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Milano - dal 04/02/2015 al 06/03/2015
Banlieue
INSTITUT FRANCAIS
Corso Magenta 63
+39 024859191
sito web
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L’evento raccoglie opere di artisti italiani e francesi contemporanei, rappresentanti delle varie discipline espressive e
tecniche artistiche: a coagulare i linguaggi delle opere in esposizione è il tema delle periferie, un confronto reale e
diretto con la realtà.
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Orario: Dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19
Vernissage: 04/02/2015 - ore 18,30
Genere: arte contemporanea, collettiva, Urban art
Autori: Michele Guidarini, Max Petrone , Giulio Vesprini, Jacopo Prina, Silvano Belloni,Ador&Sémor, Sanja Milenkovic
Curatori: Federica Morandi
Email: [email protected]
Sito Web: http://www.associazioneartgalelry.org
Note: un progetto dell’Associazione ArtGallery di Milano in collaborazione con l’Institut français Milano
L’Institut français Milano e l’Associazione ArtGallery sono lieti di presentare la nuova mostra collettiva dal titolo Banlieue,
a cura di Federica Morandi, che inaugurerà mercoledì 4 febbraio 2015 alle ore 18.30.
La mostra intende offrire uno spunto di riflessione e uno spaccato simbolico di relazioni artistico e culturali delle periferie:
banlieue come luogo d’insicurezza e precarietà sociale, ma anche inno alla ricchezza insita nelle differenze e al valore
della convivialità. L’evento raccoglie opere di artisti italiani e francesi contemporanei, rappresentanti delle varie discipline
espressive e tecniche artistiche: a coagulare i linguaggi delle opere in esposizione è il tema delle periferie, un confronto
reale e diretto con la realtà. Una raccolta di lavori che testimoniano i principali approcci al concetto di periferia e le
relative traduzioni formali verso la storia, la cronaca, la contemporaneità.
Il duo di street artists francesi, Ador&Sémor, partecipa alla mostra collettiva attraverso una live painting durante
l’inaugurazione: il loro lavoro s’ispira alle periferie parigine, a quelle banlieue che bruciavano nel 2005 e che sono
rappresentate da segni marcati, graffiti suggestivi e ritmi underground. Il loro sguardo coglie con una vena ironica e a
tratti beffarda, istanti di vita, tra gioia e lacrime, tra sogno e realtà, uomini e donne che abitano un universo urbano
difficile. Il linguaggio vigoroso e personale di Ador&Sémor dialoga con l’estetica dark e pop di Michele Guidarini, un mix
di penne, pennini, pennarelli, spray e collage, che gioca con le forme e le icone della vita quotidiana, per esprimere il
disagio delle periferie e contrapporre amore e morte, tristezza ed euforia, dramma e comicità. I volti delle banlieue sono
invece illustrati da Massimiliano Petrone, artista torinese, che decostruisce le immagini a favore di una precarietà della
forma: i suoi lavori si focalizzano sulle persone che vivono le periferie ogni giorno, gente che possiede particolarità
fisionomiche e tratti stravaganti, dal musicista, alla pin-up, al writer.
La contraddizione tra centro e periferia è ben evidenziata da Sanja Milenkovic, che dopo aver trascorso un periodo di
residenza artistica a Parigi, si lascia ispirare dagli spazi e dalle folle: superfici immense e dilatate appaiono anonime,
senz’anima, come contenitori di strutture omologate e ripetitive. Anche le persone diventano simili tra loro, si
ammassano in aree apparentemente stereotipate, prive di riferimenti storici e culturali. Il concetto di realtà standardizzata
torna con i lavori di Jacopo Prina, che concepisce le banlieue come luoghi di passaggio, in cui gli individui condividono in
modo empatico la routine quotidiana. Il riferimento alle mappe permette una presa diretta delle realtà periferiche come
viste dal satellite, definendo percorsi e itinerari, sintetizzati in linee e colori e oggetti che indicano la strada da seguire.
La periferia di Giulio Vesprini, artista marchigiano dalla naturale inclinazione all’architettura, è rappresentata da
geometrie e linee che si fondono con gli elementi naturali; i suoi lavori si collegano alla tradizione della street art grazie
ad un perenne studio del segno e all’elaborazione di strutture dal forte impatto emotivo. Le forme sono un gioco di visioni
e l’ambiente si pone come punto focale: ecco creata una metafora del mondo intorno a noi, attraverso l’estrapolazione di
frammenti della realtà, testimoni dei grandi temi di oggi. Operazione che attua anche Silvano Belloni nei suoi scatti
fotografici, dove Parigi e le sue periferie sono ritratte in manifesti lacerati, graffiati e maltrattati, portavoce di realtà
problematiche e contrastanti. L’artista si muove tra la spinta urgente per la ricerca di contenuti contemporanei e una
rigorosa conoscenza tecnica ed estetica legata al mondo della comunicazione.
Banlieue delinea una mappa di simboli e linguaggi che punteggiano il nostro oggi: l’arte esiste per gli artisti come
risposta immediata alla realtà, alla vita, alla quotidianità, al fine di rappresentare scorci di esistenza con il ritmo frenetico
del nostro tempo.
Banlieue è sostenuta da Eau Thermale Avène, marchio dei Laboratoires Pierre Fabre che da sempre si prende cura del
benessere delle pelli sensibili assicurando loro efficacia, sicurezza e benessere grazie a prodotti dermocosmetici venduti
in farmacia, frutto di una ricerca dermatologica all’avanguardia.
Prosegue la collaborazione con l’Associazione ArtGallery di Milano nel comune obiettivo di promuovere i giovani talenti
dell’arte contemporanea.