestito per quegli insegnanti che lo
ritengano utile nel lavoro scolastico. Il prestito di questi documenti segue le consuete
regole (7 giorni VHS e DVD; 31 giorni per cd-rom e audiolibri per un massimo di 2
documenti)
Su richiesta delle insegnanti e con qualche giorno di anticipo, il patrimonio
multimediale può essere trasferito da una sede all’altra.
“BIBLIOGRAFIE PERMANENTI, CONSULENZE SU PERCORSI
TEMATICI E SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE DI LIBRI
E MATERIALE AUDIOVISIVO”
In questi anni le biblioteche si sono attivate nella stesura di una serie di bibliografie a
supporto di iniziative fatte sul territorio e anche per le scuole, che continuano ad
70
essere aggiornate attraverso l’acquisto di libri e materiale multimediale inerente. Le
bibliografie sono sempre a disposizione delle insegnanti che ne vogliano fare uso e
possono essere consultate sia in supporto cartaceo in biblioteca, che in formato
elettronico sul sito del Comune di Pianoro, all’indirizzo:
http://www.comune.pianoro.bo.it/servizi/cultura/Biblioteche_Istituzioni_Culturali/pa
gina22.html
Le bibliografie permanenti ora a disposizione sono:
1- UNA BIBLIOTECA MULTICULTURALE
Questo catalogo è stato pensato per sollecitare la conoscenza e il dialogo tra le varie
culture attraverso racconti e testimonianze di usi e tradizioni; non costituisce una
sezione a sé stante ma un percorso trasversale tra le letterature e i generi, composto
da :
a. un percorso bibliografico specifico: i documenti che appartengono a questa
selezione sono identificabili attraverso un’apposita etichetta collocata sulla costa di
ciascun libro e raccolti nel catalogo a disposizione nelle biblioteche per rendere più
agevole il lavoro di ricerca e di collegamento a insegnanti e ragazzi;
b. la disponibilità di dizionari e testi per ragazzi in varie lingue originali, bilingue
e multilingue raccolti insieme in un unico scaffale.
La raccolta comprende ora circa 800 documenti che spaziano dalle fiabe tradizionali, a
opere di approfondimento sugli usi dei popoli, a testi comparativi sulle differenti
culture, a strumenti bilingue o multilingue, a film o documentari che affrontano
tematiche interculturali e di integrazione.
2- I DIRITTI DEI MINORI
Da molti anni il Servizio biblioteche, l’Assessorato Pace e Diritti Umani e
l’Assessorato alle Politiche per l’Istruzione del Comune di Pianoro, nell’ambito delle
proposte delle offerte formative rivolte alle scuole del territorio, hanno dato ampio
rilievo ai progetti di educazione ai Diritti Umani, promuovendo la conoscenza della
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e della Convenzione Internazionale dei
diritti dei minori, cercando così di realizzare un cammino di attuazione “concreta” dei
principi proclamati.
A questo scopo è stata realizzata una bibliografia di testi e materiale multimediale sui
Diritti Umani e sui Diritti dei Minori, scelti dalle bibliotecarie all’interno dal
patrimonio delle biblioteche di Pianoro e Rastignano, e rivolti ai bambini, ai ragazzi e ai
loro educatori per approfondire e integrare il percorso educativo.
71
3- LASCIAMO UN SEGNO – Cittadinanza attiva, educazione alla legalità e
lotta alle mafie
Nata inizialmente dalla collaborazione tra il Servizio Biblioteche, l’Assessorato Pace e
Diritti e l’associazione Libera Terra, questa bibliografia è una proposta di riflessione
sulle tematiche dell’educazione alla legalità e alla convivenza civile per gli adulti, i
bambini e i loro educatori, attraverso il patrimonio librario delle biblioteche di Pianoro
e Rastignano.
Le bibliotecarie, a richiesta delle insegnanti e su prenotazione, sono a disposizione
anche per stilare bibliografie su specifici argomenti, all’interno del patrimonio delle
biblioteche.
Inoltre, per mantenere la “buona prassi” della frequentazione delle biblioteche da
parte dei ragazzi anche durante le vacanze, è possibile concordare un elenco di
consigli di lettura che potranno trovare in biblioteca.
LA STORIA IN PELLICOLA
Progetto di cineforum storico curricolare (vedi rassegne cinematografiche)
72
SALUTE E PREVENZIONE
 SPAZIO GIOVANI (CLASSI III)
 ISTITUTO RAMAZZINI : INTERVENTO DI INFORMAZIONE IN
AULA SULLE TEMATICHE LEGATE ALLA RICERCA
SCIENTIFICA IN CAMPO ONCOLOGICO E SUI POSSIBILI
INTERVENTI DI PREVENZIONE (CLASSI II)
 CORSO DI PRIMO SOCCORSO (CLASSI II)
 AVIS: DONARE IL SANGUE È UN GESTO DI SOLIDARIETÀ
(CLASSI II E III)
73
74
SPAZIO GIOVANI

UNO SPAZIO DEDICATO AI GIOVANI MA ANCHE A GENITORI, EDUCATORI, INSEGNANTI,
ALLENATORI SPORTIVI… DOVE È POSSIBILE TROVARE: INFORMAZIONI, AIUTO,
CONSULENZA RIGUARDO A: SESSUALITÀ, CONTRACCEZIONE, GRAVIDANZA,
ALIMENTAZIONE, COMPORTAMENTI A RISCHIO,USO DI SOSTANZE, DIFFICOLTÀ RELAZIONALI,
HIV, AIDS,FUMO…
 GRATUITO, AD ACCESSO LIBERO
Progetto: ADOLESCENZA, CRESCITA, SESSUALITÀ
Progetto del Distretto di San Lazzaro – Spazio Giovani
Responsabile Dott.ssa Carla Calanchini
Da tempo lo Spazio Giovani, nell’ambito dei Piani per la Salute, propone alle classi terze delle scuole
secondarie di primo grado un progetto volto a favorire il benessere psicofisico e relazionale nella
preadolescenza. La delicata fase di transizione che i ragazzi e le ragazze affrontano a questa età,
contraddistinta dalle trasformazioni corporee e da un maggior bisogno di autonomia e di inserimento
nel gruppo dei pari, necessita di una specifica attenzione e di spazi di approfondimento.
Gli incontri con figure esperte quali ginecologa, psicologa ed educatore possono rappresentare
momenti di confronto utili per riflettere su ciò che caratterizza il periodo evolutivo, per chiarire dubbi
ed informazioni distorte e per fare conoscere ai ragazzi ed alle ragazze un servizio, lo Spazio Giovani, a
loro dedicato. La metodologia di lavoro utilizza il gruppo classe come ambito di confronto tra pari e di
esplicitazione delle problematiche condivise.
Fino ad oggi gli incontri si sono svolti presso i diversi Istituti Comprensivi coinvolti. Dal novembre
2009, per favorire l’accesso per i giovani dei Comuni di Monghidoro, Loiano e Pianoro, presso i locali
del Centro Civico di Rastignano, il Comune di Pianoro in collaborazione con l’AUSL ha aperto un
punto di accesso dello Spazio Giovani. In considerazione degli ampi spazi disponibili e della
funzionalità dedicata, gli incontri avverranno presso tale sede, che diventerà così nota agli studenti quale
Servizio di riferimento sul territorio.
Finalità:
• Favorire il benessere psico-fisico e la consapevolezza delle possibili problematiche legate alla
sessualità ed a nuovi stili di divertimento.
Obiettivi:
• Ampliare le conoscenze relative allo sviluppo sessuale ed alle modificazioni psicorelazionali del
periodo adolesecenziale
• Ampliare la consapevolezza dei rischi connessi ai nuovi stili di divertimento
• Fornire elementi di conoscenza relativi alla contraccezione, alla prevenzione delle malattie
sessualmente trasmesse ed AIDS.
Destinatari:
• Studenti e studentesse delle classi terze medie
Contenuti :
• Modificazioni corporee, psicologiche e relazionali in preadolescenza e adolescenza
75
•
•
•
•
Relazioni con i coetanei, con l’altro sesso e con i genitori
Appartenenza al gruppo, trasgressione e stili di divertimento
Sessualità e affettività
Contraccezione e malattie sessualmente trasmesse
Metodologia:
Il percorso si articola in due incontri da due ore ciascuno (o un incontro da tre ore). Il metodo di lavoro
utilizza la discussione in piccolo gruppo ed in plenaria; le attivazioni prevedono brain storming, role
playing e la compilazione di schede di lavoro.
Sede degli incontri:
Spazio Giovani di Rastignano , Via A. Costa 66
Organizzazione pratica:
Contattare l’ufficio Politiche Giovanili al fine di concordare le date degli incontri.
Incontro con insegnanti e genitori:
Nel corso di quest’annualità potrà essere introdotto un incontro rivolto ad insegnanti e genitori con
l’obiettivo di dare maggiore continuità alle attività svolte con gli studenti.
Operatori coinvolti:
Dott.ssa Carla Calanchini- ginecologa del Consultorio Familiare e Spazio Giovani del Distretto di San
Lazzaro- Tel.0516224202- Email [email protected]
Dott.ssa Elena Greco- psicologa del Consultorio Familiare e Spazio Giovani del Distretto di San
Lazzaro- 0516224283 e Spazio Giovani
Collaborano al progetto ed allo svolgimento degli incontri educatori professionali che lavorano
all’interno di progetti educativi dei Comuni o del Distretto su delega dell’AUSL
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ISTITUTO RAMAZZINI
Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca scientifica in campo
oncologico e sui possibili interventi di prevenzione.
L’Istituto Nazionale per lo Studio ed il Controllo dei Tumori e delle Malattie Ambientali
“Bernardino Ramazzini”, costituito nel 1987, è una cooperativa ONLUS, della quale attualmente
fanno parte oltre 21.000 Soci, dei quali circa il 90% distribuiti nel territorio della Provincia di
Bologna.
La missione
“E’ meglio prevenire che curare”, costituisce l’eredità più importante lasciataci dal medico
Carpigiano Bernardino Ramazzini (1633-1714), padre della Medicina del Lavoro.
Tutti i nostri sforzi e le nostre attività nel campo della lotta contro il cancro sono guidati da questo
importante principio; nei laboratori di ricerca, nei nostri ambulatori, nei nostri incontri con i
cittadini, cerchiamo di infondere la cultura della prevenzione, perché solo attraverso essa possiamo
pensare di vincere questa difficile sfida.
Le attività dell’Istituto sono incentrate in quattro aree di intervento:
1. La Ricerca Scientifica
2. La promozione della Diagnosi Precoce
3. Servizi e Consulenze
4. La diffusione dell’informazione sui rischi correlati ad esposizioni nell’ambiente di vita e di
lavoro.
In particolare, la Ricerca Scientifica viene svolta presso il Centro di Ricerca sul Cancro “ Cesare
Maltoni “ nel Castello di Bentivoglio, dove, da oltre 40 anni vengono condotti studi sperimentali di
cancerogenicità su animali da laboratorio, finalizzati alla identificazione e quantificazione dei rischi
cancerogeni di composti, agenti e tecnologie presenti negli ambienti di vita e di lavoro.
Proposta:
Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca scientifica in campo
oncologico e sui possibili interventi di prevenzione.
Destinatari:
Classi seconde della scuola secondaria di primo grado (abbinate a gruppi di due classi – massimo
tre)
Gli incontri saranno tenute dal Dottor Alceste Masina, nato a Bologna il 17/10/1946 e residente a
Pianoro; Socio dell’Istituto Ramazzini dalla sua fondazione, Collaboratore del Professor Cesare
Maltoni, laureato in Medicina e Chirurgia, e Specialista in Oncologia ed in Scienza dell’Alitentazione. Fino al Gennaio 2010 ha diretto l’Unità Operativa Complessa di Oncologia e l’Hospice
dell’Azienda USL di Imola.
Durata:
-un incontro della durata di un’ora e mezza (o se non è possibile per ragioni organizzative di un’ora)
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Tematiche degli incontri:
Durante gli incontri verranno sviluppate le seguenti tematiche:
-Educazione Sanitaria ed i corretti comportamenti di vita, al fine di mantenere lo stato di salute e di
evitare, nei limiti del possibile, l’insorgenza di malattie neoplastiche.
-la Prevenzione Primaria, con particolare riguardo ai fattori cancerogeni presenti nell’ambiente di
vita e di lavoro, quali: alcuni agenti chimici ( il Benzene, i Pesticidi, i dolcificanti alimentari), alcuni
agenti fisici ( l’Amianto,le Radiazioni ionizzanti, i Campi Elettromagnetici ).
-la Ricerca: potenzialità, risultati e limiti. Il lavoro svolto presso L’Istituto Ramazzini.
Potrebbe essere utile prevedere una visita ai Laboratori sperimentali di Bentivoglio al fine di
presentare agli studenti una realtà di lavoro molto particolare, poco conosciuta e fra i pochi esempi
nel nostro Paese.
Organizzazione:
Per l’organizzazione degli incontri contattare:
Ufficio Politiche Giovanili
Laura Raitè
Email: [email protected]
Tel: 051 626 57 13
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Pubblica assistenza di Pianoro &
Lions Club Bologna - Pianoro Degli Ariosto
Propongono:
Corso di PRIMO SOCCORSO
rivolto alle
Scuole Secondarie di Primo
grado - Classi II
La Pubblica Assistenza di Pianoro in collaborazione con il Lions
Club Pianoro degli Ariosto e il Comune di Pianoro organizza due
incontri(ad ogni incontro è preferibile che non vi siano più di 3 classi
quindi qualora nelle scuole fossero presenti più classi faremo più
incontri) che si svolgeranno nelle rispettive Aule Magne delle Scuole
come segue:
DUE SABATI MATTINA NEI MESI DI FEBBRAIO O
MARZO
(A SCELTA LE SCUOLE POTRANNO SCEGLIERE ANCHE GIORNATE DIVERSE DAL SABATO)
Primo incontro:
allertamento 118;
tecniche di comportamento del soccorritore;
comportamento da adottare in caso di: ostruzione delle vie
aeree, emorragie, traumi, ferite.
Secondo incontro:
comportamento da adottare in caso di: ustioni, folgorazioni,
patologie termiche, intossicazioni e avvelenamenti, punture e
morsi.
Organizzazzione:
Contattare Silvia Chiarello: 333 3912088
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AVIS: DONARE IL SANGUE È UN GESTO DI
SOLIDARIETÀ
L'Avis è un’Associazione di volontariato costituita tra coloro che donano volontariamente,
gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue. E' un associazione che esclude
qualsiasi fine di lucro e persegue finalità di solidarietà umana.
Fondata a Milano nel 1927 dal dott. Vittorio Formentano, l'AVIS è oggi un ente privato con
personalità giuridica e finalità pubblica e concorre ai fini del Servizio Sanitario Nazionale in favore
della collettività. Fonda la sua attività istituzionale ed associativa sui principi costituzionali della
democrazia e della partecipazione sociale e sul volontariato quale elemento centrale e strumento
insostituibile di solidarietà umana.
Gli scopi dell'associazione fissati dallo Statuto sono:
-venire incontro alla crescente domanda di sangue,
-avere donatori pronti e controllati nella tipologia del sangue e nello stato di salute,
-lottare per eliminare la compravendita del sangue,
-donare
gratuitamente
sangue
a
tutti,
senza
alcuna
discriminazione.
L'AVIS è una Associazione di volontari: volontari sono i donatori e volontari sono i suoi dirigenti.
Destinatari: classi V della Scuola Primaria e delle classi II e III della Scuola Secondaria
Attività: l'Avis Comunale Pianoro propone anche per l'anno scolastico 2013/14 una serie di incontri
con gli studenti delle per informare e sensibilizzare gli alunni alla donazione del sangue. Gli
incontri che saranno tenuti da un volontario Avis e da un medico, il dott. Alceste Masina, saranno
incentrati sulla migliore conoscenza del corpo umano e sul valore della donazione, atto gratuito
volontario e di grande solidarietà.
Lo scopo è quello di sensibilizzare gli alunni sul tema della donazione e approfondirne la
conoscenza a chi non ha ancora avuto l’opportunità di conoscerla.
Donare il sangue è un gesto di solidarietà e significa dire con i fatti che la vita di chi sta soffrendo.
Referente per l’attività: Massimo Polga, cell è 338/7512138
Durata degli incontri: Due incontri di due ore l'uno per classe
Periodo: Da concordare con le insegnanti
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82
PROGETTO
PATCHWORK & KISMET
ANNO SCOLASTICO 2013-14
CONSULENZA PSICOLOGICA PER SCUOLE E FAMIGLIE
PREVENZIONE DEL DISAGIO E
PROMOZIONE DEL BENESSERE
IN ETA’ EVOLUTIVA
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Presentazione del progetto.
Il Progetto Patchwork affronta il tema dell’ascolto dei problemi dei bambini, sui vari
ordini di scuola: Scuola d’Infanzia, Primaria e Secondaria. Osservando gli stessi bambini, i
genitori e gli insegnanti di oggi non si può non essere colpiti dalle difficoltà rappresentate
spesso da uno stile relazionale e comunicativo che non riesce ad entrare in contatto con le
reciproche esigenze, capacità e difficoltà. La scuola, nonostante gli sforzi e le risorse
messe in campo, spesso fatica ad entrare in vera sintonia con i bambini e le famiglie e,
d’altra parte, chiede loro di adattarsi alle regole istituzionali, il più delle volte senza
rendersi conto che i bambini di oggi crescono e sono cresciuti, in famiglia come nelle
istituzioni per l’infanzia, in ambienti nei quali l’educazione è stata improntata al dialogo e
alla relazione più che al rispetto formale delle regole e dei ruoli. Inoltre il particolare
periodo di crisi che stenta a concludersi sta avendo importanti conseguenze sul piano
della qualità della vita e del benessere sociale con implicazioni, inevitabili, sulla vita delle
famiglie che sono alla continua ricerca di un adattamento rispetto a ciò che accade in Italia
ed in Europa. D’altra parte, la scuola e gli insegnanti per primi fanno parte di questo
contesto e, a loro volta, richiedono un ascolto ed un aiuto competente per lavorare al
meglio con famiglie, colleghi e loro stessi. Oggi una delle sfide educative fondamentali si
gioca sulla possibilità di aumentare la loro consapevolezza, la competenza comunicativa e
il benessere all’interno del proprio ambiente di lavoro.
Il progetto che proponiamo applica le conoscenze, gli strumenti e le metodologie
acquisite con l’esperienza di ricerca e intervento. Lo scopo è quello di sviluppare un
intervento nella direzione di una reale ed efficace prevenzione del disagio futuro,
attraverso strumenti, tipici della Psicologia dello Sviluppo, che non intervengano solo sul
piano cognitivo, ma siano capaci di coinvolgere anche i piani delle emozioni, quelli dei
comportamenti profondi e dei vissuti, così come le esperienze corporee dei partecipanti.
La linea di ricerca in cui si inserisce il progetto indica chiaramente come, per un
armonico sviluppo della personalità, sia indispensabile che vengano soddisfatti
pienamente nei bambini una serie di bisogni fondamentali, quali per esempio il sentirsi
sostenuti ed il poter appoggiarsi all’altro, l’aver sentito un contenimento alle proprie
emozioni da parte dell’adulto, la possibilità di affermare con forza e calma le proprie
richieste e bisogni.
Lo scopo che si propone il progetto è di aiutare e sensibilizzare le persone che
lavorano nelle scuole e sul territorio a capire e ascoltare i bambini e i loro problemi, al fine
di prevenire ed individuare precocemente il loro disagio in ambito scolastico, familiare e
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relazionale. La realizzazione, quindi, di una rete di collaborazione con i Servizi presenti sul
territorio è parte integrante del progetto.
Concretamente si possono realizzare una serie di attività:
− Proposte formative per insegnanti e genitori
Svolgimento di attività idonee a promuovere strategie, competenze e abilità in campo
formativo, educativo, relazionale-affettivo e organizzativo.
1. Incontri per INSEGNANTI nascono dall’idea della centralità dell’insegnante nel
processo educativo scolastico e come potenziale promotore del benessere egli
stesso. In questo caso viene privilegiato l’uso di Tecniche Attive nella conduzione
degli incontri.
2. Le proposte per i GENITORI intendono offrire attività di formazione e di
consulenza a livello di gruppi o individuale. La creazione di spazi di riflessione e
condivisione su temi riguardanti il ruolo di genitore, la relazione coi figli, il rapporto
con la scuola e su altri temi verso cui viene espresso il desiderio di maggior
approfondimento. L’intervento deve essere volto a mettere a disposizione dei
genitori conoscenze che li pongano in grado di sviluppare in modo pieno,
consapevole ed efficace, la loro funzione educativa.
− Sportello d’ascolto e di aiuto psicologico
Per insegnanti sulle difficoltà educative che incontrano e sui segnali di disagio che
rilevano, sui rapporti coi genitori, sulle possibili forme di collaborazione tra gli
insegnanti stessi:
Per genitori, previa loro richiesta, allo scopo di offrire uno spazio di riflessione e
accoglienza
rispetto
alle
problematiche
relazionali
incontrate
nel
corso
dell’educazione e della crescita dei figli.
− Osservazioni
Nel contesto classe, durante lo svolgimento delle lezioni, permettono di rilevare il
comportamento dei bambini sia nell’interazione tra i compagni, sia con l’insegnante. Le
osservazioni sono precedute da un incontro di consulenza che ne valuta la necessità
rispetto ad altri interventi possibili e sono seguite da momenti di incontro, restituzione e
scambio sulle situazioni rilevate, per elaborare strategie di intervento.
− Attività con il gruppo classe
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3. alle Scuole Elementari, a partire dalla 4° elementare, si può individuare assieme
agli insegnanti una tematica che risulta di rilievo per quel gruppo classe e, sempre
con loro, progettare un intervento che coinvolga in maniera più attiva lo psicologo
coi bambini.
4. alle Scuole Medie si progettano e realizzano ”Laboratori accoglienza” per tutte le
prime al fine di favorire l’inserimento e la socializzazione tra i ragazzi nella nuova
realtà scolastica, e “laboratori tematici” per le altre sezioni nelle quali emergessero
temi particolari necessari di un approfondimento.
− Collaborazione con gli ENTI TERRITORIALI PUBBLICI E PRIVATI, AUSL
referenti, con i responsabili locali dell’istruzione, della cultura e dei servizi socioassistenziali.
Come aderire
Genitori.
I genitori che desiderano richiedere una consulenza presso lo sportello psicologico
possono contattare l’Ufficio Scuola del Comune di Pianoro utilizzando i seguenti recapiti:
 051.6529106/155
m@il: [email protected]
c/o Centro Civico di Rastignano, Via Andrea Costa, 66.
L’accesso è gratuito. Le famiglie sono pregate di comunicare eventuali impedimenti
almeno 24 ore prima dell’appuntamento pre-fissato per concedere, a chi ne avesse la
necessità, l’accesso allo sportello.
Insegnanti.
Insegnanti che desiderano aderire al Progetto Patchwork possono comunicarlo all’Ufficio
Scuola attraverso i consueti recapiti:
 051.6529106/155
m@il: [email protected]
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Azienda USL Bologna
Distretto di San Lazzaro di Savena
Area dell’Integrazione Socio-Sanitaria
Settore Minori
COMUNE DI PIANORO
Progetto Kismet
2013/2014
Interazione con scuola,
luogo d’aggregazione e territorio
Ref. Progetto Kismet: E.P. Silvia Minelli
A cura di: Ed. Angela Stoffella, M.Francesca Valli, Valerio Cané
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SOGGETTI COINVOLTI:
Az.Usl di Bologna
Area dell’Integrazione SocioSanitaria - Distretto di S. Lazzaro di Savena.
Responsabil: Dott. Alberto Mingarelli
Ref. Progetto: E.P. Silvia Minelli,
Assistenti Sociali: Isabella Giovannini, Milena Celi
NeuroPsichiatria infantile: E.P. Marina Riviello
Comune di Pianoro
Dott.Nicola Corazzari referente progetto Patchwork
Assessorato Politiche Sociali Dott.ssa A. Grazia,
Assessorato Pubblica Istruzione Dott.ssa Franca Filippini
Resp.Coord. Area Sociale Dott. Andrea DeMaria
Istituto Comprensivo di Rastignano
Dirigente scolastico dell’istituto Comprensivo di Rastignano
Insegnanti delle scuole medie di Rastignano
Istituto Comprensivo di Pianoro Nuovo
Dirigente scolastico dell’istituto Comprensivo di Pianoro Nuovo
Insegnanti delle scuole medie di Pianoro Nuovo
La CarovanaSoc. Coop:
Educatrici:Angela Stoffella
Educatore: Valerlo Cané
Coordinatrice: Serenella Ciotti/Tafuro Cinzia
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KISMET
Destinatari:
diretti:
- alunni e alunne afferenti alle scuole medie di Pianoro e Rastignano
indiretti:
insegnanti, famiglie e adulti di riferimento degli alunni afferenti alla scuola media di
Rastignano e Pianoro;
Finalità del progetto:
Sostegno e accompagnamento nei percorsi di crescita dei ragazzi e delle ragazze del territorio di
riferimento.
Proposte:
Il kismet, quale progettazione educativa condivisa con i vari servizi che si occupano di minori, ha
ampliato ambiti di intervento e tipologie dei destinatari, integrando ed ottimizzando al massimo le
risorse per rispondere in modo più articolato ed integrato alle situazioni in carico (individuali e di
gruppo), favorendo l'aggancio con le segnalazioni “informali” provenienti dal contesto scolastico e
sociale e aggregando attorno alle proposte “una fascia di normalità” che permette una vera
integrazione, nell’ottica complessiva di un rientro del disagio socio relazionale dovuto alla mancanza di
opportunità socio educative.
Nello specifico il progetto si compone di tre proposte di cui a seguire i dettagli e relative schede di
sintesi:
1) ATTIVITÀ INTERNE ALLA SCUOLA:
1.a.
“SPORTELLO EDUCATIVO” PRESSO LE SCUOLE MEDIE DI RASTIGNANO E PIANORO:
Per l’anno 2012-2013 il Kismet continuerà a lavorare in stretta collaborazione con il Progetto
Patchwork al fine di ottimizzare le offerte proposte e potenziare i percorsi specifici di entrambi i
progetti. La sinergia sarà pensata in modo da facilitare l’accesso ai due servizi, strutturare attività
di comune interesse e portare avanti le azioni congiunte avviate nel corso degli ultimi anni.
COS’È lo sportello educativo:
Lo sportello educativo, attraverso la presenza settimanale di un educatore ed una educatrice
all’interno della scuola, si pone come punto di accoglienza e sostegno in merito a difficoltà riferite
direttamente dai ragazzi/e o “segnalati” dagli adulti di riferimento afferenti al sistema scolastico e
al contesto di vita degli stessi.
Nello specifico ci si riferisce a situazioni come l’insorgere di conflitti interni al gruppo classe (
episodi di bullismo, prevaricazione,isolamento,..), relativi ai singoli individui ( problemi legati alla
sfera emotiva e familiare, difficoltà nei percorsi scolastici, di relazione e integrazione,..)o in merito
alla ricerca di interessi, opportunità e risorse territoriali.
COSA FA lo sportello educativo:
- Per gli alunni: svolge colloqui e in base agli elementi emersi gli educatori dello sportello
valuteranno, caso per caso, l'opportunità di promuovere e facilitare l'avvicinamento a servizi ritenuti
maggiormente adeguati ad affrontare il tema individuato, all'interno di una rete già attiva sul
territorio (sportello Patchwork, laboratori educativi pomeridiani, spazi giovani, centri giovanili e/o
culturali, servizi educativi del territorio, centri per l’orientamento, servizio minori, ecc.,).
- Per i docenti: svolge colloqui di confronto rispetto a situazioni problematiche o semplicemente
difficoltose per decidere l’invio dei ragazzi, raccoglie segnalazioni rispetto situazioni di difficoltà e
disagio degli alunni/ (anche rischio drop-out scolastico) per stabilire possibilità di interventi mirati
(ved. Punto n°3), facilitare/stimolare la relazione e la comunicazione ove se ne ravvisino
problematiche.
- Per le famiglie gli educatori stabiliranno contatti per informarle di eventuali problematiche o per
aprire un dialogo che possa agevolare il raccordo con la scuola e/o altri dei servizi di riferimento
che si occupano dei giovani (laddove ce ne fosse bisogno). Per le famiglie restano disponibile i
numeri telefonici dei referenti dello sportello. Sempre per i genitori o adulti di riferimento in
ambito familiare gli operatori del progetto Kismet favoriranno l’ accesso allo sportello Patchwork,
che è la risorsa dedicata specificatamente alle famiglie che hanno figli/e iscritti alle scuole degli
istituti comprensivi di Pianoro e Rastignano.
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PERCHE’ SI ACCEDE allo sportello educativo:
L’accesso allo sportello è per i ragazzi una opportunità e dovrebbe essere vissuto da loro in questo
modo. Per questo evidenziamo quanto sia determinante l’informazione, relativa allo sportello
educativo Kismet che viene data dagli adulti di riferimento (genitori, professori) ai ragazzi stessi sul
perché accedere allo sportello.
Per questo noi, per primi, suggeriamo alcune considerazioni a genitori ed insegnanti per dare una
efficace informazione ai ragazzi.
Si può dire ai ragazzi che allo sportello possono trovare adulti con cui parlare di piccoli e grandi
problemi che li riguardano, o che riguardano i loro amici, parlare di cose che li preoccupano o che
potrebbero preoccupare i loro genitori con cui quindi, è naturale, diventi difficile parlare.
Gli adulti che i ragazzi trovano allo sportello sono un educatore ed una educatrice prof.li. Figure
professionali che hanno una formazione socio-pedagogico-educativa arricchita di competenze altre
(animatori, specialisti in attività sportive o ricreative, formazione sulla gestione di dinamiche
relazionali ed altro) che sapranno valutare l’entità delle problematiche portate, le verificheranno e
si confronteranno, ove sorgessero effettivi elementi di preoccupazione, con le famiglie dei ragazzi
ed i loro insegnanti.
COME SI ACCEDE allo sportello educativo
Le modalità di accesso allo “sportello educativo” saranno definite attraverso:
- appuntamento su prenotazione;
- accesso libero concordato con l’insegnate presente in aula;
- invio su segnalazione dei docenti;
In ogni circostanza si prevede un raccordo diretto con gli e le insegnanti interessati/e al momento in
cui viene richiesto il colloquio. Gli operatori dello sportello educativo valuteranno inoltre l’effettivo
bisogno riportato dall’alunno/a e la possibilità di far rientrare in classe il minore se la richiesta di
accedere allo sportello educativo risultasse inappropriata e/o inopportuna.
E’ previsto il rilascio all’alunno/a di un certificato di presenza oraria allo spazio da parte degli
operatori, da consegnare all’insegnante al ritorno in classe.
L’equipe invierà tramite la scuola un foglio informativo a tutte le famiglie sull’apertura del
servizio, un modulo di consenso per l’accesso allo “sportello educativo kismet” e un volantino
informativo dedicato agli studenti.
La presenza degli operatori all'interno dell'Istituto è mirata inoltre a garantire un confronto
continuativo con il corpo docenti.
1.b.
ATTIVITÀ CON I GRUPPI CLASSE:
Nella co-progettazione delle attività kismet – patchwork si prevede la possibilità di proporre e
accogliere richieste relative ad interventi nelle classi focalizzati sulle dinamiche centrali di ciascun
gruppo di ragazzi e ragazze e relativi ai bisogni specifici di quella realtà;
A seguito delle richieste pervenute negli ultimi anni si è ritenuto opportuno sostenere e dare
maggiore struttura ai laboratori dedicati alle classi prime al fine di:
- avviare una reciproca conoscenza tra alunni e risorse presenti nell’istituto;
- individuare ulteriori elementi di lettura rispetto alle dinamiche relazionali presenti nei
nuovi gruppi classe;
- Supportare il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria favorendo
l’esplicitazione di aspettative e percezioni presenti tra gli studenti;
Nell’arco dell’intero anno scolastico rimane aperta l’opportunità di valutare e accogliere eventuali
altre richieste specifiche relative ad attività da effettuare nelle classi;
2) LABORATORIO DI “NARRAZIONE MULTIMEDIALE” (POMERIDIANO):
Gli educatori professionali che gestiscono gli sportelli nei due Istituti Comprensivi propongono anche per
questo anno il laboratorio pomeridiano (ved. Dettaglio scheda 2) finalizzato a lavorare sulle proprie
capacità e competenze con una notevole attenzione alle attitudini sociali e alla promozione delle risorse
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del territorio in cui vivono. La partecipazione a tali attività sarà il giovedì pomeriggio presso la struttura
Casa Arcobaleno negli spazi destinati ai progetti educativi per minori del territorio è sarà aperta ai ragazzi
e ragazze di entrambi gli istituti:
Per il prossimo anno scolastico si è condiviso di riconoscere la partecipazione all’attività come credito
formativo per i ragazzi con ricaduta sulla condotta scolastica.
Il numero dei partecipanti sarà soggetto a limitazione se eccedesse rispetto alle risorse disponibili. Il
progetto prevede un contatto con il corpo docente della scuola media anche e soprattutto per ciò che
riguarda la proposta di eventuali nominativi e la comunicazione da dare alle famiglie quale preciso
suggerimento per una utile partecipazione. Per facilitare la conoscenza e l’adesione, oltre alla possibilità
di riconoscere a tale attività crediti formativi, si potrebbe presentare alle famiglie come attività
integrative pomeridiane.
periodo di riferimento:
novembre 2013 – giugno 2014
Luogo e giorno in cui svolgere l’attività:
giovedì pomeriggio dalle 13:00 alle 17:00
presso la Casa dell’Arcobaleno di Carteria
Proposta Progettuale
2. Laboratori in-door centrati sulla sollecitazione delle capacità espressive e
narrative degli alunni.
3. Esperienze in esterno (uscite e attività in ambito naturale e urbano)
4. documentazione delle esperienze e attività realizzate con il supporto di materiali
sonori, fotografici, video, grafici;
5. Sviluppo del laboratorio multimediale con attività legate alle immagini, al suono e
alla parole per la composizione della/e “storia/e multimediale”.
6. produzione di un prodotto finale da definirsi che racconti il lavoro pomeridiano
svolto durante l’anno (es. cortometraggio, trailers, video back-stage,…)
6. Restituzione con gli insegnanti e i genitori da parte degli adolescenti del lavoro
fatto tramite il supporto dei materiali prodotti
Nel periodo successivo la chiusura del primo quadrimestre l’equipe si rende disponibile a confrontarsi con
il Dirigente e gli insegnanti delle scuole medie su situazioni scolastiche dei ragazzi a rischio di bocciatura
o non ammissione all’esame di fine ciclo per valutare l’opportunità di solleciti invii allo sportello
educativo dei ragazzi stessi. I colloqui verteranno a verificare la consapevolezza dei ragazzi rispetto al
loro andamento scolastico (assolutamente non scontata), all’acquisizione di informazioni utili a
comprendere i motivi e le effettive difficoltà, a sostenere la ri-motivazione dando indicazioni per trovare
sostegni all’acquisizione di un efficace metodo per l’elaborazione di ricerche (e/o testi) ed esposizione di
argomenti con collegamenti interdisciplinari (utili sia a sostenere interrogazioni, sia gli esami di fine ciclo)
nei casi in cui vi sia la disponibilità e collaborazione degli insegnanti dei ragazzi stessi.
Tali proposte potrebbero trovare spazio all’interno dei laboratori educativi/formativi descritti di seguito.
3. LABORATORI EDUCATIVI/FORMATIVI (POMERIDIANI):
Per l’anno scolastico 2013-2014 il ksiemt propone ulteriori attività maturate dalla raccolta di bisogni e
informazioni all'interno dello sportello kismet e nel confronto il lavoro congiunto dei progetti Patchwork –
Kismet (prevenzione disagio e promozione del benessere) che hanno messo in evidenza molteplici
situazioni di “normale disagio” ovvero del coinvolgimento di un gran numero di minori in situazioni “a
rischio”, ad esempio essere vittime/artefici di bullismo o atti vandalici, essere immersi in solitudini
relazionali e familiare, il non considerare o non conoscere semplici norme di convivenza sociale, il
disinvestimento scolastico e la futuribilità assente, sembrano essere diventate situazioni tristemente
“normali”.
Tale lavoro di prevenzione ha evidenziato dunque situazioni su cui si sente di dover attivare una presa in
carico: attraverso l’invio in progetti psico-educativi esistenti e la realizzazione di interventi ad hoc che
93
si ipotizzano, nel tempo extrascuola, specifici e mirati per supportare i processi di crescita con i più
giovani o sostenere il ruolo della popolazione adulta (genitori, insegnanti, adulti impegnati in progetti di
solidarietà sociale o di riferimento ecc..) affinché possa credibilmente agire il ruolo di riferimento a cui è
tenuta a rispondere. Tali percorsi saranno condivisi e agiti con la collaborazione del Dirigente e degli
insegnanti degli Istituti Comprensivi di Pianoro e Rastignano per i ragazzi delle scuole medie inferiori e
risulteranno utili per una rivalutazione del percorso scolastico degli alunni in sede di Consiglio di Classe.
Gli elementi maggiormente significativi che inducono ad individuare delle azioni di sostegno riguarda la
percezione di normalità degli episodi riferiti dalla scuola, nei contesti di aggregazione libera, in famiglia siano essi atteggiamenti di disinvestimento verso il proprio percorso scolastico, sia agiti di sorpruso,
aggressività e/o strumentalità verso i pari o in generale, nelle relazioni quotidiane- e la trasversalità dei
minori coinvolti, non necessariamente individuabili come minori “problematici”.
Nell'intento di fornire delle occasioni esperienziali e di crescita significative, supportare la scuola nella
gestione di percorsi educativi, nonché creare spazi di riflessione e rielaborazione in riferimento alle
molteplici informazioni/segnalazioni pervenute dai diversi ambienti sopra citati, si propone la
strutturazione di “laboratori educativi pomeridiani per adolescenti, gestiti dagli educatori del territorio
sia in forma autonoma sia in collaborazione con le risorse ed i servizi locali.
Le attività si svolgeranno presso la frazione di Rastignano nei locali adiacenti allo Spazio Giovani poiché
dalle informazioni raccolte e nel confronto con i diversi interlocutori attivi nel territorio si evidenzia, già
da diverso tempo l'opportunità di definire nella frazione, luoghi e spazi dedicati alla popolazione più
giovane con la necessità di porre una attenzione “educativa” nelle dinamiche relazionali spontaneamente
agite.
Ved. Scheda n°3
Scheda n°1 –
KISMET SCUOLA (SPORTELLO + LABORATORIO) - DESTINATARI, OBIETTIVI, AZIONI
Destinatari:
Obiettivi
Azioni
Alunni e
alunne delle
scuola
medie;
Supportare il passaggio dalla scuola
primaria alla scuola secondaria di
primo grado
Programmazione di laboratori di
accoglienza nelle classi prime strutturati
in due incontri da due ore in sinergia con
lo sportello Patchwork.
Accogliere i bisogni e le esigenze degli
alunni/e relativi all’età
preadolescente;
Accoglienza e confronto in merito a
situazioni potenzialmente critiche
attraverso colloqui con i singoli alunni;
Facilitare la messa in rete tra la
scuola, i servizi di riferimento, le
famiglie e le risorse territoriali;
Confronto e invio (qualora ritenuto
opportuno) ai servizi territoriali di
riferimento: sportello Patchwork, spazi
giovani, servizi educativi del territorio,
centri per l’orientamento, servizio
minori, ecc.,)
Promuove la conoscenza e l’utilizzo delle
risorse presenti nel territorio di
riferimento:, attività ricreative, di aiuto
compiti, iniziative culturali, servizi
educativi extrascolastici, servizi rivolti
alla salute e al benessere della persona….
Ecc. ecc.
Corpo
94
Accogliere segnalazioni in merito a
Definire delle azioni di intervento con
docente
dell’Istituto;
situazioni/episodi di criticità,
difficoltà o disagio degli alunni
verificatesi nel contesto scuola;
eventuali gruppi e/o singoli attraverso
invii allo sportello;
possibilità di realizzare laboratori in
orario scolastico su specifica richiesta dei
docenti in collaborazione con i referenti
del Patchwork;
confronto su situazioni problematiche per
valutazione congiunta sull'opportunità di
fornire specifica e formale segnalazine al
servizio sciale minori.
Genitori
e/o adulti di
riferimento
significativi;
promuovere un confronto sui
preadolescenti attraverso la messa in
rete delle informazioni tra scuola ed
extrascuola;
Mantenere un canale di comunicazione e
confronto aperto con gli insegnanti
durante la presenza del servizio per
valutazione di opportunità e progetti
educativi presenti sul territori e fruibili
dagli alunni della scuola
Agevolare il contatto tra scuola,
famiglie e servizi di riferimento;
Costruzione di contatti informali
attraverso le conoscenze che il progetto
territoriale ha già maturato con alcuni
nuclei familiari;
facilitare la messa in rete con lo sportello
psicologico Patchwork.
Scheda 2.
KISMET – LABORATORIO MULTIMEDIALE (CASA ARCOBALENO/POMERIDIANO)
Obiettivi – fasi laboratoriali
Azioni/strumenti
Tempi
1.
Costituzione del gruppo obiettivo
Raccolta iscrizioni e confronto tra insegnanti,
educatori, Patchwork e Servizio Sociale e di
neuropsichiatria per eventuali inserimenti mirati
Settembre – ottobre
2013.
promozione e realizzazione di un incontro di
conoscenza rivolto ai genitori per
presentazione attività;
Novembre 2013
Impiego di strumenti quali i giochi di
presentazione, socializzazione, di fiducia,…
Novembre 2013
(primi incontri)
Definizione di una uscita in esterno a seguito
della raccolta di proposte effettuate dal
gruppo e mediate dagli educatori
Dicembre 2013
Avvio di una serie di attività
ludico/laboratoriali realizzate in gruppo, per
sottogruppi e singolarmente
Da gennaio ad aprile
2013
Realizzazione di attività in esterno in
ambienti urbani e naturali
Da gennaio a maggio
2014
2.
Coinvolgimento e conoscenza dei
genitori dei partecipanti
3.
Promuovere la conoscenza e
l’instaurarsi di relazioni positive
fra tutti gli afferenti
4.
Sostenere la motivazione ad
intraprendere il percorso
progettuale e promuovere
l’appartenenza di gruppo
5.
Lavoro sulle capacità espressive e
narrative
6.
Promozione di esperienze
significative con particolare
attenzione alla sfera emotiva e
relazionale
7.
95
Elaborazione dei vissuti
attraverso la ri-costruzione –
narrazione dell’esperienza
8.
Acquisizione di competenze
relative alla produzione di una
narrazione (parlata, sonora,
visiva, rappresentata, ecc)
9.
Valorizzazione del lavoro svolto
dal gruppo obiettivo
96
documentazione delle esperienze e attività
realizzate con il supporto di materiali sonori,
fotografici, video, grafici.
Da gennaio a maggio
2014
Laboratorio multimediale mirato alla
costruzione del racconto delle esperienze
pomeridiane.
Aprile – maggio 2014
Consegna delle schede di valutazione finale
circa l’esito progettuale di ogni singolo
alunno agli insegnati referenti;
Coinvolgimento delle famiglie dei docenti
nella festa finale del progetto in cui verrà
proiettato il video ed esposti i materiali
grafici e fotografici realizzati
Giugno 2014
Scheda 3:
KISMET – LABORATORI EDUCATIVI (RASTIGNNAO/POMERIDIANO
TIPOLOGIA
Laboratori
Formativi in
collaborazione con
la scuola
OBIETTIVI
Sostenere la motivazione
alla continuità formativa
AZIONI
- incontri con la
responsabile per
l'orientamento;
- visite agli enti per la
formazione individuate
- organizzazione di microlaboratori con aziende
locali
Percorsi
Formativi
Aggregativi
Promuovere pensiero
critico e impegno attivo
nella gestione del tempo
libero
- utilizzo sala internet e
gestione condivisa di
social network e canali
d'interazione via web;
- realizzazione di giochi e
momenti aggregativi per
la frazione (es. tornei
ping-pong, biliaridno);
REALTà E SERVIZI
COINVOLGIBILI
Ufficio politiche giovanili
Ufficio per l’orientamento
e la formazione,
Entri per la formazione
Scuole secondarie di
secondo grado
Aziende locali
Associazionismo locale
Istituto comprensivo
Associazionismo locale
Ufficio politiche giovanili
Associazioni sportive
invio presso percorsi
formativi proposti dalle
realtà e risorse locali (es.
associazioni, ecc)
Accoglienza attività
di borse lavoro e
percorsi formativi
Contenere i fattori di
rischio con la promozione
di capacità e competenze
individuale
- sperimentazione di
piccoli lavori in contesti
protetti;
- monitoraggio e feed-back
sulle competenze
individuate;
-
Laboratori tematici
Promuovere informazione
e consapevolezza nella
lettura del proprio stato
emotivo/relazionale
- Incontri su tematiche
relative alle dinamiche di
gruppo e relazionali
- Incontri su tematiche
legate alla - affettività –
identità
Associazionismo locale
Aziende del territorio
Enti per la fomrazione
Progetto Patchwork
Consultorio familiare
Spazio Giovani
97
98
CINEMA E TEATRO
- LABORATORI DI TEATRO A CURA DELL’ ASSOCIAZIONE CA’ ROSSA –
C/O SALA POLIVALENTE PIANORO FACTORY (TUTTE LE CLASSI)
- SPETTACOLO TEATRALE A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CA’ ROSSA (PER
TUTTE LE CLASSI)
- RASSEGNE CINEMATOGRAFICHE (TUTTE LE CLASSI)
o “RAGAZZI, CINEMA ED EMOZIONI” A CURA DELL’UFFICIO
POLITICHE GIOVANILI
o “LA STORIA IN PELLICOLA” A CURA DELLA BIBLIOTECA
99
100
LABORATORIO DI TEATRO
Proposta di due laboratori teatrali rivolti agli allievi della Scuola secondarie inferiori del Comune di
Pianoro, da realizzarsi nell’anno scolastico 2013-14
Premessa
Il laboratorio è un percorso di studio delle tecniche teatrali di base, finalizzato alla costruzione di uno
spettacolo che viene presentato al pubblico nella sala Teatrale dello Spazio Arcipelago. La recitazione è
una tecnica che richiede il potenziamento delle capacità espressive del corpo e della voce, strumenti
fondamentali nel lavoro dell'attore. Indaghiamo inizialmente le possibilità del corpo di esprimersi e di
raccontare , quindi studiamo le tecniche espressive dell'uso della voce nell'interpretazione di dialoghi
e monologhi, per poi confrontarci direttamente con la messa in scena. Attraverso lo studio delle
tecniche di base della recitazione, i ragazzi hanno la possibilità di sviluppare una maggiore
consapevolezza, oltre che delle proprie capacità espressive, delle dinamiche di relazione interne ad un
gruppo che si confronti con la realizzazione di un obiettivo comune, attraverso il dialogo ed il confronto
Il teatro è uno strumento, attraverso cui è possibile sviluppare la propria natura creativa, facendo del
corpo e della voce, strumenti di gioco e di apprendimento, capaci di potenziare la fiducia in se stessi.
I Laboratori
1. Delitti e Castighi
Rivolto agli allievi delle Classi II e III della Scuola Media Vincenzo Neri
In un ipotetico Limbo si incontrano i personaggi delle tragedie di Shakespeare e si raccontano le
proprie disavventure. A partire dall’analisi delle più note tragedie shakespeariane, si provvede ad una
riscrittura del testo, mettendo in evidenza i nodi drammatici su cui il noto autore di tragedie e
commedie ha strutturato la sua opera. La produzione pittorica relativa alle icone del teatro
shakespeariano fungerà da riferimento nella costruzione di immagini e quadri che i ragazzi
101
elaboreranno a partire dalla tematica trattata. Le tecniche di base dall’arte scenica, studiate nel corso
del laboratorio, verranno applicate nella realizzazione della messa in scena finale.
2. Meraviglia delle Meraviglie
Rivolto agli alunni delle Classi I e II della Scuola Media Vincenzo Neri
“ E scivola nel pomeriggio d’’oro piano la barca col pigro equipaggio”
L’immaginario di Lewis Carroll, fornisce il pretesto per avviare una
riflessione sull’universo del sogno e dell’immaginazione, indagando
quella zona di confine tra la veglia e il sonno , in cui, in forma di
immagini, le paure e i desideri prendono forma. Il tempo, scultore e
metronomo dell’esistere, diviene soggetto protagonista della
narrazione,
attraversando territori misteriosi tra realtà e
immaginazione, permettendo ai fatti di susseguirsi nell’ordine stabilito
dal soggetto che ricorda. I personaggi suggeriti dalla narrazione di
Carroll, forniscono gli archetipi per una riscrittura scenica, in cui i
giovani attori hanno la possibilità di confrontarsi con le tecniche
acquisite durante il percorso di studio della propedeutica teatrale di
base.
Obiettivi generali
−
−
−
−
−
Promozione della cultura come strumento di supporto nella crescita
Valorizzazione delle relazioni interpersonali nel contesto scolastico
Educazione al confronto e al dialogo
Rafforzamento della fiducia in se stessi e nelle proprie capacità espressive e di analisi
Promozione dell’attività teatrale come strumento ludico di incontro e di relazione
Obiettivi specifici
−
−
−
−
Apprendimento delle tecniche teatrali
Educazione al movimento espressivo
Educazione alla collaborazione nella realizzazione di un obiettivo comune
Realizzazione di risultati artistici (lo spettacolo) che possano fornire uno strumento di
verifica delle capacità acquisite durante il percorso
Metodologia adottata
Ogni incontro sarà diviso in due fasi principali
La prima, finalizzata all’apprendimento delle tecniche di recitazione, attraverso giochi di relazione ed
esercizi espressivi, mirati, oltre che all’apprendimento della tecnica, alla formazione di un gruppo di
lavoro capace di confrontarsi in modo condiviso con il momento di verifica finale.
La seconda, finalizzata all’analisi del tema e all’elaborazione delle varie possibilità di messa in scena,
attraverso esercizi di improvvisazione e composizione.
Gli ultimi incontri saranno dedicati alle prove generali dello spettacolo.
Risultati attesi
- Apprendimento delle tecniche di recitazione.
- Coinvolgimento dei due gruppi di lavoro nella realizzazione di un obiettivo comune
- Realizzazione di un evento finale capace di coinvolgere la comunità scolastica e l’ambito
familiare di riferimento
102
Destinatari dell’intervento
Ragazzi delle Classi I, II e III della Scuola Media Vincenzo Neri.
Insegnanti.
Famiglie.
Adulti di riferimento.
Ambito Territoriale
Comune di Pianoro
Spazi Coinvolti
La Sala Polivalente del Pianoro Factory per le lezioni
Lo Spazio polivalente della Sala Arcipelago per le prove generali e lo spettacolo
Tempi di realizzazione
Il laboratorio verrà realizzato nel periodo tra ottobre 2013 e aprile 2014
Frequenza
Un incontro a settimana di 2 ore ciascuno
Una settimana intensiva prima dello spettacolo finale
Durata
15 incontri più i giorni di prove generali e spettacoli
Elementi innovativi
Integrazione tra attività fisico-motoria e materie letterarie e discipline artistiche.
Direzione Didattica
Rossella Dassu
Collaboratori
Maurizio Sangiradi (organizzazione)
Valentina Ruocco (assistenza agli incontri)
Luigi Sermann (direzione scenotecnica)
Info
Email: [email protected]
Tel: 347 5723984
103
104
SPETTACOLO TEATRALE
PER QUESTO!
Produzione: LA BONAVENTURA
Di: Lucio Diana Eleonora Mino Davide Viano –
Tratto dal libro “Per questo mi chiamo Giovanni” di L. Garlando
In collaborazione con: Spettacolo allestito presso la Casa Teatro Ragazzi e Giovani di Torino
Attori / interpreti: Eleonora Mino
Anno di produzione: 2012
Regia: Scena e Luci _ Lucio Diana Collaborazione alla messa in scena_ Roberta Triggiani
Musiche: René Aubry e W. A. Mozart
Scenografia: Lucio Diana
Durata: 55
Pubblico di riferimento: Spettacolo per bambini e ragazzi fino ai 13 anni
Costo: 4€ a ragazzo
Premi ricevuti: Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito a “In Viaggio…con
Giovanni - percorsi culturali di educazione alla legalità” una propria medaglia di rappresentanza
Descrizione:
Giovanna è una bambina di Palermo.
Dopo un episodio di bullismo capitato ad un compagno di scuola, il suo papà decide che è arrivato
il momento di regalarle una giornata speciale, da trascorrere insieme, per raccontarle la storia di un
certo Giovanni. E per svelarle il mistero di Bum, peluche con le zampe bruciacchiate, che la
accompagna da quando è nata. Attraverso le parole delicate della narrazione, incontreremo padre
e figlia che esplorano Palermo, e la storia di Giovanni Falcone e del pool anti-mafia. Rievocata
nei suoi momenti-chiave, la vita del Giudice s'intreccerà con la storia personale della bambina e del
suo papà. Giovanna scoprirà cos'è la mafia, che esiste anche a scuola, nelle piccole prepotenze
dei compagni di classe, ed è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare
grandi.
Lo spettacolo è nato all'interno del progetto "IN VIAGGIO… CON GIOVANNI", un insieme di
eventi che si pongono come obiettivo primario quello di parlare alle nuove generazioni di
LEGALITA’. Nato da un idea di Eleonora Mino, Co-Direttore Artistico della Compagnia
Bonaventura, avvocato ed operatrice culturale torinese, il Progetto ha ricevuto la Medaglia del
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e ha come Madrina la Professoressa Maria
Falcone, sorella del Giudice. In caso di repliche scolastiche, o laddove è richiesto, sarà possibile un
dibattito a fine spettacolo. La compagnia è disponibile a rispondere alle domande sulle tematiche
trattate: legalità, mafia, bullismo.
105
Destinatari:
Ragazzi delle Classi I, II e III della Scuole Secondarie.
Presso: Sala Arcipelago
Tempi: marzo 2014
Tratto da/Per approfondimenti: http://www.teatrocivilenetwork.it/shows/view/per-questo
Info:
Ufficio Politiche Giovanili
Raitè Laura
Alice Milano
051 626 57 13-19
106
RASSEGNE CINEMATOGRAFICHE
Quest’anno verranno proposte due diverse rassegne cinematografiche:
 RAGAZZI, CINEMA ED EMOZIONI A cura di Ufficio Politiche Giovanili del Comune
di Pianoro (per tutte le classi)
Gli insegnanti referenti potranno prendere contatti con l’Ufficio Politiche Giovanili al fine di
definire il calendario delle proiezioni.
Tel: 051 626 57 13
E-mail: [email protected]
 LA STORIA IN PELLICOLA A cura delle Biblioteche del Comune di Pianoro (per tutte le
classi)
I singoli incontri di visione sono da concordare direttamente con le biblioteche almeno 3
settimane prima della data desiderata e possono avvenire nelle seguenti giornate e orari:
- BIBLIOTECA DI PIANORO: mercoledì e giovedì dalle ore 8.30 alle ore 13.30
Referente: Silvia Cuppini 051 774654
- BIBLIOTECA DI RASTIGNANO: lunedì, martedì e mercoledì dalle 9 alle 13.30
Referente: Manuela Zocca 051 626 0675
Ogni classe potrà partecipare a due visioni per ogni rassegna
A seguito descrizione delle due rassegne
107
RAGAZZI, CINEMA ED EMOZIONI
La sfera emozionale affettiva riveste una notevole importanza nello sviluppo dell'individuo,
soprattutto nelle fasi di vita della preadolescenza e dell’adolescenza, in cui il ragazzo e la ragazza
cominciano a definire le proprie scelte personali e sociali. Il ruolo che l'educazione socio-affettiva
può svolgere è quello di facilitare gli studenti ad acquisire conoscenza e consapevolezza delle
emozioni proprie e degli altri, insieme alla valorizzazione delle proprie risorse di gestione della
comunicazione interpersonale e di autentici rapporti con i pari e con gli adulti. Tale approccio
consente un pieno sviluppo della capacità di apprendimento non solo cognitivo, di risoluzione di
problemi, di capacità di compiere scelte adeguate e di essere protagonista del proprio percorso di
vita, ma anche di apprendimento emotivo che consenta all'individuo di realizzarsi pienamente come
adulto.
Abbiamo raccolto una serie di film che possono essere utili per un dibattito e un confronto
IDENTITÀ E DIVERSITÀ
Molti film hanno trattato in modo attento, intelligente e significativo il tema dell’handicap, della
malattia mentale e/o della “diversità” di un soggetto anche perchè semplicemente non omologato al
gruppo.
Edward mani di forbice
Buon compleanno mister Grape
Jimmy Grimble
MASCHILE E FEMMINILE
Il cinema racconta il tema dell’identità maschile e femminile oltre gli stereotipi
Billy Elliot
Sognando Beckham
DIVENTARE GRANDI: ISTRUZIONI PER L’USO
Non più bambini e non ancora adulti. Età di passaggio, caratterizzata da grandi trasformazioni.
Central Do Brasil
L’anno in cui i miei genitori andarono in vacanza
GIOVANI E RELAZIONI FRA COETANEI: L’AMICIZIA
Il gruppo di amici, spesso creato tra i banchi di scuola, rappresenta uno spazio in cui potersi
confrontare e rispecchiare, secondo idee, valori e regole universalmente conosciute e comprese. Le
relazioni che si vengono a creare sono estremamente forti e rappresentano una sorta di
emancipazione dall'ambito familiare
Stand By Me
Un ponte per Terabhithia
108
GIOVANI E RELAZIONI FRA COETANEI: L’AMORE
L’adolescenza è la fase della vita in cui si rincorre l’amore con maggiore trasporto: ed è a quest’età
che lo si scopre realmente. I primi amori vengono vissuti con molta intensità, pieni di speranze, di
idealizzazioni e con sofferenza per i momenti di crisi o per la fine del grande amore.
Mignon è partita
Moonrise Kingdom
GIOVANI E ADULTI:L’INCONTRO IM/POSSIBILE?
Questi film prendono in esame il mondo dell’adolescenza in rapporto al mondo adulto, centrando di volta in
volta l’attenzione sul rapporto genitori – figli o adulti e ragazzi, sul bisogno di quest’ultimi di attenzione e
partecipazione ai loro problemi, sulla crescita come difficile percorso sospeso tra responsabilità e
spontaneità, tra necessità di protezione e comprensione e desiderio di autonomia e separazione.
Coraline
La ragazza delle balene
La rassegna sarà effettuata presso:
- per le scuole di Pianoro: Centro Culturale Giovanile Pianoro Factory, Via dello Sport 2/3
- per le scuole di Rastignano: presso la sala eventi del Centro Civico di Rastignano di Via Andrea
Costa, 66, Rastignano.
Si invitano le insegnanti a provare ad organizzarsi in gruppi di almeno due classi e massimo tre.
Ogni classe potrà partecipare massimo a due proiezioni.
ORGANIZZAZIONE:
I referenti degli insegnanti potranno prendere contatti con l’Ufficio Politiche Giovanili al fine di
definire il calendario delle proiezioni (che dovranno concludersi entro fine marzo).
Tel: 051 626 57 13
E-mail: [email protected]
EDWARD MANI DI FORBICE
Regia:
Tim Burton
Genere:
Temi:
Eta' consigliata:
Interpreti:
Fantasy
Le diversità
Scuola secondaria di primo grado
Alan Arkin, Kathy Baker, Johnny Depp, Roberta Olivieri, Vincent Price,
Winona Ryder, Dianne Wiest
Usa
1990
103'
Origine:
Anno:
Durata:
Trama:
Una bimba chiede l'origine della neve alla nonna che le racconta la storia
di Edward, con forbici al posto delle mani. Lasciato incompiuto dal suo
109
inventore, morto quando stava per terminare l'opera, Edward ha vissuto
solitario in un castello, finché Peg non lo ha condotto in famiglia. I
vicini lo accolgono bene, colpiti dalla sua abilità nel tagliare. Ma quando
Edward rifiuta le avance dell'attempata Marge e manda a rotoli una
trasmissione televisiva, viene visto con sospetto. È innamorato di Kim,
figlia di Peg, ma il suo fidanzato Jim fa di tutto per ostacolarlo. Intristito,
Edward regala a Kim una scultura di ghiaccio: mentre la sta ultimando
sembra che nevichi. Anche Kim ama Edward, ma Jim s'ingelosisce. In
uno scontro cruento al castello Jim muore. Edward dovrà restare da solo
per sempre. L'anziana Kim finisce la storia: ogni volta che nevica sa che
Edward pensa a lei.
Critica 1:
Autore critica:
Fonte critica
Critica 2:
110
Pur con qualche ingorgo verso la fine, è la favola più originale uscita da
Hollywood da molti anni, nella sua miscela di tenerezza e crudeltà. Il
talento grafico di Burton (il quartiere residenziale di pistacchio e
caramello, l'assurdo e minaccioso castello, Edward che con le sue cesoie
tosa i cani e modella cespugli) è al servizio di un universo intensamente
"poetico".
Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli
Il film appare in primo luogo una riflessione sulla dialettica tra
inclusione ed esclusione, accettazione e rifiuto. Edward è un diverso,
non solo fisicamente ma anche socialmente: non conosce i codici di
comportamento del villaggio e deve imparare molte cose, come un
bambino, pur sapendone fare molte altre. Il suo handicap, le mani di
forbice come simbolo di una mancanza, può apparire una limitazione nella sequenza a tavola o sul letto ad acqua - ma a ben vedere spesso
risulta una risorsa. La sua maestria nel tagliare diventa presto l'ultima
moda per le annoiate signore del vicinato, dalle siepi ai cagnolini fino a
giungere, in un'irriverente e divertita sostituzione, alle pettinature.
Burton riflette quindi sul fatto che l'attribuzione di diversità sia spesso
soggettiva, a seconda di come la si valuti. La parabola del protagonista,
che da curiosità aliena si trasforma gradualmente in ospite imbarazzante
e infine in presenza dichiaratamente non gradita, contro cui riversare le
proprie frustrazioni e ossessioni, esemplifica bene il funzionamento del
pregiudizio, che letteralmente attribuisce un giudizio - sia esso positivo
o negativo, conta poco - a prescindere da un reale confronto con l'altro.
Lo slittamento verso il negativo traduce definitivamente il pregiudizio in
discriminazione.
Queste tematiche sono generali, ma nel film la presenza adolescenziale
le connota in modo particolare. Di fronte ai sentimenti vissuti da Edward
e Kim, alla loro necessità di andare oltre ogni apparenza e convenzione
sociale, spicca non tanto la mostruosità del diverso, ma di quella diffusa
"normalità" adulta che nei fatti si rivela assolutamente invivibile e
artefatta. In questo senso, la provincia ideale messa in scena dal film,
non appare tanto una categoria geografica, ma piuttosto uno stato
mentale. I colori pastello delle case che fanno pendant con le auto e i
vestiti, l'incapacità di essere originali, per cui ogni moda si diffonde
all'istante, gli stessi ritmi di vita scanditi dai mariti che vanno o tornano
dal lavoro, le rigidissime divisioni di genere, traducono nei
comportamenti ciò che Burton ha reso scenograficamente: un'assoluta
orizzontalità, piattezza quotidiana che dietro l'apparenza leggiadra cela
un vuoto pneumatico.
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:
A fronte di questa piattezza, irrompe la verticalità del diverso, il suo
castello oscuro, ma soprattutto la prospettiva, per Kim, di vivere
finalmente un sentimento totalizzante e senza compromessi come
l'amore passionale. L'amarezza sta nel fatto che tale dimensione appare
possibile solo nelle favole, o in momenti di assoluta magia, come accade
nella sequenza della scultura di ghiaccio, in cui il dolore si trasforma in
poesia, con la neve che appare per la prima volta in un paese in cui
anche il Natale sa di polistirolo.
L'irriducibilità di Edward a qualsiasi schema pregresso segna non a caso
la condanna da parte della maggioranza e l'amore da parte di chi lo
frequenta realmente. Prima della passione con Kim, Edward ha trovato
accoglienza nella sua famiglia, con Peg che offre quell'affetto
genitoriale che non ha mai potuto sperimentare. Nella loro semplicità, i
Boggs sono persone attente, che capiscono il disagio di chi non è
identico a loro, ma lo accettano senza giudicarlo, attenti piuttosto a
fornirgli indicazioni per il suo ambientamento. E forse non è un caso che
sia proprio Peg a trovare e adottare Edward: lei che, venditrice
ambulante di cosmetici è sistematicamente messa alla porta dalle vicine,
conosce il prezzo dell'esclusione.
Michele Marangi
Aiace Torino
BUON COMPLEANNO MR. GRAPE
Regia:
Lasse Hallström
Genere:
Temi:
Eta' consigliata:
Interpreti:
Drammatico
Diversità, disagio giovanile
Scuola secondaria primo grado
Johnny Depp, Leonardo Di Caprio, Juliette Lewis, John C. Reilly,
Mary Steenburgen, Darlene Cates, Laura Harrington
Usa
1993
116'
Origine:
Anno:
Durata:
Trama:
Dal romanzo omonimo di Peter Hedges che l'ha sceneggiato. A Endora
(Iowa, 1091 abitanti) non succede mai niente, ma c'è gente interessante
come i Grape: dopo il suicidio del padre, il primogenito Gilbert,
commesso in un emporio, mantiene la madre (che pesa 250 kg e da
sette anni non esce più di casa), due sorelle e un fratellino, ritardato
mentale.
Critica 1:
Curioso film sulla voglia di tenerezza e l'importanza della famiglia, che
riscatta il tasso di saccarosio per delicatezza del tocco, cura dei
particolari, colori del paesaggio (fotografia di Sven Nikvist). Al suo
secondo film americano, lo svedese Hallstrom dimostra che sa come e
che cosa guardare
Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli
Fonte critica
111
Critica 2:
Autore critica:
Hallstrom quindi sa come e cosa guardare ed è per questo motivo che i
sentimenti da lui messi in scena trovano la nostra adesione
incondizionata. Avvertiamo infatti con sicurezza che con lui non
corriamo il rischio di essere manipolati (cosa che invece adora fare
Petersen, per restare in tema di nord-europei sbarcati a Hollywood).
Hallstrom tiene costantemente a bada gli elementi ricattatori insiti in
una materia così fragile. Basti pensare al modo in cui è raffigurato
Arnie (Leonardo Di Caprio, con Harvey Keitel, è il più grande attore
americano del momento: vedere per credere). Visto superficialmente il
personaggio di Arnie potrebbe addirittura irritare. Ancora una volta un
disabile viene ritratto come un essere angelicato, portatore di verità
maiuscole e privo di qualsiasi contraddizione: quindi catalizzatore della
buona coscienza dello spettatore. Ma Hallstrom non ha alcuna velleità
sociologica: Arnie vive in un mondo di sogno e funziona soprattutto
come doppio di Gilbert e dei suoi sentimenti congelati che questi non
riesce ad esprimere e che nel fratello minore trovano invece
un'esemplificazione serena e gioiosa. Là dove Gilbert è silenzioso, a
tratti rancoroso, indolente, Arnie è una festa mobile. Vive seguendo il
proprio principio di piacere, esplicitando i desideri più profondi del
fratello. Come spiegare altrimenti la sua ossessione per la cisterna
dell'acqua. Troppo scoperto, troppo didascalico? Può darsi. Ma, ancora
una volta, è lo spazio che circonda Gilbert (e Arnie) a far sì che i
piccoli sommovimenti del suo cuore risuonino di tonalità inedite. Perso
in una vastità che è (già) stata testimone di avvenimenti di ben altra
portata, Gilbert si ritrova a vivere una personalissima epopea
minimalista, la quale non è altro che l'immagine della fine del mito
dell'espansione western. Cosa rimane da scoprire, conquistare quando
tutte le frontiere sono state aperte? Hallstrom, senza scomporsi, ci
suggerisce che forse è il caso di iniziare a provare a varcare quelle
frontiere interiori che ancora ci impediscono di comunicare a amare in
maniera nuova, altra. Dunque, proprio come avviene nella più solida
tradizione western, il paesaggio diventa lo specchio nel quale si riflette
il sentire di Gilbert. Con la differenza però che questa volta non si tratta
di "costruire una città", ma di fuggire altrove e abbandonare tutte le
città possibili per ritrovare se stessi.
Giona A. Nazzaro
JIMMY GRIMBLE
Regia:
John Hay
Commedia
Genere:
Diventare grandi, diversità
Temi:
Eta' consigliata: Scuola secondaria primo grado
Interpreti:
Origine:
Anno:
112
Lewis McKenzie, Jane Lapotaire, Robert Carlyle, Gina McKee, Ray
Winstone, Jim Whelan, Samantha Cunningham, Ben Miller, Ciaran
Griffiths, Bobby Power, Samia Ghadie, John McArdle, Charles Denton,
Azmier Ahmed, John Henshaw
Francia, Gran Bretagna
2000
Durata:
105 Min
Trama:
E' la storia del difficile passaggio dall'infanzia all'età adulta di un
ragazzino vessato dai suoi compagni. Jimmy sogna di diventare un
calciatore professionista e di raggiungere il successo. Quando una
vecchia bizzarra lo fa rifugiare nella sua povera casa per sfuggire
all'odioso compagno Gordon trova un magico paio di vecchi scarpini da
calcio che gli porteranno fortuna e lo aiuteranno a acquistare la fiducia
in sè e a realizzare i suoi sogni.
Critica 1:
«L’adolescenza è un’esperienza incredibilmente intensa per i ragazzi e
le ragazze perché passano da un estremo all’altro, ogni cosa è per loro
più intensa ed emotivamente coinvolgente, non hanno l’equilibrio
dell’età adulta.
La storia di Simon [l’autore dell’idea, n.d.r.] riflette questi estremi:
quando Jimmy è giù, si sente il peso del mondo sulle spalle; quando è
su, fa salti di gioia. [...]
Quello che mi ha colpito è stato anche il tema della lotta di un ragazzo
per credere in sé stesso. A scuola viene tormentato perchè è piccolo e
insignificante – è un bersaglio facile –ma il calcio diviene la sua via di
fuga dal ruolo di vittima.
Il calcio non è l’obiettivo principale – benchè sia qualcosa con la quale
molte persone possono certo identificarsi – serve a Jimmy,
semplicemente, come mezzo per scoprire sè stesso.
[...] È una favola urbana moderna su come un ragazzo superi tutti gli
ostacoli e impari
ad avere fiducia in sè stesso».
Jimmy Grimble è davvero una favola urbana (la morale finale di Jimmy
ce lo ricorda: “Così eccoci alla fine. Abbiamo vinto, io ho una ragazza e
un nuovo papà. E tutto in un giorno. Ma questo genere di cose,
beh…succede solo nelle fiabe”) che usa il calcio per svelare le sue
componenti umane (come di altri sport di gruppo):
“Da un lato le sue potenzialità di fascinazione individuale, o
identificativa (chi sta in campo e chi guarda: in sintesi il bisogno di
sentirsi eroi in prima persona, o attraverso qualcun altro più bravo di
te); d’altro canto le sue possibiltà ‘sociali’ e socialiazzanti (chi gioca ha
voglia di farsi accettare e riconoscere dalla squadra soprattutto per
imparare a stare con gli altri nella vita)”. (Marco Lombardi Film).
La costruzione drammaturgica contamina commedia, dramma (le
molestie sessuali alla madre di Jimmy, la morte della barbona, il
passato dell’allenatore Eric, la malattia che porta alla cecità Robbie
Brewer,…) e fiaba (le scarpette forse magiche), struttura un puzzle di
intrecci paralleli (la maturazione verso la consapevolezza di Jimmy, la
risoluzione del mistero delle scarpette, il trauma segreto di Eric, il
destino di Gorgeous, il flirt tra Jimmy e Sara, il campionato interscolastico, la love-story di Donna e Harry,…) che converge verso
l’inevitabile happy ending allo stadio.
Jimmy Grimble ha vinto l’Orso di Cristallo al Festival di Berlino come
Miglior Film per
Ragazzi, il Primo Premio ai festival internazionali di Antwerp, Poznan
e Malmo e il Giffoni film festival.
113
BILLY ELLIOT
Regia:
Genere:
Temi:
Eta' consigliata:
Interpreti:
Origine:
Anno:
Durata:
Stephen Daldry
Drammatico
Identità sessuale, rapporto con la famiglia e le radici
Trama:
La cittadina mineraria del nord dove Billy vive con il padre, il fratello e
la nonna afflitta dall'Alzheimer, ha colori grigi e spenti, cieli lividi e
abitanti incattiviti da uno sciopero che dura da troppi mesi e che li ha
ridotti a una povertà tangibile. A casa di Billy i pochi soldi bastano
appena per i generi di sussistenza e per le lezioni settimanali di pugilato,
tradizione di famiglia a cui ci si aspetta che anche il ragazzino renderà
onore. Ma la palestra dove Billy prende molti più pugni di quanti riesca
a darne, condivide gli spazi con il corso di danza classica tenuto dalla
signora Wilkinson. Uno sparuto gruppo di goffe anatroccole in tutù, che
però si muovono seguendo un codice che parla direttamente al cuore di
Billy. Quando Billy accetta la sfida di unirsi al gruppo di ragazze, forse
sa già di aver compiuto una scelta fondamentale. Ovviamente, dimostra
subito di avere un talento naturale. E la maestra, dalla lingua tagliente, la
sigaretta a catena e il cuore d'oro, già lo vede sfuggire a un destino di
mediocrità, sfolgorante su un palcoscenico. Ma prima occorre sfondare i
pregiudizi di un padre e un fratello che considerano la danza una cosa
"da ragazze e invertiti", superare l'ostacolo di ristrettezze economiche
che costringono a distruggere il pianoforte della madre morta per farne
legna da ardere, dimostrare che può accendersi il fuoco bruciante della
passione anche in mezzo alla disperazione di chi si sente predestinato
alla sconfitta.
Critica 1:
C'è uno miniera in sciopero in una città dell’Inghilterra del Nord del
1984 (gli anni del thatcherismo più duro). C'è lo scorcio insolito di una
strada che si butta direttamente nel mare. Ci sono tutte le cose allineate
che abbiamo imparato a riconoscere fin dalla fine Anni '50 con il free
cinema e i dintorni. E i minatori sull'orlo della disperazione, i poliziotti
allineati con gli scudi, i padri e i fratelli maggiori ruvidi, attaccati alla
boxe, ai picchetti, alla birra. E poi c'è un ragazzino di undici anni che ai
guantoni da pugile (tramandati da suo nonno a suo padre e a lui)
preferisce le scarpette con le punte rinforzate da ballerino classico. “Ma
non vuol dire essere finocchio!”, esclama Billy davanti allo stupore
adirato del padre e del fratello maggiore. Vuol dire solo uno passione e
un talento, vuol dire uscire (con uno metafora visivo un po' troppo
esplicita) dalla prigione di mattoni e carbone che la vita ha predisposto
dalla sua nascita. Figlio di minatori, Billy invece vuol fare il ballerino, il
cigno bianco del lago (che apparirà nella scena finale, nel famoso
allestimento londinese di tre anni fa, danzato da soli uomini). Un po' di
Loach e, soprattutto, tanto Mark Herman di Grazie, signora Thatcher!,
dove al posto del balletto e del futuro di un ragazzino (“Diamo almeno a
114
Julie Walters, Jamie Bell, Jamie Draven
Gran Bretagna
2000
110’
Billy una possibilità”, dice il padre quando si convince) erano in gioco la
passione per la musica e l'onore della banda dei minatori: lo
sceneggiatore Lee Hall (che ha seminato nella storia pezzi della sua vita
di adolescente a Newcastle) e il regista Stephen Daldry non nascondono
i loro rimandi, anche se li lavorano dalla prospettiva dell'adolescenza e
del sogno della danza. I balletti improvvisati da Billy (soprattutto quello
centrale, tra i muri, sul tetto, per strada) entrano con piglio antirealistico.
La retorica dei sentimenti e delle riconciliazioni è tenuta sotto stretto
controllo, tanto stretto, però, che rischia di riaffacciarsi e apparire più
ingombrante (mentre nel film di Herman era trionfalmente,
popolarmente esibita, e perciò "giusta"). Ma la miscela funziona, il ritmo
non si allenta, gli attori (in testa la grande Julie Walters maestra di
danza) sono perfetti. E poi, chi non ha mai ballato da solo per sfogarsi?
Autore critica:
Fonte critica
Data critica:
Emanuela Martini
Film TV
27/2/2001
Critica 2:
Billy vive in una famiglia di minatori, in cui la sopravvivenza si fa
sempre più difficile e i rapporti diventano sempre più conflittuali e tesi
man mano il duro sciopero si prolunga. Billy frequenta la scuola e ha la
responsabilità della nonna non autosufficiente. La madre, morta, è
sempre presente nei suoi pensieri; gli ha lasciato in eredità il pianoforte e
la passione per la musica, l’aspirazione alla bellezza, e una lettera per il
giorno del suo diciottesimo compleanno, che egli ha già aperto e recita a
memoria per sentire parole di tenerezza, stima e fiducia, che non sente
dal padre che pure lo ama. Questi desidera per Billy un destino diverso,
come altri padri vede una prospettiva possibile di riscatto nella boxe e lo
costringe a frequentare la palestra, con i calzoncini e i guantoni del
nonno. Il bambino invece sogna Fred Astaire, il ballerino preferito dalla
madre, e appena può suona il piano. Quando il padre scopre il suo
interesse per la danza, scoppia lo scontro e si determina una forte
incomprensione: per il padre, come per il fratello, infatti, secondo
stereotipi radicati della differenza di genere, i ragazzi fanno pallone,
pugilato, lotta, il balletto è cosa per ragazze o omosessuali.
La danza è invece la grande passione di Billy, un forte elemento di
costruzione della sua identità: inizialmente è un desiderio di cui egli
stesso deve riconoscere la legittimità per non sentirsi una femminuccia,
quando da una parte della palestra i sui compagni si allenano sul ring e
dall’altra lui, unico maschio tra le bambine in tutù, esegue i primi
esercizi sulle scarpine a punta. Per coltivare la sua passione non esita poi
a contrapporsi al padre, a prendere lezioni di nascosto, a esibirsi con
fierezza davanti a lui nella palestra la notte di Natale. È questa sua
dimostrazione di volontà a modificare l’atteggiamento negativo del
padre che capisce come la danza sia per Billy la sola occasione di
riscatto sociale e farà di tutto, anche essere tentato di tradire i compagni
in sciopero, per realizzare il desiderio del figlio e sostenerlo nelle fasi di
incertezza e di paura. Da questo momento anche il fratello cambierà
atteggiamento e i rapporti fra i tre diventeranno più affettuosi e intensi.
Il ruolo di sostegno della scelta di Billy, che non può essere svolto dalla
madre se non indirettamente attraverso le parole della lettera “sii sempre
te stesso”, è assunto da Mrs. Wilkinson, l’insegnante di danza. Ella ha
un atteggiamento burbero e severo rispetto alle incertezze di Billy, è
115
attenta e a suo modo amorevole ma senza mai sostituirsi alla madre, è
ferma nella convinzione di vedere giusto, coraggiosa nello sfidare i
pregiudizi maschili e le resistenze del padre e del fratello, pronta a
favorire il distacco del ragazzo da lei e la sua autonomia. La sessualità e
l’identità sessuale sono un tema presente nel film, oggetto dei discorsi
tra Billy e Debbie e tra Billy e Michael. Debbie, anche se la più piccola,
sembra dei tre la più sciolta e sicura: gli parla dei rapporti sessuali dei
genitori, dell’insoddisfazione della madre, cosa che fa sospettare a Billy
di piacere a Mrs. Wilkinson; dopo una lotta con i cuscini sul letto della
sua cameretta, inizia un innocente tentativo di seduzione; quando Billy
sta per partire per Londra, osa andare un po’ oltre nelle sue timide
avance, senza successo. Michael è il compagno di scuola, l’amico con
cui Billy si misura rispetto all’identità sessuale, con cui riflette sul
rapporto tra danza e omosessualità, di cui accetta amichevolmente
l’affetto. Lo ritroviamo, adulto, vestito da donna, al balletto del Covent
Garden a contemplare commosso l’esibizione dell’amico.
Autore critica:
Fonte critica:
Carla Colombelli
Aiace Torino
SOGNANDO BECKHAM
Regia:
Genere:
Tema:
Eta' consigliata:
Interpreti:
Origine:
Anno:
Durata:
Gurinder Chadha
Commedia
Identità di genere
Scuola secondaria di primo grado
Parminder K. Nagra (Jesminder 'Jess/Jessie' Bhamra), Keira Knightley
(Juliette 'Jules' Paxton), Jonathan Rhys-Meyers (Joe), Anupam Kher
(Mr. Bhamra), Archie Panjabi (Pinky)
Stati Uniti - Gran Bretagna - Germania
2002
112'
Trama:
Jess è una ragazza indiana che vive a Londra con i genitori. Questi
vorrebbero che la figlia si sistemasse con un bravo ragazzo indiano, si
laureasse in legge e imparasse a preparare un ottimo chappati. Ma
l'unica cosa che Jess desidera è giocare a calcio bene come il suo idolo
David Beckham. Quando Jules, una sua amica, le propone di entrare in
una squadra di calcio femminile Jess accetta anche se è ben conscia che
i suoi genitori non sarebbero d’accordo.
Critica 1:
(…) Una storia divertente, che non diventa mai comica e
macchiettistica (…).Si torna naturalmente con la memoria ad "East is
East" di Damien O'Donnell, sebbene le situazioni estreme della società
indiana in Inghilterra siano oggi decisamente risolte, in nome di una
integrazione più armonica e di un rapporto famigliare moderno e
costruttivo. Una commedia dal ritmo spedito, con una protagonista
davvero straordinaria, il cui viso intenso e mobile racconta ancora
meglio di quanto non faccia già la sceneggiatura, i tormenti giovanili
nell'inutile tentativo di assecondare i propri e gli altrui sogni.
Valeria Chiari
FilmUp.it
Autore critica:
Fonte critica
116
Critica 2:
Autore critica:
Fonte critica:
Jess sogna Beckham. Non perché voglia esserne la fidanzata, Jess vuole
essere proprio come lui. Tirare le punizioni come lui, risolvere le partite
con un colpo di tacco, infilare la palla nel sette come solo lui sa fare.
Ma i sogni di Jess, che all’anagrafe fa Jessbinder, sono destinati a
naufragare sotto le pressioni di una famiglia indiana tradizionalista, che
vorrebbe una figlia devota al marito che sappia cucinare il Chapatti. Il
mega ritratto del guru in salotto sembra ammonire: il calcio non solo è
roba da maschi, ma è soprattutto roba da inglesi. Non se parla, quindi.
Questa è la risposta della famiglia di Jess alla ragazza che voleva essere
Beckham. Ma a incoraggiare Jess ci sarà Jules, una ragazza bionda e
magra che la convince a iscriversi (di nascosto dalla famiglia) nella
squadra
del
campionato
femminile
locale.
Anche per Jules la via del calcio è una strada in salita: la madre
preferirebbe i push up ai top sportivi e vorrebbe una figlia vestita in
modo femminile e sensuale. Ma Jules ai tacchi preferisce i tacchetti
degli scarpini da calcio, così come Jess preferisce i pantaloncini al più
tradizionale
sari.
Le due ragazze iniziano la loro avventura nel campionato. Vincono,
segnano tanti gol, portano in alto la squadra. La loro amicizia si
intensifica, così come la sintonia sotto porta. Ma a dividere le strade
delle due ragazze ci sarà un uomo, il bell’allenatore irlandese (Jonathan
Rhys Meyers, già visto in Velvet Goldmine) di cui entrambe si
innamorano. E la famiglia di Jess, che torna alla carica dopo aver
scoperto
che
la
ragazza
ha
mentito.
Il risultato è un film coloratissimo e ritmato, dove si respira calcio e
allegria.
Ludovica Rampoldi
Film.it
CENTRAL DO BRASIL
Regia:
Temi
Genere:
Eta' consigliata:
Interpreti:
Origine:
Anno:
Durata:
Walter Salles
Diventare grandi, migrazioni
Drammatico
Scuola secondaria primo grado. Ultimo anno
Fernanda Montenegro, Vinicius De Oliveira, Marilia Pera, Soia Lira
Brasile
1998
115’
Trama:
A Rio de Janeiro, Dora, un'insegnante in pensione che ha sviluppato un
certo cinismo e una sostanziale freddezza verso gli altri, si mantiene
scrivendo lettere per le persone analfabete, che spesso truffa non
spedendo le lettere. Quando una sua cliente muore investita da un
pullman, Dora si trova casualmente a dover ospitare il figlio di questa
sconosciuta, il piccolo e tenace Josuè. La donna, decisa a risolvere in
modo sbrigativo la faccenda, contatta un amico per far sì che il bambino
venga dato in affidamento a una famiglia straniera. Una volta datolo in
consegna, però, viene a sapere da una sua vicina che l'affidamento è una
copertura e che il bambino sta per finire nelle mani di gruppo di
trafficanti di organi. Dora riprende quindi con sé Josuè e decide di
117
partire con lui alla ricerca del padre del piccolo.
È l'inizio di un lungo viaggio in pullman nelle polverose strade del
Brasile, che li porterà a 1000 km di distanza da Rio de Janeiro. Durante
il viaggio, che è anche un viaggio nel passato di lei, il rapporto tra
l'anziana e il bambino, inizialmente venato di diffidenza e di paura,
acquista intensità e dà coraggio a entrambi, rivelando sfumature
inaspettate di tenerezza. Arrivati a casa del padre di Josuè, i due
scoprono che l'uomo ha venduto la casa ed è partito in cerca del suo
figlio più piccolo, Josuè stesso. Dora e Josuè si ricongiungono infine con
gli altri due fratelli del bambino, due ragazzi che hanno ereditato la
falegnameria del padre. Dora decide di affidare il piccolo alle cure di
costoro, e si separa da lui di nascosto all'alba. Dal pullmann che la
riporta a casa, per sempre trasformata dal viaggio che ha compiuto,
scrive al piccolo una struggente e memorabile lettera d'addio.
5 premi internazionali tra cui l'Orso d'oro a Berlino e il Golden Globe.
Critica 1:
Autore critica:
Fonte critica
Critica 2:
Una piccola odissea: un bambino di nove anni in cerca di suo padre, una
donna anziana ed egoista, indurita dalla vita, in cerca dei suoi
sentimenti, un grande paese in cerca delle sue radici. Non è soltanto un
film realistico (o naturalistico, se preferite) come non lo è Il ladro di
bambini di Amelio al quale lo spettatore italiano potrebbe accostarlo.
Non è un film che induce soltanto a un coinvolgimento emotivo. Sulla
scorta della bella sceneggiatura di Joao Emanoel Carneiro e Marcos
Bernstein, insignita del premio Cinema 100 dal Sundance Institute, il
documentarista Salles, al suo secondo lungometraggio dopo Tierra
extranjera (1995), comincia nel prologo a Rio de Janeiro a prendere le
distanze dalla realtà miserrima e disperata in cui vivono Dora
(F.Montenegro) e il piccolo Josué (V. de Oliveira) e di cui sullo schermo
giungono immagini fredde, quasi scarnificate. Quando comincia il
viaggio da Rio verso il Nordeste alla ricerca dell'introvabile padre di
Josué "più che il territorio del Brasile, sembra che i due ne attraversino
l'anima" (Roberto Escobar). Durante il viaggio - che per la donna è
anche il percorso verso la riconquista di una coscienza e una dignità
perdute - il film acquista, insieme, lo spessore di un rapporto sociologico
e la dolcezza di una favola. L'odierna realtà del Brasile povero e del
Nordeste è più dura. Orso d'oro per il miglior film e d'argento alla
tellurica F. Montenegro, premio speciale della giuria e della migliore
interpretazione femminile alla stessa attrice.
Il Morandini
Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli
La stazione di Rio, la Central do Brasil del titolo, è il luogo simbolo di
un paese dalle molte facce e contraddizioni, con un denominatore
comune: la vita umana sembra valere poco, soprattutto se ci si ritrova
soli e indifesi come capita a Josué nel film e a migliaia di bambini di
strada nella realtà. La presenza di un’adulta che sappia fare le veci dei
genitori assenti appare quindi indispensabile per permettere la tutela del
minore, per aiutarlo a costruirsi una propria personalità e per difenderlo
dalle
insidie
che
lo
circondano.
118
Autore critica:
Fonte critica:
Si sottolinea così che i diritti dei bambini possono essere rispettati solo
se gli adulti sanno cogliere i loro bisogni e si impegnano concretamente
a lottare per difenderli. L'ex insegnante Dora appare inizialmente poco
coinvolta dal caso di Josué, ma la sua coscienza si risveglia quando si
rende conto che la presunta associazione per l’adozione internazionale
copre una losca organizzazione che utilizza i bambini di strada o gli
orfani come “materia prima” per il traffico clandestino di organi. La
fuga rocambolesca e un po' troppo cinematografica di Dora e Josué da
Rio
marca
un'importante
cesura
simbolica
nel
film.
L'abbandono della città a favore della provincia e della campagna segna
il passaggio da una dimensione di conflitto spietato, ove un piccolo boss
come Pedrao può uccidere impunemente un ragazzino tra i binari solo
perché aveva rubato merci da pochi soldi, a una prospettiva più umana,
in cui le difficoltà non scompaiono ma possono essere affrontate con
un'ottica
differente.
In questo senso, il lungo viaggio che ritma il film diventa un percorso di
formazione esemplare per Josué, che scopre finalmente un’adulta di cui
fidarsi e riesce gradualmente a essere meno chiuso in se stesso. Con una
costante progressione, il rapporto di affetto reciproco tra i due
protagonisti si rafforza, attraverso tappe emblematiche, che modificano
le iniziali durezze di entrambi e stimolano una nuova relazione
intergenerazionale, in cui la più grande non è più soltanto la più
forte…
Michele Marangi
Aiace Torino
L’ANNO IN CUI I MIEI GENITORI ANDARONO IN VACANZA
Regia:
Genere:
Temi
Eta' consigliata:
Interpreti:
Origine:
Anno:
Durata:
Trama:
Cao Hamburger
Drammatico
Diventare grandi, I giovani e la politica
Scuole medie inferiori
Michel Joelsas (Mauro), Germano Haiut (Shlomo), Paulo Autran
(Nonno Mótel), Daniela Piepszyk (Hanna), Simone Spoladore (Bia),
Caio Blat (Ítalo), Liliana Castro (Irene), Eduardo Moreira (Daniel),
Gabriel Eric Bursztein (Bóris), Felipe Hanna Braun (Caco), Haim
Fridman (Duda), Hugueta Sendacz (Eidel Schwestern), Silvio Boraks
(Rabbino Samuel), David Kullock (Hazã), Einat Falbel (madre di
Hanna), Abrahão Farc (Anatol), Fábio Ferreira Dias (Robson), Rodrigo
dos Santos (Edgar), Sérgio Siviero (Carlão), Edu Guimaraes (Alfredo),
Fredy Delatolas (Ianis)
Brasile
2006
104’
Brasile, 1970. Il mondo è in subbuglio per la guerra in Vietnam e la
crescente ondata dittatoriale nei paesi del Sud America, ma per il
dodicenne Mauro l'unica preoccupazione è la nazionale di calcio
brasiliana che sta per affrontare la finale dei mondiali di calcio in
Messico contro l'Italia che le varrebbe la terza stella sulla maglia.
Tuttavia, gli avvenimenti del suo paese influenzeranno prepotentemente
la vita del ragazzo, costretto a lasciare la tranquilla cittadina di Minas
119
Gerais per trasferirsi nel quartiere Bom Retiro di San Paolo, a casa di
suo nonno, dopo che i suoi genitori, militanti di sinistra, abbandonano il
Brasile per motivi politici. Quando anche il nonno lo lascia solo,
Mauro, che non sa come rintracciare la sua famiglia, viene affidato alle
cure di Shlomo, il responsabile della sinagoga, ed entra così in contatto
con il variopinto e multiculturale universo del quartiere composto da
ebrei, italiani, greci e arabi insieme ai quali condividerà anche la sua
passione calcistica e sperimenterà le gioie e i dolori dell'ingresso
nell'età adulta...
Critica 1:
120
C’è una sequenza altamente esplicativa degli intenti, e persino della
natura "filosofica" del viaggio iniziatico intrapreso dal regista
brasiliano Cao Hamburger (una carriera consumatasi soprattutto fra
TV, documentari e videoinstallazioni) nel suo O ano em que meus pais
saíram de férias, che tradotto letteralmente significa "l’anno in cui i
miei genitori andarono in vacanza", presentato in concorso alla 57ª
Berlinale. La sequenza è quella in cui il piccolo protagonista Mauro
entra nella stanza del nonno defunto e inizia a esaminarne gli oggetti, a
"provare" indosso al suo fisico minuto gli abiti caratterizzanti l’identità
del parente scomparso, compreso il classico copricapo kosher. Si tratta
di un passaggio che sancisce l’avvio di un faticoso processo di
riappropriazione di un’identità culturale, ottenuto tramite un forzato
allontanamento dal nucleo-guscio familiare. Nel finale del film, la
stessa voice-over di Mauro espliciterà il concetto di "esilio", pur se
declinato in un’accezione del tutto personale. Separato dai genitori,
perseguitati politici, private della compagnia del nonno, cui era stato
dato in affidamento, morto improvvisamente di infarto proprio un
attimo prima di accingersi ad accoglierlo, Mauro viene adottato dalla
comunità ebraica del quartiere di Bom Retiro, a San Paolo del Brasile.
Qui convivono da generazioni brasiliani-ebrei di plurima estrazione
nazionale, ed è qui che Mauro, goy di padre ebreo e madre cattolica,
prende coscienza della propria appartenenza a una "forma" culturale
che preesiste persino ai pur inscindibili legami di sangue.
È il 1970, e da sei anni il Brasile vive sotto il giogo di una feroce
dittatura militare, uguale nei modi a tante che hanno devastato il
Sudamerica nella seconda metà del XX Secolo, ma diversa per via del
silenzio cui è stata condannata dall’induzione al subordine determinata
dalla cassa di risonanza dedicate alle tragiche "consorelle" che
affollavano, quasi in contemporanea, il continente. Ma il dodicenne
Mauro, malgrado la partenza improvvisa dei genitori, non possiede la
percezione "storica" di ciò che sta accadendo a lui e alla sua gente: lui
crede che i suoi genitori siano veramente partiti per una vacanza, e
concentra tutta la sua attenzione su altri "oggetti d’amore", feticci
simbolici o materiali sui quali riversare la propria affettività inevasa.
In primis, i Mondiali di Calcio del Messico, che vedono tra i grandi
favorite proprio il Brasile, con il trentenne Pelé star indiscussa insieme
a Jairzinho, Rivelino, Tostão e al comprimario Everaldo, l’unico vero
oggetto del desiderio di Mauro, giacché è proprio la figurina di costui
l’ultima a latitare dal suo album. In secondo luogo, le attenzioni spesso
interessate del nuovo milieu entro cui Mauro, una volta occupata la
casa del nonno, si trova ad abitare, grazie anche alla mediazione
dell’anziano vicino di casa Shlomo; in particolare, Mauro subisce ben
volentieri le "cure" di Hanna, sua (più o meno) coetanea che si
Autore critica:
Fonte critica
Data critica:
innamora silenziosamente di lui. La sequenza in cui Hanna "nega" per
gelosia a Mauro l’accesso al rudimentale peep-show che aggetta su un
negozio di abbigliamento e di cui detiene il controllo (e che lascia
visitare agli altri ragazzi previo pagamento di una gabella),
impedendogli di ammirare le grazie della bella Irene, che lavora nei
paraggi, è al tempo stesso un momento di tenerezza e un passaggio dal
forte valore simbolico: Mauro sperimenta i primi turbamenti amorosi, e
la sua peculiare "educazione sentimentale" non esclude dal proprio
dominio la rivalità, il sospetto, l’assurzione a "oggetto" sessuale (pur se
metaforizzato attraverso un "gioco" sospeso fra malizia e innocenza).
Dal suo non conoscere iniziale/inerziale, Mauro impara a comprendere
la vita adulta, nei suoi aspetti più seduttivi, ma anche in quelli più
tragici; alla fine, proprio mentre il Brasile rade al suolo l’Italia di
Valcareggi laurendosi tricampeón e aggiudicandosi definitivamente la
Coppa Rimet, senza neanche avere il tempo esultare ai gol di Jaizinho e
Carlos Alberto che completano il 4-1 definitivo in quel di Città del
Messico, Mauro impara anche che cos’è la morte: solo uno dei due
genitori
farà
ritorno
dalla
lunga
"vacanza"…
Il merito principale che va ascritto a Cao Hamburger è la delicatezza:
senza mai calcare la mano, lavorando soprattutto sui mezzi toni,
conferisce profondità a un tutto sommato ordinario Bildungsroman. Il
processo di maturazione di Mauro è forse scandito con una "esattezza"
che sfiora l’inconcussa monoliticità, ma possiede comunque i crismi di
una scrittura attenta anche ai più impercettibili scarti emozionali,
arricchita da uno stile capace di "inventare" cinema – le succitate
sequenze del peep-show sono in tal senso esplicative – senza rimanere
prigioniero
di
uno
sterile
accademismo.
Non cambierà la storia della rappresentazione della pubertà al cinema
(peraltro, forse, l’età più irrappresentabile), ma O ano em que meus pais
saíram de férias rimane un bell’esempio di cinema umanista ad altezza
di quasi-adolescente.
Sergio Di Lino
cinemavvenire.it
9/2/2007
STAND BY ME - RICORDO DI UN'ESTATE
Regia:
Genere:
Tipologia:
Eta' consigliata:
Soggetto:
Interpreti:
Origine:
Anno:
Durata:
Trama:
Rob Reiner
Avventura
Amicizia; Il gruppo
Scuola secondaria di primo grado
Tratto dal racconto "The Body" di Stephen King
Richard Dreyfuss, Corey Feldman, Bradley Gregg, Jerry O'Connell,
Jason Oliver, River Phoenix, Gary Riley, Casey Siemaszko, Kiefer
Sutherland, Wil Wheathon
Usa
1986
89'
Nel bosco che circonda Castle Rock, una cittadina dell'Oregon, quattro
ragazzi si danno spesso convegno in una capanna appollaiata sulla
biforcazione di un albero. Il sensibile (e scrittore) Gordie Lachance, il
121
più maturo ed equilibrato Chris Chambers, l'estroverso Teddy
Duchamp e Vern Tessio, il timoroso e ciccione del gruppo (tutti in
difficili rapporti con i rispettivi padri), partono un giorno per una
escursione di una cinquantina di chilometri lungo i binari della ferrovia
e verso il fiume. È proprio Vern che di nascosto ha sentito parlare il
fratello maggiore del corpo di un ragazzo scomparso giorni prima, che
quegli ha ritrovato nel bosco dove si era recato con un suo amico su di
un'auto rubata (e da ciò il loro silenzio). L'occasione per i quattro
adolescenti non è allegra, ma eccitante: la televisione potrà parlare di
loro. Essi incontrano varie piccole avventure e alla fine vedranno il
cadavere tra foglie e arbusti, battendo sul traguardo altri ragazzi più
grandi, capeggiati da un bulletto cittadino. Poi la vita li separerà: Teddy
e Vern resteranno a Castle Rock, Chris, malgrado molti ostacoli
familiari, sarà avvocato e Gordie diventerà lo scrittore di successo che
tanto desiderava di essere, senza però mai dimenticare quelle schiette
amicizie di tanti anni fa.
Critica 1:
Estate del 1959, nell'Oregon. Quattro ragazzini partono per
un'escursione di cinquanta chilometri lungo la ferrovia, affrontando
varie avventure e scoprendo il cadavere di un ragazzo scomparso giorni
prima. Da un racconto (The Body, 1982) di Stephen King, uno dei film
più belli sull'adolescenza degli anni '80, nel miracoloso equilibrio della
memoria tra sentimento e avventura. Sarebbe piaciuto a Truffaut.
Bravissimi i quattro ragazzini. Fotografia stupenda.
Fonte critica
Critica 2:
Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli
Ma quello che è più forte in questo film è proprio quella straordinaria
capacità di parlare dell'amicizia, quel senso di unione tenero e forte che
è il pilastro di ogni discorso possibile su adolescenza e giovinezza.
Poche immagini di avvio e si entra nella storia: una valle, un'auto con
dentro Dreyfuss scrittore-io narrante, dei bambini che passano in
bicicletta, e il tempo diventa quello della memoria, il 1960 in cui
quattro ragazzi di 12-13 anni vivono la loro avventura decisiva. È
l'inizio di Stand By Me. Il motivo di questo “viaggio”, di questa
avventura nel cuore delle tenebre della natura è la ricerca del cadavere
di un loro coetaneo scomparso e mai più ritrovato. Ma il fatto che
questa ricerca si trasformi immediatamente in “qualcos'altro”, in una
sorta di sfida a se stessi, di ricerca del proprio io, del senso della propria
amicizia, lo si capisce subito dal come viene effettuata la ricerca. Una
marcia di due giorni per 30 o 50 miglia all'interno della foresta,
seguendo la traccia dei binari della ferrovia. Nel racconto King scrive
che “sembrava giusto farlo in questo modo, perché il rito di passaggio è
un corridoio magico e perciò ci mettiamo sempre in corsia” (S. King:
Stagioni
diverse,
'Il
corpo',
p.
463).
Questo gruppo di ragazzi trova al proprio interno i valori e le speranze
in cui credere e nei mass-media, tv, cinema e fumetto, il riferimento
immaginario più vicino. Questo senso di “gruppo” ha un suo luogo, la
casa sull'albero in cui si ritrovano a leggere, parlare e giocare, e ha un
suo modo di esprimersi in un linguaggio spesso incomprensibile al di
fuori.
Federico Chiacchiari
Il tema centrale del film è l’amicizia. È dal ricordo di un’amicizia
eccezionale, infatti, che nasce nel protagonista adulto la voglia di
Autore critica:
Critica 3:
122
Autore critica:
Fonte critica:
raccontare la storia vissuta un tempo insieme ai suoi tre piccoli amici. Il
film stesso si chiude su una considerazione del personaggio intorno al
carattere delle amicizie che si hanno negli anni dell’infanzia e della
preadolescenza. Del resto, lo ricorda lo stesso Gordie nel suo racconto,
il periodo dell’esistenza attraversato dai protagonisti è quello in cui non
si pensa ancora alle ragazze. Tutti i pensieri dei ragazzini sono dunque
dedicati all’avventura e alla fantasticheria. Il viaggio attraverso un
paesaggio naturale incontaminato, alla ricerca del cadavere, non
potrebbe costituire un’occasione migliore per realizzare concretamente
un’avventura prima soltanto sognata, in cui ciascuna tappa diventa il
tassello fondamentale di un percorso di crescita e formazione vissuto
dai personaggi. Essi vengono chiamati ad affrontare e superare una
serie di prove da ciascuna delle quali impareranno qualcosa di nuovo.
Ma non tanto rispetto a una prospettiva pratica e materiale, quanto
piuttosto rispetto alla sfera esistenziale e morale. Un po’ alla volta
Gordie, Chris, Teddy e Vern attraversano livelli diversi di
consapevolezza. Dapprima scoprono la differenza che intercorre tra il
mito e la realtà (vedi la sequenza del cane nel recinto). Quindi iniziano
a prendere coscienza del fatto di dover decidere da soli senza più l’aiuto
di nessuno e si confrontano con l’idea di un futuro incerto.
Sperimentano quindi la paura, il dolore fisico legato alla sessualità, la
visione della morte. Nel giro di un paio di giorni sono chiamati a
crescere quanto non avevano fatto nel resto della loro vita. Di fronte ai
ragazzi più grandi, classico esempio di bulli aggressivi e violenti,
Gordie, minacciandoli con una pistola, è costretto a usare il linguaggio
degli adulti. Ma dalle logiche degli adulti essi sanno distaccarsi quando
decidono di denunciare il ritrovamento del corpo restando
nell’anonimità. Rinunciando in tal modo alla fama dei media, in
polemica con una strumentalizzazione e una spettacolarizzazione della
tragedia
e
del
dolore.
Tratto dalla novella The Body di Stephen King, il film ha nel
ritrovamento del cadavere di Ray Brower la sua meta narrativa.
Attraverso una serie di esperienze compiute sul proprio corpo (vedi
quella emblematica delle sanguisughe), i personaggi prendono
coscienza della propria finitudine e della possibilità della morte. Una
presenza, quest’ultima, che caratterizza il film sin dal suo esordio: vedi
la notizia della morte di Chris appresa da Gordon e il relativo ricordo
della morte del fratello Danny. Nell’opera vi è dunque una certa
diffusione di presenze evanescenti o fantasmatiche (la novella di King
si può definire una ghost-story): i genitori di Gordie, che ci sono ma è
come se non ci fossero, il fantomatico padre di Teddy, eroe di guerra, il
piccolo daino che attraversa la ferrovia sul fare dell’alba. O, ancora, i
personaggi che prendono vita dalla fantasia di Gordie, come nel
racconto
della
gara
di
torte.
Altro motivo essenziale nell’economia del film è il lavoro di scrittura
esercitato dal protagonista, per il quale scrivere diventa non soltanto
un’attività professionale, in barba allo scetticismo del padre, ma
addirittura una ragione di vita, un modo per attribuire significato
all’esistenza.
Michele Marangi
Aiace Torino
123
UN PONTE PER TERABITHIA
Regia:
Genere:
Tipologia:
Eta' consigliata:
Soggetto:
Interpreti:
Origine:
Anno:
Durata:
Gabor Csupo
Drammatico
Amicizia, Diventare grandi, Giovani in famiglia
Secondaria di primo grado
da un romanzo di Katherine Paterson
Josh Hutcherson (Jesse Aaron), AnnaSophia Robb (Leslie Burke),
Zooey Deschanel (Sig.na Edmunds), Robert Patrick (Sig. Jesse Aarons
Sr.), Bailee Madison (Maybelle Aarons), Kate Butler (Sig.ra Nancy
Aarons), Judy McIntosh (Sig.ra Judy Burke), Lauren Clinton (Janice
Avery), Devon Wood (Brenda Aarons), Emma Fenton (Ellie Aarons),
Cameron Wakefield (Scott Hoager), Elliot Lawless (Gary Fulcher),
Erin Annis (Ellie Aarons), Isabelle Rose Kircher (Carla), Latham
Gaines (Bill Burke), Katrina Cerio (Mary Aarons)
Usa
2007
94’
Trama:
Jess Aarons e Leslie Burke sono diventati grandi amici – dopo le
iniziali baruffe che li hanno visti protagonisti durante una gara di corsa
– e insieme si spalleggiano contro i bulli della scuola. Lei ama
raccontare storie fantastiche mentre lui è un abile disegnatore e insieme
danno vita a Terabithia, un mondo magico nascosto nel fitto dei boschi
dietro casa a cui si accede solo attraversando un fiume per mezzo di una
corda. Jess e Lesile, incoronatisi re e regina di Terabithia, sono
protagonisti di storie fantastiche e rocambolesche avventure tanto che
l'universo incantato si rivela forse l'unico posto per ripararsi dalla
durezza della vita reale.
Critica 1:
Commuovere senza melassa anche i grandi, per una storia pensata per i
ragazzini, è già un risultato. Katherine Peterson (autrice di 14 romanzi e
saggi per bambini e adolescenti), dopo la tragica morte di un'amica di
suo figlio piccolo, per aiutarlo a superare il dolore scrisse Un ponte per
Tarabithia, pubblicato nel 1977. Il film rende incontro prezioso
l'amicizia, che una volta tanto tra i due sessi non implica infatuazione,
ma scoperta di complicità, sviluppo di solidarietà reciproca,
struggimento per la perdita. La scrittrice ha anche contribuito alla
sceneggiatura, centrata su due giovanissimi e indovinati protagonisti da
poco vicini di casa e alunni nella stessa classe. Lei con una fervida
inventiva, figlia unica di genitori artisti, lui introverso con tre sorelle e
famiglia povera. Prima regia dell'animatore Gabor Csupo ed effetti
visivi della Digital Weta. Un'operina dai pochi mezzi, pulita, delicata e
profonda. Tra la presenza discreta delle creature - dell'artista
concettuale Dima Marlinchea - si erge nel vero senso della parola un
"gigante gentile": in due scene, per pochi secondi e senza parlare resta
nella memoria.
Federico Raponi
Liberazione
Autore critica:
Fonte critica
MIGNON È PARTITA
124
Regia:
Genere:
Temi:
Eta' consigliata:
Interpreti:
Origine:
Anno:
Durata:
Francesca Archibugi
Commedia
Amore, Disagio, Diventare grandi
Scuola secondaria di primo grado.
Francesca Antonelli, Celine Beauvallet, Valentina Cervi, Massimo
Dapporto, Lorenzo de Pasqua, Jean Pierre Duriez, Micheline Presle,
Leonardo Ruta, Eleonora Sambiagio, Stefania Sandrelli, Daniele
Zaccaria
Italia
1988
96'
Trama:
La quindicenne parigina Mignon, sofisticata, piuttosto elegante e
altezzosa, giunge a Roma per essere ospitata in casa dei cugini
Forbicioni, poichè suo padre - fratello del capo famiglia, un libraio
romano - malgrado una fortunata carriera come imprenditore edile, si
trova nei guai con la giustizia francese. I cugini sono cinque, tra fratelli
e sorelle (si va dai 17 anni di Tomaso a Giacomino, che ha solo 18
mesi). Tra questi è il tredicenne Giorgio, molto studioso e amante della
letteratura, nonchè meno grossolano degli altri. Tanto scontrosa e
riservata è Mignon, quanto sfrontata è la cugina quindicenne Chiara:
mentre le due ragazze si detestano, Mignon lega con il timido Giorgio.
Nel frattempo Cacio - grande amico di Tomaso - le fa la corte e la
straniera finisce con l'abbandonarsi a lui nella libreria dello zio, in cui si
è messa a lavorare. Giorgio, scoprendo la ragazza fra le braccia di
Cacio, rimane sconvolto e cade in stato depressivo, accentuato dal fatto
che la sua anziana professoressa di latino è moribonda e che la
svogliatezza (più i cattivi voti in classe) si è impadronita del ragazzo.
Dopo aver scoperto che sua madre Laura non è affatto insensibile alle
profferte di Aldo (marito della sorella), Giorgio tenta il suicidio
ingerendo palline di naftalina e solo una buona lavanda gastrica lo
restituisce ai suoi. Durante la festa casalinga per i quarant'anni di Laura
(che ha deciso di lasciare per sempre l'assiduo cognato), Mignon
comunica di essere incinta: sgomento generale ma, in realtà, la
gravidanza è simulata, poichè Mignon desidera soltanto di tornarsene a
casa sua. Giorgio, sempre teneramente preso dalla ragazza, tenta invano
di inseguire il taxi della francesina. Sul suo diario non potrà che
segnare la parola "fine" sotto il capitolo della propria infatuazione
adolescenziale.
Critica 1:
Il film racconta un anno della vita di Giorgio, che segna il suo
passaggio da un'età in cui ancora prevale la semplicità infantile a
un'altra in cui si fa più serrato il confronto con le cose della vita, più
sfaccettate e complesse di quanto non appaiano a prima vista.
Utilizzando la struttura tipica del racconto di formazione, il percorso
narrativo e umano del protagonista prevede una serie di tappe
obbligate, che segnano momenti di crisi e scoperte inattese, nuove
tensioni
e
difficoltà
impreviste.
Così assistiamo alla sua prima sbronza, che gli amici considerano una
tappa necessaria per diventare veramente "uomo", secondo un'idea di
maturazione piuttosto opinabile; seguiamo le sue ire quando si rende
conto che Cacio affascina Mignon; percepiamo il suo dolore di fronte
alla malattia dell'insegnante cui si era affezionato; lo accompagniamo
nei percorsi per la città, che non si limitano più al quartiere, ma si
125
Autore critica:
Fonte critica:
allargano alle passeggiate in riva al fiume o al cinema raggiunto in
solitudine; cogliamo la sua rabbia nel sentirsi incompreso, al punto di
giungere a meditare un gesto estremo. L'evidente simbolo della
trasformazione di Giorgio è data dal cancello di casa, che nella prima
sequenza non gli impedisce di passare attraverso le sbarre, mentre
nell'ultima lo blocca, a evidenziare una crescita non solo fisica, ma
piuttosto un cambiamento da un'età in cui è più facile immaginare di
poter fare tutto a un'altra in cui il piano di realtà assume un diverso
peso.
La forza propulsiva che dà energia all'intero processo è ovviamente il
sentimento d'amore che Giorgio prova per Mignon, fonte continua di
intense sensazione, ora piacevoli, ora insostenibili. Tra i due ragazzi si
stabilisce una corrispondenza sentimentale che trova una comunanza in
primo luogo nel sentirsi diversi dagli altri e nel considerarsi più
sensibili. Mignon e Giorgio leggono gli stessi libri - non a caso testi di
formazione come Grandi speranze di Dickens o L'isola di Arturo della
Morante - e si scambiano opinioni su argomenti più profondi di quelli
dei loro coetanei, ragionano sulla vita e sul futuro. Tale intensità si
scontra però con la sfera dell'istinto, che fa preferire a Mignon Cacio o
che impedisce a Giorgio di baciarla sul collo nel pomeriggio sul fiume.
Di fronte all'energia dei personaggi più giovani, disordinata e creativa,
spicca la medietà dei personaggi più adulti. Tale schizofrenia è ben resa
dalla famiglia di Giorgio, con la figura paterna praticamente assente o
ipocrita e con la figura materna che appare completamente diversa
quando si relaziona con i figli - umana, comprensiva e tenace - rispetto
a quando ha a che fare con il marito o con il cognato Aldo, con cui
diventa
a
sua
volta
più
infantile
e
fragile.
La madre appare però un riferimento importante per il protagonista,
soprattutto nel momento in cui accetta di rapportarsi con lui alla pari,
uscendo dal ruolo di controllore preoccupato e accettando di mettersi a
nudo anche rispetto alle proprie debolezze. In questo senso, l'episodio
del suicidio assume una valenza più simbolica che realistica. Per
Giorgio è un gesto che al tempo stesso fa esplodere le sue frustrazioni
di non sentirsi compreso e rivendica di fronte agli altri la necessità di
una maggiore attenzione. Per la madre, diventa la prova che la fa
ricredere sull'importanza che lei riveste per i figli: anche se sembrano
ormai grandi, hanno ancora bisogno del suo apporto, semmai in una
nuova dimensione, più problematica ma non per questo meno intensa.
Michele Marangi
Aiace Torino
MOONRISE KINGDOM - UNA FUGA D'AMORE
Regia:
Genere:
126
Wes Anderson
Drammatico
Amicizia, Amore giovanile, Diventare grandi
Tipologia:
Eta' consigliata: Scuola secondaria di primo grado
Bruce Willis (Comandante Sharp), Edward Norton (Capo Scout Ward),
Interpreti:
Bill Murray (Sig. Bishop), Frances McDormand (Sig.ra Bishop), Tilda
Swinton (responsabile dei Servizi Sociali), Jared Gilman (Sam), Kara
Hayward (Suzy), Jason Schwartzman (cugino Ben), Bob Balaban
(narratore), Lucas Hedges (Redford), Charlie Kilgore(Lazy-Eye),
Andreas Sheikh (Panagle), Chandler Frantz (Gadge), Rob Campbell
(Deluca), L.J. Foley (Izod), Gabriel Rush (Skotak), Seamus DaveyFitzpatrick (Roosevelt), Tommy Nelson (Nickleby), Larry Pine (Sig.
Billingsley), Marianna Bassham (Becky), Neal Huff (Jed), Erich
Anderson (Secretario McIntire), Harvey Keitel (Comandante Pierce),
Jake Ryan (Lionel)
Usa
Origine:
2012
Anno:
94'
Durata:
Trama:
Estate 1965. Su un'isola del New England vive la dodicenne Suzy,
preadolescente incompresa dai genitori. Sulla stessa isola si trova in
campeggio scout il coetaneo Sam, orfano affidato a una famiglia che lo
considera troppo 'difficile' per continuare ad occuparsene. I due si sono
conosciuti casualmente, si sono innamorati e hanno deciso di fuggire
insieme seguendo un antico sentiero tracciato dai nativi nei boschi. Gli
adulti, ivi compreso lo sceriffo Sharp, si mettono alla loro ricerca anche
perché è in arrivo una devastante tempesta.
Critica 1:
L’isola di New Penzance, al largo delle coste del New England, non
esiste. Ma esiste la sua mappa, che vediamo all'inizio di Moonrise
Kingdom e che ci viene descritta in maniera dettagliata da un ometto
con un montgomery rosso, l'attore e regista Bob Balaban nella parte del
bizzarro narratore. Ricostruita in diverse location, l'isola di New
Penzance, con il suo faro, il campo scout, le insenature, i prati, i boschi,
è una specie di "isola del tesoro" o meglio, eccettuate sirene e
pirati, di Isola-che-non-c'è, il luogo mentale per eccellenza della
coming of age, il passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Sam e Suzy
hanno dodici anni, si sono incontrati l'anno prima, è stato amore a
prima vista e hanno deciso di fuggire per andare a vivere insieme.
Moonrise Kingdom è la storia di questa fuga, dello scompiglio in cui
getta i già straniti abitanti dell'isola, del ciclone che ne sottolinea le fasi
più salienti. Una piccola storia d'amore impregnata di malinconia e di
tenerezza, dove gli adulti si confrontano con le loro frustrazioni e
inadeguatezze e i ragazzi imparano a crescere senza dimenticare i loro
sogni. I ragazzi sono più sensibili e morali degli adulti, i genitori sono
in crisi di coppia, le femmine più mature dei maschi coetanei: Sam, con
il suo berretto alla Davy Crockett, ha un piglio deciso, è equipaggiato di
tutto punto e sa certamente badare alla sua compagna, ma Suzy si
trucca gli occhi alla moda dell'epoca (siamo nel 1965) e porta con sé
nella fuga oggetti solo all'apparenza inutili, come i libri d'avventure, il
mangiadischi a pile – con pile di ricambio – e i 45 giri di canzoni pop
francesi, e invita Sam a ballare con lei Le temps de l'amour, lato B del
celeberrimo Tous les garçons et les filles di Françoise Hardy. Raffinato
tocco da intenditore, in un film che peraltro dichiara fin dall'inizio di
essere costruito sulla musica, E nel frattempo vediamo, come attraverso
la sezione di una casa di bambola, i diversi componenti della famiglia
127
Autore critica:
Data critica:
Bishop
intenti
alle
loro
attività
quotidiane.
Ma la musica (che prosegue ricchissima, con altri brani di Britten,
intercalati soprattutto al country blues di Hank Williams) è solo uno
degli elementi della raffinatissima partitura visivo-sonora messa a
punto da Anderson: dalla certosina ricostruzione ambientale alla
definizione dei caratteri attraverso gesti e abiti (geniale l'assistente
sociale-"strega cattiva" Tilda Swinton, tutta rigida in una divisa che
ricorda l'Esercito della salvezza ma anche, forse, la Cattiva Strega
dell'Ovest), Moonrise Kingdom è un piccolo arazzo perfetto che
racchiude al centro un amour fou adolescente fatto di follie, di
imbarazzi, di giuramenti eterni. Surreale e ironico, affidato a un cast
solidissimo (Bill Murray, Frances McDormand, Ed Norton nella parte
di un ufficiale degli scout pasticcione, Bruce Willis in quella del
poliziotto dal cuore d'oro, e i due esordienti Kara Hayward e Jared
Gilman), tutto avvolto nella malinconia del tempo, dell'ingenuità, degli
amori perduti, ci fa rimpiangere tutto quello che siamo stati e che
avremmo voluto essere.
Emanuela Martini
6/2012
CORALINE- LA PORTA MAGICA
Regia:
Henry Selick
Il film è basato sul racconto Coraline, scritto da Neil Gaiman ed
illustrato da Dave McKean
Animazione
Genere:
Rapporto genitori-figli
Temi:
Eta' consigliata: Scuola secondaria primo grado
Interpreti:
USA
Origine:
2009
Anno:
100’
Durata:
Trama:
Coraline è una ragazzina che si è appena trasferita in una nuova casa e i
suoi genitori (scrittori di libri botanici) che sono molto occupati per il
trasloco e con il loro lavoro: per questo non fequentano quasi mai la
bambina. La bambina esplora i dintorni della sua nuova casa e ha il
tempo di conoscere i vicini,che sono due attrici in pensione che si
chiamano Mrs. Spink e Mrs. Forcible, un eccentrico artista di nome
Bobinski che dice di possedere un circo di topi ballerini e infine Wybie,
uno strano ragazzino che se ne va sempre in giro con un gatto nero e la
cui nonna è la proprietaria degli appartamenti dove vivono Coraline e i
suoi vicini.
La nonna di Wybie aveva una sorella, scomparsa ancora bambina, e per
qualche strano motivo ha proibito al nipote di entrare in quella casa. Lo
stesso Wybie, un giorno, regala a Coraline una strana bambola
somigliante a Coraline stessa, dicendole di averla trovata nel baule
della nonna. Un giorno, esplorando l'appartamento, Coraline scopre una
porticina murata. Lì per lì non le dà troppo conto, ma la notte seguente i
128
mattoni svaniscono e dei topolini attirano la bambina attraverso la
porta: dopo aver attraversato un tunnel, Coraline si ritrova in un
appartamento in tutto e per tutto uguale al suo, ma più bello e colorato.
Ben presto conosce due persone identiche ai suoi genitori, ma che al
contrario di essi la riempiono di attenzioni: la madre le cucina
manicaretti e il padre suona il piano e le canta canzoni. La bambina
scopre anche dell'esistenza di persone identiche ai suoi vicini, ma
migliori in tutto: Wybie non parla e la segue ovunque, le due attrici in
pensione in realtà sono ancora giovani e snelle e organizzano
continuamente spettacoli, mentre Bobinski possiede davvero un
mirabolante circo di topi. L'unica cosa strana è che tutte le persone di
questa dimensione hanno bottoni cuciti sugli occhi.
Ben presto Coraline prende l'abitudine di andare e venire dall'altra
dimensione, dove "l'altra madre" la vizia con leccornie e attenzioni.
Una sera come tante, l'altra madre propone a Coraline di restare per
sempre lì con lei: Coraline è entusiasta all'idea di restare nell'altra
dimensione, ma l'altra madre le rivela che se vorrà restare dovrà... farsi
cucire anche lei dei bottoni sugli occhi. La ragazzina rifiuta e comincia
a pensare di fuggire. Di lì a poco incontra il gatto di Wybie, che
nell'altra dimensione sa parlare e le rivela la verità: l'altra madre vuole
qualcuno da amare e vuole rapire Coraline dal mondo reale.
La ragazzina prova a scappare, ma viene scoperta dall'altra madre che
dopo aver assunto le sue vere sembianze (una sorta di incrocio fra
Crudelia De Mon e un ragno meccanico) la rinchiude in uno specchio:
qui scopre i fantasmi di tre bambini, che le rivelano tutto. L'altra madre
è un malvagio essere che si nutre dell'anima dei bambini: li attira
viziandoli, per poi cucirgli dei bottoni sugli occhi e succhiargli la vita. I
bambini le rivelano che la dimensione parallela altro non è che un
mondo distorto, creato dalla "donna-ragno", la quale spia i bambini
dagli occhi della bambola per capire cosa non va nella loro vita e per
creare un mondo secondo i loro desideri. Tutte le altre persone presenti
nella dimensione distorta, "altro padre" compreso, altro non sono che
pupazzi, marionette create ad hoc, che le ubbidiscono ma sembrano
avere una volontà propria.
La ragazzina è terrorizzata, ma fortunatamente riesce a tornare nel
mondo reale aiutata dal finto Wybie. Tuttavia, qui si accorge che i suoi
genitori sono spariti. Quella notte il gatto di Wybie le fa capire che
sono stati rapiti dall'altra madre per attirare di nuovo Coraline da lei. La
bambina si fa coraggio e l'affronta per liberare i propri genitori,
proponendole di fare un gioco: se riuscirà a trovare gli occhi dei
bambini fantasma e i suoi genitori potranno andarsene via tutti, in caso
contrario resterà per sempre con la strega. Con l'aiuto di un amuleto
donatole da Mrs. Spink e Mrs. Forcible, Coraline riesce a trovare gli
occhi dei bambini e, per pura fortuna, riesce a trovare anche i genitori
rinchiusi in una piccola boccia di cristallo. Distrae l'altra madre
lanciandole addosso il gatto e infine riesce a fuggire ma lei tenta di
afferrare Coraline che però le sbatte la porta mozzandole una mano.
Questo succede perché il fantasma di una dei bambini tramite l'occhio
le dice che pur se lei vince la sfida l'altra madre la ucciderà lo stesso.
129
Tuttavia, non è ancora finita: la mano del mostro è viva e segue
Coraline per rubarle la chiave della porta e riportarla alla sua padrona.
Coraline, con l'aiuto di Wybie, riesce a distruggere la mano e a gettare i
suoi pezzi, insieme alla chiave, in un pozzo profondissimo. Quella
stessa notte Coraline incontra il gatto di Wybie con cui fa pace e gli
chiede scusa per averlo gettato in faccia all'altra madre. L'incubo è
finito, le anime dei bambini (uno di loro è la sorella della nonna di
Wybie) sono libere e finalmente Coraline ha imparato la lezione:
bisogna accettare quello che si ha, anche se non è perfetto, per
cambiarlo dall'interno, piuttosto che fuggire. A fantasticare troppo, si
rischia di trovarsi prigionieri di un altrove fittizio... Il film finisce con
Coraline e i suoi genitori che organizzano un ricevimento in giardino, al
quale partecipano tutti i vicini, compresa la nonna di Wybie, alla quale
Coraline rivelerà che fine ha fatto sua sorella e che adesso la sua anima
ha trovato la pace
Critica 1:
Autore critica:
Fonte critica
Data critica:
Critica 2:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:
Come tutte le fiabe migliori, Coraline e la porta magica mette un po'
paura; però è una paura stimolante, attiva e che "fa crescere", in linea
con i grandi racconti di formazione. Il soggetto, dal romanzo di Neil
Gaiman, apparso nel 2003, ha al centro Coraline Jones, undicenne
curiosa e avventurosa appena trasferitasi in una casa dell' Oregon che
ricorda quella di "Psyco". Annoiata, delusa da genitori apparentemente
anaffettivi, in ogni caso assorbiti dal lavoro, Coraline scopre una
porticina segreta, l' attraversa e si ritrova in un mondo parallelo: dove
tutto è più colorato, più bello, più gratificante, la gente pronuncia
correttamente il suo nome (di solito storpiato in Carolyne), il cibo è
migliore e - soprattutto - due cloni di mamma e papà la circondano di
attenzioni
Roberto Nepoti
La Repubblica
19/06/2009
Di porte misteriose, che accedono a mondi paralleli, è piena la
letteratura fantastica di tutti i tempi e tutti i paesi. In fondo sono «porte»
anche la tana di coniglio e lo specchio magico che consentono ad Alice
- la madre di tutte le bambine intrepide - di vivere le sue mirabolanti
avventure. Coraline è una figliola di Alice fin dal nome, che è un
calembour: tutti lo storpiano e la chiamano «Caroline», che è un nome
normale, mentre Coraline è più insolito... ma è l'unica cosa insolita
della sua vita, che per il resto si snoda noiosa per colpa di due genitori
che campano scrivendo libri sulla natura pur odiando cordialmente tutto
ciò che sia terra, pioggia, fango, erba, animali…
Alberto Crespi
L’Unità
19/06/2009
LA RAGAZZA DELLE BALENE
Regia:
130
Niki Caro
Genere:
Temi:
Eta' consigliata:
Interpreti:
Distribuzione:
Origine:
Anno:
Durata:
Drammatico
Rapporto con la famiglia, le radici, identità di genere
Scuola primaria. Secondo ciclo. Scuola secondaria
Porourangi (Cliff Curtis), Paikea 'Pai' (Apirana Keisha Castle-Hughes),
Nanny Flowers (Vicky Haughton), Koro Rawiri (Paratene)
Bim
Nuova Zelanda
2003
104’
Trama:
In un piccolo villaggio sulle coste neozelandesi, la tribù di Maori che lo
popola rivendica la sua discendenza da Paikea, colei che per prima
raggiunse le coste sul dorso di una balena, e da allora è tradizione che il
capo della tribù sia un suo discendente maschio. Il vecchio Koro,
l'attuale capo villaggio, desidera che il figlio Porourangi prenda il suo
posto alla guida della tribù, ma questi, sconvolto per la morte della
moglie e di uno dei due gemelli appena nati, abbandona il villaggio,
lasciando la piccola Pai, sopravvissuta al fratello, alle cure dei nonni.
Non essendoci alcun discendente maschio, Pai dovrebbe prendere il
posto del nonno, ma Koro non accetta che il suo successore sia una
donna e si mette alla ricerca fra gli altri bambini di un maschio adatto
allo scopo. Quando Pai compie undici anni sente di doversi confrontare
con lui e con una tradizione millenaria, per dimostrare a se stessa, a suo
nonno e a tutta la comunità di avere le doti di un leader.
Critica 1:
L'elemento più interessante del film di Niki Caro, il cui titolo originale
è Whale rider, è il ribaltamento di un meccanismo narrativo classico:
non è più l'eletto o discepolo di turno a rifutare in un primo momento
gli insegnamenti dell'anziano mentore ma, al contrario, il mentore a non
accettare l'eletto. Un ribaltamento che porterà addirittura i due a
scambiarsi i ruoli... Il motivo del rifiuto? L'eletto è un'eletta, e per
giunta ha undici anni. Siamo in Nuova Zelanda, in un piccolo villaggio
Maori sul mare, e la vicenda, che prende vita dalla locale mitologia
sulle balene, finisce col piazzarsi al limite della favola. La forza,
l'amore e la presa di autocoscienza della piccola protagonista sono
essenziali per e nello sviluppo della storia. Una storia senza dubbio
commovente, in cui è in ballo la leadership di una comunità che sta
vivendo una fase difficile, di transizione; a questo proposito le parole
della regista sono propedeutiche: «[...]il leader è colui che si mette al
servizio degli altri e crea un ambiente in cui la gente possa fare del
proprio meglio, in cui si senta spronata a lavorare al meglio delle sue
possibilità; di spingersi laddove non andrebbe normalmente, di sentirsi
sicura e coraggiosa nel fare le cose.» Ma La ragazza delle balene è
soprattutto una storia «trasversale», i cui punti nodali toccano persone
di culture diverse e possono appassionare persone di tutte le età. Non è
un caso se il film ha ricevuto due Premi del pubblico a due festival
importanti e geograficamente distanti come quelli di Toronto e San
Sebastian.
La ragazza delle balene, che ha fatto incetta di premi del pubblico a
numerosi festival internazionali, è un gentile racconto di formazione
sulla trasmissione generazionale dell’esperienza, filtrata con sensibilità
ed emozionante misura ed avvolta in atmosfera magicamente irreale.
Niki Caro, tra finzione e documento, aggiunge un tocco delicatamente
femminile e costruisce un piccolo film sulla forza della volontà di
Critica 2:
131
Autore critica:
Fonte critica:
132
Koro, figlia del capo predestinata al comando, ma avversata dagli
anziani perché inadatta al ruolo, e filtra ogni impressione attraverso le
premonizioni, le esperienze e gli occhi della bambina e la sua
consapevolezza della percezione del dolore. Con un’ attenzione ai più
piccoli dettagli, la regista filma i volti dei protagonisti, la lotta secolare
contro tradizioni e condizionamenti soffocanti e la discriminazione
femminile.
Non è riduttivamente un film per bambini, ma La ragazza delle balene
mette insieme pezzi di cultura e letteratura infantile, puntando tutto su
chi soffre per interpretare i segni del destino e l’impossibilità di educare
e capire nuovi percorsi dell’esistenza. Niki Caro non si interessa della
sociologia della distruzione delle conoscenze degli anziani della tribù,
ma con intelligenza pone la sua eroina in uno spazio fuori dal tempo,
collocandola in una dimensione astratta e religiosa, scandita da segni,
ma orgogliosamente protesa al rispetto delle origini ed alla salvaguardia
della
memoria.
La ragazza delle balene è un film istintivo, materno e fragile, costruito
con elegante sobrietà, e pensato come una favola moderna di
apprendimento dei principi morali della sopravvivenza; nel quale gli
equilibri restano saldi, per indirizzare la libertà e l’autodeterminazione
dell’individuo, rispettando gli equilibri naturali.
Domenico Barone
Vivi il cinema
LA STORIA IN PELLICOLA
Da sempre il cinema si costituisce come uno strumento per indispensabile per comprendere il nostro
passato: i film, pur essendo documenti di finzione, sono ricchissimi di particolari e di informazioni
relative alla vita sociale, alle ambientazioni, agli eventi grandi e piccoli dell'epoca a cui essi si
riferiscono. Possono approfondire episodi e aspetti di un evento o di un periodo storico e riempirlo
di volti, storie, emotività; od offrire chiavi di lettura e punti di vista differenti da quelli abitualmente
proposti.
Come è noto, poi, l’uso del multimediale come risorsa complementare alle lezioni frontali è sempre
di più considerato come uno strumento fondamentale per consentire a tutti il consolidamento delle
competenze da apprendere.
Infine i titoli scelti, fuori dal consueto circuito del cinema per ragazzi, consentiranno loro di
avvicinarsi a prodotti cinematografici più curati e complessi.
La possibilità di poter offrire un supporto all’attività didattica, grazie al patrimonio delle nostre
biblioteche, ci ha spinto a realizzare questo progetto di “cineforum storico” che vogliamo proporre a
tutte le classi della scuola secondaria di primo grado.
Di seguito potrete trovare la filmografia proposta, suddivisa per secoli di riferimento, che ripercorre
il periodo storico dal Medioevo fino all’età contemporanea, oggetto dei programmi di studio della
scuola secondaria di primo grado.
TITOLO
Le crociate
Bravehearth
Il nome della rosa
Giovanna d’Arco
Il mestiere delle armi
Luther
Christine Cristina
Elizabeth
Elizabeth, the golden age
Elizabeth I
Il mercante di Venezia
L’ultimo inquisitore
La duchessa
Danton
Marie Antoinette
L’ultimo dei Mohicani
Io e Napoleone
Walerloo
Lincoln
Noi credevamo
Master and Commander
Nuovomondo
L’ultimo imperatore
REGIA
R. Scott
M. Gibson
J. Jacques Annaud
L. Besson
E. Olmi
E. Till
S. Sandrelli
S. Kapur
S. Kapur
T. Hooper
M. Radford
M. Forman
S. Dibb
A. Wajda
S. Coppola
M. Mann
P. Virzì
S. Bondarciuk
S. Spielberg
M. Martone
P. Weir
E. Crialese
B. Bertolucci
DURATA
145’
170’
130’
161’
105’
121’
92’
118’
106’
211’
124’
117’
110’
136’
123’
112’
110’
135’
150’
170’
140’
112’
160’
PERIODO STORICO
XII secolo
XIII secolo
XIV secolo
XV secolo
XVI secolo
‘’
‘’
‘’
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‘’
XVII secolo
XVIII secolo
‘’
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‘’
‘’
XIX secolo
‘’
‘’
‘’
‘’
XX secolo
‘’
133
La grande guerra
Le rose del deserto
Il discorso del re
The flags of our fathers
Lettered a Iwo Jima
Il falsario
Pearl Harbor
Arrivederci ragazzi
Concorrenza sleale
Malcom X
The queen
Sette anni in Tibet
No man’s land
Le vite degli altri
M. Monicelli
M. Monicelli
T. Hooper
C. Eastwood
C. Eastwood
S. Ruzowitzky
M. Bay
L. Malle
E. Scola
S. Lee
S. Frears
J. Jacques Annaud
D. Tanovic
F.H. von Donnersmarck
129’
102’
111’
130’
140’
98’
183’
103’
110’
201’
100’
129’
98’
137’
‘’
‘’
‘’
‘’
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‘’
‘’
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‘’
‘’
‘’
‘’
‘’
Segnaliamo inoltre che, in aggiunta a questo elenco di film, il patrimonio comprende un nutrito
elenco di documentari che possono ugualmente essere richiesti ed utilizzati a supporto dell’attività
didattica
Gli incontri, che si svolgeranno unicamente presso le biblioteche di Pianoro e Rastignano,
prevedono una presentazione del film, la sua visione e un momento conclusivo di confronto.
Le classi che intendono partecipare al progetto dovranno confermare la propria generica adesione
entro il 15 ottobre; a queste classi verrà poi consegnata la filmografia completa di sinossi per poter
scegliere i film da vedere.
I singoli incontri di visione sono da concordare direttamente con le biblioteche almeno 3 settimane
prima della data desiderata e possono avvenire nelle seguenti giornate e orari:
-
BIBLIOTECA DI PIANORO: mercoledì e giovedì dalle ore 8.30 alle ore 13.30
Referente: Silvia Cuppini 051 774654
BIBLIOTECA DI RASTIGNANO: lunedì, martedì e mercoledì dalle 9 alle 13.30
Referente: Manuela Zocca 051 626 0675
Ogni classe potrà effettuare due incontri; durante la visita in biblioteca sarà possibile effettuare il
prestito dei libri, in modo da poter consolidare anche la frequentazione della biblioteca e dare ai
ragazzi un’ampia scelta per le loro letture.
134
ALTRE PROPOSTE
III
AD UNA SOLA
CLASSE III° PER
OGNI POLO
SCOLASTICO
AD UNA SOLA
CLASSE III° PER
OGNI POLO
SCOLASTICO
CONCORSO “I GIOVANI E LA COSTITUZIONE ITALIANA”
GITA SCOLASTICA PRESSO CASCINA CACCIA
“DI CHE GENERE SEI”
TUTTE LE CLASSI
I
TUTTE LE CLASSI
COMPRATI LA QUALITÀ DELLA VITA, VIENI DA NOI!!
SOSTIENI IL COMMERCIO TRADIZIONALE
MUSEO ARTI E MESTIERI
MULTIMEDIAMENTE
CONCORSO FOTOGRAFICO “CAMBIA…MENTI”
TUTTE LE CLASSI
MOSTRA FOTOGRAFICA “VERAMENTE”
TUTTE LE CLASSI
MOSTRA FOTOGRAFICA “SENZATOMICA”
TUTTE LE CLASSI
135
136
Terza edizione del concorso letterario
“I giovani e la Costituzione
Italiana”
Dedicato ai ragazzi del terzo anno degli Istituti secondari di
primo grado presenti nei Comuni di Pianoro, Loiano,
Monghidoro e Monterenzio
________________________________________________________
Ideazione e realizzazione a cura della sezione A.N.P.I. “Franco Bonafede” di Pianoro
Presentazione del progetto
Il progetto si propone di coinvolgere gli studenti delle classi del terzo anno degli Istituri secondari
di primo grado presenti nei Comuni sopra citati, nello svolgimento di un componimento
individuale o di gruppo, partendo da un estratto di un discorso di Piero Calamandrei “Discorso ai
giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955”
Gli alunni sono invitati ad elaborare un racconto o una propria riflessione traendo ispirazione
dall’estratto
e concentrandosi sul significato di un articolo a scelta tra i primi dodici della nostra costituzione
repubblicana
Se voi volete andare...
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle
montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono
impiccati.
Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani,
col pensiero, perché là è nata la nostra costituzione.” (Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla
Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955)
Modalità di partecipazione: la partecipazione al concorso potrà avvenire sotto forma individuale, a
coppie o a gruppi (fino a 4 studenti insieme).
Tempistiche e modalità di attuazione:
Il concorso premierà:
 ogni classe che avrà assicurato la partecipazione di almeno 5 componimenti alla quale verrà
riconosciuto un “premio classe”, consegnato all’insegnante per essere destinato all’acquisto di
materiale scolastico;
 i 5 migliori componimenti scelti nell’ambito di una graduatoria unica per tutti gli istituti
partecipanti, consegnati direttamente agli studenti “autori”, nell’ambito di una festa finale
durante la quale verrà consegnata ad ogni alunno copia della Costituzione italiana.
137
Il concorso verrà presentato in ciascuna scuola interessata (possibilmente entro il 15/12/2013) per
lasciare un congruo lasso di tempo ai ragazzi per approfondire gli spunti che verranno forniti loro,
individualmente o anche in gruppo.
Entro indicativamente il 15/03/2014 i componimenti verranno raccolti da Ampi Pianoro (o inviati
direttamente tramite posta elettronica) e verranno valutati da parte di una giuria.
La festa di premiazione finale, unica per tutte le scuole partecipanti, avverrà al Museo Arti e Mestieri di
Pianoro nella prima metà di maggio 2014.
Per informazioni:
Ufficio Politiche Giovanili
Tel. 051 626 57 13/19
[email protected]
[email protected]
138
PROPOSTA DI GITA SCOLASTICA PRESSO
LIBERA PIEMONTE – CASCINA CACCIA
Cascina Cascina Bruno e Carla Caccia si trova a San Sebastiano da Po, piccolo centro a due passi
da Chivasso,
Questo casolare di mille metri quadrati, circondato da un ettaro di terreno coltivabile, è stato per
lungo tempo un immobile della mafia.
Di proprietà della famiglia Belfiore, che annovera alcuni suoi componenti nelle fila della criminalità
organizzata torinese, è oggi un luogo restituito alla collettività.
Domenico Belfiore, il capo famiglia, è stato condannato nel 1992 alla pena dell’ergastolo per essere
il mandante dell’omicidio del procuratore Bruno Caccia. La misura di prevenzione patrimoniale,
che ha permesso a questa struttura di essere confiscata, è stata emessa, nel 1996, a carico di
Salvatore Belfiore, fratello di Domenico, con diversi reati alle spalle legati al 416 bis. Solo il 17
maggio 2007 questa struttura è stata liberata definitivamente dagli ultimi residenti, ma l’iter della
sua confisca è iniziato 11 anni prima. Il bene, come spesso accade tra gli affiliati delle cosce, era
stato intestato ad un soggetto non legato agli affari illeciti della famiglia, in questo caso ad un
fratello incensurato.
La confisca definitiva dell’immobile è stata effettuata 3 anni dopo, nel dicembre del 1999. Solo nel
2005, il bene, (da 2 anni di proprietà del comune di San Sebastiano da Po) per volontà e tenacia
dimostrata dell’amministrazione guidata dal Sindaco Paola Cunetta, viene destinato, per la sua
riutilizzazione a fini sociali, al Gruppo Abele. Due anni dopo, gli ultimi inquilini della casa, hanno
lasciato definitivamente la struttura. E, il 12 luglio di quest’anno, con l’insediamento di quattro
residenti e con la collaborazione di Acmos e Libera, l’avventura di Cascina Bruno e Carla Caccia,
ha avutoufficialmente inizio.
Tratto da “http://cascinacaccia.acmos.net/storia-della-cascina/”
PROPOSTA DI PROGRAMMA E COSTI
PER 2-3 GIORNI
IN CASCINA BRUNO E CARLA CACCIA
139
Scegliere di passare qualche giorno in Cascina Caccia significa molte cose: formazione sui temi
della mafia, sulla sostenibilità ambientale, poiché uno degli obiettivi della Cascina è sensibilizzare
sul tema dell' ambiente, imparare a stare insieme condividendo gli spazi e affrontando le esigenze
quotidiane di ciascuno e del gruppo, prendersi cura concretamente di un bene confiscato.
I tre giorni presso Cascina Carla e Bruno Caccia potrebbero essere così strutturati:
IPOTESI DI PROGRAMMA GIORNATE
Orari:
Sveglia h. 8
Colazione h. 8,30
Lavori h. 9- 12
Pranzo h. 12,30
Lavori h. 15-17,30
Cena h. 19,30
Serata h. 21
IPOTESI CONTENUTI PROPOSTI, DA DEFINIRE CON GLI INSEGNANTI
Primo giorno:
Arrivo e sistemazione nelle stanze nel primo pomeriggio;
Eventuale pranzo al sacco;
Pomeriggio di formazione:
Conoscenza del gruppo classe attraverso attività di presentazione
Formazione: “Le organizzazione criminali di stampo mafioso”
Emersione della consapevolezza del fenomeno mafia da parte dei ragazzi
Definizione di mafia partendo dalle conoscenze degli studenti, parallelismo tra mafia e
bullismo;
Cena, preparata a cura dei ragazzi;
Serata: gioco di ruolo: “Baciamo le mani”.
Gioco di ruolo ideato dalla segreteria di Libera Piemonte per comprendere il ruolo
fondamentale dei cittadini consapevoli all'interno della cittadina di Golasecca , tenuta sotto
scacco da imprenditori corrotti e da una famiglia mafiosa.
Secondo giorno:
Colazione;
Mattina: partenza per Torino verso il “Bar Italia Libera” in Via Veglia.
Bene sequestrato alla 'ndrangheta nell'ambito dell'operazione Minotauro e gestito dalla
Cooperativa Nanà.
Formazione: “Mafia al nord: dall'infiltrazione al radicamento”
Pranzo presso il Bar Italia Libera (già compreso nel preventivo);
Pomeriggio libero: possibilità di visitare Torino oppure rientro in Cascina e possibilità di inserire
altra attività;
Cena, preparata a cura dei ragazzi;
Serata di formazione: “La 'ndrangheta e Cascina Caccia: come dove quando e perchè”
Terzo giorno:
Colazione,
Mattino: pulizia delle camere e dei bagni e attività di bilancio dell'esperienza;
Pranzo, preparato a cura dei ragazzi;
140
Pomeriggio: partenza.
COSTI:
Formazione: € 300,00 più IVA al 21% (Per una classe per plesso scolastico, quota a carico del
Comune di Pianoro).
Spese di vitto e alloggio: € 100,00 a partecipante – quota da calcolare anche per gli accompagnatori
(comprensivo del pranzo presso il Bar Italia Libera).
Viaggio: Ipotesi di preventivo di Cosepuri con pulman al seguito: € 1.350,00
Durata:
Due notti e tre giorni
Adesione:
Per aderire a questa proposta di gita scolastica occorrerà dare la propria adesione entro il
15/10/2013 utilizzando la scheda di adesione generale.
Sito internet Cascina Caccia: http://cascinacaccia.acmos.net/storia-della-cascina/
141
142
INIZIATIVE DI PROMOZIONE E
QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA”
A CURA DI BIBLITECHE DEL COMUNE DI PIANORO
Di che genere sei?
Parliamo dei maschili e dei femminili
(L’ADESIONE AL PERCORSO DEVE ESSERE CONFERMATA ENTRO
IL 25 SETTEMBRE)
Il Progetto indirizzato nel nostro comune alle 3° classi della scuola secondaria di
primo grado, sarà condotto da Davide Pace della Coop. Equilibri e affiancato
dalla proposta filmica elaborata dalle bibliotecarie della “Zona Bibliotecaria Valle
dell’Idice”
Nel nostro lavoro quotidiano incontriamo tante ragazze e ragazzi, fra i 12 e i 15
anni, con i quali, a partire dalle storie che proponiamo e dai libri che suggeriamo,
intessiamo discussioni e animiamo un aperto confronto per far emergere i punti di
vista, le idee, le opinioni e gli immaginari dei giovani lettori. Le tematiche che li
animano maggiormente sono quelle connesse alla loro crescita, alla percezione di sé, ai
pensieri che rinviano a cosa significhi essere un ragazzo o una ragazza. In questi
frangenti appare evidente la necessità di approfondire questi temi, percependo
chiaramente che ciò che i ragazzi dichiarano e rappresentano con le loro idee non è
altro che uno spaccato della nostra società, del nostro vivere civile. Emergono le paure
del confronto con tutto ciò che può rappresentare una minaccia per la propria
costruzione identitaria; spesso emergono, ancora in germe, sentimenti omofobici,
xenofobi, di arroccamento e difesa nei confronti di ciò che viene percepito come
minaccioso, non da ultimo il confronto/scontro fra maschile e femminile.
Tali paure sono spesso riconducibili al tema delle differenze di genere, centrale
nella nostra società, considerato nella sua più ampia accezione di significato:
Il genere corrisponde all'organizzazione sociale della differenza sessuale, ovvero la
modalità con cui le società hanno interpretato le differenze tra il maschile e il
femminile e a partire da esse hanno costruito la loro organizzazione sociale, culturale
e (ri)produttiva. Detto in altri termini, la società in cui viviamo è organizzata attorno
ad un ordine di genere inteso come un sistema di pratiche simboliche e materiali
attraverso cui gli individui in una società costruiscono e legittimano rapporti impari di
potere tra uomini e donne.
143
Focalizzando l’attenzione sulle differenze di genere, ci poniamo l’obiettivo di
riflettere sulle sue implicazioni e ripercussioni sia sul piano sociale sia individuale, per
sottolineare le pratiche simboliche e materiali che costruiscono i rapporti tra i sessi
nel nostro vivere quotidiano, in particolare dei ragazzi stessi, poiché è sempre più
chiaro che il genere non è qualcosa che si ha o si è, ma corrisponde piuttosto a una
sequenza di atti, luoghi, parole, simboli: è una condizione solo perché si basa su
una performance continua, su un agire che conferma o smentisce l'appartenenza.
Obiettivi del nostro percorso, incentrato sulle differenze di genere, sono:
− de-costruire l'immaginario culturale che i ragazzi hanno dell'idea di genere,
facendo emergere gli stereotipi, insiti in noi stessi, con cui ciascuno di noi,
ragazzi compresi, categorizziamo l'incontro con l'alterità;
− fornire variegati modelli maschili e femminili, con cui confrontarsi e di cui
discutere;
− creare uno spazio di riflessione che possa fornire ai ragazzi strumenti per
osservare in modo critico e consapevole dinamiche sociali e relazionali
consolidate.
Gli strumenti messi in campo per avviare il dibattito sono:
-
format televisivi e film
una ricca bibliografia in grado di offrire una tipologia variegata di protagonisti
con cui confrontarsi
momenti di riflessione e discussione con e fra i ragazzi, favoriti dall’ operatore
della Cooperativa Equilibri e dall’insegnante, in biblioteca e a scuola.
La bibliografia è uno strumento portante del progetto, la quale oltre a fornire la
materia prima del nostro percorso, i libri, ce li presenta suddivisi per tematiche
principali che diverranno anche chiavi di lettura possibili del percorso. Le suddivisioni
saranno definite attraverso il titolo di un libro chiave.
La visione di uno/due film scelti liberamente dalla classe all’interno di una proposta
ampia e centrata sulla tematica di genere potrà diventare per la classe un ulteriore
elemento di arricchimento dell’ esperienza e di stimolo alla discussione.
Il progetto è così strutturato:
1. un primo incontro quest’anno della durata di 120 minuti per consentire un
approfondimento della tematica con il conduttore Davide Pace, durante il quale
verranno presentati i temi del percorso, verranno consegnati e illustrati i libri
della bibliografia, anche attraverso la discussione con i ragazzi, e proposte
piste di lavoro (recensione, analisi dei testi, scelta di brani, elaborazione di
testi scritti) in preparazione al secondo appuntamento. In questa occasione
verrà anche consegnata la filmografia;
2. trascorreranno poi 6/8 settimane di tempo per leggere i testi proposti, con
modalità di verifica da parte delle insegnanti; in questo periodo si effettuerà la
144
proiezione di un film scelto liberamente dalla classe tra i titoli proposti nella
videografia presso la sala video delle biblioteche,;
3. un secondo incontro conclusivo condotto da Davide Pace, che prevede la
discussione coi ragazzi sulle tematiche affrontate, sui libri e sui film proposti.
Il progetto “Di che genere sei?” permette alle classi partecipanti di entrare a far
parte della comunità dei lettori fuorilegge e prendere parte alla vita del sito
fuorilegge.org.
Ogni classe può costituirsi avamposto di lettura e crearsi un proprio spazio specifico
all’interno del sito, nel quale postare riflessioni, recensioni, opinioni, a partire dai libri
letti, in forma scritta, audio e video.
Le modalità operative verranno fornite durante l’incontro con l’operatore di Equilibri.
Nell’attesa gli insegnanti, da soli o insieme alla classe, possono prendere visione del
sito all’indirizzo www.fuorilegge.org
ORGANIZZAZIONE DELL’INIZIATIVA:
Il progetto sarà proposto ad una sola classe III° per ogni Polo scolastico, e sarà
realizzato come lo scorso anno mediante un calendario condiviso con tutti i Comuni
della Zona Bibliotecaria Valle dell’Idice nel periodo di seguito indicato.
Per facilitare, quindi, l’organizzazione di questo calendario, la conferma della
partecipazione all’iniziativa va data direttamente alla biblioteca di Pianoro entro e
non oltre il 25 settembre.
CALENDARIO:
•
•
1° INCONTRO tra il 16 ottobre e il 31 ottobre 2013;
2° INCONTRO tra il 27 novembre e il 19 dicembre 2013;
Le giornate in cui si svolgeranno gli incontri con l’operatore di Equilibri saranno da
concordare fra le insegnanti delle due classi di Pianoro e Rastignano che partecipano
al progetto e le bibliotecarie di riferimento raggruppando in ogni mattina, di martedì
e/o mercoledì, le due classi aderenti con la seguente organizzazione:
5. 1° classe: dalle 8.30 alle 10.30
6. 2° classe: dalle 11.00 alle 13.00
Nel percorso proposto ogni classe potrà partecipare quindi complessivamente a tre
incontri che si terranno esclusivamente presso le biblioteche di Pianoro e Rastignano
perseguendo, anche tramite questa collaborazione con la scuola, l’obiettivo non
secondario di favorire nei ragazzi la familiarità con la biblioteca vivendola come
spazio amichevole e di facile accesso.
145
Per consentire una migliore organizzazione, è indispensabile una certa elasticità nel
concordare i calendari degli incontri.
146
COMUNE DI PIANORO
Assessorato
Attività Produttive, Promozione Territoriale, Progetto per il Decentramento, Sistemi Informativi
Assessorato
Politiche dell'Istruzione, Servizi Educativi per l'Infanzia.
In collaborazione con ASCOM
Titolo del progetto
COMPRATI LA QUALITA’ DELLA VITA
VIENI DA NOI!!
SOSTIENI IL COMMERCIO TRADIZIONALE
II EDIZIONE
La Confcommercio Ascom, il Comitato “Le botteghe di Rastignano”, il Comitato dei commercianti
di Pianoro intendono realizzare, di concerto con il Comune di Pianoro, un progetto teso al sostegno
e al rilancio dei negozi di vicinato.
Le “Botteghe” sono parte integrante del nostro tessuto urbano.
Sono stati un collante per la comunità.
Continuano a svolgere una funzione sociale e di servizio che ormai in molti casi sopravanza quella
prettamente commerciale.
Eppure strategie economiche improprie ed errati calcoli di opportunità hanno messo in crisi i piccoli
negozi, dirottando le abitudini dei consumatori.
Noi crediamo invece nell’idea che i piccoli negozi di vicinato possano dare un contributo
determinante al rilancio del territorio.
L’obiettivo è quello di fare riscoprire le funzioni degli esercizi di vicinato ai pianoresi e alle loro
famiglie per accrescere il ruolo del commercio locale quale punto di riferimento del territorio,
valorizzandone nel contempo la funzione.
Al progetto hanno aderito la quasi totalità degli operatori commerciali presenti nel nostro Comune.
Tutti hanno manifestato il loro entusiasmo e il pieno appoggio alle azioni attraverso le quali si
connota. Questo a sottolineare l’attenzione del piccolo commercio alla vita della comunità e del
ruolo sociale che svolgono i negozi di vicinato che, spesso poco ricordato, è invece essenziale alla
vita del nostro paese.
Le “Botteghe” sono parte integrante del nostro tessuto urbano. Sono state un collante per la
comunità e continuano a svolgere una funzione sociale e di servizio che ormai in molti casi
sopravanza quella prettamente commerciale. Eppure strategie economiche improprie ed errati
calcoli di opportunità hanno messo in crisi i piccoli negozi, dirottando le abitudini dei consumatori.
Noi crediamo, invece, nell’idea che i piccoli negozi di vicinato possano dare un contributo
determinante al rilancio del territorio.
Il progetto si articola in diverse azioni che coinvolgono l’intera collettività, a dimostrazione che
una società civile è costituita da una rete solidale di cittadini, servizi pubblici e privati e istituzioni
in grado di integrarsi e sostenersi vicendevolmente.
Il valore di un territorio e del suo patrimonio è dato dalla qualità dei servizi, dal grado di benessere
che l’intera collettività è in grado di produrre, e la qualità della vita è tanto più alta quanto maggiore
è la partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale e economica.
Il progetto coinvolge anche gli Istituti Comprensivi di Pianoro e Rastignano.
I commercianti che hanno aderito e le organizzazioni di categoria hanno promosso, tra di loro, una
raccolta di fondi che verranno devoluti agli istituti comprensivi di Rastignano e Pianoro.
147
Parlare di legalità significa anche costruire un rapporto trasparente tra commerciante e cliente,
quindi corretta informazione per un consumo consapevole, ogni acquisto deve prevedere il rilascio
di uno scontrino o di una ricevuta valida ai fini fiscali.
Nelle sedi scolastiche sarà posto, all’ingresso, un contenitore nel quale i genitori e i bambini
depositeranno gli scontrini fiscali ricevuti a seguito degli acquisti realizzati nei negozi aderenti
riconoscibili da una locandina posta sulla vetrina.
Inoltre verrà promosso un concorso fotografico al termine del quale le foto saranno esposte nei
negozi e votate dai cittadini.
Al termine del progetto indicativamente nel mese di maggio, festeggeremo insieme agli istituti
comprensivi di Rastignano e Pianoro la fine della scuola con pranzo all’aperto, premiazione del
concorso uno scontrino per la scuola, giochi , tornei sportivi e intrattenimenti vari.
L’UTILE SARA’ DEVOLUTO AGLI ISTITUTI COMPRENSIVI DI PIANORO E RASTIGNANO.
Per informazioni, accordi e contatti rivolgersi direttamente al
Responsabile del progetto Sig. Gianalberto Cavazza
Tel 051 6529108
[email protected]
e per conoscenza inviare mail a [email protected]
148
Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini − Pianoro (BO)
OFFERTA EDUCATIVA a.s. 2013/2014
FINALITÀ
 Valorizzare il patrimonio storico-culturale della passata civiltà contadina e
artigianale del territorio delle vallate del Savena, dell’Idice e del Setta.
 Promuovere attività di ricerca e di studio per il recupero e la conoscenza della
storia e delle tradizioni locali.
149
ATTIVITÀ PROPOSTE
VISITE GUIDATE A TEMA
1.
La casa rurale
La cucina, la camera da letto, la stanza del telaio, la cantina, la
stalla.
L’osservazione attenta degli oggetti d’uso quotidiano condurrà i
ragazzi alla conoscenza dei modi di vita e delle necessità di una
famiglia contadina.
Proiezione di foto e filmati per mostrare la casa colonica, gli
edifici rurali annessi, gli animali allevati e l’orto.
2.
L’alimentazione contadina
Grano e pane
Granoturco e polenta
Latte e formaggio
Maiale e salumi
Bosco e castagna
Visita alle sezioni “Lavorazione del terreno”, “La cucina”,
“Lavorazione del latte”, “Il maiale”e “Il bosco”.
3.
Visita a una moderna azienda agricola
Presso il Podere Riosto, verranno mostrate le parti dell’azienda legate alle fasi della
viticoltura moderna e del processo di vinificazione.
Sarà possibile andare nella vigna e osservare dal vivo le viti.
Partenza dal Museo alle ore 9.00 e ritorno al Museo verso le ore 12,00.
Si richiede un contributo di € 60,00 a classe per il mezzo di trasporto.
4.
I lavori a veglia
La treccia di paglia di grano, la filatura della lana,
l’intreccio di vimini per cesti e di erba palustre per
impagliare sedie, la manutenzione degli attrezzi
agricoli.
150
Visita alla sezione “La stalla”.
Dimostrazione di intreccio e prova pratica per i ragazzi.
5.
Le attività artigianali
Attraverso la visita alle sezioni dedicate alle Botteghe del
fabbro, falegname, calzolaio, barbiere, sarto, materassaio
e ai lavori degli ambulanti, i ragazzi impareranno a
riconoscere materiali, strumenti di lavoro e manufatti.
Gioco finale.
6.
I lavori agricoli
Gli attrezzi agricoli e le foto illustreranno ai ragazzi:
• il lavoro dei campi: l’aratura, la semina, la
mietitura, la trebbiatura del grano;
• la pianta del granoturco, raccolta, sfogliatura,
sgranatura;
• il mulino per macinare il grano e la castagna;
• il taglio del fieno e il pagliaio,
• le macchine e i carri agricoli.
La visita alla sezione mostra l’evoluzione che portò dalla falce alla mietitrebbiatrice a
documento dei rivoluzionari progressi fatti dall’uomo.
7.
Il teatro di figura
I burattini della tradizione, spettacolo itinerante di fantasia, in mostra nel loro
teatrino.
Proiezione di filmati per conoscere i segreti del movimento e della voce.
È presente inoltre una sezione dedicata ai pesi e alle misure, di cui alcuni anteriori
all’introduzione del Sistema Metrico Decimale.
151
ULTERIORI INFORMAZIONI
Livello scolastico consigliato
Dalla scuola Primaria alle scuole Superiori.
Ogni singolo percorso sarà strutturato secondo le diverse fasce di età.
ORARIO DI VISITA
Martedì – Mercoledì – Giovedì: ore 9.00 - 13.00
DURATA
Circa due ore.
PRENOTAZIONI: tel. 338 7738701
152
Titolo : MULTI MEDIAMENTE
Responsabili Progetto
•
•
•
Giulio Colli e-mail [email protected] – tel 3356074529- uff. 051451629
Ivan Mantovani e-mail [email protected] – tel 3493806587
Franca Zucchelli e-mail [email protected] – tel 3471448019
Tematiche, ambiti e funzioni strumentali e di riferimento.
Nuovi linguaggi di comunicazione inseriti in un contesto didattico per facilitare lo sviluppo conoscitivo
dei ragazzi in ambito mediatico.
Alunni delle classi I
Destinatari:
Tempistiche e numero di lezioni :
4 suddivise come segue
• 1a lezione collettiva (studenti e docenti) : teoria per sviluppare storia e informazioni base sul
progetto con analisi
• 2a lezione (una per ogni classe) : esposizione del tema scelto e della traccia di sviluppo dei ruoli.
In seguito occorre circa un mese di tempo per individuare un’idea curarne la stesura e
sviluppare in classe con un docente il soggetto .
• 3a lezione (una per classe) : teoria e sviluppo a livello multimediale del soggetto e stesura di una
sceneggiatura interagendo direttamente con i designati registi.
• 4a lezione (una per ogni classe della durata indicativa di 3 ore circa) : incontri per girare i video
(backstage e film)
A seguire si richiede un mese almeno di tempo per il montaggio finale di tutti i lavori a cura dei
professionisti incaricati di Multimediamente.
153
Descrizione del Progetto
Questo progetto è stato ideato per aiutare la scuola ad inserirsi nel processo di maturazione dei
giovani, suggerendo elementi di riflessione e conoscenza al fine di favorire un atteggiamento più
critico e consapevole nei confronti dei prodotti audiovisivi che i ragazzi sono abituati a
“consumare”.
Da quattro anni Multimediamente trova consensi già in vari comuni della provincia
bolognese, ricevendo anche un riconoscimento dal Presidente Napolitano per un
progetto sull'Unità d'Italia.
Il progetto prevede ogni anno la sperimentazione di un linguaggio filmico differente
(cortometraggio, videoclip, spot, documentario....) La scelta tematica dei film viene concordata
assieme agli insegnanti.
Professionisti con pluriennale esperienza saranno messi a disposizione dei ragazzi che
impareranno a sostenere ruoli differenti in un contesto multimediale con un soggetto scelto
dalla scuola.
Concorso
Multimediamente si conclude con un concorso che offrirà alle classi e ai singoli studenti
impegnati in vari ruoli e mansioni, la possibilità di misurarsi con coetanei di altre classi e di
verificare gli effetti o l’impatto delle proprie capacità creative ed espressive.
Le opere presentate al concorso “Multimediamente” verranno esposte al pubblico durante un
evento specifico sul territorio, premiate da una giuria formata da esperti nel settore e divulgate
attraverso vari mezzi di comunicazione.
La Notte degli Oscar
Il progetto culmina in una serata in cui i migliori lavori e ruoli saranno premiati e riconosciuti
come in una piccola "Notte degli Oscar", attraverso uno spettacolo a teatro che coinvolgerà
artisti professionisti, con la partecipazione di figure istituzionali.
La prima fase sarà a livello territoriale e successivamente le opere e i protagonisti saranno messi
a confronto con scuole diverse fino alla Grande Serata Multimediamente dove saranno
riconosciuti i migliori lavori in assoluto presentati in un evento esclusivo a teatro.
Finalità
Multimediamente mira a sensibilizzare gli studenti alla conoscenza dei linguaggi dell’immagine
nel suo configurarsi, indirizzandoli all’uso consapevole dei codici espressivi dei media più
comuni e accessibili (cinema, pubblicità, video musicale) .
Per i giovani partecipanti, inoltre, sarà un'occasione per venire a contatto diretto con una
professione del mondo lavorativo dei giorni nostri.
Obiettivi educativi trasversali
I linguaggi multimediali e i mezzi media sono sempre più oggetto di attenzione da parte della
scuola, sia per il potenziale creativo che esprimono, sia per i significati socio-psicologici, legati
alla vita sociale e a quella individuale.
Attraverso un mezzo multimediale quindi si portano i giovani a conoscenza di un argomento
culturale o sociale, in base al soggetto concordato con gli insegnanti.
154
Obiettivi di formazione disciplinare
Multimediamente si propone di promuovere la lettura e la produzione di materiale
multimediale, per aiutare i ragazzi a capire meglio la propria vita. I ragazzi, confrontandosi con i
personaggi e gli argomenti delle varie storie, possono avvicinarsi indirettamente ai propri
problemi relazionali e , attraverso processi di identificazione, arrivare a capirli e superarli.
Altro punto importante è l'insegnamento del lavoro di gruppo ed il rispetto dei ruoli assegnati.
155
CONCORSO FOTOGRAFICO
per ragazzi/e delle scuole primarie e secondarie
di primo grado del Comune di Pianoro
a cura di Comitato Commercianti di Pianoro
Confcommercio
Le Botteghe di Rastignano
“Cambia……menti”
ovvero
Alla riconquista della qualità perduta
“Cambia…menti –scatti dal mio paese” è la prima edizione del concorso fotografico promosso
dagli Operatori commerciali del Comune di Pianoro nell´ambito della campagna di sostegno al
commercio tradizionale e della riscoperta del negozio di vicinato
Comprati la qualità della vita.
Vieni da noi!
Sostieni il commercio tradizionale
Il concorso è rivolto agli studenti delle scuole pianoresi e si svolgerà dal 15 ottobre al 31 dicembre.
Prima fase:
Per gli aderenti potrà essere organizzato un incontro di presentazione del concorso e delle tecniche
base di fotografia con un fotografo esperto.
Seconda fase:
Ogni alunno potrà proporre fino a tre foto che hanno come tema “Pianoro, la sua gente, il
territorio, l’economia”. Le foto dovranno essere inviate con modalità che verranno indicate in
seguito.
Una giuria sceglierà tra le tre foto pervenute quella da ammettere al concorso.
Le opere possono essere realizzate a colori o in bianco e nero, scattate con macchine fotografiche
digitali o analogiche.
Il formato delle immagini in digitale dovrà essere .jpeg o .pdf, con una dimensione massima di 3Mb
ciascuna.
Fase finale:
Agli autori delle opere sarà data comunicazione della foto prescelta dalla giuria, da ammettere alla
fase finale, la foto dovrà essere stampata a cura dell’autore e inviata ad un indirizzo che verrà
comunicato.
Le foto presentate in stampa dovranno avere una dimensione di 24x36.
Tutte le foto selezionate dalla Giuria di esperti verranno esposte nelle vetrine delle botteghe dei
Commercianti del Comune di Pianoro che hanno promosso il progetto e aderito all’iniziativa
I premi
156
I migliori scatti (sei per gli alunni della scuola primaria e sei per gli alunni della scuola secondaria
inferiore), scelti dalle giurie riceveranno in premio un buono spese da spendere nei negozi del
Comune di Pianoro.
Giuria di esperti
Presidente Gabriele Minghetti
Paolo Merlo Pich
Gianna Spirito
Elisa Mazzagardi
Mauro Trebbi
Mare di Foto
Compito della giuria sarà:
-scegliere tra le foto presentate quelle da ammettere alla selezione finale
-scegliere sei foto da premiare per sei per gli alunni della scuola primaria
-scegliere sei foto da premiare sei per gli alunni della scuola secondaria inferiore
Giuria polare
La giuria popolare è composta da tutti i cittadini.
In ogni negozio o attività commerciale che espone le foto, viene collocata un’urna ove chiunque
può depositare il proprio voto per l’opera preferita tra quelle esposte nelle vetrine di tutti i negozi.
Il diritto al voto si matura effettuando un acquisto nel negozio ove si intende votare.
Garanzie e Liberatoria
Al momento della consegna delle foto i partecipanti garantiscono di avere ottenuto il rilascio delle
adeguate liberatorie dalle persone ritratte nelle fotografie presentate.
Con l’invio o la consegna i partecipanti garantiscono che le fotografie inviate sono originali, che
non sono state precedentemente pubblicate e che ne detengono pienamente i diritti di uso e utilizzo.
Nessun compenso è dovuto da parte degli organizzatori agli autori per gli utilizzi dei suddetti
prodotti.
Il tutore dell’autore minore di ciascuna fotografia dichiara e garantisce che l’autore è il titolare
esclusivo delle foto inviate e di tutti i diritti di autore e di sfruttamento anche economico di ciascuna
fotografia
Il soggetto organizzatore si riserva il diritto di pubblicare a titolo gratuito le foto ricevute (anche
quelle che non sono arrivate tra le prime 6) e di raccoglierle in una mostra o in un volume con la
possibilità di venderlo per finanziare attività di beneficienza legate ai bambini e all’educazione,
citando nome dell’autore e informandolo preventivamente.
Il materiale ricevuto non viene restituito.
Per informazioni, accordi e contatti rivolgersi direttamente al
Responsabile del progetto Sig. Gianalberto Cavazza
Tel 051 6529108
[email protected]
e per conoscenza inviare mail a [email protected]
157
MOSTRA FOTOGRAFICA “VERAMENTE”
A cura del Comitato Provinciale Unicef di Bologna
La mostra è costituita da immagini di bambini di tanti Paesi privati del diritto alla salute,
all’istruzione, all’uguaglianza, che sembrano chiedere a chi li osserva se esista un mondo dove i
bambini siano garantiti e rispettati. I bambini del mondo ci chiedono se questo luogo esista...
veramente? Gli autori, sono Greta Ropa e Iago Corazza, fotografi, giornalisti e documentaristi.
La mostra verrà esposta presso le scuole che ne faranno richiesta.
Sarà inoltre possibile incontrare i due fotografi.
Destinatari: scuola secondaria di primo grado.
Per informazioni, accordi e contatti rivolgersi direttamente al
Responsabile del progetto Sig. Gianalberto Cavazza
Tel 051 6529108
[email protected]
e per conoscenza inviare mail a [email protected]
Articolo riportato su Oasis di descrizione della mostra.
di Iago Corazza e Greta Ropa
“La storia della collaborazione con una grande associazione (Unicef), portata nelle scuole italiane e
realizzata grazie alle domande e alla curiosità dei bambini e delle bambine del terzo mondo
Abbiamo usato questa parola, eternamente contenuta nelle domande dei giovani che incontriamo
durante i nostri reportage, per trasferire ai nostri bambini lo stupore di un mondo parallelo e reale.
Un mondo dove le scelte riguardano la sete e la fame, e non la noia o il tempo libero. Un mondo
dove i più piccoli molte volte dicono “non posso” e mai “non mi va”. Un mondo che ci guarda e dal
quale troppo spesso distogliamo lo sguardo. E’ nata così, con l’aiuto di Unicef, una storia molto
bella che si chiama, appunto, “VERAMENTE” che si è trasformata in una mostra fotografica
itinerante e in una serie di emozionanti incontri interattivi nelle scuole elementari e medie.
Siamo Iago e Greta, e vogliamo raccontarvi una piccola storia che si è trasformata in un grande
viaggio. Il nostro lavoro è tentare di capire come si vive negli angoli più remoti del pianeta.
E poi raccontarlo nei nostri libri, nei nostri articoli, nei nostri documentari, nelle nostre conferenze.
Insomma, siamo più dei “cantastorie” che dei fotoreporter. Solo che raccontiamo storie vere. In
questo progetto abbiamo l’onore di rappresentare Unicef, ma più che il marchio di questa
associazione, abbiamo l’onore di rappresentare tante persone eccezionali che lavorano per Unicef,
ma che prima di tutto lavorano per i bambini di tutto il mondo. Il tema che quest’anno siamo stati
chiamati a sviluppare cercando di renderlo coinvolgente, accattivante e comprensibile ai giovani
con cui abbiamo la fortuna di interagire, è quello del rispetto dei diritti fondamentali del bambino. E
non è facile coinvolgere l’interesse dei giovanissimi su questo argomento, a meno che non ci si
metta in gioco personalmente. Perché i bambini, lo sapete meglio di noi, detestano le ipocrisie,
odiano i sotterfugi e sono disposti a credere solo a chi, come loro, si mette in gioco senza ma e
senza se. E’ lo stesso percorso con cui i bambini si avvicinano all’arte, scoprendo e creando nello
stesso momento, e sperimentando in prima persona l’efficacia delle loro creazioni. Questo
procedimento viene inizialmente reso possibile attraverso il gioco, inteso come spazio
indispensabile che deve essere garantito per un equilibrato sviluppo dei ragazzi e una salvaguardia
della loro creatività, patrimonio a cui attingeranno per tutta la vita. La creatività, infatti, è proprio
ciò che inizia a mancare ai nostri giovani, spesso sostituita da rappresentazioni visive o virtuali che
non provocano traumi, croste alle ginocchia e non consumano lacrime o cerotti. Solo la fantasia dei
bambini rimane irrimediabilmente ferita. E sono ferite diverse, più profonde di quelle che siamo
abituati a vedere durante i nostri viaggi, più subdole e letali. Per cui noi, che siamo una sorta di
esploratori dell’ultimo millennio, abbiamo scelto di provare ad essere i testimonial, gli utensili, il
158
tramite per stabilire un contatto, da un capo all’altro del mondo, tra i giovani di ogni latitudine. Ma
lungo il percorso ci siamo accorti che la nostra ingenua e pretenziosa idea iniziale di portare un
qualche tipo di conforto o di sostegno ai bambini del terzo mondo e delle aree sociali di estremo
disagio è stata letteralmente capovolta, a conti fatti, dalla realtà. E che a ricevere l’aiuto più
concreto, lo stimolo più importante dai nostri interventi sono di fatto i nostri bambini.”
Incontro con i fotografi:
Le classi interessate potranno incontrare i due fotografi
159
Alla cortese attenzione dei Dirigenti Scolastici e dei Direttori Didattici
Bologna, 8 aprile
2013
Gentilissima/o Dirigente,
ci fa estremamente piacere poterLe presentare la campagna di sensibilizzazione per il
disarmo nucleare
“SenzAtomica. Trasformare lo spirito umano per un
mondo libero da armi nucleari.”
Promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai,
coerentemente con l’impegno per la pace che lo
caratterizza da sempre, Senzatomica è una campagna
rivolta ai cittadini italiani affinché prendano consapevolezza
della perdurante minaccia
nucleare, rifiutino il paradosso della sicurezza fondata sul possesso di armi atomiche, e
rivendichino – insieme ai cittadini di tutti i Paesi – il diritto ad un mondo libero da simili
ordigni. Lo scopo più immediato della campagna è dunque la creazione di un movimento
di opinione volto all’elaborazione e adozione, entro il 2015, di una Convenzione
Internazionale sulle Armi Nucleari.
Nello storico discorso contro la proliferazione nucleare che il presidente degli Stati Uniti
Obama ha tenuto a Praga nel 2009, egli ha affermato: “La guerra fredda è finita, ma le
armi ci sono ancora. Il rischio di attacchi nucleari, anzi, è aumentato: più paesi si sono
dotati di armi atomiche, c’è il mercato nero, i terroristi sono orientati a comprare e rubare
armi nucleari, e si potrebbe arrivare al punto in cui non ci si potrà più difendere da loro.
Dobbiamo agire per vivere liberi dalla paura nel XXI secolo”.
Senzatomica s’inserisce nel decennio per il disarmo nucleare proclamato dall’ONU e a
essa aderiscono altri movimenti internazionali come la campagna I-Can promossa da
International Physicians for the Prevention of Nuclear War, Mayors for Peace, e le
Pugwash Conferences on Science and World Affairs.
Per lasciarci davvero alle spalle l’era del terrore nucleare è però necessario mirare a un
obiettivo ancora più essenziale e profondo: combattere contro il vero “nemico”, che non
sono le armi nucleari in quanto tali, né gli Stati che le costruiscono e le possiedono, bensì
il modo di pensare che giustifica l’opzione “annientamento totale” degli altri come
accettabile, l’incapacità di gestire costruttivamente i conflitti riducendoli a mera violenza.
La partecipazione a questa impresa è il dono più prezioso che possiamo offrire al futuro.
E, in questa impresa, i giovani svolgono inevitabilmente il ruolo più importante. Per questo
Senzatomica dedica un’attenzione del tutto particolare al coinvolgimento delle Scuole,
dalla Primaria fino alla Secondaria di secondo grado.
Il cuore della campagna è il sito internet www.senzatomica.it, che funge da suggeritore e
collettore- amplificatore degli eventi e delle informazioni, offrendo a tutti i visitatori la
possibilità di interagire e sostenere le iniziative. Gli insegnanti, in particolare, possono
trovarvi materiali didattici sul tema delle armi nucleari, così come strumenti di educazione
alla pace e alla nonviolenza, appositamente articolati per ogni grado scolastico da
160
professionisti della scuola – docenti ed educatori professionali – provenienti da varie
regioni italiane.
I materiali didattici presenti sul sito della campagna sono stati elaborati, in particolare,
come strumenti di supporto a una mostra gratuita, multimediale e itinerante, anch’essa dal
titolo Senzatomica: trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari.
Inaugurata nel 2007 a New York e accolta poi in molti altri paesi – tra cui Canada, Nuova
Zelanda, Nepal, Argentina, Serbia, Svizzera, Norvegia, Austria – la mostra è stata allestita
per la prima volta in Italia a Firenze, tra marzo e aprile del 2011. In occasione
dell’inaugurazione italiana della mostra, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
ha destinato una medaglia, quale premio di rappresentanza, alla Campagna nazionale
"Senzatomica".
Il periodo di esposizione della mostra a Bologna presso “Palazzo d’Accursio” è previsto
per l’anno scolastico 2013-2014 dal 11 ottobre al 3 Novembre. Quali supporti multimediali,
nel percorso della mostra sono visibili filmati inediti sulla storia delle armi nucleari e
testimonianze dei sopravvissuti dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki.
L’esposizione si rivolge a tutti, ma con un’attenzione particolare ai giovani: per questo
viene anche proposto un “percorso bambini” costituito da 10 pannelli appositamente
progettati per piccoli sotto i dodici anni, che consente di accoglierli in maniera adeguata
alla loro età. L’ingresso è gratuito e vi è un servizio di visite guidate per i gruppi di studenti.
Visto il profondo valore educativo dell’iniziativa, Le saremmo grati se volesse promuoverla
presso la/e Sua/e scuola/e informando i docenti e le classi.
Per informazioni telefonare al numero:
1) 380 3835024 per visite Guidate Scuola Primaria e
Secondaria di 1ºGrado (dalle 9:00 alle 15:00)
2) 340 7662219 per visite Guidate Scuola Secondaria di 2º
Grado (dalle 9:00 alle 15:00)
Certi di un favorevole riscontro Le porgiamo i più cordiali saluti,
Daniele Santi
Presidente Comitato Senzatomica
E-mail: [email protected]
161
162
TRASPORTI GRATUITI NELL’AMBITO DEL POT
RIEPILOGO TRASPORTI GARANTITI DAL COMUNE DI PIANORO PER LE
PROPOSTE INSERITE NEL POT
SCUOLA SECONDARIA DI PIANORO
Progetti ambiente
Rassegna cinematografica
Progetto Biblioteche
Spettacolo teatrale Ca’ Rossa
Spazio giovani
Camminando a Monte sole
Giornata della memoria – film “L’uomo che
verrà”
Un trasporto garantito per classe
A piedi/Presso il Centro Culturale Giovanile
Pianoro Factory
A piedi/Presso la biblioteca
A piedi/ presso la biblioteca di Pianoro
A Piedi presso Sala Arcipelago
Autobus presso Spazio Giovani di Rastignano
Un trasporto garantito per classe
A piedi presso Museo Arti e Mestieri
SCUOLA SECONDARIA DI RASTIGNANO
Progetti ambiente
Rassegna cinematografica
Progetto Biblioteche
Spazio giovani
Camminando a Monte sole
Giornata della memoria – film “L’uomo che
verrà”
Due trasporti garantiti per le classi I
A piedi/presso spazio giovani di Rastignano
A piedi/presso biblioteca di Rastignano
A piedi/ presso la biblioteca di Rastignano
A piedi presso lo Spazio Giovani
Un trasporto garantito per classe
A piedi/presso Spazio Giovani di Rastignano
In linea e a sostegno degli obbiettivi che si vuole raggiungere con la proposta di progetti legati
all’ambiente e all’educazione stradale e al fine di promuove un ulteriore contenimento delle spese,
per l’anno in corso, saranno previsti gli spostamenti con i mezzi comunali solo quando
strettamente necessario.
Pur consapevoli delle maggiori difficoltà che questo può comportare crediamo che incentivare
l’utilizzo dei mezzi pubblici o del cammino a piedi possa essere una forma di educazione civica
ed educazione ambientale.
Invitiamo le insegnanti, ove possibile, a sostenere questa scelta e a spiegarla sia agli alunni che ai
genitori.
163
INDICAZIONI OPERATIVE:
Per alcuni progetti presenti nel POT sono garantiti i trasporti gratuiti. L’elenco di questi progetti e le
relative indicazioni rispetto al trasporto sono indicate nelle tabelle riportate più avanti.
Poiché i trasporti vengono effettuati con gli stessi scuolabus che effettuano il trasporto scolastico, la
disponibilità dei mezzi è subordinata agli orari di entrata e uscita da scuola degli alunni.
Riportiamo le fasce orarie in cui sono disponibili gli scuolabus per i progetti POT:
Scuolabus 1
30 posti
Scuolabus 2
33 posti
Scuolabus 3
43 posti
Scuolabus 4
29 posti
Scuolabus 1
30 posti
Scuolabus 2
33 posti
Scuolabus 3
43 posti
Scuolabus 4
29 posti
PER LE SCUOLE DI PIANORO
MATTINA
POMERIGGIO
Partenza da
Rientro a
Partenza da
Rientro a
scuola alle
scuola entro le
scuola alle
scuola entro le
8.35
12.30
14.00
15.45
9.00
12.30
14.30
15.45
8.35
12.30
14.30
15.45
8.35
12.30
14.30
15.45
PER LE SCUOLE DI RASTIGNANO
MATTINA
POMERIGGIO
Partenza da
Rientro a
Partenza da
Rientro a
scuola alle
scuola entro le
scuola alle
scuola entro le
8.45
12.15
14.15
15.30
9.15
12.15
14.45
15.30
8.45
12.15
14.45
15.30
8.45
12.15
14.45
15.30
Negli orari precedenti e seguenti quelli indicati gli scuolabus sono impegnati nel normale
trasporto scolastico di entrata e uscita dalla scuola, non sono pertanto in grado di garantire altri
trasporti.
Si invitano pertanto le insegnanti ad essere il più puntuali possibile rispetto agli orari definiti, al fine
di non ritardare la presenza degli scuolabus negli orari di uscita degli alunni dalle scuole.
Gli scuolabus NON POSSONO RIMANERE A DISPOSIZIONE DELLA CLASSE
DURANTE L’USCITA.
Se si necessita di un mezzo che rimanga fuori con la classe andranno utilizzati pullman da
granturismo chiedendo sempre alla Km autotrasporti che provvederà a far avere un preventivo dalla
cooperativa COSEPURI (e comunque il costo non sarà a carico del Comune)
PROCEDURA PER INOLTRARE LA RICHIESTA:
164
-Le insegnanti in accordo con gli enti/associazioni proponenti le attività definiscono gli orari
dell’attività e compilano la scheda di richiesta e la consegnano in segreteria
-La segreteria verifica l’effettiva disponibilità dei mezzi nel giorno e negli orari indicati con i
gestori degli scuolabus
-La richiesta di trasporto viene inoltrata dalla segreteria della scuola all’Ufficio Politiche Giovanili
almeno 15gg prima della data dell’uscita (via fax o mail)
-L’uscita si intende autorizzata solo dopo che l’Ufficio Politiche giovanili ne ha dato conferma
tramite mail alla segreteria della scuola
165
Al Comune di Pianoro
Ufficio Politiche Giovanili
OGGETTO: Richiesta utilizzo scuola bus gratuito per uscite progetti POT
INFANZIA
○
○
○
○
○
PRIMARIA
SECONDARIA
Botteghino
○ Rastignano
○ Pianoro
Pianoro
○ Pianoro
○ Rastignano
Pianoro
○ Pianoro Vecchio
Rastignano
Rastignano “Valleverde”
DOCENTE ACCOMPAGNATORE
CLASSE E SEZIONE
Numero alunni partecipanti
Di cui H.
Numero docenti accompagnatori
Numero eventuali altri accompagnatori
CHIEDE
L’autorizzazione di poter utilizzare gratuitamente gli scuolabus per l’uscita didattica prevista dal
POT
Al fine di poter partecipare al progetto:________________________________________________
PER IL GIORNO:________________________________________________________________
LUOGO ESATTO
DOVE DEVE ESSERE SCARICATA LA CLASSE:_____________________________________
DOVE DEVE ESSERE RI-CARICATA LA CLASSE:____________________________________
Orari richiesti:
Di partenza della scuola Di inizio attività Per il rientro Di arrivo a scuola
Firma docenti:
_______________________________
166
SCHEDA DI ADESIONE ALLE OFFERTE TERRITORIALI
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI PIANORO
Consegnare entro il 15/10 al referente che provvederà alla consegna all'ufficio Politiche Giovanili
tel 051 626 57 13/19
fax 051 626 57 21
ISTITUTO COMPRENSIVO DI
SCUOLA
CLASSE
ALUNNI NR.
INSEGNANTE REFERENTE
Contatto telefonico
E-mail
SI CHIEDE DI PARTECIPARE/SI CONFERMA L’ADESIONE ALLE SEGUENTI ATTIVITA’
AMBIENTE E TERRITORIO:
Parco dei Gessi bolognesi e calanchi dell’Abbadessa (tutte le classi)
 Aderisce  Non aderisce
Titolo del progetto scelto________________________________________
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
Museo Arti e Mestieri di Pianoro: Medicina popolare (classi I)
 Aderisce  Non aderisce
Titolo del progetto scelto________________________________________
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
PACE E DIRITTI UMANI
-
Settimana della legalità: testimonianza (per le classi II)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
-
Offerte dell’Istituto Storico Parri Emilia Romagna (per le classi III)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
167
-
Camminando a Monte Sole (per le classi III)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
-
Giornata della Memoria (classi III)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
“Parlez-vous global? Educare allo sviluppo tra migrazione e cittadinanza mondiale” a cura di Cospe
(classi II)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
Un mondo senza Aparthaid a cura di Associazione Diversamente (classi III)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
EUROPA
- Percorsi didattico - formativi a tema Europa del Centro Europe Direct Emilia-Romagna (classi I
e II)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
BIBLIOTECHE
- Una Biblioteca per Amica “I servizi alle scuole”
 Aderisce  Non aderisce
-
Progetto “Di che genere sei?” (una classe III per ogni polo scolastico)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
SALUTE E PREVENZIONE
-
168
Istituto Ramazzini : Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca
scientifica in campo oncologico e sui possibili interventi di prevenzione. (classi II)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
-
Corso di Primo Soccorso (classi II)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
-
SPAZIO GIOVANI (classi III)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
-
Avis: donare il sangue è un gesto di solidarietà (II e III)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
CINEMA & TEATRO
- Rassegna cinematografica ”Ragazzi, cinema ed emozioni ( per tutte le classi)
Scegliere al massimo due proiezioni
TITOLO PRIMO FILM SCELTO_____________________________________________________
TITOLO SECONDO FILM SCELTO__________________________________________________
- Rassegna cinematografica “La storia in pellicola”
Titolo primo film scelto_____________________________________________________
Titolo secondo film scelto__________________________________________________
- Spettacolo teatrale a cura di Associazione Ca’ Rossa
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
Altre proposte
- Concorso “I giovani e la Costituzione italiana” (classi III)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
169
- Gita scolastica presso Cascina Caccia (classi III)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
- Biblioteca - Di che genere sei? (una classe III per polo scolastico)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
- Comprati la qualità della vita, vieni da noi!! sostieni il commercio tradizionale
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
-Museo di arti e mestieri
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
“Multimediamente” a cura di Associazione Civici Volontari di Ozzano (classi I)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
Partecipare alla vita democratica a Cura di Istituto Parri e Comune di Pianoro (classi II)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
Concorso fotografico “Cambia……menti” (tutte le classi)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
Mostra fotografica “veramente” A cura del Comitato Provinciale Unicef di Bologna (tutte le classi)
 Aderisce  Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
“SenzAtomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari.” A Cura del comitato
Senzatomica.(tutte le classi)
 Aderisce  Non aderisce
170
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
ATTIVITA’ CHE VERRANNO REALIZZATE IN TUTTE LE III CLASSI (non è necessario dare la
propia adesione)
ORIENTAMENTO:
Incontri di orientamento ai servizi del territorio per i giovani pianoresi (classi III)
Incontri con i genitori (degli alunni delle classi III)
Strumenti per le insegnanti (per gli insegnanti delle classi II e III, consegnati in apposito
quaderno)
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
PATCHWORK & KISMET
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