Le celebrazioni in Città

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Le celebrazioni in Città
25 aprile a Domodossola
25 aprile 1969 una bomba esplode alla Fiera di Milano, sei feriti; una bomba viene trovata prima di
esplodere alla stazione centrale di Milano .
Certi tipi in squadra cantavano specialmente in piazza san Babila a Milano: “Il 25 aprile l’è nata
una puttana, gli hanno messo nome repubblica italiana “ Frase che nella sua stupida oscenità
conferma che la nostra Repubblica e la nostra Costituzione sono figlie della guerra di Liberazione.
Purtroppo si può dire che dopo 67 anni questa festa del 25 aprile ancora divide, che è ancora legata
ai riti di retoriche celebrazioni esteriori, che a volte passa inosservata specialmente dai giovani
molti dei quali a volte non sanno cosa essa rappresenti.
In modo particolare la nostra Ossola, sede della prima repubblica, ricorda con sensibile attenzione
questa ricorrenza e desidero in questo breve pezzo citare parte del programma che
l’Amministrazione comunale di Domodossola, Città medaglia d’oro al valor militare, ha preparato
per la mattinata del 25 aprile coinvolgendo in modo diretto le nuove generazioni.
Il ritrovo in piazza Matteotti alle ore 10.30 davanti al monumento alla Resistenza e a seguire il
breve corteo fino al teatro Galletti per il clou della cerimonia approfittando di due preziose
coincidenze: la terza classe Iter dell’istituto Einaudi ha vinto il concorso regionale di Storia
Contemporanea indetto dalla Regione Piemonte con un intenso audiovisivo di 11’ sul ritorno delle
donne dai Lager nazisti, filmato che verrà commentato dagli studenti stessi e presentato nel teatro;
questi stessi studenti , già premiati a Torino il 28 marzo scorso dal vicepresidente del Consiglio
piemontese Roberto Placido, saranno poi protagonisti del viaggio premio a Mauthausen e al
sottocampo di Gusen dal 27 al 29 aprile; sono invece ancora in viaggio di istruzione scolastica
(seconda coincidenza) le classi quinte, sempre dell’Einaudi domese, accompagnate dai docenti
Silvana Ferraro e Ettore Ventrella, per visitare il campo di concentramento di Auschwitz e
torneranno il 21 aprile in tempo per portare la loro testimonianza al teatro Galletti nella mattinata
del 25 aprile.
Devo dire che non sono molte le scuole che organizzano viaggi di istruzione nei luoghi del dolore e
questa scelta fa di sicuro onore alla nostra scuola tecnico-commerciale-turistica, attualmente diretta
dal prof. Mauro Magrì che subito si è dato disponibile a collaborare con il sindaco Mariano Cattrini.
A tutta la cerimonia parteciperà il Civico Corpo Musicale e ci saranno dei graditi intermezzi a cura
della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario.
Non posso non citare il lavoro di presentazione della mattinata da parte dell’attrice Irene Volpone
che interpreterà anche le testimonianze scritte degli studenti.
Questa formula per ricordare degnamente il 25 aprile fuori dagli orpelli della retorica sterile era già
stata intrapresa dal sindaco Michele Marinello coinvolgendo i giovani in modo diretto nella
manifestazione. Gli attuali giovani sono l’ultima generazione che potrà dire di avere avuto contatti
diretti con quelli che furono gli attori della Liberazione con il pensiero, con l’azione e con la
sofferenza.
Antonio Lista