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+++a cura di laura cherubini+++
+++ KATIA BASSANINI +++
Mutter Courage und ihre Kinder
Madre, coraggio
“Ma voi non dite: quell’uomo non è un artista...Se non lo
definite un artista non potete neppure definirlo un uomo, e
questo sarebbe un grande rimprovero. Dite piuttosto: è un
artista perché è un uomo”
Bertolt Brecht, Sul teatro di ogni giorno
Il titolo del video Mutter Courage und ihre Kinder realizzato
da Katia Bassanini è tratto da un’opera teatrale di Bertolt Brecht.
Madre Coraggio, che fa della guerra la sua fonte di guadagno,
ne canta alternativamente (e con la stessa sincerità, nota
l’autore) lodi e maledizioni a seconda che le dia la possibilità
di sopravvivere o travolga i suoi figli. “La Courage è vista
soprattutto come madre, come una Niobe che non riesce a
proteggere i suoi figli dalla fatalità della guerra” scrive Brecht.
L’opera di Katia Bassanini consiste in una performance eseguita
senza pubblico con l’ausilio di una videocamera, una parrucca
e “la cosa”. Un oggetto manipolato che viene scambiato per un
bambino, per la convenzionale raffigurazione pittorica della
madre che culla il figlio in braccio, anche se il fantoccio non
ha nulla del bambino a parte il fiocco da pacco dono. E’ usanza
mandare una fotografia del neonato a parenti e conoscenti
per annunciare il lieto evento: in questi annunci spesso il
neonato è addobbato con fiocchi oppure sistemato in cestelli o
altre situazioni artificiose. “Trovo spesso queste immagini più
terrificanti che felici e probabilmente il silenzio della piccola
creatura gioca un ruolo importante e forse non così distante
dal silenzio di un animale domestico di fronte al proprietario
che gli parla” nota l’artista “Vedo questi piccoli incidenti
ripetersi: una signora sta parlando al suo cane da ormai un
quarto d’ora come fosse suo figlio, e se mi mettessi accanto a lei
e cominciassi una conversazione animata con la mia borsetta?”.
L’analogia pupo/pet è data anche nel video dell’artista svizzera
dall’uso di oggetti come ciotole e guinzagli. “La relazione
d’oggetto in questo caso penso sia strettamente legata al fatto
che sia il neonato che l’animale domestico non hanno la parola”
dice l’artista “L’oggetto manipolato, ‘la cosa’ e’ pensata come
un supporto, uno schermo da proiezione”. In molti dipinti o
affreschi dove la protagonista è la Madonna, o in seguito nelle
rappresentazioni di donne in scene domestiche, il figlio tenuto
tra le braccia acquista significati diversi se rappresentato
piccolo ma adulto, nudo oppure vestito, al seno oppure a terra
in una interminabile sfilata dalla Madonna dagli occhi grossi
alla Madonna del Bambino Vispo, locuzioni che spesso servono
anche per identificare l’autore del dipinto... E’ una tradizione
che arriva fino a L’esprit de la géométrie di René Magritte
dipinto tra il ’36 e il ’37, ispirato all’iconografia della Madonna
con bambino dove Magritte, con metonimica inversione,
scambia i volti della madre e del figlio. Nello stesso periodo
Frida Kahlo dipinge La mia balia e io (1937), un quadro molto
amato dalla pittrice che si ritrae poppante con il corpo di una
bambina e il viso di un’adulta, mentre il volto della nutrice
è come una maschera di pietra precoloniale. L’artista trova
interessanti i riferimenti che possono essere fatti alla storia
della pittura come pure l’aspetto performativo evidenziato dal
fatto che la videocamera (fissa) non ha altre funzioni se non la
registrazione dell’azione. “Spesso è l’artista stessa a definire
questi eventi come ‘azioni senza pubblico’ che, tutte le volte,
sono costruiti per coinvolgerci come testimoni di situazioni
in cui l’azione è spesso ridotta ai minimi termini ed è proprio
l’ambiguità semantica a diventare protagonista” (Roberto
Pinto). Il video dà la possibilità di reiterare la performance,
così “l’azione senza pubblico” diventa un’azione alla continua
ricerca di pubblico. Si amplia anzi la possibilità di incontrare
pubblici differenziati, diversi target come oggi si direbbe.
Il video vanifica, rende incerto il qui e ora della performance.
Parrucche, come quella che caratterizza la figura della madre,
e travestimenti, come le giacche imbottite di esplosivo nella
serie Casual Friday evidenziano il forte legame, subito notato da
Paolo Colombo, con la commedia dell’arte. Pinto rileva che il
tono dei video di Katia Bassanini è privo di enfasi ed è proprio
questo a mio parere il punto di differenziazione dalla commedia
dell’arte, fatta di sottolineature. La madre (coraggio?)
dell’ironico video di Katia, “scorretto”, irridente e provocatorio
verso l’iconografia prestabilita della figura materna venerata
come sacra dalla nostra cultura, prima coccola il fantolino poi
lo strapazza in un crescendo che lascia presagire i tragici esiti
di una cronaca sempre più nera. Madre, coraggio, ancora uno
sforzo.
Laura Cherubini
Katia Bassanini, born in
Lugano(Switzerland) in 1969. Lives
and works in New York and Lugano.
Solo exhibitions
Selection
2002
Crossing, Kunsthaus PasquArt, Biel/
Bienne. Switzerland.
1996
Fido, Centre d’Art Contemporain,
Genève. Switzerland. (cat.).
Sport Stücke, Alessandro De March
Gallery, Milano.Italy.
1998
Centre de Rencontres, FerneyVoltaire.France.
2003
Casual Friday, Museo laboratorio di
arte contemporanea, la Sapienza,
Roma, Italy. (cat.).
2000
Kunsthaus Zug. Switzerland. (cat.).
Centre d’Art Contemporain, Genève.
Switzerland.
2001
CACTicino, Bellinzona. Switzerland.
More, More, CACTicino, Bellinzona.
Switzerland.
2004
The stranded boat, CACTicino,
Bellinzona. Switzerland.
The House in the Woods, Laurin
Gallery, Zuerich, Switzerland.
Group exhibitions
Seletion
1994
Festival d’Art Vidéo, Hérouville SaintClair. France. (cat.).
1995
Saldi di fine impero, Studio Foce,
Lugano. Switzerland.
In vivo, Genève. Switzerland.
1997
Europa è solo una parola?, Magazzini
del Sale, Siena. Italy. (cat.).
1999
Sconfinamenti performativi, Cinema
Teatro, Chiasso. Switzerland.
1999,
Palazzo Ex-Troesch, CACTicino,
Bellinzona. Switzerland. (cat.).
Perugi Gallery, Padova. Italy.
2000
Katia Bassanini, Ivana Falconi, Stefano
Jermini, Cristina Poretti, Silvano
Repetto, Vanessa & Sibilla, CACTicino,
Bellinzona. Switzerland.
Cute, Walcheturm, Zürich. Switzerland.
2001
Record Collection, Forde, Genève.
Switzerland.
Italian Connection. Junge Videoszene
Italien und Tessin, Kornhaus, Bern.
Switzerland.
Helle Nächte, Basel. Switzerland.
(cat.).
Biennial of Valencia, Valencia. Spain.
(cat.).
I Love Art Video, Turbulence 01,
Maillon-Wacken, Strasbourg. France.
Dans le désordre si possible, Maillon,
Strasbourg. France.
2002
VideROM 2.0, Gian Carla Zanutti,
Milano. Italy.
Fe_Male, CACTicino, Bellinzona.
Switzerland. (performance with Una
Szeemann).
VideROM 3.0, Galleria d’Arte Moderna
e Contemporanea, Bergamo. Italy.
VideROM 4.0, MACRO Museo d’Arte
Contemporanea di Roma, Roma. Italy.
2003
Urban Diaries. Young Swiss Art, Alcalá
31, Contemporary Art Center, Madrid.
Spain. (cat.).
Riflessioni sugli effetti delle guerre,
Galleria Milano, Milano.Italy.
SwissFlux, Istituto Svizzero di Roma,
Roma. Italy.
Special guest, CACTicino. Liste 03
Basel. Switzerland. (cat.).
“Play”, V.I.D, Kulturhallen
Dampfzentrale, Bern. Switzerland.
Annual Auction, Swiss InstituteContemporary art, New York.
USA
2004
The Nurse, La Fabbrica, Losone,
Switzerland. (cat.).
Contemporanea Giovani, Como, Italy.
(cat.).
Videos selection
1992
Perfect Live, 4’10’’.
1996
C la taxidermiste, 6’00’’.
1998
Posters, 8’00’’.
2000
Suspense and Murder, 5’30’’.
Mutter Courage und ihre Kinder,
5’00’’.
Dancing, 11’00’’.
2003
The Happy Man, 17’60’’.
Jack Pot, 2’54’’.
Wrecks, 11’40’’.
2004
3 Hours Later, 2’40”
Cock Fight, 3’50”
Untitled (surveillance camera), 4’01”
Awards
2000
Swiss Awards show,
Fri-Art Centre d’Art Contemporain,
Fribourg. Switzerland. (cat.).
2003
Che c’è di nuovo? La scena artistica
contemporanea in Ticino, Museo
Cantonale d’Arte, Lugano. Switzerland.
(cat.).
Swiss Awards 03, Messe Halle, Basel.
Switzerland. (cat.).
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