Appalti truccati, 16 arresti per il noleggio auto di Cl (La Stampa)
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Appalti truccati, 16 arresti per il noleggio auto di Cl (La Stampa)
Appalti truccati, 16 arresti per il noleggio auto di Cl Milano, coinvolti dirigenti della Compagnia delle Opere PAOLO COLONNELLO MILANO a come, anche per il noleggio dell’auto? Si, anche per quello in Lombardia bisognava passare dalla Compagnia delle Opere, ungere ruote, pagare tangenti. Un percorso talmente obbligato e, secondo la Procura, truffaldino, da aver portato in carcere ieri 7 persone più altre nove agli arresti domiciliari e svelato ancora una volta l’intreccio di scambi e favori che lega vertici politico istituzionali, alla rete d’imprese di Comunione e Liberazione, in questo caso di Saronno. Scrive il gip Giuseppe Gennari: «...dalla presente attività d’indagine traspare con assoluta evidenza la consapevolezza ad un sistema che vede il suo vertice politico istituzionale nel Presidente della Regione Lombardia e che rappresenta da anni lo strumento delle ingerenze nell’attività dell’A zienda Lombarda Edilizia Residenziale». Formigoni si difende: «Quanto alla presunta esistenza di un sistema illecito che avrebbe in me il suo vertice, tale sistema non esiste M UN AFFARE DA 20 MILIONI Scrive il gip: «Consapevole di tutto il presidente della Regione Lombardia» e non è mai esistito». Il guadagno per gli autonoleggiatori, cui si rivolgevano enti pubblici come Aler, Ferrovie Nord, Istituti Clinici di Perfezionameno, Metropolitana Milanese ma anche il comune di Como o quello di Castellanza, s’intuisce facilmente: il 12 marzo 2009 ad esempio, l’Aler, l’ente che gestisce le case popolari a Milano sempre in bilico sui bilanci, noleggia per 104 mila euro una auto «direzionale» senza autista per Milano e un’altra per Monza. Al centro dell’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dal pm Robledo, la società d’intermediazione Kaleidos di Saronno. La quale interveniva sui responsabili degli acquisti dei vari enti pubblici regionali truccando le gare d’appalto: dando cioè indicazioni che venissero invitate solo particolari aziende e con base d’asta già concordate. A vincere quasi sempre la stessa, ovvero la Arval Service Lease Italia spa che in cambio corrispondeva poi alla Kaleidos e ai funzionari compiacenti la dovuta mazzetta. D’altronde il giro d’affari, all’interno di «un sistema illecito in at- to ormai da anni», sfiorava i 20 milioni di euro. Durante l’inchiesta, durata mesi e non ancora conclusa, i carabinieri hanno intercettato e-mail e telefonate, sequestrato contratti e appunti scritti, dal contenuto inequivocabile. Secondo il gip, alla Kaleidos si muovevano come «veri e propri registi occulti», d’intesa con le loro interfacce istituzionali come, per l’Aler, Monica Goi, repsonsabile dell’ufficio acquisti dell’ente, beneficiaria di una tangente da almeno 30 mila euro e da ieri, in carcere. Ma secondo il giudice questa non è soltanto una storia tra funzionari corrotti e venditori spregiudicati. Lo si evince dal capitolo inti- L’istituto case popolari era tra i clienti del noleggio auto Arval tolato: «La rete relazionale di contorno». La rete cioè che permette ai vertici della Kaleidos di muoversi con disinvoltura nel truccare appalti pubblici e ai funzionari degli enti di favorire gli interessi di un solo privato. Non è un caso che tutti i funzionari della società arrestati ieri, Massimo Vanzulli, Oreste Ceria- ni, Luca Viotti, siano nel direttivo della Compagnia delle Opere di Saronno, così come appartengano allo stesso circuito anche i responsabili dei vari enti con cui opera la Kaleidos: da Marco Piuri, amministratore delegato di Ferrovie Nord, a Giancarlo Bortolotti degli Istituti Clinici, a Cristina Clementi dell’ospedale di Vimercate: tutti in quota a Comunione e Liberazione. «Ciò che ne è nato - scrive il gip - è stato un assetto di interessi criminali in cui professionisti e mediatori sono stati in grado d’influenzare le procedure pubbliche, perseguendo con pervicace ed illecita determinazione un unico obiettivo: vincere le gare d’appalto».