Che cosa è l`Omeopatia
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Che cosa è l`Omeopatia
Omeopatia: terapia o effetto placebo? Recentemente è stata pubblicata da un gruppo di medici svizzeri sulla prestigiosa Rivista Medica THE LANCET le conclusioni dei numerosi studi di controllo sull’efficacia terapeutica dell’omeopatia nei confronti della medicina ufficiale, con risultati che pongono pesantissimi dubbi sulla vera efficacia terapeutica dell’omeopatia stessa, considerata poco più che il frutto di un effetto “placebo”. Questo studio, recepito diffusamente sulla maggior parte dei media, ha creato un notevole scalpore sull’effetto dell’omeopatia e contemporaneamente su tutto l’insieme delle medicine alternative ed ha sollevato accese polemiche tra i cultori e i detrattori, anche per i risvolti pratici che sono seguiti a queste osservazioni. Gli autori svizzeri hanno praticamente dimostrato che le diluizioni a cui sono sottoposti i rimedi omeopatici, anche a livelli submolecolari sono praticamente inefficaci e l’unico effetto favorevole è quello placebo. Che cosa è l’Omeopatia Probabilmente molti anche tra coloro che la usano per i loro problemi di salute, non sanno su quali principi si basa l’omeopatia e quali supposti effetti terapeuti farmacologici essa produce. Essa si basa sul principio della similarità o meglio sul principio latino “Simila similibus curentur”, vale a dire che le cose simili o le malattie che hanno determinati sintomi si curano con le medicine che provocano simili disturbi. Essa deve la nascita al medico Tedesco Samuel Hahnemann (1755-1843) il quale (studiando l’uso del chinino per la malaria) intuì che una medicina che può provocare i sintomi uguali alla malattia nelle persone normali se usata in alti dosaggi, usata in dosaggi molto bassi anche infinitesimali può provocare un iniziale riacutizzazione della malattia, ma successivamente, stimolando le difese dell’organismo, fa sì che la malattia ne venga successivamente curata e guarita. Sintetizzando seguenti: i principi principali sono i L’omeopatia cerca di stimolare le difese dell’organismo siano queste immunologiche o semplicemente riparatrici per curare le malattie. Il trattamento consiste in dosi molto basse delle sostanze chiamate “ rimedi” che, secondo l’omeopatia, dovrebbero provocare gli stessi o simili sintomi della malattia se questa fosse data ad alte dosi. Il trattamento deve essere individualizzato valutando il paziente nel suo complesso incluso il suo stile di vita,il suo stato emozionale e mentale, tanto che a seconda di tale situazioni alcuni soggetti affetti dalle stesse malattie ricevono rimedi diversi. I Prodotti provengono da estratti naturali di piante, da animali, da minerali come il fosforo ed il ferro, raramente da farmaci attivi. I prodotti, data la loro minima quantità contenuta nelle soluzioni, dovrebbero subire il processo di “potenzializzazione o dinamizzazione”, (violenti scuotimenti o successioni) ad ogni diluizione per far sì che ne venga estratta la vitale essenza e trasmessa al diluente, come l’alcool e/o l’acqua, cosichè mantenendo la “memoria” (vedi anche teoria della memoria dell’acqua di Benveniste) possono agire anche a dosaggi minimali. Che cosa è il placebo La parola placebo, che proviene dal latino “Io piacerò” è un trattamento medico, generalmente una pillola che contiene zucchero o amido, una soluzione, ma anche un trattamento fisioterapico, un intervento che viene somministrato o fatto, come se fosse una terapia vera e che dovrebbe far stare bene comunque il paziente, ma che il realtà non ha nessun effetto terapeutico, se non psicologico. Un trattamento che ha un effetto placebo è quello che comporta un apparente miglioramento non dovuto al trattamento, ma alla credenza che la paziente o il paziente con questo avranno un miglioramento. Il placebo viene usato anche come controllo o confronto negli studi scientifici sui farmaci per evitare che venga utilizzato poi nella pratica clinica un farmaco inefficace. La parola placebo (Io piacerò in latino) è entrata nel linguaggio inglese a seguito di una interpretazione non corretta del salmo 116 che veniva tradotta in “Io piacerò al Signore” invece che “Io mi presenterò di fronte al Signore”. Versi che nella liturgia cattolica Medioevale aprivano il Vespri in onore del defunto; e poichè le prefiche professionali (donne prezzolate) erano noleggiate per cantare i vespri , cantare i placebos era una frase che veniva usata per descrivere un’ adulazione servile. Nel 19 secolo la parola “placebo” è diventata però una parola che significa una medicina data ”più per far piacere paziente che a suo vero beneficio” . Questo ha già portato ad un drastico provvedimento da parte delle Assicurazioni Svizzere che non coprono più i trattamenti omeopatici. Mentre ancora in molte nazioni queste terapie alternative sono riconosciute dai Ministeri della Sanità o dalla Farmacopea Ufficiale e, nel nostro paese esiste una proposta di legge che legalizzerebbe la stessa omeopatia ed altre numerose terapie alternative, anche se di non dimostrata efficacia. Contemporaneamente, sono sorte anche considerazioni del tutto opposte da parte dei cultori dell’omeopatia e delle medicine alternative in genere, i quali contestano l’esistenza dell’unica medicina, quella ufficiale, che cura ogni male soltanto con il suo contrario (contraria contrariis curentur) e non favorirebbe così lo svilupparsi delle difese naturali. Si sta verificando in fondo un ulteriore contrasto tra la medicina non ufficiale e quella ufficiale, anche se ormai la scienza medica basata sulle evidenze cliniche ha, come ci ricordano gli AA Svizzeri, permesso a quest’ultima di raggiungere risultati incontrovertibili.