manuale cape rev. 8 del 01.01.2013

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manuale cape rev. 8 del 01.01.2013
C.A.P.E.
MANUALE AZIENDALE DI
AUTOCONTROLLO
TRASPORTO LIQUIDI ALIMENTARI
SOCIETA’ COOPERATIVA
VIA PANA, 112- 48018 FAENZA (RA)
Rev. 8 del 01.01.2013
Reg.CE 852/2004 – Reg.CE 183/2005
MANUALE AZIENDALE
DI AUTOCONTROLLO
DI
CAPE soc. coop. - Via Pana 112 - 48018 Faenza - Ra - Tel. 0546/46360 – Fax 0546/46376
Tel/fax Amm.ne 0546/46636 - P.IVA – C.Fiscale - ISCR.REG.IMPR. 00869210393
REA RA n. 104958 – Albo coop. n. A100338 - Albo c/t RA/4404493/M
email [email protected] - pec [email protected] - Web www.capeonline.it
LEGALE RAPPRESENTANTE E RESPONSABILE DELL’AUTOCONTROLLO:
Sig. Zamagna Gabriele
Firma:
Rev. 8 del 01.01.2013
Redatto da Reintegra Srl
Il Presidente
CARLONI DAVIDE
Verificato da
LUCIANO RANZI
CRISTOFERI ALBERTO
Approvato da
ZAMAGNA GABRIELE
Reintegra S.r.l. Via Monteverdi n.39/a – 47100 Forlì Tel.: 0543 782957; Fax: 0543 473632; E-mail: [email protected]
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INDICE
1) Presentazione dell’Azienda
Pag. 3
2) Scopo del Sistema di Autocontrollo
Pag. 3
3) Campo di Applicazione
Pag. 4
4) Funzioni e Responsabilità Aziendali
Pag. 4
5) Struttura del Manuale di Autocontrollo
Pag. 6
6) Verifica e revisione del sistema di autocontrollo
Pag. 8
7) Definizioni
Pag. 9
8) Normativa di Riferimento
Pag. 10
9) Diagramma di flusso
Pag. 10
10) Piano HACCP
Pag. 11
11) Caratteristiche delle cisterne impiegate al servizio
Pag. 16
12) Pulizia e disinfezione delle cisterne
Pag. 17
13) Manutenzione delle cisterne
Pag. 24
14) Gestione degli infestanti
Pag. 25
15) Formazione del personale
Pag. 26
16) Rintracciabilità interna
Pag. 26
17) Campionamenti di verifica rilasciati in fase di carico/scarico prodotti
Pag. 27
18) Gestione delle cisterne di proprietà C.A.P.E.
Pag. 27
19) Allegati
Pag. 27
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1. PRESENTAZIONE AZIENDA
LA C.A.P.E. soc. coop. nasce nel 1983 per volontà di una decina di cisternisti faentini per trasportare
prodotti vinosi dalle cantine sociali.
Con il passare degli anni e con l’evoluzione del mercato si è proceduto a diversificare il tipo di
prodotto; infatti anche alcool, puree di frutta, oli e grassi sono entrati a far parte della gamma di
prodotti trasportati.
LA C.A.P.E. soc. coop. sorge su un’area di mq. 7.000 dei quali 1.200 coperti, destinati al ricovero
automezzi, 600 adibiti a deposito attrezzatura e 200 per uso ufficio. A disposizione dei soci vi è un
distributore di gasolio e una stazione per cambio olio lubrificante; nonché un’area (coperta)
destinata al lavaggio automezzi (adeguatamente attrezzata per il lavaggio/sanificazione dei mezzi di
tutti i soci).
LA C.A.P.E. dispone di una quarantina (44) di autocisterne (bilici, motrici e rimorchio) adibite al
trasporto di liquidi alimentari e mangimi liquidi.
2. SCOPO DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO
Lo scopo del Sistema Aziendale d’autocontrollo è quello di:
•
Prevenire, eliminare o ridurre ad un livello accettabile il pericolo potenziale che gli alimenti e
mangimi trasportati possano diventare nocivi per la salute del consumatore.
•
Svolgere la propria attività nel rispetto delle norme generali d’igiene dei prodotti alimentari
e dei mangimi previste, rispettivamente, dal Reg.CE 852/04 e dal Reg.CE 183/05.
A tal fine, è stata individuata nell’attività dell’azienda ogni fase che può rivelarsi critica per la
sicurezza degli alimenti e dei mangimi sono state previste le opportune procedure di sicurezza
avvalendosi, come indicato nel Reg.CE 852/04 e dal Reg.CE 183/05, dei principi su cui è basato il
sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici (HACCP).
Nell’analizzare il rapporto tra HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point - Analisi dei Rischi e
Punti Critici di Controllo) e la legislazione italiana, è stato posta in evidenza la connessione tra il
Reg.CE 183/05 disciplinante, i controlli ufficiali dei mangimi e dei prodotti alimentari, il Reg.CE
882/2004 Cons. 29.04.04, disciplinante i controlli ufficiali dei mangimi e il Reg.CE 852/04
sull’autocontrollo della “qualità igienica” dei prodotti alimentari.
Il combinato tra le normative suddette, integrato dalla Circolare 26.1.98 n.1 del Ministero della
Sanità, contenente le linee guida per l'elaborazione dei manuali di corretta prassi igienica, ha
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consentito di individuare, infatti, contenuti e strumenti per un'efficace tutela della qualità fisica,
chimica e microbiologica degli alimenti e dei mangimi trasportati.
Oltre agli scopi precedentemente descritti L’Azienda si prefigge anche i seguenti obiettivi:
Favorire la crescita professionale e di responsabilità del personale aziendale mediante la
partecipazione a corsi di formazione ed aggiornamento sulla qualità, sicurezza e igiene dei
prodotti alimentari.
Aumentare il prestigio e l’immagine dell’azienda facendo conoscere alla propria clientela gli
sforzi fatti al fine di garantire il trasporto in modo corretto dal punto di vista igienicosanitario.
Il Sistema di Autocontrollo descritto nel Manuale e la documentazione raccolta e conservata
all’interno dello stesso lo rendono "specifico" per questa realtà e non applicabile a realtà aziendali
diverse.
3. CAMPO DI APPLICAZIONE
La CAPE trasporta materie prime o semilavorati alimentari liquidi trasportabili in cisterne
La CAPE trasporta anche mangimi liquidi a base di melasso, borlande e sottoprodotti similari.
4. FUNZIONI E RESPONSABILITA’ AZIENDALI
Riportiamo di seguito l’organigramma e il mansionario aziendale riferito esclusivamente ai Resp. di
funzione che interagiscono con il Sistema di Autocontrollo.
Responsabile legale e responsabile
dell’autocontrollo:
ZAMAGNA GABRIELE
Consulenti esterni:
Reintegra srl
Referenti interni per l’applicazione e la
gestione del Sistema di Autocontrollo:
LUCIANO RANZI
ALBERTO CRISTOFERI
Autisti:
VEDI ELENCO SOCI CAPE (ALLEGATO MANUALE)
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4.1 RESPONSABILE LEGALE e RESPONSABILE DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO
• Impartisce le linee guida per la corretta gestione e implementazione dei processi produttivi e
sovrintende al buon andamento dell’Azienda, controllando e coordinando le attività svolte
dai vari Responsabili di funzione;
• Garantisce le risorse per l’esecuzione delle attività che influenzano la sicurezza degli alimenti
trasportati, attribuendo anche deleghe, ove necessario;
• Assicura, la pianificazione e l’organizzazione delle attività generali garantendo
l’ottimizzazione delle risorse impiegate e l’incremento del profitto in una prospettiva di
crescita, sviluppo, continuità e consolidamento dell’immagine aziendale.
• Promuove il continuo miglioramento del Sistema di Autocontrollo attraverso la definizione di
politiche e approvazione degli obiettivi assicurandone la loro diffusione all’interno
dell’Azienda.
• Valuta le risorse disponibili sufficienti a garantire la prestazione del servizio richiesto;
4.2 IL REFERENTE INTERNO PER LA GESTIONE E L’APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO
Indipendentemente da altre sue responsabilità:
• assicura nel tempo l’applicazione, il mantenimento ed il miglioramento al fine di pervenire ad
un Sistema di Autocontrollo che consenta il costante miglioramento della sicurezza igienica
del servizio, dell’immagine aziendale e la realizzazione della piena soddisfazione degli utenti
finali.
• Coordina tutte le funzioni, comprese quelle extra aziendali, che concorrono alla corretta
gestione del Sistema di Autocontrollo;
• Gestisce la documentazione del Sistema di Autocontrollo e cura l’aggiornamento e la
conservazione dei documenti e dei dati relativi ad autotrasportatori e relative cisterne.
• Mantiene i rapporti con l’AUSL territoriale competente e i consulenti esterni.
• Organizza e gestisce i corsi di formazione degli autotrasportatori.
4.3 IL CONSULENTE ESTERNO
Fornisce un servizio di assistenza e verifica periodica che comprende:
• Sopralluoghi per la valutazione igienico-sanitaria e la verifica della corretta attuazione delle
procedure previste dal Sistema di Autocontrollo (pulizia e sanificazione, rispetto delle
procedure operative,ecc…);
• Il prelievo di tamponi al fine di verificare l’efficacia delle operazioni di pulizia e sanificazione
effettuate;
• La verifica documentale del Manuale di Autocontrollo;
• La consulenza alla revisione periodica del Manuale di autocontrollo e dei documenti ad esso
allegati.
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Il consulente esterno opera in autonomia, riferendo gli esiti della propria attività direttamente al
Responsabile del Sistema di Autocontrollo.
4.4 AUTISTI
Sono responsabili della:
• Pulizia e disinfezione degli automezzi.
• Manutenzione degli automezzi.
• Del trasporto delle derrate alimentari e dei mangimi nel rispetto delle regole di corretta
prassi igienica previste dal Manuale di Autocontrollo.
• Della registrazione delle schede previste dal Sistema di Autocontrollo.
5. STRUTTURA DEL MANUALE DI AUTOCONTROLLO
Questo manuale della Cooperativa ha lo scopo di documentare, nel rispetto del Reg.CE 852/04 e del
Reg.CE 183/05 e della Legge n. 526 del 21/12/99 Art. 10 comma 5 relativa all’adozione di procedure
di autocontrollo semplificate, il Sistema di Autocontrollo di CAPE, relativo al servizio di trasporto di
liquidi alimentari e mangimi liquidi.
All’interno del manuale sono riportate le regole di corretta prassi igienica e le procedure operative
del Sistema di Autocontrollo scaturite a seguito dell’analisi HACCP relativa al questo servizio.
Il Sistema di Autocontrollo descritto da questo Manuale e la documentazione ad esso collegata lo
rendono "specifico" per questa realtà e non applicabile a realtà aziendali diverse.
Il Manuale è suddiviso in SEZIONI ognuna delle quali tratta un aspetto fondamentale della gestione
igienico-sanitario relativa al servizio di trasporto di liquidi alimentari nel rispetto di quanto previsto
dal REG. CE 852/04
L’articolazione in sezioni permette di evidenziare ed individuare con maggiore rapidità il tipo di
argomento trattato e quindi la documentazione in esso allegata. Gli allegati all’interno del Manuale
sono tutti documenti prodotti internamente o esternamente all’Azienda necessari a documentare e
dimostrare quanto previsto e attivato al fine di assicurare e migliorare la sicurezza igienica del
servizio offerto.
Il Manuale di Autocontrollo viene conservato presso la sede di CAPE a cura del Referente interno
che si occupa della gestione dello stesso.
Il Sistema di Autocontrollo, oltre che dal presente Manuale, è composto da un “MANUALE DI
AUTOCONTROLLO PER GLI AUTOTRASPORTATORI” rilasciato, da CAPE, a tutti
gli
autotrasportatori. In questo documento sono stati inseriti, oltre ai dati d’identificazione
dell’automezzo e della cisterna, le regole di corretta prassi igienica e le prescrizioni operative per
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gli autotrasportatori estrapolate dal Manaule di Autocontrollo di CAPE e collegate all’attività di
autotrasporto. Il trasportatore ha l’obbligo di conservare il manuale all’interno del proprio
automezzo in quanto esso fa parte integrante della documentazione necessaria allo svolgimento
dell’attività; altresì dicasi per qualsiasi altro documento attestante una qualsivoglia abilitazione
e/o attestazione di partecipazione ad eventi formativi, rilasciata al trasportatore.
Questo documento consegnato da CAPE ad ogni socio/autotrasportatore è, a tutti gli effetti, il
Manuale di autocontrollo dell’autotrasportatore che, in qualità di titolare/legale rappresentante
dichiara, sottoscrivendo lo stesso Manuale, che il servizio di trasporto, effettuato per conto della
CAPE soc.coop., viene erogato nel rispetto delle disposizioni riportate in questo Manuale.
L’avvenuta consegna e spiegazione di questo documento al socio/autotrasportatore viene
formalizzata mediante sottoscrizione da parte di quest’ultimo del modulo
“CONSEGNA E
SPIEGAZIONE DEL MANUALE DI AUTOCONTROLLO PER AUTOTRASPORTATORI”
A differenza del Manuale di Autocontrollo della Cooperativa, il manuale di autocontrollo in
oggetto viene conservato, a cura dell’autotrasportatore, all’interno del proprio dell’automezzo.
5.1 STRUTTURA E FORMATO DELLA DOCUMENTAZIONE
Il Manuale di Autocontrollo è formato da una prima pagina denominata “frontespizio” e da pagine
successive contenenti i vari capitoli e sezioni che compongono il Manuale.
Il frontespizio riporta:
• Intestazione:
Logo di CAPE
Denominazione del documento = “Manuale aziendale di Autocontrollo” se si tratta
del Manuale di Cape, “Manuale di Autocontrollo per gli Autotrasportatori “ se si
tratta del Manuale di autocontrollo consegnato ai soci/autotrasportatori.
N° e data di revisione
N° di pagina con riferimento al numero totale di pagine
• Parte centrale
Manuale aziendale CAPE
Logo e dati aziendali Cape;
Nome, Cognome e firma del Legale Rappresentante;
Nome, Cognome e Resp. Sistema di Autocontrollo;
Manuale di autocontrollo per autotrasportatori
Data rilascio all’azienda di autotrasporto
Dati o Ragione sociale della ditta del socio/autotrasportatore
Dichiarazione del socio/autotrasportatore che il servizio di trasporto di liquidi
alimentari, effettuato per conto terzi dalla CAPE soc. coop., viene erogato nel
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•
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rispetto delle regole di corretta prassi igienica e delle prescrizioni riportate nel
Manuale di Autocontrollo in oggetto.
Piè di pagina con:
Firma Resp. della redazione;
Firma Resp. della verifica;
Firma Resp. dell’approvazione. (Il Manuale aziendale di autocontrollo della
CAPE viene firmato per approvazione dal Responsabile Legale mentre il Manuale
di Autotrasporto dell’Autotrasportatore viene firmato per approvazione dal
titolare/legale rappresentante dell’automezzo)
Numero di pagina con riferimento al numero totale di pagine;
Le pagine successive oltre al testo mantengono la stessa intestazione della prima pagina.
Al manuale sono allegati i moduli e i documenti come indicato al punto 16 ALLEGATI:
I moduli di registrazione possono essere e sono formati da una o più pagine. Su ogni pagina deve
essere presente una intestazione e un piè di pagina con riportati:
• Intestazione:
logo CAPE
il titolo del modulo;
Data e numero di revisione;
Gli allegati raccolti in ogni capitolo possono essere modificati, eliminati o aggiunti a discrezione
dell’azienda in relazione alle proprie esigenze seguendo quanto successivamente riportato.
5.2 CONSERVAZIONE E ARCHIVIAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
Il Referente interno per la gestione e l’applicazione del Manuale di Autocontrollo è
responsabile della conservazione ed archiviazione delle registrazioni del Manuale di
Autocontrollo unitamente ai documenti e alle autorizzazioni relative ad ogni
automezzo e autotrasportatore. Le registrazioni vengono aggiornate ogniqualvolta
conservate per almeno 12 mesi.
6. VERIFICA E REVISIONE DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO
La verifica periodica del Sistema di Autocontrollo rappresenta il mezzo a disposizione del Resp.
Haccp per verificare l’efficace attuazione e mantenimento nel tempo del Sistema, rispetto a quanto
pianificato e documentato per il sistema stesso, nonché l’individuazione di opportunità di
miglioramento.
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La verifica rappresenta uno strumento per valutare l’efficacia, l’adeguatezza e la corretta attuazione
del Sistema di Autocontrollo.
La verifica viene svolta da Consulenti esterni, almeno una volta nel corso dell’anno solare e quando
necessita, sulla base delle informazioni derivanti:
• dalle non conformità riscontrate da personale interno e dai reclami dei clienti;
• da nuove normative di settore ;
• dalla modifica delle caratteristiche di servizio.
Le non conformità riscontrate dagli organi ufficiali di controllo, nel corso delle attività ispettive, sono
equiparate a verifica e devono generare se prescritte, azioni correttive che possono dare origine ad
una revisione straordinaria del manuale di autocontrollo, qualora riguardino aspetti gestionali del
sistema.
Ogni verifica viene documentata mediante un RAPPORTO DI VERIFICA redatto dai consulenti esterni,
verificato dal referente interno, approvato dal Resp. dell’autocontrollo e conservato agli atti.
Se, in sede di verifica o riesame del Sistema di Autocontrollo, scaturisce la necessità di revisionare
parte del Manuale, occorre sostituire le pagine modificate con le nuove riportando in calce il relativo
numero di revisione e data di emissione.
L’emissione di un documento modificato avviene con le stesse modalità previste per la nuova
documentazione, secondo quanto descritto ai paragrafi precedenti.
Sul frontespizio del documento modificato vengono riportati i seguenti dati:
• il nuovo numero di revisione del documento;
• la data di emissione del documento modificato;
Ad ogni revisione le copie aggiornate verranno nuovamente distribuite solamente a quanti in
possesso di copia controllata.
7. DEFINIZIONI
HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point): sistema che permette di individuare il o i
pericoli specifici, di valutarli e di stabilire le misure preventive per controllarli.
CCP (Critical Control Point; Punto Critico di Controllo): Punto, fase o procedura su cui è
necessario e possibile esercitare un'azione di controllo al fine di prevenire, eliminare o ridurre ad un
livello accettabile un pericolo relativo alla sicurezza ed integrità igienica di un prodotto alimentare. I
punti critici di controllo sono definiti da ciascuna azienda specifica sotto la propria responsabilità.
CP (Critical Point): Punto, fase o procedura in cui può essere effettuato un controllo del
rispetto delle regole di corretta prassi igienica;
GMP (Good Manufacturing Practices; buone pratiche di lavorazione): Le pratiche di buona
fabbricazione rappresentano sostanzialmente una serie di suggerimenti di carattere operativo tesi
ad individuare i requisiti basilari per la produzione di alimenti sicuri.
Albero delle decisioni - E’ una sequenza di domande per determinare , se necessario i CCP
ed a evitare duplicazioni superflue degli stessi. (Flair – Food Safety)
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8. NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Normativa “orizzontale”:
(comprende le norme generali che tutelano l’igiene di alimenti e mangimi)
• Reg.CE 852/04
• Reg.CE 183/05.
• Legge n. 283 del 30/04/1962;
• DPR n. 327 del 26/03/1980;
• D.Lgs n. 193/07;
• Circolare 26.1.98 n.1 del Ministero della Sanità
• Regolamento (CE) n° 178/2002 28/01/2002
• D.Lgs n.31 del 02/02/2001
• Reg. Ce 579/2012
• Reg. CE 1830/2003
9. DIAGRAMMA DI FLUSSO
Pulizia e sanificazione
Automezzo
Carico
Trasporto
Scarico
Carico non compatibile con
quello precedente
A seguito del
trasporto di
prodotti diversi da
oli e grassi
Risciacquo al
completamento della
giornata lavorativa
A seguito del
trasporto di oli e
grassi
Chiusura ermetica
della cisterna
Carico compatibile con quello
precedente
(Vedi paragrafo 12 pulizia e
disinfezione automezzi)
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10. ANALISI HACCP
Premessa
Per ognuna delle fasi indicate dal diagramma di flusso, non risultano identificati i punti critici di controllo perché dall’analisi dei pericoli effettuata
non risultano CCP e i pericoli potenziali identificati possono essere prevenuti con l’applicazione di misure preventive.
Citiamo a questo proposito quanto riportato sulle “Linee guida per la predisposizione di piani di autocontrollo in materia igienico sanitaria”
(Accordo stato regioni del 13 gennaio 2005)
Cap.2 I PRINCIPI HACCP
2.1 – principio 1 : Condurre un’analisi dei pericoli
comma c - “Elencare le misure preventive per controllare/gestire i rischi identificati”
Secondo i principi Haccp, ogni volta che si stabilisce che un pericolo può ragionevolmente verificarsi, è necessario stabilire misure per prevenire,
eliminare o ridurre ad un livello accettabile il pericolo stesso e quindi definire uno o più CCP. Il punto essenziale pare quindi fornire una risposta
corretta alla domanda: “il pericolo può ragionevolmente verificarsi?”. A prima vista, la risposta potrebbe essere “si” per molti pericoli, il che
condurrebbe ad una proliferazione di CCP con conseguente ingestibilità del processo. E’ risaputo che in un piano Haccp dovrebbero essere
identificati, se possibile, pochi CCP, diversamente il piano è destinato a fallire. Il problema pare in questo caso quello di considerare se un pericolo
può ragionevolmente verificarsi dopo che sono stati correttamente implementati i prerequisiti, che possono aiutare in molti casi a prevenire
pericoli anche significativi.
Per molti dei pericoli potenziali identificati possono essere infatti applicate misure preventive nell’ambito dei prerequisiti in modo da ridurre
significativamente il numero dei CCP.”
Le misure preventive adottate nell’ambito dei prerequisiti non vanno confuse con “misure per prevenire, eliminare o ridurre ad un livello
accettabile il pericolo, descrizione la quale comporta la definizione di un CCP.
Anche la pulizia dell’automezzo, l’aspetto sicuramente più importante per l’attività di trasporto, è considerata da tutta la bibliografia attualmente
disponibile un prerequisito. Questa fase è comunque caratterizzata da un’assenza/impossibilità di controllo a causa del fatto che non sono
applicabili limiti critici oggettivi e misurabili, caratterizzanti il CCP. Questo fatto non pregiudica comunque la gestione preventiva e correttiva
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perché il manuale prevede un monitoraggio visivo dopo il lavaggio e, in caso di non conformità, il divieto di carico fino al ripristino delle condizioni
igieniche .
Non essendo stati identificati CCP, nelle tabelle relative all’analisi HACCP sono state evidenziate solo le misure preventive mentre non sono state
evidenziate le informazioni strettamente collegate ai CCP come: limiti critici, sistema di monitoraggio, piano d’azione correttivo, documentazione,
verifica. E’ inutile, infatti, inserire colonne necessarie solo in presenza di un CCP. La documentazione probante delle azioni svolte è documentata di
seguito alla misura preventiva identificata.
Per quanto riguarda l’identificazione dei punti di controllo va da sè che, ogni punto o fase del ciclo produttivo,(quelle rappresentate nel
diagramma), in cui sono stati identificati dei “pericoli potenziali”, se non è un CCP è comunque da considerare un “punto di controllo” (CP).
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Fase /
Punto di
Controllo
PULIZIA
INTERNA
CISTERNE
Pericoli
identificati
Contaminazione
microbiologica e chimica del
prodotto derivata dallo stato
igienico della cisterna non
conforme
Misure
preventive
Utilizzo di cisterne progettate in modo che le operazioni di lavaggio e disinfezione si possano eseguire agevolmente e
l’acqua di lavaggio possa fuoriuscire senza ristagni.
Le pareti interne, i rubinetti, gli attacchi di carico/scarico e i portelli devono essere sottoposti agli interventi di
manutenzione necessari a prevenire la perdita dei requisiti igienici o ripristinarli nel caso si sia verificata in modo tale
da non pregiudicare l’efficacia delle operazioni di pulizia e disinfezione.
Le autocisterne devono essere pulite e disinfettate prima della loro riutilizzazione nel rispetto delle disposizioni
riportate nel “Piano di Pulizia e sanificazione delle cisterne” (vedi paragrafo 12). Per tali operazioni deve essere
utilizzata l’acqua potabile dell’acquedotto; presa da rubinetti e manichette opportunamente identificati.
Il lavaggio delle autocisterne può essere effettuato presso il centro lavaggio interno a CAPE o presso i centri lavaggio
autorizzati e attrezzati per questo tipo di servizio. Il lavaggio delle cisterne che devono trasportare latte o uova deve
essere fatto obbligatoriamente presso lavaggi esterni autorizzati da CAPE e dal cliente.
L’autocisterna dopo il lavaggio deve presentarsi visivamente pulita, senza residui di prodotti alimentari, chimici o
materiale estraneo, ed inodore.
Il lavaggio dell’autocisterna deve essere documentato dal certificato di lavaggio compilato dall’autotrasportatore, nel
caso di lavaggio “all’interno”, o fornito dal centro lavaggio nel caso di “lavaggio esterno”.
Deve essere verificata l’efficacia del sistema di pulizia e disinfezione mediante analisi microbiologica di tamponi
prelevati sulle superfici più critiche come ad es: rubinetti e attacchi ci carico e scarico. Modalità e frequenza di prelievo
sono riportate nel paragrafo 12 “Pulizia e disinfezione delle cisterne.
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Rev. 8 del 01.01.2013
VIA PANA, 112- 48018 FAENZA (RA)
Fase /
Punto di
Controllo
Pericoli
identificati
Misure
preventive
Le cisterne devono essere ispezionate prima dell’effettuazione del carico per assicurarsi del
corretto stato igienico delle stesse. Nel caso le cisterne si rivelassero non correttamente pulite
occorre effettuare una pulizia straordinaria al fine di ripristinare le corrette condizioni igieniche.
Assicurarsi che i rubinetti, i tubi, ecc.. per il carico del prodotto si presentino in condizioni
Contaminazione
igieniche ottimali.
microbiologica del prodotto
derivato da una mancata o
errata pulizia della cisterna.
Prima di ogni carico verificare lo stato di usura delle guarnizioni e, se necessario, effettuare la
sostituzione delle stesse.
CARICO
Al momento del carico, ove richiesto dal cliente, deve essere presentato il certificato di
lavaggio dell’autocisterna.
Proliferazione batterica e
deterioramento del prodotto Le autocisterne destinate al trasporto di alimenti liquidi “deperibili” devono avere una coibentazione in
causato da autocisterne non
grado di assicurare il mantenimento della temperatura di carico dei liquidi alimentari trasportati e, se
idonee o temperature del
necessario, progettati in modo che la temperatura possa essere controllata.
prodotto al carico non
compatibili con i range di Per i prodotti sottoposti ad obbligo di trasporto a temperatura controllata (es: latte, puree,ecc..) al
temperatura assicurati dalla
momento del carico deve essere verificato e registrato sul documento di carico la t° del prodotto al
cisterna, in relazione alla
momento dello stesso.
durata del trasporto
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Fase /
Punto di
Controllo
TRASPORTO
SCARICO
Pericoli
identificati
Misure
preventive
Deperimento
o
proliferazione batterica
dei prodotti ad elevata
deperibilità (es: latte,
puree, ecc…) causati da
allungamento dei tempi
di trasporto.
La durata del trasporto deve rimanere entro i tempi tecnici di consegna correlati alle temperature di
carico ed alla capacità di mantenimento della temperatura da parte della cisterna.
Contaminazione chimico
/
microbiologica
derivata
da
inquinamento
della
valvola si scarico.
Manutenzione ordinaria dell’automezzo.
In caso di guasto o incidente atto a prolungare in modo eccessivo la durata del trasporto, avvertire
immediatamente la sede centrale.
Al momento dello scarico l’autotrasportatore deve controllare che le valvole di scarico e i tubi di
scarico, quest’ultimi solo se forniti dall’autotrasportatore, si presentino in condizioni igieniche ottimali.
Se necessario procederà alla pulizia dell’attrezzatura adibita allo scarico del prodotto.
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AUTOCONTROLLO
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11. CARATTERISTICHE DEGLI AUTOMEZZI
Le cisterne utilizzate per il trasporto di alimenti e mangimi liquidi hanno caratteristiche tali da
assicurare una adeguata protezione e mantenimento degli alimenti trasportati , evitando ogni
causa di insudiciamento o altro danno che possa derivare dagli agenti atmosferici o da altri fattori
ambientali.
A tal fine le cisterna adibite al trasporto di sostanze alimentari e di mangimi liquidi devono
possedere i seguenti requisiti:
1. Sono riservate esclusivamente al trasporto di prodotti alimentari. Sulle cisterne è apposta
una menzione chiaramente visibile ed indelebile in una o più lingue comunitarie relativa
alla loro utilizzazione per il trasporto di prodotti alimentari ovvero la menzione
“TRASPORTO PER ALIMENTI”.
2. Il serbatoio ad unico o più scomparti, costruito con pareti interne ad angoli o spigoli
smussati, o raccordati in modo che le operazioni di lavaggio e disinfezione si possano
eseguire agevolmente e l'acqua di lavaggio possa fuoriuscire senza ristagni;
3. le superfici in contatto con l’alimento devono presentarsi in buone condizioni ed essere
facilmente lavabili e se necessario disinfettabili. A tal fine il rivestimento interno deve
essere costruito con materiali lisci, lavabili e non tossici (es: acciaio inossidabile, o essere
rivestiti di resina epossidica, o di un suo equivalente tecnico) che resista alla corrosione e
che non trasferisca agli alimenti sostanze in quantità tali da mettere in pericolo la salute
umana, da alterare la composizione degli alimenti o da esercitare un'influenza nociva sulle
sue caratteristiche organolettiche;
4. Le cisterne devono essere progettate in modo da rendere possibile Io scarico totale degli
alimenti; se sono muniti di rubinetti, questi devono essere facilmente rimossi e smontati,
lavati, puliti e disinfettati
5. Devono essere provviste di apertura che consenta un facile accesso all'interno;
6. Devono essere provviste di portelli con idonee guarnizioni a tenuta che devono essere
chiusi ermeticamente prima e durante il trasporto, mediante un dispositivo di chiusura a
tenuta stagna;
7. Laddove necessario, i veicoli o i contenitori devono poter mantenere questi ultimi in
condizioni adeguate di temperatura e essere progettati in modo che la temperatura possa
essere controllata ;
8. Gli attacchi di carico e scarico ed ogni altro accessorio utilizzato per dette operazioni di
carico/scarico devono essere facilmente smontabili, in modo da poter essere sottoposti
senza difficoltà al lavaggio e alla disinfezione;
Ai fini di assicurare l’utilizzo di cisterne conformi alle normative vigenti e di consentire la
rintracciabilità dei servizi, di ogni automezzo sono raccolti e conservati i dati seguenti:
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Nome Impresa
Tipo autoveicolo
Targa
N° autorizzazione sanitaria
A.USL territoriale che ha rilasciato la notifica di registrazione
Data presentazione della notifica di registrazione
Centro autorizzato che ha effettuato il collaudo ATP
Data collaudo ATP
Scadenza collaudo ATP
Luogo in cui è di norma parcheggiato il veicolo,
Questi dati sono raccolti, a cura del Referente interno, in appositi raccoglitori distinti per socio e
per automezzo.
12. PULIZIA E DISINFEZIONE DELLE CISTERNE
La pulizia deve essere effettuata secondo le modalità di seguito descritte. Sono state identificate
tre modalità operative di pulizia delle cisterne da effettuarsi in caso in NON COMPATIBILITA’ DEL
PRODOTTO SCARICATO E DEL PRODOTTO DA CARICARE:
1) Pulizia cisterne che non hanno
differenti dagli ovoprodotti.
trasportato oli e grassi, destinate a caricare prodotti
2) Pulizia cisterne che hanno trasportato oli e grassi, destinate a caricare prodotti “differenti
dagli ovoprodotti.
3) Pulizia cisterne destinate al carico di ovoprodotti.
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TABELLA 1 - COMPATIBILITA’ DI CARICO
PRODOTTO CARICATO
PRODOTTO DA CARICARE
COMPATIBILITA’
VINI
VINO BIANCO
VINO ROSSO
COMPATIBILE
VINO
MELASSO,BORLANDA,FECCIA
COMPATIBILE
OLIO SEMI
OLIO DI SEMI CON STESSE CARATTERISTICHE (O
CONTENENTE ALLERGENI)
COMPATIBILE
OLIO SEMI RAFFINATO
OLIO DI SEMI GREZZO
COMPATIBILE
OLIO
MELASSO,BORLANDA,FECCIA
COMPATIBILE
FECCIA
COMPATIBILE
MELASSO,BORLANDA,FECCIA
COMPATIBILE
FECCIA
COMPATIBILE
OLI
LATTE E UOVA
LATTE/UOVO
GLUCOSIO
GLUCOSIO
PUREE E POMODORI
PUREA, POMODORO
ATTENZIONE:
PRODOTTI UGUALI SONO COMPATIBILI TRA DI LORO (ALLERGENI e OGM COMPRESI)
TUTTI GLI ALTRI ABBINAMENTI NON INDICATI NON SONO COMPATIBILI PERCIO’ DEVE ESSERE
EFFETTUATA LA PULIZIA DELLA CISTERNA
IN CASO DI DUBBI SULLA COMPATIBILITÀ DEL PRODOTTO DA CARICARE RISPETTO A QUELLO
SCARICATO SI DEVE RICHIEDERE UN’AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA/CONFERMA AL
RESPONSABILE DELL’AUTOCONTROLLO O ALL’UFFICIO COORDINAZIONE TRASPORTI.
La tabella di compatibilità è stata elaborata in conformità alla presenza di ALLERGENI nei prodotti
trasportati. Alla data di revisione della presente procedura gli allergeni identificati sono:
A) Cereali contenenti glutine (cioè grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati) e prodotti derivati,
tranne:
a) sciroppi di glucosio a base di grano, incluso destrosio nonchè prodotti derivati purché il processo subìto non aumenti
il livello di allergenicità valutato dall’EFSA per il prodotto di base dal quale sono derivati; (Così modif. da D.L. 25.9.09 n.
135)
b) maltodestrine a base di grano, nonché prodotti derivati purché il processo subìto non aumenti il livello di
allergenicità valutato dall’EFSA per il prodotto di base dal quale sono derivati; (Così modif. da D.L. 25.9.09 n. 135)
B) Sciroppi di glucosio a base d’orzo;
C) Cereali utilizzati per la fabbricazione di distillati o di alcol etilico di origine agricola per liquori ed altre bevande
alcoliche.
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2. Crostacei e prodotti derivati.
3. Uova e prodotti derivati.
4. Pesce e prodotti derivati, tranne:
a) gelatina di pesce utilizzata come supporto per preparati di vitamine o carotenoidi;
b) gelatina o colla di pesce utilizzata come chiarificante nella birra e nel vino.
D) Arachidi e prodotti derivati.
E) Soia e prodotti derivati, tranne:
a) olio e grasso di soia raffinato, nonché prodotti derivati purché il processo subìto non aumenti il livello di allergenicità
valutato dall’EFSA per il prodotto di base dal quale sono derivati; (Così modif. da D.L. 25.9.09 n. 135)
b) tocoferoli misti naturali (E306), tocoferolo D-alfa naturale, tocoferolo acetato D-alfa naturale, tocoferolo succinato
D-alfa naturale a base di soia;
c) oli vegetali derivati da fitosteroli e fitosteroli esteri a base di soia;
d) estere di stanolo vegetale prodotto da steroli di olio vegetale a base di soia.
Latte e prodotti derivati, incluso lattosio, tranne:
a) siero di latte utilizzato per la fabbricazione di distillati o di alcol etilico di origine agricola per liquori ed altre bevande
alcoliche;
b) lattitolo.
F) Frutta a guscio, cioè mandorle (Amygdalus communis L.), nocciole (Corylus avellana), noci comuni (Juglans regia),
noci di anacardi (Anacardium occidentale), noci di pecan (Carya illinoiesis (Wangenh) K. Koch), noci del Brasile
(Bertholletia excelsa), pistacchi (Pistacia vera), noci del Queensland (Macadamia ternifolia) e prodotti derivati,
tranne frutta a guscio utilizzata per la fabbricazione di distillati o di alcol etilico di origine agricola per liquori ed
altre bevande alcoliche.
G) Sedano e prodotti derivati.
H) Senape e prodotti derivati.
I) Semi di sesamo e prodotti derivati.
L) Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/Kg o 10 mg/l espressi come SO2.
M) Lupini e prodotti derivati.
N) Molluschi e prodotti derivati.
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1) PULIZIA CISTERNE CHE NON HANNO TRASPORTATO OLI E GRASSI, DESTINATE A CARICARE
PRODOTTI DIFFERENTI DAGLI OVOPRODOTTI.
1) Risciacquo per almeno 20-25 minuti con acqua potabile a temperatura ambiente per
asportazione residui organici. Oltre alla cisterna devono essere risciacquate: raccorderie;
guarnizioni; scarichi; valvole di paratia; valvole di fondo. La fase di risciacquo si conclude nel
momento in cui, a seguito di controllo visivo, l’acqua di lavaggio e le superfici appaiono prive di
residui organici.
2) Detersione di: cisterna, raccorderie; guarnizioni; scarichi; valvole di paratia; valvole di fondo con
soluzione di acqua e detergente, in concentrazione conforme a quanto indicato sulla scheda
tecnica del prodotto o comunque in etichetta. Se il lavaggio viene effettuato presso la Cape con
prodotti non forniti da Cape, l’autotrasportatore è tenuto a conservare la scheda tecnica del
prodotto utilizzato. Questa documentazione è necessaria in caso venga rilevato una non
conformità quindi è una documentazione rilevante ai fine della rintracciabilità.
3) Risciacquo per almeno 10-15 minuti di: di: cisterna, raccorderie; guarnizioni; scarichi; valvole di
paratia; valvole di fondo con acqua potabile per asportazione residui di detergente. La fase di
risciacquo si conclude nel momento in cui, a seguito di controllo visivo, l’acqua di lavaggio e le
superfici appaiono prive di residui di detergente.
4) Disinfezione della cisterna a mezzo di disinfettanti chimici a base di cloro o sali quaternari
d’ammonio. Il prodotto deve essere utilizzato con modalità e concentrazioni conformi a quanto
riportato sulla scheda relativa tecnica. Se il lavaggio viene effettuato presso la Cape con prodotti
non forniti da Cape, l’autotrasportatore è tenuto a conservare la scheda tecnica del prodotto
utilizzato. Questa documentazione è necessaria in caso venga rilevato una non conformità quindi è
una documentazione rilevante ai fine della rintracciabilità
5) Accurato risciacquo con acqua potabile per almeno 10-15 minuti.
6) Al termine della pulizia deve essere effettuato un controllo di eventuali residui di
detergenti/disinfettanti con l’utilizzo di una cartina tornasole. Il colore della cartina rilevato deve
essere confrontato con quello dell’acqua pulita all’uscita del rubinetto. In caso si rilevi un colore
diverso e quindi un eventuale residuo di detergente/disinfettante deve essere effettuato un
ulteriore risciacquo della cisterna fino a quando la verifica con la cartina tornasole non sarà
conforme.
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2) PULIZIA CISTERNE CHE HANNO TRASPORTATO OLI E GRASSI, DESTINATE A CARICARE
PRODOTTI “DIFFERENTI DAGLI OVOPRODOTTI.
1) Detersione per almeno 20-25 minuti di: cisterna, raccorderie; guarnizioni; scarichi; valvole di
paratia; valvole di fondo con soluzione di acqua calda e detersanificante incolore e inodore, in
concentrazione conforme a quanto indicato sulla scheda tecnica del prodotto. In caso di lavaggio
interno deve essere utilizzato obbligatoriamente il prodotto messo a disposizione da CAPE.
2) Risciacquo per almeno 10-15 minuti di: cisterna, raccorderie; guarnizioni; scarichi; valvole di
paratia; valvole di fondo con acqua potabile per asportazione residui di detergente. La fase di
risciacquo si conclude nel momento in cui, a seguito di controllo visivo, l’acqua di lavaggio e le
superfici appaiono prive di residui di detergente.
3) Al termine della pulizia deve essere effettuato un controllo di eventuali residui di
detergenti/disinfettanti con l’utilizzo di una cartina tornasole. Il colore della cartina rilevato deve
essere confrontato con quello dell’acqua pulita all’uscita del rubinetto. In caso si rilevi un colore
diverso e quindi un eventuale residuo di detergente/disinfettante deve essere effettuato un
ulteriore risciacquo della cisterna fino a quando la verifica con la cartina tornasole non sarà
conforme.
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3) PULIZIA CISTERNE DESTINATE AL CARICO DI OVOPRODOTTI.
Il lavaggio delle cisterne che devono caricare prodotti d’uovo o latte deve avvenire
obbligatoriamente presso i lavaggi esterni convenzionati con CAPE e autorizzati dal cliente.
Indipendentemente dal tipo di prodotto precedentemente trasportato, l’autobotte destinata al
carico di ovo prodotti dovrà essere sottoposta alle seguenti fasi di lavaggio in tutti gli scomparti:
1) Prima di iniziare il lavaggio della cisterna smontare lavare e disinfettare le guarnizioni dei
coperchi
2) Risciacquare con acqua calda 60/70°C per almeno 4 minuti;
3) Prelavare con soda a 2% per almeno 4 minuti;
4) Risciacquare con acqua per almeno 4 minuti;
5) Lavare con detergente a base alcalina per almeno 4 minuti;
6) Risciacquare con acqua per almeno 4 minuti;
7) Sanificare (cloro o ac. Par acetico) per almeno 4 minuti;
8) Risciacquare con acqua fredda per almeno 3 minuti
9) Al termine della pulizia deve essere effettuato un controllo di eventuali residui di
detergenti/disinfettanti con l’utilizzo di una cartina tornasole. Il colore della cartina rilevato deve
essere confrontato con quello dell’acqua pulita all’uscita del rubinetto. In caso si rilevi un colore
diverso e quindi un eventuale residuo di detergente/disinfettante deve essere effettuato un
ulteriore risciacquo della cisterna fino a quando la verifica con la cartina tornasole non sarà
conforme.
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L’autocisterna dopo il lavaggio deve presentarsi visivamente pulita, senza residui di prodotti
alimentari o materiale estraneo, ed inodore. L’Autotrasportatore deve assicurarsi che i rubinetti, i
tubi, le valvole, ecc.. per il carico del prodotto si presentino in condizioni di pulizia ed igieniche
ottimali.
In caso di non rispondenza a tale specifica il caricamento non deve essere effettuato fino al
ripristino delle normali condizioni igieniche.
Il lavaggio delle cisterne può esser effettuato presso il lavaggio interno CAPE o presso centri
lavaggio autorizzati e attrezzati per l’erogazione di questo tipo di servizio.
IN CASO DI LAVAGGIO INTERNO a CAPE l’autotrasportatore compila direttamente il
“CERTIFICATO DI LAVAGGIO”
allegato alla Procedura di Autocontrollo con i seguenti
dati:
N° del certificato
Ragione sociale della ditta a cui viene rilasciato il mezzo
Targa della cisterna
Data
Ultimo prodotto alimentare trasportato
Prodotto da caricare
Destinazione del prodotto
N°Scomparti lavati e sanificati
Modalità di lavaggio e tempi d’ogni fase di lavaggio
Altri controlli
Numero sigilli apposti dopo il lavaggio (solo su richiesta)
Firma dell’autotrasportatore
mentre, NEL CASO DI LAVAGGIO PRESSO CENTRI LAVAGGIO ESTERNI il certificato deve essere
fornito direttamente dal centro lavaggio.
LA PROPRIA COPIA DEL CERTIFICATO DI LAVAGGIO DEVE ESSERE CONSERVATA PER ALMENO 10
GIORNI SULL’AUTOMEZZO E RESA DISPONIBILE IN CASO DI CONTROLLI ; DEVE ESSERE INOLTRE
ALLEGATA AL DDT E CONSEGNATA AGLI UFFICI DELLA COOPERATIVA PER L’ARCHIVIAZIONE.
In caso di non conformità l’autista attiva immediatamente idonee azioni correttive per
l’immediato ripristino delle condizioni di normalità e procede a documentare la non conformità
mediante la compilazione del CHECK LIST NON CONFORMITA’.
Al fine di verificare la reale efficacia delle operazioni di pulizia o lo stato igienico delle cisterne in
uso, CAPE ha incaricato i propri consulenti esterni di effettuare una volta all’anno l’analisi di
tamponi sulle superfici di almeno 3 cisterne.
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I tamponi vengono effettuati su cisterne pulite.
Su ogni tampone prelevato vengono effettuate analisi microbiologiche quali di: Carica batterica
totale., Coliformi totali e Salmonell E. Coli.
In caso dai referti analitici dovessero risultare valori superiori a quelli standard di riferimento il
Referente interno per Autocontrollo, oltre a registrare la non conformità sull’apposita scheda,
attiverà immediatamente tutte le azioni correttive necessarie al fine di risolvere la non conformità.
La verifica della corretta efficacia delle azioni correttive e preventive adottate è effettuata
mediante la ripetizione dei tamponi risultati non conformi.
Il programma di pulizia, essendo per sua natura uno strumento dinamico, può essere soggetto nel
tempo a modifiche e miglioramenti che tengono conto delle problematiche eventualmente
riscontrate durante l’esecuzione delle operazioni di pulizia, del mutare del numero e del tipo di
automezzi presenti, dei mezzi e prodotti a disposizione dell’Azienda nonché di eventuali esiti
negativi scaturiti dalle analisi microbiologiche eseguite sui tamponi prelevati periodicamente al
fine di verificare la procedura adottata.
13. MANUTENZIONE DELLE CISTERNE
Per prevenire la perdita dei requisiti igienici o ripristinarli nel caso si sia verificata, le cisterne
devono essere sottoposte ad interventi di manutenzione ordinaria e, se necessario, di
manutenzione straordinaria.
Con il termine di MANUTENZIONE ORDINARIA si intendono quelle attività programmate svolte per
mantenere efficienti le cisterne.
Con il termine di MANUTENZIONE STRAORDINARIA si intendono quelle attività non programmate
svolte per ripristinare il corretto funzionamento o l’efficienza delle cisterne, a fronte di guasti,
usure e rotture.
La manutenzione ordinaria delle cisterne, oltre agli interventi suggeriti dal costruttore, deve
consistere principalmente, nel controllo, prima di ogni carico, dello stato di usura delle guarnizioni
e usura delle valvole di scarico. A seguito di questo controllo l’autotrasportatore deve effettuare,
se necessario, la sostituzione delle guarnizioni o la manutenzione delle valvole di scarico.
Le cisterne coibentate in regime di A.T.P. (Accord Transport Perissable, che è l'abbreviazione di
"Accordi sui trasporti internazionali delle derrate deteriorabili e dei mezzi speciali da utilizzare
per questi trasporti"), devono effettuare il collaudo ATP presso Centro autorizzato prima della
scadenza del certificato. In attesa che venga prodotta copia della nuova autorizzazione ottenuta,
l’ufficio coordinazione viaggi della Cape, sospenderà l’assegnazione dei trasporti che necessitano
di questa abilitazione.
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Tutti gli interventi di manutenzione effettuati devono essere registrati, a cura del proprietario, sul
“MODULO MANUTENZIONE AUTOMEZZI”
14. GESTIONE DEGLI INFESTANTI
Al fine di prevenire il rischio infestanti (topi, insetti volatili e altri animali) ed eliminare i potenziali
luoghi di riproduzione l’azienda ha adottato le seguenti misure preventive:
Il perimetro esterno dell’azienda è recintato
il terreno dell’area esterna viene mantenuto libero da rifiuti e dall’ingombro di materiali
vari che possono rappresentare rifugio e luoghi di proliferazione degli infestanti
Si evita che liquidi alimentari e rifiuti vengano abbandonati senza protezione
Terminata la fase di pulizia le cisterne vengono mantenute chiuse
Oltre alle misure preventive precedentemente descritte è stata predisposto un IMPIANTO DI
DERATIZZAZIONE E UN PROGRAMMA DI DISINFESTAZIONE DEGLI INSETTI VOLANTI.
La documentazione relativa al controllo degli infestanti e i rapporti di controllo sono riportati
nell’allegato 17.13
15. FORMAZIONE DEL PERSONALE ADDETTO AL TRASPORTO
La divulgazione al personale, delle regole di corretta prassi igienica del Sistema di Autocontrollo,
viene effettuata mediante iniziative di addestramento/formazione finalizzate a rafforzare
comportamenti igienicamente corretti ed a sviluppare conoscenze in ordine ai pericoli igienicosanitari legati agli alimenti trasportati.
Per l’addestramento possono essere utilizzate le forme più svariate: corsi di formazione,
affiancamento sul lavoro, dimostrazioni pratiche, etc. Non sempre infatti la stessa forma di
addestramento è valida, a parità di argomenti, per tutte le persone.
A tal fine l’Azienda organizza periodicamente corsi di igiene e sicurezza alimentare durante i quali
vengono illustrate le precauzioni necessarie a prevenire le contaminazioni degli alimenti
trasportati ed, in particolare, le regole di corretta prassi igienica relative al servizio di trasporto di
alimenti liquidi.
Ogni evento formativo viene documentato da parte del Resp. Haccp mediante la raccolta e la
conservazione della DOCUMENTAZIONE (attestati, dispense, ecc…) rilasciata dai docenti e
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conservati a cura del referente interno. Le dispense vengono altresì rilasciate ai partecipanti
all’evento formativo, i quali firmano il modulo di presenza e di ricevimento della documentazione.
Ogni nuovo socio/autotrasportatore sarà preventivamente formato prima dell’inizio dell’attività
ed al momento della consegna del Manuale di Autocontrollo sarà effettuata, a cura del referente
interno, la spiegazione dei contenuti e delle disposizioni presenti all’interno del documento.
L’avvenuta consegna e spiegazione di questo documento al socio/autotrasportatore sarà
formalizzata mediante sottoscrizione da parte di quest’ultimo del modulo
“CONSEGNA E
SPIEGAZIONE DEL MANUALE DI AUTOCONTROLLO PER AUTOTRASPORTATORI”. Il modulo di
consegna è conservato agli atti d’ufficio nella sezione 17 Allegato 17.8 del Manuale di
Autocontrollo.
16. RINTRACCIABILITA’ DEL SERVIZIO
L’Organizzazione ha predisposto un efficace sistema di rintracciabilità interna che consente di:
1. Individuare sia la fonte d’approvvigionamento degli alimenti/mangimi trasportati
(Rintracciabilità a monte),
2. Individuare le imprese alle quali sono stati consegnati gli alimenti/mangimi trasportati
(Rintracciabilità a valle);
La rintracciabilità è finalizzata inoltre a mettere a disposizione delle autorità di controllo
competenti, dei fornitori e dei propri clienti le informazioni relative ai punti precedenti
consentendo quindi, di attivare e gestire i sistemi d’allarme o di richiamo qualora sorgano
eventuali problemi di sicurezza alimentare.
RESPONSABILE: referente interno per l’autocontrollo
DESCRIZIONE DEL SISTEMA DI RINTRACCIABILITA’ DELLA DITTA CAPE
La rintracciabilità dei trasporti effettuati da CAPE è assicurata dall’assegnazione, per ogni viaggio,
di un codice interno che viene riportato sulla bolla di trasporto trattenuta da CAPE e lega
quest’ultima al documento accompagnatorio della merce (giornale di bordo), anch’esso trattenuto
in copia da CAPE, in cui sono riportati tutte le informazioni utili da rintracciare.
Nel caso il problema riguardi prodotti trasportati in più viaggi, il referente è in grado, tramite
l’analisi delle fatture emesse, di identificare i trasporti effettuati, per quel determinato cliente, in
un certo periodo di tempo, e le relative bolle di trasporto.
Sul promemoria interno conservato da CAPE assieme ai documenti di trasporto è riportato un cod.
interno che permette di risalire al giornale di bordo del viaggio in cui sono contenute tutte le
informazioni relative ad un determinato trasporto
PROCEDURA COMUNICAZIONE E BLOCCO DEL SERVIZIO
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C.A.P.E.
TRASPORTO LIQUIDI ALIMENTARI
SOCIETA’ COOPERATIVA
VIA PANA, 112- 48018 FAENZA (RA)
MANUALE AZIENDALE DI
AUTOCONTROLLO
Rev. 8 del 01.01.2013
In caso di richiesta di blocco di commercializzazione da parte dell’azienda committente/autorità
sanitaria, il referente interno della ditta CAPE deve:
1) identificare il trasporto non conforme mediante la richiesta delle seguenti informazioni:
a) N° bolla e la data del trasporto;
b) Descrizione prodotto,
c) Targa automezzo,
2) comunicare all’autotrasportatore e/o alla ditta effettuante il trasporto, la non conformità
segnalata dal committente/ autorità sanitaria (vedi allegato 17.14).
3) comunicare al committente/autorità sanitaria se il prodotto è stato consegnato oppure se è
stato bloccato (allegato 17.14 bis).
GESTIONE DEI PRODOTTI NON CONFORMI
L’eventuale smaltimento o conservazione del prodotto deve essere comunicata in forma scritta
dall’azienda cliente/autorità sanitaria.
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CAMPIONAMENTI DI VERIFICA RILASCIATI IN FASE DI CARICO/SCARICO
PRODOTTI
L’autotrasportatore deve consegnare tutti i campioni, rilasciati in fase di carico e/o scarico, alla
ditta CAPE, che provvederà alla loro conservazione per i tempi previsti dalla legge e/o per i tempi
pattuiti in sede di contratto con la clientela, qualora diversi dai tempi di legge.
18. GESTIONE DELLE CISTERNE DI PROPRIETA’ C.A.P.E. DATE IN USO AGLI
AUTOTRASPORTATORI
L’Organizzazione ha predisposto una procedura per regolamentare le modalità di concessione in
uso e di utilizzo delle cisterne di proprietà, date in uso ai singoli autotrasportatori per l’erogazione
del servizio.
La procedura è identificata nell’ALL. 17.12 e viene consegnata all’Autotrasportatore al momento
della consegna del Manuale di Autocontrollo per Autotrasportatori.
19. ALLEGATI
Si rimanda all’elenco dettagliato degli allegati che viene tenuto sempre aggiornato ogni qualvolta
vi sia una nuova inclusione od esclusione di un documento.
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