051 - 2016 04 settembre 2016 notiziario nazionale dirigenti

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051 - 2016 04 settembre 2016 notiziario nazionale dirigenti
Dirigenti Scolastici
NOTIZIARIO NAZIONALE
051 - 2016 - 04 Settembre 2016
REDAZIONE: RaCi - Coordinamento Nazionale STRUTTURA COMPARTO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI FLC
IN PRIMO PIANO
01. Ordinanza Ministeriale per le operazioni di utilizzazione
provvisoria nei comuni colpiti dal sisma
DIRIGENTI SCOLASTICI
02. Retribuzione dei dirigenti scolastici: gli atti unilaterali dei
Direttori Generali saranno ritirati e dovranno essere riprese
le contrattazioni regionali
SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA
03. Un problematico avvio dell’anno scolastico: i Sindacati
chiedono un incontro al Ministro
04. Chiamata dagli ambiti: presentato il ricorso al Tar Lazio
PRECARIATO, RECLUTAMENTO, ANNO DI PROVA, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI
05. Assunzioni in ruolo scuola dell’infanzia: accettazione
della nomina nazionale entro giovedì 8 settembre 2016
06. Personale ATA: ripreso il confronto al MIUR. La FLC
chiede risposta alle questioni più urgenti
07. Precari scuola: pubblicata la circolare sulle supplenze
2016/2017
08. Supplenze, il Ministero assicura pagamenti certi. Era ora!
Dubbi sulle risorse
FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - PON - CONTRATTAZIONE DI
SCUOLA
09. Carta del
rendicontazione
docente:
la
nota
sulle
modalità
di
10. Pon “Per la Scuola”: nuova funzione per la gestione dei
documenti di spesa per i rimborsi
ALTERNANZA
11. Alternanza scuola-lavoro: gli interventi estivi del MIUR
12. Riordino delle Camere di Commercio e registro nazionale
delle imprese per l'alternanza scuola lavoro
SCUOLA: NAVIGANDO IN RETE
13. Concorso DS: dicembre sarà la volta buona? di Antonio
Valentino
ALLEGATI AL NOTIZIARIO

ordinanza ministeriale 666 del 2 settembre 2016 utilizzazione personale scuola
nelle zone colpite dal sisma

nota 23715 del 26 agosto 2016 modifica contingente ruoli scuola dell infanzia

nota 24306 del 1 settembre 2016 istruzioni e indicazioni operative supplenze
personale docente educativo ed ata a s 2016 2017

nota 12228 del 29 agosto 2016 rendicontazione carta del docente 2015 2016

nota 10051 del 4 agosto 2016 trasmissione manuale gestione documenti

nota 10051 del 4 agosto 2016 manuale gestione documenti

nota 6903 del 22 giugno 2016 raccolta progetti alternanza scuola lavoro

nota 2141 del 15 luglio 2016 monitoraggio percorsi alternanza scuola lavoro

smart guide alternanza scuola lavoro 2016

nota 8812 dell 1 agosto 2016 strumenti e attivita formazione alternanza scuola
lavoro

schema decreto legislativo 327 del 26 agosto 2016 riordino camere di
commercio

relazione schema decreto legislativo 327 del 26 agosto 2016 riordino camere di
commercio
******
IN PRIMO PIANO
01. Ordinanza Ministeriale per le operazioni di utilizzazione provvisoria
nei comuni colpiti dal sisma
Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie
2016/2017:
docenti,
personale
educativo e ATA a tempo indeterminato
possono essere utilizzati, anche a
disposizione, nelle scuole del “cratere
sismico” ove risiedono. La domanda
entro l’8 settembre, anche a mezzo
posta.
È stata firmata dalla ministra Giannini, l’ordinanza in tema di “Criteri generali di utilizzazione
del personale docente, educativo e ATA nei comuni colpiti dal sisma”, in analogia con precedenti
provvedimenti occorsi a seguito dei terremoti dell’Aquila e dell’Emilia.
L’Ordinanza ministeriale 666 del 2 settembre 2016 fissa al prossimo 8 settembre la scadenza
per presentare domanda di utilizzazione, anche a disposizione, nelle scuole del comune di
residenza o viciniore per il personale a tempo indeterminato già residente nelle zone del “cratere
sismico” di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo alla data del 24 agosto.
I docenti, educativi e ATA, sempre rientranti nella condizione di cui sopra, che dovessero
raggiungere una sede diversa, possono anche posporre la presa di servizio, in attesa
dell’emanazione del provvedimento di utilizzazione da parte dell’USR competente, prevista entro
i due successivi giorni lavorativi.
La domanda va inoltrata all’Ufficio Scolastico Regionale di destinazione.
ALLEGATI

ordinanza ministeriale 666 del 2 settembre 2016 utilizzazione personale scuola
nelle zone colpite dal sisma
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DIRIGENTI SCOLASTICI
02. Retribuzione dei dirigenti scolastici: gli atti unilaterali dei Direttori
Generali saranno ritirati e dovranno essere riprese le contrattazioni
regionali
Il MIUR comunicherà ai Direttori
Regionali che va ripreso il confronto
con le OO.SS sui CIR dal 2012/13 al
2015/16, nel rispetto del CCNL
vigente. Il contratto si conferma
come l’unico strumento che tutela
efficacemente i dirigenti scolastici.
Si è svolto il 1° settembre al MIUR l’incontro con le OO.SS. rappresentative dell’Area V della
dirigenza scolastica sui contratti Integrativi Regionali dal 2012/13 al 2015/16.
Dopo due annunci, quello del 5 agosto e quello dell’8 marzo scorsi, il MIUR apre quindi un
confronto per cercare di concludere una vicenda che, a causa dell’interpretazione unilaterale del
CCNL fatta dal MEF, rischiava di produrre un arretramento della retribuzione di posizione
(pensionabile) dei dirigenti scolastici e uno scippo di risorse contrattuali.
Su tale aspetto eravamo intervenuti più volte, insieme a CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS
CONFSAL, per contrastare l’ingerenza del MEF nelle relazioni sindacali, uniformare i
comportamenti dei Direttori Generali e difendere i diritti retributivi dei dirigenti scolastici.
Nell’incontro di ieri l’Amministrazione, richiamando il documento sottoscritto nella Conferenza
dei Servizi fra MIUR, MEF, Funzione Pubblica e ARAN del 4 agosto, ha riconosciuto finalmente
che per gli aa.ss. dal 2012/13 al 2015/16 il pagamento delle reggenze deve essere a carico del
finanziamento relativo al risultato, come previsto dall’art. 57 del CCNL. Sono stati così resi
inefficaci i rilevi dell’UCB che hanno respinto i CIR sottoscritti in tante regioni e tutti gli atti
unilaterali predisposti dal Direttori Generali ai quali verrà inviata una nota che rende possibile,
se ritenuta necessaria dalle parti, la ripresa del confronto contrattuale e la conferma dei CIR
sottoscritti.
Nel documento della Conferenza dei Servizi del 4 agosto viene però richiesto al MIUR, a partire
dall’a.s. 2016/17, di stipulare un nuovo Contratto Integrativo Nazionale che, attraverso una
modifica del CCNL, preveda lo spostamento della retribuzione delle reggenze a carico del
finanziamento per la retribuzione di posizione. Tale cambiamento è finalizzato ad assicurare la
massima quantità possibile di risorse per la retribuzione di risultato che, come previsto dalla
Direttiva n. 25 del 28 giugno 2016 sulla Valutazione dei dirigenti scolastici, dal 2016/17 sarà
pagata sulla base degli esiti della valutazione.
Come FLC CGIL abbiamo espresso la massima disponibilità a contribuire all’applicazione del CCNL
vigente, nell’interesse dei dirigenti scolastici, ma abbiamo anche dichiarato la nostra
indisponibilità a una revisione peggiorativa del CCNL.
Abbiamo infatti messo inevidenza:
1. Che è paradossale che si pensi di stipulare contrattati integrativi nazionali peggiorativi
per i lavoratori in un contesto caratterizzato dal mancato rinnovo del contratto di lavoro
e dal rifiuto di riconoscere il valore della contrattazione sindacale;
2. Che non è nell’interesse dei dirigenti scolastici aumentare la parte della retribuzione che
dipenderà dalla valutazione discrezionale dei Direttori Regionali;
3. Che la valutazione dei dirigenti scolastici è stata delineata per legge e attraverso atti
unilaterali dell’Amministrazione e che, nonostante le modifiche apportate a seguito del
parere del CSPI, nella direttiva restano diversi punti critici che debbono essere cambiati;
4. Che la FLC CGIL è disponibile a definire in un contratto i criteri di valutazione delle azioni
dei dirigenti scolastici (non i risultati degli alunni e della scuola) e la loro ricaduta sulla
retribuzione e continuerà a difendere i dirigenti da una valutazione discriminatoria e
punitiva.
5. Che il principale intervento dell’Amministrazione per migliorare il funzionamento della
scuola pubblica dovrebbe essere invece quello di porre fine all’insostenibile ricorso alle
reggenze (che il prossimo anno raggiungeranno in alcune regioni la metà delle scuole)
attraverso lo svolgimento del concorso per dirigenti scolastici del quale l’Amministrazione
dice di non sapere ancora nulla.
Che la valutazione dei dirigenti scolastici possa facilmente degenerare in uno strumento di
limitazione dello loro libertà professionale e di condizionamento della loro funzione di
rappresentanti delle istituzioni scolastiche lo stanno già dimostrando gli incarichi dirigenziali
conferiti in diverse regioni ai dirigenti scolastici, nei quali, sono presenti obiettivi regionali
individuati dai Direttori Regionali non coerenti con i principi indicati dalla legge e dalla Direttiva
n. 25 e finalizzati esclusivamente ad assicurare l’”obbedienza” dei dirigenti scolastici e delle
scuole autonome.
All’Amministrazione abbiamo infine chiesto che non siano coinvolti in nessun processo valutativo
che riguardi la scuola quei soggetti che, con le loro esternazioni pubbliche sull’operato
dei dirigenti scolastici, hanno confermato la nostra preoccupazione sulla necessità di assicurare
che ogni valutatore abbia la necessaria competenza, esperienza e terzietà.
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SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA
03. Un problematico avvio dell’anno scolastico: i Sindacati chiedono un
incontro al Ministro
Trasferimenti,
concorso
docenti,
organico ATA, assunzioni: questi i
principali argomenti dell’incontro.
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal hanno deciso di chiedere un incontro
alla Ministra Stefania Giannini inviando una specifica lettera unitaria.
I Sindacati della Scuola sottolineano l’urgenza di questo incontro.
Esso, infatti, è motivato dalle varie problematiche che stanno emergendo dal mondo della
scuola.
L’ordinata ripresa delle attività didattiche è, in effetti, messa in forse dal caos creato dalla
disordinata gestione della mobilità, dall’andamento assai discusso del concorso per il
reclutamento dei docenti, dalla gravissima insufficienza dell’organico ATA, dalle procedure
per le assunzioni rese incerte dalle conciliazioni sulla mobilità.
Obiettivo dei Sindacati è superare queste criticità attraverso un confronto serrato che porti
all’individuazione di soluzioni condivise e rispettose delle aspettative dei cittadini e del personale
della scuola.
Roma, 1° settembre 2016
Sen. Stefania Giannini Ministro dell’istruzione, Università e Ricerca
ROMA
Oggetto: Richiesta incontro urgente
In relazione alle diverse problematiche connesse all’avvio dell’anno scolastico, con particolare
riferimento a quelle che investono più direttamente la gestione del personale (mobilità
territoriale, svolgimento procedure concorsuali, dotazioni organiche del personale ATA,
assunzioni), a fronte delle numerose criticità riscontrate e dei riflessi che avranno sull’ordinata
ripresa delle attività didattiche, si chiede alla S.V. di voler convocare un incontro con le scriventi
Organizzazioni.
Segnalando l’assoluta urgenza di quanto sopra, si porgono distinti saluti
FLC CGIL
Domenico Pantaleo
CISL Scuola
Maddalena Gissi
UIL Scuola
Giuseppe Turi
SNALS Confsal
Marco Paolo Nigi
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04. Chiamata dagli ambiti: presentato il ricorso al Tar Lazio
FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola e
Snals Confsal hanno impugnato
davanti ai giudici amministrativi i
provvedimenti con cui il Miur ha
disposto le procedure per la “chiamata
diretta” dei docenti.
Con il ricorso è stata sollevata la questione della legittimità costituzionale della legge 107/2015
e dei suoi provvedimenti attuativi che, nell’attribuire poteri soverchianti e discrezionali al
dirigente scolastico nella scelta dei docenti, ledono gravemente la libertà di insegnamento, non
garantiscono l’imparzialità dell’azione della pubblica amministrazione e compromettono il diritto
all’apprendimento degli alunni.
Con quest’iniziativa legale prosegue l’azione di contrasto dei sindacati scuola nei confronti della
legge 107/2015, i cui effetti deleteri sono sempre più evidenti per il personale, gli studenti e
l’intero sistema scolastico.
Di seguito il comunicato unitario
_________________
Posta la questione di legittimità costituzionale
Chiesta la discussione d’urgenza nel merito e la sospensiva in via cautelativa.
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal oggi hanno presentato ricorso al tribunale
amministrativo contro le procedure della cosiddetta "chiamata diretta".
Il ricorso mette in evidenza le illegittimità nella gestione amministrativa e nei rapporti
contrattuali del personale.
Le procedure attuative del provvedimento, infatti, stanno generando effetti negativi sia in termini
di lesione dei diritti che della dignità professionale del personale.
Nel ricorso, oltre a impugnare le "Linee di orientamento" diffuse dal MIUR, è stata posta ai giudici
amministrativi la questione di legittimità costituzionale del provvedimento e delle norme di legge
da cui trae origine.
Legge e provvedimenti attuativi, consentendo di fatto un’assoluta discrezionalità del dirigente,
ledono profondamente principi cardine del nostro ordinamento, tra cui l’imparzialità della
pubblica amministrazione, la libertà di insegnamento, il diritto all’apprendimento degli alunni
nell’ambito del sistema nazionale di istruzione.
Le problematiche sollevate, dunque, sono tali da legittimare anche la richiesta della discussione
d’urgenza, nel merito, e di sospensiva, in via cautelativa.
Prosegue, anche con questo ricorso, l'azione dei sindacati scuola per ottenere le necessarie
modifiche di una riforma i cui limiti sono resi ancor più palesi nel momento in cui in cui si tenta
di procedere, in modo confuso e con evidenti errori che - anche sul piano pratico dell'attuazione
- sta evidenziando tutti i suoi limiti: non uno degli obiettivi della riforma sembra
significativamente e compiutamente utile all'intero sistema scolastico.
FLC CGIL
Domenico Pantaleo
CISL Scuola
Maddalena Gissi
UIL Scuola
Giuseppe Turi
SNALS Confsal
Marco Paolo Nigi
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PRECARIATO, RECLUTAMENTO, ANNO DI PROVA, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI
05. Assunzioni in ruolo scuola dell’infanzia: accettazione della nomina
nazionale entro giovedì 8 settembre 2016
Un avviso del Miur sulla procedura per le
nomine degli inclusi nelle graduatorie di
merito 2012 che partecipano alla procedura
nazionale.
Il Miur, con un avviso pubblicato sul sito istituzionale, ha comunicato che le proposte di
assunzione a livello nazionale per i docenti della scuola dell’infanzia inclusi nelle
graduatorie di merito 2012 e che hanno presentato la relativa domanda, saranno disponibili
entro il 3 settembre 2016 attraverso istanze online.
A partire dal 4 settembre e fino alle ore 23:59 del giorno 8 settembre 2016, gli interessati
accettano la proposta di assunzione utilizzando le funzioni previste dal sistema.
Si ricorda che in caso di mancata accettazione i docenti interessati (come previsto dal comma
3 dell’art. 1-quater della legge 89/2016), saranno cancellati dalle graduatorie di merito e ad
esaurimento. La mancata accettazione della proposta di nomina equivale a rinuncia.
Assunzioni in ruolo scuola dell’infanzia: ancora penalizzate le
graduatorie ad esaurimento
Un Decreto del Ministro innalzerà la percentuale per la fase nazionale del concorso
2012 dal 15% (previsto dalla legge) al 30%.
Nel corso di un incontro al MIUR del 31 agosto scorso, ci è stato comunicato che il Ministro
Stefania Giannini ha firmato un Decreto con il quale, attraverso un complesso artificio
normativo, eleva la quota destinata alla fase nazionale del concorso 2012, dal 15% (previsto
dalla legge 89/16 di conversione del DL 42/16) a circa il 30%.
Questa operazione, garantirà l'assunzione di tutti i docenti dlele Gradutorie 2012 che hanno fatto
la domanda per la fase nazionale ma toglierà ai docenti delle graduatorie ad esaurimento
almeno 400 posti.
Si tratta di una operazione di dubbia legittimità da un punto di vista normativo e che delude
le aspettative di chi aveva già ipotizzato l’assunzione a tempo indeterminato.
La legge, che garantiva l’assorbimento delle code del concorso 2012 nelle regioni ove ancora
presente, aveva appunto fissato un tetto massimo (15%) per garantire almeno in parte le
graduatorie ad esaurimento fortemente penalizzate dal mancato inserimento dell’organico
potenziato per quell’ordine di scuola.
Appena sarà disponibile il testo ufficiale ne daremo notizia ed attiveremo ogni azione utile
per ottenere il rispetto della legge e dei sacrosanti diritti dei docenti precari, che da anni
garantiscono il funzionamento delle scuole.
La modificata la disponibilità: la tabella allegata alla nota 22701/16 era stata elaborata prima
della pubblicazione dei movimenti per il I e il II grado. Pertanto nel DM modificativo (annunciato
nella nota) dovrebbero esserci variazioni (in aumento) anche per le altre regioni.
ALLEGATI

nota 23715 del 26 agosto 2016 modifica contingente ruoli scuola dell infanzia
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06. Personale ATA: ripreso il confronto al MIUR. La FLC chiede risposta
alle questioni più urgenti
Sollecitato il Ministero sull'organico in
deroga, l'informativa concorsi DSGA,
l'allentamento delle misure restrittive
e su sostituzioni e atto indirizzo DSGA
reggenti.
Durante l’incontro del 30 agosto 2016, sulla circolare per il conferimento delle supplenze al
personale ATA, la FLC CGIL ha sollecitato il Ministero a riprendere il confronto con i sindacati
anche su altre urgenti questioni, discusse in occasione del tavolo politico col sottosegretario
Faraone del 2 agosto scorso:

la restituzione a livello regionale di più organico in deroga per far funzionare le scuole;

l’informativa sui concorsi per il profilo dei DSGA, che il MIUR si era impegnato a bandire;

l’allentamento delle misure restrittive alle supplenze brevi, almeno nei casi di lunghi
periodi come: maternità, malattie prolungate, congedi straordinari, aspettative per
mandato politico, aspettative biennali;

l’informativa sull’atto d’indirizzo per il compenso ai DSGA in “reggenza”.
Il Ministero si è impegnato ad approfondire con i rispettivi Dipartimenti le questioni sollevate
e di convocarci quanto prima per una nuova informativa.
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07. Precari scuola: pubblicata la circolare sulle supplenze 2016/2017
Confermate le indicazioni degli
scorsi
anni.
Permangono
criticità sia per i docenti che per
gli ATA.
È stata pubblicata giovedì 1 settembre 2016 la nota 24306 che fornisce le annuali istruzioni
per le supplenze del personale docente, educativo ed ATA.
Leggi lo speciale
Norme comuni per docenti e ATA

Viene precisato chiaramente che, oltre a poter lasciare una supplenza al 30 giugno per
una al 31 agosto, è anche consentito rinunciare ad uno “spezzone” per accettare una
supplenza su posto intero sino al 30 giugno o 31 agosto, purché all’atto della
convocazione non vi fossero cattedre o posti interi. È fatta salva comunque la possibilità
del completamento orario.

le deleghe ad accettare la nomina possono essere conferite a terzi o direttamente
all’amministrazione.

all’atto della stipula del contratto a tempo determinato, analogamente a quanto avviene
per le assunzioni a tempo indeterminato, i lavoratori possono immediatamente fruire
degli istituti giuridici contrattuali previsti dal CCNL, per cui non occorre prendere
servizio (aspettativa, congedo, etc…).

si conferma che il diritto alla proroga (in caso di assenze successive del titolare
intervallate solo da giorno libero e/o festivo), previsto dal regolamento dei docenti, è
valido anche per il personale ATA.

si precisa, analogamente a quanto indicato lo scorso anno, che la priorità nella scelta
della sede (L. 104 art. 21 e 33) si attiva solo all’interno dei posti spettanti (come durata
e quantità di ore) nel senso che se si è in posizione utile per un posto al 30/6 non si può
scegliere prioritariamente su quelli al 31/8 e così via. La priorità prevista dall’Art. 33
comma 5 e 7 (assistenza a familiare) opera solo per le scuole del comune di residenza
del familiare da assistere e, solo nel caso non vi siano posti, per le scuole di un comune
viciniore all’interno della stessa provincia.

per quanto riguarda le riserve Legge 68/99 si precisa che la quota del 50% va calcolata
solo sui posti interi (sia al 30/06 che al 31/08) nei limiti della capienza del contingente
provinciale di riserve.
Personale docente ed educativo
La nota ricalca sostanzialmente quella degli scorsi anni salvo alcune correzioni e precisazioni.
Ricordiamo che le supplenze di quest'anno sono relative ai soli posti in organico di fatto essendo
destinati a ruolo tutti i posti dell'organico dell’autonomia (diritto + potenziamento). L'organico
di fatto è costituito da tutti gli spezzoni residuati in organico di diritto, dalle ore lasciate libere
dai part-time, dai posti lasciati liberi dai colleghi assenti per tutto l'anno a vario titolo
(aspettative, comandi, assegnazioni provvisorie in altra provincia ecc.), dai posti assegnati in
deroga in particolare su sostegno. A questi potrebbero aggiungersi (per supplenze al
31/08) i posti per i quali non ci sono sufficienti aspiranti al ruolo.

Viene confermata la scelta politica di sottrarre ai precari gli spezzoni fino a 6
ore che non concorrono a costituire cattedre o posti orario anche se resta valida la nota
16085 del 7 agosto 2007. Viene ribadito quanto previsto dalla nota 18329/07: per
spezzoni si intendono solo quelli effettivamente tali e non quelli derivanti dalla
frantumazione di posti o cattedre. Viene comunque precisato che eventuali posti orari
costituiti per la fase delle utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie restano disponibili
anche per le supplenze.

Malgrado alcune correzione da noi sollecitate, permagono indicazioni poco chiare e
contraddittorie sulla sostituzione dei docenti a cui sono affidate attività di
potenziamento e curricolari, e sulla possibilità di utilizzarli per supplenze fino 10 giorni.

scuola primaria: i posti, gli spezzoni orario e i part-time devono essere integrati con le
ore di programmazione da inserire nei contratti individuali di lavoro. La nota precisa che
fino a 11 ore si aggiunge un'ora di programmazione, oltre le 11 ore si aggiungono 2 ore.

sono applicabili le sanzioni previste dal nuovo regolamento delle supplenze. In
particolare, per la mancata accettazione di una nomina si sarà semplicemente esclusi da
eventuali nuove convocazioni per quella disciplina in quella provincia mentre si potranno
ottenere supplenze per altre discipline o dalle graduatorie d’istituto. Per la mancata presa
di servizio, dopo aver accettato una nomina, è prevista la cancellazione per quell’anno,
dalla graduatoria provinciale a da quelle d’istituto per quella specifica disciplina.

per coloro che hanno acquisito l’abilitazione o la specializzazione per il sostegno in base
al DM 21/05 permane l’obbligo di accettare posti di sostegno nella specifica
disciplina/ordine di scuola, mentre tale obbligo non si applica per altre discipline/tipo di
posto.

le indicazioni relative ai licei musicali, vista la complessità delle procedure, sono
analizzate in questa notizia.
Personale ATA
Nella nota, che sostanzialmente ricalca quella dello scorso anno, sono presenti alcune indicazioni
imprecise o errate che avevamo chiesto al MIUR di modificare:

per quanto riguarda la sostituzione del personale ATA temporaneamente assente la nota
fa espresso riferimento solo al divieto imposto dalla legge di stabilità 2015, senza alcun
richiamo alle due note ministeriali (2116/16 e 10073/16) emanate, a seguito delle nostre
pressioni, per alleggerire la rigidità della misura;

per i posti sugli accantonamenti resta l’indicazione generica a nominare i supplenti fino
all’avente diritto con conferimento dal dirigente scolastico tramite le graduatorie d’istituto.

sul conferimento di supplenze su posti part-time non è stato precisato che il diritto al
completamento riguarda anche i contratti di supplenza stipulati ex art 59 CCNL per
disponibilità derivanti da supplenze brevi. A questo proposito c’è la sentenza Tribunale di
Torino del 15 settembre 2015;

circa la richiesta di riconoscimento giuridico della supplenza fin dal 1° settembre per tutti
gli aspiranti nominati, dal momento che in alcune province le nomine saranno avviate in
ritardo, non ci sono garanzie da parte del Ministero.
Nonostante le nostre proteste, l’Amministrazione ha voluto proseguire diritta per la propria
strada, incurante delle esigenze delle scuole e dei diritti dei lavoratori. Per noi restano valide
tutte le nostre richieste che difenderemo, se sarà necessario, anche nelle sedi legali
appropriate.
ALLEGATI

nota 24306 del 1 settembre 2016 istruzioni e indicazioni operative supplenze
personale docente educativo ed ata a s 2016 2017
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08. Supplenze, il Ministero assicura pagamenti certi. Era ora! Dubbi sulle
risorse
Un
comunicato
del
MIUR
informa che, per decreto, la
retribuzione per le supplenze
brevi e saltuarie dovrà essere
erogata entro 30 giorni dalla
fine del mese in cui si è prestato
servizio.
Con un apposito comunicato la Ministra Giannini ha diffuso una notizia che aspettavamo da
tempo e per cui la FLC CGIL si è battuta da anni: ai supplenti temporanei (supplenze brevi
e saltuarie) sarà garantito il pagamento dello stipendio entro 30 giorni dalla fine del mese
in cui si è prestato servizio.
In tutte le sedi, e soprattutto nei tavoli tecnici insediati presso il MIUR (Ministero dell’Istruzione
Università e Ricerca) nel novembre 2013 su nostra iniziativa, abbiamo posto questo problema:
mancavano costantemente le risorse, i lavoratori supplenti non venivano pagati per mesi e le
segreterie scolastiche vedevano vanificato il loro lavoro pur tempestivamente effettuato.
Un passo avanti nella giusta direzione si era fatto, dopo una frettolosa sperimentazione estiva
del 2015, all’inizio dell’anno scolastico appena trascorso: le segreterie scolastiche venivano
sgravate del lavoro di calcolo limitandosi ad inserire i dati, rimanendo al sistema centrale la
responsabilità dell’erogazione dei pagamenti.
Sappiamo però che il programma informatico ministeriale ha fatto acqua da tutte le parti
e, soprattutto, sono continuate a mancare le risorse.
La nostra iniziativa, fatta di incontri, appelli, sit in, proteste e ricorsi ha costretto il MIUR a fare
un provvedimento apposito che dovrebbe risolvere il problema (Decreto legge 42/2016, art 1
sexies, e ora conseguente DPCM).
Anche se non possiamo fare a meno di sottolineare come il pagamento dello stipendio, sia pur
non subito ma a 30 giorni di distanza, dovrebbe appartenere all’ordinaria operatività di un
governo di sistema minimamente funzionante.
È bene aspettare i fatti per verificare questa procedura che, pur dovendo essere ordinaria, viene
fatta passare per straordinaria.
Perché una delle cause dei ritardati pagamenti è stata sempre l’errata previsione, da parte del
Governo, dell’ammontare finanziario necessario alle supplenze. E’ evidente infatti che se, come
dimostra la serie storica, le necessità finanziarie per questo capitolo sono, ad esempio, di
800.000 euro, non se ne possono stanziare di meno: il risultato sarà che mancheranno le risorse
e si dovrà ricorrere alle emissioni speciali (per loro natura emergenziali ed erogate in ritardo).
Il fatto è che lo stesso Dl 42/16, nell’affidare al DPCM ora emanato l’attuazione della misura,
non mancava di precisare: pagare entro 30 giorni, ma “ferma restando la disponibilità delle
risorse iscritte in bilancio”. E questo lo abbiamo subito rilevato nel nostro primo commento
all’atto del varo del decreto.
Così come non abbiamo potuto non sottolineare il ridicolo di richiamare, sempre nel citato art 1
sexies, le responsabilità dei Dirigenti scolastici o dell’amministrazione se gli stipendi non saranno
tempestivamente pagati, soprattutto ove le risorse non siano state stanziate a sufficienza a
monte, cioè dal Governo (che è e sarà il vero responsabile).
Vogliamo sperare che il MIUR e il MEF, magari pensando che il ricorso all’organico potenziato
riduca la necessità delle supplenze, non abbiano fatto anche per quest’anno lo stesso errore
degli anni passati, di aver cioè stanziato risorse inadeguate.
La FLC CGIL, che si è battuta da anni per questo risultato, vigilerà come sempre perché alle
parole seguano i fatti.
_________________________
COMUNICATO MIUR
Scuola, Giannini: “Tempi certi per i pagamenti delle supplenze, al via le nuove regole”
Faraone: “È segnale di riconoscimento della professionalità dei docenti”
Tempi certi per il pagamento delle supplenze brevi e saltuarie del personale scolastico. Li
prevede il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri firmato oggi di concerto con il Ministro
dell’Istruzione e il Ministro dell’Economia.
“Finalmente diamo sicurezze sui pagamenti ai docenti e un sistema di regole definito alle
scuole”, commenta il Ministro Stefania Giannini. “Si tratta di una vera e propria svolta che eviterà
che si ripeta di nuovo quanto accaduto troppe volte in passato. E cioè che chi lavora con contratti
a termine nelle nostre scuole, solo perché supplente, riceva con ritardo quanto gli è dovuto".
“Con questo decreto abbiamo dato ascolto alle esigenze degli insegnanti - aggiunge il
Sottosegretario Davide Faraone -. Abbiamo ribadito che non facciamo in alcun modo distinzioni
tra insegnanti di serie A o di serie B. Ancora una volta, stiamo dando alle scuole un segnale di
riconoscimento dell’importanza della professionalità di ogni insegnante”.
Cosa cambia? Finora non esisteva una scadenza limite per il pagamento dei supplenti. Con le
nuove regole scatta l’obbligo di pagamento degli stipendi entro al massimo 30 giorni dalla fine
del mese in cui si è svolto il servizio. Ad esempio, se un insegnante ha fatto 15 giorni di supplenza
nel mese di ottobre dovrà attendere al massimo fino alla fine di novembre per vedere accreditata
la propria retribuzione. La procedura avrà tempi scanditi per ciascun passaggio. È previsto
anche il monitoraggio dell’efficacia del nuovo sistema.
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FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - PON - CONTRATTAZIONE DI
SCUOLA
09. Carta del docente: la nota sulle modalità di rendicontazione
Il MIUR proroga al 15 ottobre 2016
la data per rendicontare le spese
sostenute dai docenti. Una nota
tardiva e irriguardosa nei confronti
del lavoro delle segreterie. Il lavoro
già
fatto
non
può
essere
continuamente
disfatto
per
l'incapacità dei centri ministeriali.
Con la nota 12228 del 29 agosto 2016 pubblicata in serata sul sito istituzionale, il MIUR ha
comunicato le modalità per la rendicontazione del bonus di 500 euro assegnato ai docenti
a tempo indeterminato ai fini dell’aggiornamento e della formazione professionale.
Fermo restando il termine ultimo del 31 agosto per effettuare le spese, viene prorogata al 15
ottobre prossimo la data per presentare, all’istituzione scolastica di appartenenza, i
documenti comprovanti gli acquisti effettuati.
Sono ammessi:

Scontrini fiscali

Ricevute fiscali

Fatture

Ricevute di bonifico bancario

Biglietti per la partecipazione ad eventi

Documentazioni relative ad acquisti online.
La consegna si prevede in originale o copia conforme sotto dichiarazione di responsabilità.
A seguire entro il 31 ottobre, le istituzioni scolastiche, previo controllo delle rendicontazioni
prodotte, comunicano agli USR di competenza gli esiti delle verifiche.
Il nostro commento
Il chiarimento in oggetto è stato da noi ripetutamente sollecitato al MIUR, già a partire dal
mese di dicembre quando la modalità Faq già si valutava come del tutto insufficiente. A
due giorni dalla scadenza la nota pare una presa in giro: le operazioni sono state in gran parte
concluse e le scuole hanno adottato in autonomia strumenti propri, in totale assenza di
indicazioni nazionali.
Appare, questo, come l’ennesimo esempio di mal governo dell’amministrazione, incapace
di far fronte anche ai provvedimenti meno complessi, nei tempi e nei termini che una normale
gestione dovrebbe prevedere.
Particolarmente deplorevole è la totale indifferenza al lavoro del personale ATA da parte
del MIUR: c’è la considerazione che le segreterie delle scuole siano loro uffici fiscali o periferici,
disponibili a sanare le carenze del governo centrale. Dsga e personale di segreteria, esclusi
insieme ad altri colleghi dal bonus di 500 euro, hanno già fatto il lavoro di rendicontazione, stante
il vuoto delle indicazioni ministeriali. Pertanto suggeriamo alle segreterie di non rimettere
mano al lavoro già fatto e di non considerare vincolante l'uso del fac simile inviato dal
MIUR.
Sulla esclusione di alcune categorie (Ata, docenti precari ed educatori) dal beneficio
del bonus dei 500 euro abbiamo presentato ricorso in sede giudiziaria.
ALLEGATI

nota 12228 del 29 agosto 2016 rendicontazione carta del docente 2015 2016
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10. Pon “Per la Scuola”: nuova funzione per la gestione dei documenti
di spesa per i rimborsi
La funzione è attiva dal 6 agosto per
i progetti FESR. Rimborsi entro
settembre.
L’AdG con nota 10051 del 4 agosto 2016 ha comunicato che nell’ambito del “Sistema
Informativo Fondi – SIF 2020” è stata attivata la nuova funzione di “Gestione documenti”
che consente di associare le fatture ai lotti e ai progetti. Pertanto la procedura transitoria
adottata con nota 8926/16 che prevedeva l’invio delle fatture alla casella di posta
[email protected] non è più in funzione a partire dal 6 agosto 2016.
Da tale data saranno prese in considerazione ai fini dei rimborsi, solo le fatture
associate attraverso il la funzione “Gestione documenti”
L’AdG ricorda che

le fatture inviate per email devono comunque essere associate possibilmente entro
il 31 agosto

le scuole che hanno inviato le fatture per email e non hanno ancora ricevuto rimborsi,
saranno pagate entro il 31 agosto.

Le scuole che inseriranno le fatture dopo il 5 agosto 2016, utilizzando la nuova
funzione “Gestione documenti”, verranno pagate nel mese di settembre.
Attualmente la funzionalità di Gestione documentazione è disponibile solo per i progetti
FESR e consente di gestire:

i documenti di spesa

altri documenti.
I documenti di spesa che è possibile associare sono

le fatture di fornitura di beni: relative a lotti di collaudo (identificati da un Codice
Identificativo di Gara, CIG) di sole forniture oppure fatture riferite a lotti misti composti
da forniture + spese generali. Attenzione: per poter associare le fatture ai lotti è
obbligatorio aver registrato nel sistema la data di inoltro del collaudo. Il sistema
non mostrerà quei lotti che non hanno la data di inoltro registrata.

le fatture diverse da fornitura: relative a pubblicità, piccoli adattamenti edilizi,
addestramento all’uso delle attrezzature) per il quale l’istituzione scolastica avrà inserito
a nel portale Gestione della Programmazione Unitaria (GPU) una procedura di
acquisizione di beni e servizi.
Poiché tutte le fatture provengono dalla fatturazione elettronica e sono già presenti nel
sistema SIF, la scuola deve esclusivamente associare le fatture già presenti ai singoli
progetti.
La funzione di inserimento di altri documenti di spesa (ad esempio F24, notula, …) tramite
upload sarà reso disponibile successivamente.
Allegata alla nota vi è la versione 1.0 – 01 agosto 2016 del Manuale Utente per i Dirigenti
Scolastici e i DSGA, per l’utilizzo della funzione specifica al caricamento dei documenti. Tutte le
modifiche e aggiornamenti che verranno apportati al Sistema SIF - 2020 saranno integrati
all’interno di tale manuale operativo. In futuro è pertanto necessario verificare sempre la data
di aggiornamento del manuale che verrà pubblicato sul portale Miur nello spazio web dedicato
ai Fondi strutturali europei.
ALLEGATI

nota 10051 del 4 agosto 2016 trasmissione manuale gestione documenti

nota 10051 del 4 agosto 2016 manuale gestione documenti
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ALTERNANZA
11. Alternanza scuola-lavoro: gli interventi estivi del MIUR
Tra monitoraggi e bandi si insiste
su un’idea di subalternità dei
percorsi educativi alle esigenze
delle imprese.
Con l’anno scolastico 2016/17 circa un milione di studenti delle classi terze e quarte di
tutte le filiere della secondaria di II grado (licei, istituti tecnici, istituti professionali) saranno
coinvolti nei percorsi “ordinamentali” di alternanza scuola-lavoro così come regolamenti dalla
Legge 107/15, commi 33-43.
Si tratta di una sfida senza precedenti, non solo per la scuola italiana, ma anche per chi, come
la FLC CGIL, crede che l’alternanza possa essere una straordinaria opportunità di crescita
educativa di un’intera generazione di ragazzi e non uno strumento di sottomissione della
scuola a fantomatiche esigenze del mercato del lavoro o, ancor peggio, finalizzato a fornire
manodopera gratuita alle imprese. In questo senso un aspetto assai delicato è quello di verificare
quanto avvenuto nel periodo estivo nel quale molti ragazzi delle classi terze sono stati
impegnati nella realizzazione o completamento di percorsi in alternanza.
Analizziamo sinteticamente gli ultimi interventi del MIUR su questo settore.
Raccolta e pubblicazione di “buone pratiche” di alternanza scuola lavoro
Con nota 6903 del 22 giugno 2016, la direzione generale per gli ordinamenti ha avviato una
raccolta di significativi progetti di alternanza scuola lavoro realizzati nelle diverse realtà
locali al fine di presentarli all'interno di uno spazio dedicato accessibile pubblicamente nel sito
istituzionale. In particolare gli uffici scolastici regionali, destinatari della nota, sono stati
invitati a segnalare le esperienze più interessanti realizzate nel territorio di propria competenza,
selezionando dieci progetti in grado di rappresentare esempi di buone pratiche. I dieci
progetti dovevano fare riferimento alle attività di alternanza realizzate sia dai licei, sia da istituti
tecnici e istituti professionali, rappresentativi delle diverse realtà territoriali (es. comune/città
metropolitana/provincia). La raccolta delle esperienze si è conclusa lo scorso 15 luglio.
Monitoraggio dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro a.s. 2015/2016
Con nota 2141 del 15 luglio 2016 della Direzione Generale per i contratti, gli acquisti e per i
sistemi informativi e la statistica è stato attivato il monitoraggio di tutti i percorsi di alternanza
realizzati nell’anno scolastico 2015/16. A tal fine è stata attivata una particolare funzione sul
portale del sistema informativo (SIDI) le cui specifiche tecniche sono illustrate in un’apposita
“smart guide”. Il monitoraggio riguarda
1. i dati generali relativi ad ogni specifico percorso attivato (sottofunzione “Percorsi di
alternanza scuola lavoro”)
2. le sedi/strutture presso le quali sono erogati i percorsi di alternanza scuola lavoro
(sottofunzione “Gestione Sedi”). Da segnalare che le scuole hanno a disposizione una
funzionalità di ricerca Aziende che attinge ad una anagrafica centralizzata e prospetta
l’elenco delle aziende validate SOGEI (Società Generale d'Informatica S.p.A., società in
house del Ministero dell’economia e delle finanze che ha in carico la realizzazione
dell'Anagrafe Tributaria)
3. l’associazione tra percorsi e singolo alunno o gruppi di alunni della classe.
Le scuole possono, inoltre, comunicare gli alunni ai quali è stata rilasciata la
certificazione (intermedia/finale) delle competenze acquisite.
Scadenza del monitoraggio: 15 settembre 2016.
Bando di gara per la realizzazione di una piattaforma online e l’erogazione di
strumenti e attività di formazione per l’alternanza scuola lavoro
Con nota 8812 del 1° agosto 2016 della direzione generale per gli ordinamenti, è stata “aperta
la procedura di selezione per l’individuazione del soggetto aggiudicatario per la realizzazione
di una piattaforma online e l’erogazione di strumenti e attività di formazione per
l’alternanza scuola lavoro negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado.” Il bando, che
utilizza la procedura ordinaria ristretta, è stato inviato ai seguenti 5 soggetti
1. Università Roma Tre Dipartimento di Scienze della Formazione,
2. Università Internazionale
Impresa&Management
degli
Studi
Sociali
"Guido
Carli"
Dipartimento
di
3. “Gruppo 24 Ore” Direzione Generale Education & Services
4. “Sapienza Università di Roma” Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche
5. Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo
In particolare il MIUR richiede la fornitura “di una serie di prodotti e servizi finalizzati a sostenere
le scuole sia nella progettazione sia nella realizzazione dei percorsi di ASL”. Alcuni di questi
prodotti e servizi sono assai significativi

Progettare e realizzare una piattaforma online dove far incontrare gli istituti di
istruzione secondaria di secondo grado (licei, tecnici, professionali) e aziende, imprese,
strutture in genere di diversa tipologia, idonee alla realizzazione di percorsi di alternanza
scuola lavoro (ASL)

Ricercare, individuare, raccogliere e collegare alla piattaforma online i riferimenti
di aziende, imprese, strutture in genere di diversa tipologia, idonee alla realizzazione
di percorsi di alternanza scuola lavoro (ASL)

Predisporre e rendere fruibili materiali e strumenti informativi e formativi per dirigenti
scolastici, docenti, tutor scolastici, responsabili e tutor aziendali, finalizzati alla coprogettazione di percorsi di ASL

Erogazione di attività di formazione a distanza per dirigenti scolastici, docenti, tutor
scolastici, responsabili e tutor aziendali sui processi di realizzazione “sul campo” dei
progetti di Asl

Predisposizione ed erogazione di moduli didattici finalizzati a facilitare l’acquisizione
delle seguenti competenze trasversali previste in ASL: lavorare in gruppo, gestire le
relazioni in ambiente di lavoro, sviluppare spirito di iniziativa e strumenti per
l’autoimprenditorialità, applicare tecniche di comunicazione, riconoscere i settori e il
funzionamento di un’impresa, gestire e progettare l’uso di risorse.
I soggetti interessati devono far pervenire la loro offerta entro il 15 settembre 2016.
I contenuti del bando e delle note ministeriali sopra elencate, evidenziano come il MIUR, al di
là dei monitoraggi, realizzati peraltro grazie al lavoro instancabile di coloro che lavorano nelle
scuole, non sia più in grado di gestire autonomamente processi educativi, come quelli messi
in atto dalla Legge 107/15 in tema di alternanza, che riguardano numeri così grandi di alunni.
Trova ulteriore conferma la sottomissione, non solo ideologica ma anche nel linguaggio
adoperato, a un’idea di ASL in cui il soggetto di riferimento è l’impresa e non il ragazzo in
formazione.
La FLC CGIL, insieme a numerosi movimenti e associazioni, ha raccolto e depositato in
Cassazione le firme per abrogare le norme della Legge 107/15 che stravolgono ruolo e
finalità dell’ASL e per mettere in campo un modello alternativo che possa contribuire a
rinnovare metodi di lavoro e modalità organizzative delle scuole secondarie di secondo grado.
ALLEGATI

nota 6903 del 22 giugno 2016 raccolta progetti alternanza scuola lavoro

nota 2141 del 15 luglio 2016 monitoraggio percorsi alternanza scuola lavoro

smart guide alternanza scuola lavoro 2016

nota 8812 dell 1 agosto 2016 strumenti e attivita formazione alternanza scuola
lavoro
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12. Riordino delle Camere di Commercio e registro nazionale delle
imprese per l'alternanza scuola lavoro
Il
problema
del
pagamento
dell’imposta di bollo per l’iscrizione era
una bufala.
Lo scorso 25 agosto 2016 il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura tre ulteriori
schemi di decreti legislativi in applicazione della Legge 124/15 “Deleghe al Governo in
materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”. Uno dei provvedimenti riguarda il
riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e
agricoltura (in applicazione dell’art. 10 della Legge 124/15). L’articolo 1, comma 1 lettera b)
dello schema di decreto precisa la competenza delle Camere di Commercio in tema di
orientamento al lavoro e alle professioni “anche mediante la collaborazione con i soggetti
pubblici e privati competenti” e “in coordinamento con il Governo e con le Regioni e l’ANPAL”.
In particolare le camere di commercio curano “la tenuta e la gestione, senza oneri a carico dei
soggetti tenuti all'iscrizione, ivi compresi i diritti di segreteria a carico delle imprese, del registro
nazionale per l'alternanza scuola-lavoro di cui all'articolo 1, comma 41 della legge 13 luglio 2015
n. 107, sulla base di accordi con il Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca e con
il Ministero del lavoro e delle politiche sociali”. La relazione tecnico-finanziaria della Ragioneria
Generale dello Stato chiarisce che tale disposizione “non comporta minori entrate per l'erario” in
quanto tali iscrizioni sono “già esenti dall'imposta di bollo per il richiamo contenuto nella norma
vigente alle agevolazioni in materia previste per le Piccole e Medie Imprese (PMI) innovative”.
Insomma uno dei problemi più rilevanti per il mancato avvio del Registro e per giustificare la
sottoscrizione da parte del MIUR di un numero impressionante di convenzioni con una
miriade di soggetti, era in realtà una bufala: come certificato dalla Ragioneria dello Stato,
l’imposta di bollo non era comunque dovuta per l’iscrizione allo specifico registro.
La relazione tecnica chiarisce inoltre che non vi sono neanche “problemi di mancata copertura
finanziaria per le relative attività svolte da parte delle Camere, avendo le stesse in più occasioni
espresso il loro interesse e la loro disponibilità a svolgere a titolo del tutto gratuito tale funzione
di particolare importanza per l'integrazione fra mondo dell'istruzione e mondo delle imprese,
utilizzando gli spazi di economia, razionalizzazione e sinergia connessi all'integrazione con le
altre attività di iscrizione e tenuta dei registri camerali.”.
Da segnalare che tra le funzioni assegnate alle CCIAA in tema di orientamento al lavoro e
alle professioni ci sono anche

il sostegno alla transizione dalla scuola e dall'università al lavoro, attraverso
l'orientamento e lo sviluppo di servizi, in particolare telematici, a supporto dei processi di
placement svolti dalle Università

la collaborazione per la realizzazione del sistema di certificazione delle competenze
acquisite in contesti non formali e informali e nell'ambito dei percorsi di alternanza scuolalavoro

il supporto all'incontro domanda-offerta di lavoro, attraverso servizi informativi
anche a carattere previsionale volti a favorire l'inserimento occupazionale e a facilitare
l'accesso delle imprese ai servizi dei Centri per l'impiego, in raccordo con l'ANPAL.
Appare evidente che, oltre al tentativo di imporre un idea inaccettabile e di scarso respiro
di alternanza scuola lavoro, stiamo assistendo ad una sovrapposizione senza precedenti di
competenze sulle medesime materie. Questo modo di procedere comporterà
inevitabilmente grave disorientamento nelle istituzioni scolastiche e formative e un rischio
molto concreto di spreco di risorse umane e finanziarie.
ALLEGATI

schema decreto legislativo 327 del 26 agosto 2016 riordino camere di
commercio

relazione schema decreto legislativo 327 del 26 agosto 2016 riordino camere di
commercio
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SCUOLA: NAVIGANDO IN RETE
13. Concorso DS: dicembre sarà la volta buona? di Antonio Valentino
In una recente dichiarazione (prima
di
ferragosto),
la
Ministra
ha
dichiarato che il prossimo concorso
per Dirigenti scolastici partirà per la
fine di quest’anno solare.
Lo stato dell’arte
In una recente dichiarazione (prima di ferragosto), la Ministra ha dichiarato che il prossimo
concorso per Dirigenti scolastici partirà per la fine di quest’anno solare. Promesse analoghe sono
state fatte in almeno in due altre occasioni i mesi scorsi. Tanto che corsi di preparazione al
concorso erano stati attivati da alcune associazioni professionali addirittura verso la fine dello
scorso anno.
Questa volta la dichiarazione sembra avere basi più solide. È stato infatti predisposta nel mese
di giugno la proposta di Regolamento del concorso, trasmessa subito dopo al Consiglio Nazionale
della Pubblica Istruzione (CNPI) per acquisirne il parere. Parere che è stato dato alla fine di luglio
e che esprime sostanziale condivisione dell’impianto del Regolamento ministeriale e avanza
alcune proposte di modifica, buona parte delle quali di assoluto buon senso.
Si aspettano adesso: la predisposizione del testo definitivo, la relativa pubblicazione sulla GU e
l’emanazione del bando. Il quale, in attuazione del Regolamento, specificherà, tra l’altro, i
requisiti di ammissione al concorso, le modalità di presentazione delle domande, ma anche le
modalità di svolgimento della prova preselettiva (comunque a risposta multipla) e di quelle
selettive e le modalità e gli adempimenti previsti per il corso di formazione e per il tirocinio
(ultime fasi del concorso).
Le materie delle prove (art. 10)
1. normativa di riferimento per il settore dell'istruzione ed educazione scolastica
2. modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, con particolare riferimento alla
realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali
3. organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all'innovazione
digitale e ai processi di innovazione nella didattica
4. organizzazione del lavoro e gestione del personale, con particolare riferimento alla realtà
del personale scolastico
5. valutazione ed autovalutazione del personale, degli apprendimenti e dei sistemi e dei
processi scolastici
6. diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle
responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché penale con particolare riferimento ai
delitti contro la PA e in danno di minorenni
7. contabilità di Stato, con particolare riferimento alla programmazione e gestione finanziaria
presso le istituzioni scolastiche ed educative statali e relative aziende speciali
8. sistemi educativi dei Paesi dell'UE
Le novità: il Regolamento di giugno
Le novità più significative, annunziate già i mesi scorsi, riguardano lo svolgimento delle due
prove selettive. La prova scritta , seguendo il modello sperimentato nel recente concorso per i
docenti, consiste, come è ormai noto agli interessati, in cinque domande a risposta aperta sulle
tematiche di cui all’art. 10 del Regolamento (v. Tavola). Di queste una è formulata ed è svolta
nella lingua straniera prescelta dal candidato tra inglese, francese, tedesco e spagnolo, (verifica
della conoscenza: livello B2 del CEF (Common European Framework del Consiglio Europeo sui
livelli di padronanza delle lingue indicate).
Anche per la prova orale si prevede qualche cambiamento anche se meno significativo. Ancora,
comunque, il colloquio – che può “eventualmente” prevedere anche la risoluzione di un caso - è
la modalità principe per accertare la preparazione professionale del candidato.
È prevista altresì
-
una verifica della conoscenza e dell'uso degli strumenti informatici
una verifica della conoscenza della lingua prescelta dal candidato tra quelle indicate per la
prova scritta (sempre livello B2 del CEF) “attraverso la lettura e la traduzione di un testo
scelto dalla Commissione ed una conversazione nella lingua prescelta”.
Fin qui le news negli aspetti essenziali.
Può essere ora utile considerare le “materie” delle prove - e del concorso in genere – per meglio
orientare la preparazione degli interessati.
È da richiamare che, almeno in superficie, non si registrano cambiamenti significativi rispetto
alle tematiche del concorso precedente. Va evidenziatao certamente la rilevanza che assume la
tematica “organizzazione”, articolata in ben tre sottoaree: modalità di conduzione delle
organizzazioni complesse, l’organizzazione degli ambienti di apprendimento, l’organizzazione del
lavoro e gestione del personale). A sottolineare probabilmente - del profilo ds - l’importanza
delle competenze di carattere organizzativo.
In realtà, ai fini della preparazione, i cambiamenti con cui fare i conti sono importanti e profondi.
E riguardano soprattutto la materia: Normativa che fa perno sulla molteplicità e la radicalità
delle innovazioni della L. 107.
Sulla normativa
A proposito della quale appare ovvio che in primo piano risultino

i processi di riforma in atto ( e quindi Regolamenti, Indirizzi, Indicazioni riguardanti le parti
della Legge nelle quali il DS è figura chiave: la valorizzazione del merito, la così detta
chiamata diretta, gli indirizzi per l’offerta formativa da pianificare sul triennio, il Piano
Nazionale della scuola digitale, il Piano di formazione del personale, l’anno di prova per il
personale immesso in ruolo ….)

le tematiche legate alla gestione delle istituzioni scolastiche, del RAV e del PDM, oltre che
della rendicontazione e della predisposizione del PTOF (come richiamato anche da una
proposta di integrazione del CSPI)

la valutazione del DS (il Regolamento e le Linee Guida in base alla legge 107, art. 1, comma
93).
Sempre a proposito di normativa, costituisce passaggio obbligato nelle prove concorsuali (oltre
che ovviamente nella terza fase della Formazione dirigenziale e del tirocinio) la rilettura
dell’art. 25 del D. Lvo 165 (…) alla luce dei passaggi della legge 107 sul potenziamento
del funzioni del DS.
Le proposte di modifica del CNPI
Si è già accennato al parere sostanzialmente positivo del CNPI allo schema di Regolamento. Qui
si vuole solo riprendere e rilanciare soprattutto due proposte assolutamente condivisibile che si
spera saranno accolte nel testo finale (ma qui sono importanti le pressione che associazioni
professionali e organizzazioni potranno esercitare al riguardo nelle prossime settimane) :

portare dal 20% al 30% il numero di candidati ammessi al corso di formazione (in altri
termini: ammettere al corso un ulteriore 10% di candidati ). L’obiettivo è garantire una più
estesa e migliore copertura (cioè con personale più preparato) delle scuole che risulteranno
vacanti, nel triennio successivo, per effetto dei pensionamenti. Si potrebbe così fronteggiare
con maggiori probabilità di successo il fenomeno delle reggenze;

“rendere pubblici i quadri di riferimento sulla base dei quali saranno costruite e valutate tutte
le prove d’esame”. L’obiettivo è “garantire uniformità di trattamento a livello nazionale e la
necessaria trasparenza nei confronti dei candidati”. Mariella Spinosi (e noi con lei) si chiede,
in Notizie della Scuola, n. 24, se una tale richiesta non sia un po’ assurda: come si fa a
richiedere una cosa che è l’abc della democrazia? La risposta che si dà (sensata anche per
chi scrive) è che richieste di questo tipo forniscono in realtà “la misura che nel nostro Paese
diamo per scontato che i diritti fondamentali dei cittadini (come l’equità di trattamento) non
vengano abitualmente garantiti”. E danno quindi senso e valore alla proposta di integrazione
del CNPI.
Due questioni da non sottovalutare
1. Tra le proposte di cambiamenti del CNPI c’è anche quella di ampliare da 3 a 4 volte il numero
dei candidati da ammettere alla prova scritta. La proposta nasce dalla diffidenza verso
tipologie di prove (domande a scelta multipla - sperimentate tra l’altro nell’ultimo concorso
DS - che valorizzano prevalentemente capacità mnemoniche). La difficoltà a trovare altri
strumenti validi allo stato attuale rende perciò apprezzabile tale proposta. Grazie ad essa
infatti, il numero di concorrenti effettivi da ammettere alla prove selettive, su 1000 posti
disponibili, passerebbe così da 3 a 4 mila.
È da chiedersi però se non si possano contenere i rischi legati a questa modalità, migliorando
da subito la qualità dei test. Il problema, non certo semplice, richiede competenze
certamente di alto livello. Che riguardano la costruzione di test che permettano di rilevare,
oltre alla conoscenza di nozioni fondamentali per un DS, la padronanza di “saperi”
professionali che caratterizzano il suo lavoro.
Problema che si è posto anche nelle rilevazioni internazionali e nazionali degli apprendimenti
degli studenti. E le cui soluzioni sono certamente perfettibili, ma non certo da buttar via.
Perché allora non cominciare a pensarci da subito e lavorarci, mutatis mutandis, anche per
concorsi come questo?
Non credo infatti si possa continuare ad accettare che la selezione di personale
idoneo a posti di responsabilità nella scuola cominci con uno sforzo massacrante
volto a memorizzare cose destinate, per la stragrande maggioranza, ad essere
dimenticate senza lasciare traccia e che di preselettivo vero hanno ben poco.
Ovviamente attenzione prioritaria dovrà essere riposta nel garantire pertinenza e
chiarezza nella costruzione dei quesiti e nel saggiarne la fattibilità su un campione
significativo.
2. Per la prova selettiva scritta. È certamente un passo in avanti il modello sperimentato col
concorso ultimo dei docenti (più quesiti a risposta aperta). A condizione però che di quella
esperienza non si ripetano gli errori che, tra l’altro, hanno pesato molto negativamente nelle
successive fasi concorsuali. Il primo è più grossolano errore è stato quello di pretendere, in
15-20 minuti, risposte a quesiti complessi che da soli avrebbero richiesto l’intero tempo
previsto per la prova. Si pone quindi in primo luogo un problema di corrispondenza
sensata tra livello di complessità dei quesiti e durata complessiva della prova. Il
Regolamento parla di 5 quesiti. Se il livello di complessità fosse lo stesso del concorso per
docenti – o quanto meno assimilabile - fatto le dovute differenze - un tempo congruo (che
eviti prolissità nelle risposte e favorisca così il lavoro di verifica delle prove) potrebbero
essere 180 minuti. Anche qui si pone ovviamente la garanzia della pertinenza dei quesiti alle
materie concorsuali, con particolare attenzione agli aspetti che più caratterizzano il lavoro
dirigenziale nella scuola (gestione unitaria; valorizzazione e sviluppo delle risorse
professionali; correttezza, trasparenza e sapienza dirigenziale; coordinamento, promozione
e indirizzo nelle diverse articolazioni e aree del fare scuola; cura dei processi attivati e
orientamento al risultato; cura degli ambienti e del clima interno; relazioni col territorio).
Che evitino cioè fughe nell’accademia e nell’onniscienza.
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