Lez 10 maggio 2013

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Lez 10 maggio 2013
10 MAGGIO 2013
Allestire Mostre – La mostra e le sue
figure chiave
Come appassionati d’arte, avete tutti familiarità
con l’arte mostrata, sia nell’ambito di musei
stabili come di iniziative temporanee, appunto le
mostre.
In questo laboratorio, parleremo specificatamente
delle iniziative temporanee, di come si strutturano,
di chi concorre alla loro realizzazione, quali
operazioni richiedono ed a quali regole debbono
attenersi.
Analizzeremo anche i documenti fondamentali che
segnano i punti fermi di una mostra, in particolare
il programma e il piano di spesa.
Cercheremo, con esempi pratici, di affrontare i
possibili casi di fronte ai quali ci si può trovare
in questo lavoro.
In primo luogo cercherò di definire alcuni dei
caratteri identificativi comuni a tutte le mostre.
1. La mostra è per lo più una “messa in mostra” a
fini dimostrativi, una restituzione fisica di
un concetto, di un’idea, di un ragionamento o
di
un’intuizione.
Cercheremo
di
capire
attraverso
quali
operazioni
l’idea
può
diventare progetto per un’esposizione.
2. La mostra è per definizione un’esposizione di
oggetti. Nel nostro caso ci occuperemo di
oggetti d’arte, vale a dire dipinti, sculture,
oggetti di arte decorativa, oggetti di design,
modelli, ma anche installazioni di vario tipo.
Analizzeremo dunque le tecnicalità legate al
reperimento, concessione temporanea, trasporto
e sicurezza degli oggetti da esporre.
3. La mostra è, nella sua forma finale, un
percorso fisico per il pubblico che comporta il
camminare, guardare, in certi casi ascoltare,
toccare e persino odorare.
Questo carattere fisico-sensoriale della mostra
va sotto il nome di “allestimento” e pur
offrendo (proprio perché temporaneo), libertà
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di espressione, implica regole molto precise
dettate dalla sicurezza delle persone e delle
opere esposte.
In secondo luogo cercherò di definire quali sono le
figure fondamentali presenti e operanti nel processo
di realizzazione di una mostra.
Dicevamo che una mostra è la “messa in mostra” di
un’idea. Chi ha l’idea della mostra, ne sviluppa i
concetti, ne prospetta l’articolazione ideale del
percorso visivo è il curatore (o responsabile
scientifico). Questi, esperto del tema trattato, si
assume la paternità del progetto ed è responsabile
dei contenuti dell’iniziativa, vale a dire della
chiarezza dimostrativa dell’idea di partenza e della
scelta delle opere attraverso le quali attuare la
dimostrazione. Suoi compiti sono:
- predisposizione del programma di massima, vale a
dire la descrizione del progetto nelle sue linee
generali: il presupposto di partenza, le ragioni
di attualità e validità, la descrizione a grandi
linee del percorso, l’individuazione di alcune
opere o oggetti esemplificativi di ciò che la
mostra deve fare vedere al visitatore.
- eventuale scelta di altri esperti (comitato
scientifico) dei quali avvalersi per una miglior
definizione del tema o per aspetti specifici dello
stesso
- predisposizione
del
programma
dettagliato,
comprendente
l’articolazione
del
percorso
in
sezioni, l’elenco completo delle opere, l’elenco
dei
referenti
(prestatori,
progettisti,
collaboratori) con i quali è indispensabile
avviare ed intrattenere un rapporto
- avvio dei rapporti con i referenti menzionati
(prestatori, progettisti e collaboratori)
- verifica costante della rispondenza del processo
organizzativo e realizzativi agli scopi delineati
nel programma.
Una volta stabilito il programma dettagliato, si
mette
in
moto
la
macchina
più
propriamente
organizzativa.
Qui
entrano
in
campo
figure
professionali diverse e il lavoro organizzativo si
svolge di pari passo con la gestione finanziaria.
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Infatti, sulla base del programma dettagliato, è
possibile redigere un piano di spesa, altrettanto
dettagliato e attendibile. Questo è uno strumento
fondamentale della gestione del progetto. Lo vedremo
nel dettaglio poiché sarà oggetto di un discorso a
sé. Per adesso basti dire che in caso di progetti
molto complessi (grandi esposizioni), la gestione
finanziaria può essere condotta da un’apposita
figura, mentre nella maggioranza dei casi, per le
mostre
più
comuni,
è
il
responsabile
della
produzione (vale a dire di tutte le fasi di
concretizzazione del progetto) che deve mantenere
sotto stretto controllo l’andamento della spesa.
Per questo, come vedremo, il piano di spesa si
articola in tante voci, il più possibile attinenti
alle
singole
fasi
del
processo
realizzativo,
affinché sia più facile verificare in ogni momento
se le previsioni vengono rispettate o meno.
Sul responsabile della produzione torneremo più
tardi, in quanto essendo la figura che deve reggere,
dal
punto
di
vista
organizzativo,
le
fila
dell’intero progetto, il suo ruolo si chiarirà
maggiormente delineando meglio anche le altre figure
di riferimento.
Torniamo al nostro curatore. Se il suo ruolo è
assolutamente imprescindibile in quanto ideatore del
progetto, lui stesso non può fare a meno di un altro
attore fondamentale e, cioè, il finanziatore:
questi
è
sostanzialmente
il
committente
del
progetto, colui che impegna risorse economiche per
la sua realizzazione. Spesso – soprattutto nel caso
di enti culturali - si identifica con il produttore.
E’ colui (ente, istituzione, museo, galleria) che,
avendo tra i suoi scopi quello di gestire un’area
espositiva, ne decide e realizza i contenuti
(programmazione).
Vi
sono
anche
finanziatori
non
produttori
istituzioni, imprese, privati –, definiti sponsor,
che decidono a vario titolo di agevolare con un
finanziamento o con contributi tecnici (ad es.
materiali per l’allestimento, sconti su forniture)
la realizzazione di una mostra. La somma delle
risorse messe a disposizione forma il budget della
mostra che, articolato nelle sue varie voci, diventa
il piano di spesa di cui si parlava prima.
E’ evidente che il curatore, che mette l’idea, e il
finanziatore, che mette le risorse, sono le due
figure fondamentali per il varo di un progetto.
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A questo punto è possibile addentrarsi negli aspetti
realizzativi.
Primo interlocutore privilegiato del curatore è
un’altra figura, importantissima affinché la mostra
rispecchi davvero le intenzioni dichiarate nel
programma,
vale
a
dire
il
progettista
dell’allestimento. Se si escludono i casi
estremamente semplici dove, stante un luogo dato e
un’illuminazione
già
predisposta,
si
tratta
semplicemente di appendere dei quadri alle pareti,
il progettista dell’allestimento è un architetto, in
quanto la sistemazione delle opere da esporre
richiede competenza specifica sulla distribuzione
degli spazi, l’idoneità delle strutture, l’uso
ottimale della luce; il tutto mirato ad una
percorribilità ottimale dell’area espositiva ed alla
miglior fruibilità delle opere esposte.
Necessario
corollario
dell’allestimento
è
il
progetto grafico: vale a dire l’insieme di scritte e
di
segnali
identificativi
che
chiariscono
il
percorso espositivo e arricchiscono l’informazione
sulle opere. Anche qui, entra in campo una figura
specifica, il grafico, che, oltre a progettare
l’apparato didascalico e segnaletico interno alla
mostra, ne cura anche l’immagine esterna, vale a
dire
tutti
gli
strumenti
di
comunicazione
e
promozione
dell’evento
al
pubblico:
manifesto,
striscioni,
pubblicità
sulla
carta
stampata,
biglietto d’invito, guida breve e, a volte, anche il
catalogo.
Adesso
possiamo
tornare
alla
figura
del
responsabile di produzione: questi (lo trattiamo
come una singola persona, anche se spesso la
funzione
è
svolta
da
un
team
articolato)
è
essenzialmente
il
coordinatore
dell’intera
operazione, responsabile di fronte al finanziatore
del rispetto del budget e dei tempi stabiliti per il
progetto.
Figura estremamente versatile, deve poter dialogare
attivamente con il curatore, con i consulenti
scientifici, con i collezionisti per l’acquisizione
dei prestiti, ma anche essere in grado di seguire il
lavoro dei progettisti dell’allestimento e della
grafica, di tenere i conti, di coordinare le
operazioni di trasporto e assicurazione delle opere,
di
provvedere
all’accoglienza
di
ospiti,
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prevedere le necessità insite in un certo tipo di
allestimento o di trasporto non necessariamente
tradizionale, insomma di svolgere, in prima persona
o sovrintendendo ad altri, tutte le operazioni
necessarie alla trasformazione di un progetto su
carta in una realizzazione concreta.
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