Cagliari Pad - “Boato nella notte. Il giorno dopo le pecore erano nere”

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“Boato nella notte. Il giorno dopo le pecore erano nere”
28 Gennaio 2016 ore 18:04
Autore: Ansa News.
Categoria:
Notizie / Cronaca
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Data scaricamento: 15 Marzo 2017 ore 17:14
Così Gesuino Carboni, allevatore di Fonni di 82 anni, sentito come teste nell'udienza del processo a Nuoro per l'esplosione nello stabilimento di Ottana Energia,
che la notte tra il 14 e il 15 aprile 2013 determinò il fenomeno delle cosiddette "pecor
"Mentre dormivo nella casa della mia azienda, ho sentito un rumore fortissimo, uno scoppio e poi tutto
si è bloccato. Il giorno dopo le pecore erano nere e se poggiavo le mani sulla cappotta della macchina
diventavano nere anche loro". Così Gesuino Carboni, allevatore di Fonni di 82 anni, proprietario di
un'azienda zootecnica a Noragugume, sentito come teste nell'udienza del processo a Nuoro per
l'esplosione nello stabilimento di Ottana Energia, che la notte tra il 14 e il 15 aprile 2013 determinò il
fenomeno delle cosiddette "pecore nere".
Due gli imputati, entrambi non presenti in aula stamattina: Paolo Clivati, amministratore delegato
dell'azienda, e il direttore dell'impianto della centrale, Mario Tatti. Sono accusati di aver sottoposto
l'impianto a una sperimentazione non autorizzata che prevedeva l'utilizzo di acqua e carbone (Cwf) al
posto dell'olio combustibile solitamente impiegato.
Una circostanza, quella delle "pecore nere", confermata anche da un altro teste, Antonio Cadeddu di
Sarule, anche lui titolare a Noragugume di un'azienda zootecnica con 300 pecore e 60 capi bovini.
"Non ho mai visto le pecore diventare nere così - ha spiegato nella sua deposizione - nonostante da
tanti anni lavori nella piana vicino all'area industriale di Ottana. Per 15 giorni non ho potuto conferire il
latte in caseificio".
Carboni e Cadeddu sono due dei sei allevatori - difesi dagli avvocati Rita Tolu e Gian Mario Pilatu - che
con la Coldiretti si sono costituiti parte civile nel processo. Stamattina davanti al giudice monocratico
Tommaso Bellei, hanno sfilato i testi del Pm Andrea Vacca: tredici in tutto, tra allevatori, operai e tecnici
della centrale. Anche i dipendenti di Ottana Energia hanno confermato il rumore fortissimo di quella
notte, dovuto allo sfiato di una valvola di sicurezza della centrale. Ma tutti hanno detto di non sapere se
proprio quel giorno si sia proceduto alla sperimentazione dell'impianto con Cwf.
Il processo è stato aggiornato al 18 febbraio prossimo, quando saranno sentiti i consulenti del Pm che
hanno analizzato l'impianto. Un'analisi decisiva per capire se nel serbatoio ci fosse o meno il Cwf. Pagina 1 di 1