Centro storico, residenti in aumento L`assessore: la qualità urbana

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Centro storico, residenti in aumento L`assessore: la qualità urbana
20 Como
LA PROVINCIA
SABATO 28 GENNAIO 2017
Centro storico, residenti in aumento
L’assessore: la qualità urbana paga
Convegno di Ance. Gli esperti a confronto sul tema dello spopolamento delle aree centrali
Spallino: «Giusta l’idea di bloccare ogni nuova edificazione, la novità è il turismo degli eventi»
«Le città ci parlano. Il
problema è se abbiamo la voglia
e l’umiltà di ascoltarle». Conclude con una suggestione l’assessore all’Urbanistica Lorenzo
Spallino, intervenuto all’incontro di giovedì sera, organizzato
dall’Ance di Como presso la propria sede, inserito all’interno di
un ciclo di appuntamenti focalizzati sui grandi temi futuri del
territorio. Non poteva, quindi,
mancare la rigenerazione urbana e il futuro generale delle città,
fra un centro storico a rischio
spopolamento come sta accadendo a Firenze, e una periferia
spesso costruita “senza affetto”
e con problemi di degrado. «La
nostra provincia - ha spiegato il
presidente dei costruttori Luca
Guffanti davanti a una platea di
professionisti e amministratori
- è piena di differenze. In centro,
c’è il rischio di veder calato il
numero di residenti. Como, inoltre, non ha periferie degradate.
La prima cintura è sempre appetibile, mentre altre zone sono
caratterizzate da una mole maggiore di aree dismesse, su cui
bisognerebbe intervenire con un
piano organico di larga scala».
Il caso di Firenze
E sul futuro del centro storico di
Como, l’assessore Spallino ha
concentrato una parte del suo
intervento: «Il centro storico di
Como non è spopolato: i dati che
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daremo a fine mandato mostrano come stia attraendo persone,
perchè in parte è stata eliminata
qualsiasi tipo di edificazione». E
sul “rischio Firenze”, ha aggiunto: «A fine ottobre, in base alle
analisi dei sistemi in campo, avevamo previsto che la Città dei
Balocchi potesse attrarre un milione e 500mila persone. Ci siamo sbagliati, ne sono arrivate un
milione 800mila. È il segnale di
un tipo di turismo per eventi:
abbiamo avuto il più alto tasso
di occupazione camere della
Lombardia». Il capoluogo toscano ha perso circa 20mila abitanti
dal suo centro: «Il rischio del
centro storico, concordo con
Guffanti, è l’espulsione della residenza a favore di un turismo di
massa. Inoltre, se riprendiamo
il discorso sulla modernità, alcuni edifici sono frutto della legge
Verga e niente hanno a che vedere con il centro storico. Se si potesse abbatterli e rifarli nuovi, io
ne sarei felice. Ma la vera domanda è: Como è pronta ad accettare questa sfida?». E sul fu-
n «Il rischio
dei centri storici
è quello
di perdere
i propri abitanti»
turo del capoluogo è intervenuto, chiamato a parlare, anche il
candidato sindaco del centrodestra Mario Landriscina: «È necessario trovare un equilibrio fra
i grandi cambiamenti del futuro
e una città che ho trovato centrata in maniera sconfortante sul
chiudere le buche delle strade.
Inoltre, va considerato l’aspetto
demografico e l’aumento degli
anziani nella popolazione. Posto
che amministrare, e sarebbe ipocrita non ammetterlo, non è facile per nessuno, ben venga che le
categorie ci mettano sul tavolo
i problemi da affrontare».
Il ciclo di incontri
A questo proposito, “Conoscere
per deliberare. A Como”, organizzato da Ance in collaborazione con l’Ordine degli architetti
lariano, nasce, in vista delle
prossime elezioni in diversi comuni della provincia, capoluogo
incluso, come ciclo d’appuntamenti su temi diversi accomunati, però, dalla finalità dell’interesse pubblico per il territorio.
I prossimi incontri saranno su
paesaggio e le vocazioni del territorio (giovedì 23 febbraio), i
collegamenti e le infrastrutture
del territorio (giovedì 23 marzo)
e l’attrattività del territorio (giovedì 27 aprile). Il luogo sarà sempre la sede dell’associazione, in
via Briantea.
A. Qua.
È in aumento la popolazione residente in centro storico
Un momento del dibattito organizzato dall’Ance