Comunicare efficacemente? Le parole giuste al posto
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Comunicare efficacemente? Le parole giuste al posto
Vita dei soci Comunicare efficacemente? Le parole giuste al posto giusto, autenticità e... un pizzico di magia di Nathalie Luisoni, Master in Education and Training presso l’USI e Contitolare della società Formamentis Sagl La comunicazione è l’anello di congiunzione primario delle relazioni interpersonali: una risorsa che, se sfruttata con consapevolezza, può incidere in maniera considerevole sulla sfera professionale e privata degli esseri umani “Le parole giuste al posto giusto?”. Ricordo come se fosse ieri l’istante in cui sferrai il mio primo colpo. Reduce dall’ultimo giorno di asilo, ero seduta a gambe incrociate sul pavimento dell’ufficio dei miei genitori. Mentre giocavo all’agenzia viaggi, stavo “involontariamente” origliando una conversazione tra mio padre e mio nonno che dibattevano animatamente nella stanza accanto: “Carlo, ti rendi conto che l’idea di aprire una società di ricerca e selezione di personale è assurda?! Secondo te in Ticino ci sono veramente delle aziende disposte a pagarti per reclutare dei collaboratori? Se sì, quante? Spiegami il motivo per cui i clienti dovrebbero decidere di affidarsi a te e non alla concorrenza?! Mi dispiace dirtelo, ma sarà un flop! Avevi un lavoro che ti assicurava uno stipendio fisso, sicuro e dignitoso! Che bisogno c’era di mandare tutto all’aria?!” Lo stesso Dwight Eisenhower, 34° Presidente degli Stati Uniti, era solito affermare: “Non si comanda colpendo la gente sulla testa. Questa è aggressione, non leadership. Preferisco convincere un uomo a stare al mio fianco, perché una volta che è stato convinto rimane. Se lo terrorizzo, rimarrà fintanto che è spaventato, ma poi se ne andrà” Inutile negare l’evidenza: la situazione stava precipitando. Dovevo intervenire e dovevo muovermi il più velocemente possibile. Non essendo del tutto certa sul da farsi, decisi di lasciarmi guidare dall’istinto: senza pensarci due volte, mi catapultai come un tornado nella sala della discordia. Mio padre e mio nonno mi guardaro54 | Ticino Business no sbigottiti, ma fecero del loro meglio per assumere un’espressione di stentata cordialità. Dal canto mio, capii che dovevo approfittare di quel provvidenziale attimo di silenzio per cercare di calmare gli animi. Con piglio deciso e affidando il successo della mia performance interamente all’improvvisazione, esclamai: “Ho aperto un’agenzia viaggi!”. Mio nonno mi scrutò e ribatté divertito: “Bene, signorina! Ora che pure tu sei attiva sul mercato, spiegami come mai i clienti dovrebbero affidarsi ai tuoi servizi e non a quelli di un’altra agenzia?”. Ci pensai per una frazione di secondo e poi risposi: “Beh, perché io i miei clienti non li mando a quel paese, ma in un bel posto ☺”. Bingo! Il mio slogan aveva fatto breccia! Ma cos’era successo realmente? Si era trattato di semplice istinto di protezione? Di un lampo di genio? Della legge del caos? Non ne avevo la più pallida idea. Non disponevo di risposte convincenti, non conoscevo le emozioni che mi avevano spinta ad agire in quel modo, né tantomeno l’arte della comunicazione persuasiva. Eppure ci ero riuscita: le fantomatiche “parole giuste al momento giusto”, proprio come una formula magica, avevano sortito l’effetto sperato. Il conflitto era rientrato. Frastornata ed incredula come un apprendista stregone alle prime armi, non mi restava che rispondere ad una domanda apparentemente banale, che all’epoca ignoravo si sarebbe trasformata nella mia professione: “Quali chance ho di ripetere l’incantesimo?”. Tornando al presente, ritengo sia sufficiente sfogliare le pagine delle principali testate giornalistiche per scorgere un tratto distintivo che, nonostante l’imperversare della crisi economica, accomuna le vision di numerose aziende: uno stile di conduzione vincente sul piano relazionale genera un clima positivo ed esercita un impatto diretto sulla performance. Nonostante questa considerazione sia ampiamente condivisa dall’immaginario collettivo, la necessità di interagire in modo costruttivo, è un’esigenza che, troppo spesso, viene ancora sottovalutata (“Perché devo imparare a comunicare? Sono un dirigente, non un diplomatico!”), associata a teorie alquanto stravaganti (“Comunicare in modo consapevole con le persone che mi circondano risolverà È risaputo che i vantaggi tutti i miei problemi!”), se non a sentimenti forte- legati alla comunicazione mente depotenzianti (“Non efficace sono molteplici ce la farò mai! È contro il mio modo di essere! Non sono né un chiacchierone, né una persona carismatica!”). Eppure è risaputo che i vantaggi legati alla comunicazione efficace sono molteplici e, nel corso della storia, sono stati messi in luce da numerose figure di spicco. Lo stesso Dwight Eisenhower, trentaquattresimo Presidente degli Stati Uniti, era solito affermare: “Non si comanda colpendo la gente sulla testa. Questa è aggressione, non leadership. Preferisco convincere un uomo a stare al mio fianco, perché una volta che è stato convinto rimane. Se lo terrorizzo, rimarrà fintanto che è spaventato, ma poi se ne andrà”. Una citazione che, oltre a posizionare le parole giuste al posto giusto, lascia trasparire una ventata di autenticità e probabilmente anche…. un pizzico di magia! Formamentis Sagl Via Zurigo 5, 6900 Lugano [email protected] www.formamentis.ch Tel. +41 91 220 62 64 Ticino Business | 55