Vai al documento

Transcript

Vai al documento
02/07/2015
1
02/07/2015
1.Idea Guida
Lo sviluppo che ha interessato il nostro territorio, dal dopoguerra ad oggi, è stato condizionato da
molteplici fattori. Tra i più incisivi possiamo citare:
1) La conformazione morfologica: siamo in una valle chiusa, localizzata in quota (ben il 40%
dell’area supera un’altezza di 2.000 metri sopra il livello del mare, con cime che arrivano ai
3.902 dell’Ortles e ai 3.764 mt delle cime del Cevedale), immersa in un contesto ambientale
e paesaggistico prettamente alpino. Questi valori sono riconosciuti e tutelati nell’ambito del
Parco dello Stelvio, la cui estensione interessa più del 65% dell’area1 (emblematico il caso di
Valfurva, che rientra al 98% nel territorio del Parco);
2) In relazione alla sua morfologia, l’Alta Valtellina ha avuto storicamente un’evoluzione Bormio
– centrica: la struttura sociale è articolata in piccole comunità locali, coese al loro interno e
con un forte senso di appartenenza territoriale, ma che si sono dimostrate fragili a fronte dei
cambiamenti introdotti da nuovi modelli economici. Siamo consapevoli di non essere riusciti
a controllare trasformazioni veloci che hanno investito il nostro territorio, non riuscendo
quindi a preservarne il patrimonio culturale in una logica innovativa2;
3) La nostra economia è basata sul turismo: nel tempo siamo stati chiamati a confrontarci con
realtà limitrofe fortemente concorrenziali (es. Trentino, ma anche la stessa Livigno), senza
tuttavia riuscire a definire un nostro modello identitario. Questo ci ha limitato nella capacità
di sostenere un riposizionamento competitivo dell’offerta, e ci ha portato a reagire con una
sorta di inerzia rispetto a dinamiche sovralocali, con le quali l’area è stata in grado di
relazionarsi solo parzialmente.
In questo contesto, l’occasione offerta dalla Strategia Aree Interne ha contribuito ad avviare una
riflessione aperta, pubblica e profonda sul nostro territorio, grazie alla quale è emersa con forza
l’esigenza di cambiamento, che crediamo debba essere innanzitutto di tipo culturale.
La capacità di impostare politiche e strategie che considerino l’ambito come un unicum,
rappresenta la principale sfida alla quale dobbiamo rispondere: è un percorso che ha preso avvio
solo recentemente, e che dovrà consolidarsi in una visione di medio – lungo periodo, agendo in via
integrata su più fronti.
Si tratta di mettere in discussione una preesistente impostazione culturale, che ha radici profonde
nel tempo: proprio per questo, la capacità di sostenere l’affermarsi di una nuova visione integrata e
comprensoriale rappresenta il principale elemento di cambiamento, sul quale concentrare le risorse
e le energie che saremo in grado di attivare.
L’affermarsi di una logica comprensoriale rappresenta la chiave di volta per ripensare la nostra
organizzazione territoriale, in una prospettiva di innovazione.
A partire da questa precondizione, gli approfondimenti che abbiamo condotto, hanno fatto emergere
un’ampia gamma di variabili, rispetto alle quali potenzialmente finalizzare il programma di
intervento. Elementi di carattere economico, ma anche aspetti culturali e ambientali: ciascuno di
questi può interagire e contribuire alla promozione di una rinnovata identità locale. Tra queste
molteplici variabili è stato, tuttavia, possibile individuare un punto di riferimento saldo, un perno sul
quale tutti gli altri aspetti tendono a convergere e con il quale devono gioco forza confrontarsi.
Il nostro comprensorio ha un intrinseco elemento di unicità che lo caratterizza (ad esempio rispetto
al resto del territorio regionale e alla casistica nazionale delle Aree Interne), un aspetto che fino a qui
è stato sottovalutato o dato per scontato, che può invece rappresentare il punto di forza attorno al
1 Tutti i 5 Comuni dell’area rientrano nel Parco dello Stelvio.
2
Fonte Documento Piano di Zona 2012/2014 Comunità Montana Alta Valtellina, pag. 16
2
02/07/2015
quale orientare la nostra strategia: l’Alta Valtellina è un territorio alpino, e questa caratteristica
permea a 360° ogni aspetto della vita dell’area, sia da un punto di vista ambientale, che economico
e sociale. La visione di sviluppo che il nostro contesto intende esprimere è, pertanto, orientata a far
convergere le forze disponibili su un processo di riorganizzazione comprensoriale che ponga al
centro il fattore alpino, sia per confrontarci rispetto a dinamiche esterne, sia per tutelare dall’interno
quello che è il nostro substrato sociale, sul quale ogni altra politica, ordinaria o di sviluppo, dovrà
andare ad innescarsi. Siamo inoltre coesi nel ritenere che, qualsiasi intervento che si andrà ad attuare
nell’ambito della SNAI, dovrà in primis contribuire ad incrementare il livello di vivibilità dell’area a
favore dei residenti: questo rappresenta la precondizione perché si possano innestare nuovi processi
di sviluppo, che siano in grado di aprire nuove opportunità ai giovani del nostro territorio,
scongiurando il processo di “brain drain” che interessa l’Alta Valle. A fronte di tali riflessioni
possiamo sintetizzare l’idea forza della nostra strategia in questi termini:
Rendere l’Alta Valtellina la destinazione alpina per eccellenza
un modello di riferimento per l’intera macroregione, basato su un approccio sostenibile
nelle dimensioni sociale, economica ed ecologica.
Riteniamo che specializzare l’Alta Valle sull’economia alpina significhi operare per la conservazione
e lo sfruttamento sostenibile delle risorse locali: per fare ciò, sarà necessario individuare un punto di
equilibrio tra natura, attività antropiche e valorizzazione della comunità locale, così che ciascuno di
questi fattori sia declinato secondo una connotazione identitaria, immediatamente riconducibile al
contesto montano alpino.
La filiera sulla quale vogliamo investire prende avvio dalla rimodulazione del rapporto tra il
comprensorio (Enti e popolazione) e il Parco dello Stelvio, attivando un processo di armonizzazione
e di sintonia tra questi soggetti. Un primo passo in tal senso si avrà valorizzando il Parco per le
qualificate competenze di carattere scientifico che è in grado di attrarre, e per il richiamo che può
avere nella promozione di un’immagine identitaria alpina.
Il Parco quindi non solo come tutela, ma anche come opportunità di formazione qualificata sui temi
della gestione sostenibile del territorio, attraverso interventi di manutenzione diffusa: formazione
che potrà sfociare nel supporto allo start up di idee innovative in questo settore di specializzazione,
attraverso l’attivazione di una struttura dedicata per l’affiancamento ai giovani che vorranno avviare
qui proprie attività. A sostenere questo processo di innovazione contribuirà il potenziamento della
connettività in fibra ottica, anche a favore dello sviluppo di servizi associati a livello intercomunale.
La gestione sostenibile e il presidio del territorio vedranno un’attenzione specifica nei confronti delle
attività agricole, grazie all’attivazione del marchio di montagna per le produzioni dell’Alta Valtellina
che rispettino standard ambientali: questi elementi costituiscono il substrato per proporre una
diversificata offerta turistica, rivolta alle attività all’aperto, a basso impatto ambientale e in grado di
intercettare il patrimonio culturale dell’area. Il ripensamento dell’offerta turistica dovrà, inoltre,
necessariamente essere declinato in una incrementata capacità da parte degli operatori di fare rete e
di presentarsi sul mercato con proposte qualitative ed identitarie.
In questa visione di sviluppo, riteniamo che il potenziamento del TPL, integrato con l’uso della bici,
sia un passaggio qualificante non solo a fini turistici, ma anche per l’accesso ai poli di formazione.
Questo processo di riorganizzazione dovrà poter contare, infine, su solide radici nella dimensione
sociale: per questo intendiamo sostenere una rinnovata attenzione alla comunità locale, come
presidio degli elementi culturali e come luogo di sviluppo delle nuove generazioni.
Per connotare il nostro programma abbiamo adottato il logo “Alps
Inside”, che vuole richiamare – in via esemplificativa – l’inscindibile
rapporto tra il comprensorio e le Alpi, elemento guida in ogni
successiva declinazione della strategia.
3
02/07/2015
1.1 Descrizione della “filiera cognitiva” del territorio individuata in fase desk e di scouting, legando
interventi di sviluppo e interventi permanenti sui servizi essenziali.
In termini esemplificativi la filiera sulla quale intendiamo operare è così sintetizzabile:
Interventi di sviluppo
Promuovere il carattere alpino del nostro comprensorio pone quale priorità la conservazione delle
sue risorse ambientali, ricercando un equilibrio dinamico tra:
- la tutela dei sistemi ecologici presenti;
- le attività umane qui insediate;
- la valorizzazione culturale della comunità locale.3
L’individuazione di un equilibrio tra questi fattori rappresenta il punto di innesco della nostra
strategia, a partire dal rapporto tra il comprensorio e il Parco dello Stelvio.
Istituito a livello nazionale nel 1935, con un atto fortemente rappresentativo e simbolico del valore
ambientale di quest’area, il Parco costituisce oggi una potenziale realtà di eccellenza, dove molteplici
Enti (Università di Milano, di Parma, Università dell’Insubria, solo per citarne alcune) già operano per
ricerche e approfondimenti su vari fronti (dalla vegetazione, alla fauna, agli aspetti geomorfologici).
3 Su questi temi si attesta anche la Convenzione delle Alpi, trattato internazionale sottoscritto dai Paesi alpini
(Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Monaco, Slovenia e Svizzera) e dall’Unione Europea per lo
sviluppo sostenibile e la protezione delle Alpi.
4
02/07/2015
In questo periodo il Parco è oggetto di un’importante riforma della sua governance4. Crediamo sia
necessario sostenere un processo di ridefinizione nei rapporti tra l’Ente e il comprensorio, che in
passato ha spesso vissuto la presenza dell’Ente come limite verso una visione di promozione del
territorio maggiormente orientata al suo sfruttamento. Per questo intendiamo agire alla
valorizzazione del Parco stesso, potenziandone la funzione di elemento attrattore, in grado di
portare nel comprensorio competenze di alto profilo, che concorrano ad affermare il valore unico di
quest’area.
L’implementazione di una rete di monitoraggio, per la raccolta di dati significativi di valutazione
dell’impatto delle attività antropiche nei confronti del delicato ecosistema ambientale alpino che
caratterizza il nostro comprensorio, sarà lo strumento per la messa a punto di uno storico di
comparazione, che consideri l’area nel suo insieme e permetta di orientare di conseguenza interventi
e politiche di gestione. A questo riguardo, possiamo contare su un contributo rilevante che ci viene
dall’esperienza acquisita nell’ambito del dissesto idrogeologico, grazie al know how maturato a
seguito della frana della Val Pola del 1987 e allo studio e monitoraggio del Rujnon, tutt’ora in atto.
Si tratta di competenze che vogliamo mettere a reddito a favore del comprensorio, cosi come
quelle di ingegneria ambientale maturate dagli operai storici del Parco, che possono essere
valorizzate e trasmesse alle nuove generazioni per capitalizzarle a favore del comprensorio.
Il trasferimento di queste conoscenze è di prioritario interesse e può avvenire su più fronti:
-
-
con attività di carattere scientifico inerenti la gestione del territorio e la prevenzione del
dissesto, da potenziare nell’ambito del processo di rinnovo del Polo di Formazione di
Sondalo;
con attività di carattere divulgativo, quali interventi di educazione ambientale indirizzati a
scolaresche e turisti, ma anche con interventi di formazione mirati ai numerosi volontari che
ogni anno collaborano con il Parco per la realizzazione di alcune iniziative (quali il censimento
dei rapaci) e ai residenti dell’area (già il Parco propone azioni di sensibilizzazione sulla
coltivazione delle specie autoctone). Riteniamo che questa attività di sensibilizzazione possa
trovare proficui risvolti anche nei confronti della popolazione locale: promuovere le risorse
ambientali presenti può essere uno strumento per ridefinire i rapporti tra parco e comunità
locali.
L’azione di presidio del territorio, in particolare per quanto attiene gli interventi diffusi di
prevenzione del dissesto idrogeologico e l’accessibilità della rete agrosilvopastorale, ci pone di
fronte all’opportunità di promuovere una pianificazione congiunta tra Parco, Consorzio Forestale,
Comunità Montana, Comuni e operatori privati per coordinare gli interventi di manutenzione. Questo
ci porterà a superare una carenza che, spesso, non permette di identificare con chiarezza il soggetto
preposto alla realizzazione di tali operazioni, portando a gestire il rapporto con eventuali proprietari
privati in una logica sistemica differente da quella dell’intervento “spot” condotto in emergenza.
La gestione del territorio improntata alla valorizzazione dell’identità alpina, passa anche per il
sostegno e la promozione, attraverso il marchio “prodotto di montagna”, di quelle produzioni
locali/autoctone di qualità (agricole e lattiero-casearie), da supportare lungo tutta la filiera: il tema
dell’identità locale viene così ripreso da un lato attraverso azioni di manutenzione del paesaggio
terrazzato, dall’altro tramite la promozione dei patti territoriali tra produttori – albergatoricommercianti, per la valorizzazione delle produzioni locali e la sperimentazione di nuove attività
basate sul reinserimento delle specie autoctone, a partire da segale, orzo, patate ma anche piccoli
frutti ed erbe alimurgiche. Si tratta di iniziative che hanno già preso avvio in forma sperimentale a
cura di alcune Cooperative Sociali, della Comunità Montana e della Fondazione Fojanini, che
all’interno di questo percorso potremo riprendere e consolidare.
4 E’ di questi mesi la determinazione che porta il Parco dello Stelvio da Ente di istituito a livello nazionale, a una
gestione ripartita tra Regione Lombardia e le due Provincie Autonome di Trento e di Bolzano.
5
02/07/2015
L’attività del Parco si integra da vicino con quanto svolto dal Consorzio Forestale in materia di utilizzo
delle risorse connesse alla gestione del bosco. La produzione di legno certificato FSC rappresenta un
valore aggiunto sul quale fare leva, per sostenere e diffondere un’immagine di sviluppo dell’area
alpina, improntata a criteri di sostenibilità. La valorizzazione del legno certificato del nostro
Consorzio può trovare una valida vetrina anche nella realizzazione di interventi emblematici5:
- in ambito edilizio, basati su principi di bioarchitettura e di efficienza energetica (si può citare
al riguardo l’esempio della scuola di Cepina, in Valdisotto, rinomato esempio di passive
house in un edifico pubblico);
- sul fronte del saper fare con piccoli laboratori artigianali di lavorazione del legno, che già oggi
vengono realizzati perlopiù in ambito sociale.
E’ da leggere in questa prospettiva la volontà dei Comuni di promuovere interventi per
l’efficientamento degli edifici pubblici (sedi degli Enti, ma anche alpeggi e malghe, poli scolastici e
centri sportivi), così come i progetti di realizzazione di impianti idroelettrici lungo gli acquedotti, per
la produzione di energia pulita e rinnovabile.
Sostenere una rivisitazione del ruolo del Parco dello Stelvio nei rapporti con il nostro comprensorio
significa ragionare anche su un suo riposizionamento in qualità di meta turistica. La possibilità di
vivere e apprezzare paesaggi e contesti alpini di pregio, non deve contrastare con la loro salvaguardia
e con la volontà di proporre un modello di soggiorno improntato ai temi del relax, dello svago, e
dell’accessibilità a paesaggi incontaminati. Per questo motivo riteniamo che la possibilità di
potenziare l’offerta turistica diversificandola sui temi delle attività outdoor a basso impatto
ambientale, quali ciclismo, mountain bike ed escursionismo, possa essere una carta vincente da
giocare.
In seguito al calo dei costi della mobilità, il mercato del turismo è diventato globale: proporre il
comprensorio dell’Alta Valle come meta, il cui raggiungimento comporta un notevole impegno in
termini di mobilità, significa essere in grado di offrire un’offerta distintiva e unica, che renda la
nostra area attrattiva rispetto ad altre.
La tradizionale proposta di soggiorno, incentrata sulla neve, vede una costante contrazione della
stagione6, che pone l’esigenza in primo luogo del mantenimento delle presenze in questo periodo
dell’anno (i dati 2014/2015 segnano un’occupazione media delle strutture ricettive inferiore al 40%,
contro ad esempio al 70% di Livigno). Per agire in tal senso intendiamo:
- rafforzare la capacità di fare rete a livello comprensoriale, al fine di sostenere una
promozione più efficace;
- sostenere un’offerta qualitativamente valida, agendo su politiche di prezzo e sulla
formazione degli operatori del settore.
A lato di queste azioni, volte a supportare il driver storico della nostra economia locale, si inseriscono
le proposte di soggiorno alternative sopra richiamate, da valorizzare quali nuovi elementi di richiamo
improntati all’identità alpina dell’Alta Valle, da promuovere nei periodi di bassa stagione, per
incrementare il livello delle presenze tutto l’anno.
Gli itinerari presenti nel Parco dello Stelvio e sul resto del territorio si prestano per intercettare un
rinnovato target, costituito sia da sportivi (anche a livello agonistico) che da famiglie e gruppi, in
rapporto al diverso valore ambientale delle aree raggiunte e ai livelli di difficoltà dei percorsi7.
Questo approccio ci mette in condizione di approfondire un ulteriore segmento turistico, ovvero
quello di carattere sociale, che fino a oggi è stato gestito solo in via sperimentale da alcune realtà del
terzo settore (es. Cooperative Sociali, che si stanno muovendo sull’esempio del centro piemontese di
5
Vd. Possibilità di realizzare la nuova struttura disabili secondo questi principi (pag.6);
Vd. Dati Osservatorio Turistico Comunità Montana sulla stagione invernale 2014/2015;
7
Ampia parte degli itinerari è già stata georeferenziata con GPS dalla Comunità Montana
6
6
02/07/2015
Pracatinat8, proponendo soggiorni di educazione ambientale e soggiorni di vacanza sostenibile). Il
turismo sociale rappresenta un’interessante nicchia, che può fungere da stimolo per altri e sulla
quale possiamo mettere in gioco varie risorse (spazi di accoglienza che potrebbero essere recuperati
con piccoli interventi di ammodernamento, operatori qualificati e proposte di soggiorno adeguate,
incentrate sulla valorizzazione delle risorse ambientali, naturalistiche e culturali), e che può essere
valorizzato in una logica di destagionalizzazione delle presenze.
L’organizzazione di un’offerta mirata, che affianchi il visitatore a 360° (dall’accesso all’informazione
tramite web, ai servizi ricettivi dedicati in loco, alla comunicazione, conoscenza e fruibilità degli
itinerari e del valore ambientale degli stessi), rappresenta un ambito di sviluppo sul quale diversi
operatori intendono investire per ammodernare e sviluppare le proposte di soggiorno.
Rientra in questa prospettiva la volontà di fare convergere in un unico soggetto la gestione della
comunicazione comprensoriale9, per sviluppare una promozione turistica dell’area che, nell’utilizzo
delle nuove tecnologie, faccia leva sulla valorizzazione dell’identità alpina del nostro comprensorio.
Non possiamo dimenticare che agli aspetti naturalistici e ambientali si sommano anche elementi di
tipo culturale, che tracciano la storia dell’Alta Valle: l’estesa rete degli itinerari in quota della Grande
Guerra che ben si integra con l’ospitalità di alpeggi e rifugi, il Forte di Oga, l’area dell’Alto Forno di
Premadio, il Museo del Sanatorio dell’Ospedale Morelli, ma anche il ricco patrimonio monumentale
del Bormiese e lo stesso Passo dello Stelvio (per il quale si sta valutando la possibilità di richiedere il
riconoscimento UNESCO), si inseriscono a pieno in una logica di valorizzazione del contesto alpino.
Proporre un modello alpino di sviluppo sostenibile, significa ragionare non solo su elementi legati
all’economia, ma ci spinge anche a rivalutare la dimensione sociale del nostro comprensorio, in una
logica di tutela della nostra comunità locale.
L’esigenza di un cambiamento culturale, come richiamato in apertura, si attesta nella volontà di
superare dinamiche di frammentazione e autoreferenzialità che hanno spesso caratterizzato il nostro
comprensorio, per promuovere nuovi percorsi di confronto e di aggregazione che portino a
rafforzare il sistema sociale nella capacità di sostenere il processo di riforma e ammodernamento
comprensoriale, tracciato attraverso la SNAI.
Tra i temi citati fino a qui, questo aspetto può essere considerato la sfida prioritaria, in quanto si
tratta di una precondizione per la realizzazione di molte delle attività previste dalla strategia stessa.
E’ in questa logica che vogliamo sostenere la proposta sviluppata nell’ambito del Piano di Zona
comprensoriale, per promuovere una corresponsabilizzazione della Comunità sul tema della crescita
delle nuove generazioni, andando a favorire lo sviluppo di una rete tra le organizzazioni e tra le
famiglie, potenziando le capacità educative nell’ambito di processi di aggregazione e di confronto (ad
esempio partendo dal rapporto delle famiglie con le nuove tecnologie, come dal rapporto tra genitori
– ragazzi – scuola nell’utilizzo di internet). _Tutto ciò sarà necessario per porre le basi rispetto alla
crescita e alla diffusione di un rinnovato modello sociale e culturale. Il modificarsi dello stile
educativo familiare, l’introduzione dei nuovi mezzi di comunicazione, l’ampliarsi delle offerte e degli
stimoli, costituiscono grandi occasioni per la crescita dei bambini e dei ragazzi, parallelamente a ciò
rendono necessario per gli adulti un cambiamento nei contenuti nell’approccio educativo. Gli adulti
non possono, infatti, più far riferimento all’esperienza delle passate generazioni, ma devono
costruire e adattare i modelli a partire dall’esperienza, alla luce dei cambiamenti in atto.
A lato di questa tematica vogliamo sostenere anche una crescente attenzione verso l’integrazione
dei servizi per disabili10 gestiti dai vari soggetti del terzo settore, con l’accorpamento logistico dei
centri, mediante la realizzazione di una nuova struttura comprendente anche interventi di co-housing
sociale (con particolare riguardo per i familiari, soprattutto anziani, di persone disabili ospiti delle due
8 www.pracatinat.it
9 Percorso avviato con la costituzione di Bormio Marketing
10 Centro Diurno Disabili (CDD), Comunità Socio Sanitaria, Residenza Sanitaria Disabili
7
02/07/2015
strutture) e avvio di una nuova attività in favore dei disabili giovani in uscita dal percorso scolastico.
Lo scopo è quello di affrontare con determinazione le crescenti difficoltà derivanti dalla complessità
del sistema dei servizi sociali e socio-sanitari e di dare vita ad un modello che sia un esempio
emblematico di innovazione e di svolta, per rispondere in forma coordinata ed integrata alle
esigenze espresse dalle nostre famiglie.
Questa nuova struttura potrebbe essere l’esempio emblematico per il comprensorio, circa
l’approccio di sviluppo sostenibile che si vuole percorrere, se verrà realizzata con materiali locali (es.
legno del Consorzio Forestale) e applicando i più moderni criteri di bioarchitettura.
Un’attenzione specifica è, infine, riservata dal nostro comprensorio ai servizi rivolti agli anziani,
attraverso il progetto della nuova RSA di Bormio.11
Interventi su politiche ordinarie
FORMAZIONE
Siamo consapevoli che il tema della formazione e dello sviluppo delle competenze rappresenti un
punto di svolta imprescindibile per il nostro comprensorio.
Per questo motivo, abbiamo tracciato un primo programma di ammodernamento del Polo
Professionale del Vallesana di Sondalo che, partendo dalla ridefinizione dell’attuale governance, porti
gradualmente questa struttura a divenire un punto di riferimento per l’avvio di nuove imprese
innovative, una sorta di incubatore per l’accompagnamento di buone idee proposte dai giovani
interessati ad operare sul territorio.
L’obiettivo è quello di offrire una possibilità concreta ai giovani per valorizzare le proprie
competenze intorno alle filiere produttive e territoriali (specificatamente gestione sostenibile del
territorio e turismo), rispondendo alla domanda di istruzione tecnica superiore espressa dai nostri
ragazzi, senza che ciò comporti necessariamente l’abbandono del comprensorio dell’Alta Valle e
contrastando quindi il rischio di non ritorno di questi giovani.
Oltre ad innovare e ampliare l’offerta formativa, intendiamo offrire ai giovani nuove opportunità di
stimolo e di affiancamento per processi di nascita di start up innovative, che possano poi insediarsi
ed operare nel territorio dell’Alta Valle, attraverso un modello di affiancamento che veda una forte
interazione tra scuola e lavoro, in coerenza con quanto definito nell’ambito del DDL La Buona Scuola.
In questa prospettiva il Centro Vallesana, in coordinamento con la Provincia di Sondrio, si andrebbe a
posizionare come:
1) Campus: un centro di competenza per la formazione superiore volto ad ospitare gli studenti
della Valle e attrarne dai territori esterni. I corsi verteranno sui temi della gestione sostenibile
del territorio alpino, con un’attenzione specifica ai temi della prevenzione del dissesto,
argomento sul quale attraverso Parco, Università, Consorzio e ARPA possiamo esprimere un
qualificato know how. Ciò tuttavia non preclude la possibilità di attivare collaborazioni e scambi
con soggetti esterni al comprensorio, sia su scala nazionale che internazionale. L’intento che
vogliamo perseguire è quello di proporre agli studenti programmi didattici basati su una forte
integrazione tra scuola – impresa – territorio, con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo di idee
imprenditoriali (start-up);
2) Incubatore d’impresa: complementare al Campus, l’incubatore agirà sostenendo lo start up
delle idee innovative proposte dai partecipanti ai corsi, che avranno l’opportunità di sviluppare e
dare voce alle proprie intuizioni, attraverso la messa a disposizione di laboratori produttivi, di
servizi di affiancamento che vertano sulla presenza di docenti provenienti dal mondo del lavoro,
e di postazioni di co-working;
11 Questo intervento, rispetto al quale il comprensorio si è ampiamente confrontato, potrà trovare un
supporto attuativo all’interno dei finanziamenti previsti dai Fondi per i Comuni Confinanti.
8
02/07/2015
3) Hub: La gestione del Polo di Formazione e dell’Incubatore è coordinata ed integrata
all’interno dell’hub, dal quale sarà possibile accedere a servizi per le imprese, lo startup, la
formazione e il lavoro (ad esempio servizi di ristrutturazione aziendale per imprese turistiche del
comprensorio).
Stante la natura del progetto e l’articolazione delle iniziative che vogliamo attivare, siamo
consapevoli dell’alto livello di complessità e di ambizione che questo percorso comporta e per
questo riteniamo che sia necessario aggregare attorno al polo formativo un network di realtà,
istituzionali, pubbliche e private, che condividano lo stesso impegno per la riqualificazione del
territorio alpino e la creazione di nuove opportunità occupazionali per i giovani.
Interventi di ammodernamento dell’offerta formativa sono previsti anche in rapporto al settore
turistico su tre ambiti: scuola primaria, istituto alberghiero e polo formazione professionale.
Presso la scuola primaria, la sperimentazione di corsi di lingue (nello specifico tedesco) rappresenta
un percorso che si intende promuovere per garantire una rafforzata formazione di base.
Per la formazione di qualificati operatori del settore turistico, l’istituto alberghiero Dante Zappa di
Bormio, costituisce uno storico punto di riferimento12, che intendiamo valorizzare attraverso
interventi di ammodernamento tecnologico delle attrezzature didattiche, con l’obiettivo di
potenziare l’utilizzo dell’ITC (processo di digitalizzazione della scuola)13 e la possibilità di simulare
situazioni lavorative, a potenziamento dell’alternanza scuola –lavoro già in essere.
La valorizzazione di questo istituto prevede anche la realizzazione di una struttura convittuale a
servizio dell’Alberghiero, tramite la quale intendiamo offrire l’opportunità di frequenza non solo ai
ragazzi del comprensorio, ma anche a quelli provenienti dagli ambiti limitrofi. Spazi del convitto
saranno riservati ai docenti che prenderanno servizio in Alta Valle per un periodo di almeno 3 anni, al
fine di limitare l’elevata percentuale di turn over che oggi si registra.
Presso il Polo di Formazione di Sondalo, che si pone in forma complementare ed alternativa rispetto
a Bormio, intendiamo attivare sperimentazioni di percorsi IFTS anche attraverso il coinvolgimento di
soggetti esterni al comprensorio stesso, per sperimentare percorsi di istruzione tecnica non
universitaria, incentrati sul turismo (es. corso per Tecnico Superiore per la Gestione di Strutture
Turistico Ricettive). Ciò al fine di accompagnare un processo di ammodernamento delle competenze
nelle strutture ricettive esistenti, sostenendo un passaggio generazionale e culturale che permetta
di promuovere nuovi paradigmi di organizzazione dell’offerta, attraverso la formazione di profili con
rinnovati skill manageriali.
RIDUZIONE DEL DIGITAL DIVIDE
Il potenziamento dell’accessibilità su fibra ottica rappresenta una precondizione per supportare i
processi fino a qui descritti, sia per quanto riguarda gli interventi di governance, sia per quelli che
impattano sulle dinamiche economiche dell’Alta Valle.
Sebbene ad oggi il nostro comprensorio non presenti condizioni di particolare sofferenza in termini di
digital divide14, consideriamo sin d’ora imprescindibile sostenere un processo di costante
ammodernamento dell’accessibilità che ponga le condizioni per lo sviluppo dei servizi fino a qui
evidenziati.
12 L’offerta formativa riguarda il diploma in “servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” della
durata di 5 anni, al termine del quale gli studenti sostengono l’Esame di Stato per il conseguimento del Diploma
di Istruzione Professionale, declinato, a partire dal 3° anno, nelle seguenti articolazioni: enogastronomia, servizi
di sala e di vendita, accoglienza turistica.
13 Questa attività va di pari passo con il percorso proposto sul fronte sociale, sul tema dell’utilizzo dell’ITC nel
rapporto con le famiglie
14 Importanti collegamenti sono stati realizzati nell’ambito dell’APQ 2005 per i Mondiali di Sci, con
collegamento in fibra ottica su Bormio e Valfurva.
9
02/07/2015
Tale investimento risulta determinante anche in rapporto al potenziamento dei servizi gestiti in
forma associata dagli Enti del territorio e sarà gestito in coordinamento con il potenziamento
previsto a livello provinciale.
MOBILITA’
Il tema della mobilità è fortemente sentito: negli ultimi 2 anni ci sono state delle piccole esperienze
di organizzazione dei servizi di TPL a chiamata, principalmente per rispondere ad esigenze indotte
dall’aumento delle presenze nei periodi di alta stagione turistica, anche in relazione al fatto che non
possiamo contare su di un’accessibilità via ferro. Le sperimentazioni effettuate hanno riguardato: in
inverno, i collegamenti tra i domini sciabili per sopperire alla mancanza di raccordi in quota15, in
estate l’istituzione di tratte aggiuntive in località turistiche totalmente sprovviste di un servizio di
trasporto pubblico locale (Passo Stelvio, Bormio con Cancano e Bormio con il Forte di Oga).
Sostenere lo sviluppo di un modello alpino sostenibile implica anche ragionare su un modello di
accessibilità a basso impatto ambientale: per questo intendiamo consolidare le sperimentazioni
realizzate, per garantire un servizio che induca gli utenti (residenti e turisti) all’utilizzo del TPL (svolto
con mezzi ecologici – a basso impatto ambientale) piuttosto che del mezzo privato.
In questo senso si inseriscono anche le iniziative emblematiche di Valdidentro, nell’area di Cancano e
della Deacuville, e di Valfurva, per la zona di Santa Caterina, che seppur con modelli differenti sono
volte a sostenere un’accessibilità turistica “auto-free”.
Il potenziamento del TPL non può essere, tuttavia, finalizzato esclusivamente a funzioni turistiche, in
quanto è nostro obiettivo quello di potenziare i collegamenti:
- verso i poli di formazione, in particolare il rinnovo del Centro Vallesana di Sondalo, con il
potenziamento e l’ampliamento dell’offerta qui insediata, vede nell’attivazione del campus
un punto di forza, rispetto al quale il tema dell’accessibilità tramite TPL risulta fondamentale;
- verso le frazioni minori e più lontane dei Comuni, per sostenere la residenzialità in queste
aree.
SANITÀ
Nella definizione di un modello economico comprensoriale incentrato sul carattere alpino, ben si
inserisce la proposta di riqualificazione di una parte del presidio sanitario dell’Ospedale Morelli,
attraverso il potenziamento del polo di medicina dello sport.
Il contesto alpino del comprensorio si presta come naturale palestra di allenamento per campioni
dello sci di discesa, sci di fondo, sci alpino, di biathlon, short track e di corsa, ma anche per i ritiri di
allenamento in quota per molteplici squadre (dal rugby al calcio). La struttura di Medicina dello Sport
“Mario Mevio”, già attiva presso il Morelli, dispone di competenze e tecnologie in grado di
accompagnare il paziente sportivo in un percorso di recupero funzionale, tuttavia tale know how può
essere oggi potenziato e ampliato per estenderlo a tutti coloro che desiderano mantenere il proprio
stato di salute, a prescindere dallo svolgimento di attività sportiva agonistica.
Tale proposta trova interessanti sinergie e complementarietà con l’offerta termale: le Terme di
Bormio, il cui piano gestionale è attualmente oggetto di discussione per la necessità di definire un
modello che assicuri una sostenibilità economica della struttura (pubblica), sono oggi poco note e
sfruttate per quanto riguarda l’offerta sanitaria.
La possibilità di innescare un percorso di valorizzazione dell’offerta termale, basato sull’integrazione
per la riabilitazione sportiva e la promozione di stili di vita sani, rappresenta un punto di forza che
deve essere ancora approfondito, al fine di promuovere una rinnovata offerta termale tanto per i
turisti (in particolare per il turismo sociale), quanto per i residenti.
15 Gli impianti di Santa Caterina, Bormio, Valdisotto, Valdidentro distano pochi kilometri (il percorso completo
da Valdidentro a Santa Caterina, passando per Valdisotto e Bormio ha una lunghezza complessiva indicativa di
21,5 km)
10
02/07/2015
Al riguardo le Terme di Bormio hanno già condotto delle valutazioni, evidenziando il riscontro
positivo che questo tipo di integrazione potrebbe ottenere, contribuendo alla destagionalizzazione
delle presenze.
1.2 Priorità di Intervento con cui si attua la filiera
Le priorità di intervento che declinano la filiera sono identificabili come segue:
-
-
-
-
-
valorizzazione del capitale umano attraverso innalzamento delle competenze e incentivo a
processi di innovazione:
o formazione tecnica superiore sui temi della gestione del territorio
o formazione professionale e tecnica superiore sul settore turistico
o sostegno a start up innovative in uscita dai percorsi di formazione
incremento dell’accessibilità territoriale attraverso modelli ambientalmente sostenibili:
o potenziamento servizi TPL per accesso alla formazione
o potenziamento servizi TPL per fruizione turistica, abbinata a bike
promozione nuova immagine comprensoriale “alpina”:
o valorizzazione Parco dello Stelvio
o integrazione dell’offerta turistica in un’unica realtà comprensoriale
o qualificazione offerta invernale e diversificazione delle proposte di soggiorno outdoor
per il resto dell’anno
o valorizzazione elementi culturali identitari (itinerari storci e ambientali)
o valorizzazione comprensorio come destinazione Termale in abbinamento alla
Medicina dello sport
gestione efficiente del comprensorio alpino, sostenibile in termini ambientali e attrattivo in
termini turistici:
o manutenzioni diffuse contro dissesto idrogeologico
o accessibilità percorsi agrosilvopastorali
o valorizzazione produzioni agricole con Marchio del Parco dello Stelvio
o valorizzazione produzioni legno certificato
o efficientemento energetico strutture pubbliche e diffusione utilizzo rinnovabili
(idroelettrico)
attivazione comunità locale:
o valorizzazione processi di contrasto alla frammentazione (promozione gestioni
associate, attenzione al rapporto famiglie-scuola-collettività’, integrazione servizi
disabili)
o promozione turismo sociale
Per ciascuna delle priorità qui sinteticamente richiamate sono presenti nel comprensorio
competenze e soggetti in grado di operare sui vari temi richiamati. Gli interventi prioritari sono
complementari tra loro in quanto concorrono nel loro insieme a tracciare il processo di
riorganizzazione territoriale che il comprensorio intende perseguire nel medio / lungo periodo per
affermarsi come riconosciuta località alpina di eccellenza.
1.3 Altri temi rilevanti per il territorio che non sono al centro della strategia e come si pensa di
affrontarli
La SNAI ci ha permesso di mettere in evidenza le priorità di intervento per l’Alta Valtellina. A lato di
queste possiamo identificare altri ambiti sui quali il nostro comprensorio si è confrontato, che
meritano di essere richiamati in via complementare rispetto alla strategia. I temi che hanno acceso il
dibattito locale (e sovralocale) sono sostanzialmente quattro:
11
02/07/2015
1) L’intervento di messa in sicurezza della Frana del Rujnon: l’esigenza di procedere alla
realizzazione del By-pass idraulico della frana, rappresenta una garanzia di sicurezza per le
popolazioni di valle, in caso di collasso dell’intero corpo di franoso. La frana è ad oggi monitorata
da Arpa Lombardia e in corrispondenza di accelerazioni nel movimento si provvede alla chiusura
della viabilità provinciale, con l’effetto di isolare (quando il Passo Gavia è chiuso cioè da ottobre a
maggio) l’abitato di S. Caterina Valfurva, non essendoci viabilità alternative normalmente
carrabili. Stante l’eccezionalità di questo fenomeno franoso, e alla luce dei noti episodi che
hanno già colpito la Valtellina negli anni ’80 i cui segni sono ancora oggi ben visibili in Val Pola,
riteniamo prioritaria la messa in sicurezza del versante attraverso la realizzazione del bypass
idraulico, e in secondo luogo la realizzazione del collegamento stradale in galleria. Altrettanto
fondamentale, la realizzazione dell’elisuperficie in Santa Caterina Valfurva e l’adeguamento
dell’eliporto di Bormio per il volo notturno;
2) Il miglioramento dell’accessibilità dell’area: il tema della realizzazione di un collegamento verso
Nord è in assoluto tra i più sentiti dagli operatori locali, pubblici e privati. A seguito di ampi
confronti in materia, è un dato condiviso come l’accessibilità in sé non possa essere considerata
quale fattore in grado di garantire tout court la competitività del comprensorio. Ciò nonostante
consideriamo altrettanto vero che la possibilità di potenziare le interazioni con altri ambiti possa
contribuire al riposizionamento dell’area, all’interno di una cornice strategica più ampia. Per
questo motivo, si stanno ponendo a livello istituzionale le basi per la realizzazione di uno studio
preliminare che valuti la fattibilità di realizzazione del Traforo dello Stelvio (si ipotizza
attualmente la realizzazione di un tunnel di collegamento tra Bormio e Malles): Regione
Lombardia e Provincia Autonoma di Bolzano stanno lavorando alla formulazione di un accordo
che rappresenti un punto di svolta e confermi l’interesse delle parti nel progetto, prevedendo il
possibile coinvolgimento anche di soggetti istituzionali di rilievo ministeriale. Si tratta infatti di un
intervento di forte impatto, economico e ambientale, le cui ricadute vanno oltre quello che è
l’assetto locale, in ragione della posizione di cerniera che l’area ricopre. Le ricadute dovranno
essere attentamente ponderate nella formulazione dello studio di fattibilità;
3) Il mantenimento del presidio Ospedaliero Morelli: la struttura del Morelli è da anni al centro di
una progressiva dismissione delle funzioni sanitarie qui storicamente insediate. L’ampio centro (9
padiglioni, di cui ad oggi solo 4 attivi), non risulta sostenibile oltre da un punto di vista
economico e i diversi stakeholder (Regione, Provincia e territorio) si stanno confrontando in
merito ai possibili scenari, nella consapevolezza che questo presidio sanitario rappresenta un
imprescindibile punto di riferimento per la qualità di vita della popolazione residente in Alta
Valle: nella riforma della Sanità, alla quale Regione Lombardia sta lavorando, è prevista la
formulazione di un “Distretto Sanitario Territoriale sperimentale della montagna”, che vede il
coinvolgimento di territori della Valtellina e della Valcamonica riconoscendo al contesto montano
un modello di gestione diversificato rispetto a quello del resto del contesto regionale;
4) L’integrazione degli impianti di risalita per gli sport invernali: uno degli elementi che danneggia
la competitività del comprensorio rispetto all’offerta turistica invernale è dato dall’assenza di un
circuito integrato che permetta agli utenti di spostarsi, sci ai piedi, fra le stazioni sciistiche di
Bormio – Santa Caterina Valfurva e Valdidentro /San Colombano, integrando il demanio sciabile.
Al riguardo nel 2004 la Comunità Montana ha già realizzato uno studio di fattibilità (Progetto
Grasser), che andrebbe ripreso e ammodernato. Obiettivo di questo intervento è quello di creare
un comprensorio unico Alta Valtellina, integrando la ski area in prospettiva anche con Livigno. A
questo tipo di collegamento, si affianca lo sviluppo di uno skipass unico, utilizzabile in tutti gli
impianti del comprensorio. A questo tipo di integrazione il territorio sta già lavorando, in
coordinamento con Provincia di Sondrio e Regione Lombardia.
12
02/07/2015
2. Descrizione degli Attori Rilevanti
L’attività di coprogettazione promossa per lo sviluppo del presente preliminare di strategia, ci ha
portato a raccogliere i contributi e a confrontarci con molteplici soggetti privati e istituzionali.
Comunità Montana Alta Valtellina, i Comuni di Sondalo, Valdisotto, Bormio, Valfurva e Valdidentro
sono i referenti istituzionali, che hanno coordinato le attività di progettazione, in raccordo con
Regione Lombardia e sulla base delle indicazioni fornite dai referenti CTAI (Comitato Tecnico Aree
Interne).
In particolare la Comunità Montana Alta Valtellina, quale punto di raccordo dei Comuni, ha
supervisionato l’intera attività e continua a svolgere un ruolo prioritario nella gestione della stessa.
Ci sembra importante sottolineare questo aspetto in quanto riteniamo che, anche in un orizzonte di
medio periodo quando il comprensorio sarà impegnato nella fase di attuazione della strategia, sarà
necessario assicurare la presenza di un simile punto di raccordo, in quanto il singolo Ente, per quanto
inserito in una logica di gestione associata dei servizi, difficilmente potrà disporre delle risorse
necessarie per far fronte a tale impegno.
I temi sviluppati all’interno della strategia vedono il contributo significativo dei seguenti partner di
progetto:
Ente
Provincia di Sondrio
Consorzio del Parco Nazionale
dello Stelvio
Consorzio forestale Alta
Valtellina
Fondazione Fojanini
Azienda Ospedaliera della
Valtellina e della Valchiavenna
Polo Formazione Professionale
Vallesana
Ruolo
La Provincia è l’ente di raccordo tra la dimensione locale e quella
regionale, ed è attualmente interessata da profondi processi di
riorganizzazione, tra i quali spicca la richiesta di autonomia per
questa area. Nello specifico del progetto la Provincia rappresenta
l’interlocutore su due fronti prioritari:
- la formazione professionale (Polo di Formazione di Sondalo)
- la gestione del TPL
Il Parco è in una fase di riassetto politico/organizzativo e
pertanto ha potuto partecipare ai lavori solo parzialmente. La
rivisitazione dei rapporti con il territorio rappresenta tuttavia
uno dei prioritari elementi di innovazione, sui quali la strategia si
fonda: riteniamo fondamentale che il nuovo assetto istituzionale
consideri quanto emerso nell’ambito della SNAI per contribuire
all’attuazione del programma di sviluppo.
Il Consorzio è volto a provvedere alla gestione del patrimonio
agrosilvopastorale in modo coordinato e a supportare l’attività
degli enti locali nella manutenzione e valorizzazione del
territorio. Il suo ruolo, in coordinamento con Parco e Enti locali, è
prioritario per gli aspetti legati alla gestione del territorio.
La Fondazione ha come obiettivi la realizzazione di attività
destinate alla valorizzazione e al potenziamento della ricerca
scientifica nelle discipline agrarie ed ambientali e all'assistenza
tecnica in agricoltura in Provincia di Sondrio. Il suo contributo si
inserisce nella strategia per quanto riguarda il ruolo
dell’agricoltura nei processi di tutela territoriale.
Soggetto gestore del presidio sanitari del Morelli di Sondalo,
dove si prevede un intervento di potenziamento dell’offerta
dedicata alla medicina dello sport.
Il PFP eroga vari percorsi di formazione. E’ oggi tuttavia al centro
di un processo di rimodulazione dell’offerta formativa e
13
02/07/2015
Istituto Professionale Statale per
i Servizi Alberghieri e della
Ristorazione “Dante Zappa”
Cooperativa Sociale La Sorgente
Cooperativa Sociale Stella Alpina
Cooperativa SO.LA.RE.S.
Cooperativa Sociale Valdidentro
Società Trasporti Perego
Bormio Marketing
Associazione Impianti a Fune Alta
Valtellina
Terme di Bormio
rappresenta un elemento strategico sul quale investire
nell’ambito della strategia, per l’attivazione di competenze ad
hoc in linea con gli obiettivi fissati dall’ Alta Valle.
L’Istituto promuove la professionalità nel settore alberghiero:
nell’ambito della strategia il suo ruolo è determinante per
quanto riguarda la qualificazione delle competenze nel settore
turistico.
In collaborazione con la Coop. San Michele – Associazione
Charitas Valtellina Superiore – CFD Coordinamento Famiglie con
Disabili Alta Valtellina – Parrocchia di S. Nicolò Valfurva si rivolge
prioritariamente a persone con disabilità, con attività di tipo
residenziale e di assistenza. L’attività della cooperativa è un
esempio emblematico nell’ambito della strategia per la volontà
di fare rete e superare la frammentazione dei servizi di
assistenza.
La Cooperativa Sociale Stella Alpina si occupa della gestione dei
Centri di Aggregazione Giovanile a Bormio, Valdisotto e Sondalo,
della gestione dei Servizi di Assistenza Domiciliare per anziani e
minori, di attività di integrazione nelle scuole e altre attività di
tipo sociale, sanitario ed educativo. Co-gestisce con la Coop.
Solares un Ex-Vivaio, area di coltivazione di ortaggi e piccoli
frutti, occupandosi di aspetti didattici e formativi. SO.LA.RE.S.
favorisce l’inserimento lavorativo nei settori delle pulizie,
legatoria,
copisteria,
gestione
e
sorveglianza
e
accompagnamento in luoghi di interesse storico ambientale,
coltivazione e lavorazione erbe officinali. La cooperativa
Valdidentro è attiva sul fronte dell’assistenza a persone
svantaggiate. Queste realtà sono tra i principali interlocutori sul
tema del turismo sociale.
E’ la società che gestisce nel comprensorio, per conto della
Provincia, il servizio di TPL.
E’ una realtà sperimentale che nasce dalla volontà di costituire
un unico soggetto di riferimento per la promozione turistica del
territorio. Attualmente in fase di sviluppo rappresenta
l’interlocutore di riferimento per la messa a punto di un
programma integrato di valorizzazione turistica del
comprensorio.
Rappresenta un interlocutore attivo, con il quale confrontarsi
anche in relazione ai temi della gestione sostenibile delle risorse
locali.
Soggetto di natura pubblica, che gestisce il polo termale nel
centro di Bormio: il potenziamento dell’offerta sul fronte
sanitario e l’integrazione con la promozione comprensoriale per
quanto riguarda il benessere sono elementi in grado di portare
un valore aggiunto nell’ambito della strategia.
14
02/07/2015
3. Territorio Interessato e Associazionismo dei Comuni
3.1 Descrizione del Sistema Intercomunale Permanente
L’area dell’Alta Valtellina interessa un territorio molto esteso, che confina a Nord con la Svizzera, a
Est con le province autonome di Bolzano e Trento e a Sud con la provincia di Brescia.
L’area individuata come ambito di applicazione della Strategia Aree Interne comprende i cinque
comuni di Bormio, Sondalo, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva che rientrano nella Comunità Montana
Alta Valtellina.
La scelta dell’Alta Valtellina è avvenuta a seguito di un’analisi sul territorio, effettuata attraverso un
Indicatore Sintetico di Disagio/Perifericità che ha prodotto un valore di -0,11, segnale di basse
performance territoriali e quindi di un alto livello di disagio/perifericità. Il valore del macro aggregato
“Lombardia” si attesta su 0,01.16
Come visto, l’area è inserita nel Parco Nazionale dello Stelvio: vanta quindi la presenza di numerose
risorse paesaggistiche e naturali, ma risulta anche molto delicata dal punto di vista dell’assetto
idrogeologico.
Area di notevole attrattiva per la bellezza dei luoghi, vede come settore trainante dell’economia
locale il turismo, che l’ha resa una rinomata zona di villeggiatura, che tuttavia soffre, da diversi anni,
la forte concorrenza nell’offerta turistica che esercitano le regioni vicine e confinanti come le località
del Trentino Alto Adige, della Svizzera e dell’Austria. In Alta Valtellina i turisti sono attratti dalle
strutture per gli sport invernali (sci) ed estivi (ciclismo).
Altre rilevanti problematiche che hanno portato il territorio dell’Alta Valtellina ad essere ricompreso
nella strategia delle Aree Interne riguardano in primo luogo lo spopolamento e l’allontanamento dei
giovani, i quali si recano presso i centri universitari per studiare, ma che spesso non ritornano. Anche
l’isolamento dell’area, che dispone di una viabilità d’accesso carente e congestionata e non ha
sbocchi agevolmente percorribili verso nord, costituisce un fattore di difficoltà per lo sviluppo
dell’economia.
3.2 Motivazione di scelte di condivisione di Funzioni e Servizi
Lo sviluppo dei servizi in forma associata rappresenta uno degli ambiti strategici per lo sviluppo
dell’idea guida del nostro comprensorio, tanto da essere stato individuato fin da subito tra i temi di
interesse prioritario sui quali investire.
La strategia comprensoriale definita, infatti, si basa sulla capacità di sostenere processi di
aggregazione e di riorganizzazione delle funzioni locali e questo approccio interessa a pieno anche la
gestione dei servizi comunali, che nel contesto montano del comprensorio, portano ad una
razionalizzazione delle risorse.
Come noto, i Comuni di Sondalo, Valdisotto, Bormio, Valfurva e Valdidentro rientrano nella Comunità
Montana Alta Valtellina, il cui Statuto17 all’art. 3 recita: “ La Comunità Montana, in aderenza ai
principi dello Statuto d’Autonomia della Lombardia che riconosce la specificità del territorio montano,
16 Fonte: Delibera Regione Lombardia X/2672 del 21/11/2014 “Iindividuazione ambiti territoriali per l’attuazione della
Strategia Nazionale Aree Interne prevista dall’accordo di partenariato 2014-2020”, allegato “Nota sul sistema di
misurazione/monitoraggio dei fenomeni di Disagio/Perifericità delle aree interne (Accordo di Partenariato 2014-2020)”
Istituto di Ricerca Eupolis, 17 aprile 2014. L’indicatore di disagio/perifericità è un indicatore di sintesi che si basa sull’analisi
di 29 indicatori utilizzati da Eupolis e tratti dalla piattaforma "100% Lombardia: 100 indicatori socio-economici per la
Lombardia", per una valutazione complessiva del grado di disagio/perifericità dei comuni lombardi, in coerenza con
l’approccio delle Aree Interne.
17 Approvato dall’Assemblea Comunitaria nella seduta del 5 marzo 2010 con deliberazione n. 4
15
02/07/2015
ha per fine essenziale la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo delle zone montane e la promozione
dell'esercizio associato delle funzioni comunali (…)”.
In coerenza con tali finalità, la Comunità Montana Alta Valtellina ha promosso lo sviluppo in forma
associata di una serie di servizi, così identificabili:
FUNZIONI FONDAMENTALI
GESTITE IN FORMA ASSOCIATA NELL'AMBITO
DELLA CM
Organizzazione generale dell’amministrazione,
gestione finanziaria e contabile e controllo
Organizzazione dei servizi pubblici di interesse
generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di
trasporto pubblico comunale
Catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo
Stato dalla normativa vigente
Pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito
comunale nonché la partecipazione alla pianificazione
territoriale di livello sovracomunale
Attività, in ambito comunale, di pianificazione di
protezione civile e di coordinamento dei primi
soccorsi
Organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta,
avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la
riscossione dei relativi tributi
Progettazione e gestione del sistema locale dei servizi
sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai
cittadini, secondo quanto previsto dall’articolo 118,
quarto comma, della Costituzione
Trasporto pubblico
Catasto sovra comunale
Gestione SIT, PGT e relative varianti
Servizio di protezione civile
Piano di Zona (principali servizi attivi: Assistenza
Domiciliare, Telesoccorso, Trasporto Pazienti che
effettuano Radioterapia e Trasporto Sociale,
Inserimento lavorativo, Servizio Diurno Disabili,
Supporto alla genitorialità, Centri Aggregazione
Giovanile)
Edilizia scolastica, per la parte non attribuita alla
competenza delle province, organizzazione e gestione
dei servizi scolastici
Polizia municipale e polizia amministrativa locale
Tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e
compiti in materia di servizi anagrafici nonché in
materia di servizi elettorali e statistici, nell’esercizio
delle funzioni di competenza statale
Tra i servizi erogati in forma associata rientra quello relativo alla gestione del sistema informativo
degli Enti, a cui fanno capo:
 Gli applicativi software utilizzati negli uffici (es. protocollo, anagrafe, sistema cartografico)
 I portali web (www.cmav.so.it che racchiude anche i siti internet dei singoli Comuni,
www.altavaltellina.eu)
Inoltre, nell’ambito della Comunità Montana sono attivi in forma associata i servizi relativi al sistema
Bibliotecario. Tra i cinque Comuni interessati, l’unico rientrante nel quadro ordinamentale fissato
dall’art. 14 del DL 78/2010 convertito in Legge 122/2010, è quello di Valfurva, che conta una
popolazione di 2.696 abitanti (dato al 2013) e che si è visto approvare da Regione Lombardia
un’apposita deroga, in quanto il Comune è l’unico del comprensorio a rientrare nella casistica di
legge, mentre i Comuni limitrofi (Bormio, Valdisotto e Sondalo) non sono soggetti a tale normativa.
16
02/07/2015
I Comuni, in coordinamento con la CM, hanno già attivato un percorso di ricognizione per valutare le
priorità sulle quale concentrarsi tra le seguenti:
A livello di associazione
- Gestione dei lavori pubblici (priorità per Valdidentro e Valfurva), con avvio della Centrale
Unica di Committenza (CUC)
- Gestione servizi manutentivi
- Gestione economica del personale
- Gestione dei tributi
A livello di coordinamento:
- Gestione servizi anagrafici (un responsabile unico di coordinamento degli uffici che restano
attivi presso i Comuni)
Con un accordo di “mutua assistenza”:
- Polizia locale (non un servizio associato ma un accordo per supportare le esigenze
temporanee di un Comune con le risorse messe a disposizione da altri)
17
02/07/2015
4. Risultati Attesi, Obiettivi e Azioni e tempistica
Il quadro delle principali azioni previste dalla strategia può essere sintetizzato come segue:
Azioni
Risultati attesi
Indicatore monitoraggio
Educazione ambientale per volontari
Parco dello Stelvio
var % incremento volontari
Educazione ambientale indirizzata a
famiglie - scuole - turisti
var % residenti, turisti che
considerano positivamente o
negativamente la presenza
del Parco dello Stelvio
Allestimento aree attrezzate per
attività educazione ambientale
all'aperto
Aumento percezione
comprensorio come area
alpina di elevato valore
ambientale
var % utenti aree
Parco dello Stelvio come laboratorio
per attività di ricerca integrata
applicata (temi biodiversità, gestione
sostenibile del territorio)
var % progetti di ricerca
inerenti il Parco
Parco dello Stelvio : attivazione sistema
di monitoraggio ambiente / attività
antropiche
superficie monitorata
Sistema di incentivi per le imprese che
sostengono azioni di protezione e
conservazione del contesto locale
(Modello di pagamento per servizi
ecosistemici)
Efficienza energetica per strutture
pubbliche
Tutela degli elementi
ecosistemici
var % soggetti interessati dal
sistema di incentivazione
Filiera bosco legno per realizzazioni
emblematiche, bioedilizia
var % consumi energetici
Riduzione emissioni
climalteranti (da PAES),
var % energia da rinnovabili
incremento uso rinnovabili,
valorizzazione identità locale n. edifici con certificazione
energetica
Laboratori artigianato per lavorazione
tradizionale del legno
incremento vendite prodotti var % produzione artigiana
locali
da legno locale
Realizzazione impianti idroelettrici su
acquedotti
Avvio Hub sperimentale per lo start up
imprese innovative nei settori della
strategia (sviluppo sostenibile, energia, incremento del numero di
ambiente)
imprese giovanili
Potenziamento collegamenti fibra
ottica
natalità start up innovative
per anno nel periodo di
riferimento,
mortalità/natività start up
innovative nel periodo di
riferimento
Formazione professionale e
specializzazione su temi gestione
territorio, energia, ambiente
var % giovani che in uscita
dai percorsi di formazione
proposti trovano
occupazione in loco
Aumento occupazione
giovanile qualificata nel
settore
18
02/07/2015
Azioni
Patti territoriali agricolturaartigianato -commercio-turismo per
vendita prodotti locali
Reinserimento coltivazione specie
autoctone
Creazione di un Marchio di
Montagna per produzioni locali
autoctone
Manutenzione paesaggio terrazzato
Interventi di manutenzione diffusa
del territorio
Risultati attesi
Indicatore monitoraggio
Var % superficie agricola
utilizzata con coltivazioni
autoctone
incremento vendite prodotti
locali
Var % / n. imprese che
aderiscono alla rete, paniere
prodotti promossi
n. nuove aziende agricoli
Incremento giovani agricoltori,
giovanili,
n. imprese che richiedono
Incremento imprese che
certificazione /n.
producono /vendono prodotti certificazioni riconosciute,
di qualità (marchio)
nel tempo var % imprese che
aderiscono
Var % territorio soggetto a
Riduzione fenomeni franosi,
frane
incremento fruizione
Var % popolazione soggetta a
territoriale
frane
Miglioramento accessibilità piste
agrosilvopastorali
Completamento itinerari ciclabili
Completamento e razionalizzazione
itinerari mountain bike ed
escursionismo, per turismo sportivo
outdoor
Interventi di miglioramento
segnaletica turistica, escursionistica
sul territorio, e applicativi web su
GPS
Interventi per turismo auto-free
(Valdidentro, Valfurva)
Servizi di accoglienza per bike
(assistenza, noleggio, informazioni,
prenotazioni, ecc.)
Interventi a favore mobilità
sostenibile
Potenziamento TPL per integrazione
con fruizione turistica
km piste accessibili, n. utenti,
% utilizzo applicativi
Aumento presenze turistiche
nell'anno, Incremento della
fruizione sostenibile del
territorio
var % utilizzo mezzo
pubblico, n. visite
19
02/07/2015
Azioni
Risultati attesi
Miglioramento fruibilità itinerari e
testimonianze della Grande Guerra in
rapporto alla rete escursionistica
Messa in rete del sistema museale
diffuso (Stelvio, Oga, Premadio, Morelli)
km itinerari accessibili, n.
visite, n. eventi dedicati a
questi temi/luoghi
Aumento presenze
Valorizzazione patrimonio culturale
turistiche, valorizzazione
centro storico di Bormio
identità culturale
Allestimento punti diffusi di accoglienza
per famiglie, scolaresche, disabili
(proposte di soggiorno su temi
educazione ambientale >> vd. inizio
Parco)
Incremento sportivi che
Integrazione dell'offerta termale nelle
scelgono il comprensorio
proposte di soggiorno incentrate su
come destinazione per
turismo sportivo
allenamenti e percorsi di
riabilitazione
Potenziamento centro di Medicina dello
Incremento imprese
Sport: integrazione con terme e
turistiche che offrono
istituzione formazione su percorsi di
servizi dedicati agli sportivi
fisioterapia
Messa a regime soggetto unico per
promozione turistica comprensoriale
Aumento presenze
turistiche nell'anno
Integrazione offerta tra operatori e
sviluppo di politiche di prezzo
Avvio Hub sperimentale per
ristrutturazione / riposizionamento
delle strutture turistiche esistenti e in
Aumento occupazione
difficoltà
qualificata
Formazione continua per imprenditori
alta valle
Istituzione di percorsi di formazione
tecnica superiore nel settore turistico
per promozione di figure manageriali
Indicatore monitoraggio
Aumento occupazione
giovanile con profili
manageriali nel turismo
Miglioramento integrazione
Valorizzazione formazione professionale
scuola/lavoro
nel turismo attraverso integrazione
Aumento occupazione
scuola/lavoro
giovanile
Ammodernamento attrezzature
con profili tecnici nel
didattiche istituto alberghiero
turismo
Aumento giovani del
Potenziamento TPL per accessibilità poli comprensorio che scelgono
scolastici
di rimanere a studiare in
valle
n. proposte di visita
integrate, var % investimenti
in promozione, n. visite
var % utenti sportivi, n.
eventi promozione dedicati,
n. imprese turistiche ricettive
convenzionate con polo
termale
n. utenti, livello
soddisfazione utenti
var % arrivi /presenze in alta
stagione e in bassa stagione
riduzione % imprese che
cessano attività
n. giovani che hanno
frequentato il corso e
trovano occupazione in loco
% studenti che svolgono
tirocini nelle imprese locali
n. classi che utilizzano nuove
tecnologie
% iscritti del territorio
rispetto al totale
20
02/07/2015
Azioni
Realizzazione convitto a favore
alberghiero di Bormio
Sperimentazione corsi tedesco scuole
primarie
Digitalizzazione delle scuole
Risultati attesi
Indicatore monitoraggio
Riduzione tour over
docenti, incremento
studenti fuori comprensorio
Rafforzamento competenze
linguistiche di base
Riduzione tourn over docenti
n. studenti extra territorio
che si iscrivono
n. studenti che ottengono
certificati linguistici
Incremento competenze
informatiche
var % famiglie raggiunte
Alfabetizzazione
Potenziamento collegamenti fibra ottica
informatica
Potenziamento gestione associata
servizi
Potenziamento servizi alle famiglie nel
Piano di Zona
Integrazione servizi di assistenza disabili
incremento fruizione dei
servizi
var % utenze
competenze informatiche
studenti
n. servizi gestiti in forma
associata, var % utenti
raggiunti, var costi per
erogazione servizio
var % utenti raggiunti
incremento qualità servizi
Livello soddisfazione utenti
21
02/07/2015
5. Individuazione delle fonti finanziarie e Attribuzione delle Risorse
(sommando il peso delle diverse azioni)
Nello sviluppo della strategia si è sempre scelto di considerare il programma come plurifondo, in
grado di far convergere sulle finalità individuate le diverse linee di finanziamento potenziali, al quali il
territorio potrà fare riferimento. Tra queste si ritengono prioritarie:
- POR FESR 2014/2020
- POR FSE 2014/2020
- PSR FEASR 2014/2020
- Fondi regionali / ministeriali su politiche ordinarie
Il comprensorio dell’Alta Valtellina, oltre a quanto previsto dalla SNA, beneficia delle risorse previste
dal Fondo per i Comuni Confinanti (ex Fondo Blancher riattivato a seguito dell’approvazione, in data
19 settembre 2014, dell’Intesa che disciplina le modalità di gestione delle risorse finanziarie di cui
all’art. 2, comma 117, della legge 23 dicembre 2009 n.191, al fine di favorire uno sviluppo coeso fra i
territori confinanti delle Province autonome di Trento e di Bolzano e delle Regioni Lombardia e del
Veneto).
Oltre a queste opportunità il comprensorio potrà valutare anche la partecipazione ai bandi relativi a:
-
cooperazione territoriale:
o Cooperazione Transfrontaliera Italia – Svizzera (programma sul quale il comprensorio
è già stato attivo in passato)
o Alpine Space
o Central Europe
-
Programmi a gestione diretta:
o LIFE+
o Cosme
o Creative Europe
o Eu for citizens
La partecipazione a questi bandi è vista come un elemento qualificante e come l’opportunità per
potenziare i rapporti del comprensorio a livello internazionale: l’eventuale accesso a queste risorse
dovrà essere di tipo complementare e integrato rispetto alle priorità di intervento della strategia.
22
02/07/2015
PRIORITA'
valorizzazione del
capitale umano
attraverso
innalzamento delle
competenze e
incentivo a processi di
innovazione:
incremento
dell’accessibilità
territoriale attraverso
modelli
ambientalmente
sostenibili
FESR 2014/2020
FSE 2014/2020
FEASR 2014/2020
(da verificare con
PSL GAL)
formazione tecnica superiore
sui temi della gestione del
territorio
Asse 1 - apprendistato, alternanza
fra formazione, lavoro e ricerca;
Asse 3 - filiera dell’Istruzione e
Formazione Tecnica Professionale
iniziale e della Formazione Tecnica;
M19 - Leader
Azioni formative professionalizzanti
connesse con i fabbisogni dei sistemi
produttivi locali, e in particolare
rafforzamento degli IFTS e dei Poli
tecnico professionali Superiore
formazione professionale e
tecnica superiore sul settore
turistico
Asse 1 - riqualificazione profili
professionali; apprendistato,
alternanza fra formazione, lavoro e
ricerca;
Asse 3 - Percorsi formativi di IeFP,
accompagnati da azioni di
comunicazione e di adeguamento
dell’offerta
Asse 3 - Sostegno nuove
sostegno a start up innovative in
imprese; reti di impresa;
uscita dai percorsi di formazione
accesso al credito
Asse 1 - politiche attive a sostegno
occupazione in settori emergenti
(green economy)
FONDI
RL/MINISTERO
POLITICHE
ORDINARIE
COMUNI
CONFINANTI
M19 - Leader
potenziamento servizi TPL per
accesso alla formazione
Asse 4 - Mezzi a basso
impatto ambientale
Trasporto pubblico
potenziamento servizi TPL per
fruizione turistica, abbinata a
bike
Asse 4 - Mezzi a basso
impatto ambientale
Trasporto pubblico
23
02/07/2015
promozione nuova
immagine
comprensoriale
“alpina”
valorizzazione Parco dello
Stelvio
Asse 6 - Interventi per la
tutela, la valorizzazione e la
messa in rete del patrimonio
culturale, materiale e
immateriale; Sostegno alla
diffusione della conoscenza e
alla fruizione del patrimonio;
integrazione dell’offerta
turistica in un’unica realtà
comprensoriale
Asse 3 - reti di impresa;
competitività delle imprese
nelle destinazioni turistiche;
accesso al credito
qualificazione offerta invernale
e diversificazione delle proposte
di soggiorno outdoor per il resto
dell’anno
Asse 3 - reti di impresa;
competitività delle imprese
nelle destinazioni turistiche;
accesso al credito;
Asse 6 - sostegno alla
fruizione del patrimonio
Asse 6 - Interventi per la
tutela, la valorizzazione e la
valorizzazione elementi culturali messa in rete del patrimonio
identitari (itinerari storci e
culturale, materiale e
ambientali)
immateriale; Sostegno alla
diffusione della conoscenza e
alla fruizione del patrimonio;
valorizzazione comprensorio
come destinazione Termale in
abbinamento alla Medicina
dello sport
Asse 6 - Interventi per la
tutela, la valorizzazione e la
messa in rete del patrimonio
culturale, materiale e
immateriale; Sostegno alla
diffusione della conoscenza e
alla fruizione del patrimonio;
quota fondi
destinati
M19 - Leader
M19 - Leader
Asse 4 - Interventi mirati allo
sviluppo delle competenze per
assicurare qualità, accessibilità,
fruibilità, rilascio e riutilizzabilità dei
dati pubblici
Salute
24
02/07/2015
manutenzioni diffuse contro
dissesto idrogeologico
M19 - Leader
accessibilità percorsi
agrosilvopastorali
M19 - Leader
valorizzazione produzioni
gestione efficiente del agricole con Marchio del Parco
comprensorio alpino, dello Stelvio
sostenibile in termini
ambientali e attrattivo
in termini turistici
valorizzazione produzioni legno
certificato
efficientemento energetico
strutture pubbliche e diffusione
utilizzo rinnovabili
(idroelettrico)
attivazione comunità
locale
valorizzazione processi di
contrasto alla frammentazione
(promozione gestioni associate,
attenzione al rapporto famigliescuola-collettività’, integrazione
servizi disabili)
Asse 1 - politiche attive a sostegno
occupazione in settori emergenti
(green economy)
Asse 4 - eco-efficienza e
riduzione di consumi di
Asse 1 - politiche attive a sostegno
energia primaria negli edifici e occupazione in settori emergenti
strutture pubbliche; reti di
(green economy)
illuminazione pubblica
Asse 2 - Diffusione banda
larga
Asse 2 - Sostegno a persone in
condizione di temporanea difficoltà
economica; inclusione lavorativa
delle persone con disabilità;
sperimentazione di modelli
innovativi sociali e abitativi;
Asse 4 - sviluppo delle competenze
per assicurare qualità, accessibilità,
fruibilità, rilascio e riutilizzabilità dei
dati pubblici; Azioni di sviluppo e
rafforzamento della collaborazione
in rete interistituzionale e di
coinvolgimento degli stakeholders
M11 agricoltura
biologica, M12/13
- indennità Natura
2000, vincoli
ambientali; M19
Leader
M8 - Aree forestali,
M16 Cooperazione,
M19 Leader
M10 pagamenti
agro-climaticoambientali, M19
Leader
banda larga
25
02/07/2015
promozione turismo sociale
Asse 6 - Interventi per la
tutela, la valorizzazione e la
messa in rete del patrimonio
culturale, materiale e
immateriale; Sostegno alla
diffusione della conoscenza e
alla fruizione del patrimonio;
M19 - Leader
26
02/07/2015
6. Processo – Descrizione della logica dello Scouting e dei Soggetti coinvolti
La definizione del preliminare di strategia ha comportato su un processo di confronto e dibattito,
che abbiamo attivato internamente al comprensorio, che ha visto il coinvolgimento di molteplici
stakeholder, tanto referenti istituzionali, quanto soggetti privati.
Il percorso svolto ha preso avvio da un intenso confronto interno alla Comunità Montana, tra l’Ente e
i Comuni: a partire dalle visioni di sviluppo proposte, che hanno espresso differenti punti di vista e
priorità di intervento, abbiamo tracciato un primo ampio quadro di massima.
Non si può non considerare come la strategia aree interne abbia svolto una funzione di catalizzatore
rispetto ad una serie di criticità latenti (es. sviluppo del progetto Bormio Marketing, destino del polo
di formazione Vallesana): l’enfasi posta sulla volontà di individuare uno scenario di sviluppo condiviso
di medio – lungo termine, ci ha obbligato a spostare l’attenzione dalla contingenza di breve periodo a
favore di una riflessione di più ampio raggio, portandoci a ricondurre ad un punto di sintesi diverse
questioni già oggetto di confronto. Il punto si sintesi è infatti stato individuato nella conferma della
volontà di sostenere un modello di sviluppo integrato e condiviso e da qui abbiamo potuto, a cascata,
ragionare sul resto della strategia.
I Comuni e la Comunità Montana, inoltre, hanno contributo indicando i soggetti potenzialmente
interessanti per il proprio contesto: in questa mappatura non ci siamo limitati all’individuazione di
interlocutori locali (cooperative, agricoltori, imprenditori), ma ci siamo rivolti anche a soggetti
sovralocali che – per il ruolo svolto – possono generare utili interazioni rispetto al nostro
comprensorio (a titolo esemplificativo A2A, Levissima, Istituti di Credito), al fine di intercettarne
eventuali contributi in una logica di co-progettazione.
E’ corretto riportare come non tutti gli interlocutori contattati si siano dimostrati proattivi in questa
fase di progettazione: alcuni hanno piuttosto preferito rimanere per ora in disparte, lasciando al
comprensorio la messa a punto della visione strategica di sviluppo.
Riteniamo, in ogni caso, che alcuni di questi contatti potranno essere ripresi nel corso dello sviluppo
puntuale del programma di intervento, disponendo di un quadro di riferimento maggiormente
definito, che permetta a questi soggetti di individuare con più chiarezza il possibile contributo da
proporre allo sviluppo del comprensorio.
La promozione del processo in atto è stata quindi condotta sia attraverso incontri di carattere
pubblico, sia con approfondimenti progettuali mirati, portando alla raccolta di proposte su più fronti:
promozione turistica, organizzazione dei servizi sociali, ma anche interventi di completamento degli
itinerari ciclabili, di sperimentazione in ambito agricolo, di miglioramento dell’accessibilità
comprensoriale e di soddisfacimento del fabbisogno formativo.
Abbiamo quindi agito esaminando le proposte per individuare tra gli interlocutori quelli interessati a
mettersi in gioco e portare con la propria esperienza un contributo proattivo alla definizione della
strategia.
Con questi interlocutori si è attivato un confronto, che ha portato alla condivisione del presente
documento preliminare e che si consoliderà nello sviluppo della strategia definitiva.
27