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1. ASPETTO STORICO-SOCIOLOGICO
STRUTTURA E FUNZIONAMENTO DEL “GIOCO”
Pokémon Go è un videogioco di tipo free-to-play basato su realtà aumentata geo-localizzata con GPS, sviluppato da
Niantic per i sistemi operativi mobili iOS e Android, creato con la collaborazione di Game Freak, The Pokémon Company e Nintendo.
Il principio base di Pokémon Go è che girando per la propria città è possibile catturare Pokémon che appaiono “realmente” nell’ambiente. Oltre alle creature digitali più famose al mondo è anche possibile trovare Poké Stop, luoghi in
cui fare rifornimento di Poké Ball e strumenti vari, e le palestre, in cui allenare i propri Pokémon e sfidare altri allenatori.
All’inizio del gioco viene consegnato un Pokémon iniziale tra Bulbasaur, Charmander e Squirtle. Il protagonista può
incontrare e catturare Pokémon selvatici o affrontarli all’interno di palestre. A questo punto siamo pronti per metterci alla ricerca di nuovi Pokemon visualizzando la mappa
presente nel videogioco. Sullo schermo dello smartphone
verrà segnalato un Pokémon nelle vicinanze e se intendiamo catturarlo dobbiamo cercare il punto preciso in cui si
nasconde e attivare la fotocamera. Catturare un Pokémon è
molto semplice; basta prendere la mira con il touch-screen
del dispositivo e lanciare una Poké Ball. Dopo aver catturato
un Pokemon bisogna allenarlo, così da migliorare le sue caratteristiche facendolo evolvere.
È possibile ottenere Poké Ball e altri strumenti utilizzando le
monete del gioco, che possono essere acquistate all’interno
dell’applicazione, oppure ricevendoli presso i Poké Stop. Inoltre, in alcuni Poké Stop si possono trovare delle uova di
Pokemon che si schiuderanno solamente dopo che avremo camminato per una certa distanza.
Apple ha dichiarato che Pokémon Go è stata l’applicazione mobile più scaricata dell’App Store nella settimana di
lancio, superando i precedenti record di download.
Sia Apple che Nintendo hanno tratto vantaggio economico per gli acquisti in-app, incrementando il valore delle loro
azioni. Secondo alcune analisi Pokémon Go ha superato come numero di utenti attivi connessi in contemporanea i
videogiochi Candy Crush Saga e Draw Something e come tempo di uso le applicazioni relative ai
social network come Facebook, Twitter, Snapchat, Instagram e Tinder.
Grazie al successo ottenuto da Pokemon Go, Nintendo e Niantic potrebbero raggiungere degli
accordi commerciali con alcune delle più importanti aziende mondiali, come ad esempio McDonald’s. In questo modo tutti gli utenti saranno spinti verso alcuni punti d’interesse, come ad
esempio i negozi della catena di fast food, in cui compariranno Pokémon speciali e particolari
ricompense per chi acquista determinati prodotti.
Pokémon Go è stato vietato in Arabia Saudita ed in Iran.
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2. ASPETTO PSICOLOGICO
PERCHÉ TUTTO QUESTO SUCCESSO?
Pokemon Go abbina il fattore novità con quello della grande immersività e ancora della gratificazione, tutte componenti che sono sì presenti in altri giochi ma che qui si combinano con la curiosità, il senso di esplorazione e la
possibilità di condividere quanto esplorato e scoperto con gli altri giocatori. Il gioco, inoltre, offre un’esperienza di
intrattenimento leggero, dove non bisogna ritagliarsi un tempo per giocare una partita, ma al contrario è il gioco che
si adatta alle nostre esperienze quotidiane e al tempo che abbiamo a disposizione.
Oltre ad essere semplice e divertente, il gioco si basa sul sistema delle ricompense e degli incentivi che spinge le
persone ad uscire di casa e a girare per il quartiere per ottenere dei premi. E l’ottenimento di un premio o di una
ricompensa positiva spinge le persone a darsi da fare per riottenerla. A livello fisiologico, il premio genera una spinta
positiva nel nostro cervello che rilascia alcune sostanze chimiche che ci fanno star bene e che alimentano la voglia
di fare ancora e ancora rendendo il gioco sempre più coinvolgente.
Il gioco è strutturato per obiettivi definiti, chiari e facilmente raggiungibili, con livelli di difficoltà che vanno per gradi.
Si è visto che ciò contribuisce a migliorare un umore depresso, in quanto tiene la persona interessata, impegnata
a giocare e motivata ad andare avanti in cerca del prossimo obiettivo da raggiungere. Infatti da qualche giorno sui
social network compaiono testimonianze di persone affette da depressione che riescono a uscire dal letto la mattina
con una facilità che non ricordavano più, solo per il piacere di andare in giro a cercare Pokémon.
La relazione tra videogiochi e attività fisica è una novità tutta da approfondire: l’idea che sia un gioco a spingere le
persone a uscire e passeggiare, rappresenta il ribaltamento di uno stereotipo che i detrattori della cultura digitale
hanno sempre additato come gravissimo.
3. ASPETTO EDUCATIVO
UNA FORMAZIONE TRANS-GENERAZIONALE?
È vero che il gioco consiglia di “porre attenzione all’ambiente circostante”, ma è anche vero che il mescolamento dato
dalla realtà aumentata (rapporto tra “reale” e “virtuale”) può distrarre dall’essere presenti nel mondo “fisico”.
Il gioco ha già causato infortuni, in quanto molti giocatori passano la maggior parte del loro tempo guardando i cellulari,
invece di prestare attenzione veramente a ciò che sta loro intorno. Sono stati numerosi i casi di distorsione alle caviglie, di
persone che sono inciampate perché prestavano attenzione al
gioco invece che l’ambiente circostante. In un recente articolo
pubblicato su Live Science riguardante gli effetti positivi della
salute grazie a Pokemon Go, Dale Bond professore associato di
psichiatria alla Brown University, ha avvertito che giocare troppo tempo a Pokemon Go all’interno di una giornata, potrebbe
causare dolori muscolari e fratture da stress.
Pokémon Go fa comparire i Pokémon e altri elementi di gioco in
posizioni specifiche. Questo comporta che un sacco di giocatori troveranno le stesse creature rare nelle stesse zone.
Questo aspetto è stato già utilizzato da malintenzionati che hanno rapinato gruppi di ragazzi: nel Missouri, quattro
rapinatori armati hanno attirato ed in seguito derubato 11 adolescenti in una zona isolata,
Telefono Azzurro, sottolineando la pericolosità del gioco, ha spiegato in un comunicato che la realtà aumentata e la
geo-localizzazione, che costituiscono i principi fondamentali del gioco, rischiano di esporre i giovani a diversi pericoli, primo fra tutti l’adescamento da parte di adulti malintenzionati, con gli scopi più diversi, dalla rapina all’abuso
sessuale. È importante quindi evitare di passeggiare in aree isolate, prestando attenzione all’ambiente circostante
e monitorando gli spostamenti dei figli. Il gioco genera un elevato livello di stress. Questo perché cercare di trovare
e/o di prendere qualcosa, genera nel corpo uno stato di attivazione, che rilascia adrenalina, andando ad aumentare
la frequenza cardiaca. Questo stato, se rimane prolungato, può generare una sensazione di fatica fisica con un conseguente livello di stress eccessivo. Per questo motivo diventa importante fare delle pause. Pokémon Go è infatti un
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gioco fortemente immersivo che, se abusato, può essere pericoloso. Il web è pieno di notizie che si rincorrono, riguardanti presunti incidenti, rapine o altri misfatti causati da un utilizzo improprio del sopraccitato gioco. È l’applicazione
o siamo noi che non siamo in grado di gestirla? Troppo spesso ci deresponsabilizziamo di fronte alla tecnologia, preferendo additare il videogioco, piuttosto che assumerci responsabilità.
E se invece di bloccarlo si organizzassero giornate di sensibilizzazione trans-generazionale? Sappiamo che oggi in molti
aspetti gli adolescenti battono i genitori in quanto a competenze, specie quando si tratta di tecnologia. Giochi accattivanti come Pokemon Go possono conquistare però anche i più grandi ed è qui che possono diventare un’opportunità,
diventando dei punti di incontro: gli adulti possono chiedere informazioni ai più piccoli, ai figli, fino a quando il ruolo si
inverte, e l’adulto ricambia quanto ha imparato, scambia la sua esperienza con i ragazzi.
Creare modelli positivi, offrire prototipi comportamentali di giocatori attenti sarebbe un grande aiuto per i ragazzi di oggi e
presumibilmente ridurrebbe non poco i comportamenti disfunzionali ad essi collegati. Il connubio tra aspetto ludico e tecnologia può rivelarsi un potentissimo strumento educativo: tanto più oggi che computer e smartphone ci accompagnano
in ogni momento della nostra giornata, diventando anche fisicamente delle estensioni della nostra persona.
4. PISTE DI PROVOCAZIONE ESISTENZIALE/SPIRITUALE
A PARTIRE DAL FENOMENO POKEMON GO
Dal momento in cui Pokemon Go ha sviluppato questa “viralità” le piste di riflessone possono essere rintracciate a
partire da una domanda chiave: a che bisogno risponde? Questa applicazione super scaricata su che livello risponde
ai miei bisogni. Perché è diventata così importante?
a) Il bisogno di mettersi “alla ricerca di”: cosa stai cercando nella tua vita?
b) Il bisogno di cura: ti prendi cura di un Pokemon… e del resto? e di te? e del tuo fratello?
c) Il bisogno di riempire il tempo in modo totalizzante: ha zone vuote il mio tempo?
d) Il bisogno di motivazione: c’è qualcosa che ha il potere di portarti “fuori di casa?”.
e) Il bisogno di significato: quale ricerca da senso ai tuoi giorni e al tuo “comunque andare”?
5. LINK AL FLY
SCELTI PER TE
6. PER INTERESSI AFFINI O
PER APRIRE UN DIALOGO DI RICERCA
https://youtu.be/AFLhkOHvXUE
https://youtu.be/4zTnXQlceNU
https://youtu.be/qLEz3EGFf5o
https://youtu.be/wLfxcDHpHws
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