Progetto educativo-didattico Scuole dell`Infanzia
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Progetto educativo-didattico Scuole dell`Infanzia
ANNO SCOLASTICO 2015-16 FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell'Infanzia si configura come scuola della ricerca, della comunicazione e della creatività. In essa il bambino è soggetto attivo, impegnato a rapportarsi con la realtà, a costruire creativamente i suoi processi di conoscenza e di interazione con gli altri. Le finalità sono perseguite attraverso l'organizzazione di un ambiente di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e il territorio. FINALITA' Potenziamento dell'IDENTITA' Il bambino/a acquisisce sicurezza, stima di sé e fiducia, è motivato alla curiosità, scopre i propri limiti e capacità PROSPETTIVA FORMATIVA FINALITA' Conquista dell’AUTONOMIA Il bambino/a interagisce con gli altri, soddisfa il bisogno di appartenere ad un gruppo, esplora la realtà fisica e sociale FINALITA' Sviluppo delle COMPETENZE Il bambino/a sperimenta, elabora, consolida le sue abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche. FINALITA' Educazione alla CITTADINANZA Il bambino si prende cura di sé, degli altri e dell'ambiente, acquisisce senso di legalità e responsabilità Vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire. Sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato. Imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli. PROSPETTIVA FORMATIVA Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri. Esprimere sentimenti ed emozioni. Partecipare esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli. ad PROSPETTIVA FORMATIVA Sperimentare ed imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione, l'osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti. Ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali condivise. Essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, "ripetere" con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi. PROSPETTIVA FORMATIVA Scoprire l'altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni. Rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise. Esercitare il dialogo che è fondato sulla reciprocità dell'ascolto, l'attenzione al punto di vista dell'altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti. Porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell'ambiente e della natura. LE SCELTE DIDATTICHE Sono dettate dal monitoraggio dei seguenti processi: scelta di criteri di valutazione collegiali analisi della situazione socio ambientale analisi della situazione iniziale degli alunni valutazione dei processi d'apprendimento in itinere e finale Il raggiungimento degli obiettivi didattici è perseguito attraverso la flessibilità delle strategie volte al recupero dello svantaggio, allo sviluppo dell'integrazione, all'adeguamento della didattica allo stile cognitivo di ogni bambino. PROFESSIONALITA’ DOCENTE Condivisione - dei processi formativi - delle scelte metodologiche, didattiche e organizzative - continuità - formazione continua OSSERVAZIONE/VALUTAZIONE/VERIFICA (dalle Indicazioni Nazionali ottobre 2012) L'osservazione, nelle sue diverse modalità, rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo, rispettandone l'originalità, l'unicità, le potenzialità attraverso un atteggiamento di ascolto, empatia e rassicurazione. La pratica della documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione, negli adulti e nei bambini, rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi dell'apprendimento individuale e di gruppo. L'attività di valutazione nella scuola dell'infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità. Analogamente, per l'istituzione scolastica, le pratiche dell'autovalutazione, della valutazione esterna, della rendicontazione sociale, sono volte al miglioramento continuo della qualità educativa. VERIFICA PER DOVE QUANDO Controllare i risultati prodotti Rispondere all'esigenza di mettere in comune e di allargare la propria esperienza a tutti gli operatori scolastici delle scuole dell'infanzia dell’ Istituto comprensivo Accertare la validità delle scelte pedagogico-didattiche verifiche all'interno di ogni sezione verifiche all'interno di ogni plesso Sezione e Plesso: fine ottobre, metà febbraio, fine maggio Istituto: verifiche collegiali a fine giugno CON CHI MODALITA' e STRUMENTI Sezione e Plesso: tutti gli educatori interessati e con i genitori nel Consiglio di Intersezione. Istituto: all'interno del Collegio Docenti GRIGLIE DI OSSERVAZIONE per Rilevazione del comportamento del singolo bambino in situazioni e momenti particolari della giornata. Bambini di 3 anni: entrata e distacco dal genitore, servizi igienici, pranzo, riposo, uscita Bambini di 4/5 anni: gioco libero, gioco organizzato PERCORSI DI APPRENDIMENTO (vedi documento specifico) PROGRAMMAZIONE L'attività di programmazione periodica prevede: Programmazione di sezione Programmazione d'intersezione Programmazione di plesso ATTIVITA' FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO: IMPEGNI INDIVIDUALI Le attività funzionali indicate nel ccnl 2006\2009 sono suddivise in: Obbligatorie n. 40 ore, Art.29 comma A Fino ad un massimo di 40 ore, Art. 29 comma B Sono inoltre connessi alla funzione docente, per un numero di ore non quantificabile, ma dipendente dalla necessità di ogni scuola, i seguenti impegni individuali: - Compilazione documenti; - Progettazione e allestimento spazi strutturati; - Preparazione dei materiali e delle attività; - Impegni connessi con le verifiche; - Colloqui con i genitori; Le riunioni di sezione con i genitori, saranno programmate nel periodo antecedente e/o susseguente le convocazioni dei consigli d'intersezione. I colloqui sono programmati ad inizio anno per i piccoli, a metà anno per i mezzani, a fine anno per i grandi; tuttavia si programmano in itinere colloqui individuali nel caso emergano ulteriori necessità. MODALITA' DI VERIFICA DELL’ATTIVITA’ DIDATTICO-EDUCATIVA Per monitorare costantemente gli apprendimenti si utilizzano griglie, elaborate dai docenti, per l’osservazione, la valutazione e la verifica, rivisitate periodicamente e collegialmente alla luce delle Indicazioni Nazionali. ORGANIZZAZIONE TEMPO-SCUOLA LA GIORNATA EDUCATIVA: criteri generali ENTRATA e USCITA ATTIVITA' di SEZIONE e INTERSEZIONE mattino MENSA Attività di gioco libero volto alla socializzazione tra bambini. Momento per brevi colloqui tra insegnanti e genitori. La compresenza delle insegnanti favorisce l'organizzazione di attività di intersezione, laboratori, piccoli gruppi. Gli obiettivi, le attività e la metodologia sono contenuti nella programmazione di plesso. L'insegnante svolge un ruolo educativo fondamentale, è questo un momento educativo a tutti gli effetti, carico di valenza affettiva ed emotiva. Sede ideale per avviare una corretta educazione alimentare. RELAX e SONNO Relax dalle ore 14.00 alle ore 14.30 circa; è un momento di distensione psicofisica, accompagnato da musica e/o lettura: le modalità di effettuazione sono diverse da una scuola all'altra. Sonno dalle ore 14.00 alle ore 15.30 circa. I bambini che hanno bisogno di dormire sono vigilati da un docente, gli altri sono impegnati nelle attività pomeridiane ATTIVITA' di SEZIONE e INTERSEZIONE pomeriggio Attività di sezione e/o di intersezione. Gli obiettivi, le attività e la metodologia sono contenuti nella programmazione di plesso. L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO (dagli Orientamenti 1991) "L'organizzazione degli spazi definisce la scuola come ambiente finalizzato non artificioso. Lo spazio, infatti, si carica di risonanze e connotazioni soggettive attraverso precisi punti di riferimento, rappresentati da persone, oggetti e situazioni che offrono al bambino il senso della continuità, della flessibilità, della coerenza. Non appaiono quindi opportune né una continua destrutturazione, né la ripetizioni di tipologie standardizzate: la scuola, infatti, diviene educativamente vissuta quando spazi e arredi non vengono lasciati alla casualità e all'improvvisazione, ma sono predisposti al fine di facilitare l'incontro di ogni bambino con le persone, gli oggetti e l'ambiente." (dalle Indicazioni Nazionali ottobre 2012) "L'organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell'ambiente educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica. In particolare: - Lo spazio dovrà essere accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto estetico, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. Lo spazio parla dei bambini, del loro valore, dei loro bi- sogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità, attraverso l'ambientazione fisica, la scelta di arredamenti e oggetti volti a creare un luogo funzionale e invitante; - il tempo disteso consente al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita." Lo spazio-scuola (sezione, laboratori, salone, altro.) è una variabile organizzativa fondamentale, oggetto di sperimentazione, che entra a pieno titolo nella programmazione educativo-didattica. E’ suddiviso in angoli strutturati, arricchiti con materiali accuratamente scelti e funzionali alla loro finalità; per consentirne l’utilizzo individuale o in piccoli gruppi, secondo l’attività guidata dall’adulto o scelta in piena autonomia dal bambino stesso. CONCETTI ORGANIZZATORI DELLO SPAZIO STABILITA' / ACCOGLIENZA Garantire i bisogni di sicurezza e esplorazione del bambino. PRIVACY / SOCIALITA' Garantire i bisogni di riservatezza e di socializzazione. AUTONOMIA Stimolare il processo di autonomia del bambino sul piano fisico, emotivo, affettivo e cognitivo. DIFFERENZIAZIONE Differenziare lo spazio per venire incontro alle molteplici esigenze. di SPAZI E RUOLO DEI DOCENTI Affinché la strutturazione degli spazi risulti funzionale all'utilizzo dei materiali, al raggiungimento degli obiettivi prefissati e risponda ai bisogni specifici del bambino, è indispensabile la presenza attiva del docente per: Arricchire di materiale gli spazi Controllare, sostituire gli eventuali materiali rotti/obsoleti Sensibilizzare il bambino al rispetto del materiale Sensibilizzare i genitori per l'arricchimento del materiale Animare il centro nei momenti ludici e mediare in quelli conflittuali Far rispettare le regole per il corretto utilizzo dello spazio strutturato. PROGETTI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO L’Istituto comprensivo prevede per le scuole dell’Infanzia due tipologie di progettazione: Progettazione d’Istituto, nella quale sono contemplati i progetti comuni a tutte le scuole dell’infanzia o se verticali a tutto l’Istituto Comprensivo, quali PROGETTO ACCOGLIENZA E CONTINUITA’ PROGETTO PORCOSPINI SITO WEB RAPPORTI CON IL TERRITORIO INTEGRAZIONE E B.E.S. ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI formulati sulla base delle esigenze del territorio e delle scelte educativo-didattiche e formative dell’Istituto. Progettazione di plesso, nella quale sono contemplati i progetti delle singole scuole dell’Infanzia, formulati sulla base delle scelte pedagogiche e formative scaturite dalla rilevazione dei bisogni della realtà locale. Tutti i progetti sono indicati in linea generale, secondo l’area educativo-didattica cui attengono, all’interno del Piano dell’Offerta Formativa. Tutti i progetti di plesso sono declinati nel Progetto Educativo Didattico di ogni singola Scuola dell’Infanzia e pubblicati sul sito WEB dell'Istituto Comprensivo. I progetti sono ampiamente documentati con foto, produzioni degli alunni e/o altro materiale scelto dai docenti e custoditi alla fine dell’anno scolastico nell’archivio della scuola.