Un ringraziamento a Pia Sacchi dal Direttivo e dalla

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Un ringraziamento a Pia Sacchi dal Direttivo e dalla
shiatsuNews n.21-08.qxp
14-04-2008
10:30
Pagina 15
Un ringraziamento
a Pia Sacchi
dal Direttivo
e dalla Redazione
I
n Federazione (FIS) è da anni consolidato il
contributo dei soci e non, legato prettamente al
volontariato; non per questo non esistono delle
figure professionali normate dal punto di vista
contrattuale e contributivo, impegnate nella burocrazia quotidiana di una Associazione grande
come la FIS, e deputate al controllo sulla quadratura dei conti: la Segreteria. Non per questa loro
posizione, i loro “atti” quotidiani sono mossi da
differente stimolo; anch’essi nutrono una vera passione e lo si vede, nelle piccole come nelle grandi
cose, nelle attività più tecniche come in quelle più
artistiche.
La Segreteria è un po’ la memoria storica quotidiana della Federazione, altro tassello importante da evidenziare.
Ma come tutte le cose, anche la Segreteria non è
esente dal turnover, dal ricambio generazionale e,
se ben rammentate, questo è accaduto un paio di
anni fa.
A questo proposito, la redazione è grata per avere
la possibilità di ringraziare e ricordare una collaboratrice ed una importante figura di questa nostra
Segreteria: Pia Sacchi.
Pia Sacchi ha lavorato in Fis per anni come revisore dei conti con passione e professionalità, la stessa passione che ha lasciato il passo alla decisione
di allestire e gestire un Gites des allobres in
Francia, nel sud della Francia per l’esattezza; la
sua passione ora è indirizzata all’accoglienza di
persone che amano la natura, la cultura e che desiderano trascorrere un periodo di relax oltralpe,
lontano dalle città.
Proprio perché lavorando con dedizione e amore il
più delle volte si lascia un segno positivo, il
Direttivo ha proposto a Pia di entrare a far parte
delle “Convenzioni per i soci Fis”, un’idea concreta di soggiorno in un luogo che ci farà sicuramente sentire a “casa”, e, perché no, ci farà risparmiare qualche euro per una “migliore quadratura
di bilancio”, questa volta “famigliare”.